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Boxemaccheroni

 

Siamo ancora qui a riempirvi di notizie mentre sui giornali sportivi la boxe sembra sparita! Con le notizie che abbiamo “tagliato” per motivi di spazio, potevamo fare un addirittura un altro numero.

Tutto questo lo facciamo solo per passione ed è per questo e non per altro che…dureremo.

Gremito fino all’inverosimile il  Coliseo Ruben Rodriguez di Bayamon in Puerto Rico per la sfida  "Campeon vs Campeon" (Campione  contro Campione). Protagonisti dell’atteso e sentito match, due dei migliori combattenti delle categorie piccole! Il messicano  Hugo "El Increible" Cazares (25 vittorie di cui 19 prima del limite, 3 sconfitte ed un pari) ed il portoricano  Ivan "Iron Boy" Calderon (29 vittorie di cui solo 6 prima del limite). Prima del match il pubblico è stato deliziato dal gruppo folcoristico “Bomba y Plena”. Il match l’ha vinto  Calderon , che  diventa campione della WBO per i pesi minimosca , con decisione controversa ( 115-112, 115-112 per Calderon ed un  116-111 per  Cazares). Si comincia con la musica di Hector Lavoe che introduce il campione dei pesi paglia della  WBO  Ivan Calderon, mentre un complesso folcloristico messicano con tanto di sombreri e “guitarres” accompagna il campione dei minimosca della WBO Hugo Cazares. La differenza strutturale all’inizio del match è visibile ad occhio nudo e si mormora che Cazares sia  entrato sul ring da peso piuma (131 pounds)! I primi due rounds portano il marchio di Calderon che si muove con padronanza ed abilità , evitando i colpi e arrivando a segno a sua volta.  Nel terzo round Cazares riesce ad accorciare le distanze ,  ma nel quarto round Calderon riprende il gioco in mano e nel quinto fa toccare anche il tappeto al rivale. L’arbitro però la ritiene  una “scivolata”. Fino all’ottavo round è Calderon che detta legge, poi Cazares si scuote e nello stesso round lo incrocia con una combinazione di colpi e di lì a poco lo mette anche  al tappeto. Da questo momento è Cazares che trova con sempre maggior frequenza Calderon che a sua volta mostra chiari segni di stanchezza. Ma nell’undicesimo round, a dimostrazione della bellezza del combattimento, c’è un ritorno di Calderon che si aggiudica gli ultimi due rounds su un Cazares che ha speso tesori di energia nel “cercare” l’elusivo Calderon per tutto il match.Consentiteci una considerazione : i tempi sono cambiati e adesso si cercano solo i pugili con il “pugno”,  un tempo questo Calderon sarebbe stato molto più famoso di quanto lo sia attualmente! Nei superpiuma  Roman "Rocky" Martinez (17 vittorie di cui 10 prima del limite) e Daniel "Azuquita" Jimenez (17 vittorie di cui 10 prima del limite, 2 sconfitte ed un pari) danno al pubblico tutto quello che poteva aspettarsi da questo match : un incontro semplicemente …esaltante! Jimenez controlla i  primi due rounds, poi è Martinez a primeggiare fino al sesto round quando i due cominciano a scambiare “bombe” al centro del ring “ putting the crowd to its feet” ( mettendo la platea ai loro piedi!). Questo “dai e prendi” dura fino alla fine del match  ma sempre con una leggera supremazia di Martinez che proprio negli ultimi istanti del 12° round spedisce due volte al tappeto l’esausto rivale costringendo l’arbitro Pabon a chiudere il match a  1:01 del round. Una folla in  delirio  che lo invoca al grido di “Rocky”,accompagna Roman Martinez  fino agli spogliatoi. Con questa vittoria Martinez vince il titolo intercontinentale della WBO e quello NABO. In un match che avrebbe potuto essere combattuto in una cabina telefonica, tanto i due pugili si sono tenuti vicino, Edel "Cuate" Ruiz (29 vittorie di cui 20 prima del limite, 17 sconfitte e 4 pari) ha sorprendentemente battuto il promettente peso piuma imbattuto Marcos "El Tigre" Jimenez (10 vittorie di cui 6 prima del limite). Jimenez aveva cominciato bene ed aveva anche messo al tappeto il messicano nel 2° round, ma dal terzo Ruiz ha cominciato a pressare l’avversario finchè nel 5° round  lo ha messo al tappeto con una scarica di colpi.  Jimenez aspetta il conteggio , ma le sue gambe sono molli e l’arbitro ferma il match. Il supergallo  bantamweight Wilfredo Vazquez Jr. (7 vittorie  di cui  6 prima del limite) , figlio del tre volte campione del mondo  Wilfredo Vazquez, ha finalmente debuttato davanti al suo pubblico ed ha chiuso con un brutale knockout al primo round il match con  Anthony Chacon (2 vittorie, 4 sconfitte e 2 pari). Un gancio sinistro è stato il colpo che ha messo per la prima volta al tappeto in carriera Chacon. Il supergallo Jonathan Oquendo (13 vittorie di cui 8 prima del limite ed una sconfitta), pupillo di Oscar De La Hoya, ha battuto il colombiano  Pedro Rincon (30 vittorie di cui 26 prima del limite, 13 sconfitte e 2 pari) con un gancio sinistro al primo round. Rincon che aveva inflitto ad Oquendo l’unica sconfitta ( per squalifica) si è rialzato, ma è stato salvato dall’arbitro che è intervenuto su un massiccio e pesante attacco di Oquendo. Nei pesi gallo Jesus Rojas (9 vittorie di cui 7 prima del limite) compagno di palestra del campione della WBA Miguel Cotto ha battuto per kot al 4° round  Baladan Trevizo (5 vittorie, 15 sconfitte e 6 pareggi).

Nel bel Resort di  Ocean City nel  Maryland,  Mike "The Persecutor" Paschall (13 vittorie) ha battuto , al limite dei massimi leggeri,  Richard Stewart ai punti in 8 convincenti rounds (77-75, 77-75 e  78-74 ) davanti a circa 1500 spettatori. Un match molto tattico quello di 

 Paschall che non è dotato di un gran pugno e si è anche ferito dopo uno scontro di teste nel 7° round, assumendo da quel momento un atteggiamento ancor più prudente. Paschall  ha  comunque meritato il verdetto sfruttando  la sua maggior altezza e la sua possanza fisica per frustare i tentativi del rivale. Nei pesi welters,  Tim "The Pit Bull" Coleman (12 vittorie) sembrava dovesse risolvere in fretta la “pratica” del veterano  Richard Lee Hall (10-20-2), mettendolo al tappeto nei primi istanti del match, ma la sua mancanza di pugno gli ha impedito di chiudere il match e si è dovuto accontentare di un larga vittoria ai punti (79-73 e due  77-75 ) . Nei pesi superwelters   il promettente  Jesse "The Beast Nicklow (13 vittorie ed un pari) ha dominato gli otto rounds con il competitivo Anthony Little (7-8, 1KO). Nicklow ha sparato  tutto l’arsenale a disposizione, ma anche lui non ha la potenza necessaria a concludere i matches e Little ha solo cambiato abbronzatura! Tutti e tre i giudici hanno espresso lo stesso giudizio : 78-74 a favore di  Nicklow. L’ex campione della  WBO dei massimi leggeri  Boone Pultz (26 vittorie di cui 15 prima del limite, una sconfitta ed un pari ) continua a sorprendere vincendo il secondo match dal suo rientro ( 11 anni di assenza)  e battendo ai punti in 8 rounds  il molto più giovane  Jerry Simpson (8 vittorie, 3 sconfitte ed un pari). Pultz che ha  47 anni ha dimostrato che in certi casi l’età...è solo un numero ed ha vinto tutti i rounds. “ Chi saprebbe fare questo a 48 anni?”, ha chiesto uno dei suoi secondi rivolgendosi felice al pubblico.

Anthony BonsanteAnthony Bonsante (30 vittorie e 9 sconfitte)  ha battuto con decisione unanime  Kendall Gould  (9 vittorie e 13 sconfitte) ai punti in 10 rounds  ( 80-72, 78-73  e 79-72)  al  Grand Casino di Hinckley in  Minnesota .   Gould, who is much better then his record when he wants to be falls to (9-13).

