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Boxemaccheroni

Le continue notizie su atleti trovati positivi , ma ancor piu’ i “ rimedi ” che si vorrebbero adottare , ci inducono a fare qualche piccola riflessione sul flagello del secolo .

Ogni uomo di buona volontà che ha amore e rispetto per il grande dono della vita e quindi per la salute , singolarmente o ancora di più se ricopre un posto di potere , non solo deve promuovere ciò che giova alla salute , ma non può che condannare tutto ciò che può essere di danno . Sappiamo tutti che lo spaccio delle droghe nel mondo supera in valore lo stesso commercio del petrolio . Cifre da capogiro e , se vogliamo, un bene organizzato esercito di mafia , banche corrotte e  governi compiacenti . Non è neppure una ragione di giustizia combattere un male ( lo spaccio della droga… )  con un altro male : la somministrazione della droga . Così come non si risolve questo terribile “ diluvio contemporaneo ” ( come ha definito la droga e l'AIDS un famoso virologo … ) riempiendo le carceri di tossicodipendenti . Dovremmo ricordarci che non sono le manette ai tossicodipendenti a vincere la droga . Si vincerà questo male mettendo le manette alla…”  voglia di droga ” . E' un discorso di prevenzione che parte dalla domanda :  " Perché ci si droga ? "  Solo scoprendone i motivi … si può  proporre la terapia . Il più delle volte la voglia di droga viene dalla mancanza di educazione al vero senso della vita , alla verità ed  al bene.  La “ voglia di droga ” nasce da una ricerca insensata del piacere e di tante altre cose che sono le “ sbandate ”  della vita . Una volta  un ragazzo , un giovane che proveniva dolorosamente dalla esperienza della droga mi raccontò : " Parlate e  parlate e non sapete che cosa voglia dire entrare nel tunnel della tossicodipendenza . Voi non conoscete che volto terribile ha quella corsa alla morte . Non conoscete la sofferenza il martirio che si impone alla famiglia ed ai propri cari. Vi limitate a schivare i tossicodipendenti e vi barricate nelle case per non avere la triste possibilità di essere aggrediti per avere soldi . Non vi chiedete probabilmente  neppure cosa si provi nel dovere svendere la propria dignità , abbassarsi a tutto ,  per soddisfare la sete di droga che è una morsa che non ti da pace se non la soddisfi . Ma cosa  fate realmente  perché noi giovani non entriamo in questo tunnel ? Non avete capito che alla droga ci si oppone con una sola arma invisibile e potente che si chiama Fede .  Io l'ho capito e l'ho conosciuta , magari  tardi … ma  finalmente ora  vivo ! " .

Come disse un grande Papa … coraggio e “ damose da fa ” !

Arriva dall’Africa il “ pericolo ” per Cammarelle ed i supermssimi olimpici ?. 

A Lugogo in Uganda , durante le selezioni nazionali ,  momenti di tensione e paura quando il supermassimo  Charles Mwanga , un terribile   picchiatore , ha messo knock out Michael Sekabembe dopo un minuto di combattimento ,  causando panico ed apprensione tra i presenti .

Ammutoliti gli spettatori per la drammaticita’ del fuori combattimento e preoccupati per le conseguenze che il  colpo ( un gancio sinistro alla mascella… )  aveva avuto su Sekabembe che e’ stramazzato a terra e non dava segno di riprendersi . Immediatamente sono intervenuti i sanitari di servizio che hanno prestato le prime cure al ragazzo che si e’ ripreso solo dopo alcuni minuti .  “ Dopo averlo studiato durante gli allenamenti ho capito quale era il suo lato debole ” ha detto il 27enne Mwanga che viene da Lukanga . Il selezionatore nazionale Dick Katende , ex pugile professionista e’ su di giri quando parla di lui : ” E’ un talento raro ! Difficilmente si puo’ trovare in questa categoria un uomo con questa velocita’ , questa potenza e questa scelta di tempo ! Senza contare che ha il dono di apprendere subito ! ” . La selezione nazionale serviva per formare il team che tentera’ le qualificazioni olimpiche attraverso i vari tornei di avvicinamento al grande evento . Un po’ di luce e di speranza dopo le traversie e le beghe politiche degli ultimi anni che hanno bloccato per mesi le attivita’ pugilistiche in Uganda . Nella stessa serata c’e’ stato un altro pesante ko , subito dal peso welter   Charles Mulindwa , figlio di un ex peso massimo , Peter Koza Mulindwa che negli anni 80 si esibi’ anche in Italia sotto la guida del “ dottore della bibbia del pugilato ” Giuseppe Ballarati . A mettere ko il giovane Charles e’ stato un altro forte elemento venuto da Lukanga , Mohamed Batantu . Meditate gente … meditate 

