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Si è svolto in Cina a Wurumuqi un città del nordest del paese a 3 ore e mezzo di pullman da Chengdu il 3° torneo internazionale Xinjiang . Che ha visto la partecipazione di 13 nazioni e di una novantina di atleti. Un torneo di buon livello purtroppo scarsamente “coperto” dalla stampa e che per questo motivo presenta alcuni lati scuri dal punto di vista informativo. In compenso il palazzo dello sport (cosa rara) era dotato di aria condizionata. Sei gli azzurri in gara ed un inizio subito in salita. Nei pesi mosca Vincenzo Picardi autore di una prova incolore , soccombe al tailandese Satjaporn Jamreonsan per 24 a 13 , ma l’ avversario era alla sua portata . Nei pesi piuma l’Italia schiera Daniele Limone chiaramente a disagio nei confronti di un avversario molto più alto. Vince il coreano per 24 a 17. Finalmente un sorriso sul volto dei tecnici azzurri per la vittoria nei pesi gallo di Vittorio Parrinello che batteva il tagiko Emomali Maleyev per outscore al 2° round. Continuava a sorridere l’Italia con Domenico Valentino che dopo un primo round in sordina si scatenava portando a casa una pingue vittoria per 36 a 14 su Paunandes Bin Paulus della Malesia. Nulla da fare invece per Di Luisa che pur menomato da una ferita all’arcata sopraccigliare,con grande coraggio contende la vittoria al cinese Hanati Silamu che riesce a prendere il sopravvento solo nel finale. Il cinese vincerà la finale battendo il “redivivo” inglese Neil Perkins per 31 a 23 al termine di un match molto combattuto. Nei mondiali del 2005 il cinese perse con lo stesso avversario ( ma si rifece tre mesi fa a Pola ) e questo risultato supportato anche dal parere dei tecnici inglesi, sta a significare che i pugili con gli occhi a mandorla vanno avanti e progrediscono sempre più in vista dell’appuntamento olimpico. Ritorna sul ring Parrinello che ci ha preso gusto e batte il kazako Tursnbek Sydykov con un punteggio che non ammette discussione : 30 a 17. Parrinello gioca d’anticipo e mette in mostra una bella scelta di tempo riuscendo a rientrare con colpi precisi e facendosi il regalo di compleanno ( compiva 24 anni ) entrando in semifinale. Nelle gare di semifinale ottime prove degli azzurri tutti vincenti con largo margine. Vittorio Parrinello offre un’altra bella prestazione e si getta in attacco con grande determinazione aggiudicandosi il match per 24 a 11 con il cinese Liu Shih Lung . Anche Domenico Valentino si sbarazza con grande disinvoltura dell’indiano Jai Bhagwan per 22 a10. L’indiano aveva causato una grossa sorpresa battendo il russo dal pugno pesante Vladimir Saruhanian per 37 a 30. Vince pure il peso massimo Clemente Russo che ha la meglio sul padrone di casa il cinese Nijati Yushan per 35 a 16. Nelle finali abbiamo Parrinello che deve aver pensato , parafrasando il grande Eduardo…”I cinesi non finiscono mai!”. Infatti, s’imbatte in uno dei più quotati cinesi in assoluto (che ha tra l’altro battuto al primo turno quel Murray recente vincitore per due volte di Parrinello …) e deve sottostare alla legge “dei padroni di casa”. Vince il cinese Gu Yu con un verdetto che ci può anche stare, ma Parrinello offre una bella prova di carattere. Domenico Valentino centra il podio e riacquista quella consapevolezza in se stesso, necessaria per le grandi imprese future, battendo nettamente il cinese Zhou Jian. Nei pesi massimi, Clemente…fa il Russo e batte il quotato Evgeny Romanov. Un risultato positivo ed una bella esperienza su un teatro di gara che deve abituarsi a vedere protagonisti gli “azzurri”. Tra le note di curiosità la presenza nelle file filippine del peso welter Larry Semillano che prese parte alla spedizione olimpica di Sydney e quella di Herman Banks Taylor un filippino-americano che non ha fatto molta strada perdendo con un connazionale del neo presidente dell’AIBA, Hang Chen Hsieh. Ci dobbiamo preoccupare? Da segnalare anche la bella prova del peso medio inglese James Degale che, dopo aver battuto il cinese Wang Jianzheng per 31 a 26 , si è arreso solo alla classe del kazako Bakhtyar Atrayev, campione olimpico uscente dei pesi welters. A proposito c’è Gennarino che vuole dare un consiglio a chi si reca in Cina . Lo sapete come si chiama l’ascensore in Cina ? …con il pulsante! Ha vinto un’esortazione birmana :”Ma va a ka-gar-han-nder-vas!”. Grossa sorpresa quella fornita dal gallese Gavin Rees (27 vittorie di cui 13 prima del limite) , nel battere il francese Souleymane MBaye (35 vittorie di cui 21 prima del limite, 2 sconfitte ed un pari) strappandogli il titolo WBA dei superleggeri. Rees ha dominato ai punti in 12 rounds un confronto che sulla carta lo dava sconfitto per 7 a 1! Il match si è svolto all’International Arena di Cardiff ed ha visto l’avvio veloce di Rees che si è aggiudicato inizialmente molte riprese, alla fine i giudici hanno sottolineato l’exploit con il seguente punteggio : (117-112, 117-113, 118-110). Il combattimento principale della riunione di Cardiff era però la difesa del titolo WBO dei massimi leggeri che vedeva l’oriundo bresciano Enzo Maccarinelli (27 vittorie di cui 20 prima del limite ed una sconfitta) difendere la sua corona dall’assalto dell’americano Wayne Braithwaite (22 vittorie di cui 18 prima del limite e 3 sconfitte). Maccarinelli ha vinto largamente ai punti in 12 rounds (118-109, 120-107, 119-108), un match nel quale i due si sono scambiati colpi molto duri e che ha visto Maccarinelli mettere al tappeto l’avversario nel corso del 5° round. Nei pesi superpiuma il classico scozzese Alex Arthur (25 vittorie di cui 19 prima del limite ed una sconfitta) ha battuto il georgiano residente negli USA, Koba Gogoladze (20 vittorie e 2 sconfitte) per kot al 10° round , divenendo il nuovo campione ad interim della WBO . Arthur ha mandato al tappeto varie volte il suo avversario nel corso del match ( sesto, ottavo e nono round ), finchè l’arbitro non ha fermato il match a 2:48 del 10 ° round. Qualcuno ci può spiegare perché la WBO ha fatto disputare un campionato ad interim se c’è un campione non ad interim che combatte regolarmente? Ma non sarà perché vengono pagati i diritti alle associazioni? Ma come siamo cattivi e che andiamo a pensare… Il record dei titoli disputati lo detiene però Roy Jones, uno che ha “arricchito” qualcosa come 9 sigle mondiali! Roy Jones nel 2004 ha combattuto con Antonio Tarver per la WBC, WBA, IBO, il vacante WBF, IBA e il vecchio NBA dei mediomassimi. Nello stesso anno Jones ha incontrato Glen Johnson con il titolo IBF in palio. Nel match di ritorno con Tarver nel 2005 si sfidarono per IBO e per il vacante NBA, mentre