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Boxemaccheroni

 

C’è una massima di Martin Luther King che dice : “ Non e’ grave il clamore chiassoso dei violenti , bensi’ il silenzio spaventoso delle persone oneste ” . L’AIBA sollecitata dalla sua Commissione Etica ha deciso di fare “ pulizia ” . Tolti alcuni personaggi diventati troppo “ingombranti ” , ne rimangono purtroppo ancora molti altri in giro . Si tratta di ex “ fiancheggiatori ” , di ex conniventi ed in alcuni casi anche di ex complici che hanno le loro responsabilita’ nell’aver fatto diventare “ ingombranti ” i  personaggi succitati . I principi a cui si e’ ispirata la Commissione Etica sono quelli irrinunciabili ai quali per troppo tempo si e’  rinunciato . La ricerca del risultato a tutti i costi ha “ drogato ” non solo gli atleti ma anche qualche dirigente che , messi da parte i valori , si e’ adeguato alla situazione . Niente , neanche la “ ragion di stato ” puo’ giustificare tali azioni. La determinazione di fare pulizia dell’AIBA nasce da un’esigenza che diventa una necessita’  :  sviluppare un altissimo senso etico all’interno dell’ organizzazione sportiva . Ma nessuno si illuda che questi valori si possano imporre con  regolamenti e  norme rigide  Il rigore morale e’  qualcosa che cominciamo a formarci da bambini  Agadjan Abievattraverso l’esempio dei genitori , degli insegnanti e degli amici . E’ una bussola interna che rafforziamo da adolescenti , da adulti , nelle prove della vita . Chi non si e’ costruito questa bussola considera normale rubare , ingannare , tradire e…lo fara’ sempre . Forse qualcuno pensa che chi ha sviluppato queste capacita’ e’ destinato a perdere , in un mondo governato dai furbi e dai corrotti , ma non e’ così perche’ chi ha scelto di essere retto ed ha rinunciato ad imbrogliare e’ portato a sviluppare altre capacita’ .  Un po’ come il cieco che per sopravvivere sviluppa l’olfatto e l’udito . L’onesto sviluppa molto piu’ l’intelligenza , la creativita’  e l’efficienza .  Inventa , organizza , costruisce , ispira fiducia … ottiene credito . Quando hai bisogno di qualcuno di cui fidarti non puoi che rivolgerti a lui ed anche il  “ politico ” piu’ spregiudicato non puo’  farne a meno completamente . Questa e’ la sua forza e per questo alla fine si afferma e rende vivibile la nostra societa’ .  Quindi e’ necessario … andare avanti su questa strada e ci viene da sorridere ( ma siamo indignati … ) quando l’Azerbaijan , saputo della “ discarica ” di Doganelli , si e’ fatta avanti presentando il proprio candidato non eletto al congresso . Una richiesta che ci auguriamo non venga  presa in considerazione  perche’ si respira finalmente un’ aria di pulizia e chi si e’ prestato a certi giochi non puo’ essere credibile perche’ non ha rigore morale ! Il segnale lanciato dall’AIBA e prima ancora dal CIO , non puo’ essere ignorato .   Certi personaggi e certi atteggiamenti non hanno piu’ ragione di esistere e di essere tollerati .  La massima olimpica di De Coubertin ( mai abrogata … )  recitava che ” l’importante e’ partecipare ” … sarebbe ora di  ritornare a quei sani principi  se vogliamo  continuare a chiamarle … Olimpiadi . 

Il tedesco di origine armena Arthur “The King” Abraham (27 anni, 23 vittorie di cui 18 prima del limite) ha conservato per la quarta volta il titolo dei pesi medi dell’IBF battendo il canadese Sebastien Demers (27 anni, 20 vittorie ed una sconfitta ) per kot al 3° round. Demers ha  tenuto bene per due rounds, procurando anche un ecchimosi sotto l’occhio di Abraham. Nel terzo round però Abraham ha portato l’attacco sotto forma di un massiccio bombardamento al corpo a cui ha fatto seguire un forte destro che ha imbambolato il canadese che non è stato più in grado di riprendersi ed ha dovuto anche incassare ulteriori pesanti colpi.  “Io affronto solo avversari quotati. Demers era pù grosso ed aveva un bel destro, ma io ero in splendida forma ed ho vinto!”, ha detto un soddisfatto Abraham che, era reduce dalla vittoria pagata a caro prezzo con Edison Miranda che, gli fratturò perfino una mascella.  Tra gli altri matches da segnalare l’ennesima bella preformance del peso massimo russo oro olimpico Alexander Povetkin (27anni, 12 vittorie di cui 10 prima del limite). Salgono di qualità i suoi avversari ma non cambiano i risultati ; stavolta ad inchinarsi alla classe del russo è stato il canadese Patrice L’Hureux (35 anni, 20 vittorie di cui 12 prima del limite 4 sconfitte ed un pari). Povetkin ha messo in crisi il suo avversario fin dal primo round . Nel round successivo una “mitragliata” di colpi si abbatte sul canadese che finisce alle corde e subisce passivamente la punizione che viene subito fermata dall’arbitro.  In una eliminatoria IBF dei massimi leggeri, il tedesco  Marco Huck (19 vittorie di cui 14 prima del limite) ha battuto con verdetto a maggioranza ai punti in 12 rounds il russo  Vadim Tokarev (23 vittorie di cui 16 prima del limite, una sconfitta ed un pari) qualificandosi come sfidante al detentore del titolo. Dopo un primo round sostanzialmente pari, Huck mostra la sua maggior velocità nei confronti del russo e si avvantaggia nel punteggio.Il match è molto tattico per il reciproco  rispetto dell’altrui potenza. Tokarev attacca e detta il ritmo ma è Huck che coglie i frutti migliori. Huck viene penalizzato di un punto per una gomitata e negli ultimi tre rounds si produce in un forcing che trova pronto alla risposta Tokarev. Huck vince per  117-110 sul cartellino di due giudici, mentre il terzo ha un salomonico 114-114. Negli altri matches da segnalare la vittoria del massimo leggero Alexander Frenkel (9 vittorie di cui 7 rima del limite) che ha battuto ai punti in 6 rounds Lukasz Rusiewicz in un match a senso unico. Nei supermedi altra vittoria del tedesco Karo Murat (10 vittorie ) che ha liquidato in soli due rounds il belga Mustapha Stini. Murat è amministrato dal supermedio danese Mads Larsen di cui è anche lo sparring. 

