Dopo
aver visionato il
filmato del match tra Humnberto Soto e Francisco Lorenzo, la WBC ha
cambiato il verdetto di vittoria per squalifica in favore di Francisco Lorenzo,
in un “no-contest”. Il titolo dei superpiuma ad interim in possesso di Soto gli
rimane. “E’ stata una delle più grandi ingiustizie che ho visto da qualche anno
a questa parte!”, ha dichiarato il presidente della WBC Jose Sulaiman
(messicano come Soto…) A questo punto il promoter di Soto, Fernando Beltran ha
potuto annunciare che Humberto probabilmente affronterà Manny Pacquiao, per il
titolo dei pesi leggeri WBC il prossimo dicembre!
Dopo un lungo periodo di assenza,
ritorno sul ring per il peso
medio
Julio "Baby Face"
Garcia (41 vittorie di
cui 34 prima del limite e 3 sconfitte) e per Jose Medina (14 vittorie e 12
sconfitte). Garcia che era reduce dalla terribile sconfitta dell’anno scorso con
Troy Browning, ha avuto bisogno solo di 13 secondi per fulminare l’avversario
con un gancio sinistro! Il match si è svolto sul ring del War Memorial
Auditorium di Fort Lauderdale in Florida. Ancora un rientro con l’argento di
Sydney , il peso welter Ricardo Williams Jr. (11 vittorie e 2 sconfitte) che
ha battuto Sebastian Hamel in soloi 91 secondi. Williams combatteva per la prima
volta dall’aprile 2005. Durante l’assenza dal ring si è fato 31 mesi di prigione
per sopaccio di droga. Speriamo che abbia messo la testa a posto. Mezzo
disastro al suo debutto americano per il colombiano peso leggero, il 25enne di
Barranquilla, Breidis Prescott (19 vittorie di cui 17 prima del limite) che ha
battuto con decisione controversa il rifugiato cubano Richard Abril (10 vittorie
ed un pari) con il seguente score : 95-94, 97-92 per Prescott e 95-94 per
Abril. Il cubano ha sostituito all’ultimo momento Juan Rodriguez. Nei
superwelter, il 21enne Antwone Smith (12 vittorie ed una sconfittas) ha battuto
per knockout al quarto round il picchiatore colombiano ed ex olimpico Juan
Camilo Novoa (13 vittorie ed una sconfitta). Smith dopo un inizio sfavorevole è
rinvenuto forte a partire dal terzo round!
Ritorno
sul ring per
l’eccitante peso medio irlandese John Duddy (25 vittorie di cui 17 prima
del limite) che ha “punito” in 10 rounds Charles Howe nel "The Castle" di
Boston. Duddy ha vointo con un largo 100 a 90 su tutti i cartellini ed ha
impressionato in questo primo match sotto la guida del nuovo trainer Pat Burns.
“ho capito cjhe non potevo affidarmi solo e sempre al mio coraggio e che avrei
fatto bene ad evitare molti colpi. Ho provato anche a mettere giù Howe, ma ha
una mascella di granito. Ora spero di avere presto una chance mondiale!”, ha
dichiarato Duddy dopo il match. Nei pesi medi, Donny Orr (13 vittorie) ha
battuto nettamente ai punti in 8 rounds l’esperto Roberto Valenzuela (44
vittorie, 38 sconfitte e due pari).Sempre nei pesi medi, Edwin Rodriquez (7
vittorie) ha battuto Hector Hernandez ai punti in 6 rounds. Nei massimi
leggeri, Mark Clancy (8 vittorie ed un pari) ha battuto ai punti in 6 rounds
Salah Zabian vincendo tutte le riprese. Nei superleggeri oil promettente Anthony
Accardi delude un pò nel battere Broderick Antoine ai punti in 4 rounds con
decisione controversa
Il
peso massimo Brian Minto (31 vittorie di cui 20 prima del limite e 2
sconfitte) ha impressionato nel mettere knockout al primo round John Poore (20
vittorie di cui18 prima del limite e 3 sconfitte) nel Pullman Park di Butler
in Pennslyvania. Minto ha messo per ben tre volte al tappeto Poore nei due
minuti e 33 secondi che è durato il match. Minto era tra l’altro l’organizzatore
della serata! Nei mediomassimi, vittoria sorprendente per Rayco Saunders (16
vittorie e 10 sconfitte) che ha battuto ai punti in 8 rounds con verdetto
unasnime Tommy Karpency (11 vittorie) in un derby locale! Lo score ha visto un
76-75 su tutti e tre i cartellini.