nel 2006, Jones, incontrò Prince Badi Ajamu per il titolo del Nordamerica della WBO. Finalmente lo scorso mese ha sfidato Anthony Hanshaw per il titolo IBC. Pensate che nel 2004, Jones, che suscita sempre un bel richiamo nel pubblico ha dovuto pagare i diritti a ben sei associazioni…ma gli sarà rimasto qualche soldo della borsa? Sfido io che non vogliono unificarsi. Bernard Hopkins e Winky Wright si sono incontrati al peso dove entrambi hanno fatto registrare un limite vicino a quello previsto nel contratto e che era di 77,111 kg. ; a metà strada tra i supermedi ed i mediomassimi. Ma non appena espletate le incombenze Hopkins si è avvicinato a Winky e gli ha messo una mano in faccia, l’altro ha reagito e ci sono voluti gli addetti ai lavori per dividerli. Le premesse c’erano quindi tutte per una vera battaglia sul ring ed invece i bollenti spiriti si erano calmati al peso e Bernard Hopkins (48 vittorie di cui 32 prima del limite, 4 sconfitte ed un pari) ha chiaramente battuto Winky Wright (51 vittorie di cui 25 prima del limite, 4 sconfitte ed un pari) ai punti in 12 rounds con decisione unanime (116-112, 117-111, 117-111). Il match si è svolto nel Mandalay Bay di Las Vegas nel Nevada ed ha visto Wright ferito all’arcata sopraccigliare sinistra per uno scontro accidentale di teste già dal 2° round. Ci sono stati continui abbracci tra i due e le riprese sono passate via abbastanza noiosamente. Negli ultimi rounds Hopkins si mostra più determinato e forte e c’è anche qualche segno di risveglio da parte di Wright , ma il match è stato davvero poca cosa. Speriamo che non ci sia una rivincita. Per il suo debutto americano, "El Nino de Oro" , il venezuelano che vive in Giappone Jorge Linares (21 annni, 23 vittorie di cui 14 prima del limite) ha scelto un avversario di alto lignaggio e lo ha battuto in modo molto spettacolare conquistando assensi e consensi. Oscar Larios (59 vittorie di cui 37 prima del limite, 5 sconfitte ed un pari) il suo avversario, è finito knockout al 10° round dopo aver subito una dura punizione prima di finire a terra a 2:37 del 10° round. Dopo il match Larios ha annunciato il suo ritiro. Nei pesi leggeri per il titolo ad interim della WBO, il greco-australiano Michael Katsidis (23 vittorie di cui 20 prima del limite) ha conservato la sua corona nel match che lo vedeva opposto al filippino Czar Amonsot (18 vittorie di cui 10 prima del limite, 3 sconfitte ed un pari) al termine di una vera battaglia dove i due pugili non si sono …”fatti mancare nulla” in fatto di colpi subiti! La decisione ai punti in favore di Katsidis è stata unanime : 116-110, 114-112, 115-111. Molte critiche si sono levate nei confronti dell’arbitro che secondo alcuni avrebbe dovuto fermare l’australiano e chiamare un medico. Katsidis ha vinto, ma ha terminato il match orribilmente ferito e porterà per molto tempo i segni di questo match. Negli altri match da segnalare la vittoria del recente sfidante al titolo mondiale Librado Andrade (25 vittorie di cui 19 prima del limite ed una sconfitta) che ha battuto il sostituto dell’ultimora Ted Muller (19 vittorie, 12 sconfitte e 2 pari) per kot al 2° round . Andrade ha messo al tappeto Muller (alla quinta sconfitta consecutiva…)nel primo round ed ha ripetuto la cosa nel secondo, costringendo l’arbitro a fermare il match. Il superleggero Demetrius Hopkins numero 2 IBF e nipote di Bernard (27 vittorie ed un pari) ha ben impressionato nel battere Jaider Enrique Berrio (11 vittorie e 3 sconfitte), mettendolo due volte al tappeto e chiudendo così il match nel primo round! Nei pesi welters, Rock Allen (11 vittorie di cui 7 prima del limite) che da dilettante è stato nazionale USA, ha battuto ai punti in 6 rounds Ramiro Rivera ( 60-54 per tutti i tre giudici).Per finire , l’imbattuto superwelter Jose Rodriguez (12 vittorie) ha battuto con decisione controversa Keenan Collins (12 vittorie e 2 sconfitte) ai punti in 8 rounds ( 78-74, 77-75 Rodriguez, 78-74 Collins). A proposito, la Commissione Atletica, a seguito della rissa scoppiata alle operazioni di peso ha congelato il 10% dei 3 milioni di dollari della borsa di Hopkins. Il campione WBC dei minimosca Edgar Sosa (28 vittorie di cui 14 prima del limite e 5 sconfitte) ha conservato il suo titolo nella Plaza de Toros di Cancun in Mexico battendo per squalifica il tosto e scorbutico argentino Luis Alberto Lazarte (37 vittorie di cui 17 prima del limite 8 sconfitte ed un pari) al 10° round di un match molto combattuto. L’arbitro ha squalificato Lazarte per ripetuti colpi bassi. In quel momento Sosa era in vantaggio ai punti su tutti e tre i cartellini, ma l’argentino gli aveva reso la vita molto dura specialmente nelle riprese iniziali. Il messicano era riuscito a prendere in mano il match solo verso la metà del match.. Era la quarta volta che Lazarte provava a diventare campione del mondo e curiosamente questa è la sua terza sconfitta per squalifica. L’argentino era anche imbattuto da tre anni ed in questo periodo aveva vinto 17 matches. Sosa, da parte sua ha fatto registare il 16° successo consecutivo. Il messicano ha dedicato la sua vittoria alla squadra di calcio messicana battuta recentemente dall’Argentina. Nei pesi piuma, l’ex campione della WBC Guty Espadas Jr. (40 vittorie di cui 25 prima del limite e 7 sconfitte), ha vinto il titolo WBC Mundo Hispano dei pesi piuma con una controversa decisione sul detentore Moises Perez. Il match molto equilibrato è stato fermato dall’arbitro,tra le proteste del pubblico, all’inizio dell’11° round in seguito a delle ferite riportate da Perez .Il match era una rivincita di un altro incontro finito con una decisione controversa e polemiche a non finire. In un altro match in programma, l’ex campione del mondo Rudy Lopez (20 vittorie, 4 sconfitte ed un pari) ha facilmente battuto Antonio Espinales. In una battaglia tra ex campioni Vernon Forrest (39 vittorie di cui 28 prima del limite e 2 sconfitte) ha nbattuto in 12 interessanti riprese l’argentino Carlos Baldomir (43 vittorie di cui 13 prima del limite, 11 sconfitte e 6 pari) conquistando il titolo WBC dei superwelters. Il match si è disputato Emerald Queen Casino di Tacoma vicino Washington. Forrest è apparso in gran forma e Baldomir è stato molto bravo a superare indenne l’impressionante serie di colpi che gli ha portato l’americano. Forrest ha cercato di trarre vantaggio dal destro tenuto basso di Baldomir ed ha portato un gancio circolare con il destro per aprire la strada al suo devastante gancio sinistro. La faccia di Baldomir alla fine del match, testimoniava l’efficacia della tattica adottata da Forrest. Il lato sinistro era “pulito” mentre il lato destro era martoriato ed arrossato dai colpi di Forrest! Forrest che raramente si è rilassato, ha impegnato Baldomir anche in alcuni scambi dai quali è sempre uscito vincitore. Nel 9° round il neo campione ha anche subito un richiamo per colpo basso. Alla fine verdetto netto per lui (118-109, 118-109 e 116-111). In una eliminatoria per il titolo dei pesi piuma della WBC , Héctor Velázquez (48 vittorie di cui 33 prima del limite, 11 sconfitte e 2 pari) ha battuto per decisione tecnica al 10° round Mario Santiago (18 vittorie di cui 13 prima del limite). Santiago è pugile forte, ma non ha ancora la capacità di affrontare gente dal calibro e dall’esperienza di Velasquez. Questi gli ha impedito di sfruttare i suoi lunghi colpi, obbligandolo a combattere a corta distanza, dove tra l’altro ci sono stati ripetuti scontri con le teste. Il mancino Santiago non è riuscito a fare il suo match portando pochi colpi isolati anziché le serie che sarebbero state necessarie. Nell’8° round Velasquez esce da un ennesimo corpo a corpo con l’arcata spaccata. Santiago si esalta e va all’attaco,ma Velasquez riprende il controllo del match e nel 10° round su invito del medico l’arbitro interrompe il combattimento perché Velasquez non vede più da un occhio. In quel momento però si trovava nettamente in vantaggio e così vinceva la sfida ( 98-93, 98-92, 98-92). Molto interessante l’esibizione di un giovanotto da tener d’occhio, Yohnny Perez (12 vittorie di cui 9 prima del limite). Perez che è un colombiano di Cartagena, che ha qualcosa come 300 matches da dilettante e il suo “pedigree” si è visto sul ring quando ha impartito una vera lezione di boxe a Jose Laureano (18 vittorie , 12 sconfitte ed un pari) in 3 rounds. Laureano che ha lasciato qualcosa sulla bilancia per rispettare il peso pattutito è apparso un pò vuoto. Perez lo ha messo al tappeto nel 1° round con un uppercut allo sterno. Nel secondo round Laureano è di nuovo giù per un diretto destro al mento. Il colpo è così violento che gli spettatori cominciano ad invitare l’arbitro a sospendere il match. I secondi di Laureano non la pensano così ed il pugile si presenta regolarmente per il terzo round, ma bastano pochi colpi per convincere l’arbitro che il pubblico ha ragione ed il match viene sospeso a 0:19 del 3° round! Subito dopo il match l’organizzatore Gary Shaw ha messo sotto contratto Perez. Il peso leggero messicano dal nome italiano Antonio DeMarco (14 vittorie di cui 11 prima del limite, una sconfitta) ha impressionato la platea con un solo colpo da knockout sferrato nel 1° round, con il quale ha fulminato Roberto Valenzuela (39 vittorie , 33 sconfitte e 2 pari). Il mancino DeMarco dopo qualche ficcante jab, ha sparato un diretto sinistro al corpo facendolo seguire da un gancio destro al volto che ha distrutto Valenzuela ; il quale ha provato ad alzarsi, ma ha sbandato paurosamente . Quello che per adesso rimane solo una “mancata promessa”, ha provato ancora una volta a rimettere in corsa la sua carriera. Ci riferiamo al talentuoso messicano Francisco "Pachito" Bojado (18 vittorie di cui 12 prima del limite e 2 sconfitte) che ha battuto Rogelio Castaneda (23 vittorie e 13 sconfitte) in 10 rounds nel Desert Diamond Casino di Tucson in Arizona. Bojado ha controllato il match per l’intera durata, mettendo finalmente al tappeto per ben due volte il suo coraggioso avversario e provocandone il kot ad 1:30 del 10° round. Ancora una volta ed anche con circa 3 kg in più sul peso della sua naturale categoria (i pesi leggeri) “Panchito” si conferma elemento dotato di classe cristallina ma anche di scarso rigore atletico. Un vero peccato perché si tratta di un elemento di gran classe capace di infilare i suoi colpi nell’ermetica guardia di qualsiasi avversario e con traiettorie impossibili. Bojado ha rappresentato il Messico alle Olimpiadi di Sydney, venendo eliminato prima delle medaglie e subendo uno dei tanti furti che è solita perpetrare la “mafia degli arbitri dell’Est Europeo”.L’ex campione ad interim della WBC il peso leggero Jose Armando Santa Cruz (25 vittorie di cui 14 prima del limite e 2 sconfitte) ha avuto bisogno solo di due rounds per chiudere il match con Dario Esalas (29 vittorie di cui 24 prima del limite e 9 sconfitte). Esalas che aveva fatto tutte le riprese con Panchito Bojado lo scorso maggio, voleva rendere la vita dura anche a questo avversario, ma Santa Cruz …aveva altri “progetti” per lui. Esalas comincia in modo aggressivo e porta numerosi colpi. Lo stesso fa nel secondo round portando molti colpi al corpo di Santa Cruz. Ma Santa Cruz lo “pesca” d’incontro con un devastante destro che lo “gela”. Esalas continua a combattere ma ha chiaramente sentito il colpo e Santa Cruz lo centra ancora con un destro che lo scaraventa alla corde. Santa Cruz non si ferma e lo investe con altri colpi costringendo Esalas a mettere un ginocchio a terra. Si ralza all’”8”, ma è malfermo sulle gambe e SantaCruz cerca di chiudere il match con alcune combinazioni di colpi che scaraventano di nuovo Esalas alle corde. A questo punto l’arbitro si rende conto che Esalas non può continuare e ferma il match a 2:58 del secondo round. In un interessante match in 8 rounds tra pesi supergallo, Antonio Escalante (15 vittorie, di cui 9 prima del limite, 2 sconfitte) ha battuto il molto esperto Paulino “El Gato” Villalobos (26 vittorie di cui 16 prima del limite, 37 sconfitte e 2 pari). Nei pesi medi, lo scozzese Craig McEwan, uno dei tanti pesi medi britannici che sta cercando fortuna oltre oceano, ha battuto Valentino Jalomo in rivincita. Nel match precedente Mc Ewan aveva vinto solo ai punti, stavolta con Freddy Roach nel suo angolo, ha chiuso il combattimento ad 1:07 del 4° round, allorquando Jalomo non si difendeva più su un suo prolungato e pesante attacco. In un altro match tra pesi medi il quasi debuttante Deferson LeGrand di New York ha messo knockout in modo devastante e spettacolare l’aggressivo Roberto Miramontes. LeGrand (2 vittorie tutte prima del limite) ha atteso paziente lo “sfogo” del rivale e si è poi incrociato con lui con un gancio sinistro! Le Grand è arrivato per primo ed il suo colpo si è stampato sul mento di Miramontes che è crollato al tappeto battendo la testa e rimanendo a terra inconscio per circa tre minuti! La commissione dell’ Arizona State Boxing Commission, lo ha sospeso a scopo cautelativo per 2 mesi. L’ex sfidante al titolo mondiale Antonio Davis (24 vittorie di cui 12 prima del limite e 3 sconfitte) ha battuto per la prima volta in carriera Leon Bobo (16 vittorie ) costringendolo all’ abbandono all’inizio del 6° round in un