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Corso introduttivo arbitraggio Muay Thai

Di: Franco Piccirilli

Una delle ragioni per cui Roberto Fragale aveva dovuto partire immediatamente appena terminata la “Resa dei Conti 10” a Lucca… e noi con lui… è che questo aveva ricevuto l’incarico dalla Federazione per l’effettuazione di un corso Federale introduttivo, riguardo l’arbitraggio e giudizio della Muay Thai, all’interno dell’annuale stage di aggiornamento federale della FIKB.

Il “nostro” Roberto Fragale, credo proprio “oggettivamente” sia la persona più indicata a farlo, dato che è ormai considerato da tutti come il massimo esperto in Italia (e forse non solo) per quanto concerne l’arbitraggio e giudizio della Muay Thai. Ha effettuato la sua prima formazione ufficiale a Bangkok nel 95 ed ha partecipato poi anche a tutti i seminari arbitrali degli ultimi 12 anni tenutisi a Bangkok,  IAMTF e WMF, in occasione dei mondiali in cui poi… ha anche esercitato le funzioni di arbitro-giudice. Ma la sua “passione-occupazione” non è stata mai soltanto occasionale e la sua formazione non soltanto a carico della federazione, perché a proprie spese ha partecipato anche a parecchi seminari arbitrali internazionali di Muay Thai… a Manchster per esempio e poi a Cipro ed ancora a Barcellona, in occasione dei vari campionati europei IAMTF, in cui ha svolto ancora funzioni di arbitro-giudice. Ha avuto esperienze di giudizio, sia con le famose “macchinette” (VEDI: Favorevoli o contrari alle score machine?) che con i cartellini… sia con il punteggio massimo di 20 che con quello in uso più comune di 10… Ha arbitrato anche la Muay Thai professionistica, oltre che in Italia ed un po’ in tutta Europa… in alcuni stadi Tailandesi, dove si reca più volte all’anno.. Ma non solo… conosce perfettamente anche tutte le altre discipline da combattimento della Kick Boxing… ha personalmente redatto il regolamento tutt’ora in uso nella thai/kickboxing FIKB ed ultimamente, persino quello della Muay Thai. E’ il Presidente della Commissione Arbitrale FIKB e membro della Commissione Arbitrale Mondiale della WAKO, per cui dirige ogni anno il corso arbitrale internazionale della thai/kick e low kick, in occasione dei vari Campionati europei e mondiali della WAKO. Ha partecipato come arbitro-giudice a diversi tornei Europei del K-1 professionistico… cominciando dai primi svoltisi a Zurigo (il K-1 quello vero.. giudicando gli incontri di Handy Hug, Peter Aerts, Stephan Leko ecc. tanto per intendersi…) e poi in quelli disputatisi a Zara, Pola, ecc. Una formazione a “tutto tondo” e nei “piani più alti” in assoluto quindi, ed in ogni disciplina da combattimento!

    

È quanto di meglio potremmo desiderare quindi, per questo tipo di formazione… e non potremmo fare in altro modo, perché questo dell’arbitraggio e  giudizio nella Muay Thai… è un argomento molto delicato, particolarmente scottante e di non semplice comprensione… dato che il passato proliferare degli ultimi grandi improvvisati saccenti, nell’arbitraggio e regolamenti di questa specialità… ha fatto in modo che le più svariate informazioni verbali del suo regolamento, arrivassero a complicare una situazione già di per se intricata in precedenza, creando un ambiente in cui si sente dire qualunque cosa e divenuto forse simile ad una “terra di nessuno”… dalla persino difficile comprensione di che cosa veramente sia la Muay Thai… cosa la Muay Boran, cosa la Thai/kick Boxing, cosa invece il K-1 e di quella che fino adesso si intendeva comunemente in Europa invece, con il termine Thai Boxe.

    

Io stesso (seguendo continuamente per lavoro il Fragale, nelle sue mansioni di Ufficiale Federale) ho potuto constatare più volte personalmente, che c’è una grande confusione costantemente presente nella mente di molti, tra tutti quelli che si professano arbitri giudici, anche in questa specialità. Da quello che mi è dato di capire che sia il vero grande “problema” di base… è la richiesta ed il bisogno di arbitri giudici competenti in questa specialità, che è molto superiore all’offerta di personale veramente specializzato ed autorevole, in un campo in cui, come detto in precedenza, ogni volta se ne sente dire di tutto di più… ed in cui mi sembra che chi meno sa… più parla! (forse confidando nel fatto che l’ignoranza degli altri sia almeno pari alla propria?)

