La
cosa giusta e la cosa sbagliata!
Cos’è giusto e cos’è sbagliato? Recentemente a Kirkcaldy in Scozia c’è stato un
match molto equilibrato e combattuto (l’arbitro fino all’8° round non ha mai
dato un “break”…) tra l’idolo locale Kevin Anderson ed il namibiano Ali
Nuumbembe. Alla fine un verdetto di stretta misura (un solo punto di
differenza…) ha premiato…l’ospite. Il team di Anderson ed il pubblico di casa
non hanno gradito, ma non è successo nulla! Nessun incidente ha turbato il dopo
gara , premiando in tal modo il “coraggio” e soprattutto l’onestà dei
giudici! Sono questi episodi che danno credibilità ad uno sport che purtroppo
non ne ha molti di episodi del genere da segnalare. Che cosa è sbagliato?
Recentemente a St. Joseph negli USA si sono incontrati i pesi massimi Rob
Calloway e Buck Smith. Ha vinto Calloway in soli tre rounds. Era un match
improponibile! Smith nel 1990, da superleggero, causò la sorpresa dell’anno
battendo l’allora lanciatissimo Kirkland Laing per ko al 7° round nella
sontuosa Royal Albert Hall di Londra. Smith ha attualmente 41 anni, circa 200
matches alle spalle e 30 kg in più di peso. A cosa servono questi matches? A
nulla…
Ha
aspettato molto il
messicano Juan Manuel Marquez (33 anni, 47 vittorie di cui 35 prima del
limite, 3 sconfitte ed un pari) ad “annunciarsi” al mondo, ma battendo ai punti
in 12 rounds Marco
Antonio Barrera (63
vittorie di cui 42 prima del limite e 5 sconfitte) il momento è finalmente
arrivato! In realtà il suo pari con Pacquiao nel
2004
aveva suscitato interesse, ma due anni dopo era venuto la sconfitta in Indonesia
con Chris John per il titolo dei pesi piuma WBC ed il suo prestigio,
specialmente tra i suoi “connazionali”, era rimasto un tantino offuscato. Le
cose cambieranno dopo la vittoria ottenuta su Barrera ( davanti ad 8127
spettatori al Mandalay Bay Hotel di Las Vegas). Marquez che è campione della
WBO dei pesi piuma, ha conquistato la corona dei superpiuma della WBC
affiancandosi al “favoloso” fratello Rafael (che un paio di settimane prima si è
“infilato” quella dei supergallo sempre per la WBC) entrando così di diritto
nella “elite” della categoria. Adesso l’attendono una probabile rivincita con
Barrera (se questi non deciderà di ritirarsi…) oppure una riunificazione con il
titolare della WBO, il dominicano Joan Guzman. Per quanto concerne il match
bisogna dire che la maggior velocità di Marquez ha prevalso consentendogli di
uscire quasi sempre vincente dagli scambi. Questa sua capacità ha probabilmente
indotto i giudici ad “aprirsi” più generosamente di quanto dovuto nei suoi
confronti (118 a 109 , 116 a 111 due volte). Questo ha provocato la reazione di
Barrera che ha parlato di giudizio errato (…ma si è espresso sempre così in
tutte le sue sconfitte!). Malgrado Bernard Hopkins (portavoce della Golden Boy
Promotion) abbia parlato di “match dell’anno”, in realtà i due hanno
vivacizzato quasi e solo i finali dei rounds. Nel 9° round uno degli episodi
chiave, con Marquez che mette in difficoltà Barrera ma questi
reagisce
con un formidabile destro che mette al tappeto il rivale. Mentre Marquez si
trovava a terra, Barrera lo ha ancora colpito con un altro destro e l’arbitro
Joe Nady, non solo non ha considerato l’atterramento ai fini dei punteggio, ma
gli ha anche tolto un punto per il fallo. Nei supergallo, il messicano
Daniel Ponce De Leon
(31 vittorie di cui 28 pria del limite ed una sconfitta) ha battuto con largo
margine (119 a 109, 119 a 109 e 120 a 108) l’ex campione dei pesi supermosca,
il filippino Gerry Penalosa (51 vittorie di cui 35 prima del limite, 6 sconfitte
e due pari). Guardando gli “score” si potrebbe pensare ad una vittoria facile,
in realtà si è trattato di un match molto competitivo con il filippino più basso
e meno attrezzato fisicamente che avanzava sempre colpendo ed anche in modo
piuttosto pesante (la testa del messicano ogni tanto sobbalzava sui colpi di
Penalosa…). Il messicano invece combatteva a distanza portando serie veloci che
finivano con colpi al corpo, ma evitando accuratamente gli scambi. Alla fine
Ponce De Leon è stato anche fischiato dal suo stesso pubblico per aver adottato
una tattica non “messicana” negli ultimi due rounds ( è letteralmente
“scappato”…). Nei superleggeri, Demetrius Hopkins (26 vittorie ed un pari), ha
battuto ai punti in 12 rounds (118 a 110 per due e 117 a 111) il finalista del
“The Contender” Steve Forbes. Anche in questo caso un verdetto che suscita
discussioni perché Forbes ha dato l’impressione di superare Hopkins in molti
rounds, ma si è visto assegnare solo due riprese (…per un paio di giudici)
mentre il terzo (bontà sua…) gliene ha assegnato tre !Nei pesi gallo, il
“picchiatore” filippino Diosdado Gabi (29 vittorie di cui 21 prima del limite, 3
sconfitte ed un pari), non ha smentito la sua fama mettendo ko in due rounds,
con un destro d’incontro, il colombiano Antonio Maria Cochero. Gabi ha
impressionato ma la sua vittoria ed il modo come l’ha ottenuta non fanno altro
che aumentare la considerazione per Vic Darchinian che lo “fermò” l’anno scorso
in 8 rounds! Vittoria a sorpresa nei pesi mosca con Sergio Espinoza (14
vittorie, 2 sconfitte ed un pari) che ha battuto il quotato Juan Alberto Rosas
(25 vittorie di cui 2 prima del limite e due sconfitte) ai punti in 10 rounds. A
Rosas sono stati inflitti due punti di penalizzazione per falli nel corso dell’8
round, ma non hanno influito sul verdetto perché Espinoza ha fatto prevalere il
suo maggior forza ed i suoi colpi più precisi per tutto il match. Nei pesi
piuma ha destato una grande impressione il messicano Eduardo Escobedo (19
vittorie di cui 13 prima del limite e due sconfitte) che ha messo ko in 3 rounds
Edel Ruiz. Sul colpo che ha atterrato Ruiz ci sono i dubbi che fosse “basso”;
ma è anche vero che Ruiz non aveva alcuna possibilità in questo confronto.