match al limite dei pesi piuma al Bell Auditorium di Augusta in Georgia. Davis ha messo due volte al tappeto l’avversario nel 5° round che ha anche ricevuto un richiamo per “tenute”. All’inizio del sesto Bobo è rimasto sullo sgabello lasciando il vacante titolo NABO a Davis. Il campione NABO dei pesi mosca Rayonta Whitfield (18 vittorie di cui 9 prima del limite) che è stato un dilettante di punta anche della nazionle USA, ha battuto per knockout Jair Jimenez (22 vittorie di sui 16 prima del limite , 8 sconfitte ed un pari) nel 2° round di un match previsto sulla distanza delle 8 riprese. Nei pesi leggeri Ira Terry (16 vittorie di cui 10 prima del limite ) batte nettamente il mestierante Randy Dodds ai punti in 4 rounds ( 40-36 ). Il numero 3 in classifica dei superleggeri per la WBC, Timothy "Desert Storm" Bradley (21 vittorie di cui 12 prima del limite) ha battuto con decisione unanime ai punti in 10 rounds il messicano Miguel Angel Vazquez (17 vittorie di cui 9 prima del limite e 2 sconfitte) all’ Omega Products International di Corona in Clifornia davanti a circa 2000 spettatori. Indicativo lo score ( 100-90, 99-91, 98-92 ) che la dice lunga sul dominio di Bradley ma che non rivela le difficoltà incontrate per avere la meglio con un avversario molto alto e con uno stile molto personale e scorbutico. Un vero peccato la scelta di questo avversario che non ha fatto brillare Bradley che era reduce dall’esaltante successo ottenuto su Donald Camarena. Era in palio il titolo “Youth” (Giovane) della WBC che Brdley dovrà comunque lasciare perché compirà 24 anni il mese prossimo ed il titolo “Youth” si assegna solo ai minori di 24 anni! Importante successo per il massimo leggero Eric Fields (7 vittorie di cui 6 prima del limite) che ha impiegato solo un minuto e 39 seconfdi per mettere knockout al 1° round il quotato messicano Ramiro Reduncido (8 vittorie ed una sconfitta) dall’ottimo passato dilettantistico (ha partecipato ai Giochi di Atene). Fields è stato campione dei dilettanti USA. Nei supermedi Ivan Stovall (9 vittorie ed una sconfitta) ha messo al tappeto due volte Ernesto Castaneda (9 vittorie , 7 sconfitte ed un pari) prima di vincere ai punti in 8 rounds (80 a 70 per tutti e tre i giudici). L’imbattuto peso massimo nicaraguese Evans Quinn (14 vittorie di cui 13 prima del limite e 2 sconfitte) ha avuto bisogno solo di 49 secondi per mettere knockout con un sol colpo J.J. McAllister (7 vittorie di cui 6 prima del limite e 3 sconfitte) davanti a circa 1412 spettatori convenuti nel Marriott Hotel di Irvine in California. La conclusione del match con un destro d’incontro al mento che ha messo al tappeto Mc Allister così come hanno scritto impietosamente i giornali USA : “like sack of potatoes” (Come un sacco di patate). Quinn che al contrario del suo pugilato esplosivo si esprime a bassa voce ha detto : "Appena l’ho colpito ho capito subito che non si sarebbe rialzato.Voglio diventare un campione e spero di realizzare il mio sogno!”. Sono già cinque gli avversari negli ultimi matches che non sentono il suono della campana del primo round. Quinn che è nativo di Bluefields nel Nicaragua, spera di rimanere a lungo negli USA e chiede di combattere almeno una volta al mese. Nella stessa serata la superpiuma Kina Malpartida ha battuto ai punti in 4 rounds Crystal Morales. La Malpartida (7 vittorie ed una sconfitta) che è una peruviana di Lima e che prima della boxe era una professionista del “surf”, ha usato il suo fisico per imporre distanza e calma alla rivale. Il superleggero Francisco "El Gato" Figueroa (17 vittorie di cui 13 prima del limite e 2 sconfitte) ha battuto per knockout al 12° round Ubaldo Hernandez (22 vittorie e 18 sconfitte) conquistando la corona NABF della categoria nel Palm Beach County Convention Center di West Palm Beach in Florida. Match molto equilibrato che ha avuto il suo epilogo nell’ultimo round quando “El Gato” è stao abile a far accusare ad Hernandez che ha girato per il ring espellendo furbescamente il paradenti. Quando gli è stato rimesso in bocca, si è ritrovato di fronte Figueroa che lo ha stretto alle corde e con un preciso uno-due lo ha scaraventato quasi fuori del ring a 2:18 del 12° round. . Nei superwelters, David Estrada (21 vittorie di cui 11 prima del limite e 3 sconfitte) ha messo al tappeto Luther Smith (22 vittorie di cui 12 prima del limite e 5 sconfitte) nel 3° round, costringendo l’arbitro a fermare il match a 1:25 del quartoround! Estrada era reduce dalla devastante sconfitta subita per mano del corrente campione IBF dei pesi welters Kermit Cintron. Nei pesi massimi, debutto per Kasim Howard di West Palm Beach che ha affrontato Diesely "The Untamed" Aristilde un haitiano residente negli USA anche lui al debutto. I due hanno cominciato scambiandosi pesanti colpi con Howard , passato professionista doopo la sconfitta subita nei quarti del torneo di qualificazione olimpica, che si mostra migliore dell’avversario. Aristide finisce una prima volta al tappeto sul finire del 2° round quando manca un minuto al suono del gong e vi ritorna poco dopo, ma pur se mancano solo 5 secondi alla fine del round, l’arbitro, decide lo stesso di fermarlo. Allo Sheraton Miami Mart Hotel di Miami l’ex campione del mondo Glen "Road Warrior" Johnson (46 vittorie di cui 31 prima del limite, 11 sconfitte e 2 pari) , ha battuto per ko al 5° round "Fabulous" Fred Moore (30 vittorie di cui 27 prima del limite e 7 sconfitte. Dopo 3 rounds piuttosto prudenti, Johnson ha rotto gli indugi ed ha attaccato mettendo l’avversario al tappeto con una combinazione sinistro-destro a 2:45 del 5° round. I due tra l’altro si conoscevano bene perché fanno spesso i guanti insieme e sono amici, ma questo non ha impedito a Johnson di metterlo knockout. Due mesi fa Johnson aveva battuto Montell Griffin in un’ eliminazione targata IBF. Nei pesi welters, Damian "Devo" Frias (13 vittorie di cui 6 prima del limite ed una sconfitta) un cubano di Santiago “fuggito” a Miami, ha battuto Derrick Moon per kot a 1:45 del 3° round. Frias ha controllato il match esibendosi per il pubblico poi nel sesto round, quando ha deciso di chiudere, ha tempestato di colpi Moon costringendo l’arbitro a chiudere il match. Nei pesi massimi Henry Fuentes un lottatore nazionale cubano di lotta “greco-romana” che è scappato a Miami e si è dato alla boxe, ha battuto il debuttante Christopher "The Bishop" Boykins ai punti in 4 rounds, mettendo in mostra un bel jab sinistro. Fuentes ha vinto bene i primi tre rounds e nel finale ha resistito al ritorno di Boykins che essendo di Orlando in Florida poteva contare sul tifo locale. Ancora un