L’americano Steve Cunningham (20 vittorie di cui 10 prima del limite ed una sconfitta), ha cancellato l’unica sconfitta in carriera (peraltro sempre contestata…) battendo il polacco dal nome impossibile Krzysztof Wlodarczyk (37 vittorie di cui 27 prima del limite e due sconfitte) con  decisione a maggioranza ai punti in 12 rounds ed impadronendosi del titolo IBF dei massimi leggeri. Il match si è svolto a Katpowice in Polonia ed ha visto fin dall’inizio un Cunningham molto più attivo che lavorava molto con il suo jab. Dal canto suo il polacco pur bloccando molti colpi dell’americano era troppo parsimonioso nel portare i suoi.  Nel quarto round il polacco accusando una ditata in un occhio mette il ginocchio a terra. Il match prosegue senza sussulti fino al 10° round finchè i due non decidono di fare sul serio e gli ultimi due rounds sono pieni di scambi di colpi che, addirittura finiscono oltre il suono del gong. Anche in questa occasione però l’americano si mostra superiore ed i giudici si esprimono in suo favore : 116 a 112, 115 a 112 e 114 a 114. “Mi sento felice in questa nuova  pelle di campione del mondo! Lui è forte e si batte bene …bisogna essere altrettanto forti per batterlo!”, ha detto un gongolante Cunningham. In un altro match di rivincita, il campione  IBC dei pesi welters Rafal Jackiewicz (26 vittorie di cui 14 prima del limite, 8 sconfitte ed un pari), ha battuto per kot al 6° round il cileno Joel Mayo (40 vittorie di cui 25 prima del limite ed 11 sconfitte). L’anno scorso Jackiewicz aveva battuto  Mayo solo ai punti in 12 rounds con un verdetto che aveva suscitato molte polemiche. Il superwelter Damian Jonak (13 vittorie di cui 9 prima del limite) ha conquistato il titolo ad WBC dei giovani battendo ai punti in 10 rounds il russo Michael Schubov (10 vittorie e due sconfitte). Già nel 2° round Jonak ha messo al tappeto Schubov con due ganci destri. Un altro destro poi lo ha nuovamente spedito al tappeto poco dopo. Jonak ha poi pazientemente controllato il match con jabs e ganci sinistri , mentre si è assistito ad un ritorno di Schubov negli ultimi due rounds che però non è stato sufficiente a fargli recuperare in qualche modo il, verdetto. I cartellini , tutti in favore di Jonak hanno avuto questo dettaglio 96-92, 96-91 e 96-92.  Nei pesi massimi il polacco residente in Canada,  Art Binkowski (16 vittorie di cui 11 prima del limite , una sconfitta e 3 pari) ha battuto per kot al 7° round  Totu Mubenga (12 vittorie e 6 sconfitte). Sempre nei pesi massimi, vittorie per  Sergei Babich (9 di cui 7 prima del limite) che ha battuto con decisione controversa il rumeno  Mihai Iftode.

JohnDuddy (168k image)Prima di partire per un tour nella sua natia Irlanda, il peso medio John Duddy (20 vittorie di cui 15 prima del limite), ha voluto “concedersi”  per un’ultima volta ai suoi tifosi americani, battendo ai punti in  10 rounds Dupre Strickland (18 vittorie, 2 sconfitte ed un pari). Il match si è svolto nel Beacon Theater di New York city e sembrava di facile gestione per Duddy che già nel primo round, con un gancio sinistro, aveva messo al tappeto il rivale.  Strickland (che aveva preso anche un colpo mentre era con il ginocchio a terra…) però si è rialzato ed ha fatto in modo che l’irlandese facesse tutti i rounds previsti, infliggendogli anche due ferite. Duddy ha comunque vinto largamente il confronto, chiudendo con un vantaggio che variava dai  10 agli  11 punti.  Sempre nei pesi medi il polacco Pawel “Toro Scatenato” Wolak (15 vittorie di cui 10 prima del limite) ormai residente a New York, ha battuto Anthony Little (7 vittorie e 7 sconfitte) costringendolo ad abbandonare all’inizio del  3° round. Match che ha visto il solito furiosoe massiccio attacco dell’aggressivo Wolak, fin dalle prime battute. Ancora pesi medi con quello che viene ritenuto la “speranza” più concreta dell’area newyorchese: Peter “Kid Chocolate” Quillin (12 vittorie di cui 11 prima del limite). Già nel primo round, Quillin, pur boxando a distanza mette al tappeto con un gancio sinistro Victor Paz (9 vittorie, 4 sconfitte ed un pari). Mancano pochi secondi alla fine del round e Quillin non riesce a “capitalizzare” il successo. Niente paura, perché appena inizia il secondo round, “Kid Chocolate” mette due volte al tappeto il rivale provocando l’intervento dei “secondi” di Paz. Nei superwelters, un altro irlandese prova la strada americana. Si tratta di Henry Coyle che coglie il secondo successo battendo Samuel Ortiz Gomez in un solo round.

Ancora due convincenti prestazioni dei fratelli Peterson! Questa volta si sono esibiti nella DC Amory di Washington davanti al pubblico di casa (3.876 spettatori) ed alla presenza di vari campioni venuti ad ammirarli. Comincia il peso leggero Anthony Peterson (22 vittorie di cui  16 prima del limite che affronta il dominicano Luis Ernesto Jose (27 vittorie di cui 24 prima del limite, 5 sconfitte e 2 pari), per difendere il titolo NABO in suo possesso. Peterson parte subito forte ma il dominicano resiste nella sua guardia ermetica. Dalla seconda parte del match Peterson comincia a martoriarlo con pesanti combinazioni al corpo,  finchè nel 9° round   chiude l’incontro con una spettacolare combinazione al corpo che poi conclude con un gancio al capo. Jose mette il, ginocchio a terra ed appare visibilmente provato e viene “ritirato” dai suoi preoccupati secondi. Nei superleggeri l’altro fratello Lamont  (21 vittorie di cui 9 prima del limite) batte il veterano James Brown (23 vittorie, 11 sconfitte ed un pari) dominando il più basso avversario con combinazioni di ganci ed uppercuts. Nerll’ottavo rounds finalmente interviene l’arbitro a salvare il malcapitato Brown che pochi giorni prima aveva perso la madre. Nei pesi superleggeri il 24enne Ty Barnett (8 vittorie ed un pari) ha battuto ai punti in 6 rounds con decisione unanime il più esperto Armando “El Policia” Cordova.Nei superwelters, il 20enne Jessie “The Beast” Nicklow (11 vittorie ed un pari) comincia a farsi conoscere anche fuori e batte per kot al 3° round iol veterano Larry Brothers.

Al Doubletree Hotel di Ontario in California, impressionante esibizione del picchiatore  peso gallo  Yohnny Perez (11 vittorie di cui 8 prima  del limite) che ha messo ko al primo round l’ex olimpico messicano Samuel Lopez. Perez che è un colombiano stabilitosi a Santa Fè Springs negli USA , ha inquadrato il rivale proteggendosi dietro il suo sinistro e girandogli intorno. Durante uno scambio , il colombiano con un perfetto diretto destro d’incontro ha colpito la mascella del rivale mettendolo a sedere!  “Avevo lavorato duro per questo match . Aspettavo solo il momento che si scoprisse e quando è andato giù… ho capito subito che non si sarebbe più rialzato!”. Nei pesi piuma, Adam Carrera (19 vittorie e 2 sconfitte) ha battuto con decisione unanime ai punti in 10 rounds Juan Ruiz (22 vittorie e 4 sconfitte). Si è trattato di un match tra due  pugili molto dotati entrambi reduci da una sconfitta nel match precdente. Nella prima parte del match è stato il più basso Ruiz ha dettare il ritmo, ma dal quinto round ha cominciato a perdere colpi. Carrera a questo punto ha cominciato a trovare con precisione e continuità la faccia di Ruiz che già aveva subito una ferita nel corso del secondo round.  Malgrado la menomazione Ruiz si è battuto con coraggio contro un Carrera che ha finito molto forte. Il peso leggero  Dominic Salcido (12 vittorie di cui 6 prima del limite)  ha compiuto un sensibile passo avanti con la sua convincente vittorie ai punti in 10 rounds sull’ex sfidante al titolo mondiale Julio Gamboa (26 vittorie, 11 sconfitte e 2 poari). Salcido ha mostrato calma e padronanza di ring, agendo con pazienza ed è stato abile ad infliggere un atterramento allo stagionato avversario con  un sinistro d’incontro nel corso del primo round. Lavorando dietro il jab  Salcido si è difeso egregiamente e inserendosi con colpi ficcanti nella guardia di Gamboa che si è comunque ben comportato ha comunque piazzato i suoi colpi anche se non sufficienti a fargli vincere un match che alla fine lo ha visto “sotto” di 7 e 8 punti.Il supermosca  Manuel Roman (10 vittorie e due pari) ha battuto ai punti in 6 rounds  Ernie Marquez.  Tutti  e tre i giudici si sono espressi in favore di Roman : 59-55, 59-55 e 58-56.