L’ukraino campione del mondo
dei pesi massimi per l’IBF e per l’IBO Wladimir Klitschko (30 anni, 48
vittorie di cui 43 prima del limite e 3 sconfitte), ha conservato le sue corone
battendo per ko al secondo round l’americano Ray Austin (36 anni, 24
vittorie di cui 16 prima del limite,
4
sconfitte e 4 pari ) davanti a 16.000 spettatori nella SAP Arena di Manneheim in
Germania. Dopo un primo round abbastanza interlocutorio nel quale i due si
saggiavano con il jab, nel secondo round Austin evidentemente rinfrancato
commetteva l’errore di rilassarsi un po’ ed abbassava il destro girando sulla
destra! Klitschko lo centrava subito con un poderoso e lungo sinistro che lo
intontiva. Ancora l’ukraino si lanciava su di lui e gli rifilava tre ganci che
lo spedivano al tappeto. L’arbitro contava Austin e lo dichiarava “out” anche
se l’americano non era d’accordo, ma la decisione era giusta! Dopo questa
affermazione rimangono pochi dubbi su chi è l’ “uomo” di questa categoria, anche
se gli avversari non saranno sempre come Austin.”Era lo sfidante ufficiale non
l’ho scelto io. Era più lento dei ragazzi con i quali mi sono allenato!”, ha
detto polemicamente l’ukraino.Da parte di Austin ha parlato Don King che
ricordando la polemica sui guantoni (Austin voleva combattere con i “Reyes”
mentre dopo un contenzioso arbitrale hanno vinto i Klitschko che hanno imposto i
“Grant”…) ha detto :” Pensavo di dover lavorare con gente ragionevole, ma non è
stato questo il caso!”. La riunione era organizzata dalla K2 dei fratelli
Klitschko che non essendo interessati alla “crescita” di altri talenti, hanno
messo su un programma un po’ deboluccio. Nei mediomassimi, il promettente
americano Jonathon Banks (15 vittorie di cui 11 prima del limite) ha battuto
l’inconsistente tedesco Ralf Riemer per ko al 1° round. Nei superwelters, il
ceceno Zapir Gereev (13 vittorie di cui 11 prima del limite) campione “giovani”
del WBC mette al tappeto e batte per kot al 1° round Omar Siala, rimandandoci ad
un impegno più consistente per valutarne le potenzialità. Nei massimi leggeri,
Alexander Petkovic (35 vittorie, 4 sconfitte e 3 pari) , batte ai punti in 6
rounds Harry Duiven junior che è quello “scellerato” che ha affrontato e battuto
prima del limite il …padre. Pur avendo solo 27 anni, Petkovic (che ha affrontato
anche Johnny Nelson per il mondiale WBO…) ha mostrato con Duiven i segni e la
stanchezza di una già lunga carriera (iniziò a 17 anni…).
Sempre
in Germania ma ad Amburgo,
la nuova Arena Box Promotion di Ahmeed Ohner ha messo in cartellone alcuni dei
giovani più promettenti della “scuderia”. Ancora una vittoria del peso leggero
turco Aydin Selcuk che dopo aver finalmente smesso di “picchiare” gli
arbitri, sta distruggendo tutti gli avversari che gli mettono davanti. Stavolta
è toccato al bielorusso Vitaly Martinov finire a gambe all’aria al primo round
per un largo gancio sinistro. Ancora un turco-tedesco in azione con Adnan
Serin che batte al limite dei pesi massimi il lettone Roman Dabolis ai punti in
6 rounds. Serin molto più grosso fisicamente, commette l’errore di lanciarsi
all’attacco e viene costantemente centrato di “rimessa” da Datosi che però perde
di stretta misura. Ma il match che ha richiamato il maggior numero di spettatori
è stato quello tra Yavuz Keles e Ahmet Buyukbudak , che hanno venduto un
discreto numero di biglietti tra parenti ed amici. Nel primo round Buyukbudak
colpisce duro Keles che si gira e sembra venir fermato dall’arbitro ; invece
dopo un piccolo conciliabolo il match riprende tra le proteste del pubblico.
Ancora Buyukbudak a condurre le operazioni ma dal 3° round accusa chiaramente la
stanchezza. Nel 4° round mentre si trova adagiato alle corde viene colpito
“sotto”. L’arbitro gli concede un po’ di tempo per recuperare, ma il suoo
angolo vedendolo in difficoltà di ossigeno decide di ritirarlo. Nei pesi
massimi, vittorie per Steffen Kreschmann e Konstantin Airich rispettivamente su
Piotr Sapun (per kot al 1° round) e Valery Meyerson (kot al 2° round).
A
Le Cannet , piccolo sobborgo di Cannes,
l’argentino Omar Narvaez (31 anni, 24 vittorie di cui 15 prima del limite
e due pari) ha difeso il suo titolo mondiale della WBO dei pesi mosca ,
respingendo il nuovo assalto del francese oro olimpico Brahim Asloum (28
anni, 21 vittorie e due sconfitte) battuto nettamente ai punti in 12 rounds e
sostenuto dal tifo caloroso di 4000 connazionali. Più rapido e più continuo e
con un gioco di gambe perfetto con quei continui spostamenti laterali, Narvaez,
ha portato una quantità di colpi incredibile, diventando con il passare delle
riprese sempre più il padrone del ring. Da parte sua Asloum troppo
rinunciatario e troppo impreciso non ha mai impensierito seriamente il campione
argentino non riuscendo nemmeno a fermare il bombardamento a cui lo sottoponeva
il campione del mondo. “Narvaez è più maturo di Asloum pugilisticamente ed è
anche più potente di Parra!”, ha dichiarato Louis Acaries promoter del
francese. Nei pesi welters, il francese Frederic Klose (36 anni, 40 vittorie e
5 sconfitte) , ex campione europeo, coglieva un netto successo ai punti in 8
rounds sul ben preparato venezuelano residente in Spagna, Carlos Donquiz ( 30
anni, 13 vittorie tutte prima del limite e 6 sconfitte). Nei pesi leggeri il
“gitano” Jean Nicolas Weigel (23 anni, 20 vittorie di cui 7 prima del limite)
batteva il coraggioso Pierre Francois Bonicel (22 anni, 9 vittorie, una
sconfitta e due pari) . Nei pesi piuma, l’ex nazionale francese Stephane
Takoucht (2 vittorie) , dava un’ interessante dimostrazione di classe , battendo
un discreto David Cagna Ginouves ai punti in 4 rounds. Nei pesi gallo, il
promettente Jerome Arnould ( 21 anni, 2 sconfitte ed un pari) che si esibisce
spesso nel nord Italia, ha battuto lo svizzero Bertrand Bossel per kot al 5°
round. Graduale ma inesorabile, con il passare delle riprese, la supremazia del
francese. Nei pesi medi il talentuoso Mehdi Amar (24 anni e 15 vittorie di cui
10 prima del limite) ha battuto ai punti in 8 rounds con decisione unanime il
russo Vasily Andriyanov. Amar ha accusato un colpo del russo nel 7° round ed è
stato redarguito dal suo manager Hamid Zaim, finendo il match ben “coperto”.
