PRESENTATO IN CONFERENZA STAMPA, PRESSO IL PALAZZO DELLE
FEDERAZIONI DEL CONI A ROMA, IL GRANDE TORNEO INTERNAZIONALE OPEN WTKA DI KARATE
E KICKBOXING ALL STYLE, CHE SI TERRA’ IN OTTOBRE PRESSO IL COMPLESSO
CARRARAFIERE.
PARTE IL MONDIALE OPEN DI KICKBOXING E KARATE
(una lunga intervista al
Presidente Michele Panfietti)
Di: Franco Piccirilli
In
occasione di una conferenza stampa organizzata dal Maestro Tomei, responsabile
mondiale degli arbitri WTKA per il settore Kickboxing ed All Style in
collaborazione con i maestri D’Adamo ed il maestro Stazi, personalità di primo
piano della IAKSA… conferenza tenutasi a Roma presso il prestigioso palazzo
delle federazioni del Coni, per presentare il Campionato del Mondo WTKA IAKSA
a tutti i maestri locali, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare a lungo il
Presidente dell’organizzazione Mondiale della WTKA Dr. Michele Panfietti, al
quale rivolgiamo alcune domande per conoscere meglio il suo pensiero, in quella
che per alcuni potrebbe sembrare una caotica situazione delle arti marziali in
Italia e nel mondo.
Franco Piccirilli: Cosa pensa di questo particolare momento
storico nel mondo delle
arti marziali?
Michele Panfietti: Credo che siamo di fronte a un
profondo cambiamento di costume e che abbiamo intercettato un nuovo bisogno nel
mondo delle arti marziali italiane, cioè quello di stare insieme e di
confrontarsi, di non chiudersi sempre e comunque in se stessi, e pur mantenendo
la propria autonomia collaborare. D’altronde tutto il mondo si sta globalizzando,
sta cambiando a grande velocità, grazie alle nuove tecnologie e soprattutto a
internet, il mondo non sarà più quello al quale siamo abituati a vedere e
questo non può non avere ripercussioni anche nel mondo delle arti marziali,
solo chi saprà leggere tali cambiamenti e starvi al passo, saprà esserne parte
integrante.
Franco Piccirilli: La WTKA, l’organizzazione “OPEN” che Lei
ha fondato nasce da questo presupposto ?
Michele Panfietti: Nasce esattamente dall’analisi di
questa situazione, 3 anni fa, ho avuto l’idea di creare una ORGANIZZAZIONE
MONDIALE OPEN cioè aperta a tutti e a tutte le federazioni indistintamente, e
grazie a questa intuizione,WTKA conta nel mondo ben 123 nazioni affiliate in
tutti i 5 continenti, un record mondiale assoluto, qualcosa di apparentemente
miracoloso ma che in realtà non è altro che il desiderio di stare insieme in
libertà, senza troppi vincoli, che non rappresenta in realtà solo un desiderio
italiano, ma è sentito nel mondo in ugual misura. La WTKA è nata da questo
principio, noi ci proponiamo e vogliamo rimanere per sempre una ORGANIZZAZIONE
aggregativa OPEN, lasciando completa libertà d’azione ai nostri membri
associati, che possono tesserarsi con chi vogliono. Noi vogliamo essere scelti
per la nostra capacità organizzativa e la qualità del nostro evento, che
riteniamo essere ai vertici mondiali e difficilmente raggiungibile per
chiunque…….. e nient’altro, da noi non esistono vincoli o veti di nessun tipo.
Potete far parte di qualsiasi federazione, da noi sarete sempre ben accetti e
non ci sentirete mai parlare male di nessuno, nemmeno di quelli che ci
osteggiano. È il nostro stile e lo sarà per sempre! Per noi vale un principio:
VIVA le differenze, le peculiarità, i particolarismi, VIVA tutte le federazioni,
ognuna con la sua storia, con la sua cultura, con i suoi valori, ma in uno
spirito di collaborazione, amicizia e rispetto. E’ un bene che esistono tante
federazioni è un’espressione di democrazia e pluralismo, per questo la
costituzione italiana lo sancisce… laddove esistesse una sola federazione vi
sarebbe un monopolio inaccettabile, al contrario la pluralità è espressione di
libertà
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Franco Piccirilli: Qual’è per lei la conseguenza
principale di essere una organizzazione “OPEN”?
