La rivista americana Sports
Illustrated l’aveva
definito : “il match che salverà la boxe!” e le premesse c’erano tutte per un
match eccitante.
Di
fronte, due tra i migliori pugili “pound for pound” ( come dicono quelli che
hanno studiato l’inglese...) che si spartivano qualcosa come dieci titoli
mondiali. Da una parte c’era il “Pretty Boy” e dall’altra il “Golden Boy o se
preferite , da un parte c’era il “grande labbro” e dall’altra c’era il “labbro
sorridente”. Ma un match per quanto bello ed eccitante che possa essere non
potrà mai da solo salvare la boxe ! Anche stavolta e stato così e… alla fine il
match si è rivelato solo per quello che veramente era : un colossale affare ! Un
affare che ha fatto ancora più ricchi i due “paperoni in guantoni”. Cifre da
capogiro che vedono i 16.700 spettatori che hanno affollato l’MGM Grand di Las
Vegas, i 10 milioni di dollari di borsa per
Floyd Mayweather junior
(30 anni, 38 vittorie di cui 24 prima del limite) ed i 25 milioni di dollari
per Oscar De
La Hoya
(34 anni, 38 vittorie di cui 30 prima del limite e 5 sconfitte). Naturalmente si
tratta di cifre in difetto perché con gli introiti della “PAY per VIEW”…cresceranno
e si moltiplicheranno! Ma passiamo al match che ha abbastanza annoiato e forse
proprio in virtù delle caratteristiche dei due contendenti : un’ attendista ed
un attaccante. Come da copione, De
La Hoya ha attaccato e pressato
Mayweather, che lo ha aspettato e colpito d’incontro. De La Hoya ha difettato
in precisione ma ha portato un numero maggior numero di colpi (soprattutto al
corpo…) ed ha dettato i ritmi del match. Dopo quattro riprese, si può affermare
che De La Hoya, detentore del titolo dei superwelters della WBC, conduceva il
match essendosi aggiudicato, anche se in maniera non esaltante, almeno tre
rounds su quattro. Dal 5° round , complice un leggero calo fisico di De La Hoya,
Maywether (campione dei pesi welters della WBC) ha cominciato a cambiare
fisionomia al match, mettendo a segno colpi più consistenti. Nel 9° e 10°
round, il calo fisico di De La Hoya è abbastanza evidente, ma più che ai colpi
di Mayweather è da attribuire allo sfiancante lavoro
al
corpo a cui si è dedicato con scarso successo Oscar. Nell’undicesimo round
Floyd domina , ma i colpi più significativi li porta De
La Hoya in chiusura
di ripresa. La tensione diventa sempre più palpabile con il passare dei rounds
e non solo dentro le corde, ma anche fuori del ring (sono scoppiate due risse
durante il match…).Nell’ ultimo round, a suggello di un equilibrio sempre
presente per tutto il match, i due “scambiano” sullo stesso piano. “Ho
messo i colpi più pesanti. Per battere il campione in carica bisogna fare di
più, si deve prendere l’iniziativa. Lui non l’ha fatto! Malgrado fossi io il
detentore, ho condotto il match ed ho cercato la soluzione prima del limite
fino alla fine!”, ha detto un deluso De La Hoya quando ha sentito la lettura dei
cartellini che lo vedevano sconfitto con decisione controversa (116 a 112, 115
a 113 e 113 a
115) ai punti in 12 rounds. “E’ vero ha portato molti colpi, ma non mi hanno
procurato problemi! Vedevo i sui colpi arrivare e restavo fermo. Credo di aver
compiuto un piccolo capolavoro!”, ha replicato con scarso senso della misura e
poca obiettività Mayweather. Nel sottoclou , un bellissimo match valido come
eliminatoria al titolo dei supergallo della WBO , ha visto il filippino Rey
“Boom Boom” Bautista (23 vittorie di cui 17 prima del limite) battere ai
punti in 12 rounds Sergio Medina (28 vittorie di cui 22 prima del limite),
guadagnandosi il diritto di affrontare Ponce De Leon. Vittoria netta per
Bautista che ha imposto il maggior allungo e la maggior velocità all’argentino.
Nel 5° round, Bautista ha anche subito due punti di penalizzazione per colpi
bassi, ma nel round successivo si è rifatto, mettendo al tappeto il rivale però
stavolta con colpi regolari. Nell’7° round Bautista è in difficoltà per una
serie di colpi alla testa e l’arbitro interviene
dando la sensazione di fermare il
match, ma l’arbitro invece procede solo ad un conteggio. Bautista, passato il
pericolo, si riprende molto bene ed opera un forcing terribile che culmina
nell’11° round quando mette al tappeto il rivale (che aveva cambiato guardia…)
e vince il match
nettamente
ai punti (115
a 109, 116 a 108, 115 a 109). Grossa delusione invece per il peso welter inglese
John O’Donnell
(15 vittorie), battuto in due rounds da Christian Solano (20 vittorie, 11
sconfitte e 4 pari) che lo ha messo anche due volte al tappeto. Nei superleggeri
un altro inglese , il giovane e promettente John Murray , ha battuto il
coriaceo Lorenzo Bethea ai punti in 8 rounds. Inizio cauto e prudente del
britannico (probabilmente “choccato” dalla sorte di O’Donnell…), che nella
seconda parte del match prende in mano definitivamente l’iniziativa e porta a
casa un buon risultato. Dopo aver fallito ben due tentativi d’impadronirsi
della corona dei superpiuma, Rocky Juarez continua invece a mietere convincenti
successi nella categoria inferiore. Stavolta da peso piuma ha battuto il
competitivo e più alto Jose Hernandez ai punti in 12 rounds, mettendolo anche
al tappeto nel 2° round. Juarez ha dato grande spettacolo mostrandosi in grande
condizione fisica. Nei superleggeri l’australiano Billy Dibb ha spiegato ai
presenti perché Lovemore Ndou l’ha preteso come sparring nella preparazione al
mondiale che lo vedrà opposto a Paul Malignaggi. Billy Dibb, allenato e diretto
da Shane Mosley, ha battuto Jose “Terminator” Gonzales ai punti in 8 rounds,
mostrando di possedere un gran tecnica. Preciso ed efficace colpitore, Dibb ha
mostrato buone qualità, anche se il pubblico messicano, abituato alle
“battaglie”, non ha apprezzato molto questio genere d’incontro. Nei supermosca
il 18enne filippino Alex “Bazooka” Banal (14 vittorie ed un pari) ha battuto a
punti in modo convincente il più esperto messicano Juan Rosas (25 vittorie e due
sconfitte), mostrando la ferocia di Pacquiao ma non la classe del suo
connazionale. Un talento ancora grezzo questo Banal. Nei massimi leggeri il
cubano dalla cruda tecnica Carlos Duarte (6 vittorie), ha battuto per kot al 2°
round Calvin Rooks. Duarte è allenato dal manager messicano Nacho Beristain che
non fornisce molte informazioni su di lui.
