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Pugilato

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Boxemaccheroni

Nel Parque Andres Quintana Roo di Cozumel in Mexico, Humberto “Zorrita” Soto (46 vittorie, 7 sconfitte e 2 pari)  ha finalmente risolto l’affare con il dominicano  Francisco Lorenzo (33 vittorie e 5 sconfitte) battendolo in modo chiaro per il titolo vacante dei superpiuma della WBC.Il 28enne messicano  perse per una controversa squalifica con Lorenzo lo scorso giugno.Questa volta  Soto ha  usato la sua abilità e la sua velocità per dominare il confronto. Lorenzo le ha provate tutte ( anche qualche testate e qualche colpo sotto…). Soto ha controllato a piacimento il match che ha visto Lorenzo raccogliere due richiami nel secondo e settimo round.  Match a senso unico con Soto vincitore per (117-109 , 117-109,118-108). Il  match dei pesi piuma tra l’ex campione del mondo r WBC, Guty Espadas (44 vittorie e 7 sconfitte) ed il nicaraguense  Fredy Blandon (9 vittorie,  15 sconfitte ed un pari) è terminato al decimo round dopo uno scontro di teste che ha ferito  Espadas all’occhio sinistro. In quel momento il 34enne Espadas era chiaramente in vantaggio ai punti (100-90,100-90 , 100-91). UNei pesi leggeri il 18enne Antonio Lozada Jr (18 vittorie di cui 16 prima del limite) è stato forzato a finire l’intera distanza delle sei riprese per la seconda volta in carriera da Tomas Sierra (10 vittorie e 7 sconfitte). Lozada che ha iniziato a boxare da professionista a 15 anni ( 4 Agosto 2006).Nei supermosca il sensazionale 19enne Jose Salgado ( 16 vittorie) ha battuto il molto più esperto  Melchor Cob Castro (71 vittorie , 12 sconfitte e 4 pari) ai punti in 12 rounds (118-110, 117-111,115-114) per il titolo WBC CABOFE. Nei pesi leggeri al femminile l’ex coniglietta di “Playboy”, la 41enne Mia (Rosales)  St John (45 vittorie , 9 sconfitte e 2 pari) ha battuto la 32enne colombiana Darys Pardo (20 vittorie, 6 sconfitte e 3 pari) ai punti in 8 rounds per il titolo WBC International. Nei superleggeri il 24enne messicano Javier “El Terribile” Castro (19 vittorie ed una sconfitta) ha battuto Alejandro Mendez per kot al primo round. L’unica sconfitta, Castro l’ha subita per squalifica al primo round nel 2005 con Jorge Reyna.

Nell'Hollywood Park Casino d'Inglewood in California, in una vera battaglia, l’ex campione del  mondo , il russo Roman Karmazin (37 vitttorie, 3 sconfitte ed un pari) ha dominato il confronto con l’americano  ex campione del mondo Bronco McKart (51 vittorie, 9 sconfitte ). Più volenteroso ed aggressivo, Karmazin ha meritato di vincere ai punti in 12 rounds ( 117-111, 118-110, 119-109). Questo successo rilancia le ambizioni di Karmazin a livello mondiale nei pesi medi. Nei pesi welters, l’irlandese Dean Byrne (10 vittorie) ha battuto Francisco Rios Gil (6 vittorie e 9 sconfitte) per kot al quarto round. Byrne, che è allenato da Freddie Roach, ha messo l’avversario al tappeto nel terzo round. La fine del match quando Rios è stato scosso da un destro di Byrne che l’ha scaraventato alle corde. L’arbitro Wayne Hedgepeth si è interposto fermando il match. Nei pesi massimi  Lateef Kayode (5 vittorie) ha messo due volte a terra Ethan Cox nel secondo round. Quando poi Cox ha accusato ancora un colpo, l’arbitro ha sospeso il match. Continua a vincere il mediomassimo ucraino Ismayl Sillakh (6 vittorie) che ha battuto in due rounds  Jose Corral (6 vittorie e 9 sconfitte). Il supergallo Khabir Suleymanov (6 vittorie) ha conservato la sua imbattinbilità  superando ai punti in quattro  rounds (38-38, 39-37,  40-36), l’americano  Lante Addy (6 vittorie e 3 sconfitte).

Chi dice donna dice danno . E’ capitato ad Arturo Gatti ex campione del mondo di trascorrere tre giorni in gatta buia a Montreal per non essersi presentato all’udienza per la causa attribuita dalla sua ex fidanzata che lo accusava di maltrattamenti ripetuti . L’ex iridato dei superpiuma e dei superleggeri e’ stato rilasciato su cauzione di 3.500 dollari e la promessa di filare dritto .

 A Denver in Colorado l’imbattuto superleggero Mike Alvarado (24 vittorie) ha vinto il trofeo Telefutura solo Boxeo battendo dopo quattro brillanti riprese Miguel Huerta (27 vittorie, 10 sconfitte ed un pari),Alvarado in ottima forma ha fermato l’avversario nel quarto tempo quando l’arbitro è intervenuto per sospendere il match ed  assegnargli una vittoria ormai acquisita. Nella stessa riunione il leggero Brandon Rios (19 vittorie)  ha proseguito la sua carriera da imbattuto mettendo knockout al quinto tempo Carlos Guevara (12 vittorie, 7 sconfitte ed un pari). Prima del knockout definitivo Rios aveva messo due volte al tappeto Guevara nel quinto round.

