logo ilguerriero.it

Pugilato

[ Home ] Precedente ] [ Forum ] [ La bacheca ] [ Ricerca nel portale ] [ Ricerca nel web ] [ Video ] [ Prossimi eventi ] [ Contatti ]

Stampa questa pagina Stampa la pagina


Boxemaccheroni

Il campione WBA dei pesi massimi Nikolay Valuev (50 vittorie di cui 34 prima del limite ed una sconfitta ) ha conservato il suo titolo battendo con decisione a maggioranza la “leggenda”  il 46enne Evander Holyfield (42 vittorie di cui 27 prima del limite, 10 sconfitte e 2 pari) ai punti in 12 rounds nell’Hallenstadion di Zurigo in Svizzera. Avvio cauto per entrambi i pugili , ma con Holyfield abile a portare i suoi sinistri e danzare davanti al mastodontico avversario. Il match va avanti per qualche ripresa su questo tema tattico  con un Valuev lento ed impacciato ed un Holyfield pimpante. Finalmente dal quarto round Valuev comincia a far sentire la pesantezza dei suoi colpi diventando anche più accurato nel portarli. Il sesto round sembra cruciale con Valuev che appare in svantaggio sui cartellini ma che prende il controllo del match nel settimo ed ottavo round.Nel nono Holyfield si sbilancia per un largo sinistro del russo. Percependo che la vittoria gli sta sfuggendo di mano Holyfield incrementa la sua azione portando belle serie al corpo nella corta distanza. L’ultimo round segue la falsariga del match con Holyfield che si tiene a distanza e punzecchia con il jab per poi accorciare ed ottenere discreti risultati nella corta distanza. Al vedetto negativo Holyfield riceve comunque l’applauso del pubblico elvetico. Il supermedio Mads Larsen (51 vittorie di cui 38 prima del limite  e 2 sconfitte) ha dimostrato di essere il secondo danese al mondo ai vertici mondiali  (il primo è  il campione WBA, Mikkel Kessler ) battendo con un’impressionante prestazione culminata con un kot al settimo round l’italiano ex stella della kickboxing  Roberto Cocco (9 vittorie e 3 sconfitte). Larsen ha subito fatto capire a cocco che avrebbe usato la sua arma migliore, il jab destro. A metà match il danese ha cominciato a portare ganci e montanti che hanno arrossato il volto dell’italiano.Nrel sesto round larsen ha forzato il ritmo e la fine è arrivata nel round successivo con un pesante sinistro che ha sbattuto alle corde Cocco,ormai privo di difesa. Bene ha fatto l’angolo dell’italiano a lanciare l’asciugamano.L’italiano residente in Germania, il calabrese Francesco Pianeta (18 vittorie di cui 11 prima del limite) ha difeso la sua corona EBU-EE dei pesi massimi battendo il forte e coriaceo freancese  Johann Duhaupas (17 vittorie di cui 10 prima del limite ed una sconfitta). Match combattuto con colpi isolate dov ePianeta ha mostrato di essere in possesso di una mano più pesante en di essere leggermente più tosto del rivale.Nell’ultimo round il francese ha tentato il tutto per tutto , ma era ormai troppo tardi! Lo score è stato il seguente 117-111 (Garcia), 116-112 (Perez),115-113 (Parris), tutti per il mancino calabro tedesco. Il forte colpitore ukraino residente in Belgio, il peso massimo Oleg Platov (27 vittorie ci cui 21 prima del limite ed una sconfitta ) è tornato sul ring dopo quasi un’anno di assenza trovandosi di fronte il clownesco americano Jason Gavern (15 vittorie, 5 sconfitte e 3 pari) che le ha tentate tutte per finire in piedi le otto riprese previste. Gavern ha avuto fortuna nel resistere al “fuoco” letale di  Platov. Lo sconcertato Platov è riuscito anche ad inviarlo al tappeto nel sesto round, ma Gavern si è rialzato ancora più motivato ad utilizzare i suoi trucchi per scampare il pericolo. Lo score è stato :  80-72 e due volte  79-72 per Platov. La 40enne  Eileen "The Hawaiian Mongoose" ( la mangusta hawaiana) Olszevski (5 vittorie, 2 sconfitte e 2 pari) ha conservato la corona WIBA dei pesi mosca nel match che la vedeva opposta alla tedesca  Nadia Raoui (9 vittorie ed un pari) con un controverso pareggio (96-95 per l’americana, 98-92 per la  Raoui ed un salomonico e piratesco 95-95) Raoui è stata più aggressiva con la  Olszewski più esperta che colpiva di meno ma era più precisa soprattutto inizialmente. Il massimo leggero russo Jimmy Kapanov (9 vittorie) ha battuto Paolo Ferrara (25 vittorie, 13 sconfitte ed un pari) ai punti in 6 rounds. Tutti e tre i giudici si sono espressi in favore del più tecnico mancino russo. Ferrara era in buone condizioni ma è sembrato appagato e rassegnato al ruolo del collaudatore contro un avversario inesperto e non certo trascendentale. Il canadese residente negli USA, un autenticoartista  re del knockout,  Bermane Stiverne (16 vittorie tutte prima del limite ed una sconfitta) ha “fulminato”  Lyle McDowell (27 vittorie di cui 18 prima del limite, 12 sconfitte ed un pari) in un solo round!.

