9° Jeux Olympiques Africaines 2007
IL PRIMO CAMPIONATO AFRICANO DI KICK BOXING WAKO
Di: Roberto Fragale
Con il
riconoscimento della
WAKO nel GAISF e soprattutto in seguito a questo fatto… la
WAKO vedeva chiamare una
delle discipline che contempla, a presentarsi come sport dimostrativo nel corso
dei 9° Giochi Olimpici Africani (dove addirittura
alcuni Comitati Olimpici Nazionali hanno inviato a loro spese la propria
rappresentativa della kick boxing e che perciò ha dovuto iscriversi -laddove
ancora non lo fosse- univocamente alla WAKO… ).
Anche per merito di questo magnifico evento olimpico… sono
divenute ben 15, le rappresentative nazionali e federazioni africane che fanno
capo alla WAKO. Addirittura è stata costituita la Confederazione Africana di
Kick Boxing della WAKO, presieduta da Mr. Mafoud Louali, che è anche il
Presidente della Federazione algerina e colui che più di ogni altro, ha il
merito di aver saputo fare in modo che la kick boxing fosse immediatamente
inserita come sport dimostrativo ai 9° Giochi Olimpici Africani.
La cosa aveva subito assunto le sembianze di un’ importante
pietra miliare nella storia mondiale della kick boxing… a distanza di 30 anni
precisi dal primo campionato d’Europa WAKO, ecco che aveva luogo il primo
campionato africano della WAKO… (il continente con maggiori problemi e meno
abbiente) e per di più disputato all’interno della stupenda cornice
organizzativa di quelli che sono stati i 9° Giochi Olimpici Africani 2007 di
Algeri!
Delle 15 nazioni iscritte, solo 10 avevano presentato una
propria squadra, per un totale di circa 60 atleti. Da considerare che la
specialità era unicamente quella del full contact, per la sola categoria
seniores ed unicamente riservata agli atleti di sesso maschile.
Queste le nazioni africane presenti con propri atleti:
Algeria, Tunisia, Cameroon, Senegal, Gabon, Kenia, Nigeria, Sudafrica, l'isola
Maurice e Zimbabwe. Il torneo si è disputato in ben 4 giorni di gara, facendo
disputare ad ogni atleta non più di due incontri nella stessa giornata.
Supervisione organizzativa del tedesco Mr. Jens Walsberdorf,
arbitrale di Roberto Fragale e con l’attivo contributo degli Ufficiali
Internazionali di Gara WAKO: Flavio Brivio, Predrag Znaor, Darko Kalabic… in
aggiunta ad una ventina di Ufficiali di Gara forniti dalle federazioni africane
partecipanti… ma come sempre inoltre, anche il Presidente Falsoni non ha mancato
mai di supervisionare tutti i suoi supervisionanti!
Tutto si è svolto secondo le normali consuetudini WAKO ed il
Presidente Falsoni ha espresso viva soddisfazione per il pieno successo
organizzativo dell’intero torneo. Dal punto di vista tecnico si sono viste belle
cose… un full contact di altri tempi… sbilanciato al 90% su mirabili tecniche di
calcio, che hanno messo in evidenza la palese discendenza delle scuole africane
dal Tae Kwoon Do.
Avranno quindi modo di partecipare ai futuri campionati
mondiali WAKO e saggiare tutta l’importanza dell’impostazione pugilistica nel
full contact, per inserirla poi in percentuale maggiore nelle proprie scuole
nazionali.
Coniata anche una nuova e particolare camicia per gli
Ufficiali Federali africani… che hanno gestito in ottima maniera tutta l’intera
direzione degli incontri al centro ring, come a loro totale appannaggio le
mansioni di segna calci, cronometristi e gonghisti.
Solo in parte (e solo per una maniacale ricerca di sicurezza)
quella di giudizio… fatto in collaborazione con 2 Ufficiali di Gara europei,
appositamente intervenuti per non rischiare alcun genere di problemi.
Due le giornate riservate alle qualificazioni (17 e 16
incontri) e due le giornate riservate alle 12 finali di categoria (6 per
giornata).
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