 

Lutto nel mondo della boxe: si è spento all'età di 50 anni l'ex campione dei pesi massimi, Greg  Page, costretto sulla sedia a rotelle dal 2001 in seguito ai danni al cervello riportati nel corso di un combattimento. Il pugile, secondo quanto racconta la moglie, Patricia, è deceduto nella notte in seguito alle complicazioni dovute a quel terribile incontro dell'8 marzo di 8 anni fa contro Dale Crowe. Dopo aver superato un coma e un infarto, Page aveva convissuto negli ultimi anni con una paralisi alla parte sinistra del corpo. "Ora si trova in un posto migliore" ha dichiarato la moglie all'Associated Press.

C’erano molti volti noti dello show-biz americano alla prima proiezione del documentario ‘Tyson’, avvenuta qualche giorno fa a New York. All’evento sono infatti intervenuti moltissimi vip americani dello sport, della musica, del cinema e della tv, per partecipare ad una delle serate più ‘cool’ di questa primavera.  Naturalmente,  il protagonista dell’evento è stato lui, Mr. Mike Tyson, il controverso ex pugile in grado di diventare uno dei più leggendari campioni dei pesi massimi e di capitalizzare ben 300 milioni di dollari, e poi di perdere tutto a causa di una vita ‘maledetta’, fatta di droga, alcol, violenza e perfino carcere . Adesso si vocifera che, all’età di 43 anni,Iron Mike’, come veniva soprannominato ai tempi in cui era l’indiscusso re del ring, abiti in una modesta residenza a Las Vegas, e a quanto pare lui stesso ammette di aver esagerato nello sfidare la vita a tutti i costi. In una recente intervista, Mike ha infatti dichiarato: “Mi vergogno di un sacco di cose che ho fatto. Fuori dal ring, e sul ring…”.   Comunque, lungi dall’abbandonarsi ai rimpianti, ultimamente Mike Tyson è tornato a far parlare di sé, e una delle testimonianze della sua voglia di rinascita è proprio il documentario presentato a New York, diretto da James Toback e intitolato semplicemente ‘Tyson’.  In questo monologo di 90 minuti, l’ex campione ripercorre le tappe della sua eccezionale carriera, che lo ha portato per anni a stare sul tetto del mondo per poi piombare nel baratro, a causa di scelte di vita e comportamenti sbagliati. Alla premiere newyorkese del film ‘Tyson’, sono intervenute tante star dello spettacolo, a cominciare da Nick Cannon, attore e rapper americano nonché marito della popstar Mariah Carey (si sono sposati il 30 Aprile 2008). Oltre a Cannon, erano poi presenti l’attore e cantante Ice-T (lo vediamo anche nel serial tv ‘Law and Order – svu’) con la moglie, la modella Nicole ‘Coco’ Austin, e ancora il rapper NAS, il cantante Mario, l’ex pugile e campione del mondo Joe Frazier e il celebre attore cinematografico Christopher Walken.  Mike Tyson è apparso un po’ in soprappeso alla presentazione del documentario sulla sia vita, anche se non sembra aver perso la sua verve di vero combattente, come dimostrano le sue dichiarazioni fatte nel corso di un’intervista rilasciata poco tempo fa. “"Sono un bravo ragazzo, un bravo fratello – ha detto Iron Mike - non c'è niente di sbagliato in me. Ma – ha aggiunto - non provocatemi troppo. Per tutti c'è un punto di non sopportazione nella vita". Insomma, chi ha orecchi… intenda! 

 Il 28enne Franck Haroche-Horta (17-7-3; 5 ko), ex-campione francese dei welter, ha detronizzato dal proprio titolo Internazionale IBF della categoria dei s.welter l'imbattuto Irissa Kaboré (16-0-0;  12 ko), imponendogli un sorprendente ko al 9° round, proprio sul ring africano della Maison du Peuple, a Ouagadougou (Burkina Faso), a conclusione di un match durissimo, che ha visto la vittoria prima del limite proprio del pugile meno accreditato di potenza. Il challenger tricolore, allenato perfettamente da Karim Harzouz, ha di fatto impedito al campione di imporre il proprio gioco, inviandolo già al tappeto al primo tempo, per poi concludere la sua fatica appunto alla 9° ripresa.

 L’ex campione russo  dei mediomassimi ma ora massimo leggero, Denis Lebedev (16 vittorie di cui 11 prima del limite) è tornato sul ring dopo un’assenza di  quattro anni e nell’ ARBAT fight club di Mosca ha battuto Dmitry Adamovich (14 vittorie e 21 sconfitte) per kot al 4° round, mettendolo ben 7 volte al tappeto. A fare il tifo per lui, il peso massimo olimpico e futura stella della categoria,  Alexander Povetkin che per l’occasione ha anche prestato i suoi secondi a Lebedev.

