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Koh-Phi-Phi

Di: Beatrice Guardati

    

Ore 08,00. Tutti davanti all’hotel ad aspettare il solito taxi, che stavolta ritarda di qualche minuto. Saliamo tutti a bordo, solita procedura del giorno prima e via, si parte anche stavolta con il motoscafo cabinato. Il viaggio alle Phi Phi Islands, ci avvertono che durerà circa un’ora, infatti distano un po’ di più dalla costa rispetto alle altre.

Durante la prima parte del tragitto procede tutto a meraviglia, fino a che non usciamo dalla parte di mare circondata da faraglioni e golfi. Il mare in questo punto è molto più mosso e alcuni di noi compresa me, ci siamo fatti praticamente tutto il viaggio (che tra parentesi è durato un’ora e mezzo, in quanto la barca doveva andare più piano per le condizioni del mare) con la testa fuori, prendendoci tutta l’acqua in faccia e il vento che non ci faceva stare neanche con gli occhi aperti.

Finalmente ci stiamo avvicinando all’isola e come per la partenza… anche vicini all’arrivo il mare si fa più calmo, essendo circondati e protetti da piccole isole e golfi che fermavano un po’ le correnti e le onde.

    

Qualche fermata negli isolotti piccoli, un bagno in una baia fantastica, con l’acqua di verde intenso e via verso la spiaggia più grande, dove faremo la sosta per mangiare.

Attracchiamo, ma scendere non è così semplice, oltre al giramento di testa… la barca continuava a muoversi in maniera veloce e brusca a causa delle onde, così in bilico tra una scivolata e l’altra… ci troviamo in spiaggia.

    

Prendiamo i teli mare e li stendiamo sulla sabbia non guardandoci neanche intorno, ma una voce (quella della guida thailandese) ci dice che prima andiamo a mangiare.

Ci guardiamo un po’ intorno mentre raggiungiamo il gazebo, dove ci aspettava una tavola apparecchiata e ci rendiamo conto che l’isola non è bellissima come dicevano, lo tsunami aveva lasciato il segno.

    

Quattro bancarelle messe in fila vendevano dei piccoli gadgets, una diecina di case in costruzione non riempivano certo quel grande spazio e in più, ciò che ci ha colpito è la vegetazione. Qui le palme e gli alberi sono stati, o spazzati via, o tagliati in seguito allo tsunami, molto probabilmente erano state stroncate dall’onda, e per questo motivo sono state tolte. Insomma un paesaggio un po’ sofferto.

    

Ci sediamo a tavola, per il momento un po’ delusi, e iniziano a portarci una pietanza dietro l’altra. Pesce sotto sale e fritto, filetto di pesce, riso con verdure e carne, riso con verdure e gamberi, carne di maiale con verdure in  salsa di soia, zuppa con verdure e riso. Mangiamo naturalmente tutto, ed era molto buono.

    

Andiamo in spiaggia per fare un bagno ma appena arrivati sulla spiaggia ci passa immediatamente la voglia… visto che sembrava un porto, c’erano infatti un sacco di barche attraccate. L’acqua, resa torba dagli scarichi di queste, non faceva certo venire voglia di fare un bagno, più che altro perché due giorni prima avevamo visto un paesaggio fiabesco nelle altre isole.

Comunque non si può dire che non sia da visitare, certo è che se dovessi scegliere… mi spiace dirlo, ma io non tornerei lì.

    

E’ ora di tornare indietro, il mare è ancora più mosso dell’andata, e stavolta ci toccano… neanche a farlo apposta, i posti in cima alla prua. So già che sarà un delirio anche perché sono la più leggera e questo non giocherà a mio favore!!

Ed infatti è così…io Kiko ed Emi ci facciamo tutto il viaggio sbalzati da una parte all’altra, con l’unico risultato di farmi male ad una gamba e tanta paura. C’è stato un momento in cui la barca si è imputata (non so il termine tecnico) fatto sta che si stava per imbarcare acqua, mentre i turisti che erano dentro sono stati sbalzati dall’altra parte. Tanti urli e paura e finalmente iniziamo a vedere la costa!! Attracchiamo, scendiamo in fretta e vi assicuro che c’è stato chi ha baciato la terra ferma!!!

    

L’unica cosa che ci resta da fare dopo questa brutta esperienza, era o un bagno in piscina o un bel massaggio rilassante. Con Kiko e Maurizio optiamo per il massaggio!!

Tra una chiacchiera e un massaggio facciamo ora di cena, mangiamo, un giro in centro e andiamo a dormire… per oggi ne abbiamo avute abbastanza!!!

     

Al mattino seguente mi sveglio un po’ più tardi, data la stanchezza, ma non riesco a muovermi, ho dolori ovunque… cervicale, schiena, braccia e il livido che ho sulla gamba è diventato enorme!

Scendiamo a fare colazione e mi accorgo di non essere la sola ad essere troncata… decidiamo quindi di fare cose tranquille oggi.

    

Così ce ne andiamo a fare un massaggio e a visitare lo stadio che è sulla strada per andare a Krabi, insomma passiamo una giornata facendo tutto e niente!


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