E’ difficile chiamarsi Diaz
ed essere campione del mondo dei pesi leggeri ? Di questi tempi pare proprio di
sì, perché la gente si chiederà : ”Ma di quale Diaz stanno parlando?”.
Incredibile ma vero, i tre titolari dei pesi leggeri ( IBF, WBC e WBA) si
chiamano tutti e tre… Diaz! Si tratta esattamente di Julio, di David e di
Juan. Ed è proprio di quest’ultimo che vogliamo parlarvi, perché si è messo in
testa che di Diaz
campione
del mondo dei leggeri ce ne sono troppi e ci deve essere un solo ed unico Diaz
campione …lui! Per realizzare la cosa, visto che è cosi difficile riunificate
un titolo , conosce un solo modo : battere i più forti al mondo. A Ledyard nel
Connecticut davanti a 3150 spettatori, il 23enne
Juan Diaz
(32 vittorie di cui 16 prima del limite) ha battuto per kot all’8° round il “re
del ko”, il brasiliano Acelino “Popo” Freitas (31 anni, 38 vittorie di cui 38
prima del limite e due sconfitte) impadronendosi anche della sua corona WBO.
Diaz ha probabilmente effettuato la più bella prestazione della sua carriera e
questa è avvenuta sotto la luce dei riflettori della potente rete televisiva HBO.
Lo “stile” aggressivo e generoso di Diaz lo colloca nel migliore dei posti nella
lista di “gradimento” degli spettatori e questo è il preludio per “grandi cose”.
Ma torniamo al match che come suo costume, vede Diaz attaccare subito e non
fermarsi più. Freitas però replica per le rime ed il match diventa bello ed
incandescente.dopo 4 rounds i due sono in parità, anche se Clark Sammartino sta
probabilmente guardando un altro match (ha 40 a 36 per Freitas mentre Steve
Epstein ha lo stesso punteggio ma …per Diaz). Nel quinto round Diaz scuote il
brasiliano che braccia abbassate viene colpito da precisi e potenti colpi al
viso e riesce a stento a chiudere il round. Il giudice Sammartino “capisce” che
deve tornare indietro ed assegna due punti a Diaz! Man mano che le riprese
passano, Freitas sembra sempre più rassegnato e Diaz sempre più eccitato. Nel 7°
round Freitas, spostandosi da un angolo all’altro e portando il suo jab, si
aggiudica il round per due giudici.Nell’8° round il bombardamento di Diaz
s’intensifica e Freitas sembra molto provato. Nel 9° round il brasiliano decide
di non presentarsi al centro del ring. Il suo secondo dice che si è trattato di
una decisione dell’angolo, ma le immagini televisive lo smentiscono facendo
vedere il contrario. Più che un crollo fisico si è trattato di un crollo
psicologico. E’ la seconda volta che Freitas viene battuto, la prima volta
accadde con il compianto Diego Corrales, nell’agosto del 2004. Nei superpiuma
il brasiliano Agnaldo Nunes (18 vittorie, una sconfitta ed un pari), ha battuto
Carlos Navarro (27 vittorie di cui 22 prima del limite, 5 sconfitte ed un pari)
ai punti in 12 rounds per il titolo NABA e NABF. Match molto combattuto che ha
visto il suo svolgimento quasi sempre al centro del ring. Azioni inizialmente
piacevoli ma che ripetute costantemente sono poi diventate monotone e non hanno
coinvolto il pubblico presente. Nei pesi massimi il canadese residente a Las
Vegas, Bermane Stiverne continua a far fuori avversari (ne ha battuti 12 …) in
modo veloce ma senza dare particolare eccitazione. Stavolta è toccato ad Earl
Ladson finire a gambe all’aria nel 3° round per effetto di un uppercut. Sempre
nei pesi massimi, il russo Aleksey Soloviev (12 vittorie di cui 7 prima del
limite) ha battuto ai punti in 6 rounds Levon Warner.
Ha imparato la lezione
Felix Sturm
(28 anni, 27 vittorie e due sconfitte) ed ha rigettato con una vittoria la
precedente sconfitta subita per mano dello spagnolo Javier Castillejo (39 anni,
61 vittorie e 7 sconfitte) , battendolo ai punti in 12 rounds nella Koenig
Pilsen Arena di Oberhausen, davanti a circa 5000 spettatori. Consapevole di
aver vinto, dal 10° round Sturm si è “risparmiato” ed ha fatto melina negli
ultimi due rounds. Non ci sono stati atterramenti e neanche momenti di crisi, ma
perché Sturm si è limitato a non “scambiare” con un picchiatore
(…specialmente
quando non hai il pugno!). Con i suoi spostamenti laterali e le mani ben alte,
il tedesco ha impedito allo spagnolo di rendersi pericoloso, guadagnando un
certo vantaggio dal 6° al 10° round con la sua superiore velocità di esecuzione.
Resta lo spettacolo che va a farsi benedire, ma pare che ai tedeschi gli stia
bene (l’hanno anche applaudito!). Da parte sua Castillejo si ritiene il campione
morale e chiede una terza possibilità. In un match drammatico, il croato Stipe
Drews (alto 1.98, 32 vittorie ed una sconfitta) , ottiene la seconda vittoria su
Silvio Branco (55 vittorie , 9 sconfitte e due pari) e conquista la corona WBA
dei mediomassimi. Nei primi 4 rounds il croato boxa bene e si porta in
vantaggio. Dal 5° round Branco toglie tempo e distanza a Drews.
Inspiegabilmente, nel 7° round , Drews si volta e si dirige verso il suo angolo
smettendo di combattere e l’arbitro non lo conta. Nell’8° round Drews ritrova il
suo ritmo e coglie Branco con due sinistri, ma subisce un atterramento che
l’arbitro anche stavolta attribuisce a fattori esterni ( acqua sul tappeto).
Alla fine verdetto unanime per Drews apparso forse un po’ più veloce di Branco
che da parte sua non ha potuto “lavorarsi” l’avversario anche per l’ostruzione
costante dell’avversario. Nel terzo mondiale in programma, Ina Menzer conserva
la corona WIBF dei pesi piuma e batte facilmente ai punti in 10 rounds la
colombiana Maria Andrea Miranda. Conserva il titolo intercontinentale WBO, il
superleggero francese Willy Blain (16 vittorie) che batte ai punti in 12 rounds
il duro e coriaceo argentino Pablo Andres Godoy. Blain tecnicamente è perfetto,
ma gli manca il “pugno” e da come ha reagito su certi colpi incassati, sembra
non possedere neanche una certa resistenza ai colpi. Nei massimi leggeri il
ceko Rudolf Kraj , argento a Sydney, batte per kot al 3° round l’argentino Mauro
Adrian Ordiales, per il titolo intercontinentale WBC. Ordiales si è praticamente
“suicidato” affrontando il forte ceko (di nazionalità non di fatto… ) senza
“difesa”. Finito al tappeto una prima volta , Ordiales vi ritorna nel 3° round.
