Le continue notizie su atleti
trovati positivi , ma
ancor piu’ i “ rimedi ” che si vorrebbero adottare , ci inducono a fare qualche
piccola riflessione sul flagello del secolo .
Ogni
uomo di buona volontà che ha amore e rispetto per il grande dono della vita e
quindi per la salute , singolarmente o ancora di più se ricopre un posto di
potere , non solo deve promuovere ciò che giova alla salute , ma non può che
condannare tutto ciò che può essere di danno .
Sappiamo tutti che lo
spaccio delle droghe nel mondo supera in valore lo stesso commercio del petrolio
. Cifre da capogiro e , se vogliamo, un bene organizzato esercito di mafia ,
banche corrotte e governi compiacenti .
Non è neppure una ragione di
giustizia combattere un male ( lo spaccio della droga… ) con un altro male : la
somministrazione della droga . Così come non si risolve questo terribile “
diluvio contemporaneo ” ( come ha definito la droga e l'AIDS un famoso virologo
… ) riempiendo le carceri di tossicodipendenti . Dovremmo ricordarci che non
sono le manette ai tossicodipendenti a vincere la droga . Si vincerà questo male
mettendo le manette alla…” voglia di droga ” . E' un discorso di prevenzione
che parte dalla domanda : " Perché ci si droga ? " Solo scoprendone i motivi …
si può proporre la terapia . Il più delle volte la voglia di droga viene dalla
mancanza di educazione al vero senso della vita , alla verità ed al bene. La “
voglia di droga ” nasce da una ricerca insensata del piacere e di tante altre
cose che sono le “ sbandate ” della vita . Una volta un ragazzo , un giovane
che proveniva dolorosamente dalla esperienza della droga mi raccontò : " Parlate
e parlate e non sapete che cosa voglia dire entrare nel tunnel della
tossicodipendenza . Voi non conoscete che volto terribile ha quella corsa alla
morte . Non conoscete la sofferenza il martirio che si impone alla famiglia ed
ai propri cari. Vi limitate a schivare i tossicodipendenti e vi barricate nelle
case per non avere la triste possibilità di essere aggrediti per avere soldi .
Non vi chiedete probabilmente neppure cosa si provi nel dovere svendere la
propria dignità , abbassarsi a tutto , per soddisfare la sete di droga che è
una morsa che non ti da pace se non la soddisfi . Ma cosa fate realmente
perché noi giovani non entriamo in questo tunnel ? Non avete capito che alla
droga ci si oppone con una sola arma invisibile e potente che si chiama Fede .
Io l'ho capito e l'ho conosciuta , magari tardi … ma finalmente ora vivo ! "
.
Come disse un grande Papa …
coraggio e “ damose da fa ” !
Arriva
dall’Africa il “ pericolo ” per Cammarelle ed i supermssimi olimpici ?.
A Lugogo in Uganda , durante le
selezioni nazionali , momenti di tensione e paura quando il supermassimo
Charles Mwanga , un terribile picchiatore , ha messo knock out
Michael Sekabembe dopo un minuto di combattimento , causando panico ed
apprensione tra i presenti .
Ammutoliti gli spettatori per la
drammaticita’ del fuori combattimento e preoccupati per le conseguenze che il
colpo ( un gancio sinistro alla mascella… ) aveva avuto su Sekabembe che e’
stramazzato a terra e non dava segno di riprendersi . Immediatamente sono
intervenuti i sanitari di servizio che hanno prestato le prime cure al ragazzo
che si e’ ripreso solo dopo alcuni minuti . “ Dopo averlo studiato durante gli
allenamenti ho capito quale era il suo lato debole ” ha detto il 27enne Mwanga
che viene da Lukanga . Il selezionatore nazionale Dick Katende , ex pugile
professionista e’ su di giri quando parla di lui : ” E’ un talento raro !
Difficilmente si puo’ trovare in questa categoria un uomo con questa velocita’ ,
questa potenza e questa scelta di tempo ! Senza contare che ha il dono di
apprendere subito ! ” . La selezione nazionale serviva per formare il team che
tentera’ le qualificazioni olimpiche attraverso i vari tornei di avvicinamento
al grande evento . Un po’ di luce e di speranza dopo le traversie e le beghe
politiche degli ultimi anni che hanno bloccato per mesi le attivita’
pugilistiche in Uganda . Nella stessa serata c’e’ stato un altro pesante ko ,
subito dal peso welter Charles Mulindwa , figlio di un ex peso massimo , Peter
Koza Mulindwa che negli anni 80 si esibi’ anche in Italia sotto la guida del “
dottore della bibbia del pugilato ” Giuseppe Ballarati . A mettere ko il giovane
Charles e’ stato un altro forte elemento venuto da Lukanga , Mohamed Batantu .
Meditate gente … meditate
Il II° torneo di qualificazione
per i giochi Panamericani
, si e’ svolto a Buenos Aires ed ha visto molte conferme ma anche alcune grosse
sorprese . Presente una forte squadra cubana che aveva nel peso gallo Guillermo
Rigondeaux la sua punta di diamante .
Nei minimosca
vince l’ecuadoreno Patricio Calero che batte in finale il dominicano Winston
Mendez per 18 a 8 . In precedenza Calero aveva battuto il pugile di casa
Oscar
Martinez per 25 a 3 ed il messicano Odilon Zaleta Reyes che non si era
presentato per l’infortunio alla mano subito nel vittorioso match con Nelson
Corona . Deludente il decantato americano Luis Yanez eliminato in semifinale dal
dominicano. Nei pesi mosca
molti elementi interessanti e da tenere in considerazione.
Vince tra i fischi il “ classico ” dominicano Juan Carlos Payano che batte in
finale ( dopo essere finito due volte al tappeto… ) il picchiatore portoricano
Mc William Arroyo ( 18 a 18 e 67 a 63 ) . Payano aveva anche superato
l’argentino Lucas Navarro per outscore al 2° round e per 30 a 15 ed il
fortissimo americano Muhammad Qa’id ( un ragazzo di 17 anni veramente forte !
) . Arroyo ( che ha un fratello-gemello… ) aveva ben impressionato battendo sia
il colombiano William Urina che il venezuelano Guarecuco per outscore .
Una “ passeggiata ” regale quella
di Guillermo Rigondeaux nei pesi gallo !
L’oro olimpico ha battuto il canadese Isho Shiba ( che ha innestato la
retromarcia per tutto il match… ) per 8 a 2 , l’ecuadoregno Erick Bonne per 10 a
0 , il colombiano Ramiro Rojas per 15 a 7 ed in finale il dominicano Claudio
Marrero che si e’ ritirato nel 4° round .
