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Boxemaccheroni

La rivista americana Sports Illustrated   l’aveva definito  : “il match che salverà la boxe!” e le  premesse c’erano tutte per un match eccitante. Di fronte, due tra i migliori pugili “pound for pound” ( come dicono quelli che hanno studiato l’inglese...) che si spartivano qualcosa come dieci titoli mondiali.  Da una parte c’era il “Pretty Boy” e dall’altra il “Golden Boy o se preferite , da un parte c’era il “grande labbro” e dall’altra c’era  il “labbro sorridente”. Ma un match per quanto bello ed eccitante che possa essere  non potrà mai da solo salvare la boxe ! Anche stavolta e stato così e…  alla fine il match si è rivelato solo per quello che veramente era : un colossale affare ! Un affare che ha fatto ancora più ricchi i due “paperoni in guantoni”. Cifre da capogiro che vedono i 16.700 spettatori che hanno affollato l’MGM Grand di Las Vegas,  i 10 milioni di dollari di borsa per Floyd Mayweather junior (30 anni, 38 vittorie di cui 24 prima del limite)  ed i 25 milioni di dollari per  Oscar De La Hoya (34 anni, 38 vittorie di cui 30 prima del limite e 5 sconfitte). Naturalmente si tratta di cifre in difetto perché con gli introiti della  “PAY per  VIEW”…cresceranno e si moltiplicheranno!  Ma passiamo al match che ha abbastanza annoiato e forse  proprio in  virtù delle caratteristiche dei due contendenti : un’ attendista ed un attaccante. Come da copione,  De La Hoya ha attaccato e pressato Mayweather, che  lo ha aspettato e colpito d’incontro.  De La Hoya ha difettato in precisione ma  ha portato un numero maggior numero di colpi (soprattutto al corpo…) ed ha dettato i ritmi del match.  Dopo quattro riprese, si può affermare che De La Hoya, detentore del titolo dei superwelters della WBC, conduceva il match essendosi aggiudicato, anche se in maniera non esaltante, almeno tre rounds su quattro. Dal 5° round , complice un leggero calo fisico di De La Hoya, Maywether (campione dei pesi welters della WBC)  ha cominciato a  cambiare fisionomia al match, mettendo a segno colpi più consistenti.  Nel  9° e 10° round, il calo fisico di De La Hoya è abbastanza evidente, ma più che ai colpi di Mayweather  è da attribuire allo sfiancante lavoro al corpo a cui si è dedicato con scarso successo  Oscar.  Nell’undicesimo round Floyd domina , ma i colpi più significativi li porta De La Hoya in chiusura di ripresa. La tensione diventa sempre più palpabile con il passare dei rounds  e non solo dentro le corde, ma anche  fuori del ring (sono scoppiate due risse durante il match…).Nell’ ultimo round, a suggello di un equilibrio sempre presente per tutto il match,  i due   “scambiano”  sullo stesso piano.  “Ho messo i colpi più pesanti. Per battere  il campione in carica bisogna fare di più, si deve prendere l’iniziativa. Lui non l’ha fatto! Malgrado fossi io il detentore, ho condotto il match  ed  ho cercato la soluzione prima del limite fino alla fine!”, ha detto un deluso De La Hoya quando ha sentito la lettura dei cartellini che lo vedevano sconfitto con decisione controversa  (116 a 112, 115 a 113 e 113 a 115) ai punti in 12 rounds. “E’ vero ha portato molti colpi, ma non mi hanno procurato problemi! Vedevo i sui colpi arrivare e restavo fermo. Credo di aver compiuto un piccolo capolavoro!”, ha replicato con scarso senso della misura e poca obiettività  Mayweather. Nel sottoclou , un bellissimo match valido come eliminatoria al titolo dei supergallo della WBO , ha visto il filippino Rey “Boom Boom” Bautista (23 vittorie di cui 17 prima del limite)  battere ai punti in 12 rounds Sergio Medina (28 vittorie di cui 22 prima del limite), guadagnandosi il diritto di affrontare Ponce De Leon. Vittoria netta per Bautista che ha imposto il maggior allungo e la maggior velocità all’argentino. Nel 5° round,  Bautista  ha anche subito due punti di penalizzazione per colpi bassi, ma nel round successivo si è rifatto, mettendo al tappeto il rivale però stavolta con colpi regolari. Nell’7° round  Bautista è in difficoltà per una serie di colpi alla testa e l’arbitro interviene    dando la sensazione di fermare il match,  ma l’arbitro invece procede solo ad un conteggio. Bautista, passato il pericolo,  si riprende molto bene ed  opera un forcing terribile che culmina nell’11° round quando mette  al tappeto il rivale (che aveva cambiato guardia…) e vince il match John O'Donnellnettamente ai punti (115 a 109, 116 a 108, 115 a 109). Grossa delusione invece per il peso welter inglese John O’Donnell (15 vittorie),  battuto in due rounds da Christian Solano (20 vittorie, 11 sconfitte e 4 pari) che lo ha messo anche due volte al tappeto. Nei superleggeri un altro inglese ,  il giovane e promettente John Murray , ha battuto il coriaceo Lorenzo Bethea ai punti in 8 rounds. Inizio cauto e prudente del britannico (probabilmente “choccato” dalla sorte di O’Donnell…), che nella seconda parte del match prende in mano definitivamente  l’iniziativa e porta a casa un buon  risultato. Dopo aver fallito ben due tentativi d’impadronirsi della corona dei superpiuma, Rocky Juarez continua invece a mietere convincenti successi nella categoria inferiore. Stavolta da peso piuma ha battuto il competitivo e più alto Jose Hernandez ai punti in 12 rounds,  mettendolo anche al tappeto nel 2° round. Juarez ha dato grande spettacolo mostrandosi in grande condizione fisica. Nei superleggeri l’australiano Billy Dibb ha spiegato ai presenti perché Lovemore Ndou l’ha preteso come sparring nella preparazione al mondiale che lo vedrà opposto a Paul Malignaggi. Billy Dibb, allenato e diretto da Shane Mosley, ha battuto Jose “Terminator” Gonzales ai punti in 8 rounds, mostrando di possedere un  gran tecnica.  Preciso ed efficace colpitore, Dibb ha mostrato buone qualità, anche se il pubblico messicano, abituato alle “battaglie”,  non ha apprezzato molto questio genere d’incontro. Nei supermosca il 18enne filippino Alex “Bazooka” Banal (14 vittorie ed un pari) ha battuto a punti in modo convincente il più esperto messicano Juan Rosas (25 vittorie e due sconfitte), mostrando la ferocia di Pacquiao ma non la classe del suo connazionale. Un talento ancora grezzo questo Banal.   Nei massimi leggeri il cubano dalla cruda tecnica Carlos Duarte (6 vittorie), ha battuto per kot al 2° round Calvin Rooks. Duarte è allenato dal manager messicano Nacho Beristain che non fornisce molte informazioni su di lui. 

