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Pugilato

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Boxemaccheroni

Al Frank Erwin Center dI Austin emerge  un nome  Adrien Broner  ( 8. 0.  6 ko ) e’ considerato il nuovo Maywether  , ha affrontato sulla distanza delle 6 riprese il messicano Angel  Rodriguez. ( 4.3.1 ) un  messicani che sa’ fare il pugilato . Ha preso solo un diretto destro mentre stava per chiudere il match ,  per il resto si muove come un gatto , picchia e non prende colpi  ( tra un paio di anni sara’  un problema serio per chiunque affrontarlo ) e con scelte oculate  sentiremo parlare di lui . Julio Diaz vs Rolando Reyes e’ stato un match noioso fino alla quarta ripresa , fasi di studi e pochi  colpi portati da ambedue le parti , alla 5 si scaldano i fuochi e alla 6 una strepitosa combinazione mette a terra  Julio Diaz  che si rialza ma nulla puo’  contro la furia Reyes. Carlos  Hernandez vs  Vicente Escobedo e’  un match altamente spettacolare Hernandez  finisce  due volte a terra ,  alla prima  e alla seconda , ma credeteci ogni inizio ripresa testa avanti e colpi a  non finire.  Incassa tutto e di piu’  anche Escobedo , ex olimpico 2004 ,  incassa bordate ,  ma capito la tattica soffre pressa in continuazione e alla  fine delle 10 riprese vince meritatamente . Alla fine del  match Hernandez riportava tagli occhio sinistro semi chiuso ma ha dato il cuore e per gli spettatori presenti  lo hanno a lungo applaudito nonostante la giusta sconfitta . Jesus Chavez  (44-4, 30 KOs)  vs Michael Katsidis (24-2, 20KOs)   fino alla 3 Chavez ha in mano il match ma dalla 4^ cambia qualcosa , colpa di  una ferita in testa che all’ inizio dell’8 ripresa ha decretato lo stop.  Ma che match ! per intensita di scambi dalla prima alla settima  con Kastidis che non riusciva ad evitare i sinistri di  Chavez   e quest’ultimo  che incassava bordate impressionanti . Se non ci fosse stata la ferita non sappiamo come sarebbe finita perche’  i messicani hanno un cuore veramente infinito , c’e’ anche  da dire che Kastidis regge le cannonate ma era sempre lucido e presente . Due grandi guerrieri e un grande match . Bello , bello ,  bello con scambi intensi da  ambedue le parti. Un altro incredibile match e’ stato  tra Edwin Valero (24-0, 24 KOs)  e Antonio Pitalua (46-3, 40 KOs), in palio c’era il il titolo dei leggeri vacante della WBC  . Vince Valero per KO alla seconda ripresa ma poteva finire prima  se non fosse stato salvato dal gong. Che dire di Valero? , che e’ un pugile che puo’ risolvere l’incontro con un colpo , bisogna domandarsi cosa abbia Valero nelle mani . I Dinamite, terminator , liquidatore , isuoi soprannomi dicono tutto  sarebbe interessante vederlo impegnato Manny Pacquiao ma lui non ha fretta . Tornando  a Valero affermiamo , sicuri di non essere smentiti che velocita’  e  precisione  sono stati impressionanti al punto di farlo sembrare di un altro mondo . Nella prima ripresa accusa il destro d’incontro di Pitalua che , sicuramente lo ha fatto riflettere sulla tattica da applicare .  Imprevedibile , come il match , e’ stata anche la  conferenza stampa dove le scaramuccie dei due non sono passate inosservate . Nel faccia a faccia tra i due Valerop ha cercato di dare una testata al suo rivale Il Venezualeano collezione la sua seconda cintura mondiale ( e’ stato titolare della WBA ) , appassionante e’ anche la sua storia di pugile errante che solo da poco tempo ha ricevuto il permesso di combattere negli usa per via di un incidente stradale con relativa operazione per ridurre un grumo di sangue dal cranio.   Vi segnaliamo un altro nome che dovrete tenere bene in  mente : Keith Thurman junior peso welter 8 match 8 KO , anzi 9 su 9 , il 4 aprile ha messo a terra un certo Francisco  Garcia  pugile messicano con buona esperienza che ha resistito solo 1 minuto e trenta secondi . D.M.

Al Beau Rivale di Biloxi ,in un match più equilibrato del previsto, Andre Berto si è confermato campione  WBC dei pesi welters, sconfiggendo con decisione unanime ai  punti in 12  rounds (114-113,114-113,116-111) Luis Collazo. Entrambi hanno subito cercato la prova di forza, ma è stato  Collazo che ha dominato l’inizio del match. Nel quarto round Berto è stato richiamato ufficialmente ma da quel momento ha iniziato ad imporre la distanza al rivale ed a vincere molte riprese. Collazo è rinvenuto aggiudicandosi nona e decimal ripresa, ma è stato Berto a finire forte ed ad imporsi sul rivale.Negli altri confronti in programma da segnalare il promettente peso massimo Tor Hamer (3 vittorie) vicecampione nazionale USA 2008 tra i dilettanti che  ha ottenuto una vittoria per knockout in due rounds su Darion Moss. Nei supermedi, Edwin Rodriguez (9 vittorie), un elemento da seguire, ha battuto per kot al 3° round Brad Austin (8 vittorie e 6 sconfitte). Rodriguez da dilettante è stato due volte campione nazionale. Nei welters, l’ex-olimpionico 2008, Sadam Ali, molto atteso alla vigilia, ha esordito  stroncando Ricky Thompson in un solo round  con uno spettacolare diretto destro. Nei superleggeri, vittoria di Wes Ferguson (20 vittorie, 3 sconfitte ed un pari)  sul navigato Derrick Moon (13 vittorie, 26 sconfitte ed un pari) per knockout al sesto round. Nei supermedi  l’interessante Jonathan Nelson (8 vittorie) ha superato Richmond Dalphone ai punti.