Si rialza, ma instabile sulle gambe finisce nuovamente al tappeto e viene
fermato dall’arbitro italiano Barrovecchio. Nei pesi medi Khoren Gevor , tanto
per non smentirsi, vince nettamente ai punti in 8 rounds con l’uruguayano Wilson
Rafael Sosa Pintos , ma si ferisce al 7° round terminando sanguinante il match.
E’ un po’ la “storia” della sua vita questa delle ferite che gli hanno
sicuramente condizionato la carriera. Nei supermedi, rientro per il veterano
tedesco Mario Veit che reduce dalla sconfitta con Denis Inkin, batte ai punti in
6 rounds il più basso argentino Valentin Antonio Ochoa che riceve un richiamo
nel 4° round per colpi bassi. Il match , previsto inizialmente sulle 8 riprese
è stato ridotto a 6 rounds per ragioni televisive. Un po’ come sta avvenendo per
tutte le fiction che ci propinano. Inkin bravo tecnicamente, come tutti i
“campioni” dell’est è estremamente monotono e schematico. Ma se i tedeschi
applaudono Sturm…
A proposito di Germania,
c’è da segnalare che in quella nazione ci sono tre federazioni
professionistiche la BDB (membro dell’EBU), la GBA e la GBO. Le ultime due hanno
intenzione di perseguire legalmente la prima perché a loro giudizio, in forza
della sua appartenenza all’EBU, è intervenuta presso la WBC per impedire che il
campionato mediomassimi tra Haxhi Krasniqi e Sebastian Wille fosse riconosciuto
come titolo WBC dei giovani.
La WBC ha indetto un torneo a 4
per trovare lo sfidante del vincitore del match tra Mayweather e De La Hoya. Il
primo match si è svolto al
Gran
Plaza Hotel di Houston in Texas ed ha visto l’argentino residente in Spagna,
Sergio Martinez (39 vittorie, una sconfitta ed un pari) battere per kot al 4°
round il messicano Saul Roman (23 vittorie di cui 20 prima del limite e 3
sconfitte) che per tutta la durata del match non ha giustificato questa “scelta
mondiale”. Dopo un primo round equilibrato, nel secondo il mancino Martinez ha
cominciato a mettere in pratica il suo “dentro-fuori” che ha reso dura a Roman
la ricerca del bersaglio. Nel 4° round il messicano esce deciso all’attacco e
l’argentino lo coglie con un montante al plesso solare che lo mette giù per il
conto totale e per la gioia dell’arbitro che aveva già cominciato a sudare, per
i continui falli che i due scambievolmente avevano cominciato a “regalarsi”.
Prossimo avversario di Martinez il vincitore del match tra Vernon Forrest
e Carlos Baldomir. Nei pesi superpiuma, dopo un anno di assenza , Jose Aguiniga
(31 vittorie) supera a maggioranza sulle 8 riprese Joe Morales imponendosi con
la maggior potenza alla maggior velocità del rivale. Nei superwelters, singolare
soluzione del match tra l’armeno-americano Vanes Martirosyan e Nelson Estupinan.
Dopo essere finito al tappeto nel secondo round, Martirosyan si è rialzato ed a
sua volta ha messo al tappeto il rivale che nel cadere si è slogato una
caviglia. Nei pesi piuma uno da tener d’occhio è Miguel Angel Garcia, un 19enne
che mettendo tre volte a terra nel primo round Steve Trumble e rimandandocelo
un’altra volta nel secondo, ha vinto per kot al 2° round il suo 8° match.
Per un argentino che
si è stabilito in Spagna come Martinez e che sta per coronare il suo sogno di un
match mondiale, ce n’è un altro che si è trasferito in Austria sotto la tutela
di Hansi Neuner e che spera di arrivarci in un paio di anni. Billi Godoi si
trova sulle Alpi austriache per i buoni uffici di Joel Mayo, pugile cileno che
vive e lavora in Austria, ed è stato ingaggiato dal manager austriaco Hansi
Neuner che conta di farne un “richiamo” ( come lo fu Orsolics…) per il pubblico
austriaco.
A Barranquilla,
con una decisione controversa, il portoricano
Ivan Calderon
detto “L’Uomo di Ferro”, (32 anni, 27 vittorie), ha battuto lo sfidante al
titolo dei pesi paglia della WBO, il colombiano Ronald Barrera (22 anni,
20 vittorie un pari e 3 sconfitte) ai punti in 12 rounds.
Quando
il match è finito lo sfidante pensando di aver vinto si è buttato a terra per
“festeggiare”, ma due giudici su tre l’avevano visto perdere. Per Calderon, alle
prese con problemi di peso, si è trattato dell’ultimo match in questa categoria
dove ha difeso il titolo per ben 11 volte. Tornando al match c’è da dire che
inizialmente è stato a favorevole a Calderon che ha cominciato a trovare un po’
di resistenza solo a partire dal 5° round. Il colombiano con il sostegno del
pubblico ha pressato il campione fino al termine, non avendo però la capacità di
travolgerlo. “Nell’ultimo round l’ho messo sul orlo del knock out, ma l’arbitro
lo ha “protetto”. Non è stato l’avversario che speravo e mi deve una rivincita
dove e quando vuole anche in Portorico!”, ha dichiarato il deluso ed infuriato
Barrera. Nei superleggeri Ricardo “Mochuelo” Torres (31 vittorie di cui 27 prima
del limite ed una sconfitta), ha conservato il titolo WBO battendo ai punti in
12 rounds Arturo Morua ( 24 vittorie, 9 sconfitte ed un pari). Torres ha preso
l’iniziativa per tutto il match cercando di chiudere anzitempo, ma Morua ha
impostato il combattimento con lo scopo ben definito di chiudere in piedi ed
anche se ha vacillato in qualche occasione lo ha comunque raggiunto! Nei
supergallo, il talentuoso portoricano Juan Manuel Lopez (23 anni, 16 vittorie di
cui 14 prima del limite) forse uno dei più promettenti pugili in assoluto, ha
battuto l’esperto colombiano Jorge Otero per kot al 7° round. Lopez ha così
conquistato il titolo Latino della WBO battendo un forte avversario. Nei pesi
piuma il dominicano Marco “Tiger” Jimenez (10 vittorie di cui 8 prima del
limite), ha battuto ai punti in 8 rounds il pugile colombiano Ever Garcia.
Sempre nei pesi piuma, l’ex sfidante al titolo mondiale WBO, il mancino Walter
Estrada (33 vittorie di cui 24 prima del limite e 4 sconfitte), ha battuto per
kot al 3° round Arcelio Ibarra, mettendolo per ben tre volte al tappeto nel
corso del round.
A
Ville de Villerupt in Francia
il campione nazionale dei pesi gallo Jerome Arnould (21 anni, 14 vittorie , 2
sconfitte ed un pari ) , ha messo ko al ° round il brasiliano Reginaldo
Martins Carvalho (35 anni, 16 vittorie , 56 sconfitte ed un pari). Arnauld ha
messo una prima volta al tappeto il rivale con un gancio al fegato, ma il
brasiliano si è rialzato , solo per poco perché Arnauld l’ha centrato al mento e
l’ha invito al tappeto per il conto totale. Arnauld affronterà il campione del
mondo Sidorenko a fine giugno. Nel corso della serata la campionessa WBA dei
superleggeri Anne Sophie Mathis (14 vittorie di cui 13 prima del limite ed una
sconfitta), ha battuto la lituana Olga Bojare per kot al 2° round.
