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Come per le forme senza armi anche queste sono sequenze prestabilite di movimenti
eseguiti dal singolo praticante. I movimenti riproducono combattimenti simulati con uno o
più avversari immaginari, seguendo varie direzioni. In esse l'allievo immagina di
combattere con uno o più avversari, eseguendo vari movimenti di parata attacco,
spostamento, salto ecc. Quello che segue è un elenco, che non vuole essere esaustivo, delle armi che possono essere studiate nella Scuola:
Dall'elenco possiamo vedere come vi siano armi tipiche del guerriero, del combattente professionista nell'esercito di un tempo, ed altre invece ricavate da attrezzi della vita rurale. Infatti chi non poteva permettersi l'acquisto e il mantenimento di armi particolari, doveva necessariamente utilizzare ciò di cui disponeva. E gli attrezzi agricoli erano tra quelli la cui disponibilità era a portata di molti. Da considerare poi che simili attrezzi, utilizzati come armi, non destavano forti sospetti davanti al nemico. Ogni attrezzo, ogni oggetto può diventare una arma nelle mani dell'abile combattente, non perchè l'oggetto sia di per se stesso un'arma, ma perchè l'arma per il guerriero costituisce solo un prolungamento del proprio corpo, di ciò che egli ha imparato ad essere. Attraverso l'oggetto il guerriero esprime ciò che è. Il guerriero non fa affidamento solo sull'arma. Infatti se questa venisse a mancare cosa potrebbe fare il guerriero? Il guerriero è colui che riesce ad utilizzare l'ambiente, ciò che ha a disposizione, nella maniera per lui migliore in quel momento per quella situazione. L'addestramento non ha solo lo scopo di saper adoperare l'arma, ma va ben al di la di questo. Fa parte di un percorso per conoscere se stessi. Se conosci il nemico puoi vincere o essere sconfitto, se invece conosci te stesso sarai sempre vincente. |
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