A Palenque di Baja California,  l'ex-campione del mondo, il messicano José Luis Castillo (58 vittorie di  cui 48 prima del limite, 9 sconfitte ed un pari), non ha avuto problemi  a mettere knockout al secondo round l’americano James Wayca  (116 vittorie ed 988 sconfitte).  Castillo con un potente sinistro aveva già  messo al tappeto lo statunitense alla fine del primo round, poi nel secondo ha “finito” l’avversario con un montante al fegato. Per il neo-welter Castillo si parla ora di una nuova opportunità per il mondiale IBO, per cui ha combattuto da superleggero. Per il titolo messicano dei supergallo, Carlos Yanez (17 vittorie ed una sconfitta) ha battuto Giovanni Caro (11 vittorie, 9 sconfitte e 4 pari) per kot al 10 round. Nei pesi piuma Jose Ramirez (15 vittorie) ha battuto Omar Soriano per knockout al terzo round.

In Argentina, a Mundo Hermoso ( Buenos Aires), il welter Rodolfo Ezequiel Martinez (33 vittorie, 2   sconfitte ed un pari) ha conquistato la cintura WBC  Mundo Hispano battendo con verdetto controverso il veterano Raul Eduardo Bejarano (25 vittorie,17 sconfitte e 4 pari) ai punti in 10 tempi. Nei pesi massimi Gonzalo Omar Basile  (38 vittorie e 4 sconfitte) ha battuto Cesar Gustavo  Acevedo per knockout al secondo round.Nei superleggeri, il promettente 20enne mancino Juan Alberto Nicolas  Cuellar (6 vittorie) ha battuto con decisione controversa Domingo Mariano Aguirre ai punti in 4 rounds.Cuellar è finito  a terra nel secondo  round. Nei mediomassimi il 21enne picchiatore Pablo Oscar Natalio Farias (7 vittorie) ha battuto Ramon Argentino Guidetti per knockout al secondo round.

Qualcuno, in Messico, aveva scritto che  il portoricano Orlando Cruz sarebbe stato un ostacolo tremendo  per l’emergente mancino Leonillo Miranda, 26 anni, mai esibitosi all’estero e mai opposto ad avversari di valore. Si può dire che mai profezia fu  più azzeccata. Il piuma di Sonora, contro il mancino 27enne Orlando Cruz (16vittorie), è finito ko al quinto tempo sul ring dell’Osage Elm Center di Tulsa, in Oklahoma. Miranda (30 vittorie ed una sconfitta) ha iniziato molto bene, colpendo duro e mettendo in difficoltà Cruz al terzo assalto, ma nel quinto round Cruz metteva in atto un durissimo attacco concluso con un diretto sinistro che mandava knockout l'avversario. Debutto vincente dell’olimpionico Gary Russel jr, che ha battuto Antonio Reyes per ko alla terza ripresa.Il leggero Marvin Quintero (15 vittorie ed una sconfitta) ha battuto al terzo assalto Nick Casal (18 vittorie,4 sconfitte ed un pari) dopo un magnifico match. Nei pesi massimi  il 23enne ed alto (1.91),  Travis Kauffman (15 vittorie di cui 12 prima del limite) ha battuto Ken Murphy per knockout al 2° round. Kaufmann che ha iniziato a boxare a nove anni è stato campione PAL nel 2004. Nei pesi medi l’indiano sioux George Tahdooahnippah (16 vittorie ed un pari) ha battuto Brandon Wooten per kot al sesto round. Continuiamo a sostenere che questo ragazzo dovrebbe trovarsi un nome di battaglia…

A proposito d’indiani…un giorno,un piccolo indiano chiese al capo tribù: “Grande capo, ma perché i visi pallidi hanno nomi facili come Bill, Joe, Tom, Bob, etc.etc e noi invece ci chiamiamo Nuvola Rossa,Penna di Falco,Cavallo Pazzo?”. Allora il grande capo lo guardò con commiserazione e gli rispose:” Vedi figliolo, quando nasce un bambino indiano noi osserviamo un evento naturale e gli affibiamo il nome! Così quando abbiamo visto una nuvola rossa abbiamo chiamato il bambino nuvola rossa, oppure quando è caduta una penna di falco lo abbiamo chiamato penna di falco! Ma perché mi fai queste domande… “Scorreggia di Cavallo”.

 Il 22enne idolo locale di Middlesbrough, Paul Truscott (12 vittorie ed una sconfitta), ha fallito davanti al suo pubblico la difesa del titolo del Commonwealth dei pesi piuma e subìto la prima sconfitta della carriera. Il nuovo Campione dell’ex-Impero Britannico è dunque il più esperto scozzese John Simpson (19 vittorie e 6 sconfitte) che, dopo uno scontro involontario con la testa al settimo assalto, ha visto il suo avversario impossibilitato a continuare il match e ha quindi indossato la cintura di campione. Truscott era partito bene, dominando nei primi round, ma Simpson  poi aveva un grande ritorno e al quarto tempo lo metteva anche in difficoltà con un potente gancio sinistro. Il match si è concluso in pieno combattimento quando la decisione era ancora aperta, ma il taglio sopra la palpebra dell’occhio destro di Truscott risultava veramente un pericolo per l'incolumità del pugile e veniva assegnata la vittoria a Simpson. Nei pesi massimi l’alto (1.96) Chris Burton (14 vittorie ed una sconfitta) ha battuto il 25enne bulgaro  Ivor Marinchev ai punti in 8 rounds.Unica sconfitta con Sam Sexton nel torneo dei pesi massimi.