All’Isleta Casino di Albuquerque, circa 2800 spettatori hanno seguito il match che non ti aspetti. Sembrava tutto predisposto per far fare bella figura al combattivo peso welter Jesus Soto-Karass (16 vittorie, 3 sconfitte e 3 pari) ed invece il suo avversario Gilberto “Gordo”  Venegas non ne ha voluto sapere e gli ha dato filo da torcere fino ad  impattare in 12 rounds di un match valevole per il titolo WBC intercontinentale. Si è trattato di un’autentica guerra con i due avversari che non si sono risparmiati e con Karass che ha ricevuto anche un punto di penalizzazione per un colpo basso inesistente. Nei pesi leggeri Brandon Rios (21anni, 15 vittorie di cui 10 prima del limite) ha battuto ai punti in 6 rounds Carlos Madrid dopo aver trovato molte difficoltà ad imporsi al più basso avversario che si faceva valere nella corta distanza. Nell’ultimo round interviene  l’arbitro Tony Rosales che senza aver “preparato” il richiamo, penalizza di un punto e priva almeno del pari Madrid. Nei superwelters Austin Trout (10 vittorie di cui 8 prima del limite), ha trasformato Abdias Castillo in un punching-ball umano che ha assorbito ogni genere di colpi replicando ad ogni mazzata con uno sfrontato e patetico :  “E’ tutto quello che sai fare?”. Nei pesi piuma Miguel Angel Garcia (8 vittorie di cui 6 prima del limite) ha battuto Carlos Zambrano per kot al 2° round.

L’indonesiano Daud Cino Jordan (16 vittorie di cui 12 prima del limite), ha conquistato il vacante titolo dei giovani della WBO dei pesi   Sairung Suwanasilpiuma , mettendo ko in 8 rounds il filippino Reman Salim. Boxando contrariamente alle sue abitudini con calma e pazienza, proprio all’inizio dell’8° round Jordan ha colpito il filippino al costato mandandolo a terra, da dove non si è più rialzato. Si preannuncia  una sfida tutta indonesiana con il “monumento” Chris John e Jordan non si tira certo indietro :” Tutti mi dicono che non posso battere John, ma nella boxe …mai dire mai!”. Da parte sua il manager di John ha detto :” Prima di pensare a John  , Jordan deve battere Aleks Bajawa !”. Bajawa è lo sparring preferito di Chris John.

In Tailandia a Kuchinarai, il 24enne Rachamongol Sor Ploenchit  con soli 4 matches all’attivo ha battuto ai punti in 12 rounds il connazionale Tithicon Singwangcha (9 vittorie ed una sconfitta), conquistando il titolo ABCO ad interim dei pesi gallo. Si è trattato di un match stupendo con i due atleti impegnati in scambi serrati fino al termine del match in cui ha prevalso il pugile più veloce. In un altro match l’ex sfidante al titolo mondiale, il peso piuma Terdsak Jandaeng (28 vittorie di cui 18 prima del limite e 2 sconfitte) ha facilmente chiuso il match al 1° round con il giapponese Yamato Mitsuboshi. Anche l’ecx campione del mondo dei minimosca, Ratanapol Sor Vorapin (49 vittorie di cui  38 prima del limite, 6 sconfitte ed un pari) è stato molto sbrigativo mettendo ko in due rounds il giapponese 15enne Takayuki Okimoto! Veramente senza commenti questo risultato che dimostra l’assoluta leggerezza degli organizzatori tailandesi e la colpevole assenza della locale lega professionistica. Ricordiamo che da mesi, dopo la morte del pugile Sosnorio,  la federazione professionistica filippina ha adottato un boicottaggio nei confronti degli organizzatori tailandesi. 

a-canelito-aa.jpgEd a proposito di ragazzini segnaliamo l’ennesima vittoria del peso welter messicano di Guadalajara , Saul Alvarez (alto 1.74)  , che a  Tepic ha battuto Jesus Abel Hernandez per kot al 2° round . Alvarez ha solo 16 anni (è nato a luglio del 1990 ed ha esordito ad ottobre del 2005 quando ne aveva solo 15!) ed ha  vinto 8 matches (7 prima del limite ) pareggiandone uno. Il suo ultimo avversario oltre ad essere più vecchio di lui era anche il più esperto da lui incontrato  con un record di 14 vittorie, 4 sconfitte ed un pari. Alvarez  il cui nome per esteso è Santos Saul Alvarez Barragan  ed è diretto da Jose Reynos manager dell’ex campione del mondo Oscar Larios.

    All’Irvine Marriott , il superpiuma Josesito Lopez (20 vittorie e d2 sconfitte), ha battuto ai punti in 8 rounds Octavio Narvaez. Chiaramente in svantaggio Narvaez si è lasciato andare ad una serie di scorrettezze culminate con un paio di colpi bassi che gli hanno fatto toglier anche tre punti. Nei pesi massimi, Eric Fields ha conseguito il 5° successo da professionista  battendo nettamente ai punti in 6 rounds Cornell Davis. Impressionante fisicamente, Fields ( che è stato a più riprese campione USA dei dilettanti…) ha devastato con il suo lavoro al corpo il povero Davis.

Ancora una vittoria per Alonzo Butler ( 27 anni, 36 vittorie di cui 19 prima del limite, un pari ed un no contest) che nella Northern Quest Casino di Airway Heights (Washington) ha battuto per kot al 1° round Ralph West, dopo averlo messo due volte al tappeto! Sempre nei pesi massimi, il 24enne Chauncy Welliver (32 vittorie, 3 sconfitte e 4 pari) ha battuto Corey Williams per kot al 6° round. Welliver ha dominato il confronto chiudendolo con un gancio sinistro al 6° round.  Ancora massimi con il 23enne canadese Shane Andreesen (5 vittorie) che batte Jose Beltran per kot al 1° round.

