C’è una bellezza che viene dal
riconoscimento delle proprie responsabilità che è una stupenda lezione che
ciascuno di noi potrebbe e dovrebbe fare propria, perché tutti sbagliamo e siamo
responsabili di sofferenze nelle famiglie e nella società. Ma per fare questo
dovremmo spogliarci drasticamente dai nostri pregiudizi e dei nostri moralismi.
Spesso ci interstadiamo nel voler stare fuori dalla “festa” e per mascherare
questa paura di vivere ci permettiamo il lusso di calunniare, di spregiare, di
fingere che i nostri simili non ci somiglino affatto. C’è sempre il nostro
stupido orgoglio che c’impedisce di accettare gli altri e ci fa ritenere di
essere sempre giusti e migliori solo perché osserviamo i doveri dettati dalla
paura. Dovremmo meravigliarci meno delle pecche altrui per poter osservare
meglio le nostre. C’è una sola strada che può salvarci dall’oblio e
dall’estinzione ed è quella della riconciliazione. Ma riconciliarsi significa
mettersi veramente a disposizione degli altri, non vendersi per
un…
contributo dovuto.
Non ha scelto un avversario
facile Paul Malignaggi (26 anni, 22 vittorie ed una sconfitta), dopo la
sua sconfitta subita lo scorso giugno con Miguel Angel Cotto. Prima di
Cotto,l’italo americano non aveva affrontato “nomi importanti” e questo
Edner Cherry
(Cotto a parte…) è sicuramente il
più tosto incontrato. Il match ha visto il dominio incontrastato di Malignaggi
che si è aggiudicato tutte le riprese, tranne forse il decimo ed ultimo round
quando proprio sul finire si è fatto “sorprendere” da alcuni duri colpi del
rivale. Il match si è svolto all’Hammer and Manhattan Center di New York e
l’accoglienza è stata così calorosa per “Paul” che uno spettatore gli ha
gridato :”Paul questa è la tua casa!”. Adesso per
Paul
si prospetta una sfida “estiva” tutta italo-americana con Arturo Gatti per
designare lo sfidante di Ricky Hatton. Continua a vincere ed a convincere
scalando posizioni in classifica, il peso welter haitiano Andre Berto che,
tanto per non smentirsi, si è “liberato” alla sua maniera (ko alla prima
ripresa!) del pericoloso e tosto texano Norberto Bravo. Berto in meno di un
round ha messo due volte il rivale (che aveva raccolto molti consensi nella sua
partecipazione al reality “The Contender”…) al tappeto con il sinistro ed ha
chiuso il match con un destro che l’ ha inviato al tappeto (da dove si era
rapidamente rialzato, come negli altri due casi…). Match difficile da giudicare
(tranne che per i tre giudici che hanno visto un “chiaro”
97 a 92…), quello che ha visto il
superwelter Sechew Powell ( 27 anni, 27 vittorie ed una sconfitta), battere il
duro e coriaceo Ishe Smith ai punti in 10 rounds. Martch molto equilibrato che
ha visto il pugilato più fluido di Powell prevalere sull’agonismo di Smith. Il
pubblico ha fischiato il verdetto dei giudici che, almeno nell’entità del
punteggio, non rendeva giustizia alla prova di Smith. Il peso medio di origini
polacche, Pawel Wolak (25anni e 13 vittorie) , detto “Toro Scatenato”; dopo 4
rounds di duri e forsennati “scambi”, ha costretto alla resa il dominicano Luis
Hodge che non si è presentato all’appello del 5° round. C’è voluta una ferita
per togliere dal “letargo” nel quale si era immerso il peso medio James Mc Girt
(14 vittorie) e costringerlo a chiudere al primo round il confronto con Anthony
Little. Nei pesi piuma il promettente dominicano Argenis Mendez (20 anni) ha
ottenuto il suo terzo successo, battendo ai punti in modo netto in 4 rounds
Ruben Jacoby.
Audley Harrison
(35 anni, alto 1.99, 21 vittorie di cui 16 prima del limite e 3 sconfitte)
probabilmente combatterà ancora, ma il suo sogno di diventare campione del mondo
dei pesi massimi è definitivamente svanito sul ring della Wembley Arena per mano
del connazionale Michael Sprott. Eppure sembrava incamminato sulla strada
giusta
l’oro
olimpico di Sydney, dopo la brillante vittoria ottenuta su Danny Williams lo
scorso dicembre. Invece è
bastato un solo pugno, un gancio sinistro scagliato con precisione sul suo
mento, per far crollare sogni ed illusioni. Harrison si è afflosciato al
tappeto senza avere più la forza di rialzarsi nel più classico e spettacolare
dei ko! Un risultato che nessuno si sarebbe aspettato visto anche l’inizio del
match che aveva visto invece Sprott (alto 1.83, 33 vittorie e 10 sconfitte)
finire al tappeto. Ma Sprott ha subito recuperato, attaccando immediatamente e
impedendo ad Harrison di sfruttare la sua maggior possanza fisica. Con questa
vittoria, Sprott conserva il titolo dell’Unione Europea ed assume anche il
titolo Britannico. Siamo appena a febbraio e già sono un paio i combattimenti
che in Inghilterra si candidano per il titolo di “match dell’anno”. Stavolta è
il match tra i pesi leggeri Graham Earl (28 anni, 25 vittorie e due sconfitte e
l’australiano di origine greca Michael Katsidis (26 anni, 22 vittorie di cui 20
prima del limite) a pretendere la “nomination”. Il match era valido per il
vacante titolo WBO ad
interim ed ha visto Katsidis
attaccare brutalmente Earl e metterlo due volte al tappeto nel primo round ed
una volta nel secondo round. Sempre nel secondo round Earl è riuscito con un
colpo molto pesante a far piegare il ginocchio a terra a Katsidis.