Bisognerà tener d’occhio il
24enne peso massimo americano Johnnie Alfredo White (19 vittorie di cui 16 prima
del limite) che a Waveland nel Missisipi ha battuto il “sosia” di Tyson, Cliff
Couser (26 vittorie, 16 sconfitte e 2 pari) ai punti in 8 rounds.
Una volta hanno chiesto a
Gennarino di fare lo spelling di Missisipi e lui ha chiesto :”Lo stato o il
fiume?”.
Nel
famoso Luna Park di Buenos Aires,
davanti a circa 6000 spettatori, il 27enne mediomassimo argentino
Hugo Garay (31 vittorie
di cui 17 prima del limite e 3 sconfitte) ha conquistato il vacante titolo WBA
battendo ai punti in 12 rounds il campione europeo Yuri Barashian (25 vittorie
di cui 17 prima del limite e 4 sconfitte). Non ci sono stati atterramenti ma
Garay così come si evince dalla lettura dei cartellini ha dominato il confronto
( 118-111, 120-108, 118-110) .Era la terza volta che Garay effettuava un
tentativo mondiale le altre due volte aveva tentato la conquista della corona
WBO. La corona WBA era vacante per il ritiro dell’australiano Danny Green,
mentre l’ukraino Barashian aveva conquistato quella europea battendo per
knockout all’8° round il tedesco Ulrich. Nei mediomassimi, il 30enne venezuelano
Gusmyl Perdomo (15 vittorie e 2 sconfitte) ha battuto l’argentino Hector Javier
Velazquez per kot al 2° round. Perdomo che era reduce dalla sconfitta subita lo
scorso settembre con Dimitri Sartison ha messo una volta al tappeto nel primo
round il suo avversario e tre volte nel secondo! Nei supergallo, la 31enne e
famosa “Tigresa” Marcela Eliana Acuna (29 vittorie e 5 sconfitte) ha battuto
nettamente ai punti in 10 rounds la 40enne canadese Danielle Broussard per il
titolo WBA. Nei pesi welters, il 32enne Victor Hugo Castro (29 vittorie e 4
sconfitte) , ha battuto con decisione a maggioranza in 8 rounds Rodolfo Ezequiel
Martinez (28 vittorie, una sconfitta ed un pari).
Il numero due della WBA
dei supergallo Ricardo "Maestrito" Cordoba, (33 vittorie, una sconfitta
e 2
pari)
si approssima al match con l’unico pugile che l’abbia sconfitto, il tailandese
Poonsawat Kratimdaeng, battendo il connazionale Jose Arboleda (23 vittorie, 4
sconfitte ed un pari) ai punti in 10 rounds. Il match si è svolto nell’ Atlapa
Convention Center di Panama City, ed è stato intendsamente combattuto! Il
talentuoso "Maestrito" ha pres oil controllo del match nella seconda parte del
combattimento costringerndo il piùpesante avversario ad indietreggiare. L’ultimo
round ha visto tutto il pubblico in piedi con I due pugili che si scambianbvano
inesauribili serie di colpi. All fine due giudici hanno visto un aderente 97-93
per Cordoba, mentre un terzo ha sancito un incredibile 95-95 che ha visto solo
lui! Cordoba ha detto :”In Tailandia ho pagato la faziosità dei giudici
tailandesi e non ci saranno possibilità che vi ritorni per combattere!”.
A
dimostrazione che
non bisogna mai abbassare la guardia e permettere certi matches , c’è da
registrare che qualche giorno prima sempre nell’ nell’Orient Theatre di East
London in Sudafrica il minimosca Mfundo Gwayana (9 vittorie e 3 sconfitte) nel
difendere il suo titolo nazionale ha battuto per kot al 4° round Samora Msophi
che ha accusato un malore dopo la conclusione del match. Trasportato in ospedale
Msophi è morto per le lesioni riportate nel combattimento. Gwayana è
notoriamente conosciuto per non avere un colpo pesante, ma l’arbitro ha forse
atteso troppo prima di fermare l’incontro. Nella stessa serata, Nkosinathi
Joyi (18 vittorie) ha dovuto subire anche un knockdown (colpo al corpo nel
quinto round…) per conservare il titolo IBO dei minimosca con il messicano
Sammy Gutierrez (20 vittorie , 3 sconfitte e 2 pari) , battendolo per kot al 7°
round. Il mancino campione difendeva per la seconda volta il suo titolo ed ha
dovuto tirar fuori tutto per battere il messicano! Gutierrez ha anche subito un
richiamo per aver colpito il sudafricano mentre era a terra . Il sudafricano ha
poi approfittato della stanchezza che ha colto Gutierrez per spingerlo alle
corde e farlo traballare vistosamente sotto i suoi colpi, prima del definitivo
intervento arbitrale.