A Kansas City, il peso piuma Marcos Ramirez ( 25 vittorie di cui 16 prima del limite) ha battuto ai punti in 12 rounds in un match molto equilibrato e combattuto il brasiliano Adailton De Jesus (19 vittorie di cui 17 prima del limite). De Jesus ha subito un richiamo per colpo basso nel 9° round. Nei massimi leggeri l’  “All American Boy”  Rob Calloway (63 vittorie di cui 51 prima del limite , 7 Haumono captained Tonga to the final of the Federation Shieldsconfitte ed un pari), ha battuto per kot al 3° round Chris Thomas dopo una lunga scarica di colpi.

Nei pesi medi, Kevin Finley (11 vittorie ed un pari) ha battuto in un match molto duro Brandon Wooten ai punti in 6 rounds.

L’ex stella del rugby australiano, il peso massimo  Salomon Haumona  (11 vittorie) , ha battuto in un solo round a Coffs Harnbour nel South Wales australiano , Oscar Telemaila . Salomon Haumona è figlio dell’ex campione australiano dei pesi massimi Maile Haumono ed è allenato dal super competente allenatore Johnny Lewis che ha portato al titolo mondiale gente come Jeff Fenech, Kosta Tszyu, Jeff Harding, Gary St Claire…

Ad Osaka in Giappone, l’ex campione della WBA dei minimosca il 20enne Koki Kameda (15 vittorie di cui 11 prima del limite), dopo aver   atterrato due volte l’indonesiano Irfan Ogah l’ha battuto per kot all’8° round. Coraggiosa e disperata difesa di Ogah che ha resistito a tutti gli attacchi di Kameda e che è stato tolto di gara dall’arbitro per timore che l’accanimento di Kameda procurasse seri guai all’indonesiano. Kamed dopo aver lasciato la cintura dei minimosca per ragioni di peso è attualmente in cima alle classifiche WBa e WBC dei pesi mosca. In un altro match, il mancino peso welter Akibe Ushiwakamaru (15 vittorie di cui 14 prima del limite), ha battuto per ko al 2° round l’indonesiano Jack Macan. 

Poveri organizzatori giapponesi a cui capita davvero di tutto. A Kytayushu, il supergallo locale Kazuyoshi Niki , doveva affrontare il tailandese Khrongchai Soh Tiabkhun che però all’ultimo istante non si è presentato perchè impegnato a sventare (è un  militare…)  il tentativo di colpo di stato dell’ex  primo ministro Taksin. A questo punto l’avversario di Kenji Ohba, il tailandese Petchbhuphan Sishpra-ifah (un peso mosca) è stato “dirottato”verso Niki per calmare gli animi “bollenti” dei numerosi tifosi convenuti per ammirare il loro idolo. Niki li ha fatti felici perché ha messo l’avversario ko al 4° round.   

James ToneyAl Pavillion di San Jose in California , ritorno alla vittoria per il peso massimo James Tooney (70 vittorie di cui 43 prima del limite, 6  sconfite e 3 pari)  che ha battuto in modo controverso  in 10 rounds Danny Batchelder (325 vittorie, 5 sconfitte ed un pari). Era il rientro per il 38enne ex campione dopo la sconfitta con Samuel Peter. Match che è sembrato la copia a livello pesi massimi di Jermain Taylor  e Cory Spinks (non è un complimento!). Subito dopo il match sono cominciati i guai antidoping per Tooney che pare fosse positivo agli steroidi. In un altro match, il ghanese Takeh Oruh (14 vittorie), ha battuto ai punti e con verdetto a maggioranza  in 6 rounds, Jason Govern. 

Ad Albuquerque, la campionessa dei welters Holly Holm (19 vittorie, una sconfitta e ude pari), ha collezionato un’altra cintura battendo nettamente ai punti e vincendo tutti i 10 rounds la connazionale Chevelle Halback. Dopo un lungo periodo di assenza di circa tre anni, il 32enne ex campione dei supergallo della WBA, Clarence “Bone” Adams (43 vittorie di cui 19 prima del limite, 6 sconfitte e 4 pari), ha ottenuto la seconda vittoria dal rientro, dominando David Martinez ai punti in 10 rounds.

Dall’Argentina arriva la notizia dell’ennesima vittoria del figlio d’arte , il superwelter Luciano Leonel Cuello ( 23 anni, 16 vittorie) che a La Plata, ha battuto Cristian Ricardo Rizzo ai punti in 8 rounds. Rimaniamo in Argentina e precisamente a Caseros dove il superpiuma Johnatan Victor Barros detto “Yoni” (23 anni, 16 vittorie ed un pari) ha messo ko in 9 rounds Gerardo Ramon Gomez. Nei superleggeri il 31enne Victor Hugo Castro (26 vittorie e 3 sconfitte ), detto “El Negrito” ha costretto all’abbandono nel 5° round Raul Zambiano. Sempre da Caseros da segnalare che il 30enne  Hector Alberto Gonzalez  ha battuto con decisione a maggioranza ai opunti in 4 rounds Manuel Pelliza. Dov’è la notizia? Nel fatto che per Gonzalez si è trattato della prima vittoria dopo 13 sconfitte e 5 pari!

Nella Custom House di Londra, il 31enne mediomassimo  Tony Oakey (24 vittorie e due sconfitte) ha vinto il titolo britannico, mentre il suo Tony Oakey in action avversario Steve Spartacus, ha vinto il cuore del pubblico! Incessante per tutto il match l’azione di Oakey con Spartacus che rifiutava di legare o di porre in atto tattiche ostruzionistiche anche quando era in evidente inferiorità. Proprio sul finire del match un  gesto di rilassamento (le mani sui fianchi…) dovuto alla stanchezza, ha consentito ad Oakey di  di spingerlo alle corde e di travolgerlo con una lunga serie di colpi, interrotta dall’ arbitro che ha sancito la fine del match. Nei superleggeri il 28enne Lenny Daws (15 vittorie ed una sconfitta) mostra sprazzi di classe nel battere ai punti in 6 rounds Bily Smith. Vittoria anche per il peso medio 26enne Matthew Thirwall (16 vittorie e due sconfitte) che batte David Kirk ai punti in 4 rounds dopo aver preso anche qualche duro colpo. Nei massimi leggeri il giamaicano residente in Canada Troy Ross (31anni, 16 vittorie di cui 12 prima del limiteed una sconfitta) ha messo 4 volte al tappeto il veterano Tony Booth prima che l’arbitro decidesse di chiudere il match alla seconda ripresa.

L’armena Susianne Kentichian (17 vittorie di cui 13 prima del limite), ha battuto con verdetto controverso  la francese Nadia Hockmi (9  vittorie, 5 sconfitte ed un pari) ai punti in 10 rounds,  in un combattuto confronto. Il match si è svolto a Colonia e la Kentichian  ha  conservato la corona WBA dei pesi mosca. La Hockmi recentemente aveva impattato con la nostra Simona Galassi. Nei pesi medi Sebastian Zbik (18 vittorie) ha difeso il suo titolo intercontinentale WBO battendo nettamente ai punti in 12 rounds l’argentino Alejandro Gustavo Falliga (12 vittorie, 2 sconfitte e 2 pari).  Nei pesi medi ancora un0’impressionante esibizione del kazako Gennady Golovkin (8 vittorie tutte prima del limite) che sembra destinato a ripercorrere da professionista le stesse tappe che ne hanno sancito la gloria amatoriale. Sergey Khomistsky (17 vittorie, 4 sconfitte ed un pari) è stato fermato per la prima volta in carriera dal kazako , dopo essere finito 4 volte al tappeto, nel 5° round. Nei supermedi Natascha Ragosina (14 vittorie), campionessa WBA,WBF,GBU ha dominato Dakota Stone, in un match di rivincita , ai punti in  10 rounds.Nei pesi massimi Sebastian Kober (8 vittorie tutte prima del limite), ha battuto in soli 2 minuti ed 11 secondi Gene Valdez (6 vittorie e 4 sconfitte), mettendolo tre volte al tappeto.