Il tedesco di origine bosniaca Felix Sturm ha conservato il titolo mondiale dei pesi medi Wba battendo per KO tecnico alla 7ma ripresa lo sfidante giapponese Koji Sato. Sturm era alla sesta difesa della corona conquistata nell?aprile del 2007. Per il 30enne campione è stata la 32ma vittoria (14 prima del limite) in 35 incontri da professionista (2 sconfitte ed un nullo). Per Sato è stata la prima sconfitta della carriera. Ora Sturm dovrebbe affrontare entro l'anno l'americano Kelly Pavlik, detentore dei titoli Wbc e Wbo in un match per designare un unico campione dei medi unificando le corone. Nella stessa riunione di Krefeld, l'ungherese Karoly Balzsay ha conservato il titolo mondiale Wbo dei supermedi battendo lo sfidante neozelandese Maselino Masoe per KO all'11ma ripresa

  Nel  Northern Lights Casino di Walker in Minnesota, il 44enne peso massimo  John Sargent (29 vittorie e 5 sconfitte) ha battuto per knockout al quinto round il mestierante Marcus Rhode (34 vittorie e 36  sconfitte). Sempre nei pesi massimi, il gigantesco bielorusso 6'5 Yevgeniy "Boris the Russian Giant" Shishporenok ha portato a sei le sue vittorie battendo  Mike Stevens.

Il superleggero uzbeko Sherzodbek Alimjanov (13 vittorie)mha chiuso il 2008 cogliendo il suo nono successo battendo ai pinti in 12 rounds (120-110, 117-111 and 117-112 ) nello Zhar Sports Palace di Tashkent, Uzbekistan il georgiano George Ungiadze (13 vittorie e 7 sconfitte) conquistando il titolo WBC CISBB title.

 

A Bayamon (Portorico), Il portoricano Juan Manuel Lopez conserva il titolo Wbo dei supergallo battendo per abbandono il filippino Gerry Penalosa.Lo sfidante non si e' presentato al centro del ring per la 10/a ripresa. Lopez, 25 anni, ha cosi' conservato la sua imbattibilita' dopo 25 match, 23 dei quali vinti prima del limite. E' la terza volta che il pugile portoricano difende il suo titolo, conquistato il 7 giugno 2008 grazie al successo per ko alla prima ripresa sul messicano Daniel Ponce de Leon.

 Floyd Mayweather Jr. tornera' al pugilato agonistico a luglio affrontando il campione dei leggeri versione Ibo Juan Manuel Marquez. Mayweather si era ritirato imbattuto (39-0) dopo essere stato campione del mondo in 5 categorie ed essere stato considerato il miglior pugile in assoluto, 'pound for pound'. L'ultimo match fu nel dicembre 2007: sconfisse per KO tecnico il britannico Ricky Hatton nel Mondiale dei welters Wbc.Gia' nel maggio 2007 il 32enne annuncio' il ritiro, poi ci ripenso'

Il 3,9% degli atleti non professionisti utilizza ormoni, steroidi, anabolizzanti o cannabis. Sono i dati della Commissione ministeriale di vigilanza e controllo antidoping. Ciclismo, body building e boxe le discipline a rischio . E' positivo al doping il 3,9% degli atleti negli sport amatoriali mentre risulta dopato l'1% dei professionisti. I dati della Commissione ministeriale di vigilanza e controllo antidoping, relativi al 2008, sono stati anticipati al convegno dell'Unione sportiva Acli. Ciclismo, body building e boxe gli sport più "positivi". Ormoni, steroidi e anabolizzanti le sostanze più rintracciate, ma anche cannabis . Su circa 860 controlli effettuati nel 2008, il numero di atleti "dilettanti" positivi è pari al 3,9%. Un dato particolarmente "allarmante", nota l'Acli, si si pensa che tra gli atleti professionisti la percentuale di positività è intorno all'1%. A fornire i dati il direttore dell'Osservatorio Fumo, alcol e droga dell'Istituto superiore della Sanità, Piergiorgio Zuccaro, che ha presentato contestualmente il "Kit formativo-informativo per gli sportivi e per le scuole", realizzato in collaborazione con il ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali. I dati definitivi sui controlli del 2008, suddivisi per sport e sostanze dopanti, verranno resi noti a breve dalla Commissione ministeriale. Sandro Donati, membro della Commissione, commenta: "Il dato finora riscontrato, 3,9%, è preoccupante se messo a confronto con la percentuale di positività dell'1% che viene registrata nei controlli del sistema sportivo professionistico. Certo i professionisti sono più "abili" ad evitare la positività, potendo contare su strutture mediche e laboratoristiche che consentono di assumere farmici senza risultare positivi ai controlli. Ma questo in parte è possibile anche agli atleti dilettanti. Anche per gli sport amatoriali le analisi antidoping sono poco efficaci. La percentuale realistica di positività al doping è senz'altro più alta, forse anche doppia".

Benjamin FloresUn pugile messicano della categoria pesi leggeri, Benjamin Flores, 25 anni, e' morto cinque giorni  dopo un ko subito a Dallas. Era stato messo fuori combattimento dall'americano Al Seeger. L'incontro era valido per il titolo dei leggeri messo in palio dalla Federazione pugilistica nord-americana.