A Las Vegas il giorno prima di De La Hoya-Mayweather si è svolto il mondiale WBO dei minimosca che ha visto il detentore, Hugo  Cazares (29 ani, 25 vittorie , 4 sconfitte ed un pari)    battere il colombiano Wilfrido Perez (23 vittorie di cui 16 prima del limite e 3 pari)  in due  rounds veramente esplosivi e che rilanciano la sua  sfida al campione dei pesi paglia  della WBO,  Ivan Calderon.  Cazares che era alla sua quinta difesa del titolo (tutte vinte prima del limite), ha messo due volte al tappeto Perez (che non perdeva da 5 anni e non era mai stato fermato prima…) nel primo round ed una volta all’inizio del secondo. Cazares più compatto e più massiccio non ha dato scampo a Perez che si è affidato alle sue lunghe leve per poter arginare inutilmente quella furia. Ritorno sul ring dopo tre anni per quello che dopo le olimpiadi di Sydney era indicato come uno dei più promettenti pugili in circolazione :il messicano Francisco “Panchito” Bojado (17 vittorie e due sconfitte) . Il 23enne messicano rientrava dopo la cocente sconfitta patita per mano di Jesse James Leyva  e si esibiva per la prima volta con la sua nuova organizzazione (Golden Boy Promotions di Oscar De La Hoya). Bojado ha vinto senza impressionare ai punti in 10 rounds con il colombiano Dairo Esalas che ha ricevuto anche due punti di penalizzazione per colpi bassi che però non hanno influito sul verdetto.   Buona impressione ha invece destato il tatuato argentino Lucas Matthysse che ha ottenuto la sua 17^ vittoria (16 prima del limite) battendo per ko in due rounds l’imbattuto dominicano Ramon Duran (13 vittorie). Bisognerà però attenderlo a prove più consistenti per meglio valutare la sua dimensione a livello mondiale.  Nei pesi welter, il lungo Mike “Machine Gun” Jones (8 vittorie) di Filadelfia, ha battuto Gilbert Guevara spedendolo due volte al tappeto e vincendo per kot al 6° round. Pari in 6 rounds tra gli imbattuti pesi welters Euri Gonzalez e Gabriel Martinez. Match nel quale sembrava prevalere la maggior aggressività del più potente dominicano Gonzalez, (  solo un giudice l’ha rilevato…), invece un giudice  ha dato la vittoria al più veloce  Martinez ed il terzo ha sancito un pari. In ogni caso bisogna sottolineare che tutti i rounds sono stati molto equilibrati e di difficile assegnazione.

Il venezuelano stabilitosi in Giappone Edwin Valero, ha difeso la sua corona dei pesi piuma per la WBA, battendo il giapponese Nobuhito Edwin Valero Honmo per ferita all’8° round. Pur non risolvendo alla sua maniera il match (è lo specialista del  ko al 1° round…) , Valero era comunque molto avanti nel punteggio al momento dell’interruzione.   Da segnalare che il pubblico ha applaudito Honmo quando questi ha “superato” lo scoglio del primo round. Il manager di Valero ha detto che lo porterà a combattere negli USA e ci chiediamo come farà, visto che Valero per motivi sanitari non può combattere negli USA. E’ stata una bella notte per i pugili venezuelani, perché anche Alexander Munoz ha ripreso  la corona dei supermosca della WBA, battendo ai punti in 12 rounds il giapponese Nobuo Nashiro che aveva destato grande impressione quando aveva superato  Martin Castillo solo al suo 8° match! Munoz ha messo sotto pressione l’avversario per tutto il match ed il giapponese non ha potuto combinare granchè! Nei pesi gallo, il campione della WBC Hozumi Hasegawa ha battuto con decisione unanime ai punti in 12 rounds l’imbattuto e molto alto sudafricano Simphiwe Vetyeka in un match molto ma molto intenso. Vetyeka non ha mostrato timori nell’affrontare il campione che si è aggiudicato il match in virtù di un finale dove ha vinto qualche bel round.

A Liegi, con una condotta di gara molto accorta, Ermanno Fegatelli (11 vittorie e due sconfitte), ha battuto con verdetto a maggioranza (uno dei giudici aveva il pari…) per il titolo dell’Unione Europea dei superpiuma, l’italiano Antonio De Vitis (8 vittorie, una sconfitta ed un pari).  Nella stessa serata,  il 36enne congolese residente in Belgio, Lansana Diallo ( 25 vittorie , 18 sconfitte e 4 pari ), ha deciso di appendere i guantoni al chiodo! Prima di “lasciare” però ha colto una bella vittoria ai punti in 12 rounds con l’australiano Steve Connell mettendolo anche al tappeto nell’ultimo round.  Connell ha anche subito un richiamo per “tenute” nel corso della 7^ ripresa. Nella stessa serata il supermedio Michel Henrotin (16 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto Naijm Ettouhali ai punti in 12 rounds per il titolo internazionale IBF, superando molti momenti critici a causa della potenza di pugno dell’olandese . Larga vittoria anche per Natalie Toro che ha battuto Suzanna Radovanovic ai punti in 6 rounds.  Nei pesi massimi, Geoffrey Batello batte lo slavo Radoslav Milutinovic per kot al 2° round.

 Spesso si maligna sui match tra i pesi massimi, ma bisogna riconoscere che quando capita un bel match in questa categoria ci si riconcilia con questo sport. Al Buffalo Run Casino di Miami in Oklahoma , il peso massimo Terry Smith (30 vittorie , 2 sconfitte ed un pari), ha battuto al termine di 10 entusiasmanti rounds l’ex campione dei massimi leggeri Kelvin Davis (24 vittorie, 6 sconfitte e due pari). Si è trattato di un match con fasi alterne nel quale hanno prevalso a turno sia l’uno che l’altro. Smith ha però fatto qualcosa in più ed il verdetto giustamente l’ha premiato. Davis però non ha accettato la decisione e si è allontanato dal ring imprecando contro tutti. Nei supermedi, l’imbattuto Brian Vera (13 vittorie), mantiene il record inviolato grazie agli aiuti dei giudici che penalizzano con una sconfitta ai punti in 10 rounds Samuel Miller (16 vittorie e 2 sconfitte) che aveva portato i colpi più chiari e potenti. 

