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Boxemaccheroni

A T T E N Z I O N E  !!!!!!!!

Dal Blog di Beppe Grillo parte una iniziativa.
Provare non costa nulla.........

COME AVERE LA BENZINA A META' PREZZO!!!!!!!!!
Anche se non hai la macchina, per favore fai circolare il messaggio agli amici.
Benzina a metà prezzo....Diamoci da fare.....
 Siamo venuti a sapere di  un'azione comune per esercitare il nostro potere
nei confronti delle compagnie petrolifere . Si sente dire che la benzina aumenterà ancora fino a 1.50 euro al litro.
UNITI possiamo far abbassare il prezzo muovendoci insieme, in modo intelligente e solidale.
Ecco come:
la parola d'ordine è "colpire il portafoglio delle compagnie senza lederci da soli".

Posta l'idea di non comprare la benzina in un determinato giorno ha fatto ridere le compagnie (sanno benissimo che, per noi, si tratta solo di un pieno... differito, perchè alla fine ne abbiamo bisogno!), c'è un sistema che invece li farà ridere pochissimo, purchè si agisca in tanti. petrolieri e l'OPEC ci hanno condizionati a credere che un prezzo che varia
da 0,95 e 1 euro al litro sia un buon prezzo, ma noi possiamo far loro scoprire che un prezzo ragionevole anche per loro è circa la metà. I
 consumatori possono incidere moltissimo sulle politiche delle aziende; bisogna usare il potere che abbiamo. La proposta è che da quì alla fine dell'anno, non si compri più benzina dalle due più grosse compagnie, SHELL e ESSO, che peraltro ormai formano una unica compagnia. Se non venderanno più benzina, saranno obbligate a calare i prezzi. Se queste due compagnie caleranno i prezzi, le altre dovranno per forza adeguarsi.
Per farcela, però dobbiamo essere milioni di non clienti di Esso e Shell, in tutto il mondo. Questo dalla Francia, è stato inviato ad una messaggio, proviene trentina di persone; se ciascuna di queste aderisce e a sua volta lo trasmette a...diciamo una decina di amici, siamo a trecento. Se questi fanno altrettanto, siamo a 3000, e così via.
Di questo passo, quando questo messaggio sarà arrivato alla... settima "generazione", avremo raggiunto e informato 30 milioni di consumatori!
Inviate dunque questo messaggio a dieci persone, chiedendo loro di fare
altrettanto.
Se tutti sono abbastanza veloci nell'agire, potremmo sensibilizzare circa 300 milioni di persone in otto giorni! E' certo che, ad agire così, non abbiamo niente da perdere, non vi pare? Vaffanculo per un pò ai bollini e i regali e le baggianate che ci
vincolano a queste compagnie.
Coraggio diamoci da fare
PS: copia e incolla questo pezzo  ed inviala ad almeno 20 amici … ci guadagnera’ il tuo portafoglio CONTO SU DI TE !!!

Dilettanti … ad Helsinki cose …turche !

Si e’ concluso ad Helsinki in Finlandia  la 26^ edizione del torneo dilettanti “ Gee Bee ” con un risultato soddisfacente per gli italiani che con Niko Jokinen una rappresentativa composta da cinque elementi ( Vincenzo Picardi , Daniele Limone , Carmine Cirillo , Domenico Valentino e Clemente Russo ) ha conquistato ben 3 medaglie d’oro e due bronzi . C’e’ stato anche il “ giallo ” della sconfitta per squalifica comminata a Domenico Valentino nel 4° rounds della semifinale con la sua “ bestia nera ” ( il polacco Krzysztof Szot… ) che poi dopo il reclamo della delegazione italiana ad un piu’ attento riesame del “ Giuria d’appello ” e’ stata tramutata in una vittoria ai punti per il nostro rappresentante ! In finale , il buon Valentino a scanso di equivoci ed onde evitare “ ritorsioni ” ,  ha usato le maniere forti mettendo   knock out al 3° round il suo avversario ( il tedesco Marcel Schinske ! ) .  Anche in questo torneo non ci sono minimosca segno evidente che le vitamine ed il benessere economico  stanno facendo sparire dall’Europa questa categoria che in Asia e nelle Americhe   continua a proliferare . Diceva un grande arbitro italiano che in Europa con tutti i manicaretti che si cucinano chi riesce a fare il minimosca e’ gia … un campione ! Come dargli torto ?  Ma perdonateci la divagazione e occupiamoci del dettaglio tecnico del torneo . Nei pesi mosca Vincenzo Picardi sale sul podio piu’ alto battendo prima il tedesco Marcel Schneider con un netto  22 a 14 e poi in finale infliggendo un umiliante 41 a 11 al promettente e giovane irlandese Conor Ahern ( che aveva battuto l’uomo di casa , il finlandese Toni Hamalainen per outscore ! ) . Ormai Picardi sta assumendo finalmente quella dimensione internazionale che gli compete .  Nei pesi gallo gli irlandesi si prendono la rivincita con Ray Lindberg campione nazionale  ( anche questo e’ un ragazzo molto interessante… ) che batte il “ nostro ” Daniele Limone per 28 a 13 . Lindberg in finale si deve inchinare all’esperienza dell’argento europeo , il  bulgaro Detelin Dalakliev ( che in precedenza aveva superato il finlandese Silvennoinen ) .  Nei pesi piuma vince il polacco Micjhel Chudecki che batte il tedesco Meyerdiercks Katajisto - Johnsonper 42 a 16 , non “ trova ” l’irlandese David Oliver Joyce ( che si e’ infortunato nel match vinto con lo scozzese Traynor… ) e batte in finale il quotato svedese Bashir Hassan per 14  a 9 . Arriviamo ai pesi leggeri dove i polacchi “ calano ” l’asso rappresentato da quel Krzysztof Szot che le classifiche europee ed alcuni “ esperti ” pongono prima di Domenico Valentino . Comincia la sfida tra i due con Valentino che batte per RSCO al 3° round l’estone Gorbatsov e Szot che supera l’irlandese Ciaran Bates  per arresto del combattimento al 2° round . I due si affrontano in semifinale e Valentino pur non esprimendosi al meglio ( giudizio di un osservatore neutrale finlandese… ) conduce il match . Si arriva al 4° round e l’arbitro decide di … “ salire in cattedra ”  ( …o forse riceve un “ suggerimento ” dai tavoli che contano ! ) e nel giro di pochi attimi infligge tre richiami al nostro rappresentante e lo squalifica !  Apriti cielo , proteste a non finire da parte nostra , con considerazioni da “ garante per la privacy ” sui familiari prossimi del “ terzo uomo ” .  La delegazione italiana viene invitata a presentare reclamo e la commissione si riunisce per verificare il filmato e gli scores dei giudici . Come diceva in certi tempi Montesano : ”  N’apocalisse ! ” .  Sugli “ scorse ” di tutto e di piu’ ( … richiami non “ segnati ” e punteggi invertiti ) . La giuria decide di fare giustizia e consegna la vittoria a Valentino che in finale non si lascia scappare l’occasione ed arrabbiato per tutto il vespaio sollevato mette ko al 3° round il malcapitato tedesco Schinske . Nei pesi superleggeri… vince uno dei “ monumenti ” bulgari :  Boris Georgiev ( campione europeo )  batte per RSCO l’irlandese Carlyle ( RSCO 3 ) ed il finlandese Myllyale ( RSCO 3 ) che potrebbero essere suoi figli ed in finale il finlandese Jussi Koivula che potrebbe anche lui essere suo figlio ma… “ papa’ ”  e’ ormai stanco . Finisce  34 a 7 per Georgiev ! Battuto Carmine Cirillo dal finlandese Koivula con un verdetto dal sapore casalingo ( 21 a 20 ) dopo che il nostro rappresentante , con una buona prestazione , aveva superato il finnico Nikolai Kodin per 24 a 6 .  Il finlandese aveva anche battuto il  quotato tedesco Wagner .  Nei pesi welters troppa differenza tra il polacco Michal Starbala e lo scozzese Jamie Mc Levy ! Vince il polacco ( che perse con il , vice campione europeo Spas Genov agli ultimi europei… )  per 26 a 1, ma molti colpi dello scozzese chissa’ dove finiscono … Nei pesi medi continua la tradizione di ottimi pugili che gli irlandesi sfornano in questa categoria . Anche questo Darren Sutherland quando si stufera’ e si togliera’ la  maglietta trovera’ sicura fortuna negli USA . Sutherland batte il polacco Talarek per RSCO al 3° round ed il finlandese Niko Jokinen per 38 a 17 ! Jokinen aveva battuto il naturalizzato svedese Naim Tarbunja che e’ stato bronzo ai mondiali juniores . Nei mediomassimi vince l’estone Aivar Karlson che batte in finale lo scozzese Callim Johnson . Nei pesi massimi l’Italia fa il “ tris ” con le medaglie d’oro e Clemente Russo  batte prima il quotato e seguito pugile di casa Jarno Rosberg ed in finale il l’irlandese Sweeney . Nei pesi supermassimi , assente Cammarelle … si presentano tutti ! Vince il finlandese Robert Helenius che sciolto il dubbio sulla nazionalita’ da adottare ( svedese o finlandese a seconda dei “ contributi federali “… ) decide di farsi definitivamente finnico e batte nell’ordine : il polacco Glowacki ( 30 a 7 ) , il russo Segey Kharitonov ( 32 a 21 ) ed in finale l’irlandese Carthal McMonagle per 34 a 16 . Tra i nomi illustri eliminati in questa categoria  il bulgaro Kubrat Pulev dall’irlandese per 17 a 14 … Forse il bulgaro non doveva  “ mettere in pericolo ” la vittoria dell’idolo di casa ? A pensar male della gente si fa peccato ma spesso … ci si “ azzecca ” . Speriamo che non abbiano “ imparato ” anche i  “ nordici ” a fare certi “ giochetti ” … “Turchi  “  ! ! !