Visto che siamo in Francia parliamo
un po’ di storia. Lo sapevate che il 3 agosto del 1664 re Luigi XIV utilizzò
per la prima volta una forchetta? Infatti il re inventò la forchetta e fece
ritirare ai suoi sudditi tutti i cucchiai in circolazione. Si era accorto forse
che in tal modo…il brodo durava molto di più.
Grande match quello
che ha visto il superleggero francese Souleymane MBaye (35 vittorie, una
sconfitta ed un pari) pareggiare in 12 rounds l’ukraino
Andreas Kotelnik
(27 vittorie e 3 sconfitte), per il titolo WBA . Nell’ottobre del 2004 nella
sua città di Levallois il francese vinse
con
decisione contrastata ; anche stavolta i giudici hanno trovato il pari per vie
diverse. Match nel quale MBaye ha fatto prevalere per tutto il match il suo jab
ed il suo destro mostrando anche un grande senso della distanza. Kotelnik ha
invece osato poco durante questa fase del match, attivandosi con la dovuta
determinazione solo negli ultimi tre rounds. Il match si è svolto a Liverpool
per
l’organizzazione
di Frank Warren. Ha rischiato grosso il peso piuma Derry Matthews (18 vittorie )
nella sua Liverpool opposto allo scozzese John Simpson. Nel primo round Matthews
è finito al tappeto su un destro d’incontro alla tempia ed ha poi subito due
richiami per falli. Ma spinto dal tifo dei suoi tifosi (tra cui il
centrocampista capitano del Liverpool, Steven Gerrard…) ha saputo risalire la
china ed aggiudicarsi il cruento (Simpson ha rischiato per due volte di essere
fermato dal medico per il sangue che copiosamente usciva da una ferita
all’arcata sopraccigliare ! ) match ai punti in 12 rounds ; conservando in tal
modo la corona WBU di cui è detentore. Nei superpiuma, pochi problemi per Kevin
Mitchell (23 vittorie di cui 16 prima del limite) nel battere Harry Ramagoadi
per kot al 6° round. Più veloce e più grosso del sudafricano, Mitchell ha messo
in mostra belle qualità, mettendo a segno colpi di pregevole fattura. L’epilogo
nel 6° round dopo che Ramagoadi, chiaramente in difficoltà veniva fermato da un
destro di Mitchell e dall’arbitro dopo essere finito al tappeto ed essersi
rialzarto al “5”. Nei pesi medi, il pugile locale Paul Smith ha battuto per kot
all’8° round il belga Alexandre Polizzi per il vacante titolo WBU. Smith ha
cercato di piazzare i suoi colpi per tutto il match senza riuscirvi. Solo
nell’8° round, trovava un colpo al corpo che metteva al tappeto il belga che
fino a quel momento aveva saputo irretire l’avversario. Polizzi si rialza al
“6”, ma l’arbitro decide di fermare il match tra le proteste del pugile belga.
Un paio di buoni dilettanti di Liverpool hanno fatto il loro debutto
professionistico per Frank Warren. Nei superleggeri John Watson campione inglese
nel 2004, ha battuto in 4 rounds Jason Nesbitt, vincendo tutte le riprese.
Stessa storia ha avuto il match del peso medio Joe Mc Nally, finalista nei
campionati inglesi del 2005, che ha battuto sempre ai punti in 4 rounds Rocky
Muscas. Dopo circa 10 mesi di fermo dovuto ad infortunio, è tornato sul ring il
promettente peso leggero Stephen Burke (5 vittorie) che ha battuto ai punti in 4
rounds Daniel Thorpe. Nei pesi medi Tony Quigley che gli sportivi romani hanno
visto in azione da dilettante per le sue partecipazioni ai “Six Nations”, ha
battuto per kot al 2° round Dean Walker. Nei pesi welters, l’ex campione inglese
dei dilettanti Denton Vassell, vince il suo terzo match da professionista
battendo Steve Cooper per abbandono al 1°round. Nei pesi leggeri, l’ex campione
inglese Anthony Crolla, ha battuto ai punti in 4 rounds il lettone residente in
Inghilterra Rom Kriaukis. Nei superpiuma, il più alto Steven Bell (10 vittorie
e due pari) conquista con un destro d’incontro il titolo Central Area inglese
battendo per kot al 7° round il pugile locale Jamie Mc Keever. Un particolare
curioso, il giorno prima , per reclamizzare la riunione, MBaye, Kotelnik e
Matthews, vestiti alla moda dei Beatles hanno fatto pubblicità alla riunione
davanti al mitico “The Cavern”; dove agli esordi si esibiva il favoloso
quartetto di Liverpool.
Una nebbia fittissima ha
avviluppato Liverpool dopo la riunione. Il nostro inviato “molto spiacevole”
Gennarino si è però districato molto bene seguendo l’apposita segnaletica.
Infatti Gennarino ha riferito che per la guida con “nebbia” ci sono dei
magnifici cartelli con cerchi. Se sui cartelli si vede un solo cerchio, allora
si può andare massimo a 70 km orari. Se invece si vedono 3 cerchi, la velocità
consentita è 90 km orari. Se i cerchi che si vedono sono 4 allora vuol dire che
…avete tamponato un AUDI !
Al Madison Square Garden di New
York, il peso massimo
russo Sultan Ibragimov (20 vittorie di cui 17 prima del limite ed un
pari) ha
battuto
l’americano Javier Mora (21 vittorie di cui 17 prima del limite , 4
sconfitte ed un pari ) per ko al 1° round. Appena iniziato il match, Ibragimov
ha subito colpito con un gancio sinistro il rivale che è piombato al tappeto.
Mora si è rialzato ancora barcollante ed ha accettato lo scambio con il russo
che l’ha centrato con colpi pesantissimi ai quali l’americano non riusciva a
sottrarsi, finendo nuovamente al tappeto pesto e sanguinante. A questo punto
l’arbitro Mike Ortega interrompeva la “carneficina”. Dove finiscono i demeriti
di Mora e dove cominciano i meriti di Ibragimov , non è dato di sapere per la
brevità del match ; resta il fatto che Ibragimov ha comunque impressionato il
numeroso pubblico ( 2500 spettatori) che ha voluto vedere da vicino lo sfidante
del beniamino locale
Shannon
Briggs, dopo che questi aveva saltato la sfida per una pneumonia. Adesso il
match tra i due assume toni più coloriti e luminosi anche se nel record di
Ibragimov resta quella zona d’ombra determinata dal pari con quel Ray Austin che
Wladimir Klitschko pochi giorni prima ha spazzato via con irrisoria facilità.
