Tai
Ch’i Chuan
il rilassamento
di: Franco Piccirilli
Per poter cominciare a praticare il
Tai Chi Chuan è
necessario porre la nostra attenzione sul rilassamento psicofisico, esso è una
condizione indispensabile prima durante e dopo la pratica della forma.
Vediamo di chiarire cosa si intende per rilassamento nel Tai
Chi Chuan. Normalmente il rilassamento lo intendiamo come l’abbandonarsi
confortevolmente su di un divano, lasciandosi andare con la mente a mille
fantasticherie, totalmente passivi, abbandonati e senza difesa.
Nel Tai Chi Chuan le cose sono un po’ diverse. Nel Tai Chi
Chuan il concetto di rilassamento è molto più complesso. Cosa effettivamente
sia questo rilassamento è difficile da spiegare a parole. E’ una sensazione e
come tale posso darvi soltanto la mia interpretazione sulla base delle mie
sensazioni, ma non potreste capire, perchè sono le mie sensazioni e non le
vostre. Vediamo se con i concetti di Yin e Yang riesco a farmi capire. Ad
esempio una mano tesa e rigida è il massimo Yang, mentre una mano molle,
cosiddetta "mano morta" è il massimo Yin. Si potrebbe dire allora che
il rilassamento nel Tai Chi Chuan sta nel mezzo: nè rigida nè molle. Però
nemmeno questo è corretto. Essere rilassati significa poter passare
immediatamente ad uno stato di massima rigidità così come poter passare ad uno
stato di massima morbidezza.
Nel Tai Chi Chuan il rilassamento non è solo muscolare, ma
anche mentale, anzi direi che non c’è distinzione tra rilassamento muscolare
e rilassamento mentale.
Ecco che il giusto equilibrio dinamico tra tensione e
distensione, tra passività e attività, tra Yin e Yang, può indicare forse
cosa sia il rilassamento. La vera padronanza del proprio corpo nasce dalla
capacità di passare volontariamente dall’attività alla passività e
viceversa.
E’ necessario spendere qualche parola su cosa intendiamo
per passività. La passività nel Tai Chi Chuan non deve essere intesa come
abbandono e rinuncia, ma è, invece, scegliere e mantenere volontariamente uno
stato di inazione. E’ questa la sostanziale differenza tra la passività e
"l’apparente" inazione del Tai Chi Chuan, e la passività e l’inazione
comunemente intesi.
Il dominio cosciente dello stato di passività e dello stato
di inazione, dell’attività e dell’azione, produce nel corpo il libero
fluire da uno stato all’altro, come l’acqua che senza mai perdere la sua
natura "fluisce"dallo stato solido a quello liquido e da questo a
quello di vapore, in un movimento dinamico e continuo che si ripete all’infinito.
Questa capacità di "fluire" da uno stato all’altro è il mutamento
dell’azione del pensiero che guida il nostro movimento. Questo mutamento
cosciente ci conferisce forza, energia e potenza.
Come il fuoco (Yang) trasforma l’apparente inazione dell’acqua
(Yin) nella potenza del vapore, o una turbina la trasforma in energia elettrica,
così il "dominio cosciente" dell’inazione e della passività fa
nascere il duro dal morbido, la velocità dalla lentezza, la forza dal
rilassamento.
Quanto descritto sopra ci aiuta a capire meglio cosa intendo
per rilassamento
Esiste un reciproco scambio tra mente e corpo, in cui lo
stato della mente influenza lo stato del corpo e viceversa. L’uno è
inscindibile dall’altro, quindi non può esistere una mente rilassata e un
corpo rigido o una mente agitata e un copro rilassato. La mente abbandonata a se
stessa, non avrà la prontezza di poter passare dallo stato di inazione all’azione
e viceversa, mentre un corpo rigido non potrà muoversi liberamente, velocemente
guidato dal pensiero. Quindi sia la mente che il corpo devono essere consapevoli
di questo stato di rilassamento "attento".
