C’è una massima di Martin Luther
King che dice : “ Non
e’ grave il clamore chiassoso dei violenti , bensi’ il silenzio spaventoso delle
persone oneste ” . L’AIBA sollecitata dalla sua Commissione Etica ha deciso di
fare “ pulizia ” . Tolti alcuni personaggi diventati troppo “ingombranti
” , ne rimangono purtroppo ancora molti altri in giro . Si tratta di ex “
fiancheggiatori ” , di ex conniventi ed in alcuni casi anche di ex complici che
hanno le loro responsabilita’ nell’aver fatto diventare “ ingombranti ” i
personaggi succitati . I principi a cui si e’ ispirata la Commissione Etica sono
quelli irrinunciabili ai quali per troppo tempo si e’ rinunciato . La ricerca
del risultato a tutti i costi ha “ drogato ” non solo gli atleti ma anche
qualche dirigente che , messi da parte i valori , si e’ adeguato alla situazione
. Niente , neanche la “ ragion di stato ” puo’ giustificare tali azioni. La
determinazione di fare pulizia dell’AIBA nasce da un’esigenza che diventa
una necessita’ : sviluppare un altissimo senso etico all’interno dell’
organizzazione sportiva . Ma nessuno si illuda che questi valori si possano
imporre con regolamenti e norme rigide Il rigore morale e’ qualcosa che
cominciamo a formarci da bambini
attraverso
l’esempio dei genitori , degli insegnanti e degli amici . E’ una bussola interna
che rafforziamo da adolescenti , da adulti , nelle prove della vita . Chi non si
e’ costruito questa bussola considera normale rubare , ingannare , tradire e…lo
fara’ sempre . Forse qualcuno pensa che chi ha sviluppato queste capacita’ e’
destinato a perdere , in un mondo governato dai furbi e dai corrotti , ma non e’
così perche’ chi ha scelto di essere retto ed ha rinunciato ad imbrogliare e’
portato a sviluppare altre capacita’ . Un po’ come il cieco che per
sopravvivere sviluppa l’olfatto e l’udito . L’onesto sviluppa molto piu’
l’intelligenza , la creativita’ e l’efficienza . Inventa , organizza ,
costruisce , ispira fiducia … ottiene credito . Quando hai bisogno di qualcuno
di cui fidarti non puoi che rivolgerti a lui ed anche il “ politico ” piu’
spregiudicato non puo’ farne a meno completamente . Questa e’ la sua forza e
per questo alla fine si afferma e rende vivibile la nostra societa’ . Quindi e’
necessario … andare avanti su questa strada e ci viene da sorridere ( ma siamo
indignati … ) quando l’Azerbaijan
, saputo della “ discarica ” di Doganelli , si e’ fatta avanti presentando il
proprio candidato non eletto al congresso .
Una richiesta che ci auguriamo non venga presa in considerazione
perche’ si respira finalmente un’ aria di pulizia e chi si e’ prestato a certi
giochi non puo’ essere credibile perche’ non ha rigore morale ! Il segnale
lanciato dall’AIBA e prima ancora dal CIO , non puo’ essere ignorato . Certi
personaggi e certi atteggiamenti non hanno piu’ ragione di esistere e di essere
tollerati . La massima olimpica di De Coubertin ( mai abrogata … ) recitava
che ” l’importante e’ partecipare ” … sarebbe ora di ritornare a quei sani
principi se vogliamo continuare a chiamarle … Olimpiadi .
Il tedesco di origine armena
Arthur “The King” Abraham
(27 anni, 23 vittorie di cui 18 prima del limite) ha conservato per la quarta
volta il titolo dei pesi medi dell’IBF battendo il canadese Sebastien Demers (27
anni, 20 vittorie ed una sconfitta ) per kot al 3° round. Demers ha
tenuto
bene per due rounds, procurando anche un ecchimosi sotto l’occhio di Abraham.
Nel terzo round però Abraham ha portato l’attacco sotto forma di un massiccio
bombardamento al corpo a cui ha fatto seguire un forte destro che ha imbambolato
il canadese che non è stato più in grado di riprendersi ed ha dovuto anche
incassare ulteriori pesanti colpi. “Io affronto solo avversari quotati. Demers
era pù grosso ed aveva un bel destro, ma io ero in splendida forma ed ho
vinto!”, ha detto un soddisfatto Abraham che, era reduce dalla vittoria pagata a
caro prezzo con Edison Miranda che, gli fratturò perfino una mascella. Tra gli
altri matches da segnalare l’ennesima bella preformance del peso massimo russo
oro olimpico Alexander Povetkin (27anni, 12 vittorie di cui 10 prima del
limite). Salgono di qualità i suoi avversari ma non cambiano i risultati ;
stavolta ad inchinarsi alla classe del russo è stato il canadese Patrice L’Hureux
(35 anni, 20 vittorie di cui 12 prima del limite 4 sconfitte ed un pari).
Povetkin ha messo in crisi il suo avversario fin dal primo round . Nel round
successivo una “mitragliata” di colpi si abbatte sul canadese che finisce alle
corde e subisce passivamente la punizione che viene subito fermata
dall’arbitro. In una eliminatoria IBF dei massimi leggeri, il tedesco Marco
Huck (19 vittorie di cui 14 prima del limite) ha battuto con verdetto a
maggioranza ai punti in 12 rounds il russo Vadim Tokarev (23 vittorie di cui 16
prima del limite, una sconfitta ed un pari) qualificandosi come sfidante al
detentore del titolo. Dopo un primo round sostanzialmente pari, Huck mostra la
sua maggior velocità nei confronti del russo e si avvantaggia nel punteggio.Il
match è molto tattico per il reciproco rispetto dell’altrui potenza. Tokarev
attacca e detta il ritmo ma è Huck che coglie i frutti migliori. Huck viene
penalizzato di un punto per una gomitata e negli ultimi tre rounds si produce in
un forcing che trova pronto alla risposta Tokarev. Huck vince per 117-110 sul
cartellino di due giudici, mentre il terzo ha un salomonico 114-114. Negli altri
matches da segnalare la vittoria del massimo leggero Alexander Frenkel (9
vittorie di cui 7 rima del limite) che ha battuto ai punti in 6 rounds Lukasz
Rusiewicz in un match a senso unico. Nei supermedi altra vittoria del tedesco
Karo Murat (10 vittorie ) che ha liquidato in soli due rounds il belga Mustapha
Stini. Murat è amministrato dal supermedio danese Mads Larsen di cui è anche lo
sparring.
L’americano Steve Cunningham
(20 vittorie di cui 10 prima del limite ed una sconfitta), ha cancellato l’unica
sconfitta in carriera (peraltro sempre contestata…) battendo il polacco dal nome
impossibile Krzysztof Wlodarczyk (37 vittorie di cui 27 prima del limite e due
sconfitte) con decisione a maggioranza ai punti in 12 rounds ed impadronendosi
del titolo IBF dei massimi leggeri. Il match si è svolto a Katpowice in Polonia
ed ha visto fin dall’inizio un Cunningham molto più attivo che lavorava molto
con il suo jab. Dal canto suo il polacco pur bloccando molti colpi
dell’americano era troppo parsimonioso nel portare i suoi. Nel
quarto
round il polacco accusando una ditata in un occhio mette il ginocchio a terra.