L’australiano si è ripreso
ed
ha sottoposto l’inglese ad un feroce attacco per altri tre rounds, senza però
inviarlo al tappeto. Ci ha pensato l’angolo dell’inglese a ritirarlo dalla lotta
nell’’intervallo tra il 5° e sesto round. In realtà il manager del pugile
inglese avrebbe voluto fermare il suo pugile nel 2° round dopo il secondo
atterramento, ma l’ ‘arbitro Vann non ha “accettato” la decisione. Una cosa
semplicemente sconcertante ed a parziale giustificazione di Vann ( per il
quale, vista l’esperienza di cui è in possesso, non ci sono assolutamente
scuse!) c’è da registrare il successivo knock down inflitto da Earl a Katsidis.
E’ stato un match che come hanno scritto alcuni giornali inglesi, per la
violenza sviluppata , somigliava molto al “tragico” Benn-Mc Clellan. Simon Block
segretario della Federazione inglese ha detto:” Ogni colpo incassato da Earl era
un …colpo da knock out!”. Un match che ci auguriamo senza conseguenze future
per Earl che sicuramente non lo dimenticherà tanto facilmente! Nei
superleggeri, Amir Khan (20 anni, 11 vittorie di cui 8 prima del limite) è stato
sbrigativo nello sbarazzarsi del francese Mohammed Medjadi con un pesante
destro. Il francese dopo il colpo si è rialzato, ma visibilmente scosso è stato
fermato dall’arbitro. Il publico non ha gradito la rapida conclusione ed ha
fischiato. Nei superwelters il talentuoso Anthony Small (16 vittorie) ha battuto
il russo Sergei Starikov (37 anni, 16 vittorie, 40 sconfitte e due pari) dopo 4
rounds a senso unico interrotti dall’intervento dell’arbitro che ha “salvato” il
veterano russo. Nei superwelters, il figlio di Alan Minter, Ross (28anni, 17
vittorie, una sconfitta ed un pari) , ha battuto il bielorusso Sasha Shnip per
kot al 2° round. L’unica sconfitta di Minter risale al 2002 (kot al 2° round
per mano del “collaudatore Howard Clarke). Una nidiata di giovani “speranze”
recentemente “arruolate” da Frank Warren, ha arricchito il programma. Nei pesi
mosca, la medaglia d’oro dei Giochi del Commonwealth di Birmingham, l’inglese
Don Broadhurst (3 vittorie) ha battuto il russo Ravil Mukhadiov in 4 rounds,
riuscendo a prendere in mano il bandolo della matassa solo nell’ultimo round.
Nei superleggeri, Grant Skehill ha battuto Duncan Cottier ai punti in 4 rounds.
Ancora un superleggero, Eddie Corcoran (2 vittorie) , un ex finalista dei
campionati inglesi , ha battuto ai punti in 4 rounds Karl Taylor. Nei pesi
massimi, Dereck Chisora (campione ABA 2005), ha battuto Istavan Kecskes
mettendolo subito in difficoltà nel primo round ed imponendogli un primo
conteggio. L’opera veniva poi completata da Chisora nel 2° round.
A Monaco di Baviera,
il mediomassimo Armin Dollinger (35 amnni e 18 vittorie), ha battuto Janis
Graschivsnis per kot al 2° round. Nei massimi leggeri, Alex Petkovic (26 anni,
alto 1.93, 35 vittorie e 4 sconfitte), ha battuto Rudolf Munko ai punti in 6
rounds.
Nella Town Hall di Leeds,
il campione britannico dei superpiuma, l’ ”americano” ( è nato a Long Beach
negli USA…) Carl Johanneson ha dominato il confronto in 12 rounds che l
’ opponeva al rivale Ricky Burns. Si trattato di un match molto combattuto,
dove Carl Johanneson
(28anni,
26 vittorie e due sconfitte) ha mostrato tutte le qualità in suo possesso,
atterrando anche per tre volte un avversario forte e coraggioso. Partenza veloce
di Johanneson che ha rubato tempo e spazio all’avversario, annullandogli la
“capacità offensiva” e smantellando le sue “difese” con un formidabile lavoro al
corpo. Negli altri matches, c’è da registrare il ritorno (da peso gallo!)
sul ring dell’ex campione Britannico dei pesi mosca Jason Booth (29 vittorie e 4
sconfitte) , apparso in gran forma ed a suo agio in questa categoria. Battuto
con decisione unanime ai punti in 6 rounds Jamil Hussain. In un match molto
“intrigante” nei pesi superleggeri, tra due pugili imbattuti, John Fewkes (14
vittorie) ha battuto ai punti in 8 rounds Craig Watson (7 vittorie) . Nei pesi
gallo, Ross Birkinshaw (soldato nei “Fucilieri della Regina”…), ha battuto ai
punti in 4 rounds Delroy Spencer, mostrando però un “guardia” troppo allegra
nella quale si sono infilati i velenosi colpi del veterano. Ha vinto anche il
26enne superwelter Mark Thompson (10 vittorie) che ha battuto ai punti in 6
rounds l’inesperto Lee Noble. Se i fratelli “Patherson” li definiamo “favolosi”,
come possiamo chiamarli i …fratelli Smith? Il peso welter Billy ha perso ai
punti in 4 rounds con Scott Haywood, assomando ben 47 sconfitte contro solo 8
vittorie; mentre il fratello Ernie, peso medio, sconfitto ai punti in 4 rounds
dal debuttante ex campione inglese Brett Flournoy (2 vittorie), ha collezionato
la 113^ sconfitta con 13 vittorie e 5 pari.