Nel Parque Andres Quintana Roo di Cozumel in Mexico, Humberto “Zorrita” Soto (46 vittorie, 7 sconfitte e 2 pari)  ha finalmente risolto l’affare con il dominicano  Francisco Lorenzo (33 vittorie e 5  sconfitte) battendolo in modo chiaro per il titolo vacante dei superpiuma della WBC.Il 28enne messicano  perse per una controversa squalifica con Lorenzo lo scorso giugno.Questa volta  Soto ha usato la sua abilità e la sua velocità per dominare il confronto. Lorenzo le ha provate tutte ( anche qualche testate e qualche colpo sotto…). Soto ha controllato a piacimento il match che ha visto Lorenzo raccogliere due richiami nel secondo e settimo round.  Match a senso unico con Soto vincitore per (117-109 , 117-109,118-108). Il  match dei pesi piuma tra l’ex campione del mondo r WBC, Guty Espadas (44 vittorie e 7 sconfitte) ed il nicaraguense  Fredy Blandon (9 vittorie,  15 sconfitte ed un pari) è terminato al decimo round dopo uno scontro di teste che ha ferito  Espadas all’occhio sinistro. In quel momento il 34enne Espadas era chiaramente in vantaggio ai punti (100-90,100-90 , 100-91). UNei pesi leggeri il 18enne Antonio Lozada Jr (18 vittorie di cui 16 prima del limite) è stato forzato a finire l’intera distanza delle sei riprese per la seconda volta in carriera da Tomas Sierra (10 vittorie e 7 sconfitte). Lozada che ha iniziato a boxare da professionista a 15 anni ( 4 Agosto 2006).Nei supermosca il sensazionale 19enne Jose Salgado ( 16 vittorie) ha battuto il molto più esperto  Melchor Cob Castro (71 vittorie , 12 sconfitte e 4 pari) ai punti in 12 rounds (118-110, 117-111,115-114) per il titolo WBC CABOFE. Nei pesi leggeri al femminile l’ex coniglietta di “Playboy”, la 41enne Mia (Rosales)  St John (45 vittorie , 9 sconfitte e 2 pari) ha battuto la 32enne colombiana Darys Pardo (20 vittorie, 6 sconfitte e 3 pari) ai punti in 8 rounds per il titolo WBC International. Nei superleggeri il 24enne messicano Javier “El Terribile” Castro (19 vittorie ed una sconfitta) ha battuto Alejandro Mendez per kot al primo round. L’unica sconfitta, Castro l’ha subita per squalifica al primo round nel 2005 con Jorge Reyna.

Nell'Hollywood Park Casino d'Inglewood in California, in una vera battaglia, l’ex campione del mondo , il  russo Roman Karmazin (37 vitttorie, 3 sconfitte ed un pari) ha dominato il confronto con l’americano  ex campione del mondo Bronco McKart (51 vittorie, 9 sconfitte ). Più volenteroso ed aggressivo, Karmazin ha meritato di vincere ai punti in 12 rounds ( 117-111, 118-110, 119-109). Questo successo rilancia le ambizioni di Karmazin a livello mondiale nei pesi medi. Nei pesi welters, l’irlandese Dean Byrne (10 vittorie) ha battuto Francisco Rios Gil (6 vittorie e 9 sconfitte) per kot al quarto round. Byrne, che è allenato da Freddie Roach, ha messo l’avversario al tappeto nel terzo round. La fine del match quando Rios è stato scosso da un destro di Byrne che l’ha scaraventato alle corde. L’arbitro Wayne Hedgepeth si è interposto fermando il match. Nei pesi massimi  Lateef Kayode (5 vittorie) ha messo due volte a terra Ethan Cox nel secondo round. Quando poi Cox ha accusato ancora un colpo, l’arbitro ha sospeso il match. Continua a vincere il mediomassimo ucraino Ismayl Sillakh (6 vittorie) che ha battuto in due rounds  Jose Corral (6 vittorie e 9 sconfitte). Il supergallo Khabir Suleymanov (6 vittorie) ha conservato la sua imbattinbilità superando ai punti in quattro  rounds (38-38, 39-37,  40-36), l’americano  Lante Addy (6 vittorie e 3 sconfitte).

 

A Denver in Colorado l’imbattuto superleggero Mike Alvarado (24 vittorie) ha vinto il trofeo Telefutura solo Boxeo battendo dopo quattro brillanti riprese Miguel Huerta (27 vittorie, 10 sconfitte ed un pari),Alvarado in ottima forma ha fermato l’avversario nel quarto tempo quando l’arbitro è intervenuto per sospendere il match ed  assegnargli una vittoria ormai acquisita. Nella stessa riunione il leggero Brandon Rios (19 vittorie)  ha proseguito la sua carriera da imbattuto mettendo knockout al quinto tempo Carlos Guevara (12 vittorie, 7 sconfitte ed un pari). Prima del knockout definitivo Rios aveva messo due volte al tappeto Guevara nel quinto round.

 

Due titoli WBF in palio a Washington D.C. nella  Howard University’s Burr Gymnasium.Match clou quello tra l’albanese campione dei pesi medi Kreshnik “The Eagle” Qato (18 vittorie e 6 sconfitte) che ha ingaggiato un duro testa a testa con lo sfidante David “The Weezil” Estrada (12 vittorie ed 11 sconfitte) di Chicago. Presenti molti tifosi albanesi che hanno festeggiato il loro compatriota alla sua prima apparizione negli USA. Qato ha risolto,il match nel sesto round quando ha investito Estrada con una scarica di colpi  che l’ha fatto sanguinare dal naso e ferito  ad un occhio. A questo punto,  mentre l’angolo  di Estrada stava per lanciare l’asciugamano,  l’arbitro li ha preceduti chiudendo il match! Nei pesi massimi  Horace “The Reason” Grant (14 vittorie e 2 sconfitte) ha avuto qualche piccolo problema prima di battere  Kevin Hood per kot al terzo round. La star del “Contender- Season One” Jessie Brinkley (32 vittorie e 5 sconfitte) ha battuto per kot al terzo round  “Gentleman” James Johnson . Brinkley ha lavorato al costato di  Johnson mandandolo due volte a terra e provocando la sospensione del match. Nei pesi medi l’olimpico ghanese 2008 Bastie “The Beast” Samir ha colto la terza vittoria da professionista battendo William “Bam Bam” Armstead. Un feroce colpo al corpo ha fatto male ad Armstead che poco dopo ha accusato un terribile colpo al mento finendo knockout al primo round.