A Gifhorn in Germania il promettente supermedio 25enne Eduard “Eddy” Gutknecht (8 vittorie), ha messo ko in due rounds il lituano Joseph Sovijus. 

Parliamo un po’ di Francia, con  il peso gallo 28enne Mohamed Bouleghcha (8 vittorie, 3 sconfitte e due pari) che ad Aulany Sous Bois ha battuto Nordine Barmou ai punti in 8 rounds con decisione unanime aggiudicandosi la “Coppa di Francia”. Vince la “Coppa” anche Abdoul Soukouna (7 vittorie, 4 sconfitte e 3 pari) nei superleggeri battendo sempre ai punti in 8 rounds il pugile locale Brahim Bariz. Per finire pesi medi con Mehdi Bouadla (11 vittorie ed una sconfitta) che batte per getto dell’asciugamano Guy Dia Nioh (6 vittorie e 15 sconfitte) al 4° round.

 Dopo un anno di assenza torna sul ring l’ex olimpico Abdel Jebahi (21 vittorie, 3 sconfitte ed un pari) che nella COSEC di Vieux Wallerand ha battuto il boliviano Benjamin Robles per kot al 4° round. Jebahi partecipò alle Olimpiadi di Sydney nonostante avesse  perso la qualificazione con Brunet Zamora  (a Liverpool); successivamente, a qualche mese dalle Olimpiadi, Zamora fu trovato positivo ai controlli antidoping per aver assunto un diuretico per calare di peso e fu sostituito da Jebahi.

Ad un mese dall’atteso match di rivincita con Myriam Lamare, la lorenese Anne Sophie Mathis ( 15 vittorie di cui 13 prima del limite ed  una sconfitta),  ha affrontato e battuto la bulgara Borislava Goranova dal record zeppo di sconfitte, per ko al 4° round. Il match si è svolto a Dombasle ed ha visto la Mathis partire subito forte e mettere una prima volta al tappeto la rivale che si rialzava ma vi finiva nuovamente per un gancio destro.  La bulgara si rialzava e si arrivava al 4° round, quando la Mathis prende il tempo all’avversaria e piazza un pesante gancio sinistro che mette definitivamente ko la Goranova. Dopo un anno di assenza si è rivisto sul ring il supergallo Tuncay Kaya (24 vittorie, 1 sconfitte e 4 pari) che ha battuto Samir Ferhat ai punti in 6 rounds. Nei pesi massimi i francesi cominciano ad incuriosirsi a Gregory Tony che ha vinto il 3° match per ko al 1° round , mandando a gambe levate il rumeno Ion Voica.

 A Dudelange in Lussemburgo, il peso massimo Johan Duhaupas (26 anni e 13 vittorie ) ha battuto per squalifica alla 4^ ripresa l’ungherese Zoltan Petrany. Nella stessa serata, il francese Julien Marie Sainte (10 vittorie di cui 8 oprima del limite), ha battuto per kot al 3° round l’ungherese Slavo Merva.

A Hyeres invece il supermedio Kamel Belhachemi (8 vittorie) ha battuto ai punti in 6 rounds Tarek Kaidouri in un match nel quale il pugile locale si è mostrato più attivo nei confronti di un irriducibile avversario.  

Scott Harrison: Massive at featherweight Per la serie “meglio che te stavi zitto”, George Foreman ha dichiarato in una sua nuova  biografia di essere stato drogato a sua insaputa durante il match con Mohamed Ali svoltosi il 30 ottobre a1974 a Kinshasa nello Zaire . Secondo lui un male intenzionato versò una droga nella sua bevanda un’ora prima di salire sul ring. Chissà perché ha aspettato 33 anni per parlare?  Naturalmente… non ha prove. 

Perfino in Spagna dove si trovava  per recuperare lo stato fisico, lo scozzese Scott Harrison ex campione del mondo della WBO, riesce a mettersi nei guai per il suo carattere rissoso. Ad Alahurin El Grande in Andalusia insieme ad altri due connazionali ubriachi, ha aggredito un avventore ed il proprietario di un bar ed è stato arrestato dalla polizia locale. Harrison che ha problemi con l’alcool, aveva già trascorso  più di un mese in una prigione britannica per aver aggredito un poliziotto.

Il peso medio Marcos Primera (20 vittorie, 17 sconfitte e 2 pari) è stato bandito dalla California per “irregolarità” nella cartella  dello SCAN del  suo cervello. Primera doveva combattere a San Jose con Ricardo Cortes (19 vittorie, una sconfitta ed un pari), ma dopo la visita medica (che lo aveva ritenuto idoneo…), è intervenuta la Commissione Atletica Californiana e lo ha definitivamente sospeso.

A Saint Nazaire con il sostegno del suo pubblico, Osman Aktas (31 anni, 29 vittorie, 24 sconfitte e due pari), ha conquistato del titolo francese dei pesi piuma battendo senza discussione Frederic Bonifai (37 anni, 33 vittorie, 29 sconfitte e 4 pari) ai punti in 10 rounds.  

 Buon rientro dell’abruzzese Ivan Fiorletta (18 vittorie, 3 sconfitte e 2 pari) che ha battuto al Palaghiaccio di Avezzano l’ungherese Tamas Suto  (4 vittorie e 6 sconfitte)  ai punti in sei round. Il pugile di De Clemente ha sempre tenuto in mano le redini del match  e soprattutto nel quarto e quinto round ha dimostrato una  netta superiorità nei confronti del suo avversario. Alla fine risultato largo  per Fiorletta  a cui il manager De Clemente sta preparando un incontro a livello Europeo. Nel derby e rivincita tra Giampiero Contestabile e Luigi Mantenga ha vinto il 26enne pugile avezzanese con largo margine. Partenza sprint di Contestabile con Mantenga al tappeto nel secondo round poi reazione di Mantenga che comunque anticipato sempre soprattutto negli ultimi due round non poteva che cedere il verdetto al pugile di casa. Per Stefano Castellucci duro confronto con lo slovacco Robert Blazo. Soprattutto all’inizio Castellucci ha dovuto subire le reazioni di Blazo e solo grazie alla sua determinazione  è riuscito a prevalere.

locandina-25-maggio-colori.jpgRistorante e boxe ormai sono  un binomio di garanzia grazie a Marcello Paciucci e Lamberto Petrecca che al Bajniero di Ostia Antica http://www.2out.it/wordpress/wp-content/uploads/2007/05/locandina-25-maggio-colori.jpg hanno organizzato un’interessante riunione di boxe che ha visto protagonisti  i due superleggeri Danilo Valerii e Pasquale Di Silvio. Il primo ha sconfitto dopo sei dure riprese Salah Merouchi, un marocchino trapiantato in Italia, che gli ha dato filo da torcere, mentre  Valerii non è riuscito ad imporre la sua boxe di fronte ad un avversario che teneva l’iniziativa e spesso lo chiudeva all’angolo per scaricare bordate di colpi veloci. Colpi troppo isolati da parte di Valerri che solo nel finale è “uscito” dal guscio  con alcune serie efficaci  al corpo ed al viso non sufficienti però a fargli ottenere tutto il verdetto. Di Silvio invece sta facendo sempre più onore al soprannome di “El Puma”: Colpi rabbiosi portati in serie da tre hanno frastornato Rosario Salemme, che ha terminato il match piuttosto provato. Il giovane della “Unicorner”  che viene seguito da due tifosi come  Domenico Spada e  Sandro Casamonica, ha incamerato il suo terzo successo, ma quello che più conta è che comincia a convincere i più  scettici.