Diego “Chico” Corrales
è morto in un incidente stradale mentre a bordo della sua moto Suzuki 1000
attraversava una strada di Las Vegas e si scontrava con una Mercedes. Diego
Corrales balzò agli onori della ribalta, battendo nel 2004 il forte cubano Joel
Casamayor per il titolo WBO dei superpiuma. Disputò due match indimenticabili
con il messicano Jose Luis Castillo. L’ultima esibizione l’ha sostenuta da peso
welter lo scorso 7 aprile perdendo con il ghanese Joshua Clottey. Corrales ha
chiuso vita e carriera con un record di 40 vittorie di cui 33 prima del limite e
5 sconfitte. Il suo promoter Gary Shaw ha dichiarato : “La boxe ha perduto uno
dei suoi campioni più spettacolari. Sono fiero di aver condotto la sua
carriera!”. Ai suoi funerali uno dei portatori della bara è stato il cubano
Casamayor…
A
Ciudad Juarez, nel
Poliforum Juan Gabriel, grossa sorpresa causata da Cesar Soto (35 anni,
57 vittorie di cui 40 prima del limite, 18 sconfitte e 3 pari) ex campione dei
pesi piuma della WBC, che ha battuto ai punti in 10 rounds, al limite dei
superleggeri, il promettente 29enne cubano Jose Antonio Izquierdo (16 vittorie
di cui 13 prima del limite, una sconfitta ed un pari). Il cubano era reduce
dalla vittoria ottenuta con l’americano Nick Casal ed era dato favorito dai
pronostici. Nei pesi superleggeri l’imbattuto figlio del grande Pipino Cuevas è
finito ko in 4 rounds con il 36enne Jorge Luis Lopez detto “El Diablo” che, mai
come questa volta ha tenuto fede al suo soprannome. Nei supergallo, il 21enne
Eduardo Lazcno (11 vittorie), ha battuto per ko al 4° round Rodrigo Rendon. Nei
supermosca, Hugo Partida (13 vittorie di cui 11 prima del limite), ha battuto
Marco Antonio Hernandez ai punti in 8 rounds.
A
proposito di Pipino Cuevas,
un giornalista raccontava un aneddoto relativo alla vigilia del suo match con
Roberto “Mano de Pietra” Duran. Il panamense si allenava in vista del
match con il campione messicano in una palestra dotata di una grande finestra
che dava su un giardino pubblico dove sostavano mamme e bambini. Davanti alla
finestra sostavano sempre dei tifosi per assistere all’allenamento. Un giorno un
tifoso messicano che assisteva dal di fuori all’allenamento di Duran, mentre
questi faceva il famoso “vuoto” , cominciò a stuzzicarlo (…non ci vuole molto!)
dicendogli :”Pipino ti ucciderà! Pipino ti ucciderà!”. Duran scese dal ring e
senza preoccuparsi del “popolo innocente” delle donne e dei bambini si avvicinò
alla balaustra e attirando l’attenzione del tifoso gli disse : “Il tuo Pipino
può ciucciarmi …questo !”, mostrando i suoi “attributi” …Incorreggibile!
Duran , il 20 febbraio 1996,
affrontò al Mahi Shrine Center di Miami Ray Domenge davanti ad un pubblico
estasiato.
Nello stesso posto e dopo 11 anni la boxe è tornata ed ha trovato un pubblico
che, stavolta ha “delirato” per il promettente superwelter nigeriano
Eromosele “Bad Boy” Albert (20 vittorie ed una sconfitta) che ha battuto
il valoroso e duro messicano Yori Boy Campas ai punti in 10 rounds. Si è
trattato di un match elettrizzante con scambi continui di colpi e pause
inesistenti nei quali ha quasi sempre prevalso il più giovane Albert. Per
quanto riguarda quel “vecchiaccio” di Campas inutile sottolineare la solita
dura e tenace resistenza. Ritorno sul ring per il peso massimo di origine
portoricana Fres Oquendo (27 vittorie e 4 sconfitte) che dopo la controversa
sconfitta subita con Evander Holyfield , è tornato alla vittoria battendo per
kot al 6 round il più basso cubano Damian Norris (9 vittorie e 3 sconfitte).
Match nel quale la potenza di Oquendo che, ha inviato 4 volte al tappeto il
rivale, ha fatto la differenza.
Grossa
sorpesa a New York City,
con il mestierante supergallo Andres Ledesma (14 vittorie e 5 sconfitte)
che ha messo ko in 5 rounds il quotato Gary Stark junior ( 18 vittorie ed una
sconfitta). Ledesma che veniva da 4 sconfitte consecutive, è finito al tappeto
sul finire del 3° round ma si è rialzato ed ha a sua volta messo al tappeto il
rivale per il conto totale nel 5°. In precedenza Stark aveva perso solo un
match, ma in modo controverso, per il titolo USBA con Mike Oliver. Per la
terza volta in carriera il peso medio irlandese che combatte a NewYork, James
Moore (12 vittorie), è andato alla distanza, vincendo nettamente ai punti in 6
rounds su Angel Gonzalez. Nei supermedi James Mc Girt junior (15 vittorie di cui
8 prima del limite), ha battuto in un match a senso unico ai punti in 8 rounds
Brad Austin, mettendolo anche al tappeto nel 4° ed 8° round. Ancora un’amara
sorpresa per Lou Di Bella in questa serata, quando il suo nuovo affiliato, il
leggero Julian Ramos (14 vittorie di cui 11 prima del limite ed una sconfitta),
è stato battuto per kot al 2° round dal mestierante Jose Roman (10 vittorie ,
15 sconfitte e 3 pari). Nei superleggeri il promettente JorgeTeron (16 vittorie
ed un pari9, ha battuto per kot l 5° round Jovann Jones. Per finire nei pesi
piuma Rashiem Jefferson (12 vittorie ed un pari), ha battuto Carlos Diaz ai
punti in 8 rounds. Diaz si è però mostrato ben più competitivo del previsto ed
ha costituito un test duro per Jefferson.
Ad
Altincham in Inghilterra,
ritorno sul ring per l’ex campione britannico e WBU dei pesi piuma Michael
Gomez. Dopo circa 16 mesi dalla sconfitta per mano di Peter Mc Donagh,
Gomez (33 vittorie e 7 sconfitte), ha battuto per kot al 3° round Daniel Thorpe.