A Las Vegas il giorno prima
di De La Hoya-Mayweather
si è svolto il mondiale WBO dei minimosca che ha visto il detentore, Hugo
Cazares
(29 ani, 25 vittorie , 4 sconfitte ed un pari) battere il colombiano Wilfrido
Perez (23 vittorie di cui 16 prima del limite e 3 pari) in due rounds
veramente esplosivi e che rilanciano la sua sfida al campione dei pesi paglia
della WBO, Ivan Calderon. Cazares che era alla sua quinta difesa del titolo
(tutte vinte prima del limite), ha messo due volte al tappeto Perez (che non
perdeva da 5 anni e non era mai stato fermato prima…) nel primo round ed una
volta all’inizio del secondo. Cazares più compatto e più massiccio non ha dato
scampo a Perez che si è affidato alle sue lunghe leve per poter arginare
inutilmente quella furia. Ritorno sul ring dopo tre anni per quello che dopo le
olimpiadi di Sydney era indicato come uno dei più promettenti pugili in
circolazione :il messicano Francisco “Panchito” Bojado (17 vittorie e due
sconfitte) . Il 23enne messicano rientrava dopo la cocente sconfitta patita per
mano di Jesse James Leyva e si esibiva per la prima volta con la sua nuova
organizzazione (Golden Boy Promotions di Oscar De
La Hoya). Bojado ha vinto senza
impressionare ai punti in 10 rounds con il colombiano Dairo Esalas che ha
ricevuto anche due punti di penalizzazione per colpi bassi che però non hanno
influito sul verdetto. Buona impressione ha invece destato il tatuato
argentino Lucas Matthysse che ha ottenuto la sua 17^ vittoria (16 prima del
limite) battendo per ko in due rounds l’imbattuto dominicano Ramon Duran (13
vittorie). Bisognerà però attenderlo a prove più consistenti per meglio valutare
la sua dimensione a livello mondiale. Nei pesi welter, il lungo Mike “Machine
Gun” Jones (8 vittorie) di Filadelfia, ha battuto Gilbert Guevara spedendolo due
volte al tappeto e vincendo per kot al 6° round. Pari in 6 rounds tra gli
imbattuti pesi welters Euri Gonzalez e Gabriel Martinez. Match nel quale
sembrava prevalere la maggior aggressività del più potente dominicano Gonzalez,
( solo un giudice l’ha rilevato…), invece un giudice ha dato la vittoria al
più veloce Martinez ed il terzo ha sancito un pari. In ogni caso bisogna
sottolineare che tutti i rounds sono stati molto equilibrati e di difficile
assegnazione.
Il venezuelano
stabilitosi in Giappone Edwin Valero, ha difeso la sua corona dei pesi
piuma per la WBA,
battendo il giapponese Nobuhito
Honmo
per ferita all’8° round. Pur non risolvendo alla sua maniera il match (è lo
specialista del ko al 1° round…) , Valero era comunque molto avanti nel
punteggio al momento dell’interruzione. Da segnalare che il pubblico ha
applaudito Honmo quando questi ha “superato” lo scoglio del primo round. Il
manager di Valero ha detto che lo porterà a combattere negli USA e ci chiediamo
come farà, visto che Valero per motivi sanitari non può combattere negli USA. E’
stata una bella notte per i pugili venezuelani, perché anche Alexander Munoz ha
ripreso la corona dei supermosca della WBA, battendo ai punti in 12 rounds il
giapponese Nobuo Nashiro che aveva destato grande impressione quando aveva
superato Martin Castillo solo al suo 8° match! Munoz ha messo sotto pressione
l’avversario per tutto il match ed il giapponese non ha potuto combinare granchè!
Nei pesi gallo, il campione della WBC Hozumi Hasegawa ha battuto con decisione
unanime ai punti in 12 rounds l’imbattuto e molto alto sudafricano Simphiwe
Vetyeka in un match molto ma molto intenso. Vetyeka non ha mostrato timori
nell’affrontare il campione che si è aggiudicato il match in virtù di un finale
dove ha vinto qualche bel round.
A
Liegi, con una condotta
di gara molto accorta, Ermanno Fegatelli (11 vittorie e due sconfitte), ha
battuto con verdetto a maggioranza (uno dei giudici aveva il pari…) per il
titolo dell’Unione Europea dei superpiuma, l’italiano Antonio De Vitis (8
vittorie, una sconfitta ed un pari). Nella stessa serata, il 36enne congolese
residente in Belgio, Lansana Diallo ( 25 vittorie , 18 sconfitte e 4 pari ), ha
deciso di appendere i guantoni al chiodo! Prima di “lasciare”
però ha colto una bella vittoria ai
punti in 12 rounds con l’australiano Steve Connell mettendolo anche al tappeto
nell’ultimo round. Connell ha anche subito un richiamo per “tenute” nel corso
della 7^ ripresa. Nella stessa serata il supermedio Michel Henrotin (16 vittorie
e 2 sconfitte), ha battuto Naijm Ettouhali ai punti in 12 rounds per il titolo
internazionale IBF, superando molti momenti critici a causa della potenza di
pugno dell’olandese . Larga vittoria anche per Natalie Toro che ha battuto
Suzanna Radovanovic ai punti in 6 rounds. Nei pesi massimi, Geoffrey Batello
batte lo slavo Radoslav Milutinovic per kot al 2° round.
Spesso si maligna sui match
tra i pesi massimi, ma bisogna riconoscere che quando capita un bel match in
questa categoria ci si riconcilia con questo sport. Al Buffalo Run Casino di
Miami in Oklahoma , il peso massimo Terry Smith (30 vittorie , 2
sconfitte ed un pari), ha battuto al termine di 10 entusiasmanti rounds l’ex
campione dei massimi leggeri Kelvin Davis (24 vittorie, 6 sconfitte e due pari).
