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Boxemaccheroni

Diceva il compianto Teddy Brenner , l’ultimo matchmaker del Madison Square Garden che, l’unica attrattiva di una riunione di boxe devono essere … i matches. Figuratevi che giudicava dispersivo anche il pugilato con cena ed inviti. “Tutto si deve concentrarelà  tra quelle corde!”, soleva dire. Ma non sembrano  pensarla così i mentori di Jorge Arce che hanno “presentato” il loro pugile nell’Honda Center di Anaheim in California…addirittura in groppa ad un cavallo! Ormai le “entrate” ad effetto dei pugili, stanno superando la qualità dello “spettacolo” che loro dovrebbero offrire e comportano anche dei rischi che occore valutare. Pensate se il cavallo si fosse imbizzarrito….Ma torniamo ad  Arce (46 vittorie di cui 35 prima del limite, 3 sconfitte ed un pari),  che ha battuto ai punti in 12 rounds ed in modo netto come indicano i punteggi (119 a 109, 118 a 110 due volte), l’argentino Julio David Roque Ler (23 vittorie e due sconfitte), ma quello che ha destato il maggior interesse per il suo numeroso pubblico (c’erano 7000 spettatori…) è stato quello che ha fatto soprattutto fuori e non dentro il ring. Il match era valido come eliminatoria al titolo dei super mosca della WBC ed ha visto i due pugili rivolgersi continui inviti a “farsi sotto”, ma alla fine è stato Arce quello che ha mantenuto le promesse. Nell’undicesimo round, Arce ha fatto anche sbandare l’avversario, ma un inopportuno intervento arbitrale gli ha consentito di recuperare e di terminare il match. Era la prima volta che Ler combatteva fuori dall’Argentina e la sua tattica rinunciataria ha in qualche modo giustificato la presenza del cavallo di Arce. Peccato che questi non l’abbia potuto utilizzare per inseguire l’avversario che pedalava costantemente all’indietro.  Il “Fantasma” è tutt’altro che una figura evanescente! L’ha dimostrato il peso medio Kelly Pavlik (30 vittorie di cui 27 prima del limite) che ha battuto impressionando e ponendosi come uno dei migliori pugili della categoria, il forte ed aggressivo messicano Jose Luis Zertuche (19 vittorie di cui 14 prima del limite, 4 sconfitte e 2 pari). Pavlik che viene chiamato “Ghost”(Fantasma)  per la sua abilità difensiva, ha fatto strada nei professionisti soprattutto per le doti di potenza. Saggiamente guidato, è cresciuto ed adesso è pronto per la ribalta mondiale. Il match è stato un autentica guerra nei primi tre rounds, poi Pavlik ha preso il sopravvento mentre Zertuche ha cominciato a cedere. Sul finire del sesto round Pavlik ha messo al tappeto il rivale e lo ha dominato nel round successivo. La fine del match nell’8° round in seguito a  due devastanti destri.  Pavlik è di Youngstown,  un piccolo paese dell’Ohio che ha già dato al pugilato gente come  Ray “Boon Boom”, Mancini, Harry Arroyo, Ray Lampkin , Greg Richardson ! Nei superwelters, l’olimpico Vanes Martirosyan (11 vittorie), ha battuto per kot al 2° round Tarzone Washington. Dopo avergli annientato le difese “immunitarie” con un uppercut destro, Martirosyan ha spedito al tappeto il suo rivale con due ganci sinistri. Questi si rialzava visibilmente provato e malgrado facesse segno con le mani e la testa che stava bene, l’arbitro ha giustamente sospeso il match. Tre atterramenti nel primo round consentono al peso leggero Johnny Molina (6 vittorie) di sbrigare la “pratica” Rudy Paz. Molina è alto 1.78 ed è veramente troppo grosso per essere un “leggero”.  Si è anche esibito il fratello di Jorge, il peso gallo Francisco (24 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), che ha battuto per abbandono al 4°° round Luis Doria, dopo averlo messo due volte al  tappeto nel 3° round.

