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Pugilato

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Boxemaccheroni

Al Mohegan sun Casino di  Uncasville nel Connecticut, l’italo-americano Paul Malignaggi (26 anni, 22 vittorie ed una sconfitta), ha  conquistato il titolo IBF dei superleggeri battendo ai punti in 12 rounds il sudafricano residente in Australia  Lovemore N’dou (35 anni, 45 vittorie di cui 30 prima del limite , 9 sconfitte ed un pari).  Malignaggi è riuscito anche a mettere a terra il rivale con un destro  nel corso del 10° round , ma a causa della nota mancanza di potenza (ha vinto solo 5 volte su 22 prima del limite…),  non è riuscito a “chiudere”  il match.  N’dou ha anche subito un richiamo al sesto round per aver colpito l’avversario dietro la nuca. Nei pesi supermedi la sfida tra Andre Dirrell (12 vittorie di cui 7 prima del limite) ed il più basso  Curtis Stevens (17 vittorie ed una sconfitta), si è conclusa con la netta ma fischiatissima vittoria ai punti in 10 round del bronzo olimpico Dirrell. Prestazione deludente e  fischiatissima quella di Dirrell perché ha combattuto sempre ben nascosto dietro il suo jab sinistro, non rischiando praticamente  nulla contro un avversario frustrato che, lo braccava continuamente, senza mai riuscire a “chiuderlo” per portare i suoi colpi. Il peso welter Marvin Cordova (15 vittorie di cui 10 prima del limite ed un pari) ha battuto nettamente ai punti in 6 rounds Edvan dos Santos Barros. Decisione fischiatissima invece quella che ha visto il peso leggero Rashiem Jefferson (14 vittorie ed un pari) battere ai punti con margini netti Carlos Vinan, che aveva sorprendentemente messo alla frutta il rivale. Nei pesi piuma il vietnamita-americano Dat Nguyen (10 vittorie), ha battuto Yamin Mohammad per kot al 6° round dopo averlo messo a terra già due volte nei rounds precedenti. Segnaliamo anche la vittoria del peso welter di Cleveland Willie “The Quiet Storm” (La Tempesta Tranquilla)  Nelson che ha battuto Chris Gray nettamente ai punti in 4 rounds, tenendolo a distanza e colpendolo con i suoi lunghi colpi. Che siano colpi lunghi è certo, perché il nostro amico Nelson ha un’altezza inusitata per un peso welter…1.91 !!! (na’ canna vota…come dicono a Roma).

Grande boxe ad Istanbul con il promoter turco-tedesco Ahmet Oner che ha voluto mostrare in patria i suoi gioielli. Match clou affidato al peso  massimo Sinan Samil Sam (32 anni, 27 vittorie di cui 15 prima del limite e 4 sconfitte) che affrontava l’esperto  e sempre pericoloso americano ex campione del mondo Oliver Mc Call (42 anni, 51 vittorie di cui 36 prima del limite ed 8 sconfitte). Anche stavolta, l’imprevedibile Mc Call  si è mostrato ostico e  poco malleabile ed ha battuto il turco ai punti in 12 rounds. Decisione unanime per Mc Call che si propone a challenger di Oleg Maskev, monarca della WBC.  “E’ stato un bel match. Lui le ha provate tutte e se vuole gli concederò la rivincita!”, ha detto un pimpante Mc Call. In un altro match tra pesi massimi la “Pantera Nera” , il cubano Juan Carlos Gomez (33 anni, 42 vittorie di cui 35 prima del limite ed una sconfitta) ha battuto ai punti in 12 rounds e  dominando il confronto , il russo Denis Bakhtov (27 anni, 24 vittorie di cui 15 prima del limite e 5 sconfitte). Grande dimostrazione di classe e di potenza del cubano campione olimpico, Oldlanier Solis , neo acquisto della scuderia di Oner  che ha  travolto l’ukraino Alex Mazikin (10 vittorie ed una sconfitta) in soli 42 secondi. Molto sbrigativo anche il peso massimo britannico Herbie Hide che batte al primo round Aleh Dubiaha. Perentoria anche la vittoria del teesco Konstantin airich che ha battuto il turco-tedesco Adnan Serin mettendolo ko in 5 rounds. Un altro che ha destato grande  impressione è stato il peso massimo tedesco Steffan Kretschmann   che ha messo ko al 1° round il solitamente resistente e  “duro a morire” Edgar Kalnars. Si sono esibiti anche gli altri due “esuli” cubani . Il peso mosca Yan Barthelemy ha battuto ai punti in 4 rounds Gennady Delisandru, mentre il supergallo Yuriorkis Gamboa ha battuto per kot al 4° round Araik Sachbazjan ,dopo averlo messo a terra anche nel 3° round. Nei pesi superleggeri Selchuk Aydin ha messo ko al 2° round Yury Tsibenko , mentre il compatriota peso medio Mustafa Karagol, ha battuto Peter Hruska ai punti in 6 rounds

Nella Syma Arena di Budapest, il tedesco Firat Arslan (26 vittorie di cui 18 prima del limite, 3 sconfitte ed un pari) si è impossessato del  titolo ad interim dei massimi leggeri per la WBA battendo con decisione controversa il russo Valery Brudov (33 vittorie di cui 25 prima del limite ed una sconfitta). A  prescindere dal verdetto , la vittoria di Arslan, sicuramente più aggressivo e continuo,  non è mai apparsa in dubbio. Dopo il verdetto Brudov ha accusato un malore ed è stato trasportato cautelativamente in ospedale. Il match clou della serata era però il mondiale WBO dei mediomassimi che ha visto l’ungherese Zsolt Erdei (27 vittorie di cui 17 prima del limite), conservare la sua corona, battendo l’americano George Blades (21 vittorie di cui 15 prima del limite e 3 sconfitte).  Solo nell’11° round e quando forse le circostanze non lo richiedevano neanche,  l’arbitro ha fermato la punizione a senso unico. Come avevamo intuito , la presenza di Blades senza particolari meriti nei primi 15 in classifica,  faceva supporre un mondiale “facile” in vista per qualche “campione”. Adesso sappiamo chi era!  Nei superleggeri, Andreas Kotelnik (28 vittorie, 2 sconfitte ed un pari) ha dominato gli 8 rounds che lo vedevano opposto all’ungherese Laszlo Komiathi. Ancora una bella  ed impressionante esibizione del peso massimo leggero  russo Aleksander Alekseev (11 vittorie di cui 10 prima del limite) che ha disposto in un sol round dell’argentino Hector Alfredo Avila (16 vittorie, 8 sconfitte ed un pari). Tra un po’ i migliori al mondo dovranno fare i conti con lui.  Nei pesi medi l’ungherese Karoly Balzsay ( 16 vittorie di cui 12 prima del limite) che molti considerano l’erede di Erdei, ha battuto per ko al 5° round il brasiliano Jose Hilton Dos Santos. Vince anche il peso massimo tedesco Dieter Roth (13 vittorie) per squalifica su Vlado Szabo.   Nei supergallo buono il successo di Zsolt Bedak (6 vittorie) che batte per kot al 2° round Kemal palaci tra l’entusiasmo dei tifosi. Nei supermedi ennesimo successo in un match a senso unico del tedesco Dimitri Sartison (19 vittorie di cui 13 prima del limite)  che s’impone ai punti in 8 rounds al belga  Mike Algoet. Per la serie “un mondiale  non si nega a nessuno”, c’ è stata anche la disputa per il  mondiale WBF, tra l’ungherese massimoleggero Gyorgy Hidvegi (14 vittorie, una sconfitta ed un pari) ed il francese Merick Roberge, battuto  per kot al 2° round. 

