| 
			   16 giugno 2011 – Inaugurata la statua di San 
			Ranieri
			 A 
			Cisanello, nell’area verde vicina alla rotatoria dei Caduti di San 
			Quirico di Valleriana, principale porta d’accesso al centro 
			cittadino per le migliaia di persone che quotidianamente entro in 
			città da Pisa Est. E’ lì che è stata inaugurata questa mattina dal 
			Sindaco Marco Filippeschi e dall’Arcivescovo Giovanni Paolo Benotto 
			la prima statua cittadina dedicata a San Ranieri, nel corso della 
			cerimonia che ha aperto le celebrazioni in occasione dell’anno 
			giubilare dedicato al santo patrono di Pisa. Un luogo, Cisanello, 
			doppiamente simbolico: «Perché da lì San Ranieri saluterà 
			metaforicamente le tantissime persone che ogni giorno percorrono i 
			viali che dall’uscita della superstrada conducono fino al centro 
			cittadino» ha ricordato il primo cittadino. E «perché il quartiere è 
			tutt’altro che secondario nella biografia di Ranieri degli 
			Scacchieri – ha aggiunto l’arcivescovo – : qui, infatti, secondo la 
			tradizione, che avvenne l’incontro, decisivo per la sua conversione, 
			con l’eremita Alberto Leccapecore, il nobile còrso che, dopo aver 
			assistito alla morte del fratello durante uno scontro armatodecise 
			di abbandonare tutti i suoi beni e di darsi ad una vita di 
			penitenza». La scultura è un bronzo realizzato da Alessandro Caetani, 
			artista di Castellina Marittima che ha lavorato diversi mesi al 
			progetto, realizzando più di un bozzetto progettuale. La soluzione 
			adottata fu presentata da monsignor Aldo Armani, coordinatore del 
			Comitato per l’anno giubilare di San Ranieri, ad amministratori e 
			vertici di alcuni istituti creditizi al termine del quale la 
			Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato si offrì di finanziare 
			l’opera e farne dono alla città. 
			   La statua, alta oltre due metri e del peso di circa 250 chili, 
			ritrae un San Ranieri alto, con barba e capelli lunghi, vestito con 
			il saio: nella sua mano destra, protesa verso l’alto, offre il pane 
			e in quella di sinistra, rivolta verso il basso, l’acqua per 
			ricordare l’attenzione ai più poveri che ha contraddistinto la vita 
			del santo pisano quando, nella chiesa di San Vito, si rivolgevano a 
			lui i bisognosi ed emarginati della Pisa medievale per chiedere 
			qualcosa da mangiare e da bere. Per realizzare la scultura, che è 
			stata collocata su un basamento di un metro di altezza donato 
			dall’impresa edile Antonio Gaglio, sono stati utilizzati circa 
			quattro quintali di argilla, necessaria per la realizzazione dello 
			stampo in terra refrattaria cotto a mille gradi nell’antica fonderia 
			Da Prato di Pietrasanta su cui è stato colato il bronzo fuso. «Oltre 
			al valore religioso, artistico e culturale – ha concluso il Sindaco 
			Filippeschi – quest’opera va anche ad abbellire una zona di Pisa 
			quella di Cisanello, già oggi frequentata da migliaia di persone e 
			destinata a diventare, una volta completato il trasferimento 
			dell’ospedale, il principale centro di servizi della città». 
			 L’intervento del Sindaco: L’inaugurazione della statua di San 
			Ranieri costituisce uno dei momenti conclusivi dell’anno giubilare 
			di san Ranieri, scandito da una serie di eventi che lo hanno 
			ricordato a 850 anni dalla sua morte. Avviene poco prima della 
			ricorrenza della festa del Santo e in attesa della solenne e 
			suggestiva processione di sabato prossimo. «Ringrazio innanzitutto 
			l’arcivescovo Mons. Giovanni Benotto. Infatti la statua che 
			stamattina inauguriamo è un dono alla città di Pisa da parte della 
			chiesa della Diocesi di Pisa. Con grande piacere abbiamo e con 
			grande emozione abbiamo ricevuto la proposta di donazione della 
			statua da parte dell’Arcivescovo e prontamente abbiamo espresso la 
			nostra formale accettazione, con un atto di cui sentiamo tutta 
			l’importanza, la carica simbolica, il significato che riveste per 
			l’Amministrazione e per tutta la città. Ranieri è santo molto amato 
			dai Pisani. 
			   Si apprestano a festeggiarlo con la luminara, una manifestazione 
			che non ha eguali per bellezza, suggestione, partecipazione sentita 
			della città. Al Santo e alla sua festa dobbiamo quindi  una 
			caratteristica che rende Pisa celebrata al di fuori dei suoi 
			confini. I Pisani aspettano con affetto la tradizionale “burrasca di 
			S. Ranieri” e vedono in essa un segno di uno speciale rapporto, una 
			particolare confidenza che il Santo da ai suoi protetti. Allo stesso 
			modo vedono in San Ranieri, santo di grande personalità, un presidio 
			delle acque, in special modo quelle dell’Arno che sono una ricchezza 
			di Pisa e anche un pensiero. I Pisani hanno sempre avuto una chiara 
			percezione della figura di S. Ranieri: già in vita e subito alla sua 
			morte, lo sentirono e lo vollero come santo. L’inaugurazione della 
			sua statua e, più in generale le celebrazioni dell’850°, sono 
			occasione per riproporre il percorso di Ranieri. 
			    Prima figura di santo laico in Europa, figlio di mercanti e lui 
			stesso avviato al commercio, si spogliò di ogni ricchezza materiale 
			e in Terra Santa trovò il luogo ove  manifestare la propria 
			testimonianza. Una testimonianza che può e deve essere attuale, se 
			può aiutarci a riflettere sulla nostra vita di oggi, per ricondurre 
			alla giusta misura le cose materiali, per fermarci un momento a 
			considerare il nostro prossimo. La profondità e la sobrietà dei 
			festeggiamenti che a Ranieri sono stati dedicati, caratterizzano il 
			Giugno Pisano e ne costituiscono uno spirito autentico.La città è impegnata in grandi cambiamenti: interventi di 
			riqualificazione che la renderanno – speriamo – ancora più amata dai 
			pisani e più gradita dai visitatori.
 La collocazione della statua all’ingresso orientale delle città, non 
			è perciò casuale. Essa si appresta ad accogliere quanti arrivano a 
			Pisa e a presentarsi ad essi come un simbolo molto sentito. In 
			questa parte della città essa rappresenta anche l’unione tra la 
			città vecchia e la città nuova, un’unione che vuole essere anche una 
			ricucitura, rimettendo senso e continuità a una crescita che in un 
			certo periodo della nostra storia è stata non sufficientemente 
			pensata.
 
			    Questa unione, questa ricucitura, nascono sotto l’auspicio di San 
			Ranieri, il migliore auspicio. Ringraziamo ancora quanti hanno reso 
			possibile che la statua dell’artista Alessandro Caetani – al quale 
			va naturalmente il pensiero e l’apprezzamento della città – fosse 
			donata al Comune di Pisa e degnamente collocata in questo luogo». Video: Inaugurata la statua di San Ranieri  |