L’aggressività di Bonsante e la sua maggior attività hanno fatto la differenza nei confronti di un Gould che (che è migliore di quanto non dica il suo record…)  ha dato filo da torcere al “The Contender”. Non ha dovuto faticare molto il peso massimo  Raphael Butler (27 vittorie e 4 sconfitte) per battere  Clarence Goins (6 vittorie e 27 sconfitte) con il primo ed unico colpo sferrato. Un destro al capo dell’ex campione USA dei dilettanti che ha schiantato al tappeto Goins.  Anche il peso massimo Travis Walker (25 vittorie ), compagno di scuderia di Butler,  è stato piuttosto sbrigativo nel battere  Douglas Robertson (2-13). Robertson gia sembrava finire al tappeto quando è stato sovrastato da Walker alla “presentazione”, poi iniziato il combattimento le previsioni si sono avverate ed  è bastato un pesante destro alla testa per chiudere ad 1:11 del primo round il combattimento. Venticinque vittorie (il record di Walker…) possono significare molto e possono significare nulla se non arriveranno avversari e non come Robertson a chiarirci le idee su questo Walker.

Al Congress Theater di Chicago, pubblico entusiasta  per il match che ha visto il peso piuma Guadalupe Rosales (25 vittorie di cui 17  prima del limite ed una sconfitta)  battere  con decisione unanime ai punti in 10 rounds il combattivo Marcos Licona (23 vittorie, 10 sconfitte ed un pari). Match nel quale i due si sono scambiati un’infinità di colpi ma che ha visto Rosales più accurato e preciso nell’esecuzione dei colpi.  Lo score finale in favore di Rosales è indicativo : 100 a 90. 

Nei pesi welters,  Mike Alvarado (18 vittorie di cui 12 prima del limite) ha inflitto una dura punizione a  Jorge Padilla (7 vittorie, 4 sconfitte e 4 pari) fino a quando l’arbitro non ha deciso di chiudere il match nell’8° round. Nei mediomassimi il favorito pugile locale Tavoris Cloud (16 vittorie di cui 15 prima del limite ) ha battuto, destando grande impressione, Jose Herrera (14 vittorie tutte prima del limite e 4 sconfitte) per kot al 5° round. Entrambi in possesso di un buon pugno non si sono fatti pregare per accendere la battaglia e si sono piazzati l’uno contro l’altro a scambiarsi colpi. Nel quinto round Cloud ha stretto con freddezza all’angolo l’avversario  colpendolo con un gancio sinistro alla testa ed aprendo uno spiraglio nella guardia dell’avversario al quale ha  immediatamente   infilato un uppercut destro al mento che l’ ha fatto sbandare  paurosamente,  costringendo l’arbitro a fermare il match.

Il  massimo leggero  Bobby Gunn (18 vittorie di cui 15 prima del limite e 3 sconfitte)  ha battuto per knockout il veterano Benito Fernandez  (19-15, 6 KOs) nel 2° round di un match previsto sulle 10 riprese che si è svolto nella palestra della Robert E. Lee High School di  Springfield in Virginia.   Gunn che inizialmente pesava  183lbs è stato invitato dalla commissione atletica a …”ingozzarsi”, perché Fernandez pesava  20 libbre più di lui ( 203lbs.). Gunn, dopo aver sostato al buffet  del bar dell’albergo per un  po’…  è risalito sulla bilancia vestito di tutto punto ed ha potuto affrontare l’avversario ad un limite di peso accettabile per la commissione. Se potessimo dire la nostra diremmo:  ”Ma non è una cosa seria!”.  Gunn comunque,  al di là di questa “pagliacciata”, ha fatto un bel gesto, regalando la metà della borsa ad un suo amico in difficoltà e di cui una volta era il capo degli sparrings ( si tratta dell’ex campione del mondo Iran “The Blade”  Barkley). Questo era il primo match  dopo la sconfitta subita da Gunn con il campione della  WBO Enzo Maccarinelli (finì ko al 1° round…).

Nello storico Paradise Theater del  Bronx ( NewYork) comprato recentemente dall’attrice  Cathy Moriority (era la moglie cinematografica di  “Toro Scatenato”)  e rinominato “Utopia Paradise”, si è svolto l’atteso match tra i superwelters  Delvin Rodriguez (20 vittorie di cui 12 prima del limite, 2 sconfitte ed un pari) e Keenan Collins (12 vittorie di cui 8 prima del limite, 2 sconfitte ed un pari), si è concluso con un “nulla di fatto” al secondo round per una vasta ferita all’occhio sinistro di Collins. Grande disappunto  a bordo ring per molti che ritenevano la ferita scaturita  dai colpi di Rodriguez , ma l’arbitro,  Eddie Claudio, ha deciso che si era trattato di testata accidentale. Il presidente della New York State Athletic Commission, Ron Scott Stevens, dopo aver visionato il filmato dopo alcuni giorni ha cambiato il verdetto in “vittoria per ferita per Rodriguez”.  Nell’evento di supporto, il massimo leggero  Alfredo Escalera (15 vittorie di cui 11 prima del limite ed un pari) è stato messo alle corde e spedito al tappeto nel primo round da  Harvey Jolly (6 vittorie, 5 sconfitte ed un  pari), ma   è riuscito a superare il brutto momento ed a vincere ai punti con decisione unanime. Escalera è figlio dell’ex campione del mondo ed esce un po’ ridimensionato da questo confronto. Nei minimosca al femminile Eileen Olszewski ha battuto con verdetto a maggioranza la ragazza di Manhattan ,  Suszannah Warner. Sempre nei superwelters, il pugile dal nome troppo  famoso… Ray Robinson (21 anni e 4 vittorie) di Filadelfia , ha messo due volte al tappeto  Willie Diamond nel primo round, prima di chiudere definitivamente il match nel secondo.  Nei pesi massimi  Terrell Nelson ha battuto con decisione a maggioranza  Zack Page.

Nei pesi piuma lo sfidante al titolo mondiale Adam Carrera (19 vittorie e 3 sconfitte) rappresentava un importante test per il giovane e  promettente Juan Carlos Burgos, nipote dell’ex campione Victor Burgos.  Tra l’altro Burgos aveva sempre combattuto in Messico e questa era  la prima “uscita” fuori dai confini nazionali  per il giovanissimo messicano  (19 anni). Senza contare l’enorme esperienza di Carrera che nella carriera (sia da dilettante che da professionista) aveva  affrontato avversari ben più consistenti di quelli finora incontrati da Burgos; ma il giovane Juan Carlos ha superato ogni più rosea previsione battendo Carrera con uno spettacolare knockout  al terzo round e lasciando senza parole i 1792  spettatori convenuti nell’ Omega Products International di Corona in California. Burgos più alto e con braccia più lunghe, dopo aver resistito all’attacco iniziale di Carrera, ha sfruttato le sue qualità fisiche ed  è salito in cattedra mostrando quella potenza nei colpi che tutti gli riconoscevano.L’epilogo nel terzo round con Burgos che scolpisce duro al corpo Carrera che accusa il colpo, mette il ginocchio a terra ed espelle il paradenti attendendo in quella posizione il fuori combattimento. Carrera deve addirittura abbandonare il ring in barella perché si è lesionato un tendine del ginocchio. Questa vittoria apre  molte porte al giovane, promettente ed imbattuto ragazzo di Tijuana  (15 vittorie di cui 13 prima del limite).  Nei supermedi  James Parison (8 vittorie) batte  Anthony Cannon in due rounds con un devastante lavoro a corta distanza facendosi anche scappare qualche colpo basso che gli è costato un punto di penalizzazione. La fine del match , apparsa un po’ prematura, sancita dall’arbitro su uno sbandamento di Cannon.