Nei pesi piuma
vince il messicano Francisco Vargas che batte in finale il peruviano Carlos
Zambrano ( vincitore dell’argentino campione sudamericano Cuellar e del cileno
Moreno-Alonso ) per forfait ( distorsione al gomito… ) . Vargas aveva anche
battuto il colombiano Miguel Marriaga ( 38 a 25 ) , l’ecuadoriano Manuel Diaz
per RSCO ed il dominicano Roberto Navarro per abbandono al 3° round . Un vero
peccato che sia venuto a
mancare
il match di finale perche sia Vargas ( un guerriero… ) che Zambrano ( che si e’
allenato a Cuba… ) , avevano ben impressionato e promettevano una grande finale
. Nei pesi leggeri
vince il colombiano Darley Perez sul dominicano Jonathan Batista per 16 a 12 ,
ma grande impressione ha destato il canadese Ibrahim Kamal ( eliminato da
Batista … ) nel superare per 20 a 11 l’argentino Luis Rueda .
Nei superleggeri
vince il cubano Inocente Fiss che batte il canadese Kevin Bizier per 24 a
11 , Hernandez Torres per 21 a 7 ed in una finale palpitante il 17enne
portoricano Jonathan Gonzalez per 18 a 16. Gonzalez ( che aveva disputato
un’altra guerra con il colombiano Jose Mosquera … ) ha perso solo per
inesperienza , ma con i suoi ganci ha messo spesso alla frusta il cubano .
Nei pesi welters
prima grossa sorpresa con il fortissimo messicano Anthony Mosquera ( ma e’ di
Los Angeles e potreste vederlo con i colori USA … ) che ha battuto il dominicano
Juan Fernandez per 30 a 17 ed in finale ha costretto al ritiro nel 2° round il
venezuelano olimpico ad Atene , Juan Carlos Prada ( a sua volta vincitore del
forte ed esperto canadese Adam Trupish che però l’ha messo in difficolta’ un
paio di volte… ) .
Segnatevi il nome di Anthony
Mosquera
( a destra della foto )
perche’ e’ davvero un elemento
interessante ! Nei pesi medi
la “sorpresa ” del torneo ! Vince il messicano Marco Antonio Periban un
autentico ed incredibile “ guerriero azteco ” . Periban ha battuto il canadese
Francio Ntetu per 25 a 11 e poi ha compiuto il suo capolavoro con il campione
del mondo il cubano Emilio Correa . Un match straordinario che forse Periban non
aveva vinto , ma essendo finito molto vicino al “ mostro ” ha ricevuto quel
pizzico di aiuto che premia gli audaci ( 30 a 30 e poi 111 a 108 ! ) . Periban
ha avanzato e scaricato i suoi colpi , subendone tanti ma non mollando mai la
presa . In finale il messicano ha battuto Clarence Joseph delle Isole Vergini
per 39 a 22 . Nel 2004 il
messicano fu battuto abbastanza agevolmente nella Copa Indipendencia di Santo
Domingo da Mohamed Ali Ndyae il toscano-senegalese di Davide Boccioni .
Nei mediomassimi
vince l’americano Christoper Downs che abbiamo visto anche a Porto Torres .
Downs supera Luis Reda Leon per outscore al 3° round , l’ecuadoregno Julio
Castillo per arresto dell’arbitro al 2° round ed in finale Shawn Terry Cox delle
Barbados per 12 a 5 . Nei
pesi massimi in futuro
bisognera’ tener conto del venezuelano Jose Payares ! Pugile forte e dotato di
discreta potenza , il venezuelano ha battuto Evan Nedd di Aruba per arresto
dell’arbitro al 2° round ( dopo due perfetti ganci sinistri … ) . Ha poi
riservato la stessa sorte al brasiliano Emmanuel Anderson ed in finale ha
superato il canadese Sebastien Lalumiere per 20 a 5 . Per finire abbiamo
nei supermassimi
la vittoria dell’acerbo ma forte canadese Didier Bence (uno che si allena con i
professionisti Bergeron e Diaconu ! ) . Bence ha battuto per arresto del
combattimento alla seconda ripresa il dominicano Cristian Cabrera ed in finale
il piu’ esperto ma lento e pachidermico americano Mike Wilson ( surclassato da
Cammarelle … ) per 13 a10 ! Possibile che negli USA non ci sia un peso
massimo migliore di questo?
Sul ring dell’Home Depot Center
di Carson in California,
il messicano Rafael Marquez (31 anni, 37 vittorie di cui 33 prima del
limite e 3
sconfitte),
campione dei pesi gallo per l’IBF ha tolto il titolo della WBC dei supergallo al
connazionale Israel Vasquez (29 anni, 41 vittorie di cui 31 prima del limite e 4
sconfitte), battendolo per abbandono all’8° round. Una soluzione che ha
lasciato interdetti per le aspettative riposte nel match e per le qualità di
guerriero riconosciute a Vasquez. Il pugile che era stato competitivo fino a
quel momento, ha detto di essersi rotto il naso , mentre Freddy Roach il suo
allenatore, nel tentativo di difendere la “reputazione” di Vasquez, aveva detto
che la decisione di “ritirarsi” era stata presa da lui. Come ha sottolineato il
giornalista Zachary Levin, stavolta “superman” (Vasquez) ha incontrato la
…”kriptonite” (Marquez). Il match vede subito Marquez “caricare” i colpi ed
aggiudicarsi i primi rounds. Nel 3° round un colpo veloce di Vasquez che, è
solitamente lento a carburare, sorprende Marquez che finisce al tappeto (Marquez
è piuttosto “sensibile” di mascella…), si rialza al “3”e mostra tutto il suo
enorme coraggio, attaccando con determinazione ed aggiudicandosi la seconda
parte della ripresa ( anche se perde il round per l’atterramento…). Dopo un
quarto round per Marquez , i due nel 5° si danno grande e brutale battaglia,
facendo esclamare al commentatore televisivo :” Qualcosa di speciale sta
accadendo, ci troviamo di fronte ad un nuovo Castillo-Corrales!”. Proprio in
questo round, dopo un paio di duri colpi, Vasquez si ferma alla corde lamentando
dolore al naso. Il sesto round è per Vasquez anche se Marquez piazza altri due
colpi pesanti. Nel 7° round, Roach implora il suo pugile di colpire al corpo,
ma è ancora una volta un uppercut al volto che “ferma” l’azione di Marquez.
Tornato all’angolo, Vasquez respira a bocca aperta lamentandosi con l’angolo e
chiudendo di lì a poco il match. “Non potevo respirare dal naso e per poter
respirare con la bocca ho preso troppi colpi per questo motivo!”, ha detto
Vasqyuez per giustificare l’abbandono. Vasquez era in vantaggio al momento del
ritiro per almeno due giudici. “Mi sono stupito quando ha abbandonato, perché mi
ha attaccato a fondo! Colpisce duro ed è la prima volta che vado giù con un
simile colpo. E’ un grande campione e merita la rivincita!”, ha detto
Marquez
che ora ha solo l’imbarazzo della scelta per decidere se arrivare addirittura
nei piuma o trovare avversari tra i gallo ed i supergallo! Dramma invece nel
campionato IBF dei pesi mosca che vedeva l’armeno-australiano
Vic Darchinian
(31 anni, 28 vittorie di cui 22 prima del limite) difendere per la sesta volta
la sua corona dall’assalto del messicano Victor Burgos (32 anni, 39 vittorie di
cui 23 prima del limite, 15 sconfitte e 3 pari), battuto per kot al 12° round.