Ancora massimi con l’israeliano Roman Greenberg (25 vittorie di cui 17 prima
del limite) che di fronte a Michael Simms (19 vittorie, 7 sconfitte ed un pari),
più leggero di lui, ha mostrato i primi segni di quella inadeguatezza
nell’incontrare pugili di un certo livello. E’ bastato che nell’iultimo round a
Simms venisse la voglia di boxe per vedere il ragazzone bianco scosso da alcuni
colpi che l’hanno “stordito”. Per sua fortuna era l’ultima e decima ripresa. Per
Simms (nazionale USA allontanato per indisciplina alla vigilia delle Olimpiadi
di Sydney…) rimangono i rimpianti per una carriera che avrebbe potuto essere ed
invece non è stata! Al contrario ha favorevolmente impressionato il pubblico, il
peso welter di Atlantic City , il mancino Shamone Alvarez (17 vittorie di cui 11
prima del limite),che ha battuto Travis Hartman per kot al 1° round dopo un
opportuno intervento arbitrale a seguito di un devastante colpo al corpo. Match
molto combattuto tra i pesi superleggeri Edgar Santana (21 vittorie di cui 13
prima del limite e due sconfitte), un vero idolo della comunità ispanica di New
York e Dario Jose Esalas (29 vittorie di cui 24 prima del limite e 7
sconfitte). Ha vinto con decisione controversa Santana che all’inizio di ogni
round subiv a l’efficace lavoro al corpo di Esalas e poi rinveniva forte nel
finale del round con i colpi più chiari e precisi. Nei pesi medi il picchiatore
Peter “Kid Chocolate” Quillin (9 vittorie di cui 8 prima del limite) , ha
entusiasmato tutti i suoi tifosi di Brooklyn, mettendo ko in due rounds Nathan
Martin. Ha fatto il suo debutto anche il superleggero russo Khabib Alakhverdiev
, che è stato un ottimo dilettante e che ha battuto per kot al 1° round Miguel
Ortiz.
Il
peso medio messicano Marco Antonio Rubio
(37 vittorie di cui 34 prima del limite , 4 sconfitte ed un pari), ha battuto
per kot al 9° round, il connazionale Erik Rafael Esquivel (15 vittorie , 5
sconfitte ed un pari). Il match era valido per il titolo nazionale ed ha visto
Rubio prima far accusare nettamente Esquivel sul finire del 5° round e poi
chiudere il match su intervento dell’arbitro, nel 9° round, dopo una dura e
lunga serie di colpi inflitti al rivale. Rubio, che da superwelter aveva
incassato le sconfitte con Kassim Ouma e Zaubek Bayzangurov, sembra trovarsi più
a suo agio nella categoria dei pesi medi!
Il peso massimo albanese
residente in Inghilterra Ervis Jevgeni, in Spagna per un periodo di preparazione
(è
uso
tra i managers inglesi di “svernare” in Spagna…), ha sostenuto un match a
Torrevieja mettendo ko al 1° round l’ungherese Gabor Gyuris.
A Worcester
il pachidermico Erich “Butterbean” Esch (77 vittorie, 7 sconfitte e 4
pari ) ha battuto il “detective” della locale polizia, il 49enne Joe Siciliano,
per getto dell’asciugamano alla 2^ ripresa. “Butterbean “ al peso ha fatto
segnare ben 187 kg di peso mentre il suo rivale si fermava a 141 Kg.. Se
calcolate che anche l’arbitro non era un piumino, capirete da soli quali rischi
ha subito la stabilità del quadrato. Per fortuna del ring, “Butterbean” è stato
sbrigativo, mettendo una prima volta al tappeto Siciliano nel 1° round e tre
volte nel secondo prima della resa decretata dai “secondi” del detective. Nella
stessa serata un debutto che si stava trasformando in tragedia, ha visto il
21enne figlio di “Butterbean”, Brandon “Babybean” Esch (130 kg) finire ko al 1°
round , sotto gli occhi del padre, per mano di Matt Eckerle. Ci
sono
voluti ben 10 minuti di “soccorsi” al personale paramedico ed al medico di
riunione per rimettere in piedi il povero “Babybean”.
Per un figlio che riempie di
“preoccupazione” il padre,
un figlio che lo riempie di soddisfazione. Julio Cesar Chavez Junior (30
vittorie di cui 23 prima del limite), ha battuto Raul Munoz per kot al 3° round
nella Dodge Arena di Hidalgo in Texas. Chavez ha messo al tappeto Munoz con un
uppercut nel corso del secondo round per poi chiudere il match nel 3°. In coda
al figlio dell’imperatore, si sono esibiti alcuni promettenti giovani pugili
messicani. Nei supergallo, Fernando Beltran Junior (29 vittorie di cui 17
prima del limite, 2 sconfitte ed un pari), ha battuto ai punti in 10 rounds
Baudel Cardenas . Beltran che non è parente dell’omonimo organizzatore,ma è
stato sfidante di Joan Guzman. Nei pesi leggeri, Mario Hernandez (7 vittorie),
ha battuto nettamente ai punti in 4 rounds l’imbattuto Alberto Gonzalez. Nei
pesi piuma, Miguel Angel Garcia (7 vittorie) ha battuto per ko alla seconda
ripresa Gabriel Rangel in modo molto spettacolare. Garcia è il figlio più
piccolo di Eduardo Garcia l’allenatore di Fernando “Ferocius” Vargas ed è anche
fratello dell’ex campione del mondo Roberto Garcia. Con precedenti così
illustri, non sarà difficile pronosticargli un avvenire luminoso! Nei pesi
piuma Alejandro Lopez (9 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds Saul
Gutierrez.
Il filippino
Reee Ganoy ha colto un’altra
importante vittoria, battendo per kot all’8° round l’ex campione del mondo
Robbie Peden. Dopo aver atterrato Peden nel 7° round, nell’8° Ganoy ha messo in
seria difficoltà Peden che è stato fermato dall’arbitro. Con questa vittoria
Ganoy si è aggiudicato il titolo IBF Pan Pacific dei pesi leggeri. La riunione
si è svolta a Brisbane in Australia. Nei supermedi Peter Kariuki ha battuto per
kot al 7° round Dale Westermann aggiudicandosi il titolo WBO Asia – Pacific.