Il II° torneo di qualificazione per i giochi Panamericani , si e’ svolto a Buenos Aires ed ha visto molte conferme ma anche alcune grosse sorprese . Presente una forte squadra cubana che aveva nel peso gallo Guillermo Rigondeaux  la sua punta di diamante . Nei minimosca vince l’ecuadoreno Patricio Calero che batte in finale il dominicano Winston Mendez per 18 a 8 . In precedenza Calero aveva battuto il pugile di casa  Oscar Martinez per 25 a 3 ed il messicano Odilon Zaleta Reyes che non si era presentato per l’infortunio alla mano subito nel vittorioso match con Nelson Corona . Deludente il decantato americano Luis Yanez eliminato in semifinale dal dominicano. Nei pesi mosca molti elementi interessanti e da tenere in considerazione. Vince tra i fischi il “ classico ” dominicano Juan Carlos Payano che batte in finale ( dopo essere finito due volte al tappeto… ) il picchiatore portoricano Mc William Arroyo ( 18 a 18 e 67 a 63 ) . Payano  aveva anche  superato l’argentino Lucas Navarro per outscore al 2° round e per 30 a 15  ed il fortissimo americano Muhammad Qa’id  (  un ragazzo di 17 anni veramente forte ! ) . Arroyo ( che ha un fratello-gemello… ) aveva ben impressionato battendo sia il colombiano William  Urina che il venezuelano Guarecuco per outscore . Una “ passeggiata ” regale quella di Guillermo Rigondeaux nei pesi gallo ! L’oro olimpico ha battuto il canadese Isho Shiba ( che ha innestato la retromarcia per tutto il match… ) per 8 a 2 , l’ecuadoregno Erick Bonne per 10 a 0 , il colombiano Ramiro Rojas per 15 a 7 ed in finale il dominicano Claudio Marrero che si e’ ritirato nel 4° round . Nei pesi piuma vince il messicano Francisco Vargas che batte in finale il peruviano Carlos Zambrano ( vincitore dell’argentino campione sudamericano Cuellar e del cileno Moreno-Alonso ) per forfait ( distorsione al gomito… ) .  Vargas aveva anche battuto il colombiano Miguel Marriaga ( 38 a 25 ) , l’ecuadoriano Manuel Diaz per RSCO ed il dominicano Roberto Navarro per abbandono al 3° round . Un vero peccato che sia venuto a mancare il match di finale perche sia Vargas ( un guerriero… ) che Zambrano ( che si e’ allenato a Cuba… ) , avevano ben impressionato e promettevano una grande finale . Nei pesi leggeri vince il colombiano Darley Perez sul dominicano Jonathan Batista per 16 a 12 , ma grande impressione ha destato il canadese Ibrahim Kamal ( eliminato da Batista … ) nel superare per 20 a 11 l’argentino Luis Rueda . Nei superleggeri vince il cubano Inocente Fiss che batte il canadese Kevin Bizier per 24 a 11 , Hernandez Torres per 21 a 7 ed in una finale palpitante il 17enne portoricano Jonathan Gonzalez per 18 a 16. Gonzalez ( che aveva disputato un’altra guerra con il colombiano Jose Mosquera … ) ha perso solo per inesperienza , ma con i suoi ganci ha messo spesso alla frusta il cubano . Nei pesi welters  prima grossa sorpresa con il fortissimo messicano Anthony Mosquera ( ma e’ di Los Angeles e potreste vederlo con i colori USA … ) che ha battuto il dominicano Juan Fernandez  per 30 a 17 ed in finale ha costretto al ritiro nel 2° round il venezuelano olimpico ad Atene , Juan Carlos Prada ( a sua volta vincitore del forte ed esperto canadese Adam Trupish che però l’ha messo in difficolta’ un paio di volte… ) . Segnatevi il  nome di Anthony Mosquera ( a destra della foto ) perche’ e’ davvero un elemento interessante ! Nei pesi medi la “sorpresa ” del torneo ! Vince il  messicano Marco Antonio Periban un autentico ed incredibile “ guerriero azteco ” . Periban ha battuto il canadese Francio Ntetu per 25 a 11  e poi ha compiuto il suo capolavoro con il campione del mondo il cubano Emilio Correa . Un match straordinario che forse Periban non aveva vinto , ma essendo finito molto vicino al “ mostro ” ha ricevuto quel pizzico di aiuto che premia gli audaci ( 30 a 30 e poi 111 a 108 ! ) .  Periban ha avanzato e scaricato i suoi colpi , subendone tanti ma non mollando mai la presa . In finale il messicano ha battuto Clarence Joseph delle Isole Vergini per 39 a 22 . Nel 2004 il messicano fu battuto abbastanza agevolmente nella Copa Indipendencia di Santo Domingo da Mohamed Ali Ndyae il toscano-senegalese di Davide Boccioni .  Nei mediomassimi vince l’americano Christoper Downs che abbiamo visto anche a Porto Torres . Downs supera Luis Reda Leon per outscore al 3° round , l’ecuadoregno Julio Castillo per arresto dell’arbitro al 2° round ed in finale Shawn Terry Cox delle Barbados per 12 a 5 . Nei pesi massimi in futuro  bisognera’ tener conto del venezuelano Jose Payares ! Pugile forte e dotato di discreta potenza , il venezuelano ha battuto Evan Nedd di Aruba per arresto dell’arbitro al 2° round ( dopo due perfetti ganci sinistri … ) . Ha poi riservato la stessa sorte al brasiliano Emmanuel Anderson ed in finale ha superato il canadese Sebastien Lalumiere per 20 a 5 . Per finire abbiamo nei supermassimi la vittoria dell’acerbo ma forte canadese Didier Bence (uno che si allena con i professionisti Bergeron e Diaconu ! ) . Bence ha battuto per arresto del combattimento alla seconda ripresa il dominicano Cristian Cabrera ed in finale  il piu’ esperto ma lento e pachidermico americano Mike Wilson ( surclassato da Cammarelle … )  per 13 a10 ! Possibile che negli USA non ci sia un peso massimo migliore di questo?      