Fin dall’inizio, Darchinian ha attaccato con brutalità e continuità il suo
avversario, non concedendogli mai tregua. Nel secondo round Burgos finisce al
tappeto per un gancio al corpo. Il messicano si rialza ma il suo match è un
autentico calvario, con colpi potenti e determinanti che arrivano e si fanno
sempre più pesanti ripresa dopo ripresa. Una cosa impressionante. Finalmente
nel 12° round l’arbitro del match ( ci pesa definirlo in tal modo…) John Schorle
decide che è arrivato il momento di giustificare la sua presenza ed interrompe
il match (peraltro l’ha fatto quando non c’erano stati colpi significativi…).
Darchinian che per la prima volta è arrivato alla 12^ ripresa ha dichiarato:
“Non riuscivo a capacitarmi di come facesse a resistere a tutti quei colpi e
per tutto quel tempo!”. Burgos completamente esausto e provato dai colpi viene
portato via dal ring in barella. Il medico della riunione Paul Wallace dichiara
:” Anche se era lucido e rispondeva alle domande, ho ritenuto prudente
ospedalizzarlo perché ha ricevuto troppi colpi !”. Magari pretende pure i
ringraziamenti il “dottore”, ma varrebbe la pena di essere lì per chiedergli :”E
tu che ci stavi a fare a bordo ring? Perchè non hai fatto interrompere il match
prima ?”. Un biasimo anche agli uomini d’angolo del messicano che oltre ad
indicargli una “tattica” errata (il messicano che è stato campione dei minimosca
è alto quanto l’attore Danny De Vito e non poteva competere a “distanza” con
Darchinian…) dovrebbero essere sospesi per un tempo illimitato per non essere
intervenuti. Questo è uno sport che può sopravvivere solo se si osservano
rigorosamente certe regole. La prima in assoluta è la salute dell’atleta. Gli
ufficiali di gara e gli addetti ai lavori hanno l’obbligo di non metterla in
pericolo per il così detto “spettacolo”. Ci auguriamo che quel “signore”
insieme a chi l’ha designato chiuda per sempre la sua carriera così come ha
probabilmente fatto il “povero” Burgos. Il povero pugile messicano aggravatosi
dopo il ricovero, ha combattuto tra la vita e la morte dopo aver subito un
intervento al cervello.Solo dopo una decina di giorni i sanitari hanno parlato
di piccoli progressi e di leggero ottimismo. Per quanto concerne gli altri
matches in programma, da segnalare che il match tra il peso mosca Manuel Roman
(9 vittorie e due pari) e Ernest Marquez, è finito al primo round per uno
scontro fortuito di teste che ha impedito a Marquez di continuare. Nei
superleggeri, il messicano Antonio De Marco (12 vittorie di cui 10 prima del
limite, una sconfitta ed un pari), ha battuto Raymundo Gonzalez per kot al 2°
round dopo averlo messo al tappeto due volte. Nei supergallo Jose Beranza (30
vittorie di cui 25 prima del limite, 9 sconfitte e due pari), ha battuto Vernie
Torres (27 vittorie e 9 sconfitte) ai punti in 6 rounds. Torres fino a qualche
tempo fa era al primo posto nelle classifiche WBO. Nei pesi medi Esau Herrera
(15 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto ai punti in 8 rounds il brasiliano
Cleiton Conceicao (10 vittorie , 3 sconfitte e due pari) olimpico di Atene.
Il 35enne Rafael Ruelas ex campione
IBF dei pesi leggeri, ha corso insieme al fratello Francisco Javier la maratona
di Los Angeles. Ruelas ha sottolineato che corre per raccogliere fondi per
opere di carità e che conta di correre per tanti anni!
Il portoricano Miguel Cotto
(26 anni, 29 vittorie di cui 24 prima del limite), ha conservato il titolo WBA
dei pesi welters battendo il turco-tedesco Oktay Urkal (37 anni, 38 vittorie e 4
sconfitte) per getto dell’asciugamano all’11° round al Coliseum Roberto Clemente
di San Juan in
Portorico.
Il match ha visto due “stili” contrapposti, con Cotto che si fa valere con i
suoi potenti colpi al corpo e con Urkal che cerca di metterla sul piano
“tecnico”. Cotto si aggiudica il vantaggio inizialmente grazie al poderoso
lavoro al corpo , ma poi il tedesco (a cui difetta terribilmente la potenza…)
rientra nel match. A questo punto interviene l’arbitro (Luis Pabon) che comincia
a prendere di mira Urkal infliggendogli due richiami per testa pericolosa nel 7°
ed 11 round, provocando, nel secondo caso, il “polemico” getto dell’asciugamano
da parte di Ulli Wegner allenatore di Urkal. “Con questo arbitro il mio pugile
non aveva speranza…”,ha detto Wegner che ha sottolineato il differente
trattamento riservato a Cotto da parte del terzo uomo. Da parte sua Urkal che,
in quel momento sembrava più motivato del rivale e non stava subendo punizioni
sfoggiando una magnifica condizione atletica che gli aveva consentito di
assorbire tutte le mazzate del portoricano : ha fatto chiaramente intendere di
non essere d’accordo con la decisione del suo angolo. Prossimo impegno di Cotto
contro l’americano Zab Judah al Madison Square Garden. Nei pesi supermedi, il
colombiano Edison Miranda (26 anni, 28 vittorie di cui 24 prima del limite ed
una sconfitta), ha battuto Allan Green (27 anni, 23 vittorie di cui 16 prima del
limite) ai punti in 10 riprese. Per sette rounds, l’imbattuto Green è stato una
mezza delusione, facendosi “aggredire” da Miranda senza attaccare a sua volta
come tutti si aspettavano. Nel 8° round pero improvvisamente le cose cambiano e
Green piazza un gancio sinistro che
mette
al tappeto il colombiano. Green si galvanizza e rientrando lancia un “posso
farcela” al suo angolo. Miranda però non è dello stesso avviso ed animato
dalla stessa ” furia” che “possedeva” il giovane Roberto Duran…colpisce Green
con una combinazione destro-uppercut “sentito” da Green che sul finire del
round subisce un gancio sinistro sul quale sbanda vistosamente. Nel 10 round
Green viene di nuovo attaccato da Miranda che lo spedisce due volte al tappeto
tra l’entusiasmo dei portoricani (Miranda è di casa perchè si allena in
Portorico…). Alla fine verdetto netto a favore di Miranda con punteggi che non
ammettono discussioni : 97 a 90, 96 a 91, 96 a 91. Nei superpiuma, il 23enne
portoricano Juan Manuel
Lopez (16 vittorie di
cui 14 prima del limite), ha mostrato a tutti perché è considerato uno dei
migliori talenti in circolazione. Lopez ha messo al tappeto il dominicano Juan
Leivi Brea con un gancio destro nel mezzo del primo round. Brea si è rialzato ma
è stato nuovamente spedito al tappeto da un forte e pesante sinistro. Nel
secondo round Lopez ha subito “ braccato” il rivale per chiudere il match, ma è
intervenuto quasi subito l’arbitro che ha fermato il combattimento salvando Brea.