 Per il titolo europeo dei pesi piuma lasciato vacante da Cyril Thomas, il 31enne Alberto Servidei (25 vittorie ed un pari), ha battuto ai punti in 12 rounds l’ukraino Yuri Voronin (33 anni , 24 vittorie di cui 17 prima del limite, 7 scionfitte e due pari). Circa un migliaio di spettatori ad  incitare, Alberto Servidei, sul ring del Pala De Andrè di Ravenna,  dove si è laureato campione d’Europa diventando il quinto a compiere  l’impresa nella storia del pugilato romagnolo. Lo scontro con Yuri Voronin, mancino, più agile e scattante, ma meno dotato strutturalmente, non è stato semplice ed  è risultata determinante la preparazione fisica, l’opportunismo, la determinazione dell’italiano. La chiave tecnica del confronto, considerata la guardia mancina dei contendenti, era l’uso del destro. Ma mentre Voronin, con quella sua aggressività costante, improntata sulla corta distanza , faceva seguire il sinistro al  destro corto , Servidei si preoccupava di portare il suo colpo migliore con l’obiettivo di spezzare  la trama offensiva dell’ukraino. Nei

 primi  rounds, il pugile di casa è piuttosto guardingo e il suo avversario lo colpisce a due mani con il sinistro finale che giunge sempre a segno. Dalla quinta ripresa, Servidei si rende conto che i colpi di Voronin non sono troppo pesanti ed inizia ad usare le armi che gli sono più congeniali come destro lungo ed un insistente sinistro. Nel sesto round, una ferita allo sopracciglio destro di Servidei, provocata da una testata di Voronin, accende un po’ di tensione all’angolo dell’italiano, ma è anche la circostanza che da una svolta al match. . Su di un destro corto al mento, Voronin accusa e  piega le gambe. Servidei capisce che la vittoria è a portata di mano e che la carica agonistica  dell’ucraino sta scemando. Sempre protetto dai suoi lunghi colpi, Servidei ormai tiene a distanza il suo avversario e lo colpisce con efficacia. Dopo aver vinto nettamente il decimo assalto, Servidei amministra il match con alcuni falli “tattici” tollerati dalla “mummia finnica” che (si fa per dire…) dirige il match. Al termine, i tre cartellini sono tutti per Servidei; due per 116 a 113, un cartellino per 115 a 113 . Nel sottoclou, una prestazione davvero brillante ed efficace del campione della Comunità Europea Michele Di Rocco, opposto al “navigato” superleggero ungherese Zoltan Kalocsai. Di Rocco, già proiettato verso lo scontro con Giuseppe Lauri del prossimo giugno, ha messo in mostra una determinazione e una precisione di rilievo. Kalocsai , probabilmente lontano parente del pugile che incontrò, per il mondiale Wbo, Grigorian, non è mai risultato un ostacolo per lo straripante pugile di Foligno. Fitta serie di colpi nel primo round; nel secondo round, dopo un campionario di destri e sinistri da manuale, investe Kalocsai con un sinistro alla punta del mento che manda al tappeto in modo definitivo l’ungherese. Diciottesimo risultato utile in carriera per Di Rocco e scroscianti applausi. Sorpresa  tra i pesi massimi, il ko del simpatico Gianluca Sirci. Contro il neo-pro romeno Adrian Marcu, un colosso di 120 kg che il  “dottor”  Sirci non vede neanche arrivare quando  spara  un gancio destro che si stampa sul suo mento e lo fa crollare al tappeto provocando anche lo slogamento di una caviglia. Tutto nel primo round.  Vittoria, nei supermedi, di Antonio Di Feto sui sei round, contro un modesto ma tenacissimo perdente  di professione, come il romeno Bogdan Stratila. Di Feto non riesce mai a prendere i sopravvento sul suo avversario. Si alternano così lunghe serie di scambi dove il mancino venuto dall’Est trova il modo di fare la sua figura. Vince Di Feto giustamente, ma ha sudato! Duro match anche per l’esordiente Antonio Grieco, opposto al collaudatore ungherese Lajos Orsos. Grieco è disposto a  pagare dazio  pur di imporre la sua boxe. Così le quattro riprese si  dipanano con  continui scambi sulla corta distanza, dove il pugile di Scapecchi ha prevalso ma con segni pesanti sul viso. Gradevole il match che ha visto Wesley Valbonesi, al suo terzo match professionistico, opposto al romeno George Grosu. Valbonesi non si risparmia ed attacca continuamente ma usa poco i colpi dritti ,che darebbero più sostanza alla sua boxe. Vince comunque con ampio margine ai punti.

Il mediomassimo kosovaro Vigan Mustapha, fratello di Mustapha Ilir , ha colto la seconda vittoria da professionista battendo nettamente ai punti in 6 rounds il 25enne torinese Maurizio Lovaglio (2 vittorie ed una sconfitta). Vigan ha mostrato buoni progressi in questo secondo impegno.

Dilettanti

Filippine - Bandiera Le Filippine dopo una lunga serie di negoziazioni hanno definitivamente dato l’annuncio  dell’ingaggio del tecnico cubano Raul Liranza (56 anni)  che guidera’ il team asiatico verso le Olimpiadi del 2008 . Liranza e’ l’uomo che fu dietro l’argento olimpico di Mansueto Velasco (Atlanta 1996)  che venne battuto in finale in modo controverso dal bulgaro Daniel Petrov . Percepirà un salario di 2000 ( duemila ) dollari al mese !