Si è trattato di un match con fasi alterne nel quale hanno prevalso a turno sia
l’uno che l’altro. Smith ha però fatto qualcosa in più ed il verdetto
giustamente l’ha premiato. Davis però non ha accettato la decisione e si è
allontanato dal ring imprecando contro tutti. Nei supermedi, l’imbattuto Brian
Vera (13 vittorie), mantiene il record inviolato grazie agli aiuti dei giudici
che penalizzano con una sconfitta ai punti in 10 rounds Samuel Miller (16
vittorie e 2 sconfitte) che aveva portato i colpi più chiari e potenti.
A Garland in Texas, l’ex campione
del mondo Kermin Guardia (37 vittorie e 6 sconfitte), ha battuto in 12 duri
rounds con decisione controversa Gerardo Verde . Dopo questa vittoria si
schiudono per lui le porte di un mondiale.
La gioventù e la velocità
sono state armi insuperabili per il 35enne irlandese Eamonn Magee (27
vittorie e 5 sconfitte)nel match che l’ha
visto
opposto allo scozzese
Kevin Anderson (19
vittorie ed una sconfitta). Il match che si è svolto a Motherwell in Scozia, era
valido per il titolo britannico dei pesi welters ed ha visto Anderson (che ha
annunciato l’intenzione di ritirarsi a 24 anni!) vincere largamente ai punti .
Magee ha anche conosciuto il tappeto, per la prima volta in carriera , nel corso
dell’11° round. Adesso per Anderson si prospetta l’europeo con Osei Bonsu. Nei
supermedi Steve McGuire (25 anni ,10 vittorie ed un pari), ha battuto ai punti
in 8 rounds in un confronto molto interessante e combattuto, il “soldato” Neil
Tidman. Nei superwelters, il 31enne ungherese Jozsef Matolcsi (26 vittorie e 9
sconfitte) ha conservato la corona WBF battendo per ko al 1° round l’argentino
Ignacio Lucero Fraga. Spettacolare la combinazione uppercut sinistro e gancio
con cui l’ungherese ha messo per circa due minuti a terra l’argentino. Nei pesi
welters, l’ungherese Tibor Dudas (22 anni e 2 vittorie) mette al tappeto il
britannico Duncan Cottier con un gancio sinistro nel corso del secondo round. Il
ragazzo però recupera ed impegna fino al termine dei 4 rounds il rivale
vincitore. Con un verdetto dal chiaro sapore “casalingo”, il mancino inglese
Ryan Brawley (21 anni, 7 vittorie) ha battuto il più basso e piccolo ungherese
Zsolt Jonas (21 anni e 7 vittorie) per
58 a 57. Ai colpi sporadici
dell’inglese ha fatto da contraltare il massiccio lavoro al corpo dell’ungherese
, non “apprezzato” dall’arbitro Paul Graham. Nei superpiuma il 19enne Paul
Appleby (7 vittorie), battendo l’ukraino-ungherese Istvan Nagy (4 vittorie) ha
dimostrato perché viene ritenuto uno dei migliori e più promettenti pugili
inglesi. Nagy è finito al tappeto per un colpo al corpo nel corso del primo
round , subendo poco dopo un’altra scarica di colpi che facevano
definitivamente intervenire l’arbitro …. anche se l’ungherese non era d’accordo
e protestava.
L’ex
campione dei pesi leggeri
della IBO Isaac Hlatshwayo ha fatto il passaggio nei pesi welters senza
apprenti difficoltà, battendo con decisione unanime ai punti in 10 rounds il
connazionale Joseph Makaringe. Il match si è svolto all’Emperors Palace Casino
di Kempton Park. Si è trattato probabilmente della miglior e prestazione di
Hlatshwayo che ha dominato il più lento e prevedibile avversario. Se il match è
arrivato al limite lo si deve al mestiere ed alla capacità d’incassaggio di
Makaringe. Nei pesi gallo Silence Mabuza (20 vittorie e due sconfitte) ha
riconquistato il titolo IBO battendo per ko al 5° round il mancino della
Tanzania, Mbwana Matumla (18 vittorie e 3 sconfitte) . Malgrado la tattica
elusiva del tanzaniano, Mabuza è riuscito a mettere al tappeto il rivale nel 2°
round. Nei pesi massimi un ritorno che nessuno aveva chiesto del pesoi massimo
sudafricano il 41enne Corrie Sanders (42 vittorie e 3 sconfitte). Dopo 10 rounds
tediosi e noiosi, il grasso e fuori condizione Sanders ha vinto ai punti sul
brasiliano Daniel Bispo. Ancora vittorioso il dinamico peso medio Kgotso Motau
(11 vittorie tutte prima del limite), che batte Kabelo Ndlovu per kot al 1°
round. Davvero impressionante la potenza di questo ragazzo che ha rappresentato
il Sudafrica ad Atene 2004.
Sempre
in Sudafrica, ma a
Seconda, il supermosca Simphiwe Nongquay (12 vittorie) ha conservato il titolo
WBF battendo per kot al 7° round l’ecuadoriano Rafael Tirado fermato per un
vistoso gonfiore all’occhio. Il match ha rischiato di saltare perché Tirado non
lo è stato di fatto e si è presentato con
5 kg di eccedenza al test di peso
effettuato 4 giorni prima. Non si sa come, ha fato registrare il peso il girono
del match e soprattutto all’inizio non ha dato l’impressione di essere
debilitato per una perdita di peso. In ogni caso si stava spegnendo ripresa dopo
ripresa e nel 7° round aveva le braccia vistosamente tirate giù lungo i fianchi.
A Managua in Nicaragua
riunione della serie “Ko alla droga” e grossa sorpresa con la sconfitta
dell’ex campione mondiale dei
superleggeri
De Marcus Corley (31 vittorie , 6 sconfitte ed un pari) , battuto per
kot all’8° round da Jose Al faro (18 vittoriwe di cui 17 prima del limite e 3
sconfitte. Corley che aveva portato a termine tutti i rounds con Junior Witter
e Floyd Mayweather ed aveva creato molti problemi a Miguel Cotto, ha sempre
avuto problemi di mancanza di potenza. Anche stavolta ha avuto la possibilità di
chiudere già al primo round il match, ma non ha avuto la capacità di chiudere il
confronto ed al faro ha risalito la china e con un terribile lavoro al corpo
l’ha messo giù tre volte nel 6°, 7° ed 8° round. In una semifinale al titolo WBA
dei superpiuma l’argentino Israel Hector Enrique Perez ha battuto a maggioranza
il nicaraguese Rene Gonzalez ai punti in 12 rounds. Perez ha inviato tre volte
al tappeto l’avversario nel primo, terzo e quinto round. Nei pesi paglia il
19enne Roman Gonzalez (13 vittorie), ha battuto il venezuelano Jose Luis Varela
per ko al 1° round. Nei pesi medi l’argentino Mariano Carrera ha effettuato la
rentree dopo l’accusa di doping che gli ha fatto perdere il titolo WBA ed ha
battuto il colombiano Oney Valdez per kot al 4° round. Nei minimosca il
nicaraguese Nerys Espinoza ha battuto con verdetto unanime Jose Garcia Bernal ai
punti in 10 rounds. Nei pesi gallo Daniel Diaz ha catturato il titolo NABa
battendo Timur Shailezov ai punti in 10 rounds.
