|
ASSEMBLEA GENERALE WAKODi: Roberto FragaleQuesto era invece un evento straordinario per i mondiali WAKO, l’assemblea generale non si riunisce che ogni quattro anni e questa era la prima volta che avevo occasione di presenziare personalmente… naturalmente solo come osservatore ed inviato stampa de ilguerriero.it.
Due i pullman occorrenti per portare tutti i delegati presso la municipalità di Belgrado, i paesi partecipanti erano poco più di una cinquantina, ma tanti altri erano i paesi che presenziavano e la WAKO ne annovera ormai ben oltre il centinaio e sparsi per tutti i 5 continenti!
Il palazzo municipale di Belgrado è veramente imponente situato in fondo ad una bellissima piazza, variamente colorata da aiuole tutte fiorite e ben curate. Tra le altre cose, questo era anche un momento particolarmente importante e storico della WAKO, essendo questo il trentesimo anno dalla sua nascita (1977/ 2007). Tutto il direttivo è schierato sul bancone principale e davanti ad esso siedono i rappresentanti dei vari paesi che ne fanno parte.
Il segretario attende i delegati all’arrivo e consegna loro il cartello che ne indica il paese rappresentato ed a seconda dell’anzianità ed importanza, consegna il punteggio da utilizzare per le votazioni e decisioni che saranno democraticamente prese a maggioranza di punti.
Tanti gli argomenti all’ordine del giorno ed il segretario generale inizia introducendo la situazione mondiale delle federazioni concorrenti e differenze tra queste e la WAKO, riconoscimenti, democraticità elettiva ecc.
Si passa all’esame ed approvazione del bilancio federale e poi si illustra l’ adesione della WAKO e si caldeggia quindi quella di ogni paese aderente ad iscriversi alla WADA, l’organizzazione mondiale antidoping, prerequisito importante anche se dispendioso, per continuare verso il riconoscimento del CIO, già avviato dai suoi vertici direttivi.
Si illustrano i paesi che hanno già aderito ed i casi di doping già riscontrati in quelli che hanno iniziato l’uso di questi necessari ed importanti controlli antidoping.
Con il riconoscimento al gaisf si discute poi della necessità di terminare la formazione dei vari direttivi continentali indipendenti e loro mansioni, doveri, diritti ecc.
Poi si procede alle elezioni per il rinnovo del direttivo mondiale… e tranne l’elezione di un nuovo membro Nassiri Nasser (IRAN) alla Vicepresidenza, non mi sembra di aver riscontrato nessun altro cambiamento di rilievo… perché il nostro Ennio Falsoni è stato rieletto all’unanimità alla Presidenza della WAKO. Si giunge così al suo sesto mandato consecutivo!
Per l’occasione del trentennale WAKO, è stato preparato da Ennio Falsoni un DVD, scritto e diretto proprio dallo stesso, che racconta con immagini storiche tutte le fasi della sua nascita e crescita sino ai giorni nostri. Quindi si è proceduto alla sua proiezione e consegna del DVD a tutti i presenti.
Nell’occasione, è stato da lui consegnato anche uno speciale “award” ai membri del direttivo e presidenti di federazioni nazionali che si sono particolarmente distinti nel corso della storia di questa organizzazione. Una tartarughina d’argento con un brillante sul dorso ad indicare la preziosità dell’organizzazione per i nostri sport.
La tartaruga poi –ha spiegato lo stesso Ennio Falsoni- è stata scelta come essere emblematico per rappresentare la robustezza contro le avversità, la lenta ma continua crescita nella via dei riconoscimenti autorevoli, e naturalmente per la longevità che rappresenta e che tutti si augurano per la WAKO.
Le parole di ringraziamento ed orgoglio di ogni presidente premiato e la foto di gruppo poi, hanno chiuso l’assemblea generale della WAKO.
|