Shane Mosley
(46 vittorie di cui 39 prima del limite e 5 sconfitte) è di nuovo
campione del mondo avendo battuto il campione dei welters per la
WBA , Antonio Margarito (37 vittorie di cui 27 prima del
limite e 6 sconfitte) battendolo per kot al nono round nello STAPLES
Center di Los Angeles, stipato da circa 20,820 spettatori in
maggioranza messicani. Mosley ha iniziato il match in modo
aggressivo vincendo molti
scambi
con il rivale. Margarito ha avuto i suoi momenti nella parte
centrale del match , ma Mosley lo ha costantemente centrato con
colpi duri e pesanti. Mosley ha scosso Margarito, mettendolo al
tappeto sul finire dell’ottavo round.Margarito ha superato il brutto
momento, ma Mosley ha iniziato il nono round come aveva finito
l’ottavo e l’angolo di Margarito ha lanciato l’asciugamano. Nel
primo match per la Golden Boy Promotions e dopo 11 mesi di assenza,
Robert Guerrero (23 vittorie, una sconfitta ed un pari) ex campione
del mondo IBF dei piuma, ora salito di categoria, ha battuto il
navigato Edel Ruiz (31 vittorie, 22 sconfitte e 4 pari) per
knockout al primo round. Determinato, efficace , Guerrero ha
chiuso il conto con un potente gancio sinistro al corpo che ha
stroncato Ruiz non più in grado di difendersi dopo il conteggio.
Anche l’olimpionico 2008 russo due volte campione mondiale
dilettanti,
Matvey Korobov
(3 vittorie) ha superato il match con un knockout al primo
round. Korobov neo acquisto della Top Rank di Bob Arum ha battuto
Jose Fiorentino(3 vittorie e 4 sconfitte) distrutto da una serie a
due mani. In un confronto tra pugili esperti Saul Roman(30
vittorie e 5 sconfitte ) ed il superwelter del Nicaragua Jose
Varela (23 vittorie e 5 scontfitte) prevaleva il primo nettamente ai
punti in 8 rounds con il seguente punteggio : 79-73, 79-73,
80-72.Nei leggeri Adrian Broner (6 vittorie) ha superato Jose
Alfredo Lugo(10 vittorie, 7 sconfitte ed un pari) ai punti in 6
rounds (60-54, 59-55, 58-56).Nei superleggeri, Juan Carlos Salgado
(19 vittorie ed un pari) ha battuto ai punti in sei rounds il
veterano Cristian Favela. Salgado ha usato il suo peso e la sua
forza per controllare buona parte del match che si è aggiudicato con
il punteggio di : 60-54, 59-55, 58-56 Salgado.Il superpiuma Jerry
Belmontes (6 vittorie) è stato più veloce e rapido del competitivo
Jesus Hernandez battendolo ai punti in 4 rounds : 39-37, 39-37,
40-36.
Il
campione europeo
dei massimi leggeri Marco Huck (24 vittorie cidi cui 19 prima
del limite ed una sconfitta) ha battuto nella gremita Erdgas Arena
di Riesa, l’imbattuto belga Geoffrey Battelo (18 vittorie di cui 15
prima del limite) per kot al terzo round. Battelo ha iniziato in
modo timoroso piazzandosi dietro il suo jab, ma il campione ha
alzato una solida difesa negando a Battelo qualsiasi
opportunità.Prioprio sul finire del round Huck ha sbilanciato
facendolo finire a terra il belga. Nel secondo round Batello ha
tentato timidamente di rientrare nel match. Nel terzo round i due
pugili hanno scambiato testa a testa con Huck più veloce che ne
usciva quasi sempre vittorioso. Battelo ha ascoltato il conteggio
barcollando e quando Huck lo ha di nuovo investito, l’arbitro
italiano Guido Cavalleri lo ha fermato a pochi secondi dal suono del
gong.
Il serbo tedesco Enad
Licina (16
vittorie ed una sconfitta) ha mantenuto la corona IBF
Intercontinentale dei massimo leggeri superando un ostico e
battagliero colombiano come Jose Luis Herrera (16 vittorie e
5 sconfitte). Nel primo round Licina è stato sull’orlo del knockout
per un un gancio sinistro ma lo ha salvato il suono del gong. Il
campione , dal quinto tempo ha iniziato a riprendere in mano il
match fino
all’ottavo
round quando pescava con un potente diretto il volto di Herrera che
andava al tappeto. L’arbitro con il colombiano ormai rialzatosi ha
però dichiarato chiuso il match. Nel duello per la cintura EBU-EE, il
fratello del campione del mondo IBF Arthur Abraham, il superwelter
Alex ha mantenuto la sua cintura superando ai punti il serbo Nikola
Stevanovich (16 vittorie, una sconfitta ed un pari) dopo una dura
lotta. A metà gara si pensava che Stefanovich potesse addirittura
battere il campione invece il match è rimasto equilibrato anche se i
tre giudici hanno visto Abraham vincente 118-110, 118-110 e 118-111
con un punteggio dal sapore casalingo. Anche un altro fratello
d’arte è uscito vincente dal match di ieri sera :è Koko Murat (10
vittorie ed un pari) che ha battuto il belga Bjorn Fiaert (7
vittorie ed una sconfitta) ai punti grazie ad un ottimo avvio e
nonostante il buon finale di Fiaert. Nei massimi leggeri dopo aver
superato qualche momento difficile, Artur Hein (7 vittorie) ha
battuto ai punti in sei rounds (58-57, 58-56, 58-55) il pugile
originario del Congo,l’ostico Blanchard Kalambay (3 vittorie, 8
sconfitte e 2 pari) ed ancora nei massimi leggeri Martin Kempf (11
vittorie) ha mantenuto la sua imbattibilità superando il croato
Josip Jalusic (9 vittorie, 13 sconfitte ed un pari) ai punti in 8
rounds.Nei pesi massimi il 19enne e gigantesco (2.09) tedesco Jens
Krul (5 vittorie) ha fatto un lavoro veloce con l’ungherese Ferenc
Zsalek (6 vittorie e 9 sconfitte) battuto in due rounds con una
combinazione sinistro destro. Zsalek era stato atterrato dalla
“creatura” …anche nel primo round.