“Sono pronto per una chance mondiale che potrebbe arrivare sul finire dell’anno
oppure all’inizio dell’anno prossimo!”, ha detto Lopez. Nei supergallo un altro
componente del “clan” Cotto suscita l’entusiasmo dei presenti. Si tratta di
Jesus Rojas (6 vittorie di cui 5 prima del limite) che sfoderando un sinistro di
“livello mondiale”, batte nettamente ai punti in 6 rounds Enrique Quevedo.
Ancora un ko subito dal superwelter turco-kazako Nurhan Suleymanoglu che viene
fulminato nel 2° round dal nicaraguense Jose Varela (20 vittorie di cui 12 prima
del limite e due sconfitte). Suleymanoglu, dopo un brillante e “protetto”
periodo dilettantistico sta spendendo malamente gli spiccioli di una carriera
professionistica che non è riuscita a decollare. Debutto fulminante per Luis
Cruz nei pesi piuma con un ko al 1° round su Luis Gonzalez. Anche Cruz è un
prodotto della scuderia “Cotto”. Buona anche la prestazione del talentuoso
dominicano Argenis Mendez (20 anni, e 4 vittorie) che ha liquidato Oscr Gonzalez
in un sol round dopo avergli inflitto anche un subitaneo atterramento. Nei pesi
piuma c’è stato il debutto di una stella del dilettantismo portoricano, Hector
Marengo che ha battuto in 4 rounds Luis Sein dominando il confronto.
A Biarritz nei Pirenei francesi, il
peso gallo Karim Quibir Lopez (31 vittorie di cui 21 prima del limite, 2
sconfitte ed un pari), ha conquistato la corona dell’Unione Europea, battendo ai
punti i 12 rounds il francese Jean Marie Codet (16 viottorie, 18 sconfitte e 5
pari).
Il bielorusso-tedesco Robert
Stieglitz che chiuse
il 2005 battendo prima del limite il colombiano
Alejandro Berrio,
ha passato tutto il 2006 aspettando inutilmente che Joe Calzaghe si decidesse a
dargli una chance. Nel 2006 Stieglitz disputò solo un match di ordinaria
amministrazione
mettendo ko Eric Howard. Al contrario Berrio si allenava da circa sei mesi ed
era rientrato in gioco battendo Yousef Mack. Lasciato vacante il titolo IBF da
Calzaghe, i tedeschi hanno ingaggiato il colombiano per incoronare il loro
Robert, ma a Rostok (Germania) c’è stata la grossa sorpresa! Infatti il
colombiano Alejandro Berrio (30 anni, 26 vittorie di cui 25
prima
del limite e 4 sconfitte) ha battuto il tedesco Robert Stieglitz (25 anni, 29
vittorie di cui 19 prima del limite) per kot al 3° round. Più veloce il tedesco
che, memore del precedente match, si è avvantaggiato nei primi due rounds
toccando ripetutamente il colombiano anche in modo abbastanza efficace, ma
abbassando pericolosamente il suo sinistro. Berrio che stavolta aveva dalla sua
la determinazione data dalla consapevolezza che quella era un’opportunità troppo
ghiotta per lasciarsela sfuggire ed aiutato anche dalle “falle” nella difesa di
Stieglitz; nel terzo round è partito all’assalto con colpi finalmente esplosivi
ed ha infilato il suo destro al corpo proprio durante un attacco di Stieglitz
mettendolo così due volte al tappeto. Nella seconda occasione l’arbitro
(Remigio Ruggeri), anche lui “sorpreso” dall’epilogo favorevole al colombiano,
ha cercato di “prendere tempo” ma Stieglitz ormai non era più in grado di
continuare ed il match veniva fermato. Nei pesi medi Sebastian Sylvester (25
vittorie e due sconfitte), ha battuto per kot al 12° round il coraggioso Alessio
Furlan (18 vittorie, 8 sconfitte e 5 pari). Sylvester ha controllato buona parte
del match e nel 6° round ha anche messo al tappeto l’italiano che dando grande
dimostrazione di cuore e coraggio, si è rialzato ed ha resistito al tedesco.
Sylvester nel 12° round l’ha ancora pesantemente provato, ma stavolta è
intervenuto l’arbitro Talon a liberare il tedesco dall’”abbraccio” di Furlan
che, neanche stavolta voleva cedere, dichiarandolo vincitore. Ancora una
convincente prova del campione olimpico il peso massimo russo Alexander
Povetkin (27anni, alto 1.88, 11 vittorie di cui 9 prima del limite). Stavolta a
cedere sotto le mazzate di Povetkin è stato il 34enne americano David Bostice
(37 vittorie, 12 sconfitte ed un pari). L’epilogo nel secondo round quando
l’americano più alto (1.96) abbandonato sulle corde non rispondeva più agli
attacchi di Povetkin che prima aveva compiuto una devastante opera di
demolizione. Sempre nei pesi massimi, da segnalare la vittoria di Timo Hoffmann
(36 vittorie, 4 sconfitte ed un pari) che ha battuto con uno spettacolare ko
alla 4^ ripresa il rumeno residente in Italia, Konstantin Onofrei (19 vittorie e
4 sconfitte). Si continua con i pesi massimi e si registra la vittoria di Rene
Dettweiller (19 vittorie ed una sconfitta) che batte per ferita al 4° round il
mestierante Tipton Walzer, palesando la solita mancanza di potenza.Sempre
massimi con Daniel Jonak (12 vittorie di cui 9 prima del limite) che
contrariamente al suo costume è costretto ad arrivare alla fine delle sei
riprese per aver ragione ai punti di Janis Chernouskis. Nei massimi leggeri
Alexander Frenkel (6 vittorie di cui 5 prima del limite) mette due volte al
tappeto Remigio Ziausys nel secondo round e chiude il match. Facile invece il
successo del peso medio Thomas Trolenberg (10 vittorie) che regola in 6 rounds
il modesto Sandris Tomson. Nei supermedi Karo Murat (7 vittorie di cui 5 prima
del limite), batte Pavel Lotah ai punti in 6 rounds.Per finire nei mediomassimi,
c’è l’esordio di Vladimir Povetkin fratello di Alexander che batte ai punti in 4
rounds il 40enne Maiala Mungi.
In
Indonesia a Senayan (Central Jakarta),
Chris John (39 vittorie di cui 20 prima del limite ed un pari), ha
vittoriosamente difeso il titolo WBA dei pesi piuma , ottenendo un convincente
successo ai punti in 12 rounds sul messicano Jose “Cheo” Rojas (23 vittorie, 6
sconfitte ed un pari). John ha messo due volte al tappeto Rojas nel corso del
match (2^ e 4^ ripresa), imponendosi
largamente
nel punteggio.
