Qualcuno ci ha riferito che il
segretario generale dell’AIBA Caner Doganelli ha creduto di riconoscersi
nell’articolo sul torneo Ahmet Comer di Istanbul sulla corruzione arbitrale .
Non sappiamo come abbia fatto
una persona così onesta e proba a confondersi con un simile vigliacco !
No , caro segretario ! No , non era lei il personaggio incriminato !
Come ha potuto pensarlo
solamente ... una persona così onesta e corretta come lei .
Siamo davvero dispiaciuti della sua arrabbiatura e creda alla nostra innocenza
come noi crediamo intensamente alla sua onesta’ .
Vedra’ che tutti ci crederanno
.
La dimensione dell'"ascolto" è
certo importante nel nostro quotidiano. L'adulto sa quanto sia importante
ascoltare. Chi non è ancora diventato adulto si comporta spesso come i bambini
più piccoli: sono ansiosi di parlare e poco attenti a quanto viene detto. Invece
il dialogo è fatto di ascolto. Altrimenti ogni conversazione è solo una somma di
tristi monologhi. "Tristi", perché sono espressione di solitudine, di chiusura.
Il dialogo invece è una dimensione dell'uomo. In una civiltà tutta dominata
dall'avere e dal fare può sembrare che l'ascolto sia determinato della propria
personalità. Si pensa e si descrive tutta l'importanza della persona; poi si
aggiunge che la personalità uno deve costruirsela; si conclude che è l'azione
quella che conta e non lo starsene passivi, in attesa. Per "essere qualcuno",
per "essere di più" occorre… avere! Ancor meglio, occorre saper… fare. Altro che
mettersi nell'atteggiamento passivo di chi si limita ad ascoltare! Eppure si
tratta di una menzogna! Un uomo che non “ascolta”, che non è disposto a
ricevere, non è in grado di dare. Se si vuole "essere di più", occorre l'umile
atteggiamento di chi sa di avere bisogno di stare molto in ascolto.
Il segno che si è grandi
combattenti è quando si
superano le frustrazioni continuando a credere in quello che si fa per
raggiungere gli obiettivi che ci si è prefissati. Tutto questo ha
fatto
Manny Pacquiao (28 anni, 34 vittorie, 3 sconfitte ed un pari) negli otto
rounds che ha impiegato per mettere “knock out” il messicano
Jorge Solis
(32 vittorie, una sconfitta e due pari) . Malgrado i suoi colpi siano andati
spesso a vuoto per la tattica elusiva di Solis, Pacquiao non ha mai smesso di
portarli e non ha mai snaturato la sua boxe. Da parte sua Solis, con la
tattica adottata , ha potuto
solo sopravvivere, senza vincere alcun round. Quando ha deciso di mettersi a
“scambiare” con Pacquiao, ha praticamente sancito la sua fine. L’attacco
portato da Pacquiao (che si era ferito per una testata non intenzionale nel 6°
round…) è stato di inaudita ferocia ed ha visto il filippino portare due
sinistri ed un forte destro che hanno messo al tappeto Solis. Questi si rialzava
(anche se sembrava un po’ riluttante…) al “9” ma veniva di nuovo centrato da un
sinistro al mento e da un destro al corpo e finiva nuovamente e definitivamente
al
tappeto.All’angolo
di Pacquiao c’era Freddy Roach che ha avuto un “permesso speciale” da De La Hoya
(che ha litigato con Bob Arum che ha sotto contratto Pacquiao …) per questo
match,ma la preparazione di Manny è stata seguita da Justine Fortune un
assistente di Roach. Per il titolo dei minimosca della WBC c’è stata grande
battaglia tra il messicano Edgar Sosa (27 anni, 27 vittorie e 5 sconfitte) ed
il filippino-hawayano Brian Viloria (26anni, 19 vittorie di cui 12 prima del
limite, 2 sconfitte ed un pari) . E’ stato un match di rara intensità che ha
mandato in visibilio i 14.793 spettatori dell’Alamodome di San Antonio in Texas.
Un match molto equilibrato con riprese di difficile assegnazione tranne le
ultime quattro che hanno visto un forcing spettacolare di Sosa che se l’è
aggiudicate in modo chiaro (Vigoria appariva stanco e provato…) ipotecando il
successo finale. Difendendo il suo titolo dei supermosca WBC dall’assalto di
Jorge “El Travieso” Arce (27 anni, 46 vittorie di cui 35 prima del limite, 4
sconfitte ed un pari) , Cristian Mijares (25 anni31 vittorie, 3 sconfitte 2
pari) ha effettuato una delle più belle esibizioni di pugilato dell’anno! Il
match è sembrata la rappresentazione di una “lezione” che il “professore”
impartisce allo “scolaro”. Il giudice Duane Ford, senza esagerare, ha assegnato
ben 12 punti di vantaggio a Mijares! Solo la “mancanza” di potenza ha impedito
al 25enne Mijares di chiudere il match prima. Arce ha ricevuto colpi su colpi
senza mai avere la capacità di evitarli! Nel 1993 in questo stesso Alamodome,
Julio Cesar Chavez fu fortunato a rimediare un pari con Pernell Whitaker,
stavolta per Julio Cesar Junior (31 vittorie ed un pari) , la dea bendata non
ha avuto bisogno di lavorare perché il ragazzo ha sbrigato facilmente la
“faccenda” con Anthony Schuler (20 vittorie , 5 sconfitte ed un pri) in soli
due rounds. Con il suo sinistro Chavez ha messo due volte al tappeto Schuler nel
2° round e la seconda volta, la caduta , è stata così “pesante” che l’arbitro
non ha proceduto nemmeno al conteggio! Nei supergallo Bernabe Concepcion (21
vittorie, una sconfitta ed un pari), ha battuto ai punti in 10 rounds Benjamin
Flores. Nei pesi superleggeri Victor Ortiz (17 vittorie , una sconfitta ed un
pari), ha battuto Tommy Barrientes per kot al 5° round . Ortiz è anche finito
una volta al tappeto, ma poi si è rifatto con gli interessi perché ha messo 4
volte al tappeto Barrientes, finchè il suo angolo non ha lanciato l’asciugamano
in segno di resa.