Sempre in Australia ma a Sydney,
il supermedio Anthony Mundine (31 anni, 28 vittorie di cui 22 prima del
limite e 3 sconfitte), ha battuto
per
kot al 9° round il connazionale di origine egiziana
Sam Soliman
(33 anni, 33 vittorie e 9
sconfitte)
per il vacante titolo mondiale della WBA. Mundine ha mandato una prima volta il
rivale al tappeto nel 2° round con un destro e poi nel 9° round l’ha rispedito
per altre tre volta a terra. A questo punto è intervenuto l’arbitro che ha
fermato il match. Non ha però potuto fermare i tifosi di Mundine che si sono
letteralmente catapultati sul ring per festeggiare il loro idolo.” Mi ha colpito
nel secondo round e non sono più riuscito a recuperare. Il ko?...fa parte del
gioco!”, ha detto sportivamente Soliman. Nei pesi massimi, il neozelandese Shane
Cameron, dopo aver riportato la sospetta frattura di una mano e ferite ad
entrambe le arcate sopraccigliari, è riuscito a mettere ko con un terribile
gancio sinistro al 9° round il veterano australiano Bob Mirovic, che è caduto a
faccia in giù rimanendovi per un lungo preoccupante tempo. Era in palio il
titolo PABA detenuto da Cameron. Ancora pesi massimi, con i due ex giocatori di
rugby australiano John Hopoate (6 vittorie tutte prima del limite) e Solomon
Haumono (9 vittorie) che hanno battuto rispettivamente il neozelandese Richard
Tutaki (per ko al 2° round…) e Fatu Tui Tuimanon delle Isole Fiji per kot al 1°
round (tre atterramenti!). ancora un peso massimo Les Mason, fratello del famoso
giocatore di rugby Willie Mason che al suo debutto mette ko al 1° round il più
smilzo John Justice.
L’ex campione del mondo dei pesi
leggeri IBF, l’imbattuto
Paul Spadafora (40 vittorie ed un pari), ha trovato un osso più duro del
solito
nell’irlandese
Oisin Fagan (17 vitorie e 4 sconfitte), battuto ai punti in 10 rounds ma con
decisione contrastata. Il
match
si è svolto nel Soaring Eagle Casino di Mt. Pleasant nel Michigan ed ha visto
Sapdafora impegnarsi severamente per far suo il verdetto. Nei pesi welters,
Vernon “Ice” Parris, il “resuscitato” di Detroit , ha colto il 12° successo
senza macchie, battendo Donnell Logan per ko al 1° round. Nei pesi massimi
Malcom Tann (23 vittorie e due sconfitte) dopo aver subito l’avvio di Wade Lewis
, ha approfittato del calo di questi per risalire la china e vincere ai punti in
6 rounds. Nei pesi medi Tyrone “Young Gun” Brunson ha corso il rischio di
infrangere il suo record di vittorie per ko al 1° round , quando il suo
avversario lamentando un dolore all’anca , stava per ottenere il no contest, ma
ha voluto continuare ed il “bomber” di Nord Filadelfia l’ha messo a terra pochi
secondi dopo e l’arbitro ha decretato il kot! Con questa vittoria sono 15 i “ ko”
alla prima ripresa di Tyrone! Pari in 6 rounds invece tra i supermedi Stephan
Pryor (figlio del grande Aaron…) e Jeffrey Osborne. Buon sangue…mente!
A Tokyo,
l’ex campione giapponese dei supergallo, Shoji Kimura (20 vittorie, 2
sconfitte ed un pari), ha battuto il connazionale Masaki Miya ( 16 vittorie ed
un pari) ai punti in 10 rounds con decisione unanime. Dopo le due recenti
sconfitte, Rimura aveva perso posizioni nel “ranking” mondiale, ma con l’imnbattuto
Miya ha mostrato una determinazione da “vecchi tempi”. Messo al tappeto nel
round iniziale , Miya non ha potuto scaricare la sua rabbia per la elusiva e
redditizia tattica di Rimura.
Secondo Gennarino, il medico di
servizio delle riunioni di Tokyo quando visita gli atleti e li trova in ottimo
stato è solito dire :
” Stai bene, hai proprio un bel colorito …giallo!”.
A
Bishek nel Kyrgyzstan,
il peso gallo Timur Shailezov ( 27 anni e 9 vittorie) è tornato in patria
dalla Russia ed ha ottenuto una vittoria a maggioranza ai punti in 10 rounds
per il titolo NABO, con il mancino Leon Moore, un pugile della Guyana (28 anni
, 17 vittorie di cui 16 prima del limite ed una sconfitta). Moore che ha un
altezza inusitata per un peso gallo ( è alto 1.73) è molto sfortunato nei
verdetti “fuori casa” e le sue due uniche sconfitte (con Irene Pacheco e ora con
Shailezov) hanno sempre lasciato strascichi e polemiche. In questo caso la
giuria era tutta kirghiza e malgrado ciò uno dei giudici ha visto il pari!
Al
Palladium di Genf in Svizzera,
ancora una buona prestazione per il peso leggero ruandese residente in Svizzera
, Patrick Kinigamazi
(24
anni e 5 vittorie), che ha battuto ai punti in 6 rounds Mickael Gommard. Nella
stessa serata vittoria con decisione a maggioranza per il superleggero Flavio
Torelli che ha superato Allam Abendi in 6 rounds.
Nella bellissima regione
portoghese dell’Algarve,
il russo-francese Leva Kirakosyan ha vinto il titolo europeo dei
superpiuma, battendo il portoghese Joao Bento. Match con Kirakosyan che attacca
e nel 3° round riesce anche a mettere al tappeto il portoghese che si rialza e
viene nuovamente colpito da Kirakosyan che viene poi “bloccato” dall’arbitro
Muratore prima che “completi” l’opera.
Kirakosyan ricorda con affetto la
sua infanzia quando il nonno russo lo prendeva da parte e gli raccontava le
favole.
Iniziavano tutte allo stesso modo :” C’era una vodka….”.
Al Pala Lagrange di Roma,
il supermedio italo-senegalese Mouhamed Ali Ndyae (11 vittorie di cui 7
prima del limite), ha aggiunto il titolo
IBF
internazionale a quello già in suo possesso del “Mediterraneo”, battendo ai
punti in 12 rounds il coriaceo e poco arrendevole bielorusso Sergey Khomitsky
(17 vittorie, 3 sconfitte ed un pari). Match tatticamente accorto da parte di
Ndyae che ha tenuto a bada con il suo sinistro l’aggressivo rivale, legittimando
la sua vittoria specialmente nel finale quando ha decisamente preso in mano le
redini del match mettendo a segno colpi efficaci che hanno fatto piegare le
ginocchia al rivale. Nei pesi welters, tra il delirio dei suoi supporters,
spettacolare vittoria per ko al 2° round di Daniele Petrucci (17 vittorie) sul
serbo Zoran Didanovic. La fine del match arriva sotto forma di un soporifero
gancio destro alla mascella. Prima sconfitta per ilsuperleggero Vittorio Oi ( 4
vittorie) che non è riuscito a venire a capo del rumeno George Lungu (una
vittoria ed una sconfitta) , perdendo nettamente ai punti in 4 rounds. Con un
“massaggio” sotto nel corso del 1° round , si è conclusa velocemente la “fatica”
del peso leggero Simone Califano (2 vittorie ed una sconfitta) sul bulgaro Vesko
Vassilev ( 6 vittorie, 23 sconfitte ed un pari).