 

 Nel  Northern Lights Casino di Walker in Minnesota, il 44enne peso massimo  John Sargent (29 vittorie e 5 sconfitte) ha battuto per knockout al quinto round il mestierante Marcus Rhode (34 vittorie e 36  sconfitte). Sempre nei pesi massimi, il gigantesco bielorusso 6'5 Yevgeniy "Boris the Russian Giant" Shishporenok ha portato a sei le sue vittorie battendo  Mike Stevens.

 

A Santo Domingo l'ex  Campione del mondo  di due  categorie Joan Guzman (29 vittorie) ha battuto ,in quella che era una semifinale WBA per il titolo dei pesi leggeri,Ameth Diaz (25 vittorie e 7 sconfitte).Un match caratterizzato dalla superiore velocità di Guzman  che non ha mai permesso a Diaz di mettere a segno colpi importanti. Il match è apparso segnato  fin dalla quarta ripresa quando Guzman ha preso possesso del centro ring e condotto il duello nella direzione voluta. Significativi i punteggi 119-109, 120-108, 119-109 tutti per il pugile di casa.Ora Guzman avrà la opportunità di lanciare la sfida al campione  Nate Campbell. In un match valido per il titolo WBA Fedelatin dei superpiuma, Argenis Mendez (13 vittorie ed una sconfitta) ha battuto ai punti in 8 rounds Arturo Gomez (15 vittorie, 11 sconfitte e 3 pari). Gomez ha respinto un improvviso e repentino attacco di Mendez, ma il risultato non è stato mai in discussione. Nei superleggeri il 24enne Victor Manuel Cayo (19 vittorie di cui 14 prima del limire) ha battuto Augusto Gamez per kot al primo round. Mentre il giobvane fratello di Joan , Jose Guzman (6 vittorie)  ha battuto al limite dei leggeri Christian Martinez per knockout al primo round.

 Il 30enne namibiano Paulus Moses (24 vittorie) ha battuto ai punti in 12 rounds (115-113,115-113,119-109) il giapponese Yusuke Kobori (23 vittorie e 3 sconfitte) per il titolo WBA dei pesi leggeri. Il match si è disputato a  Yokohama, Kanagawa in Giappone . Nel sottoclou il supergallo Toshiaki Nishioka ha conservato la sua corona battendo  per kot al 12° round il messicano Genaro Garcia. Il match è stato fermato dopo che Garcia è rimasto stordito da una serie di uppercuts sinistri quando mancava solo un minuto alla fine del match. In ogni caso il giapponese era chiaramente in vantaggio ai punti.

Sul ring della Borderlandhalle di Magdeburgo Zsolt “Firebird” Erdei (30 vittorie) non ha messo in palio il suo titolo WBO dei mediomassimi al cospetto di Yuri Barashian (25 vittorie e 5 sconfitte) perché questi non è riuscito a rientrare nei limiti di peso.Ma il match si è comunque disputato ed ha visto  l’ ungherese vincere con una decisione unanime (116-111,116-111 e 117-110), che  non rende l’idea di quanto sia stato combattuto il match. L’aggressività dell’ucraino e la pesantezza dei suoi colpi hanno reso la contesa  intensa. Ma il grande orgoglio ed il cuore dell’ucraino non hanno potuto sopraffare la netta superiorità tecnica e la velocità d’esecuzione del magiaro.Barashian si è fatto vedere in particolare sul finire del 4° round, quando ha portato un paio di potenti ganci sinistri e nella ripresa successiva, quando ha premuto violentemente sull’acceleratore. Dalla metà dell’incontro, Erdei ha aggiunto al suo jab sinistro anche l’arma ideale per controllare le iniziative dei mancini: il diretto destro.L’ucraino ha forzato la mano al 7° tempo, ma al suo momentaneo successo ha fatto riscontro il ritorno del campione.Sempre comunque capace di colpire con più frequenza, “Firebird” ha caricato i fendenti in questa fase, ottenendo buoni risultati.Entrambi hanno terminato il confronto stremati, ma l’intelligenza pugilistica di Erdei gli ha sempre permesso di mettere quei colpi in più utili per fare punteggio.Nel nono round l’ucraino ha subito anche un richiamo per colpo basso! Come era nelle aspettative della vigilia, la sfida di ieri sera alla Borderlandhalle di Magdeburgo fra il campione WBO dei supermedi Denis Inkin (34 vittorie ed una sconfitta) e  Karoly “Hitter” Balzsay (20 vittorie) si è svolta come una partita di scacchi fra due pugili tecnicamente pregevolissimi ed in possesso di un acume tattico fuori dal comune.Forse lo spettacolo non è stato sempre di quelli che fanno vibrare i cuori, ma tra le sedici corde si sono visti due atleti in possesso di ottimi fondamentali che si sono impegnati allo stremo per evitare ogni errore del quale avrebbe potuto approfittare l’avversario.I due che sono compagni di scuderia alla Universum, hanno dato vita ad una battaglia di nervi, con l’attenzione sempre concentrata sulle mosse dell’altro.Eppure i protagonisti non hanno lesinato energie rimanendo a guardarsi, ma si sono affrontati a centro ring, con il detentore che ha quasi sempre tenuto in mano le redini dell’iniziativa, ottimamente contrato però dallo sfidante.Ne è sortito un confronto d’alto livello fra fighters che meritano davvero di essere ai vertici della categoria .L’ha spuntata per decisione unanime (115-113,116-112, 116-112) Balzsay, in virtù di una maggiore visibilità dei colpi, dovuta soprattutto alla rapidità ed allo scatto che ha saputo imprimere ad i suoi fendenti che sorprendevano il pur difensivamente corazzato Inkin. Il 28enne Dimitri Sartison (24 vittorie ed una sconfitta) già challenger WBA dei supermedi, ha battuto ai punti in otto tempi Vasily Andriyanov (7 vittorie e 18 sconfitte) , modesto pugile russo, in un match senza storia. Il campione WBC dei supermedi, Robert Stieglitz (34 vittorie e 2 scpnfitte), ha messo knockout in quattro round  il 29enne collaudatore estone Dimitry Protkunas.Il 23enne promettente mediomassimo russo Igor Michakin ha portato a sette le sue vittorie, superando per ko al quarto assalto il connazionale Sergey Beloshapkin. Nei pesi mosca, Pal Bedak (una vittoria) ha battuto  il rumeno Laurent Ucristinel Balmau per kot al terzo round.