A Tampa in Florida,
eliminatoria per il titolo IBF dei leggeri tra gli americani Nate Campbell
(30 vittorie di cui 24 prima del limite, 5 sconfitte ed un pari) e Ricky Quiles
(38 vittorie , 8 sconfitte e 3 pari). Campbell parte veloce e con i suoi veloci
“uno-due” , mantiene costantemente l’iniziativa per tutto il match. In alcune
occasioni nella fase centrale del match Quiles riesce a chiudere all’angolo
Campbell che però ha sempre l’ultima risposta! Dal 9° round Campbell riacquista
la sua velocità e l’ultimo round con Quiles che, finisce anche al tappeto, è un
autentico calvario per lui. Nei pesi medi “sorpresa” per l’imbattuto Sam Miller
(16 vittorie di cui 13 prima del limite) che viene battuto ai punti in 8 rounds
dal pugile locale Darrell Woods (26 vittorie e 10 sconfitte) in un match molto
eccitante e ricco di fasi alterne. Dopo un inizio veemente di Miller, c’è il
ritorno di Woods che mette una prima volta al tappeto il rivale nel 2° round e
ce lo rispedisce all’inizio del 3°! Miller si rialza ed a sua volta porta dei
ganci molto pesanti al corpo. Woods cerca di controllare il match con il
sinistro, mente Miller cerca di “salvare” il verdetto, ma incappa in un richiamo
ufficiale per trattenute. Nel finale Woods cerca di trovare il “colpo della
domenica” ma Woods si “copre” bene. Nei pesi massimi Nicholas Iannuzzi (2
vittorie) ha battuto ai punti in 4 rounds Lamar Davis. Nei superleggeri il
cubano Richard Abril (8 vittorie ed un pari) ha battuto in modo controverso
Derrick Samuels che andato al tappeto nel primo round e rialzatosi prontamente
è stato però fermato dall’arbitro in un eccesso di prudenza.
Al
New Alhambra di Filadelfia,
il superleggero messicano Enrique Colin (22 vittorie, 3 sconfitte e 3
pari) ha battuto con decisione a maggioranza in 10 rounds Mike “No Joke”
Stewart (41 vittorie, 6sconfitte e due pari). Ma il pugile che ha calamitato
l’interesse generale è stato il peso gallo messicano Abner Mares (11 vittorie di
cui 7 prima del limite), che ha battuto il filippino Robert Allanic (15 vittorie
e 3 sconfitte). Mares, campione mondiale cadetti a Bucarest ed olimpico ad
Atene , è un pugile dotato di grande talento ed ha dato una dimostrazione di
belle qualità, investendo il combattivo e mai domo filippino con serie di colpi
precise e veloci. Mares dotato di maggior potenza, ha aperto una ferita
all’occhio di Allanic , continuando a tormentarla finchè, nell’ottavo round,
il medico ha fermato il filippino! Sempre nei superleggeri da segnalare la
brillante prestazione del promettente 23enne Mike Jones (7 vittorie tutte prima
del limite) che ha messo ko in due rounds il veterano Francisco Maldonado.
A
Cuxhaven vicino Amburgo,
il mediomassimo polacco Aleksy Kuzmieski (11 vittorie ), ha dominato il
confronto che lo vedeva opposto a Karima Bennama battendolo nettamente ai punti
in 8 rounds. Match nel quale il polacco “senza potenza” ha primeggiato contro
un Bennama tutto teso a difendersi. Il match clou ha visto il supermedio
Denis Inkin (29 anni, 30 vittorie di cui 23 prima del limite), battere per
ko al 7° round il sudafricano Emmanuel Duma che per 6 rounds è riuscito ad
eludere l’avanzata del “robot” russo. Nei pesi welters, il tedesco Maurice
Weber (8 vittorie ed un pari) ha battuto ai punti in 6 rounds il francese
Gabriel Lecrosnier. Nei pesi medi il 27enne Khoren Gevor ( 26 vittorie di cui 15
prima del limite e due sconfitte) ha dominato il confronto con Edison Francisco
Guedes battendolo per kot al 6° round. Questo match ha visto come protagonista
l’arbitro che ha inflitto un conteggio a Guedes su un colpo sotto di Gevor senza
ammonirlo e successivamente ammonire invece Gevor dopo un conteggio inflitto a
Guedes su un colpo regolare! Ancora un peso medio con Lukas Wilaschek (16
vittorie), ex olimpico ad Atene che batte ai punti in 8 rounds il sudafricano
Andile Tshongolo in un match a senso unico. Ancora una straordinaria prova per
il massimo leggero russo Alexander Alekseev (25anni, 9 vittorie di cui 8 prima
del limite). Stavolta a chiudere il match nel primo round è stato l’esperto
nicaraguese Henry Saenz, finito tre volte a terra per colpi al corpo. Altra
promessa è il kazako Gennadi Golovkin (7 vittorie) che strapazza il 36enne Simon
Mokoena fino al punto da indurre l’arbitro a fermare il match nel 6° round.
Interessante anche l’esibizione del supermedio Eduard Gutknecht (6 vittorie) che
batte Gabor Zsalek per ko nel 2° round.
Dopo l’imbarazzante esibizione
con Jorge Arce (scappò per tutto il match….) trasmessa anche dalle telecamere
HBO, è tornato sul ring l’argentino Julio Ler (24 vittorie di cui 14
prima del limite e due sconfitte) che nel super Domo Orfeo di Cordoba ha
battuto ai punti in 10 rounds Jose Bernal per la corona Federlatina della WBA.
Match a senso unico per l’argentino che nell’8° round ha anche messo al tappeto
il rivale.
A Dagenham in Inghilterra,
con una condotta di gara volitiva e determinata, il sardo Simone Maludrottu
(28 anni, 25 vittorie ed una sconfitta) , ha difeso per la 7^ volta il suo
titolo europeo dei pesi gallo, battendo ai punti in 12 rounds il coloured
britannico
Ian
Napa (29 anni, 13 vittorie e 5 sconfitte). Molto più forte fisicamente ed anche
più alto di dieci centimetri, Maludrottu, ha sempre anticipato Napa (che è
un peso mosca naturale nativo dello Zimbabwe), vanificando gli attacchi
dell’inglese con la sua maggior mobilità ed uscendo sempre vincitore dagli
scambi. Match molto corretto nel quale l’arbitro è intervenuto due volte per
ammonire Napa per un colpo basso ed una testa pericolosa. Gli inglesi hanno
detto che Maludrottu non è niente di eccezionale, ma fa bene le “cose normali”
(te pare poco…?). La riunione organizzata da Frank Maloney prevedeva
l’effettuazione di ben 12 matches. Vi diamo quelli più significativi. Nei
superwelters, Jamie Moore (28 anni, 26 vittorie di cui 18 prima del limite e 3
sconfitte) ha battuto ai punti in 8 rounds, senza particolarmente impressionare
i presenti, il rumeno Mugurel Sebe. Moore era reduce da un intervento al gomito.