Michele Panfietti: Il fatto di essere open, crea
delle conseguenze straordinarie che non possono esistere per chiari motivi nelle
federazioni tradizionali, non ci sono posizioni di potere e all’interno
dell’organizzazione tutti sono uguali, ci sono solamente dei compiti da
svolgere, la nostra non è una struttura piramidale, questo sconcerta qualcuno,
ma l’atmosfera che si respira da noi è di straordinaria rilassatezza–amicizia e
le persone non inquadrate in una rigida struttura di comando, rispettano da sole
le regole, dove tutti hanno la stessa importanza e lo stesso rispetto… vecchi e
nuovi, grandi e piccoli, le persone se ne rendono conto e si sentono
gratificate, non esiste competizione perché non ci sono posizioni di potere da
accaparrarsi: ci sono solo persone che vogliono dare un contributo
all’organizzazione, alla sua crescita e per le quali ,chiunque esse siano , le
porte sono sempre aperte.
Franco Piccirilli: Ci sono altri aspetti che lei ritiene
importanti, del fatto di essere OPEN?
Michele Panfietti: Ebbene si… vi è un'altra
conseguenza molto importante, quella relativa all’arbitraggio, qui bisognerebbe
aprire un capitolo a se stante.
Gli arbitri per noi sono il fulcro sul quale si basa l’organizzazione, non ci
può essere una federazione forte senza un corpo arbitrale forte, coeso e
soprattutto preparato.
Spendiamo gran parte delle nostre energie in questo, organizzando seminari,
stage e riunioni, sia come WTKA mondiale, sia come federazioni a noi affiliate,
abbiamo 200 arbitri internazionali, e sono per noi i protagonisti assoluti
dell’organizzazione.
Franco Piccirilli: Ci sono altri aspetti salienti che vi
caratterizzano, relativi all’arbitraggio?
Michele
Panfietti: Certo questo è solo un aspetto, ve ne sono altri che ci
caratterizzano.
Primo fra tutti: prendiamo arbitri da tutte le federazioni, compatibilmente
con le nostre esigenze, per garantire una maggiore democraticità.
Secondo: abbiamo arbitri da 35 paesi, non ci sono privilegiati, ogni nazione ha
diritto a 2 arbitri, alcune vi rinunciano… ma è solo un segno che sono
tranquilli e si sentono garantiti nell’arbitraggio che offriamo e non ci sono
nazioni favorite.
Terzo: c’è una rotazione degli arbitri durante le gare, e c’è soprattutto, nel
caso degli All Style, un arbitro per ogni stile, per quanto riguarda le forme.
Quarto: quando gareggia un italiano subentra uno straniero e viceversa, per non
avere favoritismi.
Quinto: e non ultimo l’input assoluto e totale da parte dell’organizzazione di
non fare alcun tipo di favoritismi, non esistendo posizione di potere gli
arbitri non sono tenuti ad aiutare nessuno, sono liberi di sbagliare
autonomamente. Non guardiamo in faccia a nessuno, il mio amor proprio, il mio
senso di giustizia mi impediscono di fare il più piccolo favoritismo, grandi e
piccoli per noi sono tutti uguali, a costo di perdere dei pezzi per la strada
come del resto ci e già successo, guadagnando però la stima di tutti gli altri
rimasti. Gli errori ovviamente ci sono, ma con questo sistema avvengono
assolutamente in buona fede e questo fa la differenza. Quando questo non
avviene non abbiamo paura di sostituire una persona o di dire di no, anzi,
approfitto dell’occasione per dire a chicchessia di non venire a chiedere
favori, perdereste la mia stima e risponderei in malo modo, solo la meritocrazia
deve prevalere. Non ci sono presenze grigie, gli accoppiamenti degli arbitri li
supervisiono personalmente io, avendo cura di rispettare tutti questi
principi, le mele marce devono trovarsi a disagio e in questo humus si auto
eliminano da soli. Gli arbitri devono essere liberi da qualsiasi condizionamento
e nella WTKA non ci sono sotterfugi, non ci sono favoritismi o occhi di
riguardo per nessuno……..
Franco
Piccirilli: Mi sembra davvero bello… ma quasi impossibile e irrealistico!