A Tijuana in Messico
serata intitolata “Furia di Talenti” , con il peso leggero Humberto Gutierrez
(20 vittorie di cui 17 prima del limite) che batte per il titolo
Intercontinentale Americano ad interim della WBC, il venezuelano Alirio Rivera.
Nel secondo round Gutierrez ha colto
sbilanciato
Rivera e lo ha mandato al tappeto, ma il venezuelano ha protestato con l’arbitro
per il conteggio che a parer suo era scaturito da una spinta. Nel sesto round un
atterramento subito da Gutierrez viene giudicato come “spinta” dall’arbitro.
Rivera però incoraggiato dal risultato conseguito si lancia all’attacco , ma
Gutierrez lo aspetta e lo mette nuovamente al tappeto (7° round ). Il match
prosegue con rivera alla ricerca del colpo duro e Gutierrez che si move bene e
rientra continuamente. Nel 10° round ancora un gancio sorprende Rivera che
finisce di nuovo al tappeto ma riesce ad alzarsi in piedi e ad arrivare fino
alla fine del match. Per il titolo dei pesi gallo della NABF, Alejandro Valdez
(19 vittorie di cui 14 prima del limite e 2 sconfitte) ha affrontato il più
esperto Heriberto Ruiz (36 vittorie di cui 20 prima del limite, 6 sconfitte e
due pari). Inizialmente Ruiz coglie buoni risultati, inviando il rivale al
tappeto sul finire della seconda ripresa. Per altri tre rounds Ruiz pressa e
bombarda Valdez con colpi pesanti, ma nella sesta ripresa Valdez cambia
tattica e colpisce duro Ruiz che comincia ad arretrare. E’ un attimo e Valdez
gli è addosso, colpendolo con un forte uppercut destro che lo invia al tappeto.
Ruiz si rialza ma le gambe lo tradiscono e l’arbitro giustamente lo “ferma”.
Fino a quel momento nessuno avrebbe scommesso su una vittoria di Valdez.
Battaglia tra imbattuti quella del titolo giovani della WBC dei pesi
superleggeri, con Pavel Miranda (13 vittorie ed un pari) che batte nettamente
ai punti i 10 rounds Hector Miguel Zuniga (11 vittorie). Nei pesi piuma, Juan
Carlos Burgos (14 vittorie di cui 12 prima del limite) conserva la corona dei
giovani ad interim del WBC battendo Moises Zamudio per kot al 6° round dopo
averlo atterrato poco prima con un corto gancio sinistro al corpo. Juan Carlo
Burgos ha dedicato la vittoria a suio zio Victor , presente a bordo ring dopo il
coma seguente al match con Vic Darchinian. Ancora pesi piuma con Emilio
Bojorquez ex componente del team olimpico messicano che ha subito una dur
sconfitta con Omar Estrella ai punti in 4 rounds , ma dopo essere nche finito
al tappeto nel primo e nel secondo round. Nei supermosca ritorno vittorioso per
l’ex campione del mondo per WBA Martin Castillo (31 vittorie e due sconfitte)
che batte Jorge Ramiro per kot con una combinazione che ha visto un uppercut
seguito da un destro.
Grossa sorpresa
causata dal superleggero Martin Cruz Bergara (31 anni, 6 vittorie, 4 sconfitte e
due pari) che ha messo ko al 3° round
Martin
“Principito” Coggi (13
vittorie), figlio del triplo ex campione del mondo Juan Martin Coggi detto
“Latigo” (Frusta!). Il match si è svolto a Concepcion dell’Uruguay ed ha visto
Bergara in una fase di studio colpire con il destro la mascella di Coggi che è
crollato al tappeto e si è rialzato, ma era così malfermo sulle gambe che
l’arbitro ha sospeso il match.
A Caseros sempre in Argentina,
il peso massimo Sebastian Ignacio Ceballos (27 anni, 8 vittorie, 3 sconfitte ed
un pari), ha battuto ai punti in 10 rounds Orlando Antonio Frias, mettendolo
anche al tappeto nel primo round. Nei superweletrs, Carlos Leonardo Herrera (24
anni e 9 vittorie), detto “El Gitano”, ha battuto ai punti in 6 rounds Fernando
Enrique Battaglia, infliggendogli anche un atterramento nel 5° round. Nei pesi
leggeri il promettente 26enne Alberto Leopoldo Santillan (8 vittorie), ha
battuto Alejandro Burella Cacia ai punti in 4 rounds.
A
Fairfax in Virginia il
superwelter Jimmy Lange (28 vittorie , 3 sconfitte e due pari) sfidante
al titolo mondiale, ha battuto per kot all’8° round Fontaine Cabell (22
vittorie, 7 sconfitte e due pari). Nei massimi leggeri l’ex campione del mondo
William Guthrie (35 vittorie di cui 28 prima del limite, 4 sconfitte e 3 pari)
ha impattato in 6 rounds con il mestierante James Jhonson.
A Barranquilla in Colombia,
il superpiuma Likar Ramos (21 anni, 13 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto Dunis
Linan ai punti in 8 rounds. Nei superleggeri Raul Pinzon (13 vittorie di cui 12
prima del limite) ha battuto Jason Palomeque per ko al 3° round. Sempre nei pesi
superleggeri Braidis Prescott (13 vittorie tutte prima del limite), ha battuto
per ko al 3° round Miguel Angel Suarez. Prescott è molto alto per la sua
categoria : 1.86!
Al Fraternal Order of Eagles
club di Fairless Hills, il mediomassimo Chucky “The Italian
Assassin”
Cavallo (15 vittorie di cui 6 prima del limite), ha battuto per kot al 3° round
Dannon Svab conquistando ancora posizioni in classifica.
Il “Contender” Joey Gilbert
(15 vittorie ed una sconfitta), ha battuto per kot al 10° round Juan Astorga in
un match al limite dei pesi medi che si è svolto al Reno Events Center di Reno
nel Nevada. Gilbert ha anche messo Astorga al tappeto nel 9 e nel 10° round.