Sul ring dell’Home Depot Center di Carson in  California, il messicano Rafael Marquez (31 anni, 37 vittorie di cui 33 prima del limite e 3 sconfitte), campione dei pesi gallo per l’IBF ha tolto il titolo della WBC dei supergallo al connazionale Israel Vasquez (29 anni, 41 vittorie di cui 31 prima del limite e 4 sconfitte),  battendolo per abbandono all’8° round. Una soluzione che ha lasciato interdetti per le aspettative riposte nel  match e per  le qualità di guerriero riconosciute a Vasquez. Il pugile che era stato competitivo fino a quel momento, ha detto di essersi rotto il naso , mentre Freddy Roach il  suo allenatore, nel tentativo di difendere la “reputazione” di Vasquez, aveva detto che la decisione di “ritirarsi” era stata presa da lui. Come ha sottolineato il giornalista Zachary Levin,  stavolta “superman”  (Vasquez) ha incontrato la …”kriptonite” (Marquez). Il match vede subito Marquez “caricare” i colpi  ed aggiudicarsi i primi rounds. Nel 3° round un  colpo veloce di Vasquez  che,  è solitamente lento a carburare,  sorprende Marquez che finisce al tappeto (Marquez è piuttosto “sensibile” di mascella…), si rialza al “3”e mostra tutto il suo enorme coraggio, attaccando con determinazione ed aggiudicandosi la seconda parte della ripresa ( anche se perde il round per l’atterramento…). Dopo un quarto round per Marquez , i due nel 5° si danno grande e brutale battaglia, facendo esclamare al commentatore televisivo :” Qualcosa di speciale sta accadendo, ci troviamo di fronte ad un nuovo Castillo-Corrales!”. Proprio in  questo round, dopo un paio di duri colpi, Vasquez si ferma alla corde lamentando dolore al naso. Il sesto round è per Vasquez anche se Marquez piazza altri due colpi pesanti. Nel 7° round,  Roach implora il suo pugile di colpire al corpo, ma è ancora una volta un uppercut al volto che “ferma” l’azione di Marquez. Tornato all’angolo, Vasquez respira a bocca aperta lamentandosi con l’angolo e chiudendo di lì a poco il match. “Non potevo respirare dal naso e per poter respirare con la bocca  ho preso troppi colpi per questo motivo!”, ha detto Vasqyuez per giustificare l’abbandono. Vasquez era in vantaggio al momento del ritiro per almeno due giudici. “Mi sono stupito quando ha abbandonato, perché mi ha attaccato a fondo! Colpisce duro ed è la prima volta che vado giù con un simile colpo. E’ un grande campione e merita la rivincita!”, ha detto See gallery Marquez che ora ha solo l’imbarazzo della scelta per decidere se arrivare addirittura nei piuma o trovare avversari tra i gallo ed i supergallo!  Dramma invece nel campionato IBF dei pesi mosca che vedeva l’armeno-australiano Vic Darchinian (31 anni, 28 vittorie di cui 22 prima del limite) difendere per la sesta volta la sua corona dall’assalto del messicano Victor Burgos (32 anni, 39 vittorie di cui 23 prima del limite, 15 sconfitte e 3 pari), battuto per kot al 12° round. Fin dall’inizio, Darchinian ha attaccato con brutalità e continuità il suo avversario, non concedendogli mai tregua. Nel secondo round Burgos finisce al tappeto per un gancio al corpo.  Il messicano si rialza ma il suo match è un autentico calvario, con colpi potenti e determinanti che arrivano e si fanno sempre più pesanti ripresa dopo ripresa. Una cosa impressionante.  Finalmente nel 12° round l’arbitro del match ( ci pesa definirlo in tal modo…) John Schorle decide che è arrivato il momento di giustificare la sua presenza ed interrompe il match (peraltro l’ha fatto quando non c’erano stati colpi significativi…). Darchinian che per la prima volta è arrivato alla 12^ ripresa ha dichiarato: “Non riuscivo a capacitarmi di  come facesse a resistere a tutti quei colpi e per tutto quel tempo!”. Burgos completamente esausto e provato dai colpi viene portato via dal ring in barella. Il medico della riunione Paul Wallace dichiara :” Anche se era lucido e rispondeva alle domande, ho ritenuto prudente ospedalizzarlo perché ha ricevuto troppi colpi !”. Magari pretende pure i ringraziamenti il “dottore”, ma varrebbe la pena di essere lì per chiedergli :”E tu che ci stavi a fare a bordo ring? Perchè non hai fatto interrompere il match prima ?”. Un biasimo anche agli uomini d’angolo del messicano che oltre ad indicargli una “tattica” errata (il messicano che è stato campione dei minimosca è alto quanto l’attore Danny De Vito e non poteva competere a “distanza” con Darchinian…) dovrebbero essere sospesi per un tempo illimitato per non essere intervenuti. Questo è uno sport che può sopravvivere solo se si osservano rigorosamente certe regole.  La prima in assoluta è la salute dell’atleta. Gli ufficiali di gara e gli addetti ai lavori  hanno l’obbligo di non metterla in pericolo per il così detto “spettacolo”.  Ci auguriamo che quel “signore” insieme a chi l’ha designato  chiuda per sempre la sua carriera così come ha probabilmente fatto il “povero” Burgos.  Il povero pugile messicano aggravatosi dopo il ricovero, ha combattuto  tra la vita e la morte dopo aver subito un intervento al cervello.Solo dopo una decina di giorni  i sanitari hanno parlato di piccoli progressi e di leggero ottimismo. Per quanto concerne gli altri matches in programma, da segnalare che il match tra il peso mosca Manuel Roman (9 vittorie e due pari) e Ernest Marquez, è finito al primo round per uno scontro fortuito di teste che ha impedito a Marquez di continuare. Nei superleggeri, il messicano Antonio De Marco (12 vittorie di cui 10 prima del limite, una sconfitta ed un  pari), ha battuto Raymundo Gonzalez per kot al 2° round dopo averlo messo al tappeto due volte. Nei supergallo Jose Beranza (30 vittorie di cui 25 prima del limite, 9 sconfitte e due pari), ha battuto Vernie Torres (27 vittorie e 9 sconfitte) ai punti in 6 rounds. Torres fino a qualche tempo fa era al primo posto nelle classifiche WBO. Nei pesi medi Esau Herrera (15 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto ai punti in 8 rounds il brasiliano Cleiton Conceicao (10 vittorie , 3 sconfitte e due pari) olimpico di Atene.

Il 35enne Rafael Ruelas ex campione IBF dei pesi leggeri, ha corso insieme al fratello Francisco Javier la maratona di Los Angeles.  Ruelas ha sottolineato che corre per raccogliere fondi per opere di carità e che conta di correre per tanti anni!

Il portoricano Miguel Cotto (26 anni, 29 vittorie di cui 24 prima del limite), ha conservato il titolo WBA dei pesi welters battendo il turco-tedesco Oktay Urkal (37 anni, 38 vittorie e 4 sconfitte) per getto dell’asciugamano all’11° round al Coliseum Roberto Clemente di San Juan in Cotto.jpg Portorico. Il match ha visto due “stili” contrapposti, con Cotto che si fa valere con i suoi potenti colpi al corpo e  con Urkal che cerca di metterla sul piano “tecnico”. Cotto  si aggiudica il vantaggio inizialmente grazie al  poderoso lavoro al corpo , ma poi il tedesco (a cui difetta terribilmente la potenza…) rientra nel match. A questo punto interviene l’arbitro (Luis Pabon) che comincia a prendere di mira Urkal infliggendogli due richiami per testa pericolosa nel 7° ed 11 round, provocando, nel secondo caso,  il “polemico” getto dell’asciugamano da parte di Ulli Wegner allenatore di Urkal. “Con questo arbitro il mio pugile non aveva speranza…”,ha detto Wegner che ha sottolineato il differente trattamento riservato a Cotto da parte del terzo uomo. Da parte sua Urkal che, in  quel momento sembrava più motivato del rivale  e non stava subendo punizioni sfoggiando una magnifica condizione atletica che gli aveva consentito di assorbire tutte le mazzate del portoricano : ha fatto chiaramente intendere di non essere d’accordo con la decisione del suo angolo.  Prossimo impegno di Cotto contro l’americano Zab Judah al Madison Square Garden. Nei pesi supermedi, il colombiano Edison Miranda (26 anni, 28 vittorie di cui 24 prima del limite ed una sconfitta), ha battuto Allan Green (27 anni, 23 vittorie di cui 16 prima del limite) ai punti in 10 riprese. Per sette rounds, l’imbattuto  Green è stato una mezza delusione, facendosi “aggredire” da Miranda senza attaccare a sua volta come tutti si aspettavano. Nel 8° round pero improvvisamente le cose cambiano e Green  piazza un gancio sinistro che mette al tappeto il colombiano. Green  si galvanizza e rientrando lancia un “posso farcela”  al suo angolo. Miranda però non è dello stesso avviso  ed animato dalla stessa ” furia” che “possedeva” il giovane  Roberto Duran…colpisce Green con una combinazione  destro-uppercut “sentito” da Green che sul finire del round subisce un gancio sinistro sul quale sbanda vistosamente. Nel 10 round Green viene di nuovo attaccato da Miranda che lo spedisce due volte al tappeto tra l’entusiasmo dei portoricani (Miranda è di casa perchè  si allena in Portorico…).  Alla fine verdetto netto a favore di Miranda con punteggi che non ammettono discussioni : 97 a 90, 96 a 91, 96 a 91. Nei superpiuma, il 23enne portoricano Juan Manuel Lopez  (16 vittorie di cui 14 prima del limite), ha mostrato a tutti perché è considerato uno dei migliori talenti in circolazione. Lopez ha  messo al tappeto il dominicano Juan Leivi Brea con un gancio destro nel mezzo del primo round. Brea si è rialzato ma è stato  nuovamente spedito al tappeto da un forte e pesante sinistro. Nel secondo round Lopez ha subito “ braccato” il rivale per chiudere il match, ma è intervenuto quasi subito l’arbitro che ha fermato il combattimento salvando Brea. “Sono pronto per una chance mondiale che potrebbe arrivare sul finire dell’anno oppure  all’inizio dell’anno prossimo!”, ha detto Lopez. Nei supergallo un altro componente del “clan” Cotto suscita l’entusiasmo dei presenti. Si tratta di Jesus Rojas (6 vittorie di cui 5 prima del limite) che sfoderando un sinistro di “livello mondiale”, batte nettamente ai punti in 6 rounds Enrique Quevedo. Ancora un ko subito dal superwelter  turco-kazako Nurhan Suleymanoglu che viene fulminato nel 2° round dal nicaraguense Jose Varela (20 vittorie di cui 12 prima del limite e due sconfitte). Suleymanoglu, dopo un brillante e “protetto” periodo dilettantistico sta spendendo malamente gli spiccioli di una carriera professionistica che non è  riuscita a decollare. Debutto fulminante per Luis Cruz nei pesi piuma con un ko al 1° round su Luis Gonzalez. Anche Cruz è un prodotto della scuderia “Cotto”. Buona anche la prestazione del talentuoso dominicano Argenis Mendez (20 anni, e 4 vittorie) che ha liquidato Oscr Gonzalez in un sol round dopo avergli inflitto anche un subitaneo atterramento. Nei pesi piuma c’è stato il debutto di una stella del dilettantismo portoricano, Hector Marengo che  ha battuto in 4 rounds Luis Sein dominando il confronto. 