A Garland in Texas, l’ex campione del mondo Kermin Guardia (37 vittorie e 6 sconfitte), ha battuto in 12 duri rounds con decisione controversa Gerardo Verde . Dopo questa vittoria  si schiudono per lui le porte di un mondiale.

La gioventù e la velocità sono state armi insuperabili per il 35enne irlandese Eamonn Magee (27 vittorie e 5 sconfitte)nel match che l’ha   visto opposto allo scozzese Kevin Anderson (19 vittorie ed una sconfitta). Il match che si è svolto a Motherwell in Scozia, era valido per il titolo britannico dei pesi welters ed ha visto Anderson (che ha annunciato l’intenzione di ritirarsi a 24 anni!) vincere largamente ai punti . Magee ha anche conosciuto il tappeto, per la prima volta in carriera , nel corso dell’11° round. Adesso per Anderson si prospetta l’europeo con Osei Bonsu. Nei supermedi Steve McGuire (25 anni ,10 vittorie ed un pari), ha battuto ai punti in 8 rounds in un confronto molto interessante e combattuto,  il “soldato” Neil Tidman. Nei superwelters, il 31enne ungherese Jozsef Matolcsi (26 vittorie e 9 sconfitte) ha conservato la corona WBF battendo per ko al 1° round l’argentino Ignacio Lucero Fraga. Spettacolare la combinazione uppercut sinistro e gancio con cui l’ungherese ha messo per circa due minuti a terra l’argentino. Nei pesi welters, l’ungherese Tibor Dudas (22 anni e 2 vittorie) mette al tappeto il britannico Duncan Cottier con un gancio sinistro nel corso del secondo round. Il ragazzo però recupera ed impegna fino al termine dei 4 rounds il rivale vincitore. Con un verdetto dal chiaro sapore “casalingo”, il mancino inglese Ryan Brawley (21 anni, 7 vittorie)  ha battuto il più basso e piccolo ungherese Zsolt Jonas (21 anni e 7 vittorie) per 58 a 57. Ai colpi sporadici dell’inglese ha fatto da contraltare il massiccio lavoro al corpo dell’ungherese , non “apprezzato” dall’arbitro Paul Graham.  Nei superpiuma il 19enne Paul Appleby (7 vittorie), battendo l’ukraino-ungherese Istvan Nagy (4 vittorie)  ha dimostrato perché viene ritenuto uno dei migliori e più promettenti pugili inglesi. Nagy è finito al tappeto per un colpo al corpo nel corso del primo round  , subendo poco dopo un’altra scarica di colpi che facevano definitivamente intervenire l’arbitro …. anche se l’ungherese non era d’accordo e protestava.

L’ex campione dei pesi leggeri della IBO Isaac Hlatshwayo ha fatto il passaggio nei pesi welters senza apprenti difficoltà, battendo con  decisione unanime ai punti in 10 rounds il connazionale Joseph Makaringe. Il match si è svolto all’Emperors Palace Casino di Kempton Park. Si è trattato probabilmente della miglior e prestazione di Hlatshwayo che ha dominato il più lento e prevedibile avversario. Se il match è arrivato al limite lo si deve al mestiere ed alla capacità d’incassaggio di Makaringe. Nei pesi gallo Silence Mabuza (20 vittorie e due sconfitte)  ha riconquistato il titolo IBO battendo per ko al 5° round il mancino della Tanzania, Mbwana Matumla (18 vittorie e 3 sconfitte) . Malgrado la tattica elusiva del tanzaniano, Mabuza è riuscito a mettere al  tappeto il rivale nel 2° round. Nei pesi massimi un ritorno che nessuno aveva chiesto del pesoi massimo sudafricano il 41enne Corrie Sanders (42 vittorie e 3 sconfitte). Dopo 10 rounds tediosi e noiosi, il grasso e fuori condizione Sanders ha vinto ai punti sul brasiliano Daniel Bispo. Ancora vittorioso il dinamico peso medio Kgotso Motau (11 vittorie tutte prima del limite), che batte Kabelo Ndlovu per kot al 1° round. Davvero impressionante la potenza di questo ragazzo che ha rappresentato il Sudafrica ad Atene 2004. 

 Sempre in Sudafrica, ma a Seconda, il supermosca Simphiwe Nongquay (12 vittorie) ha conservato il titolo WBF battendo per kot al 7° round l’ecuadoriano Rafael Tirado fermato per un vistoso gonfiore all’occhio. Il match ha rischiato di saltare perché Tirado non lo è stato di fatto e si è presentato con 5 kg di eccedenza al test di peso effettuato 4 giorni prima. Non si sa come, ha fato registrare il peso il girono del match e soprattutto all’inizio non ha dato l’impressione di essere debilitato per una perdita di peso. In ogni caso si stava spegnendo ripresa dopo ripresa e nel 7° round aveva le braccia vistosamente tirate giù lungo i fianchi.

A Managua in  Nicaragua riunione della serie “Ko alla droga” e  grossa sorpresa con la sconfitta dell’ex campione mondiale dei superleggeri   De Marcus Corley (31 vittorie , 6 sconfitte ed un pari) , battuto per kot all’8° round da Jose Al faro (18 vittoriwe di cui 17 prima del limite e 3 sconfitte. Corley che aveva portato a termine  tutti i rounds con Junior Witter e Floyd Mayweather ed aveva creato molti problemi a Miguel Cotto, ha sempre avuto problemi di mancanza di potenza. Anche stavolta ha avuto la possibilità di chiudere già al primo round il match, ma non ha avuto la capacità di chiudere il confronto ed al faro ha risalito la china e con un terribile lavoro al corpo l’ha messo giù tre volte nel 6°, 7° ed 8° round. In una semifinale al titolo WBA dei superpiuma l’argentino Israel Hector Enrique Perez ha battuto a maggioranza il nicaraguese Rene Gonzalez ai punti in 12 rounds. Perez ha inviato tre volte al tappeto l’avversario nel primo, terzo e quinto round. Nei pesi paglia il 19enne Roman Gonzalez (13 vittorie), ha battuto  il venezuelano Jose Luis Varela per ko al 1° round. Nei pesi medi l’argentino Mariano Carrera ha effettuato la rentree dopo l’accusa di doping che gli ha fatto perdere il titolo WBA ed ha battuto il colombiano Oney Valdez per kot al 4° round. Nei minimosca il nicaraguese Nerys Espinoza ha battuto con verdetto unanime Jose Garcia Bernal ai punti in 10 rounds. Nei pesi gallo Daniel Diaz ha catturato il titolo NABa battendo Timur Shailezov ai punti in 10 rounds.