Un gomez molto determinato e volitivo ha subito costretto alle corde il rivale
finchè nel 3° round questi, dopo aver subito un pesante uppercut un gancio
sinistro che lo costringono a tenere, viene raggiunto da un gancio destro alla
testa e mette il ginocchio a terra. Uno sguardo tra Thorpe ed il suo angolo fa
capire all’arbitro che bisogna chiudere. Sul finire del secondo round,
l’arbitro non ha considerato due pesanti colpi di Gomez arrivati dopo il suono
del gong. Nel 1999 il mediomassimo Joey Ainscough diventava campione inglese
dei dilettanti e decide di passare professionista. Dopo due vittorie viene
battuto dal modesto mestierante Hussain Osman e decide di …tornare dilettante
(in Inghilterra si può…). Adesso, con Shea Neary all’angolo e dopo circa 7
anni, Ainscough ci riprova ed eccolo affrontare e battere nettamente ai punti
in 6 rounds Mark Phillips e stavolta mostrando di essersi ben preparato per il
professionismo!
A
Montreal il canadese
David Hilton (41 vittorie di cui 26 prima del limite, 2 sconfitte e due
pari) , davanti ad una platea con larghi vuoti, ha battuto con decisione
unanime il connazionale Adam Green (12 vittorie e 5 sconfitte) ai punti in 10
rounds. Era il primo match che il 43enne Hilton disputava dopo la vittoria su
Dingan Thobela nel dicembre del 2000, allorquando conquistò la corona dei
supermedi della WBC. Hilton non ha potuto combattere in questi anni perché
subito dopo la conquista del titolo venne arrestato e condannato con un’accusa
infamante (molestie sessuali alle figlie) della quale però si è sempre
dichiarato innocente. Hilton, che ha trascorso 5 anni in rigione, ha sempre
sostenuto che le accuse sono state costruite e strumentalizzate dalla ex moglie
( sorella di Arturo Gatti…) per motivi economici! Il canadese che in passato ha
avuto anche problemi con l’alcool, aveva all’angolo il padre ed ha condotto il
match fin dall’inizio , mettendo anche in grossa difficoltà l’avversario nel 9°
round, con un uppercut destro.
Il filippino Nonoy Gonzales
(22 vittorie, 19 sconfitte e 2 pari), ha causato un'altra delle sue “sorprese” ,
battendo l’australiano Gavin Topp (20 vittorie, 5 sconfitte e 3 pari), ex
avversario l’anno
scorso
di Felix Sturm, per abbandono al 6° round. Il match si è svolto nei pressi di
Brisbane in Australia ed il filippino che risiede ormai in Australia, veniva da
una serie “nera” di 9 sconfitte. La mancanza di potenza ha dato coraggio al
filippino che aveva già pareggiato in precedenza con Topp. Nel quarto round tra
un fallo e l’altro (match molto scorbutico e confuso…) Gonzales ha messo al
tappeto il rivale. Nel 5° round ancora vantaggio per il filippino che finisce
forte la ripresa, mentre Topp si ferisce e nell’intervallo decide di non
continuare. Nei pesi massimi, l’ex giocatore di rugby australiano Solomon
Haumono (10 vittorie), allenato dal grande John Lewis, batte per kot al 3° round
il neozelandese Alex Mene. Haumono “studia” da campione da uno che ha allenato
gente come Jeff Fenech, Jeff Harding, Kosta Tszyu, Gary St Claire. Nei
supermedi lo “stilista” Jamie Pittmann (13 vittorie) batte con decisione unanime
in 6 rounds il tailandese Komgrit Nanakorn. Interessante il match che ha visto
il gigantesco (2.01) Les Mason (2 vittorie) ,fratello del giocatore di rugby
australiano Willie, battere il tosto neozelandese Malua Tipi in 4 rounds. Nei
pesi massimi leggeri, sensazionale vittoria del neozelandese ex giocatore di
rugby Monthy Betham junior che mette tre volte a terra Trevor Loomes. Betham è
il figlio di Monthy senior che fu campione del Commonwealth negli anni 70 e
sempre in quegli anni fu in classifica mondiale.
Interessante “passerella” a Las
Vegas per due
promettenti pesi massimi che intendono entrare nel “grande giro”!Il primo ad
esibirsi è
Eddie
“The Fast” Chambers (29
vittorie di cui 16 prima del limite) di Filadelfia che ha battuto con decisione
unanime e destando grande impressione, il quotato Dominic Guinn (28 vittorie, 5
sconfitte ed un pari). I due pugili, privi di grande potenza, hanno ottimi
movimenti e buona tecnica e si affrontano in un bel confronto molto serrato
dove però prevale,anche se non in modo netto e determinante, la maggior
velocità di esecuzione di Chambers. Non ci sono momenti critici tranne forse
nel 7° quando Chambers, sollecitato dall’angolo, spinge sull’accelleratore
mettendo in difficoltà Guinn costretto aanche a “piroettare” per sottrarsi ai
colpi. Alla fine largo vantaggio (100 a 90 e due volte 97 a 93 ) per Chambers
che ormai si può definire qualcosa di più di una promessa. Ma forse l’elemento
più interessante è questo 26enne Chris “The Nightmare” (L’Incubo) Arreola (20
vittorie di cui 18 prima del limite) che con il suo 1.94 ed i suoi 100kg di
muscoli potrebbe diventare un importante e consistente punto di riferimento
tra i pesi massimi americani. Forse Arreola non avrà la velocità di Chambers,
ma la sua potenza e la sua aggressività possono fare la differenza. Arreola ha
battuto il massiccio Malcom Tann (1.99), mostrando di avere pugno ed abilità.
Bloccate tutte le iniziative del rivale con grande abilità (gli ha pure detto in
modo sprezzante : “Questi sarebbero i tuoi migliori colpi?”) , lo ha poi
pressato con continuità fino a travolgerlo nel 7° round. Ancora pesi massimi con
Malik Scott (28 vittorie) un “senza pugno” monotono che batte ai punti in 10
rounds il mestierante Charles Shufford che, cerca di opporsi al più giovane
rivale, ma senza riuscirvi. Come direbbe delusa la contessa Marzotto :”Questo
Scott proprio… non dà lo choc!”.
Chi invece risulta
particolarmente eccitante è il mediomassimo 26enne Chrias Henry (19 vittorie di
cui 16 prima del limite) che a Dallas in Texas ha battuto per kot al 2° round
Max Heyman. Chris è alto 1.93 e per lui si prevede un match mondiale al più
presto.
A Brugge in Belgio,
il naturalizzato olandese Innocent Anyanwu (9 vittorie ed un pari), ha
battuto Hervè De
Luca
(9 vittorie ed un pari) per
abbandono
al 7° round. Era in palio il titolo del Benelux dei pesi superpiuma. Dopo un
primo rounds favorevole a De Luca che parte veloce, l’olandese ha preso le
“misure” all’avversario, infliggendogli un atterramento e vincendo tutti i
rounds. Nel 7° De Luca accusa dolore alla mano e l’arbitro inizia un conteggio,
ma De Luca gira i tacchi e se torba all’angolo. Nei pesi massimi, veloce e
sbrigativo lavoro quello svolto da Carlos Nesting Takam che impiega solo due
rounds per liberarsi di Janos Somogi.
