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I BAMBINI DE ILGUERRIERO.IT

Di: Marisa Fragale

    

Domenica 4 febbraio si è svolta in provincia di Pisa (precisamente a S. Maria a Monte) presso il palasport la 9° edizione del trofeo “IL GUERRIERO.it” dove, come al solito…  si è visto combattere ragazzi alle prime armi, prima di poter accedere ai tornei federali, dove forse occorre un po’ più di esperienza e determinazione. Lo spirito educativo alla convivialità e mutua collaborazione sportiva che avvolge i tornei de “ILGUERRIERO” ormai, credo lo conosciamo tutti e lo potremmo definire sicuramente come sommariamente essere “puramente amichevole” e credo che questo lo si sia sentito ancora una volta pervadere fin  dal primo momento che si è messo piede nel luogo di gara, entrando in contatto con gli organizzatori e tutto l’encomiabile staff che lo supporta.

Non è semplice da spiegare, ma soprattutto in queste occasioni si è ormai  creata una certa e particolare sensazione di fratellanza, complicità ed amicizia… che dal momento in cui entri, ti senti sereno e non fai altro che salutare tutti intrattenendoti piacevolmente a parlare con chiunque. Diciamo pure quindi, che la competizione forse diventa una scusa… un espediente… un motivo come un altro, ma ben più bello ed interessante… per ritrovarci e stare assieme in un giorno di festa. Quel particolare e piacevole clima di festa infatti… credo sia la cosa che caratterizza gli animi di chi fin’ora ha partecipato con i propri bambini a queste competizioni ludico-sportive… e sinceramente spero proprio che continui a caratterizzarlo a lungo anche in futuro.

    

Anche questa volta… il torneo è un po’ più impegnativo del solito, perché disputato in una struttura sportiva comunale e quindi fuori dalle mura domestiche delle nostre palestre che sono ormai troppo piccole. (anche se non certo “autorevole” come quello dell’8 Dicembre a Pisa). Anche stavolta abbiamo voluto dare l’opportunità di far divertire i nostri bambini… organizzando per loro nell’occasione, un piccolo torneino-test, se cosi si può chiamare.  Le società contattate hanno subito accolto favorevolmente la nostra idea e ci hanno dato quindi l’ok per il proprio contributo partecipativo ed hanno accolto favorevolmente anche l’invito a questa 9° edizione.

      

Avevamo disputato un test riservato ai soli bambini, proprio la domenica passata a Lucca  e non tutti loro hanno quindi portato i propri bambini al torneo… chi uno, chi due e chi di più… ma alla fine sono arrivati anche stavolta! Sappiamo però con certezza, che ce ne sono ancora molti nelle nostre palestre e non hanno modo di gareggiare se non nel semi contact. Non esistono infatti e per ovvi motivi, tornei federali di kick light per bambini… hanno quindi solo modo di esibirsi a volte in qualche serata… ma il loro scopo è  emulare i grandi, i campioni della loro palestra durante le gare... mi sembrava giusto quindi dargli questa possibilità, anche se in maniera ovviamente del tutto ludica e oltremodo sicura per la loro incolumità fisica e psicologica.

    

La cosa inoltre, se organizzata con coscienza… sicuramente li educa dal punto di vista dello sportività fin dalla loro tenera età… oltre che contribuire notevolmente a migliorare le loro capacità motorie e potenziare quelle psicologiche… ma chissà che un domani, qualcuno di loro non possa diventare un vero campione.  Inoltre, non si può certo negare che questa esperienza non sia anche un contributo a formare il loro senso della convivialità sociale, con un nuovo gruppo cosiddetto, dei “pari”.

    

Purtroppo e giustamente, il regolamento Federale non prevede gare per bambini di light e tanto meno di kick light, per ovvi motivi derivanti dalla difficoltà e pericoli legati ad eventuali incidenti… ma noi siamo dell’avviso che con le opportune attenzioni, precauzioni  ed oltretutto aiutati da recenti accorgimenti tecnici protettivi… (la ditta BALISTIC ci ha sponsorizzato l’evento con gli speciali suoi caschetti per bambini di ultima generazione) è possibile fare quasi tutto, ma questo deve essere fatto bene! Prima di tutto le protezioni, che oltre a quelle normalmente usate prevedevano: casco con grata e guanti da 24 once!

    

A seguire poi, arbitri competenti, coscienti della difficoltà ed importanza del proprio ruolo ed attentissimi a tutelare l’integrità fisica e l’amichevole sportività… ma soprattutto con un polso ben fermo per sanzionare immediatamente e controllare eventuali coaches troppo intraprendenti ed assetati di effimero ed inesistente successo. In ultimo poi… nessun verdetto, per ridurre oltremodo l’eccessivo agonismo antagonistico a cui potrebbe portare la competitività estremizzata!    