Nella stessa serata il peso mosca filippino residente negli USA, Nonito Donaire
(17 vittorie ed una sconfitta), ha letteralmente demolito Kevin Hudgins in un
solo round ! Il prossimo impegno di Nonito sarà quello di “vendicare” il
fratello Glenn, nel match che lo vedrà opposto al campione armeno-australiano
IBF/IBO Vic Darchinian.
Il nigeriano
residente in Australia, Fatai Onikeke (21 vittorie e 2 sconfitte), ha
battuto per kot al 6° round
Kongthawat
Sorkitti per il titolo IBF del Pan Pacifico dei superleggeri. Onikeke ha subito
attaccato dall’inizio prendendo in mano il controllo del match, tempestando di
combinazioni al volto ed alcorpo l’ospite. Nel 5° round il tailandese finisce al
tappeto, ma si rialza. Nel round successivo è l’arbitro che decide di aver
visto abbastanza e sospende il match. Nelgi altri matches, da segnalare il pari
in 8 rounds imposto da William Hadlow all’imbattuto peso medio indiano
residente in Australia Pradeep Singh (13 vittorie). Pradeep è stato messo in
difficoltà in varie occasioni dall’aggressività di Hadlow. Nei pewi welters,
quinto successo per Heath Ellis che ha battuto ai punti in 6 rounds Jim Savage.
Heath è il nipote dell’ex campione del mondo Lester Ellis!
Ancora Australia
e precisamente Sydney dove il promettente peso medio originario della Tasmania ,
Daniel Geale (16 vittorie) , ha dominato il confronto che lo vedeva
opposto al tailandese Parkpoom Jangphonak battendolo ai punti in 12 rounds ed
aggiudicandosi il titolo IBF Pan Pacific e quello IBO Intercontinentale.
Prossimo impegno per Geale contro il connazionale Shannan Taylor. Nella stessa
serata il peso welter Robert Medley (18 vittorie) costringe all’abbandono il
tailandese Somchai Nakabale che nel 9° round lamenta la sospetta frattura della
mascella. Nei pesi medi da seguire l’interessante Junior Talipeau (6 vittorie)
che scambia furiosamente per tutte le sei riprese con il filippino Ramilio
Caballes, vincendo nettamente ai punti.
Sempre a Sydney ma nel Bosley Park,
vittoria per l’oriundo Leonardo Zappavigna (19 anni e 7 vittorie) detto “Lenny
Zappa” che ha conquistato il titolo australiano dei pesi leggeri, battendo ai
punti in 10 rounds e vincendo praticamente tutte le riprese, Robert Oyan.
Grossa
sorpresa al Casino di Montreal in Canada,
con il peso massimo francese ma residente in California, Josue Blocus
(15 vittorie di cui 13 prima del limite e 2 sconfitte), che ha battuto ai
punti in 12 rounds il favoritissimo gigante canadese David Cadieux (16 vittorie
di cui 11 prima del limite). Match dominato dal destro di Blocus che si è
regolarmente stampato con forza sul viso di Cadieux che ha risposto con i suoi
ganci sinistri che non avevano però la stessa potenza e la stessa precisione
dei colpi del francese. Del simpatico Blocus, si ricorda una partecipazione
di qualche anno fa al torneo Italia di Venezia. Mentre il clou è andato ai
punti, il “knock out” è stato il tema dominante di tutta la serata di Montreal!
Il supermedio Adonis Stevenson (7 vittorie) con due soli colpi ha chiuso al
primo round il confronto con Markus Thomas. Il peso medio Renan St-Juste con un
brutale gancio sinistro ha messo ko al 5° round Cristopher Henry. Nei
superwelters, Stephane Desormiers (16 vittorie , due sconfitte ed un pari) , ha
fatto scattare la regola dei tre atterramenti nella stessa ripresa ( la 3^ ) per
chiudere il match con Jimmy Leblanc.
Qualche
giorno dopo sempre a
Montreal ma al Mel’s Cite , di scena i rumeni “terribili”. Nei mediomassimi in
un match valido come eliminatoria WBC dei mediomassimi, Adrian Diaconu
(24 vittorie di cui 15 prima del limite), ha battuto con un brutale ko al 3°
round l’ex sfidante al titolo mondiale , l’americano Rico Hoye (21 vittorie di
cui 15 prima del limite e due sconfitte). E’ stata un’impressionante
dimostrazione di forza di Diaconu che dopo aver messo due volte al tappeto
l’avversario, nel 2° round con due colpi terribili ha completato l’opera proprio
all’inizio del round successivo con un violento e brutale attacco. Una vittoria
importante con un uomo pericoloso ed evitato da molti che tra l’altro ha anche
trascorso 7 anni in un penitenziario. Nei pesi welters, ancora un rumeno in
evidenza. Jojo Dan (17 vittorie di cui 8 prima del limite), batte nettamente ai
punti in 8 rounds Ricardo Cano dopo averlo anche messo a terra nel 7° round. Nei
pesi gallo, il canadese Sebastien Gauthier (11 vittorie di cui 9 prima del
limite), ha battuto Alex Becera per kot al 3° round dopo un violento ed intenso
attacco. Nei pesi leggeri, Benoit Gaudet (12 vittorie ed una sconfitta), vince e
convince , battendo ai punti in 8 rounds il messicano Edgar Julian Riovalle (15
vittorie di cui 12 prima del limite e 3 sconfitte).
“Vendicarsi
è bello specialmente quando lo fa qualcuno per te!”
, è un vecchio detto russo che sarà venuto in mente a Kosta Tszyu ,
quando ha visto il suo primo “vincitore”, il 43enne americano Vince Phillips
battuto ai punti in 10 rounds da Ali Sultan Nadirbegov (16 vittorie e due
sconfitte). Tutto è avvenuto all’interno di una manifestazione sportiva svoltasi
a Tula (circa 100 miglia a
sud di Mosca…) che era intitolata “Kosta Tszyu Cup”. Prima del match c’è stato
anche un simpatico incontro tra i due e Tszyu (ormai preso da altri mille
impegni…) si è mostrato interessato ad una rivincita del loro match del 1997
sempre a patto che decida di continuare a combattere. Nel sottoclou, uno dei
“protetti” di Taszyu, il superleggero Anton Solopov (15 vittorie , una
sconfitta ed un pari), ha ottenuto la seconda vittoria per ko dopo l’infausto
2006, battendo l’ukraino Boris Akopov per ko al 5° round e dopo averlo messo
due volte a terra nel 3°. Solopov da dilettante vinse il mondiale juniores a
Buenos Aires, battendo in finale un certo Miguel Cotto.