Nel Burg-Wachter Castello di Duesseldorf in Germania, il campione del mondo dei mediomassimi, l’ungherese Zsolt Erdei (26 vittorie di cui 16 prima del   limite), ha battuto per kot all’8° round l’americano Danny Santiago (29 vittorie di cui 19 prima del limite, 3 sconfitte ed un pari). Erdei ha messo a terra Santiago con un gancio sinistro nel secondo round ed ha continuato la “lezione”, chiudendo con un grande destro nell’8° round. Nei minimosca al femminile, Julia Sahin  ha strappato la corona WIBF ad Anastasia Toktaulova  con un’impressionante ed aggressiva prestazione. Le due atlete si sono scambiate valanghe di colpi ma alla fine è stata la Sahin a prevalere sui cartellini dei giudici (96 a 93, 97 a 93, 95 a 94). Si sono poi esibiti alcuni “gioielli” della scuderia “Universum-Spotlight” . Il peso massimo russo Denis Boytsov (16 vittorie di cui 15 prima del limite),  ha collezionato un altro spettacolare ko  distruggendo il sudafricano Sam Ubokane al 1° round. Boytsov, che è campione dei giovani della WBC , non ha una struttura imponente ma è uno dei più forti colpitori in circolazione nella categoria. Un altro bell’elemento è il supermedio ungherese Karoly Blazsay (15 vittorie di cui 11 prima del limite) tecnicamente molto dotato che ha battuto il sudafricano Soon Botes , mettendolo due volte al tappeto con ganci sinistrial mento  nel corso del 2° round. Botes non aveva mai perso così rapidamente ed in passato ha affrontato gente dal calibro di Robin Reid, Tony Mundine, Dingan Thobela, Thulani Malinga. Nei mediomassimi, ancora un elemento dall’ottima tecnica, il polacco Aleksy Kuzmieski (10 vittorie) che ha battuto ai punti in 8 rounds Roman Vanicky. Il grave handicap di Kuzmieski , soprattutto tra i professionisti, è la sua mancanza di potenza. Vince anche l’altro ungherese in gara, il peso gallo Zsolt Bedak che, coglie il suo terzo successo, battendo ai punti in 6 rounds Sergey Tasimov. Quarto successo per il turco peso superleggero Aydin Selchuk che impiega due rounds per battere Denis Alekseevs. Per finire, vittoria per il supermedio tedesco Eduard Gutknecht (5 vittorie) , inizialmente sorpreso dall’avvio dell’ungherese Zoltan Kallai che contrariamente al suo solito repertorio fatto di “sconfitte a pagamento”, aveva deciso di “sentirsi”…un vero ungherese. Gutknecht ha respinto l’attacco ed ha iniziato ad infilare i suoi colpi finchè nel quarto round, ha “spinto” il rivale al tappeto. Ma Kallai pur rialzandosi è stato dichiarato out dall’arbitro. Per una volta che voleva fare sul serio …Nei superleggeri, il venezuelano Charlie Jose Navarro (15 vittorie di cui 12 prima del limite ed una sconfitta), ha battuto con decisione unanime ai punti in 6 rounds Albert Starikov. Nrei pesi gallo, il venezuelano Nahomar Cermeno (11 vittorie con 7 soliuzioni prima del limite),, ha battuto Ravil Mukhamadiarov ai punt8i in 6 rounds dopo averlo messo al tappeto nel 5°.

Circa novemila spettatori hanno salutato il successo del supermedio rumeno in attesa di cittadinanza canadese Lucian Bute (26 anni, alto 1.88, 19 vittorie, di  cui 16 prima del limite), sul coriaceo e pericoloso russo Sergey Tatevosian (34 anni, 26 vittorie di cui 15 prima del limite e 7 sconfitte). Preciso nell’esecuzione dei colpi e più veloce del rivale, il rumeno-canadese ha dominato il confronto ai punti in 12 rounds. Nel 6° round Tatevosyan, già provato dagli scambi precedenti, ha rischiato di finire al tappeto per un gancio sinistro al capo. Ormai Bute deve solo decidere a quale lista intende presentarsi per reclamare la disputa di un match mondiale, essendo classificato numero 2° per la WBC, 4° per la WBA, 4°  per l’IBF e 5° per la WBO! Tra i pesi massimi, vittoria di Jean Francois Bergeron (33  anni , alto 1.96, 26 vittorie di cui 19 prima del limite) che ha battuto l’americano Chad Van Sickle per kot al 4° round senza eccessivi problemi. Nei pesi piuma, Benoit Gaudet (27 anni, 11 vittorie ed una sconfitta), ha battuto nettamente ai punti in 8 rounds il pericoloso (almeno sulla carta…) messicano 19enne David “Tyson” Gomez che era imbattuto in 11 match dei quali ne aveva vinti 10 prima del limite. Scarpe senza calzini, la scritta “Tyson” ben in evidenza sul pantaloncino non lasciavano dubbi sul perché il messicano avesse deciso di chiamarsi “Tyson”. Ma  i pugni del canadese Gaudet hanno subito tolto ogni possibilità d’equivoci! Buon per lui,  perché a nostro giudizio è stato un vero azzardo l’aver dato un  avversario con queste caratteristiche a Gaudet che, aveva  subito recentemente l’unica sconfitta andando ko al 1° round con Henry Arjona (poi battuto nettamente nella rivincita…).  Nei pesi gallo, un altro ex nazionale canadese, Sebastian Gauthier (24 anni e 10 vittorie), ha battuto per ko al 2° round il messicano Zacarias Chan. Nei pesi welters, di scena un altro rumeno,il mancino  Ionut Dan Ion (25 anni, 16 vittorie ) che ha battuto Christopher Henry (un uomo che aveva perso in precedenza in Canada con Alcine e Demers…) ai punti in 8 rounds, inviandolo anche due volte al tappeto. Nei superleggeri vittoria anche  per il 24enne canadese Antonine Decarie (13 vittorie), che ha superato il messicano Jose Leonardo Corona ai punti in 8 rounds in un match a senso unico.