Uno degli aspetti più
affascinanti della boxe
è che uno più piccolo, ma dotato di tecnica e coraggio, riesce a battere uno più
grosso di lui. Questo teorema si è realizzato ancora una volta nella Porsche
Arena di Stoccarda davanti a 6800 quando il più “piccolo”(28 cm e 45 kg in
meno)
uzbeko Ruslan Chagaev 28 anni, 23 vittorie di cui 17 prima del limite ed
un pari) ha battuto a maggioranza per il titolo mondiale della WBA, il più
grosso ( … e di tanto!) russo Nikolay Valuev (33 anni, 46 vittorie di cui 34
prima del limite) . Si è trattato di un match dove non ci sono stati
atterramenti ma che ha visto un tema tattico unico, con il gigante russo che
avanzava senza raccogliere frutti e con il piccoletto uzbeko che riparato dietro
il suo sinistro (Chagaev è mancino…), lo centrava e fermava nel suo
“pressing”. I giudici si sono espressi con 117 a 111, 115 a 113 ed un 114 a 114
e sono inmolti che hanno visto un match pari, ma nessuno ha visto vincere Valuev
! L’organizzatore tedesco Sauerland ha parlato di rivincita nel giro di un anno,
mentre Don King gongolava e fumava sigari , parlando in mezzo a 4 bandiere di…
grande evento pugilistico! Negli altri matches da segnalare la vittoria del peso
massimo belga-ukraino Oleg Platov che ha battuto l’australiano Colin Wilson
dando l’impressione (dopo aver inflitto all’avversario un atterramento nel
primo round…) di poter chiudere la “partita” velocemente, mentre invece ha
dovuto tribolare e passare a sua volta qualche brutto momento prima di chiudere
per ko al 10° round il confronto. Nei mediomassimi, l’interessante ceko Enad
Licina passato sotto la tutela di Sauerland, ha battuto ai punti il bielorusso
Sergey Karnaevich dominando il confronto. Nei massimi leggeri uno dei tanti
cubani scappati dal “paradiso castrista”, Yoan Pablo Hernandez, ha battuto
l’ostico argentino Hector Avila in 8 rounds, ma mostrando limiti di potenza e di
acume tattico. Nei pesi massimi, verdetto sfacciatamente casalingo per
l’italo-tedesco Francesco Pianeta che batte il palermitano Paolo Ferrara, solo
per due giudici con verdetto contrastato. Dopo un inizio favorevole al
tedesco-italiano, Ferrara rinviene forte e mette in difficoltà l’avversario che
finisce molto provato. Squalificato il croato Ivica Pervcovic all’8° round per
continue “trattenute”, nel confronto con il tedesco Rene Dettweiler. Rientro
vittorioso per Michekl Trabant nei pesi welters con l’estone Albert Starikov.
Vince ai punti in 8 rounds il tedesco, ma termina il combattimento con ferite ad
entrambi gli occhi.
Il primo passo verso le “vette
del mondo” del
superwelter inglese Jamie Moore è stato un inaspettato e tedioso match
in 12 rounds. Ci si attendeva da parte
dell’argentino
Sebastian Lujan una buona opposizione invece è apparso subito chiaro che
l’argentino era venuto solo per portarsi a casa la “pagnotta”. Moore non ha
colpe, perche da parte sua ha fatto tutto quello che doveva ed alla fine non
siamo lontani dalla verità se affermiamo che ha vinto non solo tutte le riprese
ma anche tutti i minuti dell’incontro! Nel 9° round il segretario del Board
inglese Simon Black si è alzato dal suo posto ed è andato da Frank Maloney per
chiedergli inutilmente di…”fare qualcosa”. Il pubblico di Altrincham ha
comunque riservato un’ovazione al suo uomo dopo il match! Per il 28 enne Moore
bisognerà trovare qualcuno di buona classifica disponibile a rischiare qualcosa
anche… lontano da casa. Per fortuna ci hanno pensato Dale Robinson e Chris
Edwards a conciliarci con l’agonismo! I due si affrontavano per il titolo
Britannico e del Commonwealthdei pesi gallo ed hanno disputato 12 rounds
tiratissimi pareggiando in 12 rounds. Edwards vantava un successo prima del
limite su Robinson che la volta precedente aveva assunto l’impegno prendendolo
sotto gamba, stavolta ben preparato ha dato filo da torcere al rivale. Un match
molto equilibrato con scambi continui e continui capovolgimenti di fronte.
Davvero difficile per i giudici asegnare la vittoria ad uno dei due. Nei pesi
leggeri Danny Harding ha ottenuto una nuova vittoria sull’ex campione inglese
dei dilettanti Chris Pacy. Match molto combattuto nel quale l’aggressivo Harding
si è aggiudicato il match di stretta misura. Nei pesi welters, Brett Flournoy,
ex campione inglese dei dilettanti, ha battuto nettamente ai punti in 4 rounds
Alexander Spitko. Ancora una vittoria per un altro ex campione inglese dei
dilettanti. Stavolta è il peso piummma Gary Sykes (3 vittorie ) a superare
nettamente ai punti su 4 rounds Kristian Laight.
Si sono riviste su un ring del
Bronx (New York) due
vecchie “conoscenze”. Il 31enne Willie Gibbs che fu messo ko al 1° round
da Edison
Miranda
e da allora non è più salito sul ring, e
Raymond “Halleluja” Joval
(38anni , 36 vittorie e 4 sconfitte) che era assente dal “quadrato” da 17 mesi
a seguito di un incidente d’auto. Ambedue cercavano una vittoria per rilanciarsi
ma alla fine è stato Joval a vincere ai punti in 10 rounds. Dopo un inizio nel
quale Gibbs stava per ripetere il match con Miranda , nel secondo si è
rinfrancato
ed ha impegnato Joval (che si è presentato con una capigliatura a forma di
aureola…) che comunque per tutto il match si è mostrato il pugile migliore. Nei
superwelter titolo NABF in palio, il kazako Andre Tsurkan (25 vittorie e due
sconfitte) un ex “promessa” che risiede nel Bronx, era in vantaggio ai punti
anche se non chiaramente, quando ha messo ko al 9° round Sammy Sparkman con un
destro alla tempia. Sparkman è rimasto al tappeto per più di un minuto. Ha
combatuto anche il peso massimo scozzese Ian Millarvie (5 vittorie) che ha
battuto ai punti a maggioranza in 4 rounds Shawn Mc Lean. Lo scozzese dal gran
fisico, cerca fortuna negli USA ma non pare abbia le caratteristiche
(soprattutto di potenza…) per emergere in questa difficile categoria. Due
soluzioni prima del limite assolutamente inopportune hanno “sporcato” il lavoro
degli arbitri. Nel match tra il debuttante Anthony Irons e Eduardo Adorno , nel
3° round, quando Adorno ha preso alcuni colpi che l’hanno fatto arretrare,
l’arbitro Pete Santiago ha fermato il match! Stesso round ed arbitro diverso :
stavolta è Sam Viruet che nel 3° round decide di rimandare all’angolo Artie
Bembury Efrain senza un apparente motivo plausibile. La vittoria va a Rican
Torres (6 vittorie) che si ritrova nel record un “prima del limite” senza averne
alcun merito.
