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Boxemaccheroni

Kevin AndersonLa cosa giusta e la cosa sbagliata! Cos’è giusto e cos’è sbagliato? Recentemente a Kirkcaldy in Scozia c’è stato un match molto  equilibrato e combattuto (l’arbitro fino all’8° round non ha mai dato un “break”…)  tra l’idolo locale Kevin Anderson ed il namibiano Ali Nuumbembe. Alla fine un verdetto di stretta misura (un solo punto di differenza…) ha premiato…l’ospite. Il team di Anderson ed il pubblico di casa non hanno gradito, ma non è successo nulla! Nessun incidente ha turbato il dopo gara ,  premiando in tal modo  il “coraggio” e soprattutto l’onestà  dei giudici! Sono questi episodi  che danno credibilità ad uno sport che purtroppo non ne ha molti di episodi del genere da segnalare.  Che cosa è sbagliato? Recentemente a St. Joseph negli USA si  sono incontrati i pesi massimi Rob Calloway e Buck Smith. Ha vinto Calloway in soli tre rounds. Era un match improponibile! Smith nel 1990, da superleggero,  causò la sorpresa dell’anno battendo l’allora lanciatissimo Kirkland Laing   per ko al 7° round nella sontuosa Royal Albert Hall di Londra. Smith ha attualmente   41 anni, circa 200 matches alle spalle e 30 kg  in più di peso. A cosa servono questi matches? A nulla… 

Ha aspettato molto il messicano Juan Manuel Marquez (33 anni, 47 vittorie di cui 35 prima del limite, 3 sconfitte ed un pari) ad “annunciarsi” al mondo, ma battendo ai punti in 12 rounds Marco Antonio Barrera (63 vittorie di cui 42 prima del limite e 5 sconfitte) il momento  è finalmente arrivato!  In realtà il suo pari con Pacquiao nel  2004 aveva suscitato interesse, ma due anni dopo era venuto la sconfitta in Indonesia con Chris John per il titolo dei pesi piuma WBC ed il suo prestigio, specialmente  tra i suoi “connazionali”,  era rimasto un tantino offuscato. Le cose cambieranno dopo la vittoria ottenuta su Barrera ( davanti ad 8127 spettatori al Mandalay Bay Hotel di Las Vegas).  Marquez  che è campione della WBO dei pesi piuma,  ha conquistato la corona dei superpiuma della WBC  affiancandosi al “favoloso” fratello Rafael (che un paio di settimane prima si è “infilato” quella dei supergallo sempre per la WBC) entrando così di diritto nella “elite” della categoria. Adesso l’attendono una probabile rivincita con  Barrera (se questi non deciderà di ritirarsi…) oppure una riunificazione con il titolare della WBO, il dominicano Joan Guzman.  Per quanto concerne il match bisogna dire che la maggior velocità di Marquez  ha prevalso consentendogli di uscire quasi sempre vincente dagli scambi. Questa sua capacità ha probabilmente indotto i giudici ad “aprirsi” più generosamente di quanto dovuto nei suoi confronti (118 a 109 , 116 a 111 due volte). Questo  ha provocato la reazione di Barrera che ha parlato di giudizio errato (…ma si è espresso sempre così in tutte le sue sconfitte!).  Malgrado Bernard Hopkins (portavoce della Golden Boy Promotion) abbia parlato di “match dell’anno”, in realtà i due hanno vivacizzato  quasi  e solo i finali dei rounds.  Nel 9° round uno degli episodi chiave, con Marquez che mette in difficoltà Barrera ma questi See galleryreagisce con un formidabile destro che mette al tappeto il rivale. Mentre Marquez si trovava a terra, Barrera lo ha ancora colpito con un altro destro e l’arbitro Joe Nady,  non solo non ha considerato l’atterramento ai fini dei punteggio, ma gli ha anche tolto un punto per il fallo.   Nei supergallo, il messicano Daniel Ponce De Leon (31 vittorie di cui 28 pria del limite ed una sconfitta) ha battuto con largo margine (119 a 109, 119 a 109 e 120 a 108)  l’ex campione dei pesi supermosca, il filippino Gerry Penalosa (51 vittorie di cui 35 prima del limite, 6 sconfitte e due pari).  Guardando gli “score” si potrebbe pensare ad una vittoria facile, in realtà si è trattato di un match molto competitivo con il filippino più basso e meno attrezzato fisicamente  che avanzava sempre colpendo  ed anche in modo piuttosto pesante (la testa del messicano ogni tanto sobbalzava sui colpi di Penalosa…). Il messicano invece combatteva a distanza portando serie veloci che finivano con colpi al corpo, ma evitando accuratamente gli scambi.  Alla fine Ponce De Leon è stato anche fischiato dal suo stesso pubblico per aver adottato una tattica non “messicana” negli ultimi due rounds ( è letteralmente “scappato”…). Nei superleggeri, Demetrius Hopkins (26 vittorie ed un pari), ha battuto ai punti in 12 rounds (118 a 110 per due e 117 a 111) il finalista del “The Contender” Steve Forbes.  Anche in questo caso un verdetto che suscita discussioni perché Forbes ha dato l’impressione di superare Hopkins in molti rounds, ma si è visto assegnare solo due riprese (…per un paio di giudici)  mentre il terzo (bontà sua…) gliene  ha assegnato tre !Nei pesi gallo, il “picchiatore” filippino Diosdado Gabi (29 vittorie di cui 21 prima del limite, 3 sconfitte ed un pari), non ha smentito la sua fama mettendo ko in due rounds, con un destro d’incontro, il colombiano  Antonio Maria Cochero. Gabi ha impressionato ma la sua vittoria ed il modo come l’ha ottenuta non fanno altro che aumentare la considerazione per Vic Darchinian che lo “fermò” l’anno scorso in 8 rounds!  Vittoria a sorpresa nei pesi mosca con Sergio Espinoza (14 vittorie, 2 sconfitte ed un pari) che ha battuto il quotato Juan Alberto Rosas (25 vittorie di cui 2 prima del limite e due sconfitte) ai punti in 10 rounds. A Rosas sono stati inflitti due punti di penalizzazione per falli nel corso dell’8 round, ma non hanno influito sul verdetto perché Espinoza ha fatto prevalere il suo maggior forza ed i suoi colpi più precisi  per tutto il match. Nei pesi piuma ha destato una grande impressione il messicano Eduardo Escobedo (19 vittorie di cui 13 prima del limite e due sconfitte) che ha messo ko in 3 rounds Edel Ruiz. Sul colpo che ha atterrato Ruiz ci sono i dubbi  che fosse “basso”; ma è anche vero che Ruiz non aveva alcuna possibilità in questo confronto.   