Nei pesi welters, un puglie da “tener
d’occhio”!
Si tratta del nigeriano Ajose Olusegun (27 anni, 19 vittorie di cui 10 prima del
limite) che ha battuto l’ukraino Vladimir Khodokovsky ai punti in 6 rounds ,
vincendo tutti i rounds. Il mestiere dell’ukraino ha però impedito al nigeriano
di brillare ed impressionare così come fece l’anno scorso, quando mise ko il
namimbiano Ali Nuumbembe. Nei mediomamassimi ,
Tony Oakey
(31 anni, 23 vittorie e due sconfitte) ha preparato il prossimo match con Peter
Oboh, battendo nettamente ai punti in 6 rounds il croato Josip Jalusic. Nei
mediomassimi ci sono pochi dubbi che sia …”nata una stella”! Ancora una bella
prestazione del nigeriano Tony Salem (3 vittorie) che mette ko in 53 secondi
Nicky Taylor. Salem è compagno di palestra di Olusegun ed entrambi sono allenati
da Joe Mansah e vengono diretti da James Oyebola, un ex peso massimo nigeriano.
Costretto ai punti per la prima volta il peso massimo Scott Belshaw (21 anni,
alto 2.01, 5 vittorie) che batte nettamente ai punti in 4 rounds Paul King. Da
segnalare anche la perentoria vittoria del peso leggero mancino Ian Wilson (25
anni e 7 vittorie) che ha messo ko al 5° round Henry Castle. Dopo un inizio
piuttosto difficile con Castle che sparava colpi ficcanti e maligni, Wilson al
quale non si accreditava un gran pugno, si è portato vanti con dedizione e
pazienza, annientando il suo rivale nel 5° round con efficaci colpi al corpo che
mettevano
due
volte al tappeto il rivale. Nei pesi medi l’americano di Sheffield , Patrick
Maxwell (28 anni, 13 vittorie di cui 10 prima del limite ed una sconfitta) ha
messo due volte al tappeto Kevin Phelan , fermato definitivamente dall’arbitro
nel 2° round dopo aver messo il ginocchio a terra. Maxwelle ha conosciuto
l’unica sconfitta nel 2001 per mano di Jason Collins al suo terzo match da
professionista. Nei pesi leggeri Lee Cook (25 anni, 8 vittorie ed un pari), ha
deliziato i suoi “fans”, battendo ai punti in 6 rounds Yousef Al Hamidi dopo
essere finito al tappeto nel 3° round ed essere passato alla “riscossa”!
A Fourmies in Francia,
il superleggero Yvan Mendy ( 9 vittorie di cui 6 prima del limite), ha
battuto Akim Mehadji per kot al 3° round per il torneo di Francia. Nella stessa
serata il peso medio Francois Bastient (30 vittorie e 5 sconfitte), ha battuto
ai punti in 6 rounds,, dominando il confronto, il coloured Didier Nkuku Mupeko.
Con 18 kg in meno e tanta voglia
in più, il peso
massimo Danny Williams (33 anni, 37 vittorie e 6 sconfitte), si è
presentato al cospetto
dell’imbattuto
gallese Scott Gammer
(30 anni, 17 vittorie ed un pari), mettendolo ko al 9° round ed impadronendosi
della corona britannica della categoria. Il match si è svolto a Neath nel
Galles davanti a circa 1200 spettatori ed ha visto il motivato Williams
ingaggiare un duro tenzone con il gallese che aveva iniziato bene il match
sorretto dal tifo dei presenti. La svolta nel 5° round quando
Williams
passa al contrattacco e prende in mano la situazione. Nel 7° round solo il gong
salva Gammer in chiara difficoltà. Nel round successivo è però Gammer che si
riporta in attacco e piazza alcuni pesanti colpi ed è Williams, questa volta,
a trovare giovamento dal suono del gong. Nel 9° round Gammer parte veloce, ma
Williams con alcuni copi ben assestati lo fa indietreggiare alle corde dove
inizia una lunga serie alla quale Gammer non riesce ad opporsi in alcun modo.
Tra i tanti colpi è un gancio dietro l’orecchio del gallese il più devastante ed
infatti lo spedisce al tappeto. Gammer si rialza al “9” , ma le sue gambe
vacillano e l’arbitro sospende il match. Fino a quel momento il match viaggiava
in perfetto equilibrio anche sul cartellino dei giudici (solo O’Connor aveva
Williams in vantaggio di un punto…). Ancora pesi massimi con John Mc Dermott che
ripropone la sua candidatura a sfidante di Williams, dopo la vittoria netta ai
punti in 6 rounds su Paul King. Il vento dell’Est arriva in Galles con il
promettente peso medio polacco Grzegorz Proksa (10 vittorie) che nel 2° round
mette al tappeto con un colpo al corpo il veterano Ojay Abrahams che nel round
successivo non si presenta all’appello. Proksa è stato vice campione europeo
juniores dei leggeri e in uno dei matches disputati eliminò in modo controverso
l’italiano Diego Di Luisa. A distanza di qualche anno, mentre il polacco
“viaggia” verso un titolo professionistico, il nostro De Luisa ancora non ha
deciso cosa farà …da grande. Nei superwelters l’ungherese Jozsef Matolcsi (25
vittorie, di cui 17 prima del limite e 9 sconfitte) ,campione WBF batte il
georgiano Kaba Karkashadze (12 vittorie) e conserva il suo titolo. Dopo alcune
riprese alterne, dal 4° l’ungherese prende il controllo del match e nell’8°
round mette una prima volta al tappeto l’avversario con un colpo al corpo , il
georgiano si rialza ma pochi secondi dopo finisce di nuovo al tappeto e
l’arbitro ferma il match. Nei pesi leggeri, match tra gli imbattuti Ricky Owen
(4 vittorie) e Egon Szabdy (3 vittorie). Il gallese più preciso si avvantaggia
nei primi 4 rounds, poi nel 5° l’ungherese Szabdy lo mette in difficoltà con un
corto gancio al fegato a cui fa seguire due colpi al corpo che fanno mettere il
ginocchio a terra ad Owen. Nell’ultimo round il gallese in difficoltà innesca
la “retromarcia” ed alla fine si vede premiare con uno scandaloso 59 a 55 dal
sig. Morgan, arbitro dell’incontro. Ma decisamente non era la “serata” giusta
per Morgan che poco dopo nel match che vede il lettone Alex Stoda dominare il
confronto con il polacco naturalizzato Dawid Kowalski in sei rounds, si vede
assegnare una sconfitta con 5 punti di margine. Una sorta di “vendetta” subita
da Stoda per non aver sentito alcuni comandi di Morgan ed in un’occasione anche
il suono del gong? Una curiosità, nel 1992 sia Owen che Szabdy vinsero l’argento
agli europei under 16 che si svolsero in Italia.
Il
peso medio Joey Gilbert,
una delle star del “reality” “The Contender”, sta mettendo a frutto la
popolarità acquisita ed è anche diventato il promoter dei suoi matches.