Servire è una parola che sembra degradare le persone. Forse non  consideriamo quelli che servono …di livello inferiore? Eppure tutti desideriamo essere serviti. Lo esigiamo dalle istituzioni e non a caso  chiamano “ministri” quelli che detengono le massime  cariche. Non chiamiamo forse “servizi”  i servizi sociali? Siamo grati al commesso , all’impiegato, al portiere dello stabile, all’infermiera dell’ospedale  ed alla cassiera del supermercato quando… ci “servono” bene. Se questo ce lo aspettiamo dagli altri forse anche gli altri …lo aspettano da noi. Bisogna quindi vivere l’altro, cioè cercare di entrare nell’altro , nei suoi sentimenti  e cercare di condividere… i suoi pesi. A volte si tratta solo di migliorare il proprio lavoro , di svolgerlo con maggiore competenza perché con esso si servono gli altri. Certi atteggiamenti dispotici ed arroganti o peggio ancor distratti e indolenti non devono e non possono essere patrimonio di chi ha incarichi di responsabilità. Come dice un vecchio detto cristiano di tanto tempo fa : “ Servire in fondo … è regnare!”.

C’era anche “Sua Altezza Reale”,  il principe Joachim di Danimarca ” insieme a circa 18.000 tifosi danesi ad affollare il Parken Arena (lo stadio nazionale del calcio danese…),  per assistere al match nel quale Mikkel “Il Guerriero Vikingo” Kessler (28 anni, 39 vittorie di cui 29  prima del limite) ha conservato le cinture WBA e WBC dei pesi supermedi, battendo con verdetto netto ed unanime (120 a 108 per  tutti e tre i giudici) ,il messicano Librado Andrade (28 anni, 24 vittorie di cui 18 prima del limite). E’ la prima volta che un pugile danese detiene le corone dei due maggiori enti mondiali. Il match ha visto il predominio di Kessler che ha portato molti potenti colpi. Andrade dal suo canto ha mostrato di avere un mento a prova di granito ed alcuni giornalisti danesi sono andati con la memoria addirittura al canadese George Chuvalo  per trovare un incassatore simile al messicano.  Kessler aveva conquistato la corona WBA nel 2004 battendo il portoricano Manny Siaca e quella della WBC battendo Markus Beyer lo scorso ottobre.Tornando al match  c’è da dire che pur trattandosi di un combattimento a senso unico è stato lo stesso un incontro eccitante e spettacolare! Kessler ha portato i colpi più pesanti e precisi e nel 4° round ha visibilmente scosso il messicano. Andrade  da parte sua  ha colto qualche risultato solo nel nono round,  quando il  danese si è concesso una breve “pausa”,  ma subito dopo Kessler ha ripreso in mano la situazione.  Nella stessa serata grossa sorpresa con il venezuelano residente in Olanda Carlos Donquiz (30 anni, 14 vittorie di cui 10 prima del limite e 6 sconfitte)  che ha “abbattuto” al primo round il danese-libanese Reda Zam Zam (26 anni, 23 vittorie di cui 10 prima del limite). Il solito e pericoloso “giochetto” del danese di abbassare le mani per irretire l’avversario, ha trovato stavolta  un terribile epilogo : il venezuelano uomo esperto e potente che, era reduce da una sconfitta contro Frederic Klose appena 15 giorni prima, non ha perso l’occasione e l’ha fulminato. Molto però ha pesato l’atteggiamento  dell’arbitro che, in un maldestro tentativo di favorire il pugile di casa,  non ha proceduto al “conteggio” dopo il primo atterramento di Reda. Il danese invece era apparso visibilmente scosso e questa “leggerezza” arbitrale ha praticamente “consegnato” nelle mani dell’esperto venezuelano… il povero Reda! Donquiz è stato implacabile e l’ha messo altre due volte al tappeto e stavolta anche l’arbitro non  ha potuto… far finta di niente! Nei supermedi il congolese-danese Lolenga Mock  (27 vittorie , 10 sconfitte ed un pari) ha conservato il titolo dell’Unione Europea battendo per ko al 9° round il belga Djamel Selini (17 vittorie e 5 sconfitte) . La conclusione del match con un potente gancio destro, ma prima dell’epilogo Mock aveva dominato tutte le riprese. Nei pesi welters, il danese Thomas Damgaard (38 vittorie ed una sconfitta), che l’anno scorso aveva annunciato il suo ritiro ; è tornato ed ha battuto per ko al 2° round il belga Jean Louis Brylla , inviandolo al tappeto con un devastante gancio sinistro. Nei pesi medi il “comitato di protezione” dei pugili danesi, costituito dai tre giudici in  giuria, ha  assegnato la vittoria al 20enne Thomas Povlsen sul rumeno Rafael Chiruta, malgrado questi abbia messo spesso in difficoltà il danese e lo abbia anche messo al tappeto nel 3° round. Ci chiediamo a cosa gli servirà questa “vittoria di Pirro”. Visto il comportamento della giuria, il portoghese Humberto Evora (3 vittorie ed una sconfitta), ha deciso di cautelarsi e  nel 3° round con un gancio sinistro ha messo definitivamente al tappeto la “promessa”  Claus Bertino (7 vittorie di cui 5 prima del limite)  con il più classico dei knock out. Nei superleggeri al femminile, la danese Vinny Skovgaard conquista il secondo successo da professionista battendo ai punti in 4 rounds la portoghese Eunice Miranda.

Il quattro volte campione mondiale dei pesi massimi Evander Holyfield  (41 vittorie di cui 27 prima del limite, 8 sconfitte e due pari), ha  battuto per kot al 3° round l’italo-americano Vinnie “Vicienzo” Maddalone (27 vittorie di cui 19 prima del limite e 4 sconfitte). Il match si è svolto a Corpus Christi in Texas ed ha visto il dominio assoluto del ex campione. Dopo una ferita per un colpo di testa fortuito subita nel primo round, Maddalone, non ha fatto altro che “fermare” con la faccia tutti i colpi di Holyfield, finchè il suo manager , Al Certo,  a pochi secondi dalla fine del 3° round, ha finalmente chiesto l’intervento arbitrale. Negli altri matches da segnalare il “ritorno” dopo la sconfitta mondiale con Klitschko,  del peso massimo Calvin Brock (30 vitttorie di cui 23 prima del limite) che ha battuto per ko al 1° round il modesto Ralph West , con un pesante destro d’incontro. Nei pesi gallo il promettente Raul Martinez (18 vittorie di cui 12 prima del limite), ha battuto con decisione unanime ai punti in 8 rounds Kevin Hudgins, mettendolo anche al tappeto nel 5° round Martinez da dilettante ha militato nel team USA.