 Sul ring di Donetsk l'ucraino Vyacheslav Senchenko ha conquistato il titolo mondiale Wba dei pesi welter battendo il connazionale Yuriy Nuzhnenko ai punti con verdetto unanime (116-112, 116-112, 118-110).

 In Florida, al Mallory Park di Key West, Eromosele Albert (22 vittorie, 2 sconfitte ed un pari), il nigeriano superwelter ex-campione NABO, ha superato ai punti Germaine Sanders (27 vittorie e 7 sconfitte) di Chicago. Per Albert si prospetta un nuovo match per il titolo WBO. Nel sottoclou, nuova battuta d'arresto per il 26enne figlio d’arte James McGirt jr(19 vittorie, 2 sconfitte ed un pari) che ha perso ai punti contro l’esperto messicano Angel Hernandez (29 vittorie e 7 sconfitte). Nei pesi massimi il 32enne mancino Darrell Madison (13 vittorie ed una sconfitta) ha battuto Dominic Jenkins ai punti in sei rounds.Nei pesi welters il 32enne mancino cubano Damian Frias (16 vittorie ed una sconfitta) ha battuto Edwin Algarin ai punti in 10 rounds.

 In Uraguay a Punta del  Este il 29enne idolo locale  Noe Gonzales Alcova (18 vittorie ed una sconfitta) ha conquistato il  vacante WBO latino dei pesi medi battendo per ko alla settima ripresa  Valentin Ochoa. Nel sottoclou il peso gallo Cristin Faccio (17 vittorie e 4 sconfitte) si è guadagnato la chance per il titolo  WBC Latino che disputerà  in Febbraio battendo per ko al quarto round Oscar Narvaez. Nei supermedi Jorge Rodriguez Olivera (15 vittorie) ha battuto Martin Davisd Islas ai punti in sei rounds.

Il ventenne filippino Bernabé Concepcion (27 vittorie, una sconfitta ed un pari), Campione NABF, ha aggiunto un altro titolo alla sua  bacheca. Sul ring dell’ Araneta Coliseum di Quezon City, a Manila, davanti  a quasi 4000 spettatori quasi tutti fedeli della “Iglesia ni Cristo”non ha avuto nessun problema a battere il keniota Sande Otieno (16 vittorie e 2 sconfitte) al quinto round . Concepcion aveva dominato fino ad allora, imponendo due conteggi all’avversario. Otieno alla quinta ripresa, non è stato più in grado di fermare la valanga di colpi che l'avversario, davanti ad un pubblico osannante, gli faceva piovere addosso.L’arbitro Tavish considerato un brutto taglio sull'arcata sopraccigliare sinistra di Otieno con il volto tumefatto e con i suoi secondi che non riuscivano a fermare l’emorragia… ha sospeso il match. Concepcion ha così conquistato il WBC International dei piuma e ora guarda  con interesse alla corona WBC di Oscar Larios oppure al campione WBO Steven Luevano. Il neo-campione,  seguito dai promoters Aljoe Jaro, acquisisce sempre più interesse tra gli appassionati filippini e questo suo match  è stato oggetto di un proprio e vero pellegrinaggio dal  villaggio nella zona di Catanduanes, dov'è nato Bernabe, a Manila per vedere il suo combattimento. E’ opinione che una sfida tra Concepcion e Larios attirerebbe al botteghino più di 10.000 persone. Un particolare che è anche un interrogativo…ma ai pugili impegnati nella riunione hanno pagato delle borse o sono passati con il cestino delle offerte?

 Il tailandese Denakaosen Kaowichit (45 vittorie, una sconfitta ed un pari)  ha conquistato il titolo WBA dei pesi mosca battendo il detentore Takafumi Sakata (33 vittorie, 5 sconfitte ed un pari) per knockout al secondo round in un match svoltosi a Hiroshima  in Giappone.Dopo aver  dominato il primo round,nel secondo il tailandese ha messo a terra con un crochet destro l’avversario per il conto totale! I due avevano impattato nel loro precedente match a Novembre.

 “Se tu vendi 50 biglietti hai bisogno di un organizzatore per combattere, ma se vendi  50.000 biglietti è l’organizzatore che ha bisogno di te…!”: l’ha detto  Bob Arum  a proposito dei 57.000 spettatori che hanno affollato l’antistadio di Manchester per il match tra Ricky Hatton e Juan  Lazcano.

 A Tokyo invece il giapponese Nobuo Nashiro ha sconfitto il connazionale Konosuke Tomiyama nel match per la corona dei pesi super mosca della stessa sigla. Per Nashiro, alla tredicesima vittoria su 14 incontri, è la seconda difesa del titolo, dopo quella ai danni di un altro nipponico, Kohei Kono, lo scorso settembre. Il successo è arrivato per ko tecnico all'ottava ripresa.