Continua positivamente la “campagna” inglese del peso gallo sudafricano Tshifhiwa Munyai! Battuto in rivincita ancor meglio della volta precedente Martin  Power , che ha resistito solo 4 rounds di fronte al sudafricano  che la stampa inglese ha paragonato a Thomas Hearns, sia per  l’altezza (inusitata per un peso gallo…) sia per l’efficacia dei suoi colpi. La volta precedente c’erano volute nove  riprese per convincere Power ed i suoi tifosi della Tshifhiwa Munyai Picturesuperiorità di Munyai, stavolta la prestazione del sudafricano è stata davvero impressionante. Power che per questo confronto si era preparato duramente ha anche lamentato un infortunio al bicipite destro, ma ha sportivamente ammesso :” Contro di lui era già difficile con due mani, figurarsi con una, ma non accampo scuse… ha vinto l’uomo migliore!”. Adesso nel suo record fatto di 19 vittorie, le sconfitte sono due ed entrambe sono dovute a Munyai. Ma Maloney il suo manager ha intenzione di fargli disputare l’europeo, specialmente se Ian Napa (avversario già battuto da Power nel 2005…) riuscirà a tornare dall’Italia con il titolo di Maludrottu (noi invece pensiamo che farà la fine di Michael Jones…). Per quanto riguarda il Martin Powermatch che poneva in palio il titolo dei pesi gallo del Commonwealth detenuto dal sudafricano, c’è da dire che forte dell’esperienza passata, Power ha cercato di togliere l’iniziativa al rivale da subito, ma il sudafricano ha dimostrato di sapersi adattare ad ogni tattica e dopo aver “respinto” l’attacco, ha cominciato a scagliare i suoi colpi secchi che raggiungevano regolarmente la mascella dell’inglese. Power ha dimostrato coraggio e doti d’incassaggio ed ha veramente buttato il cuore oltre l’ostacolo, ma non aveva né l’altezza  né la potenza per poter contrastare un simile avversario. Nell’intervallo tra il terzo ed il quarto round c’è un’accesa discussione nell’angolo dell’inglese perché i suoi secondi vorrebbero fermarlo, ma lui chiede un altro round (one more round…) e tenta il tutto per tutto colpendo al capo il sudafricano che però aumenta la sua determinazione nel colpire l’inglese che, a questo punto, viene “salvato” dal suo angolo che chiede all’arbitro di fermare il match. Un particolare curioso. Pur avendo fatto senza problemi il peso, il sudafricano dopo il match pesava come un peso piuma! La riunione di Dagenham che si svolta nel Goresbrook Leisure Center è proseguita con il peso mediomassimo Tony Salem,un mancino nigeriano  ex campione dei dilettanti inglesi nel 2004, che al 2° match da professionista ha battuto il più pesante Paul David nettamente ai punti in 4 rounds, , mettendolo anche  al tappeto nel corso del secondo round.  Anche questo Salem , muscoloso e veloce, ha destato buona impressione, senza contare che David in precedenza aveva impegnato in sei dure riprese Brian Magee.  Proprio il 31enne Magee, si è guadagnato la possibilità di sfidare Peter Oboh, battendo ai punti  in 12 rounds ed in modo netto , Andrew Lowe . Era il debutto di Magee tra i mediomassimi dopo la sconfitta subita nella sfida al titolo dei supermedi. Lowe era compagno di palestra di Gary Barker il giovane e promettente pugile morto in un incidente d’auto. Deludente invece la prestazione del peso massimo Scott Belshaw (21 anni, alto 6.7, 4 vittorie ) , per l’inconsistenza dell’avversario, l’ukraino Makhmud Otazhanov. Questi si è già presentato con una maglietta piena di buchi che erano anche poca cosa rispetto… alla sua “guardia”. Dopo essere sopravvissuto nel primo round tenendo l’avversario, nel secondo è finito al tappeto per una scarica al corpo conclusa con un colpo alla testa. Rialzatosi al  “4”, se n’è andato al proprio angolo mentre l’arbitro continuava il conteggio e lo dichiarava out. Ancora pesi massimi, con il rientrante John Mc Dermott (26anni, 20 vittorie e 3 sconfitte) che batteva al 1° round il bielorusso Vitaly Shkraba. Rinfrancante questa prestazione di Mac Dermott (che ha cambiato manager…il nuovo è un certo Frank Warren) dopo la deludente prestazione con Matt Skelton nel 2005! Una sorpresa quasi annunciata, la vittoria di Andrew Facey (34 anni, 19 vittorie, 4 sconfitte ed un pari) sull’imbattuto Gary Woolcombe (24 anni e 22 vittorie) nei superwelter. Facey è una vera piovra e bloccate tutte le “intenzioni” dei Woolcombe, lo ha “pescato” con esperienza  in un momento di rilassatezza e lo ha messo al tappeto nel 5° round, chiudendo in tal modo il match. Analoga cosa aveva fatto togliendo l’imbattibilità a Matthew Macklin qualche tempo fa. Era in palio il titolo inglese ed in precedenza Facey era stato battuto da Bradley Price per quello del Commonwealth della stessa categoria.

