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NEL CORSO DEI PREPARATIVI DELLA PRIMA COPPA DEL MONDO WAKO LIVORNESE, IL NOSTRO LUIGI MERLINI SI E’ PRESO L’ONERE DI INTERVISTARE VARI PERSONAGGI PER LA TRASMISSIONE “THE CORNER OF THE WARRIORS” CHE L’ALTRO NOSTRO COLLABORATORE MICHELE BASCHIERI, CONDUCE IN NOME DE ilguerriero.it PER TELEMONDO TV. ABBIAMO PENSATO QUINDI DI CHIEDERGLI ANCHE DI TRASCRIVERLE PER I NOSTRI LETTORI.Intervista ai fratelli RizzoliDi: Luigi Merlini
Luigi Merlini: Non poteva mancare a questa carrellata di mie interviste… quelli che sono gli artefici, nonché… diciamo pure tra i pionieri in terra Toscana e nazionale, di queste specialità. Diamo quindi voce a coloro che hanno lanciato le due nuove discipline che stanno riscuotendo un grande successo in tuta Italia e soprattutto nella nostra federazione. Patrizio e Massimo Rizzoli, a voi la parola e la possibilità di spiegare “in generale”… ai nostri telespettatori, quelle che sono le sommarie caratteristiche e specificità, sia della Submission che della Shoot Boxing.
Patrizio Rizzoli: Buonasera ai telespettatori di Telemondo TV. La Submission Wrestling è abbastanza semplice da spiegare se facciamo notare le molte affinità con la lotta libera. Si tratta quindi di un combattimento di lotta, in cui quindi, gli atleti non possono colpire in alcun modo. Partono in piedi ed a seconda delle posizioni di vantaggio che assumono sull’avversario, gli viene assegnato un punteggio. I combattimenti, a seconda delle varie classi, durano dai 4 agli 8 minuti. Gli atleti sono divisi ovviamente in congrue categorie peso e per classi di esperienza. Per la Shoot Boxing invece, potremmo dire sommariamente e per semplificare, che potremmo considerarla come una applicazione sportiva del Ju Jitsu, di una arte marziale… e per questo quindi, pressoché di un combattimento più completo. Derivando infatti nella pratica, dalla kick boxing, dalla thai boxe e dal ju jitsu stesso… la shoot prevede che il combattimento venga effettuato sia attraverso colpi di percussione… pugni, calci e ginocchia, che attraverso il proseguo di questi con prese, proiezioni e addirittura finalizzazioni. Cioè arrivare attraverso queste tecniche, alla resa avversaria. Luigi Merlini: Bene. Adesso oltre a questa breve e sommaria spiegazione tecnica resaci da Patrizio (il maggiore dei Rizzoli) io vorrei che invece il più giovane Massimo, benché non certo secondo per chiara fama… in quanto, proprio come combattente ha calcato i ring di tutto il Mondo (tra l’altro vincendo tutto quello che c’era da vincere in queste discipline da combattimento e soprattutto in kick e thai boxing) ci dicesse quali sono secondo lui le prospettive per queste nuove discipline nella nostra Federazione.
Massimo Rizzoli: Io credo che la loro potenzialità sia enorme, nel senso che penso alla kick boxing e shoot boxing come le discipline da combattimento del futuro. Primo, perché hanno un regolamento che è sufficientemente completo per la spettacolarità, ma non sconfina nella fase più cruda degli sport da ring o comunque da combattimento e poi perché ha soprattutto una derivazione amatoriale che in palestra porta veramente a riempire i corsi e di conseguenza, pian piano a formare e selezionare ottimi agonisti. Già solo per queste due caratteristiche, prevedo quindi per loro un grande futuro. Luigi Merlini: Oltre che un potenziale di grande futuro, io penso sia importante anche una buona politica sportiva, come per esempio: contribuire e riuscire ad annoverare molte più discipline all’interno di una unica manifestazione sportiva, significa anche aumentare le possibilità dell’ottima riuscita della stessa manifestazione nel globale e soprattutto sotto il profilo numerico… della partecipazione atletica.