 Devid Lookmahanak che ha recentemente perso con Jorge Arce è uno dei migliori Muhay Tay  tailandesi  e non ha mai boxato tra i dilettanti! Come Muhay Tay ha disputato qualcosa come 120 matches (114 vittorie e 6 sconfitte). Ha vinto il titolo nazionale nei mosca e supermosca. Ha subito una sconfitta per knockout con il filippino Richard Olisa che lo sovvrastava di 3 kg nel loro match!

 Khedafi Djelkhir, medaglia d’argento nei pesi piuma alle Olimpiadi cinesi ha firmato un contratto per il passagio al professionismo con  Mahyar Monshipour. Djelkir ha debbuttato il  14 Marzo a Metz . Delkhir ha dichiarato :"Ho firmato con Monshipour perchè lo considero una persona onesta e competente che mi ha proposto un ingaggio giusto anziché i due soldi che mi offrivano gli altri e che ho considerato una mancanza di rispetto nei miei confronti!”.

De La Hoya ha annunciato a fianco della statua dedicatagli davanti allo Staples Center di non voler più combattere. Lascia dopo aver conquistato un posto nell'olimpo della boxe, l'oro olimpico di Barcellona 1992, 39 vittorie in 45 incontri tra i pro e dieci titoli mondiali in sei categorie  diverse . De La Hoya ha deciso di togliersi i guantoni per sempre. Il 36enne "Golden Boy" della boxe moderna , una delle ultime stelle rimaste della nobile arte, De La Hoya lascia dopo aver vinto 39 incontri  su 45 (30 per k.o.) e aver conquistato il titolo mondiale in sei diverse categorie di peso. Il primo alloro nella carriera del pugile nato a Los Angeles ma figlio di emigrati messicani arriva nel 1992, quando alle Olimpiadi di Barcellona conquista l'unica medaglia d'oro statunitense nella boxe (pesi piuma), che dedica alla memoria della madre, morta quando aveva 18 anni. Poi conquista anche il titolo mondiale e passa professionista dopo 223 vittorie e appena 5 sconfitte tra i dilettanti.  Tra i pro De La Hoya ripete il successo ottenuto tra gli amatori, e se possibile lo rende ancora più clamoroso. Sconfigge 17 campioni del mondo conquistando 10 titoli in sei categorie di peso diverse, record ineguagliato. Fondatore della "Golden Boy Promotions", è diventato uno dei pugili più ricchi della storia. L'ultimo match il 6 dicembre scorso, perso per k.o. tecnico dopo l'ottava ripresa dal filippino Manny Pacquiao all'MGM di Las Vegas. Pacquiao aveva dominato la sfida dall'inizio alla fine, infliggendo allo statunitense la quarta sconfitta negli ultimi sette incontri. De La Hoya ha annunciato la sua decisione tra le lacrime: "La boxe è la mia passione, quello che sono nato per fare - ha detto -. E se non posso più farlo al massimo livello, non è giusto andare avanti. Non è giusto per me, per i tifosi, per nessuno. Sono arrivato alla conclusione che è finita per me sul ring. Sapere che non combatterò più è difficile, ma ora penserò al futuro di questo sport". De La Hoya resterà comunque nel mondo della boxe come promotore.

 Era il 15 aprile del 1985 quando  Marvin Hagler difende le sue cinture contro Thomas Hearns per l'incontro che viene pubblicizzato dai media come The War ("La Guerra"). L'incontro, nonostante si sia risolto in tre rounds a favore di Hagler, viene ricordato come uno tra i più violenti e spettacolari tra pesi medi, anche per il valore dei due pugili. Hearns ebbe la meglio nel primo round sfruttando il suo gancio destro essendo dotato di superiore allungo rispetto ad Hagler che era più basso di statura. Tuttavia la differenza tra i due pugili fu la capacità di incassare i colpi: Hearns, di mascella più fragile rispetto ad Hagler, fu colpito con un largo destro e messo KO alla terza ripresa . Una piccola curiosita’ . Hagler , che vive in Italia si dichiara tifoso della Sampdoria .

