Il Pugilato
un po' di storia
Il pugilato, come ogni arte da combattimento, ha origini
antichissime. Le prime notizie documentate sul un tipo di combattimento a mani
nude tra due avversari le troviamo nei poemi omerici, Iliade ed Eneide. Qui
vengono descritti i combattenti che si cingevano le mani con placche di piombo
legate con lacci di cuoio, che trasformavano i colpi di pugno in armi micidiali.
Fin dal 668 a.C. questa forma di combattimento venne inserito
nel programma dei giochi olimpici. Dai documenti possiamo apprendere che non
erano previste categorie di peso, per cui possiamo supporre che questo tipo di
lotta era praticato da atleti di taglia medio massima.
Anche nelle civiltà etrusca e latina era presente una forma di
combattimento del tutto simile a quella descritta.
Questi combattimenti finivano generalmente per le ferite
riportate da uno dei due contendenti o addirittura con la sua morte. Questo
faceva parte del regolamento dell'epoca in cui le conseguenza erano unicamente
dovute alla notevole superiorità tecnica del vincitore.
All'epoca possiamo dire che esistevano vere e proprie scuole in
cui gli atleti potevano addestrarsi, in particolare per le competizioni in
spettacoli circensi.
Successivamente alla caduta dell'impero romano questa forma di
combattimento perse importanza, così come le relative scuole di addestramento.
Rimase
pur sempre quella primordiale e istintiva forma di lotta che l'uomo ha da sempre
fatto uso per affermare la propria superiorità.
Dobbiamo quindi arrivare al XVIII secolo per ritrovare in
Inghilterra una scuola di pugilato con un regolamento appositamente
realizzato. questo regolamento era ancora lontano da quello attualmente in
vigore. In pratica i combattenti si affrontavano a mani nude con un ampia
libertà di colpi. Veniva comunque introdotta la figura dell'arbitro
dell'incontro e giudice.
Un
aspetto importante per comprendere meglio la nascita di questo regolamento fu
quello del gran numero di scommesse che ruotavano intorno a questi incontri: le
regole stabilivano un minimo di obiettività nel giudizio finale degli incontri
e quindi evitavano interminabili e spesso cruente discussioni tra gli
spettatori.
Successivamente, sempre nel XVIII secolo, questo regolamento
venne modificato introducendo tutta una serie di regole che cominciavano a
mettere l'attenzione sul l'incolumità dei combattenti, come le categorie di
peso, l'uso di guantoni, il tempo di pausa tra una ripresa e l'altra, ecc.
Venivano così gettate le basi del moderno regolamento del
pugilato
Il numero di riprese erano ancora molto variabili, in
genere erano contrattate direttamente dai contendenti. Inoltre l'arbitro aveva
la facoltà di far proseguire l'incontro fino che uno dei due contendenti fosse
palesemente risultato inferiore. Gli incontri tendevano a terminare generalmente
con il K.O.
Ai primi del '900 si ritoccò ancora il regolamento, in
particolare mettendo un limite al numero delle riprese. Questo comportò un
cambiamento nelle strategie di combattimento. Inoltre per quanto riguarda il
giudizio mise in evidenza l'importanza di individuare criteri per la vittoria ai
punti.
Nel
frattempo il pugilato entrò a far parte degli sport olimpici, con la
limitazione ai soli atleti dilettanti, lasciando i professionisti a disputare i
titoli internazionali.
Nel corso degli anni successivi il regolamento è stato ancora
modificato, per una maggiore tutela dei combattenti.
Negli anni settanta si è poi assisto alla nascita di numerose
associazioni ed enti pugilistici.
In questo periodo anche a livello mondiale è cambiata la
situazione con la nascita di altre associazioni, oltre a quella fino ad allora
che aveva gestito e riconosciuto gli incontri e titoli internazionali, la WBC
(World Boxing Council). Con la spaccatura in seno alla WBC e la nascita di altre
associazioni mondiali, con propri titoli, ha complicato la situazione creando
confusione tra gli appassionati di questo sport.
Attualmente in Italia il pugilato è egregiamente rappresentato
dalla Federazione Pugilistica Italiana (FPI),
cui sono associate numerose scuole di pugilato, fra cui la Scuola Pugilistica
Fragale
Bibliografia
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