Michele Panfietti: Se lo giudicate con gli occhi di
una federazione tradizionale si, avete ragione, è quasi un sogno impossibile… ma
la garanzia di quanto vi ho detto sapete dove sta? Sta nel fatto che essendo la
nostra una organizzazione open e vendendo un prodotto di assoluta qualità, non
possiamo permetterci di avere clienti insoddisfatti, dobbiamo per forza
garantire la correttezza per quanto possibile dei giudizi arbitrali, per non
vanificare il nostro lavoro e questo ci porta il rispetto non solo degli atleti
ma anche degli arbitri. E’ un nuovo approccio, un nuovo modo di gestire le gare,
che porta a un’atmosfera più rilassata, perché la gente che si rende conto di
tutto… sa che gli errori ci sono, ci saranno sempre, ma sono in buona fede.
Franco Piccirilli: Ci dica qualcosa sulla WTKA.
Michele Panfietti: La WTKA è diffusa in 123 paesi in
tutti i 5 continenti, abbiamo un corpo arbitrale di 200 membri ufficiali, siamo
presenti nei settori kick/ karate/all style. All style raggruppa tutti gli stili
kung fu/ju jitzu/kobudo ecc. Siamo sempre stati innovativi sin dalla nascita,
nel karate abbiamo ad esempio introdotto il karate self defence ed il kata duo.
Quest’ anno abbiamo organizzato una serie di eventi: in primis i giochi
latino-americani in Messico con 2300 atleti, un successo strabiliante e quasi
incredibile! Abbiamo organizzato poi una riunione annuale con 70 arbitri
provenienti da tutto il mondo a Massa Carrara (VEDI:
Corso arbitri internazionale WTKA ) e una serata denominata Oscar WTKA
(VEDI:
Oscar WTKA delle arti marziali) dove abbiamo premiato decine e decine di
persone che si sono contraddistinte per il loro contributo fondamentale
all’organizzazione: quale miglior arbitro, miglior maestro, a livello mondiale,
anche al miglior sito web e per il quale abbiamo premiato “ilguerriro.it” che
abbiamo ormai scelto in esclusiva, per la nostra comunicazione sulla rete, in
cui risulta ormai leader indiscusso per qualità e visibilità, ma soprattutto per
il suo prezioso contributo di verità e libertà .
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La testimonianza concreta e non a parole… dell’importanza
che attribuiamo ai nostri clienti. WTKA non fa mercimonio di diplomi, noi li
diamo gratuitamente e solo durante gli esami che si tengono in occasione dei
campionati mondiali OPEN ed alla presenza della commissione internazionale,
con maestri minimo 6° Dan, provenienti da tutto il mondo e siamo i soli (lo
dico con orgoglio) a farlo. Abbiamo poi una cura maniacale per i dettagli, anche
i più piccoli, perché sono quelli che fanno la differenza e un processo di
controllo della qualità che prevede più di 1000 processi organizzativi… che
vanno dall’accoglienza-allestimento-logistica-cerimonia inagurale... per
garantire la qualità che siamo soliti offrire. Un team di 7 persone che lavorano
10 ore al giorno per un anno, 6 giorni alla settimana, per organizzare il nostro
evento… questo è il nostro biglietto da visita! (VEDI:
Campionati Mondiali Open WTKA e
Speciale Mondiali di Kickboxing e All Style WTKA )
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Franco Piccirilli: Può dirci qualcosa sui prossimi
Campionati del mondo Open WTKA?