Niente di fatto sul fronte del professionismo per il Tatanka d'argento che, d'accordo con Don King, ha rimandato qualsiasi decisione. L'offerta italiana è ancora troppo grande in confronto a quella americana. La "white hope" indosserà ancora casco e maglietta…  10 aprile 2009. Clemente Russo parte con la moglie Laura Maddaloni per Miami alla ricerca di una risposta definitiva al suo futuro. Dopo aver conquistato gli americani a Chicago in occasione dei Campionati Mondiali AIBA del 2007, dopo aver rifiutato l'offerta italiana del manager Salvatore Cerchi e quella tedesca di Klaus Peter Khol, sul piatto del professionismo a tentare l'ambizioso argento olimpico di Pechino 2008, con 188 match all'attivo da dilettante, sono stati tre nomi della portata di Bob Arum, Oscar de La Hoya e Don King. Quest'ultimo ha battuto sul tempo la concorrenza inviando i biglietti elettronici all'agente Russo. Una Pasqua da non dimenticare, nel regno del pugilato professionistico mondiale più elettrizzante dove tutto è possibile o almeno quasi tutto. L'offerta di cui si è parlato fino al giorno della partenza del pugile campano è sfumata ma in nome della ragione.  14 aprile 2009. E' arrivato l'atteso annuncio. Del chiodo su cui appendere casco, maglietta e guantoni da otto once neanche l'ombra. Una decisione presa di comune accordo tra Clemente Russo e Don King e maturata dall'atleta azzurro da molto tempo: "Dopo le Olimpiadi di Pechino, nella confusione di promesse ed ingaggi annunciati ma mai concretizzati, mi sono rifugiato in Sudafrica per pensare, partecipando al reality La Talpa che tra l'altro mi ha dato grande popolarità. Il nome di Don King, ovviamente, è uscito solo ora che ho messo piede a casa sua. A gennaio un collaboratore di Don King mi ha chiamato per invitare me e mia moglie Laura a passare la domenica di Pasqua nella sua casa di Miami per un barbecue tra amici. E così è stato. Don King mi ha accolto nella sua splendida villa con 'la mia casa è la tua casa', ricoprendomi di attenzioni e illustrandomi il suo progetto. Lunedì mattina nel suo ufficio abbiamo parlato di affari ma prima che mi facesse la tanto attesa offerta l'ho interrotto volendogli prima illustrare io ciò che sarei andato a perdere in Italia. Per prima cosa il fatto di far parte della Nazionale Azzurra e di essere una delle colonne portanti della Federazione Pugilistica Italiana, che mi tratta molto bene e a cui sono molto legato. Secondo, il posto nella Polizia di Stato che per me e per mia moglie rappresenta una sicurezza importante per il futuro, soprattutto dal punto di vista economico. Terzo fatto, da non sottovalutare, è che oramai in Italia sono un personaggio pubblico. Per le apparizioni televisive, del resto, sono ben remunerato. Don King non sapeva che avessi partecipato ad un reality... Questa volta è stato lui a bloccarmi. Ha strappato davanti a me la sua offerta dicendomi, in assoluta sincerità, che la "white hope", speranza bianca, come mi ha soprannominato, ora ha la sua audience in Italia e non può assolutamente perderla. La crisi che è partita dall'America ha investito anche il pugilato – Io non voglio raccontarti bugie e farti false promesse – mi ha detto Don che una proposta, però, me l'ha fatta. Quella di dargli tempo per parlare con le televisioni italiane. A settembre, a Milano, in occasione dei campionati mondiali, sarà a bordo ring per vedermi all'opera e mi ha detto che si darà da fare per prendere accordi con le televisioni, in modo da potermi offrire un grande e giusto ingaggio. Ci siamo salutati e dati appuntamento a Milano". Appena rientrato da Miami, Clemente Russo sembra avere finalmente le idee chiare: "Conoscere Don King è stato entusiasmante e sono soddisfatto della decisione presa perché ora posso dedicarmi tranquillamente alla preparazione dei mondiali ed affrontarli, in casa, con un obiettivo. Lo stimolo al grande ingaggio che se verrà sarò contento tanto quanto il continuare a vestire la maglia azzurra. Non si può mai dire e di certo non chiuderò la porta in faccia al futuro, qualunque esso sia, ma per ora il mio obiettivo, a breve termine, è l'evento iridato, anche se non nascondo che Londra 2012 è sempre una meta che ho nel cuore ed a cui vorrei arrivare…".

