PRESENTATO
AL CARNEVALE DI VIAREGGIO UN SINGOLARE CARRO COSTRUITO SUL TEMA DE: “IL
GUERRIERO”. CE NE PARLA UN NOSTRO STRETTISSIMO COLLABORATORE CHE, IN PRIMA
PERSONA, E’ STATO ORGOGLIOSAMENTE COINVOLTO NELLA PRESENTAZIONE
SCENOGRAFICA. GRANDE CONSENSO DI PUBBLICO E DI CRITICA.
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Di: Luigi Merlini
Associare un guerriero ad uno
dei carnevali più importanti del mondo, non è stata sicuramente impresa
facile… ma in fondo neppure tanto difficile. Per rendere il tutto più
comprensibile, ho bisogno come al solito di fare un passo indietro. Io sono nato
e vivo ormai da più di 40 anni a Viareggio, che come molti sapranno è
considerata la capitale italiana del carnevale (mi perdoni Venezia) , perlomeno
per quanto riguarda la coreografia dei grandi carri allegorici che sfilano lungo
i suoi viali.
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Ed è proprio la costruzione di
questi stupendi “palcoscenici all’ aperto” che ha una storia di oltre
cento anni (la prima sfilata mascherata si svolse a Viareggio nel 1873) che
rende questo carnevale un po’ unico ed inimitabile. I carri vengono preparati
con largo anticipo, viene prima presentato un bozzetto in cui è raffigurata a
grandi linee la coreografia generale del complesso mascherato, dopo di che… e
se approvato dall’ apposita commissione, viene messo in cantiere.
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Occorrono mesi di lavoro,
durante i quali a volte è un continuo ripetersi di colpi di scena, non sempre i
progetti rispecchiano i risultati finali, e nei più dei casi, si và oltre le
normali aspettative. Quando le giornate che mancano all’inaugurazione del
carnevale si contano ormai sulle dita di una mano, il più dei carri se
non tutti, sono ancora incompleti, si lavora quindi giorno e notte in un clima
di euforia ed ansia. Finalmente ci siamo… è arrivato il grande giorno! Non
rimane che l’ultima decisiva prova, la prova finale : la sfilata sui viali, in
mezzo a migliaia di persone… sotto i flash e gli obbiettivi di centinaia di
fotocamere, decine di tv comprese rai e mediaset,
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Autorità politiche e dello
spettacolo in tribuna d’ onore… e soprattutto la giuria, che inesorabilmente
darà il suo irrevocabile verdetto, al quale come sempre seguiranno fiumi di
polemiche. I costruttori di questi giganteschi carri allegorici sono dei veri e
propri “grandi artisti” che per le loro fantasie e capacità realizzative
delle loro stesse creazioni mentali, vengono semplicemente chiamati ….i maghi
della cartapesta (un impasto di colla e ritagli di fogli di giornale, che viene
impresso su dei calchi in gesso che a loro volta sono stati precedentemente
modellati). Io… uno di questi “maghi”, ho la fortuna ed il piacere di
conoscerlo molto bene, si chiama Francesconi Gionata. Sono addirittura legato a
lui da una profonda amicizia fraterna, siamo stati compagni di scuola e di
giochi. Le nostre fantasie in fatto di giochi… erano già all’ epoca delle
vere e proprie ricostruzioni teatrali di quel palcoscenico che è la vita e dei
personaggi che ne facevano parte: nulla ci sfuggiva e nulla lasciavamo che
passasse per caso. La nostra era una continua ricerca della vita vissuta, da
rielaborare in forma allegorica e sarcastica per poi rappresentarla sotto forma
di disegno, scultura o di recitazione.
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A 14 anni le nostre strade si
sono divise, lui è diventato un mago della cartapesta di grande successo e uno
scenografo molto richiesto in giro per il mondo. Lo considero un vero artista
guerriero… in passato ed in diverse occasioni, l’ ho persino esortato a
compiere un’ opera artistica che raffigurasse l’immagine di un guerriero…
finalmente quest’anno (come mi aveva promesso) alla fine mi ha accontentato,
ed ecco che esce maestoso dal suo immenso capannone il grande cavaliere
inesistente. Vedere questa grande costruzione, che ricorda qualcosa di
emblematico nella vita dell’ essere umano: la necessità… il dovere… la
consapevolezza di essere anche dei guerrieri. Io dal canto mio, pensavo di
aver fatto la stessa cosa con la fight dance , essere guerrieri non vuol dire
necessariamente essere malvagi, ne può voler significare di amare la guerra…
semplicemente credo sia più logico riconoscere come nella storia dell’ umanità
“il guerriero” sia sempre esistito…. e credo che sempre esisterà.
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Quello che realmente conta è
capire cosa rappresenta per ognuno di noi lo spirito del guerriero. Ad esempio
,quando ho saputo che Gionata avrebbe apprezzato la mia presenza come animatore
scenografico del guerriero… ai piedi e davanti al suo carro, ho capito che
essere guerrieri vuol dire prima di tutto amicizia e condivisione di gioia e su
questo non ho certamente dubbi. Ho pensato che comunque anche il creatore di
questo grande guerriero virtuale dovesse esprimere appieno il suo pensiero al
riguardo, e cosi ho voluto rivolgergli alcune domande che
cercheranno di evidenziare anche lo spessore spirituale e creativo di questo
grande artista.
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