Si sono svolti a Varsavia i “ Campionati Juniores dell’Unione Europea ” . L’Italia ha partecipato con una rappresentativa formata da 4 atleti .  Nei pesi welters , Raffaele Munno viene battuto dal greco Ioannis Kimitsidis per 13 a 7 . In questa categoria si afferma l’inglese Billy Joe Saunders che batte il greco per RSC al 4° round ed in finale il bulgaro Manev per walk over . Nei pesi medi Valentino Manfredonia esce subito con il forte ungherese Kadri Amin ( 30 a 18 ) che vincera’ il torneo superando prima l’inglese Jordan Gosling per RSCO al 3 round ed in  finale il turco Murat Bezayt ( bronzo ai mondiali juniores )  per 28 a 15 . Buono l’esordio di Vincenzo Mangiacapre nei superleggeri che in rivincita , ripetendo il risultato di Pola , batte l’ostico uomo di casa , il polacco Lukasz Maciek  per 25 a 8 . Nel match successivo pero’ Mangiacapre incappa nel forte e gia’ pluridecorato rumeno Flavius Biea che lo batte per 24 a 10 . Mangiacapre cerca di sovvertire il pronostico attaccando continuamente l’avversario che pero’ ha gia’ l’esperienza sufficiente per gestire il match . Biea  vincera’ l’oro battendo  lo svedese Akil Adnan ( 32 a 20 ) ed il francese Samir Macrouh ( 35 a 23 ) . L’ultimo italiano in gara ci regala l’unica medaglia . Il peso massimo Francesco Rossano parte dai quarti e va subito in medaglia battendo l’estone Henri Lebedev per 21 a 8 . Rossano affronta il rumeno Aurel Manole e … la giuria , perdendo di un solo punto ( 17 a 16 ) dopo un bel match che con un’altra giuria avrebbe di certo  vinto ! Il problema e che questi paesi si scambiano continuamente pugili per le loro riunioni e molti arbitri sono anche allenatori . Quindi , quando c’e’ da “ spaccare un capello ” ( …e siamo buoni ! ) lo fanno per i loro amici . Senza sottovalutare  che il polacco Artur Spizka ( vincitore per abbandono al 2° round ) si e’ trovato di fronte il rumeno e non  l’ “ ostico ” Rossano che avrebbe potuto mandargli di traverso il risultato .  Un altro pugile vittima delle “ giurie ” è stato il peso leggero di origine italiana Anthony Cacace , figlio di un sorrentino stabilitosi a Belfast nel Nord Irlanda . Cacace si era spianato la strada battendo il francese Romain Jacob ( della famosa dinastia francese dei Jacob …) ma e’ stato “rapinato ” dalla giuria nel confronto con il  polacco Grolewski ( 15 a 15 con preferenza per il polacco … ) . Hanno tentato  il colpaccio anche nel match successivo con il greco Alexandros Kirsanidis ,  ma forse un barlume di pudore … ha fermato  la giuria ad un passo dalla seconda “rapina ”   12 a 11 !   Il torneo e’ stato vinto dal rumeno Bordeis . Nelle altre categoria da segnalare l’oro dei francesi nei pesi mosca con Oualid Belaouara che in finale ha battuto il polacco Mazik ( bronzo ai mondiali juniores ) per 29 a 14 . Gli inglesi hanno portato via tre ori con il già citato Saunders , con il peso gallo Michel Maguire ( ha battuto in finale il greco Sakov per abbandono al 2° round … ) ed il peso supermassimo bronzo ai mondiali juniores  Tyson Fury ( ha costretto all’abbandono l’ungherese Istvan Bernath … ) . I polacchi oltre al massimo Szpilka , hanno piazzato anche il  minimosca Rajnchold Bromboszcz ( 19 a 11 sull’ungherese  Istvan Ungvari … ) sul podio piu’ alto . I turchi hanno vinto nei mediomassimi con Melinsah Sarica che in finale ha battuto per 18 a 12 il bronzo mondiale junior , l’inglese Obed Mbwankongo (ai mondiali marocchini il risultato era andato all’inglese ! )  . Anche qui un verdetto troppo ampio e generoso con questo turco che aveva vinto di stretta misura ( con l’ungherese Lakatos 13 a 11 e con l’estone Karlson per 11 a 9… )  due match che avevano lasciato molti dubbi . Manca l’ultimo vincitore che è stato il peso piuma rumeno Paul Turcitu che in finale ha battuto per RSCO il greco Mirzaev .  

La Mongolia dopo lo svolgimento dei 24esimi Campionati Asiatici , comincia a sognare un oro olimpico , il primo nella sua storia .  L’attenzione pero’ non si concentra sul formidabile peso minimosca Purevdorj Serdamba che  ha battuto nella finale ed in rivincita il campione del mondo, il cinese Zou Shiming , bensi’  sul  quotato e forte peso piuma Enkhzorig Zoringbaatar . Questi che si era gia’ segnalato vincendo il Grand Prix di Usti della Repubblica Ceka , si e’ confermato a livelli più alti ad Ulan Bataar ( La Città degli Uomini Rossi ) in Mongolia  dove si e’ svolta la manifestazione . A questi campionati notata l’assenza delle Filippine e di alcuni forti elementi tailandesi . L’approssimarsi di tornei importanti come i mondiali e  le qualificazioni olimpiche , hanno sconsigliato di affrontare il viaggio per i rischi ( hanno partecipato molte nazioni di quell’area , con uomini un po’ grezzi tecnicamente , ma terribilmente efficaci con i pugni … ) che si potevano annidare lassu’ nella steppa di Gengis Khan !  Ma illustriamo brevemente il torneo che si e’ rivelato molto duro e non privo di sorprese . Nei minimosca eliminati i coreani Sung Song Suk , Gu Seung Hyeok ed il kazako Birzhan Zhakipov , si sono trovati di fronte nelle semifinali il mongolo Purevdorj Serdamba e l’uzbeko Olimjon Nazarov da una parte e Zou Shiming ed il forte indiano Amandeep Singh dall’altra . Tutto si e’ svolto secondo copione , con il mongolo vincitore per 14 a10 dell’uzbeko e con il cinese che s’impone 19 a 15 con l’indiano . Si affrontano per la seconda volta in pochi mesi , anche se nella categoria inferiore ( a Usti sia Perdamba che Shiming militarono nei pesi mosca … ) , il mongolo ed il cinese . Contrariamente ai pronostici , vince il mongolo per 12 a 7 in un match molto tattico dove la tecnica elusiva di Shiming viene sacrificata alla concretezza di Serdamba che , tanto per capirci , ad Usti ebbe tra le sue “ vittime ” un certo Salim Salimov .  Nei pesi mosca elementi molto qualificati ed approdano alle semifinali i migliori . Vince il kazako Mirsat Sersanbayev che in finale batte il lungo cinese Yung Bo ( che ha battuto il tagiko Anvar Yunusov a sua volta vincitore del koreano Kim Ki Suk … ) dopo aver eliminato l’esperto indiano Kumar .  Nei pesi gallo vince un altro mongolo da tener d’occhio ( finalista derubato ad Usti … ) , Enkhbat Badar Uugan che in finale supera l’uzbeko Orzubek Shaymov ( vincitore del tailandese Worapoj Petchkoom e del kazako Abutalipov … ) per 26 a 16 . La sorpresa in questa categoria e’ venuta al primo turno con l’eliminazione del quotato tagiko Sherali Dostiev battuto per preferenza e  dopo un serrato 11 a 11 , dal kirghizo Avazbek Abdullayev .   Il mongolo ha anche battuto l’indiano Akhil Kumar ed il cinese Gu Yu .   Nei pesi piuma la “ speranza  “ mongola Enkhzorig Zorigbataar non trova avversari di nome nel suo cammino , ma impressiona il modo con cui s’impone al kazako Yeldos Saidilin ( RSC 4 ) nella finale .Tra gli eliminati celebri , l’uzbeko Bohodirion Sultanov per mano del kirghizo Zalkar Bakirov . Nei pesi leggeri vince il nordcoreano Kim Song Guk ( argento olimpico ) , elemento forte ed esperto salito di categoria che in finale supera l’uzbeko Bekzod Khidirov per 17 a 4 . Da segnalare un iraniano molto interessante , Houman Karani, battuto solo in semifinale da Khidirov . Nei superleggeri e nei welters vince l’accoppiata kazaka formata dal campione del mondo Serik Sapiev e da Bakhit Sarsekbayev . Sapiev batte in finale il mongolo Byamba e Sarsekbayev un altro mongolo ,  Nandin  Erdene ( che aveva battuto il cinese Silamu ) . Nei medi e nei mediomassimi sono gli uzbeki a piazzare la doppietta , con Elshod Rasulov e Abbos Atoyev . Rasulov batte in finale l’indiano Mahimal Vijender che aveva causato la sorpresa eliminando il bronzo olimpico , il tailandese Suriya Prasathinpimai . Atoyev supera per 6 a 3 il cinese Zhang Xiaoping . Arriviamo ai pesi “pesanti ” ed abbiamo la sorpresa nei massimi con l’iraniano Ali Mazaheri che batte in finale il siriano Ghosun Sumar , ma compie l’impresa in semifinale battendo nettamente l’uzbeko bronzo ai mondiali Jasur Matchanov per 17 a 7 . Dotato di fisico imponente e cresciuto tecnicamente , Mazaheri e’ da tener d’occhio .  Nei supermassimi la guerra “ privata ” tra l’uzbeko Rustam Saidov ed il kazako Rustam Rygebayev stavolta si è svolta nel match iniziale ed ha visto prevalere Saidov per 30 a 12 . In finale invece Saidov si e’ trovato di fronte al cinese Zhang Zhilei e lo batte per 14 a 3 . Qui occorre fare un “ discorsetto ” sugli appoggi di cui godono i siriani che hanno un “ uomo dei bottoni ” che andrebbe… eliminato . L’Ahmed Wattar che non aveva affatto battuto l’iraniano Jassem Delavari, e’ stato poi spazzato via in un sol round da Saidov che e’ ricorso alle maniere forti …  per “ timore ” di giochetti strani .  Ghosun Sumar che ha battuto il kazako Khamzat Geliskhanov , ha poi perso con l’iraniano perché la missione … era finita ! La “ pulizia ” e’ cominciata ma  bisogna … continuare . Non ci vuole molto , basta solo controllare chi sono i “ ruffiani ” che procurano le “ donnine ” agli arbitri durante i tornei .   