Clic para ampliarIl campione WBO dei superleggeri Ricardo "Mochuelo" Torres (33 vittorie di cui 29 prima del limite ed una sconfitta) ha battuto per kot  all’11° round lo sfidante ufficiale Kendall Holt (22 viottorie, 2 sconfitte ed un pari)  conservando il titolo nella sua città natale di Barranquilla in Colombia. Holt sembrava avviato verso la vittoria quando ha messo al tappeto Torres nel sesto round e portandosi in vantaggio nei rounds successivi. Torres però si riprendeva a partire dal 10° round e nell’undicesimo costringeva alle corde l’avversario decretando l’intervento dell’arbitro Genaro Rodriguez che sospendeva il match assegnando la vittoria al columbiano.  Da quel momento è divampata la polemica nel clan di Holt che è continuata anche dopo l’arrivo negli USA. Il clan dell’americano ha denunciato il clima di grave intimidazione nel quale si è svolto il match con le lattine di birra che volavano continuamente sul ring e che hanno costretto Holt (colpito in volto da uno di questi lanci…) a fermarsi per farsi controllare. Pesante la dichiarazione dei secondi di Holt :”Se non avessimo perso il match non ne saremo usciti vivi!”. Anche l’arbitro sul banco degli accusati per aver chiuso con troppa fretta il match. La WBO ha ordinato la ripetizione del match.

Fulgencio Zuniga (20 vittorie di cui 17 prima del limite, 2 sconfitte ed un pari) ha tolto l’aureola d’imbattibilità dalla fronte di un artista del victor oganovknockout, il russo  Victor Oganov (26 vittorie tutte prima del limite). Il match si è svolto all’ Emerald Queen Casino di Tacoma vicino  Washington. Nel primo round  Oganov ha colpito duro Zuniga, scaraventandolo alle corde e rilevato correttamente come “technical knockdown” dall’arbitro.  Zuniga,  sorpreso dal colpo fa tesoro dell’insegnamento e cerca di sfruttare l’assoluta assenza di difesa dell’avversario. Oganov si perde dietro la ricerca del colpo duro, mentre Zuniga porta ganci ed uppercut che arrivano sempore a segno. Nel nono round però Oganov non ha più “gambe” e finisce in balia di  Zuniga che lo assale con una scarica di colpi che manda a terra il russo. Oganov si rialza dopo il conteggio,  ma non ha assorbito i colpi e sotto un nuovo attacco sbanda paurosamente finendo alle corde ed inducendo l’arbitro a fulgencio zunigasospendere il match a 1:25 del 9° round. Con questa vittoria Zuniga conquista il vacante titolo dell’IBO dei supermedi. “Ero sicuro di farcela!”, ha detto Zuniga che ha aggiunto :”Ho combattuto con gente migliore di lui e dopo il primo round già sapevo come sarebbe andata a finire. L’arbitro ha sbagliato a contarmi, non avevo sentito il colpo, ero solo sbilanciato!”. Oganov ha invece così replicato :  “Non cerco scuse ma ho subito un infortunio alla costola a febbraio e forse sono tornato sul ring troppo presto. Ho notato che non agevola mia solita forza nei pugni. Ma comunque bisogna rendere omaggio a Zuniga perché ha fatto un gran bel match, ma io voglio ritrovarmelo di nuovo di fronte!”. Nei superwelters, il numero 10 delle classifiche WBO, James “Mandingo” Kirkland (20 vittorie di cui 17 prima del limite) ha demolito il quotato Mohammad Said (22 vittorie di cui 14 prima del limite, 6 sconfitte ed un pari) in soli due rounds! Già dal primo round  Kirkland ha messo in soggezione Said mettendolo due volte al tappeto. Nel secondo round Said si è ripreso ed anzi è passato alla controffensiva, ma Kirkland l’ha preso d’incontro, spedendolo al tappeto per i conto totale.  Nei pesi leggeri  l’ex nazionale USA , Mikey Bey (8 vittorie di cui 5 prima del limite) ha battuto  Jose Magallon (6 vittorie e 4 sconfitte) per kot al 6° round. Dopo iun avvio lento, Bey ha cominciato ad incamerare punti. Nel sesto round Magallon rendendosi conto di essere in svantaggio ha tentato il tutto per tutto ma si è infilato su un pesante destro d’incontro ed ha ascoltato in ginocchio il “dieci out!”. Ormai il peso massimo  Eric Fields (9-vittorie di cui 7 prima del limite)  ha suscitato l’interesse di alcuni grandi mangers e promoters. In questa occasione ha letteralmente dominato il confronto con Victor Barragan (8 vittorie e 2 sconfitte)  in 6 rounds.  Fields pur avendo altezza e lunghezza di braccia in suo favore, non ha disdegnato gli scambi, correndo anche qualche rischio ma assicurandosi vittoria e consensi.

A leggere i nomi che formavano il cartellone della manifestazione che si è svolta al  Poliforo di  Ciudad Juarez in Messico, venivano i brividi : Salvador Sanchez , Pipino Cuevas e perfino un Hector Camacho! In realtà si trattava di parenti …ed affini. Salvador Sanchez detto “Sal” (8 vittorie, 3 sconfitte e 2 pari) è il nipote del grande Salvador, ma di lui ha solo il nome! L’imbattuto supergallo Eduardo “Chucky” Lazcano (14 vittorie di cui 9 prima del limite) lo ha sconfitto in dieci rounds molto combattuti  con il seguente punteggio : ( 97-93, 96-94 e 98-92). Il match era valido per il titolo vacante della   WBC  Youth (giovani). Nei pesi superpiuma Pipino Cuevas Junior,  figlio del grande  Pipino Cuevas, (12 vittorie di cui 10 prima del limite ed una sconfitta) ha battuto per knockout al 2° round Genaro Garcia (7 vittorie e 6 sconfitte). Nei pesi piuma l’ex campione della  WBC  Cesar “Cobrita” Soto (58 vittorie di cui 40 prima del limite, 18 sconfitte e 3 pari) ha battuto con decisione controversa ai punti in 10 rounds Hector “Chocolate” Marquez (28 vittorie e 18 sconfitte) con il seguente punteggio :  99-91, 99-92 e  95-96. Nemmeno lontano parente questo Soto dal pugile che impegnò severamente il “Principe” Naseem Hamed, senza contare che questa è stata una delle rare vittorie ottenuta ultimamente da Soto che, ha vinto solo 4 degli ultimi 11 matches disputati. Nei pesi leggeri, Daniel Lomeli (6 vittorie tutte prima del limite) di  Jalisco, Mexico,ha battuto per kot al 1° round  Roberto Fernandez (1 vittorie e 3 sconfitte)mettendolo al tappeto dopo un azione incessante. Fernandez  si rialzava ma l’arbitro vedendolo instabile sulle gambe fermava correttamente il match. Per quanto riguarda quel Hector Camacho di cui vi avevamo accennato, si tratta di un omonimo messicano peso medio con due matches all’attivo (entrambi persi…) che è stato battuto prima del limite da Alfredo Martinez.