 Sempre i Inghilterra, c’è stata a Yarm, la vittoria  del supergallo Isaac “Argy” Ward che conquistato la corona del Commonwealth battendo il tanzaniano Francis Miyeyusho in soli due rounds , per la gioia ed il delirio dei suoi numerosissimi  “fans”. Non ha un gran  pugno Ward, ma ha la capacità di entrare nel cuore del tifo britannico, in virtù della sua grande carica agonistica. Da segnalare nei pesi massimi la vittoria del MAURICIO PASTRANA, entrena a puertas del título mundial de l...promettnte Chris Burton (7 vittorie), che ha battuto prima del limite (kot al 3° round…), l’esperto Chris Wollas.

 Ha subito “onorato” il suo impegno con la “Golden Boy Promotion “ di Oscar De La Hoya, l’ex campione del mondo Mauricio Pastrana (34 vittorie, 7 sconfitte e 2 pari), che ha causato una grossa sorpresa nel battere al limite dei supergallo e per ko all’8° round, Antonio Escalante (14 vittorie e due sconfitte), numero 3 al mondo per la WBO. Eppure sembrava che Escalante avesse il match in pugno dopo gli atterramenti fatti subire a Pastrana nel 3° ed 8° round, ma non bisogna mai fare i conti senza …i campioni!  Pastrana ha aspettato il momento opportuno e quando Escalante si è “rilassato” l’ha fulminato con un terribile destro d’incontro, mandandolo addirittura a “faccia in giù” al tappeto.  Improponibile sul piano dell’esperienza il match al limite dei pesi gallo tra Paulino Villalobos (26  vittorie, 37 sconfitte e 2 pari) e Jonas Hernandez (5 vittorie). Villalobos ha dominato il confronto grazie alla sua esperienza ed ha anche inviato al tappeto il rivale nel 3° round, prima di aggiudicarsi il match ai punti in 8 riprese. 