A
Bertinoro, Simona Galassi (34 anni, 4 vittorie ed un pari) ha
conquistato il titolo europeo dei pesi mosca battendo la tedesca Bettina Volker
per kot al 10° round, dopo aver dominato il confronto. La conclusione è arrivata
su un destro al mento accusato dalla Volker che ha indotto l’arbitro a fermare
il match. Nei pesi piuma, Massimo Morra (33 anni, 17 vittorie, 3 sconfitte e 3
pari) ha battuto lo slovacco Roman Rafael ai punti in 6 rounds. Nei pesi
welters, vittoria di Luciano Abis (27 anni, 29 vittorie) sul coriaceo ungherese
Zsolt Botos. Esordio nei pesi piuma di Massimo Villani (2 vittorie ed un pari)
che batte l’altro Rafael, Elmir per kot al 5° round.
A
Fiumicino rientro con il
“botto” per Giorgio Marinelli (26 anni, 16 vittorie, una sconfitta ed un
pari)
che
mette ko in due rounds l’ungherese Bela Sandor. Per Sandor è stato un calvario
fin dall’inizio per un colpo al fegato che lo ha letteralmente debilitato,
facendogli subire due conteggi ed il definitivo stop all’inizio del 2° round.
A Limena di Padova
il tre volte campione italiano dei dilettanti Devis Boschiero (16
vittorie), ha battuto per intervento medico al 2° round lo slovacco Lubos
Priehradnik , fermato dal medico per un taglio al lobo dell’orecchio da cui
usciva copiosamente sangue. Vittoria anche per il peso welter Alessandro
Giraldo che batte per kot al 2° round lo slovacco Daniel Popluhar che non
“digeriva” il massaggio al corpo dell’italiano.
A Cavriago,
larga vittoria ai punti in 12 rounds per il veterano Massimo Bertozzi (40
anni,41 vittorie, 28 sconfitte e 4 pari) per il titolo del
Mediterraneo
dell’IBF dei pesi leggeri, sullo spagnolo Francisco Urena. Un Bertozzi più
incontrista che mai domina il confronto con l’irriducibile spagnolo. Negli altri
match da segnalare gli esordi vittoriosi di Vincenzo Zarbo per kot al 4°
round sul rumeno Alexandru Stangaciu e nei pesi gallo di Roberto Priore sul
rumeno Silviu Lupu per squalifica alla 3^ ripresa, per le continue “tenute”
dell’ospite.
A
Porto Torres,
Tobia Giuseppe Loriga (30 anni, 22 vittorie ed un pari), ha battuto il
veterano francese Abdel Mehidi per kot al 10° round in un match dominato
dall’italiano. Assedio continuo di Loriga fin dal primo momento dal quale il
francese si difende con coraggio e mestiere. L’epilogo nel 10° round su un
potente gancio sinistro, con il 31enne transalpino che mette il ginocchio a
terra e l’arbitro che sospende il match.Era in palio la corona IBF del
Mediterraneo. Negli altri matches da segnalare la vittoria del peso welter
Pietro Luigi Zara (30 anni e 5 vittorie) che ha battuto Giuseppe Pirracchio ai
punti in 6 rounds. Del peso massimo Salvatore Erittu che ha battuto Massimiliano
Pinna per squalifica al 5° round. Del 25enne peso medio Davide Deriu (6 vittorie
e due sconfitte) che ha battuto il 33enne ceko Roman Vanicky ai punti in 6
rounds.
D i l e
t t a n t i
Uno dei tornei più interessanti
che si svolgono in questo periodo e’ sicuramente il “ Grand Prix “ di Usti
della Repubblica Ceka . Quest’anno mancavano i cubani , ma c’erano i brasiliani
a rappresentare la nota esotica . Altra importante caratteristica e’ che e’
l’unico torneo occidentale
a
cui partecipano i fortissimi mongoli che hanno piazzato ben due uomini sul podio
piu’ alto . Altra nota curiosa e’ rappresentata dall’australiano Brad Pitt che
, ha dimostrato di essere non solo l’ omonimo del celebre attore ma anche un
pugile capace di vincere i tornei . Tra i pugili da seguire, segnaliamo un
peso welter georgiano che non e’ niente male . Si chiama Khahaber Jvania ed ha
messo in fila con autorità l’inglese Anthony Ogogo ( RSCO 2 ) , il cinese Hanati
Silamu ( 25 a
18 ) , il ceko Stefan Horvat per 11 a 10 ( ma non fatevi ingannare dal punteggio
perché i colpi di Jvenia sono stati 5 volte tanti ! ) . Si e’ fermato solo per
un infortunio in finale … con il kazako Ulyanov . La Georgia e’ una vera miniera
d’oro in fatto di talenti e ci piace ricordare anche il peso medio Giorgi Nakani
anche lui fermato qui ad Usti solo da un infortunio . Si comincia e mancano i
minimosca e si passa subito ai pesi mosca
con il campione del mondo , il cinese Zou Shiming che batte in finale il mongolo
Purevdorj Serdamba per 23 a 7 . Serdamba aveva eliminato il bulgaro Salim
Salimov con lo stesso punteggio che gli aveva inflitto Shiming . Nei “ quarti ”
Shiming aveva battuto per 18 a 11 , il mongolo piu’ forte : Luvsantseren
Zorigbaatar . In questa categoria il match piu’ esaltante e’ stato quello che ha
visto il brasiliano Robenilson Vieria vincere per preferenza sul tedesco Ronny
Beblik (24 a 24 ) . Vieria e’ stato battuto in semifinale da Shiming !
Nei pesi gallo
vince l’esperto slovacco Rudolf Didy che usufruisce di un vergognoso verdetto
casalingo sul mongolo Enkhbat Badar Uugan ( 12 a 11 ) . Il mongolo aveva
battuto l’irlandese Ryan Lindberg per outscore al 3° round , il forte ed esperto
georgiano Nikola Izoria , il tedesco Rustam Rahimov per 14 a 5 (Rahimov aveva
battuto il cinese Yang Bo ) . Nei pesi piuma
i mongoli portano a casa la prima medaglia d’oro con Enkhzorig Zoringbaatar che
in finale batte il ceko Antonin Lazok , ma in precedenza si era imposto all’azero
Elshan Ismailov per 23 a 17 , al georgiano Koba Pachadazde per 29 a 11 ed al
brasiliano David Sousa per 15 a 8 . Un'altra forza della natura vince
nei pesi leggeri
per la Mongolia. Uranchimeg Munkh Erdene batte il giogiano Vasil Kazishvili per
32 a 8 , l’azero Shahin Imranov per 24 a 16 , il ceko Jan Balog per outscore al
3° round ed in finale in modo impressionante , il ceko Martin Halasz per
arresto del match da parte
dell’arbitro
nel 2° round . Il ceko aveva goduto dei “ favori ” della giuria nel match vinto
( si fa per dire… ) con il kazako Danyar Tulegenov ed in quello vinto con il
tedesco David Mueller .