Nella Hanns Martin Schleyer Halle di Stoccarda, il peso massimo tedesco Luan Krasniqi (30 vittorie di cui 14 prima del limite, 2 sconfitte   ed un pari) ha battuto ai punti in 12 rounds l’americano Brian Minto (27 vittorie di cui 16 prima del limite e due sconfitte) per la corona intercontinentale della WBO. Minto era reduce dalla vittoria ottenuta contro Axel Schultz ed ha aggredito Krasniqi per buona parte del match. Da parte sua il tedesco ha portato i colpi più pesanti e spettacolari. Minto è stato abile nell’infilarsi nella guardia di Krasniqi, spingerlo alle corde e tempestarlo di colpi sulle …braccia. Krasniqi lo lasciava sfogare e di tanto in tanto infilava qualche colpo maligno. Nel 12° round  Krasniqi (molto più attrezzato fisicamente del rivale…) rompe gli indugi e con una brutale sequenza di colpi mette al tappeto il “piccolotto” americano. E’ l’episodio che fa pendere decisamente la bilancia in favore del tedesco anche se il giudizio è faziosamente ampio (116 a 111 x 2 ed un  115 a 112 più vicino alla realtà). Nei pesi gallo, il campione della WBA, l’ukraino Wladimir Sidorenko (19 vittorie e 2 pari) ha conservato la sua corona dall’assalto di Ricardo Cordoba (29 cittorie di cui 19 prima del limite, una sconfitta e due pari), pareggiando in 12 rounds (114-114 per due giudici mentre un terzo ha “sparato” un incredibile e sospetto 117 a 111 per Sidorenko!). Si è trattata di una rivincita che si è conclusa con lo stesso identico risultato del match precedente. Ancora pesi massimi con Alex “Baby Face” Dimitrenko (25 vittorie di cui 15 prima del limite) che batte per ko al 7° round il mediomassimo ingrassato Danny Batchelder (25 vittorie, 4 sconfitte ed un pari). Match a senso unico del più possente Dimitrenko che nel 7° round trova i colpi risolutori. Colpevolmente in ritardo l’intervento arbitrale che consente a Dimitrenko di portare qualche colpo in più prima di chiudere il match! Sempre nei pesi massimi, l’ukraino Taras Bidenko (23 vittorie di cui 12 prima del limite e due sconfitte), ha battuto nettamente ai punti in 12 rounds l’americano Fernely Feliz (23 vittorie di cui 16 prima del limite ed 8 sconfitte). Ancora una bella e convincente prestazione del russo Alexander Alekseev (10 vittorie di cui 9 prima del limite) che al limite dei massimi leggeri ha battuto l’inglese  John Anthony per ko al 5° round. Dateci qualche mese ed  i “big” della categoria dovranno fare i conti anche con lui! Pesi massimi sempre di scena con Dieter Roth (12 vittorie di cui 8 prima del limite), che batte Kristian Juhasz per kot al 3° round.  Il fratello di Dieter, Egon (17 vittorie di cui 13 prima del limite)  impiega invece solo 50 secondi per mettere ko Rich Zufall. I due ragazzetti sono imponenti dal punto di vista fisico, ma i campioni …sono un’altra cosa! Chiudono i pesi massimi con l’olandese Richel Hersisia (29 vittorie di cui 23 prima del limite ed una sconfitta) che qualcuno con molta fantasia e scarse doti di fisionomista definisce il “Sonny Liston olandese”. Hersisia  batte per kot al 5° round il georgiano Zurab Noniashvili.Chiude la manifestazione il superleggero tedesco-italiano Lucia Morelli (7 vittorie di cui 4 prima del limite) che batte Olga Bojare per kot al 3° round.

Davanti a circa 4000 spettatori nella Alseterdorfer Sporthalle di Amburgo, il peso medio tedesco di origine turca Mahir Oral (19 vittorie,  una sconfitta e due pari), ha battuto con decisione controversa il gitano romano Domenico Spada (22 vittorie di cui 12 prima del limite), ai punti in  12 rounds, strappandogli il titolo  internazionale della WBC. Vittoria del più alto Oral che ha messo a segno i colpi più chiari, mentre Spada è stato più continuo ed aggressivo.”Sapevo che sarebbe stato un match duro ma io lo sono stato di più!”, ha detto Oral, mentre l’organizzatore Ahmet Omer ha aggiunto : “Mahir ha fornito un’ottima prestazione dimostrando con un uomo di livello mondiale di poter competere ai primissimi  livelli. A mio giudizio Oral è maturo per battere Felix Sturm!”. A nostro giudizio un pari ci poteva stare. Nei massimi leggeri Pietro Aurino (38 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto ai punti in 6 rounds Adrian Raijkai, senza dannarsi eccessivamente.  Nei pesi massimi, l’ex campione della WBO, l’inglese Herbie Hide (37 vittorie di cui 36 prima del limite e 4 sconfitte), ha battuto Valery Semishkur per ko al 1° round. “Chiamate la polizia posso picchiare Virgil Hill, Henry Maske e Marco Huck in una sola serata!”, ha dichiarato l’euforico Hide.Semishkur aveva perso gli ultimi cinque matches disputati!  Ancora pesi massimi con Steffen Kretschmann (6 vittorie tutte prima del limite ) che ha messo ko al 1° round Igor Shukala. Anche in questo caso dobbiamo riscontrare che Shukala è zeppo di sconfitte. Nei pesi superleggeri il turco  Aydin Selcuk (7 vittorie di cui 6 prima del limite), che si è fatto fama da “cattivo”  per aver aggredito un arbitro italiano agli europei di Plovdiv,  ha battuto Diego Martin Alzugaray per ko al 2° round.  Per finire il peso medio Alexander Sipos (19 vittorie , 2 sconfitte e 2 pari) ha battuto Isidore Janvier per kot al 6° round.

Nel Palazzo dello Sport “Marcel Cerdan” di Parigi, il francese di colore Jean Marc Mormeck (32 vittorie di cui 22 prima del limite e 3  sconfitte), ha conservato le corone WBC e WBA dei massimi leggeri, battendo in 12 combattute e dure riprese l’americano O’Neil Bell (26 vittorie di cui 24 prima del limite , una sconfitta ed un pari). I due si sono affrontati a viso aperto scambiandosi colpi durissimi fin dal primo suono del gong. Bisogna però sottolineare che  i colpi più pesanti sono stati quelli del francese.  Nel 3° round  Mormeck finisce al tappeto per un colpo basso, ma si rialza e mette alle corde l’avversario. Il match procede con fasi alterne fino alla fine con Mormeck stanco ma vincitore (115 a 113 per due ed un 116 a 112). In un match molto avvincente, il campione europeo dei superwelters Christophe Canclaux (34 vittorie di cui 20 prima del limite e due sconfitte), ha battuto ai punti in 12 rounds lo spagnolo Jaume Pons (23 vittorie e due sconfitte). Dopo un inizio favorevole a Canclaux, dal quarto round lo spagnolo fino ad allora troppo “chiuso” decide di fare il match e si rivela un osso molto… ma molto duro. Nei pesi welters Ali Chebah  (18 vittorie di cui 12 prima del limite), ha battuto lo scultoreo e più alto brasiliano Idiozan Matos per kot al 2° round, suscitando l’entusiasmo dei tifosi francesi. Chebah è di origine algerina e viene allenato dal padre che risiede con lui a Rouen. Se i dati degli archivi sono esatti, ha esordito al professionismo nel 2001 quando aveva 16 anni! Ancora  pesi welters con Christoper Sebire (10 vittorie di cui 7 prima del limite) che ha battuto per kot al 3° round lo svizzero Nasredine Benamer, che nel ritirarsi ha lamentato un infortunio alla mano destra.