In Francia è  tornato sul ring il recente vincitore di Gianfranco Rosi, il francese Robert Roselia (26 vittorie, 3 sconfitte ed un pari) che ha battuto Sabou Ballagou  (7 vittorie, 4 scofitte ) del Togo, per ko al 4° round. Il match si è svolto a Point Saint Maxence ed era in palio la cintura IBF inter-continentale.  Già dal primo round Roselia fa valere la sua maggior potenza inviando il rivale al tappeto. Ballagou è comunque pericoloso per i suoi larghi e pesanti colpi. In ogni caso, dopo tre rounds prudenti, Roselia, trova la “strada” del definitivo successo con un gancio sinistro sul quale si schianta il togolese. Grande entusiasmo per la vittoria e per il modo in cui è stata conseguita del migliaio di spettatori presenti. Nel corse della serata, il campione dei massimi francesi Steve Herelius (12 vittorie di cui 8 prima del limite), ha battuto il congolese Ghuslain Kiabella per getto dell’asciugamano al 2° round. Più potente, Herelius manda al tappeto già nel primo round il rivale per poi chiudere il match nella ripresa successiva. Sempre in Francia, ma ad Amiens nella Sala del Coliseum in Francia, l’imbattuto peso welter Christopher Sebire (9 vittorie), ha battuto il rumeno Robert Florin per kot al 5° round. Alla sala Omnisports di Abeville invece, il peso massimo Johann Duhaupas (25 anni ed 11 vittorie), ha battuto l’ungherese Gabor Gyuris per ko al 1° round. Molto più alto e più attrezzato, Duhaupas mette dopo pochi attimi al tappeto l’ungherese che si rialza ma finisce nuovamente al tappeto con un montante al fegato, un colpo inusuale per un pugile dalla taglia del francese. “Johann ha un potenziale incredibile , ma si allena poco perché lavora otto ore al giorno!”, ha dichiarato entusiasta il manager Bruno Vaillant che ha auspicato l’entrata in gioco di uno sponsor che consenta al suo “bambino” di 106kg di  allenarsi di più. Ad Avignone, il peso madio Cristophe Tandil (38 anni, 21 vittorie, 11 sconfitte), ha battuto il russo Serguey Karchenko (13 vittorie, 7 sconfitte e due pari)  ai punti in 12 rounds, in un match molto combattuto valevole per il titolo IBC dei pesi medi. Solo dopo il 4° round Tendil è riuscito a prendere un leggero e costante vantaggio sul russo che non si è mai arreso al ruolo di vittima predestinata ed ha causato rischi al francese fino al termine.

amin_minna_1.jpgAd Helsinki nella  Hartwall Arena il campione europeo , il peso medio finlandese Amin Asikainen (20 vittorie) ha battuto nettamente ai punti in 12 rounds un  “solido” sfidante , Lorenzo Di Giacomo (34 vittorie, 3 sconfitte ed un pari). Asikainen ha controllato l’avversario con un buon gioco di gambe e colpi precisi. Di Giacomo che ha mostrato una notevole capacità di assorbimento dei colpi, riuscendo a rimanere in piedi sotto la tempesta di uppercuts e combinazioni che si abbattevano su di lui,  ha cercato di contrastarlo  con ganci larghi e tenendolo costantemente sotto pressione, ma senza ottenere significativi successi. Alla fine chiara la la vittoria del finlandese : 118-112, 118-110 e 119-110. Grande dimostrazione di classe per Michele Di Rocco (15 vittorie ed un pari) che in “territorio nemico”, da una grande prova di intelligenza tattica e di velocità d’esecuzione battendo , il finlandese Juha Tolppola (19 vittorie e 3 sconfitte). Di Rocco, campione dei superleggeri dell’Unione Europea, ha dominato il più lento avversario, investendolo con veloci serie di colpi ed evitando le sue potenti repliche.  Netta la vittoria di Di Rocco sui cartellini : 117-112, 118-112 e 116-112. Nei supergallo, il norvegese Reidar Walstad batte ai punti in 8 rounds il francese Jean Marie Codet, vincendo tuttii rounds. Nei massimi leggeri, il finlandese Umar Kemiläinen porta a 4 il numero dei suoi successi, battendo il russo Juri Lunev. Il finlandese Ville Piispanen ha toccato per la prima volta il tappeto in carriera, ma è riuscito a vincere nettamente sul russo Alexander Saltykov.