L’ukraino campione del mondo dei pesi massimi per l’IBF e per l’IBO Wladimir Klitschko (30 anni, 48 vittorie di cui 43 prima del  limite e 3 sconfitte), ha conservato le sue corone battendo per ko al secondo round l’americano Ray Austin (36 anni, 24 vittorie di cui 16 prima del limite,  4 sconfitte e 4 pari ) davanti a 16.000 spettatori nella SAP Arena di Manneheim in Germania. Dopo un primo round abbastanza interlocutorio nel quale i due si saggiavano con il jab, nel secondo round Austin evidentemente rinfrancato commetteva l’errore di rilassarsi un po’ ed abbassava il destro girando sulla destra!  Klitschko lo centrava subito con un poderoso e lungo sinistro che lo intontiva.  Ancora l’ukraino si lanciava su di lui e gli rifilava  tre ganci che lo spedivano al tappeto. L’arbitro  contava Austin e lo dichiarava “out” anche se l’americano non era d’accordo, ma la decisione era giusta! Dopo questa affermazione rimangono pochi dubbi su chi è l’ “uomo” di questa categoria, anche se gli avversari non saranno sempre come Austin.”Era lo sfidante ufficiale non l’ho scelto io. Era più lento dei ragazzi con i quali mi sono allenato!”, ha detto polemicamente l’ukraino.Da parte di Austin  ha parlato Don King che ricordando la polemica sui guantoni (Austin voleva combattere con i “Reyes” mentre dopo un contenzioso arbitrale hanno vinto i Klitschko che hanno imposto i “Grant”…) ha detto :” Pensavo di dover lavorare con gente ragionevole, ma non è stato questo il caso!”. La riunione era organizzata dalla K2 dei fratelli Klitschko che non essendo interessati alla “crescita” di altri talenti, hanno messo su un programma un po’ deboluccio. Nei mediomassimi, il promettente americano Jonathon Banks (15 vittorie di cui 11 prima del limite) ha battuto l’inconsistente tedesco Ralf Riemer per ko al 1° round.   Nei superwelters, il ceceno Zapir Gereev  (13 vittorie di cui 11 prima del limite) campione “giovani” del WBC mette al tappeto e batte per kot al 1° round Omar Siala, rimandandoci ad un impegno più consistente per valutarne le potenzialità. Nei massimi leggeri, Alexander Petkovic (35 vittorie, 4 sconfitte e 3 pari)  , batte ai punti in 6 rounds Harry Duiven junior che è quello “scellerato” che ha affrontato e battuto prima del limite il …padre. Pur avendo solo 27 anni, Petkovic (che ha affrontato anche Johnny Nelson per il mondiale WBO…) ha mostrato con Duiven   i segni e la stanchezza di una già lunga carriera (iniziò a 17 anni…).

Sempre in Germania ma ad Amburgo, la nuova Arena Box Promotion di Ahmeed Ohner ha messo in cartellone  alcuni dei giovani più promettenti della “scuderia”. Ancora una vittoria del peso leggero turco Aydin Selcuk che dopo aver finalmente smesso di “picchiare” gli arbitri,  sta distruggendo tutti gli avversari che gli mettono davanti. Stavolta è toccato al bielorusso Vitaly Martinov finire a gambe all’aria al primo round per un largo gancio sinistro.   Ancora un turco-tedesco in azione con Adnan Serin che batte al limite dei pesi massimi il lettone Roman Dabolis ai punti in 6 rounds. Serin molto più grosso fisicamente, commette l’errore di lanciarsi all’attacco e viene costantemente centrato di “rimessa” da Datosi che però perde di stretta misura. Ma il match che ha richiamato il maggior numero di spettatori è stato quello tra Yavuz Keles e Ahmet Buyukbudak , che hanno venduto un discreto numero di biglietti tra  parenti ed amici. Nel primo round  Buyukbudak colpisce duro Keles che si gira e sembra venir fermato dall’arbitro ; invece dopo un piccolo conciliabolo il match riprende tra le proteste del pubblico. Ancora Buyukbudak a condurre le operazioni ma dal 3° round accusa chiaramente la stanchezza. Nel 4° round mentre si trova adagiato alle corde viene colpito “sotto”.  L’arbitro gli concede un po’ di tempo per recuperare, ma il suoo angolo vedendolo in difficoltà di ossigeno decide di ritirarlo. Nei pesi massimi, vittorie per Steffen Kreschmann e Konstantin  Airich rispettivamente su Piotr Sapun (per kot al 1° round) e Valery Meyerson (kot al 2° round). 

A Le Cannet , piccolo sobborgo di Cannes, l’argentino Omar Narvaez (31 anni, 24 vittorie di cui 15 prima del limite e due pari) ha difeso il  suo titolo mondiale della WBO dei pesi mosca , respingendo il nuovo assalto del francese oro olimpico  Brahim Asloum (28 anni, 21 vittorie e due sconfitte) battuto nettamente ai punti in 12 rounds e sostenuto dal tifo caloroso di 4000 connazionali. Più rapido e più continuo e con un gioco di gambe perfetto con quei continui spostamenti laterali, Narvaez, ha portato una quantità di colpi incredibile, diventando con il passare delle riprese sempre più il padrone del ring. Da parte sua Asloum  troppo rinunciatario e troppo impreciso non ha mai impensierito seriamente il campione argentino non riuscendo nemmeno a fermare il bombardamento a cui lo sottoponeva il campione del mondo.  “Narvaez è più maturo di Asloum  pugilisticamente ed è anche più potente di Parra!”, ha dichiarato Louis Acaries promoter del francese.  Nei pesi welters, il francese Frederic Klose (36 anni, 40 vittorie e 5 sconfitte) , ex campione europeo, coglieva un netto successo ai punti in 8 rounds sul ben preparato venezuelano residente in Spagna, Carlos Donquiz ( 30 anni, 13 vittorie tutte prima del limite e 6 sconfitte). Nei pesi leggeri il “gitano” Jean Nicolas Weigel (23 anni, 20 vittorie di cui 7 prima del limite) batteva il coraggioso Pierre Francois Bonicel (22 anni, 9 vittorie, una sconfitta e due pari)  . Nei pesi piuma, l’ex nazionale francese Stephane Takoucht (2 vittorie) , dava un’ interessante dimostrazione di classe , battendo un discreto David Cagna Ginouves ai punti in 4 rounds. Nei pesi gallo, il promettente Jerome Arnould ( 21 anni, 2 sconfitte ed un pari)  che si esibisce spesso nel nord Italia, ha battuto lo svizzero Bertrand Bossel per kot al 5° round. Graduale ma inesorabile, con il passare delle riprese, la supremazia del francese. Nei pesi medi il talentuoso Mehdi Amar (24 anni e 15 vittorie di cui 10 prima del limite) ha battuto ai punti in 8 rounds con decisione unanime il russo Vasily  Andriyanov. Amar ha accusato un colpo del russo nel 7° round ed è stato redarguito dal suo manager Hamid Zaim, finendo il match ben “coperto”.  

