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La Germania per troppa abbondanza rischia di “boxarsi” addosso. E’ stato allestito in una riunione un “match” tra… padre e figlio. Non vi diciamo nemmeno i nomi perché siamo amanti della boxe e non delle “pagliacciate” che riescono solo a coprire di ridicolo questo sport. La gente che fa queste cose non può amare questo sport ! Purtroppo ce ne sono parecchi che vivono o hanno vissuto grazie a questo sport e non lo amano! Tutto era stato preparato per farsi un po’ di pubblicità e il “piano” è riuscito, perché le “lardose” immagini di uno dei due hanno fatto il “giro del mondo”. Una pubblicità non richiesta certamente dal pugilato che di simili “ambasciatori” e dei loro “messaggi”… farebbe volentieri a meno. Ci piacerebbe conoscere chi ha dato l’autorizzazione per questa sorta di “schifo” sia dal punto di vista tecnico che morale. Viviamo tempi difficili e tutto viene fatto in funzione della cosiddetta “visibilità”. Un “visibilità” effimera e poco duratura, come tutte le cose sciocche e fatue. Alla fine la storia ci dimostra che … tutto viene a galla! Anche se qualcuno finge di non ricordarselo. Abbiamo anche appreso dei “pasticci olimpici” e degli accordi congressuali che ha spudoratamente “spiegato” in una penosa intervista rilasciata ad un giornale pakistano l’ “ottomano”. Se questo tizio è l’espressione della maggioranza…allora preferiamo stare con la “minoranza”. E’ morto Rocco Agostino. L’hanno ricordato in tanti anche quelli che l’avevano dimenticato! La figlia suora ha detto che negli ultimi tempi si era molto avvicinato alla Fede. Siamo contenti per lui così avrà avuto il conforto della misericordia per tollerare i molti “farisei” che l’hanno “accompagnato” e ricordato nell’ultimo saluto. Quella degli “ipocriti” è purtroppo una categoria che anche Gesù , il Campione della Misericordia, faceva fatica a “sopportare”! Noi l’abbiamo conosciuto poco, il sig. Rocco Agostino, ma ricordiamo l’indiretto omaggio che gli fece il suo grande “rivale” Umberto “Il Cardinale” Branchini (un sera di molti anni fa ad Ostia durante un match di un suo pugile portoricano che se non ricordiamo male si chiamava Santos…), quando gli chiedemmo che cosa ne pensasse del fatto che Patrizio Oliva gli avesse preferito Rocco Agostino, il “Cardinale “ rispose :.” Avrei voluto averlo io Patrizio perché è un campione, ma non mi dispiace che l’abbia preso Agostino, perché Rocco è uno… competente!”. Altri tempi, altri personaggi, altro spessore. Grazie per le belle “lezioni” che ci avete dato, peccato che ad “ascoltarle” c’erano troppi e tanti presuntuosi “somari”… Ricky Hatton ha deciso di rientrare nei superleggeri ed ha lasciato vacante il titolo dei welters della WBA che ha visto Miguel Cotto (28 vittorie di cui 23 prima del limite) affrontare e battere ad Atlantic City, il connazionale portoricano Carlos Quintana (23 vittorie). Entrambi giovani ed imbattuti i due hanno cercato di dirimere una questione di superiorità che già s’intuiva in Cotto, ma senza immaginare l’assoluta supremazia evidenziata da questi nel corso del match. Quintana non è uno sprovveduto ed è in possesso di una bella velocità d’esecuzione, ma contro il Cotto di questa sera c’era poco da fare e da opporre. Cotto come Tony Zale è uno di quei campioni che indirizzano la loro azione soprattutto al corpo ed è proprio lavorando nella “midsection” che il portoricano ha trovato quasi subito la “sensibilità” di Quintana e la soluzione del match. Cotto che per forzare la sua azione si è pericolosamente esposto ai colpi dell’avversario che si concentravano soprattutto “nelle parti basse”: nel 5° round si produceva in una lunga serie che Quintana non riusciva ad arginare e che Cotto chiudeva con uno stupendo uppercut! Molti hanno pensato che Quintana non si sarebbe rialzato, ma coraggiosamente questi si tirava su e… veniva nuovamente investito da un altro gancio al corpo. Quintana metteva il ginocchio a terra ed ascoltava il conteggio, poi si rialzava e tornava all’angolo : ma i sui secondi facevano cenno all’arbitro che il match era finito! Riguardo ai complimenti di Quintana che, ha definito Cotto un “grande”, Miguel ha detto di esserne contento ma di considerare Ricardo Torres l’avversario più duro fin qui incontrato! In un altro match tra pesi welter, il campione della WBO, il messicano Antonio Margarito, ha battuto l’ugandese Joshua Clottey in modo netto ai punti in 12 rounds. I colpi