Il campione sudamericano dei
supermosca, Sergio
“El Tigre” Santillan ha battuto per ko al 6° round l’uruguayano Cristian “El
Terribile”
Faccio.
Match che Santillan si è “complicato” perché dopo aver messo l’avversario al
tappeto nel 1° round non è riuscito a chiudere il match ma ha dovuto aspettare
il sesto round incassando anche dei duri colpi. A Buenos Aires, il 23enne
superleggero Juan Eleuterio Lencina (14 vittorie e 2 pari), ha battuto ai punti
in 8 rounds Norberto Adriano Acosta. A La Pampa, grossa sorpresa causata dal
superpiuma 31enne Robert David Arrieta (22 vittorie, 12 sconfitte e 4 pari), che
ha battuto ai punti in 12 rounds per il titolo nazionale l’imbattuto 24enne
Matias Daniel
Ferreyra
(15 vittorie). Il mancino Ferreyra, gran favorito del match, è finito anche al
tappeto nel 4° ed 8 ° round. Continua a vincere l’interessante peso medio Billi
“ El Nino” Godoy (20 anni e 2 vittorie) che a Cinco Saltos (Rio Negro), ha
messo ko al 1° round Guillermo Sosa. Nella stessa serata il cileno Joel Mayo che
soggiorna in Austria, ha battuto Nestor Javier Saez ai punti in 4 rounds.
A Windhoek in Namibia,
l’ex campione del mondo dei superwelters Harry Simon (24 vittorie di cui
17 prima del limite), è tornato sul ring dopo circa 5 anni di assenza ed ha
battuto Stephen Nzuemba del Gabon ai punti in 8 rounds. Nzuemba aveva solo 6
matches all’attivo ma tutti vinti. I due si sono affrontati al limite dei
supermedi, ma l’intenzione di Simon è quella di scendere nei pesi medi. Nel 2002
Simon che era il re della WBO dei superwelters, provocò un incidente con la sua
“mercedes” che costo la vita a tre turisti belgi, uno di essi era un bambino.
Simon che rimase gravemente ferito nell’incidente era già stato coinvolto in un
precedente incidente che aveva causato la morte di due persone. Nel 2005 fu
imprigionato per due anni per omicidio colposo. Simon che afferma di essere nato
nel 1974 anziché come riportato nei records nel 1972 ha detto che vuole
combattere fino a 40 anni, ma molti dei suoi ex tifosi hanno disertato la
manifestazione. Nella stessa riunione l’ex campine della WBU dei pesi welters,
il sudafricano Jan Bergman (43 vittorie e 5 sconfitte), è tornato sul ring da
peso medio dopo circa 4 anni ed ha battuto per ko all’8° round il namibiano
Gottlieb Sshileka (11 vittorie e due sconfitte).
Ad Amburgo,
il superwelter ceko Lukas Konecny (28 anni, 34 vittorie di cui 17 prima
del limite e due sconfitte) ha battuto il francese Serge
Vigne
(33 anni, 22 vittorie , 16 sconfitte e 2 pari) per kot al 7° round. Konecny ha
dominato il confronto fin dal primo round. Nella quinta ripresa ha messo due
volte a terra l’avversario e sembrava sul punto di chiudere il match, ma il
francese ha offertouna tenace resistenza.Nel round successivo ancora una volta
Konecny mette al tappeto Vigne che si rialza ancora. Nel 7° round dopo due nuovi
atterramenti subiti da Vigne, l’arbitro decide di aver visto abbastanza e chiude
il match. Nei pesi massimi, il nigeriano Gbenga Oloko (11 vittorie) un mette ko
in 4 rounds il troppo arrendevole russo Alexis Varakin. In 10 belle riprese, il
venezuelano Gusmyl Perdomo (14 vittorie ed una sconfitta) ha battuto il ceko
Michal Bilak mostrando una bella velocità di esecuzione. Ma il match più bello
della serata è stato quello che ha visto il peso welter venezuelano Charlie Jose
Navarro (27 anni, 16 vittorie di cui 12 prima del limite ed una sconfitte)
opposto al lettone Jurijs Boreiko. Il venezuelano ha fatto sentire subito il
suo pugno a Boreiko, che man mano con il passare delle riprese, vedendo la
stanchezza del venezuelano, ha cominciato a pressarlo ed attaccarlo
costringendolo a legare (anche se l’arbitro ha omesso di richiamare il
venezuelano…). Nell’8° round ancora una volto il colpo duro di Navarro si è
fatto sentire e Boreiko è finito a terra. Si rialzava e terminava il match molto
affaticato e praticamente ai piedi di Navarro che vinceva ai punti con verdetto
contrastato, ma anche lui era molto stanco. Il terzo sudamericano in programma
era il supergallo panamense Nehomar Cermeno (27 anni e 12 vittorie) che ha
battuto ai punti in 8 rounds Andrei Kostin in virtù di un gran finale,in un
match molto combattuto ed equilibrato. Vince anche il peso gallo ungherese Zsolt
Bedak (23 anni e 5 vittorie) ai punti in 6 rounds su Elisir Rafael che si mostra
migliore di quanto dica il suo record. Nei pesi superwelters, Marco Schulze (23
vittorie di cui 13 prima del limite, 3 sconfitte ed un pari) , molto seguito dai
tifosi tedeschi, batte il polacco Marcin Piatowski (18 vittorie , 10 sconfitte e
due pari) ai punti in 8 rounds, aggredendolo per tutto il match e mettendolo
anche a terra nel 7° round con un colpo al corpo.
Si è svolta a Montreal nel Quebec
(Canada) un riunione pugilistica che in un primo momento prevedeva l’esibizione
del superleggero Herman Ngoudio. La sua defezione dell’ultima ora ha consentito
ad un altro superleggero , Antonin Decarie (24 anni e 14 vittorie)di
ottenere
la
possibilità di sostenere il clou! Decarie ha affrontato l’argentino Ivan Orlando
Bustos in modo molto determinato e l’avversario , resosi conto della superiore
velocità di esecuzione del canadese , ha cominciato a tirare colpi molto bassi.