Al Madison Square Garden Theater  di New York, l’idolo dei tifosi irlandesi, il peso medio John Duddy (19 vittorie di cui 15 prima del limite), ha ottenuto un’importante vittoria per decisione tecnica in 9 rounds con il “Contender” Anthony Bonsante (29 vittorie di cui 17 prima del limite, 9 sconfitte e 3 pari).  Il match si è rivelato più duro del previsto per Duddy che anche quest’anno si è esibito nel giorno di San Patrizio   (ricorrenza particolarmente cara agli irlandesi…) davanti ai suoi conterranei. Duddy ha sempre prevalso negli scambi anche se Bonsante, ha combattuto con l’handicap di una ferita procuratasi  nel 2° round per uno scontro incidentale di teste. Da quel momento Bonsante, ha cominciato a sanguinare finchè, dopo vari controlli da parte del medico (durante lo svolgimento del match…)  è stato fermato nel 9° round. In quel momento Duddy era in netto vantaggio  su tutti e tre i cartellini (89 a82,88 a 83, 90 a 81). Nel sottoclou, il peso medio dominicano residente a New York, Giovanni Lorenzo (23 vittorie di cui 15 prima del limite), si è candidato come prossimo e credibile avversario di Duddy,  mettendo ko in 3 rounds Robert Kamya (15 vittorie e 7 sconfitte). Lorenzo ha inviato al tappeto Kamya nel primo round e due volte nel 3° round prima che il match fosse definitivamente fermato dall’arbitro. Spettacolare conclusione del match da parte del peso medio irlandese Andy Lee (8 vittorie di cui 5 prima del limite), allenato da Emanuele Steward, che ha messo ko in 3 rounds l’ex campione del mondo Carl Daniels con un gancio destro al mento. Molto determinato e vario nei colpi, Lee ha dominato il confronto non disdegnando di effettuare un massiccio lavoro al corpo. La conclusione durante un serrato scambio a corta distanza , con Daniels che resta steso a terra inconscio per qualche minuto. “Sapevo che stava cercando il modo per parare il mio jab e per contrattaccare. E’ una vecchia volpe e per due rounds è riuscito nel suo gioco;  ma poi ho provato il gancio corto e l’ho centrato in pieno. E’ stata un’esecuzione perfetta!”, ha dichiarato il giubilante Lee (che è pronto a prendere il posto di Duddy, se le cose si dovessero mettere “male” per il peso medio di Derry…!). Nei pesi massimi l’orgoglio irlandese subisce una mortificazione con la sconfitta subita da James Clancy (9 vittorie ed un pari) che dopo aver messo repentinamente al tappeto Rodney Ray (3 vittorie, 4 confitte ed un pari) ed aver illuso i presenti di poter facilmente chiudere il  match;  nel secondo round si è fatto sorprendere da un perfetto uno-due dell’avversario che l’ha messo ko!  Nei superwelters, il debuttante Henry Coley ha battuto per ko al 1° round Jason Collazo, ma il colpo “decisivo” è arrivato con Collazo a terra! La famiglia Clancy si riscatta con il massimo leggero Mark che batte ai punti in 4 rounds Andrew Hutchinson. Chiude la peso leggero Maureen Shea (10 vittorie) che domina Eva Lidia Silvia prima di batterla per kot al 3° round.

Nella Huntington Townhouse di Huntington  vicino Long Island, il peso medio polacco residente  Pawel Wolak (14 vittorie di cui 9  prima del limite), ormai un beniamino locale , ha battuto l’esperto 39enne Keith Simms per kot al 2° round,  catturando il titolo dello Stato di New York. Era la prima volta che Simms tornava sul ring dopo la sconfitta subita per mano del “Contender” Joe Gilbert lo scorso ottobre. Folcloristica l’entrata di Simms con i danzatori a fargli da cornice ed i fischi dei tifosi polacchi a fargli da “colonna sonora”. Wolak si lancia all’attacco e realizza subito che Simms non ha le “armi” per impensierirlo, inoltre gli infligge anche una ferita per un colpo non intenzionale con la testa (è una costante di ogni match di Wolak per la sua attitudine a “caricare” gli avversari…). Proprio sul finire del round un destro largo di Wolak finisce sul mento di Simms che mette il “sedere” a terra. Il secondo round e la copia del primo con Simms che cerca di legare e Wolak ch e ad un certo punto riesce a scrollarselo di dosso e lo mette al tappeto con una serie di colpi al corpo ed al capo. E’ il knock down decisivo perché l’arbitro ferma il match.  Nei superwlters, Tommy Rainone coglie il 6° successo da professionista superando nettamente ai punti in 4 rounds Sammy Ortiz  e mostrando qualità interessanti …peccato che gli difetti la potenza. Nei superpiuma un altro interessante elemento è Carlos Macias (3 vittorie) che s’impone a maggioranza in 4 rounds a Ray Zaragoza un debuttante che da dilettante ha vinto un Golden Gloves regionale. Impressionante la dimostrazione di efficienza e di aggressività di  Macias che tanto per darvi un’idea,da queste parti chiamano… “Carlito’s Way”. Nei pesi massimi, l’olimpico venezuelano Wilmer Vasquez (1 vittoria)    si deve sorprendentemente  accontentare di una vittoria ai punti in 4 rounds su Mark Jones anche se aveva cominciato nel modo giusto mettendolo al tappeto nel primo round.

Il 28enne Ebo Elder, una delle “star” dell’ultimo “Contender”, ha deciso di ritirarsi e di diventare pastore evangelista. “Ho dato gia abbastanza alla boxe, adesso voglio seguire il piano di Dio!”, ha detto il pugile che nella sua carriera vanta vittorie con Oscar Diaz e Courtney Burton.

A New York nella tradizionale riunione mensile che Lou Di Bella mette in  scena nella Sala da Ballo del Manhattan Center, il superleggero  ebreo ortodosso ed osservante di origine bielorussa  Dmitriy Salita (26 vittorie di cui 15 prima del limite ed un pari), ha battuto il 32enne Grover Wiley che, vanta una vittoria su… l’ultimo “Imperatore” (Julio Cesar Chavez). Netta la vittoria ai punti in 10 rounds di questo ragazzo residente a New York ed idolo della comunità ebraica,  dotato di ottima tecnica ma privo di… talento. Salita ha fatto un monologo e Glover gli ha fatto da “spalla”. Nei mediomassimi Curtis Stevens (17 vittorie di cui 12 prima del limite ed una sconfitta) vince nettamente ai punti in 10 rounds con Darnell Boone che, tra la sorpresa generale, riesce a terminare in piedi il match malgrado un momento di sbandamento nel 7° round quando Stevens lo scaraventa alle corde con pesanti colpi. Stevens chiede a Di Bella matches più sostanziosi, ma noi ci si chiediamo cosa succederà se perde un match… con quei “terribili” tifosi che lo seguono durante le sue esibizioni. Probabilmente le “scelte” di Di Bella riguardo agli avversari di Stevens  siano soprattutto dettate da motivi di ordine pubblico.  Sempre nei mediomssimi il suo “compagno di avventure” Jaydon Codrington (15 vittorie di cui 11 prima del limite ed una sconfitta),  sul cui futuro eravamo pronti a giurare prima del terribile ko con Allan Green, ha colto un’altra vittoria comoda con Marlon Hayes vincendo praticamente tutte le riprese e mostrando sempre di essere dotato di grande potenza. Tutto questo  malgrado l’insolita e dura resistenza di Hayes .Nei pesi welters Francisco Figueroa (15 vittorie di cui 11 prima del limite e due sconfitte), che sembra un imitazione di Hector “Macho” Camacho, sia  per come veste e sia per come combatte;  ha battuto per kot al 3° round Antonio Ramirez. Nei pesi piuma, ha esordito Harvey Murray fratello dell’ex campione IBF, Charles “The Natural” Murray che ha pareggiato in 4 rounds con   Francisco Palacios. Verdetto che in effetti gli toglie qualcosa perché sembrava ai più che avesse fatto abbastanza per vincere.