Inoltre… (sempre a causa del mio lavoro) spesso mi capita di capire, che per risparmiare sulle spese, i vari promoter chiedono ad arbitri di kick boxing di arbitrare e giudicare anche la Muay Thai… e questi generosamente lo fanno, persino anche al massimo delle loro possibilità e conoscenze… (molti dei presenti alla prima lezione introduttiva per esempio, dichiarano di averlo già fatto almeno una volta) ma non è che una volta arbitrato e giudicato qualche incontro in cui magari, non è accaduto niente di particolarmente difficile da gestire… si è promossi e diventati per questo sul campo… Ufficiali Federali di Muay Thai. Sono infatti tantissime le cose da sapere e profondamente differenti da quelle della kick boxing. La faccenda quindi, è molto più complessa ed articolata di quanto comunemente forse si creda… anche se pare che l’immancabile ignoranza generale forse (eventualmente stavolta, fortunatamente…) non fa certo risaltare molte gravi o buffe incongruenze, che invece un occhio esperto ed autorevole, potrebbe continuamente cogliere nell’immediato.

Missione difficile quindi, questa affidata a Fragale… ma lui non mi sembrava particolarmente sconcertato dal delicato lavoro che lo aspettava e nonostante la stanchezza dovuta al lavoro del giorno prima a Lucca, oltretutto sommata anche a quella del viaggio ed alla notte insonne… Ma quando gli si parla di arbitraggio, regole e regolamenti… al Fragale gli si illuminano gli occhi, ed ha iniziato perciò con molto entusiasmo a sviscerare, partendo dai concetti generali per arrivare a tutte le più piccole cose, ma da sapere come pre-requisiti minimi, per poter poi imbastire una prima iniziale e generale discriminazione, tra tutte quelle varie specialità e tipi, sopra menzionati.

    

Gratificato da una ventina di presenze che costituivano una platea, inizialmente dichiaratasi fortemente interessata… ha iniziato con il dire “pane al pane… e vino al vino” (crudo, preciso ed efficace… come al suo solito!) che nessuno di loro potesse pensare dopo la partecipazione a questo corso introduttivo, che fossero quindi abilitati a giudicare e tantomeno a dirigere, un combattimento di Muay Thai. Non si diventa arbitri di Muay Thai in due lezioni… e notando che molti dei presenti, provenivano addirittura dal semi contact… ha tenuto a specificare che prima di tutto, sarebbe bene che chi volesse iniziare a pensare di poterlo divenire… iniziasse forse come minimo, anche almeno a praticarla. Non certo per divenirne necessariamente un Campione o combattente… ma sicuramente, la pratica della Muay Thai, consentirebbe almeno di “conoscere” un minimo… quelle stesse tecniche che si dovrebbe infine riuscire a giudicare!

    

Inoltre e tra l’altro... Fragale dice che un buon arbitro di Muay Thai, difficilmente sanziona scorrettezze… perché tra i suoi compiti c’è anche quello di prevenirle e solitamente quando è costretto a sanzionarle… è lui per primo che molto probabilmente ha commesso un primordiale errore nel non essere riuscito a prevenirla. L’arbitro di Muay Thai interviene anche fisicamente sugli atleti in gara… e non lo può fare senza rischiare seri danni… se non ne conosce le peculiarità tecniche per “intramezzarsi” tra loro con le dovute accortezze e riuscire nel contempo ad obbligarli a fermarsi… eseguendo i suoi ordini.

Ma prima ancora di cominciare a parlare di qualsiasi cosa… ha chiarito le diverse possibilità di colpi ammessi o proibiti nelle varie specialità similari… Muay Thai, Thai Boxe, Thai/kickBoxing e K-1 Rules. Indicando quindi le cose principali che caratterizzano gli “usi e consuetudini” di tutte queste differenti discipline… i motivi della loro nascita… delle loro varie ed ultime modificazioni a seconda degli scopi… ecc. In ultimo invece, ha illustrato le specifiche della Muay Thai… dividendole poi tra quelle dei dilettanti… e quelle dei professionisti… profondamente diverse anche queste tra loro, in maniera sorprendente ed inimmaginabile altrimenti.

Ha tenuto inoltre a chiarire con particolare forza, che tutti i vari “sentito dire”… devono (come è giusto che sia) lasciare il tempo che trovano.. ed è solo il regolamento scritto Federale che fa testo! Lui stesso, dopo quello di thai/kick boxing, ha strutturato il regolamento di Muay Thai della FIKB… (come richiestogli dal Direttivo Federale per consegnarlo al CONI, ai tempi del suo riconoscimento come disciplina associata..) e che molto comprensibilmente, questo non potrebbe non ricalcare il regolamento internazionale amatoriale tailandese. (visto che gli atleti in seguito, vincendo i Campionati Italiani ed entrando in nazionale, sono poi inviati dalla Federazione, ai mondiali amatoriali di Muay Thai che ogni anno si tengono a Bangkok). Ma ha anche precisato poi… quali sono le grandi differenze invece, con il regolamento dei professionisti.

Insomma… una prima grande e generale lezione, per poter iniziare a tentare poi, di mettere un minimo ordine su quanto si conosceva e sperare di riuscire a cancellare le indicazioni errate, che di volta in volta venivano fuori dagli interventi dei presenti più loquaci ed intraprendenti.  