 Hollywood in ginocchio da Manny Pacquiao

Cover: Hollywood StarNegli Stati Uniti, il pugilato è come il calcio in Italia. I combattimenti importanti sono eventi mondani a cui nessun personaggio pubblico può mancare. 'Se sei qualcuno, devi esserci' è il motto di ogni star del cinema, della televisione, della musica e dello sport. Per assistere alla sfida tra il fenomenale Manny Pacquiao e Ricky Hatton, si è mobilitata mezza Hollywood. I più paparazzati sono stati Jack Nicholson, Mark Whalberg, Jay Z, P.Diddy e Maria Carey.   Per la cronaca, Manny Pacquaio ha distrutto Ricky Hatton in due riprese. Anche se l'arbitro avesse contato fino a un milione, Hatton non si sarebbe rialzato...

Sabato 16 maggio, Roma tornerà ad essere la capitale italiana della boxe. Grazie alla Opi 2000 di Salvatore Cherchi. La capitale ospiterà la sfida tra il campione del mondo dei pesi massimi leggeri WBC Giacobbe Fragomeni e Krzysztof Wlodarczyk . Nato a Milano, il 13 agosto 1969, alto 177 cm, Giacobbe Fragomeni è uno dei migliori pugili della sua generazione. Sul ring, la sua caratteristica è quella di avanzare sempre, tirando centinaia di pugni consecutivi. Quando combatte contro un avversario simile a lui, accetta la battaglia a viso aperto, senza far ricorso a tattiche ostruzionistiche. Inoltre, non molla mai. Questa forza di carattere, lo rende popolarissimo sia in Italia che all'estero. Il suo record è composto da 27 incontri: 26 vinti (10 prima del limite) e 1 perso. Il 24 ottobre 2008, al Palalido di Milano, di fronte a 3.500 spettatori, ha compiuto l'impresa che lo ha fatto entrare nella storia della boxe tricolore: ha conquistato il vacante mondiale WBC battendo ai punti Rudolf Kraj. Da notare, che erano 12 anni che il Palalido non registrava il tutto esaurito. Quella contro Kris Wlodarczyk è la prima difesa del titolo per Giacobbe.  Soprannominato 'El Diablo', Krzysztof Wlodarczyk è nato a Varsavia (Polonia), il 19 settembre 1981 ed ha sostenuto 43 combattimenti: 41 vinti (31 prima del limite) e 2 persi. Il 25 novembre 2006, a Varsavia, ha superato ai punti Steve Cunningham per il vacante titolo mondiale dei pesi massimi leggeri IBF. Lo ha perso ai punti, il 26 maggio 2007, a Katowice (Polonia), nella rivincita contro Cunningham. Da allora, 'Il diavolo' ha vinto quattro match consecutivi, tutti per ko.

E' stata annullata la conferenza stampa di presentazione del Mondiale dei massimi leggeri Wbc tra  Giacobbe Fragomeni e lo sfidante polacco Krzysztof Wlodarczyk, che avrebbe dovuto svolgersi in Campidoglio, alla presenza del sindaco di Roma Gianni Alemanno. La Opi 2000, società che organizza l'evento pugilistico al Gran Teatro di Tor di Quinto, spiegando in una nota di aver preso questa decisione "a seguito del grave incidente stradale che ha coinvolto il giovane pugile romano Giorgio Marinelli, ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale San Giovanni di Roma", figlio del maestro Giancarlo Marinelli, cardine dell'organizzazione della sfida iridata.

Marinelli è stato campione intercontinentale Wba dei pesi superleggeri.

Da cinque anni partecipava tranquillamente in Italia a incontri di boxe thailandese, di cui e' campione, ma era clandestino. Scoperto, e' stato espulso. Nour-Eddine Khemmar, marocchino di 31 anni, e' stato fermato dai carabinieri di Novara per un controllo di routine ed e' emerso che era gia' stato colpito da un decreto di espulsione, al quale non aveva ottemperato.

 

Nella serata del 9 maggio tornerà sul ring Soufiane Dakir per disputare l’attesa finale dei 64 kg del Primo Torneo Mugello 2009: il match si svolgerà a Firenze, dove il pugile marocchino, incontrerà il boxeur di Casa Emanuele Gaetano Ardito ultimo di una famiglia di pugili, suo zio è infatti quel Gaetano Ardito ex campione d’italia dei pesi medi della colonia Baldini Vernici , piu’ volte visto nelle riunioni a lucca negli anni ottanta. Servira’ una grande prova di Dakir per battere il piu’ giovane avversario sul ring di casa, Giulio Monselesan saprà sicuramente dargli la giusta carica e motivazione.Ma non sarà nemmeno facile per Ardito riuscire a superare il pugile lucchese e se vorrà riuscirci dovrà sicuramente prepararsi ad una vera e propria battaglia, perchè Dakir è un pugile in grado di mettere in difficoltà chiunque visto il gran momento di forma. Per l'importante occasione si sta cercando un avversario per disputare il debutto di Lorenzo Del Barga, dilettante terza serie di kg.64, di modo che sia possibile organizzare una serata con più eventi. Per quello che riguarda Paolo Gassani, il pugile è ormai prossimo al rientro, attende insieme a Monselesan solo la conferma di una data da parte del suo Manager, Elio Cotena; i problemi alla mano sembrano risolti e la preparazione stà ormai entrando nel vivo. Intando la società sta cercando di orgranizzare per il 9 luglio a Viareggio una serata di grande Boxe a livello internazionale con tanto di diretta Tv : Gassani dovrebbe fare parte del cartellone che prevede anche l’inserimento di Dakir che ha inoltrato domanda per passare al professionismo, intanto la Pugilistica Lucchese vorrebbe allestire una riunione ad inizio Giugno al Foro Boario con protagonisti Gassani e Dakir magari con il suo debutto a torso nudo, più altri cinque match dei pugili lucchesi: sono diversi infatti i ragazzi che si stanno preparando per debuttare .