A Tijuana in Messico serata intitolata “Furia di Talenti” , con il peso leggero Humberto Gutierrez (20 vittorie di cui 17 prima del limite) che batte per il titolo Intercontinentale Americano ad interim della WBC, il venezuelano Alirio Rivera. Nel secondo round Gutierrez ha colto   sbilanciato Rivera e lo ha mandato al tappeto, ma il venezuelano ha protestato con l’arbitro per il conteggio che a parer suo era scaturito da una spinta. Nel sesto round un atterramento subito da Gutierrez viene giudicato come “spinta” dall’arbitro. Rivera però incoraggiato dal risultato conseguito  si lancia all’attacco , ma Gutierrez lo aspetta e lo  mette nuovamente al tappeto (7° round ). Il match prosegue con rivera alla ricerca del colpo duro e Gutierrez che si move bene e rientra continuamente. Nel 10° round ancora un gancio sorprende Rivera che finisce di nuovo al tappeto ma riesce ad alzarsi in piedi e ad arrivare fino alla fine del match. Per il titolo dei pesi gallo della NABF, Alejandro Valdez (19 vittorie di cui 14 prima del limite e 2 sconfitte) ha affrontato il più esperto Heriberto Ruiz (36 vittorie di cui 20 prima del limite, 6 sconfitte e due pari). Inizialmente Ruiz coglie buoni risultati,  inviando  il rivale al tappeto sul finire della seconda ripresa. Per altri tre rounds Ruiz pressa e  bombarda Valdez con colpi pesanti, ma nella  sesta ripresa  Valdez cambia tattica e colpisce duro Ruiz che comincia ad arretrare. E’ un attimo e Valdez gli è addosso, colpendolo  con un forte uppercut destro che lo invia al tappeto. Ruiz si rialza ma le gambe lo tradiscono e l’arbitro giustamente lo “ferma”. Fino a quel momento nessuno avrebbe scommesso su una vittoria di Valdez. Battaglia tra imbattuti quella del titolo giovani della WBC dei pesi superleggeri, con  Pavel Miranda (13 vittorie ed un pari) che batte nettamente ai punti i 10 rounds Hector Miguel Zuniga (11 vittorie). Nei pesi piuma, Juan Carlos Burgos (14 vittorie di cui 12 prima del limite) conserva la corona dei giovani ad interim del WBC battendo Moises Zamudio per kot al 6° round dopo averlo atterrato poco prima con un corto gancio sinistro al corpo. Juan Carlo Burgos ha dedicato la vittoria a suio zio Victor , presente a bordo ring dopo il coma seguente al match con Vic Darchinian. Ancora pesi piuma con Emilio Bojorquez ex componente del team olimpico messicano che ha subito una dur sconfitta con  Omar Estrella ai punti in 4 rounds , ma dopo essere nche  finito al tappeto nel primo e nel secondo round.  Nei supermosca ritorno vittorioso per l’ex campione del mondo per WBA  Martin Castillo (31 vittorie e due sconfitte) che batte Jorge Ramiro per kot con una combinazione che ha visto un uppercut seguito da un destro.

Grossa sorpresa causata dal superleggero Martin Cruz Bergara (31 anni, 6 vittorie, 4 sconfitte e due pari) che ha messo ko al 3° round  Martin “Principito” Coggi (13 vittorie),  figlio del triplo ex campione del mondo Juan Martin Coggi  detto “Latigo” (Frusta!).  Il match si è svolto a Concepcion dell’Uruguay ed ha visto Bergara in una fase di studio colpire con il destro la mascella di Coggi che è crollato al tappeto e  si è rialzato, ma era così malfermo sulle gambe che l’arbitro ha sospeso il match.

A Caseros sempre in Argentina, il peso massimo Sebastian Ignacio Ceballos (27 anni, 8 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), ha battuto ai punti in 10 rounds Orlando Antonio Frias, mettendolo anche al tappeto nel primo round. Nei superweletrs, Carlos Leonardo Herrera  (24 anni e 9 vittorie), detto “El Gitano”, ha battuto ai punti in 6 rounds Fernando Enrique Battaglia, infliggendogli anche un atterramento nel 5° round. Nei pesi leggeri il promettente 26enne Alberto Leopoldo Santillan (8 vittorie), ha battuto Alejandro Burella Cacia ai punti in 4 rounds.

 A Fairfax in Virginia il superwelter Jimmy Lange (28 vittorie , 3 sconfitte e due pari) sfidante al titolo mondiale, ha battuto per kot all’8° round Fontaine  Cabell (22 vittorie, 7 sconfitte e due pari). Nei massimi leggeri l’ex campione del mondo William Guthrie (35 vittorie di cui 28 prima del limite, 4 sconfitte e 3 pari) ha impattato in 6 rounds con il mestierante James Jhonson. 

A Barranquilla in Colombia, il superpiuma Likar Ramos (21 anni, 13 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto Dunis Linan ai punti in 8 rounds. Nei superleggeri Raul Pinzon (13 vittorie di cui 12 prima del limite) ha battuto Jason Palomeque per ko al 3° round. Sempre nei pesi superleggeri Braidis Prescott (13 vittorie tutte prima del limite), ha battuto per ko al 3° round Miguel Angel Suarez. Prescott è molto alto per la sua categoria : 1.86!

Al Fraternal Order of Eagles club di Fairless Hills, il mediomassimo Chucky “The Italian Joey Gilbert Assassin” Cavallo (15 vittorie di cui 6 prima del limite), ha battuto per kot al 3° round Dannon Svab conquistando ancora posizioni in classifica

 Il “Contender” Joey Gilbert (15 vittorie ed una sconfitta), ha battuto per kot al 10° round Juan Astorga  in un match al limite dei pesi medi che si è svolto al Reno Events Center di Reno nel Nevada. Gilbert ha anche messo Astorga al tappeto nel 9 e nel 10° round. Nella stessa serata il peso mosca filippino residente negli USA, Nonito Donaire (17 vittorie ed una sconfitta), ha letteralmente demolito Kevin Hudgins in un solo round ! Il prossimo impegno di Nonito sarà quello di “vendicare”  il fratello Glenn, nel match che lo vedrà opposto al campione armeno-australiano IBF/IBO Vic Darchinian.