Nella Seminole Hard Rock Arena in Hollywood (Florida), il campione del mondo della WBA dei supergallo Celestino Caballero (26 vittorie di cui 19 prima del limite e due sconfitte), ha vittoriosamente difeso la sua corona infliggendo una dura punizione a Ricardo “Piolo” Castillo (27 vittorie di cui 17 prima del limite e 3 sconfitte). Caballero ha imposto a Castillo (che aveva al suo angolo il fratello Jose Luis…) il suo notevolissimo allungo (è alto 1.83 !) dettando ritmi e tempi del combattimento. Da parte sua Castillo, soggiogato dall’impotenza fisica che gli derivava dall’avversario, si è abbandonato ad alcuni falli di frustrazione che nel 3° round gli sono costati un punto di penalizzazione (colpi bassi). La conclusione del match nel 9° round quando Caballero ha scosso visibilmente Castillo facendogli piegare le ginocchia e mettendolo in crisi con altri duri colpi. L’arbitro ha cercato di fermare il match, ma Castillo non voleva prendere in considerazione questa eventualità ed è dovuto intervenire il fratello per convincerlo ( autoritariamente!) ad accettare il verdetto. Nei pesi leggeri, grande delusione per Jorge Paez junior (12 vittorie di cui 8 prima del limite)  che incassa la prima sconfitta per mano di Ramon Guevara (8 vittorie ed 11 sconfitte).  Guevara mette sotto pressione Paez junior fin dall’inizio del match e nel 4° lancia un terribile gancio sinistro che mette al tappeto Paez junior. Questi si rialza, ma Guevara gli è subito sopra deciso a finire il match e quando l’arbitro Frank Gentile si accorge che il figlio di “Maromeo” non aveva  più la forza per reagire, ha  fermato  il match scatenando le ingiustificate proteste di Paez senior (a conferma che il padre all’angolo può anche essere un handicap…). Nel match successivo si affrontano due imbattuti superpiuma! Da una parte c’è il brasiliano Adailton “Precipicio” De Jesus  (18 vittorie di cui 17 prima del limite) e dall’altra il messicano Noe “Platanito” Bolanos.  Il match è un’autentica guerra con i due pugili che si scambiano colpi terribili e che sembrano sul punto di crollare da un momento all’altro. Si tratta di un giudizio difficile ma i tre giudici la pensano diversamente ed assegnano lo stesso identico punteggio al brasiliano (78 a 74) tra le proteste del tifo messicano. Nei pesi medi, l’ex campione IBF dei superwelters Raul Marquez (39 vittorie di cui 28 prima del limite) batte in modo impressionante ed in un sol round  Johnatan Corn. Sorpresa nei massimi leggeri con il “Guerriero Sioux” Shawn Hawk (13 vittorie di cui 11 prima del limite) che viene costretto al pari in 8 rounds da Ed Perry (10 vittorie, 4 sconfitte e due pari). Perry senza curarsi del “terribile” record del “pellerossa”, lo attacca fin  dall’inizio con forti colpi. Indubbiamente Hawk si è mostrato più pugile, ma Perry  più aggressivo e potente ha fatto il match. Nei pesi massimi l’ex campione del mondo Michael Moorer (49 vittorie di cui 38 prima del limite) ha battuto ai punti in 10 rounds il giramondo Sedrick “The Sheriff” Fields. Un match che si è rivelato una trappola “psicologica” per Moorer che ha dominato il confronto,  ma non ha saputo chiudere il match. Qusto fatto ha consentito all’istrionico avversario di guadagnarsi ,con il passare delle riprese, il “favore” del pubblico. Nei superleggeri, Jesus Pabon (10 vittorie di cui 8 prima del limite) batte ai punti in 6 rounds il canadese Sebastian Hamil vincendo praticamente tutte le riprese.

L’ex pugile Santos Solis de Jesus è stato trovato morto dalla polizia nella sua abitazione. Si è trattato probabilmente di un esecuzione malavitosa. Solis sviluppò la sua carriera tra il 1976 ed il 1986 combattendo come welter e superwelter. Combatte anche con Wilfredo Benitez. Il fratello Julian è stato campione mondiale della WBA dei pesi gallo.

 A Salem nel New Hampshire, l’ex campione del mondo dei pesi piuma  IBF, l’americano Eric Aiken (16 vittorie e 5 sconfitte) ha pareggiato in 10 rounds con il messicano Cruz Carbajal (28 vittorie di cui 24 prima del limite, 13 sconfitte e due pari). Carbajal che è stato ex campione dei pesi gallo della WBO , ha condotto il confronto ed avrebbe vinto il match senza  un portentoso recupero finale di Aiken che ha fatto consentito a quest’ultimo di agguantare il pari. Nella stessa serata il superwelter Jason Le Houllier (21 vittorie) ha battuto il veterano Martinus Clay ai punti in 8 rounds.”E’ un tipo tosto! L’ho colpito davvero forte ma lui li ha retto tutti i miei colpi! Pensavo di sbrigarmela velocemente, ma ho dovuto faticare!”, ha detto Le Houllier abbastanza soddisfatto però della sua prestazione.

Per sette rounds il dominicano Delvin Rodriguez (26anni, 20 vittorie di cui 12 prima del limite, due sconfitte ed un pri)  ha dominato il  confronto che nel Fox Theater del Foxwoods Resort and Casino in Mashantucket (Connecticut) lo vedeva opposto a Jesse Feliciano (24 anni, 15 vittorie di cui 9 priama del limite, 5 sconfitte e 3 pari) , valevole per il titolo dei pesi welters USBA. Uno spettacoloso e ricco repertorio  di colpi di pregevole fattura,  si è abbattuto su Feliciano tra l’entusiasmo dei tifosi di Rodriguez. Tutto sembrava procedere secondo i “piani” del clan , ma  non avevano fatto i conti con la resistenza ai colpi e la determinazione di Jesse Feliciano che dall’ottavo round, approfittando anche del dispendio di energia e della fase di recupero del suo avversario, l’ ha cominciato a “macinare”. Per  ben tre volte Feliciano ha messo a terra Rodriguez, riuscendo poi a  chiudere il match.  Sempre nei pesi welters il tunisino residente negli USA, Said Ouali (21 vittorie di cui 13 prima del limite), ha battuto Irving Garcia per kot al 2° round.  Dopo una rapida combinazione destro-sinisto, Garcia finisce al tappeto nel corso del 2° round ;  si rialza all’”8“ ma Ouali lo investe con tre potenti ganci destri a cui fa seguire un terribile sinistro che chiude definitivamente il match. Nei superleggeri seconda vittoria per un  nome che è una leggenda…Ray Robinson!  Facile il compito di Robinson con Daniel Sostre  dominato in tutti i 4 rounds e finito anche al tappeto nell’ultimo.Nei pesi massimi Tony Grano (8 vittorie di cui 7 prima del limite ed un pari) , mette ko al 1° round John Turlington per la gioia dei tifosi locali. Grano che è un “bianco” ed è nativo del Connecticut, nel 2005 è stato campione USA dei dilettanti.

All’Ameristar Casino di St. Charles nel Missouri, l’ex campione del mondo della WBO, Bronco Mc Kart (50 vittorie e 7 sconfitte) , finito al tappeto nel 1° round con Clarence “Sonny Bono” Taylor, si è poi rialzato riprendendo il match e vincendo  ai punti in 8 rounds.

Una folla di circa 8500 persone ha sostenuto l’irlandese Bernard Dunne (27 anni e 23 vittorie di cui 14 Stephen Haughianprima del limite) detto “Dinamo” a   Dublino,  nella prima difesa della corona europea con il russo di origine kazaka Yersin Jailauov. Un Dunne caricatissimo che ha sollazzato la platea con le sue serie e che nel 3° round ha inviato due volte al tappeto l’avversario : la prima volta con un veloce e pesante gancio sinistro alla testa, la seconda con un gancio destro al corpo che ha concluso una serie potente e veloce di colpi. Immediato  e tempestivo l’intervento dell’arbitro italiano Quartarone che ha fermato il match. Prossimo sfidante per l’irlandese l’imbattuto spagnolo Kiko Martinez. Negli altri matches da segnalare la vittoria del peso massimo italiano Frabcesco Pianeta (sparring di Nikolay Valuev…) che ha battuto nettamente ai punti in 8 rounds Alexander Borhovs, conseguendo in tal modo il 9° successo. Gran fisico quello di Pianeta ma anche una preoccupante mancanza di potenza. Nei superleggeri Stephen Haughian (9 vittorie), batte ai punti in 6 rounds Chill John,un “coloured” dei Caraibi residente in Inghilterra. Nei pesi superwelters, il polacco Lukasz Wawrzyczek (4 vittorie), ha battuto in virtù della sua  maggior velocità d’esecuzione l’esperto irlandese Conroy Mc Intosh ai punti in 8 rounds. Al limite dei mediomassimi, Jason McKay (17 vittorie ed una sconfitta), ha battuto ai punti in 6 rounds,  dando grande dimostrazione di superiorità,  Darren Rhodes. Mc Kay avrebbe dovuto affrontare Matthew Macklin per il titolo irlandese dei Johnny Tapia Picturepesi medi, ma un infortunio patito da Macklin alla vigilia dell’incontro ha fatto saltare il match.Da segnalare anche il rientro dopo nove mesi di assenza  del supermedio Jim Rock un pugile molto amato dai tifosi irlandesi  che per l’occasione è stato battezzato “La Pantera Rosa” per il colore dei suoi pantaloncini. Rock ha impiegato solo due round per liberarsi dell’ungherese Szabolcs Rimoszky.

