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APPUNTAMENTO A TRIESTE!

Di: Franco Piccirilli

Ecco l’ennesimo appuntamento con uno dei nostri sempre più frequenti viaggi! La Redazione ce li propone ogni volta, quasi fossero premi per il lavoro che svolgiamo con tanta passione, per cui sembrerebbe persino maleducato da parte nostra non accettare queste simili attenzioni…  Altrettante volte dobbiamo quindi mostrarci entusiasti di questi incarichi mentre ci chiediamo, curiosi, dove andremo a prenderlo questa volta… il premio…

E dove dovremmo andare, se non in quelle che sono le più importanti manifestazioni, i cui organizzatori desiderano la nostra presenza e soprattutto i nostri certosini servizi per la recensione della loro serata? Quando tali richieste giungono in Redazione, quest’ultima non gli fa certo mancare il proprio appoggio, sostenuto appunto dalla voglia dell’organizzatore di vedere premiato il suo sforzo e quello del suo staff, per quanto hanno saputo allestire.

     

Ed una di queste ricompense, se non addirittura l’unica, è quella di apparire sulla nostra rivista Il Codino Parlante del portale ilguerriero.it, facendo vedere a tutti i nostri numerosi lettori, le proprie capacità nel presentare una serata di sport da combattimento e quindi porsi all’attenzione sia degli addetti ai lavori, che dei molti appassionati di queste discipline. Alessandro Gotti e la sua Gotti Promotion avevano da tempo richiesto la presenza de ilguerriero.it per le riprese video e la recensione della serata che si sarebbe tenuta il 27 luglio a Trieste sul molo pescheria, esattamente dove si era svolta già l’anno passato e di cui vi avevamo reso partecipi con un servizio speciale.

In una delle solite riunioni di Redazione eravamo entrati, non ricordo come, in un “certo discorso” per cui avevo detto che in quei giorni mi sarei trovato in… trincea. Avevo infatti in programma un’escursione sul Carso, dove quasi un secolo fa si erano contrapposte e scontrate le apparentemente diverse ideologie per la risoluzione di antiche controversie, in merito alla destinazioni di alcuni territori. Non mi soffermo certo su chi avesse ragione o torto, quanto invece sul fatto in sé stesso: la mancanza di argomentazioni con cui confrontarsi, aveva demandato la risoluzione della controversia all’uso della forza. L’esito stesso dello scontro, avrebbe dato ragione al vincitore e torto al perdente. Ma siamo sicuri che chi vince abbia sempre ragione e chi perde abbia sempre torto? Forse dipende semplicemente da “a chi lo si chiede” e solitamente la risposta sarà sempre quella: entrambi gli schieramenti dichiarano di aver ragione. Altrimenti perché scontrarsi, se pensassero di aver torto? Ma queste sono solo alcune mie personali riflessioni… o sconsiderate dissertazioni? Non voglio io certo adesso, giudicare niente di quello che storicamente sembra sia accaduto in quell’occasione, ma solo essere un momento per esprimere alcuni concetti che ritengo forse, possano essere considerati come  generali.

     

In Redazione avevano subito interpretato il significato e la portata del mio viaggio come una ghiotta occasione per propormi uno di quei loro viaggi premio: già che mi trovavo nelle vicinanze... avrei fatto un’ incursione a Trieste, ormai comunque liberata dall’invasore (dal punto di vista di chi si sentiva “invaso”…) sin dal 1918, per presenziare alla manifestazione di Alessandro Gotti. Nei giorni successivi questa riunione di Redazione, ero venuto a sapere dal nostro simpaticissimo Antonino Casoria, che “u president” si sarebbe spinto fin oltre il Piave, in direzione di Trieste. Lo stesso Fragale mi aveva poi confermato la sua presenza alla manifestazione di Gotti. Non certo come spettatore, appassionato e conoscitore di sport da combattimento, quanto invece e come al solito, in qualità  di Ufficiale di Gara e Capo-Giuria, nonché come rappresentante della FIKB e Presidente della Commissione Nazionale Arbitri della FIKB.