A
Las Vegas nel Plaza Hotel,
il numero uno delle classifiche IBF, BJ (Benjamin) Flores
(22 vittorie) ha fatto un ulteriore passo avanti nella sfida al
detentore del titolo mondiale, il polacco Adameck battendo per kot
al terzo round Matt Hichs (13 vittorie e 4 sconfitte), il suo
avversario. La vittoria è arrivata dopo una travolgente azione alla
terza ripresa. Ora il 29enne pugile dell'Arizona che è anche
campione NABF dovrebbe avere la chance mondiale come primo sfidante
entro il prossimo mese di giugno. Anche l’ex sfidante mondiale dei
pesi medi Elvin Ayala ha vinto (19 vittorie, 3 sconfitte ed un
pari) battendo Anthony Bartinelli (23 vittorie, 11 sconfitte e 2
pari) nettamente ai punti in 8 rounds (80-72, 80-72, 79-73).
A Tokyo presso la famosa Korakuen
Hall il venticinquenne
Satoru “Bazooka” Hosono imbattuto in 14 incontri ha mantenuto
il titolo OPBF dei piuma battendo per knockout al quarto round
l’esperto connazionale Masaki Sawanaga(22 vittorie, 9 sconfitte e 4
pari).Anche l’ex campione PABA dei pesi mosca il filippino Richard
Garcia (20 vittorie e 9 sconfitte) ha battuto con una vittoria a
maggioranza (96-95, 97-96 e 96-96) il promettente giapponese
Masayuki Kuroda (12 vittorie e 3 sdconfitte). Il 23enne Garcia è un
pugile da “esportazione “ ed ha battuto fuori casa gli ultimi 4
avversari incontrati.
Nel
Quiet Cannon di Montebello in California,
il supermedio Fernando Zuniga (28 vittorie e 9 sconfitte) ha
battuto ai punti in 8 rounds (80-72, 80-72, 80-72) il veterano Danny
Stanislavjevic (8 vittorie, 15 sconfitte e 3 pari). Zuniga , che si
è ferito all’occhio nel secondo round ha dettato i tempi del match.
Nei pesi piuma, Jesus Hernandez (8 vittorie) ha battuto nettamente
ai punti (60-54 per tutti e tre i giudici) in sei rounds, Manuel
Sarabia (16 vittorie, 28 sconfitte e 9 pari). Hernandez è stato più
attivo e preciso per tutto il match.
Nell’
Isola Resort & Casino di Albuquerque,
nel Nuovo Messico, la beniamina locale Holly Holm (23
vittorie una sconfitta e 3 pari) ha battuto, ma non ha umiliato, la
francese Myriam Lamare (16 vittorie e 3 sconfitte) in 10 rounds
validi per il titolo WIBA dei pesi welters, detenuto dall’americana.
La Holm ha subito iniziato a guadagnare punti con una partenza
veloce e portando molti destri. Ma la transalpina si è rifatta viva
negli ultimi rounds con pesanti destri che hanno spaventato la Holm.
Alla fine verdetto per la Holm per : 96-94, 98-92 e 97-93. Noi
concordiamo con il più equo 96 a 94. In un match tra superwelters,
Joe “Ironman” Gomez (16 vittorie una msconfitta ed un pari9 ha
battuto Jose Luis Cruz (12 vittorie, 15 sconfitte e 3 pari) per kot
al quarto round.
In un match a senso
unico
nella sua brevità, il sudafricano 27enne Kaizer Mabuza (20
vittorie , 6 sconfitte e 3 pari) ha fermato il 27enne Mzukisi Mgidi
(17 vittorie, 4 sconfitte e 2 pari) in 3 minuti e 59 secondi del
primo round, conservando il titolo sudafricano. Il match si è svolto
nell’ Orient Theatre di East London in Sudafrica ed ha visto Mabuza
stordire subito con un gancio sinistro il più alto avversario che da
quel momento non è stato più in grado di offrire una valida
resistenza!
La
Chicago’s 8 Count Productions
ha iniziato la stagione 2009 nello stadio di Cicero vicino Chicago
presentando il superleggero Ivan Popoca (9 vittorie ed un
pari) che ha battuto ai punti in sei rounds Daniel Garcia (9
vittorie, 9 sconfitte ed un pari), vincendo tutti i rounds. Nei
supermedi il polacco Andrzej Fanfara (11 vittorie e 2 sconfitte) ha
battuto Terrance Wilson ai punti in 6 rounds, mentre nei supergallo
Eric Estrada (7 vittorie) ha battuto Steve Cannell per kot al quinto
round.
Nell’Huntington Hilton Hotel di
Mellville vicino New
York, il promettente 24enne massimo leggero William Rosinsky
(5 vittorie tutte prima del limite), idolo dei tifosi newyorchesi ha
battuto Zeferino Albino per kot al 3°round. Rosinsky alto 1.78, è
stato campione nazionale mediomassimi dilettanti nel 2005. Nei pesi
medi il 35enne George Walton (20 vittorie e 3 sconfitte) ha battuto
Jose Angel Rodriguez (12 vittorie, una sconfitta ed un pari) ai
punti in 8 rounds.