Il nigeriano residente in Australia, Fatai Onikeke (21 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto per kot al 6° round Boxer Fatai OnikekeKongthawat Sorkitti  per il titolo IBF del Pan Pacifico dei superleggeri. Onikeke ha subito attaccato dall’inizio prendendo in mano il controllo del match, tempestando di combinazioni al volto ed alcorpo l’ospite. Nel 5° round il tailandese finisce al tappeto, ma si rialza. Nel round successivo è l’arbitro che decide  di aver visto abbastanza e sospende il match. Nelgi altri matches, da segnalare il pari in 8 rounds  imposto da William Hadlow all’imbattuto  peso medio indiano residente in Australia Pradeep Singh (13 vittorie). Pradeep è stato messo in difficoltà in varie occasioni dall’aggressività di Hadlow. Nei pewi welters, quinto successo per Heath Ellis che ha battuto ai punti in 6 rounds Jim Savage. Heath è il nipote dell’ex campione del mondo Lester Ellis!

Ancora Australia e precisamente Sydney dove il promettente peso medio originario della Tasmania , Daniel Geale (16 vittorie) , ha dominato il confronto che lo vedeva opposto al tailandese Parkpoom Jangphonak battendolo ai punti in 12 rounds ed aggiudicandosi il titolo IBF Pan Pacific e quello IBO Intercontinentale.  Prossimo impegno per Geale contro il connazionale Shannan Taylor. Nella stessa serata il peso welter Robert Medley (18 vittorie) costringe all’abbandono il tailandese Somchai Nakabale che nel 9° round lamenta la sospetta frattura della mascella. Nei pesi medi da seguire l’interessante Junior Talipeau (6 vittorie) che scambia furiosamente per tutte le sei riprese con il filippino Ramilio Caballes, vincendo nettamente ai punti.  

Sempre a Sydney ma nel Bosley Park, vittoria per l’oriundo Leonardo Zappavigna (19 anni e 7 vittorie) detto “Lenny Zappa” che ha conquistato il titolo australiano dei pesi leggeri, battendo ai punti in 10 rounds e  vincendo praticamente tutte le riprese, Robert Oyan.

Josué Blocus a gagné par décision partagée sur David Cadieux.Grossa sorpresa  al Casino di Montreal in Canada, con il peso massimo francese ma residente in California, Josue Blocus  (15 vittorie di  cui 13 prima del limite e 2 sconfitte),  che ha battuto ai punti in 12 rounds il favoritissimo gigante canadese David Cadieux (16 vittorie di cui 11 prima del limite). Match dominato dal destro di Blocus che si è regolarmente stampato con forza sul viso di Cadieux che ha risposto con i suoi ganci sinistri che non avevano però  la stessa potenza e la stessa precisione dei colpi del francese.   Del simpatico Blocus,  si ricorda una partecipazione di qualche anno fa al torneo Italia di Venezia.  Mentre il clou è andato ai punti, il “knock out” è stato il tema dominante di tutta la serata di Montreal! Il supermedio Adonis Stevenson (7 vittorie) con due soli colpi ha chiuso al primo round il confronto con Markus Thomas. Il peso medio Renan St-Juste con un brutale gancio sinistro ha messo ko al 5° round Cristopher Henry. Nei superwelters, Stephane Desormiers (16 vittorie , due sconfitte ed un pari) , ha fatto scattare la regola dei tre atterramenti nella stessa ripresa ( la 3^ ) per chiudere il match con Jimmy Leblanc.

DiaconuQualche giorno dopo sempre a Montreal ma al Mel’s Cite , di scena i rumeni “terribili”. Nei mediomassimi in un match valido come  eliminatoria WBC dei mediomassimi, Adrian Diaconu (24 vittorie di cui 15 prima del limite), ha battuto con un brutale ko al 3° round l’ex sfidante al titolo mondiale , l’americano Rico Hoye (21 vittorie di cui 15 prima del limite e due sconfitte).  E’ stata un’impressionante dimostrazione di forza di Diaconu che dopo aver messo due volte al tappeto l’avversario, nel 2° round con due colpi terribili ha completato l’opera proprio all’inizio del round successivo con un violento e brutale attacco. Una vittoria importante con un uomo pericoloso ed evitato da molti che tra l’altro ha anche  trascorso 7 anni in un penitenziario.  Nei pesi welters, ancora un rumeno in evidenza. Jojo Dan (17 vittorie di cui 8 prima del limite), batte nettamente ai punti in 8 rounds Ricardo Cano dopo averlo anche messo a terra nel 7° round. Nei pesi gallo, il canadese Sebastien Gauthier (11 vittorie di cui 9 prima del limite), ha battuto Alex Becera per kot al 3° round dopo un violento ed intenso attacco. Nei pesi leggeri, Benoit Gaudet (12 vittorie ed una sconfitta), vince e convince , battendo ai punti in 8 rounds il messicano  Edgar Julian Riovalle (15 vittorie di cui 12 prima del limite e 3 sconfitte).

 “Vendicarsi è bello specialmente quando lo fa qualcuno per te!” , è un vecchio detto russo che sarà venuto in mente a Kosta Tszyu , quando ha visto il suo primo “vincitore”, il 43enne americano  Vince Phillips battuto ai punti in 10 rounds da Ali Sultan Nadirbegov (16 vittorie e due sconfitte). Tutto è avvenuto all’interno di una manifestazione sportiva svoltasi a Tula (circa 100 miglia  a sud di Mosca…) che era intitolata “Kosta Tszyu Cup”. Prima del match c’è stato anche un simpatico incontro tra i due e Tszyu (ormai preso da altri mille impegni…) si è mostrato interessato ad una rivincita del loro match del 1997 sempre a patto  che decida di continuare a combattere. Nel sottoclou, uno dei “protetti” di Taszyu, il superleggero Anton Solopov  (15 vittorie , una sconfitta ed un pari), ha ottenuto la seconda vittoria per ko dopo l’infausto 2006, battendo l’ukraino Boris Akopov per ko al 5° round e  dopo averlo messo due volte a terra nel 3°. Solopov da dilettante vinse il mondiale juniores a Buenos Aires, battendo in finale un certo Miguel Cotto.  