    

L’ingresso sulla materassina, ma oserei dire persino in quel contesto così ufficiale (all’interno di un palazzetto)  e con tantissime persone… ho notato che è stato per molti di loro un po’ “titubante” ma con  il passare dei minuti, si sono sciolti e rasserenati. Questo perchè abbiamo prima di tutto, fatto in modo che anche questa volta si fossero conosciuti tutti, prima di iniziare il torneo… ed è accaduto esattamente ciò che prevedevamo e volevamo che accadesse… perché nel frattempo che i bambini aspettavano iniziasse il tutto, abbiamo osservato che i più piccoli si sono addirittura messi a giocare tra loro negli angoli del palazzetto. Quel divertimento sta per finire e ne sta per iniziare un altro.  Sono entrati gli arbitri in divisa federale (l’autorità!) ed è stato con questo, ufficialmente sancito l’inizio del loro torneo-test. Tutti di corsa a prepararsi: conchiglia, paratibia, calzari, paradenti, caschetto con griglia e guanti da 24 once! (dei veri e propri cuscini sulle loro braccina… per non farsi male). Pronti...? Iniziamo!

    

Questa volta le aree di gara erano ben due, abbiamo voluto far aprire il torneo proprio ai nostri pulcini…  e gli incontri si svolgevano in contemporanea su entrambi… tutto era simile in tutto e per tutto, con uno di quei tanti tornei federali in cui vedevano gareggiare i grandi della loro palestra… e questa volta gli attori principali… quelli per cui tutti i compagni facevano il tifo.. erano loro! C’era da commuoversi per l’emozione solo a guardarli ed immaginare le sensazioni che potevano provare quei loro piccoli cuoricini! Ma anche i genitori non erano da meno…

         

E così… prima ancora che i più grandi iniziassero le prove per la categoria esordienti su una materassina.. iniziavano le prove dei piccoli guerrieri in formato “mignon”… che catalizzavano fin da subito l’attenzione di tutti i presenti.

 

         

Contavamo sul fatto che in questo modo… … si sarebbero sentiti ancora più gratificati d’importanza, ed in effetti tutti loro sembra che abbiano mostrato di prendere la cosa con molta serietà ed impegno. Ogni volta poi c’è sempre qualcuno che vede questi bambini per la prima volta, ma anche in chi vi è ormai avvezzo non può fare  ameno di restarne affascinato nel vederli muovere con simile purezza di intenti e gli applausi ad ogni loro  “prodezza tecnica”, partono scroscianti ed istintivi!

         

Effettivamente… la cosa che anche in me ha creato e suscitato maggior interesse e che soprattutto distingue i tornei de ilguerriero.it, oltre alla categoria esordienti… oltre al contatto tassativamente e veramente leggero osservato da tutti i suoi partecipanti… oltre ai guantoni insolitamente grossi e morbidi…. sicuramente è la categoria dei bambini che affrontano la prova del combattimento nella specialità della low kick light!

         

Quella che solitamente viene considerata (forse sommariamente) una disciplina non adatta ai bambini per la sua presupposta pericolosità, a causa del rischio infortuni e soprattutto a causa dell’altrettanto supposta mancanza educativa credo, dobbiamo sinceramente dire che invece… presentata nella consueta matura e responsabile maniera, che ormai ben tutti conosciamo… riscuote continuamente grandi successi di critica, soprattutto da parte dei genitori e genera progressiva volontà partecipativa da parte dei bambini che frequentano i corsi.

    

Ma dobbiamo dire che osserviamo anche volontà di iniziare da parte di quelli che, più timorosi, vengono in avanscoperta ad osservare gli amichetti o fratelli, in queste loro prove sportive. Prova ne è che chiunque abbia iniziato a portare i suoi pulcini alle gare de ilguerriero.it, ha visto ultimamente crescere il numero degli iscritti nel suo proprio corso dei bambini!

    

Questo tipo di prove test a loro riservate sono molto importanti a mio avviso, perché li rende più forti, aiutandoli a crescere psicologicamente, prendere contatto con uno sport da combattimento in maniera sicura e li aiuta a formarsi una propria personalità sociale.

    

Già… è soprattutto l’emozione e lo stress da questa derivata, che viene insegnato a vincere ai bambini, in questo tipo di prova… e soprattutto li educa al rispetto del compagno di “test” (o avversario, come comunemente o erroneamente viene chiamato).