Il match prosegue senza sussulti fino al 10° round finchè i due non decidono di
fare sul serio e gli ultimi due rounds sono pieni di scambi di colpi che,
addirittura finiscono oltre il suono del gong. Anche in questa occasione però
l’americano si mostra superiore ed i giudici si esprimono in suo favore : 116 a
112, 115 a 112 e 114 a 114. “Mi sento felice in questa nuova pelle di campione
del mondo! Lui è forte e si batte bene …bisogna essere altrettanto forti per
batterlo!”, ha detto un gongolante Cunningham. In un altro match di rivincita,
il campione IBC dei pesi welters Rafal Jackiewicz (26 vittorie di cui 14 prima
del limite, 8 sconfitte ed un pari), ha battuto per kot al 6° round il cileno
Joel Mayo (40 vittorie di cui 25 prima del limite ed 11 sconfitte). L’anno
scorso Jackiewicz aveva battuto Mayo solo ai punti in 12 rounds con un verdetto
che aveva suscitato molte polemiche. Il superwelter Damian Jonak (13 vittorie di
cui 9 prima del limite) ha conquistato il titolo ad WBC dei giovani battendo ai
punti in 10 rounds il russo Michael Schubov (10 vittorie e due sconfitte). Già
nel 2° round Jonak ha messo al tappeto Schubov con due ganci destri. Un altro
destro poi lo ha nuovamente spedito al tappeto poco dopo. Jonak ha poi
pazientemente controllato il match con jabs e ganci sinistri , mentre si è
assistito ad un ritorno di Schubov negli ultimi due rounds che però non è stato
sufficiente a fargli recuperare in qualche modo il, verdetto. I cartellini ,
tutti in favore di Jonak hanno avuto questo dettaglio 96-92, 96-91 e 96-92. Nei
pesi massimi il polacco residente in Canada, Art Binkowski (16 vittorie di cui
11 prima del limite , una sconfitta e 3 pari) ha battuto per kot al 7° round
Totu Mubenga (12 vittorie e 6 sconfitte). Sempre nei pesi massimi, vittorie per
Sergei Babich (9 di cui 7 prima del limite) che ha battuto con decisione
controversa il rumeno Mihai Iftode.
Prima
di partire per un tour
nella sua natia Irlanda, il peso medio John Duddy (20 vittorie di cui 15
prima del limite), ha voluto “concedersi” per un’ultima volta ai suoi tifosi
americani, battendo ai punti in 10 rounds Dupre Strickland (18 vittorie, 2
sconfitte ed un pari). Il match si è svolto nel Beacon Theater di New York city
e sembrava di facile gestione per Duddy che già nel primo round, con un gancio
sinistro, aveva messo al tappeto il rivale. Strickland (che aveva preso anche
un colpo mentre era con il ginocchio a terra…) però si è rialzato ed ha fatto in
modo che l’irlandese facesse tutti i rounds previsti, infliggendogli anche due
ferite. Duddy ha comunque vinto largamente il confronto, chiudendo con un
vantaggio che variava dai 10 agli 11 punti. Sempre nei pesi medi il polacco
Pawel “Toro Scatenato” Wolak (15 vittorie di cui 10 prima del limite) ormai
residente a New York, ha battuto Anthony Little (7 vittorie e 7 sconfitte)
costringendolo ad abbandonare all’inizio del 3° round. Match che ha visto il
solito furiosoe massiccio attacco dell’aggressivo Wolak, fin dalle prime
battute. Ancora pesi medi con quello che viene ritenuto la “speranza” più
concreta dell’area newyorchese: Peter “Kid Chocolate” Quillin (12 vittorie di
cui 11 prima del limite). Già nel primo round, Quillin, pur boxando a distanza
mette al tappeto con un gancio sinistro Victor Paz (9 vittorie, 4 sconfitte ed
un pari). Mancano pochi secondi alla fine del round e Quillin non riesce a
“capitalizzare” il successo. Niente paura, perché appena inizia il secondo
round, “Kid Chocolate” mette due volte al tappeto il rivale provocando
l’intervento dei “secondi” di Paz. Nei superwelters, un altro irlandese prova la
strada americana. Si tratta di Henry Coyle che coglie il secondo
successo
battendo Samuel Ortiz Gomez in un solo round.
Ancora due convincenti
prestazioni dei fratelli Peterson! Questa volta si sono esibiti nella DC
Amory di Washington davanti al pubblico di casa (3.876 spettatori) ed alla
presenza di vari campioni venuti ad ammirarli. Comincia il peso leggero
Anthony Peterson (22 vittorie di cui 16 prima del limite che affronta il
dominicano Luis Ernesto Jose (27 vittorie di cui 24 prima del limite, 5
sconfitte e 2 pari), per difendere il titolo NABO in suo possesso. Peterson
parte subito forte ma il dominicano resiste nella sua guardia ermetica. Dalla
seconda parte del match Peterson comincia a martoriarlo con pesanti combinazioni
al corpo, finchè nel 9° round chiude l’incontro con una spettacolare
combinazione al corpo che poi conclude con un gancio al capo. Jose mette il,
ginocchio a terra ed appare visibilmente provato e viene “ritirato” dai suoi
preoccupati secondi. Nei superleggeri l’altro fratello Lamont (21 vittorie di
cui 9 prima del limite) batte il veterano James Brown (23 vittorie, 11 sconfitte
ed un pari) dominando il più basso avversario con combinazioni di ganci ed
uppercuts. Nerll’ottavo rounds finalmente interviene l’arbitro a salvare il
malcapitato Brown che pochi giorni prima aveva perso la madre. Nei pesi
superleggeri il 24enne Ty Barnett (8 vittorie ed un pari) ha battuto ai punti in
6 rounds con decisione unanime il più esperto Armando “El Policia” Cordova.Nei
superwelters, il 20enne Jessie “The Beast” Nicklow (11 vittorie ed un pari)
comincia a farsi conoscere anche fuori e batte per kot al 3° round iol veterano
Larry Brothers.
Al Doubletree Hotel di Ontario in
California,
impressionante esibizione del picchiatore peso gallo Yohnny Perez (11 vittorie
di cui 8 prima del limite) che ha messo ko al primo round l’ex olimpico
messicano Samuel Lopez. Perez che è un colombiano stabilitosi a Santa Fè Springs
negli
USA
, ha inquadrato il rivale proteggendosi dietro il suo sinistro e girandogli
intorno. Durante uno scambio , il colombiano con un perfetto diretto destro
d’incontro ha colpito la mascella del rivale mettendolo a sedere! “Avevo
lavorato duro per questo match . Aspettavo solo il momento che si scoprisse e
quando è andato giù… ho capito subito che non si sarebbe più rialzato!”. Nei
pesi piuma, Adam Carrera (19 vittorie e 2 sconfitte) ha battuto con decisione
unanime ai punti in 10 rounds Juan Ruiz (22 vittorie e 4 sconfitte). Si è
trattato di un match tra due pugili molto dotati entrambi reduci da una
sconfitta nel match precdente. Nella prima parte del match è stato il più basso
Ruiz ha dettare il ritmo, ma dal quinto round ha cominciato a perdere colpi.
Carrera a questo punto ha cominciato a trovare con precisione e continuità la
faccia di Ruiz che già aveva subito una ferita nel corso del secondo round.