Nel primo round l’arbitro ha richiamato l’argentino che però ha ripetuto il
fallo all’inizio del secondo round, ricevendo ancora un richiamo. Decarie ha
allora cercato di chiudere anzitempo il match ed ha mandato al tappeto
l’argentino che per tutta risposta si è rialzato ed ha portato ancora un colpo
basso determinando in tal modo la sua squalifica. Interessante il resto del
programma che ha visto l’ex campione italiano dei dilettanti, il 22enne peso
welter Phil Lo Greco (10 vittorie di cui 7 prima del limite), battere Luis
Roberto Reyes ai punti in 8 rounds. Nei pesi massimi, il 32enne David Cadieux
(16 vittorie di cui 11 prima del limite ed una sconfitta), che ha battuto per
kot al 1° round Ray Lunsford. Cadieux è alto 2.03 ed ha subito l’unica
sconfitta con un verdetto contrastato con il rumeno Claudiu Rasco. Nei pesi
piuma, il camerunese residente, Olivier Lontchi (12 vittorie ed un pari) ha
battuto per ko al 2° round il messicano Osvaldo Lara. Nei supermedi il 29enne
mancino Adonis Stevenson (6 vittorie di cui 5 prima del limite), ha battuto ai
punti in 6 rounds Carl Cockerman. Nei superwelters, il 18enne David Lamieux ha
fatto il suo esordio battendo per kot al 2° round e mostrando interessanti
spunti tecnici , Jose Candelario Torres.
A Minneapolis nel Target Center,
Travis Walker (23 vittorie di cui 17 prima del limite ed un pari), ha
battuto il messicano-americano George Garcia (13 vittorie) ai punti in 10
rounds.Da dilettante il “pingue” Garcia battè lo statuario Walker nei
TRIALS
di qualificazione del team olimpico USA. Da professionista invece Walker sta
facendo le sue vendette e dopo Jason Estrada (il massimo USA che andò ad Atene…)
ora è toccato a Garcia.Tornando al match bisogna anche rilevare che a dispetto
della “forma” Garcia è uno piuttosto duro e coriaceo e non era mai andato al
tappeto prima del secondo round di questo incontro, quando ce l’ha mandato
Walker con un colpo al corpo. I due hanno spesso legato e Walzer non ha saputo
sfruttare in pieno il suo vantaggio fisico. Walker ha anche subito un richiamo
nell’8° round per colpo basso. Ancora una cocente delusione per il compagno di
palestra di Walzer, l’ex campione USA dei dilettanti Ralph Butler (25 vittorie
di cui 20 prima del limite e 4 sconfitte) che dopo aver dominato il confronto
con il polacco-canadese Art Binkowski (15 vittorie di cui 9 prima del limite ed
una sconfitta), mettendolo anche a terra per ben tre volte nel corso del primo
round. Il resto del match vede Butler tenere il comando delle operazioni.
Nell’8° ed ultimo round, chissà perché l’angolo di Butler dice al pugile che è
in svantaggio ai punti (in realtà era in vantaggio di 3,5 e 6 punti!) e che
deve mettere knock out Binkowski (che è stato olimpico a Sydney con la nazionale
canadese). Butler si lancia sull’ avversario ma è lui che
viene colpito duro e finisce a terra. Si rialza, ma viene nuovamente colpito e
perde il paradenti. L’arbitro recupera l’accessorio e glielo infila in bocca, ma
lui lo ributta fuori e l’arbitro, vedendolo visibilmente scosso, sospende il
match ed assegna la vittoria a Binkowski! Una decisione forse sbagliata ma
un’intuizione giusta per lo “stato” debilitato in cui si trovava Butler. Una
curiosità : se avete visto il film “Cindarella Man” , in Art Binkowski avreste
riconosciuto l’’attore che impersonava Con Griffin uno degli avversari di
Braddock. Nei pesi medi l’ex “Predator” Matt Vanda 36 vittorie di cui 21 prima
del limite e 3 sconfitte), ha battuto ai punti in 8 rounds Alexis Davison. Nei
pesi piuma sorpresa causata da Robert da Luz (10 vittorie e 5 sconfitte) che
batte il favorito Allen Litzau (fratello di Jason) mettendolo al tappeto nel
terzo round con un largo destro.
A
Springfield nel Missouri,
il ghanese Joshua Clottey (30 anni, 31 vittorie di cui 19 prima del
limite, due sconfitte ed un no decision), ha largamente battuto ai punti in 10
rounds l’americano Diego Corrales (29 anni, 40 vittorie di cui 33 prima del
limite e 4 sconfitte) con verdetto unanime. Con un pesante gancio sinistro alla
testa Clottey ha anche messo al tappeto l’ex- bicampione mondiale che faceva il
suo debutto nei pesi welters. Corrales si è rialzato ma un altro gancio
sinistro lo ha fatto nuovamente vacillare. Corrales ferito ad un occhio nel 10°
round ha cercato di evitare il sinistro di Clottey, ma è stato raggiunto dal
destro del ghanese che l’ha spedito al tappeto e gli ha anche fatto perdere il
paradenti. Corrales si è rialzato e per sua fortuna è suonato il gong. E’ stata
una buona notte per i pugili ghanesi, infatti anche Kofi Jantuah (31 vittorie e
3 sconfitte) ha messo ko in due rounds Delray Reines.
L’imbattuto peso massimi Baby Joe
Mesi (33 anni, 35
vittorie di cui 28 prima del limite), ha battuto per ko al 1° round il 38enne
Ron Johnson. Il match si è svolto all’Hughes Center
di
Russelville nell’Arkansas. Mesi che non può combattere in molti stati americani
per problemi sanitari(le commissioni dello Stato di New York e del Nevada
rifiutano di rilasciargli una licenza dopo le lesioni cerebrali riscontrate dopo
il match con Vassili Jirov…), avrebbe voluto affrontare uomini da classifica
mondiale, per migliorare la sua posizione a livello mondiale, ma gli
organizzatori, sotto la spinta di una parte dell’opinione pubblica americana gli
propongono invece avversari di fascia inferiore. “Siamo costretti a combattere
su piazze di secondo piano e con avversari di secondo livello perché sono in
molti a lavorare contro di noi, specialmente alcuni giornalisti!”, ha detto Jack
Mesi , padre-allenatore del pugile. “Stiamo cercando un accordo con la
commissione dello Stato di New York dopo di che basteranno solo otto settimane
d’allenamento e Joe batterà quei tre o quattro campioni attuali!”, ha continuato
Jack Mesi. L’assurdo è che l’avversario opposto a Mesi in questa circostanza era
un ex peso welter (perse da Peter Manfredio junior nel 2003 …). Tra l’altro non
è stato neanche reso noto il suo peso, mentre Mesi ha fatto registrare 107 Kg
circa! Nella stessa serata il 24enne peso massimo John David Chapman (alto 1.96)
ha battuto per kot al 5° round Jason Curry. Chapman ha conquistato il 26°
successo (23 prima del limite), ma gli avversari non salgono di livello. Segno
preoccupante che chi lo guida non deve aver una fiducia “eccessiva” nelle sue
possibilità!