A Szombathely in Ungheria
, Shane Martin ha messo al tappeto al primo round Viktoria Milo e per
l’onnipresente Van de Wiele era anche riuscita a vincere ai punti in 10 rounds
(96 a 93), purtroppo decide la maggioranza e i due giudici ungheresi (97 a 93 e
95 a 94) hanno visto…la vittoria della Milo che conserva in tal modo il titolo
WIBF – GBU dei pesi mosca. Nella stessa serata il 32enne superwelter Attila
Kovacs (21 vittorie di cui 14 prima del limite ed un sconfitta), ha battuto
Robert Frazier per kot al 10° round. Nei massimi leggeri il 29enne Oliver Rubin
(20 vittorie di cui 17 prima del limite ed una sconfitta ) ha battuto per ko al
3° round Viktor Szalai. Infine ancora superwelter con il 24enne Peter Zimmermann
(9 vittorie) che batte ai punti in 6 rounds lo slovacco Robert Blazo. Zimmermann
è alto 1.88.
Qualche anno fa (1987)
arrivò in Italia un bel pugile di colore che si chiamava Guillermo
“Panterita” Mosquera. Era un superleggero che
durante
il periodo italiano (1987 -1991) incontrò solo due italiani : Bruno Simili e
Raimondo Riccio. Poi l’assenza di attività determinata anche dalla sua bravura
(gli avversari “sparivano”…) lo costrinse a girovagare per il mondo. Adesso
risiede in Nuova Zelanda, da dove però si è mosso per recarsi a St. Kilda nei
pressi di Melbourne dove ha messo ko al 12° round Lance “Baby Face Assassin”
Gostelow . Mosquera che attualmente ha 42 anni ed un record di 40 vittorie , 7
sconfitte e due pari, ha conquistato nell’occasione il titolo WBF. Un altro
emigrante che però non è mai venuto in Italia, è il mediomassimo algerino
Mohamed Azzazoui , che dopo le Olimpiadi di Sydney si stabilì in Nuova Zelanda.
L’algerino ha battuto Nermin Sabanovic ai punti in 12 rounds.
Ormai il titolo ad “Interim”
arriva anche a livello nazionale. A Navoja in Messico, il mancino peso piuma
Leonilla Miranda (26 vittorie di cui 25 prima del limite), ha battuto Roman
Campos per ko in 3 rounds. Era in palio il titolo messicano ad “Interim”.
Nella stessa serata il peso gallo Eden Marquez (10 vittorie e due pari), si è
meritato l’appellativo che si porta dietro (l’ Anestetista…),
mettendo ko in un round Saul Lopez.
Andiamo in Tailandia
dove lo “sciopero” dei pugili filippini, ha rallentato l’attività . Infatti a
seguito della morte del pugile Sisnorio, messo sul quadrato senza il visto
federale e senza aver smaltito il riposo per un precedente knock out : la
federazione professionistica filippina ha proibito ai suoi pugili di combattere
in Tailandia. E’ stato quindi un match tra pugili locali quello che ha visto al
Plantip Plaza di Ngamwongwan,
il
due volte campione della WBC Sirimongkol Singwancha (56 vittorie di cui
32 prima del limite e due sconfitte), battere da superpiuma e nettamente ai
punti in 12 rounds Tong Por Chokchai . Singwangcha che normalmente è un
superleggero, ha dovuto scendere approssimativamente di una decina di kg per
sostenere questo match valevole per la cintura ABCO. Ma la cura gli ha fatto
bene se pensiamo che è venuto fuori soprattutto nel finale disputando anche
grazie al suo rivale due ultimi rounds spettacolari. Un altro due volte
campione, Veerapol Nakornluang (56 vittorie di cui 40 prima del limite, 3
sconfitte e 2 pari) ha battuto ai punti in 8 rounds il giapponese Satoshi Niwa.
Nei supergallo Napapol Kiettisakchokchai (41 vittorie di cui 37 prima del limite
e due sconfitte), ha battuto per kot al 6° round il giapponese Ryusei Yoshida.
Sempre in Tailandia, ma a Suratthani, il peso piuma Terdsak Jandaeng (27
vittorie di cui 17 prima del limite e due sconfitte), ha battuto l’indonesiano
Leed Shabu per kot al 3° round. Jandaeng chen lo scorso anno ha perso con Juan
Manuel Marquez per il titolo WBO, ha messo al tappeto il rivale una prima
volta e quando questi si è rialzato, lo ha attaccato incessantemente,
costringendo l’arbitro a chiudere il match. In un altro match, l’ex sfidante al
titolo dei minimosca della WBO Kaichon Sor Vorapin (25 vittorie e 9 sconfitte),
ha battuto per kot al 3° round il cinese Jaing Tao. Spostandoci nella provincia
di Chonburi, abbiamo l’ex campione dei pesi gallo ad interim della WBA,
Poonsawat Kratingdaenggym (28 vittorie di cui 19 prima del limite ed una
sconfitta), ha battuto l’indonesiano Julio de la Basez per ko al 3° round.
Dopo un inizio molto eccitante con i pugili che scambiavano colpi su colpi , sul
finire del 3° round e quasi sul suono del gong, il tailandese ha lanciato un
gancio sinistro di rara potenza che ha messo al tappeto l’indonesiano.Nei pesi
paglia, Kwanthai Chor Nor Pattalung (13 vittorie ed un pari), ha battuto ai
punti in 6 rounds l’indonesiano Peter Nesi. Finiamo con la Tailandia segnalando
che nella
Dhurakij
Pundit University di Nonthaburi il peso mosca Denkaosan Kaovichit (38 vittorie
ed una sconfitta), ha battuto l’indonesiano Alwi Alhabsy per kot al 2° round.
A Tokyo in Giappone
il campione della WBC dei pesi gallo, il nipponico Hozumi Hasegawa (22
vittorie e due sconfitte), ha ottenuto una decisione unanime ma “casalinga”
ai punti i 12 rounds con l’imbattuto sudafricano Simphiwe Vetyeka (16 vittorie
ed una sconfitta). Match che ha visto il sudafricano prendee l’iniziaticva e
colpire il campione che a sua volta è sembrato troppo cauto nell’attaccare il
più alto sudafricano, riuscendo a portare un serie di colpi solo nell’11° round.
Nei pesi superpiuma, l’ “artista del ko”, il venezuelano Edwin Valero (22
vittorie di cui 22 prima del limite), ha battuto lo sfidante giapponese
Nobuhito Honmo (29 vittorie , 5 sconfitte e due pari) per kot all’8° round.
Valero ha impiegato troppo per superare il troppo difensivista giapponese che è
riuscito ad eludere le bordate del venezuelano. Nei pesi minimosca, il
venezuelano alexander Munoz (30 vittorie, di cui 27 prima del limite e due
sconfitte), ex campione del mondo,si è rimpadronito del titolo mondiale battendo
il giapponese Nobuo Nashiro (9 vittorie) ai punti in 12 rounds. Munoz pur
subendo alcuni duri colpi, ha costantemente tenuto l’iniziativa e messo sotto
pressione il rivale per tutto il match.