taglienti di Clottey hanno spesso colpito il più alto Margarito che però si è fatto valere nei “fondamentali” sviluppando un pugilato più intenso ed aggressivo specialmente dopo l’infortunio alla mano destra subito da Clottey nel 4° round. Irritante per buona parte del pubblico l’atteggiamento di Clottey che si lamentava per la mano e non portava colpi, scatenando le rimostranze degli spettatori che la ritenevano solo una “manfrina”. Nei pesi medi, vittoria per l’israeliano Yuri Foreman (22 vittorie di cui 18 prima del limite) che ha battuto ai punti in 10 rounds Donny Mc Crary, dimostrando di non risentire dell’infortunio alla mano subito in giugno. Vittoria netta ma soporifera per il pubblico presente. Nei pesi piuma, elemento da seguire il portoricano compagno di scuderia di Miguel Cotto,il peso gallo Jesus Rojas (5 vittorie), cha ha battuto per kot al 2° round Ubaldo Olivencia (ha accusato un dolore alla spalla ed ha abbandonato…).Nei mediomassimi affermazione di Charles Musacchio (8 vittorie), un maestro di scuola con il “pallino” della boxe che, ultimata la “lezione” con i suoi alunni, ne ha impartita un’altra a Tony Pope, battendolo per kot al 3° round, dopo averlo fatto “contare” anche nel 2° e nel 3° round. Nei pesi welters, il promettente Alex Perez (7 vittorie), ha battuto Troy Wilson ai punti in 4 rounds. Nei pesi medi Wayne Johnsen (15 vittorie ed una sconfitta), ha battuto nettamente Delray Raines ai punti in 6 rounds.Alla manifestazione erano presenti circa 7.412 spettatori. Il campione del mondo dei pesi medi per la WBC,WBA, WBO, Jermain Taylor (28 anni, 26 vittorie di cui 17 prima del limite ed un pari), ha conservato le cinture WBC e WBO, dominando il confronto, che lo vedeva opposto all’ex soldato- bambino ugandese Kassim Ouma (27 anni, 25 vittorie di cui 15 prima del limite, 3 sconfitte ed un pari), ai punti in 12 rounds. Ouma ha cercato di fare il match attaccando continuamente, ma Taylor ha saputo sottrarsi agli attacchi del rivale, “contrandolo” a sua volta in modo preciso. L’ “open scoring” (che continua a riscuotere ampi consensi…), ha invece spinto Ouma ad attaccare ed a cercare il “colpo del ko “, perchè il parziale dell’8° round lo vedeva nettamente in svantaggio! In un altro interessante match della serata che si è svolta all’Alltell Arena di Little Rock in Arkansas, ammirato anche il picchiatore haitiano Andre Berto (23 anni, 16 vittorie di cui 14 prima del limite), che ha battuto surclassandolo, Miguel Figueroa, costringendo l’arbitro ad interrompere il match nel 6° round. Nei pesi medi, Jaidon Codrington (14 vittorie ed una sconfitta), ha battuto Thomas Reid nettamente ai punti in sei rounds. Nel corso del 2° round Reid ha anche toccato il tappeto. Il neo acquisto di Lou Di Bella, il peso medio Ronal Hearns (11 vittorie di cui 9 prima del limite) , figlio dell’ex campione del mondo Thomas, ha subito presentato i suo “biglietto da visita”, battendo Robert Smallwood per kot al 1° round, dopo averlo messo in difficoltà molte volte! Rientro per il peso massimo Dominic Guinn (27 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), che ha battuto con decisione controversa Zach Page ai punti in 8 rounds. Winn è riuscito a mettere al tappeto Page (reduce dalla clamorosa vittoria ottenuta su Louis Del Valle…) nel primo round con un diretto destro. Continua ad assommare vittorie senza un senso, il peso massimo Terry Smith (28 vittorie, 2 sconfitte ed un pari), che ha battuto con decisione unanime ai punti in 8 rounds Ramon Hayes. Il kazako ma ora ed ufficialmente “russo” Oleg Maskaev (37 anni, 34 vittorie di cui 26 prima del limite e 5 sconfitte), ha vittoriosamente difeso all’Olimpisky Sports Arena di Mosca, la sua corona dei pesi massimi targata WBC, battendo con larghissimo margine l’ugandese-giapponese Peter Okhello (34 anni, 18 vittorie di cui 16 prima del limite e 5 sconfitte). Maskaev che metteva in palio il titolo conquistato contro Hasim Rahaman nell’agosto scorso, ha preso subito l’iniziativa ma ha dovuto attendere l’8° round, per provocare qualche danno tra la guardia troppo ermetica di Okhello. Nel 10° round altro momento significativo con Maskaev che spinge alle corde l’avversario n che viene “contato” forse un po’ troppo precipitosamente dall’arbitro. Okhello però non sembra risentirne troppo e conclude il match sulle sue gambe.Maskaev che risiede da 10 anni negli Usa ed ha la cittadinanza americana, si è visto offrire anche quella russa (che ha