A Biarritz nei Pirenei francesi, il peso gallo Karim Quibir Lopez (31 vittorie di cui 21 prima del limite, 2 sconfitte ed un pari), ha conquistato la corona dell’Unione Europea, battendo ai punti i 12 rounds il francese Jean Marie Codet (16 viottorie, 18 sconfitte e 5 pari).

Il bielorusso-tedesco Robert Stieglitz che chiuse il 2005 battendo prima del limite il colombiano Alejandro Berrio, ha passato tutto il 2006 aspettando inutilmente che Joe Calzaghe si decidesse a dargli una chance. Nel 2006 Stieglitz disputò solo un match di ordinaria  amministrazione mettendo ko Eric Howard. Al contrario Berrio si allenava da circa sei mesi ed era  rientrato in gioco battendo Yousef Mack. Lasciato vacante il titolo IBF da Calzaghe, i tedeschi hanno ingaggiato il colombiano per incoronare il loro Robert, ma a Rostok (Germania) c’è stata la grossa sorpresa! Infatti il colombiano Alejandro Berrio (30 anni, 26 vittorie di cui 25 prima del limite e 4 sconfitte) ha battuto il tedesco Robert Stieglitz (25 anni, 29 vittorie di cui 19 prima del limite) per kot al 3° round. Più veloce il tedesco che, memore del precedente match, si è avvantaggiato nei primi due rounds toccando ripetutamente il colombiano anche in modo abbastanza  efficace, ma abbassando pericolosamente il suo sinistro. Berrio che stavolta aveva dalla sua  la determinazione data dalla consapevolezza che quella era un’opportunità troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire ed aiutato anche dalle “falle” nella difesa di Stieglitz; nel terzo round è partito all’assalto con colpi finalmente esplosivi ed ha infilato il suo destro al corpo proprio durante un attacco di Stieglitz mettendolo così due volte al tappeto. Nella seconda occasione  l’arbitro (Remigio Ruggeri), anche lui  “sorpreso” dall’epilogo favorevole al colombiano, ha  cercato di “prendere tempo” ma Stieglitz  ormai non era più in grado di continuare ed il match veniva  fermato. Nei pesi medi Sebastian Sylvester (25 vittorie e due sconfitte), ha battuto per kot al 12° round il coraggioso Alessio Furlan (18 vittorie, 8 sconfitte e 5 pari). Sylvester ha controllato buona parte del match e nel 6° round ha anche messo al tappeto l’italiano che dando grande dimostrazione di cuore e coraggio, si è rialzato ed ha resistito al tedesco. Sylvester  nel 12° round l’ha ancora pesantemente provato, ma stavolta è intervenuto l’arbitro Talon a liberare il tedesco dall’”abbraccio” di Furlan che, neanche stavolta voleva cedere, dichiarandolo vincitore.  Ancora una convincente prova del campione olimpico il peso massimo russo  Alexander Povetkin (27anni, alto 1.88, 11 vittorie di cui 9 prima del limite). Stavolta a cedere sotto le mazzate di Povetkin è stato il 34enne americano David Bostice (37 vittorie, 12 sconfitte ed un  pari). L’epilogo nel secondo round quando l’americano più alto (1.96)  abbandonato sulle corde non rispondeva più agli attacchi di Povetkin che prima aveva compiuto una devastante opera di demolizione. Sempre nei pesi massimi, da segnalare la vittoria di Timo Hoffmann (36 vittorie, 4 sconfitte ed un pari) che ha battuto con uno spettacolare ko alla 4^ ripresa il rumeno residente in Italia, Konstantin Onofrei (19 vittorie e 4 sconfitte).  Si continua con i pesi massimi e si registra la vittoria di Rene Dettweiller (19 vittorie ed una sconfitta) che batte per ferita  al 4° round il mestierante Tipton Walzer, palesando la solita mancanza di potenza.Sempre massimi con Daniel Jonak (12 vittorie di cui 9 prima del limite) che contrariamente al suo costume è costretto ad arrivare alla fine delle sei riprese per aver ragione ai punti di Janis Chernouskis. Nei massimi leggeri Alexander Frenkel (6 vittorie di cui 5 prima del limite) mette due volte al tappeto Remigio Ziausys nel secondo round e chiude il match. Facile invece il successo del peso medio Thomas Trolenberg (10 vittorie) che regola in 6 rounds il modesto Sandris Tomson. Nei supermedi Karo Murat (7 vittorie di cui 5 prima del limite), batte Pavel Lotah ai punti in 6 rounds.Per finire nei mediomassimi, c’è l’esordio di Vladimir Povetkin fratello di Alexander che batte ai punti in 4 rounds il 40enne Maiala Mungi.  

 In Indonesia a Senayan (Central Jakarta), Chris John (39 vittorie di cui 20 prima del limite ed un  pari), ha  vittoriosamente difeso il titolo WBA dei pesi piuma , ottenendo un convincente successo ai punti in 12 rounds sul messicano Jose “Cheo” Rojas (23 vittorie, 6 sconfitte ed un pari). John ha messo due volte al tappeto Rojas nel corso del match (2^ e 4^ ripresa), imponendosi largamente nel punteggio.