 Trovato in stato d’incoscienza nella sua camera d’albergo il pugile Johnny Tapia. Il malore che l’ha colpito è probabilmente dovuto ad un overdose di cocaina. Attualmente il pugile si trova ricoverato nell’University Hospital of New Mexico di Albuquerque.

Sul ring di Nottingham, davanti a circa 4000 spettatori,  il supermedio inglese Carl “Il Cobra”  Froch (29 anni e 21 vittorie) ha lanciato la sa  Carl Froch“sfida” al connazionale britannico Joe Calzaghe ed ai migliori della categoria. L’ha fatto in modo perentorio battendo il solitamente resistente russo Serguey Tatevosian (aveva impegnato il canadese-rumeno Lucian Bute per dodici lunghi rounds…) per kot al 2° round. La conclusione del match dopo che Froch aveva sballottato Tatevosian sulle corde e questi non aveva replicato su una serie interminabile di colpi finendo al tappeto. Tatevosian si è rialzato e non ha gradito la decisione arbitrale (scuoteva continuamente la testa…), ma la serie di colpi è stata lunga e pesante e l’intervento dell’arbitro è sembrato pertinente. Nei pesi welters il promettente John O’Donnell (21anni e 15 vittorie) ha battuto  con un margine di tre punti  in 10 rounds l’imbattuto connazionale Stuart Elwell (9 vittorie) per il vacante titolo nazionale.Match duro ed equilibrato con fasi alterne ma dove ha prevalso maggiormente O’Donnell che  ha passato un brutto momento nel 4° round,  quando ha subito un richiamo ed una dura replica di Elwell che gli ha fatto piegare le gambe.  Ancora pesi welter con Darren Gethin (7 vittorie, 9 sconfitte e 5 pari)che mette ko nel 10° ed ultimo round l’alto (1.89)  e favorito Tyan Booth (9 vittorie ed una sconfitta). Dopo un avvio favorevole a Booth è stato  poi Gethin a venir fuori mettendo spesso in difficoltà Booth fino al ko finale, arrivato dopo una scarica di pugni (anche se Booth asserisce di aver abbandonato un attimo prima…). Nei pesi medi Adnan Amar (17 vittorie ed una sconfitta), pur subendo un richiamo ufficiale nel 3° round per “tenute”, ha comunque vinto ai punti in 4 rounds il match che lo vedeva opposto a Ben Hudson. Nei mediomassimi, Amer Khan (26 anni e 13 vittorie), da non confondere con Amir, ha battuto il ghanese Ayitey Powers vincendo tutte e sei le riprese.  

Scott Lawton PictureA Norwich i Inghilterra, grande match per il titolo nazionale dei pesi leggeri tra Scott Lawton e Jon Taxton (32 anni, 32 vittorie di cui 17  prima del limite e 7 sconfitte). Lawton che combatteva in casa,  ha cercato di imporsi all’esperto avversario soprattutto nei primi quattro rounds quando ha dato il meglio di sé ; poi invece è venuta fuori l’esperienza di Taxton che “cattivo” e determinato ha ammutolito il vociante pubblico presente già dalla 5^ ripresa allorquando, con colpi ben piazzati, ha scosso l’avversario (che sanguinava copiosamente per una ferita…), facendo intuire la conclusione che poi sarebbe arrivata di lì a poco ( 7° round ) sotto forma di un terrificante destro.  Negli altri match da segnalare la vittoria del supergallo Esham Pickering (30 anni, 31 vittorie e 5 sconfitte) che ha battuto Marc Callaghan ai punti in 12 rounds per il vacante titolo inglese. Troppo più esperto Pickering e meglio dotato sia tecnicamente che fisicamente. Particolare curioso. Il match di Pickering si è svolto subito dopo l’eccitante Lawton-Taxton e gran parte dei 2000 spettatori che si erano sgolati durante il match sono andati al bar a rinfrescarsi;  così Pickering e Callaghan hanno combattuto in un silenzio insolito. Nei pesi massimi il tutto sinistro Sam Sexton (22 anni, 4 vittorie) ha colto la sua quinta vittoria vincendo tutte le sei riprese del match che lo vedeva opposto a Paul King, ma ha anche palesato lo scarso ed inesistente utilizzo del  destro. Buona nei mediomassimi la prestazione del pugile locale Danny Mc Intosh (4 vittorie) che battendo ai punti in 4 rounds Robert Norton, ha mostrato buone potenzialità.

Sempre in Inghilterra, a Birmingham da registrare il ritorno sul ring del peso massimo Pele Reid (33 anni, 18 vittorie di cui 16 prima del  limite , 4 sconfitte e due pari) che ha battuto il bielorusso dalle mani pesanti Roman Suchoterin ai punti in 6 rounds. Reid che si chiama Pele perché il padre era un tifoso del famoso numero 10 del Santos (un suo fratello si chiama addirittura… Santos), è stato scosso dai colpi del bielorusso nel 4° round, riuscendo poi a superare il brutto momento. Reid di cui erano noti i limiti d’assorbimento dei colpi ( …a suo tempo perse prima del limite con Julius Francis e Michael Sprott) stavolta ha saputo reagire e superare la crisi. Nei pesi medi James Mc Kinley (5 vittorie) ha battuto chiaramente ai punti in 6 rounds Peter Dunn.

Anche i mongoli hanno la loro “base” inglese : è la cittadina di Shaw dove il 35enne Choi Tseveenpurev (24 vittorie di cui 17 prima del  limite e 4 sconfitte) si è stabilito da qualche anno e dove ha anche conquistato il titolo WBF dei pesi piuma. Un titolo che ha difeso  per la terza volta con il georgiano Nikoloz Berkatashvili  in una Hall del Tara Leisure Center colma di tifosi entusiasti che hanno salutato con gioa il kot al 4° round con il quale Choi ha chiuso il match. Il georgiano aveva iniziato bene, con colpi accurati alla testa ed al corpo, poi Choi ha preso “confidenza” e nel 3° round un suo colpo al corpo ha fatto “contare” l’avversario. Nel 4° round l’azione di Choi si è fatta devastante e dopo un altro paio di conteggi l’arbitro Micky Vann ha fermato il match. Nei pesi welters Shinny Bayaar (29 anni, 10 vittorie , 4 sconfitte ed un pari), un  altro mongolo,  ha vinto tutti i 6 rounds con il mitico “The Professor” Peter Buckley (38 anni) che con questa ennesima sconfitta (ma neanche stavolta ha subito conteggi e/o atterramenti…) può far registrare il seguente record : 239 sconfitte, 31 vittorie ed 11pari! 

Peter Buckley Picture Chiudiamo con la Gran Bretagna con l’ultima performance del “Professor” Peter Buckley. Il 38enne peso  superleggero-welter si è recato a Glasgow in Scozia dove nel Radisson Hotel ha subito l’ennesima sconfitta (siamo a 240 ! ) ai punti in 6 rounds con il 24enne Charles Paul King che era al suo secondo match da professionista. Adesso il “Professore” ha un record di 31 vittorie, 11 pari e 240 sconfitte.

 In Sudafrica, nella Benoni City Hall, il promettente peso welter Bongani Mwelase (7 vittorie ) ha battuto George Mapalakane per ko al 2° round. Mwelase che ha vinto l’oro ai Giochi del Commonwealth di Sydney era andato al tappeto nel corso del primo round su un destro dell’avversario, ma nel secondo round si è rifatto con gli interessi, colpendo duro Mapalakane e spedendolo una prima volta al tappeto per poi concludere l’opera con un destro dietro l’orecchio poco dopo.  Mwelase ha confermato le sue straordinarie doti di potenza ma anche palesato pericolose carenze difensive.

Sempre in Sudafrica ma a Nelspruit , il campione dei supergallo WBF Zolani Marali (17 vittorie di cui 14 prima del limite ed una sconfitta), BOX  P19 ha battuto nettamente ai punti in 12 rounds il colombiano Hevison Herrera, ma ha dovuto superare un brutto momento nel 6° round quando è finito al tappeto.La stella della serata era però il peso leggero Mlungisi Dlamini (15 vittorie ed un pari) che ha battuto ‘argentoino Ivan Orlando Bustos per kot al 5° round. Dlamini ha dato una grande dimostrazione di potenza, spedendo al tappeto due volte Bustos nel 3° round e ben 3 volte nel 5°! Era in palio il titolo WBF.Ancora  Sudafrica e stavolta siamo ad Umlazi vicino Durban, dove il superwelter Vincent Vuma (22 vittorie di cui 13 prima del limite e 2 sconfitte)  ha conservato la corona nazionale battendo con decisione a maggioranza ai puti in 12 round Tshepo Mashego (16 vittorie e 7 sconfitte). Si è trattato di una bella prestazione da parte di Mashego che ha impegnato per tutto il match il suo avversario ed ha smentito le critiche di chi non aveva “capito” la sua scelta a sfidante (Mashego ritornava dopo un lungo periodo d’inattività). Sconcertanti gli “scorse” arbitrali (115 a 114 , 118 a 114 e 115 a 115). Si può capire il 115 a 114 come il 115 a 115 , ma non si riesce proprio a capire da dove sia venuto in un match così equilibrato  il 118 a 114!