Ritorna la Grande Boxe e questa volta l’affermazione c’è tutta in quanto, erano diversi anni che non si vedeva una manifestazione del genere in Campania con 5 incontri professionistici contemporaneamente con pugili di valore assoluto sia emergenti che affermati come Silvio Branco ed il Campione del Mediterraneo sfidante ufficiale al titolo italiano dei welter Giuseppe Langella.
Ma andiamo con ordine, la manifestazione organizzata da Elio Cotena, che per l’occasione era affiancato dal figlio Luciano già organizzatore di eventi sportivi di altri sport come la maratona del nuoto Capri-Napoli, è stata allestita nello splendido Palazzetto dello Sport di Casoria la città natale della medaglia di bronzo Olimpica di Pechino Vincenzo Picardi ed imperniata sulla sfida valevole per il Campionato del Mediterraneo IBF dei welter tra il detentore di Torre Annunziata Giuseppe Langella e lo sfidante Tarantino Michele Mottolese. I primi a salire sul ring ed a vincere i loro rispettivi confronti sono stati proprio i due fratelli del medagliato Olimpico Luca e Giuseppe a riscaldare il numeroso pubblico e
a fare da apripista ai match professionistici. Il primo professionista ad essere impegnato è stato il welter Salvatore Carrozza protagonista di una buona prova contro il magiaro Jozsef Molnar che provava in tutti i modi possibili a cercare di pressare e chiudere alle corde il Napoletano il quale sistematicamente lo colpiva d’incontro spostandosi con buon tempismo sulle gambe. Vittoria netta e salutare per l’allievo del M° Bottiglieri dopo quella riportata appena 15 giorni prima contro Gerberez dandogli quella giusta sicurezza nell’affrontare i match. Il secondo match professionistico vedeva opposto il salernitano Samuele Esposito contro l’esperto Bela Sandor. Esposito è subito partito all’attacco dell’avversario il quale, nella prima è riuscito a controllarlo più per una maggiore abitudine nello stare sul ring che per le sue doti tecniche. Alla terza ripresa sui continui attacchi di Esposito, anche se spesso non molto ordinati, il navigato Sandor viene colpito allo stomaco con un diretto destro seguito da un gancio sinistro di rara potenza che lo manda giù carponi al tappeto. Ennesima vittoria per ko per l’allievo del M° Casella che si conferma autentico bulldozeer del ring confermando doti di picchiatore autentico e spettacolare il quale, se riuscirà a gestire meglio la sua potenza, potrebbe diventare per le sue doti fisiche un pugile difficile da affrontare per molti. Il terzo match era quello al limite degli 83 kg tra Silvio Branco, per l’occasione all’angolo seguito da Biagio Zurlo, ed il magiaro Roland Horvath. Per il campione di
Civitavecchia un incontro che gli è servito soprattutto a ritrovare l’abitudine al ring e di provare nuovi automatismi tattici in vista della già programmata sfida iridata contro il Rumeno-Canadese Diaconu. Branco è stato abile fin dall’inizio a centrare il volto del malcapitato Horvath con il suo lungo jab sinistro quasi invitandolo ad avanzare per poi centrarlo con il diretto destro doppiato in piu’ occasioni dal gancio sinistro. Ed è proprio un’azione del genere, eseguita alla perfezione, a centrare il volto dell’ungherese facendolo visibilmente accusare il colpo costringendo l’arbitro al conteggio fino al 10. Vittoria a parte Branco, alla soglia dei 42 anni, ha dimostrato di possedere ancora quella voglia e quella
determinazione, supportate da una condizione atletica e fisica eccellente, indispensabili per la sfida che dovrà sostenere per il Campionato del Mondo dei Medio Massimi. Con la diretta di RAI SPORT PIU’ si giunge al quarto match professionistico valevole per il Campionato del Mediterraneo IBF dei welter tra Giuseppe Langella che si presentava sul ring anche con la cintura in suo possesso del
Mediterraneo della WBF contro Michele Mottolese pugile allenato dal M° Vincenzo Quero. Il match ha seguito sempre lo stesso andamento con Langella che cercava di braccare in tutti i modi lo spilungone Mottolese che lo sovrastava di ben 18 cm in altezza. Alla sesta ripresa il Campano, spronato all’angolo a dare qualcosa in piu’ per non essere monotono nell’azione, ha centrato con un diretto destro l’avversario seguito sia dal montante sinistro che dal gancio destro costringendolo al conteggio. Le riprese successive sono state vinte tutte da Langella il quale però, al termine dell’incontro, malgrado la sua netta vittoria non è apparso pienamente soddisfatto per non aver potuto dimostrare, per le caratteristiche sia tecniche che fisiche dell’avversario, la sua boxe di fighter. Comunque vittoria netta per Langella che nell’arco di tempo di 60 giorni si batterà per il Campionato d’Italia contro il Veneto Italo Brussolo. Per l’ultimo match a salire sul ring è stato il beniamino di casa Salvatore DeMartino allenato da Antonio Picardi che era opposto al mancino Cshaba Bhata. Per DeMartino si è trattato di un ritorno sul ring dopo circa tre anni di assenza ed ha dimostrato ancora di avere lo smalto degli anni scorsi e che lo stop, dovuto per motivi di lavoro, a 27 anni non hanno scalfito le sue ambizioni di potersi battere per un Campionato Nazionale o Internazionale che sia. L. M.

Al Mondiale dei massimi Ibf e Wbo mancano ancora due mesi, ma Vladimir Klitschko e David Haye sono già in clima da ring. Dopo il primo faccia a faccia tenuto la scorsa settimana a Gelsenkirchen, in Germania - dove avrà luogo il combattimento per le due cinture iridate - i due pugili si sono ritrovati a pochi  centimetri di distanza oggi a Londra, per una conferenza stampa scandita da insulti, interruzioni continue e Boksen: 'afgerukte hoofden' zetten de toon titelgevecht promesse di lezioni memorabili. A far alzare i toni è stata la t-shirt sfoggiata nuovamente del britannico Haye, una maglietta nera in cui lo sfidante è ritratto mentre al centro del quadrato tiene in mano le teste mozzate del campione ucraino Vladimir Klitschko e del fratello Vitali. "Mi chiedo cosa mai potrà inventare ancora. Taglierà la testa di mio padre? Quella di mia madre? Forse", ha detto il 33enne Klitschko, "se la prenderà con la mia religione o con la mia razza. Ha superato il limite, questo non è sport". Haye, come da copione, non ha ascoltato le rimostranze del campione, interrompendolo in continuazione con insulti e minacce. Il 28enne britannico nel Mondiale di giugno affronterà il suo primo grande appuntamento da peso massimo, categoria scelta dopo la rinuncia al titolo iridato dei cruiserweight. "Lui faceva bene il suo lavoro in quella categoria ed è lì che deve restare", ha tuonato Klitschko: "Ha solamente due incontri tra i massimi e ora vuole essere il campione. Quindi ascoltate bene quello che vi dico. Questo tizio verrà punito, prenderà pugni, pugni e ancora pugni in faccia per dodici riprese. Poi - ha aggiunto l'ucraino voltandosi verso Haye - nell'ultimo round ti metto knockout". Oltre alla rabbia di Klitschko lo sfidante dovrà fare i conti con un netto svantaggio in fatto di altezza (circa otto centimetri) e peso (13 chili). Ma Haye non ha paura e promette di conquistare i due titoli dell'ucraino in maniera inequivocabile: "Non sarà un combattimento, ma un massacro. Dal punto di vista fisico ha diverse risorse", ha spiegato il britannico, "ma io farò in modo che i suoi punti di forza diventino dei problemi per lui. La tattica che ha utilizzato per tutta la carriera non funzionerà contro me. Lo farò combattere, perché lui è un pugile a cui non piace combattere e non sopporta il ring. Un vero peso massimo deve essere un guerriero". La prevendita per il match di Gelsenkirchen, intanto, procede a gonfie vele. Ad oggi sono stati venduti 47mila biglietti, di cui 30mila solamente lo scorso venerdì, giorno di apertura del botteghino. Bernd Boente, manager dell'entourage dei fratelli Klitschko, ha spiegato che gli organizzatori del Mondiale prevedono 60 o 70mila spettatori sulle tribune dello stadio della squadra di calcio tedesca dello Schalke.