accettato…) dal presidente Putin. Ma il peso massimo che ha destato più impressione è stato sicuramente il campione olimpico Alexander Povetkin (27 anni, 10 vittorie di cui 8 prima del limite) , ex avversario di Roberto Cammarelle, che continua ad inanellare vittorie convincenti contro avversari esperti e quotati. Stavolta è toccato all’americano Imamu Mayfield (34 anni, 25 vittorie , 8 sconfitte e due pari), inchinarsi alla potenza del russo che dopo averlo messo al tappeto nel 2° round, ha chiuso il match per ko nel round successivo! Nei massimi leggeri il promettente Mikhail Nasyrov (17 vittorie di cui 11 prima del limite), ha battuto il canadese David Whittom ai punti in 8 rounds. Il pugile russo visibilmente stanco, sul finire del match ha ricevuto ben tre richiami per aver espulso il paradenti!impressionante esibizione del peso medio Dmitry Pirog (7 vittorie di cui 6 prima del limite), che ha battuto per kot al 1° round l’americano Rodrigues Moungo. Ronald “Winky” Wright (35 anni, 51 vittorie di cui 25 prima del limite, 3 sconfitte ed un pari), ha combattuto per la prima volta dopo 14 anni, davanti al suo pubblico e da peso medio. L’ex campione dei superwelters unificati (WBC,WBA, IBF), ha affrontato e battuto nella sua Tampa, il ghanese Ike “Bazooka” Quartey (37 anni, 37 vittorie di cui 31 prima del limite, 4 sconfitte ed un pari). Netto il vantaggio per l’americano al termine delle 12 riprese, ma non è stata una passeggiata. “Ike è un avversario molto difficile da boxare, micidiale nell’attacco ed ottimo nella difesa. Ho preferito accontentarmi di un successo ai punti.”, ha confidato Wright al termine del match. I due infatti si conoscevano per essersi frequentati a metà degli anni 90’ alla “corte” degli Acaries in Francia. L’arbitro Frank Santore ha anche “contato” Quartey nel 2° e 7° round, ma solo il primo era forse giustificato. Wright è apparso molto stanco negli ultimi due rounds Nei supermedi, Jeff Lacy (29 anni, 22 vittorie di cui 17 prima del limite ed una sconfitta), ex campione dei supermedi IBF-IBO, ha battuto l’ukraino Vitaly Tsypko (30 anni, 17 vittorie, 2 sconfitte ed un no decision), ai punti in 10 rounds in un match molto equilibrato e combattuto che l’ukraino, venuto fuori con un bel finale, aveva forse impattato. L’elemento più interessante della riunione è stato però il supergallo filippino Rey Bautista (20 anni , 21 vittorie di cui 16 prima del limite) che ha destato grande impressione nel costringere il brasiliano Giovanni Andrade (52 vittorie e 10 sconfitte) ad abbandonare dopo 3 rounds. Il talentuoso filippino è talmente piaciuto che la “Warriors Boxe” gli ha subito fatto sottoscrivere un contratto. Bella esibizione anche per il superleggero australiano Billy Dibb che ha battuto largamente ai punti in 8 rounds Philip Payne. Grande boxe al Palazzo Omnisports di Bercy (Parigi) con il mancino panamense Roberto “La Arana” (Il Ragno) Vasquez (23 anni, 24 vittorie di cui 17 prima del limite ed una sconfitta), che ha battuto il giapponese Takefumi Sakata (26 anni, 29 vittorie, 4 sconfitte ed un pari) ai punti in 12 rounds, diventando campione ad “interim” per la WBA dei pesi mosca (il venezuelano Parra ha un ginocchio rotto…) . Vasquez che ha fatto contare il giapponese nel 5° round (ma al 4 era già in piedi…) è stato messo sotto pressione per tutto il match da Sakata che l’ha colpito duro in molte circostanze. Il verdetto che vede l’”Arana” vincitore, non vede tutti d’accordo. I giudici erano Quartarone 115 a 113 e Toupin 114 a 113 per Vasquez, mentre il finlandese Meronen aveva un 114 a 113 per Sakata. Il clou della riunione è stata la “rivincita di Sydney”, il match che vedeva impegnati il francese Brahim Asloum (27 anni, 21 vittorie ed una sconfitta) e lo spagnolo Rafael Lozano (36 anni, 18 vittorie e 3 sconfitte) e che ha visto il transalpino vincere per kot al 4° round. E’ stata la ripetizione della finale di Sydney, quando Asloum conquistò l’oro per la Francia. Il francese si è subito dimostrato superiore all’avversario fin dalle prime riprese. Nel corso del terzo round un sinistro al corpo mette lo spagnolo a terra. Nel round successivo Asloum fa subire altri tre knock downs al rivale e sull’ultimo l’arbitro finlandese Meronen non procede nemmeno al conteggio. “Volevo dare una conferma del mio stato di campione olimpico. Sono contento di quello che sono riuscito a fare e soprattutto sono contento di aver messo in pratica le tematiche apprese