Circa 1000 spettatori hanno affollato il Riveredge Hotel and Restaurant di Reading per salutare il ritorno di Tarvis “Marvellous” Simms (21 vittorie di cui 11 prima del limite ed un pari) che  non è affatto “dispiaciuto” nel battere in 8 rounds Daniel Stanisavljevic, dopo averlo messo al tappeto nel 1° e 2° round. Si è trattato del classico match tra torero (Simms) e toro (Stanislavjevic), con il torero che “infilava” i sui colpi senza farsi sfiorare dalle …corna. Nei pesi massimi, l’ex stella dei dilettanti Travis Kauffman (8 vittorie di cui 6 prima del limite), ha battuto per kot al 3° round John Stofle con una prova piuttosto convincente. Nei superleggeri Jason Cintron (5 vittorie), fratello di Kermit ( campione dei welters dell’IBF), ha battuto ai punti in 4 rounds John Lipcomb, dopo averlo messo anche al tappeto nel primo round.

Davanti al campione del mondo Miguel Cotto ed al suo promoter Gary Shaw, ma soprattutto davanti a 5000 tifosi felici, Mario “El   Principe Ponceno” Santiago (28 anni, 18 vittorie di cui 13 prima del limite), ha conservato la sua corona CABOFE WBC dei pesi piuma battendo per getto dell’asciugamano al nono round,  Daniel “Il Profeta” Attah (24 vittorie, 4 sconfitte ed un pari). Fin dal primo round Sntiago ha controllato il match in virtù del suo jab, di un forte diretto sinistro e di un ottimo lavoro al corpo. Quasi sempre vincitore negli scambi Santiago ha tormentato con i suoi colpi Attah che nel 6° round ha subito anche un richiamo per testa pericolosa. Nel settimo round finalmente Attah coglie qualche successo anche per la stanchezza che ormai si sta facendo largo nella guardia di Santiago. Nel nono round dopo un nuovo attacco di Santiago e complice anche lo  “open scoring” che aveva demoralizzato il clan di Attah : i suoi secondi decidono di toglierlo di gara.Santiago è uno dei più promettenti pugili di Portorico ed un’entusiasta Gary Shaw ha promesso di portarlo ad una sfida mondiale entro la fine dell’anno. La riunione si è svolta a Ponce in Portorico ed ha visto all’opera altri interessanti e promettenti pugili dell’isola. Nei pesi piuma, Orlando “El Fenomeno” Cruz (25 anni, 11 vittorie di cui 6 prima del limite) delizia il pubblico mettendo fuori combattimento al primo round Francisco “La Arana” (Il Ragno) Huertas. Cruz con movimenti eleganti e colpi veloci e potenti mette in difficoltà l’avversario che finisce al tappeto per un uppercut al mento. Huertas si rialza ma interviene quasi subito l’arbitro a fermare il match  ed il “bombardamento” di Cruz. Nei pesi welters William “Chino” Correa (20 anni, 7 vittorie di cui 5 prima del limite ed una sconfitta) ha brutalmente strapazzato Angel Villegas battendolo per ko al 1° round. L’orgoglio del “barrio” Indio di Guyanilla  ha subito attaccato l’avversario con duri colpi  chiudendo il match con una stupenda combinazione destro-sinistro-destro che spediva al tappeto Villegas. Correa ha combattuto con rabbia per scacciare il fantasma della prima sconfitta arrivata nel match precedente per una vasta ferita alla bocca.   L’ex stella dei dilettanti portoricani il peso mosca Cesar Seda junior (21 anni, 5 vittorie di cui 4 prima del limite) , ha disposto in tre rounds di un suo avversario da dilettante, Wilmer Suarez. Dopo un pesante diretto sinistro seguito da una serie di colpi Suarez finisce al tappeto, prova a rialzarsi ma sbanda paurosamente e l’arbitro ferma il match. A titolo di curiosità segnaliamo che  Cesar Seda junior si è recato ad Aruba nelle Antille Olandesi, la settimana dopo la riunione di Ponce ed  ha messo ko in 4 rounds Felipe Almanza.

Dopo un inizio disastroso, con  un atterramento subito nel primo round ed un forte colpo accusato nel secondo, il superleggero Javier Perez (22 anni, 7 vittorie e due sconfitte) con uno sfibrante lavoro al corpo è riuscito a superare per un sol punto (57 a 56)  in 6 rounds Celestino Rodriguez.  Soluzione veloce e spettacolare quella con la quale nei pesi leggeri Fernando Torres  nativo di Coamo ha fulminato Jonathan Gonzalez al 1° round.  Dopo alcuni colpi che sembravano far volare Gonzalez fuori dal ring, Torres (2 vittorie) lo atterra con un folgorante destro. Gonzalez si rialza e Torres gli è subito sopra, ma l’arbitro interviene e ferma la “carneficina”.

 Un anno fa il superpiuma  Dominic Salcido (10 vittorie) dovette interrompere la sua promettente carriera per un grave infortunio che lo pose anche nella critica situazione di decidere se dover o no continuare in questo sport! La risposta è venuta ed è stata molto convincente, perché Salcido è risalito sul ring e ad Orange in California ha battuto Barbaro Zepeda vincendo nettamente tutti gli otto rounds: ma quel che più conta dando una grande dimostrazione di classe, velocità e potenza. Nei pesi gallo il giovane colombiano residente in California Yohnny Perez (10 vittorie ci cui 7 prima del limite) ha battuto ai punti in 8 rounds (una distanza che affrontava per la prima volta…) l’ex sfidante al titolo mondiale , il messicano Oscar Andrade (34 vittorie di cui 17 prima del limite, 26 sconfitte ed un pari). Dopo un errore tattico iniziale (Perez ha accettato la corta distanza…), Perez ha boxato a distanza imponendosi chiaramente ai punti. 

A Montreal, il massimo leggero giamaicano residente in Canada , Troy Ross,  ha battuto per ko al 2° round il britannico buster Keeton. I due  si sono subito dati battaglia affrontandosi a viso aperto. Nel secondo round durante Argenis Méndez durante el pesaje realizado ayer en el Hotel Jaragua. uno scambio Ross è arrivato a segno per primo e Keeton è finito al tappeto. Si è messo con un ginocchio a terra ed ha atteso il conteggio ma quando al 10 si è rialzato l’arbitro ha sospeso il match.

A Santo Domingo il promettente peso piuma, il 20enne Argenis Mendez , ex stella dei dilettanti ha battuto Jose de la Rosa per ko al 1° round conquistando il suo quarto successo da professionista. A Tashkent nell’Uzbekistan esordio prof per un altro forte dilettant , Sherzod Husanov,  che ha battuto Abdumahk Anvorov per kot al 3° round.

 Ad Alberta in Canada, il peso supermedio nigeriano residente Albert Onolunose (26 anni e 10 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds Willard Lewis, un indiano canadese della tribù irochese  che da pellerossa si chiama “Roccia Rossa Tuonante”.

Il giapponese imbattuto Koki Kameda (14 vittorie di cui 10 prima del limite ) ex campione dei minimosca della WBA ha disputato il suo primo match da peso mosca, battendo ai punti in 10 rounds e dominando il confronto, il messicano Everardo Morales (28 vittorie di cui 20 prima del liimye, 12 sconfitte e 3 pari). Il match si è svolto a Tokyo e Kameda ha anche inviato al tappeto l’avversario nel corso del 5° round.