A
Tijuana in Messico,
il minimosca locale Omar “Mosco”Salado (16 vittorie di cui 12 prima del
limite ed un pari), ha battuto i punti in 12 rounds Gilbert Keeb Baas (28
vittorie, 16 sconfitte ed un pari) in una eliminatoria al titolo WBC. Nei pesi
leggeri, Antonio Lozada junior (8 vittorie tutte prima del limite), ha
conquistato il nono successo, mettendo ko Carlos Urrea con un destro corto fatto
seguire da un preciso gancio sinistro. Ad assistere all’esordio del superpiuma
Alejandro Rubio (due volte campione messicano dei dilettanti), c’era lo zio, il
5 volte mondiale Manuel “Mantecas”Medina. Rubio ha battuto ai punti in 4 rounds
Javier Lira. “Se vuole maturare deve lavorare più duramente. C’è una bella
differenza tra i dilettanti ed i professionisti!”, ha
detto
lo zio di suo nipote.
Rimanendo in Messico,
da segnalare la vittoria del bronzo olimpico Cristian Bejarano (14
vittorie di cui 7 prima del limite) che a Ciudad Cihuahua ha battuto nettamente
ai punti in 12 rounds per la corona WBC internazionale ad interim il tailandese
Decha Bankluggym. Nei supergallo, Miguel “Micjkey” Roman (21 vittorie di cui 15
prima del limite), ha battuto per la terza volta il veterano Cuauhtemoc
“Famosito” Gomez , nipote di un avversario di Fernanzdo Atzori , Octavio
“Famoso” Gomez, battendolo per kot al 7° round. Nei pesi leggeri Javier “Zorro”
Castro (12 vittorie di cui 10 prima del limite ed una sconfitta), ha battuto per
ko al 1° round Gonzalo Juzaino. Tornato dopo un lungo periodo d’assenza e da
massimo leggero, Kirino Garcia (38 vittorie , 27 sconfitte e 4 pari), idolo di
Juarez, ha pareggiato in 10 rounds con il connazionale Eduardo Ayala.
Un
altro rientro è stato
quello di Marcos Geraldo junior (23 anni , alto 1.95, 10 vittorie tutte prima
del limite) che dopo circa un anno e mezzo di assenza, sul ring di Guaymas
(Sonora), ha messo ko in un round Ultiminio Segura. Il padre di Marcos Geraldo
è stato un buon peso medio che ha svolto attività intorno agli anni 70’.
A San Jose di Costarica
il mediomassimo Carl Davis Drumond (20 vittorie di cui 18 prima del
limite ed un pari) ha conservato il titolo WBO Latino battendo facilmente per
kot al 3° round il brasiliano Adenilson Dos Santos che non ha offerto una
grande “resistenza”. L’unico pari Drumond l’ha ottenuto la prima volta che è
“uscito” dal Costarica e questa circostanza solleva qualche dubbio sulla
consistenza del suo record.
Andiamo
in Australia dove il
superwelter Daniel Dawson (28 vittorie di cui 19 prima del limite), ha battuto
per ko al 5° round Lee Oti del New Zeland. Il match si è svolto a Perth e
Dawson ha dominato il confronto, ma ancora non si decide ad affrontare
avversari di livello superiore e quindi non si riesce a capire cosa vuole fare
da …grande. Nella stessa serata, il peso superleggero turco ma proveniente
dall’Inghilterra, Jad Syger (23 anni, 9 vittorie ed una sconfitta), ha battuto
con decisione controversa ai punti in 10 rounds il filippino Junmar Dulog per il
titolo WBF dell’Asia Pacifico. Il filippino ha preso l’iniziativa in quasi
tutti i rounds, ma Syger l’ha sempre “contrato” bene.
Nella
Sport Hall di Minsk in Bielorussia,
il campione europeo dei pesi leggeri Yuri Romanov (19 vittorie di cui 13
prima del limite e due sconfitte), ha conservato il titolo battendo il bulgaro
Tontcho Tontchev (34 vittorie e 4 sconfitte) per ko al 3° round. Il match è
stato il primo titolo europeo che sia mai stato organizzato in Bielorussia ed
ha riscosso grande successo di pubblico. Malgrado ci fosse la trasmissione in
diretta televisiva dell’evento, la Sport Halle era comunque stracolma di gente.
Romanov comincia bene, ma la classe di Tontchev non è acqua ed il bulgaro mostra
la sua costante pericolosità. Tutto sembra molto equilibrato, quando la potenza
di Romanov esplode improvvisa sotto forma di un destro che, piomba sul capo del
bulgaro elo scaravaneta aterra per conto totale. Nel sottoclou il superpiuma
Sergey Gulyakevich batte l’egiziano Ibrahim Mustapha per kot al 3° round . Vista
la calorosa e numerosa presenza di pubblico, pensiamo che la boxe
professionistica abbia davvero un gran futuro in Bielorussia.
A Reggio Calabria,
il 21enne Francesco Versaci (8 vittorie), ha battuto per abbandono
all’11° round Remo Tatangelo (10 vittorie , 3
sconfitte
e due pari). Era in palio il neonato titolo del Mediterraneo per la WBC. Match
brutto infarcito di falli da ambo le parti. In alcune occasioni la miglior
tecnica di Versaci è venuta fuori, ma sono state davvero poche le volte che
questo è accaduto. Nel 10° round i due avversari finiscono a terra avvinghiati
nella lotta e Tatangelo rimedia anche una botta al naso che diventa l’occasione
per chiudere una “serataccia”. Nei pesi superleggeri Michele Di Rocco (15
vittorie ed un pari) “passeggia” con il rumeno Mircea Lurci. Nei massimi leggeri
Vincenzo Rossitto (33 vittorie, 4 sconfitte e due pari) batte in 3 rounds David
Paul che si presenta con ben
20kg
in più rispetto alle “vecchie” apparizioni (era un peso welter…), ma con il
solito deprimente contributo agonistico. Sembra che Rossitto, per ottenere
qualche chance consistente, deve salire nelle classifiche WBC, ci chiediamo però
se sono questi gli avversari che possono farlo “salire” (… anche se con gli enti
mondiali non si può mai sapere). A 33 anni di solito si smette di praticare
questo sport , invece Giuseppe Lo Faro ha deciso di debuttare al
professionismo. E’ stato sfortunato però, perché si è ferito e nel 3° round ha
dovuto cedere la vittoria a Floriano Pagliara (4 vittorie ed una sconfitta).
Vince facile nei pesi medi Carlo De Novellis ai punti in 6 rounds con un innocuo
Tisz Szabo. Veloce invece il peso welter Marino Bucciarelli che mette ko al 1°
round l’ungherese Erdely che di nome fa Attila (…chissà perché?) .
A Catania,
il 35enne peso mosca Giuseppe Laganà (18 vittorie, 9 sconfitte ed un
pari) ha battuto in rivincita ai punti in 8 rounds il serbo Kemal Plavcic. Nella
stessa serata, il peso leggero Paolo Gassani (5 vittorie) ha battuo il bulgaro
Nikolai Vesko ai punti in 6 rounds.