Al
Palabianchi di Latina,
il superleggero Fedele Belusci (31 anni, 15 vittorie, 3 sconfitte e 3
pari), ha battuto ai punti in 12 rounds , con un’accorta condotta di gara, il
dominicano residente in Olanda Cristian Frias (30 anni, 20 vittorie di cui 16
prima del limite, una sconfitta e due pari). Il match era valido per il titolo
intercontinentale della IBF ed ha visto un Belusci più veloce imporre i suoi
colpi al più alto ma più lento avversario. Solo nel 5° round e nell’ultimo,
l’olandese è riuscito ad inquadrare il bersaglio, facendo intendere di avere la
capacità di chiudere il match; ma la determinazione di Belusci ha consentito
sorprese. Negli altri match da segnalare la vittoria del peso medio Simone
Cannelli ( 31 anni, 14 vittorie, 5 sconfitte ed un pari) che ha battuto il
36enne slovacco Robo Melo per abbandono al 5° round. Vittoria anche per il peso
welter Michele Mottolese (27 anni, 7 vittorie e 5 sconfitte) che ha battuto
Miro Kubik ai punti in 6 rounds. Per finire, vittoria sempre nei pesi medi per
Milan Morgan ( 28 anni e 5 vittorie) su Antal Kubischek ai punti in 6 rounds.
AMATEUR
Dopo uno stage congiunto ,
malgrado l’orario insolito
dettato dalle esigenze televisive ( ore 19.00 ) , un discreto successo di
pubblico ha premiato l’incontro tra le rappresentative dell’Italia e della
Romania che si e’ svolto a Ferrara . Presenti anche numerosi tifosi rumeni
residenti , attirati dal “ battage ” pubblicitario che aveva accompagnato la
presentazione della manifestazione nei giorni che hanno preceduto l’avvenimento
. Si comincia con
Alfonso Pinto che prende un po’
sottogamba il match con il promettente e giovane Constantin Paraschiv . Alla
fine il verdetto premia il nostro
rappresentante
, ma dai campioni e’ lecito aspettarsi sempre il massimo .
Nei pesi gallo
Daniele Limone , pur palesando i soliti limiti fisici offre una prova
piu’ che dignitosa , battendo un rivale ( Iulian Stan ) che mostra di saperci
fare . Ancora pesi gallo
con Vittorio Parrinello che offre una buona prestazione e batte con il suo gioco
di gambe e l’incrocio dei colpi il rumeno Veronel Tarau . Ottima la prova di
Alessio Di Savino nei pesi piuma che in virtu’ anche della maggior altezza ,
riesce a districarsi con intelligenza e padronanza , battendo il rumeno Mihai
Radu e fornendo una prestazione da incorniciare .
Nei pesi leggeri
, generosa e coraggiosa prova di Dario Vangeli ( al debutto nella senior… ) che
per due rounds riesce ad irretire il rumeno Adrian Alexandru , poi il rumeno fa
valere il peso dell’esperienza e si aggiudica il confronto .
Ancora pesi leggeri
con un Domenico Valentino sempre
piu’
sicuro
dei propri mezzi regala agli appassionati una prestazione di classe . Il rumeno
Marius Nicolescu non puo’ che inchinarsi di fronte al nostro portacolori che
riceve anche il premio del migliore in campo
. Nei superleggeri
Carmine Cirillo fornisce una buona prestazione , battendo il piu’ alto rumeno
Zafir Radu . Buona la prova del pugile campano che con i suoi spostamenti ed i
suoi ganci larghi si aggiudica il verdetto con un avversario non facile . Un
pari che equivale ad una vittoria quello tra i pesi
welters
Diego Di Luisa ed il titolato rumeno Ionut Gheorghe . Finalmente il napoletano ,
contro un avversario di caratura mondiale , ritrova quella determinazione che
gli consente di replicare colpo su colpo all’avversario . Una bella prospettiva
per il futuro di un pugile sul quale si appuntavano speranze ancora non
pienamente realizzate . Nei
pesi medi il rumeno Ronald
Gavril impone la sua prestanza fisica all’azzurro Ivano Del Monte che in questa
occasione ha un po’ difettato in convinzione .
Nei mediomassimi
, Alessandro Sinacore paga il prezzo dell’inesperienza sua e del direttore di
gara che non procede ad un conteggio protettivo , finendo ko con il forte
rumeno Constantin Bejenaru . Un vero peccato per Sinacore che , aveva disputato
una buona prima ripresa con l’aggressivo “ ospite ” . La giovane eta’ e la sua
determinazione fanno pero’ ben sperare per il futuro . Chiude la serata ,
nei pesi massimi
, Clemente Russo , cosi’ come l’aveva cominciata Alfonso Pinto !
L’azzurro vince su Petrisol Gananau , ma se la prende un po’ “ comoda ” .
Sul finire della serata
a dimostrazione che , “ la mamma dei cretini e’ sempre incinta ” e che
soprattutto non ha… patria ; c’e’ stato il lancio di una bottiglia nei confronti
dell’arbitro del match da parte di uno pseudo - tifoso che si trovava nel
settore riservato ai rumeni .
Una rappresentativa italiana
composta da 5 atleti juniores
, si e’ recata a Vilnius in Lituania dove ha partecipato al torneo Dan Pozniak.
Mancavano
i minimosca e si parte dai
mosca dove vince l’irlandese John Joe Nevin che batte tutti gli atleti lituani
iscritti alla competizione. Nevin comincia con Edgaras Isajevas , poi supera
Meinardas Smikas per 21 a 20 ( ma la vittoria è piu’ netta di quanto dica il
punteggio… ) ed in finale batte Elvadas Petrauskas ( che ha eliminato prima del
limite il francese Brahim Zendaoui ) per 29 a 25 .