Malgrado la menomazione Ruiz si è battuto con coraggio contro un Carrera che ha
finito molto forte.
Il peso leggero Dominic
Salcido (12 vittorie di cui 6 prima del limite) ha compiuto un sensibile
passo avanti con la sua convincente vittorie ai punti in 10 rounds sull’ex
sfidante al titolo mondiale Julio Gamboa (26 vittorie, 11 sconfitte e 2 poari).
Salcido ha mostrato calma e padronanza di ring, agendo con pazienza ed è stato
abile ad infliggere un atterramento allo stagionato avversario con un sinistro
d’incontro nel corso del primo round. Lavorando dietro il jab Salcido si è
difeso egregiamente e inserendosi con colpi ficcanti nella guardia di Gamboa che
si è comunque ben comportato ha comunque piazzato i suoi colpi anche se non
sufficienti a fargli vincere un match che alla fine lo ha visto “sotto” di 7 e 8
punti.Il supermosca Manuel Roman (10 vittorie e due pari) ha battuto ai punti
in 6 rounds Ernie Marquez. Tutti e tre i giudici si sono espressi in favore
di Roman : 59-55, 59-55 e 58-56.
All’Isleta
Casino di Albuquerque,
circa 2800 spettatori hanno seguito il match che non ti aspetti. Sembrava tutto
predisposto per far fare bella figura al combattivo peso welter Jesus
Soto-Karass (16 vittorie, 3 sconfitte e 3 pari) ed invece il suo avversario
Gilberto “Gordo” Venegas non ne ha voluto sapere e gli ha dato filo da torcere
fino ad impattare in 12 rounds di un match valevole per il titolo WBC
intercontinentale. Si è trattato di un’autentica guerra con i due avversari che
non si sono risparmiati e con Karass che ha ricevuto anche un punto di
penalizzazione per un colpo basso inesistente. Nei pesi leggeri Brandon Rios
(21anni, 15 vittorie di cui 10 prima del limite) ha battuto ai punti in 6 rounds
Carlos Madrid dopo aver trovato molte difficoltà ad imporsi al più basso
avversario che si faceva valere nella corta distanza. Nell’ultimo round
interviene l’arbitro Tony Rosales che senza aver “preparato” il richiamo,
penalizza di un punto e priva almeno del pari Madrid. Nei superwelters Austin
Trout (10 vittorie di cui 8 prima del limite), ha trasformato Abdias Castillo in
un punching-ball umano che ha assorbito ogni genere di colpi replicando ad ogni
mazzata con uno sfrontato e patetico : “E’ tutto quello che sai fare?”. Nei
pesi piuma Miguel Angel Garcia (8 vittorie di cui 6 prima del limite) ha battuto
Carlos Zambrano per kot al 2° round.
L’indonesiano
Daud Cino Jordan (16
vittorie di cui 12 prima del limite), ha conquistato il vacante titolo dei
giovani della WBO dei pesi
piuma
, mettendo ko in 8 rounds il filippino Reman Salim. Boxando contrariamente alle
sue abitudini con calma e pazienza, proprio all’inizio dell’8° round Jordan ha
colpito il filippino al costato mandandolo a terra, da dove non si è più
rialzato. Si preannuncia una sfida tutta indonesiana con il “monumento” Chris
John e Jordan non si tira certo indietro :” Tutti mi dicono che non posso
battere John, ma nella boxe …mai dire mai!”. Da parte sua il manager di John ha
detto :” Prima di pensare a John , Jordan deve battere Aleks Bajawa !”. Bajawa
è lo sparring preferito di Chris John.
In Tailandia a Kuchinarai,
il 24enne Rachamongol Sor Ploenchit con soli 4 matches all’attivo ha
battuto ai punti in 12 rounds il connazionale Tithicon Singwangcha (9 vittorie
ed una sconfitta), conquistando il titolo ABCO ad interim dei pesi gallo. Si è
trattato di un match stupendo con i due atleti impegnati in scambi serrati fino
al termine del match in cui ha prevalso il pugile più veloce. In un altro match
l’ex sfidante al titolo mondiale, il peso piuma Terdsak Jandaeng (28 vittorie di
cui 18 prima del limite e 2 sconfitte) ha facilmente chiuso il match al 1° round
con il giapponese Yamato Mitsuboshi. Anche l’ecx campione del mondo dei
minimosca, Ratanapol Sor Vorapin (49 vittorie di cui 38 prima del limite, 6
sconfitte ed un pari) è stato molto sbrigativo mettendo ko in due rounds il
giapponese 15enne Takayuki Okimoto! Veramente senza commenti questo risultato
che dimostra l’assoluta leggerezza degli organizzatori tailandesi e la colpevole
assenza della locale lega professionistica. Ricordiamo che da mesi, dopo la
morte del pugile Sosnorio, la federazione professionistica filippina ha
adottato un boicottaggio nei confronti degli organizzatori tailandesi.
Ed
a proposito di ragazzini
segnaliamo l’ennesima vittoria del peso welter messicano di Guadalajara ,
Saul Alvarez (alto 1.74) , che a Tepic ha battuto Jesus Abel Hernandez
per kot al 2° round . Alvarez ha solo 16 anni (è nato a luglio del 1990 ed ha
esordito ad ottobre del 2005 quando ne aveva solo 15!) ed ha vinto 8 matches (7
prima del limite ) pareggiandone uno. Il suo ultimo avversario oltre ad essere
più vecchio di lui era anche il più esperto da lui incontrato con un record di
14 vittorie, 4 sconfitte ed un pari. Alvarez il cui nome per esteso è Santos
Saul Alvarez Barragan ed è diretto da Jose Reynos manager dell’ex campione del
mondo Oscar Larios.
All’Irvine Marriott
, il superpiuma Josesito Lopez (20 vittorie e d2 sconfitte), ha battuto
ai punti in 8 rounds Octavio Narvaez. Chiaramente in svantaggio Narvaez si è
lasciato andare ad una serie di scorrettezze culminate con un paio di colpi
bassi che gli hanno fatto toglier anche tre punti. Nei pesi massimi, Eric Fields
ha conseguito il 5° successo da professionista battendo nettamente ai punti in
6 rounds Cornell Davis. Impressionante fisicamente, Fields ( che è stato a più
riprese campione USA dei
dilettanti…)
ha devastato con il suo lavoro al corpo il povero Davis.
Ancora una vittoria per Alonzo
Butler ( 27 anni, 36
vittorie di cui 19 prima del limite, un pari ed un no contest) che nella
Northern Quest Casino di Airway Heights (Washington) ha battuto per kot al 1°
round Ralph West, dopo averlo messo due volte al tappeto! Sempre nei pesi
massimi, il 24enne Chauncy Welliver (32 vittorie, 3 sconfitte e 4 pari) ha
battuto Corey Williams per kot al 6° round. Welliver ha dominato il confronto
chiudendolo con un gancio sinistro al 6° round. Ancora massimi con il 23enne
canadese Shane Andreesen (5 vittorie) che batte Jose Beltran per kot al 1°
round.