L’ex
campione IBF dei pesi paglia,
l’indonesiano Muhammad
Rachman (62 vittorie,
6 sconfitte e 5 pareggi ) ha battuto il giovane filippino Edren Dafudong (12
vittorie, ed un pari) ai punti in 10 rounds nello Studio 7 della TV indonesiana
a Jakarta. Il 37enne veterano Rachman ha dominato il più alto avversario con i
suoi jabs e diretti. “Voglio un’altr chance mondiale prima di ritirarmi!”, ha
dichiarato l’indonesiano che perse il titolo con il filippino Florante Condes,
a sua volta detronizzato dal messicano Raul Garcia.
Il
messicano Antonio Margarito
ha conquistato la corona Wba dei pesi welter battendo a Las Vegas il campione in
carica, il portoricano Miguel Angel Cotto. L'incontro è stato fermato
dall'arbitro all'11/a ripresa, dopo che Cotto, colpito ripetutamente al corpo e
al capo, era già finito al tappeto due volte. Per Cotto è la prima sconfitta in
33 incontri, mentre Margarito ha vinto il suo 37/o incontro, contro cinque
sconfitte
Il
peso massimo
neozelandese Shane Cameron (21 vittorie di cui 19 prima del limite ed una
sconfitta) ha battuto per kot al 5° round l’americano r Kevin Monity (17
vittorie e 4 sconfitte) in un match svoltosi davanti a circa 3000 spettatori
nella Banks Arena di Wellington in Nuova Zelanda. Nel quarto round Cameron,
molto mobile sul tronco, colpisce duro nella sezione di mezzo del corpo di Monty
che finge di non “sentire” il massaggio. Nel quinto round Cameron parte deciso e
scuote il capo di Monty con pesanti colpi. Uno di questi colpi nel quinto round,
seguito da una lunga scarica fa interrompere definitivamente il match!
Il promettente Jérémy Parodi
(21 vittorie ed un pari) ha conquistato il titolo dell’Unione Europea dei
supergallo battendo l’italiano Fabrizio
Trotta
(12 vittorie, 4 sconfitte e 32 pari) ai punti in 12 rounds nel Palais des
Sports di Tolone in Francia. Molto mobile, Parodi ha fatto valere la sua
maggior velocità di braccia. Match equilibrato con l’italinao più potente ed il
francese più stilista ed attivo. Nell’11° c’è la svolta del match quando
l’italiano si infortuna alla mano destra portando un colpo. Trotta resiste e
continua il match ma è Parodi che spinto dal tifo dei 3000 tifosi presenti che
finisce alla grande. Il tolonese da tutto ciò che ha dentro, con l’italiano che
si muove sui fianchi senza sosta, ma senza portare più colpi. I giudizi
specialmente per due giudici sembrano troppo severi per l’italiano(115-113,
117-111, 118-110). A fine match si è anche appreso che non era stato effettuato
il controllo antidoping e quindi il match doveva ritenersi annullato. Che bella
figura che hanno fatto i nostri “cugini” …di champagne. Nel corso della serata,
il campione di Francia dei pèesi welters, Franck Haroche-Horta (16 vittorie, 6
sconfitte e 3 pari) ha battuto Frédéric Serre (7 vittorie e 3 sconfitte) ai
punti in 8 riprese, Nei superleggeri al femminile, l’ex campionessa della WBA,
Myriam Lamare (16
vittorie e 2 sconfitte) ha
battuto la mediocre inglese Angela Mac Kenzie per kot al 2° round.
A
Chimkent nel Kazakstan,
il peso welter Vitaliy Demanyenko (15 vittorie) ha battuto ai punti in 12
rounds il brasiliano Anderson Clayton (29 vittorie e 6 sconfitte) conquistando
il titolo WBC Asia ed il titolo WBO Asia-Pacific. Rimane lo sconcerto per le
conoscenze geografiche degli enti mondiali e ci domandiamo :”Ma come fa un
brasiliano a battersi per un titolo dell’Asia- Pacifico?”.
