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PER DIEGO CALZOLARI “KINGS OF MUAY THAI” VALE IL TITOLO MONDIALEDi: Elisa Giovannelli
Una serata emozionante, quella che si prospettava per la 4° edizione di KINGS OF MUAY THAI, tenuta nella serata del 6 maggio a Bologna, per organizzazione di Diego Calzolari dell’A.S.D. MUAY THAI TEAM CALZOLARI con i collaboratori Mario Zanotti e Claudio Baccolini dell’A.S. GLADIATORI BOLOGNA-TEAM PRO FIGHTING.
Una serata di sola Muay Thai, per una sfida Italia vs Francia, e Italia vs Thailandia: ma dalla stesura dell’originaria locandina, numerose sono state le variazioni che hanno stravolto il programma effettivo.
In particolare, l’attesa rivincita per il Titolo Italiano W.A.K.O.-PRO cat. -54 kg di Sergio Pimpolari del Team Calzolari MI, contro il vincitore dello scorso anno Andrea Molon del Team X1 Boxing TO, viene cancellata appena 6 giorni prima a causa di un infortunio del detentore del titolo; e non meno sfortunato è il fratello Andrea Pimpolari del Team Calzolari MI, il cui match salta proprio il giorno del galà, perché il suo avversario si presenta estremamente fuori dal peso stabilito.
Ma il risultato, segnato da ben 4 vittorie per KO su 6 incontri, è stato comunque una serata così densa, concisa e entusiasmante, che forse per la prima volta il vero spirito e l’efficacia dell’arte marziale tailandese si sono espressi nella loro autenticità, senza mediazioni o restrizioni.
Il confronto Italia – Francia, contro i francesi del Team Nasser, è stato molto equilibrato, con un KO a favore dei francesi contro Fabio Fanti del Team Thai Gym BO,
un KO per l’Italia con Fabio Siciliani del Team Siam Boxing BO
e una vittoria ancora italiana ai punti, per Carlo Di Paola del Team Thai Gym BO. Due sono stati invece i match di Italia – Thailandia, che hanno visto salire sul ring i fighters del Team Calzolari MI e forse il Team Calzolari stesso per intero, che da solo ha offerto un tifo di 150 persone, elettrizzate dietro l’angolo blu: unici due match sui cinque round con gomitate ammesse, per primo sale Mauro Cervellione, e poi, giusto il tempo per acquisire nuova carica e concentrazione, lo stesso M° Diego Calzolari!
Mauro Cervellione, per la categoria -63,500 kg, si trova opposto al fortissimo tailandese Duwao, ex campione del Rajadanermn Stadium, proveniente dal campo del M° Pimu di Bangkok. Alla fine della prima ripresa, prevalentemente di studio, non spicca ancora un probabile vincitore: Duwao appare più sciolto nelle tecniche, Cervellione attende le azioni dell’avversario per contrattaccare.
Nel secondo e nel terzo round, invece, il thai aumenta il ritmo, così Cervellione prova ad accelerare, senza però riuscire a trovare la giusta distanza; vedendosi al di sotto della portata dell’incontro, prova coraggiosamente a cercare il KO, ma sotto le ripetizioni di colpi e gli ultimi pugni di Duwao, il match si conclude nel terzo round con una nostra sconfitta.
Questo incontro, combattuto in maniera ammirevole da Mauro Cervellione, atleta di punta del DE GYM, costituirà sicuramente un grande step per la sua esperienza; ma proprio da lui, per quest’anno, la corona di KINGS OF MUAY THAI, sigillo della competizione, passa a Duwao, per lo spettacolo e l’abilità dimostrata nella serata.
E arriva il momento del match più atteso: perché propone l’esibizione di un maestro davanti alla propria scuola, perché regala il suo ritorno sul ring italiano dopo anni di match solo all’estero, e per di più su di un ring bolognese, sua città di origine e luogo in cui aveva già conquistato il Titolo Mondiale W.A.K.O.-PRO cat. -67 kg nell’anno 2001, perché mette in palio un nuovo Titolo Mondiale W.A.K.O.-PRO, questa volta cat. -71,800 kg.
E’ il M° Diego Calzolari che scavalca acclamato le corde, avvolto nel tricolore, ghirlanda magica al collo e un’anima nuova del mongkol. Opposto a lui il tailandese Duangden, con un record di 150 incontri e sole 15 sconfitte nella Muay Thai, e vice-campione mondiale IBF nel pugilato.
Già la Ram Muay appare rigogliosa per entrambi gli opponenti, e già scoccano le prime scintille della battaglia che si consumerà di lì a poco.
Al gong di inizio, il primo round è di consueto studio, con pochi colpi per capire le distanze e inquadrare l’avversario; ed è dal secondo round che il combattimento prende un nuovo ritmo e assume la sua forma, basandosi soprattutto su combinazioni e tecniche di calcio.
Middle kick e high kick da parte del thai, combinati con temibili pugni, ai quali Calzolari risponde con schivate e blocchi, altrettanti middle kick e potentissimi low kick: entrambi i combattenti quindi, attaccano soprattutto con violenti calci, ma è Calzolari che maggiormente contrattacca colpo su colpo o arriva a bersaglio.
Dalla metà del secondo round, iniziano le prime fasi di clinch che si dimostrano attive da parte di tutti e due i fighters: il thai però cerca spesso di interrompere queste azioni mostrando di preferire la lunga distanza, ed è allora che Calzolari capisce che il clinch può essere la strategia vincente, intrapresa infatti per il terzo round.
E’ qui che il match diventa veramente intenso: Calzolari avanza sempre più con entrate di pugno o calcio, alle quali Duangden oppone pericolosissimi colpi di incontro di gomito: gli scontri e gli impatti diventano più violenti, le fasi di clinch sono più lunghe, e si aggiunge tutto il lavoro tecnico delle gomitate alla cortissima distanza.
Ormai non c’è più pausa tra le combinazioni, ed è la concentrazione di Calzolari che gli permette di mantenere la voluta impostazione per il match; una lucidità che sicuramente risalta come arma vincente dell’incontro, che sembra dargli la facoltà di agire con la freddezza propria di un assistente esterno, e che durante gli intervalli tra i round gli concede la licenza di mandare uno sguardo protettivo a bordo ring alla piccola figlioletta, esultante e col sorriso solo per lui.
La quarta ripresa, quella che si rivelerà conclusiva, parte speditissima con rapidi calci, pugni e ancora clinch.
Se dalla fine del secondo round la fiducia in Calzolari si era allargata… ma qualsiasi conclusione sarebbe stata comunque possibile in ogni istante, in questo momento la carica di Calzolari espande fiducia e convince proprio tutti, soprattutto quando le sue potenti ginocchiate raggiungono una volta il volto di Duangden.
E’ gia il tripudio, e un attimo dopo, con un impulso concretizzato in una combinazione di gancio e ginocchia, Calzolari atterra Duangden che non si rialzerà prima del termine del conteggio.
Già tutta la squadra di Calzolari è sul ring a esultare, e alla vestizione della cintura che gli conferisce il titolo di Campione del Mondo W.A.K.O.-PRO, Calzolari abbraccia al centro del ring la piccola Sofia a cui dedica la vittoria.
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