nell’allenamento. Ho comunque ancora margini di miglioramento!”, ha detto Asloum sorridendo. Nei supermedi il georgiano-russo David Gogiya (30 anni, 17 vittorie ed una sconfitta) campione d’Europa in carica, ha difeso il suo titolo dominando il confronto con il francese Jackson Chanet (28 anni, 28 vittorie e e 2 sconfitte). Chanet che avrebbe bisogno di un lungo periodo di riposo, perché dopo la “punizione” subita con Mkrtichian, non è stato più lo stesso! Stavolta ha attribuito ad una costole incrinata in un precedente match vittorioso la causa della sua “defaillance”. Gogiya ha mostrato un sinistro da cineteca ed esplosività nell’esecuzione dei colpi, ma cosa grave , difetta un in potenza. Nel 10° round Gogiya ha anche subito un richiamo per colpo basso ! Match sentito e spettacolare tra Anne Sophie Mathis (29 anni, 13 vittorie di cui 12 prima del limite ed una sconfitta) e Myriam Lamare (31 anni, 13 vittorie ed una sconfitta), per il titolo WBA dei superleggeri. Ha vinto la Mathis per kot al 7° round un match carico di tensione e con il pubblico diviso e partecipe. La Mathis che fino al momento dell’arresto del match, si era fatta preferire per una maggior precisione nel’esecuzione dei colpi, ha trovato la chiave per risolvere il match nel settimo round con una serie di pesanti colpi che hanno visibilmente provato la Lamaire fermata poi dall’arbitro! Nei massimi leggeri, il russo dei fratelli Acaries, Valery Brudov (30 anni, 33 vittorie di cui 25 prima del limite, ed una sconfitta), ha conquistato il titolo ad interim della WBA, battendo il panamense Luis Andres Pineda (32 anni, 21 vittorie di cui 18 oprima del limite e 5 sconfitte) per kot all’11° round. Un pesante destro ha messo Pineda alle corde, dove è stato raggiunto da due terrificanti ganci che hanno costretto l’arbitro Talon a sospendere il match. Nei mediomassimi, Rachid Kanfouah (27 vittorie e 5 sconfitte), ha battuto il brasiliano Martins Da Silva per ko al 3° round. Nei pesi leggeri, l’imbattuto Jean Nicolas Wegel (19 vittorie di cui 7 prima del limite) ha battuto ai punti in 8 rounds Eric Patrac rinunciando al vantaggio della maggior altezza ed ingaggiando furiosi “corpo a corpo”, ma mostrando anche di avere potenza in entrambe le mani. Nei massimi leggeri, Jean Marc Morose (17 vittorie ed una sconfitta), ha battuto Aime Bafounta per kot al 2° round. Morose è “costruito” come… Mike Tyson e “lavora” sempre con i ganci! Nel secondo round, dopo aver fatto spandare con un pesante sinistro l’avversario, lha stretto per 15 seconfi all’anvgolo, obbligando l’arbitro a fermare il match. Nei pesi leggeri debutto per Sofiane Talkoutcht (che l’anno scorso vinse il titolo francese dilettanti dei pesi mosca…), che ha battuto Sylvain Chapelle ai punti in 6 rounds mostrando grande velocità di esecuzione. Takoucht è allenato dal celebre manager marsigliese Jean Molina. Nei massimi Carlos Nesting Takam (8 vittorie) , un camerunese residente in Francia, ha dominato il congolese Leon Nzama ai punti in 6 rounds. Particolare inquietante, sembra che la federazione belga avesse revocato la licenza a Nzama (segnalazione di Rinze Van Der Meer). L’argentino Mariano Natalio Carrera (30 vittorie e 4 sconfitte) è stato , per pochi giorni , il nuovo campione della WBA dei pesi medi. Il 4 gennaio il giornale Bild ci informa della positivita’ Carrera al controllo antidoping , sicuramente sara’ privato del titolo. Ha battuto all’Estrell Congress Center di Berlino, lo spagnolo Javier Castillejo (61 vittorie e 7 sconfitte ) per arresto del combattimento all’11° round. Un match candidato ad essere uno dei più belli dell’anno. Un “arresto” dicevamo che ha però scatenato le ire del secondo di Castillejo , Ricardo Atocha che, ha cercato di aggredire l’arbitro Guillermo Perez. Parte forte Castillejo lavorando soprattutto al corpo l’argentino che tenta di tenerlo a distanza con il jab. Un colpo basso di Castillejo viene accusato da Carrera che si era già ferito in un accidentale scontro di teste.Nel secondo round, altro colpo basso di Castillejo ed altra lunga “sceneggiata” di Carrera che si “prende” molto tempo per recuperare. Nel terzo round, finalmente Carrera trova la “distanza” giusta per i suoi colpi, ma lo spagnolo “rivela” …una mascella d’acciaio. Nel frattempo continua l’opera di Castillejo che si concentra soprattutto al corpo sbagliando ancora bersaglio (10° round) e colpendo nuovamente gli “zebedei” dell’argentino. Castillejo subisce un altro richiamo che non “accetta”, scuotendo la testa in segno di dissenso. Nell’11° round, Carrera attacca l’avversario e lo mette in difficoltà con una serie prolungata di colpi che però non sembrano scuotere lo spagnolo eccessivamente. Ma non la pensa così l’arbitro che, sospende il match in favore di Carrera. Inviperito Atocha, il piccolo manager dello spagnolo che assale l’arbitro con invettive e più tardi dirà : “Lo sapevo che non aspettava altro che fermarlo. Gli ha rotto le scatole ( è un nostro eufemismo, lui è stato molto più …volgare) per tutto il match!”