 Il 9 maggio, al PalaTiziano di Roma, l'imbattuto e vincente campione italiano e intercontinentale dei pesi welter Daniele 'Bucetto' Petrucci, sfidera' il campione messicano Jose' Luis Cruz per il titolo mondiale dei pesi welter per la sigla WBF. Il pugile romano si presenta all'appuntamento con uno score di 24 incontri, 23 vittorie (9 KO) e 1 no contest, mentre il forte picchiatore messicano, che vive a Las Vegas, (nato a Mazatlan il 7 gennaio 1977) ha all'attivo 44 match con 37 vittorie (30 KO), 5 sconfitte e 2 pareggi. Petrucci torna sul ring dopo la conquista del titolo intercontinentale WBF dei welter del 13 dicembre scorso al Tendastrisce di Roma. Il match sara' trasmesso da RAI 2 in diretta alle ore 23.30. La riunione avra' inizio alle ore 20.30 e ci sara' un sotto clou di eccezione. Fari puntati sul campione italiano dei pesi leggeri Simone 'Chico' Califano che incrocera' i guanti con il campione di Francia dei superpiuma, appena passato di categoria, Karim Chakim. Califano ha disputato 14 match, 13 vittorie (7 KO) e 1 una sconfitta e ha conquistato il titolo italiano dei pesi leggeri il 27 febbraio scorso contro l'altro romano Pasquale Di Silvio. Il francese a sua volta vanta questo curriculum: 23 match, 16 vittorie (8 KO) e 7 sconfitte

La prudenza non è mai troppa , infatti quando José Luis Cruz atterrerà a Fiumicino il pugile messicano, appena sbarcato si sottoporrà ai test rapidi per la nuova A/H1N1. Poi, sara’ costretto a rimane  nella sua camera d'albergo fino alla sfida di sabato al PalaTiziano contro Daniele, che vale il titolo mondiale dei pesi welter.

Dopo un intenso e positivo 2008 (in Italia pugile piu’ attivo dell’anno, piu’ vittorioso e con piu’  vittorie prima del limite) culminato l’11 dicembre scorso con la vittoria della Coppa Italia professionisti pesi leggeri, mercoledì 13 maggio torna sul ring il pugile della Colonia Loreni-Olab, Luca Marasco. Dalle ore 20.00 presso la suggestiva location del Disco Club Orsa Maggiore di Lecco, l’A.D. Bergamo Boxe mette in scena un interessante evento pugilistico che vedrà il suo culmine proprio con Marasco opposto a Istvan Hegedus (Ungheria).

Marasco in attesa della “chance” per il titolo italiano (nominato supplente allo sfidante ufficiale il 6 aprile scorso) affronterà l’ungherese sulla distanza delle 6 riprese. D’antipasto al “clou”, ci saranno 6 incontri dilettantistici, con atleti Bergamo Boxe che faranno fronte ad avversari di garantito valore.

LETTO QUA E LA’ … DOVE  PRIMA  O  POI  TI  LEGGI

 