L’America
che non consente a Joe
Mesi di salire su un ring in alcuni “States”, ritiene invece che possa farlo
Luca Messi! Dopo che la
commissione
medica italiana ha negato l’idoneità al pugile, il bergamasco si è recato negli
USA dove ha sostenuto una serie di esami che hanno invece riconosciuto la sua
idoneità alla pratica pugilistica. Particolarmente risentito Messi per la
mancanza di “sostegno” del “palazzo”, che in questa vicenda l’ha lasciato , a
suo giudizio, un po’ solo. Noi ci auguriamo che abbiano ragione gli americani e
che si sia trattato di una valutazione un po’ frettolosa da parte italiana. Lo
impongono la passione ed il valore dell’atleta che però non possono prescindere
dal suo stato di salute. Occorre comunque sottolineare che questa “scienza” che
si propone costantemente come detentrice di certezze… cade spesso in
contraddizione.
A Charleston in South Carolina,
il peso leggero tanzaniano residente a Filadelfia , Roger Mtagwa (22
vittorie , 11 sconfitte e due pari) ha messo ko in due rounds Terrance Roy.
Facile il compito di Mtagwa che ha messo tre volte al tappeto l’avversario nel
1° round e due volte nel secondo. L’avversario di Mtagwa non era un granchè
(aveva perso gli ultimi 7 matches disputati…) e non si capisce tutta questa
prudenza da parte di chi lo guida. Bisogna inoltre ricordare che molte delle
sconfitte di Mtagwa dipendono anche dal fatto che non ha svolto una carriera
dilettantistica. Nella stessa serata Dyah Davis (9 vittorie) figlio del grande
Howard Davis ha perso ai punti in 6 rounds con Tyrone Watson (6 vittorie). Pur
apparendo in buona forma e pur portando buoni colpi, Dyah si è però fatto
irretire dal più basso rivale.
Anche
se era domenica e non
c’era scuola, ugualmente il professor Chuck Musacchio (9 vittorie) ha
voluto tener lezione al Wildwood Convention Center di Wildwood. La “lezione” ha
visto il mediomassimo Don Labbe battuto per ko al 2° round tra le grida di gioia
e d’entusiasmo dei veri alunni del professore che lo hanno seguito in questa
trasferta. Musacchio infatti è un professore di liceo che nel tempo libero
pratica la boxe.
L’ex campione dei pesi mosca
dell’IBO Isidro “Chino” Garcia (24 vittorie e 3 sconfitte) ha battuto ai
punti in 12 rounds il coriaceo ed esperto Cesar Lopez (20 vittorie e 4
sconfitte) per il vacante titolo IBA. Si è trattato di un match molto combattuto
con i due pugili intenti a scambiarsi colpi per tutto il match. La riunione si
è svolta a Friant in California.
Ad
Hoffman Estates, un sobborgo di Chicago,
il superleggero Lanardo Tyner (16 vittorie di cui 9 prima del limite), ha
battuto nettamente ai punti in 8 rounds Armando Cordoba. Nella stessa serata,
il massimo leggero Aaron Williams (12 vittorie di cui 8 prima del limite
ed un pari), ha messo ko in 4 rounds ed in modo devastante Terry Porter. Lo
sconfitto è rimasto a
terra
per alcuni minuti. Nei mediomassimi, Cedric Agnew che h fatto parte della
squadra nazionale USA, ha conquistato il terzo successo da professionista
battendo facilmente per kot al 2° round Gregory Holmes. Inizio aggressivo e
pressante di Agnew che ha facilmente ragione del rivale. Nei supermedi, Skylar
Thompson (11 vittorie di cui 9 prima del limite), ha battuto ai punti in 6
rounds Jason Jordan che si è ben comportato,incassando e replicando, anche se
ha perso nettamente.
Uno dei pugili più amati dal
pubblico, il
superleggero Emanuel Augustus (35 vittorie di cui 18 prima del limite, 28
sconfitte e 6 pari), ha battuto, all’Ameristar Casino di Kansas City, ai punti
in 8 rounds l’esperto Marteze Logan. Augustus è uno dei guerrieri più eccitanti
in circolazione ed è probabile che sia messo presto a confronto con l’imbattuto
Antonio Mesquita (33 vittorie) o con l’inglese Junior Witter (35 vittorie, una
sconfitta e due pari).
L’ex campione del mondo
dei pesi massimi Chris Byrd (40 vittorie di cui 21 prima del limite, 3
sconfitte ed un pari), ha dominato al Clifford
Park
di Nassau nelle Bahamas, il confronto con l’italo-americano Paul Marinaccio (22
vittorie, 3 sconfitte ed ue pari),battendolo per kot al 7° round. In realtà
Marinaccio non si è presentato al centro del ring dopo l’intervallo della sesta
ripresa , accusando un dolore al gomito. Era dal 2002 che Byrd non vinceva un
match prima del limite. Byrd conquistò la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di
Barcellona nei pesi medi! Nei supermedi, l’idolo di casa Jermain McKey (13
vittorie di cui 10 prima del limite ed una sconfitta) ha cercato per tutto il
match di mettere al tappeto l’imbattuto 35enne Julius Fogle (15 vittorie),
riuscendovi solo nell’8° round. McKey ha combattuto con ferocia e con
aggressività, aumentando il ritmo e la determinazione con il passare delle
riprese.
A
Mayetta in Kansas,
circa un migliaio di spettatori ha seguito con delusione la sconfitta dell’idolo
locale David Medina (14 vittorie e due sconfitte), battuto dal
mestierante Clarence “Sonny Bono” Taylor (11 vittorie , 12 sconfitte e due pari)
per kot al 3° round. Medina che ha dovuto perdere circa 10 kg in poche
settimane per affrontare Taylor da peso medio, è finito due volte al tappeto
nel primo round e due volte nel secondo prima di essere fermato dall’arbitro.
Nei superleggeri il promettente Marvin Cordova (14 vittorie di cui 10 prim del
limite ed un pari), ha battuto per knock out all’ 8° round il veterano Javier
Carmona(21 vittorie e 7 sconfitte).
Il
colombiano Franklin
“The Rock” (La Roccia) Solis ha battuto nettamente ai punti in 10 riounds
l’ecuadoriano Daniel
Tirado.