Nel Casino di Villa
Carlos Paz
vicino Buenos Aires il 28enne mancino peso medio Claudio Ariel
Acosta (19 vittorie, 10 sconfitte e 3 pari) ha
battuto
nettamente per la corona nazionale il più esperto 34enne Francisco
Antonio “El Chino” Mora (54 vittorie di cui 35 prima del limite e 14
sconfitte) ai punti in 10 rounds. Nei pesi medi il 24enne Javier
Francisco “La Bestia” Maciel (10 vittorie) ha battuto Oscar
Bruno Fucks per kot al primo round. Nei massimi leggeri il 23enne
colombiano residente Santander Silgado (18 vittorie di cui 16 prima
del limite) ha battuto Carlos Dario Heredia per kot al primo round.
Elemento da tener d’occhio Silgado dotato di una potenza
devastante.Nei superpiuma il 22enne Jesus Marcelo Andres Cuellar (6
vittorie) ha battuto l’esperto Marcelo Antonio Gomez (15 vittorie,
26 sconfitte e 4 pari) ai punti in 6 rounds. Anche Cuellar è
elemento da seguire ed ha combattuto l’anno scorso in Germania
mettendo knockout il 32enne belga Pascal Bouchez al primo round.
A
Mar del Plata vicino Buenos Aires,
il 30enne supermedio Ruben Eduardo Acosta (21 vittorie, 3
sconfitte e 5 pari) ha battuto per abbandono al nono round
l’imbattuto 23enne brasiliano Eduardo Cardoso (9 vittorie ed una
sconfitta). Era in palio il titolo Sudamericano e Cardoso ha subito
un atterramento nel primo round.
A
Koblenza in Germania
il 31enne imbattuto peso massimo turco-tedesco Yakup Saglam
(18 vittorie) ha battuto Sebastian Tuchscherer ai pinti in 6 rounds.
Saglam è alto 1.93. Nella stessa serata il massimo leggero Mario
Stein (22 vittorie di cui 17 prima del limite e 4 sconfitte)ha
battuto AttilaMatjhe per knockout al primo round.
A
Guadalajara,
il superpiuma Rafael Guzman (20vittorie di cui 15 prima del limite
ed una sconfitta) ha battuto Isaac Bejerano (9 vittorie e 4
sconfitte) ai punti in 12 rounds per la corona WBC Continentale.
Nei supermedi Rigoberto Alvarez (dal record incerto…) ha battuto per
kot al 5°round Jose Humbero Corral (16 vittorie e 12 sconfitte) per
il titolo WBC Fecarboxe. Alvarez che campione messicano, è stato
fermo dal 2001 al 2006 , ma dal suo ritorno ha disputato sei matches
ed ha sempre vinto!
All’Hotel
Casuarina di Nairobi in Kenia,
il 27enne supermedio Douglas “Daggy-Al Capone”Otieno (19
vittorie e 2 sconfitte) ha battuto Alì Babà Ramadhani per knockout
in 3 rounds. Otieno che è alto 1.80, era reduce dalla sconfitta in 4
rounds subita con il promettente inglese Nathan Cleverly lo scorso
dicembre.
Nel
Foro Scotia Bank di Polanco
vicino Città del Mexico,il 24enne campione nazionale il peso mosca
Jesus “El Zurdo” (Il mancino) Jimenez (21 vittorie di cui 14
prima del limite e 5 sconfitte) ha battuto per il titolo WBC Latino
e per la seconda volta, Salvador Montes (15 vittorie, 6 sconfitte ed
un pari) per kot al 4° round. Il match è stato fermato dall’arbitro
quando mancavano 14 secondi alla fine del quarto round, con Montes
che stava assorbendo alle corde, una dura punizione. Jimenez doveva
affrontare Alejandro “Payasito” Hernandez che ha dato forfeit all’iultimo
momento.
Sempre in Messico
ma nell’Arena San Juan de Pantitlan e nella città dal nome
impronunciabile di Nezahualcoyotl , il peso gallo giapponese 17enne
Tomoki “El mexicanito” Kameda (3 vittorie), che è solito
esibirsi in Messico, ha battuto per kot al 3° round Juan Carlos
Olvera. Kameda, ultimo della famosa dinastia , è alto 1.70!
A proposito di
Nezahualcoyotl, gli abitanti sono talmente scarsi di numero che li
chiamano abi…pochi!...quanto è cretina questa…
Titolo
inglese e del Commonwealth
in palio a Stoke tra il 32enne Chris Edwards (12 vittorie, 13
sconfitte e 3 pari) sceso per l’occasione nei pesi mosca ed il
connazionale Wayne Bloy (5 vittorie, 4 sconfitte ed un pari) che
per un infortunio alla mano destra si è dovuto ritirare nel quarto
round! Il futuro della categoria guarda però al promettente 21enne
Ashley Sexton (4 vittorie) che ha battuto il bulgaro Fikret Remziev
per kot al secondo round. Negli altri matches da segnalare la
vittoria del superleggero Scott Lawton (26 vittorie, 4 sconfitte ed
un pari) che ha battuto il mediocre Johnny Greaves ai punti in sei
rounds. Le vittorie del 27enne ed alto (1.80) peso welter Scott
Miller ( 7 vittorie) che ha battuto il polacco Thomas Mazurkiewicz
ai punti in 6 rounds e quella del peso massimo , il 30enne Larry
Olubamiwo (3 vittorie) che ha messo knockout in due rounds l’esperto
rumeno Mihai Iftode esibitosi molte volte in Italia. Olubamiwo è
alto 1.93!
L'ex campione del
mondo ,
l’iraniano francese Mahyar Monshipour (30 vittorie, 3
sconfitte e 2 pari) ha battuto nel suo secondo match di rientro,
l’inglese Sean Hughes (15 vittorie, 9 sconfitte ed un pari) per kot
all’ottavo round nel Palazzo dello Sport di Pau nei Pirenei. Nei
mediomassimi il promettente ed imbattuto il 26enne di origine
congolese Doudou N’Gumbu (15 vittorie) ha battuto Jose Tavarez (11
vittorie e 2 sconfitte) per kot al 4° round nella semifinale di
Coppa di Lega. Nei supergallo il 29enne pugile del Togo, Daniel
Kodjo Sassou (27 vittorie, 14 sconfitte e 4 pari ) ha battuto il
24enne magiaro Zsolt Nagy (12 vittorie e 6 sconfitte) ai punti in 10
rounds.