L’imbattuto peso welter mancino Shamone "The Truth" Alvarez (19 vittorie di cui 11 prima del limite) nativo di  Atlantic City e compagno di palestra del compianto Levander Johnson, ha battuto, davanti a 3000 spettatori ed ai punti in 12 duri e combattuti rounds per il titolo  WBO-  NABO,   Germane Sanders (27 vittorie di cui 17 prima del limite e 4 sconfitte). Il match si è svolto nella  Boardwalk Hall's Adrian Phillips Ballroom in Atlantic City New Jersey  ed ha visto Alvarez  controllare i primi quattro rounds del confronto con combinazioni di due o tre colpi , proteggendosi con un efficace jab che lasciava poco spazio alle repliche di Sanders.   Nel quarto round brutto momento per Sanders in seguito ad un corto uppercut destro che lo mette in difficoltà e scatena ancora di più l’offensiva di Alvarez.  Sanders fa passare la “tempesta” cercando di riportare pochi danni e comincia a prendere le sue contromisure rispondendo con i diretti destri al jab di Alvarez. Nel sesto round Alvarez è abile a superare un momento critico dopo aver incassato un bel uppercut e cerca di fiaccare la resistenza di Sanders con un massiccio lavoro al corpo. I due continuano a scambiare serie di colpi fino alla fine ed il verdetto premia Shamone con il seguente punteggio : 117-112 (eccessivo) e due volte un corretto 115-113.  "Non sono soddisfatto della mia prova e  giudico la mia prestazione insufficiente  ma bisogna dare atto al mio avversario di essere un osso duro!”, ha detto il 31enne Alvarez che dovrà ridimensionare le sue ambizioni mondiali dopo questa affermazione troppo “sudata” con  un uomo di 37 anni.  Il columbiano dal pugno pesante, il peso welter   Juan "Iron Twins" Urango (18 vittorie di cui 14 prima del limite ed una sconfitta) è ritornato alla vittoria dopo l’unica sconfitta subita in carriera con il campione  IBO e  WBC dei superleggeri Ricky  Hatton, battendo per kot al 4° round il mancino keniano Nasser Athumani (15 vittorie di cui 13 prima del limite, 5 sconfitte ed un pari) in un match ricco di emozioni. Urango, sembrava intenzionato a sbrigare in fretta la pratica, mettendo già al tappeto  nel  primo round il keniano che però si rialzava e anziché chiudersi, affrontava a viso aperto l’avversario che sul finire della ripresa  veniva messo in grossa difficoltà. Athumani , sempre più convinto nella sua azione, attaccava sfruttando il maggior allungo, ma  Urango impostava il match a corta distanza e bombardava al corpo il keniano costringendolo a  rallentare l’azione. Urango  si scatenava ulteriormente nel quarto round e finalmente faceva onore al suo nomignolo di "Iron Twins" sfoderando il suo micidiale destro-sinistro  che metteva di nuovo a terra il keniano. Athumani pesantemente provato, si rialzava, ma era così instabile sulle gambe che l’arbitro decretava lo stop a  2:59 del 4° round.   Nei superleggeri, Khabib "The Crushin Russian" Alakhverdiev (5 vittorie)  di Kurush in Russia ha battuto ai punti con verdetto controverso Josean Escalera di San Juan (Puerto Rico) in un match molto combattuto che ha visto i due pugili prevalere alternativamente.    L’imbattuto peso medio Patrick Majewski (5 vittorie) ha battuto , dominando il confronto, ai punti in 4 rounds, un competitivo Maurice Williams (1 vittoria e 4 sconbfitte). Tutti e tre i giudici hanno “visto”  Majewski vincente il punteggio di  40 a 36.

Il match clou della grande notte di pugilato organizzato a Tucson in Arizona è stato affidato all’ex campione IBF dei superwelters il messicano Luis Ramon "Yory Boy" Campas che disputava il suo centesimo combattimento opposto all’idolo di casa e concorrente  semifinalista di uno dei tanti “Contender" ,  Norberto "El Gallito" Bravo. Match duro  (com’è costume di Campas …) con verdetto contestato  che ha  entusiasmato il pubblico tenendolo in tensione fino all’ultimo istante. Campas (90 vittorie di cui 72 prima del limite e 10 sconfitte) ha dominato la prima parte del match combattendo a corta distanza e infilando i suoi ganci al corpo del rivale. Bravo (24 vittorie di cui 13 prima del limite, 14 sconfitte e 3 pari) è riuscito più in là nel match a ”ricomporsi” ed a tenere a distanza Campas , piazzando belle combinazioni al volto. Campas si è prodotto in attacchi massicci per sgretolare la resistenza del rivale, ma Bravo ha reagito con vigore dimostrando di essere un autentico guerriero. Alla fine i tre giudici hanno espresso tutti e tre un  95 a 94 in favore di Campas. Una parte del pubblico schierata per Bravo, ha fischiato la decisione. In un match previsto dsulla distanza delle 10 riprese per il titolo  IBA Continental Americas featherweight title, Tomas Villa (18 vittorie di cui 12 prima del limite, 5 sconfitte e 4 pari ) e  Omar Lizarraga (9 vittorie di cui 8 prima del limite e 4 sconfitte)  hanno pareggiato dandosi battaglia per tutta la durata del match e finendo come si suol dire pesti e sanguinanti! Villa anche grazie alla maggior pressione effettuata sembrava essersi aggiudicato il match ma hanno pesato due punti di penalizzazione (uno per colpo basso e l’altro per aver espulso il paradenti tre volte) che ha subito . Il giudizio  è stato il seguente :  Joe Perez  94-92 per  Villa, mentre Ester Lopez e  L. Saiz hanno dato un  93-93.  Nei pesi welters, Freddy Hernandez (23 vittorie di cui 18 prima del limite ed una sconfitta)  ha battuto Roberto Valenzuela (39-34-2 34 KOs) per knockout al  3° round. Il match è terminato quando Hernandez pè riuscito ad infilare un gancio destro sotto i gomito dell’avversario mandandolo al tappeto. Valenzuela si è rialzato solo al “10” e l’arbitro l’ha dichiarato “out”.  Nei pesi piuma , match molto interessante che vedeva il giovane e promettente messicano Gregorio "El Goyo" Torres ( 5 vittorie di cui 4 prima del limite)  opposto al talentuoso imbattuto vietnamita  Dat "Be Dat" Nguyen  (11 vittorie di cui 6 prima del limite).  Nguyen cerca di mettere pressione a Torres e lo attacca, ma il messivcano infila il suo uppercut alla bocca dello stomaco dell’avversario e lo costringe ad arretrare. Nguyen controlla il match con la sua velocità d’esecuzione ed evitando la “corta distanza”. Torres porta una quantità enorme di colpi me in un momento di frustrazione viene richiamato ufficialmente dall’arbitro per aver tenuto e colpito l’avversario. Torres però è il più potente dei due e qualche suo uppercut mette in crisi il vietnamita. Nel 4° round ancora un richiamo per Torres per tenute , ma il match è sempre molto combattuto con i due pugili che scambiano in continuazione m, ma con  torres che trova più spoesso il bersaglio. Alla fine decisione controversa ai punti in 6 rounds in favore di Torres ( 58-56 due volte Torres, 58-57 Nguyen). 

Il peso leggero  Miguel Huerta (25 vittorie di cui 17 prima del limite, 8 sconfitte ed un pari) ha battuto ai punti in 12 rounds, conquistando il   titolo NABF , Efren Hinojosa (29 vittorie di cui 17 prima del limite, 4 sconfitte ed un pari). Il match si svolto al  Grand Plaza Hotel di Houston in Texas ed ha visto Huerta vincere un match a senso unico, mettendo anche due volte al tappeto il rivale che pur menomato da un aferita all’occhio destro è riuscito a finire il match. Il punteggio dei giudici è stato 120-106, 119-108, 118-112 tutti in favore di Huerta. Unoi dei nuovi talenti ingaggiati dalla  Top Rank , il superleggero  Victor Ortiz (19 vittorie di cui 14 prima del limite, una sconfitta ed un pari) ha dominato il quotato Emmanuel Clottey (24 vittorie di cui 14 prima del limite ed 8 sconfitte)  in 10 rounds mettendolo anche due volte al tappeto nel corso del match. Davvero un “fenomeno” l’arbitro di questo match,  Ronnie Ralston che, dopo aver dedotto due punti a Clottey nell’8° round, l’ha fermato quando mancava un solo secondo alla fine del match (2:59 della 10^  ripresa). In quel momento Ortiz era in vantaggio sui cartellini con  il seguente punteggio : 89-80, 90-79, 90-79.  Il superwelter di origine armena Vanes Martirosyan (15 vittorie di cui 11 prima del limite) , ha battuto Alexis Division (16 vittorie di cui 13 prima del limite) per abbandono al 3° round , dopo aver subito per due rounds una dura punizione. Nei pesi piuma, l’imbattuto dominicano Argenis Mendez (7 vittorie di cui 6 prima del limite)ha brutalizzato Martin Armenta (11 vittorie di cui 7 prima del limite, 15 sconfitte e 3 pari) per tre rounds e si avviava amettere l’avversario knockout nel 4°, quando i secondi di Armenta sono entrati nel ring per “salvare” il loro assistito. Il manager di Mendez,  Cameron Dunkin, ripone molte speranze su questo ragazzo e gli ha preparato un nutrito calendario di incontri che prevede (da qui al 10 novembre…)  tre matches da sostenere.

 Il promettente peso mediomassimo DeAndrey Abron ha conquistato il vacante titolo NABO battendo Shane Benfield ai punti in 12 rounds. Benfield si è rivelato l’avversario più fduro incontrati finora da De Andrey. Nei superleggeri, il numero uno della WBO, Anthony Peterson ha battuto ai punti in 8 rounds (79-71 e due volte 78-72). l’esperto e competitivo Martez Logan in un match che è stato superiore alle aspettative.Nei massimi leggeri  Daniel Judah , fratello dell’ex campione del mondo Zab ha battuto con decisione controversa  Charles Davis in sei rounds (57-55,57-56-,55-57).  