Sempre in Inghilterra ,
ma a Bristol , il sorprendente detentore della corona del Commonwealth dei
mediomassimi, il giamaicano Ovill Mc
Kenzie
(alto.1.83, 13 vittorie e 7 sconfitte), è stato travolto in meno di un round da
Dean Francis (27 vittorie di cui 22 prima del limite e 3 sconfitte) . McKenzie
che solitamente è un “collaudatore di ambizioni”, lo scorso settembre fece il
“colpaccio” battendo in due rounds il più quotato Peter Haymer , abbandonandosi
poi a scene di giubilo forse anche un po’ esagerate. Il più potente Francis (33
anni), ha assunto subito il controllo del match e dopo pochi scambi, con un
poderoso sinistro, ha messo al tappeto il rivale che è caduto pesantemente. Mc
Kenzie si è rialzato coraggiosamente al “6”
e l’arbitro gli ha concesso un ‘altra possibilità, ma Francis non era in vena di
“sconti” e lo ha rispedito al tappeto, rendendo inutile anche il conteggio.
L’ondata di “gelo” che si è abbattuta su Bristol e sull’Ingilterra, ha fatto
saltare gli altri matches in programma, perché molti i pugili provenienti dal
Galles sono rimasti bloccati dalla neve. E’ toccato ad Alan Minter, salire sul
ring e “spiegare” agli infreddoliti presenti i motivi della serata “ridotta”.
A
Kirkcaldy in Scozia,
Ali Nuumbembe , è stato il primo pugile della Namibia a laurearsi
campione del Commonwealth, battendo con decisione controversa ai punti in 12
rounds il detentore e beniamino locale, lo scozzese Kevin Anderson (23 anni, 18
vittorie ). Match molto equilibrato dove ai colpi isolati e potenti di Anderson,
facevano riscontro le “serie” di colpi più “leggere” di Nuumbembe. Dal sesto
round sembrava che Anderson riuscisse ad imporsi, ma dopo una ferita rimediata
nell’8° round, le cose si sono un po’ complicate per lui che ha perso in
“attenzione” ed dovuto soccombere al ficcante lavoro al corpo del coloured
africano. Nuumbembe , apparso al termine del match più fresco e pimpante del
rivale, arrivò in Inghilterra nel 2002 per i Giochi del Commonwealth. Nei
superleggeri, da segnalare la vittoria del promettente Willie Bilan sul
“collaudatore” David Kehoe per kot al 1° round. La vittoria sempre nei
superleggeri del 19enne Paul Appleby (7 vittorie) che continuando nel suo
“apprendistato” ha battuto nettamente ai punti in 8 rounds l’ugandese Buster
Dennis. Nei superleggeri, viene salvato da un verdetto di parità, il giovane
sudafricano Mitch Prince che commette molti errori difensivi nei 6 rounds che lo
oppongono al polacco Dariusz Snarski. Per finire vittoria perentoria per il
supermdeio Steve Mc Guire (25 anni, alto 1.88, 9 vittorie ed un pari), che si fa
perdonare l’ultima sconcertante prestazione (pari “largo” con Richard Turba…),
mettendo ko al 1° round il ceko Roman Vanicky con un gancio sinistro al corpo.
A Letterkenny in Irlanda,
davanti a circa 1000 spettatori, il peso welter Eamonn Magee (35 anni, 27
vittorie e 5 sconfitte) , ha sostenuto un
match
di “preprazione”, in vista del confronto con lo scozzese Kevin Anderson. Il
mancino Magee ha letteralmente dominato i sei rounds che l’hanno visto opposto
all’ungherese Janos Petrovics. Nei superleggeri Paul Mc Closkey (27anni e 10
vittorie) , che è stato un discreto dilettante, ha battuto ai punti in 6 rounds
il rumeno Eugene Stan. Troppo generoso invece il verdetto del peso leggero Eddie
Hyland (25anni, 5 vittorie ed una sconfitta)sul rumeno Georghe Ghiompirica. I
giudici hanno assegnato tutte le 4 riprese a Hyland, mentre invece il match è
stato piuttosto equilibrato. Vincono anche i rumeni con Robert Cristea che mette
ko alla 2^ ripresa il 38enne Mick Doherty che dopo il match ha
annunciato
il suo ritiro. Cristea ha un record di 11 sconfitte e due vittorie (entrambe per
ko!).
A Cork, sempre in Irlanda,
ritorno alla vittoria (dopo la sconfitta per ko rimediata negli USA per mano di
Jerome Ellis…) davanti a circa 1200 spettatori per il peso welter Neil
Sinclair (29 vittorie e 5 sconfitte), che ha battuto l’aggressivo polacco
Arek Malek, fermato dall’arbitro dopo una lunga scarica di colpi a due mani del
32enne nord-irlandese. In un match molto spettacolare e combattuto, il
superleggero Paul Mac Closkey , dopo aver subito un atterramento a “sorpresa2
nel 4° round e ad un taglio sull’occhio, è riuscito a battere ai punti in 6
rounds Chill John. Reduce da un viaggio negli USA, il peso medio Billy Walsh (3
vittorie) ha battuto per kot al 3° round lo slovacco Miroslav Kubik. Anche il
fratello di Billy, il peso welter Pa ha battuto ai punti in 4 rounds (al
debutto!) lo slovacco Tibor Rafael.
Sempre per onor della statistica
e certo non per il valore, registriamo l’ennesima sconfitta ai punti del
veterano inglese Peter Buckley che, chiuso nella sua “ermetica”
guardia,
ha perso tutte le riprese del match disputato a Glasgow con lo scozzese Mark
Hastie. Match molto noioso che ha consentito al “The Professor”, come viene
chiamato il 38enne Buckley , di raggiunger quota 237 sconfitte, con 11 pari e
31 vittorie. Chiudiamo con l’Inghilterra, con la bella vittoria ottenuta
dall’emergente peso medio Darren Mc Dermott (28 anni, 12 vittorie di cui 7 prima
del limite ed un pari), che nella sua Dudley, ha battuto il veterano Darren
Rhodes per kot al 5° round. Si è trattato di un match iniziato im modo molto
aggressivo per il solitamente “calmo” Mc Dermott, forse spinto a ciò dal tifo
vociante dei suoi sostenitori. Rhodes h fatto passare la tempesta e si è difeso
con l’esperienza. Mc Dermott ha allora adottato la sua solita tattica, aprendo
con il sinistro la strada al suo destro. Nel 5° round Rhodes finisce al tappeto
ma sembra più una scivolata e così la considera l’arbitro : poco dopo però,
sotto un nuovo incessante attacco, Rhodes finisce nuovamente a terra
“genuinamente” e quando rialzatosi si ritrova nuovamente in difficoltà,
l’arbitro chiude il match!