 

Ridiamo?  Ridiamo?  Ridiamo?  Ridiamo?  Ridiamo?  Ridiamo?

Ha detto Gennarino : Varenne, a fine carriera, smise di correre  e fece lo stallone…. E anch'io, tra pochi mesi...andrò in pensione

L'ottimista vede opportunità in ogni pericolo, il pessimista vede pericolo in ogni opportunità.

La notte scorsa abbiamo avuto in casa dei ladri gay. Sono entrati dentro e hanno riarredato l'appartamento.

Quando non sai fare niente, bisogna almeno essere ambiziosi.

La cosa peggiore che si possa fare ad una donna e' chiuderla in una stanza con mille cappelli e neanche uno specchio

Ho detto al mio dottore che mi sono rotto la gamba in due posti. E lui mi ha risposto: "La smetta di andare in quei posti!"

Quand'ero piccolo non avevo l'orologio. Cosi' usavo la batteria. Iniziavo ad esercitarmi durante la notte e i vicini gridavano: "Bel momento per suonare la battteria alle 3 di notte!".

Sono innamorato della stessa donna da vent'anni. Se mia moglie lo scopre mi ammazza.

Volevo fare qualcosa di carino così ho comprato una sedia a mia suocera. Adesso però non vogliono farmi inserire la spina.

Faceva cosi' freddo che ho visto un politico con le mani nelle sue tasche

Il nonno di Gennarino raccontava una favola al nipotino: "...e fu così che il boscaiolo trovò un vitello magico che faceva le uova d'oro...". il ragazzino : "Ma nonno, il vitello non fa le uova". Il nonno risponde : “Ma non capisci ...ti ho appena detto che era magico!".  

Per un periodo di tempo Galeazzi ha fatto anche l'uomo-sandwich, ma andò male. Mica è facile trovare fette di pane così.. grandi.  

Il sesso fa bene sempre, e lo intendo fare anche durante la terza età. L'unico problema sarà trovare adolescenti consenzienti.  

Ho appena scritto una biografia dell’ottomano, ma non è autorizzata. Forse perché inizia con la frase: “Ora vi racconterò la storia di un grosso figlio di puttana...”.  

Che tipo di preliminari prediligi?". "Contrattare sul prezzo".  

Il fumo uccide…perché la vita mica scherza.

Il sesso e' peccato a... farlo male!

Seguendo l'esempio di Pippo Baudo con il Festival di Sanremo, anche la Banca Centrale Europea ha abbassato il tasso d'interesse

Berlusconi: "Mandero' 3000 Carabinieri a Gaza…” .  Previti invece ce li voleva mandare tutti, ma proprio tutti!

A proposito di torture: Berliusca ha detto: "Fini rimarrà nel mio… Gabinetto".

Ha detto Veltroni : “Occorre superare le divisioni!! Basta con le vecchie formule!! Destra e Sinistra. Molto meglio noi sopra e voi sotto!!”.

Ciao a tutti alla prossimase ci sara’

 

LO SPECIALE ELEZIONI C.O.N.I. di boxemaccheroni  

Giovanni Petrucci spiega di essersi ricandidato alla presidenza del Coni affinche' l'Italia rimanga al top dello sport internazionale.'L'auspicio per il futuro- dice il presidente in carica del Comitato Olimpico Italiano - e' far si' che si possano ottenere sempre migliori risultati sul piano delle medaglie, della lotta al doping e della continua maggiore diffusione della pratica sportiva nel nostro Paese. Sono queste le sfide che mi sento di raccogliere in vista del prossimo quadriennio'.

Presidente del Coni dal 1999, nato a Roma il 19 luglio 1945 e' sposato con Raffaela e ha due figli,. Nel corso della sua carriera accademica ha conseguito la Laurea in Scienze Politiche, con specializzazione in Diritto del lavoro e, dopo aver prestato il suo operato per otto anni presso la segreteria generale del Coni, è passato per un anno alla Lega Nazionale Professionisti della Figc, a Milano.
Dal 1977 al 1985, Petrucci è stato segretario generale della Federazione Italiana Pallacanestro (Fip), incarico lasciato per andare a ricoprire analogo ruolo presso la Figc, rimanendovi per i successivi sei anni. Nell'ambito della Figc ha avuto anche l'incarico di commissario straordinario dell'Aia (Associazione italiana arbitri). Nel 1991 ha quindi lasciato la Federcalcio per rivestire, per sei mesi, la carica di vicepresidente esecutivo della Roma.

Nel 1992 è stato eletto presidente della Fip, per poi essere riconfermato nel 1996. Il 20 maggio 1994, intanto, è entrato a far parte della commissione esecutiva della Fiba (Federazione Internazionale del basket).
Dal 1997 entra a far parte della commissione esecutiva del Coni e, nel gennaio del 1999, è designato dal consiglio nazionale del Comitato Olimpico alla presidenza dell'ente. Con decreto del presidente della Repubblica, il 6 febbraio 1999 viene quindi nominato presidente del Coni. Il 9 dicembre 2000 è nominato dalla giunta esecutiva del Coni, commissario straordinario della Federcalcio (mandato poi prorogato fino all'ottobre 2001).