TEAM  -  MONGOLO

Ridiamo… Ridiamo… Ridiamo… Ridiamo… Ridiamo… Ridiamo... Ridiamo...

Dopo il successo del “Gay Pride”  a Roma che ha visto la partecipazione di 150.000 manifestanti e di ben 3 ministri, protesta dei “latin lovers” romani che riscontrano problemi nel “rimorchiare” le straniere facendo leva sul famoso luogo comune del “maschio” italiano.

Intanto altre iniziative si preannunciano. Tra le più accreditate c’è quella dell’AEP (Associazione Eiaculatori Precoci) che si battono per l’abolizione degli alberghi …a ore!  Hanno ragione …che se  fanno loro di un ora?

Alcuni dimostranti durante la manifestazione sono stati avvicinati da alcuni passanti che hanno chiesto :” Ma voi soffrite di eiaculazione precoce?” Gli interpellati  con un sorrisetto beffardo hanno  risposto :” Noi mica soffriamo …  le donne soffrono!”. 

Lo so che siamo un po’ squallidi nel ricorrere a questi luoghi comuni, ma la storiella è carina o almeno così riteniamo…Il figlioletto di colore  arriva a casa un po' triste: "Baba', baba'... A sguola mi hanno rimbroverado, berghe' non ho saputo dire i nomi delle dita della mano. Non gredevo ghe fosse gosi' imbortante saberlo". "Bene, figlio, ora te li sbieghero' io i nomi, e berghe' sono cosi' imbordandi: Il brimo e' il legale...serbe ber firmare i dogumenti importanti. Il segondo e' l'audoridario...serbe ber dare ordini. Il derzo e' il baginale... si usa bagnato per... beh, un giorno lo sabrai. Il quarto e' il madrimoniale... li' si medde la vede nuziale. Il quinto e' il ricergadore... gerga nel naso, gerga nelle oregghie...". "Berdona, baba', capisgo bene duddo, bero' non mi e' ghiaro a gosa serve il derzo dito". "Ah, il derzo...figliolo, ti ho deddo che e' il baginale: si bagna un bo' con la saliba e ... serbe ber girare le bagine, bagina uno, bagina due...e gosi' fino a guando non finisci il libro".  Spurcacciun che penzavate?

Gennarino racconta che durante i funerali di un noto cammorista  di grossa e pesante corporatura, uno dei becchini durante l’ “alzata” si sia lasciato sfuggire un partenopeo : “Co’ pozzano accirere quanno pesa chistu…”.  ( che possiamo tradurre con : “Che lo possino ammazzare, accidenti  quanto pesa costui…”). Ma qualcuno dei presenti ha ricordato al becchino che la cosa era… già avvenuta …

Gli  automobilisti napoletani sono i più fantasiosi nel trovare scuse quando vengono fermati dai vigili. Un automobilista è stato fermato da un vigile perché aveva superato il limite di velocità. Il vigile :”Lei è in contravvenzione, non sa che il limite di velocita' e' 50  km  l'ora?".  E l’automobilista : "Si', ma je non tenevo intenzione di superarlo pe tutto chillu tiempo!”.  

 

Un napoletano viene fermato dai vigili :"Ma ha visto che è passato con il rosso?". "O Vero ? Nun me n’ero accuorto stavo parlanno o’ cellulare...".

 

Altra scenetta. In 7 (sette)  in una 500 Fiat. Il vigile :”Troppo peso mi dia la patente!”. L’automobilista :”Uh mamma mia e quant vulite che pesa na patente!”.

Napoli , Piazza Amedeo . Una pattuglia dei CC ferma una signora che con una Smart rossa aveva tagliato loro la strada. Il carabiniere : "Signo', devo toglierle 5 punti dalla patente!".  "Ma faccio sempre questa manovra!" protesta la signora. Il carabiniere :. "Se è per questo, Signo' ,potete farla tre volte ancora...".

Gennarino ha detto che il figlio a scuola è molto disciplinato. La ragione di tutta questa disciplina è il capo classe, un  colosso di 2 metri per 150 chili molto manesco soprattutto nei confronti di quelli  che fanno chiasso. Noi abbiamo eccepito dicendo che in realtà non era disciplinato… ma aveva  paura delle botte.  Gennarino ha  precisato : “No lui è disciplinato perché mi ha detto che in tal modo…rispetta l'enorme!" . Questa era veramente cretina e quindi è arrivata l’ora di chiudere.

BE ! VE LO RICORDATE IL “ RAGIONIERE CHE NON E’ DOTTORE “ ?

BENE DOVETE SAPERE CHE …. VE LO DICO LA PROSSIMA VOLTA

CIAO A TUTTI


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