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PRIMA GIORNATA DI GARALight contact individuale e Semi Contact a squadreDi: Beatrice GuardatiQuella del Light Contact, è stata la specialità da espletare nel corso della prima giornata di gara (il 19 maggio). Leggermente in numero minore gli atleti di questa specialità, rispetto a quelli del Semi Contact che si sarebbero affrontati il giorno seguente.
Mi sembra di aver capito che il numero sia stato di circa 300 atleti presentatisi a Vibo Valentia, tra tutti quelli aventi diritto e fuoriusciti dai vari Campionati Regionali e dagli Interregionali, disputatisi nella varie zone d’Italia. In verità gli atleti aventi diritto erano molti di più… ma evidentemente molti di questi hanno preferito non affrontare una trasferta così lunga… ed a tutti questi vorrei invece ricordare che gli atleti calabresi, pugliesi, e siciliani… come anche quelli sardi… trasferte così lunghe e costose… le fanno ad ogni tipo di campionato nazionale che venga svolto al nord… e vediamo che loro sono continuamente presenti a tutte edizioni!
Per non parlare di quelli che forse, hanno preferito non intervenire e magari pensando proprio che l’organizzazione potesse non essere all’altezza della cosa… a questi non dico niente… le foto e le recensioni, non solo nostre, ma di tutti quelli che hanno partecipato e pubblicate su tutti i siti… parlano proprio per loro. Credo pertanto che il prossimo anno, sarà molto difficile per chiunque, riuscire ad eguagliare quello che abbiamo visto fare dal punto di vista organizzativo a Vibo Valentia.
Quattro le aree di gara utilizzate, ognuna delle quali servita da un folto numeri di arbitri federali, che a rotazione hanno diretto tutti gli incontri senza alcun intoppo e grazie soprattutto ad una perfetta organizzazione, preparata e messa in atto dai meticolosissimi organizzatori calabresi.
Personale competente ai tavoli giuria… grandi tabelloni magnetici ad ogni quadrato di gara continuamente aggiornati ed indicanti le categorie che di volta in volta venivano espletate sulle varie aree. Microfoni per ogni tavolo giuria… servizio ristoro e giri di caffè per gli arbitri… addirittura ideato un nuovo, semplice e precisissimo metodo per catalogare i cartellini (scoring paper) degli incontri già sostenuti, per eventuali controlli seguenti di riprova. L’alto numero di Ufficiali Federali disponibili, ha così consentito un veloce e frequente ricambio del personale e quindi abbiamo avuto arbitri sempre freschi e perfettamente efficienti.
Ottimo il lavoro di Commissario di Riunione svolto da Gianni Di Bernardo, ma anche quello di controllo di tutti i quadrati da parte di Oriano De Bei, come quello di un attentissimo Roberto Fragale, come supervisore generale…
Il light Contact che si è visto a Vibo Valentia è stato a dir poco superlativo… i migliori atleti c’erano tutti e si sono dati battaglia sino all’ultimo, per coronare il proprio sogno di primeggiare su tutti gli altri. insomma.. solo il meglio del meglio si era dato appuntamento a Vibo. Inoltre, lo spazio perfettamente organizzato, permetteva di eseguire le premiazioni in pompa magna contemporaneamente allo svolgersi continuo delle competizioni… e per la prima volta non un solo minuto è andato sprecato.
Con tutti questi importantissimi pre-requisiti quindi, siamo arrivati in breve tempo alla fine di tutte le categorie del Light Contact… premiazioni comprese.
Intanto che le squadre consegnavano i nominativi e l’ordine di apparizione dei propri atleti al supervisore… Gianni Di Bernardo aveva proceduto al breafing arbitrale per l’espletamento delle gare successive e scelti gli Ufficiali di Gara idonei per tale pratica… si dava inizio sui quattro quadrati ai campionati Italiani 2007 di Semi Contact a squadre, maschili e femminili.
Ed è in questa specialità e peculiarità… che la disciplina del semi-contact ha mostrato tuta la sua spettacolarità… con un numeroso e rumoroso pubblico a tifare punto su punto in ogni combattimento. Ancora una volta si è compreso che la competizione a squadre è altamente coinvolgente… anche se in alcuni casi, come nel corso della finalissima a squadre di semi contact, gli atleti erano determinatissimi e anche sin troppo grintosi.
E qui vi lascio al commento personale del Presidente Ennio Falsoni: La gara a squadre è certamente tra le più spettacolari nel panorama del semi contact. A contendersi la vittoria finale, c’era la società palermitana Aikya (una delle società di maggior successo in questo momento), diretta da Gianpaolo Calajò- già campione del mondo WAKO nei 57 chili-, anche perché vanta al suo interno due eccezionali campioni come Gregorio Di Leo e Andrea Lucchese. “Grillo” Di Leo è, in assoluto, il miglior atleta italiano della specialità, già pluri - campione d’Europa e del Mondo, Lucchese ha la possibilità di diventarlo, dopo essere sceso dai 74 ai 63 chili.