Visto che siamo in Francia parliamo un po’ di storia. Lo sapevate che il 3 agosto del 1664 re Luigi XIV  utilizzò per la prima volta una forchetta?  Infatti il re inventò la forchetta e fece ritirare ai suoi sudditi tutti i cucchiai in circolazione. Si era accorto forse che in tal modo…il brodo durava molto di più.

Grande match quello che ha visto il superleggero francese Souleymane MBaye (35 vittorie, una sconfitta ed un pari) pareggiare in 12 rounds l’ukraino Andreas Kotelnik (27 vittorie e 3 sconfitte), per il titolo WBA .  Nell’ottobre del 2004 nella sua città di Levallois il francese vinse LUSTIG-MBAYE-BALBI8.jpg con decisione contrastata ; anche stavolta i giudici hanno trovato il pari per vie diverse. Match nel quale MBaye ha fatto prevalere per tutto il match il suo jab ed il suo destro mostrando anche un grande senso della distanza. Kotelnik ha invece  osato poco durante questa fase del match, attivandosi con la dovuta determinazione solo negli ultimi tre rounds. Il match si è svolto a Liverpool per Смотрите фотогалереюl’organizzazione di Frank Warren. Ha rischiato grosso il peso piuma Derry Matthews (18 vittorie ) nella sua Liverpool opposto allo scozzese John Simpson. Nel primo round Matthews è finito al tappeto su un destro d’incontro alla tempia ed ha poi subito due richiami per falli. Ma spinto dal tifo dei suoi tifosi (tra cui il centrocampista capitano del Liverpool,  Steven Gerrard…) ha saputo risalire la china ed aggiudicarsi il cruento (Simpson ha rischiato per due volte di essere fermato dal medico per il sangue che copiosamente usciva da una ferita all’arcata sopraccigliare ! ) match ai punti in 12 rounds ; conservando in tal modo la corona WBU di cui è detentore. Nei superpiuma, pochi problemi per Kevin Mitchell (23 vittorie di cui 16 prima del limite) nel battere Harry Ramagoadi per  kot al 6° round. Più veloce e più grosso del sudafricano, Mitchell ha messo in  mostra belle qualità, mettendo a segno colpi di pregevole fattura. L’epilogo nel 6° round dopo che Ramagoadi, chiaramente in difficoltà veniva fermato da un destro di Mitchell e dall’arbitro dopo essere finito al tappeto ed essersi rialzarto al “5”. Nei pesi medi, il pugile locale Paul Smith ha battuto per kot all’8° round il belga Alexandre Polizzi per il vacante titolo WBU. Smith ha cercato di piazzare i suoi colpi per tutto il match senza riuscirvi. Solo nell’8° round, trovava un colpo al corpo che metteva al tappeto il belga che fino a quel momento aveva saputo irretire l’avversario. Polizzi si rialza al “6”, ma l’arbitro decide di fermare il match tra le proteste del pugile belga. Un paio di buoni dilettanti di Liverpool hanno fatto il loro debutto professionistico per Frank Warren. Nei superleggeri John Watson campione inglese nel 2004, ha battuto in 4 rounds Jason Nesbitt, vincendo tutte le riprese. Stessa storia ha avuto il match del peso medio  Joe Mc Nally, finalista nei campionati inglesi del 2005, che ha battuto sempre ai punti in 4 rounds Rocky Muscas. Dopo circa 10 mesi di fermo dovuto ad infortunio, è tornato sul ring il promettente peso leggero Stephen Burke (5 vittorie) che ha battuto ai punti in 4 rounds Daniel Thorpe. Nei pesi medi Tony Quigley che gli sportivi romani hanno visto in azione da dilettante per le sue partecipazioni ai “Six Nations”, ha battuto per kot al 2° round Dean Walker. Nei pesi welters, l’ex campione inglese dei dilettanti Denton Vassell, vince il suo terzo match da professionista battendo Steve Cooper per abbandono al 1°round. Nei pesi leggeri, l’ex campione inglese Anthony Crolla, ha battuto ai punti in 4 rounds il lettone residente in Inghilterra Rom Kriaukis.   Nei superpiuma, il più alto Steven Bell (10 vittorie e due pari) conquista con un destro d’incontro il titolo Central Area inglese battendo per kot al 7° round il pugile locale Jamie Mc Keever.  Un particolare curioso, il giorno prima , per reclamizzare la riunione, MBaye, Kotelnik e Matthews, vestiti alla moda dei Beatles hanno fatto pubblicità alla riunione davanti al mitico “The Cavern”;  dove agli esordi si esibiva  il favoloso quartetto di Liverpool.

Una nebbia fittissima ha avviluppato Liverpool dopo la riunione. Il nostro inviato “molto spiacevole”  Gennarino si è però districato molto bene seguendo l’apposita segnaletica. Infatti Gennarino ha riferito che per la guida con “nebbia” ci sono dei magnifici cartelli con cerchi. Se sui cartelli si vede un solo cerchio, allora  si può andare massimo a 70 km orari. Se invece si vedono  3 cerchi,  la velocità consentita è 90 km orari. Se i cerchi che si vedono sono 4 allora vuol dire che …avete tamponato un  AUDI !  