A
Nizza, il peso medio
francese Denis Saioni (32anni, 24 vittorie e 3 sconfitte), ha costretto
all’abbandono nel 2° round, Rafael Chiruta.
Il peso massimo
Tony “The Tiger” Thompson (29 vittorie di cui 17 prima del limite ed una
sconfitta), ha come suol dirsi una bella “fetta” (piede) e porta la misura 14!
Una misura che non si trova facilmente in giro. Purtroppo Thompson si è
dimenticato a casa le “scarpette” ed è dovuto andarle a cercare in tutta Beverly
Hills senza trovarle! Per sua fortuna un membro della rete televisiva Fox Sports
ne aveva della sua misura (anche se di basket…) e gliele ha prestate, per il
match che lo vedeva opposto al pericoloso Timur Ibragimov (21 vittorie , 2
sconfitte ed un pari). Il 35enne Thompson, che ha iniziato a 30 anni la carriera
professionistica senza una “gavetta” adeguata da dilettante, si è imposto in
modo netto ed inequivocabile ai punti in 10 rounds, facendo valere la sua
maggior possanza fisica (…è alto 1.96!) ed i suoi colpi diritti. Da parte sua
Timur Ibragimov (niente a che vedere con l’aggressivo cugino Sultan…) ha
adottato la solita tattica prudente e rinunciataria. Con questa vittoria,
Thompson che, finora non aveva “grossi” nomi nel suo palmares, ha dimostrato di
poter competere ad alti livelli. Bella prestazione dal punto di vista tecnico
per il bronzo olimpico Andre Dirrell (11 vittorie) nei supermedi, ma allarmante
considerazione sulla sua “scarsa potenza” nei pugni. Dirrell ha battuto
nettamente ai punti Kenny Kost in 8 rounds portandolo spesso sull’orlo del
baratro, ma senza la forza di “spingerlo” giù.
A
Santa Cruz in Argentina, il peso
welter Roberto Hernan Roque (28 anni, 28 vittorie ed una sconfitta) , ha battuto
ai punti in 10 rounds lo “stagionato” Walter Fabian Saporiti.L’unica sconfitta
in carriera Roque l’ha subita per mano di Sebastian Luijan (abbandono al 9°
round.). Sempre in Argentina, ma a Cordoba, il superwelter Marcos Hector
Vergara (24 anni, 13 vittorie di cui 10 prima del limite e due sconfitte), ha
battuto per ko al 1° round Dario Antonio Gerez. Nei supergallo, l’imbnbattuto
Ceferino Labarda (25 anni e 15 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds
Marcelo Antonio Gomez.
Per il titolo della WBC
dei pesi massimi al femminile, l’altissima americana Vonda Ward (1.99),
ha battuto con un verdetto a maggioranza in 10 rounds Martha Salazar. Con questa
fanno “tre” le vittorie della Ward sulla Salazar, che comunque rimane un
avversario “ostico” per l’americana.
La Ward che ha 33 anni, è una
campionessa in tre sport (basket, football americano e …boxe). Il suo record
recita 22 vittorie di cui 17 prima del limite ed una sconfitta).
A Laughlin nel Nevada,
Carlos De Leon junior (18
vittorie,
una sconfitta e due pari) , malgrado ancora non si faccia “riconoscere” come
degno figlio del padre, ha mostrato qualche piccolo progresso nel mettere ko al
1° round il 33enne Derek Andrews. Nel clou della serata l’imbattuto peso
welter, il 22enne Marvin Cordova junior (13 vittorie di cui 9 prima de limite
ed un pari), dopo aver atterato il mancino messicano Geronimo Hernandez nel
primo round, l’ha poi “fermato” definitivamente nel 6° round di un match
previsto per 8 riprese.
A Ciudad Obregon in Messico,
vittoria per kot al 2° round su Guadalupe Arce per il peso leggero Jose Gerardo
Cuevas (11 vittorie di cui 9 prima del limite) detto “Pipino” come il padre. Nei
pesi mosca lo sfidante al titolo mondiale , il 29enne Luis “Titi” Maldonado (36
vittorie di cui 28 prima del limite , una sconfitta ed un pari), ha battuto per
kot al 4° round Jorge Romero. Nei pesi leggeri,il “mancino” Humberto Mauro
Gutierrez (18 vittorie di cui 16 prima del limte), ha battuto per kot asl 2°
round Manuel Cruz.
Al Coliseum “Juan Sanchez Acevedo”
di Moca in Portorico, il 28enne superleggero Patrick “El Elegante” Lopez
(10 vittorie di cui 8 prima del limite), ha battuto Jose Bobadillo per ko al 3°
round. Lopez è venezuelano, vive negli USA e si allena e combatte in Portorico.
Alle Olimpiadi di Atene venne eliminato dal “nostro” Michele Di Rocco. Nei
superwelters, Emmanuel Gonzalez (21 anni e 6 vittorie), ha messo ko al 1° round
Willie Cruz.
Il peso leggero Guillaume
Salingue, ex nazionale
francese ha battuto Samir Ferhat per kot al 1° round. Il match si è svolto a
Brusy la Bruissiere e per
il 25enne Salingue si è trattato del nono successo!