    

In effetti i bambini non effettuano la prova di combattimento per battere nessun avversario, ma solo per provare ad eseguire le stesse tecniche che hanno imparato in palestra, addizionate dall’aggiunta emotiva di quella che credono sia una gara come quella dei grandi… perché organizzata esattamente come quella!

    

E proprio per far loro meglio individuare l’autorità della pseudo-gara… si fa in modo che l’arbitro (non dando il giudizio di verdetto finale, non servono i giudici) sia abbigliato in tutto e per tutto come quello federale delle gare regolamentari e del resto è proprio lo stesso. Praticamente… diciamo che in queste loro prove-test, “giocano” a fare le competizioni di kick boxing!

    

Oltretutto, dobbiamo dire che i bambini già “veterani” di questo tipo di competizioni non competitive… cominciano a far vedere con inconsueta “non chalance” dei veri e propri schemi tecnici di indubbia difficoltà e cominciano ad seguire persino dei personali loro virtuosismi! Si cominciano a vedere dei pugni saltati…. Belle finte…. Calci doppiati… calci girati… e persino saltati! Ma tutti mostrano con non chalance gli automatismi propri della disciplina, con i suoi bloccaggi e risposte.

Ma addirittura, stavolta i bambini veterani ha fatto persino da coaches agli amichetti novizi… trasferendogli così a mio avviso ancora maggiore sicurezza, ma li abbiamo visti piacevolmente destreggiarsi anche attraverso la somministrazione dei consigli tecnici, che si sono rivelati spesso proprio i più adatti ed azzeccati. Per un attimo è sembrato quasi di essere in Thailandia.. dove i bambini sono tecnicamente strepitosi,  proprio come vi assicuro che sono stati questi nostri pulcini!

    

Questi hanno infatti eseguito e dato vita a degli applauditissimi combattimenti,  non solo dal lato spettacolare (perché sappiamo benissimo che i più piccoli prendono facilmente molti più consensi dal pubblico  e quindi molti più applausi) ma anche per la bravura nell’eseguire fedelmente ed in maniera semplice, tutto ciò che gli veniva impartito e consigliato dal proprio angolo… “spostati di lato quando attacca”… “rientra subito dopo”… “aspettalo e bloccalo”… “non di pugno”… “sei troppo lontano”… “mettici il calcio”… insomma è stata una cosa meravigliosa per me, e credo non solo per me… vederli all’opera in questo preciso modo!

    

Proprio questo ci fa comprendere che, oltre ad essere sulla strada giusta dal punto di vista ludico e conviviale… anche da quello tecnico, la cosa inizia addirittura a dare dei buoni e primi frutti tecnici, da noi neanche sperati o calcolati in precedenza.

    

Dato il numero per ora esiguo dei partecipanti… non è possibile far fare loro più di due incontri a testa con partner diversi e sconosciuti… per le evidenti differenze di stazza ed altezza, ma dobbiamo dire che anche laddove queste si sono manifestate più evidenti, non abbiamo registrato nessun tipo di problema. E’ l’allenatore all’angolo infatti, che guida il proprio bambino, l’intensità dei suoi attacchi, la sua tattica e strategia ed anche le sue intenzioni ed aggressività quindi.

    

Durante i test abbiamo sempre modo di parlare con gli apprensivi genitori che giustamente seguono sempre i loro bambini, che subito rincuoratisi dopo i primi confronti, non possono che elogiare la matura professionalità mostrata dal nostro movimento sportivo di promozione… e sono soprattutto queste le cose che ci spingono ad andare avanti nelle promozioni dei nostri eventi sperimentali. Emozionante come sempre anche il momento della premiazione, quando l’arbitro stringe la mano ad ognuno dei mini-atleti in segno di stima per la tecnica e l’impegno mostrato ed apprezzamento per il comportamento sportivo, mantenuto durante la gara. Ma la cosa di ben maggiore importanza è che i bambini si sentano (nella continuazione del gioco) equiparati ai grandi e quindi responsabilizzati nel proprio comportamento cavalleresco. La foto finale di gruppo poi è quella che ci da maggiore soddisfazione, perché ogni volta ne contiamo sempre di diversi ed in numero maggiore.

Se sapremo continuare a motivarli, dandogli continuamente obbiettivi progressivamente sempre più impegnativi e gratificanti… può darsi che avremo presto altri nuovi campioni in questi sport da combattimento… ma non abbiamo affatto fretta ed anche se ciò non accadesse, saremmo ugualmente soddisfatti per aver contribuito alla loro formazione psicofisica generale.


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