A Montreal , il rumeno Lucian Bute (20 vittorie di cui 16 prima del limite), ha battuto l’ex sfidante al titolo mondiale,  il camerunese residente  in Australia Sakio Bika (22 vittorie, 2 sconfitte ed un pari) ai punti in 12  rounds. Dopo un inizio favorevole a Bika che si aggiudica i primi tre rounds, Bute si fa strada con il sinistro per poi prendere decisamente in mano le redini dell’incontro. Nel 10° round Bika subisce anche un richiamo per un colpo basso portato in segno di frustrazione. Dopo questo successo, Bute, è il terzo pugile che tiene cartello a Montreal a diventare sfidante al titolo (gli altri due sono Adrian Diaconu e Hermann Ngoudio).Negli altri matches da segnalare la vittoria del peso piuma Benoit Gaudet (13 vittorie ed una sconfitta) che ha battuto Juan Carlos Pastrana (8 vittorie, una sconfitta ed un pari) per kot al terzo round. Con una perfetta combinazione destro-sinistro , il canadese ha messo a terra  l’argentino che si è rialzato ma è stato di nuovo investito dal destro di Gaudet!   Nei pesi massimi, il gigantesco Jean Francois Bergeron (27 vittorie) ha difeso per la prima volta il titolo NABF, battendo l’americano Robert Hawkins (21 vittorie e 9 sconfitte) ai punti in 12 rounds, prendendo il centro del quadrato ed il controllo del match.  

Il supergallo irlandese Bernard Dunne, campione europeo in carica,  ha fatto un altro passo avanti verso il suo “sogno” mondiale. Dunne ha  difeso vittoriomente il suo titolo dall’assalto del norvegese Reidar Walstad di fronte ad un folto pubblico assiepato nel  Point Theater di  Dublino. Il “Principe”  ha dato una nuova e bella dimostrazione di classe, battendo con verdettto unanime ai punti in 12 rounds l’aggressivo norvegese soggiogato dalla velocità d’esecuzione dell’irlandese. Walstad  che da dilettante è stato uno dei pochi a poter vantare una vittoria su  Dunne, si era detto fiducioso di togliere il titolo all’irlandese, giudicato privo di potenza per il debilitante sacrificio affrontato per rientrare nella categoria di peso :”Lo metterò ko all’8° round!”. Ma come è risaputo … “di buoni propositi è lastricato l’inferno” e… dopo 6 rounds dominati dall’irlandese il “piano” del norvegese sembrava solo un sogno irrealizzabile.  Colpi in serie velocissimi alternati ad efficaci colpi al corpo, erano il marchio di fabbrica imposto dal campione europeo. Waldstad feritosi nel 2° round , vedeva la sua ferita ancor più aggravata da uno scontro di teste nel 7° che costringeva l’arbitro a consultare due volte il medico di servizio che faceva proseguire il match (al norvegese hanno poi applicato 11 punti di sutura…). Qualche eccesso  di confidenza da parte di Dunne che ogni tanto si concede alla platea, preoccupava  il pubblico, ma l’irlandese dimostrava di avere anche la “mascella”, assorbendo i radi colpi di Walstad con disinvoltura. Alla fine un’esplosione di tifo festeggia il verdetto per Dunne, ma in reltà già prima del verdetto c’erano pochi dubbi sul vincitore del match. 

Davanti al Colosseo , Roma ha incoronato il suo “gladiatore”  Vincenzo Cantatore (33 vittorie di cui 27 prima del limite, 4 sconfitte ed un pari)  a campione d’Europa dei massimi leggeri. Battuto lo “stagionato” ma sempre valido e pericoloso Alexander Gurov (39 vittorie di cui 33  prima del limite, 6 sconfitte ed un pari) ai punti in 12 rounds con un verdetto a maggioranza ( l’inglese Marcus McDonnell  ed il francese  Jean-Francois Toupin  hanno dato un  116 a 114 per  Cantatore mentre lo spagnolo  Manuel Oliver Palomo ha sancito il pari 114-114). Come è andato il match? Diventa difficile, quando si parla di Cantatore, di  non  correre due rischi. Il primo è costituito dalla naturale simpatia che il pugile suscita in tutti e dalla faziosità che il giudizio fatalmente comporta , il secondo rischio è quello di penalizzarlo nel giudizio proprio per paura di non essere obiettivi giudicandolo soprattutto per la  sua simpatia. In ogni caso sfidiamo il rischio e diciamo che secondo noi Vincenzo… non ha vinto questo match! Ha subito troppo nelle prime sei riprese e non ha fatto abbastanza per recuperare nelle rimanenti. Questa  è la  nostra opinione  e come tale ce la teniamo e non la imponiamo a chicchessia. Come dice Clint Eastwood :” le opinioni sono come gli attributi, ognuno si tiene i suoi!”. Abbiamo però fatto la piacevole  “scoperta” di un campione che non conoscevamo, un uomo capace di soffrire e resistere ad un Gurov che, malgrado gli anni e lasciandogli  l’iniziativa, è in  grado di mettere in difficoltà chiunque. Ringraziamo Cantatore per averci regalato un altro bagno di folla e per averci fatto sentire il clima e l’aria che si respirava a Roma tanti anni fa. Tanta “stampa” intorno ad un  ring non si vedeva da tempo. Peccato solo che non sia stato proposto qualche altro giovane interessante che potrebbe aspirare a prendere il posto di Vincenzo nel cuore dei romani. Messe da parte “gelosie” e “ripicche” cogliendo queste occasioni come opportunità ,  con una più stretta collaborazione tra gli organizzatori, si  potrebbero davvero  gettare i semi  per un futuro organizzativo più stabile per questo sport su una piazza così importante come Roma che  non rimpiangerà mai abbastanza uno come Rodolfo Sabbatini !   Il resto del programma allestito dalla signora  Francesca Minardi, consorte di Vincenzo, ha visto  l’ atteso superwelter Emanuele Blandamura (2 vittorie) battere il collaudatore Michal Durovic (4 vittorie , 26 sconfitte ed un pari) in 4 rounds, con una spettacolare conclusione al corpo di destro. Nei pesi welter, il romano d’adozione  Michele Orlando (34 vittorie, 5 sconfitte e due pari) ha battuto il modesto mestierante ungherese Attila Kiss (7-41-3, 1 KOs) ai punti in 8 rounds in un match a senso unico. Nei mediomassimi rientro dopo 4 anni di assenza per Gianluca Tamburrini (4 vittorie e 3 sconfitte) che ha battuto  Stefano Abatangelo (6 vittorie e 2 sconfitte) ai punti in 6 rounds in un match senza grosse emozioni.