debuttante peso massimo con tanto di claque al seguito è Colin "The Inferno" Fern di Hollywood, Florida che batte ai punti in 4 rounds Leonard Coller. Subito Fern ha messo in mostra un bel diretto destro carico di potenza che però ha potuto far esplodere solo nel 4° ed ultimo round, quando è riuscito a mettere a terra Coller che è stato anche ammonito per tenute. I giudici dicono 39-37, 38-36 and 39-35,questo significa che senza l’atterramento nel 4° round il match sarebbe stato pari per almeno due giudici. All’Avi Casino di Laughlin nel Nevada, grossa sorpresa per la vittoria del superwelter Don Juan Futrell (20 vittorie di cui 10 prima del limite, 2 sconfitte ed un pari) che ha battuto anche se con decisione controversa il figlio del “Macho” , Hector Camacho Jr. (42 vittorie di cui 24 prima del limite, 3 sconfitte ed un pari). Un Camacho irriconoscibile anche fisicamente che si è presentato con 5 kg in più rispetto al suo avversario ( Camacho pesava 73kg e Futrell 68 kg) subendo la supremazia del rivale per tutto il match ( 76-75, 76-75 Futrell, 76-75 Camacho ) e finendo il match con il volto tumefatto dai colpi . Futrell ha anche subito un richiamo per colpo basso nel sesto round. Il peso piuma Rogers Mtagwa (23 vittorie di cui 17 prima del limite, 11 sconfitte e 2 pari) ha vinto con una sofferta e contrastata vittoria ai punti il vacante titolo NABF battendo Aldo Valtierra (24 vittorie di cui 13 prima del limite e 9 sconfitte). Il match si è svolto nel New Alhambra di Filadelfia ed i cartellini hanno dato il seguente esito : 116-112, 116-112 per Mtagwa, 115-113 per Valtierra. Nei pesi welters Mike Jones (9 vittorie tutte prima del limite) ha battuto Doel Carrasquillo (10 vittorie di cui 8 prima del limiyte, 5 sconfitte ed un pari) infliggendogli una dura punizione per due rounds, finchè dopo essere finito al tappeto sul finire del secondo round, Carrasquillo ci è rimasto. Il più bel match della serata è stato quello che ha visto il peso piuma Teon Kennedy (4 vittorie) mettere knockout in 4 rounds Elias Castillo. Kennedy che è nativo di Mount Airy un sobborgo di Philadelphia, ha surclassato Castillo di Brooklyn , stringendolo alle corde per buona parte del match finchè con un colpo al corpo non l’ha fatto piegare a terra dopo 56 secondi del 4° round. Confortante risposta di pubblico a Catania per il cartellone misto che prevedeva 10 match tra dilettanti ed uno scontro professionale tra i mediomassimi Danilo D’Agata di Catania ed il pugliese Attilio Trane. Scontri duri qualche testata due conteggi al quinto tempo per Trane, con il match sospeso per una improvvisa mancanza di corrente elettrica (si è combattuto sul ring allestito su una spiaggia…). Alla fine ha vinto con verdetto unanime ai punti il pugile locale. Il “lanciatissimo” peso welter haitiano Andre Berto (18 vittorie di cui 16 prima del limite) ha corso il serio pericolo di perdere la sua imbattibilità. Berto, con la sua velocità d’esecuzione e facendo sfoggio di tutto l’arsenale a disposizione, stava dominando il confronto con l’ex sfidante al titolo mondiale Cosme Rivera (30 vittorie di cui 21 prima del limite e 10 sconfitte) nel Saratoga Springs City Center di Saratoga Springs; allorquando il messicano lo colpiva con un magnifico uppercut sinistro mandandolo al tappeto. Era la sesta ripresa e fino a quel momento Berto non aveva avuto problemi e conduceva a piacimento il match. Il subitaneo suono del gong ed un opportuno cambio di guantone durante l’intervallo, consentivano a Berto di guadagnare tempo e di recuperare. Nel 7° round , ormai ripresosi, Berto faceva accusare Rivera con un gancio sinistro (è il suo colpo migliore…). I due continuavano a darsi battaglia fino alla fine e Berto ormi scampato il pericolo portava in porto la vittoria con largo margine ai punti in 10 rounds ( 97-92, 98-91, 98-91). “Cercavo qualcuno che mi rendesse la vita difficile … e l’ho trovato!”, ha detto simpaticamente Berto del suo avversario. Quello che Emanuel Steward indica come il “futuro della categoria dei pesi massimi”, Chazz Witherspoon (19 vittorie di cui 13 prima del limite) ha battuto per kot al 9° round Talmadge Griffis (24 vittorie di cui 16 prima del limite e 7 sconfitte). Griffis non si è comportato male ed ha cercato in varie occasioni di accorciare la distanza, ma Witherspoon non gli ha concesso molte opportunità e lo ha sempre tenuto a distanza con i colpi lunghi e mettendolo in “soggezione” ogni qual volta che affondava i colpi. Nel 9° round un gancio sinistro molto forte di Chazz stordisce Griffis immediatamente il pupillo di Steward gli è sopra e lo investe con altri 5o 6 pesanti colpi che Griffis incassa passivamente. L’arbitro a questo punto interviene sospendendo il match ad 1:08 del 9° round. L’organizzatore Di Bella che pur non ha combattuto e… non ha preso colpi dichiara :” Tim e un grande pugile ed io penso che nel giro di una quindicina di mesi lo potrete vedere nella top ten dei pesi massimi!”. Tim però è lo zio (ex campione del mondo) del pugile di Di Bella …il nipote si chiama Chazz! C’è stato un tempo in cui eravamo convinti che in Giappone non c’erano più giapponesi perché erano in giro per il mondo a fare fotografie! E’ la stessa sensazione che abbiamo adesso per i pugili irlandesi che , secondo noi, stanno tutti negli …USA! Stavolta c’imbattiamo nel supergallo Paul Hyland (9 vittorie) di Dublino, che batte ai punti in 4 rounds l’americano Arthur Parker che, a giudicare dal record deve avere delle origine slovacche o rumene avendo conseguito in carriera una sola vittoria contro 20 sconfitte!L’ultimo match della serata vede in azione un “paisa’”, il peso welter Tommy "The Razor" (il Rasoio) Rainone (8 vittorie) di Plainview vicino New York che batte Jorge Delgado ai punti in 4 rounds.Ma non vi entusiasmate troppo, perché con un pugile di modesto valore come Delgado, . Rainone ha vinto solo a maggioranza portando pochissimi colpi ( 39-38, 39-37 e 38-38). Chissà perché lo chiamano “rasoio” ? Forse perché …fa crescere la barba. DeAndry Abron è un mediomassimo di Youngstown che recentemente a Tunica ha messo knockout Marvin Hunt in un solo round . Abron ha 13 vittorie su 14 matches e da dilettante ha fatto incetta di titoli : “Army, Inter Services, United States, Police Athletic League e National Golden Gloves!”