Viaggio nella palestra di Brooklyn che dal 1937 alleva campioni del mondo, premi Oscar e amatori
Ring, attrezzi, scaffali pieni di guantoni, asciugamani, pareti piene di foto di pugili che hanno fatto la storia. Benvenuti alla Gleason's Gym, Front Street, Brooklyn, a pochi passi dall'omonimo ponte. Qui inizia la storia della boxe. La Gleason non è una semplice palestra, è La Palestra. La più antica del pugilato americano. Qui sono passati Muhammad Alì e Mike Tyson tanto per citare il passato più recente, ma dall'anno della fondazione, 1937, la Gleason ha dato i natali a Jake La Motta, il Toro scatenato del Bronx, The Raging Bull, dal film con Robert De Niro che Scorsese girò proprio qui. La Motta è stato il primo campione del mondo uscito dalla Gleason. Divenne professionista a soli 19 anni, dopo che il padre lo costringeva a combattere con altri ragazzini per intrattenere gli adulti e raccimolare gli spiccioli che il pubblico lanciava per lo spettacolo. Tra gli altri campioni sbocciati sul quadrato della Gleason c'è anche il panamense Roberto Duràn, soprannominato Manos de Pietra e considerato uno dei più grandi pugili del mondo. In 72 anni dalla palestra di Brooklyn sono usciti 129 campioni del mondo, due medaglie olimpiche e centinaia di campioni a livello amatoriale. La Gleason è metonimia della boxe, un luogo leggendario, così come leggendari sono anche alcuni dei suoi allenatori: Hector Roca, Bob Jackson, Tommy Gallagher.  Visitiamo la Gleason alla vigilia dei Golden Gloves, una delle kermesse amatoriali per eccellenza, potenziale trampolino di lancio verso il professionismo per tantissimi pugili. Il proprietario del mito, Bruce Silverglade, ha rilevato la palestra circa trent'anni fa. «Il proprietario originario di questo posto era un italiano, si chiamava Robert Gagliardi, faceva l'allenatore e il gestore. Aprì la palestra nel 1937, poco prima della Seconda Guerra Mondiale, quando in Italia c'era il governo fascista. All'epoca nessuno voleva avere a che fare con gli italiani e così lui diede alla palestra il nome di uno dei pugili che veniva ad allenarsi qui. Nel giro di pochi anni il posto divenne famoso e lui alla fine cambiò anche il proprio nome, da Robert Gagliardi a Bob Gleason». Silverglade spiega che il successo della sua palestra è dovuto alla presenza dei migliori allenatori del mondo e a boxeur che vengono ad allenarsi qui da ogni parte del pianeta. «Sapete perché ci si avvicina al mondo della boxe? Di solito i motivi sono di natura socio-economica. La maggior parte di questi ragazzi proviene da ambienti poveri, sono per lo più immigrati. Sulle pareti di questo posto è scritta anche la storia dell'immigrazione negli Stati Uniti. Prima ci sono stati gli italiani e gli irlandesi, poi gli ebrei, poi i neri, i latinos e ora è la volta dell'Europa dell'est. Questa gente viene qui, non ha soldi, non ha istruzione e cercare di diventare pugili professionisti è un modo per far soldi subito. Una volta raggiunto un certo status sociale, sono quelli che mandano i loro figli al college per garantirgli un futuro». Fuori dall'ufficio di Silverglade, c'è Hector Roca, l'allenatore panamense che oltre a istruire svariati campioni del mondo, qui ha insegnato a boxare a Hilary Swank, protagonista di Million Dollar Baby (il film di Clint Eastwood vincitore di quattro premi Oscar). Conserva con orgoglio la sua foto con l'attrice americana. Poi spuntano due italiani, Andrea Galbiati e Martina Vernile. Andrea ha una palestra a Monza, è un pugile professionista ed è stato campione del mondo di Full Contact. Viene qui da due anni e fa la spola con l'Italia. La Gleason gli serve sia per allenare se stesso, sia per far crescere i suoi allievi. «La Gleason - spiega - ti dà la possibilità di confrontarti in un'unica palestra con tanti pugili diversi. Un giorno combatti con un giapponese, un altro con un coreano, un altro ancora con un ispanico. In Italia devo girare in lungo e in largo per trovare la diversità. Il tipo di allenamento che si svolge qui è completo». Con lui c'è una giovane leva, Martina, 23 anni, di Novara, che ha iniziato a boxare da un anno e mezzo ma ha alle spalle un passato di boxe francese. Il suo sogno sono le Olimpiadi del 2012. «Ho iniziato a praticare la boxe per difesa personale e per scaricare la tensione. Sono venuta alla Gleason un po' per curiosità un po' per vedere come funziona la migliore palestra di pugilato del mondo». Ognuno alla Gleason ha una storia personale. C'è quella di Nicole Dean, 24 anni, italiana da parte di madre di terza generazione e cresciuta senza un padre. Nicole ha scelto la boxe per togliersi dai guai, per sfogare sul ring la sua rabbia. Il pugilato le è servito a lasciarsi il passato alle spalle e ora aspira a diventare un'insegnante. Motivi più futili per Lisa Marie West, 24 anni, italo-brasiliana che considera il ring come un palcoscenico dove mettersi in mostra e non a caso nel suo futuro si vede nel mondo dello spettacolo. Tante storie, ma alla fine il coro è unico. Per tutti la Gleason è un luogo dove regna il talento, dove si trovano gli stimoli per andare avanti e sfondare nel mondo del professionismo e magari un giorno poter vedere anche la propria foto appesa al muro tra i grandi campioni.

 

Si è svolta alla presenza del sindaco di Sarzana, Caleo, la conferenza stampa di presentazione della società " Sarzana Ring ". La società, esistente già da una decina di anni, ha ora ottenuto la affiliazione diretta alla Federazione Pugilistica Italiana ed ha in corso l'affiliazione al CONI. La società che ha già un nutrito curriculum di atleti affermati a livello nazionale, finora era affiliata alla pugilistica "Bertola" di Carrara; da oggi può procedere autonomamente nella partecipazione a riunioni di pugilato, come anche altre discipline da combattimento facendo sì che i ragazzi sarzanesi possano competere con il nome della propria città sulla maglietta.  La Sarzana Ring, che ha sede a Sarzana presso l'edificio detto delle "missioni", ha fra le sue fila diversi atleti che hanno già disputato, con ottimi risultati, diversi combattimenti, anche a liveli di campionati nazionali, ed intende proseguire e migliorarsi su questa strada, aumentando il numero e migliorando il livello dei propri portacolori.