Troy Browning sta guadagnando il tempo perduto e sta dimostrando che l’età avanzata non è un problema nel pugilato.  Fuori dallo sport  per 8 anni  per un serio infortunio al ginocchio il 40enne superwelter Troy Browning (20 vittorie ed un pari) ha colto la  più importante vittoria della sua carriera, battendo  al Mahi Temple Auditorium di Miami, uno dei maggiori talenti in circolazione, il promettente messicano Julio Cesar Garcia : un ragazzo di 20 anni che ha già all’attivo 40 vittorie di cui 34 prima del limite e  2 sole sconfitte. Browning regalava anche peso ed altezza al rivale , ma è stato il più attivo portando il maggior numero di colpi ed assumendo il comando del match per molti dei 10 rounds.  Anche se Garcia tagliava la strada al rivale, spingendolo sulle corde e portando le sue serie al corpo, Browning era abile ad uscire dalla “morsa” ed a rimettere ripetutamente con il sinistro i colpi . ''Gli ho dato da lavorare'' ha detto  Browning che viene da  Philadelphia ed aggiunge ``Garcia è giovane ed è  un buon pugile,  ma evidentemente nella sua carriera non ha mai trovato qualcuno che fosse in grado di colpirlo arretrando!”. Il messicano non riusciva ad accorciare la distanza per sparare le sue bombe al corpo ed era incapace di evitare i sinistri di Browning. Addirittura  in un paio di occasioni, mentre era al centro del ring,  ha inspiegabilmente abbassato le mani  consentendo a Browning di colpirlo con sinistri e destri alla testa.  Nel 7° round.  Solo sul finire del match Garcia ha finalmente “trovato”  l’avversario ed ha cominciato a mettere i suoi potenti colpi vincendo probabilmente gli ultimi due rounds. Troppo tardi, perché  Browning aveva ormai accumulato un discreto vantaggio, tale da convincere i giudici  Peter Trematera e Don Trombley ad assegnargli la vittoria ( 96-94 e 97-93), mentre il “giudice” Rocky Young ha voluto  dare una mano al 20enne messicano dando il pari (95 a  95). In un altro match, il colombiano Richard Gutierrez (21 vittorie ed una sconfitta) ha battuto con decisione unanime e netta ai punti in 10 rounds,  il messicano  Luciano Perez (15 vittorie, 6 sconfitte ed un pari)  in un match molto interessante, al limite dei pesi welters. Gutierrez ha utilizzato il suo pesante sinistro in gancio al capo per costruirsi il successo, facendolo seguire spesso dal destro. Perez ha cercato senza riuscirvi di accorciare la distanza ed anzi nel quarto round, dopo ripetuti avvertimenti ricevuti nei tre rounds precedenti, ha subito un richiamo ufficiale per colpi bassi.

E’ iniziata l’avventura di un altro italo-americano. Si chiama Mark “The Italian Bazooka” DeLuca che  è stato una stella dei dilettanti USA avendo vinto un National  Silver Glove nel 2005 ed avendo mancato di poco l’ingresso nel team USA per le prossime Olimpiadi. Mark  è un mediomassimo mancino ed  a Dorchester ha messo  ko al 1° round  Steve Young , conquistando la seconda vittoria da professionista. E’ allenato dal padre Mark Senior .

Il tedesco Sebastian Sylvester (26 vittorie di cui 13 prima del limite e 2 sconfitte), ha ripreso la corona europea dei pesi medi, battendo per  la prima volta in carriera il finlandese Amin Asikainen (21 vittorie di cui 15 prima del limite). Fin dall’inizio i due si scambiano duri colpi , con Asikainen che si porta in vantaggio nelle prime riprese. Nel settimo round Sylvester colpisce dietro la testa  l’avversario che accusa il colpo e si gira verso l’angolo neutro. L’arbitro chiama il “tempo” per consentirgli di recuperare e fa riprendere il match senza infliggere penalità. Questo episodio servirà ai secondi del finlandese come pretesto per contestare l’arbitro e chiedere l’immediata rivincita. Nell’undicesimo round, Sylvester mette due volte a terra l’avversario che viene fermato giustamente dall’arbitro italiano Guido Quartarone. L’anno prima era stato Asikainen a battere il tedesco per knock out!  Nei pesi massimi il russo Timur Ibragimov (22 vittorie di cui 13 prima del limite, 2 sconfitte ed un pari), ha battuto il tedesco Timo Hoffmann (36 vittorie di cui 20 prima del limite , 5 sconfitte ed un pari) ai punti i 10 rounds. Nei supermedi , il danese Mads Larsen (47 vittorie di cui 37 prima del limitee 2 sconfitte), ha battuto l’argentino Hector Javier Velazco (35 vittorie , 7 sconfitte ed un pari)  ai punti in 8 rounds.   Probabilmente si è chiusa la carriera di  Timo Hoffmann dopo la nuova sconfitta subita per mano di Timur Ibragimov  che  ha vinto netto  99-94, 98-92 and 97-93. Ibragimov ha sparato numerose bordate che il tedesco ha coraggiosamente retto nel tentativo di non crollare. Il massimo leggero norvegese  Thomas Hansvoll è finito knock out al primo round con il cubano Yoan Pablo Hernandez  e non c’è molto da aggiungere. Il Sud Africano peso massimo Miyan Solomons ha imposto a  Francesco Pianeta un match duro su ogni fronte ma alla fine ha perso di stretta misura ai punti in 8 rounds.  Pianeta è apparso in vena nei primi rounds poi si è concesso  una pausa,  per  poi rinvenire negli ultimi due rounds! Il ceko di origine bosniaca  Enad Licina ha battuto il polacco  Lukasz Rusiewicz per ferita al 4° round. Heavyweight Rene Dettweiler ha avuto vita facile nel mettere ko al primo round Valery Semishkur, che è finito tre volte al tappeto.

Secondo una nota del giornalista scandinavo Per Ake Persson, una protesta ufficiale è stata presentata dalla “P 3 Boxing” all’ EBU sull’operato dell’arbitro Guido Quartarone. Il manager di Asikainen,  Pekka Maeki si lamenta perchè a suo giudizio il suo pugile avrebbe Asikaisen paluu Suomeen siirtyy dovuto usufruire di un recupero più lungo allorquando nell’ 8° round è stato colpito duro da Sylvester dietro la testa. "Amin è stato colpito ed ha accusato, ma non gli è stato dato il tempo sufficiente  per  recuperare ed a Sylvester non è stato dato neanche un punto di penalizzazione. I colpi dietro la testa sono pericolosi e fanno male. Ho avuto in palestra  un buon dilettante , Joni Turunen (olimpico a Sydney nel 2000) , che ogni volta che veniva colpito dietro la testa aveva  annebbiamenti alla vista. Non chiediamo di cambiare il verdetto ma  vogliamo l’immediata rivincita!”.  Asikainen ha passato in ospedale la notte dopo il match a scopo precauzionale. Noi  giudichiamo eccessiva la protesta dei finlandesi perché il colpo arrivato dietro la nuca (anche visivamente…)  a nostro giudizio non sembrava  di tale potenza da produrre gli effetti lamentati dai finlandesi. Questa probabilmente è stata anche la considerazione fatta dell’arbitro che però, chiamando il “tempo” ,  si è poi  andato a ficcare in un ginepraio!

Marcos Ramirez (24 vittorie  di cui 16 prima del limite) ha battuto il brasiliano Adailton De Jesus (19 vittorie di cui 17 prima del limite) ! Match  molto bello svoltosi a Kansas City e che forse il brasiliano più veloce e più tecnico non aveva perso! Prima del match , trasmesso dalla ESPN, un documentario di presentazione  ha rivelato che a gennaio del  2006 Ramirez, ha perso il figlioletto.   Nei pesi medi Kevin Finley (11 vittorie di cui 8 prima del limite ed un pari) ha battuto ai punti in 6 rounds Brandon Wooten in un match esaltante dove Wooten è stato penalizzato da un colpo basso che gli è costato un punto di penalizzazione. Nei massimi leggeri il sempre attivo 40enne Rob Calloway (65 vittorie di cui 52 prima del limite, 7 sconfitte ed un pari) ha battuto Chris Thomas per kot al 3° round. Molte delle vittorie di Calloway sono state ottenute con pugili non di gran valore, ma le sconfitte quasi sempre con atleti molto più grossi di lui (Hasim Rahaman, Audley Harrison, Jameel Mc Cline, Ruslan Chagaev). Combatte prevalentemente nel Midwest dove è molto popolare.  Non è un campione ma conosce il mestiere.