Nel
Maritim Hotel di Magdeburgo,
il supermedio Natascha Ragosina (30 anni, 13 vittorie di cui 10 prima del
limite), ha battuto la dominicana Yahaira Hernandez per kot al 7° round. Erano
in palio le corone WBA e GBU al femminile. Nei pesi gallo, grossa sorpresa per
la lettone Agnese Boza che al secondo match in carriera ha battuto la tedesca
Stefanie Penkwit (12 vittorie) ai punti in 6 rounds. Nei pesi welters, lo
sloveno Jan Zaveck ha battuto ai punti in 12 rounds il francese Nicolas Guisset
per il titolo dell’Unione Europea. Nei supergallo, l’ungherese Zsolt Bedak (23
anni e 4 vittorie), ha battuto ai punti in 4 rounds Damian Lawniczak. Nei pesi
medi, Malik Dziarra (32 anni, 29 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto Carlos
Tejada ai punti in 8 rounds. Nei massimi leggeri, ritorno sul ring ed alla
vittoria per il 27enne Grigory Drozd (26 vittorie di cui 21 prima del limite ed
una sconfitta), che ha battuto il mediocre rumeno Mircea Telecam per ko al 1°
round. Drozd era reduce dalla sconfitta subita per mano di Firat Arslan.
Ad evere in Belgio,
il peso medio Jamel Bakhi (27 aani, 12 vittorie, una sconfitta e due pari), ha
battuto il connazionale Mike Algoet ai punti in 10 rounds per il titolo del
Belgio. Nei pesi massimi Oleg Platov ucraino residente (23 anni, 24 vittorie di
cui 20 prima del limite ed una sconfitta), ha messo ko al 1° round Zoltan Peto.
Ancora pesi massimi con il cosentino Vincenzo Pianeta (22 anni ed 8 vittorie),
che ha battuto Georgi Harizanov per ko al 2° round. Nei superpiuma il 21enne
norvegese Andreas Evesen (6 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds Artak
Alijan mentre nei superwelters Nikita Dubunin (21 anni, 7 vittorie ed un pari),
ha battuto Carlos Schramm ai punti in 6 rounds. Nei supermosca, la norvegese
Cecilia Braehus (25 anni e due vittorie), ha battuto Jana
Matisova
per ko al 2° round.
Titolo italiano a Livorno
che grazie al 27enne Luca Tassi (7 vittorie) sta riscoprendo la boxe
importante. Era atteso ad una riprova confortante Tassi dopo alcune perplessità
suscitate nel precedente match con Zuanel e le risposte sono state positive. Di
fronte aveva non uno qualsiasi ma l’esperto Vincenzo Imparato (37anni 26
vittorie, 10 sconfitte e due pari) ed il livornese ha vinto in modo chiaro
trascinando all’entusiasmo il folto e colorito pubblico che ha gremito il “Palabastia”.
I due si temevano e lo si è visto fin dall’inizio quando entrambi hanno adottato
una tattica molto prudente, poi Tassi in possesso di una condizione fisica
eccellente ha cominciato ad incamerare punti con il suo sinistro che purtroppo
ancora non fa seguire frequentemente dal destro. Alla fine verdetto unanime
dove forse uno dei giudici si è fatto troppo coinvolgere dall’entusiasmo
dell’ambiente. Un entusiasmo che non deve contagiare neanche chi lo guida …i
titoli continentali possono aspettare perché il ragazzo deve ancora maturare.
Nei pesi piuma Domenico Urbano (31 anni, 19 vittorie ed un pari), in vista
dell’impegno europeo di fine marzo, ha battuto l’ungherese Tamas Suto per kot
al 4° round. Ritorno sul ring per il superpiuma Floriano Pagliara (28 anni, 4
vittorie ed un sconfitta), dopo la recente battuta d’arresto. Si riparte da
Nikolai Michailov e sembra che i problemi persistano perché il bulgaro infligge
due conteggi a Pagliara (1° round e 3° round), poi finalmente il “nostro
portacolori” si sblocca e Michailov si arrende nel corso del 4° round. Nei
superwelter, Michael Luca Pasqua (23anni e 9 vittorie), ha battuto il rumeno
Claudiu Pop per ko al 2° round. Con Michele Orlando… sarà tutta un’altra
musica! Match di routine anche per Alberto Servidei (31 anni, 24 vittorie ed un
pari), al rientro sdopo l’infortunio che ha battuto ai punti il bulgaro Vesko
Vassilev. Vittoria anche per Vincenzo Rossitto (30 anni, 33 vittorie di cui 19
prima del limite, 4 sconfitte e due pari), che ha battuto anche lui ai punti il
bulgaro Nikolai Marinov.
Sul ring del Bajnero di Ostia
Antica , esordio
emozionato ma vincente in 4 rounds, sull’ungherese Lajos Orsos , del peso
welter Pasquale Di Silvio . Nei superleggeri seconda ottima prova per Danilo
Valerii ( il pugile dalle due “i” ) , che ha battuto in un sol round il fratello
di Lajos, Attila . In realtà l’”attila” sembrava più Valerii che , all’inizio
del match, si è scagliato come una furia sul rivale travolgendolo ed obbligando
l’arbitro ad interrompere l’impari sfida.
Discreto flusso di pubblico
al Palapuglisi di Battipaglia per la riunione organizzata dalla “Cotena-Oliva” .
Nei superwelter, Cristian De Martinis (31 anni, 19 vittorie di cui 10 prima del
limite ed una sconfitta), ha battuto il rumeno Mugurel Sebe ai punti in 6 rounds.
Match da approccio dopo una sconfitta, con un avversario “comodo” ed un lavoro
diligente da compiere. Un po’ più arduo il compito del peso welter Giammario
Grasselini (29 anni, 15 vittorie, una sconfitta ed un pari) con il serbo Zoran
Didanovic . L’ospite cerca di guadagnarsi la “pagnotta” e Grassellini si ritrova
nella pugna anche se ne esce vincitore chiaramente. Coriaceo anche Kemal Plavci
l’avversario di Giuseppe Laganà (35 anni, 18 vittorie, 9 sconfitte ed un pari)
che impegna il calabrese anche luireduce da una sconfitta (Santillan).
Dilettanti.