Ritorno alla vittoria sul ring di Rijeka in Croazia, per il supermedio Stijepan Bozic (32 anni, 19 vittrorie e due sconfitte), che ha battuto Stefan Stanko per kot al 3° round. Bozic aveva perso nelle dsue due ultime uscite con l’ukraino Tsypko e con il georgiano Gogiya (con decisione controversa). Nella stessa serta ha anche combattuto un “protetto” della OPI200 di Salvatore Cerchi, il croato Vedran Akrap (31 anni, 10 vittiorie e 5 sconfitte) che ha battuto al limite dei pesi medi , Slavomir Merva per kot al 1° round. Anche Akrap veniva da una sconfitta, subita in Inghilterra con Richard Williams.

Il pazzo mondo dei superleggeri… verrebbe da dire. Intanto Ricky Hatton e Junior Witter, continuano a rincorrersi, senza incontrarsi. Jose Luis Castillo ed Herman Ngoudjo si sono battuti in un eliminatoria per il titolo WBC (detenuto da Witter…), ma subito dopo il match, il “vincitore” Castillo,  ha detto che voleva incontrare …Ricky Hatton ( campione IBF).  Cosà farà Soulmain ? Nessun problema, la solita deroga “messicana”. Dopo aver incontrato Hatton, Castillo potrà disputare il match con Witter. Ormai i pugili che “tirano” sono per gli enti  mondiali della boxe come le “stelle” di uno show televisivo…dettano loro le regole!

Abbiamo visto in fotografia il nuovo consiglio dell’EBU. Più che i “reggenti” della boxe europea , sembravano gli iscritti ad un torneo di canasta under 90! Tra un po’ a bordo ring renderanno  obbligatori  anche “cateteri” e “pappagalli”. Il nuovo (si fa per dire …) consiglio dell’EBU è così formato :  Charles Giles (GB), Antonio Martin Galan (Spain), Marianna Borisova (Bulgaria- Ukraine),  Enza Jacoponi (Italy- Segretario Generale), Peter Stucki (Switserland), Rinze Van der Meer (Netherlands). Pertti Augustin (Finland), Daniel Talon (France), Bob Logist (Belgium-Presidente), Bodo Eckman (Germany) Igor Mazurov (Russia). Manca il rappresentante belga che verrà eletto in seguito e succederà a Logist. Si attendono importanti novità. Probabilmente verrà istituito il titolo EBU di quelli che vanno… a trovare i parenti in Europa. Oppure il titolo EBU degli europei che vivono nel resto del mondo. Naturalmente scherziamo…ma mica tanto!  

Ogni tanto qualche pugile sparisce…Nella maggior parte dei casi lo fa perché si è cacciato nei guai.  Pensavamo a qualcosa di simile per il peso welter  portoricano olimpico ad Atene , Ruben Fuchu (23 anni,15 vittorie,due sconfitte ed un pari) assente dalle arene pugilistiche senza lasciar tracce da circa  due anni. Invece il povero Ruben contrariamente a quello che supponevamo era “scomparso” perché era in servizio militare in …Irak  Questo non è uno che si mette nei guai…se li va proprio a cercare!

Il peso welter  Vyacheslav Senchenko si è portato a quota 20 vittorie, battendo  George Ungiadze e Vladimir Kravets è diventato campione di superleggeri superando Gari Abajian ed adesso è a quota 10 vittorie. I due vincenti sono delle sicure pomesse i perdenti saranno fortunati se riusciranno ancora a battersi per  un titolo. Kravets ha rappresentato l’ Ukraina agli Europei, ai  Campionati Mondiali ed ai Giochi Olimpici del 2004. Senchenko ha vinto un bronzo alla Coppa del mondo ed ha combattuto ai Giochi Olimpici del 2000.

 Il campione della WBC dei pesi mosca, il tailandese Pongsaklek Wonijongkam (64 vittorie di cui 32 prima del limite e 2 sconfitte), ha battuto per kot al 4° round il filippino Lito Sisnorio alla City Hall di Maseod nella provincia tailandese di Tak. Il tailandese si porta immediatamente all’attacco, ferendo all’arcata sopraccigliare il filippino già dal primo round. Dopo 3 rounds a senso unico l’angolo del filippino decide di “ritirare” il suo uomo. Pongsalek è ora pronto per sostenere la sua diciassettesima difesa del titolo. Nei supermosca, di scena un altro confronto tra tailandesi e filippini, con il Chatchai Sasakul (58 vittorie di cui 37 prima del limite e 3 sconfitte), che batte ai punti in 6 rounds Alfredo Nagal. Nella provincia di Samutsakorn, il peso leggero Saddam Kietyongyuth (12 vittorie ) ha battuto  l’indonesiano Monte Carlos per kot al 2° round con un pesante destro d’incontro e dopo averlo anche atterrato in precedenza.  Nei pesi piuma, Chonlatan Piripinyo (18 vittorie di cui 9 prima del limite), ha battuto Adrianus Kaauni in 3 rounds! Chiudiamo andando a Bangkok dove nel Rachadmner Stadium, il supergallo Wethya Saakmuanglang (90 vittorie di cui 57 prima del limite e 5 sconfitte), ha battuto nettamente ai punti in 6 rounds l’ex campione nazionale dei superpiuma, Klachana Jockgym.