фото Виталий РусальA Zaporizhya, Ukraine, il massimo leggero Vitaly Rusal (22 vittorie) ha difeso vittoriosamente il titolo IBO intercontinental battendo ai punti in 12 rounds  Jozsef Nagy (20 vittorie e 3 sconfitte). Rusal è stato più veloce dell’avversario all’inizio di ogni round portando combinazioni al corpo ed al capo. Nagy invece ha   ottenuto qualche successo combattendo di rimessa ma Rusal è stato più preciso ed attivo ed è riuscito a dominare il magiaro sulla lunga distanza. Nagy ha anche fatto vedere di avere una buona mascella incassando numerosi colpi, ma senza andare giù! Alla fine i tre giudici hanno emesso un verdetto unanime in favour di Rusal : 119-109, 118-111, 118-110. As had already been reported by Fightnews, Il campione WBA regular champion Yuri Nuzhnenko (28 vittorie ed un pari) ha battuto con verdetto unanime ai punti in 10 rounds l’uzbekoIkbal Kurbanov (8 vittorie e 3 sconfitte) in un match senza titolo in palio. Nuzhenko ha iniziato il match portando jabs a ripretione e ganci sinistri che lo hanno fatto avvantaggiare nel punteggio. L’uzbeko ha cercato d’impegnare il campione che si è anche ferito nel secondo round, ma la classe di Nuzhenko si tagliava con il coltello e per Kurbanov non c’era nulla da fare. Nei superwelters,  Dmitry Nikulin (16 vittorie) ha riportato un’altra vittoria con il georgiano  Alexander Benidze (10 vittorie, 9 sconfitte ed un pari) , questa volta battendolo ai punti in 8 rounds.

 

 Il superleggero uzbeko Sherzodbek Alimjanov (13 vittorie)mha chiuso il 2008 cogliendo il suo nono successo battendo ai pinti in 12 rounds (120-110, 117-111 and 117-112 ) nello Zhar Sports Palace di Tashkent, Uzbekistan il georgiano George Ungiadze (13 vittorie e 7 sconfitte) conquistando il titolo WBC CISBB title.

 

 In Romania sul quadrato di Ploiesti , il pugile locale Ionut Dan Ion ( 23 vittorie) ha mantenuto la sua imbattibilità in carriera ed ha conquistato il WBC Continental America dei superleggeri battendo il messicano Miguel Casillas (25 vittorie, 6 sconfitte ed un pari) per ko alla undicesima ripresa . Neri superleggeri Viorel Simion (10 vittorie) ha battuto Zsolt Nagy per kot all’ottavo round in un match valido per la cintura WBC del Mediterraneo.Un ungherese ed un rumeno si battono per il titolo del Mediterraneo…forte la WBC in geografia ! Il peso massimo Bogdan Dinu (3 vittorie) ha battuto James Pratt per knockout al 1° round. Sempre nei massimi, Lucian Bot (10 vittorie) ed un pari ha battuto Viktpor Sxzalai per kot al primo round. Nei pesi mosca Eugen Sorin Tanasie ( 16 vittorie, una sconfitta ed un pari)  si imopone con decisione controversa in sei rounds a Juam Garcia Martin.

 

A Caseros in provincia di Buenos Aires  il 27enne argentino Cesar Renè Cuenca (35 vittorie) ha conquistato il vacante WBC Latino dei superleggeri battendo con largo margine Pablo Andrei Godoy ai punti in 10 rounds. Cuenca è noto per la macanza di potenza  ;ha infatti vinto solo uno dei 35 matches disputati prima del limite. Nei superwelters Rodolfo Ezequiel Martinez (32 vittorie, 2 sconfitte ed un pari) ha battuto  Sergio Javier Benitez per kot al 2° round.

 

In Australia il 21enne samoano Vaitele Soi (2 vittorie) sul ring del Croatian Club di Sidney ha gelato la  folla venuta per applaudire il giovane talento di casa Danny Price (3 vittorie ed un pari). Soi ha vinto per ko al primo tempo conquistando il WBF Asia Pacifica dei massimi leggeri. Nei pesi medi il 24enne mancino nigeriano residente a Sydney, King Emenogu Davidson (6 vittorie) ha battuto Paz Viejo per kot al 2° round. Davidson vanta un impressionante record da dilettante (175 vittorie e 5 sconfitte)!