Un uomo buono per tutti i
titoli ! Avevamo
lasciato il 36enne armeno Araik Sachbazjan alle prese con Ermanno Fegatelli e
con il titolo belga dei pesi leggeri e lo ritroviamo (circa un mese dopo) a
Sanok in Polonia opposto al 39enne Dariusz Snarski (ex uomo cannone da circo…)
per il titolo internazionale polacco. Ha vinto ai punti in 10 rounds Snarski (25
vittorie, 27 sconfitte e 2 pari), ma vedrete che Sachbazjan sfiderà ancora
chiunque per la corona nazionale. Perfino…il ridicolo.
A
Rumilly nell’Alta Savoia,
nella riunione in cui Sebastien Madani (25 vittorie ed una sconfitta) ha
conquistato il titolo francese dei superwelter battendo ai punti in 10 rounds
Alban
Mothie. Si è rivisto in azione anche il 33enne italiano Luca Messi (32
vittorie, 7 sconfitte ed un pari), impossibilitato per motivi medici ad esibirsi
in Italia, che ha battuto l’armeno Artur Mkrtchian ai punti in 6 rounds al
limite dei pesi superwelters.
A Corbola,
in provincia di Rovigo, il 31enne peso medio ferrarese Fares Sahawneh, al
debutto professionistico , ha battuto il romeno Ian Florin per ferita al quarto
round .
Anche quest’anno il pugilato,
inserito nel cartellone della “Notte Bianca” di Varese! Il cartellone
prevedeva il superwelter 36enne Cristian Bozzoni (una vittoria e 3 sconfitte
ed un pari) che con l’irruenza e la foga ha fatto da contrappeso alla buona
tecnica dell’ungherese Jozef Gerebecz, guidato all’angolo da Giuseppe “The end”
Lauri. Dopo sei riprese vivaci, veniva fuori un pari che appaiava tecnica ad
agonismo.
Dall’Ascona
fans
club
boxemaccheroni
…
Si sono svolte a Gebensdorf , le finali dei
campionati della Svizzera Orientale
di pugilato a cui erano presenti cinque esponenti di due club Ticinesi , il Boxe
Club
Ascona e la Pugilistica Folgore Luganese . Campionato aperto a tutte le
categorie dilettantistiche , le cui qualifiche si erano svolte ad inizio maggio
e che avevano appunto visto qualificarsi cinque ticinesi su otto . Ebbene, il
risultato d’assieme è stato molto soddisfacente. Tre medaglie d’oro e due
d’argento .
Andrjia Petric
, peso massimo del Boxe Club Ascona , attuale
campione Svizzero e detentore del titolo di Campione della Svizzera Orientale ha
mantenuto il suo titolo sconfiggendo ai punti ( 13-11 ) l’attuale numero due
Svizzero Enes Zecirevic
del BC San Gallo . Il match ha sempre visto in vantaggio l’Asconese il quale ,
ha sfruttato il suo maggior allungo . Solo nella quarta ripresa Enes
Zecirevic lo ha messo in difficolta’ riuscendo ad entrargli con un
potente gancio sinistro che lo ha fatto “ tremare ” . Andrjia Petric
comunque ha saputo reagire mantenendo così il vantaggio necessario per
assicurarsi una vittoria tutto sommato meritata .
Ricardo Silva
del BC Ascona, nei 64 Kg , era al suo primo torneo da dilettante e di
conseguenza alla sua prima finale . Ebbene il giovane di Gordola ( in pratica
ancora juniores sino ad agosto ) ha confermato il suo talento . Contro il temuto
Viltre Diaz Gabriel ,
pugile di origine
Cubana
in forza al BC Winterthur e’ riuscito a chiudere la sua “ pratica ” anzitempo .
Viltre Diaz Gabriel sebbene i buoni propositi ed una prima
ripresa di contenimento , andasse alla deriva alla seconda ripresa , ossia
quando Ricardo Silva abissava il punteggio sull’8 a 0 . Nella
terza ripresa gli scambi si facevano piu’ ravvicinati , la differenza di
punteggio aumentava nettamente a favore di Ricardo Silva .
Cosi’ ad inizio della quarta ripresa Viltre Diaz Gabriel
decideva di abbandonare dando così la vittoria ed il titolo a Ricardo
Silva .