Nel
Radisson Star Plaza di Merrillville
nell’ Indiana il supermedio Jimmy “The Fightin School Teacher”
Holmes (18 vittorie una sconfitte e 2 pari) ha battuto ai punti
in sei rounds ed in rivincita il modesto Tyrone Dowdy (4 vittorie e
18 sconfitte). A Febbraio dello scorso anno, Dowdy fu sul punto di
essere squalidificato per continue tenute, stavolta invevce pur
ripretendo qualche scorrettezza è riuscito ad arrivare alla fine. La
beniamina locale “Merciless” Mary McGee (16 vittorie) ha impiegato
solo due rounds per sbarazzarsi di Jessica Mohs (7 vittorie, 20
sconfitte e 2 pari. Nei pesi welters, Ed Ochoa (6 vittorie tutte
prima del limite) ha battuto Jess Salway in due rounds. Nei pesi
medi Josh Crouch (3 vittorie) ha dominato Jason Wilson fermandolo
in un solo round.
Cordoba
ancora in ospedale
Ricardo Cordoba, pugile panamense messo Ko all'11/o round da
Bernard Dunne nel match in cui ha perso il titolo mondiale Wba dei
supergallo, è ancora ricoverato al Beaumont Hospital di Dublino. In
tarda serata i medici che stanno seguendo l'evoluzione delle
condizioni di Cordoba hanno deciso, dopo una serie di esami
approfonditi, di mantenere il pugile in osservazione ed a riposo
nella struttura. Cordoba nel corso del match è stato atterrato per
quattro volte, subendo colpi duri, ed ha lasciato l'impianto dove si
è svolta la sfida in barella e con l'ausilio precauzionale di una
mascherina per l'ossigeno. Dunne e’ andato piu’ volte a trovare il
rivale in ospedale.
Esordio con vittoria
per Mirko Larghetti
nel primo incontro da professionista. Poco più di sette minuti.
Forse
un tempo troppo breve per godersi il primo combattimento senza
caschetto, ma abbastanza per far capire a chi, ancora avesse dei
dubbi, che Mirko Larghetti può dire la sua anche tra i
professionisti E’ durato il tempo di tre round l’esordio del
campione italiano dei pesi massimi dilettanti, lo slovacco Boris
Uhlik non è riuscito a far valere la maggiore statura ed il suo
destro micidiale. Troppa la voglia di Larghetti che ha confermato
ancora una volta, che il suo, è un pugno che fa male. La vittoria è
arrivata in apertura di terza ripresa dopo l’intervento dell’arbitro
per le continue scorrettezze dell’avversario, costretto a subire
colpi e attacchi del campione dell’Accademia Pugilistica Valconca.
Una grande emozione per Larghetti e per gli oltre 700 spettatori che
hanno affollato il Palatenda di Morciano di Romagna. Dopo soli 24
incontri tra i dilettanti e un titolo italiano pesi massimi, il
pugile muratore ha iniziato in questo modo la sua carriera nel mondo
della boxe che conta, determinato e con la voglia di raggiungere i
suoi obiettivi. Una domenica speciale per Larghetti, ma anche per il
sammarinese Michael Felici, premiato con il Memorial Pandolfini per
il miglior combattimento di giornata. Per Felici, una vittoria per
ko al secondo round nella categoria pesi welter.
La boxe piange
Giovanni Parisi, il campione morto in un incidente stradale
E’
morto in un incidente d’auto ‘Flash’, il campione di pugilato che
tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 si è
conquistato un posto d’onore con quel suo destro rapido e potente
che usava per assestare pesanti colpi agli avversari che sfiniva con
la sua boxe molto tecnica. Giovanni Parisi, 42 anni, nato a Vibo
Valentia ma da circa trent’anni residente a Voghera, si è schiantato
contro un camion mentre era a bordo della sua automobile sulla
tangenziale di Voghera. Medaglia d’oro olimpica nel 1998, Parisi
aveva combattuto 47 incontri e ne aveva vinti 41, di cui 29 per ko.
Soltanto cinque le sconfitte, di cui tre per essere finito al
tappeto e un pari. Oltre all’oro di Seul, Parisi aveva vinto due
titoli mondiali WBO, quello dei leggeri detenuto dal ’92 al ’93, e
quello dei superleggeri, tra il ’96 e il ’98. In campo
internazionale, Flash nel ’95 aveva combattuto sul ring di Las Vegas
contro il messicano Julio Cesar Chavez. "Per me è una perdita
dolorosissima - ricorda oggi Franco Falcinelli, presidente della
federpugilato e nell'88 commissario tecnico di quell'Italia di cui
Parisi fu simbolo olimpico - Ricordo ancora quando, finito il match,
Giovanni alzò le braccia al cielo e dedicò la medaglia d'oro alla
madre scomparsa da poco". “Uno dei miei atleti piu' grandi , la sua
medaglia - aggiunge - ha un grandissimo valore , non solo sportivo
. Quella fu un'Olimpiade straordinaria . Mi resta il ricordo della
sua professionalita' esemplare” . “Tra noi i rapporti non erano
stati sempre ottimi - dichiara Gianfranco Rosi - ma da qualche anno
eravamo tornati ad essere grandi amici. In questo momento riesco
solo a piangere “. Anche Patrizio Oliva ha accolto l’inattesa morte
di Giovanni Parisi. “Se ne va un grande talento. Per me la medaglia
più bella vinta dal pugilato italiano alle Olimpiadi. Sì, superiore
anche al mio oro a Mosca ‘80. Perchè quando vinse lui c’era tutto il
mondo senza alcun boicottaggio”, aggiunge. “Giovanni lo conoscevo
fin da quando era un ragazzo. Vidi subito che aveva la stoppa del
campione. Era un gran picchiatore. E, infatti, ha avuto una gran
bella carriera”. Oliva rivela che ora, lasciato il ring, puntava ad
un ruolo in campo organizzativo. “Sarebbe stata un’ottima cosa.