Recentemente ha combattuto al MontBleu Resort and Casino di Lake Tahoe nel
Nevada dove ha raccolto 6500 tifosi deliranti nel match in 12 rounds per il
titolo NABO con il messicano Michi Munoz (17 vittorie) . Vittoria netta per
Gilbert (14 vittorie ed una sconfitta) ed anche per la sua “The Joey Gilbert
Promotion’s ” che ha venduto l’avvenimento a molte TV private che lo
trasmetteranno per i prossimi sei mesi.
A Belterra nell’Indiana,
il 20enne superleggero Devon Alexander
(11
vittorie di cui 6 prima del limite) ha ancora una volta dato corpo alle
“speranze” del suo manager, Kevin Cunningham, che vede in lui un futuro
campione del mondo. Alexander, che è stato ai vertici delle classifiche USA dei
dilettanti, ha battuto per ko al 7° round Scott Bell mettendo in mostra tutte
quelle qualità (velocità d’esecuzione , agilità nei movimenti e potenza) che lo
fanno sempre più rassomigliare al suo compagno di palestra , Cory Spinks! Nei
pesi piuma, un altro talento emergente, il dominicano Elio Rojas (19 vittorie)
ha confermato tutto il bene che si dice di lui battendo con decisione unanime e
netta , ai punti in 10 rounds, Johnnie Edwards. Rojas con il suo metro e
settanta d’altezza è già abbastanza anomalo tra i pesi piuma, ma anche la
perfetta combinazione tra velocità d’esecuzione e potenza, non è “merce” che si
vede tutti i giorni. Nei pesi massimi, Mike Mollo (18 vittorie ed una
sconfitta), noto per aver messo ko in due rounds Kevin Mc Bride, vincitore di
Tyson, ha battuto ai punti in 8 rounds il sonnacchioso Zach Page messo sul orlo
del ko nel 4° round. Per finire da segnalare la nuova vittoria (e sono 11 tutte
prima del limite!) del peso massimo canadese Bermane “B-Ware” Stiverne che dopo
un round molto combattuto con John Clark, sul finire del round mette in leggera
difficoltà l’avversario spingendolo alle corde. Interviene l’arbitro che ferma
il match tra le proteste del pubblico e dello stesso Clark che da anche una
leggera spinta all’arbitro.
A Coventry,
il peso massimo Rob Norton ha battuto Tommy Eastwood per kot all’8°
round, proponendo la sua candidatura di sfidante al
titolo
britannico dei massimi leggeri. Match combattuto dove la differenza l’ha fatta
la superiore potenza di Norton che nell’ottavo round ha stretto
Eastwood
alle corde e dopo una serie di colpi sui quali è apparso in difficoltà c’è stato
l’intervento dell’arbitro che ha sospeso il match. Nei pesi welters, il bronzo
ai Giochi del Commonwealth dello scorso anno, il nigeriano Moses Ajayi , ha
ottenuto il secondo successo battendo ai punti in 4 rounds, il debuttante
(quattro volte campione belga dei dilettanti…) Karim Yosopov. Troppa la
differenza di classe a favore del nigeriano che ha messo colpi di ogni tipo e da
tutte le angolazioni.
Evander Holyfield,
tramite il suo avvocato ha smentito ogni implicazione nel traffico di steroidi
stroncato in Alabama ed in Florida dagli agenti federali che pare avessero
trovato negli elenchi di due farmacie di Mobile (Alabama) e di Orlando
(Florida) che comprendevano giocatori di football e di baseball, anche il nome
dell’ex campione dei pesi massimi. “Sono delle sciocchezze. Sono più di venti
anni che conosco Evander e posso assicurarvi che è completamente estraneo alla
vicenda. Nei controlli effettuati regolarmente quando ha combattuto a Las Vegas
non è mai venuto fuori niente!”, ha detto Pat English, avvocato di Holyfield.
A Chjhuahua in Messico,
davanti a 4500 spettatori, il promettente peso leggero Cristian Bejarano
olimpico a Sydney (13 vittorie di cui 7
prima
del limite), ha battuto Arnold Gamboa per kot all’8° round dopo averlo atterrato
nel 1° e 4° round. Nei supergallo, Miguel “Mickey Mouse” Roman (20 vittorie di
cui 14 prima del limite), ha messo ko in due rounds Oscar Arciniega con un
gancio sinistro al fegato dopo averlo già atterrato nel corso del primo round.
Da
segnalare
anche la vittoria di Javier “Zorro” Castro (11 vittorie di cui 9 prima del limte
ed una sconfitta) che ha battuto per kot all’8° round Mario Ramirez. Nei
supermosca Oscar Ibarra (12 vittorie ed una sconfitta) ha battuto Jesus Pacheco
per ko al 1° round.
A Chatellerault in Francia,
il “coloured” francese Jimmy Colas (27 anni, 20 vittorie e 4 sconfitte)
al terzo tentativo è riuscito a laurearsi campione francese. Colas di è imposto
ai punti in 10 rounds al beniamino locale Alan Mothie (26 anni, 25 vittorie, 16
sconfitte e 3 pari). Oltre che con l’abilità ed il mestiere di Mothie che
cercava di tenerlo a distanza, Colas, ha dovuto anche fare i conti con la
“confusione” della giuria che aveva primamente sancito il pari per poi
correggere, due minuti dopo e dopo un più attento esame dei cartellini, il
verdetto con la meritata vittoria di Colas. Per fortuna che a Chetellerault
sono sportivi…
Sempre
in Francia ma a Lyone,
il supergallo di origine armena Arsen Martirosian (29 anni, 9 vittorie ed una
sconfitta), ha battuto
Moebi Sarouna (34 anni,
16 vittorie e 5 sconfitte) ai punti in 12 rounds, conquistando , sotto gli occhi
del presidente Furgoni, in un match di grande intensità la corona internazionale
della WBA. Nei superpiuma la superpiuma Myriam Chomaz (7 vittorie di cui 5 prima
del
limite)
ha messo ko al 2° round la rumena Marta Chojnoska in attesa d’incrociare i
guantoni con la bulgara Koleva Ivanova.
A Tolone,
l’ostico e duro peso medio francese Cristophe Karagoz (26 anni, 14
vittorie 11 sconfitte e 4 pari), ha battuto Sylvain Gomis (29 anni, 12 vittorie,
13 sconfitte e 3 pari) ai punti in 8 rounds. Match nel quale ha prevalso la
maggior tecnica ed aggressività di Karagoz che è riuscito a mettere in grossa
difficoltà Gomis nel corso del 6° round. Nei pesi gallo, il 19enne e promettente
Jeremy Parodi(13 vittorie ed un pari) ha ottenuto una significativa rivincita
nei confronti del cileno Julio Vargas. Parodi, pur chiuso nella sua guardia
“ermetica”, ha “contrato” spesso il rivale mettendolo anche al tappeto nel 3°
round con un gancio destro al capo.