Al Madison Square Garden di New York, il peso massimo russo  Sultan Ibragimov (20 vittorie di cui 17 prima del limite ed un pari) ha  battuto l’americano Javier Mora (21 vittorie di cui 17 prima del limite , 4 sconfitte ed un pari ) per ko al 1°  round. Appena iniziato il match, Ibragimov ha subito colpito con un gancio sinistro il rivale che è piombato al tappeto. Mora si è rialzato ancora barcollante ed ha accettato lo scambio con il russo che l’ha centrato con colpi pesantissimi ai quali l’americano  non riusciva a sottrarsi, finendo nuovamente al tappeto pesto e sanguinante. A questo punto l’arbitro Mike Ortega interrompeva la “carneficina”. Dove finiscono i demeriti di Mora e dove cominciano i meriti di Ibragimov , non è dato di sapere per la brevità del match ; resta il fatto che Ibragimov ha comunque impressionato il numeroso pubblico ( 2500 spettatori) che ha voluto vedere da vicino lo sfidante del  beniamino locale Shannon Briggs, dopo  che questi  aveva saltato la sfida per una pneumonia. Adesso il match tra i due assume toni più coloriti e luminosi anche se nel record di Ibragimov resta quella zona d’ombra determinata dal pari con quel Ray Austin che Wladimir Klitschko pochi giorni prima ha spazzato via con irrisoria facilità. Ancora massimi con  l’israeliano Roman Greenberg (25 vittorie di cui 17 prima del limite) che di fronte a Michael Simms (19 vittorie, 7 sconfitte ed un pari), più leggero di lui, ha mostrato i primi segni di quella inadeguatezza nell’incontrare pugili di un certo livello. E’ bastato che nell’iultimo round a Simms venisse la voglia di boxe per vedere il ragazzone bianco scosso da alcuni colpi che l’hanno “stordito”. Per sua fortuna era l’ultima e decima ripresa. Per Simms (nazionale USA allontanato per indisciplina alla vigilia delle Olimpiadi di Sydney…) rimangono i rimpianti per una carriera che avrebbe potuto essere ed invece non è stata! Al contrario ha favorevolmente impressionato il pubblico, il peso welter di Atlantic City , il mancino Shamone Alvarez (17 vittorie di cui 11 prima del limite),che ha battuto Travis Hartman per kot al 1° round dopo un  opportuno intervento arbitrale a seguito di un devastante colpo al corpo. Match molto combattuto tra i pesi superleggeri Edgar Santana (21 vittorie di cui 13 prima del limite e due sconfitte), un vero idolo della comunità ispanica di New York  e Dario Jose Esalas (29 vittorie di cui 24 prima del limite e 7 sconfitte). Ha vinto con decisione controversa Santana che all’inizio di ogni round subiv a l’efficace lavoro al corpo di Esalas e poi rinveniva forte nel finale del round con i colpi più chiari e precisi. Nei pesi medi il picchiatore Peter “Kid Chocolate” Quillin (9 vittorie di cui 8 prima del limite) , ha entusiasmato tutti i suoi tifosi di Brooklyn, mettendo ko in due rounds Nathan Martin. Ha fatto il suo debutto anche il superleggero russo Khabib Alakhverdiev , che è stato un ottimo dilettante e che ha battuto per kot al 1° round Miguel Ortiz.

Il peso medio messicano Marco Antonio Rubio (37 vittorie di cui 34 prima del limite , 4 sconfitte ed un pari), ha battuto per kot al 9° round,  il connazionale Erik Rafael Esquivel (15 vittorie , 5 sconfitte ed un pari). Il match era valido per  il titolo nazionale ed ha visto Rubio prima far accusare nettamente Esquivel sul finire del 5° round  e poi chiudere il match su intervento dell’arbitro, nel 9° round, dopo una dura e lunga serie di colpi inflitti al rivale. Rubio, che da superwelter aveva incassato le sconfitte con Kassim Ouma e Zaubek Bayzangurov, sembra trovarsi più a suo agio nella categoria dei pesi medi!

Il peso massimo albanese residente in Inghilterra Ervis Jevgeni, in Spagna per un periodo di preparazione (è uso tra i managers inglesi di “svernare” in Spagna…), ha sostenuto un match a Torrevieja mettendo ko al 1° round l’ungherese Gabor Gyuris.

A Worcester il pachidermico Erich “Butterbean” Esch (77 vittorie, 7 sconfitte e 4 pari ) ha battuto il “detective” della locale polizia, il 49enne Joe Siciliano, per getto dell’asciugamano alla 2^ ripresa. “Butterbean “ al peso ha fatto segnare ben 187 kg di peso mentre il suo rivale si  fermava a 141 Kg.. Se calcolate che anche l’arbitro non era un piumino, capirete da soli quali rischi ha subito la stabilità del quadrato. Per fortuna del ring,  “Butterbean” è stato sbrigativo, mettendo una prima volta al tappeto Siciliano nel 1° round e tre volte nel secondo prima della resa decretata dai “secondi” del detective. Nella stessa serata un debutto che si stava trasformando in tragedia, ha visto il 21enne figlio di “Butterbean”, Brandon “Babybean” Esch (130 kg)  finire ko al 1° round , sotto gli occhi del padre, per mano di Matt Eckerle. Ci JC Chavez Jr. vs. Carlos Molinasono voluti ben 10 minuti di “soccorsi” al personale paramedico ed al medico di riunione per rimettere in piedi il povero “Babybean”.

 Per un figlio che riempie di “preoccupazione” il padre, un figlio che lo riempie di soddisfazione. Julio Cesar Chavez Junior (30 vittorie di cui 23 prima del limite), ha battuto Raul Munoz per kot al 3° round  nella Dodge Arena di Hidalgo in Texas. Chavez ha messo al tappeto Munoz con un uppercut nel corso del secondo round per poi chiudere il match nel 3°.  In coda  al figlio dell’imperatore, si sono esibiti alcuni promettenti giovani pugili messicani.  Nei supergallo, Fernando Beltran Junior (29 vittorie di cui 17 prima  del limite, 2 sconfitte ed un pari), ha battuto ai punti in 10 rounds Baudel Cardenas . Beltran che non è parente dell’omonimo organizzatore,ma è stato sfidante di Joan Guzman. Nei pesi leggeri, Mario  Hernandez (7 vittorie), ha battuto nettamente ai punti in 4 rounds l’imbattuto Alberto Gonzalez. Nei pesi piuma, Miguel Angel Garcia (7 vittorie) ha battuto per ko alla seconda ripresa Gabriel Rangel in modo molto spettacolare. Garcia è il figlio più piccolo di Eduardo Garcia l’allenatore di Fernando “Ferocius” Vargas  ed è anche fratello dell’ex campione del mondo Roberto Garcia. Con  precedenti così illustri, non sarà difficile pronosticargli un avvenire luminoso!   Nei pesi piuma Alejandro Lopez (9 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds Saul Gutierrez.

Il filippino Reee Ganoy ha colto un’altra importante vittoria, battendo per kot all’8° round l’ex campione del mondo Robbie Peden. Dopo aver atterrato Peden nel 7° round, nell’8° Ganoy ha messo in seria difficoltà Peden che è stato fermato dall’arbitro. Con questa vittoria Ganoy si è aggiudicato il titolo IBF Pan Pacific dei pesi leggeri. La riunione si è svolta a Brisbane in Australia. Nei supermedi Peter Kariuki ha battuto per kot al 7° round Dale Westermann aggiudicandosi il titolo WBO Asia – Pacific.