Massimo Rizzoli: Senza dubbio, aumentare il numero delle discipline sportive all’interno di un evento, porta sicuramente ad un maggior numero di iscritti e perciò automaticamente, anche e soprattutto ad un maggior numero di pubblico tra gli spettatori… Però, le nostre lotte è sfide del momento non sono nei confronti di questi aspetti… il problema è che questi eventi hanno adesso bisogno di essere promossi attraverso l’uso degli sponsor e soprattutto con l’uso delle televisioni, che permettono poi l’ingresso dei grandi sponsor. Noi purtroppo, ancora non siamo a questo livello.. Quindi per ora la forza delle nostre promozioni si limita a basarsi appunto sul numero di iscritti attraverso le varie specialità e piccoli sponsor che derivano da una visibilità ed interesse limitato… Mentre per arrivare a parlare di eventi con interesse e visibilità su vasta scala, bisogna fare riferimento a grossi sponsor e quindi alle grandi televisioni.. tutto qui. Luigi Merlini: Io ricordo che l’anno passato, l’VIII edizione della Resa dei Conti, traslocando dalla sede livornese per la prima volta, si è svolta a Lucca, città nuova e che non aveva mai avuto questo genere di manifestazioni, ma che se non ricordo male aveva incontrato e fatto registrare un enorme successo, anche e soprattutto dal punto di vista del pubblico. Vorrei quindi chiedere a Patrizio come mai siamo tornati a Livorno, se non altro perché avevo visto nella trasposizione di Lucca, forse un primo modo e tentativo di farne una manifestazione itinerante per tutta la Toscana… e poi magari anche in altre città italiane, come vera e propria promozione della stessa disciplina sportiva.
Patrizio Rizzoli: Il problema è stato che poi sarebbe venuta a mancare proprio a noi la manifestazione sulla nostra città. Il progetto infatti, era proprio quello di farne una manifestazione itinerante, avevamo già ricevuto richieste da Roma, Milano, Napoli ecc. Però contemporaneamente, dovevamo mantenere una bella manifestazione di queste specialità da combattimento anche a Livorno, per dar modo ai nostri concittadini di essere vicini ai propri atleti. Purtroppo queste due manifestazioni erano talmente grandi e difficoltose da organizzare… che abbiamo dovuto riunirle, ed ecco che allora abbiamo deciso di farla tornare a Livorno. Luigi Merlini: Bene, comunque penso che in ogni caso, la “Resa dei Conti” sia diventato un successo, perché questa manifestazione come abbiamo ricordato è giunta ormai alla sua IX edizione e non credo certo sia un caso arrivare a tanto. In più ho notato che ogni anno ci sono sempre più atleti stranieri iscritti e questo significa che questo evento sta assumendo progressivamente un ruolo internazionale..
Massimo Rizzoli: Non ti dimenticare però Luigi che.. la “Resa dei Conti” è giunta si alla IX edizione, ma Patrizio organizza da più di 20 anni qua a Livorno quindi… Luigi Merlini: Questo io non lo posso certo dimenticare, anche perché una delle prime gare a cui ho partecipato come atleta nella kick boxing, l’ho fatta proprio qui a Livorno nell’80 mi pare… e grazie proprio all’organizzazione di un giovanissimo Patrizio Rizzoli assieme a Roberto Fragale, che all’epoca erano i fautori della P.C.A. una piccola federazione che però già in Toscana lavorava in modi e termini professionali, con idee e contenuti che per l’epoca (quasi 30 anni fa…) erano sicuramente molto innovativi e addirittura rivoluzionari e che molte altre organizzazioni non hanno ancora, addirittura adesso! Per cui.. no.. sicuramente non sono io che mi dimentico il passato organizzativo di Patrizio. Solamente che ora la “Resa dei Conti” è una realtà ben più diversa e vasta, anche e soprattutto dal punto di vista del panorama internazionale.. volevo dire solo quello… ho detto bene Patrizio?