Nel Main Street Armory di Rochester , l’ex campione del mondo dei pesi massimi Hasim Rahman (41 vittorie, 6 sconfitte e 2 pari)  ha  battuto ai punti in 10 rounds Taurus Sykes (25 vittorie, 3 sconfitte ed un pari)  in un match molto equilibrato almeno fino al 9°, allorquando Sykes ha ricevuto un richiamo per colpo basso e subito dopo è finito a terra per un colpo di “The Rock” . Nel decimo round è stato Sykes a colpire duro l’ex campione, ma non ha avuto la forza di dare continuità alla sua azione. Ho bisogno di una quarantina di giorni per rientrare nel mio standard ed ho bisogno di disputare qualche altro match per arrivare ai massimi livelli! Da quanto visto a Rochester , una quarantina di giorni non bastano, perché Rahman ha dovuto aspettare ben nove riprese per uscire dalla sua apatia!   Nei pesi leggeri una battaglia elettrizzante  tra Almazbek Raimkulov alias Kid Diamond ( 25 vittorie di cui 14 prima del limite , una sconfitta ed un pari) e Miguekl Angel Huerta (24 vittorie, 8 sconfitte ed un pari), terminata con un verdetto controverso per il tagiko! Huerta sembrava avercela fatta, quando nell’11° round ha meso al tappeto il rivale ed ha terminato molto forte il match, ma due giudici su tre hanno visto diversamente dando la vittoria a Raimkulov . Dopo il match il pugile tagiko che, ha imparato presto i “difetti” occidentali, ha detto che ha saputo del cambio dell’avversario solo tre giorni prima, dimenticando che  da settimane su siti come “Fightnews”, era riportata la sostituzione di Jose Leonardo Cruz con Huerta  dovuta ad un infortunio al tendine d’achille subito da Cruz!  Interessante esibizione del supermedio Donovan George (14 vittorie di cui 12 prima del limite ed un pari) che in soli 79”  ha messo tre volte al tappeto Cory Phelps (11 vittorie e 2 sconfitte)  , chiudendo il match per kot al 1° round.

Al Morocco Shrine Temple di Jacksonville in Florida, continua il cammino vittorioso del peso massimo Travis Walker (24 vittorie di cui 18  prima del limite ed un pari) che ha battuto il 38enne collaudatore Cornelius Ellis per ko al 6° round. Circa 1200 spettatori hanno assistito alla manifestazione che ha visto un altro peso massimo in azione. Si tratta del newyorkese Derrick Rossy (16 vittorie di cui 10 prima del limite ed una sconfitta) che ha a sua volta ha battuto il 42enne Ron Bellamy per ferita al 6° round impadronendosi (si fa per dire….) della corona intercontinentale della WBF. Lo “sfidante”,  veniva da una serie di 6 sconfitte consecutive! Chissà perché le chiamano “corone”…forse “tappetino” sarebbe più indicato.

Grossa e “choccante” sorpresa al Radisson Hotel di Sacramento quando il peso medio Eric Regan (27 vittorie e 4 sconfitte), dotato di ragguardevole altezza per la categoria ( 1.94), è finito ko al 1° round con Donnie Mc Crary (23 vittorie di cui 13 prima del limite, 5 sconfitte e due pari). McCrary ha inviato nel giro di due minuti due volte a terra l’avversario. Nei mediomassimi, Otis Griffin (18 vittorie, una sconfitta e 2 pari), ha battuto Brock Stodden per kot al 3° round.

Dopo un lungo periodo di inattività è tornato a combattere ed a vincere un peso massimo che aveva fatto nascere tante speranze ai tifosi   USA. Parliamo del 29enne David Rodriguez detto “El Nino” (25 vittorie di cui 24 prima del limite ), un “bianco” alto 1.96 che a  Fayettville in Arizona ha battuto Marcus Rhode per kot al 3° round.  Rodriguez è diretto da Bob Spagnola che giura sul futuro del suo pugile.

David RodriguezAd Oklahoma City, esordio al professionismo per il 40enne Ron Aubrey , giocatore professionista della seconda serie nordamericana  di hockey su ghiaccio che ha battuto Kelley Smeldon per ko al 1° round. Aubrey è un gigante alto 1.94 ed è famoso nella  lega di hockey perché usa più i pugni che il bastone! 

A Gary in Indiana, al Hudson-Campbell Center, si è esibito un elemento da seguire. Si tratta del quotato peso mosca Giovanni Segura (18 vittorie di cui 14 prima del limite ed un pari), che ha distrutto in un sol round l’ex campione dl mondo dei minimosca il colombiano Daniel  Reyes (38 vittorie di cui 30 prima del limite, 5 sconfitte ed un pari).  Nei pesi welters, un'altra promessa in azione. Si tratta di Mike Alvarado (17 vittorie di cui 11 prima del limite) che batte facilmente l’ostico Francisco Campos (21 vittorie di cui 12 prima del limite, 10 sconfitte ed un pari) in due rounds. Spettacolare la conclusione con Alvarado padrone della situazione che porta un diretto destro a cui fa seguire un uppercut sinistro”soporifero” che manda al tappeto il rivale che batte anche la testa cadendo. Nei superpiuma, Mary Mc Gee (10 vittorie), batte Eva Silva dominando il confronto  in 4 rounds.  In un match tra due imbattuti pesi medi, Travis Loveless (12 vittorie di cui 10 prima del limite)  fulmina alla prima ripresa Jimmy Holmes (15 vittorie e due pari). Nei pesi leggeri Don Moore (12 vittorie di cui 10 prima del limite ed un pari) si è imposto velocemente al collaudatore John Hoffman che era al match d’addio. Un addio piuttosto cruento che ha visto l’arbitro “salvare” Hoffman da un vero massacro tutto in un sol round. Proprio senza cuore questo Moore, ma forse non ha voluto lasciargli rimpianti.  Nei pesi medi invece incredibile leggerezza del manager di John Wright che all’esordio del suo pugile lo ha messo di fronte a Jimmy Campbell che aveva già disputato e vinto dieci matches e con ben 7 soluzioni prima del limite! Come è andata a finire? Con Wright knock out al 1° round. Speriamo si cerchi un altro manager.

A Pasadena, ritorno dopo circa 5 mesi sul ring per il 22enne  peso medio  Jesus “El Martillo” Gonzales (22 vittorie di cui 12 prima del  Ayala_Martillo_1limite ed una sconfitta) che ha battuto per ko al 1° round Anthony Greeley . Gonzales è stata una cocente delusione per gli appassionati di boxe americani. Dopo il bronzo ai mondiali juniores, passò professionista per scarsa  fiducia nell’equità di giudizio dei verdetti dilettantistici. Da professionista però dopo un inizio promettente incappò in un paio di  prestazioni poco brillanti nelle quali mostrò anche di avere una certa sensibilità ai colpi, finchè non s’imbattè  nel coriaceo messicano Zertuche che ne ridimensionò le ambizioni. Adesso ricomincia nella speranza di poter finalmente esplodere.  