Perchè era esperto e competente. Avrebbe fatto comodo al nostro
mondo. Purtroppo il destino ce l’ha tolto troppo presto”. Al
dolore della scomparsa di un grande campione si aggiungono tutti i
lettori di boxemaccheroni e gli amici del Maccheroni fans club del
social network Facebook .
Che il suo spirito
entri nella storia e vivere in Gloria.
LO SAPEVATE CHE
Leone
Jacovacci
è stato un
pugile
italiano,
campione italiano ed europeo dei
pesi medi
nel
1928.
Nato a Pongo nel
Congo belga
nel 1902 da padre italiano e madre
babuendi,
fu portato dal padre a
Roma
in tenera età ed allevato nel
viterbese
dai nonni. A sedici anni, per sfuggire ai pregiudizi razziali, si
imbarcò come mozzo e si diresse in
Inghilterra;
a
Londra
adottò il nome di John Douglas Walker e si arruolò nel 53°
battaglione del
Bedfordshire
Regiment dell’esercito
inglese.
Esordì nel
pugilato
nel
1920
con il nuovo pseudonimo di Jack Walker, omaggio al pugile
Jack Dempsey.
Sconfitto da
Rolland Todd,
nel
1921
si trasferì a
Parigi,
dove infilò una serie di 25 vittorie consecutive. Nel
1922,
sulla scorta di questi successi, tornò in
Italia
per affrontare il campione italiano dei pesi medi,
Bruno Frattini,
al
Teatro Carcano
di
Milano.
Sconfitto ai punti nonostante la netta superiorità mostrata sul
ring, decise di rimanere in Italia e di farsi riconoscere la
nazionalità; il processo, ostacolato dal
Partito fascista,
fu lungo, ma infine il
24 giugno
del 1928 poté sfidare il campione in carica nazionale ed europeo,
Mario Bosisio,
ritornando al suo nome di battesimo. Vinse, ma da quel momento subì
l'ostracismo del regime che, unito al declino fisico, ne determinò
il passaggio al
catch
e, in seguito, all'abbandono dell'attività sportiva. Morì a
Milano,
dove aveva trovato impiego come portiere di un condominio, nel
1983.
Martedì un test a
Pisa poi
a fine aprile la grande occasione che potrebbe spianare la strada
verso l’Europeo .
La carriera di
Emiliano Marsili sembra ad un importante punto di svolta. I
prossimi mesi saranno infatti decisivi per il 31enne pugile
civitavecchiese, che sogna di centrare un filotto
di
successi per potersi imporre definitivamente sulla scena
internazionale. Tutto comincerà martedì prossimo da un sottoclou a
Pisa della sfida che vedrà l’azzurro Cecchello andare a caccia del
titolo intercontinentale. Il peso leggero di Civitavecchia cercherà
poi di conquistare lo stesso titolo a fine aprile (il 28 o il 29,
data ancora da definire) davanti ai suoi tifosi, visto che la
riunione si svolgerà al palasport di via Barbaranelli. «Potrebbe
essere una grandissima occasione - spiega Emiliano - e devo
ringraziare oltre ai miei sponsor Videogiochi De Paolis, Coffeday e
General Montaggi, il Comune, la Provincia, l’Autorità Portuale oltre
le imprese dello scalo locale con la Cpc in prima fila. Sono
contento che istituzioni ed imprenditori si stiano adoperando per me
e più in generale per lo sport cittadino anche se manca un ultimo
sforzo per arrivare alla cifra necessaria per coprire l’evento». Se
dovesse superare anche questo ostacolo, Marsili che nei 18 incontri
disputati da professionista è ancora imbattuto, si vedrebbe aprire
le porte per l’Europeo. «A giugno Mezaache - conclude - metterà in
palio la sua cintura in Francia, la sua nazione, e se vinco
l’Intercontinentale sarò io lo sfidante ufficiale».
Positiva
trasferta
ad Arcore il 26 marzo per la Bergamo Boxe. L'unico risultato
sfavorevole è stato quello di Massimiliano Dossi,, dilettante terza
serie peso leggero, che dopo il debutto vittorioso di San Pellegrino
Terme non è riuscito a ripetersi. Buona comunque la sua prestazione
dal punto di vista caratteriale ma la mancanza di esperienza lo ha
portato alla sconfitta ai punti con il brianzolo Claudio Palmieri.
Per quanto riguarda Massimiliano Oberti, dilettante prima serie
peso medio, come in altre occasioni ha svolto il suo compito nel
migliore dei modi, avendo la meglio agevolmente ai punti con Davide
Pietro Maggioni di Robbiate. Il ritorno sul ring di Luciano
Lombardi, dopo lo sfortunato tentativo di conquistare il 20 novembre
2008 il Titolo del Mediterraneo WBF, si è concretizzato con una
vittoria per ko alla prima ripresa sul collaudatore ungherese Istvan
Petroczki: una nuova iniezione di fiducia per nuovi appuntamenti di
rilievo.
LETTO QUA E LA’ PER VOI …
Antonio
Brancalion racconta la sua storia di campione e di vita. Il pugilato
al centro della sua quotidianità sia come sport che come un lavoro
nella sua palestra di Villamarzana
Antonio
Brancalion,
campione europeo di pugilato, Pesi Mediomassimi, è uno degli
sportivi più apprezzati della storia della nostra città, sicuramente
il più vincente, da tre anni imbattuto sul ring. In ambito
professionale è indubbiamente un campione e sicuramente dà lustro a
tutto il Polesine, ovviamente è soddisfatto dei traguardi raggiunti
anche se non molla la presa e vuole sempre migliorarsi!