A Kansas City,
il peso piuma Marcos Ramirez ( 25 vittorie di cui 16 prima del limite) ha
battuto ai punti in 12 rounds in un match molto equilibrato e combattuto il
brasiliano Adailton De Jesus (19 vittorie di cui 17 prima del limite). De Jesus
ha subito un richiamo per colpo basso nel 9° round. Nei massimi leggeri l’ “All
American Boy” Rob Calloway (63 vittorie di cui 51 prima del limite , 7
sconfitte
ed un pari), ha battuto per kot al 3° round Chris Thomas dopo una lunga scarica
di colpi.
Nei pesi medi, Kevin Finley (11
vittorie ed un pari) ha battuto in un match molto duro Brandon Wooten ai punti
in 6 rounds.
L’ex stella del rugby australiano,
il peso massimo Salomon Haumona (11 vittorie) , ha battuto in un solo round a
Coffs Harnbour nel South Wales australiano , Oscar Telemaila . Salomon Haumona è
figlio dell’ex campione australiano dei pesi massimi Maile Haumono ed è allenato
dal super competente allenatore Johnny Lewis che ha portato al titolo mondiale
gente come Jeff Fenech, Kosta Tszyu, Jeff Harding, Gary St Claire…
Ad
Osaka in Giappone,
l’ex campione della WBA dei minimosca il 20enne Koki Kameda (15 vittorie
di cui 11 prima del limite), dopo aver atterrato due volte l’indonesiano Irfan
Ogah l’ha battuto per kot all’8° round. Coraggiosa e disperata difesa di Ogah
che ha resistito a tutti gli attacchi di Kameda e che è stato tolto di gara
dall’arbitro per timore che l’accanimento di Kameda procurasse seri guai
all’indonesiano. Kamed dopo aver lasciato la cintura dei minimosca per ragioni
di peso è attualmente in cima alle classifiche WBa e WBC dei pesi mosca. In un
altro match, il mancino peso welter Akibe Ushiwakamaru (15 vittorie di cui 14
prima del limite), ha battuto per ko al 2° round l’indonesiano Jack Macan.
Poveri organizzatori giapponesi
a cui capita davvero di tutto. A Kytayushu, il supergallo locale Kazuyoshi Niki
, doveva affrontare il tailandese Khrongchai Soh Tiabkhun che però all’ultimo
istante non si è presentato perchè impegnato a sventare (è un militare…) il
tentativo di colpo di stato dell’ex primo ministro Taksin. A questo punto
l’avversario di Kenji Ohba, il tailandese Petchbhuphan Sishpra-ifah (un peso
mosca) è stato “dirottato”verso Niki per calmare gli animi “bollenti” dei
numerosi tifosi convenuti per ammirare il loro idolo. Niki li ha fatti felici
perché ha messo l’avversario ko al 4° round.
Al
Pavillion di San Jose in California
, ritorno alla vittoria per il peso massimo James Tooney (70 vittorie di
cui 43 prima del limite, 6 sconfite e 3 pari) che ha battuto in modo
controverso in 10 rounds Danny Batchelder (325 vittorie, 5 sconfitte ed un
pari). Era il rientro per il 38enne ex campione dopo la sconfitta con Samuel
Peter. Match che è sembrato la copia a livello pesi massimi di Jermain Taylor e
Cory Spinks (non è un complimento!). Subito dopo il match sono cominciati i guai
antidoping per Tooney che pare fosse positivo agli steroidi. In un altro match,
il ghanese Takeh Oruh (14 vittorie), ha battuto ai punti e con verdetto a
maggioranza in 6 rounds,
Jason
Govern.
Ad Albuquerque,
la campionessa dei welters Holly Holm (19 vittorie, una sconfitta e ude
pari), ha collezionato un’altra cintura battendo nettamente ai punti e vincendo
tutti i 10 rounds la connazionale Chevelle Halback. Dopo un lungo periodo di
assenza di circa tre anni, il 32enne ex campione dei supergallo della WBA,
Clarence “Bone” Adams (43 vittorie di cui 19 prima del limite, 6 sconfitte e 4
pari), ha ottenuto la seconda vittoria dal rientro, dominando David Martinez ai
punti in 10 rounds.
Dall’Argentina arriva la notizia
dell’ennesima vittoria del figlio d’arte , il superwelter Luciano Leonel Cuello
( 23 anni, 16 vittorie) che a La Plata, ha battuto Cristian Ricardo Rizzo ai
punti in 8 rounds. Rimaniamo in Argentina e precisamente a Caseros dove il
superpiuma Johnatan Victor Barros detto “Yoni” (23 anni, 16 vittorie ed un pari)
ha messo ko in 9 rounds Gerardo Ramon Gomez. Nei superleggeri il 31enne Victor
Hugo Castro (26 vittorie e 3 sconfitte ), detto “El Negrito” ha costretto
all’abbandono nel 5° round Raul Zambiano. Sempre da Caseros da segnalare che il
30enne Hector Alberto Gonzalez ha battuto con decisione a maggioranza ai
opunti in 4 rounds Manuel Pelliza. Dov’è la notizia? Nel fatto che per Gonzalez
si è trattato della prima vittoria dopo 13 sconfitte e 5 pari!
Nella Custom House di Londra,
il 31enne mediomassimo Tony Oakey (24 vittorie e due sconfitte) ha vinto
il titolo britannico, mentre il suo
avversario
Steve Spartacus, ha vinto il cuore del pubblico! Incessante per tutto il match
l’azione di Oakey con Spartacus che rifiutava di legare o di porre in atto
tattiche ostruzionistiche anche quando era in evidente inferiorità. Proprio sul
finire del match un gesto di rilassamento (le mani sui fianchi…) dovuto alla
stanchezza, ha consentito ad Oakey di di spingerlo alle corde e di travolgerlo
con una lunga serie di colpi, interrotta dall’ arbitro che ha sancito la fine
del match. Nei superleggeri il 28enne Lenny Daws (15 vittorie ed una sconfitta)
mostra sprazzi di classe nel battere ai punti in 6 rounds Bily Smith. Vittoria
anche per il peso medio 26enne Matthew Thirwall (16 vittorie e due sconfitte)
che batte David Kirk ai punti in 4 rounds dopo aver preso anche qualche duro
colpo. Nei massimi leggeri il giamaicano residente in Canada Troy Ross (31anni,
16 vittorie di cui 12 prima del limiteed una sconfitta) ha messo 4 volte al
tappeto il veterano Tony Booth prima che l’arbitro decidesse di chiudere il
match alla seconda ripresa.
L’armena
Susianne Kentichian
(17 vittorie di cui 13 prima del limite), ha battuto con verdetto controverso
la francese Nadia Hockmi (9 vittorie, 5 sconfitte ed un pari) ai punti
in 10 rounds, in un combattuto confronto. Il match si è svolto a Colonia e la
Kentichian ha conservato la corona WBA dei pesi mosca. La Hockmi recentemente
aveva impattato con la nostra Simona Galassi. Nei pesi medi Sebastian Zbik (18
vittorie) ha difeso il suo titolo intercontinentale WBO battendo nettamente ai
punti in 12 rounds l’argentino Alejandro Gustavo Falliga (12 vittorie, 2
sconfitte e 2 pari). Nei pesi medi ancora un0’impressionante esibizione del
kazako Gennady Golovkin (8 vittorie tutte prima del limite) che sembra destinato
a ripercorrere da professionista le stesse tappe che ne hanno sancito la gloria
amatoriale. Sergey Khomistsky (17 vittorie, 4 sconfitte ed un pari) è stato
fermato per la prima volta in carriera dal kazako , dopo essere finito 4 volte
al tappeto, nel 5° round. Nei supermedi Natascha Ragosina (14 vittorie),
campionessa WBA,WBF,GBU ha dominato Dakota Stone, in un match di rivincita , ai
punti in 10 rounds.Nei pesi massimi Sebastian Kober (8 vittorie tutte prima del
limite), ha battuto in soli 2 minuti ed 11 secondi Gene Valdez (6 vittorie e 4
sconfitte), mettendolo tre volte al tappeto.