A Bertinoro, Simona Galassi (34 anni, 4 vittorie ed un pari)  ha conquistato il titolo europeo dei pesi mosca battendo la tedesca Bettina Volker  per kot al 10° round, dopo aver dominato il confronto. La conclusione è arrivata su un destro al mento accusato dalla Volker che ha indotto l’arbitro a fermare il match. Nei pesi piuma, Massimo Morra (33 anni, 17 vittorie, 3 sconfitte e 3 pari)  ha battuto lo slovacco Roman Rafael  ai punti in 6 rounds. Nei pesi welters, vittoria di Luciano Abis (27 anni, 29 vittorie)  sul coriaceo ungherese Zsolt Botos. Esordio nei pesi piuma di Massimo Villani (2 vittorie ed un pari) che batte l’altro Rafael, Elmir per kot al 5° round. 

A Fiumicino rientro con il “botto” per Giorgio Marinelli (26 anni, 16 vittorie, una sconfitta ed un  pari) che mette ko in due rounds l’ungherese Bela Sandor. Per Sandor è stato un calvario fin dall’inizio per un colpo al fegato che lo ha letteralmente debilitato, facendogli subire due conteggi ed il definitivo stop all’inizio del 2° round. 

A Limena di Padova il tre volte campione italiano dei dilettanti Devis Boschiero (16 vittorie), ha battuto per intervento medico al 2° round lo slovacco Lubos Priehradnik , fermato dal medico per un taglio al lobo dell’orecchio da cui usciva copiosamente sangue.  Vittoria anche per il peso welter Alessandro Giraldo che batte per kot al 2° round lo slovacco Daniel Popluhar che non “digeriva” il massaggio al corpo dell’italiano.

A Cavriago, larga  vittoria ai punti in 12 rounds per il veterano Massimo Bertozzi (40 anni,41 vittorie, 28 sconfitte e 4 pari)  per il titolo del  Mediterraneo dell’IBF dei pesi leggeri, sullo spagnolo Francisco Urena. Un Bertozzi più incontrista che mai domina il confronto con l’irriducibile spagnolo. Negli altri match da segnalare gli esordi vittoriosi di Vincenzo Zarbo per kot al 4° round sul rumeno Alexandru Stangaciu e nei pesi gallo di Roberto Priore sul rumeno Silviu Lupu per squalifica alla 3^ ripresa, per le continue “tenute” dell’ospite.

A Porto Torres, Tobia Giuseppe Loriga (30 anni, 22 vittorie ed un pari), ha battuto il veterano francese Abdel Mehidi per kot al 10° round in un match dominato dall’italiano. Assedio continuo di Loriga fin dal primo momento dal quale il francese si difende con coraggio e mestiere. L’epilogo nel 10° round su un potente gancio sinistro, con il 31enne transalpino che mette il ginocchio a terra e l’arbitro  che sospende il match.Era in palio la corona IBF del Mediterraneo.  Negli altri matches da segnalare la vittoria del peso welter Pietro Luigi Zara (30 anni e 5 vittorie) che ha battuto Giuseppe Pirracchio ai punti in 6 rounds. Del peso massimo Salvatore Erittu che ha battuto Massimiliano Pinna per squalifica al 5° round. Del 25enne peso medio Davide Deriu (6 vittorie e due sconfitte) che ha battuto il 33enne ceko Roman Vanicky ai punti in 6 rounds.