. Attualmente ha 30 anni ed è probabilmente passato troppo tardi al professionismo. Nella stessa riunione ha combattuto il peso welter Ramon Arellano che ha battuto Anthony Bowman. Ufficialmente il record di Arellano dice (16 vittorie ed una sconfitta), mentre in realtà il vero record di Arellano è (28 vittorie ed una sconfitta). Che fine hanno fatto gli altri 12 matches? Semplice, i 12 matches li ha disputati con una commissione non riconosciuta dall’Association of American Commissions e dai redattori ufficiali da lei riconosciuti, quelli di “Fight Fax”. Il superleggero Ray Sanchez III (20 vittorie di cui 15 prima del limite ed una sconfitta ) ha impiegato solo 1:34 per battere Travis Hartman (8 vittorie ed 8 sconfitte).Dopo una breve fase di “studio”il mancino Sanchez ha cambiato guardia mettendo il sinistro avanti e scagliando un gancio con quella mano che ha scaraventato al tappeto l’avversario. Hartman si è rialzato, ma subito Sanchez l’ha investito con altri colpi che hano indotto l’arbitro a fermare il match. Un secondo match è però scoppiato quando i secondi di Hartman hanno negato a Sanchez la possibilità di “salutare” i suoi tifosi, arrampicandosi sulle corde proprio nell’angolo di Hartman. Immediatamente i secondi di Sanchez hnno “attaccato” il team di Hartman. Ma non è finita, perchè alla “festa” si è unito anche l’arbitro che al grido di “This is my ring!” (Questo è il mio ring!) ha cominciato a distribuire cazzottoni a tutti. “ Non ero provato e sono stato fermato troppo presto. Sicuramente l’avrei messo al tappeto andando avanti!”, ha detto Hartman per giustificare il nervosismo dei suoi secondi. “Ho vinto ancora ed attendo avversari quotati. Sono pronto ad affrontare Julio Cesar Chavez junior!” , ha detto euforico Sanchez. Nei superwelters l’ex alternativa olimpica Austin “No Doubt” Trout (11 vittorie di cui 9 prima del limite) ha incontrato il pericoloso Nelson Estupinan (12 vittorie di cui 9 prima del limite e 6 sconfitte).”Pericoloso” per il pugilato scomposto e per l’imprevedibilità che lo contraddistingue. Anche stavolta ha fatto tutto da solo. Ci sono stati due atterramenti nel match ma nessuno dovuto a colpi. La prima volta Trout è finito a terra per uno sgambetto, la seconda volta Estupinan nel tentativo di portare un colpo caricando come un toro l’avversario, l’ha mancato finendo a faccia in giù e facendosi male ad un ginocchio. L’infortunio gli ha impedito di continuare quando mancavano solo 48 secondi alla fine del secondo round. Nei pesi supergallo Alejandro Perez (10 vittorie di cui 5 prima del limited un pari) ha battuto Martin Armenta (11-14-3, 9 KOs), di Los Mochis, in Mexico, che ha ricevuto un “regalo” dall’arbitro Lorenzo Saiz, quando questi ha fermato il match salvandolo da una dura punizione a 2:44 del 4° round. Il numero 1 della WBO dei supermosca Pramuansak Phosuwan (38 vittorie di cui 22 prima del limite, una sconfitta ed un pari) ha battuto per kot al 2° round il cinese Wei Zhi Feng nel Technical College di Mahasarakam Province in Tailandia. Il pugile tailandese che ha perso con Fernando Montiel nel 2005, ha subito mostrato il suo livello superiore ed ha chiuso l’esibizione con terribili colpi al corpo. E’ stata una serataccia per i cinesi perchè in un altro match il supergallo Kosol Sor Vorapin ha messo knockout il cinese Su Zhen Yang con un gancio destro alla 2^ ripresa. Non è finita, perché poco dopo l’ex campione IBF dei pesi paglia Ratanapol Sor Vorapin (50 vittorie di cui 39 prima del limite, 6 sconfitte ed un pari) ha messo knockout un altro cinese, Gui Yao Bo in tre rounds. Conoscendo la “leggerezza” di certi organizzatori tailandesi, è facile sospettare che contro un uomo due volte campione del mondo e con più di 50 matches all’attivo sia stato mandato un povero sprovveduto senza esperienza e con pochi matches! Nei pesi piuma Panlert Tor Saengtiennoi (12 vittorie di cui 11 prima del limite) ha battuto il connazionale Chawal Sor Vorapin per kot al 5° round. Rimaniamo ancora in Tailandia dove il campione PABA dei pesi paglia Pornsawan Porpramook (20 vittorie di cui 15 prima del limite) che ha conservato la sua corona con verdetto unanime in 12 rounds, battendo il filippino Benjie Sorolla (21 vittorie, 12 sconfitte e 3 pari) nel Porkungpao Rachada Restaurant di Bangkok dove potete mangiare scomodamente (non usano le sedie… si mangia sdraiati…) deliziandovi le orecchie con le musiche tailandesi ed assistendo alle piroette meccaniche delle bellissime danzatrici locali. Scusate la divagazione ma era per giustificare il congruo rimborso spese che ho chiesto al Direttore. Torniamo al match con Sorolla che aveva cominciato bene mettendo al tappeto il campione ma…non per l’arbitro che non ha effettuato il conteggio (l’ha considerato una scivolata!). Pornsawan si riprende e tiene a bada il rivale con colpi pesanti al corpo. Il filippino dal sesto round sembra accusare la fatica e viene messo in difficoltà molte volte, specialmente nel 7° e 9° round. Nell’11° round il filippino ha un’impennata d’orgoglio e cerca di sovvertire il risultato, ma il campione gestisce bene il finale e vince con un margine un po’ eccessivo ( 118-111, 119-111, 117-112). Secondo noi non c’erano più di 3 punti, ma forse non siamo obiettivi, perchè eravamo arrabbiati per il conto pagato al ristorante! Il nigeriano residente in Australia, Fatai “Kid Dynamite” Onikeke (22 vittorie e 2 sconfitte) ha conservato il titolo IBF Pan Pacific dei superleggeri battendo per knockout al 3° round il tailandese Jakkirt Suwannalirt (5 vittorie e 6 sconfitte) in un match svoltosi al Knox Netball Centre di Ferntree Gully vicino Melbourne in Australia. L’aggressivo e più basso Onikeke colpisce con ganci sinistri e destri al capo, il più alto (1.76) tailandese fecendolo sbarellare nel primo e secondo round. Nel terzo round un destro d’incontro mette il atilandese al tappeto per il conto totale. Il tailandese però non è uno sprovveduto, nel 2006 ha fatto tutte e 12 le riprese con l’ex campione del mondo IBF, Lovemore Ndou. Ha però perso con il campione ad interim della WBO con Michael Katsidis per knockout in 2 rounds sempre nel 2006. Onikeke invece ha vinto la corona del Commonwealth dei pesi welters, battendo nel 2004 Hassan Matumla in Nigeria ai punti in 12 rounds. Una delle sue due sconfitte l’ha subita con il picchiatore filippino Ranee Ganoy in 7 rounds, in quello che fu ritenuto il più bel match effettuato in Australia nel 2006! Il match principale era per il titolo WBF dell’Asia Pacifico che si sono contesi Clinton Johnson (5 vittorie e 2 sconfitte) ed il neozelandese Paz Viejo (4 vittorie e 18 sconfitte). Ha vinto Johnson con decisione controversa in 10 rounds. Recentemente la Francia ha messo al bando alcune di queste organizzazioni per ridare credibilità a questo sport sul suo territorio ; è auspicabile che il suo esempio venga seguito da molti altri. Nei pesi welters la nuova “promessa” della boxe australiana, Heath “The