Sempre in Australia  ma a Sydney, il supermedio Anthony Mundine (31 anni, 28 vittorie di cui 22 prima del limite e 3 sconfitte), ha battuto  per kot al 9° round il connazionale di origine egiziana Sam Soliman (33 anni, 33 vittorie e 9  sconfitte) per il vacante titolo mondiale della WBA. Mundine ha mandato una prima volta il rivale al tappeto nel 2° round con un destro e poi nel 9° round l’ha rispedito per altre tre volta a terra. A questo punto è intervenuto l’arbitro che ha fermato il match. Non ha però potuto fermare i tifosi di Mundine che si sono letteralmente catapultati sul ring per festeggiare il loro idolo.” Mi ha colpito nel secondo round e non sono più riuscito a recuperare. Il ko?...fa parte del gioco!”, ha detto sportivamente Soliman. Nei pesi massimi, il neozelandese Shane Cameron, dopo aver riportato la sospetta frattura di una mano e ferite ad entrambe le arcate sopraccigliari, è riuscito a mettere ko con un terribile gancio sinistro al 9° round il veterano australiano Bob Mirovic, che è caduto a faccia in giù rimanendovi per un lungo preoccupante tempo.  Era in palio il titolo PABA detenuto da Cameron. Ancora pesi massimi, con i due ex giocatori di rugby australiano John Hopoate (6 vittorie tutte prima del limite) e Solomon Haumono (9 vittorie) che hanno battuto rispettivamente il neozelandese Richard Tutaki (per ko al 2° round…) e Fatu Tui Tuimanon delle Isole Fiji  per kot al 1° round (tre atterramenti!). ancora un peso massimo Les Mason, fratello del famoso giocatore di rugby Willie Mason che al suo debutto mette ko al 1° round il più smilzo John Justice.

L’ex campione del mondo dei pesi leggeri IBF, l’imbattuto Paul Spadafora (40 vittorie ed un pari), ha trovato un osso più duro del solito Paul Spadafora nell’irlandese Oisin Fagan (17 vitorie e 4 sconfitte), battuto ai punti in 10 rounds ma con decisione contrastata. Il KIMURA SHOJI POSE.JPG - 14,246BYTESmatch si è svolto nel Soaring Eagle Casino di Mt. Pleasant nel Michigan ed ha visto Sapdafora impegnarsi severamente per far suo il verdetto. Nei pesi welters, Vernon “Ice” Parris, il “resuscitato”  di Detroit , ha colto il 12° successo senza macchie, battendo Donnell Logan per ko al 1° round. Nei pesi massimi Malcom Tann (23 vittorie e due sconfitte) dopo aver subito l’avvio di Wade Lewis , ha approfittato del calo di questi per risalire la china e vincere ai punti in 6 rounds.  Nei pesi medi Tyrone “Young Gun” Brunson ha corso il rischio di infrangere il suo record di vittorie per ko al 1° round , quando il suo avversario lamentando un dolore all’anca , stava per ottenere il no contest, ma ha voluto continuare ed il “bomber” di Nord Filadelfia l’ha messo a terra pochi secondi dopo e l’arbitro ha decretato il kot! Con questa vittoria sono 15 i “ ko” alla prima ripresa di Tyrone! Pari in 6 rounds invece tra i supermedi Stephan Pryor (figlio del grande Aaron…) e Jeffrey Osborne. Buon sangue…mente!

A Tokyo, l’ex campione giapponese dei supergallo, Shoji Kimura (20 vittorie, 2 sconfitte ed un pari), ha battuto il connazionale Masaki Miya ( 16 vittorie ed un pari) ai punti in 10 rounds con decisione unanime. Dopo le due recenti sconfitte, Rimura aveva perso posizioni nel “ranking”  mondiale, ma con l’imnbattuto Miya ha mostrato una determinazione da “vecchi tempi”. Messo al tappeto nel round iniziale , Miya non ha potuto scaricare la sua rabbia per la elusiva e redditizia tattica di Rimura.  

Secondo Gennarino, il medico di servizio delle riunioni di Tokyo quando visita gli atleti e li trova in ottimo stato è solito dire :
” Stai bene, hai proprio un  bel colorito …giallo!”.

A Bishek nel Kyrgyzstan, il peso gallo Timur Shailezov ( 27 anni e 9 vittorie) è tornato in patria dalla Russia ed  ha ottenuto una  vittoria a  maggioranza ai punti in 10 rounds per il titolo NABO, con il mancino Leon Moore, un  pugile della Guyana (28 anni , 17 vittorie di cui 16 prima del limite ed una sconfitta). Moore che ha un altezza inusitata per un peso gallo ( è alto 1.73) è molto sfortunato nei verdetti “fuori casa” e le sue due uniche sconfitte (con Irene Pacheco e ora con Shailezov) hanno sempre lasciato strascichi e polemiche. In questo caso la giuria era tutta kirghiza e malgrado ciò uno dei giudici ha visto il pari!

Al Palladium di Genf in Svizzera, ancora una buona prestazione per il peso leggero ruandese residente in Svizzera , Patrick Kinigamazi (24 anni e 5 vittorie), che ha battuto ai punti in 6 rounds Mickael Gommard. Nella stessa serata vittoria con decisione a maggioranza per il  superleggero Flavio Torelli che ha superato Allam Abendi in 6 rounds.

 Nella bellissima regione portoghese dell’Algarve, il russo-francese Leva Kirakosyan ha vinto il titolo europeo dei superpiuma, battendo  il portoghese Joao Bento. Match con Kirakosyan che attacca e nel 3° round riesce anche a mettere al tappeto  il portoghese che si rialza e viene nuovamente colpito da Kirakosyan che viene poi “bloccato” dall’arbitro Muratore prima che “completi”  l’opera. 

Kirakosyan ricorda con affetto la sua infanzia quando il nonno russo lo prendeva da parte e gli raccontava le favole.
Iniziavano tutte allo stesso modo :” C’era una vodka….”.