A Tampa in Florida, eliminatoria per il titolo IBF dei leggeri tra gli americani Nate Campbell (30 vittorie di cui 24 prima del limite, 5 sconfitte ed un pari) e Ricky Quiles (38 vittorie , 8 sconfitte e 3 pari). Campbell parte veloce e con i suoi veloci “uno-due” , mantiene costantemente l’iniziativa per tutto il match. In alcune occasioni nella fase centrale del match Quiles riesce a chiudere all’angolo Campbell che però ha sempre l’ultima risposta! Dal 9° round Campbell riacquista la sua velocità e l’ultimo round con Quiles che, finisce anche al tappeto, è un autentico calvario per lui. Nei pesi medi “sorpresa” per l’imbattuto Sam Miller (16 vittorie di cui 13 prima del limite)  che viene battuto ai punti in 8 rounds dal pugile locale Darrell Woods (26 vittorie e 10 sconfitte) in un match molto eccitante e ricco di fasi alterne. Dopo un inizio veemente di Miller, c’è il ritorno di Woods che mette una prima volta al tappeto il rivale nel 2° round e ce lo rispedisce all’inizio del 3°! Miller si rialza ed a sua volta porta dei ganci molto pesanti al corpo. Woods cerca di controllare il match con il sinistro, mente Miller cerca di “salvare” il verdetto, ma incappa in un richiamo ufficiale per trattenute. Nel finale Woods cerca di trovare il “colpo della domenica” ma Woods si “copre” bene. Nei pesi massimi Nicholas Iannuzzi (2 vittorie) ha battuto ai punti in 4 rounds Lamar Davis. Nei superleggeri il cubano  Richard Abril (8 vittorie ed un pari) ha battuto in modo controverso Derrick Samuels che andato al tappeto nel primo round e rialzatosi prontamente  è stato però  fermato dall’arbitro in un eccesso di prudenza.

Al New Alhambra di Filadelfia, il superleggero messicano Enrique Colin (22 vittorie, 3 sconfitte e 3 pari)  ha battuto con decisione a  maggioranza  in 10 rounds Mike “No Joke” Stewart (41 vittorie, 6sconfitte e due pari). Ma il pugile che ha calamitato l’interesse generale è stato il peso gallo messicano Abner Mares (11 vittorie di cui 7 prima del limite), che ha battuto il filippino Robert Allanic (15 vittorie e 3 sconfitte). Mares,  campione mondiale cadetti a Bucarest ed olimpico ad Atene , è un pugile dotato di grande talento ed ha dato una dimostrazione di belle qualità, investendo il combattivo e mai domo filippino con serie di colpi precise e veloci. Mares dotato di maggior potenza, ha aperto una ferita all’occhio di Allanic , continuando a tormentarla  finchè, nell’ottavo round,  il medico ha fermato il filippino! Sempre nei superleggeri da segnalare la brillante prestazione del promettente 23enne Mike Jones (7 vittorie tutte prima del limite) che ha messo ko in due rounds il veterano Francisco Maldonado.

Denis InkinA Cuxhaven vicino Amburgo, il mediomassimo polacco Aleksy Kuzmieski (11 vittorie ), ha dominato il confronto che lo vedeva opposto a Karima Bennama battendolo nettamente ai punti in 8 rounds.  Match nel quale il polacco “senza potenza” ha primeggiato contro un Bennama   tutto teso a difendersi. Il match clou ha visto il supermedio Denis Inkin (29 anni, 30 vittorie di cui 23 prima del limite), battere per ko al 7° round il sudafricano Emmanuel Duma che per 6 rounds è riuscito ad eludere l’avanzata del “robot” russo. Nei pesi welters, il tedesco Maurice Weber  (8 vittorie ed un pari) ha battuto ai punti in 6 rounds il francese Gabriel Lecrosnier. Nei pesi medi il 27enne Khoren Gevor ( 26 vittorie di cui 15 prima del limite e due sconfitte) ha dominato il confronto con Edison Francisco Guedes battendolo per kot al 6° round.  Questo match ha visto come protagonista l’arbitro che ha inflitto un conteggio a Guedes su un colpo sotto di Gevor senza ammonirlo  e successivamente ammonire invece  Gevor dopo un conteggio inflitto a Guedes su un colpo regolare! Ancora un peso medio con Lukas Wilaschek (16 vittorie), ex olimpico ad Atene che batte ai punti in 8 rounds il sudafricano Andile Tshongolo in un match a senso unico.  Ancora una straordinaria prova per il massimo leggero russo Alexander Alekseev  (25anni, 9 vittorie di cui 8 prima del limite). Stavolta a chiudere il match nel  primo round  è stato l’esperto nicaraguese Henry Saenz, finito tre volte a terra per colpi al corpo. Altra promessa è il kazako Gennadi Golovkin (7 vittorie) che strapazza il 36enne Simon Mokoena fino al punto da indurre l’arbitro a fermare il match nel 6° round. Interessante anche l’esibizione del supermedio Eduard Gutknecht (6 vittorie) che batte Gabor Zsalek per ko nel 2° round. 

 Dopo l’imbarazzante esibizione con Jorge Arce (scappò per tutto il match….) trasmessa anche dalle telecamere HBO, è tornato sul ring l’argentino Julio Ler (24 vittorie di cui 14 prima del limite e due sconfitte)  che nel super Domo Orfeo di Cordoba ha battuto ai punti in 10 rounds Jose Bernal per la corona Federlatina della WBA. Match a senso unico per l’argentino che nell’8° round ha anche messo al tappeto il rivale.  