A Charlotte nel Nord Carolina, il peso piuma John Edwards (11 vittorie),  ha battuto con verdetto unanime ai punti in 12 rounds Angel Chacon (30 vittorie, 7 sconfitte, 2 pari). Edwards che è campione NABA, ha un promoter donna, Cheryl Nance che crede ciecamente nel suo pugile ed ha dichiarato : “C’era un grande divario di esperienza tra i due, ma noi avevamo la certezza di averer l’uomo migliore!”.

Lo chiamano l’Amir Khan del Sudafrica, il peso leggero Kgotla Baeti (25 anni e 12 vittorie), che all’Emperors Palace di Kempton Park, ha impiegato solo 78 secondi per liberarsi dell’esperto Hugo Manquina. Im mancinoi sudafricano come è suonato il gong, ha “bombardato” l’avversario che non è riuscito ad Isaac Hlatshwayo © Touchline Photos  organizzare una decente difesa, finendo travolto. La riunione serviva anche per “presentare” il mondiale della figlia del “Più grande”,  Laila Alì . Una vera delusione la figlia di Alì per i giornalisti sudafricani ,  che hanno criticato la sua mancanza di disponibilità con la “stampa”. Tutto il contrario del padre…

 

A Tulsa in Oklahoma, il peso piuma Zahir Raheem che vanta tra le sue “vittime” anche Erik Morales, ha battuto per kot al 7° round Armando Cordoba.

Il superwelter Richard Gutierrez (22 vittorie di cui 14 prima del limite ed una sconfitta), ha destato grande impressione, nel battere per ko al 4° round l’esperto Teddy Reid (23 vittorie, 9 sconfitte e due pari). Il match si è svolto al Mohegan Sun Resort ad Uncasville ed ha visto Gutierrez il selvaggio attacco di Gutierrez che si è concluso nel 4° round, per un colpo al limite della cintura. Un superleggero alto 1.88 non è cosa di tutti i giorni! Hector Sanchez (10 vittorie), non ha però saputo mettere a frutto la sua maggior prestanza fisica, perché pur vincendo ai punti in 4 rounds con Marcus Brashears, non è piaciuto granchè alla platea. Da seguire nei superwelters, il portoricano Yukence Andino (9 vittorie), dotato di buona tecnica e chiaro vincitore di Gilbert Venegas ai punti in 8 rounds.

Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo …zampino!”. Così recitava un proverbio quasi dimenticato. C’è lo a ricordato il peso  massimo americano Leo Nolan (26 vittorie di cui 10 prima del limite.  Nolan prima di questo match era imbattuto , perché i suoi mentori hanno la capacità di opporlo sempre ad avversari molto malleabili. In ogni caso aveva raggiunto una discreta quota di vittorie e chissà  quato ancora sarebbero durate le sue “scelte”, se una delle sue  presunte “vittime” Hector Ferreyro (13 vittorie, 5 sconfitte ed un pari), non gli avesse fatto la “sorpresa”, mandandolo battuto ai punti in 12 rounds per un match valevole per il titolo USBO. Nella stessa riunione, ritorno sul ring per l’ex  (due volte…) campione del mondo, Stevie Johnstone (40 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), che ha battuto ai punti in 12 rounds Tyrone Harris per il titolo IBA. Nei superpiuma, vince Fernando Trejo (28 vittorie, 12 sconfitte ed un pari), che batte Sean Plessis ai punti in 12 roiunds, vincendo la corona dell’IBO. Ma la serata delle sorprese non era finita ed ecco che al limite dei massimi leggeri, il non eccelso  Marlon Hayes (23 vittorie e 5 sconfitte), batte l’ex campione del mondo IBF dei mediomassimi William Guthrie (35 vittorie , 4 sconfitte e due pari), ai punti in 12 rounds  con un nettissimo ed indiscutibile 119 a 109!  Anche questo match ha assegnato una “corona” (ormai non si nega a nessuno… ) : in questo caso si trattava di quella della NBA.