 

 In Thailandia a Surat Tani  l’idolo locale Saddam Kietyongyuth (17vittorie) ha mantenuto il WBC Asian Council dei leggeri mettendo knockout  al quinto tempo lo sfidante Serikzhan Yeshmagambetov .

 

 Il campione WBC dei pesi mosca Daisuke Naito (34 vittorie, 2 sconfitte e 3 pari) ha battuto Shingo Yamaguchi (23 vittorie, 6 sconfitte e 2 pari) dopo un match confuso e caotico con un destraccio che ha chiuso la partita nell’undicesimo round. Il match si è svolto a Tokyo in Giappone.

 

Il campione giapponese dei pesi leggeri  Ichitaro Ishii (21 vittorie, 2 sconfitte ed un pari) ha eluso la potenza del filippino  Randy Suico (28 vittorie di cui 24 prima del limite, 4 sconfitte ed un pari) battendolo con decisione controversa ai punti in dodici rounds (115-113, 117-110 e113-114) in un match disputatosi a Tokyo. Nel sesto round Suico aveva  alla sua mercede il giapponese ma non ne ha saputo approfittare e questi lo ha battuto usando un’intelligente tattica…scappare! Perplessità ha suscitato nel clan del filippino il verdetto perché Suico aveva vinto anche le due ultime riprese. Fresco reduce dalla sconfitta subita da Andres Kotelnik per il titolo WBA,  il superleggero giapponese Norio Kimura (35 vittorie, 6 sconfitte e 2 pari) ha conquistato la corona nazionale battendo per kot al quarto round il connazionale Akihito Nishio (13 vitttorie, 4 sconfitte e 2 pari. Il mancino campione ha battuto il più alto rivale facendlo sanguinare e costringendo l’arbitro a sospendere il match per evitare ulteriori punizioni al frastornato Nishio.

 

Il 28enne Franck Haroche-Horta (17-7-3; 5 ko), ex-campione francese dei welter, ha detronizzato dal proprio titolo Internazionale IBF della categoria dei s.welter l'imbattuto Irissa Kaboré (16-0-0;  12 ko), imponendogli un sorprendente ko al 9° round, proprio sul ring africano della Maison du Peuple, a Ouagadougou (Burkina Faso), a conclusione di un match durissimo, che ha visto la vittoria prima del limite proprio del pugile meno accreditato di potenza. Il challenger tricolore, allenato perfettamente da Karim Harzouz, ha di fatto impedito al campione di imporre il proprio gioco, inviandolo già al tappeto al primo tempo, per poi concludere la sua fatica appunto alla 9° ripresa.

 

L’ex campione russo  dei mediomassimi ma ora massimo leggero, Denis Lebedev (16 vittorie di cui 11 prima del limite) è tornato sul ring dopo un’assenza di  quattro anni e nell’  ARBAT fight club di Mosca ha battuto Dmitry Adamovich (14 vittorie e 21 sconfitte) per kot al 4° round, mettendolo ben 7 volte al tappeto. A fare il tifo per lui, il peso massimo olimpico e futura stella della categoria,  Alexander Povetkin che per l’occasione ha anche prestato i suoi secondi a Lebedev.

 

Sarà lo stadio dello Schalke, a Gelsenkirchen, ad ospitare l'incontro di boxe tra Wladimir Klitschko e David Haye che mette in palio i titoli dei pesi massimi IBF e WBO del pugile ucraino. L'impianto, che ha una capienza di 61.673 posti ed è dotato di un una futuristica copertura mobile, viene utilizzato dal club tedesco per le partite della Bundesliga. "Ho sempre voluto combattere in uno stadio di calcio davanti a un pubblico così ampio" le parole di Klitschko che vanta un record di 52 vittorie e 3 sconfitte (non perde da oltre quattro anni), a fronte del 22-1 del britannico.

 

 A Dublino, in Irlanda del Nord,  risultato non favorevole per il nostro Fabrizio Trotta (13 vittorie, 5 sconfitte e 2 pari), sconfitto davanti al Campione d’Europa dei supergallo il 28enne Rendall Munroe (17 vittorie ed una sconfitta) per knockout al quinto round. Munroe che difendeva la sua corona per la quarta volta, ha subito l’unica sconfitta per mano di Andy Morris nel 2006 ai punti in 12 rounds, con titolo inglese in palio. Nel match valido per il Commonwealth dei pesi gallo, Jason Booth (31 vittorie e 5 sconfitte) ha battuto Sean Hughes per arresto del combattimento alla decima ripresa. Nei supermedi, esordio vincente dell’olimpionico il 26enne Darren Sutherland, per knockout al primo round  su Georgi Iliev. Nei supergallo Paul Hyland (13 vittorie ed una sconfitta) ha battuto Eugene Heagney  ai punti in sei rounds. Sempre nei supergallo Gary Davis (8 vittorie, 2 sconfitte ed un pari) ha battuto il quotato Martin Power (19 vittorie e 4 sconfitte) per kot al secondo round.Nei pesi gallo, un ex vittima di Rendall Munroe, lo spagnolo 22enne  Kiko Martinez (20 vittorie ed una sconfitta) ha battuto il rumeno Gheorghe  Ghiompirica ai punti in 6 rounds.

 

Bradley batte Holt e conquista titolo WBO . Nonostante sia finito al tappeto nel corso del primo round, lo statunitense Timothy Bradley ha sconfitto ai punti il connazionale Kendall Holt in un incontro finalizzato alla riunificazione dei titoli mondiali superleggeri. Già detentore della cintura WBC, Bradley, che vanta un record di 24 vittorie e nessuna sconfitta, si è assicurato anche il titolo WBO.