A Dagenham in Inghilterra, con una condotta di gara volitiva e determinata, il sardo  Simone  Maludrottu  (28 anni, 25 vittorie ed una sconfitta) , ha difeso per la 7^ volta il suo titolo europeo dei pesi gallo, battendo ai punti in 12 rounds il coloured britannico Ian Napa (29 anni, 13 vittorie e 5 sconfitte). Molto più forte fisicamente  ed anche più  alto di dieci centimetri, Maludrottu,  ha sempre anticipato  Napa  (che è un peso mosca naturale nativo dello Zimbabwe), vanificando gli attacchi dell’inglese con la sua maggior mobilità ed uscendo sempre vincitore dagli scambi.   Match molto corretto nel quale l’arbitro è intervenuto due volte per ammonire Napa per un colpo basso ed una testa pericolosa. Gli inglesi hanno detto che Maludrottu non è niente di eccezionale, ma  fa bene le “cose normali” (te pare poco…?).  La riunione organizzata da Frank Maloney prevedeva l’effettuazione di ben 12 matches. Vi diamo quelli più significativi. Nei superwelters, Jamie Moore (28 anni, 26 vittorie di cui 18 prima del limite e 3 sconfitte) ha battuto ai punti in 8 rounds, senza particolarmente  impressionare i presenti, il rumeno Mugurel Sebe. Moore era reduce da un intervento al gomito. Nei pesi welters, un puglie da “tener  d’occhio”! Si tratta del nigeriano Ajose Olusegun (27 anni, 19 vittorie di cui 10 prima del limite) che ha battuto l’ukraino Vladimir Khodokovsky  ai punti in 6 rounds , vincendo tutti i rounds. Il mestiere dell’ukraino ha però impedito al nigeriano di brillare ed impressionare così come fece l’anno scorso, quando mise ko il namimbiano Ali Nuumbembe. Nei mediomamassimi , Tony Oakey (31 anni, 23 vittorie e due sconfitte) ha preparato il prossimo match con Peter Oboh,  battendo  nettamente ai punti in 6 rounds il croato Josip Jalusic. Nei mediomassimi ci sono pochi dubbi che sia …”nata una stella”! Ancora una bella prestazione del nigeriano Tony Salem (3 vittorie) che mette ko in 53 secondi Nicky Taylor. Salem è compagno di palestra di Olusegun ed entrambi sono allenati da Joe Mansah e vengono diretti da James Oyebola, un ex peso massimo nigeriano. Costretto ai punti per la prima volta il peso massimo Scott Belshaw (21 anni,  alto 2.01, 5 vittorie) che batte nettamente ai punti in 4 rounds Paul King. Da segnalare anche la perentoria vittoria del peso leggero mancino  Ian Wilson (25 anni e 7 vittorie)  che ha messo ko al 5° round Henry Castle. Dopo un inizio piuttosto difficile con Castle che sparava colpi ficcanti e maligni, Wilson al quale non si accreditava un gran pugno, si è portato vanti con dedizione e pazienza, annientando il suo rivale nel 5° round con efficaci colpi al corpo che mettevano due volte al tappeto il rivale. Nei pesi medi l’americano di Sheffield , Patrick Maxwell (28 anni, 13 vittorie di cui 10 prima del limite ed una sconfitta)  ha messo due volte al tappeto Kevin Phelan , fermato definitivamente dall’arbitro nel 2° round dopo aver messo il ginocchio a terra.   Maxwelle ha conosciuto l’unica sconfitta nel 2001 per mano di Jason Collins al suo terzo match da professionista. Nei pesi leggeri Lee Cook (25 anni, 8 vittorie ed un pari), ha deliziato i suoi “fans”, battendo ai punti in 6 rounds Yousef Al Hamidi dopo essere finito al tappeto nel 3° round ed essere passato alla “riscossa”! 

 A Fourmies in Francia, il superleggero Yvan Mendy ( 9 vittorie di cui 6 prima del limite), ha battuto Akim Mehadji per kot al 3° round per il torneo di Francia. Nella stessa serata il peso medio Francois Bastient (30 vittorie e 5 sconfitte), ha battuto ai punti in 6 rounds,, dominando il confronto, il coloured Didier Nkuku Mupeko. 

Con 18 kg in meno e tanta voglia in più, il peso massimo Danny Williams (33 anni, 37 vittorie e 6 sconfitte), si è presentato al cospetto See gallery dell’imbattuto gallese  Scott Gammer (30 anni, 17 vittorie ed un pari), mettendolo ko al 9° round ed impadronendosi della corona britannica della categoria. Il match si è svolto a Neath nel Galles  davanti a circa 1200 spettatori ed ha visto il motivato Williams ingaggiare un duro tenzone con il gallese che aveva iniziato bene il match sorretto dal tifo dei presenti. La svolta nel 5° round quando Williams passa al contrattacco e prende in mano la situazione. Nel 7° round solo il gong salva Gammer in chiara difficoltà. Nel round successivo è però Gammer che si riporta in attacco e piazza alcuni pesanti colpi  ed è Williams, questa volta,  a trovare giovamento dal suono del gong. Nel 9° round Gammer parte veloce, ma Williams con alcuni copi ben assestati lo fa indietreggiare alle corde dove inizia una lunga serie alla quale Gammer non riesce ad opporsi in alcun modo. Tra i tanti colpi è un gancio dietro l’orecchio del gallese il più devastante ed infatti  lo spedisce al tappeto. Gammer si rialza al “9” , ma le sue gambe vacillano e l’arbitro sospende il match. Fino a quel momento il match viaggiava in perfetto equilibrio anche sul cartellino dei giudici (solo O’Connor aveva Williams in vantaggio di un punto…). Ancora pesi massimi con John Mc Dermott che ripropone la sua candidatura a sfidante di Williams, dopo la vittoria netta ai punti in 6 rounds su Paul King. Il vento dell’Est arriva in Galles con il promettente  peso medio polacco Grzegorz Proksa  (10 vittorie) che nel 2° round  mette al tappeto con un colpo al corpo il veterano Ojay Abrahams che nel round successivo non si presenta all’appello. Proksa è stato vice campione europeo juniores dei leggeri e in uno dei matches disputati eliminò in modo controverso l’italiano Diego Di Luisa. A distanza di qualche anno, mentre il polacco “viaggia” verso un titolo professionistico, il nostro  De Luisa ancora non ha deciso cosa farà …da grande. Nei superwelters l’ungherese Jozsef Matolcsi (25 vittorie, di cui 17 prima del limite e 9 sconfitte) ,campione WBF batte il georgiano Kaba Karkashadze (12 vittorie) e conserva il suo titolo. Dopo alcune riprese alterne, dal 4° l’ungherese prende il controllo del match e nell’8° round mette una prima volta al tappeto l’avversario con un colpo al corpo , il georgiano si rialza ma pochi secondi dopo finisce di nuovo al tappeto  e l’arbitro ferma il match. Nei pesi leggeri, match tra gli imbattuti Ricky Owen (4 vittorie) e Egon Szabdy (3 vittorie). Il gallese più preciso si avvantaggia nei primi 4 rounds, poi nel 5° l’ungherese Szabdy lo mette in difficoltà con un corto gancio al fegato a cui fa seguire due colpi al corpo che fanno mettere il ginocchio a terra ad Owen. Nell’ultimo round il gallese in difficoltà  innesca la “retromarcia” ed alla fine si vede premiare con uno scandaloso 59 a 55 dal sig. Morgan, arbitro dell’incontro. Ma decisamente non era la “serata” giusta per Morgan che poco dopo nel match che vede il lettone Alex Stoda dominare il confronto con il polacco naturalizzato Dawid Kowalski in sei rounds, si vede assegnare una sconfitta con 5 punti di margine. Una sorta di “vendetta” subita da Stoda per non aver sentito alcuni comandi di Morgan ed in un’occasione anche il suono del gong? Una curiosità, nel 1992 sia Owen che Szabdy vinsero l’argento agli europei under 16 che si svolsero in Italia.   