Michele Panfietti: Il prossimo Campionato del Mondo
Open ha dei numeri impressionanti, non abbiamo paura di dire che
complessivamente sarà la più grande manifestazione di Arti Marziali al mondo,
questi sono i dati:
-
65 nazioni partecipanti dai 5 continenti; Giappone,
Russia, Usa, Australia, Sud Africa, Brasile, Messico etc…
-
2000 atleti
-
630 categorie di gara
-
120 arbitri presenti
-
3 tonnellate di premi
-
12 aree di gara
-
20 televisioni dal mondo
-
differita Rai Sat
-
decine di giornalisti presenti
-
diretta mondiale WEB CAM
-
7000 Mq. Area a disposizione presso expo carrara
-
50 addetti
-
10 Hostess
-
50 pulman a disposizione degli atleti
Il premio di rappresentanza del Presidente della Repubblica
(e sarebbe il 4° per noi) la cerimonia inaugurale, lungo le strade della città
con la banda Nazionale della Marina, una sfilata di auto con Ferrari e
Lamborghini ed il lancio dei paracadutisti della Brigata Folgore con un
elicottero proveniente appositamente da Pisa, tempo permettendo chiaramente,
quale suggello di un mondiale straordinario ed irripetibile. Un modo per
gratificare gli atleti in un tripudio di bandiere, e col tricolore italiano
scolpito nel cielo in una coreografia davvero da grandi kermesse sportive. Gli
atleti saranno gratificati cosi da una marea di applausi ai lati della strada,
da parte degli amici, parenti o semplici curiosi, che verranno a salutare questo
grande “circo marziale”… una logistica complicatissima, molto impegnativa, ma il
segno tangibile della centralità e dell’attenzione che riserviamo agli artisti
marziali. Un evento irripetibile, ma non ci fermiamo qui perché abbiamo premi
unici per i vincitori :
Katana/Medaglia/Diploma di classificazione/Diploma di
partecipazione per tutti e guantoni d’oro per il contatto pieno; E poi ancora
una dispensa da distribuire a tutti i maestri sulla quale verrà annotato il
programma di gara, il tatami dove si compete e l’orario approssimativo delle
rispettive discipline. Un numero telefonico dell’organizzazione sempre a
disposizione 24 ore su 24 per qualsiasi necessità. Pensate si possa fare di più
..o conoscete altre realtà analoghe? Noi purtroppo… no!
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Franco Piccirilli: Cosa pensa dei suoi colleghi o
concorrenti?
Michele Panfietti: Noi in realtà non sentiamo di avere
concorrenti, nel senso che tentiamo di riuscire a collaborare con tutti coloro
che lo vogliono e ci mostriamo sempre pronti. Vogliamo rappresentare un nuovo
approccio e per usare un espressione colorita, ci sentiamo la “new age”
delle arti marziali, ci facciamo promotori di una nuova tendenza che è quella
(come ho già avuto modo di esprimere) del desiderio di vivere le arti marziali
come espressione di libertà, di confronto e di crescita personale, le varie
federazioni per noi sono un valore aggiunto, ognuna portatrice sana di valori
sportivi e cultura marziale, noi non vogliamo sostituirci a nessuno, ma
collaborare con tutti in un clima di serenità e rispetto per ognuno.
Franco Piccirilli: Ve n’è una in particolare a cui è più
legato ?
Michele Panfietti: Beh, io ho trascorso una parte
importante della mia attività sportiva… nella vecchia Fiam di Falsoni ora Fikb
….. e ritengo sia senz’altro tra le federazioni meglio organizzate ed
efficienti, stimo il Dottor Falsoni per le sue indubbie grandi capacità, e gli
sono grato per quello che lui ha fatto per la Kickboxing italiana e mondiale,
facendole ottenere il riconoscimento Coni e Gaisf dopo una lunga e faticosa
rincorsa “Tanto di cappello” e sinceramente spero di poter collaborare anche con
lui, un giorno.
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Franco Piccirilli: Che cosa vi contraddistingue dalle altre
realtà federali ?
Michele Panfietti: L’attenzione e la centralità che
riserviamo all’ atleta e al maestro, che sono la linfa vitale di qualsiasi
sport, una vera rivoluzione copernicana nella relazione con le persone
rispetto ad altre realtà, nessuno, glielo posso assicurare, fa altrettanto,
credo che sotto questo profilo rappresentiamo l’eccellenza con un organizzazione
certosina, tutta volta a valorizzare la dignità dell’atleta, dal momento
dell’iscrizione, fino alla premiazione.
(VEDI:
Il Grande “Torneo Mondiale Open” WTKA –Convention-)
-
Organizziamo un servizio di navetta di TRASPORTO GRATUITO
per portare quasi duemilacinquecento persone tra atleti e accompagnatori …..
dagli hotel a Carrarafiere e viceversa, come solo alle Olimpiadi avviene,
con un dispendio di energie, nervose e materiali incredibile… per la
difficoltà logistica che da la misura della nostra organizzazione e del
desiderio di compiacere gli atleti .
-
Organizziamo una CENA GRATUITA, offerta a tutti i
maestri, arbitri e presidenti mondiali, che per noi hanno tutti la stessa
importanza in una cornice favolosa, un castello Medioevale.
-
Organizziamo 9 sessioni di allenamento in TRE DIVERSI
STAGE TOTALMENTE GRATUITI con tre maestri sacri, del Karate (Iwao Yoshioka)
della Thai (Kaopom Lek) All Style (Andersson Da Silva) per tutti gli atleti
del campionato del mondo open, che possono così, in caso di sconfitta,
impegnare il proprio tempo in maniera fruttuosa e migliorarsi tecnicamente.