Il peso medio messicano Marco Antonio Rubio (38 vittorie di cui 31 prima del limite, 4 sconfitte e 3 pari), ha battuto per kot al 3° round David “Lagarto” Gomez  conservando la cintura WBA della Fedcentro. Il match si è svolto all’Auditorium Municipal di Torreon in Messico. Rubio ha messo al tappeto nel primo round Gomez e lo rinviato a terra per ben due volte nel terzo round, prima che i secondi di Gomez lanciassero l’asciugamano. In un altro match,  grossa sorpresa causata da Daniel Stanislavljevic (8 vittorie, 12 sconfitte e 2 pari) che  ha battuto per kot al 4° round il quotato Saul Roman (26 vittorie di cui 23 prima del limite e 4 sconfitte) che non più di qualche settimana fa si era battuto per un’eliminatoria mondiale della WBC per i superwelters.

A La Paz in Messico, il peso paglia Raul Garcia (19 vittorie di cui 14 prima del limite ed un pari) ha battuto con decisione controversa ai punti  in 12 rounds il 21enne Sammy Gutierrez dettto “Guty” (18 vittorie, un sconfitta e 2 pari).  Era in palio il titolo messicano della categoria 

Allo stadio Delmi di Salta in Argentina,  il 24enne peso welter Luis Carlos Abregù  (18 vittorie di cui 15 prima del limite), ha battuto per ko al 9° round Amilcar Edgardo Funes Melian . Il match sembrava risolversi velocemente già nel primo round, quando Abregù ha messo al tappeto il rivale che però  ha recuperato, per poi finire definitivamente al tappeto nel 9° round.

Sempre in Argentina ma a Paranà, da segnalare la vittoria del superwelter Ulisse Davide Lopez (28 anni, 16 vittorie di cui 8 prima del limite ed una sconfitta) detto “Cloroformio” che ha battuto nettamente  ai punti in 10 rounds Claudio Ariel Abalos. Anche stavolta “Cloroformio” ha cercato di “anestetizzare”  l’avversario che si è adoperato in mille modi per sfuggirgli. Era in palio il titolo argentino e quello del Centroamerica.  L’unica sconfitta subita da Lopez è dovuta ad una squalifica agli inizi della carriera per colpo basso. 

A Santa Fè il 24enne superwelter Carlos Leonardo Herrera (11 vittorie) ha battuto ai punti in 6 rounds Fernando Enrique Battaglia.

Samson Sor Siriporn, detenuta per droga è stata liberata sulla parola così come promesso dalle autorità tailandesi dopo la conquista del titolo WBC dei minimosca. La Siriporn deve scontare 10 anni per spaccio di droga. La 27enne campionessa ha deciso di vivere in una casa all’interno della stessa prigione dove è rappresenta un simbolo positivo per tutte le recluse. 

L’australiano 26enne  Dominic Vea (5 vittorie ed una sconfitta), ha conquistato il titolo OPBF dei massimi leggeri battendo il 34enne giapponese Ryosuke Takahashi (17 vittorie di cui 9 prima del limite, 5 sconfitte ed un pari) per kot all’8° round. Il match si è svolto a Tokyo  ed ha visto Vea prendere sempre  l’iniziativa e vincere tutti i rounds fino alla conclusione del match avvenuta per intervento dell’arbitro. 

Il sogno di Ryan Barrett (15 vittorie e 2 sconfitte) di diventare campione britannico dei pesi piuma si spegne sul destro d’incontro di John Simpson che lo mette ko alla 5^ ripresa a Mayfair . Simpson era reduce dalla sconfitta rimediata con l’imbattuto Derry Matthews (17 vittorie) per il titolo WBU.

A Kensington il peso welter Gareth Couch (24 anni e 10 vittorie), detto “Il Gladiatore”, ha battuto    il lettone di stanza in Inghilterra, Rom Kraukis  in 8 duri rounds.

A Neath nel Galles, il peso massimo Scott Gammer (30 anni, 18 vittorie di cui 9 prima del limite ed una sconfitta) ha battuto  Paul King in 6 riprese, vincendo tutti i rounds ! Era il rientro per Gammer  dopo tre mesi dalla sconfitta con Danny Williams. I due si erano già incontrati precedentemente e l’altra volta Gammer  aveva vinto prima del limite.

Al Mansfield Tawern di Brisbane in Australia, il campione del Pan Pacific IBF dei pesi leggeri, il filippino residente Ranee Ganoy, (23 vittorie, 10 sconfitte e due pari), ha battuto ai punti in 12 rounds l’indonesiano Joey De Ricardo. Il filippino è un “becco a gas” (un pugile che fa le “sorprese” …) e conquistò il titolo, tra la sorpresa generale,  battendo per ko l’ex campione del mondo Robbie Peden.

Ad Augusburg in Germania, il superpiuma pescarese Stefano D’Alessandro (26 anni e 6 vittorie), ha battuto Martin Holub per kot al 2° round.

A Marghera, il peso gallo Diego Scantaburlo ha debuttato 22enne al professionismo battendo il rumeno Silvio Lupu per squalifica al 5° round.

A Biella, il 30enne supermedio Roberto Cocco (4 vittorie) ha battuto Stefano Votano per kot al 5° round.

Ad Arezzo il superwelter Adriano Nicchi (26 anni, 6 vittorie, una sconfitta ed un pari)  ha battuto ai  punti in 6 riprese il rumeno Florin Oanea

Nel Palazzo dello sport di Torrevieja in Spagna, il 21enne peso massimo albanese residente in Inghilterra, Ervis Jegeni (5 vittorie di cui 3 prima del limite), ha battuto l’ungherese Janos Somogy per kot al 4° round.

Quando un massimo leggero belga mette insieme una decina di vittorie, merita una segnalazione. Se poi ha un nome italianeggiante allora  è un  obbligo. A Vise in Belgio, il massimo leggero Geoffrey Batello (27 anni, 11 vittorie di cui 10 prima del limte), ha battuto il rumeno Stan Catalin per ko al 1° round. 

A Chateneuf sur Loire, il superleggero tailandese Decha Bankluaygym (23 vittorie di cui 12 priuma del limte, 9 sconfitte ed un pari) si è mostrato troppo forte per il pugile locale  Thomas Bastard (12 vittorie e 2 sconfitte)  e lo hamesso ko in due rounds. Nei pesi medi Cristophe Karagoz (15 vittorie, 12 sconfitte e 4 pareggi), che ogni tanto scende qui in Italia, ha battuto Amar Amari  ai punti in 8 rounds.

A Saint Etienne , il peso welter Choukri Yentour (17 vittorie e 2 sconfitte) ha battuto il georgiano George Ungiadze (12 vittorie e 4 sconfitte), ai punti in 12 rounds.

A Clermont Ferrand, il superleggero Ismael El Massoudi (29 anni, 24 vittorie e 2 sconfitte), ha conservato il titolo francese battendo Rachid Drilzane nettamente ai punti in 10 rounds.

A Leryt vicino Nizza, il peso medio Denis Saioni (26 vittorie di cui 13 prima del limite e 3 sconfitte), ha battuto Sylvain Touzet  (9 vittorie e 15 sconfitte) ai punti in 8 rounds. Nella stessa riunione da segnalare il successo del peso piuma tolonese Jeremy Parodi (15 vittorie) che ha battuto lo slovacco Rafael Elemir ai punti in 6 rounds.