Prima della mia partenza sul Carso quindi, ci eravamo dati appuntamento per il 27 luglio al solito bar (Il Pinguino) sul molo di Trieste per uno “splitz”, quei simpatici aperitivi a base di vino bianco, acqua minerale e Aperol, con tanto ghiaccio. Dissetante aperitivo che sembra i triestini gradiscano molto e che noi assaporiamo ogni volta con piacere. Avevo programmato la mia incursione sul molo triestino nel tardo pomeriggio di sabato, ma fin dal giorno prima c’eravamo sentiti con “u president” per aggiornarci sulle condizioni del traffico e su come fosse meglio prendere la… strada. In quei giorni, proprio quando il flusso autostradale era maggiore, era necessario adottare alcune precauzioni per evitare perdite di tempo inutili quanto dispendiose, che potevano compromettere la serata, che sapevamo sarebbe stata… fantastica.

Così gli avevo telefonicamente raccontato del mio viaggio autostradale per arrivare in prossimità del… Piave, attraversarlo e dilagare nella pianura friulana alla ricerca di un po’ di… fresco. Già... la particolarità di questo viaggio estivo (oltre al traffico) sembrava essere il caldo. Ci si accorge del caldo esterno quando si viaggia, nel momento in cui manca il condizionatore a bordo del mezzo. O forse ci accorgiamo che manca il condizionatore quanto c’è caldo? In ogni caso non avevo il condizionatore a bordo a farmi compagnia, per cui mi sono dovuto adattare alla compagnia del caldo, che devo dirvi a volte è davvero asfissiante: ma lui non dorme mai? Già… Anche di notte era sempre presente e soprattutto si faceva sentire, non dandomi modo di riposare bene, come quando lui è da tutta altra parte!

Avevo avvisato “u president” del traffico che avevo incontrato e gli avevo raccomandato che se non si fosse sbrigato  a venire… l’avrebbe perso!!! “’U president”, sempre attento e premuroso nel dare il meglio a se stesso... per poter avere il meglio dagli altri, sabato mattina e di buon ora, si era messo in viaggio per non perdersi l’appuntamento. Questa volta non ero con lui, ma lui si era comunque ben accompagnato. Per l’occasione e su richiesta di Alesandro Gotti aveva portato con sé, in via confidenziale ed in tutte le altre vie che avrebbe attraversato, la nostra biondissima Lorenza De Muro. Qualche giorno prima infatti, Lorenza ci aveva comunicato l’esito positivo del suo ultimo esame presso la facoltà di giurisprudenza. Davvero un bel traguardo... da dove poi partire per fare quello che a tutti piace e che nessuno vorrebbe negarsi: lavorare!

La mattina di sabato, “u president” mi aveva comunicato che era partito per Trieste di buon ora, tanto che aveva chiamato Lorenza quasi per l’alza bandiera, così presto da privarla non solo del suo sonno mattutino, ma anche di tutti quegli accessori per farsi compagnia, che è solita mettere in valigia quando parte. Così, con i bagagli appena abbozzati, Lorenza si era messa alla guida della coorte arbitrale, che per il momento era costituita solo dagli abitanti del loro veicolo. I due arbitri arrivano dunque a Trieste prestissimo, in quanto sembrava che ciò che avrebbero dovuto incontrare... evidentemente aveva fatto un’altra strada, lasciando loro libera quella che avevano percorso, compresa la via confidenziale della quale però non posso dirvi altro.

    

Lorenza mi aveva poi chiamato al cellulare, per avvisarmi che erano già sul molo, ognuno davanti al proprio “splitz” e che mi avrebbero aspettato per un altro giro insieme, anche se nel frattempo ne avrebbero fatto un altro, solo loro due… Nel tardo pomeriggio arrivo anch’io a Trieste dalle retrovie, per unirmi a loro sulla prima linea... del molo pescheria, nei pressi del porto turistico. “U president” insieme a Lorenza De Muro erano comodamente sistemati al tavolino del bar “Il Pinguino” e si stavano godendo l’attesa della serata, che sapevano sarebbe passata anche da quelle parti, mentre il sole ancora alto illuminava e riscaldava i loro discorsi; discorsi che invano cercavano di raffreddare con bibite ghiacciate.