Caro Antonio, quali sono i
tuoi programmi e obiettivi futuri?
“Sono stato designato dalla federazione europea Ebu come sfidante
ufficiale del campione d’Europa Jurgen Brahmer, tedesco della
Universum Box Promotion e dovrei combattere il 6 giugno in
Germania”.
Come ti stai preparando a
questo incontro?
“La mattina faccio footing e un po’ di scatti. Al pomeriggio qualche
seduta di guanti, ripetute col sacco, circuiti e potenziamento”.
Facciamo un passo indietro:
quando sei diventato campione europeo giocavi fuori casa e contro
pronostico, è così?
“Lui giocava in casa però i bookmaker mi davano sconfitto 1.3 quindi
non avevo proprio tutti i favori ma da parte mia, essendo il
campione, era lui che doveva portarmi via la cintura, cosa che non è
successa”.
Il fatto di esser campione
Europeo cos’ha comportato nella tua carriera?
“Nella mia carriera pugilistica ha comportato che tutti mi temono
anche perchè questo traguardo l’ho raggiunto dopo vent’anni della
mia carriera, con questo traguardo sono passato 5° al mondo nelle
Wbc e 8° nella Wbf, tutti mi temono e per quanto riguarda la mia
vita privata ho un po’ più di notorietà e successo però d’altronde
sono sempre rimasto la persona che sono, vivo con una ragazza
vicentina e sono soddisfatto, non mi manca niente sia in ambito
professionale che in ambito affettivo”.
Ora che hai 33 anni, quanto
pensi di poter ancora combattere ad alto livello?
“Fino
a quando ho il fisico di tenere dodici riprese, che non sono poche,
posso tranquillamente farlo, penso per altri tre-quattro anni. Non
sono tanti, cercherò di portare a casa più vittorie possibili, poi
vedremo se sarà il caso di continuare. Tra l’altro ho aperto una
palestra a Villamarzana, sono corsi di pugilato, sono diventato
anche tecnico e per questo Claudio Gabrielli, assessore allo sport,
mi ha appoggiato in tutte le mie idee, tra l’altro lui ha anche
l’azienda Tar che mi fa da sponsor”.
C’è la possibilità di
vederti combattere in futuro in Polesine?
“Io spero di sì, ho avuto un colloquio con l’assessore dello sport
di Rovigo ma visto i tempi che corrono qui in Polesine non ci sono
abbastanza finanziamenti per poter organizzare un evento pugilistico
di tale importanza. Purtroppo la boxe in Italia non è trattata come
il calcio o il rugby, noi dobbiamo andare avanti con ciò che fa la
federazione. Se un domani qualcuno vuole farsi sotto... ben venga!
Per questo motivo io vado sempre all’estero a combattere, in Italia
il pugilato non viaggia in buone acque, non siamo uno sport che
attira soldi ” .
In bocca al lupo
Antonio !
“Crepi. Ringrazio la
redazione di RovigoOggi.it per l’ospitalità che ho avuto e della
bella accoglienza che ho avuto. La vostra idea di giornale
quotidiano on line è una bellissima idea”.
Massimiliano Buccheri: dal calcio alla boxe... col Vescovio nel
cuore
Per due anni si
divide tra il calcio nell’Atletico Vescovio ed il pugilato nei
dilettanti . Poi il gioco si fa duro , e la “noble art” diventa
l’unica missione. Domani a Palestrina incrocerà di nuovo i guantoni
col francese che battè a Dicembre .
Ci
sono storie che hanno bisogno di essere raccontate. Quante volte
commentando una partita di calcio abbiamo parlato di ko, squadre che
gettano la spugna ed avversari alle corde. Quante altre di
retroguardie stordite, difese chiuse in un angolo e rivali al
tappeto. Prendere in prestito la terminologia pugilistica ci aiuta a
drammatizzare il racconto, rendendo più diretta e immediata la
rappresentazione di una gara. Migrazioni linguistiche a parte, però,
oggi ci piace parlare di boxe, la noble art come la battezzarono a
metà ‘800 gli inglesi, per puntare i riflettori su un caso più unico
che raro del panorama dilettantistico laziale. Quello di chi ha
scelto di slacciare scarpini e parastinchi per indossare guantoni e
paradenti, facendo del ring la sua seconda casa. Parliamo di
Massimiliano Buccheri, 24 annni, ex “centravanti di sfondamento”,
come si definisce lui, dell’Atletico Vescovio, impegnato domani alle
20,30 al Palaboxe di Palestrina nella rivincita, chiesta da lui
stesso, contro il francese Jonathan Prophichet, già sconfitto a
dicembre. Una tappa d’avvicinamento all’obiettivo più importante: la
finale di Coppa Italia e, se tutto andrà bene, al titolo italiano
dei supermedi. A seguirlo ci sarà tutta la grande famiglia del
Vescovio: gli ex compagni di squadra, gli amici di sempre e i
fedelissimi tifosi biancorossi, i primi e gli unici a manifestare
solidarietà agli storici ultras del Tivoli, offesi e dimenticati
dalla loro società. Perchè essere dell’Atletico significa fondere
lealtà ed agonismo, portarseli dentro con passione e dedizione,
magari anche in altre discipline. Ci sono storie che hanno bisogno
di essere raccontate...questa è quella di Massimiliano Buccheri.
Successo del pugilato a
Brugnato
Una buona cornice di
pubblico ha accolto la manifestazione allestita nel “Palazzurro “
nel comune di
Bugnato.