-
Organizziamo gli esami per il passaggio di cintura nera,
SEMPRE GRATUITAMENTE, con le commissioni internazionali e quest’ anno
abbiamo introdotto sempre in un ottica costante di miglioramento e di
attenzione ai nostri competitori , I MASSAGGI GRATUITI! Capito?! Gratuiti e
per tutti !!!
(VEDI:
In attesa degli Open… 2007)
-
E ancora il torneo Exibition….. 5000 DOLLARI di
montepremi al vincitore per valorizzare questi straordinari artisti
marziali che meritano tutta la nostra ammirazione, ma soprattutto e
concludendo qualcosa che va al di là di tutto questo e dei premi che
offriamo ed è l’ attenzione e il rispetto umano che sentiamo sinceramente
nel cuore… dal primo all’ ultimo dei nostri iscritti.
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Franco Piccirilli: Ma… dove volete arrivare?
Michele Panfietti: Non ci poniamo limiti, la nostra
manifestazione è in continua evoluzione, seguiamo l’andamento plastico della
vita e ci adattiamo con grande apertura mentale, cercando di soddisfare al
meglio le esigenze degli artisti marziali, chi verrà vedrà, abbiamo tutta
l’intenzione comunque di continuare a crescere e migliorarci, per dare a tutti
l’opportunità di vivere un sogno mondiale ai vertici assoluti per la qualità
generale, venite e giudicate coi vostri occhi, non abbiate paura di essere
liberi, speriamo che la gente possa valutarci serenamente, e se è il caso
apprezzarci o criticarci, ma conoscerci di persona e non solo per sentito dire.
Un dato è sufficiente per azzerare tutto il “chiacchiericcio” dei nostri
critici: di tutte le nazioni che sono venute con noi nel corso di questi anni…
ne abbiamo persa solo una !!!!!!!!!! E i maestri che ci hanno conosciuto, ogni
anno portano sempre più allievi ed il solo passaparola ci ha fatto crescere in
maniera esponenziale!
Franco Piccirilli: La WTKA si è contraddistinta per l’uso
massiccio di strumenti moderni, sia a livello promozionale quali internet, sia a
livello tecnologico, avete qualche novità sotto questo profilo?
Michele Panfietti: Guardi, proprio in questa
conferenza abbiamo preparato in anteprima un filmato “tridimensionale” della
piantina dell’area di gare e di Carrarafiere… perché gli atleti e i maestri
possano sapere anticipatamente in quale area combatteranno dove è posizionata
l’area degli esami, dove quella per gli stage, etc… Un altro dei tanti segni
tangibili dell’attenzione che rivogliamo ai nostri atleti, non credo esista
niente di simile nelle altre realtà sportive e non solo marziali. Quest’anno
poi, tutte le aree di gara saranno coperte e controllate da un computer che
registrerà tutte le fasi di gara, oltre a diversi maxischermi etc.
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Franco Piccirilli: E della collaborazione con la IAKSA che
ci può dire?
Michele Panfietti: Quella con Bellettini è una bella
amicizia, lo stimo per la sua spontaneità, per la sua umiltà e soprattutto per
la sua passione! Poi, non dimentichiamoci che è stato il primo ad introdurre
la Kickboxing e a diffonderla in Italia e rappresenta e ha rappresentato con
l’allora Aikam e ora la Iaksa, una lunga parte della storia italiana degli
sport da combattimento. Credo che la IAKSA, sia sempre stata un baluardo di
libertà e un approdo sicuro per tutti quanti non condividevano e non condividono
le ferree regole di altre federazioni governative. Posso solo dire Viva
Belettini! Chiaramente anche lui ha le sue pecche che del resto ciascuno di
noi ha, ma c’è solo da inchinarsi di fronte a più di 30 anni di storia marziali
e a quello che ha rappresentato e a quello che potrà rappresentare nel futuro
in maniera ancora più forte, anche grazie a questa nuova collaborazione
mondiale che abbiamo allestito per lo sviluppo delle arti marziali. Non a caso…
il mondiale open si chiama WTKA IAKSA.
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Franco Piccirilli: Ci sono altre realtà che collaborano con
voi?