           

Subito un aitante cameriere, con una faccia che mi sembrava di aver già visto, mi si avvicina volenterosamente offrendomi uno di quegli aperitivi a base di vino, acqua minerale e Aperol, uno Splitz appunto. A Fragale invece, avendo saputo che sarebbe stato Commissario di Riunione, la direzione del bar ne aveva limitato l’uso... credendo forse che ne avrebbe abusato, dirottandolo verso un cono gelato: “du gust… sé megl che uan”! Così facevo compagnia a Lorenza sorseggiando insieme i nostri splitz, tra un discorso meno serio e uno scherzoso, affrontando anche argomenti… scottanti, considerato il sole e il caldo che ci propinava. Con i liquidi ingeriti il fisiologico sudore usciva dai pori della pelle bagnando ogni dove, sciogliendo le nostre lingue verso orizzonti ancora inesplorati, ma che evidentemente non aspettavano altro che di essere… scoperti.

    

Come mi aveva raccomandato la Redazione, avevo con me anche l’attrezzatura per lavorare al nostro portale e con l’occasione pubblicare anche un paio di articoli dal bar sul molo, mentre gustavamo i nostri splitz, giusto per non perdere il ritmo a cui i nostri esigenti lettori ci hanno abituato. Infatti in Redazione c’è già aria di ferie ed io sono l’unico a… “esposizione”!

      

Ma non solo il solo che approfitta dell’occasione per lavorare. Anche Lorenza mi dà il cambio, mettendosi “al pezzo” con la passione di chi sembra voglia partecipare a questa avventura, in quanto questo è ciò che le piace: divertirsi. Mentre noi invece lo facciamo solo perché ci divertiamo, altrimenti come potremmo farlo se non piacesse? Vi siete mai divertiti per qualcosa che non vi piace? ... Mentre ci alterniamo con il gioco delle tre carte, ecco che “u president” scorge in una lontananza che si fa sempre più vicina … una nostra vecchia conoscenza, ma di cui sembra al momento sembra sfuggirci il nome. È Mauro Spadotto (ex rappresentante della SPHINX e adessso in forza alla JUTE) spesso presente a queste manifestazioni per promuovere i prodotti che rappresenta. Fragale lo chiama al nostro tavolo per salutarlo.

    

Ma un saluto tira l’altro per cui è inevitabile che si sieda con noi, intrattenendoci piacevolmente con lui su vari argomenti, tra cui anche la discussione sulla diffusione dei vari eventi e di come spesso chi organizza questo tipo di manifestazioni, manchi di una visione più ampia sulla propria promozione, lamentandosi poi del fatto che non sono conosciuti come magari vorrebbero.

Ma ecco arrivare e sedersi con noi anche Darko Kalabich, l’altro arbitro internazionale (Croato) convocato per questa serata multietnica, anche lui sempre presente alle manifestazioni di Alessandro Gotti,  con cui Fragale sembra interagire perfettamente... e con il quale vengo a sapere era appena ritornato da Algeri, dove avevano entrambi partecipato attivamente all’organizzazione arbitrale della kickboxing WAKO, che era presentata come sport domostrativo ai 9° Giochi Olimpici Africani del COJA. (VEDI: La WAKO ai giochi olimpici)

Seduti insieme al tavolo, colgono l’occasione per aggiornarsi sulle ultime novità internazionali in seno alla Federazione WAKO. Poco dopo sopraggiunge al nostro tavolo anche Valenti, il quale (mi dice poi Fragale) è l’altro ufficiale di gara italiano convocato.

Sembra che ognuno dei personaggi presenti intorno al nostro tavolo, ciascuno in qualche modo legato a questo evento, senta quasi la necessità di fermarsi a salutare Fragale e intrattenersi con lui, in un amichevole incontro.