 

 Incerto ed estremamente combattuta come era nelle previsioni la semifinale pesi welter WBC disputatasi in Belgio ieri sera sul ring di Antwerpen. L'idolo di casa Jackson Bonsu (30 vittorie e 2 sconfitte) ha battuto con stretto margine l'ex mondiale e veterano del ring Carlos Baldomir (44 vittorie, 12 sconfitte e 6 pari). Diverse le opinioni su questa vittoria che ha visto Bonsu penalizzato da un richiamo al quarto round ed di un atterramento alla decima  lui ha definito una scivolata.  E' piaciuta la reazione di Baldomir da metà match fino alla fine. Roventi le dichiarazioni argentine. Comunque sia, la vittoria di Bonsu non è stata unanime114-113, 114-112, 113-113  e forse un pari avrebbe meglio rispecchiato l'andamento del match.

 

Sono passati più di tre mesi dalla difesa del titolo dello scorso dicembre e Roberto Belge pensa già alla prossima sfida mondiale, in programma nel mese di settembre. Il pugile luganese non si è certo fermato e  nell’ambito della preparazione all’importante match tornerà sul ring il prossimo 18 aprile. “Abbiamo cercato di inserire un incontro più o meno a metà strada tra i due eventi”, spiega Ruby. “Combatterò contro un avversario rumeno che vive in Spagna. È un atleta discreto che ha perso con i migliori ma li ha sempre fatti sudare. Uno sfidante ideale perché di un certo spessore ma non troppo pericoloso”. Dopo il match Belge avrà anche altro a cui pensare. “Sarò ancora impegnato con scuola e lavoro fino a fine maggio, poi in giugno ho gli esami finali. Dopo finalmente potrò dedicarmi totalmente al pugilato da professionista. Sono tre anni che vado avanti con le tre attività e non vedo l’ora!”.  Anche la terza difesa del titolo mondiale dovrebbe essere in Ticino. “Il mio manager Michele Barra sta trattando con la Federazione e farà il possibile per organizzarla nel nostro Cantone”. In occasione della serata del 18 aprile saliranno sul ring anche Petric, Kopylenko e Krasniqui.

 

Lutto nel mondo dello sport: è morto Mario D'Agata l'indimenticabile campione mondiale dei pesi gallo.
Il pugile aretino è deceduto a Firenze per una malattia incurabile. Era il 29 giugno 1956 quando, il trentenne sordomuto aretino, Mario D’Agata, sfidava il campione in carica, il francese Cohen. 15 le riprese per un'impresa eroica; solo un altro italiano, il peso massimo Primo Carnera, era riuscito a conquistare un titolo mondiale di pugilato, e Carnera era divenuto sinonimo di potenza, di forza e di volontà. Il “piccolo sordomuto”, come tutti i giornali avevano ribattezzato Mario D’Agata, tentò l'impresa dimostrando un grande spirito combattivo.  All'età di 86 anni è deceduto dopo una lunga malattia ed Arezzo ha perso un campione.

 

Intanto Mina Morano la pluricampionessa Italiana di Boxe, titolare della squadra azzurra, che ha come obiettivo le Olimpiadi di Londra 2012 dopo che la Boxe Femminile è entrata ufficialmente nel programma Olimpico ha ricevuto l’ambito riconoscimento del CONI della Medaglia di Bronzo al Valore Atletico. Un riconoscimento che la motiva ancora di più nell’applicarsi negli allenamenti dopo che, la ragazza della Boxe Vesuviana, è ferma dalle competizioni da circa tre mesi per un intervento alla spalla in via di guarigione.

 

Nessuna medaglia, ma una grande conferma per Ricardo Silva dal Torneo internazionale di Parigi. Il peso leggero svizzero, passato per sorteggio il quarto di finale per mancata presentazione dell’avversario canadese David Saint Pierre, in semifinale si è visto opposto ad Hassan Amzile, già due volte semifinalista BC Ascona ai campionati francesi e secondo nella coppa di Francia 2008. Un pugile molto alto (185 cm) per la categoria al massimo dei 64 Kg.  “Il match è stato impostato sulla tattica e la mobilità da entrambi i contendenti – spiega l’allenatore Federico Beresini - vista la sua altezza, il francese è rimasto più attendista, portando colpi di rimessa, ma, spesso, si è trovato in difficoltà per la grande vivacità e i colpi singoli e precisi del nostro pugile. Silva ha dovuto, così, anticipare le proprie azioni, uscendo sempre con la guardia alta per evitare le repliche dell’avversario”. “L'incontro è stato sostanzialmente equilibrato - continua Beresini - Ricardino ha chiuso le prime tre riprese sempre in vantaggio di un punto, tranne l’ultima, che è andata a favore di Hassan Amzile, il quale, anche grazie al suo maggior allungo, è riuscito a recuperare lo svantaggio dopo un disperato forcing. Il risultato finale ha dato esito di parità 5-5, specchio della buona espressione di entrambi gli atleti”. Per selezionare il pugile che avrebbe passato il turno, si è passati al controllo di altri parametri di punteggio, a loro volta in perfetta parità. Dopo un consulto della giuria, la vittoria è stata “regalata” al francese, che in seguito avrebbe vinto il torneo. Su 66 incontri disputati è la seconda volta che Silva perde un incontro dopo sorteggio. Per il ticinese è la prima sconfitta dopo undici vittorie consecutive. “Indipendentemente dall’esito negativo del confronto - conclude l’allenatore - Ricardino sta diventando una realtà nel mondo del pugilato anche fuori dai confini elvetici, sotto tutti i punti di vista. In pochi mesi da dilettante ha confermato quanto di buono ha fatto negli juniori, arrivando a competere a pari livello con ragazzi che vivono la boxe come professionisti”. Il prossimo impegno di Silva si svolgerà il 18 aprile, dove affronterà un avversario ungherese.