A Gifhorn in Germania il
promettente supermedio 25enne Eduard “Eddy” Gutknecht (8 vittorie), ha messo ko
in due rounds il lituano Joseph Sovijus.
Parliamo un po’ di Francia,
con il peso gallo 28enne Mohamed Bouleghcha (8 vittorie, 3 sconfitte e due
pari) che ad Aulany Sous Bois ha battuto Nordine Barmou ai punti in 8 rounds con
decisione unanime aggiudicandosi la “Coppa di Francia”. Vince la “Coppa” anche
Abdoul
Soukouna
(7 vittorie, 4 sconfitte e 3 pari) nei superleggeri battendo sempre ai punti in
8 rounds il pugile locale Brahim Bariz. Per finire pesi medi con Mehdi Bouadla
(11 vittorie ed una sconfitta) che batte per getto dell’asciugamano Guy Dia Nioh
(6 vittorie e 15 sconfitte) al 4° round.
Dopo un anno di assenza
torna sul ring l’ex olimpico Abdel Jebahi (21 vittorie, 3 sconfitte ed un
pari) che nella COSEC di Vieux Wallerand ha battuto il boliviano Benjamin Robles
per kot al 4° round. Jebahi partecipò alle Olimpiadi di Sydney nonostante
avesse perso la qualificazione con Brunet Zamora (a Liverpool);
successivamente, a qualche mese dalle Olimpiadi, Zamora fu trovato positivo ai
controlli antidoping per aver assunto un diuretico per calare di peso e fu
sostituito da Jebahi.
Ad
un mese dall’atteso match di rivincita
con Myriam Lamare, la lorenese Anne Sophie Mathis ( 15 vittorie di cui 13
prima del limite ed una sconfitta), ha affrontato e battuto la bulgara
Borislava Goranova dal record zeppo di sconfitte, per ko al 4° round. Il match
si è svolto a Dombasle ed ha visto la Mathis partire subito forte e mettere una
prima volta al tappeto la rivale che si rialzava ma vi finiva nuovamente per un
gancio destro. La bulgara si rialzava e si arrivava al 4° round, quando la
Mathis prende il tempo all’avversaria e piazza un pesante gancio sinistro che
mette definitivamente ko la Goranova. Dopo un anno di assenza si è rivisto sul
ring il supergallo Tuncay Kaya (24 vittorie, 1 sconfitte e 4 pari) che ha
battuto Samir Ferhat ai punti in 6 rounds. Nei pesi massimi i francesi
cominciano ad incuriosirsi a Gregory Tony che ha vinto il 3° match per ko al 1°
round , mandando a gambe levate il rumeno Ion Voica.
A
Dudelange in Lussemburgo,
il peso massimo Johan Duhaupas (26 anni e 13 vittorie ) ha battuto per
squalifica alla 4^ ripresa l’ungherese Zoltan Petrany. Nella stessa serata, il
francese Julien Marie Sainte (10 vittorie di cui 8 oprima del limite), ha
battuto per kot al 3° round l’ungherese Slavo Merva.
A Hyeres
invece il supermedio Kamel Belhachemi (8 vittorie) ha battuto ai punti in 6
rounds Tarek Kaidouri in un match nel quale il pugile locale si è mostrato più
attivo nei confronti di un irriducibile avversario.
Per
la serie “meglio che
te stavi zitto”, George Foreman ha dichiarato in una sua nuova biografia
di essere stato drogato a sua insaputa durante il match con Mohamed Ali svoltosi
il 30 ottobre a1974 a Kinshasa nello Zaire . Secondo lui un male intenzionato
versò una droga nella sua bevanda un’ora prima di salire sul ring. Chissà perché
ha aspettato 33 anni per parlare? Naturalmente… non ha prove.
Perfino in Spagna
dove si trovava per recuperare lo stato fisico, lo scozzese Scott Harrison
ex campione del mondo della WBO, riesce a mettersi nei guai per il suo carattere
rissoso. Ad Alahurin El Grande in Andalusia insieme ad altri due connazionali
ubriachi, ha aggredito un avventore ed il proprietario di un bar ed è stato
arrestato dalla polizia locale. Harrison che ha problemi con l’alcool, aveva già
trascorso più di un mese in una prigione britannica per aver aggredito un
poliziotto.
Il peso medio Marcos Primera
(20 vittorie, 17 sconfitte e 2 pari) è stato bandito dalla California per
“irregolarità” nella cartella
dello
SCAN del suo cervello. Primera doveva combattere a San Jose con Ricardo Cortes
(19 vittorie, una sconfitta ed un pari), ma dopo la visita medica (che lo aveva
ritenuto idoneo…), è intervenuta la Commissione Atletica Californiana e lo ha
definitivamente sospeso.
A Saint Nazaire
con il sostegno del suo pubblico, Osman Aktas (31 anni, 29 vittorie, 24
sconfitte e due pari), ha conquistato del titolo francese dei pesi piuma
battendo senza discussione Frederic Bonifai (37 anni, 33 vittorie, 29 sconfitte
e 4 pari) ai punti in 10 rounds.
Buon
rientro dell’abruzzese
Ivan Fiorletta (18 vittorie, 3 sconfitte e 2 pari) che ha battuto al
Palaghiaccio di Avezzano l’ungherese Tamas Suto (4 vittorie e 6 sconfitte) ai
punti in sei round. Il pugile di De Clemente ha sempre tenuto in mano le redini
del match e soprattutto nel quarto e quinto round ha dimostrato una netta
superiorità nei confronti del suo avversario. Alla fine risultato largo per
Fiorletta a cui il manager De Clemente sta preparando un incontro a livello
Europeo. Nel derby e rivincita tra Giampiero Contestabile e Luigi Mantenga ha
vinto il 26enne pugile avezzanese con largo margine. Partenza sprint di
Contestabile con Mantenga al tappeto nel secondo round poi reazione di Mantenga
che comunque anticipato sempre soprattutto negli ultimi due round non poteva che
cedere il verdetto al pugile di casa. Per Stefano Castellucci duro confronto con
lo slovacco Robert Blazo. Soprattutto all’inizio Castellucci ha dovuto subire le
reazioni di Blazo e solo grazie alla sua determinazione è riuscito a prevalere.