 Il peso medio Joey Gilbert, una delle star del “reality” “The Contender”,  sta mettendo a frutto la popolarità acquisita ed è anche diventato il promoter dei suoi matches. Recentemente ha combattuto al MontBleu Resort and Casino di Lake Tahoe nel Nevada dove ha raccolto 6500 tifosi deliranti nel match in 12 rounds per il titolo NABO con il messicano Michi Munoz (17 vittorie) .  Vittoria netta per Gilbert  (14 vittorie ed una sconfitta)  ed anche per la sua “The Joey Gilbert Promotion’s ” che ha venduto l’avvenimento  a molte TV private che lo trasmetteranno per i prossimi sei mesi.

 A Belterra nell’Indiana, il 20enne superleggero Devon Alexander (11 vittorie di cui 6 prima del limite) ha ancora una volta dato corpo alle “speranze”  del suo manager, Kevin Cunningham, che vede in lui un futuro campione del mondo. Alexander, che è stato ai vertici delle classifiche USA dei dilettanti,  ha battuto per ko al 7° round Scott Bell mettendo in mostra tutte quelle qualità (velocità d’esecuzione , agilità nei movimenti e potenza) che lo fanno sempre più rassomigliare al suo compagno di palestra , Cory Spinks! Nei pesi piuma, un altro talento emergente, il dominicano Elio Rojas (19 vittorie) ha confermato tutto il bene che si dice di lui battendo con decisione unanime e netta , ai punti in 10 rounds,  Johnnie  Edwards. Rojas con il suo metro e settanta d’altezza  è già abbastanza anomalo tra i pesi piuma, ma anche la perfetta combinazione tra velocità d’esecuzione e  potenza, non è “merce” che si vede tutti i giorni.  Nei pesi massimi, Mike Mollo (18 vittorie ed una sconfitta), noto per aver messo ko in due rounds Kevin Mc Bride, vincitore di Tyson, ha battuto ai punti in 8 rounds il sonnacchioso Zach Page messo sul orlo del ko nel 4° round.  Per finire da segnalare la nuova vittoria (e sono 11 tutte prima del limite!) del peso massimo canadese Bermane “B-Ware” Stiverne  che dopo un round molto combattuto con John Clark, sul finire del round mette in leggera difficoltà l’avversario spingendolo alle corde. Interviene l’arbitro che ferma il match tra le proteste del pubblico e dello stesso Clark che da anche una leggera spinta all’arbitro.

A Coventry, il peso massimo Rob Norton ha battuto Tommy Eastwood per kot all’8° round, proponendo la sua candidatura di sfidante al  titolo britannico dei massimi leggeri. Match combattuto dove la differenza l’ha fatta la superiore potenza di Norton che nell’ottavo round ha stretto Eastwood alle corde e dopo una serie di colpi sui quali è apparso in difficoltà c’è stato l’intervento dell’arbitro che ha sospeso il match. Nei pesi welters, il bronzo ai Giochi del Commonwealth dello scorso anno, il nigeriano Moses Ajayi , ha ottenuto il secondo successo battendo ai punti in 4 rounds,  il debuttante (quattro volte campione belga dei dilettanti…) Karim Yosopov. Troppa la differenza di classe a favore del nigeriano che ha messo colpi di ogni tipo e da tutte le angolazioni.    

Evander Holyfield, tramite il suo avvocato ha smentito ogni implicazione nel traffico di steroidi stroncato in Alabama ed in Florida dagli agenti federali che pare avessero trovato negli elenchi di due farmacie di Mobile (Alabama)  e di Orlando (Florida) che comprendevano giocatori di football e di baseball,  anche il nome dell’ex campione dei pesi massimi. “Sono delle sciocchezze. Sono più di venti anni che conosco Evander e posso assicurarvi che è completamente estraneo alla vicenda. Nei controlli effettuati regolarmente quando ha combattuto a Las Vegas non è mai venuto fuori niente!”, ha detto Pat English, avvocato di Holyfield.

A Chjhuahua in Messico, davanti a 4500 spettatori, il promettente peso leggero Cristian Bejarano olimpico a Sydney (13 vittorie di cui 7  prima del limite), ha battuto Arnold Gamboa per kot all’8° round dopo averlo atterrato nel 1° e 4° round. Nei supergallo, Miguel “Mickey Mouse” Roman (20 vittorie di cui 14 prima del limite), ha messo ko in due rounds Oscar Arciniega con un gancio sinistro al fegato dopo averlo già atterrato nel corso del primo round.  Da segnalare anche la vittoria di Javier “Zorro” Castro (11 vittorie di cui 9 prima del limte ed una sconfitta) che ha battuto per kot all’8° round Mario Ramirez. Nei supermosca Oscar Ibarra (12 vittorie ed una sconfitta) ha battuto Jesus Pacheco per ko al 1° round.

A Chatellerault in Francia, il “coloured”  francese Jimmy Colas (27 anni, 20 vittorie e 4 sconfitte) al terzo tentativo è riuscito a laurearsi campione francese. Colas di è imposto ai punti in 10 rounds al beniamino locale Alan Mothie (26 anni, 25 vittorie, 16 sconfitte e 3 pari). Oltre che con l’abilità ed il mestiere di Mothie che cercava di tenerlo a distanza, Colas,  ha dovuto anche  fare i conti con la “confusione” della giuria che aveva primamente  sancito il pari per poi correggere, due minuti dopo e dopo un più attento esame dei cartellini, il verdetto con  la meritata vittoria di Colas.  Per fortuna che a Chetellerault sono sportivi…

Sempre in Francia ma a Lyone, il supergallo di origine armena Arsen Martirosian (29 anni, 9 vittorie ed una sconfitta), ha battuto Moebi Sarouna (34 anni, 16 vittorie e 5 sconfitte) ai punti in 12 rounds, conquistando , sotto gli occhi del presidente Furgoni, in un match di grande intensità la corona internazionale della WBA. Nei superpiuma la superpiuma Myriam Chomaz (7 vittorie di cui 5 prima del limite) ha messo ko al 2° round la rumena Marta Chojnoska in attesa d’incrociare i guantoni con la bulgara Koleva Ivanova.

  A Tolone, l’ostico e duro peso medio francese Cristophe Karagoz (26 anni, 14 vittorie 11 sconfitte e 4 pari), ha battuto Sylvain Gomis (29 anni, 12 vittorie, 13 sconfitte e 3 pari) ai punti in 8 rounds. Match nel quale ha prevalso la maggior tecnica ed aggressività di Karagoz che è riuscito a mettere in grossa difficoltà Gomis nel corso del 6° round. Nei pesi gallo, il 19enne e promettente Jeremy Parodi(13 vittorie ed un pari)  ha ottenuto una significativa rivincita nei confronti del cileno Julio Vargas. Parodi,  pur chiuso nella sua guardia “ermetica”, ha “contrato” spesso il rivale  mettendolo anche al tappeto nel 3° round con un gancio destro al capo. 