Vitalizio per meriti sportivi, a Giancarlo Garbelli, uno dei pugili più popolari degli anni Cinquanta e  Sessanta. Il decreto, dopo la firma, è divenuto ufficiale soltanto nei giorni scorsi. Ex campione d'Italia dei pesi welter tra il 1957 e il 1958, Carbelli, nato a Milano 77 anni fa, è ricordato per essere uscito imbattuto, con un verdetto piuttosto dubbio, dal match contro il campione ungherese (all'epoca dei medi) Laszlo Papp. Nella sua lunga carriera (98 match da professionista) non è stato mai sconfitto per ko: nel suo palmares 72 vittorie, di cui 25 per ko e due sole le sconfitte prima del limite, ma per ferita. Garbelli appese definitivamente i guantoni al chiodo nel 1972, all'età di 41 anni, dopo avere rappresentato l'Italia negli Stati Uniti, combattendo con pugili come Tombstone Smith, Larry Baker, Ted Wright, Lou Gage, Dave Johnson, Earl Dennis. Garbelli, da tempo affetto dal morbo di Parkinson .

 

LETTO QUA E LA’ , PRIMA O POI PARLEREMO DI TE  …

 

Vincenzo Ciotoli è il maestro del peso piuma Suat Laze, pugile italo-albanese dell'organizzazione di Rosanna Conti Cavini. A lui abbiamo chiesto di fare chiarezza rispetto alla polemica messa in campo da un giornalista sulla riunione di sabato scorso tenuta alla palestra “Forza e Coraggio” di Milano, dove lo stesso Ciotoli svolge la sua attività.

La riunione ha visto l'impegno di Laze contro il belga Ledesma, match terminato con la vittoria del primo ai punti dopo sei riprese. Doveva essere impegnato anche Alberto Servidei, ed è in questo mancato match che il giornalista ha cercato il presupposto per fare l'ennesima polemica inutile e scorretta contro Rosanna Conti Cavini.

Questo è quanto ha dichiarato Vincenzo Ciotoli a proposito dell'organizzazione della riunione: “Non mi sono mai occupato di organizzazione e non voglio cominciare adesso, però non è giusto che la signora Rosanna sia investita da dichiarazioni non vere. Ecco come sono andate le cose: Gli sponsor personali che ha Suat Laze si sono accollati le spese per il suo match, noi della “Forza e Coraggio” gli abbiamo dato il supporto logistico e tutto ciò che ha presupposto la riunione del programma dei cinque match tra dilettanti. Rosanna Conti Cavini e la sua organizzazione avrebbero dovuto accollarsi solo le spese economiche per il match di Servidei e del suo avversario, se il match si fosse tenuto. Il match di Servidei non c'é stato e a me non interessa minimamente sapere il perché, né mi sono messo a fare la benché minima polemica su questo fatto, né con Laze né con i giornalisti. Oltre al match di Servidei i Cavini non avrebbero dovuto sborsare il benché minimo centesimo. Questa è la verità. Con Giuliano Orlando ho parlato solo venti secondi alla fine del match di Suat Laze, e non ero contento di come il ragazzo aveva combattuto. Lungi da me aver parlato di organizzazione e di cose che non fossero esclusivamente tecniche. Nessuno di noi alla “Forza e Coraggio”, e nemmeno Suat Laze e i suoi sponsor, hanno mai preteso che i Cavini sborsassero denaro che non fosse quello del match di Servidei. La signora Conti Cavini ha il massimo rispetto mio e di Laze. Dal mio punto di vista, come maestro di Laze, spero solo che il ragazzo in futuro venga sgravato da compiti di organizzazione e possa concentrarsi solo ai match che lo impegneranno, come la prossima finale di Coppa Italia contro Costarelli”.

 