Il match si è svolto in Columbia a Villacecio ed ha visto il 31enne Solis
portare il suo record a 12 vittorie ( …con due sconfitte!).
Il filippino Randy Suico
(26 vittorie di cui 22 prima del limite e 3 sconfitte), uno dei più spettacolari
picchiatori in circolazione, ha catturato la corona OPBF dei pesi leggeri
battendo ai punti in 12 rounds il competitivo e tosto giapponese Tomonori
Nakagawa che, ha incassato l’inenarrabile ma ha terminato in piedi! Nei
superpiuma, l’armeno residente in Francia Arsen Kachatrian (30 vittorie e 2
sconfitte), ha battuto il coraggioso giapponese Tetsuya Suzuki ai punti in 10
rounds.
L’imbattuto peso leggero
portoricano Mike Gonzales (10 vittorie di cui 9 prima del limite ed un pari), ha
battuto a Peoria nell’Illinois Jaime Alvarado per ko al 5° round. Gonzales ha
atteso paziente che l’avversario si scoprisse per poi fulminarlo.
L’hanno
chiamata “Notte di luna Jena” la
manifestazione che h sancito il ritorno sul quadrato di Rodrigo “La Hiena”
Barrios (46 vittorie di cui 33 prima del limite, 3 sconfitte ed un pari) ex
campione della WBO dei superpiuma, che nello Stadio Luna Park di Buenos Aires,
ha battuo il 21enne tailandese Decho Bankluanggym (ex Wirat Sawawoong…) per kot
al 3° round. Il match, valido per la corona intercontinentale della WBC è stato
drammatico nella sua brevità e l’argentino, prima di mandare gambe all’aria
l’avversario con un montante al corpo, ha rischiato di fare la stessa fine nel
primo round, ma si è rialzato subito. Durante il match c’è stata anche un’
“invasione di campo” con uno spettatore che ha mostrato un cartello di protesta
alle telecamere prima di essere espulso in malo modo dagli agenti della “security”.
Il tailandese è sembrato abbastanza “scosso” dalla cosa. Nei supermedi,
Ruben
Eduardo Acosta (28 anni, 15 vittorie, due sconfitte e 5 pari) ha battuto
Francisco Antonio Mora (33 anni, 51 vittorie di cui 35 prima del limite e 12
sconfitte), ai punti in 12 rounds, strappandogli il titolo Latinos della WBO.
Battuto anche Julio Cesar Vasquez (40 anni, 68 vittorie di cui 43 prima del
limite ed 11 sconfitte), ex campione dei superwelters della WBA, dal
connazionale Jorge Osvaldo Dominguez (26 anni, 13 vittorie, 3 sconfitte e due
pari).
A Donetsk in Ukraina,
il supermedio Stas Kashtanov ha vittoriosamente difeso il tiutolo WBC dei
giovani dall’assalto del forte ma grezzo lituano Mantas Tarvydas, battendolo i
punti in 10 rounds. Nei pesi welters, Vyacheslav Senchenko ha difeso il
“neonato” titolo europeo dell’Est Europeo battendo il connazionale Vladimir
Khodokovskiy aui punti in 12 rounds. Difesa vittoriosa anche per il peso leggero
Andrei Kudriatsev che batte Andrei Devyatakin ai punti in 12 rounds. Daniel
Kodjo Sssou del Togo con un ottimo avvio fatto da colpi pesanti ed uppercuts, si
era aggiudicato un discreto vantaggio ed a nostro parere aveva vinto il match
che l’opponeva all’ukraino Stanislav Merdov, ma il manager belga Philippe Fondu
che..” predica bene e razzola male” (quando dice che non porta i suoi pugili in
Italia per i verdetti casalinghi…), ha “preparato” o si è fatto preparare una
bella giuria a maggioranza ucraina che ha dato la vittoria al suo “protetto” ai
punti in 12 rounds! Come diceva il celebre scrittore tedesco Remarque : “
All’Est…niente di nuovo!”. Da segnalare la vittoria della terribile cinese
Zhang Xi Yan (allenata da un francese…) che in soli due rounds ha fatto fuori l’ukraina
Irina Drozdova (campionessa nazionale da dilettante), al suo debutto da
professionista.
A
Dobreta Turnu in Romania,
ancora una convincente vittoria per il superpiuma Viorel Simion (5
vittorie) che ha battuto per abbandono al 4° round dopo avergli impartito una
lezione di boxe, l’argentino Alfio Antonio Ruiz.Nei pesi piuma, il 28enne
Waldemar Sorin Cucereanu (7 vittorie), h battuto l’argentino Cristian Alejandro
Lopez ai punti in 6 rounds. Nei pesi superwelters, Cristian Hodorogea (11
vittorie ed 11 sconfitte) che nel marzo del 2000 perse con Paolo Pizzamiglio, ha
battuto Pablo Ernesto Oliveto ai punti in 6 rounds. Dopo un soggiorno in
Inghilterra, Hodorogea è tornato in patria e non perde da 6 matches. Nei pesi
massimi, il 31enne Lucian Bot (7 vittorie) ha battuto ai punti in 6 rounds il
georgiano Peta Berikashvili. Nei
pesi
supermosca, Eugen Sorin Tansie (26 anni, 12 vittorie ed un pari), ha battuto
Kakhaber Avetisian ai punti in 6 rounds.
Ad Hala Moraca in Montenegro,
il peso medio Predrag Radosevic (12 vittorie), ha battuto Manus Bunyapak
ai punti in 10 rounds. Nei mediomassimi, l’ex stella dei dilettanti jugoslavi
Nikola Sjekloca (bronzo ai mondiali 2003) ha battuto Aliaksander Vayavoda per
kot al 4° round.
Nei
pressi di Torino, il
peso welter Cristian De Martinis, in preparazione all’europeo con il
belga Osei Bonsu, ha battuto il rumeno Florin Oanea, conquistando la 20^
vittoria contro una sola sconfitta. Purtroppo il rumeno ha tenuto una condotta
di gara molto fallosa ed al 3° round è stato squalificato, privando così De
Martinis di un test più sostanzioso.
Il francese
Damien Bertu (15 vittorie di cui
14 prima del limite, una sconfitta ed un pari), dopo aver battuto Judicael Bedel
ai punti in 8 rounds Soissons, affronterà Jimmy Colas per il campionato
nazionale. Nella stessa serata Christophe Subire (11 vittorie di cui 7 prima del
limite), ha battuto ai punti in 6 rounds, dominando il confronto, Gabriel
Lecrosnier.