. “Ho dovuto combattere contro Carrera e contro l’arbitro!”, ha dichiarato Castillejo. In realtà al momento dell’interruzione per due giudici Carrera era in vantaggio, ma è anche innegabile che l’argentino stava uscendo chiaramente alla distanza. Sempre nei pesi medi il “solito” tedesco Felix Sturm (26 vittorie e 2 sconfitte) ha fatto la rentreè battendo il più basso australiano Gavin Topp (20 vittorie, 3 sconfitte e due pari) per kot al 6° round. Il match è stato fermato dal medico di servizio per una profonda ferita all’arcata sopraccigliare sinistra di Topp. Fino a quel momento da segnalare la solita curata ed ermetica difesa di Sturm che fin dai tempi dell’abruzzese D’Alessandro (Torneo juniores del Brandeburgo…) non ha mai offerto troppi spunti d’interesse in attacco. Resta comunque per i 3500 spettatori berlinesi il più serio candidato alla successione di Carrera. Vince la tedesca Ina Menzer e conserva il titolo WIBF per kot all’8° round sull’americana Kasha Chamblin (una “marine” dell’esercito USA). Dominio assoluto della tedesca per tutto il match. Nei mediomassimi, il polacco Aleksy Kuzmieski (29 anni, 9 vittorie) , stella tra i dilettanti, si è imposto ai punti in 8 rounds al bielorusso Sergey Karanevich (24 anni) , che pur avendo all’ativo una quarantina di matches è stato battuto in virtù della boxe più incisiva ed accurata del polacco. Nei pesi welters, il locale Marco Schulze ha battuto per kot al 2° round il rumeno Claudiu Pop. Ancora una conferma dal massimo leggero russo Aleksander Alekseev (25 anni, 8 vittorie) che mostra tutto il suo enorme talento nel battere l’esperto inglese Lee Swaby per kot al 5° round. Swaby è stato più volte surclassato terminando il match sorretto dall’allenatore di Alekseev che si era accorto delle difficoltà dell’inglese ed era intervenuto in suo soccorso. Da ricordare che Swaby è stato nel 2000 l’unico ed ultimo vincitore per ko di Enzo Maccarinelli. Un’altra ottima impressione l’ha destata il peso medio kazako Gennady Golovkin (24 anni, 6 vittorie) ex campione del mondo ed argento olimpico tra i dilettanti. Golovkin ha messo ko al 4° round il tenace e resistente francese Sylvain Gomis, sciorinando ganci ed uppercuts di pregevole fattura mostrando tutto il suo enorme talento. Proprio su un uppercut si è afflosciato il transalpino. Ancora femmine, con la venezuelana Ambar Fajardo che ha battuto la slovacca Simona Pencakova per ko al 1° round. Forse questa slovacca ha visto la palestra, ma solo in …fotografia. Era una bella riunione piena di match interessanti che bisogno c’era di regalare agli spettatori un match simile? Ritorno sul ring per Michael Moorer (48 vittorie di sui 38 prima del limite, 4 sconfitte ed un pari), che ha impiegato meno di un round per sbarazzarsi del “sosia” di Mike Tyson… Cliff Couser. Il match si è svolto ad Hollywood in Florida al Seminale Rock Live Arena ed era inserito in una serata denominata “La Notte dei Pesi Massimi”. Moorer ha chiuso il match con uno stupendo gancio destro. Nella stessa serta, l’ex campine del mondo della WBC dei pesi massimi, Oliver “Atomic Bomb” McCall (49 vittorie di cui 36 prima del limite ed 8 sconfitte) ex avversario fdi Francesco Damiani, ha battuto per ko al 7° round il cubano Yanqui Diaz (13 vittorie e 5 sconfitte). Mc Call ha chiuso il match con un sinistro esplosivo, seguito da tre micidiali uppercuts. Ancora pesi massimi, con il “bamboccio”israeliano Roman Greenberg (24 anni, 23 vittorie di cui 16 prima del limite), che ha battuto l’americano Steve Pannell (39 anni, 34 vittorie di cui 28 prima del limite ed 11 sconfitte) per kot al 3° round facendogli subire nel corso della ripresa ben 3 “conteggi”. Una piccola considerazione : anche Greenberg parla di mondiali. Ma se è vero che, come ha dimostrato Peter Okhello …”un mondiale non si nega a nessuno…” è anche vero che qualche “nome” importante lo deve pur mettere, questo israeliano