Nei pesi gallo
e’ ancora un irlandese a salire sul podio ! Il peso gallo
Marc Mc Cullagh
batte il kazako Dauridinov , poi supera il lituano Zubrikovas ed in finale batte
l’interessante solovacco Tomas Vano per 27 a 13 . Nei pesi piuma c’e’ il primo
azzurro in gara : e’ il nostro Michele Poddighe che pero’ mostra una certa
inadeguatezza a competere con avversari molto piu’ prestanti sul piano fisico e
perde il confronto con il francese Jude Mamba . Il torneo viene dominato in
questa categoria dai francesi che portano due loro uomini in finale . Vince
Redouane Farhani che supera lo slovacco Nagy , il polacco Jania , il greco
Mirzaev
ed in finale il vincitore di Poddighe !
Nei pesi leggeri
vince l’irlandese
Anthony Cacace ,
figlio di un sorrentino che si e’
stabilito a Belfast nell’Irlanda del Nord .
Cacace batte nettamente i lituani Petrauskas e Kliucakas ed in finale supera
l’ottimo francese Imad Mansri per 31 a 21 . Elemento davvero interessante
questo Cacace ! Nei
superleggeri finalmente gli
“organizzatori ” sul podio . E’ il lituano Kejstutis Antanavicius che batte il
russo Stelmans ( i russi hanno partecipato con una squadra regionale… ) ,
l’italiano Mangiacapre ed in finale il greco Kirsadinis . Il lituano ha
affrontato Vincenzo Mangiacapre avendo sostenuto un match in meno , circostanza
di cui non ha tratto giovamento perche’ Mangiacapre che aveva all’attivo due
vittorie nette ( sul polacco Damian Jurewicz e sull’ukraino Mishin ) gli ha reso
la vita molto dura . Purtroppo ha influito sull’esito del match il tifo
caloroso per l’atleta di casa che ha ben disposto la giuria nei suoi confronti .
Così l’angolo azzurro , dopo un assurdo 9 a 0 a sfavore nel primo round , e’
stato costretto a cambiare tattica per cercare di recuperare la situazione .
Alla fine e’ passato il lituano con un 19 a 11 che presenta molte lacune nello
score assegnato all’italiano e troppa generosità in quello del lituano . Come
suole dirsi : ” Cambiano i suonatori ma la musica e’ sempre la stessa … . ” .
Nei pesi welters
, vince il forte irlandese Michael Collins che batte il greco Kimdzidis , il
lituano Dadelo ( RSC 2 ) , il francese Nordine Samoudi (RSCO 3 ) ed in finale il
bielorusso Vitaly Kuzmiruk per 25 a 20 . Sentiremo parlare in futuro di
questo Collins . Nei
pesi medi vince il russo
Ruslan Derbenev che batte il bielorusso Parominskiy , l’italiano Valentino
Manfredonia ed in finale il lituano Tutkus . Buona la prova del 17enne
Manfredonia che conquista il bronzo battendo il lituano Stepuro ed arrendendosi
alla maggior esperienza di Derbenev ( che ha poi vinto il torneo… ) solo nel
finale del match . Nei mediomassimi Gianluca Galli entra direttamente in
semifinale e batte l’estone Karlson . Incontra poi in finale il lituano
Sadovskis e conduce il match fino al 4° round quando un calo fisico , dovuto
probabilmente alle difficolta’ nel fare il peso , gli pregiudica il successo .
Un occasione persa ma anche un’esperienza preziosa se l’atleta capira’ gli
errori commessi . Finalmente il podio piu’ alto si colora d’azzurro ! Nei pesi
massimi Francesco Rossano si rende autore di una prestazione maiuscola e batte
prima il lituano Paulius Kasiulevichius per 18 a 13 e poi in finale l’irlandese
Con Sheehan : con il quale c’era un conto in sospeso per un verdetto non
proprio chiaro a suo favore nel Robin 2006 . Dopo un inizio favorevole
all’irlandese , l’italiano , ben catechizzato dall’angolo , trova la “ strada
” per il suo diretto destro e mette in difficolta’ l’avversario fino al punto
di farlo contare . Nelle ultime fasi del match l’atleta nostrano si limita a
controllare la situazione e mantiene l’esiguo vantaggio con un avversario non
facile . Nei supermassimi il lituano Kim Magdenko , direttamente in finale ,
batte il polacco Frydrych e si aggiudica il torneo .
Si è svolto A Barquismeto in
Venezuela il I°
torneo di qualificazione dei Giochi Panamericani . Molto interessanti le
indicazioni e solito dominio dei cubani che pur privi delle tre preziose pedine
“ scappate ” verso i dollari e gli euro ed imbottiti di “ giovani ” hanno
comunque portato a casa 8 qualificazioni senza perdere nessun incontro ! Buona
anche la prova dei venezuelani che hanno organizzato il torneo .
Nei minimosca
vince il cubano
Yampier Hernandez che in finale supera il venezuelano Kevin Betancourt . Nel
suo primo match Hernandez
aveva
dovuto battersi allo spasimo per aver ragione del promettente e giovanissimo
americano Luis Yanez ( 11 a 10 ) . In questa categoria , il portoricano dal nome
famoso ( Carlos Ortiz ) , dopo aver superato per RSCO al 2° round l’argentino
Lucas Navarro , ha dovuto poi disertare la semifinale con Betancourt per
infortunio . Nei pesi
mosca vince il giovane
cubano Yoandri
Salinas che in finale supera il messicano Braulio Avila ( 21 a 12 ) , ma il
match piu’ difficile lo sostiene con il 17enne americano Muhammad Qu’aid . Da
segnalare in questa categoria la vittoria del venezuelano Alexander Gueracuco
sul veloce mancino dominicano Juan Carlos Payano per 17 a 15 in un match di
grande intensita’ . Nei
pesi gallo , assente il
cubano Rigondeaux (
che si qualifichera’ poi a Buenos Aires… ) , e’ il venezuelano Hector
Manzanilla a vincere il torneo battendo nell’ordine il colombiano Carlos
Padilla ( ko al 2° round ) , Jose Pantaleon
del
Guatemala ( 13 – 7 ) ed in finale l’americano Roberto Marroquin ( RSCO 3 ) .
Manzanilla e’ un pugile dotato di grande tecnica .
Nei pesi piuma
e nei leggeri
doppietta cubana !
Nella categoria inferiore e’ del Torriente che sbaraglia il colombiano Miguel
Marriaga ( 20 a 13 ) , il venezuelano Franklin Manzanilla ( ko al 3° round ) ed
in finale Abner Cotto ( fratello di Miguel … ) per 17 a 5 . In precedenza
Cotto aveva battuto l’argentino Jesus Cuellar per 20 1 13 e l’americano Luis Del
Valle per 20 a 11 . Nella categoria superiore vince il cubano Yordenis Ugas che
batte l’americano Terrance Crawford ( 27 a 10 ) ed in finale il coraggioso
ecuadoriano Lisander Bolivar per 17 a 7.