A Palagiano di Taranto,
il 27enne superwelter Michele Mottolese (8 vittorie e 5 sconfitte), ha battuto
ai punti in 6 rounds in un match molto combattuto l’ungherese Antal Kubisek.
Una
buona notizia! L’ex
campione del mondo IBF dei minimosca Victor Burgos è uscito
dall’ospedale ed è rientrato a casa dai suoi familiari a Tijuana in Messico.
Burgos ha subito un operazione al cervello all’Harbor UCLA Hospital di torrente
in California in seguito alle lesioni riportate nel match per il titolo IBF-IBO
dei pesi mosca del 3 marzo scorso con l’armeno residente in Australia, Vic
Darchinian.
A
Borgo San Lorenzo vicino Firenze,
Vigan Mustafà, fratello del peso medio Ilir Mustafa , ha esordito al
professionismo battendo il rumeno Daniel Tasci per kot al 5° round. Dopo un
inizio un po’ titubante per l’emozione del debutto , Vigan ha preso a macinare
l’avversario dal 3° round in poi. Nel 5° l’epilogo con il rumeno che viene
centrato da un perfetto uno due che lo fa inginocchiare al tappeto, dove rimane
per il conto totale.
A
Portici nelle vicinanze di Napoli,
il superwelter Salvatore Annunziata ha pareggiato ai punti in 10 rounds
con l’alto serbo Nikola Stevanovic che ha dato una bella dimostrazione di
tecnica per tutto il match. Il verdetto penalizza un po’ il serbo che era
addirittura in svantaggio su uno dei cartellini dei tre giudici! Come diceva lo
scrittore tedesco Remarque :” Ad Ovest… nulla di nuovo!”. A proposito, lo slavo
dopo aver appreso che uno dei giudici lo dava sconfitto di due punti ha detto
arrabbiato : “Gli “serbo” …rancore!”.
Terminiamo
con Vercelli che ha
visto il massimo leggero Massimiliano Costantino battere ai punti in 6
rounds l’ungherese Viktor Szalai.
A Chivasso,
il superleggero Angelo Salemme (28 anni), ha debuttato battendo l’ungherese
Jozef Nagy i punti in 6 rounds.
E’ morto l’ex campione francese
dei pesi leggeri Charles Juretti! Aveva 54 anni ed è morto per un attacco di
cuore. Terminò la carriera nel 1984 a Randers quando finì knock out con il
danese Gert Bo Jaconbsen !
E’
morto il decano dei giornalisti inglesi di pugilato, Ron Olver . La sua famosa
rubrica “Old Time” che pubblicava sulla rivista “Boxing News “ era molto
apprezzata eveniva pubblicata da 50 anni. Era anche la “voce” degli ex pugili.
Aveva 91 anni.
Circa 100.000 tifosi
hanno stipato la Babur Boulevard di Taskent in Uzbekistan per salutare l’arrivo
del campione del mondo della WBA, Ruslan Chagaev che l’ha percorsa tutta
in una macchina scoperta e con la scorta, fino al palazzo presidenziale.
Innumerevoli gli “impegni ufficiali” in patria per il campione che ha detto :”
Preferivo affrontare un avversario sul ring!”.
I giovani che con molta
probabilità andranno a rinforzare le file delle nazionali giovanili
, si sono misurati a San Potito in provincia di
Caserta
sotto gli esperti occhi del maestro Brillantino che ha tratto favorevoli auspici
da questo torneo , trasmettendoli , sotto forma di indicazioni , al tecnico
responsabile del settore il campionissimo Maurizio Stecca . Suddivisi in “
School Boys ” , “ Cadetti ” e “ Juniores ” i giovani atleti si sono impegnati
in match ricchi di contenuti tecnici ed agonistici .
Nei 50 kg.
Giacomo Magnolfi un ragazzo del “ 92 ” dotato di tecnica e ritmo , ha superato
nell’ordine Petrelli ed Amicone ( che a sua volta aveva battuto Mazzotta ) .
Nei 54 kg
, fanno sperare le qualita’ in embrione che esprime Vincenzo Contestabile che
supera prima Hamza Alì ed in finale Marco Fonsa ( che aveva battuto Alessio
Mensa ) . Colpi vari e precisione uniti alla giovane eta’ ( il ragazzo e’ nato
il 7 febbraio del 1993 ) , fanno ritenere che con lui in futuro anche a livello
internazionale abbiamo qualche carta da giocarci .
Nei 59 kg
, Donato Cosenza , dotato di buona impostazione tecnico – tattica , fornisce
un’ottima prova superando Giuliano Natalizzi . Si passa nei cadetti dove al
limite dei 52 kg
, s’impone il campano Gennaro Di Fiore , che batte prima il siciliano Cappitta
ed in finale il pugliese Di Bari ( vincitore a sua volta del siciliano Minardi )
. Ragazzo interessante questo Di Fiore un longilineo dotato di buona tecnica e
varieta’ di colpi . Nei 57
kg , Davide Festosi , un
veneto-partenopeo che colpisce per la straordinaria aggressivita’ e compattezza
fisica , supera il siciliano Failla prima del limite ed in finale l’emiliano
Khelifi Hasni ( vincitore del pugliese Trane ) . Una vera girandola di colpi
questo Festosi , ragazzo del 1991, che non si ferma neanche nel corpo a corpo o
quando gli avversari “ legano ”.
Nei 63 kg,
vince Francesco Nespro ( ragazzo del 90 ) , ormai di un’altra “ categoria ” per
questi livelli . Battuto il coraggioso pugliese Simonetti che ha dovuto
incassare duri colpi , mentre Trombatore ha preferito … evitarlo . Buona
impressione ha destato un altro ragazzo del “ 90 ” , l’emiliano Emanuele
Lanzalonga , che ha battuto Pizzimento e Mucci mostrando di essere dotato di
buona tecnica . Salgono sul ring gli juniores ed abbiamo nei
60 kg
il laziale Maurizio Biagiotti che batte Zara ed Albino . Tarchiato ed aggressivo
Biagiotti deve disciplinare meglio la sua foga agonistica .
Nei pesi medi vince
il laziale Simone Fiori che batte in finale Claudio Mercurio a sua volta
vincitore di un irriconoscibile Alfonso Ianneo .
Nei 91 kg.
Vince il toscano Fabio Piazza con il suo pugilato potente e raccolto che batte
nell’ordine Leone e Verde . Quest’ultimo era riuscito a ribaltare in precedenza
un match che lo vedeva soccombente con il friulano Sead Alieski .
