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IL CHANG CHUANNella storia dell'uomo le forme di lotta sono precedenti alle tecniche da combattimento a distanza. La nascita e quindi l'esistenza di uno stile di combattimento a mani nude era motivata dal bisogno di vincere colpendo l'avversario a partire da una certa distanza, e non più a partire dal corpo a corpo classico, come attestato da molti scritti della dinastia Han. Sono di questo periodo notizie sullo stile del combattimento denominato Ch’ang Shou cioè “Lunga Mano” (Boxe lunga), attribuito al famoso maestro Kwok Yee, che alcuni considerano il diretto progenitore dello Shaolin. Esso era apprezzabile per il suo concetto di combattimento a distanza, che preferiva al corpo a corpo avvinto, sviluppato dal Go-ti e dal Ch'ih Yu-Shi. Kwok Yee inaugurò uno stile che divenne rapidamente popolare tra i suoi contemporanei, anticipando l'avversario che si avvicinava colpendolo duramente alla distanza di un braccio. Pur essendo una tattica difensiva, la Lunga Mano venne perfezionata e migliorata fino al VI secolo d.C. tanto che un abile praticante era ritenuto in grado di battere avversari pesantemente armati usando solo mani e piedi nudi. La Boxe Lunga è meglio conosciuta con il nome di Chang Chuan. Oggi di questa antica forma di combattimento non resta più alcuna caratteristica precisa. Il Chang Chuan è divenuto in tempi moderni un nome collettivo per descrivere una grande varietà di combinazioni tecniche caratterizzate da un uguale uso delle mani e dei piedi, di attacco e di difesa, realizzati con la completa partecipazione di tutto il corpo. Cos'ì la grande mobilità negli spostamenti, nei salti, nei calci girati, ecc., avvicinano questo stile di boxe cinese agli stili esterni giapponesi (Karate) e coreani (Tae Kwon Do). Senza che questo sia sempre sistematico, le tecniche di Chang Chuan sono in generale originarie della parte nord della Cina, e spesso codificate con il nome di "boxe di Shaolin". Si deve tener presente che al nord di questa linea (senza dubbio a causa di un modo di vita essenzialmente basata sulla caccia e la vita a cavallo) si faceva grande uso degli arti inferiori. Al sud (probabilmente a causa della vita basata sulla pesca e il lavoro nelle risaie), l'accento era messo sull'esercizio delle membra superiori. La definizione risiede ancora su un vecchio aforisma: "Nan Chuan, Pei Tui", ossia "pugno del sud, piede del nord". E' una vecchia espressione cinese per ricordare una comoda classificazione fatta all'interno delle scuole di Kung Fu seguendo due grandi famiglie di base che si dividevano lo spazio geografico cinese da una parte e dall'altra del fiume Chang Juan (Yang Tse Kiang). Noi mettiamo le riserve che è prudente fare quando usiamo questo determinismo geografico, che conosce in realtà molte eccezioni. Ci sono state evidentemente sufficienti interazioni da una parte e dall'altra perchè si possa considerare come una leggenda questa spiegazione semplicistica del Wai-Chia attuale. Le posizioni di Chanquan sono eleganti, ampie e distese (aperte). I movimenti di questo stile hanno un ritmo chiaro con spostamenti agili e veloci e con tecniche di caduta; i salti lunghi si alternano a quelli corti, il corpo si alza e poi si abbassa e viceversa Il Chang Chuan, in ragione di questi aspetti fisici e atletici quando esso prende delle forme acrobatiche, è uno stile dinamico e molto dimostrativo, particolarmente adatto ai praticanti più vigorosi |
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