«La caduta» diventa un film

Resta al tappeto, Elthon, se vuoi vivere. Elthon ha diciannove anni e potrebbe essere un campione, se non fosse uno schiavo. La storia di un ragazzo che diventa leggenda, un incontro clandestino  dopo l'altro, ed è destinato a cadere. Una figura indimenticabile di innocente, di un ribelle senza bandiera se non il proprio onore, da difendere a tutti i costi. Sullo sfondo di un complotto che si dispiega tra la Russia e l'Europa, passando dalla porta stretta di Tirana. «La caduta» è il romanzo che Clemente Tafuri ha scritto sul mondo del pugilato clandestino, quello degli ultimi Rocky (La7 ha appena trasmesso tutta la saga di Balboa). Tafuri ha appena sottoscritto un contratto con Hollywood per un film sul suo romanzo. Elthon è il miglior pugile della strana palestra di Juarisch Nicotra, a Tirana. Nicotra pensa di usare la tournée degli incontri di boxe clandestina di Elthon per guadagnare una montagna di soldi veri e riciclarne quasi altrettanti, falsi. Una saga tra Albania, Europa, Russia, col sogno eterno dell'Italia. Il romanzo dell'innocenza perduta di un ragazzo tra gli incontri clandestini a Mosca, Amsterdam e Budapest e il miraggio di una vita normale per sé e per quelli più indifesi che protegge. Un libro che unisce un talento descrittivo capace di restituire fisicamente i corpi e i colpi sul ring al respiro della narrazione avventurosa. Un affresco fitto di personaggi vivi, mafiosi e poliziotti corrotti, prostitute e ragazze in fuga, uomini e donne che vivono di traffici illegali e illusioni in una sorta di nuova innocenza criminale. In un mondo illuminato da una livida luce netta, sotto un cielo che esclude ogni speranza, dove la morte è sempre all'angolo della strada.

Ridiamo?  Ridiamo?  Ridiamo?  Ridiamo?  Ridiamo?  Ridiamo?

'Sai soffro di claustrofobia.'
' Pure io ! Vado quattro , cinque volte al giorno . '

 

Sto scrivendo un libro : ' I grandi perché della medicina ' .
Il primo capitolo è : ' Perché i piedi puzzano di più delle mani ? '

 

Commento di un anziano :
Il sindaco ha tolto le panchine perche' ci vanno i drogati . Ma perche' non ha tolto i drogati ?

 

Avrei potuto essere un postino … ma non ero un uomo di lettere .

 

Una volta ero indeciso , ma adesso non ne sono più tanto sicuro .

 

Il nostro diritto di agitare il pugno finisce dove inizia il naso di un'altra persona .

 

Non c'è peggior destino che lasciare il proprio destino in mano al destino !

 

Il seno della donna ed il trenino elettrico sono fatti per i bambini , ma ci giocano i grandi .

 

Dite di no alla droga , così i trafficanti abbassano i prezzi !

 

Il sesso è una faccenda personale , ma a volte è piacevole condividerlo con un'altra persona ...

 

La  maestra di Gennarino cominciò la carriera insegnando in un nido .

Dovette smettere per le vertigini .

 

Gennarino  e sua moglie sono  stati felici per vent'anni . Poi si sono incontrati .

 

Le vie del Signore sono infinite . E' la segnaletica che lascia a desiderare .

 

La rovina del mondo sara' l'indifferenza . Ma chi se ne frega !

 

Quando vedo un uomo piangere nel buio della sua stanza , mi domando cosa lo spinga a non accendere la luce .

 

Il tuo oroscopo di oggi:

SALUTE: Gli astri ti sorridono

LAVORO: Gli astri ti sorridono

SESSO: Gli astri sono piegati in due dalle risate !!!

 

CIAO A TUTTI ALLA PROSSIMA ? !

 

 

Petrucci non molla la poltrona del Coni: battuto Chimenti 55 a 24

Gianni Petrucci cala il poker . Il presidente del Coni e’ stato rieletto per il prossimo quadriennio alla guida del Comitato olimpico . Petrucci , al suo quarto mandato , ha battuto per 55 voti a 24 lo sfidante , Franco Chimenti, presidente della Federgolf . « E’ un bel risultato - ha dichiarato dopo l’elezione Petrucci - ora il mio compito e’ farmi apprezzare da chi non mi ha votato . Sono emozionato , non posso recitare . Siamo nel mese mariano , ringrazio anche la Madonna . Grazie a Franco Chimenti per la sua onesta’  intellettuale » . Nei mesi scorsi molti dubbi erano stati avanzati sulla possibile rielezione : « Paura ? Avevo la sensazione di poter ottenere questo risultato . Poi c’e’ sempre il rischio che qualcuno ti stringa la mano e poi ti volti le spalle » , ha dichiarato il “ neo ” presidente . Una vittoria che , pero’ , alla fine e’ arrivata in modo netto : « E’ una soddisfazione . E’ come se una squadra vince una partita e dopo si dice che abbia affrontato una squadretta » . Come anticipato in campagna elettorale , il programma del 63enne Petrucci - che sara’ in carica fino al 2013 – avra’ tre priorita’ : « il rapporto con la scuola , la lotta al doping e il finanziamento automatico » .  Chimenti accetta la sconfitta , ma non parla di disfatta : « I 24 voti che ho raccolto rappresentano un’opposizione che non c’e’ mai stata all’interno del Coni » , ha detto il presidente della Federgolf . Sulla stessa linea Paolo Barelli , presidente del nuoto che ha ritirato la sua candidatura pochi giorni fa e che ha ribadito : « C’e’ un terzo dell’elettorato che non e’ d’accordo » . Nella giunta sono stati eletti Giancarlo Abete ( Figc ) , Riccardo Agabio ( Fgi ) , Francesco Arese ( Fidal ) , Renato Di Rocco ( Fci ) , Carlo Magri ( Fipav ) , Manuela Di Centa e Giovanni Malago’ . Confermato segretario Raffaele Pagnozzi . Sono stati eletti in rappresentanza degli atleti l’ex canoista Antonio Rossi e la fiorettista Giovanna Trillini .  Ed  anche questa storia  finisce qui’ !