Una rappresentativa italiana si e’
recata in Brasile per
una serie di test-matches con la nazionale di quel paese . Il primo test - match
si e’ svolto in quel di Sao
Paulo in un ambiente un po’ ristretto ( soprattutto per quanto riguarda le
dimensioni del ring …) .
Nei pesi gallo il brasiliano
con il nome d’attore, James Dean Pereira , batte con verdetto fazioso Vittorio
Parrinello ( 26
a 20 ) . Nei pesi leggeri
Everton Lopes supera un “ acerbo ” ( almeno a livello internazionale … )
Carmine Tommasone per 20 a 11 . Il forte brasiliano Pedro Lima batte Diego Di
Luisa senza discussione ( RSCO 3 ) anche per la condizione fisica non eccelsa
dell’italiano ( che merita un tiratina d’orecchi per le potenzialita’ sprecate…
) apparso stanco , abulico ed a corto di preparazione .
Nei mediomassimi
Alessandro Sinacore , contro l’elemento piu’ rappresentativo dei brasiliani ,
Washington Silva da l’illusione di poter fare il colpaccio , poi la diversa
esperienza soprattutto a livello internazionale fa la “ differenza ” ( 39 a 17 )
in favore di Silva . Chiude il massimo
Rafael Lima che batte un Daniele Betti , lontano dalla sua migliore condizione
, per 26 a 8 .
Si replica a Sao Andre
( Centro di allenamento della nazionale brasiliana ) il giorno dopo . Un
improvviso acquazzone tropicale con l’acqua alta
20 centimetri
costringe gli atleti ad una passeggiata da “ acqua alta veneziana ” per
accedere dagli spogliatoi… al teatro di gara . Si comincia male , con i giudici
brasiliani intenzionati a fare i casalinghi e con Pinto che viene ritirato di
gara per “ protesta ” con Paulo Carvalho, dopo un computo di colpi assurdo .
Nei pesi mosca
Alex Ferramosca , non tradendo emozioni da debutto , tiene bene testa a Giliard
Paulino .
Vittoria
sul filo di lana ma solo per i giudici quella di Daniele Limone su James Dean
Pereira ( 7 a 7 e preferenza a Limone dopo le proteste dell’angolo italiano ) .
Delusione per Alessio Di Savino in un match dove avrebbe dovuto essere piu’
concreto . Ad onor del vero bisogna dire che successivamente il brasiliano David
Souza ha vinto il torneo Independence Ciup di Santo Domingo , battendo il
dominicano Traviso per 26 a 16 , il dominicano Martin Cbrera per abbandono alla
seconda ripresa ed in finale il cubano Idel Torriente per 27 a 18 .
Nei superleggeri , una
delle “ punte” della nazionale brasiliana , l’alto Myke Carvalho , non concede
spazio ad un intimidito Carmine Cirillo . Nei
pesi welters,
Pedro Lima diventa “ intoccabile ” e l’angolo italiano nel 3° round decide di
ritirare Salvatore Greco che , malgrado il giudizio dei giudici , non stava
demeritando . Nei pesi medi
Ciro Di Corcia sostiene una buona prova , ma i giudici ed una ferita all’occhio
sinistro consigliano di risparmiarlo per il quarto round nel confronto con
Glaucelio Abreau . Si chiude con i pesi massimi
con Daniele Betti ancora alla ricerca della forma migliore che cede al
brasiliano Gedilson Oliveira per 10 a 5 . A parziale scusante di Betti c’e’ da
rilevare che Oliveira dopo questo impegno è andato a vincere il torneo
Independence Cup di Santo Domingo , battendo il dominicano Antonio Meija per
RSC al 2° round ed in finale il cubano Robert Alfonso per 27 a 19 .
Si arriva a Santos
( una città a
100 km circa da Sao
Paulo ) due giorni dopo , per il terzo test .
Alex Ferramosca compie un piccolo
capolavoro e “ vendica ” Afonso Pinto battendo Paolo Carvalho per
16 a 14 . Anche Pinto si riscatta
con una superba prestazione e batte William Silva per outscore al 3° round .
Daniele Limone nei pesi gallo conferma l’ottima impressione e giocando
d’anticipo con un avversario piu’ forte fisicamente , si aggiudica il confronto
con Paulo Rogerio ( 11 a 6 ) . Continua il momento no di Di Savino che perde
ancora con David Sousa . Vince anche Tommasone su Didimo Nascimiento , anche se
la sua boxe e’ ancora troppo monotona e prevedibile . Ancora dominio di Myke
Carvalho su Carmine Cirillo , incapace di aggirare l’allungo del brasiliano .
Ancora una conferma per il potente Pedro Lima , poco impensierito dai colpi
isolati di Di Luisa . Incassa la terza sconfitta Daniele Betti , sempre alla
ricerca di una condizione migliore , con Rafael Lima ( 19 a 6 ) . Al di la’
della faziosita’ di certi giudizi , assolutamente inutile e ininfluente in un
contesto “ amichevole ” ( vale anche a casa nostra… dove in occasione di dual
matches , si vedono troppi “ verdetti ammiccanti ” ! ) , e’ stata un’esperienza
positiva che ha consentito di vedere in azione alcune seconde linee e di “
recuperare ” con l’ottima “ medicina ” dell’agonismo alcune “ prime ” linee .
Tra i brasiliani , assente il peso gallo Robson Conceicao .