James ToneyIncredibile ma vero, pizzicato di nuovo a far uso si sostanze proibite James Toney (38 anni ), squalificato per un anno e punito con una  sanzione di  2500 dollari di multa per uso di steroidi (Boldenone Metabolite e Stanozolol Metabolite) dalla Commissione dello Stato della California . Anche il suo avversario  Danny Batchelder  è stato  trovato positivo agli steroidi nel match disputato lo scorso maggio.  Nel 2005 a Toney fu tolto il  titolo per lo stesso motivo. Forse la punizione doveva essere più dura ed esemplare!

Sean Crompton di Wigan uno dei migliori lottatori dilettante della scorsa stagione , è passato professionista nella boxe, esordendo a Bolton il 16 giugno di quest’anno come peso mediomassimo  e battendo ai punti in 6 rounds Ernie Smith. Grande differenza d’esperienza tra il debuttante Crompton ed Ernie  Smith che ha un record di 13 vittorie, 5 pari e…113 sconfitte! La settimana dopo a Greater Manchester, Crompton ha battuto per kot al 3° round Irfan Malik.  

A Martigues, il peso medio Francois Bastient (25 anni, 32 vittorie di cui 14 prima del limite, 5 sconfitte ed un pari), ha conquistato il titolo  nazionale, battendo Thierry Karl ai punti in 10 rounds. Grosso successo di pubblico per la manifestazione che ha visto Bastient vincere  chiaramente dopo aver subito l’inizo di Karl. La svolta del match nel 5° round quando Krarl ha dovuto metter e un ginocchio a  terra per un pesante colpo accusato.  Nel round successivo di nuovo Bastient manda al tappeto il rivale imponendo i diritti della sua maggior potenza. Karl si rialza, ma  finisce nuovamente a terra dopo una scarica di colpi. L’arbitro però non ferma  Karl che riesce a terminare il match tentando anche una reazione nell’ultimo round. Nei superwelters Jimmy Colas (27 anni, 21 vittorie e 4 sconfitte) ha conservato il titolo nazionale battendo Damien Bertu (25 anni, 15 vittorie, 2 sconfitte ed un pari) ai punti in 10 rounds. Match nel quale Bertu ha cercato d’imporre la sua miglior tecnica 8pregevolitre uppercuts portati in successione….) senza però riuscire a frenare la costante e continua pressione di Colas. Nei pesi leggeri al femminile,la belga Nathalie Toro (18 vittorie ed una sconfitta) ha battuto la spagnola Agata Garcia (6 vittorie, 4 sconfitte ed un pari) nettamente ai punti in 10 rounds. Era in palio il titolo europeo. La finale dei pesi leggeri della Coppa di Francia è stata vinta da Aram Ramazyan (13 vittorie, 4 sconfitte e2 pari) che ha battuto nettamente Samir Ferhat (7 vittorie, 22 sconfitte e un pari) ai punti in 8 rounds.    

Allo Sky City Casino di Auckland in Nuova Zelanda, il massimo leggero algerino residente Mohamed Azzaoui (21 vittorie e 2 pari)  ha  battuto ai punti in 12 rounds Derrick Whitely difendendo il titolo IBF del Pan Pacifico. Nella stessa serata ennesimo ko dell’americano peso medio Tyrone Brunson che ha battuto Jamie Waru per ko al 1° round conseguendo il 18° successo per ko ( tutti entro il primo round!). Fu vera gloria? Abbiamo forti dubbi  perché specialmente gli ultimi avversari affrontati non chiedevano altro che fargli battere il record  ! Brunson che  da un anno si allena e combatte  in Nuova Zelanda intende stabilirsi in quel paese. Nei massimi leggeri, l’ex stella del rugby australiano, nonché figlio ed omonimo  del peso medio di livello mondiale Monthy Betham , ha battuto Aaron Bartlett in un solo round.

La Spotlight Boxing  tedesca, ha organizzato alla Tabor Arena di Maribor in Slovenia, una serata pugilistica che ha visto il pugile locale Jan Zaveck (22 vittorie) difendere il suo titolo intercontinentale WBO dei pesi welters, dal veemente assalto portatogli dall’argentino Jorge Daniel  Miranda (23 vittorie e 3 sconfitte) che l’ha impegnato subito fin dall’inizio in eccitanti scambi di colpi.  Proprio sul finire del round Zavech si è ferito in un accidentale scontro di teste. Il match è proseguito fino al terzo round, suscitando l’entusiasmo dei 4000 spettatori, quando lo spacco subito da Zaveck ha costretto il medico a sospendere il match. Verdetto di no decision che lascia tutti con la bocca amara perché lo spettacolo prometteva bene. Senza contare la quasi rissa scoppiata a bordo ring e sedata dalla secutirty presente ,  per le proteste del manager di Miranda. Il ceko Rudolf Kraj (12 vittorie), ha difeso il titolo internazionale dei massimi leggeri, battendo lo sfidante buono per tutti i titoli , Ismail Abdoul (28 vittorie, 13 sconfitte e 2 pari)  , stavolta il belga si batteva per il titolo internazionale della WBC ed ha perso ai punti in 12 rounds nettamente. Match combattuto senza eccessiva enfasi da Kraj e con il belga che si propone solo di arrivare alla fine (ha perso prima del limite solo con il polacco Wlodarczyk…). Qualche sprazzo di classe per Kraj (che ne ha da vendere …) solo nell’ultimo round.   Ancora un titolo intercontinentale, quello della WBO dei superwelters che vede Lukas Konecny (35 vittorie e 2 sconfitte) che batte in un match molto combattuto in 12 rounds Roman Dzuman (23 vittorie e 4 sconfitte).  Nei mediomassimi il quotato polacco Aleksy Kuzmieski  (12 vittorie) batte in 8 combattuti rounds Ladislav Kutil. Il polacco, dotato di buona tecnica ha nella potenza il suo handicap. Nei pesdi welters, il tedesco Oliver Guttel (9 vittorie) ha battuto per kot in 5 rounds il polacco Adam Zadworny. Pregevole il combattimento di Guttell che dopo aver asfissiato l’avversario co serie di colpi veloci al capo nei primi tre rounds, l’ha messo al tappeto nel 4° con poderosi colpial 4° . chiudendo poi nel round successivo il match con il suo destro d’incontro. Il vecchiaccio terribile della boxe austriaca, il superwelter  Gotthard “Il coguaro” Hinteregger (29 vittorie, 10 sconfitte ed un pari),  ha battuto largamente ai punti in 4 rounds Miroslav Kubik.  Per finire, vittoria nei pesi mosca per Rebekka Herman (9 vittorie ed una sconfitta) che ha battuto Eva Ott, sostituta dell’ultima ora, nettamente  ai punti in 4 rounds.

A Kiev in Ucraina, il peso welter Yuri Nuzhenko (26 vittorie di cui 13 prima del limite), ha battuto il coriaceo argentino Juan Carlos Villareal (38 Ucraina - Stemma vittorie , 8 sconfitte ed un pari) ai punti in 12 rounds di un match sempre condotto da Nuzhenko (classificato al n.2 per la WBA…) che ha visto infrangersi sulla mascella di granito dell’argentino le sue possibilità di vincere prima del limite. Anche il peso massimo Vadim Safonov (19 vittorie e 2 sconfitte) non è riuscito a chiudere prima il match che lo vedeva opposto al mestierante 41enne Valery Makeev che ha un “terrificante” record fatto da una vittoria e 23 sconfitte. Makeev ha vinto il suo unico match prima del limite, quindi nessuna meraviglia nell’apprendere che ha perso ai punti in  8 rounds. Safonov battendo avversari di questo “calibro”  è in classifica per la WBC!... Perché? Nei superleggeri Sergey Fedchenko (15 vittorie), ha invece chiuso al 3° round il match che lo vedeva opposto al coraggioso  Sergey Starkov.  Ancora massimi con Vyacheslav Uzelkov (15 vittorie di cui 8 prima del limite) che ha battuto Zoltan Kiss   mettendolo tre volte al tappeto nel giro di un minuto. Nei pesi welters Valere brazhnik (13 vittorie di cui 8 prima del limite) ha dato una bella dimostrazione di forza, chiudendo in due rounds il match che lo vedeva opposto al bielorusso Sasha Shnip.