La pugilistica 'Frediani' di Imperia, presente sul territorio da oltre dieci anni, ha conseguito un importante alloro in una difficile categoria ed in un prestigioso torneo dove mai, dall'istituzione del 'Trofeo di Rovereto' un pugile ligure si era saputo imporre.  Cadrin Kerekes 21 anni appena compiuti, ha saputo farsi un bel regalo di compleanno ed insieme lo ha fatto ai suoi allenatori e dirigenti che lo seguono dal 2004 quando, cadetto, esordì nella prima manifestazione pugilistica che riportava, finalmente, lo spettacolo della boxe ad Imperia dopo una lunga pausa di inattività.  Bruno Frediani, maestro insegnante, forte della sua enorme esperienza sui quadrati di tutta Europa e con l’aiuto di Paolo Frediani, istruttore giovanile e del direttore sportivo Aron Kerekes, padre di Cadrin, ha costruito negli anni, fisicamente e tecnicamente, un pugile evoluto, forse già pronto per ambiziosi traguardi cui la 'Pugilistica Frediani' aveva portato il superwelter Matteo Signani, poi divenuto sotto altri colori, campione d’Italia nei pesi medi professionisti. Kerekes ha dimostrato in questa durissima competizione articolata su tre fasi che comportavano pesanti trasferte a Rovereto ove si sono disputate le fasi eliminatorie del torneo, i quarti, la semifinale. Ed infine la finale del 28 marzo, una maturità ed una preparazione che fanno di lui un sicuro talento per il futuro: capacità e varietà di colpi, rapidità di esecuzione, determinazione nell’occupare lo spazio del ring e imporre il proprio ritmo sono le sue doti, emerse prepotentemente nelle varie fasi del torneo ma suggellate dalle prestazioni rese contro due atleti di una palestra molto importante della Lombardia per il passato professionistico dei due fratelli Lauri che la conducono a Varese, la 'Panthers Lauri Boxing Team Varese' superati d’infilata in semifinale e finale ovvero Diego Rimoldi e Alessandro Marchetta. I suoi occhi da 'tigre' non tradiscono emozione e, a dispetto del mite carattere del ragazzo denotano una feroce determinazione sul ring che fa intendere immediatamente all’avversario chi condurrà l’incontro. In effetti ogni match si vince per metà prima di salire sul quadrato (preparazione psico-fisica) e per metà al suo centro (imponendo la propria boxe) ma entrambe le fasi dipendono altrettanto equamente, dal fisico e dal cervello dell’atleta. Questo secondo requisito spesso fa prevalere chi riesce ad ottimizzare le risorse atletiche con un’automatismo gestuale che deriva da una corretta impostazione stilistica. Questo è il caso di Cadrin cui tutto il movimento pugilistico ligure guarda con attenzione e stima. Il 18 aprile sarà nuovamente di scena in Francia, a Nizza, per affrontare un avversario di grande spessore, Hamdi Mira: sarà un’altro duro combattimento ma ora nulla potrà più essere facile per Cadrin Kerekes proiettato verso traguardi importanti.

 

Ridiamo?  Ridiamo?  Ridiamo?  Ridiamo?  Ridiamo?  Ridiamo?

Quanto e’ successo e sta’ succedendo in Abruzzo non ci permette di inserire quelle poche righe umoristiche che fanno finire in allegria la rubrica . Vogliamo invece invitare tutti voi a stare vicini , almeno con il cuore , a tutta la popolazione colpita dal terremoto invitandovi ad inviare almeno un SMS ( NUMERO 48580  ) con la scritta “ per gli amici dell’Abruzzo “ oppure semplicemente “boxemaccheroni “ . Carissimi amici ci costa solamente  un Euro , poco piu’ di un caffe’  . ECCHECCEVO’ ! Noi un SMS lo abbiamo mandato  ce lo aspettiamo anche da voi !

Buona Pasqua a tutti voi .

 

P.S. L’angolo del CONI

Al Coni, una poltrona per due … , sembra il titolo di un film , invece , decidete subito per chi fate il tifo. Sempre che vi interessi schierarvi e seguire con partecipazione emotiva la corsa alla presidenza del Coni sappiate che Franco Chimenti, 70 anni il prossimo 7 Agosto, attuale imperatore del Golf italiano , ha presentato ufficialmente la sua candidatura alla presidenza del Coni. Chimenti aveva già espresso le sue intenzioni il 29 Settembre scorso davanti all’Assemblea Nazionale, subito dopo essere stato eletto per la terza volta alla guida della Fig,ma adesso scalpita: “Al momento so che me la dovrò vedere con Gianni Petrucci, anche se c’è tempo fino al 16 Aprile per altre candidature. Ho grandissima stima di Petrucci , però ritengo di avere un larghissimo consenso. L’ago della bilancia pende dalla mia parte e per questo ho rotto gli indugi”.  Le elezioni si terranno mercoledì 6 Maggio. Il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale, giusto per saperlo, viene eletto a maggioranza semplice (la metà dei voti disponibili più uno, cioè 40 preferenze) dal Consiglio Nazionale composto da 79 membri, dei quali 45 sono presidenti di Federazione. Che dite, Chimenti porterà a casa il suo “birdie” più bello?

Anzi ! una poltrona per tre

Renzo Tondo, in qualità di presidente della Federazione Italiana Dama annuncia che intende candidarsi alla presidenza del CONI stesso. Ama lo sport e, come da tradizione friulana, ne vuole  essere parte sempre più attiva. Nei prossimi giorni , dice , diffonderò, anche tramite il blog, il mio programma. È una sfida difficile ma, come sapete, le partite che sembrano quasi perse in partenza sono quelle che mi appassionano maggiormente e sulle quali do il meglio di me, anche in termini di risultato finale…

 

Queste le candidature ufficiali degli atleti e dei tecnici in vista del completamento del Consiglio Nazionale del CONI . Atleti (9 posti): Orazio Arancio (rugby), Alessia Arisi (tennistavolo), Andrea Benelli (tiro a volo), Diana Bianchedi (scherma), Alberto Busnari (ginnastica), Maurizio Ceschin (motonautica), Nicolo’ Corradini (sport orientamento), Roberto De Zolt Ponte e Pietro Piller Cottrer (sport invernali), Marco Durante (golf), Paola Fantato (Comitato Paralimpico), Domenico Fioravanti (nuoto), Rossano Galtarossa e Raffaello Leonardo (canottaggio), Giacomo Leone (atletica leggera), Annamaria Marasi (pallavolo), Michele Mian (pallacanestro), Maria Moroni (pugilato) e Vincenzo Santopadre (tennis). L’Assemblea Elettiva per gli atleti si svolgera’ martedi’ 14 aprile a Roma, presso l’Auditorium del palazzo delle Federazioni in Viale Tiziano 74, con inizio alle ore 9.00 in prima convocazione e alle 10.30 in seconda.  Forza Maria …

ALLA PROSSIMA SE CI SARA’

  Condividi


www.ilguerriero.it
Le riviste elettroniche


mailContatti

note

note

Inizio pagina

stella www.ilguerriero.it