Ristorante
e boxe ormai sono un binomio
di garanzia grazie a Marcello Paciucci e Lamberto Petrecca che al Bajniero di
Ostia Antica
http://www.2out.it/wordpress/wp-content/uploads/2007/05/locandina-25-maggio-colori.jpg
hanno organizzato un’interessante riunione di boxe che ha visto protagonisti i
due superleggeri Danilo Valerii e Pasquale Di Silvio. Il primo ha sconfitto dopo
sei dure riprese Salah Merouchi, un marocchino trapiantato in Italia, che gli ha
dato filo da torcere, mentre Valerii non è riuscito ad imporre la sua boxe di
fronte ad un avversario che teneva l’iniziativa e spesso lo chiudeva all’angolo
per scaricare bordate di colpi veloci. Colpi troppo isolati da parte di Valerri
che solo nel finale è “uscito” dal guscio con alcune serie efficaci al corpo
ed al viso non sufficienti però a fargli ottenere tutto il verdetto. Di Silvio
invece sta facendo sempre più onore al soprannome di “El Puma”: Colpi rabbiosi
portati in serie da tre hanno frastornato Rosario Salemme, che ha terminato il
match piuttosto provato. Il giovane della “Unicorner” che viene seguito da due
tifosi come Domenico Spada e Sandro Casamonica, ha incamerato il suo terzo
successo, ma quello che più conta è che comincia a convincere i più
scettici.
Per il titolo europeo dei
pesi piuma lasciato vacante da Cyril Thomas, il 31enne Alberto Servidei
(25 vittorie ed un pari), ha battuto ai punti in 12 rounds l’ukraino
Yuri Voronin
(33 anni , 24 vittorie di cui 17
prima del limite, 7 scionfitte e due pari). Circa un migliaio di spettatori ad
incitare,
Alberto Servidei, sul ring del Pala De Andrè di Ravenna, dove si è
laureato campione d’Europa diventando il quinto a compiere l’impresa nella
storia del pugilato romagnolo. Lo scontro con Yuri Voronin, mancino, più agile e
scattante, ma meno dotato strutturalmente, non è stato semplice ed è risultata
determinante la
preparazione
fisica, l’opportunismo, la determinazione dell’italiano. La chiave tecnica del
confronto, considerata la guardia mancina dei contendenti, era l’uso del destro.
Ma mentre Voronin, con quella sua aggressività costante, improntata sulla corta
distanza , faceva seguire il sinistro al destro corto , Servidei si preoccupava
di portare il suo colpo migliore con l’obiettivo di spezzare la trama offensiva
dell’ukraino. Nei
primi rounds, il pugile di casa
è piuttosto guardingo e il suo avversario lo colpisce a due mani con il sinistro
finale che giunge sempre a segno. Dalla quinta ripresa, Servidei si rende conto
che i colpi di Voronin non sono troppo pesanti ed inizia ad usare le armi che
gli sono più congeniali come destro lungo ed un insistente sinistro. Nel sesto
round, una ferita allo sopracciglio destro di Servidei, provocata da una testata
di Voronin, accende un po’ di tensione all’angolo dell’italiano, ma è anche la
circostanza che da una svolta al match. . Su di un destro corto al mento,
Voronin accusa e piega le gambe. Servidei capisce che la vittoria è a portata
di mano e che la carica agonistica dell’ucraino sta scemando. Sempre protetto
dai suoi lunghi colpi, Servidei ormai tiene a distanza il suo avversario e lo
colpisce con efficacia. Dopo aver vinto nettamente il decimo assalto, Servidei
amministra il match con alcuni falli “tattici” tollerati dalla “mummia finnica”
che (si fa per dire…) dirige il match. Al termine, i tre cartellini sono tutti
per Servidei; due per 116 a 113, un cartellino per 115 a 113 . Nel sottoclou,
una prestazione davvero brillante ed efficace del campione della Comunità
Europea Michele Di Rocco,
opposto al “navigato” superleggero ungherese Zoltan Kalocsai. Di Rocco, già
proiettato verso lo scontro con Giuseppe Lauri del prossimo giugno, ha messo in
mostra una determinazione e una precisione di rilievo. Kalocsai , probabilmente
lontano parente del pugile che incontrò, per il mondiale Wbo, Grigorian, non è
mai risultato un ostacolo per lo straripante pugile di Foligno. Fitta serie di
colpi nel primo round; nel secondo round, dopo un campionario di destri e
sinistri da manuale, investe Kalocsai con un sinistro alla punta del mento che
manda al tappeto in modo definitivo l’ungherese. Diciottesimo risultato utile in
carriera per Di Rocco e scroscianti applausi. Sorpresa tra i pesi massimi, il
ko del simpatico Gianluca Sirci. Contro il neo-pro romeno Adrian Marcu, un
colosso di 120 kg che il “dottor” Sirci non vede neanche arrivare quando
spara un gancio destro che si stampa sul suo mento e lo fa crollare al tappeto
provocando anche lo slogamento di una caviglia. Tutto nel primo round.
Vittoria, nei supermedi, di Antonio Di Feto sui sei round, contro un modesto ma
tenacissimo perdente di professione, come il romeno Bogdan Stratila. Di Feto
non riesce mai a prendere i sopravvento sul suo avversario. Si alternano così
lunghe serie di scambi dove il mancino venuto dall’Est trova il modo di fare la
sua figura. Vince Di Feto giustamente, ma ha sudato! Duro match anche per
l’esordiente Antonio Grieco, opposto al collaudatore ungherese Lajos Orsos.
Grieco è disposto a pagare dazio pur di imporre la sua boxe. Così le quattro
riprese si dipanano con continui scambi sulla corta distanza, dove il pugile
di Scapecchi ha prevalso ma con segni pesanti sul viso. Gradevole il match che
ha visto Wesley Valbonesi, al suo terzo match professionistico, opposto al
romeno George Grosu. Valbonesi non si risparmia ed attacca continuamente ma usa
poco i colpi dritti ,che darebbero più sostanza alla sua boxe. Vince comunque
con ampio margine ai punti.
Il mediomassimo kosovaro Vigan
Mustapha, fratello di Mustapha Ilir , ha colto la seconda vittoria da
professionista battendo nettamente ai punti in 6 rounds il 25enne torinese
Maurizio Lovaglio (2 vittorie ed una sconfitta). Vigan ha mostrato buoni
progressi in questo secondo impegno.
Dilettanti
Le
Filippine dopo una lunga serie di negoziazioni
hanno definitivamente dato l’annuncio dell’ingaggio del tecnico cubano Raul
Liranza (56 anni) che guidera’ il team asiatico verso le Olimpiadi del 2008 .
Liranza e’ l’uomo che fu dietro l’argento olimpico di Mansueto Velasco (Atlanta
1996) che venne battuto in finale in modo controverso dal bulgaro Daniel Petrov
. Percepirà un salario di 2000 ( duemila ) dollari al mese !
Si sono svolti a Varsavia i “
Campionati Juniores dell’Unione Europea ” .
L’Italia ha partecipato con una rappresentativa formata da 4 atleti .
Nei pesi welters
, Raffaele Munno viene battuto dal
greco Ioannis Kimitsidis per 13 a 7 . In questa categoria si afferma l’inglese
Billy Joe Saunders che batte il greco per RSC al 4° round ed in finale il
bulgaro Manev per walk over .