Michele Panfietti: Quest’anno siamo di fronte ad un
vero e proprio cambiamento storico, un passaggio che io considero fondamentale
per la rinascita delle arti marziali italiane, ci sono più di venti, e dico
venti, tra federazioni, enti e varie organizzazioni italiane… dalle più grandi
alle più piccole che collaborano con noi e tra loro, e che per la prima volta
saranno presenti ai campionati del modo open ed italian open, a partire dal mio
amico Marco Guarneri, insieme al maestro Fragale per quanto riguarda il Kung Fu,
Maurizio Silvestri della WJJF, Dario Quenza per il Ju Jitsu targato Gaisf, dalla
FEKDA del maestro Claudio Pastore alla FEDIKA del maestro Alessandro Trolese,
alla WTKA Italia Karate dei maestri Alessandro Fasulo e Daniele Angileri per il
Karate, e molte altre realtà come l’ ENDAS, lo CSI o ancora il maestro
Aureliano Bruno per il Kobudo, Giorgio Porcellana per lo Street Fighting, la
Thai boxe del maestro Carlot della FIMT, e ancora la federazione di karate Wado
Ryu del maestro Fabio Tomei, la WKA Italia per la kickboxing, la ISKA del
maestro Italo Scrocchia, la federazione ADCC Italia del maestro Filippo Leone
per la submission wrestling e molti altri ancora.
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Ditemi voi se non siamo di fronte ad un cambiamento totale,
storico e culturale, che noi abbiamo avuto il merito di intercettare, vi sono
tanti personaggi illuminati e importanti dirigenti che hanno capito l’importanza
di collaborare e ci hanno regalato la loro fiducia e quella dei propri iscritti
e che noi non vanificheremo. E’ un bagaglio di esperienze umane dal valore
inestimabile, è una grande responsabilità. Ne vedremo delle belle, fidatevi. Il
vento del cambiamento sta soffiando prepotentemente e il futuro è “OPEN”, viva
le differenze i particolarismi e la libertà! Invitiamo tutti i maestri a
liberarsi da tutti i condizionamenti, di non aver paura, non siete soli. Vi
aspettiamo anche solo come spettatori attenti e vigili per toccare con mano e
vedere di persona questa nuova realtà o a partecipare attivamente con i propri
atleti o a darci una mano in questa nuova avventura umana e professionale.
Franco Piccirilli: Dottor Panfietti, ci parli un pò di lei,
si racconti per i nostri tanti amici de ilguerriero.it o almeno per coloro i
quali ancora non la conoscono…
Michele Panfietti: Ho 41 anni, sono laureato in
psicopedagogia, mi sono specializzato in ippoterapia e ho approfondito lo studio
delle psicoterapie generali e psicoanalitiche, in particolare ho avuto modo di
studiare psicologia del marketing e sistemi dinamici applicati
all’organizzazione, tutte cose che mi sono state utili per il mio lavoro, per
quello relativo alle arti marziali e più in generale nella mia vita di uomo.
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Professionalmente sono un imprenditore nel settore edilizio,
per quanto riguarda le arti marziali ho un curriculum didattico piuttosto
variegato, che mi ha permesso di avere una visione d’insieme e un’apertura
mentale a 360 gradi. Sono cintura nera di JUDO primo DAN, Cintura nera di karate
secondo DAN, Istruttore di Kick Jitsu e difesa personale ed Istruttore di Thai
boxe, Guanto d’argento di Savate e Maestro quinto grado di kickboxing. Ho avuto
modo di approfondire l’aikido, il tae kwon do e il ju jitsu, ho praticato
pugilato per alcuni anni, e prima di essere folgorato “sulla via di Damasco”
dalla psicologia, che mi ha completamente stregato… ho frequentato l’ISEF di
Firenze dove ho sostenuto i primi 20 esami. Ho dedicato gran parte della mia
vita allo studio delle arti marziali nei suoi vari aspetti tecnici, didattici e
soprattutto psicosomatici e spirituali, credo profondamente nelle arti marziali
come strumento di evoluzione e crescita personale, ho svolto l’attività di
maestro professionista a tempo pieno per sei anni subito dopo la laurea e ho
ricordi straordinari e vivissimi di quel periodo dei ragazzi che mi hanno
seguito e che ho avuto il piacere di conoscere, alcuni dei quali come
Cristiano, mio braccio destro, mi seguono ancora.