Che la “ gita ” in Brasile abbia
fatto bene , lo conferma
Alfonso Pinto che recatosi poi a Zagabria per lo “ Zlatko Hrbic ” Memorial , ha
vinto il torneo . Pinto nei minimosca
ha
prima battuto per outscore al 3° round il russo Vyacheslaw Tashkarakov e poi in
finale ha battuto il sempre ostico e difficile francese Redouane Asloum per
43 a 25 . Ottimo anche il
comportamento di Vincenzo Picardi , atteso ad un anno di conferme che ha battuto
il tedesco Marcel Schneider per 27 a 18 ed in finale il russo Ilgiz Makhmutov
per outscore . Saremo anche la generazione delle “vitamine ” , ma qui si fanno
rispettare soprattutto i piccoletti . Nei pesi gallo avevamo Vittorio Parrinello
che pero’ e’ stato eliminato al primo match , finendogli molto vicino , dal
russo Sergey Vodopyanov che ha poi vinto il torneo superando in finale
l’irlandese Lindberg ( vincitore del francese Boumerdaci.. ) . Parrinello e’
stato l’avversario che ha impegnato di piu’ il russo . Altro italiano in gara e’
stato il superleggero Carmine Cirillo che ha perso per 17 a 6 al primo match
con il tedesco Slawa Kerber un avversario che certo non faceva
tremare
i polsi . In questa categoria si e’ imposto il croato Boris Katalinic che in
virtu’ di un verdetto casalingo (
10 a 10 con preferenza ) , ha
battuto lo slovacco Hlavacka ( vincitore del tedesco Kerber ) . Nei pesi medi
buono il comportamento dell’azzurro Ivano Del Monte che dopo aver battuto
l’ungherese Balazs Keleman per 38 a 11 , ha perso ma ha impegnato strenuamente (
cosi’ come riferiscono i giornali irlandesi… ) Darren Sutherland che ha poi “
passeggiato ” in finale con il croato Sanjn Pol Vrgoc . L’ultimo azzurro in gara
e’ Roberto Cammarelle che dopo aver surclassato il tedesco Markus Tomala ( RSCO
3 ) , vince il torneo per assenza dell’ungherese Csaba Kurtucz ( stava
probabilmente aiutando l’ungherese “ sparito ” a Porto Torres a cercare i suoi
“ vestiti ” … ) . Nelle altre categorie da segnalare la vittoria del croato
Mirsad ahmeti nei pesi piuma sull’irlandese David Oliver Joyce , la vittoria nei
leggeri del francese Jean Gomis sull’altro Joyce…John Joe . La vittoria del peso
welter francese Xavier Noel sul ceko Horvath , la vittoria dei croati Mario
Sivolja e Vedrai Di Palo nei pesi mediomassimi e massimi rispettivamente sul’irlandese
Kenneth Egan per forfait e sul connazionale Ivica Bacurin.
Prima di Zagabria c’era stato il
famoso ed importante torneo
Strandja di Plovdiv in Bulgaria ( dal 15 al 18 febbraio ) . Ridotta ma molto
qualificata la rappresentativa italiana . Tra le “ sorprese ” , l’eliminazione
al primo turno per mano dello sconosciuto ungherese Bognar del
finlandese
Jarno Rosberg . Tra i vedetti bugiardi , la vittoria dell’azero Javid
Taghiev sullo svedese Badou Jack , per la serie “ il lupo perde il pelo ma
non il …vizio ” . Ma cominciamo con il dettaglio , partendo prima dagli italiani
. Si mette male per la sconfitta subita per outscore al 3° round di Vincenzo
Picardi che però ha l’attenuante di trovarsi di fronte il “ mostro ” russo
Georgy Balakshine che vincera’ il torneo battendo in finale il bulgaro Salim
Salimov . Passa il turno Ivano Dal Monte con il syriano Mustafa Farah (
34 a 12 ) , poi anche
lui incappa in un “ mostro ” russo, Matvei Korobov, campione mondiale in carica
e quasi certo… oro olimpico . Troppa differenza di esperienza in campo e finisce
per outscore al 2° round. Korobov , manco a dirlo , vince il torneo “ non
trovando ” in finale l’azerbagiano Rakhib Beylarov . Nei pesi leggeri ottimo il
comportamento di Domenico Valentino che dopo aver battuto il bulgaro Gadgev ( 28
a 16 ) , l’uzbeko Khidirov ( 36 a 16 ) , si e’ dovuto inchinare in finale alla
classe indiscussa del campione o l i m p i c o – m o n d i a l e - e u r o p
e o , il russo Alexiey Tishenko . Ottimo anche il comportamento di Clemente
Russo nei massimi che ha battuto il bulgaro Nedyalkov ( RSCO 3 ) , il tedesco
Lukas Schultz ( RSCO 2 ) ed in finale si e’ dovuto inchinare al formidabile
russo Roman Romanchuk ( 46 a 18 ) . Da sottolineare che Clemente e’ stato
l’unico ( dei 4 pugili affrontati dal russo … ) a sentire la campana
dell’ultimo gong . Arriviamo ai supermassimi , con Roberto Cammarelle che trova
subito l’avversario piu’ duro nell’uzbeko medaglia olimpica Ruslan Saidov ,
un’atleta esperto che viene coperto d’oro dalla sua federazione per rimanere
dilettante ! Saidov supera Cammarelle per 32 a 26 e poi in finale batte
l’inglese David Price per 35 a 20 . Per quanto riguarda le altre categoria
dobbiamo sottolineare lo strapotere russo ( 9 medaglie d’oro , una d’argento ed
una di bronzo ) . Nei minimosca ha vinto il kazako Birzhan Zhakipov che ha
battuto il russo Ayrapetyan ( 23 a 15 ) ed in finale lo spagnolo Kelvin de la
Nieve ( RSCO 3 ) . Nei pesi gallo vince il russo Ilia Maksimov che batte il
bulgaro Boyan alexandrov ( 20 a 15 ) , l’inglese Murray ed in finale il bulgaro
Detelin Dalakiev ( 37 a 33 ) . Nei piuma ha vinto il russo - bulgaro Alexey
Shaidulin che si e’ imposto in finale al russo Albert Salimov ( 53 a 33 ) . Nei
superleggeri , convincente e vincente anche in questa categoria il russo Gennady
Kovalev che batte il cinese Tsunqiong ( RSCO al 3° round ) , l’inglese Bradley
Saunders (24 a 12) , lo spagnolo Jose Gutierrez ( RSCO 2 ) ed in finale Zakhir
Artikov dell’Uzbekistan per 29 a 17. Nei pesi welters vince il russo Andrei
Balanov che batte l’olandese Mullenberg per RSCO al 2° round ed i finale supera
il cinese Hanati silamu per 34 a 19 . Nei mediomassimi vince il campione russo
Arthur Betarbayev che batte il cinese Lei Yuping ( RSCO 2 ) , l’olandese Daniel
Kooij per abbandono al 2° round ed in finale non trova l’azero Javid Taghiev .