Avvantaggiandosi della presenza e collaborazione del D.T.N. Diego Calzolari, si è poi passati alla dimostrazione pratica dei colpi consentiti e bersagli validi… oltre alla loro preponderanza o se ingerenti o meno sul giudizio finale, sia in riferimento a quella amatoriale che in quella professionistica… Spiegando inoltre e ponendo ulteriormente un forte accento… sul fatto che queste, hanno oltretutto dei criteri di giudizio e valutazione profondamente differenti tra loro. I vari tipi di prese consentite nel clinch, quelle non consentite ed il perché… le peculiarità delle proiezioni, loro punteggio, in quale occasione ecc.

    

Poi si è passati alla dimostrazione pratica del bloccaggio fisico dell’azione degli atleti da parte dell’arbitro… questo a seconda addirittura della posizione nella quale si trovano rispetto al ring… se al centro, all’angolo, alle corde ecc.  Ma anche a seconda della posizione in cui si trova al momento l’arbitro centrale, rispetto a loro… e naturalmente sempre dimostrando e spiegandone il perché!

Queste e tante altre piccole, ma importantissime cose, sono stati i temi trattati dal Presidente della Commissione Arbitrale FIKB Roberto Fragale, che hanno fatto anche sforare... sui tempi previsti della lezione. Poi si è passati alle domande di chiarimento da parte dei presenti… In verità, solo a questo punto si è potuto veramente capire che la stragrande maggioranza delle persone presenti, non avevano affatto intenzione di divenire arbitri di Muay Thai, ma giustamente avevano partecipato per il legittimo desiderio di allargare o approfondire le proprie conoscenze teoriche anche in questo campo… felici che la loro Federazione gliene avesse quindi dato la possibilità, durante lo stage annuale. Presenti per le stesse ragioni, anche D.T.N. di altri settori come Donato Milano e componenti del Direttivo come il Dott. Antonio Cariddi; che mostravano così interesse per tutto quanto riguarda la Federazione in generale, pur esulando completamente dai propri specifici compiti.

     

Roberto Fragale, si è detto felice che questo possa essere accaduto… perché mostra l’interesse generale alla conoscenza minima, per tutto ciò che riguarda la Federazione di appartenenza e considerando quindi, che i veri interessati erano perciò pochissimi… ha dato loro un ulteriore appuntamento non previsto, anche nel primo pomeriggio in piscina… per una lezione aggiuntiva… oltre quella programmata per la mattinata del giorno dopo nella sala conferenze… ed infine, stanchi ma soddisfatti, abbiamo potuto salire nella sala del ristorante per sviscerare e soprattutto colmare… altre altrettanto importanti questioni energetiche.

    

Dopo pranzo… ci siamo ritrovati con il “manipolo” di persone interessate, seduti ad un tavolo di fronte alla piscina dell’Hotel per il supplemento teorico, gentilmente offerto dal Presidente C.A.N.

    

Ed anche in questa occasione, sono state molte le cose che Fragale ha potuto aggiungere alle già tante precisazioni fatte al mattino… ma soprattutto, credo abbia mostrato una completa disponibilità a lavorare… con chi avesse avuto voglia di ascoltare per imparare, anche se non si tira certo indietro nelle sue mansioni, neanche con chi pensa che sia così semplice e basti presenziare… solo che, come ha tenuto a precisare varie volte… non vuol essere complice di una cattiva o “sommaria” formazione degli Ufficiali di Gara di questo settore.

    

Al mattino dopo, come si pensava, la sala conferenze risultava sicuramente enorme, per l’esiguo numero di persone rimaste interessate alla continuazione del corso introduttivo all’arbitraggio di Muay Thai… ma sembra che la cosa poco importasse a Fragale… tanto che ha detto… <<“Bene… anche laddove, l’esposizione esatta della complessità della cosa… può essere servita a far desistere chi pensava fosse una semplice passeggiata… direi che abbiamo raggiunto un primo scopo… e adesso che i veri interessati sono venuti fuori… cominciamo a lavorare!”>>

    

Naturalmente poi, anche in questo dopo-pranzo si sono ritrovati ancora al solito tavolo, nel cortile della piscina, per una lezione aggiuntiva e continuare la discussione esplicativa…

Credo che adesso tutti loro (pur essendo rimasti in ben pochi) siano pronti per poter intraprendere un corso vero e proprio… per poter iniziare a pensare di divenire dei buoni arbitri e giudici di Muay Thai. Sono infatti già allo studio, varie possibilità e località per la partenza dei corsi… richieste specifiche gli sono giunte dalla Puglia e dalla Campania… e forse questa estate avremo l’inizio di un primo corso per l’ottenimento della qualifica di Giudice… o per Arbitro Federale di Muay Thai.

    

In ultimo quindi... sono purtroppo rimasti in ben pochi a compilare il questionario per verificare l’esatta comprensione di queste primordiali e basilari cose… evidentemente il lavoro spaventa molti… ma che dire? Se son rose… fioriranno!


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