nel suo “curriculum”… se intende fare carriera. Sempre nei pesi massimi, il protetto di Lou Duva, Mike Marrone (16 vittorie di cui 13 prima del limite), ha battuto Ronald Bellamy per kot al 3° round, dopo averlo messo al tappeto due volte nel 2° round. L’imbattuto ed alto peso leggero Jesus Pabon (9 vittorie), ha ottenuto un'altra impressionante vittoria, battendo per kot al 2° round Eli Addison che aveva messo al tappeto anche nel 1° round. Era stata preparata bene la serata di Filadelfia ed il pubblico era accorso numeroso per vedere all’opera in nuovo sensazionale “re del ko” che veniva dal Minnesota, Joey “Minnesota” Abel (9 vittorie e 9 spettacolari ko!). Purtroppo nessuno aveva fatto i conti con Aaron Lyons (3 vittorie di cui due prima del limite) di Gulfport nel Mississippi che ad 1’e 17’’ del primo round ha messo ko Abell. Entrabi i pugili si sono lanciati all’attacco al suono del gong e dopo qualche scambio, un corto destro ha colpito al mento Abell che ha fatto due passi indietro. Lyons ha capito che il rivale aveva “accusato” il colpo e ha fatto partire altri tre ganci volanti che hanno costretto al tappeto Abell. L’arbitro del match Hurley Mc Call ha subito fermato il match, provocando le ire del pubblico che riteneva prematuro lo stop! A Vernon, il mediomassimo Curtis Stevens (15 vittorie di cui 11 prima del limite ed una sconfitta), ha battuto ai punti in 10 rounds, vincendo tutte le riprese, Dhafir Smith (17 vittorie e 12 sconfitte). Stevens era reduce dalla controversa sconfitta ai punti subita contro Marcos Primera. Nei superleggeri Wayland Willingham (11 vittorie), ha battuto ai punti in 8 rounds Carlos Molina che recentemente aveva impatto e perso a maggioranza con Julio Cesar Chavez junior (specialmente il pari era stato un mezzo “furto” subito da Molina…).Anche stavolta però Molina ha reso la vita dura alla avversario che dopo aver vinto i primi 4 rounds nei quali era riuscito anche ad atterrare il rivale, nel finale ha dovuto subire il suo “ritorno”! Pessimo debutto per il peso leggero Jose Guzman , battuto da Luis Rodriguez (una vittoria ed un pari), che si è dimostrato troppo più forte , sfiorando anche la vittoria per knock out! Continua la ricostruzione del peso massimo nigeriano Duncan Dokiwari (25 vittorie di cui 22 prima del limite), che a Laughlin in Nevada, ha battuto per kot al 4° rounds il “ben attrezzato” ma lento Willie Palms (10 vittorie, 5 sconfitte ed un pari). Dokiwari aveva già messo al tappeto Palms nel 2° round. Nei supermedi Carlos De Leon junior (17 vittorie, una sconfitta e due pari) figlio dell’ex avversario di Alessandro Duran, ha battuto nettamente ai punti in 8 rounds Ted Muller. Sempre nei supermedi, vittoria per Willie Stewart (23 vittorie e due sconfitte) che ha battuto nettamente ai punti in 6 rounds William Gill. A Providence, una delle star del reality “The Contender n.2”, il superleggero Gary Balletto (31 vittorie, 3 sconfitte e 2 pari), ha battuto Matthew Strode (20 vittorie e 2 sconfitte) per kot al 9° round di un match molto competitivo. Sembrava una notte facile per Balletto dopo il primo round nel quale aveva fatto sbandare pericolosamente il rivale che però si riprendeva bene ed impegnava il pugile locale che, solo nel 9° round riusciva a chiudere il rivale alle corde provocando l’intervento risolutivo dell’arbitro. Nei massimi leggeri ancora una bella affermazione di Matt Godfrey (14 vittorie) che ha battuto Lloyd Bryan (22 vittorie e 15 sconfitte)ex sfidante mondiale (da supermedio…) per kot al 4° round. Godfrey sapientemente guidato sta scalando rapidamente le classifiche mondiali. Da dilettante è stato varie volte campione USA. Un altra interessante serata che ha visto all’opera alcuni “prospetti” si è avuta a Santa Ynez in California, dove il peso piuma Mario Santiago (17 vittorie di cui 12 prima del limite), ha battuto Salvador Garcia per getto dell’asciugamano al 7° round. Uno sfoggio di grande classe per questo pugile mancino che ha davvero dei “numeri”! Nei pesi superleggeri Timothy Bradley (16 vittorie di cui 10 prima del limite), ha battuto per decisione tecnica nell’8° round Jaime Rangel (che si era ferito all’arcata sopraccigliare…) . Bradley ha subito la durezza del pugno dell’avversario nel 3° round e si è visto assegnare un bugiardo 79 a 73 che poco rispecchia i valori in campo! Bella impressione ha anche destato il peso medio James Kirkland (17 vittorie di cui 15 prima del limite), che ha battuto David