Contro la squadra palermitana, formata da tre atleti e una riserva, c’era l’agguerrita squadra della Winner Team di Napoli, diretta da Gianni Di Bernardo e che anche al suo interno aveva un elemento di spicco del semi italiano: Neri Stella, un giovane medico figlio dell’appassionatissimo Lucio, professore neurologo all’Università di Napoli, oggi che vanta ben 3 ori in altrettanti mondiali juniores (un record!), e tantissimi piazzamenti tra i primi nei 79 chili a livello europeo e mondiale.
Ebbene, proprio Di Leo e Stella si sono trovati di fronte per determinare la vittoria finale dopo che i primi 3 incontri erano finiti in parità di punteggio (vinceva la squadra che totalizzava più punti!).
L’incontro è stato molto avvincente sino alla fine, con Stella che metteva in difficoltà l’avversario continuando a calciargli davanti al viso con la sua gamba anteriore. L’altro che cercava di togliersi dalla traiettoria dei calci o che cercava di anticipare Stella. Ma la foga era tanta che nonostante i due siano amici per far parte della squadra azzurra da tanti anni, ad un certo punto m’è persino sembrato che Di Leo volesse tirare una testata a Neri! Roba da matti!
Al termine dell’incontro, andato ai palermitani, chiaramente Di Leo manco si era accorto della scorrettezza e ciò vi basti per immaginare il tasso di adrenalina che deve scorrere nelle vene di questi atleti quando sono sotto pressione.
Molto bella e tiratissima anche la finalissima delle squadre femminili. Si sono trovate in finale ancora una squadra dell’Aikya di Palermo, e la squadra di casa, sorretto da tutto il tifo cittadino, quella della Thunder Pizzo, società di Giorgio Lico, che annoverava tra le sue fila due veterane di tante battaglie, due ragazze che sono state imbattibili per quasi 10 anni, Samantha Aquilano e Luisa Lico, sorella di Giorgio.
Samantha tornava alle gare dopo un anno di assenza durante il qual aveva dato alla luce una splendida bambina; Luisa Lico s era invece ritirata dalle competizioni dopo i Mondiali di Parigi (2003), ma tornava anche lei alla competizione soprattutto per far piacere al fratello.
Insomma, per farla breve, le due – e lo si vedeva – erano ben lungi dall’essere quelle che erano imbattibili. Un po’ lente, fuori tempo, quasi svogliate a volte, si sono fatte infilare a più riprese. Addirittura Samantha aveva perduto l’incontro con l’avversaria, compromettendo l’esito finale. La stessa Luisa Lico era andata sotto di 2 punti e tanti ne mancavano a finire l’incontro a squadre con vittoria delle palermitane, quando qualcosa dev’essere scattato nella testa di Luisa che non ci stava a perdere evidentemente.
Ha tirato fuori dal cilindro il suo speciale, un calcio circolare all’indietro in rotazione che andava a cogliere perfettamente il volto della palermitana dando il parziale pareggio tra le due squadre. Anche tra le donne si andava allo spareggio e Luisa Lico è rimasta sul tatami per i due minuti extra. Si è ricordata di essere una grande campionessa e non ha lasciato scampo all’avversaria. Vinceva la squadra di Pizzo Calabro, e sembrava un altro sogno irrealizzabile.
Tra i tanti incontri visti, quelli a squadre mi sono rimasti più impressi per la loro spettacolarità e per il loro coinvolgimento emotivo, ma sarebbe davvero difficile parlare di tutti.
Per la cronaca, rotto il ghiaccio con la gara a squadre, l’indomani Samantha è tornata sul quadrato e…ha dominato tra le 50 chili vincendo alla grande.
Tra i seniores, sia nel semi che nel light, ancora una volta in luce tutti i migliori. Mi sono piaciuti, e molto, anche i giovanissimi. Resto sempre affascinato da come anche i piccolissimi (intendo ragazzini di 10- 12 anni, si muovono, calciano, blitzano gli avversari. Alcuni sono davvero portentosi e c’è solo da sperare che possano continuare questa loro passione per la kickboxing e la competizione per tanti anni ancora.
Purtroppo in questi campionati sono venuti a mancare moltissimi atleti del nord, specie tra i cadetti e gli juniores. Inutile quasi dire che in questo caso, siciliani, campani e atleti del sud in generale l’hanno fatta da padroni. Davvero bravi comunque.
E a Napoli, nel 2008, si organizzeranno i campionati mondiali WAKO loro dedicati. Da non perdere. |