Patrizio Rizzoli: Certamente… era solo una puntualizzazione “da fratello” questa qua.. anche se forse doverosa appunto. Luigi Merlini: Certo… il fratello che supporta il fratello è una bellissima cosa ed ammirevole, anche se credo non ce ne fosse assolutamente bisogno per qualunque altro vero appassionato… Ci sono sufficienti motivi per dare come scontato che tutti conoscano il passato organizzativo di Patrizio ed il presente dei fratelli Rizzoli. Livorno è stata una delle prime piazze toscane, per non dire addirittura italiane… che ha visto l’organizzazione di gare di kick boxing. La Toscana è da sempre stata “faro” illuminante e trainante per molti, in tutto il Paese. Ma allora mi date occasione per fare un breve flash-back su quelli che sono i ricordi di Patrizio, riguardo alle prime volte che organizzava le sue manifestazioni sportive… Che cosa è cambiato da allora.. a parte la mia barba e qualche tuo capello bianco?
Patrizio Rizzoli: La prima cosa che mi viene in mente è che allora.. organizzare una gara era una cosa allucinante.. non tanto per l’organizzazione in se stessa, ma quanto per il fatto che c’era tra le varie scuole, un conflitto continuo e tale.. che queste mi sembravano più “bande” che scuole” vere e proprie. Quasi dei “clan di banditi” che si scontravano e quando si incontravano si guardavano in cagnesco già a un km dal palazzetto, conflitti che proseguivano anche dopo gli scontri sul ring… Sono stato vittima anche di qualche rissettina.. nel senso che ci sono rimasto coinvolto anch’io due o tre volte, erano quindi momenti in cui uno non poteva andare tranquillo a gareggiare e ovviamente ben poca era anche la gente che gareggiava. Pian piano invece, siamo riusciti con il contributo ed intenzione di tutti a rendere questo ambiente piacevole, socievole e socializzante. Adesso tanta gente viene.. siamo tutti amici pur scontrandoci con l’eguale determinazione di allora sul ring, ma è solo sport e rispettiamo ognuno, il valore altrui. Adesso infatti, ci sono moltissime più presenze e soprattutto “facce” diverse! A me fa molto piacere guardarmi intorno in occasione delle gare e vedere la gente che sorride… si c’è un po’ di tensione.. ma è solo quella della gara e della prestazione… prima forse avevamo più dei picchiatori.. ma adesso abbiamo solo degli “atleti” fantastici e soprattutto consci dell’importanza del proprio ruolo sportivo. Quindi, solo un po’ di tensione prima del combattimento, ma.. dura poco! Luigi Merlini: Di questo, riconosco che dobbiamo dare adito anche a Patrizio, perché il suo è sempre stato un lavoro diretto al miglioramento di tutto l’ambiente, come abbiamo sentito da lui stesso e come abbiamo visto negli ultimi 30 anni... l’ambiente è veramente cambiato, raggiungendo un livello di grande efficienza e grande sportività, soprattutto per quanto riguarda gli atleti e i coach vero?
Patrizio Rizzoli: Mi sembra proprio di si… ma anche per quanto riguarda gli arbitri! Luigi Merlini: Vero… certo anche gli arbitri.. giusto, me ne ero dimenticato… categoria molto importante anche questa. Sintomo e significato che il successo di ognuno di noi… non è altro che il risultato della mutua collaborazione di tutti gli altri… una bella cosa per una realtà sportiva da combattimento come la nostra! Significa che lo sport in quanto tale, è sempre e comunque educativo, formativo e migliorativo della personalità di chiunque lo pratichi nel giusto modo e nelle migliori organizzazioni. Bene, salutiamo i telespettatori di Telemondo TV augurandoci di trovarci tutti alla X edizione del prossimo anno e… in bocca al lupo ai fratelli Massimo e Patrizio Rizzoli.
Massimo e Patrizio Rizzoli: Grazie, Crepi il lupo! Ciao Telemondo e un grazie anche a ilguerriero.it per l’importante supporto che sempre ci riserva. |