D i l e t t a n t i

Uno dei tornei più interessanti che si svolgono in questo periodo e’ sicuramente il “ Grand Prix “ di Usti  della Repubblica Ceka . Quest’anno  mancavano i cubani , ma c’erano i brasiliani a rappresentare la nota esotica . Altra importante caratteristica e’ che e’ l’unico torneo occidentale a cui partecipano i fortissimi mongoli che hanno piazzato ben due uomini sul podio piu’ alto . Altra nota   curiosa e’ rappresentata dall’australiano Brad Pitt che ,  ha dimostrato di essere non solo l’ omonimo del celebre attore ma anche un  pugile capace di vincere i tornei . Tra i pugili da seguire, segnaliamo  un  peso welter georgiano che non e’ niente male . Si chiama Khahaber Jvania ed ha messo in fila con autorità l’inglese Anthony Ogogo ( RSCO 2 ) , il cinese Hanati Silamu ( 25 a 18 ) , il ceko Stefan Horvat per 11 a 10 ( ma non fatevi ingannare dal punteggio perché i colpi di Jvenia sono stati 5 volte tanti ! ) .  Si e’ fermato solo per un infortunio in finale … con il kazako Ulyanov . La Georgia e’ una vera miniera d’oro in fatto di talenti e ci piace ricordare anche il peso medio Giorgi Nakani anche lui fermato qui ad Usti solo da un infortunio .  Si comincia e mancano i minimosca e si passa subito ai pesi mosca con il campione del mondo , il cinese Zou Shiming che batte in finale il mongolo Purevdorj  Serdamba per 23 a 7 .   Serdamba aveva eliminato il bulgaro Salim Salimov con lo stesso punteggio che gli aveva inflitto Shiming . Nei  “ quarti ” Shiming aveva battuto per 18 a 11 ,  il mongolo piu’ forte : Luvsantseren Zorigbaatar . In questa categoria il match piu’ esaltante e’ stato quello che ha visto il brasiliano Robenilson Vieria  vincere per preferenza sul tedesco Ronny Beblik (24 a 24 ) .  Vieria e’ stato battuto in semifinale da Shiming ! Nei pesi gallo vince l’esperto slovacco Rudolf Didy che usufruisce di un vergognoso verdetto casalingo sul mongolo Enkhbat Badar Uugan ( 12 a 11 ) .  Il mongolo aveva battuto l’irlandese Ryan Lindberg per outscore al 3° round , il forte ed esperto georgiano Nikola Izoria , il tedesco Rustam Rahimov  per 14 a 5  (Rahimov aveva battuto il cinese Yang Bo ) . Nei pesi piuma i mongoli portano a casa la prima medaglia d’oro con Enkhzorig Zoringbaatar che in finale batte il ceko Antonin Lazok , ma in precedenza si era imposto all’azero Elshan Ismailov per 23 a 17 , al georgiano Koba Pachadazde per 29 a 11 ed al brasiliano David Sousa per 15 a 8 . Un'altra forza della natura vince nei pesi leggeri per la Mongolia. Uranchimeg Munkh Erdene batte il giogiano Vasil Kazishvili per 32 a 8 , l’azero Shahin Imranov per 24 a 16 , il ceko Jan Balog per outscore al 3° round ed in finale in modo impressionante ,  il ceko Martin Halasz per arresto del match da parte dell’arbitro nel 2° round . Il ceko aveva goduto dei “ favori ” della giuria nel match vinto ( si fa  per dire… ) con il kazako Danyar Tulegenov ed in quello vinto con il tedesco David Mueller . Nei superleggeri e’ il polacco Marcin Legowski che coglie l’oro non trovando in finale per infortunio , il bulgaro Boris Georgiev .  Una categoria molto agguerrita con molti scontri all’ultimo sangue  che hanno favorito chi come il polacco ha avuto un avvio fortunato.Georgiev aveva tolto di mezzo l’azero Amanov e l’ungherese Balogh. Nei 69kg vince il kazako Vladimir Ulyanov che batte in due rounds il brasiliano Pedro Lima , poi supera l’olandese Mullenberg per RSCO 3 , batte per squalifica l’azero Ruslan Khairov ed in finale non trova per forfait il georgiano Khahaber Jvania .  Nei pesi medi vince l’irlandese Darren  O’Neill che batte il brasiliano Gracelio Abreu per outscore al 3° round , il ceko Besalyan per RSCH al 3° round ed in finale in un match molto combattuto , il forte armeno Andranik Hakobyan. O’Neill non ha incontrato , per l’infortunio subito , il georgiano Georgi Nakani ( recente vincitore del Felix Stamm… )  che aveva battuto il formidabile mongolo Narmadakh Shinebayar per arresto del match al 4° round e l’azero Rakhib Beylarov per 20 a 13 . Da segnalare anche la squalifica , apparsa eccessiva , nei confronti dello scozzese Fundo Mhura con il polacco Szek ; arrivata sotto forma di tre  richiami ufficiali tutti effettuati nel 4° round ! Nei mediomassimi , vince il tedesco Rene Krause che batte l’ungherese Bodei per 18 a 3 , l’azero Javid Taghiev per 23 a 16 ed in finale il brasiliano Washington Silva per 14 a 7 . Nei massimi vince con un po’ di fortuna , ma mostrando buone doti tecniche ,  l’australiano Brad Pitt che passa il primo turno da  “ signore ” , poi batte il ceko Viktora per 18 a 7 ; non trova per infortunio il bulgaro Pulev in semifinale ed in finale supera l’azero Elchin Alizade per 25 a 21 .   Nei supermassimi , vince il tedesco Stefan Kober , fratello del professionista Sebastian , che batte in finale il grezzo georgiano Beka Lobzhanidze per 16 a 14 . Non c’e’ stata una presenza qualificata , l’unica forse era quella del bulgaro Kubrat Pulev che pero’ si e’ infortunato alla seconda ripresa del match con l’australiano Daniel Behan . Un’ ultima annotazione per i pugili azeri… adesso sappiamo che non erano “ marziani ” ! E’ bastato che il loro presidente non avesse piu’ cariche ed incarichi e sono ridiventati battibili . Ora i “ coraggiosi ” infieriscono  e fioccano nei loro confronti pure  le…  squalifiche . Cosi’ va il mondo ! Ma come potete constatare , con un po’ di pazienza ,  la “ giustizia ”  in qualche modo … arriva sempre !