Un aspetto molto importante, ma non solo nel Tai Chi Chuan è
la consapevolezza del nostro essere rilassati. Essere consapevoli significa
essere consci di ciò che avviene all’interno della nostra coscienza, o di
ciò che avviene in noi mentre siamo coscienti. Per comprendere meglio quanto ho
detto è forse utile chiarire la differenza fondamentale tra coscienza e
consapevolezza. Queste due parole sono, nell’uso comune, quasi sinonimi. Per
esempio, si può essere pienamente coscienti della propria respirazione, ma non
"essere consapevoli", cioè non sapere assolutamente come avvenga il
processo respiratorio. Essere consapevoli significa "conoscere" come
avviene ed esserne coscienti.
Conoscenza + coscienza = consapevolezza
Per imparare a rilassarsi sono necessari tempo, attenzione e
discriminazione. Dobbiamo cioè affinare la nostra capacità di percepire le
"differenze" e le "variazioni" dello stato dei nostri
muscoli e dello stato della nostra mente.
Dopo aver spiegato cosa sia il rilassamento addentriamoci sul
come deve essere il nostro atteggiamento mentale.
Essere rilassati permette all’energia del nostro essere di
poter circolare in tutto il corpo, senza ostacoli, quali sono le tensioni
muscolari, in particolare a livello articolare.
Far circolare liberamente questa energia, rinforza il nostro
corpo, andando ad inondare tutto il nostro essere. La mente è così libera di
far fluire questa energia in ogni parte del nostro corpo, la dove il pensiero
guida l’azione.
La rigidità muscolare impedisce invece a questa energia di
circolare liberamente.
Il rilassamento però non deve essere inteso solo a livello
muscolare. Rilassamento è anche un atteggiamento mentale: un corpo rilassato
aiuta la mente a rilassarsi, e altrettanto una mente rilassata aiuta il corpo a
rilassarsi. Ecco che ancora una volta corpo e mente non sono entità separate,
ma parte di tutt’uno.
L’energia che circola liberamente nel nostro corpo
rilassato ci permette di poterla tramutate in maniera istantanea in durezza,
quella necessaria per colpire il nostro avversario, o morbidezza, cedendo all’irruenza
del nostro avversario. Il tutto naturalmente sempre con consapevolezza.
Il momento prima di iniziare la forma di Tai Chi Chuan è
fondamentale per raggiungere questo stato di rilassamento.
Ecco che quando dico di rilassarci non intendo certo
abbandonarsi alla posizione eretta, ma mantenere la giusta tensione muscolare.
La mente è in uno uno stato di "attenzione" predisposta per l’azione.
Meglio, la mente è in uno stato di vuoto, dove non esiste l’intenzione, il
momento prima dell’intenzione della nascita del pensiero di azione.
Successivamente la mente passa nello stato di intenzione dove nasce il pensiero
all’azione, ma ancora non ci muoviamo. Ancora in questo stato non vi è
separazione tra Yin e Yang. Nel momento in cui ci muoviamo la mente è sempre
comunque "attenta", il pensiero ci guida nel movimento e in quel
momento separiamo lo Yin dallo Yang. Come dicevano gli antichi maestri di Tai
Chi Chuan: "nella quiete lo Yin e lo Yang si uniscono, nel movimento si
separano".
Restando quindi rilassati durante la pratica del Tai Chi
Chuan impariamo ad agire immediatamente ed a prestare attenzione a ciò che
accade in noi e intorno a noi, perchè non essendoci tensioni superflue, la
respirazione è tranquilla e la mente è chiara e trasparente.
Una mente chiara e trasparente ci fa vedere noi stessi e il
mondo per quello che siamo, per quello che è. In uno specchio d’acqua agitato
non potremo vedere la nostra immagine; per far questo dobbiamo aspettare che le
acque dello specchio d’acqua diventino calme.
Bibliografia
-
Le Tre Vie del Tao - Il guerriero che
sorride; Flavio
Daniele, MEB, Padova 1997
-
Il Tao del Tai-Chi Chuan, Jou Tsung Hwa, Ubaldini Editore,
Roma 1986
-
Tai Ch'i Chuan e Meditazione - Da Liu, Ubaldini Editore, Roma
1988.
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