Ad Himeij in Giappone, Keiji Eguchi (14 vittorie di cui 10 prima del limite ed una sconfitta), ha battuto Fukutaro Uijie (10 vittorie , 5 sconfitte ed un pari) conservando la corona nazionale dei pesi medi. Educhi però prima di affermarsi per ko al 3° round, è finito per ben due volte al tappeto. Nel secondo round infatti Uije con un “maligno” gancio sinistro ha messo al tappeto Eguchi, poi ha ripetuto l’azione nel round successivo, ma stavolta con il destro. Tutto faceva presupporre che la fine per Educhi fosse imminente ed invece il mancino faceva esplodere il suo sinistro mandandolo pesantemente al tappeto l’avversario. Si rialzava, ma sbandava pericolosamente inducendo l’arbitro a fermare il match. A Tokyo invece, il minimosca Goh Onaga (10 vittorie di cui 7 prima del limite), ha battuto ai punti in 10 rounds, senza destare grande impressione, Yuki Nasu.

A Nongiork un  distretto di Bangkok, il superleggero Sataporn Singwangcha (17 vittorie di cui 10 prima del limite, 4 sconfitte ed un pari), ha pareggiato in 12 rounds con il filippino Fernando Montilla (32 vittorie di cui 22 prima del limite, 20 sconfitte e 4 pari) . Match equilibrato con il filippino apparso migliore dei due e che ha condotta la gara per tre quarti. Poi  il tailandese si è svegliato dal letargo ed è andato  all’attacco negli ultimi 3 rounds. Il due volte campione del mondo Sirimongkol Singwangcha (55 vittorie di cui 32 prima dl limite e due sconfitte), ha battuto facilmente ai punti Jesus Muzaka.Nei pesi gallo Ratanachai Sor Vorapin (70 vittorie e 9 sconfitte) ha battuto ai punti in 6 roiunds con decisione unanime il filippino Roger Monsert.  Nei supegallo, Thitichon Singwangcha (9 vittorie) ha battuto ai punti in 6 rounds con verdetto unanime l’iraniano Ershad Rouhbakhshian.

A Kalinigrad  in Russia, il peso medio Dmitry Pirog (26 anni, 8 vittorie di cui 7 prima del limite), ha fatto un altro passo avanti nelle classifiche  mondiali,  battendo l’argentino Juan Manuel Alaggio per kot al 4° round. Pirog aveva già atterrato alaggio con un colpo al corpo nel corso del primo round e con un diretto destrio al volto nel secondo. Dopo un nuovo atterramento nel quarto round Alaggio si è ritirato lamentando un dolore al braccio. Vittoria anche per il picchiatore ucraino residente in Germania Alexander Frenkel (7 vittorie di cui 6 prima del limite)che  ha battuto per ko al 1° round il solitamente resistente georgiano Teymuraz Kekelidze.

E’ morto a 66 anni  Joe Olguin dopo una lungo e doloroso “match” con il cancro. Aveva 66 anni  e risiedeva nel Novo Mexico di cui era nativo. Insieme agli altri quattro fratelli vinse il Golden Glove del New Mexico. Passò professionista e divenne una delle vedette del vecchio Civic Auditorium. Nel 1964 la rivista “The Ring” lo nominò speranza dell’anno. Tra le sue vittorie più importanti si ricorda quella con il campione del mondo dei pesi leggeri Joe Brown.

A Trenzano il rumeno residente in Italia ed allenato da Luciano Di Giacomo, Tiberiu Ciobotaru (26 anni ed 8 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds l’ungherese Bela Sandor. Era la seconda volta che i due si incontravano ed il risultato è stato sempre lo stesso. A Montichiari il mediomassimo Cristian Dolzanelli (31 anni, alto 1.88, 7 vittorie di cui 6 prima del limite), ha battuto il francese Nabil Haciani ai punti in 6 rounds.

Buona prova a Gubbio di Gianmario Grassellini (29 anni, 16 vittorie di cui 10 prima del limite, una sconfitta ed un  pari) che davanti al suo pubblico ha conquistato il titolo intercontinentale dell’IBF battendo per abbandono all’8° round l’argentino Marcelo Gonzales Saucedo ( 16 vittorie, 5 sconfitte e due pari). Match accorto di Grassellini che dopo essersi avvantaggiato nei primi rounds ed aver rimediato anche una ferita, ha potuto controllare l’avversario che, ha accusato un dolore al braccio, venendo poi ritirato di gara  nell’8° round dal suo “angolo”. Nei pesi superwelters, sorpresa con lo slavo Goran Milenkovic che mette ko in due rounds Adriano Nicchi (26 anni, 5 vittorie , un sconfitta ed un pari). Nei pesi medi Gaetano Vespro (27 anni, 10 vittorie e 4 sconfitte) batte Mugurel Sebe ai punti in 10 rounds.

A Villa San Giovanni, il mediomassimo Francesco Versaci (21 anni ed 8 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds il mestierante rumeno Adrian Sauca.

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SPAGNA . Il test di paternita' con la compagna... sole se la compagna è sicura che il bebè è vostro. L’ Instituto Bernabeu de Fertilidad y Ginecologia" di Alicante rileva che la meta' dei test di paternita', richiesti all'Istituto, danno come risultato che il padre legale non e' quello biologico. Curiosamente, questa circostanza si produce quando il presunto padre si presenta a sottoporsi all'analisi senza la compagna; se invece e' accompagnato dalla madre legale, nel 100% dei casi e' lui il padre biologico.  Fermi…non correte a fare il test, stiamo parlando di spagnoli…noi DICO non abbiamo questi problemi!

GERMANIA . Nei ristoranti s'accumulano 2 milioni di tonnellate di cibi residui l'anno. Una parte la ridistribuiscono le associazioni di volontariato, un'altra finisce in "compost", un'infima parte viene trasformata in gas metano. Lo ha scoperto un certo sig. Preussner, un allevatore che prima usava questi resti di cibo per nutrire i maiali; da quando l'Ue ha messo il divieto, li trasforma in metano nel suo impianto di biogas e ne ricava un bel guadagno. Se l’esperimento sarà tentato anche in Italia, Gennarino ha offerto suo zio Raffaele che in quanto a gas e meglio dei maiali…

GERMANIA . Una grande maggioranza di tedeschi e' favorevole al suicidio assistito, rileva un sondaggio svolto da Tns il 20/21 marzo su un campione di mille persone. "Secondo Lei, un malato inguaribile con ridotte aspettative di vita dovrebbe poter porre fine ai suoi giorni mediante aiuto medico?" Il 76% risponde di Si'. Il 19% di No. Il 5% "Non so" o non risponde. Secondo noi nel 76 % ha inciso in modo determinante la presenza di spettatori della partita Germania – Italia degli ultimi mondiali.

GERMANIA / Il cacao contro l'infarto. Secondo uno studio realizzato dai ricercatori dell'Ospedale Universitario di Colonia, bere un tazza di cacao prima di dormire riduce i rischi di infarto. Gli alimenti che hanno ingredienti a base di cacao come il cioccolato fondente sono risultati benefici alla circolazione del sangue, grazie soprattutto ai composti chimici come i polifenoli e i flavonoidi che fanno abbassare la pressione del sangue. Ha detto Gennarino:”Che peccato l’avessi saputo prima non sarei più uscito dal …tunnel della nutella!”.

O’ Paese e’ Pulecenella…

ANTIMAFIA E CANDIDATURE. Parliamo della Commissione Antimafia che ha varato il Codice di autoregolamentazione per le candidature alle elezioni amministrative: chi e' rinviato a giudizio non potra' candidarsi. Peccato che…in seno alla commissione ci sono due componenti condannati per tangenti e corruzione, quindi le regole dovrebbero valere per tutti, non solo per i candidati alle amministrative ma anche per quelli al Parlamento. Di conseguenza la Commissione, per coerenza, dovrebbe invitare i due commissari a dimettersi. Ma poiché il codice e' di autoregolamentazione ciò significa che e' lasciata alla discrezionalità dei partiti la valutazione dei pesi giudiziari dei candidati. Le domande a questo punto sorgono spontanee: ma il  cittadino non e' innocente fino a prova  contraria?  Se non erriamo, il  rinvio a giudizio… non e' una condanna! Poi in tal modo non si mette  in mano ad un ordinamento statale come  la magistratura, la  possibilità di influire sulle candidature? Ci chiediamo anche  : ma se questa  è la qualità del lavoro prodotto dalla  Commissione Antimafia, vale la pena di pagare tutte quelle tasse per  istituirla e mantenerla?

CIAO A TUTTI ALLA PROSSIMA DA … QUELLI DELLE NEWS


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