 Il peso piuma  Johnnie Edwards (12 vittorie, una sconfitta ed un pari) ha conservato il titolo  NABA pareggiando con   Jose Hernandez (10 vittorie, 5 sconfitte ed un pari). Il match si è svolto a Niagara Falls (Le Cascate del Niagara) ed ha visto Edwards aggredire continuamente l’avversario , premiato però dai giudici con un pari fischiatissimo dal pubblico presente   (115-113 Edwards e due 114-114 ). Nei pesi welters, Mike Jones (10 vittorie tutte prima del limite), continua a vincere. Stavolta ha battuto per knockout  Martinus Clay (12 vittorie, 17 sconfitte e 2 pari). La potenza di Jones è ormai cosa riconosciuta e l’avversario scelto dava garanzia di durata e così è stato per almeno cinque rounds, poi  un uppercut destro di Jones al corpo lo ha costretto a piegare il ginocchio definitivamente. Nei supermedi , grossa sorpresa con  Russell Jordan (13 vittorie e 4 sconfitte) che batte per getto dell’asciugamano il fino ad allora imbattuto  Kaseem Wilson (9 vittorie ed un pari).  Wilson è  finito al tappeto per colpi al corpo una prima volta e si è rialzato, ma poco dopo è andato nuovamente al tappeto. Ancora una volta si era rialzato coraggiosamente, ma è intervenuto opportunamente il suo “angolo” che ha fatto imterromepre il match.  Nei pesi piuma,  Charles "The Natural" Murray ( 2 vittorie ed un pari) , fratello dell’ex campione mondiale, ha battuto ai punti in 4 rounds  Bobby Campbell, mettendolo anche al tappeto nel primo round e vincendo con uno score di : 40-35.

 Il veterano Joquin Joaquin "Killer" Gallardo (18 vittorie, 6 sconfitte ed un pari), una volta promettente pugile,  era stato ingaggiato per “riempire” il record del favorito pugile locale  Lenin "El  Volcano" Arroyo (17 vittorie, 7 sconfitte ed un pari) , ma memore dell’antica classe, ha rivoltato il pronostico battendolo ai punti in 12 rounds ed impadronendosi della corona  Arroyo_vs__Rodriguez_at_Miccosukee_042.jpgWBC Latin jr. detenuta da Arroyo. Il match si è svolto nel Miccosukee Resort & Gaming di Miami in  Florida ed ha visto un buon inizio di  Arroyo che però è stato superato nel corso del match dall’aggressivo Gallardo che si è aggiudicato il verdetto con il seguente punteggio :  117-111, 118-110, 116-112.

Da un Arroyo all’altro. Nei superleggeri il veterano Juan Arroyo (35 vittorie di cui 16 prima del limite , 5 sconfitte e 4 pari) ha chiuso la sua carriera battendo ai punti in 8 rounds l’ex sfidante al titolo mondiale Ilido Julio (35 vittorie di cui 31 prima del limite, 13 sconfitte ed un pari) in un match svoltosi allo  Sheraton Miami Mart di  Miami, Florida. Netta la vittoria di Arroyo, che si è anche avvantaggiato di due punti di penalizzazione per colpi bassi  inflitti al suo avversario ed ha vinto con il seguente punteggio :  78-72, 78-72, 77-73. Nei pesi welters ,  Damian "Devo" Frias (14 vittorie di cui 7 prima del limite ed un pari) ha impiegato solo  2:30 per mettere knockout Agustin Velez (7 vittorie e 4 sconfitte) al primo round!

Il peso paglia campione della WBA,Yutaka Niida (22-1-3, 8 KOs), ha conservato la sua corona, destando grande impressione nel battere il  più alto filippino Eriberto Gejon (23-2-1, 14 KOs), in un match in 12 rounds a Tokyo. Niida, sosteneva la sesta difesa del titolo e tirando fuori aggressività e coraggio si aggiudicava bene la seconda parte del match legittimando la vittoria così sancita dai giudici presenti : Jean-Louis Legland (Francia) e Giuseppe Quartarone (Italia)  117-112,  Chalerm Prayadsab (Thailand) 117-111. Per il 28enne campione, si è trattato di dirimere  una questione di superiorità  messa in dubbio dalla vittoria ottenuta per “decisione tecnica” al 10° round dal giapponese due anni fa a Yokohama. Stavolta il giapponese ha boxato con maggior accuratezza ed il filippino si è trovato di fronte un …”uomo diverso”! Il 30enne filippino, alto 5'6" aveva condotto la prima parte del match grazie al suo superiore  allungo che aveva inizialmente messo in crisi il giapponese. Poi Niida ha cambiato tattica riuscendo ad accorciare la distanza e tempestare con ganci e monmtanti il filippino che si è battuto con vigore fino alla fine.

Il superwelter australiano Daniel Dawson (29 vittorie di cui  20 prima del limite) ha prodotto una sensazionale sorpresa  battendo per knockout al primo round il russo residente in Australia ed ex campione juniores Anton Solopov (16 vittorie di cui 12 prima del limite e 2 sconfitte) al Croatian Club di Sydney. Dawson ha risolto il match con il destro che si è abbattuto sulla mascella del russo. Solopov risiede spesso in Australia dove c’è  Kostya Tszyu che gli fa da manager e voleva farne il suo erede. Dopo un inizio promettente, Solopov ha mostrato i suoi grossi limiti di tenuta ai colpi evidenziati già dal filippino Dondon Sultan che lo mise anche lui knockout in un sol round. Evidentemente da allora, non si è più ripreso.  Dawson, 26 anni, è allenato da Ron Parr e vive a Perth. Prima di questa spettacolare prestazione, pur vantando tante vittorie, non riscuoteva molto credito per il basso profilo dei suoi avversari!  In un altro match in programma da sottolineare la prova del peso medio nigeriano stabilitosi da poco in Australia,  King Davison,  che  ha battuto per knockout al 3° round il filippino Ramillo Caballes, ottenendo il secondo successo da professionista.

Il 33enne sudafricano Mzonke Fana ha prodotto la migliore prestazione della carriera battendo l’irriducibile e coraggiosissimo argentino  Javier Alvarez (34 vittorie di cui 16 prima del limite, 7 sconfitte ed un pari) conservando la corona dei superpiuma IBF . Il match si è svolto a  Klerksdorp in South Africa nel Civic Centre della  North West Province  ed ha visto Fana che difendeva per la prima volta la sua “corona” , non perdere un round prima di battere per knockout al 9° round l’avversario. Il jab di Fana l’ha fatta da padrone stampandosi in continuazione sul volto dell’argentino che poche volte è riuscito ad evitarlo.  L’epilogo del match nel 9° round per un selvaggio gancio destro che ha definitivamente spento un esausto Alvarez. Nel caso di Fanan siamo praticamente di fronte ad una “resurrezione”, perchè  dopo la sconfitta subita per  knock out da  Marco Antonio Barrera nell’aprile del  2005 la sua carriera sembrava ormai al tramonto. Poi la vittoria su  Malcolm Klassen e la conquista della corona IBF. In giuria anche l’arbitro italiano Giustino Di Giovanni.  Il peso gallo Simpiwe Vetyeka (18 vittorie ed una sconfitta)  non ha avuto problemi nel conservare il titolo Sudafricano per la sesta volta battendo Ebenezar Tumane per knockout al 3°round con un pesante destro al volto..In un match tra supermedi, l’ex campione sudafricano Anthony van Niekerk ha battuto ai punti in 6 rounds con decisione controversa Steven Ndzuemba del Gabon.

I due mancini Vusi Malinga ed  Evans Mbamba hanno entrambi conservato le loro corone della WBC International nella Nasrec Indoor Arena vicino Johannesburg. Nei pesi gallo Vusi Malinga  (16 vittorie, 2 sconfitte ed un pari) ha battuto per knockout al 5° round  il peruviano Alberto  Rossel dopo un inizio lento nel quale ha dovuto subire alcuni larghi destri. Si è trattato di una prova positiva per Malinga che ha riscattato il pari incolore con Jerope Mercado di febbraio scorso. Per il 30enne Rossel, nulla da fare contro il 27enne più alto e più forte sudafricano. Nella stessa serata il supermosca mancino Evans Mbamba (14 vittorie)  ha conservato il titolo battendo il cileno  Pedro Cardenas in un match a senso unico in 12 rounds.  I due matches secondo la stampa locale sono stati poveri di contenuti tecnici e sono stati purtroppo trasmessi in televisione. I giornali sportivi sufdafricani si chiedono quale pubblicità sia per questo sport, il proporre simili confronti.