Nei superleggeri
, vince l’argentino
Gumersindo Carrasco
che batte di stretta misura il portoricano Jonathan Gonzalez ( 12 a 11 ) ,
supera l’americano Karl Dargan per “ walk over ” ( l’americano si era
infortunato al braccio addirittura nelle qualificazioni USA …. ) ed in finale
batte il pugile locale Johnny Sanchez per 25 a 20 . Un pugile molto
interessante questo Gumersindo Carrasco a cui molti managers professionisti
argentini ( e non solo… ) fanno la corte .
Nei pesi welters
, vince il cubano
Erislandi Lara che mette in fila il pugile di Trinidad Kirt Blackwell ( 19 a 2
) , l’olimpico venezuelano Jean Carlos Prada ( 20 a 7 ) , l’argentino Diego
Chaves ( 17 a 4 ) ed in finale il forte americano Demetrius Andrade ( 9 a 4 )
. Il venezuelano Prada aveva battuto per 21 a 19 il forte pugile delle Bahamas
, Taureano Johnson con un verdetto abbastanza discutibile ( Prada aveva anche
subito un conteggio ! ) .
Nei pesi medi
facendo un favore ai venezuelani , i cubani non presentano il loro
rappresentante ed il paese organizzatore si afferma con Alfonso Blanco che
batte per 20 a 18 il messicano Marco Perriban ( che si qualifichera’ poi a
Buenos Aires battendo il cubano Correa ! ) , l’americano Shawn Porter ( 21 a 10
) ed in
finale l’argentino Ezequiel
Maderna ( vincitore del dominicano Argenis Nunez… ) per 18 a 5 .
Nei mediomassimi
torna il cubano e non
c’e’ trippa per gatti ! Vince Yusiel Napoles che batte per RSC al 1° round Luis
Rueda della Guyana , il portoricano Carlos Negron ( vincitore dell’americano
Cristopher Downs ) per forfait ed in finale il colombiano Eleider Alvarez per
17 a 11 . Nei pesi
massimi Cuba replica con
Osmay Acosta che batte il venezuelano Jose Payares per 10 a 4 , l’haitiano
Agustama per RSC al 1° round ed in finale l’americano Adam Willett con un
nettissimo 22 a 3 . Nei
supermassimi , i cubani
completano l’opera con Roberto Alfonso che batte il dominicano Amilcar Cabrera
per RSCH al 3° round , il colombiano Oscar Rivas ( vincitore dell’americano Mike
Wilson… ) per 21 a 12 ed in finale il venezuelano Johnny Molina ( vincitore del
portoricano Gerardo Bisbal … ) per forfait .
Ridiamo?
L’occasione fa l’uomo ladro
, ma è il partito che lo fa diventare …onorevole.
Gennarino
dispiaciuto
ci ha raccontato che il figlio ha
lasciato la sua “ragazza” perchè si “bucava”!
Poi però ha scoperto che era una
…bambola gonfiabile.
Secondo una statistica
le donne frigide vivono
più a lungo! …Secondo
noi è per il fatto che il tempo non …gli passa mai.
Comunque il sesso non è una cosa
importante ! Si può
vivere benissimo anche senza farne…Guardate voi…
Una domanda che è il sogno di molti
italiani della nostra
generazione: “Ma perché i Pooh non si sciolgono?”.
Per venire incontro ai bisogni
ed ai gusti del popolo iracheno, ad Hollywood stanno preparando due “serie”
televisive :
“Sex and Sciti” e “La Famiglia
Saddams”.
Notizie vere che fanno ridere o
piangere a seconda dei gusti. ( Stralcio dal Bollettino ADUC ) .
Con la sentenza 5837/07 la
Cassazione ha stabilito
che un'auto parcheggiata in un luogo privato e' sotto la totale responsabilita'
del parcheggiatore anche se ci sono cartelli che lo esimono. Solo se
l'automobilista firma una specifica liberatoria la responsabilita' non sara'
piu' del parcheggiatore.
Una curiosità
. Ma perché secondo i parcheggiatori paghiamo il parcheggio?
Eurostat:
19 Paesi su 27 hanno
aumentato le tasse Anche nel 2005, la maggioranza degli Stati Ue ha avuto la
mano pesante con i cittadini in fatto di imposte, contributi sociali e tributi
vari. Eurostat
segnala che dei 27 Paesi, ben 19
hanno aumentato le aliquote rispetto all'anno prima, 2 non le hanno toccate, e
solo 6 le hanno ridotte. L'Austria vanta la riduzione piu' consistente, con la
quota scesa dal 44,4% al 43,6%. Che resta pur sempre superiore alla media Ue
(40,8%).
Altro che DICO!
La Commissione Europea
procedera' contro il Governo polacco se questi approvera' il disegno di legge
che vorrebbe impedire l'insegnamento ai docenti dichiaratamente omosessuali. Lo
ha annunciato il portavoce di Giustizia e Sicurezza dell'esecutivo comunitario,
F.Roscam. "Verificheremo la compatibilita' della legge con la normativa
europea". In concreto: la legge dovra' adeguarsi alla Direttiva 2000/76 contro
la discriminazione.
Al contrario in Inghilterra.
Gli omosessuali possono avere minori in affidamento
Le agenzie cristiane che s'occupano
di adozioni di bambini non potranno piu' rifiutare d'assegnare minori ad
omosessuali. Merito del voto positivo della Camera dei Lord alla proposta del
Governo Blair (168 Si', 122 No). La Legge d'Uguaglianza, che entra in vigore in
aprile, proibisce infatti la discriminazione per motivi d'"orientamento
sessuale", sia in attivita' riguardanti servizi e beni d'ogni tipo sia nella
funzione pubblica.
GERMANIA
/ I mariti possono picchiare le
mogli, basta che seguano la legge coranica...Si discute del caso di un
magistrato cui e' stato sottratto un processo per errata applicazione della
legge. I fatti: il giudice (donna) doveva decidere in merito all'istanza di
divorzio presentata da una giovane per le continue violenze fisiche subite dal
marito. I coniugi sono marocchini, e la giudice ha ritenuto di non dover
concedere il divorzio in quanto la legge coranica ammette il trattamento
"ruvido" dei mariti.
FINLANDIA /
Panchine monoposto per evitare il contatto fisico nei parchi Segno dei tempi. Il
fastidio dei finlandesi per il contatto fisico con il prossimo si e' accentuato
a un punto tale, da indurre l'amministrazione di Helsinki a mettere nei parchi
pubblici tante panchine monoposto. Se il fenomeno e' comune in bus e
metropolitane, dove molti di noi evitano il contatto troppo ravvicinato con gli
estranei, nei giardini finlandesi nessuno s'azzardi a chiedere: "E' libero
questo posto?".
Ajo’! anche
questa volta abbiamo finito
ciao a tutti…
alla prossima
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