Ad Istanbul quasi due campionati del mondo al prezzo di uno . Così possiamo definire l’Ahmet Comert Tournament  che ha visto  “maschi ” e “ femmine ” combattere per una settimana . Assenti i russi a livello di rappresentativa nazionale ( per i ben noti “ attriti ” tra Doganelli e Khuseinov … ) , ci sono davvero quasi tutti i piu’ forti in circolazione . Istanbul tra l’altro gode di un’invidiabile posizione strategica anche dal punto di vista dei voli aerei e questo facilità l’adesione agli inviti . E’ comunque una passerella anche per l’ex segretario dell’AIBA che dal trattamento che riserva ai vari ospiti lascia intuire le sue “ preziose alleanze ” . Ci sono stati alcuni verdetti che lasciano veramente di stucco per l’assoluta … mancanza di pudore nell’ emanarli e abbiamo anche dovuto constatare , statistiche alla mano ,  che tra le nazioni piu’ forti al mondo c’e’ la …Turchia ! Non avevamo alcun dubbio ! Cominciamo dai minimosca con la bellissima finale tra il kazako Birzhan Zhakipov e l’ukraino Georgi Chigajev , vinta dal forte kazako per  19 a 11 . Zhakhipov aveva battuto in semifinale il cubano Yampier Hernandez . Tra le sorprese l’eliminazione per ferita del polacco Masczczyk per mano dell’indiano Sanjay Kolte ( che vincerà poi il bronzo … ) . Nei pesi mosca vince il turco Kadri Kordel che batte in finale il tagiko Anvar Yunusov per abbandono al 4° round . Qui il  “ problema ” e’ nato nella semifinale che ha visto il tagiko battere il forte kazako Mirat Sarsenbayev per 13 a 12 . Non vogliamo malignare , ma Sasenbayev in finale sarebbe stato un ben altro avversario … per il turco Kordel . Battuto il cubano Yoandri Salinas dall’ukraino Volkov per 23 a 14 . ( Volkov e’ stato battuto poi da Yunusov … ) . Nei 54 kg vince il cubano Yasniel Toledo Lopez che in finale batte il turco Husseyn Dundar che sembrava boxare   dietro una campana di vetro… per 12 a 9 !  Il filippino Joan Tipon vincitore di un paio di tornei europei e’ stato battuto dal turco Mucahit Cevik per 11 a 6 (probabilmente la forza del kebab … ) . Nei pesi piuma c’e la consacrazione a livello mondiale di Idel Torriente che batte in finale il campione del mondo , il kazako Galib Jafarov per 15 a 6 .  Regale il torneo di Torrente  che ha battuto il polacco Liczik per 29 a 5 , l’iraniano  Faroutan per 23 a 8 , l’azero Huseynov per 25 a 4 ed il turco Kilic per 18 a 11 .  Nei pesi leggeri , c’è la vittoria del turco Onur Sipal sul campione del mondo Yordenis Ugas per 17 a 13 . Il verdetto ha fatto arrabbiare l’allenatore cubano che anche con parole misurate ha esternato il proprio disappunto ! Osservatori neutrali ci riferiscono che il verdetto e’ giusto… invertendo i nomi ! Da segnalare tra gli altri la sconfitta del polacco Krzysztof Szot , per mano dell’iraniano Houman Varani .    Nei superleggeri , l’ukraino Andrei Lukyanchuk batte in finale il kazako Dulat Borankulov per 15 a 3 , ma il capolavoro lo compie battendo il cubano Inoccente  Fiss per 17 a 11 . Anche in questa categoria gli iraniani si rivelano la bestia nera dei polacchi con l’eliminazione di Mariusz Koperski per mano di Sayed Norouzi ( battuto dal vincitore dell’oro … )  per 20 a 8 . In questa categoria c’e’ stata l’eliminazione dell’ukraino Olexandr Klyucko per mano del rumeno Florentin nicolescu .  Nei pesi welters , derby turco vinto da Adem Kilici che batte in finale Abdul Kuroglu per 18 a 12 . Anche in questa categoria , molte perplessità sul verdetto che ha visto Kuroglu battere il kazako Bakhtyar Sarsekbayev ( che aveva eliminato i “ pericolosi ” David Tabadze dell’Ukraina ,  Natig Alishev dell’Azerbaijan ed Erislandi Lara di Cuba … ) . Kuroglu non aveva nemmeno convinto quando ha ricevuto il verdetto con l’ungherese Norbert Harcsa . Nei pesi medi vince il turco Savas Kaya sul cubano Emilio Correa per 16 a 8 e non ci sono commenti da fare perche’… ” teniamo famiglia ” . Nei mediomassimi vince il cubano Yusiel Napoles che non trova in finale Ismail Syllah , ma in precedenza aveva battuto l’azero Teymurov  e  l’iraniano Mehdi Ghorbani .  Nei pesi massimi vince ancora un cubano , Osmay Acosta che in finale costringe all’abbandono nel 3° round il campione europeo , l’ukraino Denis Poyatska ( che aveva eliminato il rumeno Gananau per abbandono al 3° round ) .  Nei supermassimi vince il’ukraino Vyacheslaw Glazkov che in finale batte l’esperto kazako Rustam Rygebayev per 25 a 11 . Il kazako aveva eliminato lo svedese Modo Sallah per RSC al 4° round . Tra le “ ladies ” segnaliamo le vittorie della rumena Stellata Duta ( 46kg) sulla russa Gnevanova per 23 a 13 , dell’ungherese Monica Csik ( 48 kg ) sull’indiana Mandakani Chanu per 14 a 8 , della russa Sofia Ochigava ( 54 kg ) sull’ukraina Ludmilla Hrytsay per outscore al 2° round , della britannica Amanda Coulson sulla polacca Kinga Siwa nei 63 kg , della russa Irina Poteyeva sulla candese Mary Spencer nei 66 kg , dell’ukraina Liliya Durneyeva sulla russa Elena Distropova ( 70 kg ) e dell’ungherese Anita Duzca nei 75 kg sul’ukraina Olha Novikova . Le sei turche che sono arrivate in finale hanno vinto tutte ! Il padre dell’irlandese  Katie Taylor ( 63 kg ) che e’ anche suo allenatore , ha detto che la figlia ha messo sei volte al tappeto la turca Gulsum Tatar ed ha perso  … il match . Per ironia della sorte  ( ? ) alla Taylor  hanno pero’ dato la coppa del miglior pugile del torneo .

Sorridiamo che è meglio.

Gennarino afferma di comportarsi da perfetto cavaliere quando esce con una donna. Infatti prima di “saltarle”  addosso le dice :”Mi consenta…”.

L’altro giorno il figlio di Gennarino ha partecipato ad una lezione universitaria di anatomia. L’argomento era il “pene” ma per partecipare ha dovuto giurare al padre che non avrebbe  …toccato l’argomento!

Continuano gli equivoci a Boxemaccheroni, l’altro giorno senza fare nomi abbiamo parlato di uno che : “ha buon naso, grandi aspirazioni e si è fatto un sedere così!”. Incredibile ma vero, ci ha telefonato molto arrabbiato …Lapo.

L’ottomano, strano a dirsi,  ha detto che lo stanno mettendo in croce. E’ vero,  e noi sappiamo anche che non è quella di …centro. Speriamo che non si arrabbi. Lo conosciamo, è un uomo che non sa apprezzare lo spirito. Figuratevi che è convinto che l’auto-ironia è… raccontare barzellette in macchina. 

A noi manca l’accademico Emil Jetichev .  Era un vero politico e come tale non diceva nulla… ma  lo spiegava molto bene!

Il figlio di Gennarino ha portato il padre al concerto della sua band. Quando Gennarino li ha visti , per rendersi simpatico ha detto:” Ragazzi mi piace la vostra musica…”. Allora gli hanno risposto :”Guarda “papà “ che  stavamo montando …l’antifurto!”.

Gli iracheni si lamentano per le torture praticate dagli americani che non sono niente al confronto di quelle che il presidente infligge ai suoi collaboratori. Ieri al suo fido Donald  Rumsfeld ha detto :” rimarrai nel mio Gabinetto…”. 

 

Gennarino racconta che una volta il “Cavaliere” gli ha offerto un “caffè” e lui…è andato ad iscriversi alla camera di commercio.

Siamo in Europa. L’ultimo sondaggio UE afferma che il 49 % degli europei non paga le tasse. Praticamente 8 italiani su 2.

Ricordate che le promesse si possono anche non mantenere, ma …bisogna saperle fare.

Come dicono a Rio de Janiero : “Siate prudenti e non fate il passo più lungo della …samba!”.

Concludemo co’ na barzelletta !

Roma: Sulla porta del negozio di alimentari c'è un cartello:

"SE FANNO PANINI CO' TUTTO"

Entra un signore e con fare ironico chiede: "Vorrei un panino co' na fetta de balena ..."

Il commesso, un po' imbarazzato, gli risponde di attendere un attimo e va nel retro del negozio dal titolare:   

 "Ce sta' 'n tizio che vole un panino co' na fetta de balena, forse sarebbe mejo cambia' er cartello ..."

E il titolare senza perdersi d'animo:

"Dije che solo pe' 'n panino nun la incomincio ...!"

Ciao a tutti se leggemo alla prossima


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