Lo spagnolo Kiko "La Sensation" Martinez (17 vittorie di cui 14 prima del limite) ha sicuramente causato una delle sorprese dell’anno, mettendo knockout in soli 86 secondi l’imbattuto campione Europeo, l’irlandese  Bernard Dunne (24 vittorie di cui 14 prima del limite). Il matchsi è svolto nella  Point Arena di Dublino in Irlanda davanti a più di 8.000 spettatori. Il nuovo campione che era detentore della corona

Bernard Dunne dell’Unione Europea ha messo due volte al tappeto l’irlandese prima che il match fosse definitivamente fermato. Accantonati i sogni mondiali da parte di Dunne, ecco Martinez che subentra al suo posto nelle  “strategie” di vertice, ma lo spagnolo non sembra aver fretta. "Non bisogna aver fretta, preferisco fare un passo alla volta e quando sarò pronto mi giocherò la mia chance mondiale!”, ha dichiarato Martinez che è arrivato a quota 14 knockouts in 17 incontri. Da parte sua l’irlandese ha dichiarato: "Mi ha preso a freddo! Ho ricevuto un colpo che non ho “visto” e da quel momento sono andato in barca! Comunque è un episodio che ci può stare e  chi mi conosce sa che tornerò più forte e determinato di prima!”.  Contentissimo il manager di Martinez , Alberto Gonzales e ne ha ben donde. Infatti Gonzales  ha giocato 10.000 sterline sulla vittoria al primo round del suo pugile che era data dagli scommettitori :  66 a 1! Ha realizzato una vincita dalla bellezza di 666.000 sterline! Appare quindi particolarmente interessato da parte sua l’invito rivolto all’inizio del match al suo assistito :” Vai subito dentro!”.  Nei mediomassimi , il campione britannico, l’inglese Tony Oakey (24 vittorie , 2 sconfitte ed un pari) ha conservato la sua corona, pareggiando in modo controverso con l’irlandese  Brian Magee (28 vittorie di cui 19 prima del limite , 3 sconfitte ed un pari). Magee era in vantaggio su uno dei tre cartellini (gli altri due avevano il pari), ma ha avuto il torto di lasciare troppo l’iniziativa nelle mani del rivale che ha largheggiato per lunghi tratti dell’incontro. Il match che richiederà una rivincita è stato il primo titolo britannico disputato in Irlanda. In un match tra pesi medi, il promettente irlandese  Andy Lee (11 vittorie di cui 8 prima del limite), sul cui futuro giura  Emanuel Steward, ha costretto il al ritiro nel 5° round il connazionale Ciaran Haley (6 vittorie, 6 sconfitte ed un pari) che non si è presentato al centro del ring all’inizio del 5° round. Ha combattuto anche Alfredo Di Feto nei pesi superleggeri, perdendo nettamente (80 a 69) ai punti in 8 rounds con il pugile locale Paul Mc Closkey (12 vittorie). Nei pesi medi, Matthew Macklin (19 vittorie di cui 15 prima del limite e 2 sconfitte) che ha parenti irlandesi, ha battuto per knockout al 4° round Darren Rhodes. Macklin, che con l’occasione è stato assistito all’angolo dal campione del mondo Ricky Hatton , ha chiuso il match con un pesante destro.

Il talentuoso superleggero russo Sergey Sorokin (26 vittorie di cui 17 prima del limite, una sconfitta ed un pari) , ha fatto capire perchè la  WBO lo piazza al 6° posto nelle sue classifiche, battendo ai punti in 12 rounds l’esperto americano Emmanuel Augustus (35 vittorie di cui 18 prima del limite, 29 sconfitte e 6 pari) nella cittadina siberiana di Yugorsk. Il 29enne Sorokin  ha mostrato una grande determinazione ed una condizione fisica invidiabile, infliggendo subire una terribile punizione al  rivale (118 a 110 su tutti e tre i cartellini!).

 Nella Universal Hall di Berlino, il mediomassimo  Denis "Spartiat" Simcic (18 vittorie di cui 9 prima del limite), ha battuto ai punti in 10 rounds l’imbattuto Kavin Gebhart (11 vittorie ) con il seguente score :  98-92, 97-92, 97-93. Ma il match più atteso era quello che ha visto il peso piuma cubano  Yuriorkis Gamboa (3 vittorie), ex oro olimpico,  impiegare poco più di un minuto per liquidare  Thomas Hengstberger (12 vittorie ed 8 sconfitte). Gamboa ha messo due volte al tappeto Hengstberger.  In altro match, il peso massimo Alexander Jakob (25 vittorie di cui 15 prima del limite, 4 sconfitte ed un pari) ha battuto Pavel Siska per kot al 3° round.

Il numero 14 della WBA,  il 30enne filippino peso leggero Dennis Laurente (28 vittorie di cui 13 prima del limite, 4 sconfitte e 5 pari) , utilizzando in modo persistente  il lavoro al corpo, ha battuto ai punti in 10 rounds il giapponese Shinya Nagase (14 vittorie di cui 8 prima del limite, una sconfitta ed un pari) con il seguente punteggio : 98-94 due volte e  96 a 95 .Il match che,  si è svolto a Tokyo, era previsto sulla distanza delle 10 riprese e non aveva nessun titolo in palio. Si è trattato di un match  senso unico a favour del filippino che dopo aver bloccato i colpi del giapponese, lo colpiva a sua volta con precisione e continuità.

Il numero uno della WBO dei supermosca, il tailandese Pramuansak Posuwan (39 vittorie, una sconfitta ed un pari) ha battuto  l’indonesiano Nouldy Manakane (11 Pramuansak Posuwan and Fernando Montielvittorie, 7 sconfitte ed un pari) conservando il titolo  WBO Asia-Pacific nell’ Office of Nongchang District di Uthaithani (Tailandia) . Il tailandese ha controllato il combattimento facilmente mettendo in mostra la sua superiorità tecnica (119-109, 118-110, 118-110) . Il  38enne  Pramuansak ha conseguito il 10° successo consecutive dopo la sconfitta subita con Fernando Montiel nel match valido per la corona  WBO dei supermosca nell’ottobre  2005. In un altro match, il tailandese Somsak Sithchatchawal (53 vittorie di cui 42 prima del limite, 2 sconfitte ed un pari) ha messo knockout con un maligno gancio destro l’indonesiano Hendric in due rounds. Il supergallo Rachamongkol Sor Pleonchit (5 vittorie), ha messo knockout Boydo Simanjuntak (11 vittorie , 5 sconfitte e 5 pari) in due rounds.

 

Il numero 3 della WBC dei pesi piuma , il tailandese  Chonlatarn Piriyapinyo (21 vittorie di cui 11 prima del limite ) ha destato grande impressione nel conservare i titolo WBC dell’ Asian Boxing Council (ABCO) battendo il vcampione delle Filippine Vinvin Rufino (13 vittorie, 7  sconfitte e 2 pari) in cinque rounds al  Pak Hai District Office di  Ayutthaya Province in Tailandia. Era la quindicesima difesa del titolo per il tailandese da quando ha conquistato la corona nel luglio  2004. Sorpresa nei pesi piuma con  Choknamchai Tor Silachai (6 vittorie di cui 5 prima del limite ed una sconfitta) che batte per knockout al 5° round l’ex campione della WBA  Yoddamrong Sithyodthong (45 vittorie di cui 20 prima del limire, 7 sconfitte ed un pari)mandando anche due volte al tappeto. 