Nei superleggeri e’ il
polacco Marcin Legowski che coglie l’oro non trovando in finale per
infortunio , il bulgaro Boris Georgiev . Una categoria molto agguerrita con
molti scontri all’ultimo sangue che hanno favorito chi come il polacco ha avuto
un avvio fortunato.Georgiev aveva tolto di mezzo l’azero Amanov e l’ungherese
Balogh. Nei 69kg
vince il kazako Vladimir Ulyanov che batte in due rounds il brasiliano Pedro
Lima , poi supera l’olandese Mullenberg per RSCO 3 , batte per squalifica l’azero
Ruslan Khairov ed in finale non trova per forfait il georgiano Khahaber Jvania
. Nei pesi medi
vince l’irlandese Darren O’Neill che batte il brasiliano Gracelio Abreu per
outscore al 3° round , il ceko Besalyan per RSCH al 3° round ed in finale in un
match molto combattuto , il forte armeno Andranik Hakobyan. O’Neill non ha
incontrato , per l’infortunio subito , il georgiano Georgi Nakani ( recente
vincitore del Felix Stamm… ) che aveva battuto il formidabile mongolo Narmadakh
Shinebayar per arresto del match al 4° round e l’azero Rakhib Beylarov per
20 a 13 . Da
segnalare anche la squalifica , apparsa eccessiva , nei confronti dello scozzese
Fundo Mhura con il polacco Szek ; arrivata sotto forma di tre richiami
ufficiali tutti effettuati nel 4° round ! Nei
mediomassimi , vince il tedesco Rene
Krause che batte l’ungherese Bodei per 18 a 3 , l’azero Javid Taghiev per 23 a
16 ed in finale il brasiliano Washington Silva per 14 a 7 .
Nei massimi vince
con un po’ di fortuna , ma mostrando buone doti tecniche , l’australiano Brad
Pitt che passa il primo turno da “ signore ” , poi batte il ceko Viktora per 18
a 7 ; non trova per infortunio il bulgaro Pulev in semifinale ed in finale
supera l’azero Elchin Alizade per 25 a 21 .
Nei supermassimi , vince il tedesco Stefan
Kober , fratello del professionista Sebastian , che batte in finale il grezzo
georgiano Beka Lobzhanidze per 16 a 14 . Non c’e’ stata una presenza qualificata
, l’unica forse era quella del bulgaro Kubrat Pulev che pero’ si e’ infortunato
alla seconda ripresa del match con l’australiano Daniel Behan . Un’ ultima
annotazione per i pugili azeri… adesso sappiamo che non erano “ marziani ” ! E’
bastato che il loro presidente non avesse piu’ cariche ed incarichi e sono
ridiventati battibili . Ora i “ coraggiosi ” infieriscono e fioccano nei loro
confronti pure le… squalifiche . Cosi’ va il mondo ! Ma come potete constatare
, con un po’ di pazienza , la “ giustizia ” in qualche modo … arriva sempre !
Ad Istanbul
quasi due campionati del mondo al prezzo di uno
. Così possiamo definire l’Ahmet Comert Tournament che ha visto “maschi ” e “
femmine ” combattere per una settimana . Assenti i russi a livello di
rappresentativa nazionale ( per i ben noti “ attriti ” tra Doganelli e Khuseinov
… ) , ci sono davvero quasi tutti i piu’ forti in circolazione . Istanbul
tra l’altro gode di un’invidiabile posizione strategica anche dal punto di vista
dei voli aerei e questo facilità l’adesione agli inviti
. E’ comunque una passerella
anche per l’ex segretario dell’AIBA che dal trattamento che riserva ai vari
ospiti lascia intuire le sue “ preziose alleanze ”
. Ci sono stati alcuni
verdetti che lasciano veramente di stucco per l’assoluta … mancanza di pudore
nell’ emanarli e abbiamo anche dovuto constatare , statistiche alla mano , che
tra le nazioni piu’ forti al mondo c’e’ la …Turchia !
Non
avevamo
alcun
dubbio !
Cominciamo
dai minimosca
con la bellissima finale tra il kazako Birzhan Zhakipov e l’ukraino Georgi
Chigajev , vinta dal forte kazako per
19 a 11 . Zhakhipov aveva battuto in semifinale il
cubano Yampier Hernandez . Tra le sorprese l’eliminazione per ferita del polacco
Masczczyk per mano dell’indiano Sanjay Kolte ( che vincerà poi il bronzo … ) .
Nei pesi mosca
vince il turco Kadri Kordel che batte in finale il tagiko Anvar Yunusov per
abbandono al 4° round . Qui il “ problema ” e’ nato nella semifinale che ha
visto il tagiko battere il forte kazako Mirat Sarsenbayev per 13 a 12 . Non
vogliamo malignare , ma Sasenbayev in finale sarebbe stato un ben altro
avversario … per il turco Kordel . Battuto il cubano Yoandri Salinas dall’ukraino
Volkov per 23 a 14 . ( Volkov e’ stato battuto poi da Yunusov … ) .
Nei 54 kg vince il
cubano Yasniel Toledo Lopez che in finale batte il turco Husseyn Dundar che
sembrava boxare dietro una campana di vetro… per 12 a 9 ! Il filippino Joan
Tipon vincitore di un paio di tornei europei e’ stato battuto dal turco Mucahit
Cevik per 11 a 6 (probabilmente la forza del kebab … ) .
Nei pesi piuma c’e
la consacrazione a livello mondiale di Idel Torriente che batte in finale il
campione del mondo , il
kazako
Galib Jafarov per
15 a 6 . Regale il torneo di Torrente che ha battuto
il polacco Liczik per 29 a 5 , l’iraniano Faroutan per 23 a 8 , l’azero
Huseynov per 25 a 4 ed il turco Kilic per 18 a 11 .
Nei pesi leggeri ,
c’è la vittoria del turco Onur Sipal sul campione del mondo Yordenis Ugas per 17
a 13 . Il verdetto ha fatto arrabbiare
l’allenatore cubano che anche con parole misurate ha esternato il proprio
disappunto !