 

Mentre traffico sul mio computer, con le orecchie continuo a prestare attenzione a quello che Fragale e i nostri ospiti si dicono, al modo con cui Fragale sa dare le proprie opinioni sugli argomenti che di volta in volta vengono intavolati, pochi per la verità... perché questo tavolo è piccolo per poter contenere tutti quegli altri con cui si sarebbe potuto apparecchiare.

Opinioni che mettono in luce la sua passione per questi sport e soprattutto per la classe arbitrale, forse alle volte fin troppo bistrattata persino dagli stessi organizzatori, ma solo perché i giudici federali non hanno ancora un punto di riferimento “ufficiale” che sappia far riconoscere ai certamente indefessi organizzatori di queste manifestazioni, quali sono i delicati, precisi ed importanti compiti di ognuno.

Fra le tante cose che vengono discusse, non ultima è la promozione di questi eventi. Promozione che vuol dire saper comunicare l’evento, prima e durante, ma anche  soprattutto dopo il suo svolgimento, dando la possibilità di far conoscere cosa si sta costruendo: una diffusione di notizie e approfondimenti non solo a livello locale, dove questi eventi crediamo abbiano già i loro canali informativi per far giungere la notizia dove questa si presume possa essere recepita, ma la possibilità di rendere visibile il tutto, anche ad un pubblico più ampio, in continua espansione con l’espandersi del web.

Così come in espansione quanto a numero di utenti visitatori è il nostro portale con le sue tante web-riviste, facilmente raggiungibile ormai da qualsiasi motore di ricerca, digitando una qualsiasi di un’infinità di parole chiave. Infatti è indubbio ormai come il nostro portale sia da tempo divenuto leader indiscusso nell’informazione su questi sport e come un pubblico sempre più vasto conosca le nostre promozioni e recensioni, per come puntigliosamente queste vengono preparate e pubblicate. Da ciò ne consegue che è altrettanto fuori dubbio... che l’adeguata promozione delle proprie manifestazioni, debba avvenire anche attraverso il web: non limitandosi certo alla sola locandina, bensì sfruttando le potenzialità che internet offre, naturalmente solo per chi le sa utilizzare.

Ciò detto, non è nostra intenzione imporre il nostro portale agli organizzatori, quanto forse e soprattutto far comprendere agli stessi organizzatori, l’importanza di un professionale impegno, continuamente profuso per promuovere le loro pregevoli iniziative, utilizzando magari anche (... epperché no?) potenzialità, esperienza e professionalità, che il portale de ilguerriero.it può mettere al loro servizio.

Se a parole tutti gli organizzatori sembrano essere d’accordo in merito a questo approccio comunicativo, alcuni di fatto mostrano ancora una certa diffidenza nel disporre dello strumento rappresentato dal nostro portale per far conoscere il loro lavoro di “organizzatori di manifestazioni”. Ma credo sia altrettanto vero che in tutte quelle manifestazioni dove siamo invitati, i risultati in termini di immagine sono oltremodo evidenti, se non altro per il fatto che se ne parla sul web, altrimenti se non se ne parlasse, chi mai potrebbe conoscere quell’evento? Solo parlandone si può far conoscere quello che con fatica si è riusciti a portare a termine e quindi porsi all’attenzione critica di un più vasto pubblico...

Intanto il sole si sta abbassando dietro le chiome degli alberi poco distanti dalle barche ormeggiate nel porto turistico. Non una folata di vento, o il mare che faccia tintinnare le corde di acciaio legate agli alberi…

     

Il tempo inesorabilmente scorre, sembrando a volte incedere più speditamente quando si è in piacevole compagnia, per cui sopraggiunge quasi inaspettato il momento di chiudere questo nostro consueto appuntamento. La batteria del computer mi da segnale di esaurimento. Ma forse la chiusura è solo l’inizio di una apertura e dove si apre si… entra, altrimenti perché si sarebbe aperta? Che il tempo sia forse il ritmo di apertura e chiusura?

In attesa che ognuno formuli la propria risposta, noi intanto stiamo per entrare in quell’apertura, la porta d’ingresso alla manifestazione di Alessandro Gotti…


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