Per Federico Leone della
Pugilistica Folgore Luganese , nell’incontro che lo vedeva opposto a
Philipp Hasler del BC Sissach , iniziava in “salita ” . Forse un po’
troppo attendista , il Ticinese lasciava l’iniziativa al Confederato il quale se
ne approfittava racimolando un largo margine di punti a suo favore. Leone
reagiva nella terza ripresa atterrando l’avversario, il quale una volta
rialzatosi e contato dall’arbitro, riusciva comunque a gestire l’incontro a suo
favore aggiudicandoselo ai punti. Per Federico Leone comunque
un argento importante arrivato dopo tre lunghi anni di pausa agonistica che lo
avevano tenuto lontano dai ring.
Per la categoria scolari, pesi paglia,
direttamente in finale i due giovani della Pugilistica Folgore Luganese, ossia
Alessandro Regli, classe 1995 e Luca Serrao,
1994. Il match svoltosi su tre riprese da un minuto l’una, se lo aggiudicava
Luca Serrao ai punti. Entrambi i ragazzi hanno dato sfoggio di
buona tecnica e grande tenacia. Il loro futuro pugilistico è assicurato!
A Marghera
e Campalto
,
incontri equilibrati e
spettacolari davanti a un pubblico davvero numeroso . E' soddisfatta l'Union
Boxe Mestre presieduta da Enrico Simoni per la riuscita delle due manifestazioni
organizzate in piazza Mercato a Marghera e al Villaggio Laguna di Campalto.
Positivo anche il giudizio tecnico espresso dal tecnico mestrino Adriano Favaro
al termine della ventina di incontri.
Oliva: in
Cina tiferò per i pugili casertani
il campione
di Mosca commenterà in tv gli incontri di Pechino. E Marcianise si prepara a
fare il tifo coi maxischermi
Un tuffo in
piscina al «Marina Club di Baia Domizia», un giro di saluti agli amici di sempre
e poi pronto a partire per Milano. Dagli studi tv di Eurosport, Patrizio Oliva,
oro olimpico nei super leggeri ai giochi di Mosca del 1980, commenterà il
pugilato alle olimpiadi di Pechino 2008. In corsa per i podi olimpici ci sono
ben 286 pugili in rappresentanza di 78 nazioni.
Oliva, lei è
considerato uno dei migliori pugili della boxe italiana, fisico perfetto, sembra
pronto a salire sul ring in quel di Pechino. Non ha più bisogno di dire la sua
con i pugni?
«Lo faccio a viva voce in diretta, seguirò e farò da spalla tecnica durante
queste Olimpiadi, come ho già fatto per quelle di Atene o collaborando per anni
con Telemontecarlo».
Lei
ha vissuto personalmente l'edizione del boicottaggio a Mosca, cosa ne pensa
oggi?
«Laddove non arriva la politica perché ci deve arrivare lo sport? Non è giusto
sacrificare atleti che si sono preparati per anni a questo tipo di appuntamento.
Dice bene Petrucci, perché non chiedere agli imprenditori di non investire in
Cina per protesta? Non partecipare alla cerimonia di apertura è sbagliato, io
sono per un'azione di protesta sul posto, ma esserci è importante. A Mosca
decidemmo di sfilare sotto la bandiera olimpica ma c‘eravamo».
Cosa è
cambiato da allora?
«Le Olimpiadi sono una giostra miliardaria farcita di buonismo di facciata e da
interessi che con i valori veri dello sport hanno poco a che fare. Per la Cina,
questi giochi sono il biglietto d'entrata ufficiale nel mondo del business
globale quello che se ne infischia se in Cina si eseguono in media 5.000
esecuzioni capitali all'anno o se continuano le repressioni in Tibet, a produrre
disastri ambientali o a sfruttare il lavoro di gente ridotta quasi in
schiavitù».
La boxe le
ha insegnato da che parte stare?
«La boxe è sempre stato uno sport che ha combattuto contro l'emarginazione.
Ancora oggi è uno sport per tutti a differenza di altre discipline».
Tornando ai
giochi olimpici di Pechino, il primo gong per l'Italia suonerà lunedì 11 agosto
con la fase delle eliminatorie dei 57 chili e dei 60. Protagonista il nostro
tricolore con Alessio Di Savino e Domenico Valentino. Adesso chi farà sognare
l'Italia del pugilato dopo Patrizio Oliva?