Si e’ svolta a Bangkok la famosa
“ King Cup ” che ha
offerto alcuni spunti non privi di interesse . Intanto c’è stata la polemica
esclusione delle Filippine da parte degli organizzatori per … mancanza di posti
. Una mossa probabilmente dettata dalle recenti frizioni tra la federazione
tailandese
e quella filippina , sulle allusioni fatte a proposito o a sproposito delle
vittorie dei pugili filippini negli Asian Games di Doha . Tra le “sorprese ” la
sconfitta del cinese campione del mondo e bronzo olimpico Zou Shiming ( che
aveva superato in precedenza il forte mongolo Serdamba ) nella semifinale dei
minimosca per mano del tailandese Amnaj Reanreong con un verdetto un po’
casalingo ( 15 a 14 ) . Il tailandese pero’ non ha potuto gioire per molto
perche e’ incappato nel tagiko Sherali Dotsiev ( bronzo agli ultimi mondiali )
che l’ha sconfitto in finale . Battuto il campione olimpico dei welters , il
kazako Bakhtiyar Artayev , presentatosi da peso medio e sconfitto dall’esperto
uzbeko Elshod Rasulov che ha poi vinto il torneo battendo in finale l’indiano
Vijender ( vincitore del bronzo olimpico tailandese Prasanthinpimai ) .
Straordinario il match disputato dall’oro olimpico Manus Boonjumnong con il
formidabile picchiatoree kazako Bakhyt Sarsekbayev che ha anche inflitto due
conteggi al tailandese . Manus che in finale ha superato anche l’uzbeko Yunusov,
sta dando ragione a chi aveva creduto in lui mandandolo a “ curarsi ” a Cuba .
Le categorie dai medi ai supermassimi sono stati un dominio uzbeko ( forse
sull’onda della conquista del titolo mondiale conquistato da Ruslan Chagaev … )
che hanno visto ben 4 atleti salire sul massimo podio . Oltre al gia’ citato
Elshod Rasulov nei medi , c’e’ stata la vittoria di Sherzod Abdurahmanov nei
mediomassimi ; quella del bronzo mondiale Jasur Matchanov nei massimi ed
infine quella del bronzo olimpico , l’esperto Rustam Saidov nei supermassimi
. Nei pesi mosca vince il tailandese Somjit Jongjohor (campione mondiale 2003 )
, mentre nei gallo c’e’ un nome nuovo con il kazako Kanat Abutalipov anche se
bisogna riconoscere che questa , con quella dei leggeri ( dove ha vinto il
tailandese Sailom Ardee… ) era una delle categorie più “ deboli ” . Nei pesi
piuma ancora sorprese con il cinese Li Yang che batte in finale il quotato
uzbeko Bohodirion Sultanov . Nei superleggeri ha vinto il campione del mondo ,
il kazako Serik Sapyev che in finale ha battuto nettamente l’uzbeko Zakir
Artykov ( a sua volta vincitore del tailandese Pychai Sayotha) ! .
Sorridiamo…
Ci
dovevo pensare prima di puntare dei soldi contro uno di New York (Al Capone dopo
la sconfitta subita da Jack Dempsey di fronte a Gene Tunney)
Uno dei record di Carnera…appena
nato pesava 10 kg!
Il peso massimo John Sullivan
attraversò gli Stati Uniti con uno spettacolo, nel quale offriva 1000 dollari a
chi fosse riuscito a non finire ko, disputando un match di 4 rounds con lui! Si
presentarono ben 50 persone a riscuotere il premio, ma solo uno vi riuscì!
Notizie vere e commenti falsi
tratti dal bollettino ADUC.
Sembra che la moria di api e'
dovuta alle onde dei ripetitori dei telefonini. Alcuni studiosi dell'universita'
di Landau (Germania) hanno scoperto che la scomparsa delle api dipende molto
probabilmente dalle onde elettromagnetiche dei cellulari. Secondo lo studio gli
insetti rifiutano di rientrare negli alveari se nei paraggi vengono piazzati
ripetitori o congegni elettromagnetici Il loro sistema di navigazione ne
verrebbe sconvolto, al punto che non riuscirebbero piu' a ritrovare la strada
per le arnie.
Molti medici negli Stati Uniti
credono che la religione e la spiritualita' abbiano un effetto positivo sulla
salute delle persone. Un'indagine, realizzata dai ricercatori dell'Universita'
di Chicago, lo ha chiesto a 1144 medici: oltre un terzo ha riconosciuto
l'effetto benefico delle fede religiosa, meno del 10% ha detto che non c'e'
associazione tra religione e malattie.
Il gruppo Millward Brown ha
presentato la lista dei marchi piu' prestigiosi a livello mondiale. Quest'anno
la Coca-Cola scende dal consolidato primo posto al quarto, scalzata da Google,
cui e' attribuito un valore di 66 miliardi di Usd. Al secondo posto si piazza
General Electric, terza Microsoft. Tra i dieci marchi piu' costosi troviamo
anche China Mobile, Marlboro, Wal-Mart, Citi, Ibm e Toyota.
Un
carabiniere partecipa ad un quiz d'intelligenza.
Il
presentatore gli pone I seguenti quesiti:
1. Quanto
durò la "Guerra dei cent'anni"?
116 anni -
99 anni - 100 anni - 150 anni
Il
carabiniere utilizza il jolly e non risponde alla domanda.
2. In qual
paese si trova il "Cappello di Panama"?
Brasile –
Cile – Panama - Ecuador
Il
carabiniere chiede l'aiuto del pubblico.
3. In
quale mese dell'anno i russi festeggiano la "Rivoluzione d'ottobre"?
Gennaio –
Settembre – Ottobre - Novembre
Il
carabiniere decide di telefonare in caserma per un aiuto.
4. Qual
era il nome del re "Giorgio V"?
Alberto –
Giorgio – Manuele - Giona
Il
carabiniere utilizza il suo diritto a dare una riposta ironica.
5. Da
quale animale prendono il nome le Isole Canarie?
Canarino –
Canguro – Cavallo - Foca
Il
carabiniere risponde in modo errato e viene eliminato.
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Ci hai provato
anche tu???
Per tua
informazione, ecco le risposte esatte:
1. La
"Guerra dei cent'anni" durò 116 anni, dal 1337 al 1453.
2. Il
"Cappello di Panama" si trova in Ecuador.
3. La
ricorrenza della "Rivoluzione d'ottobre" cade il 7 novembre.
4. Il vero
nome di re Giorgio IV era Alberto, il re cambiò nome nel 1936.
5. Le
Isole Canarie prendono il nome dalla foca, in latino: "Isole della foca".
ARRUOLATI ANCHE
TU CON NOI!!!
Ciao a tutti …
alla prossima
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