Il 18 aprile 2001 Petrucci è eletto, per il quadriennio olimpico 2001-2004, presidente del Coni, carica riconfermata (per il quadriennio 2005-2009) il 19 maggio 2005. Nel 2002, con decreto del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, di concerto con il Ministro per l'Economia e le Finanze, è nominato componente del consiglio d'amministrazione dell'Istituto per il Credito Sportivo, in rappresentanza del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Dal 2002, rinnovato nel 2005 e nel 2008, è presidente della Coni Servizi Spa.
Nel 2000, con decreto del Capo dello Stato, gli è conferita la nomina di Grande Ufficiale dell'Ordine al "Merito della Repubblica Italiana", mentre nel 2004 è insignito dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, dell'onorificenza Cavaliere di Gran Croce. Il 7 marzo 2009 è insignito dell'Onorificenza di Commendatore dell'Ordine Equestre di Sant'Agata.

Giovanni Malagò, presidente del Circolo Canottieri Aniene e del comitato organizzatore dei mondiali di nuoto di Roma 2009, si è candidato all'elezione nella giunta nazionale del Coni. Malagò, che ha già fatto parte dell'organismo dal 2001 al 2003, si è presentato in quota dirigenti: alle elezioni del 6 maggio si erano già candidati nei giorni scorsi l'ex campionessa olimpica e attuale membro Cio Manuela Di Centa e l'ex presidente della Fisi Gaetano Coppi. I posti a disposizione in giunta per i dirigenti non presidenti federali sono due.

Paolo Barelli, senatore Pdl e presidente della Federazione Italiana Nuoto, ha depositato la propria candidatura alla guida del Coni. Le elezioni del Comitato olimpico nazionale italiano per il quadriennio 2009/2012 sono in programma mercoledì 6 maggio. Venti volte campione italiano e ventidue volte primatista italiano di nuoto, Barelli ha partecipato ai Giochi olimpici di Monaco del 1972 e a due finali olimpiche nel 1976 a Montreal. Porta la sua firma la prima storica medaglia mondiale del nuoto italiano maschile: il bronzo con la staffetta 4x100 stile libero a Cali, in Colombia, nel 1975. Il 19 maggio del 2005 è stato eletto membro della giunta Coni per il quadriennio 2005-2008. In veste di presidente della Federazione italiana nuoto ha vinto, il 16 luglio 2005, la candidatura per ospitare a Roma la tredicesima edizione dei Campionati mondiali di nuoto, pallanuoto, tuffi, nuoto sincronizzato e nuoto in acque libere, gare che si disputeranno presso il complesso del Foro Italico e al Lido di Ostia dal 17 luglio al 2 agosto prossimi e coinvolgeranno più di 2.500 atleti e 1.500 tecnici e delegati in rappresentanza di oltre 170 nazioni. Negli otto anni di Presidenza Barelli, la Federnuoto ha vinto 105 medaglie agli europei, 43 ai mondiali e cinque alle Olimpiadi in vasca lunga, raggiungendo un buon livello tecnico e crescendo anche sotto l’aspetto sociale attraverso la sezione Nuoto per salvamento, attualmente impegnata al fianco della Protezione civile nei territori abruzzesi colpiti dallo sciame sismico dei giorni scorsi. Oggi l’Italia conta più di cinque milioni di praticanti, con un incremento superiore al 30 per cento rispetto al 2000. Eletto a Palazzo Madama nel 2001, Barelli ha approfondito la sua esperienza lavorativa in problematiche legislative, fiscali e gestionali nel mondo dell’associazionismo e del “no profit”. Esperto nel settore turistico e in materia televisiva, è stato presidente del consiglio di amministrazione dell’Azienda di promozione turistica della provincia di Roma e assessore al Turismo, Sport, Spettacolo e Tempo Libero dello stesso Ente dal 1999 al 2001. È stato anche responsabile per lo Sport dell’Unione Province di Italia. Attualmente è vicepresidente della settima commissione permanente Istruzione pubblica, beni culturali oltre che membro della commissione parlamentare di Vigilanza dei servizi radiotelevisivi.

''Con la candidatura di Barelli alla presidenza del Coni e' a rischio l'autonomia dello sport italiano'' .
'' Quando un autorevole senatore della maggioranza di governo, che da molti anni fa politica e che e' stato eletto al Senato della Repubblica nelle file di Forza Italia e che adesso milita nel Pdl , vuole fare il presidente del Coni e' chiaro che si paventa un pericolosa invasione di campo della politica nel mondo dello sport . Tra i due incarichi - aggiunge - c'e' troppa incompatibilita' e siccome viviamo in un Paese che gia' vive diversi conflitti di interesse , e' fondamentale che almeno lo sport mantenga intatta la sua autonomia dalla politica . Non dimentichiamo poi il ruolo importante che nello sport italiano e nelle sue vicissitudini ha avuto e sta ancora avendo l'attuale presidente Petrucci che ha sempre rappresentato con equilibrio e serieta' il ruolo di presidente eletto dall'assemblea elettiva . Comunque la migliore garanzia e' rappresentata dagli esponenti dello sport che saranno chiamati a votare la massima carica del Coni . Tengono molto all'autonomia dello sport dalla politica '' .

 

MEDITATE GENTE… MEDITATE

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