Dilettanti
Si
e’ svolto a Wloclavek in Polonia
l’interessante torneo per pugili juniores “ Presidents Cup ” , giunto alla 34^
edizione . Molto qualificato il lotto
dei
partecipanti che ha messo in mostra individualita’ di spicco. Ridotta a soli
tre atleti la partecipazione italiana che comunque ha portato a casa un
risultato positivo andando in medaglia con l’elemento piu’ rappresentativo di
questa squadra , Gianluca Galli . Purtroppo pero’ Galli e’ incappato in una
sconfitta prima del limite in finale e la circostanza lo costringerà a
disertare il torneo della Unione Europea .
Nei pesi minimosca
vince il francese Nordine Ait-Ihya che batte in match molto combattuto il
bielorusso Roman Samartsev , il polacco Czajka ed in finale s’ impone prima del
limite al bulgaro Dimitar Kostov ( RSC 3 ) .
Nei pesi mosca
vince il forte indiano
Sunil Kumar ( campione
del mondo cadetti 2006 ) , che nel suo paese e’ gia’ un idolo . Kumar ha
battuto il rumeno Dumitrescu per RSCO al 2° round , il forte polacco Mateusz
Mazik per 28 a 18 ed in finale non ha trovato l’inglese Khalid Saeed ( argento
agli europei cadetti 2005 , campione mondiale cadetti 2005 ) che ha dato
forfait per un infortunio al ginocchio . Khalid Saeed adesso bisogna chiamarlo
Khalid Yafai perche’ ha preso il nome della madre .
Nei pesi gallo
vince il greco di origine bulgara Vasilios Sakov che supera l’indiano Venkatesh
Maddi , il rumeno Nicolescu per 32 a 20 ed in finale il lettone Morozovs per 27
a 17 . Pesi piuma
che vedono vincitore il rumeno Paul Turcitu che batte in sequenza l’azero
Turalaze Akbarov , il greco Mirzaev ( anche questo d’importazione bulgara… ) ed
in finale il francese Redouane Fahrani per 28 a 20 .
Nei pesi leggeri
abbiamo il primo italiano in gara , Ottavio Spada che pero’ perde sul filo di
lana con il rumeno Vasile Bordeias dopo un bel match nel quale gli ha fatto
difetto solo l’esperienza . Sembra un paradosso se parliamo di esperienza con
degli juniores , ma con i “ ragazzi ” dell’est non lo e’ affatto . Il rumeno
perdera’ con l’azero Famil Suleymanov ( bronzo gli europei cadetti 2005 e bronzo
ai mondiali juniores 2005 e 2006 ) che in finale battera’ anche
il
lituano Petrauskas che a sua volta , aveva battuto in precedenza l’ultimo
rampollo della dinastia dei francesi Jacob , Romani .
Nei superleggeri
vince un elemento collaudato , e’ il rumeno Flavius Biea ( campione europeo
cadetti 2005 , campione mondiale cadetti 2005 ed argento mondiali cadetti 2006 )
che batte tra gli altri il polacco Maciek per 20 a 15 , il bulgaro Borisov ed in
finale il francese Machrouh . Eliminato per infortunio il francese Tavares che
aveva ben impressionato battendo il bielorusso Alexander Baranov ( argento agli
europei cadetti 2006 ) per outscore .
Nei pesi welters
, bella impresa del britannico Billy Joe Saunders che batte il greco Kmitsidis
per 32 a 14 dopo aver rischiato la squalifica per “ colpi a mano aperta ” .
Sempre Saunders batte il piu’ alto bulgaro Manev per 25 a 16 ed in finale il
bielorusso Kuzmiruk per 19 a 17 dopo essere stato sempre in svantaggio .
Nei pesi medi
un altro italiano in gara . Valentino Manfredonia batte il polacco Norbert
Michalski per 31 a 22 mostrando una buona padronanza tattica , ma nel 2° match
incappa nel forte azero Hafiz Iskandarov (argento ai campionati europei cadetti
del 2005 e bronzo ai mondiali cadetti 2006 ) che lo batte prima del limite ( RSC
1 ) . L’azero che al primo match aveva battuto l’inglese Gosling , vince il
torneo superando per abbandono al 3° round il moldavo Cheles e superando
nettamente il lituano Tutkus in finale .
Nei mediomassimi
, la corsa verso l’oro di
Gianluca Galli
, cominciata con il RSCO ( al 2° round ) inflitto al polacco Malas e con quella
per RSCO al 3° round del polacco Slawinski , s’infrange contro la potenza del
bielorusso Segey Kuzmin che lo “ sorprende” proprio sul finire del 1° round (
che stava conducendo… ) . Kuzmin nel match precedente aveva costretto
all’abbandono il polacco Loniewski sempre nel 1° round .
Nei pesi massimi
vince il polacco Artur Szpilka ( argento agli europei cadetti 2005 ) che batte
il rumeno Manole per RSCO al 2° round ed in finale l’indiano Parveen Kumar per
arresto del combattimento da parte dell’arbitro nel 2° round .
I supermassimi
sono un “ affare di famiglia ” tra polacchi. Rafal Kuczynko batte il
connazionale Frydrycjh per RSCO al 3° round e poi viene battuto allo stesso modo
dal un altro connazionale , Marcin Brzeski .
Maggio è un mese incredibile per
l’attività dilettantistica.
I tornei si susseguono ed è quasi impossibile stare dietro a tutti i risultati.
I
prossimi
campionati mondiali rivestono particolare importanza non soltanto perché
sanciranno le egemonie planetarie ma perché saranno il trampolino per le
velleità olimpiche dei migliori. Questi tornei servono dunque a trarre le
ultime indicazioni e considerazioni per operare le scelte più difficili in vista
degli appuntamenti importanti. Si tratta di momenti di intenso agonismo che
andrebbero rispettati e tutelati soprattutto da quelli preposti al giudizio.
Invece come potete leggere ancora una volta molti atleti e tecnici devono
recriminare su certe “direzioni” e su certi “giudizi”. Invocare la solita
buonafede… diventa davvero un esercizio da pazienza biblica!
Cominciamo da quello che ha visto
impegnati gli azzuri .
A Pola , tradizionale torneo dell’Arena Cup . L’Italia porta 5 uomini e coglie
risultati apprezzabili .
Nei pesi mosca esce al
primo turno Vincenzo Picardi , ma l’avversario e’ di quelli quasi proibitivi :
il campione del
mondo
Zou Shiming . Picardi comunque impegna Shiming e il punteggio troppo ampio non
rende giustizia alla sua ottima prova . Il cinese completa l’opera in finale
battendo l’esperto francese Redouane Asloum , ma la prova piu’ difficile l’ha
dovuta sostenere sicuramente in semifinale con Picardi .
Nei pesi gallo
, due soli iscritti e Daniele Limone non si lascia sfuggire l’occasione di
battere il discreto cinese Yang Bo con un perentorio 14 a 6 ed un ‘ottima
prestazione . Mettetela come vi pare , ma erano anni che non vincevamo un
torneo in questa categoria !
Nei pesi piuma
match direttamente di finale con il croato Mirsad Ahmeti che batte lo slovacco
Gregor Debeljak per 23 a 1. Nei pesi leggeri l’Italia cala l’asso e Domenico
Valentino non tradisce le attese. Batte per 29 a 14 il francese Azzedine
superando un momento iniziale di rilassamento. In finale non cade nei
trabocchetti del croato Palic e …della giuria, vincendo con un 13 a 11 stretto
nel punteggio ma non nella sostanza.