Al Pala Lagrange di Roma, il supermedio italo-senegalese Mouhamed Ali Ndyae (11 vittorie di cui 7 prima del limite), ha aggiunto il titolo IBF internazionale a quello già in suo possesso del “Mediterraneo”, battendo ai punti in 12 rounds  il coriaceo e poco arrendevole bielorusso Sergey Khomitsky (17 vittorie, 3 sconfitte ed un pari). Match tatticamente accorto da parte di Ndyae che ha tenuto a bada con il suo sinistro l’aggressivo rivale, legittimando la sua vittoria specialmente nel finale quando ha decisamente preso in mano le redini del match mettendo a segno colpi efficaci che hanno fatto piegare le ginocchia al rivale. Nei pesi welters, tra il delirio dei suoi supporters, spettacolare vittoria per ko al 2° round di Daniele Petrucci (17 vittorie) sul serbo Zoran Didanovic. La fine del match arriva sotto forma di un soporifero gancio destro alla mascella. Prima sconfitta per ilsuperleggero Vittorio Oi ( 4 vittorie) che non è riuscito a venire a capo del rumeno George Lungu (una vittoria ed una sconfitta) , perdendo nettamente ai punti in 4 rounds. Con un “massaggio” sotto nel corso del 1° round , si è conclusa velocemente la “fatica” del peso leggero Simone Califano (2 vittorie ed una sconfitta) sul bulgaro Vesko Vassilev ( 6 vittorie, 23 sconfitte ed un pari). 

Al Palabianchi di Latina, il superleggero Fedele Belusci (31 anni, 15 vittorie, 3 sconfitte e 3 pari), ha battuto ai punti in 12 rounds , con un’accorta condotta di gara, il dominicano residente in Olanda Cristian Frias (30 anni, 20 vittorie di cui 16 prima del limite, una sconfitta e due pari). Il match era valido per il titolo intercontinentale della IBF ed ha visto un Belusci  più veloce imporre i suoi colpi al più alto ma più lento avversario. Solo nel 5° round e nell’ultimo, l’olandese è riuscito ad inquadrare il bersaglio, facendo intendere di avere la capacità di chiudere il match;  ma la determinazione di Belusci  ha consentito sorprese. Negli altri match da segnalare la vittoria del peso medio Simone Cannelli ( 31 anni, 14 vittorie, 5 sconfitte ed un pari) che ha battuto il 36enne slovacco Robo Melo per abbandono al 5° round. Vittoria anche per il peso welter Michele Mottolese (27 anni, 7 vittorie e 5 sconfitte)  che ha battuto Miro Kubik ai punti in 6 rounds. Per finire, vittoria sempre nei pesi medi per Milan Morgan ( 28 anni e 5 vittorie) su Antal Kubischek ai punti in 6 rounds.

AMATEUR

Dopo uno stage congiunto , malgrado l’orario insolito dettato dalle esigenze  televisive ( ore 19.00 ) , un discreto successo di pubblico ha premiato l’incontro tra le rappresentative dell’Italia e della Romania che si e’ svolto a Ferrara .  Presenti anche numerosi tifosi rumeni residenti , attirati dal  “ battage ” pubblicitario che aveva accompagnato la presentazione della manifestazione nei giorni che hanno preceduto l’avvenimento . Si comincia con Alfonso Pinto che prende un po’ sottogamba il match con il promettente e giovane Constantin Paraschiv . Alla fine il verdetto  premia il nostro rappresentante , ma dai campioni e’ lecito aspettarsi sempre il massimo . Nei pesi gallo Daniele Limone , pur palesando i soliti limiti fisici offre una prova piu’ che dignitosa , battendo un rivale  ( Iulian Stan ) che mostra di saperci fare . Ancora pesi gallo con Vittorio Parrinello che offre una buona prestazione e batte con il suo gioco di gambe e l’incrocio dei colpi il rumeno Veronel Tarau . Ottima la prova di Alessio Di Savino nei pesi piuma che in virtu’ anche della maggior altezza , riesce a districarsi con intelligenza e padronanza , battendo il rumeno Mihai Radu e fornendo una prestazione da incorniciare . Nei pesi leggeri , generosa e coraggiosa prova di Dario Vangeli ( al debutto nella senior… ) che per due rounds riesce ad irretire il rumeno Adrian Alexandru , poi il rumeno fa valere il peso dell’esperienza e si aggiudica il confronto . Ancora pesi leggeri con un Domenico Valentino sempre piu’  sicuro dei propri mezzi regala agli appassionati una prestazione di classe . Il rumeno Marius Nicolescu non puo’ che inchinarsi di fronte al nostro portacolori che riceve anche il premio del migliore in campo . Nei superleggeri Carmine Cirillo fornisce una buona prestazione , battendo il piu’ alto rumeno Zafir Radu . Buona la prova del pugile campano che con i suoi spostamenti ed i suoi ganci larghi si aggiudica il verdetto con un avversario non facile . Un pari che equivale ad una vittoria quello tra i pesi welters Diego Di Luisa ed il titolato rumeno Ionut Gheorghe . Finalmente il napoletano , contro un avversario di caratura mondiale , ritrova quella determinazione che gli consente di replicare colpo su colpo all’avversario . Una bella prospettiva per il futuro di un pugile sul quale si appuntavano speranze ancora non pienamente realizzate . Nei pesi medi il rumeno Ronald Gavril impone la sua prestanza fisica all’azzurro Ivano Del Monte che in questa occasione ha un po’ difettato in convinzione . Nei mediomassimi , Alessandro Sinacore  paga il prezzo dell’inesperienza sua e del direttore di gara che non procede ad un conteggio protettivo ,  finendo ko con il forte rumeno Constantin Bejenaru . Un vero peccato per Sinacore che , aveva disputato una buona prima ripresa con l’aggressivo “ ospite ” . La giovane eta’ e la sua determinazione fanno pero’ ben sperare per il futuro . Chiude la serata , nei pesi massimiClemente Russo , cosi’ come l’aveva cominciata Alfonso Pinto ! L’azzurro vince su Petrisol Gananau , ma se la prende un po’  “ comoda ” .  Sul finire della serata a dimostrazione che , “ la mamma dei cretini e’ sempre incinta ” e che soprattutto non ha… patria ; c’e’ stato il lancio di una bottiglia nei confronti dell’arbitro del match   da parte di uno pseudo - tifoso che si trovava nel settore riservato ai rumeni .