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Poi come spesso capita nella vita, ho avuto l’esigenza di
intraprende nuove strade e ho iniziato la mia carriera di organizzatore ed è
stato un vero e proprio colpo di fulmine… qualcosa che mi ha coinvolto
totalmente e che ancor oggi mi da grande soddisfazione, una passione sconfinata,
una vera e propria droga! Volgendo lo sguardo al passato, mi rendo conto di
aver organizzato davvero tanti eventi quasi senza rendermene conto e di ognuno
mi è rimasto un ricordo, un emozione che mi ha segnato e colpito, come quella
volta… in occasione dei campionati del mondo WAKO Juniores e Cadetti, in cui un
atleta ceceno che faceva parte della squadra russa, si strappò di dosso la
bandiera sovietica che un dirigente di quella squadra gli pose sulle spalle e
si mise a cantare l’inno della sua nazione. Non oso immaginare cosa sia stato
di lui al ritorno, ma fu un gesto di libertà e coraggio… capace di dare senso
ad una vita, un esempio di vita vissuta fatto di carne, sudore e cuore… non
dimenticherò mai quello sguardo fiero ed il volto attonito dei dirigenti della
squadra russa, una lezione di vita… un esempio di libertà e coraggio che porto
ancora nel cuore insieme a tante altre emozioni come i volti tumefatti dei tanti
pugili per i quali ho organizzato titoli mondiali e italiani, con la loro
profonda e commovente umanità e la povertà e la dignità dei tanti team
provenienti dalle parti più povere del mondo… ragazzi per i quali le arti
marziali e gli sport da combattimento rappresentano un ideale e una speranza per
una vita migliore. Ho davvero tanti ricordi e li porto tutti con me, vividi e
toccanti.
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Franco Piccirilli: Che manifestazioni sportive ha
organizzato, come ha cominciato?
Michele Panfietti: Ho iniziato organizzando una
manifestazione con Franz Haller, volevo promuovere la kickboxing nella mia
palestra, allora piuttosto sconosciuta, e dare impulso alla mia attività
didattica, da allora è stato un crescendo, una vera e propria folgorazione, come
lo sono state le arti marziali, la psicologia e organizzare appunto le mie tre
grandi passioni… insieme alla musica, dove ho sconfinato più volte organizzando
diversi concerti con personaggi quali i Gemelli diversi etc. Oltre ad aver
organizzato decine di festival etnici irlandesi e spagnoli, dove
complessivamente ho riunito più di mezzo milione di persone in quasi 10 anni di
attività.
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Per tornare alle arti marziali ho organizzato un campionato
italiano di semi e light IAKSA, un campionato italiano di semi contact
dell’allora FIAM e un campionato italiano di thay light e kick light con
l’allora CISCO di Rinaldo e Lallo. Tre titoli mondiali professionisti WAKO di
Kickboxing con Rizzoli e Franz Haller alcuni titoli europei professionisti
sempre di kickboxing e alcuni Prestige fight con Chantal Menard etc. Ho
organizzato poi come detto un TITOLO MONDIALE professionisti di PUGILATO con
Castiglione, un intercontinentale con Piccirillo e una decina di titoli italiani
professionisti in giro per l’Italia. Ho avuto modo di organizzare una grande
kermess fieristica legata alle arti marziali e al fitness, una delle prime
“Sport Games” dove mi sono confrontato per la prima volta con un evento di
grande impatto per quanto riguarda il numero di atleti e delle discipline
presenti e da li in poi mi sono per cosi dire “specializzato” in questi tipi
di organizzazioni molto complesse promuovendo:
-
un CAMPIONATO del mondo WAKO cadetti e juniores di kick
boxing
-
un CAMPIONATO del mondo WKA sempre di kick boxing da far
tremare i polsi
-
un CAMPIONATO del mondo WKO di karate
TRE CAMPIONATI del mondo open WTKA sino ad arrivare
all’attuale grande campionato del mondo open, che credo rappresenterà una pietra
miliare nella storia dell’organizzazione di tali eventi… con tutta una serie di
eventi e gratuità impossibile da riscontrare altrove… in qualsiasi
federazione mondiale di qualsiasi sport o disciplina!
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Venite a vedere coi vostri occhi, toccate con mano una
dimensione diversa un’atmosfera basata sul rispetto e la dignità che il nostro
sport merita… non a parole ma con i fatti, che sono gli unici che contano nella
vita … vi aspettiamo a braccia aperte e col cuore in mano!
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