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Il Krabi Krabong
DI Valerio Zadra
Il Krabi Krabong è una disciplina thailandese rimasta sempre defilata
rispetto alla "figlia" Muay Thai. Il problema che ha impedito al Krabi
Krabong di avere lo stesso sviluppo del Muay Thai, molto probabilmente è da
imputarsi alla difficoltà di poterlo promuovere come un business con tanto di
scommesse in campo agonistico. Per quanto riguarda infatti le competizioni il
Krabi Krabong stà ancora annaspando alla ricerca di un regolamento definitivo
che possa limitarne l'indubbia pericolosità. Krabi Krabong viene comunemente
tradotto come: "Duello con armi corte ed armi lunghe" dove nell'eccezione
"armi corte" viene inteso anche il corpo umano come arma in sè. La
parte che studia il combattimento disarmato viene chiamata indifferentemente:
"Mae Mai Muay Thai" o anche "Sillapà Pongkhantua" ovvero
arte della difesa personale. Comunque venga designata, la parte a mani nude è
l'archetipo della Muay Thai sportiva, con la differenza che oltre ai consueti
calci, pugni, ginocchia e gomiti, si usa percuotere anche con la testa, portare
leve, proiezioni, strangolamenti, immobilizzazioni e lotta a terra. Essendo
sostanzialmente nata per addestrare gli antichi guerrieri per il campo di
battaglia, questa disciplina non disdegna anche calci ai genitali, dita negli
occhi o morsi.
Era logico che volendo trasformarla in uno sport (per quanto innegabilmente
duro!) dovesse essere sottoposta ad un processo di epurazione di tutte quelle
tecniche "cattive" che diversamente ne avrebbero limitato lo sviluppo.
A torto dunque molti ritengono il Krabi Krabong esclusivamente la versione
armata della Boxe Thailandese.
Nel Krabi Krabong tuttavia si studiano innegabilmente molte armi tradizionali
thailandesi, a partire dal coltello che può essere di tre tipi: Kukri, che è
identico a quello che usano i soldati Gurkha, il Kriss, a lama ondulata simile
ad un raggio di sole, al Kabar, semplice coltello da campeggio con il manico in
dischetti di cuoio. Si studia poi la sciabola lunga Krabi, che è in tutto e per
tutto identica alla classica sciabola europea da ufficiali o da cavalleria; le
doppie spade corte Dab Song Mue che si impugnano in coppia, lo scudo Dan e la
spada corta, i Mai San che sono simili ai Tonfa giapponesi, ma sono molto più
grossi e con un laccio che li fissa saldamente al braccio. C'è poi il bastone
lungo, la lancia, l'alabarda e anche lo Scudo sul braccio sinistro e la lancia
sul destro. A queste armi se ne aggiungono anche altre come il falcetto, il
nunchaku (Krabong Song Tong) ecc... che vengono comunque considerate del tutto
secondarie.
Il Krabi Krabong a cui assistono i turisti è uno
spettacolo preparato in
anticipo, ma sarebbe un gravissimo errore ritenere che la disciplina sia
ridotta a questo. A complicare la situazione c'è da dire che alcune scuole che
hanno per target gli stranieri, come il Bhuddaysawan o quella del Maestro Vicit,
si limitano ad insegnare duelli "prestabiliti" agli ignari studenti,
affinchè possano fare simpatiche dimostrazioni di Krabi Krabong al loro rientro
in Europa o in America. In realtà in Thailandia ci sono centinaia di scuole
tradizionali dove si possono apprendere veramente i segreti del combattimento
libero a contatto pieno, ma queste scuole non sono molto "turistiche";
spesso gli allenamenti sono duri fino all'inverosimile e alla fine di una
pratica estenuante non c'è alcun rilascio di Diplomini di grande maestro. Non
sono dunque molto appetibili per chi voglia intraprendere un business di questa
disciplina.
Tuttavia per fortuna ci sono ancora persone, anche se poche, che sono più
interessate ad imparare l'arte vera rispetto a collezionare "carta igienica"
da appendere al muro. Il problema principale del Krabi Krabong stà proprio qui, nella frattura
esistente tra l'addestramento, che è ancora imperniato sul concetto (se
vogliamo, superato!) di guerra come si svolgeva qualche centinaio di anni fà
e la necessità di trasformarsi in uno sport, mitigando e limitando tutta una
gamma di tecniche e colpi potenzialmente mortali. E' un pò come camminare su di
una lama rischiando in caso di caduta di finire con il trasformarci in attori di
cabaret per spettacolini da turisti. La peggiore di tutte le tragedie secondo
me, peggiore anche rispetto al rischio che scompaia l'arte.
In Italia il Krabi Krabong è promosso dall'International Krabi Krabong
Association dei Maestri Valerio Zadra e Pimchanok Wongwisut. Il Maestro Valerio
Zadra a tuttora è l'unico europeo ad essersi misurato vittorioso nei Campionati
Mondiali di Krabi Krabong che si tengono ogni anno in Thailandia. L'I.K.K.A. è
un emanazione della Thai Sport Association che non solo rappresenta il Governo
Thailandese veramente, ma è anche sotto il patrocinio diretto del Re Bhumiphol
Rama IX.
La nostra associazione stà cercando persone oneste e motivate per
promuovere l'arte del Krabi Krabong in tutta l'Italia. A tal fine organizza una
volta sola all'anno un Corso Istruttori Base di Krabi Krabong: Mae Mai Muay Thai.
Quest'anno il Corso si terrà dal 14 al 24 Agosto 2003 in provincia di
Vicenza. Il corso è aperto a tutti, anche se per la durezza degli allenamenti
è consigliato a persone in ottima forma atletica.
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito dell'associazione:
www.krabikrabong.it
oppure scrivere a: info@krabikrabong.it
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Valerio Zadra
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