Era dal  26 dicembre del 1969, che la boxe professionistica era assente dalla Svezia. Dopo anni di autentica dura battaglia , gli appassionati svedesi hanno potuto vedere da vicino quei loro beniamini che erano costretti a fare i professionisti lontano da casa. Naturalmente ci sono state delle “limitazioni” imposte dalle  alte  autorità ed una di queste pretendeva che i matches non potessero durare più di 12 minuti. Inoltre bisognava utilizzare i guanti da 10 once come nei dilettanti. In parole povere, tutti i matches  si sono disputati sulla distanza delle …4 riprese.   Nei pesi massimi, Aldo  Colliander (uno di quelli che è stato costretto ad emigrare…), abbandonata l’attività canora alla quale si era dedicato in patria,  si è voluto togliere lo sfizio di poter combattere a torso nudo a casa sua ed ha battuto ai punti in 4 rounds Robert Daniels , ex campione del mondo dei massimi leggeri della WBA. Colliander ha vinto chiaramente, ma i sui connazionali non hanno apprezzato molto la sua esibizione (ha lamentato un infortunio alla mano…) e l’hanno fischiato. Ha combattuto anche Asa Sandell, che ha costretto l’americana Tiffany Carter all’abbandono nel 3° round (saranno contente le …autorità!). Ha combattuto anche il peso massimo americano Joey “Minnesota” Abell , un pugile bianco molto spettacolare che tanto per non smentirsi, ha distrutto in meno di 70 secondi il tedesco Engrin Solmaz. La “presenza di Abell a questa riunione tutta “svedese”  è dovuta al fatto che lo stato del Minnesota negli USA ha avuto nel passato una forte immigrazione proveniente dalla Svezia tanto da farlo chiamare… la “Svezia d’America”. Abell si è portato dietro un suo sparring, tale Matt Anderson che è servito al “rientro” di Mike Linblad che ha voluo disputare il primo ed ultimo match in carriera… sul suolo patrio. L’avversario che aveva “capito” che si trattava di una “festa” non ha voluto  guastarla e dopo tre conteggi subiti nel 1° round…si è unito al  banchetto allestito per l’occasione, dimostrando qualità inusitate nello “strafogarsi” dolciumi.

COME AL SOLITO CONCLUDIAMO CON QUALCHE ... STUPIDATA

Chi soffre per amore è perché non ha mai avuto i calcoli renali.

Due amiche: "Com'è andata dal ginecologo ?". "Beh, mi ha detto che ho un clitoride come un melone". "Grande?". "No, dolce!".

"Dottore, soffro di continue amnesie". "Le spiace pagarmi la visita in anticipo?".

"Dottore un cane mi ha morso un dito". "E l'ha disinfettato?". "No è scappato subito!".

Questa e’ sui carabinieri

Carabiniere dal dottore: "Dottore, se mi tocco qui ho male(indicando il fegato).  

Pure se mi tocco qui ho male (indicando la milza).

E anche se mi tocco qui (indicando il gomito).Ecc,ecc.

 Cosa può essere?". 

Il dottore:"Mi sa che lei ha un dito fratturato!"

Roma antica.

Un gladiatore scommette che riesce a scoparsi 100 donne una dietro l'altra. Grande pubblicità dell'impresa, organizzazione nel Colosseo, bandi da tutti le parti, e infine arriva il gran giorno. Colosseo strapieno, arriva il gladiatore in gran forma, sponsor alle spalle, arbitro, allenatore. E via: 1, 2, 3, 4, 5... 10... pausa, asciugamano, coca-cola... 11, 12, 15... 20... pausa, coca-cola... 21, 22, 25... 30... pausa, massaggio... 31, 33, 34, 35... 40, pausa... 50... 60... 70... 80... 85, pausa, strizzamento di asciugamani, ricomincia 90... pausa, coca-cola... 91, 92... pausa... 93, 94... pausa... 95... 96... 97... pausa, incoraggiamenti... 98... 99... il gladiatore crolla svenuto.

Colosseo in silenzio di tomba, si alza un vecchietto dai gradini più alti e grida: "Ah frocioooooo !!!".

Ciao a tutti

alla prossima


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