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LE REGOLE DI INGAGGIODi: Roberto FragaleQuando Ennio Falsoni mi ha telefonato, chiedendomi scherzosamente se mi andava di fami una “settimanetta” di ferie ad Algeri… ho risposto subito e come al solito “presente”… pensando si trattasse di qualche titolo internazionale della WAKOpro da arbitrare…
Ma quando l’ho poi rivisto a Pescara, in occasione di Kick Boxing Explosion VII , davanti ad un bel piatto di astici gentilmente offerteci dal M° Riccardo Bergamini prima dell’inizio della sua signorile serata sulla spiaggia, mi ha chiarito meglio le idee in proposito. Non si trattava affatto di un titolo internazionale della WAKOpro… ma di partecipare attivamente all’attuazione dei quadriennali “giochi africani” del 2007, che si sarebbero tenuti proprio ad Algeri. Ma il mio stupore non accennava a diminuire.. <<“Giochi africani? E che c’entriamo noi?”>> Il Presidente mi comunica allora che si trattava dei 9° Giochi Africani organizzati ogni quadriennio dal COJA…
Spiegandomi poi che questo è il Comitato Olimpico dei Giochi (Jeux) Africani… Io, lungi ancora dal capire quello che la cosa avrebbe comportato, continuavo <<“Ho capito.. ma che c’entriamo noi?”>> E lui pazientemente mi spiegava che in conseguenza del riconoscimento al GAISF, la kick boxing era ora chiamata a presentarsi come “sport dimostrativo” con una delle sue specialità sportive. La specialità scelta dal direttivo WAKO era stata quella del Full Contact e la cosa assumeva un’enorme importanza storica, perché avremmo finalmente avuto i primi campionati africani della WAKO, disputati addirittura all’interno dei loro giochi olimpici! (questo avveniva dopo esattamente 30 anni, dal primo Campionato d’Europa WAKO) Inoltre, anche le medaglie della kick boxing sarebbero state considerate valide, per il computo finale nel medagliere per nazioni dei 9° Giochi Olimpici Africani.
Proprio per l’importanza della cosa, ma soprattutto per la delicatezza e difficoltà coordinativa… aggiunto al fatto che non sapeva ciò che avrebbe trovato a livello organizzativo dal punto di vista “tecnico” dirigenziale ed arbitrale… la WAKO non poteva rischiare di fallire l’opportunità offertagli di ben figurare ed iniziare così nel migliore dei modi, un proprio percorso pre-olimpico. Dato anche il fatto che abbiamo saputo durante la serata pescarese (VEDI: Kick Boxing Explosion VII) che la WAKO sta presentando domanda di riconoscimento al CIO (il Comitato Olimpico Internazionale)… credo proprio che il Presidente avesse pensato bene di non correre alcun rischio nell’organizzazione tecnica e si portava quindi dall’Europa tutto il suo professionale, esperto e capace “materiale umano” che gli sarebbe occorso nella peggiore delle ipotesi che avrebbe potuto trovare, per ben figurare ed essere sicuro di partire subito con il piede giusto.
Il personale tecnico della WAKO da lui espressamente convocato, avrebbe sicuramente fatto di questa occasione una prima pietra miliare nel successo che attende la WAKO alla fine del suo lungo e difficile percorso olimpico. Per tutte le operazioni organizzative del torneo, aveva infatti chiamato dalla Germania Mr. Jens Walsberdorf (l’uomo computer) che gestisce elettronicamente ormai da anni, tutti i tornei internazionali WAKO. Ma Ennio Falsoni aveva anche pensato agli eventuali problemi di arbitraggio e giudizio… e proprio per questo aveva convocato dall’Italia il sottoscritto e Flavio Brivio (il precursore dell’arbitraggio in Italia)… e dalla Croazia Predrag Znaor (arbitro internazionale e Presidente della Federazione croata) e Darko Kalabic (altro esperto arbitro internazionale).
Ma aveva pensato anche alla “formazione” di personale sul posto… io e Znaor avremmo infatti dovuto tenere un corso di aggiornamento e formazione, per gli arbitri del continente africano. Durante il torneo poi, Flavio Brivio avrebbe svolto altresì le funzioni di Commissario al peso e Capo Giuria, io quella di supervisore e designatore arbitrale… mentre Znaor, Flavio e Darko… anche quella di giudici. Gli arbitraggi al centro ring sarebbero stati tutti ad appannaggio degli Ufficiali di Gara africani.. ugualmente per i due “ufficiali segna-calci” e così come un giudice della terna, che sarebbe sempre stato uno di loro.. ma affiancato da due europei. (Questa ulteriore accortezza, per evitare la possibilità di verdetti casalinghi o eventuali giochi di scambio e favoritismi, che poi però non si sono mai ravvisati nelle intenzioni di nessuno).
Il Presidente continua dicendo che non sarebbe stato un grande lavoro per noi… Infatti, sebbene siano ora divenute ben 15, le nazioni iscritte alla WAKO nel continente africano… solo 10 di queste, avrebbero preso parte al torneo. Questo inoltre, sarebbe stato solo di full contact, nella sola categoria seniores e soltanto in quella maschile… una sessantina di atleti in tutto quindi e da svolgersi con una settimana di tempo a disposizione.
Ennio mi aggiunge… che con i ritmi a cui siamo solitamente abituati noi nei campionati WAKO, che durano soltanto 3 giorni e sempre con più di 300 atleti nel contatto pieno… sarà praticamente come una vera e propria passeggiata di salute… ma sorridendo “sornione” mi dice anche che è ben lieto di offrire una vacanza gratis ai suoi uomini di maggior fiducia, perché se la meritano!
Eh… Dite la verità… Ma quanto sarà generoso il nostro Presidente? |