Un
titolo mondiale non
avrebbe dato altrettanto gioia e soddisfazione di quanto piacere ha dato ai suoi
numerosi tifosi, accorsi al Pallatti Sportit Asllan Rusi di Tirana in Albania,
la vittoria dell’idolo locale, il peso supermedio Kreshnick Qato (28
anni, 15 vittorie e 6 sconfitte). Qato ha battuto in 12 combattive riprese il
russo Alexander Zaitsev (28 vittorie e 15 sconfitte) conquistando in tal modo
la corona EBU dei paesi dell’extra Unione Europea. Dopo un avvio abbastanza
agevole per l’albanese, accolto in patria (risiede in Inghilterra ed è diretto
dal belga Philippe Fondu …) come un trionfatore e seguito ad ogni passo da uno
stuolo di tifosi e di giornalisti locali ; dal 5° round Zaitsev ha reso la vita
dura all’avversario calando però sensibilmente nel finale (il russo ha 36
anni…). Incredibile l’atmosfera creata intorno al ring dai tifosi locali ,
soprattutto nei rounds finali, quando si preparavano ad invadere il ring per
portare in trionfo il loro beniamino. Arbitrava con preoccupata
“attenzione”…
l’italiano Zannoni. Nei leggeri, il bulgaro Tontcho Tontchev (34 anni, 37
vittorie e 4 sconfitte) ha battuto in meno di un round il francese Frederic
Gosset dando in quel breve lasso di tempo una dimostrazione dell’ antica
classe.
A Soumagne in Belgio,
il peso massimo di origini italiane
Geoffrey Batello
(27 anni, 8 vittorie di cui 7 prima del limite), ha battuto per ko al 2° round
il georgiano Leka Okhanashvili.Nei supermedi, continua l’opera di ricostruzione
del supermedio Michel Henrotin (23 anni, 15 vittorie e 2 sconfitte), che ha
battuto Richard Remen per kot al 4° round.Nei pesi leggeri la Nathalie Toro (34
anni, 15 vittorie ed una sconfitta) ha battuto la spagnola 30enne Dolores Munoz
Garcia ai punti in 6 rounds al limite dei pesi leggeri. Per finire segnaliamo
che il mediomassimo Dries Kumpen (23 anni, 12 vittorie ed una sconfitta) ha
battuto ai punti in 6 rounds Lubo Hartak. I campioni europei e mondiali delle
varie sigle possono comunque dormire sonni tranquilli perché tutte le vittorie
di Kumpen sono venute con avversari che avevano record simili a quello di
Hartak (13 matches tutti persi!).
A
Steffinsburg in Svizzera
il peso welter Roberto
Belge (27 anni e 14
vittorie), che sta guadagnando la considerazione dei suoi connazionali anche se
ancora non ci sono “test” chiarificatori, ha battuto per kot all’8° round lo
slovacco Ratislav Kovac. Prima della conclusione del match Kovac , nel 7° round
, era finito al tappeto ed aveva subito anche un richiamo. Nei mediomassimi,
match per dirimere una questione di superiorità tra due atleti, residenti ma
non svizzeri, con l’algerino Mohamed Belcacem (28 anni, 8 vittorie, una
sconfitta ed un pari) che batte il serbo Hakija Ajdarovic (29 anni, 12 vittorie
ed una sconfitta) per kot all’8° round.
FINALMENTE SORRIDIAMO UN POCHINO CON LE SCEMATE CHE CI ARRIVANO DA TUTTO IL
MONDO ….
Saggezza orientale :
Se non puoi avere la mano della tua
ragazza…usa la tua.
I manager delle ASL hanno ottenuto
un primo grande risultato, hanno abbassato le spese di cancelleria delle loro
“aziende”.
Te credo! Con tutti quei pazienti
che ci lasciano…le penne!
Cartello
nel bagno di un ristorante di Genova :
Prima che
utilizziate questo servizio Vi chiediamo di compiere un onesto esame di
coscienza:
- Se siete
presuntuosi Vi invitiamo a fare un passo avanti: probabilmente "lui" e' molto
piu' corto di quanto pensiate.
- Se siete modesti fate un passo indietro: salvaguarderete cosi' la parete e il
coperchio, per la gioia dei “posteri”.
- Se siete molto alti dedicate qualche istante a un attento esame di carattere
balistico per essere sicuri di "fare canestro" al primo tentativo. Dopo non
sara' possibile ...
- Se siete molto bassi procurateVi uno sgabello: eviterete il fastidio di
saltellare pisciacchiando a destra e a manca.
- Se siete strabici sappiate che davanti a Voi c'e' un solo water.
- Se, infine,
siete donne prendete orgogliosamente atto di questa Vostra magnifica condizione
e ricordateVi che siamo accesi fautori della parita' dei diritti. Tuttavia la
nostra, pur modesta, esperienza non ci ha affatto convinti dell'uguaglianza dei
sessi. Adeguate, per favore, il Vostro comportamento a questa evidenza e
rinunciate a farla in piedi.
Grazie per avere scelto il nostro
locale ...
Gennarino ricordando una triste
vicenda che ha avvinto diviso l’opinione pubblica ha detto alla moglie:
"Non mi lasciare mai vivere in
stato vegetativo, in dipendenza completa da una macchina e alimentandomi da una
bottiglia. Se mai mi dovessi vedere in questo stato, spegni gli apparati che mi
tengono in vita". Allora lei si è alzata e… ha spento la televisione, il
computer e gli ha tolto di mano la birra...
Scemantologia della lingua
italiana.
Anticamente i guidatori di
carrozze che, erano particolarmente bassi, si lamentavano per gli scarsi salari
e scioperavano. La gente si arrabbiava e protestava , perché, allora come oggi,
erano gli utenti che venivano messi in difficoltà. A questo punto interveniva un
signore alto e magro che con parlare forbito spiegava le ragioni degli
scioperanti. Da qui l’espressione: “ il fine…giustifica i mezzi!”.
La vera libertà di stampa è… dire
alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire. (George Orwell)
A frociiiiiiii!
All'IKEA hanno aperto il nuovo
reparto libri: ti vendono una macchina da scrivere e una risma di fogli bianchi!
Emergenza “rifiuti” in Campania. La
moglie di Gennarino continua a dirgli …no!
Il dottore di Gennarino gli ha
suggerito:
"Se ti fai 10 km al giorno per un
anno arriverai al tuo peso forma". Dopo un anno Gennarino ha chimato il dottore:
"Dottore, ho perso il peso, ma ho un problema". Il dottore : "Quale problema?".
Gennarino : "Sono a 3650 km da casa…come faccio a tornare?".
Gennarino lasciato solo in casa
dalla moglie che è andata a trovare la mamma , ha deciso di lavarsi la
maglietta. Dopo aver avviato la lavatrice ha chiamato la moglie sul cellulare e
gli ha chiesto : "Quale programma devo impostare sulla lavatrice?".Lei ha
risposto : "Dipende... cosa c'è scritto sulla maglietta?". Gennarino prontamente
: "… NIKE!".
CIAO A
TUTTI BUONA PASQUA DA …
QUELLI
DELLE NEWS
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