 

La WBC (una ne fa e cento ne pensa...) ha creato una nuova divisione di peso per le donne! Le ragazze sotto il limite delle 102 libbre  The image “http://i.eurosport.com/2006/09/21/309039-1428381-458-238.jpg” cannot be displayed, because it contains errors.faranno parte della categoria “atomo”. Ma qual è lo scopo di questa creazione?  Naturalmente la disputa di un altro titolo,  con altri viaggi, altre designazioni ed altre tasse da pagare agli enti mondiali!  Noi lo riportiamo per dovere di cronaca ed è tutto quello che possiamo fare, starebbe ad altri con più responsabilità ed interessi, richiamare questi organismi  ad una condotta etica meno annacquata. Comunque registriamo che  la tailandese Winyu Paradorngym (4 vittorie ed una sconfitta)  è divenuta la seconda donna a conquistare un titolo “mondiale” per la Tailandia, battendo ai punti in 10 rounds la giapponese Momo Koseki (anche lei con un record da “paura” fatto da tre vittorie ed una sconfitta). Sorpresa nei pesi piuma con  Choknamchai Tor Silachai (6 vittorie di cui 5 prima del limite ed una sconfitta) che batte per knockout al 5° round l’ex campione della WBA  Yoddamrong Sithyodthong (45 vittorie di cui 20 prima del limire, 7 sconfitte ed un pari)mandando anche due volte al tappeto.

Presiden SBY dan Ibu Ani tiba di bandara internasional John F.Kennedy, New York, AS, Minggu (23/9) pagi waktu setempat, dan disambut Menlu RI Hassan Wirajuda. (foto: abror/presidensby.info)Il presidente indonesiano  Susilo Bambang Yudhoyono ha ricevuto il campione del mondo dei pesi piuma Chris John nella sua residenza , dopo la vittoriosa difesa del titolo che il pugile indonesiano ha sostenuto a  Kobe in Giappone lo scorso 18 agosto, fermando in nove round il pugile locale  Zaiki Takemoto. Il presidente, un ex generale dell’esercito in pensione, si è dichiarato orgoglioso ed anmmirato da un campione che ha difeso ben 8 volte la sua corona della WBA  con campioni come  Osamu Sato, Derrick Gainer e  Juan Manuel Marquez.

 L’imbattuto Ulises David López ha battuto ai punti in 10 rounds  Juan Mauricio Mariño in un match disputato al  Club Tomás de Rocamora de Concepción del Uruguay. Match vinto in modo netto da Lopez che ha fatto subire a  Marino una dura punizione. Questi i punteggi dei giudici : 99 a 90,5 , 100 a  89,5 ,  100-91 . Come potete osservare , i  punteggi argentini prevedono anche il mezzo punto. In u altro match, vittoria anche per Leonardo Esteban Gonzalez che ha battuto ai punti in 6 rounds  Martín Cruz Bergara recente vincitore di Martin Coggi.

 

Francisco "Chino" Mora (52 vittorie di cui 35 prima del limite e 12 sconfitte) ha battuto ai punti in 10 rounds (98-92, 99-93 e 99-93)  Jorge Domínguez (13 vittorie, 4 sconfitte e 2 pari) , conquistando la corona nazionale dei pesi supermedi in un match disputato nel club General Paz Juniors di  Córdoba. Mora ha conseguito la sua decima corona in tre differenti categorie di peso in un match che è stato molto intenso ed ha visto il suo predominio malgrado una ferita rimediata nel secondo round.

 

Il superwelter rosarino Sebastián Andrés Luján (27 vittorie di cui 19prima del limite e 5 sconfitte), reduce dalla sconfitta patita con l’inglese  Jamie Mooore, si è “sfogato”  battendo  per kot al 10° round il paraguayano Arnaldo Nery Benítez Ríos in un match che si è svolto nel Club Sportivo América di Rosario. Un combattimento a senso unico nel quale l’avversario ha offerto solo la testa e la mascella come freno ai colpi di Lujan. Nel nono round, Rios , riceve  un duro colpo e viene  contato dall’arbitro,ma  riesce a riprendersi , anche se per poco perché nel round successivo viene definitivamente fermato dall’arbitro dopo aver subito tre ulteriori conteggi! Nella stessa riunione il superleggero Martin Antonio Coggi (15 vittorie, una sconfitta ed un pari) , figlio dell’ex campione del mondo, ha battuto per kot al 2° round Alejandro Hector Burella Cacia mettendolo tre volte al tappeto! Era il secondo match vittorioso per Coggi dopo la sconfitta con Bergara.

 

Nel club Almirante Brown di San Isidro de Lulles a Tucuman, Alberto Leopoldo Santillan ha battuto ai punti in 6 rounds  Omar Priotti.

A Donetsk in Ucraina, il peso leggero della Namibia, Paul Moses (21 vittorie di cui 15 prima del limite) , che per la prima volta combatteva   fuori dal suo paese, ha battuto il favorito pugile di casa Andrei Kudriatsev (23 vittorie) per kot al 9° round, ammutolendo il pubblico locale. Una grande dimostrazione di classe di Moses che con colpi secchi e veloci ha disposto a suo piacimento del più basso ma soprattutto più lento rivale. Era in palio la corona WBA Intercontinentale.  Nei supermedi l’ukraino Stas Kashtanov (23 anni e 20 vittorie) ha battuto  il forte e grezzo namibiano  Vikapita Meroro ai punti in 10 rounds. Nei superleggeri Vladimir Kravets che ha boxato per l’Ukraina alle Olimpiadi di Atene, ha battuto Dmitry Tarenko per kot all’8° round per il titolo dell’Unione Europea. Arbitrava l’italiano Cavalleri. 

Davanti a quasi un migliaio di spettatori convenuti nella Piazza del Municipio di Lecce dei Marsi l’imbattuto Stefano Castellucci (25 anni,  8 vittorie) ha raccolto la sua nona vittoria in carriera battendo per ko alla prima ripresa Andrea Sansoni(1 vittoria e 4 sconfitte ). Il modo autoritario con cui il pugile di Avezzano ha chiuso il match ha destato impressione ed è stato sottolineato da numerosi applausi. Castellucci attacca immediatamente e mette al tappeto il pugile di San Benedetto del Tronto che coraggiosamente si  rialzava e faceva capire che voleva continuare; ma l’arbitro  era di parere contrario e chiudeva il match.

 

Il peso welter Leonard ‘Boom Boom’ Bundu (12 vittorie ed un pari) ha battuto con uno spettacolare knockout al primo round  Vincenzo  Finzi (20 vittorie di cui 15 prima del limite, 12 sconfitte e 3 pari)  conservando il titolo  IBF-Mediterraneo. Il match si è svolto sul Lungolago Zanardelli a Toscolano Maderno. Bundu è apparso più forte del coraggioso Finzi che è finito a terra due volte prima di essere fermato dall’arbitro. Nei pesi leggeri, il rumeno residente in Italia   Tiberiu Ciobotaru (10 vittorie) ha dominato gli otto rounds che lo vedevano opposto allo slovacco   Lubos Priehradnik (5 vittorie e 20 sconfitte). Nei massimi leggeri Paolo Ferrara (25 vittorie, 12 sconfitte ed un pari) ha battuto ai punti in 6 rounds l’ungherese Sandor Forgacs (2 vittorie e 18 sconfitte). Il peso medio  Sofiane Ben Slimane  ha debuttato con successo mettendo knockout al 2° round il, marocchino  Abdoulhahed Ben Lelly (4 vittorie e 2 sconfitte) con un maligno gancio destro.

 

Dilettanti.