La riunione era composta da ben 11 incontri, sei dei quali vedevano
protagonisti pugili della S.C. Virtus. Nel primo match si sono
affrontati per la categoria dei pesi welter lo spezzino Giacomo
Bordoni (Virtus) ed il rappresentante della società pugilistica
Galilei di Pisa, Dario Sergi. L’inizio è stato favorevole a Bordoni,
che nel corso della seconda ripresa metteva a segno un pregevole
gancio destro che costringeva l’arbitro Lamantia a contare il pugile
pisano. Purtroppo le ultime due riprese vedono lo spezzino in
affanno e costretto a cedere ai punti all’avversario che chiudeva il
combattimento brillantemente.
Il secondo atleta
virtusino a combattere è stato Mirko Napolitano, promettente
peso medio. L’avversario, Francesco Paolicchi (Galilei di Pisa)
subiva l’iniziativa dello spezzino che riesce ad affermarsi nei
confronti del rivale soprattutto nelle ultime due riprese, dopo che
i primi tre minuti del combattimento si erano caratterizzati per uno
sostanziale equilibrio. Napolitano si aggiudicava con merito il
verdetto dei giudici .Tra i pesi massimi il pugile Andrea Russo (Virtus)
e Simone Simone Rossetto (Boxe Celano GE) si sono affrontati sulla
distanza delle quattro riprese. Il match si è svolto su un piano di
estremo equilibrio. Al termine i giudici hanno giustamente
sentenziato un verdetto di parità.Per categoria schoolboys (cadetti)
lo spezzino Matteo Puccetti (Virtus) sconfiggeva ai punti il suo
rivale Francesco Masoni da Pisa. (Galilei di Pisa). Ancora una volta
il Puccetti si dimostrava una promessa del pugilato spezzino,
mettendo in mostra un valido repertorio di colpi. Lo spezzino
metteva in mostra tutto il suo talento in particolare nella terza ed
ultima ripresa quando centrava l’avversario con pregevoli
combinazioni di colpi. Tra i pesi medi l’atleta della Virtus Angelo
Di Vuolo affrontava Giovanni Iodice Della Galilei di Pisa.
L’incontro non ha avuto storia, in quanto il pugile della Virtus sin
dal primo gong metteva in mostra una netta supremazia. Il pugile
pisano subiva un conteggio dall’arbitro Robello all’apertura del
combattimento e andava al tappetto su un preciso destro nella quarta
ed ultima ripresa. Scontata la decisione dei giudici che
dichiaravano Di Vuolo vincitore.L’ultimo virtusino a combattere è
stato il peso welter Alessandro Danè. Il pugile spezzino affrontava
per la seconda volta Nikkoli Maringlen (Galillei di Pisa). I due
atleti si erano già misurati il 13 Dicembre 2008 sempre a Brugnato:
il match fu vinto da Mringlen ai punti. Purtroppo anche questa volta
lo spezzino veniva messo in difficoltà dallo stile di pugilato
enigmatico e attento messo in mostra dal pisano. In virtù di una
leggera supremazia espressa nelle ultime due riprese Maringlen
vinceva il match ai punti di stretta misura.Da segnalare il
combattimento tra due giovanissimi pugili, Stefano Cirrotto della
Tano’s Boxe di Genova e Luca Gervino della Tito Coppello di
Chiavari. I due atleti davano vita al più bel match della
manifestazione e venivano lungamente applauditi dal pubblico. Il
match finiva in parità. I pugili spezzini sono stati seguiti e
consigliati all’ angolo dai valorosi maestri Massimiliano Bertolini
e Antonio Sassarini. La Virtus, preseduta da Giulio Guerri , con
l’allestimento di questa riunione riafferma gli sforzi fatti negli
ultimi tempi nel rilancio della noble art nel territorio spezzino.
L’evento è stato organizzato e promosso dallo S.C Virtus
congiuntemente con il comune di Brunato guidato dal sindaco
Gabbiani.
Urbano e Gulamuso
si sono laureati campioni regionali di Boxe.
I campionati
regionali di Pugilato confermano limpidamente il grande lavoro che
l´Accademia Pugilistica
Sambenedettese
sta compiendo per far tornare la città di San Benedetto del Tronto
protagonista in uno sport che ha una gloriosa storia e una lunga
tradizione. Nella due giorni che si è tenuta il 21 e 22 marzo
all´interno del Centro commerciale "Città delle Stelle", organizzata
dalla Ascoli Boxe dell´ottimo presidente Antonio Bachetti, i giovani
sambenedettesi Michele
URBANO e
Aimedo GULAMUSO si sono rispettivamente aggiudicati
il campionato e torneo regionale di categoria portando nella città
delle palme due titoli regionali.
Silvio SECCHIAROLI,
anch´egli della scuderia rosso-blu ha vinto nettamente la semifinale
che gli concede la chance di diventare campione regionale nella
finale che si disputerà domenica 29 marzo a Fermo contro l´ascolano
ROSSI BRUNORI.
E a Bartolomeo TRYZNA
è stato assegnato l´accesso di diritto alla finale in attesa che il
pesarese GALLO accetti di sfidarlo. Grande la soddisfazione del
presidente Luigi Cava,
del vice Fabio Forlì
e del Maestro
Kaflot Kabunda che hanno commentato i due titoli
regionali come un incoraggiamento a continuare sulla strada
intrapresa in attesa della stagione estiva che prevederà
l´organizzazione di riunioni di boxe per il titolo italiano. hanno
aggiunto .
Il New Athletic Team Rovereto primeggia a livello nazionale
Quando la boxe è
un gioco da ragazzi
La società svolge
attività giovanile da ben ventitrè anni
Dici boxe e pensi a
nasi rotti, volti pieni di lividi, raffiche di pugni e cose così.