Una rappresentativa italiana composta da 5 atleti  juniores , si e’ recata a Vilnius in Lituania dove ha partecipato al torneo Dan Pozniak. Carl Frampton should figure in the bantamweight shakeup.Mancavano i minimosca e si parte dai mosca dove vince l’irlandese John Joe Nevin che batte tutti gli atleti lituani iscritti alla competizione.  Nevin comincia con Edgaras Isajevas , poi supera Meinardas Smikas per 21 a 20 ( ma la vittoria è piu’ netta di quanto dica il punteggio… ) ed in finale batte Elvadas Petrauskas ( che ha eliminato prima del limite  il francese Brahim Zendaoui )  per 29 a 25 .   Nei pesi gallo e’ ancora un irlandese a salire sul podio ! Il peso gallo Marc Mc Cullagh batte il kazako Dauridinov , poi supera il lituano Zubrikovas ed in finale batte l’interessante solovacco Tomas Vano per 27 a 13 .  Nei pesi piuma c’e’  il primo azzurro in gara :  e’ il nostro Michele Poddighe che pero’ mostra una certa  inadeguatezza a competere con avversari molto piu’ prestanti sul piano fisico e perde il confronto con il francese Jude Mamba . Il torneo viene dominato in questa categoria dai francesi  che portano due loro uomini in finale . Vince Redouane Farhani che supera lo slovacco Nagy , il polacco Jania , il greco Mirzaev ed in finale il vincitore di Poddighe !  Nei pesi leggeri vince l’irlandese Anthony Cacace figlio di un sorrentino che si e’ stabilito a Belfast nell’Irlanda del Nord .  Cacace batte nettamente i lituani Petrauskas e Kliucakas ed in finale supera l’ottimo francese Imad Mansri per 31 a 21 .  Elemento davvero interessante questo Cacace ! Nei superleggeri finalmente gli “organizzatori ” sul podio . E’ il lituano Kejstutis Antanavicius che  batte il russo Stelmans ( i russi hanno partecipato con una squadra regionale… ) , l’italiano Mangiacapre ed in finale il greco Kirsadinis . Il lituano ha affrontato Vincenzo Mangiacapre avendo sostenuto  un match in meno , circostanza di cui non ha tratto giovamento perche’ Mangiacapre che aveva all’attivo due vittorie nette ( sul polacco Damian Jurewicz e sull’ukraino Mishin ) gli ha reso la vita molto dura .  Purtroppo ha influito sull’esito del match il tifo caloroso per l’atleta di casa che ha ben disposto la giuria nei suoi confronti . Così l’angolo azzurro , dopo un assurdo 9 a 0 a sfavore nel primo round , e’ stato costretto a cambiare tattica per cercare di recuperare la situazione . Alla fine e’ passato il lituano con un 19 a 11 che presenta molte lacune nello score assegnato all’italiano e troppa generosità in quello del  lituano . Come suole dirsi : ” Cambiano i suonatori ma la musica e’ sempre la stessa … . ” .  Nei pesi welters , vince il forte irlandese Michael Collins che batte il greco Kimdzidis , il lituano Dadelo ( RSC 2 ) , il francese Nordine Samoudi (RSCO 3 ) ed in finale il bielorusso Vitaly Kuzmiruk per 25 a 20 . Sentiremo parlare in futuro di questo Collins . Nei pesi medi vince il russo Ruslan Derbenev che batte il bielorusso Parominskiy , l’italiano Valentino Manfredonia ed in finale il lituano Tutkus . Buona la prova del 17enne Manfredonia che conquista il bronzo battendo il lituano Stepuro ed arrendendosi alla maggior esperienza di Derbenev ( che ha poi vinto il torneo… ) solo nel finale del match . Nei mediomassimi Gianluca Galli entra direttamente in semifinale e batte l’estone Karlson . Incontra poi in finale il lituano Sadovskis e conduce il match fino al 4° round quando un calo fisico , dovuto probabilmente alle difficolta’ nel fare il peso , gli pregiudica il successo . Un occasione persa ma anche un’esperienza preziosa se l’atleta capira’ gli errori commessi . Finalmente il podio piu’ alto si colora d’azzurro ! Nei pesi massimi Francesco Rossano si rende autore di una prestazione maiuscola e batte prima il lituano Paulius Kasiulevichius per 18 a 13 e poi in finale l’irlandese Con Sheehan :  con il quale c’era un conto in sospeso per un verdetto non proprio chiaro a suo favore nel Robin 2006 . Dopo un inizio favorevole all’irlandese , l’italiano , ben catechizzato dall’angolo , trova la  “ strada ”  per il  suo diretto destro e mette in difficolta’ l’avversario fino al punto di farlo contare . Nelle ultime fasi del match  l’atleta nostrano si limita a controllare la situazione e mantiene l’esiguo vantaggio con un avversario non facile . Nei supermassimi il lituano Kim Magdenko , direttamente in finale , batte il polacco Frydrych e si aggiudica il torneo .  

Si è svolto A Barquismeto in Venezuela il I° torneo di qualificazione dei Giochi Panamericani . Molto interessanti le indicazioni e solito dominio dei cubani che pur privi delle tre preziose pedine “ scappate ” verso i dollari e gli euro ed imbottiti di “ giovani ”  hanno comunque portato a casa 8 qualificazioni senza perdere nessun incontro ! Buona anche la prova dei venezuelani che hanno organizzato il torneo . Nei minimosca vince il cubano Yampier Hernandez  che in finale supera il venezuelano Kevin Betancourt . Nel suo primo match Hernandez  aveva dovuto battersi allo spasimo per aver ragione del promettente e giovanissimo americano Luis Yanez ( 11 a 10 ) . In questa categoria , il portoricano dal nome famoso ( Carlos Ortiz ) , dopo aver superato per RSCO al 2° round l’argentino Lucas Navarro , ha dovuto poi disertare la semifinale con Betancourt per infortunio . Nei pesi mosca vince il giovane cubano Yoandri Salinas che in finale supera il messicano Braulio Avila ( 21 a 12 ) , ma il match piu’ difficile lo sostiene con il 17enne americano Muhammad Qu’aid . Da segnalare in questa categoria la vittoria del venezuelano Alexander Gueracuco sul veloce mancino dominicano Juan Carlos Payano per 17 a 15 in un match di grande intensita’ .  Nei pesi gallo , assente il cubano Rigondeaux ( che si qualifichera’ poi a Buenos Aires… ) , e’  il venezuelano Hector Manzanilla a vincere il torneo  battendo nell’ordine il colombiano Carlos Padilla ( ko al 2° round ) , Jose Pantaleon del Guatemala ( 13 – 7 ) ed in finale l’americano Roberto Marroquin ( RSCO 3 ) .  Manzanilla e’ un pugile dotato di grande tecnica .  Nei pesi piuma e nei leggeri doppietta cubana ! Nella categoria inferiore e’ del Torriente che sbaraglia il colombiano Miguel Marriaga ( 20 a 13 ) , il venezuelano Franklin Manzanilla ( ko al 3° round ) ed in finale Abner Cotto ( fratello di Miguel … )  per 17 a 5 .  In precedenza Cotto aveva battuto l’argentino Jesus Cuellar per 20 1 13 e l’americano Luis Del Valle per 20 a 11 .  Nella categoria superiore vince il cubano Yordenis Ugas che batte l’americano Terrance Crawford ( 27  a 10 ) ed in finale il coraggioso ecuadoriano Lisander Bolivar per 17 a 7. Nei superleggerivince l’argentino Gumersindo Carrasco che batte di stretta misura il portoricano Jonathan Gonzalez ( 12 a 11 ) , supera  l’americano Karl Dargan per   “ walk over ”  ( l’americano si era infortunato al braccio addirittura nelle qualificazioni USA …. ) ed in finale batte   il pugile locale Johnny Sanchez per 25 a 20 . Un pugile molto interessante questo Gumersindo Carrasco a cui molti managers professionisti argentini ( e non solo…  ) fanno la corte .  Nei pesi welters , vince il cubano Erislandi Lara che mette in fila il pugile di Trinidad  Kirt Blackwell ( 19 a 2 ) , l’olimpico venezuelano Jean Carlos Prada ( 20 a 7 ) , l’argentino Diego Chaves ( 17 a 4 ) ed in finale il forte americano Demetrius Andrade  ( 9  a 4 ) .  Il venezuelano Prada aveva battuto per 21 a 19 il forte pugile delle Bahamas , Taureano Johnson con un verdetto abbastanza discutibile ( Prada aveva anche subito un conteggio ! ) Nei pesi medi facendo un favore ai venezuelani , i cubani non presentano il loro rappresentante ed il paese organizzatore si afferma con Alfonso Blanco che batte per 20 a 18 il messicano Marco Perriban ( che si qualifichera’ poi a Buenos Aires battendo il cubano Correa ! ) , l’americano Shawn Porter ( 21 a 10 ) ed in finale l’argentino Ezequiel Maderna  ( vincitore del dominicano Argenis Nunez…  ) per 18 a 5 .   Nei mediomassimi torna il cubano e non c’e’ trippa per gatti ! Vince Yusiel Napoles che batte per RSC al 1° round Luis Rueda della Guyana , il portoricano Carlos Negron ( vincitore dell’americano Cristopher Downs ) per forfait ed in finale il colombiano Eleider Alvarez per 17  a  11 .  Nei pesi massimi Cuba replica con Osmay Acosta che batte il venezuelano Jose Payares per 10  a 4 , l’haitiano Agustama per RSC al 1° round ed in finale l’americano Adam Willett con un nettissimo 22 a 3 . Nei supermassimi , i cubani completano l’opera con Roberto Alfonso che batte il dominicano Amilcar Cabrera per RSCH al 3° round , il colombiano Oscar Rivas ( vincitore dell’americano Mike Wilson… ) per 21 a 12 ed in finale il venezuelano Johnny Molina ( vincitore del portoricano Gerardo Bisbal … ) per forfait .  