Si è svolto a Costanza  in Romania agli inizi di settembre il tradizionale e prestigioso torneo “ Golden Belts ” che anche stavolta non ha mancato di fornire preziose indicazioni . Nei minimosca l’ungherese Pal Bedak ( e che faccia il peso è già una notizia … ) ha battuto in un  match molto combattuto che , forse non aveva vinto , il francese Nordine Oubaali per 13 a 11 . Bedak aveva in precedenza superato il rumeno Parachiv , mentre Oubaali aveva battuto l’americano Singleton il rumeno Benoni ( per RSCO al 3° round ) e l’inglese Darren Langley . Nei pesi mosca sembra aver ritrovato la forma il francese Jerome Thomas che ha battuto nell’ordine il macedone Mumin per 14 a 8 , l’inglese Kaleed Saeed Yafai ( ex mondiale cadetti ) per 32 a 12 , l’ungherese Kaczor per 28 a 9  ed in finale l’uomo di casa, Iulius Poczo ( 9 a 3 ) che  in precedenza era stato vincitore del turco Kordel e del tedesco Schneider ( 17 a 13 ) .   Nei pesi gallo ancora un francese sul podio . E’ il  collaudato ed esperto Ali Hallab che mette in fila il rumeno Enache ( RSCO 3 ) , l’inglese Joseph Murray con un perentorio 23 a 3 ed in finale il polacco Rogowski per  18 a 6 . La Francia non si ferma piu’ e si sentono ancora le note della “ Marsigliese ” per Khedafi Djelkhir che costringe all’abbandono l’albanese Ilir , il russo Gradovich per 20 a 4 ed in finale Vasile Sandu per abbandono al 2° round . In precedenza il turco Yakup Kilic  si era dileguato prima di affrontarlo . Anche se il lotto dei partecipanti non era di prima qualita’ , in ogni caso  Djelkhir ha fornito una prestazione impressionante . Nei pesi leggeri  sempre piu’ convincenti le prestazioni del francese  Daoud Sow che sembra aver messo una serie ipoteca sul suo posto di titolare in squadra . Battuti il koreano Kim  Tae per abbandono al 2° round , il quotato olandese di origine turca Hosnu Kocabas per 11 a 6 ,  il pugile di casa Florentino Nicolescu per 21 a 7 ed in finale ancora un rumeno , Traian Lupu , che aveva battuto anche lui quotati avversari come il tedesco Schmidt e l’ungherese Varga. Finalmente i padroni di casa salgono sul podio e lo fanno con l’elemento di punta della loro squadra , Ionut Gheorghe . Il rumeno batte il cipriota Ekagelcu , il greco-armeno Galstian , l’inglese Bradley  Saunders ed in finale l’assente per infortunio Boris Georgiev , che in precedenza aveva battuto l’esperto ungherese Gyula Kate . Nei pesi welters i rumeni si affermano con un nome nuovo, Elvis Suliman che costringe all’abbandono il russo Koptyakov ( vincitore a sua volta del bronzo mondiale Neil Perkins ) . Suliman ha battuto ( con verdetto casalingo ! )  il francese Xavier Noel per 10 a 8 , l’ungherese Norbert Harcsa e per forfait il turco Cilici . Nei pesi medi gli inglesi calano l’asso con il promettente  (FOTO XAVIER NOEL ) James Degale che batte il russo Kiselev per 20 a 11 ( ma ha dovuto subire un assurdo richiamo per tenute ed ha dovuto mettere al tappeto il rivale con un uppercut nell’ultimo round ! ) , il moldavo Cotiujanschi ( gli ha dato una lezione di boxe )  per 23 a 7 , lo scorbutico tunisino Rachid Merdassi ( messo anche lui al tappeto nel 3° round ) per 13 a 12 ,  in un match dove la giuria si e’ molto “ distratta ” sui colpi dell’inglese . In finale Degale ha superato il pugile di casa , Roland Gavril ( altro vincitore “ scandaloso ” ai danni  del francese Raymond ) per 15 a 5 in un match dominato dalla maggior velocita’ e tecnica del britannico . Nei mediomassimi il tedesco Gottlieb Weiss sfodera un’altra convincente prestazione battendo il turco Muzzafer per 18 a 6 ed in finale l’esperto ungherese Imre Szello ( vincitore del francese Djambang ) per 17 a 5 .  Molto affollata la categoria dei pesi massimi che vede a sorpresa ( … ma non troppo ) affermarsi l’esperto pugile greco Helias Pavlidis che batte in finale il tedesco Powernov  ( vincitore per abbandono del russo Lokaychuk ) per 14 a 9 ;  ma prima aveva superato sia il francese M’Bumba per 20 a 10 che  il rumeno Ganannau per forfait .   Nei pesi massimi , il bulgaro Kubrat Pulev , dopo aver battuto il pugile di casa Bogdan Dinu con un perentorio 14 a 4 ed il tedesco-turco  Erkan Teper per 13 a 6 , si e’ infortunato ed ha lasciato via libera al rumeno Razvan Cojanu che ha avuto una fortuna pazzesca , perche’ ha conquistato il podio con un solo match ( ha battuto per abbandono il tunisino Hamrani… ) . Infatti sia Pulev che  l’ avversario del debutto del rumeno  ( l’ukrainio Mikheyenko ) hanno dato forfait !  Un piccolo commento . Anche in un torneo importante quanto si vuole,  ma dove non c’erano in palio qualificazioni  “ olimpiche ” ci sono state  “ porcherie ” delle giurie . Dispiace per i rumeni che non hanno  “ capito ” la lezione olimpica di Simion e si sono adeguati .  Semplicemente  “ vergognose ” le sconfitte subite dai francesi  Noel e Raymond , mentre tutto era stato preparato nei pesi medi  per far vincere Gavril che , secondo i “ piani ” avrebbe dovuto affrontare il piu’ accessibile Merdassi invece del tosto Degale . Le proteste degli inglesi che hanno mangiato la “ foglia ” ed hanno protestato vivacemente ,  hanno poi consentito che la finale del giorno dopo fosse “ pulita ” !  Se qualcuno pensava che fosse  arrivato il  “ vento nuovo ” , sappia che si trascina  dietro ancora le “ vecchie cose ” .  Speriamo che il dottor Furgoni ( nel quale speriamo molto … )  non si arrenda e vada avanti per la sua strada . C’è un bellissimo detto cinese che dice : “ Ci sono due errori che si possono fare lungo la via verso la verita’ ... non andare fino in fondo , e non iniziare ! ” .   Lei , monsieur ha iniziato ed e’  importante che non si fermi e stia attento … perché c’e’  un’inflazione di  “ quacquaracqua ” .   Buon lavoro.

 

Leggendo qua e la … anzi , piu’ la … che qua !

 

Il seno nuovo di zecca dava molta gioia ad Annina Ulrich. Peccato che danneggiasse la seriosa immagine aziendale. Licenziata!

Il suo capo non ci ha pensato due volte: un seno così prosperoso mal si concilia con l'immagine che bisogna dare quando si ha a che fare con un cliente. In nome del business, insomma, la bella Annina, 29 anni e un desiderio di avere un seno più generoso che viene da quando era bambina, ha perso il proprio posto di lavoro.

Dice la donna licenziata: "Il mio seno è più grande di quello di Katie Price. Ero molto contenta di guardare le mie supertette allo specchio e i miei clienti la pensavano come me. Non riesco a capire perchè il mio capo non la pensi così".

Annina dice di voler continuare a investire sul proprio décolletté per ampliare il giro dei clienti e, pur di vendere di più, è pronta a mettere immagini delle proprie tette persino sui bigliettini da visita. Forse, per il momento, sarà il caso di metterle sul curriculum vitae.

In attesa che Annina torni in ufficio, ecco la foto di Katie Price, la modella inglese supermaggiorata  che le ha ispirato l'operazione chirurgica.

 

Incontrate una ragazza sull’autobus e le chiedete di farsi fotografare nuda. Poi, in coda alle casse del Sorridete e giù i pantaloni!supermercato, pretendete che la cassiera vi faccia immortalare tutta la propria “mercanzia”. Infine, entrate in una boutique, invitate tutte le commesse a spogliarsi, tirate fuori la fotocamera e scattate. 

Vi sembra impossibile tutto ciò? Sappiate allora che qualcuno è riuscito a spogliare e fotografare milioni di persone senza aver mai ricevuto un solo rifiuto. Lui è Spencer Tunick, uno dei più famosi fotografi d’arte, celebre in tutto il mondo per le foto di enormi masse di corpi nudi.

Bene, Tunick ha colpito ancora: meno di un mese fa è riuscito a radunare qualcosa come 18 mila persone nella piazza di Zocaloe a Mexico City. 

Come ogni volta, dopo aver contattato i partecipanti via internet, ha dato ordini con un megafono e una volta posizionati i propri “modelli” ha scattato foto a raffica. Risultato: è stato polverizzato il primato di Barcellona del 2003, quando a spogliarsi in pubblico furono “solo” 7.000 persone.

Se , invece , volete farvi immortalare seguite il suo sito personale per tenere d’occhio dove organizzerà il prossimo raduno.

 

Ciao a tutti  … alla prossima

 


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