Alexander Abraham; Rechte: boxen.comIn Germania  a  Eisenhuttenstadt vicino al confine polacco, il peso superwelter Alexander Abraham (17 vittorie di  cui 13 prima del limite ed  un pari) fratello del campione del mondo IBF Arthur, ha incontrato l’italiano Paolo Cardinale dominando il breve confronto che è terminato alla seconda ripresa per un infortunio alla mano lamentato dall’italiano.   Nei pesi medi il 20enne Thomas Troelenberg (11 vittorie) ha battuto Emilio Beljan per kot al 3° round, dopo averlo inviato al tappeto anche nel secondo,  fornendo una favorevole impressione. In un sol round, il mediomassimo ceko Enad Licina (7 vittorie ed una sconfitta) ha battuto il croato Teo Begovic mettendolo due volte al tappeto con colpi al corpo, dopo averlo controllato con il suo jab sinistro. Nei massimi leggeri il 19enne e promettente Martin Kempf (3 vittorie) ha dato una grande dimostrazione di forza, tempestando di combinazioni di colpi il croato Marco Miliac, salvato dal suo angolo a 2’ e 17 “  del primo round!

 Si può vincere un titolo mondiale senza combattere? Ma certo,  lo dimostra la WBC che ha assegnato al cubano Joel Casamayor il titolo ad interim dei pesi leggeri! Il titolo (quello più importante…)  in realtà Casamayor lo vinse battendo il defunto Diego Corrales con decisione controversa nell’ottobre del 2006. Casamayor decise poi di riunificare il titolo affrontando il brasiliano Acelino Freitas (all’epoca titolare per la WBO) chiedendo alla WBC un’eccezione. La WBC gli disse che invece di Freitas doveva affrontare il campione ad interim David Diaz.  Quando la WBC seppe che Casamayor e Freitas avevano raggiunto un accordo per combattere, annullò l’asta per il match tra Casamayor e Diaz e tolse la corona a Casamayor (febbraio 2007). Sfortunatamente nessuna rete televisiva volle comprare Casamayor- Freitas ed anzi si fece avanti l’HBO che propose un Diaz-Freitas che invece si realizzò. A questo punto il povero Casamayor si ritrovò senza match, senza titolo e senza classifica perché la WBC lo aveva depennato dalle liste. Il cubano però non si è arreso ed ha cominciato una battaglia ed alla fine ha fatto prevalere le sue ragioni che e lo hanno portato a fregiarsi del titolo WBC ad interim…senza combattere.   

Nico Thomas ex campione del mondo IBF dei pesi paglia è uno dei tre pugili  indonesiani che insieme ad altri 41 atleti in disagiate condizioni economiche , riceverà dallo Stato Indonesiano una casa per i loro meriti sportivi.  Gli altri due pugili sono Albert Resilay che fu campione nazionale dei pesi gallo e Hrerry Maitimu che fu dilettante negli anni 80’.  Commosso il campione che vive in povertà in Indonesia. Per alciuni pugili indonesiani che ricevono aiuti dal governo, c’è pero un altro pugile, Chasimeros,  che si toglie la vita per debiti. Chasimeros era uno degli sparring di chris John che si è dichiarato sioorpreso e addolorato dalla notizia. E’ il secondo pugile dall’inizio dell’anno in Indonesia che si suicida per problemi economici, l’altro in fenbbraio fu  Rachman Kili-kili.

Per la serie “ organizzatori italiani che vi siete perso ”, segnaliamo che l’organizzazione tedesca Fight Production che collabora con la   Risum Boxing danese, ha annunciato di aver messo sotto contratto due “speranze ” già segnalate da  Boxemaccheroni. Si tratta dei fratelli  Shalva e  Levan Jomardashvili. I due , malgrado le loro giovani età, sono in possesso di  ragguardevoli e intensi records anche da dilettanti. Shalva (75vittorie e 3 sconfitte ) e  Levan (57 vittorie e 2 sconfitte) e promettono di imporsi sulle scene europee in breve tempo .  Olaf Schroeder ed Henrik Risum possono dire di aver trovato davvero due gioielli. Entrambi sono professionisti e la Georgia era ormai troppo piccola per contenerli.  Shalva è un peso medio di 20 anni che da professionista ha già vinto 23 match di cui 16 prima del limite.  Levan è un mediomassimo che  di anni ne ha solo 18, ma può già mostrare un impressionante record di 16 vittorie di cui 13 prima del limite. La Georgia oltre ad offrire interessanti individualità tra gli atleti offre tra l’’altro anche interessanti opportunità organizzative.

Dilettanti.

L’Italia “ baby “ ha disputato  due matches con la Lituania in quel di San Prisco ed in quel di Bari . Cinque gli elementi base del team nazionale a cui si sono aggiunti alcuni ragazzi aggregati dalle societa’ locali.  Si comincia dai pesi gallo con Nicola Cipolletta che provoca una mezza delusione e  pareggia con  il lituano Vitalius Solovjovas , senza mostrare quei progressi che da lui era lecito attendersi .  Nei pesi leggeri Ignazio Crivello si lascia irretire da Egidius Kavaliauskas che lo supera nel punteggio , prendendogli sempre il tempo . Finalmente l’Italia vince un incontro con il collaudato Vincenzo Mangiacapre  che nei superleggeri ha dominato il confronto con Kestutis Antanavicius . Nei  medi e mediomassimi c’e’ la vittoria dei fratelli Mercurio , Claudio e Pierluigi che , battono senza dannarsi Euhgenius Tutkus ed il connazionale  Secesniv . Dicevamo senza dannarsi , per l’atteggiamento remissivo dei lituani . Sale sul ring il peso massimo Francesco Rossano che trova una sua “ vecchia conoscenza ” , il lituano Paulius Kasiulevicius , con il quale ingaggia un duello all’ultimo sangue che lo vede uscire vincitore . Buona anche la prestazione del supermassimo Francesco Panico che  ha mostrato sensibili progressi e lascia ben sperare per il futuro che ha battuto ai punti Kim Maggengo . Si lascia San Prisco dove purtroppo la passione non e’ stata  sostenuta dalla   macchina organizzatrice e si raggiunge Bari , dove una calorosa  accoglienza ed una  attenta organizzazione  ripagano  di tutti i disagi .  Pareggia ancora Nicola Cipoletta con Vitalius Solovjovas , ma non ci mette l’anima . Perde anche il pugile locale Michele Dantino , che invece ci mette l’anima ma manca d’esperienza e purtroppo per lui l’avversario era quel Paulius Kasiulevicius che ancora una volta si dimostra piu’ pronto e determinato nei momenti cruciali .  Nei superleggeri Ottavio Spada sale di categoria ma non di tono ed impatta un match con un avversario , Atanavicius , che era sicuramente alla sua portata . La grinta non basta a Fabrizio Leone che sostituiva  Galli , per avere la meglio su Darius Scesnovic che vince  ai punti .