Osservatori neutrali ci riferiscono che il verdetto
e’ giusto… invertendo i nomi ! Da segnalare
tra gli altri la sconfitta del polacco Krzysztof Szot , per mano dell’iraniano
Houman Varani . Nei superleggeri
, l’ukraino Andrei Lukyanchuk batte in finale il kazako Dulat Borankulov per 15
a 3 , ma il capolavoro lo compie battendo il cubano Inoccente Fiss per 17 a 11
. Anche in questa categoria gli iraniani si rivelano la bestia nera dei polacchi
con l’eliminazione di Mariusz Koperski per mano di Sayed Norouzi ( battuto dal
vincitore dell’oro … ) per 20 a 8 . In questa categoria c’e’ stata
l’eliminazione dell’ukraino Olexandr Klyucko per mano del rumeno Florentin
nicolescu . Nei pesi welters
, derby turco vinto da Adem Kilici che batte in finale Abdul Kuroglu per 18 a 12
. Anche in questa categoria , molte
perplessità sul verdetto che ha visto Kuroglu battere il kazako Bakhtyar
Sarsekbayev ( che aveva eliminato i “ pericolosi ” David Tabadze dell’Ukraina ,
Natig Alishev dell’Azerbaijan ed Erislandi
Lara di Cuba …
) . Kuroglu non aveva nemmeno convinto quando ha ricevuto il verdetto con
l’ungherese Norbert Harcsa . Nei pesi medi
vince il turco Savas Kaya sul cubano Emilio Correa per 16 a 8 e non ci sono
commenti da fare perche’… ” teniamo famiglia ” .
Nei mediomassimi
vince il cubano Yusiel Napoles che non trova in finale Ismail Syllah , ma in
precedenza aveva battuto l’azero Teymurov e l’iraniano Mehdi Ghorbani .
Nei pesi massimi
vince ancora un cubano , Osmay Acosta che in finale costringe all’abbandono nel
3° round il campione europeo , l’ukraino Denis Poyatska ( che aveva eliminato il
rumeno Gananau per abbandono al 3° round ) .
Nei supermassimi
vince il’ukraino Vyacheslaw Glazkov che in finale batte l’esperto kazako Rustam
Rygebayev per 25 a 11 . Il kazako aveva eliminato lo svedese Modo Sallah per RSC
al 4° round . Tra le “ ladies
” segnaliamo le vittorie della rumena Stellata Duta ( 46kg) sulla russa
Gnevanova per 23 a 13 , dell’ungherese Monica Csik ( 48 kg ) sull’indiana
Mandakani Chanu per 14 a 8 , della russa Sofia Ochigava ( 54 kg ) sull’ukraina
Ludmilla Hrytsay per outscore al 2° round , della britannica Amanda Coulson
sulla polacca Kinga Siwa nei 63 kg , della russa Irina Poteyeva sulla candese
Mary Spencer nei 66 kg , dell’ukraina Liliya Durneyeva sulla russa Elena
Distropova ( 70 kg ) e dell’ungherese Anita Duzca nei 75 kg sul’ukraina Olha
Novikova . Le sei turche che sono arrivate in finale hanno vinto tutte ! Il
padre dell’irlandese Katie Taylor (
63 kg ) che e’ anche suo allenatore , ha detto che la figlia ha messo sei volte
al tappeto la turca Gulsum Tatar ed ha perso … il match . Per ironia della
sorte ( ? ) alla Taylor hanno pero’ dato la coppa del miglior pugile del
torneo .
Sorridiamo che
è meglio.
Gennarino
afferma di comportarsi da perfetto cavaliere quando esce con una donna. Infatti
prima di “saltarle” addosso le dice :”Mi consenta…”.
L’altro giorno
il figlio di Gennarino ha partecipato ad una lezione universitaria di
anatomia. L’argomento era il “pene” ma per partecipare ha dovuto giurare al
padre che non avrebbe …toccato l’argomento!
Continuano
gli equivoci a Boxemaccheroni, l’altro giorno senza fare nomi abbiamo
parlato di uno che : “ha buon naso, grandi aspirazioni e si è fatto un sedere
così!”. Incredibile ma vero, ci ha telefonato molto arrabbiato …Lapo.
L’ottomano,
strano a dirsi, ha detto che lo stanno mettendo in croce. E’ vero, e noi
sappiamo anche che non è quella di …centro. Speriamo che non si arrabbi. Lo
conosciamo, è un uomo che non sa apprezzare lo spirito. Figuratevi che è
convinto che l’auto-ironia è… raccontare barzellette in macchina.
A noi manca
l’accademico Emil Jetichev . Era un vero politico e come tale non diceva nulla…
ma lo spiegava molto bene!
Il figlio di Gennarino
ha portato il padre al concerto della sua band. Quando Gennarino li ha visti ,
per rendersi simpatico ha detto:” Ragazzi mi piace la vostra musica…”. Allora
gli hanno risposto :”Guarda “papà “ che stavamo montando …l’antifurto!”.
Gli iracheni
si lamentano per le torture praticate dagli americani che non sono niente al
confronto di quelle che il presidente infligge ai suoi collaboratori. Ieri al
suo fido Donald Rumsfeld ha detto :” rimarrai nel mio Gabinetto…”.
Gennarino
racconta che una volta il “Cavaliere” gli ha offerto un “caffè” e lui…è andato
ad iscriversi alla camera di commercio.
Siamo in Europa.
L’ultimo sondaggio UE afferma che il 49 % degli europei non paga le tasse.
Praticamente 8 italiani su 2.
Ricordate
che le promesse si possono anche non mantenere, ma …bisogna saperle fare.
Come dicono
a Rio de Janiero : “Siate prudenti e non fate il passo più lungo della …samba!”.
Concludemo
co’ na barzelletta !
Roma: Sulla porta del negozio di
alimentari c'è un cartello:
"SE FANNO PANINI CO' TUTTO"
Entra un signore e con fare
ironico chiede: "Vorrei un panino co' na fetta de balena ..."
Il commesso, un po' imbarazzato,
gli risponde di attendere un attimo e va nel retro del negozio dal titolare:
"Ce sta' 'n tizio che vole un
panino co' na fetta de balena, forse sarebbe mejo cambia' er cartello ..."
E il titolare senza perdersi
d'animo:
"Dije che solo
pe' 'n panino nun la incomincio ...!"
Ciao a tutti se
leggemo alla prossima
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