Kreshnick Qato Picture Un titolo mondiale non avrebbe dato altrettanto gioia e soddisfazione di quanto piacere ha dato ai suoi numerosi tifosi, accorsi al Pallatti Sportit Asllan Rusi di  Tirana in Albania, la vittoria dell’idolo locale, il peso supermedio Kreshnick Qato (28 anni, 15 vittorie e 6 sconfitte). Qato ha battuto  in 12  combattive riprese il russo Alexander Zaitsev (28 vittorie e 15 sconfitte)  conquistando in tal modo  la corona EBU dei paesi dell’extra Unione Europea. Dopo un avvio abbastanza agevole per l’albanese, accolto in patria (risiede in Inghilterra ed è diretto dal belga Philippe Fondu …)  come un trionfatore e seguito ad ogni passo da uno stuolo di tifosi e di giornalisti locali ; dal 5° round Zaitsev ha reso la vita dura all’avversario calando però sensibilmente nel finale (il russo ha 36 anni…). Incredibile l’atmosfera creata intorno al ring dai tifosi locali , soprattutto nei rounds finali,  quando  si preparavano ad invadere il ring per portare in trionfo il loro beniamino. Arbitrava con preoccupata “attenzione”… l’italiano Zannoni. Nei leggeri, il bulgaro Tontcho Tontchev (34 anni, 37 vittorie e 4 sconfitte) ha battuto in meno di un round il francese Frederic Gosset dando in quel breve lasso di tempo una dimostrazione   dell’ antica  classe.

A Soumagne in Belgio, il peso massimo di origini italiane Geoffrey Batello (27 anni, 8 vittorie di cui 7 prima del limite), ha battuto per ko al 2° round il georgiano Leka Okhanashvili.Nei supermedi, continua l’opera di ricostruzione del supermedio Michel Henrotin (23 anni, 15 vittorie e 2 sconfitte), che ha battuto Richard Remen per kot al 4° round.Nei pesi leggeri la Nathalie Toro (34 anni, 15 vittorie ed una sconfitta) ha battuto la spagnola 30enne Dolores Munoz Garcia ai punti in 6 rounds al limite dei pesi leggeri. Per finire segnaliamo che il mediomassimo Dries Kumpen (23 anni, 12 vittorie ed una sconfitta) ha battuto ai punti in 6 rounds Lubo Hartak. I campioni europei e mondiali delle varie sigle possono comunque dormire sonni tranquilli perché  tutte le vittorie di   Kumpen  sono venute con avversari che avevano record simili a quello di Hartak (13 matches tutti persi!).

Belge A Steffinsburg in Svizzera il peso welter Roberto Belge (27 anni e 14 vittorie), che sta guadagnando la considerazione dei suoi connazionali anche se ancora non ci sono “test” chiarificatori,  ha battuto per kot all’8° round lo slovacco Ratislav Kovac. Prima della conclusione del match Kovac , nel 7° round , era finito al tappeto ed aveva subito anche un richiamo. Nei mediomassimi, match per dirimere una questione di superiorità tra due atleti, residenti ma  non svizzeri, con l’algerino Mohamed Belcacem (28 anni, 8 vittorie, una sconfitta ed un pari)  che batte il serbo Hakija Ajdarovic (29 anni, 12 vittorie ed una sconfitta) per kot all’8° round.

FINALMENTE SORRIDIAMO UN POCHINO CON LE SCEMATE CHE CI ARRIVANO DA TUTTO IL MONDO ….

Saggezza orientale :

Se non puoi avere la mano della tua ragazza…usa la tua.

I manager delle ASL hanno ottenuto un primo grande risultato, hanno abbassato le spese di cancelleria delle loro “aziende”.

Te credo! Con tutti quei pazienti che ci lasciano…le penne!

Cartello nel bagno di un ristorante di Genova :

Prima che utilizziate questo servizio Vi chiediamo di compiere un onesto esame di coscienza:

- Se siete presuntuosi Vi invitiamo a fare un passo avanti: probabilmente "lui" e' molto piu' corto di quanto pensiate.
- Se siete modesti fate un passo indietro: salvaguarderete cosi' la parete e il coperchio, per la gioia dei “posteri”.
- Se siete molto alti dedicate qualche istante a un attento esame di carattere balistico per essere sicuri di "fare canestro" al primo tentativo. Dopo non  sara' possibile ...
- Se siete molto bassi  procurateVi uno sgabello: eviterete il fastidio di saltellare pisciacchiando a destra e a manca.
- Se siete strabici sappiate che davanti a Voi c'e' un solo water.  

- Se, infine, siete donne prendete orgogliosamente atto di questa Vostra magnifica condizione e ricordateVi che siamo accesi fautori della parita' dei diritti. Tuttavia la nostra, pur modesta, esperienza non ci ha affatto convinti dell'uguaglianza dei sessi. Adeguate, per favore, il Vostro comportamento a questa evidenza e rinunciate a farla in piedi.

 

Grazie per avere scelto il nostro locale ...

Gennarino ricordando una triste vicenda che ha avvinto diviso  l’opinione pubblica ha detto alla moglie:  

"Non mi lasciare mai  vivere in stato vegetativo, in dipendenza completa da una macchina e alimentandomi da una bottiglia. Se mai mi dovessi vedere in questo stato, spegni gli apparati che mi tengono in vita". Allora lei si è alzata e… ha spento la televisione, il computer  e gli ha tolto di mano  la birra...

Scemantologia della lingua italiana. 

Anticamente  i guidatori di carrozze che, erano particolarmente bassi, si lamentavano per gli scarsi salari e scioperavano. La gente si arrabbiava e protestava , perché, allora come oggi, erano gli utenti che venivano messi in difficoltà. A questo punto interveniva un signore alto e magro che con parlare forbito spiegava le ragioni degli scioperanti. Da qui l’espressione:  “ il fine…giustifica i mezzi!”.

La vera libertà di stampa è… dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire. (George Orwell)  A  frociiiiiiii!

All'IKEA hanno aperto il nuovo reparto libri: ti vendono una macchina da scrivere e una risma di fogli bianchi!

Emergenza “rifiuti” in Campania. La moglie di Gennarino continua a dirgli …no!

Il dottore di Gennarino gli ha suggerito:

 "Se ti fai 10 km al giorno per un anno arriverai al tuo peso forma". Dopo un anno Gennarino ha chimato il dottore: "Dottore, ho perso il peso, ma ho un problema". Il dottore : "Quale  problema?". Gennarino : "Sono a 3650 km da casa…come faccio a tornare?".

Gennarino lasciato solo in casa dalla moglie che è andata a trovare la mamma , ha deciso di lavarsi  la maglietta. Dopo aver avviato la lavatrice ha chiamato la moglie sul cellulare e gli ha chiesto : "Quale programma devo impostare sulla lavatrice?".Lei ha risposto : "Dipende... cosa c'è scritto sulla maglietta?". Gennarino prontamente :  "… NIKE!".

CIAO A TUTTI  BUONA PASQUA DA …

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