Nota curiosa ben tre atleti dell’Azerbaijan ( Alidade 91kg , Beylarov 75kg e
Taghiev 81 kg ) non si sono presentati
quando il loro avversario era …russo . Una “ protesta ” di Abijev per non avere
avuto il supporto di Khuseinov al congresso o un gesto di deferenza tipica del
professore per ingraziarsi il nuovo “ padrone ” ? Fate voi , pensando il
peggio che potete… e ci “ azzeccherete ” !
Da ridere…anzi da piangere.
Articolo pubblicato solo dall’ADUC ( Associazione Consumatori )
BENZINA: IL
GATTO E
LA VOLPE
Il
Gatto e la Volpe. Cosi'
potremmo definire Pasquale De Vita, presidente dell'Unione Petrolifera, e il
ministro dello Sviluppo Economico, Pier Luigi Bersani. In mezzo, ovviamente,
Pinocchio, cioe' il consumatore, colui che acquista carburante per la propria
autovettura e si lamenta degli eccessivi
costi.
Il Gatto: nel 2006 solo
la Exxon ha fatto profitti per 40
miliardi di euro, in Italia il costo del carburante e' di 3 centesimi in piu'
rispetto alla media europea e considerando il fatto che il nostro Paese e' una
piattaforma di raffinazione del petrolio, i prezzi dovrebbero essere inferiori.
I punti di vendita sono
troppi, si lamentano all'Unione Petrolifera, dimenticando che piu' della meta'
sono sotto il loro controllo.
La Volpe: lo Stato tassa per circa
il 67% il prezzo della benzina, 32 miliardi di euro l'anno; qualsiasi discorso
di diminuzione dovrebbe partire da quella percentuale, ma nulla si muove. A
ottobre scorso ha aumentato le accise sul gasolio. Per ogni centesimo di aumento
della benzina lo Stato incassa 20 milioni di euro. Lo scorso anno l'Eni (ente
sostanzialmente pubblico) ha fatto profitti per 9,2 miliardi di euro. Piu' del
40% della rete distributiva e' in mano all'Agip (Eni) e se il Governo chiede ai
distributori di abbassare il costo della benzina e' come se lo chiedesse a se
stesso. Paghiamo ancora sovrapprezzi anacronistici, confluiti nella contabilita'
generale, che ancora una volta
vogliamo ricordare:
*
1,90 lire per la guerra di
Abissinia del 1935;
* 14 lire per la crisi di Suez del
1956;
* 10 lire per il disastro del
Vajont del 1963;
* 10 lire per l'alluvione di
Firenze del 1966;
* 10 lire per il terremoto del
Belice del 1968;
* 99 lire per il terremoto del
Friuli del 1976;
* 75 lire per il terremoto dell'Irpinia
del 1980;
* 205 lire per la missione in
Libano del 1983;
* 22 lire per la missione in Bosnia
del 1996;
* 39 lire (0,020 euro) per il
rinnovo del contratto degli autoferrotranviari del
2004. Il tutto per 0,25 euro (486
lire).
Sono stati
pubblicati i risultati di un recente sondaggio commissionato dall’AIBA rivolto
alle federazioni di tutto il mondo.
La domanda era:
"Diteci onestamente qual'è¨ la vostra opinione sulla corruzione tra i giudici
della boxe nel resto del mondo ".
Gli americani non hanno capito cosa fosse la corruzione…
Gli africani non sapevano cosa fossero i giudici…
I russi hanno chiesto il significato di resto del mondo…
I cinesi hanno chiesto maggiori delucidazioni sul significato di opinione…
In Turchia e Pakistan stanno ancora discutendo su cosa possa significare
l'avverbio… onestamente
Arrabbiato
con gli africani per averlo tradito al congresso AIBA, dicono che Chowdry in
ascensore abbia incontrato il gigantesco rappresentante del Malì e gli abbia
detto : :" brutto , nero e peloso ! "
Il rappresentante del Malì ha risposto :
" Che bello
un indovinello …è il buco del cu…!”
Un
extracomunitario si reca in una fattoria per trovare lavoro.
Il contadino gli domanda se sa mungere le mucche e lui: NO!
Se sa imballare il fieno...e lui NO! Io so fare solo sport e sesso!
Allora il contadino gli fa:
OK. Fatti una corsa intorno alla fattoria e cerca di andartela a prendere nel
CU…!
L’AIBA
cerca membri per le sue commissioni.
Si presenta un presidente e gli chiedono :
- Qual e il tuo QI (Quoziente Intellettivo) ?
- 200, gli risponde il tizio
Allora, l’AIBA gli assegna la commissione legale...
Un pò più tardi, si presenta un altro tizio.
Gli chiedono :
- Qual'e il tuo QI ?
- 100, gli risponde.
Allora, gli affidano la commissione finanza....
Un pò più tardi, arriva un terzo presidente e gli chiedono:
- Qual e il tuo QI ?
- gli risponde 50
Allora,
gli affidano la commissione tecnica....
Un pò più tardi, arriva un altro presidente e gli chiedono:
- Qual e il tuo QI ?
- risponde 10.
Allora gli chiedono :
- ......... Insomma ... questo torneo di Baku (Azerbaijan ) ,come lo chiamerai
quest’anno ?
Doganelli si è
sfogato “ Ma perché ce l’hanno con me , li ho sempre trattati con i …”guantoni”
.
CIAO A TUTTI ALLA PROSSIMA
DA QUELLI
DELLE … NEWS
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