Chi lo direbbe, invece, che la boxe è anche cosa da bambini? Ebbene
è così, perché nel grande e variegato mondo dello sport giovanile
trentino c’è anche un’oasi dove a cimentarsi con la nobile arte sono
una cinquantina di ragazzi minorenni. Trattasi del New Athletic Team
Rovereto, unica società in Trentino ad occuparsi di boxe giovanile
da 23 anni a questa parte. «L’idea che si ha della boxe è quella che
ci si può fare dalla tv - racconta Giuseppe Pavan, responsabile
tecnico del team - invece il mondo della boxe dilettantistica è
completamente diverso rispetto ai Tyson. Fino ai 13 anni non si
combatte sul ring, è un gioco formativo che cerca di sviluppare
velocità, resistenza, equilibrio». «Solo dai 14 anni in poi si
organizzano i primi combattimenti ma anche lì con diversi paletti».
Ad
esempio?
«Si organizzano
match che mettano a confronto ragazzi con le stesse caratteristiche,
la stessa forza e la stessa esperienza. Incontri dove non si vince
con la potenza del colpo, bensì facendo punti. Con la tecnica e
l’atletismo, andando a segno. Quando un ragazzo entra per la prima
volta in palestra vorrebbe subito salire sul ring, ma prima c’è un
percorso educativo e formativo, tanta tecnica e tanta ginnastica.
Prima che a dare pugni si insegna a schivarli».
Immagino che non sia
facile convincere un genitore a lasciare fare pugilato al Proprio
figlio o figlia.
«Vero, perché
appunto l’immagine della boxe è il pugile professionista. Invece
quella è solo la punta dell’iceberg, un altro mondo con altre
regole, nella boxe giovanile c’è un confronto pulito ed educativo.
Il pugilato è uno sport che ha regole ferree. Io stesso in vent’anni
di attività non ho mai avuto un ragazzo costretto a star fermo per
qualche trauma».
Ma allora come si
portano i ragazzi in palestra e sul ring?
«Vent’anni fa avevo
un solo allievo. Ora piano piano negli anni sono aumentati, ma la
nostra in Trentino è rimasta ancora una disciplina di nicchia. Che
funziona attraverso il passaparola. Noi organizziamo esibizioni e
tornei, come il “Città di Rovereto” che chiuderemo domenica con le
finali al palasport di via Piomarta. La mia speranza è ampliare
l’attività».
Cioè?
«Aprendo un centro per la boxe anche a Trento. C’è richiesta, ma
mancano gli spazi, sto lavorando anche con la amministrazione
comunale per trovare dove avviare una scuola di pugilato».
Vi siete già ritagliati il
vostro spazio a livello nazionale.
«Per quel che
riguarda il Nord Italia nel 2008 siamo stati la società più titolata
nella boxe giovanile. Negli ultimi campionati italiani diversi
nostri ragazzi come Tazio Leoni, Donato Menegot ed Alex Anzalone
sono finiti in zona podio, mentre la rappresentativa triveneta è
composta da soli nostri atleti. Fino al 18enne Samuel Giacomoni, che
in soli due anni di attività è cresciuto tanto da qualificarsi per i
Mondiali Youth». N.B.
Ridiamo?
Ridiamo?
Ridiamo?
Ridiamo? Ridiamo?
Ridiamo?
Al processo della gallina,
la volpe non dovrebbe far parte della giuria. (Thomas Fuller)
Berlusca è andato in
Inghilterra
ed è stato accolto dai tradizionali ventuno colpi di
cannone...".peccato che nessuno l’ha centrato!
Come ha imparato a
ballare Gennarino?
Aveva sei fratelli ed un solo bagno…
In un negozio di
biancheria:
"Vorrei una camicia!". "Certo....la taglia?". "No , la porto via
intera!".
Ha detto la moglie
di Gennarino
:”Una mia amica ieri si e' comprata un maglione di cachemere; le
piaceva un sacco!". Ha risposto Gennarino: "Ma se le piaceva un
sacco… perche' ha comprato un maglione?".
Ha voluto sposarsi col vestito
della nonna. Era
incantevole, ma vecchietta… è morta di freddo.
Kimono:
Indumento confezionato con un solo pezzo di stoffa.
Nel mondo della moda
si mormora che il prossimo Testimonial di una nota casa di jeans
sarà: RITA LEVI'S MONTALCINI.
In negozio:
"Signora, potrei provare quel pantalone in vetrina?". "Mi dispiace
signore, ma in vetrina proprio non si può!"
Colmo per un analfabeta:
indossare vestiti firmati.
Ilary e Totti
entrano in un negozio d'abbigliamento e la letterina vuole provare
una camicia. Ilary: "Amore, ma secondo te questa camicia mi
ingrassa?". Totti: "Ma scusa amò ma mica t'a a devi magnà..."
Silvio Berlusconi
sospetta di avere dei problemi di cuore; per togliersi il pensiero
decide di farsi vistare da un noto cardiologo.
Alla
fine della velocissima visita, da gentlemen quali sono, si salutano
senza addentrarsi in particolari volgari quali il pagamento della
parcella.
Questa infatti arriva a casa a Berlusconi per posta
successivamente.
Quando vede la ricevuta Berlusconi rimane sconcertato:ben
1.500,00 Euro!
Per una visita di appena 10 minuti 1500,00 Euro sono un sacco
di soldi anche per lui.
Berlusconi compila diligentemente un assegno e lo invia al
professore accompagnando la somma con poche righe:
"Egregio prof. Le rimetto in allegato un assegno di 1500,00
Euro a pagamento della Sua parcella come da Lei richiesto. Mi
consenta pero di farLe notare, da imprenditore quale sono, che sono
soldi rubati"
La risposta del prof. non si fa attendere:
"Ch.mo On. Berlusconi, accuso ricevuta del Suo assegno di
1500,00 Euro.
Per quanto riguarda la provenienza della somma non Si
preoccupi: non mi interessa e comunque non ne faro' parola con
nessuno!"
CIAO A TUTTI , ALLA PROSSIMA … SE CI SARA’
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