Toribio con un impressionante ko al 4° round. Steve Munisteri è un manager americano che dirige un bel poker di “veri”pesi massimi! Ne ha fatti combattere tre a Rochester in Minnesota : il quarto era Travis Walker, ma ha saltato l’impegno perchè stanco dopo l’ultimo vittorioso impegno sull’olimpico Jason Estrada di metà novembre. Cominciamo dal 34enne David Bostice (36 vittorie, 11 sconfitte ed un pari), alto 1,96 per 111kg di peso che ha battuto il “rovina imbattibili” , il 38enne Willie Chapman per decisione controversa ai punti in 6 rounds. Chapman è un onesto mestierante che ogni tanto si toglie la soddisfazione di “macchiare” il record di qualche promettente peso massimo. Tra i nomi noti ci sono Malcom Tann (un altro protetto di Munisteri…), Preston Hartzog, TJ Wilson, Davaryll Williamson,Felipe Bojorquez, Grant Cudjoe, Jason Yarosz. Ha pure costretto al pari l’altissimo e possente canadese Patrick L’Heureux! Dicevamo di Malcom Tann (28 anni, 22 vittorie e 2 sconfitte) che ha battuto Wade Lewis ai punti in 4 rounds. Tann è stato campione USA dei dilettanti ed è alto 1.99 e pesa 109 kg. circa. Altro protetto di Munisteri ed altro ex campione USA da dilettante è Raphael Butler (22 anni, 23 vittorie di cui 19 prima del limite e 3 sconfitte) che è anche il più “piccolo” della compagnia visto che è alto 1.91 e pesa ai 110 kg.!Butler ha battuto Cornelius Ellis per kot al 2° round. Sulla scia dell’ex campiione del mondo bielorusso Liekhovich, Munisteri ha ingaggiato anche un connazionale di Serguey che risponde al nome di Yevgeniy Shishporenok : che ha esordito battendo un altro debuttante, Dan Invante, per kot al 1° round. Shishporenok è alto 1.96 e pesa la bellezza di 140kg. Come dicono a Roma…praticamente na “creaturina”. Pensate che quando si presentano a “riscuotere” ci possano essere “discussioni” con gli organizzatori ? A proposito di Florida e di Seminoles (erano gli antichi abitanti della Florida…), c’è da prendere atto che i Seminoles hanno saputo mettere a frutto i “risarcimenti” del governo americano per le “espropriazioni” a suo tempo fatte dai primi pionieri e sono diventati una potente lobby d’affari. Da voci di “borsa”, sembra che siano “scesi sul sentiero di guerra” per accaparrarsi nientemeno che…”Mc Donald”. Una bella rivincita per gli eterni “perdenti” dei film western che, hanno “capito” la lezione ed anziché con archi e frecce si “vendicano” con hamburger e patatine, facendo ingrassare i “visi pallidi”! Il supergallo sudafricano Takalani Ndlovu (27 vittorie di cui 17 prima del limite e 3 sconfitte), ha battuto a Cicero nell’Illinois, per decisione controversa (116 a 112 per Ndlovu su due cartellini ed un 115 a 113 per Castillo) ai punti in 12 rounds Ricardo “El Piolo” Castillo (32 vittorie di cui 22 prima del limite e 3 sconfitte) in un match valevole come eliminatoria al titolo IBF. Si è trattato di un match molto brutale con i due pugili che si sono scambiati colpi pesanti per tutto il match. Castillo nel 3° round era anche riuscito ad atterrare il rivale, ma l’arbitro l’ha ritenuta una scivolata. Il giapponese Nobuo Nashiro (25 anni, 9 vittorie), ha conservato la corona dei supermosca della WBA, battendo con verdetto unanime ai punti in 12 rounds il messicano Eduardo Garcia (26 anni, 17 vittorie e 5 sconfitte). Il match si è svolto ad Osaka in Giappone ed ha visto il detentore del titolo subire una ferita all’occhio sinistro nell’8° round e vincere in virtù del proficuo lavoro al corpo effettuato per tutto il match. Nei pesi medi al femminile, Holly Holm (16 vittorie , una sconfitta e due pari), ha dominato Tricia Turton, conquistando la corona IFBA. Il match si è svolto ad Albuquerque nel Nuovo Messico e c’è voluto un mento a prova di amianto come quello della Turton per resistere alla valanga di colpi che per 10 rounds le ha scagliato la Holm. “Ho vinto tutti i rounds e malgrado ricevesse tanti colpi, non ha mai cessato di attaccarmi…”, ha dichiarato un’esausta ma soddisfatta Holm. A Valley Forge in Pennsylvania, il superwelter Harry “Lightning” Yorgey (17 vittorie ed un pari), è sopravvissuto a 3 knock downs ed alla rottura del naso per vincere in 8 rounds su Yeremy Yelton. Troppo neto il punteggio per quello che si è visto sul ring (dai 4 ai 3 punti per Yorgey che al massimo ne aveva uno…). Nei pesi medi Troy Browning (18 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds Chris Hall. Browning che in precedenza aveva sempre combattuto da peso welter… è