«Abbiamo un'ottima squadra Olimpica di pugilato, ottime le probabilità di
portare a casa medaglie. Sei giovani promesse tra cui ben tre casertani:
Clemente Russo (91 chili), Domenico Valentino (60), Vittorio Jahin Parrinello
(54). Hanno cominciato con me nella squadra azzurra juniores under 17, dunque
c'è anche del mio nella loro preparazione. Penso che Russo già campione del
mondo possa puntare in alto. Oltretutto nella sua categoria non sembrano esserci
cubani competitivi, i più temibili nel pugilato alle olimpiadi. Poi tutto
dipenderà dai sorteggi e dal punteggio che si totalizzerà sul ring».
Lei è stato
ct della nazionale italiana di pugilato dal 1995 al 2001. Adesso organizza
incontri professionistici, chi sta preparando in questo periodo?
«Sto preparando Giacobbe Fragomasi per il titolo mondiale dei pesi massimi.
L'incontro è previsto il 24 ottobre a Milano ».
Ha preparato
anche artisti come Massimo Ranieri di recente in tournée da queste parti con il
suo ultimo spettacolo «Canto perché non so nuotare», io so che anche tu hai una
voce di grande talento musicale, è vero che tua moglie Nilia ti chiama Lucia
'a canaria (aspirante cantante di successo interpretata da Pietra
Montecorvino nel film FF.SS di Renzo Arbore)?
«Sì. è vero. Se Massimo canta perché non sa nuotare, "io se nun cant' more". È
un grande uomo dello spettacolo italiano, eccezionale, completo sotto ogni
aspetto. Dal 2000 per un anno l'ho allenato a Formia per la preparazione di uno
spettacolo teatrale "Il grande Campione" dove lui interpretava la storia di un
pugile. Un vero professionista, non lascia nulla al caso, studia tantissimo.
Dopo lo spettacolo, bellissimo, abbiamo cenato insieme».
Al Guantone
d'oro?
«Sì, il ristorante piano bar che gestisco con mia moglie Nilia. Un nome che
spero sia di buon augurio per tutti gli atleti in gara a Pechino e specialmente
per i tre casertani per i quali farò, sicuramente il tifo».
Intanto a Marcianise, dove due dei tre casertani hanno mosso i primi passi, si
stanno preparando a viveere insieme la diretta degli incontri. Se russo viene
considerato il favorito, anche il suo amico, Domenico Valentino, potrebbe andare
molto avanti, visto che è stato terzo ai mondiali cinesi del 2005 e secondo a
quelli di Chicago dello scorso anno. la differenza fra un argento e un oro è
sempre di pochi pugni e quindi le prospettive sembrano essere ottime, anche se
nel pugilato non c'è mai da fidarsi visto che il colpo gobbo è sempre in
agguato. Ma a Marcianise fanno gli scongiuri.
Fernanda
Esposito
Ridiamo?
Ridiamo?
Ridiamo?
Ridiamo?
Ridiamo?
Ridiamo?
Ridiamo?
Una
vecchietta cammina per la strada con una gallina sotto braccio .
Un tizio le si avvicina e le chiede :
" Me la da per 5 Euro ? "
La vecchietta :
" Certo , se trovo qualcuno che mi tiene la gallina ! ! ! "
" Ehi Paolo , cosa
c'e’ che non va ? "
" Ho preso 3 all'interrogazione . "
" E come mai ? "
" Non ho risposto ad una domanda difficile - La maestra mi ha chiesto il nome di
Volta " .
" Ma come , non lo sapevi ? "
" No , perchè te lo sai ? "
" Ma certo , chi non lo conosce . . . "
" E qual'e' ? "
" GIONTRA "
Due
milanesi si recano a Salerno , uno dice all'altro :
- Senti prendiamo un po' in giro qualche terrun !
Vedono un vecchietto seduto su una panchina che legge il giornale . Si
avvicinano e uno gli dice :
- Senta signore , per andare dove dobbiamo andare , per dove dobbiamo andare ?
Il vecchietto li guarda , si aggiusta gli occhiali sulla fronte e risponde :
- E ne’ guaglio' , se sei venuto a rompere i coglioni sei arrivato , ma se devi
anda' affanculo devi cammina' ancora !
Un
incendio ha distrutto la biblioteca personale di Silvio Berlusconi .
Entrambi i
libri sono andati distrutti .
Il
cavaliere e’ molto addolorato perche’ non aveva ancora finito di colorare il
secondo .
Che
differenza c'e’ tra Dio e Berlusconi ?
- Dio non
crede di essere un Berlusconi . . .
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