LE NOSTRE SOLITE CLASSIFICHE  CHE FANNO TANTO DISCUTERE … GLI ESPERTI

CATEGORIA  YOUTH

48 kg

51 kg        

54 kg

1 Nanao Singh IND
2 Jasurbek Latipov UZB
3 Valentin Chebochakov RUS
4 Igor Magurin RUS
5 Jeremy Beccu FRA
6 Robert Kanalas HUN
7 Mykola Butsenko UKR
8 Aitugan Konsuvakov RUS
9 Jesus Marks Lobian CUB
10 Kairat Korebekuly KAZ
11 Tremaine Williams USA

1 Jonathan Gonzalez PUR
2 Grigoriy Nikolaichuk RUS
3 Alexay Silin RUS
4 Jorge Luis Barrera CUB
5 Elnur Zeylandu AZE
6 Ciprian Aporodesi ROM
7 John Determan USA
8 Ernesto Subit CUB
9 Selcuk Eker TUR
10 Ovidnus Jelkinas LIT
11 Rinat Asadulin RUS

1 Konstantin Bogomazov RUS
2 Furkan Meniz Ulas TUR
3 Elvin Isayev AZE
4 Jonathan Valarezo ECU
5 Vipin Kumar IND
6 Roman Volkov RUS
7 Mehmet Topcakan TUR
8 Joe Ham SCO
9 Edgar Waith GER
10 Joshua Berrellez USA
11 Dmitri Zhukov BLR

57 kg

60 kg

64 kg

1 Kobiljon Bobojonov UZB
2 Rogelio Marcelo CUB
3 Elvin Aliyev AZE
4 Vitali Vorobev BLR
5 Berik Koitayev KAZ
6 Anton Karataev RUS
7 Keenan Smith USA
8 Vikas Krisnan Yadav IND
9 Elchin Mammadov AZE
10 Alim Gadzhiev RUS
11 Marin Dragos ROM

1 Danitar Yeleusinov KAZ
2 Fazliddin Gaibnazarov UZB
3 Lazaro Alvarez Estrada CUB
4 Jalolbek Habisov UZB
5 Ilez Malsagov RUS
6 Clarence Goteram SWE
7 Geibatulla Gadzhialiyev AZE
8 Antonio Counihan ENG
9 Juan Garcia CUB
10 Olexandr Pilipenko UKR
11 Kiril Romantsevich BLR

1 Alexander Besputin RUS
2 Nursultan Mustafin KAZ
3 Frankie Gomez USA
4 Sevdan Msteyan RUS
5 Daniel Suarez CUB
6 Alexei Akulov RUS
7 Sarvan Aliyev AZE
8 Kenneth Diaz PUR
9 Jermin Padilla COL
10 Ulubek Rahimov UZB
11 Santosh Kumar IND

69 kg

75 kg

81 kg

1 Petr Khamutov RUS
2 Ramon Luis Sanchez CUB
3 Dmitri Tebekin RUS
4 Ahmed Mamadjanov UZB
5 Nadir Guliyev AZE
6 Jose Martinez CUB
7 Nidyat Ibragimov UKR
8 Eddie Gomez USA
9 Alexey Yen RUS
10 Magomed Patiev RUS
11 Vitaliy Dahnenko RUS

1 Rey Recio Plat CUB
2 Kureish Sagov RUS
3 Vladimir Savenko UKR
4 Torgul Damirov AZE
5 Ryan Aston ENG
6 Oscar Lakomy CZE
7 Artem Ageyev RUS
8 Bernard Roe IRE
9 Felix Morejon CUB
10 Donald Anderson USA
11 Rashad Muslimov AZE

1 Evgeniy Yischenko RUS
2 Zoran Jasarevic SER
3 Nursultan Ablayev KAZ
4 Zac Dunn AUS
5 Mirzokhid Abdullayev UZB
6 Dmitri Morosov RUS
7 Iosvani Duvergei CUB
8 Denis Adamovich BLR
9 Faleauyo Manutulia USA
10 Alexander Ivanov RUS
11 Blayton Watson USA

91 kg

+91 kg

 

1 Arbi Madayev RUS
2 Nicholas Kisner USA
3 Leiner Perot CUB
4 Alexey Egorov RUS
5 Daniel Duenas CUB
6 Haydar Ali Guney TUR
7 Alexandr Mironov RUS
8 Pavel Voeykov RUS
9 Roman Chubey UKR
10 Michal Swiatkowski POL
11 Jeno Volgyi HUN

1 Bakhar Suleymanov RUS
2 Dino Mansour CRO
3 Nikita Stogov RUS
4 Joey Montoya USA
5 Farid Pashayev AZE
6 Nikita Yasakov RUS
7 Rashid Kodzoyev RUS
8 Tino Dominguez USA
9 Astemir Zhilyayev RUS
10 Daniel Smith USA
11 Marcin Siwy POL

AOHH ! !

NON VI

ARRABBIATE

QUESTI

“ PER NOI “

SONO

I MIGLIORI

11

NEL MONDO


ARI…CIAO

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