Nei pesi medi
Valentino Manfredonia esce subito con il forte ungherese Kadri Amin ( 30 a 18 )
che vincera’ il torneo superando prima l’inglese Jordan Gosling per RSCO al 3
round ed in finale il turco Murat Bezayt (
bronzo
ai mondiali juniores ) per 28 a 15 . Buono l’esordio di Vincenzo Mangiacapre
nei superleggeri
che in rivincita , ripetendo il risultato di Pola , batte l’ostico uomo di casa
, il polacco Lukasz Maciek per 25 a 8 . Nel match successivo pero’ Mangiacapre
incappa nel forte e gia’ pluridecorato rumeno Flavius Biea che lo batte per 24 a
10 . Mangiacapre cerca di sovvertire il pronostico attaccando continuamente
l’avversario che pero’ ha gia’ l’esperienza sufficiente per gestire il match .
Biea vincera’ l’oro battendo lo svedese Akil Adnan ( 32 a 20 ) ed il francese
Samir Macrouh ( 35 a 23 ) . L’ultimo italiano in gara ci regala l’unica medaglia
. Il peso massimo
Francesco Rossano parte dai quarti e va subito in medaglia battendo l’estone
Henri Lebedev per 21 a 8 . Rossano affronta il rumeno Aurel Manole e … la giuria
, perdendo di un solo punto ( 17 a 16 ) dopo un bel match che con un’altra
giuria avrebbe di certo vinto ! Il problema e che questi paesi si scambiano
continuamente pugili per le loro riunioni e molti arbitri sono anche allenatori
. Quindi , quando c’e’ da “ spaccare un capello ” ( …e siamo buoni ! ) lo fanno
per i loro amici . Senza sottovalutare che il polacco Artur Spizka ( vincitore
per abbandono al 2° round ) si e’ trovato di fronte il rumeno e non l’ “ ostico
” Rossano che avrebbe potuto mandargli di traverso il risultato . Un altro
pugile vittima delle “ giurie ” è stato il peso leggero di origine italiana
Anthony Cacace
, figlio di un sorrentino
stabilitosi a Belfast nel Nord Irlanda . Cacace si era spianato la strada
battendo il francese Romain Jacob ( della famosa dinastia francese dei Jacob …)
ma e’ stato “rapinato ” dalla giuria nel confronto con il polacco Grolewski (
15 a 15 con preferenza per il polacco … ) . Hanno tentato il colpaccio anche
nel match successivo con il greco Alexandros Kirsanidis , ma forse un barlume
di pudore … ha fermato la giuria ad un passo dalla seconda “rapina ” 12 a 11
! Il torneo e’ stato vinto dal rumeno Bordeis . Nelle altre categoria da
segnalare l’oro dei
francesi
nei pesi mosca
con Oualid Belaouara che in finale ha battuto il polacco Mazik ( bronzo ai
mondiali juniores ) per 29 a 14 . Gli inglesi hanno portato via tre ori con il
già citato Saunders , con il peso gallo Michel Maguire ( ha battuto in finale il
greco Sakov per abbandono al 2° round … ) ed il peso supermassimo bronzo ai
mondiali juniores Tyson Fury ( ha costretto all’abbandono l’ungherese Istvan
Bernath … ) . I polacchi oltre al massimo Szpilka , hanno piazzato anche il
minimosca Rajnchold Bromboszcz ( 19 a 11 sull’ungherese Istvan Ungvari … ) sul
podio piu’ alto . I turchi hanno vinto nei mediomassimi con Melinsah Sarica che
in finale ha battuto per 18 a 12 il bronzo mondiale junior , l’inglese Obed
Mbwankongo (ai mondiali marocchini il risultato era andato all’inglese ! ) .
Anche qui un verdetto troppo ampio e generoso con questo turco che aveva vinto
di stretta misura ( con l’ungherese Lakatos 13 a 11 e con l’estone Karlson per
11 a 9… ) due match che avevano lasciato molti dubbi . Manca l’ultimo vincitore
che è stato il peso piuma rumeno Paul Turcitu che in finale ha battuto per RSCO
il greco Mirzaev .
La Mongolia dopo lo svolgimento
dei 24esimi Campionati Asiatici
, comincia a sognare un oro olimpico , il primo nella sua storia .
L’attenzione
pero’ non si concentra sul formidabile peso minimosca Purevdorj Serdamba che ha
battuto nella finale ed in rivincita il campione del mondo, il cinese Zou
Shiming , bensi’ sul
quotato e forte peso piuma Enkhzorig Zoringbaatar . Questi che si era gia’
segnalato vincendo il Grand Prix di Usti della Repubblica Ceka , si e’
confermato a livelli più alti ad Ulan Bataar ( La Città degli Uomini Rossi ) in
Mongolia dove si e’ svolta la manifestazione . A questi campionati notata
l’assenza delle Filippine e di alcuni forti elementi tailandesi .
L’approssimarsi di tornei importanti come i mondiali e le qualificazioni
olimpiche , hanno sconsigliato di affrontare il viaggio per i rischi ( hanno
partecipato molte nazioni di quell’area , con uomini un po’ grezzi tecnicamente
, ma terribilmente efficaci con i pugni … ) che si potevano annidare lassu’
nella steppa di Gengis Khan ! Ma illustriamo brevemente il torneo che si e’
rivelato molto duro e non privo di sorprese .
Nei minimosca
eliminati i coreani Sung Song Suk
, Gu Seung Hyeok ed il kazako Birzhan Zhakipov , si sono trovati di fronte nelle
semifinali il mongolo Purevdorj Serdamba e l’uzbeko Olimjon Nazarov da una parte
e Zou Shiming ed il forte indiano Amandeep Singh dall’altra . Tutto si e’ svolto
secondo copione , con il mongolo vincitore per 14 a10 dell’uzbeko e con il
cinese che s’impone 19 a 15 con l’indiano . Si affrontano per la seconda volta
in pochi mesi , anche se nella categoria inferiore ( a Usti sia Perdamba che
Shiming militarono nei pesi mosca … ) , il mongolo ed il cinese . Contrariamente
ai pronostici , vince il mongolo per 12 a 7 in un match molto tattico dove la
tecnica elusiva di Shiming viene sacrificata alla concretezza di Serdamba che ,
tanto per capirci , ad Usti ebbe tra le sue “ vittime ” un certo Salim Salimov
. Nei pesi mosca
elementi molto qualificati ed approdano alle semifinali i migliori . Vince il
kazako Mirsat Sersanbayev che in finale batte il lungo cinese Yung Bo ( che ha
battuto il tagiko Anvar Yunusov a sua volta vincitore del koreano Kim Ki Suk … )
dopo aver eliminato l’esperto indiano Kumar .
Nei pesi gallo
vince un altro mongolo da tener d’occhio ( finalista derubato ad Usti … ) ,
Enkhbat Badar Uugan che in finale supera l’uzbeko Orzubek Shaymov ( vincitore
del tailandese Worapoj Petchkoom e del kazako Abutalipov … ) per 26 a 16 . La
sorpresa in questa categoria e’ venuta al primo turno con l’eliminazione del
quotato tagiko Sherali Dostiev battuto per preferenza e dopo un serrato 11 a 11
, dal kirghizo Avazbek Abdullayev . Il mongolo ha anche battuto l’indiano
Akhil Kumar ed il cinese Gu Yu .
Nei pesi piuma
la “ speranza “ mongola
Enkhzorig Zorigbataar non trova avversari di nome nel suo cammino , ma
impressiona il modo con cui s’impone al kazako Yeldos Saidilin ( RSC 4 ) nella
finale .Tra gli eliminati celebri , l’uzbeko Bohodirion Sultanov per mano del
kirghizo Zalkar Bakirov .