Heat “ Ellis (6 vittorie) ha destato impressione nel battere in 4 rounds Brian Fogarty (9 vittorie e 7 sconfitte). Ellis ha messo al tappeto Fogarty con un potente gancio sinistro. Ellis è il nipote dell’ex campione del mondo IBF Lester Ellis ed aveva al suo angolo un altro ex campione del mondo IBF, Phillip Holiday. Nei pesi piuma l’italo-australiano Daniel Iannazzo (3 vittorie ) ha battuto ai punti in 4 rounds Tom Clarke. In piazza Giotto, a Vicchio, centro ai piedi dell’Appennino tosco-emiliano nei pressi di Firenze, il mediomassimo Vigan Mustafa ha conseguito la terza vittoria della sua fresca carriera professionistica superando per ko al 3° round il 38enne ungherese Szabolcs Gergely che, in 18 match sostenuti, non ne ha mai vinto uno, subendo ben 13 sconfitte prima del limite. Per il kossovaro(nazionale Jugoslavo da dilettante) con nazionalità italiana, fratello di Mustafa Ilir, un facile test in vista di prove più significative. Ludumo Galada (12 vittorie) ha conservato il titolo sudafricano dei pesi piuma battendo Luthando Vukuza per kot a 2:38 dell’8° round nel Mdantsane Indoor Centre vicino East London. Galada si è trovato in difficoltà per la guardia mancina di Vukuza anche se questo era il terzo confronto tra i due. Vukuza per i primi cinque rounds è riuscito a tenere a distanza Galada poi è calato per la stanchezza. Nell’ottavo round Galada coglie Vukuza con un sinistro al volto ed un destro al corpo mettendolo al tappeto. Vukuza si rialza ma viene di nuovo atterrato per una scarica di colpi al corpo e l’arbitro sospende il match. Nella stessa serata l’ex campione IBO dei pesi piuma Simon Ramoni (27 vittorie di cui 17 prima del limite e 10 sconfitte) è stato battuto da Lubabalo Msuthu (8 vittorie ed una sconfitta) ai punti in 6 rounds in un match al limite dei pesi gallo! Lo spagnolo Jesus Garcia Escalona ha conquistato il titolo dell’Unione Europea dei pesi superpiuma battendo ai punti e destando buona impressione, il portoghese Antonio Joao Bento, recente sfidante al titolo europeo. Il match si è svolto a Vilamoure in Portogallo. Escalona ha un record di 14 vittorie e …poco pugno. Alla vigilia tutti si attendevano un confronto esaltante e dai ritmi estremamente sostenuti ed i due protagonisti non hanno certamente deluso le aspettative. Sul ring del Centro Polivalente di San Genesio ed Uniti (Pavia), Giacobbe Fragomeni (23vittorie ed una sconfitta) ha battuto ai punti con decisione unanime Vincenzo Rossitto (34 vittorie , 5 sconfitte e 4 pari) con in palio la vacante cintura dell’Unione Europea dei massimi leggeri. Il verdetto, contestato in maniera decisa dal clan del siciliano, è giunto al termine di dodici rounds equilibrati e di difficile individuazione che hanno visto la leggera prevalenza del vincitore. Il ritmo impresso dal lombardo è stato incredibile ed ha ricevuto come risposta l’altrettanto eccezionale prestazione di Rossetto, apparso in forma smagliante. Fragomeni ha attaccato costantemente, cercando di chiudere il rivale alle corde per bersagliarlo con i suoi colpi stretti, mentre Rossitto si è sottratto al gioco con il movimento e piazzando i suoi colpi lunghi e veloci. Un duello molto bello che ha infiammato la platea, tutta per l’idolo locale. Giudizio unanime con Quartarone 115-113, Zannoni 116-113 e Massimo Barrovecchio 116-112 tutti per Fragomeni. Michele “Gentleman” Piccirillo (48-3) ha deliziato la platea con il pugilato d’alta scuola. Di fronte aveva l’agguerrito francese Sylvain Touzet (9 vittorie e 15 sconfitte), venuto in Italia per vincere il match e sceso dal ring con la consapevolezza di essersi meritato in pieno la borsa. Un Piccirillo tonico che ha superato l’impegno a pieni voti sotto ogni profilo di fronte ad un rivale che presentava nell’aggressività la sua principale caratteristica Durante il 2° round, un colpo preciso di Piccirillo faceva piegare per un attimo le ginocchia di Touzet. La rapidità d’esecuzione ed il colpo d’occhio sono il biglietto da visita del pugliese che fa aumentare la somma di colpi incassata dal vincitore della “Coupe de Ligue”. Sul verdetto non ci sono dubbi con la vittoria ai punti di Piccirillo.Nella stessa serata lo sfidante al titolo europeo dei superleggeri Gianluca “Silver Horse” Branco (38 vittorie, 2 sconfitte ed un pari ) ha colto un successo ai punti sulle sei tornate con lo scorbutico polacco Arek Malek (4 vittorie , 10 sconfitte e 2 pari) , che vale senz’altro più del suo record. Il trentaseienne di Civitavecchia ha fatto vedere a tratti una grande boxe, spettacolare, efficace e tecnicamente impeccabile. Vittoria anche per Domenico “Vulcano” Spada (23 vittorie ed una sconfitta) ai danni di Attila Kiss (7-42-3).Il ventiseienne peso medio romano era reduce dalla contestata e discutibile sconfitta valida per il titolo dell’Unione Europea in Germania lo scorso marzo. La prima battuta d’arresto nella sua carriera non sembra aver lasciato strascichi nel romano, che è apparso determinato e cresciuto, sotto diversi profili. Spada ha confezionato un’ottima prova e di fronte a sé aveva un esperto mestierante e sornione. Il match è stato un monologo di Spada che se lo è aggiudicato in 6 rounds. Finisce male ed al secondo round il match tra Simona Galassi e Svetla Taskova, dopo uno scontro accidentale di teste. Dopo l’impatto le due atlete non sono più in grado di continuare e viene sancito il no contest. Anche a Paratico bella serata di boxe nello splendido Parco Giochi dal quale si può ammirare l’incantevole scenario del Lago d’Iseo. La http://www.2out.it/wordpress/wp-content/uploads/2007/06/blandamura.JPG manifestazione allestita dalla Loreni Olab e dalla Mariani Boxe Ring Brescia ha visto il neoprofessionista Emanuele “Sioux” Blandamura vincere il terzo confronto a torso nudo superando per squalifica al 5° round il romeno Florin Oanea. L’aggressività del romano ha indotto l’avversario a cercare di limitare i danni legando e sfruttando tutti i trucchi del mestiere. Purtroppo ha esagerato in quelli illeciti e l’arbitro lo ha rispedito a casa. Troppa differenza a San Paolo Civitate tra l’imbattuto serbo Dejan Ribac (16 vittorie ) ed Antonio Di Feto (12 vittorie, 11 sconfitte e 5 pari). Il serbo che è stato ottimo dilettante, dal 3° round ha preso in mano il match colpendo a piacimento il coraggioso ma limitato Di Feto, incapace di opporsi allo strapotere dell’avversario. L’arbitro ha fermato il match ad 1:57 del 10° round ma poteva anche chiuderlo prima. Nei pesi medi Lorenzo Di Giacomo (35 vittorie di cui 16 prima del limite , 3 sconfitte ed un pari) è tornato sul ring dopo la coraggiosa prova con il finnico Asikainen per il