I Ching
E' un antico libro cinese, uno dei classici del confucianesimo,
testo cosmologico, divinatorio, filosofico e morale basato su 64 esagrammi
simbolici consistenti ciascuno in una coppia di trigrammi costituiti da tre
linee parallele. Le linee possono essere rette (rappresentano lo yang, il
principio attivo) o spezzate (rappresentano lo yin, il principio passivo),
secondo l'antica cosmologia cinese che considerava i fenomeni un'alternanza di
yin e yang. Nell'I Ching ("Libro dei Mutamenti") ciascuno degli otto
trigrammi di base è riferito a un fenomeno naturale, e il loro insieme
esaurisce tutte le possibili combinazioni delle sei linee. Il libro si consulta
mescolando e dividendo i 50 steli del millefoglio, pianta ritenuta magica, o
lanciando monete e ricavandone numeri che simboleggiano le linee dell'esagramma:
i numeri determinano se una linea è yin o yang e se è "immobile" o
"mobile" (cioè sul punto di cambiare nel suo opposto). Gli esagrammi
mutano continuamente l'uno nell'altro seguendo l'ordine ciclico dell'universo.
Il significato simbolico di ciascun esagramma viene espresso
mediante criptiche formule poetiche corredate da un commento filosofico. Le
parti più antiche del libro risalgono alla prima dinastia Zhou; in seguito,
furono rielaborate da Confucio e dai suoi seguaci. Esagrammi fortunati dell' I
Ching sono un motivo ricorrente nell'arte cinese.
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