Nei pesi leggeri
vince il nordcoreano Kim Song Guk ( argento olimpico ) , elemento forte ed
esperto salito di categoria che in finale supera l’uzbeko Bekzod Khidirov per 17
a 4 . Da segnalare un iraniano molto interessante , Houman Karani, battuto solo
in semifinale da Khidirov .
Nei superleggeri e nei welters
vince l’accoppiata kazaka formata dal campione del mondo Serik Sapiev e da
Bakhit Sarsekbayev . Sapiev batte in finale il mongolo Byamba e Sarsekbayev un
altro mongolo , Nandin Erdene ( che aveva battuto il cinese Silamu ) .
Nei medi e nei mediomassimi
sono gli uzbeki a piazzare la doppietta , con Elshod Rasulov e Abbos Atoyev .
Rasulov batte in finale l’indiano Mahimal Vijender che aveva causato la sorpresa
eliminando il bronzo olimpico , il tailandese Suriya Prasathinpimai . Atoyev
supera per 6 a 3 il
cinese
Zhang Xiaoping . Arriviamo ai pesi “pesanti ” ed abbiamo la sorpresa nei massimi
con l’iraniano Ali Mazaheri che batte in finale il siriano Ghosun Sumar , ma
compie l’impresa in semifinale battendo nettamente l’uzbeko bronzo ai mondiali
Jasur Matchanov per 17 a 7 . Dotato di fisico imponente e cresciuto tecnicamente
, Mazaheri e’ da tener d’occhio .
Nei supermassimi
la guerra “ privata ” tra l’uzbeko Rustam Saidov ed il kazako Rustam Rygebayev
stavolta si è svolta nel match iniziale ed ha visto prevalere Saidov per 30 a 12
. In finale invece Saidov si e’ trovato di fronte al cinese Zhang Zhilei e lo
batte per 14 a 3 . Qui
occorre fare un “ discorsetto ” sugli appoggi di cui godono i siriani che hanno
un “ uomo dei bottoni ” che andrebbe… eliminato . L’Ahmed Wattar che non aveva
affatto battuto l’iraniano Jassem Delavari, e’ stato poi spazzato via in un sol
round da Saidov che e’ ricorso alle maniere forti … per “ timore ” di giochetti
strani . Ghosun Sumar che ha battuto il kazako Khamzat Geliskhanov , ha poi
perso con l’iraniano perché la missione … era finita ! La “ pulizia ” e’
cominciata ma bisogna … continuare . Non ci vuole molto , basta solo
controllare chi sono i “ ruffiani ” che procurano le “ donnine ” agli arbitri
durante i tornei .
TEAM - MONGOLO
Ridiamo…
Ridiamo…
Ridiamo…
Ridiamo…
Ridiamo…
Ridiamo...
Ridiamo...
Dopo il successo del “Gay Pride”
a Roma che ha visto la partecipazione di 150.000 manifestanti e di ben 3
ministri, protesta dei “latin lovers” romani che riscontrano problemi nel
“rimorchiare” le straniere facendo leva sul famoso
luogo
comune del “maschio” italiano.
Intanto altre iniziative si
preannunciano. Tra le
più accreditate c’è quella dell’AEP (Associazione Eiaculatori Precoci) che si
battono per l’abolizione degli alberghi …a ore! Hanno ragione …che se fanno
loro di un ora?
Alcuni dimostranti
durante la manifestazione sono stati avvicinati da alcuni passanti che hanno
chiesto :” Ma voi soffrite di eiaculazione precoce?” Gli interpellati con un
sorrisetto beffardo hanno risposto :” Noi mica soffriamo … le donne
soffrono!”.
Lo so che siamo un po’ squallidi
nel ricorrere a questi luoghi comuni, ma la storiella è carina o almeno così
riteniamo…Il figlioletto di colore arriva a casa un po' triste: "Baba', baba'...
A sguola mi hanno rimbroverado, berghe' non ho saputo dire i nomi delle dita
della mano. Non gredevo ghe fosse gosi' imbortante saberlo". "Bene, figlio, ora
te li sbieghero' io i nomi, e berghe' sono cosi' imbordandi: Il brimo e' il
legale...serbe ber firmare i dogumenti importanti. Il segondo e' l'audoridario...serbe
ber dare ordini. Il derzo e' il baginale... si usa bagnato per... beh, un giorno
lo sabrai. Il quarto e' il madrimoniale... li' si medde la vede nuziale. Il
quinto e' il ricergadore... gerga nel naso, gerga nelle oregghie...". "Berdona,
baba', capisgo bene duddo, bero' non mi e' ghiaro a gosa serve il derzo dito".
"Ah, il derzo...figliolo, ti ho deddo che e' il baginale: si bagna un bo' con la
saliba e ... serbe ber girare le bagine, bagina uno, bagina due...e gosi' fino a
guando non finisci il libro". Spurcacciun che penzavate?
Gennarino racconta
che durante i funerali di un noto cammorista di grossa e pesante corporatura,
uno dei becchini durante l’ “alzata” si sia lasciato sfuggire un partenopeo :
“Co’ pozzano accirere quanno pesa chistu…”. ( che possiamo tradurre con : “Che
lo possino ammazzare, accidenti quanto pesa costui…”). Ma qualcuno dei presenti
ha ricordato al becchino che la cosa era… già avvenuta …
Gli automobilisti napoletani
sono i più fantasiosi nel trovare scuse quando vengono fermati dai vigili. Un
automobilista è stato fermato da un vigile perché aveva superato il limite di
velocità. Il vigile :”Lei è in contravvenzione, non sa che il limite di
velocita' e' 50 km l'ora?". E l’automobilista : "Si', ma je non tenevo
intenzione di superarlo pe tutto chillu tiempo!”.
Un napoletano viene fermato dai
vigili :"Ma ha visto
che è passato con il rosso?". "O Vero ? Nun me n’ero accuorto stavo parlanno o’
cellulare...".
Altra scenetta.
In 7 (sette) in una 500 Fiat. Il vigile :”Troppo peso mi dia la patente!”.
L’automobilista :”Uh mamma mia e quant vulite che pesa na patente!”.
Napoli , Piazza Amedeo . Una
pattuglia dei CC ferma una signora che con una Smart rossa aveva tagliato loro
la strada. Il carabiniere : "Signo', devo toglierle 5 punti dalla patente!".
"Ma faccio sempre questa manovra!" protesta la signora. Il carabiniere :. "Se è
per questo, Signo' ,potete farla tre volte ancora...".
Gennarino ha detto
che il figlio a scuola è molto disciplinato. La ragione di tutta questa
disciplina è il capo classe, un colosso di 2 metri per 150 chili molto manesco
soprattutto nei confronti di quelli che fanno chiasso. Noi abbiamo eccepito
dicendo che in realtà non era disciplinato… ma aveva paura delle botte.
Gennarino ha precisato : “No lui è disciplinato perché mi ha detto che in tal
modo…rispetta l'enorme!" . Questa era veramente cretina e quindi è arrivata
l’ora di chiudere.
BE !
VE LO RICORDATE IL “ RAGIONIERE CHE NON E’ DOTTORE “ ?
BENE
DOVETE SAPERE CHE …. VE LO DICO LA PROSSIMA VOLTA
CIAO A
TUTTI
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