tornato sul ring dopo 8 anni! Nella Mansfield Tavern di Brisbane in Australia , il 31enne John Cotterill junior (19 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto, al limite dei superleggeri per il titolo PABA ad interim, Brad Hemming per kot all’11° round. Molto spettacolare la fine del match avvenuta per un diretto destro di Cotterill che ha abbattuto Hemming come si abbatte un albero! Con il “trainer dell’anno” al suo angolo (Freddy Roach), Vicente Escobedo (12 vittorie ed una sconfitta) ha mostrato ai suoi sostenitori di Woodland Hills, perché De La Hoya lo considera il suo erede. La vittima di truno per il suo 11° knock out è stato il messicano Julian Rodriguez, finito a gambe all’aria nel 4° round! Prima della conclusione, nel corso del 3° round, entrambi i pugili erano finiti al tappeto. Nei mediomassimi, Otis Griffin (15 vittorie, una sconfitta e due pari), ha battuto ai punti in 6 rounds Juan Carlos Sanchez, dopo averlo anche inviato al tappeto durante il match. Griffin è stato il vincitore del 2004 del reality “The Next Great Champ”. Sempre nei pesi leggeri, vittoria di Anthony Salcido (12 vittorie ed un pari) ha battuto ai punti in 6 rounds il più esperto panamense Armando Cordoba dopo avergli inflitto due atterramenti. Il cubano Guillermo Rigondeaux , 26 anni è lo sportivo dell’anno di Cuba. Rigondeaux nel 2006 ha vinto tutti i 17 matches disputati nella categoria dei pesi gallo vincendo tra l’altro la Coppa del mondo a squadre ed i Giochi Centroamericani di Cartagena . Se permettete parliamo di Campionati Italiani. Abbiamo visto i campionati milanesi che si sono svolti nella desolante cornice di pubblico che questo avvenimento regala regolarmente quando viene portato nei grandi centri. Abbiamo visto in azione i …” soliti noti ” che ci hanno fatto assistere ai campionati italiani… militari . Da segnalare due “ graditi ritorni ” con Ciro Di Corcia che , risolti i problemi fisici ha dato ancora una volta dimostrazione del suo enorme talento accrescendo i rimpianti per aver perso alcuni anni importanti . In finale il foggiano ha battuto il generoso ed aggressivo Blandamura . Un piccolo consiglio non richiesto , ma che ci sentiamo di dare al simpatico figlio d’arte che ha diretto il match ed ha “ voluto ” ritagliarsi il suo momentino di gloria richiamando il foggiano . Ammoniva nel suo “ vangelo ” Capo Repetto che i bei match vanno lasciati … ” andare ” ! Il “ regolamento ” tiriamolo in ballo quando le regole vanno infrante proditoriamente e non quando un po’ di stanchezza ( nell’ultimo round dell’ultimo match … ) costringe a ” familiarizzare ” un po’ con l’avversario . L’altro “ gradito ritorno ” riguarda Mauro Montesano , un ragazzo che mostra grande intelligenza e che e’ riuscito ad arrivare in “finale ” . Nomi “ nuovi ” veramente pochi… troppo pochi . Il piu’ portato per il professionismo , a nostro modesto giudizio , e’ proprio colui che ha gia’ detto che non intende passarci : Domenico Valentino ! Un piccolo appunto ad un “ importante personaggio ” : non si devono esprimere giudizi lusinghieri su uno dei partecipanti …. prima di una finale ! Cosi si rischia di “ condizionare ” … A Laon, la nazionale francese ha affrontato una giovane ma agguerrita e combattiva nazionale rumena . Nei minimosca Redouane Asloum ha battuto il rumeno Constantin Paraschiv per 37 a 31 . Nei pesi mosca Jerome Thomas ha battuto Julius Pozco per 38 a 18 . Nei pesi gallo , Ali Hallab ha battuto Julius Stan per 39 a 13 . Prima vittoria rumena nei pesi piuma con Paul Turcitu che supera per 20 a 18 , Hicham Ziouti . Nei pesi leggeri ritorno al successo per la Francia con Jean Gomis che supera per 23 a 17 Trajan Lupu . Nei superleggeri Alexis Vastine batte il rumeno Giorgin Popescu per 27 a 17 . Nei pesi welter ( ma con qualche chilo di tolleranza… ) , il veterano francese Xavier Noel ha battuto Radi Zarif per 25 a 15 . In evidenza il rumeno Ronald Gravil nei pesi medi che batte il francese Samy Anouche per 36 a 20 . Quella dei medi e’ attualmente la categoria dove trovano piu’ difficolta’ i selezionatori francesi . Hanno provato vari nomi che pero’ non sembrano soddisfare le loro esigenze . Probabilmente tocchera’ a Xavier Noel cimentarsi nei 75 kg. . Nei pesi massimi John M’bumba ha battuto il rumeno Razuan Cojanu per 29 a 11 . Per finire il quotato Bogdan Dinu costringe Mohamed Samoudi ad abbandonare al 2° round . RIDIAMOCI SOPRA
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