Si sono svolti a Dublino in Irlanda i Campionati dell’Unione Europea Senior 2007 che hanno fatto registrare luci ed ombre sulla prestazione della nostra rappresentativa . Confortante il bottino che parla di  un oro , un argento e tre bronzi , anche se sull’argento grava  l’ombra di una prestazione finale di Clemente Russo un po’ troppo appagata e sul bronzo di Valentino una piccola polemica da risolvere con immediatezza . Un segnale positivo arriva dall’entrata in zona medaglia di due nomi relativamente nuovi ( Picardi e Dal Monte )  in un torneo di un certo livello , mentre anche sul terzo bronzo ( Valentino … ) , c’e’ l’ombra di una piccola polemica che speriamo gia’ risolta .  Passando al dettaglio della manifestazione , cominciamo con il dire che siamo subito sfortunati nei minimosca perche’ i due migliori uomini in gara si affrontano subito ed uno dei due e’ italiano ! Parliamo di Alfonso Pinto che affronta il pluridecorato ungherese Pal Bedak . L’impegno gia’ irto di difficoltà  sulla carta , si  complica ulteriormente dopo il secondo round  quando il nostro rappresentante accusa un dolore alla spalla . Da quel momento i colpi si diradano e l’ungherese prende il largo vincendo per 24 a 9 . Bedak vincera’ poi il torneo superando il francese Nordine Oubali ( 21 a 11 ) ed in finale il sorprendente spagnolo Kelvin de la Nieve che sta riprendendo l’eredità di Rafel Lozano ed ha superato il turco Kocak e l’inglese Langley conquistando una medaglia “ pesante ” per la Spagna , dopo tanto tempo . Nei pesi mosca Vincenzo Picardi supera lo spagnolo Padilla  con un netto 27 a 8,  poi incappa nel collaudato ed esperto bulgaro Salim Salimov e si accontenta del bronzo , ma prima le prova davvero tutte .   Il torneo lo vince a sorpresa il tedesco Hafid Bouji che batte l’ungherese Kalucza , il turco Kadri Kordel ed in finale Salimov per 20 a 7 !  Nei pesi gallo Vittorio Parriniello esce subito con l’inglese Joseph Murray , effettuando una prestazione poco convinta. Il torneo lo vince un altro collaudato  bulgaro ,  Detelin Dalakliev  che batte in finale il tedesco Denis Makarov . Nei pesi piuma vince il francese Khedafi Djelkhir che sembra aver ritrovato la imagecondizione . In finale batte l’inglese Carl Frampton elemento molto interessante . Nei pesi leggeri arriviamo alla “ pazzia ” di Domenico Valentino che dopo aver battuto il piu’ alto bulgaro Gadzhiev con un perentorio  23 a 11 e l’irlandese Donovan , suo vincitore da junior , addirittura per RSCO al 3° round , butta via un match ancora aperto con il francese Daoouda Sow , abbandonando stizzito il match per un  malinteso con il suo angolo . Facile per il francese vincere il torneo regolando i finale il tedesco Burhard .  Un vero peccato per un ragazzo che ammiriamo in tutti i sensi , ma e’ pur vero che i campioni si vedono soprattutto quando le cose vanno male .  Domenico … impari ad esserlo ,  perche’ le qualità le ha tutte ! Nei superleggeri l’esperto rumeno Ionut Gheorghe batte in finale il polacco Legowski , ma il capolavoro lo compie in semifinale con il quotato ungherese Gyula Kate . Nei pesi welters, il francese  Xavier Noel che aveva eliminato il nostro Diego Di Luisa per 28 a 18 , paga il  solito scotto delle ferite e perde il match di finale con l’irlandese Roy Sheahan . In  precedenza l’irlandese aveva battuto il bulgaro Dimitar Stilianov ( Campione europeo 2002 ) . Nei pesi medi abbiamo il bel torneo disputato da Invano Del Monte che dopo aver battuto l’ukraino “ travestito ” da olandese Dmitry Serdjoek per 23 a 10 ( mettendolo anche al tappeto … ) , perde in semifinale con  il forte coloured irlandese Darren Sutherland per ferita al terzo round , dopo aver chiuso in vantaggio il primo round con l’idolo di casa . Sutherland che aveva gia’ battuto Kenneth EganDel Monte a Pola e temeva l’italiano ( “ He was a tricky customer , ” e’ un cattivo cliente ! ) , ha poi vinto il torneo battendo in finale  il forte inglese James Degale .  Nei mediomassimi ancora un  successo per i locali con il collaudato Kennet Egan che batte il rumeno Constantin Bejeranu per 23 a 17 .  Tra le “ vittime ” dell’irlandese anche il forte ungherese Imre Szello . Nei pesi massimi , Russo “ cappotta in … garage ” !  Dopo aver battuto il  bulgaro Tervel Pulev per 13 a 5 , il francese John M’Bumba per 17 a 15  in un appassionante confronto , dopo aver controllato il polacco Krzystof Zimnoch in semifinale , poi si “consegna ” praticamente  nelle mani del greco Helias Pavlidis con una gara assolutamente non alla sua altezza ! Nei supermassimi l’Italia sale sul gradino piu’ alto con il , suo uomo di punta . Roberto Cammarelle batte il tedesco Georgios Hotz , l’ungherese Csaba Kurtucz che … sparisce pure stavolta ed in finale il coraggioso irlandese Cathal Monagle ( che aveva battuto il francese Samoudi ed il turco Gunebakan per ferita … ) con una condotta di gara tecnicamente e tatticamente perfetta  20 a 8 ! Se poi si pensa che era reduce da infortunio e non e’ ancora al cento per cento , c’ e’ da essere ottimisti ! .   

Ho sognato di essere le mutande di Sharon Stone…un incubo, ero sempre chiuso in un cassetto!

Ma secondo voi  “Trading Online” , sono corna telematiche?

Secondo l’ISTAT i prezzi in Italia non aumentano! La moglie di Gennarino chiede disperatamente all’ISTAT di indicarle da chi  va a fare la spesa…

Ricordate che da come uno parla, si capisce la sua personalità, il suo carattere e , a volte, perfino e quello che… dice.

Nel 1664 re Luigi XIV scoprì la forchetta e fece la mirabolante scoperta che se ci mangiavi il brodo…durava di più!

I Pooh  vanno d’accordo perchè  dividono tutto in 4 parti…anche i capelli!

Avete presente quella faccia che fanno le donne quando vogliono fare sesso? Noooo! Beh …neanche noi.

Ha detto Gennarino che da quando ha superato i 60 anni è diventato senile…cioè gli piacciono i seni grossi!

E’ ricordate sempre quello che  dicono gli inglesi : “I don’t have to be dead to donate my organ!” (non  c’è bisogno che sia morto per donare… il mio organo!) 

Papà posso chiamare il pisello con un altro nome? Si…fallo!

Ricordate sempre che quando vi  prendono per il sedere non dovete arrabbiarvi, ma …girarvi!

A proposito di aneddoti, si racconta  che un “maestro” una volta entrasse per sbaglio in un bagno per signore e siccome aveva fretta di orinare, aveva già liberato il suo “gioiello”. Allora una donna che si trovava dentro vedendolo si mise ad urlare e  disse: “ Ma che fa, non vede che questo e per le donne! “. Allora il maestro senza imbarazzo disse :” Anche questo…signora!”.

CIAO A TUTTI

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