titolo europeo, battendo il croato Zoran Plavsic (2 vittorie e 5 sconfitte ) ai punti in 6 rounds. Nei pesi leggeri il campione italiano Giovanni Niro (14 vittorie di cui 8 prima del limite ed un pari) vince per squalifica al 3° round il match con il mestierante Vesselin Vesko Vassilev (6-24-1, 2 KOs) che aveva finalizzato il suo impegno nel prendere a testate l’avversario. Il campione dell’Unione Europea, Domenico Urbano (21 vittorie, 2 sconfitte ed un pari) ha avuto un compito piuttosto facile nel battere il “perdente cronico” Nikolai Vesko Michailov (3 vittorie, 22 sconfitte ed un pari) per kot al 3° round. In una Piazza Virgiliana di Mantova gremita, Cristian Dolzanelli (9 vittorie di cui 8 prima del limite) si è imposto per KOT al 5° round sull’ostico ventiduenne francese Nabil Haciani, che in marzo l’aveva costretto per la prima volta alla distanza. Il match doveva essere un collaudo in vista di un impegno titolato e si è quindi scelto un rivale all’altezza, che possedesse le caratteristiche per testare a fondo le velleità del mancino bresciano. Dolzanelli ha superato l’esame a pieni voti, sconfiggendo un avversario determinato e difficile da inquadrare. Il transalpino, resosi conto dell’impossibilità di competere ad armi pari con il bresciano, ha fatto anche ricorso alla propria esperienza ed ha provocato il picchiatore nostrano con atteggiamenti istrionici. Ma Dolzanelli non è stato al gioco e in avvio della quinta tornata ha dato un’ accelerata al ritmo, chiudendo il rivale alle corde portando due pesanti colpi al corpo che hanno fatto abbassare la guardia ad Haciani, raggiunto al volto da una lunga serie colpi. Contato dall’arbitro, l’ospite, che non è mai andato al tappeto, non si rialzava più richiedendo anche l’intervento del medico. Nella bellissima Piazza del Municipio di Paitone (Brescia)c’è stato un successo di pubblico per i mediomassimi Gianluca Tamburrini (5- 3) e Maurizio "The Angel" Lovaglio (2-3). Il romano si è fatto subito avanti con i suoi pesanti colpi, cercando di centrare il rivale. Il torinese ha risposto subito con un efficace fuoco di sbarramento per vie interne, incappando però in un primo terribile destro che l’ha spedito al tappeto. Tornato in piedi, il venticinquenne Lovaglio sembrava essersi ripreso, ma ha commesso l’errore di accettare nuovamente lo scambio ed ha rimediato un altro destro stavolta risolutore che l’ha messo nuovamente al tappeto. Altrettanto convincente la prestazione del peso gallo Rodrigo Bracco (3 vittorie). Che ha sconfitto per KOT al 2° round il magiaro Istvan Ajtai (5 sconfitte ed un pari), fornendo indicazioni estremamente positive per il futuro.Il fiorentino di origine cilena ha messo al tappeto l’avversario già nel primo round. La seconda ripresa è stata un dominio di Bracco che ha iniziato a martellare con costanza al bersaglio grosso e le mani di chi gli stava di fronte si sono abbassate, permettendogli di mettere a segno due colpi decisivi che hanno portato ad altrettanti atterramenti.Sul secondo Ajtai è sembrato visibilmente scosso ed è stato giustamente fermato. Nella sua Piove di Sacco, il 26enne piovese super.piuma Davis Boschiero ha conseguito il 18° successo della sua carriera , battendo alla sesta ripresa per kot il dignitoso 39enne collaudatore bulgaro Kirkor Kirkorov (28 vittorie e 13 sconfitte). A questo punto si apre per il giovane atleta veneto la sfida al titolo tricolore, detenuto dal piemontese De Vitis, un match che avrà dei risvolti agonistici sicuramente molto interessanti. A Prato il peso medio di origine napoletana Francesco Di Fiore (29 anni ed una vittoria) è tornato sul ring dopo circa 5 anni di assenza, battendo per squalifica al 4° round il rumeno Ioan Florin. Adesso speriamo che non sparisca di nuovo… La riunione di Sequals nella quale Chianella ha battuto Maggio per il titolo italiano dei pesi piuma, ha visto altri match che hanno registrato i successi dai pugili della scuderia di Grosseto, opposti ad atleti serbi del team Popovic. Il campione dell’Unione Europea dei pesi piuma, Domenico Urbano ha sconfitto per ko dopo 1’.27’’ della terza ripresa Wladimir Borov. Il medio di Pescara, Lorenzo Di Giacomo,tornato sul ring dopo la sconfitta subita a gennaio nella sfida per il titolo europeo contro Asikainen , ha dominato ai punti in 6 rounds l’ostico Zoran Plavsic. Nei pesi leggeri rientro vittorioso dell’imbattuto campione italiano della categoria Giovanni Niro che ha superato per squalifica alla terza ripresa, dopo ben tre richiami, Vesko Vassilev. Il peso superpiuma di Cecina, ‘Flash’ Floriano Pagliara , prossimo anche lui ad una sfida tricolore, dopo il rinvio del match di Sequals per l’infortunio occorso alla vigilia al suo avversario, è tornato al successo per ko dopo 2’.40’’ della terza ripresa, contro Kaloyan Chuchukov. Una certa curiosità ha atteso il ritorno sul ring, ancora vittorioso, dell’imbattuta Emanuela Pantani, matura per una sfida continentale che, nei supergallo, ha sconfitto ai punti, guidando il match dall’inizio alla fine, Suzana Radovanovic. Sorridiamo.
I nostri slogan : Piu' pausa per le giovani, meno... pausa per le vecchie! La nostra pubblicità : “Salsicce genuine insaccate con le mie stesse mani …di puro maiale». Regalasi cane. Mangia di tutto…ha un debole per i bambini.
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Da quando gli hanno detto che Katia Ricciarelli canta bene perché sa fare buon uso del diaframma, Gennarino ha deciso di cantare col preservativo! Ci sono un brasiliano, un nigeriano, un serbo, un portoghese e un argentino… Potrebbe essere l'inizio di una barzelletta, invece è ancora meglio... E' la barriera del Napoli che ha beccato gol... da un ceco! I nostri premi Per la dinamica dei fluidi premiati due professori tedeschi (Victor Meyer-Rochow e Jozsef Gall) dell'università finlandese di Oulu che hanno studiato le pressioni prodotte durante la defecazione dei pinguini. Questo premio …mi “puzza”. Notevole anche il premio per la chimica. Due studiosi dell'università del Minnesota hanno risolto un dubbio secolare che ci angustiava : si nuota più velocemente in acqua o nello sciroppo? Gennarino sono anni che prova con la nutella e dice :” Tanto anche se arrivo ultimo… chissenefrega! Da quando abbiamo passato la cinquantina qualche giovanotto screanzato ce lo ricorda con una espressione tipica romana : "A nonno, c'hai l'anni der cucco!". Non vi perdete d’animo e rispondete : "A pisè… aricordete che mojono piu abbacchi che pecore vecchie". Meditate gente…meditate. Ragioniere , lei no ! E’ tempo perso , se la faccia spiegare. CIAO A TUTTI … E COME AL SOLITO … ALLA PROSSIMA |