Nei superleggeri
c’e’ stata l’eliminazione “ eccellente ” dell’ungherese Gyula Kate al
primo turno , battuto dal cinese Hu Qing per
20
a 18 . Il cinese ha poi abbandonato nel 2° round del match di finale con il
croato Boris Katalinic . Nei
pesi welters , il bronzo
mondiale , il britannico Neil Perkins , afflitto dai problemi familiari ha perso
al primo turno con il croato Borna Katalinic fratello di Boris per 16 a 8 . Il
croato e’ stato poi costretto ad abbandonare con il cinese Hanati Silamu che poi
si e’ imbattuto in un altro croato Sanijn Pol Vrgoc , subendo un verdetto
fazioso . Nei pesi medi
, vince l’inglese James Degale che in finale batte l’italiano Ivano Del Monte in
virtu’ di una migliore terza ripresa . Del Monte aveva battuto in precedenza il
ceko Jan Soika prima del limite ( RSC al 1° round ) e la stessa sorte aveva
inflitto al croato Ante Cepo , costretto ad abbandonare agli inizi del 2° round
. Nei mediomassimi
, vince il croato Mario Sivolja che batte il magiaro Sandor Balogh per outscore
al 3° round , il francese Abdelkader Bouhenia per 25 a 13 ed in finale batte il
ceko Petr Novotny per 22 a 8 .
Nei pesi massimi
, Clemente Russo perde con un verdetto assurdo scaturito da una “ persecuzione ”
arbitrale che si e’ materializzata con due richiami ufficiali inflitti
all’azzurro ( che conduceva il match… ) nell’ultima ripresa . Vince il croato
Vedrai Djipalo che in finale riceve ancora aiuto dalla giuria con l’inglese
Daniel Price ( 10 a 9 ) e sale sul gradino piu’ alto…
Nei supermassimi
vince il britannico David
Price che batte lo
slovacco Rock Urbanc per abbandono al 3° round , supera anche il croato Marko
Calic per 12 a 10 ( anche qui , molti colpi dell’inglese sono rimasti nelle
dita dei giudici… ma anche sulla faccia di Calic ! ) ed in finale il francese
Mohamed Samoudi per outscore in 3 rounds . Il francese aveva battuto il pugile
locale Ivica Bacurin per 22 a 17 .
Sorridiamo e
c’incuriosiamo .
Parlando con un collega
invidioso che si congratulava per la sua fortuna , Alessandro Volta commentò :”
Un’alta vetta si può raggiungere in due modi : volando come le aquile oppure
strisciando come i serpenti. Tavolta “strisciando” si arriva anche più in
alto…”.
Ci possono essere legami tra i
turchi ed i frati francescani ?
…Assolutamente si! I turchi in fuga dopo la battaglia di Vienna (1683),
lasciarono nel loro accampamento alcuni sacchetti di caffe’. Da principio i
cristiani pensarono a cibo per cavalli, poi provarono a bollire i chicchi
nell’acqua ma il sapore amaro consigliò loro di aggiungere panna e miele. Nacque
così il famoso “cappuccino” , dal colore… del
saio
dei frati francescani simile a quella bevanda.
E tra turchi è francesi?
…Assolutamente si! Nel
1686, i Turchi assediano
Budapest. Per potere entrare nel centro della città scavano di notte delle
gallerie. I panettieri che proprio di notte lavorano, sentendo sempre più vicino
un rumore inquietante, danno subito l'allarme permettendo così ai soldati di
respingere il nemico. Come ricompensa per avere salvato la loro città
ricevettero il privilegio di potere fare, loro soltanto, un dolce speciale che,
per ricordare questa impresa, aveva la forma dell'emblema che appariva sulla
bandiera ottomana: la luna crescente. Quando Maria Luisa diventò
regina dei francesi, lo esportò in Francia dove lo apprezzarono e lo
chiamarono “croissant” (luna crescente).
Ma come nacque il caffè
? Nel 1418 lo sceicco Omar ibn Ibrahim Es Sciadali, mentre un giorno si trovava
attorno a Moka, osservò nei suoi cammelli una certa inquietudine e ne dedusse
molto acutamente che questo comportamento doveva derivare dal loro pasto. Così,
esaminati i prati circostanti, trovò le “bacche di Maometto”, come vennero
chiamati in seguito quei meravigliosi grani della nostra pianta. Un’altra
versione attribuisce la scoperta ad un discepolo di Omar, la località è
diventata il monte Ossah vicino a Sobid ed i cammelli si sono trasformati in
pecorelle, ma anche loro erano…sempre nervose. Per molti decenni l’uso del caffè
fu limitato alle zone dell’Arabia, dell’Etiopia, dell’Egitto e della Siria, fino
a quando un aleppino di nome Scems, nell’aprile del 1554, dopo un lungo viaggio,
con i basti dei suoi asini e cammelli stracolmi di una copiosa provvigione di
piccoli grani, giunse a Costantinopoli. Egli, in una stretta viuzza (che porta
ancora il suo nome) aprì una botteguccia dove serviva alla meravigliata
clientela turca l’aromatica e fumante “acqua nera”, che veniva portata alle
labbra con prudenza e che divenne poi la bevanda nazionale di quel popolo.
Come dice Gennarino chissà i soldi
che fece l’aleppino…poi chiamatelo Scems …
Una
ragazza siciliana di 16 anni torna a casa e , sconsolata , annuncia ai suoi
genitori:
Papà,
Mamma,sono incinta...
Il padre,
fuori dalla grazia di Dio,impugna una pistola e chiede chi è quel bastardo e
giura sulla Madonna che lo va ad uccidere.
La ragazza: -
ma è un tipo perbene, farà fronte alle sue responsabilità!
A quel punto,
si ferma un'auto di grossa cilindrata nel cortile della cascina e ne scende un
uomo molto distinto.
Saluta la
famiglia riunita, si siede di fronte ai genitori impietriti e guardandoli negli
occhi, dice:
Ho avuto una
storia con Vostra figlia, però miei impegni familiari m'impediscono di andare
avanti con lei.
Detto ciò,
sono un uomo d'onore, e voglio rimediare al torto che subite.
Non intendo
lasciare né lei né il bimbo nel bisogno, ecco perché vi propongo, se vi va,
l'accomodamento seguente:
Se nasce un
figlio gli intesto un conto corrente dove depositerò un milione di euro e
aggiungerò 5 concessionarie auto in tutto il paese.
Se le nasce
una figlia, anche lei avrà diritto ad un conto da 1 milione di euro, ma al posto
delle concessionarie auto, le intesterò 10 saloni di parrucchiere su Palermo e
Catania.
Se invece
dovesse perdere il bimbo...
Il padre
lo interrompe mettendogli la mano sulla spalla e gli dice:
T e l
a s c o p i d i n u o v o !
CIAO A TUTTI
ALLA PROSSIMA
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