Ridiamo?

L’occasione fa l’uomo ladro , ma è il partito che lo fa diventare …onorevole.

Gennarino dispiaciuto ci ha raccontato che il figlio ha lasciato la sua “ragazza” perchè si “bucava”!

Poi però ha scoperto che era una …bambola gonfiabile.

Secondo una statistica le donne frigide vivono più a lungo!Secondo noi è per il fatto che  il tempo non  …gli passa mai.

Comunque il sesso non è una cosa importante ! Si può vivere benissimo anche senza farne…Guardate voi…

Una domanda che è il sogno di molti italiani della nostra generazione: “Ma perché i Pooh non si sciolgono?”.

Per venire incontro ai bisogni ed ai gusti del popolo iracheno, ad  Hollywood stanno preparando due “serie” televisive :  

“Sex and Sciti” e “La  Famiglia Saddams”.  

Notizie vere che  fanno ridere o piangere a seconda dei gusti.  ( Stralcio dal Bollettino ADUC ) .

Con la sentenza 5837/07 la Cassazione ha stabilito che un'auto parcheggiata in un luogo privato e' sotto la totale responsabilita' del parcheggiatore anche se ci sono cartelli che lo esimono. Solo se l'automobilista firma una specifica liberatoria la responsabilita' non sara' piu' del parcheggiatore.

Una curiosità .  Ma perché secondo i parcheggiatori paghiamo il parcheggio? 

Eurostat: 19 Paesi su 27 hanno aumentato le tasse Anche nel 2005, la maggioranza degli Stati Ue ha avuto la mano pesante con i cittadini in fatto di imposte, contributi sociali e tributi vari. Eurostat

segnala che dei 27 Paesi, ben 19 hanno aumentato le aliquote rispetto all'anno prima, 2 non le hanno toccate, e solo 6 le hanno ridotte. L'Austria vanta la riduzione piu' consistente, con la quota scesa dal 44,4% al 43,6%. Che resta pur sempre superiore alla media Ue (40,8%). 

Altro che DICO!  La Commissione Europea procedera' contro il Governo polacco se questi approvera' il disegno di legge che vorrebbe impedire l'insegnamento ai docenti dichiaratamente omosessuali. Lo ha annunciato il portavoce di Giustizia e Sicurezza dell'esecutivo comunitario, F.Roscam. "Verificheremo la compatibilita' della legge con la normativa europea". In concreto: la legge dovra' adeguarsi alla Direttiva 2000/76 contro la discriminazione.

Al contrario in Inghilterra.  Gli omosessuali possono avere minori in affidamento

Le agenzie cristiane che s'occupano di adozioni di bambini non potranno piu' rifiutare d'assegnare minori ad omosessuali. Merito del voto positivo della Camera dei Lord alla proposta del Governo Blair (168 Si', 122 No). La Legge d'Uguaglianza, che entra in vigore in aprile, proibisce infatti la discriminazione per motivi d'"orientamento sessuale", sia in attivita' riguardanti servizi e beni d'ogni tipo sia nella funzione pubblica.

GERMANIA / I mariti possono picchiare le mogli, basta che seguano la legge coranica...Si discute del caso di un magistrato cui e' stato sottratto un processo per errata applicazione della legge. I fatti: il giudice (donna) doveva decidere in merito all'istanza di divorzio presentata da una giovane per le continue violenze fisiche subite dal marito. I coniugi sono marocchini, e la giudice ha ritenuto di non dover concedere il divorzio in quanto la legge coranica ammette il trattamento "ruvido" dei mariti.

FINLANDIA / Panchine monoposto per evitare il contatto fisico nei parchi Segno dei tempi. Il fastidio dei finlandesi per il contatto fisico con il prossimo si e' accentuato a un punto tale, da indurre l'amministrazione di Helsinki a mettere nei parchi pubblici tante panchine monoposto. Se il fenomeno e' comune in bus e metropolitane, dove molti di noi evitano il contatto troppo ravvicinato con gli estranei, nei giardini finlandesi nessuno s'azzardi a chiedere: "E' libero questo posto?".

Ajo’! anche questa volta abbiamo finito

ciao a tutti… alla prossima


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