Si è svolto in Cina a Wurumuqi
un città del nordest del paese a 3 ore e mezzo di pullman da Chengdu il 3°
torneo internazionale Xinjiang . Che ha visto la partecipazione di 13 nazioni e
di una novantina di atleti. Un torneo di buon livello purtroppo scarsamente
“coperto” dalla stampa e che per questo motivo presenta alcuni lati scuri dal
punto di vista informativo. In compenso il palazzo dello sport (cosa rara) era
dotato di aria condizionata. Sei gli azzurri in gara ed un inizio subito in
salita. Nei pesi mosca Vincenzo Picardi autore di una prova incolore , soccombe
al
tailandese
Satjaporn Jamreonsan per 24 a 13 , ma l’ avversario era alla sua portata . Nei
pesi piuma l’Italia schiera Daniele Limone chiaramente a disagio nei confronti
di un avversario molto più alto. Vince il coreano per 24 a 17. Finalmente un
sorriso sul volto dei tecnici azzurri per la vittoria nei pesi gallo di Vittorio
Parrinello che batteva il tagiko Emomali Maleyev per outscore al 2° round.
Continuava a sorridere l’Italia con Domenico Valentino che dopo un primo round
in sordina si scatenava portando a casa una pingue vittoria per 36 a 14 su
Paunandes Bin Paulus della Malesia. Nulla da fare invece per Di Luisa che pur
menomato da una ferita all’arcata sopraccigliare,con grande coraggio contende
la vittoria al cinese Hanati Silamu che riesce a prendere il sopravvento solo
nel finale. Il cinese vincerà la finale battendo il “redivivo” inglese Neil
Perkins per 31 a 23 al termine di un match molto combattuto. Nei mondiali del
2005 il cinese perse con lo stesso avversario ( ma si rifece tre mesi fa a Pola
) e questo risultato supportato anche dal parere dei tecnici inglesi, sta a
significare che i pugili con gli occhi a mandorla vanno avanti e progrediscono
sempre più in vista dell’appuntamento olimpico. Ritorna sul ring Parrinello che
ci ha preso gusto e batte il kazako Tursnbek Sydykov con un punteggio che non
ammette discussione : 30 a 17. Parrinello gioca d’anticipo e mette in mostra una
bella scelta di tempo riuscendo a rientrare con colpi precisi e facendosi il
regalo di compleanno ( compiva 24 anni ) entrando in semifinale. Nelle gare di
semifinale ottime prove degli azzurri tutti vincenti con largo margine.
Vittorio Parrinello offre un’altra bella prestazione e si getta in attacco con
grande determinazione aggiudicandosi il match per 24 a 11
con
il cinese Liu Shih Lung . Anche Domenico Valentino si sbarazza con grande
disinvoltura dell’indiano Jai Bhagwan per 22 a10. L’indiano aveva causato una
grossa sorpresa battendo il russo dal pugno pesante Vladimir Saruhanian per 37
a 30. Vince pure il peso massimo Clemente Russo che ha la meglio sul padrone
di casa il cinese Nijati Yushan per 35 a 16. Nelle finali abbiamo Parrinello che
deve aver pensato , parafrasando il grande Eduardo…”I cinesi non finiscono
mai!”. Infatti, s’imbatte in uno dei più quotati cinesi in assoluto (che ha tra
l’altro battuto al primo turno quel Murray recente vincitore per due volte di
Parrinello …) e deve sottostare alla legge “dei padroni di casa”. Vince il
cinese Gu Yu con un verdetto che ci può anche stare, ma Parrinello offre una
bella prova di carattere. Domenico Valentino centra il podio e riacquista quella
consapevolezza in se stesso, necessaria per le grandi imprese future, battendo
nettamente il cinese Zhou Jian. Nei pesi massimi, Clemente…fa il Russo e batte
il quotato Evgeny Romanov. Un risultato positivo ed una bella esperienza su un
teatro di gara che deve abituarsi a vedere protagonisti gli “azzurri”. Tra le
note di curiosità la presenza nelle file filippine del peso welter Larry
Semillano che prese parte alla spedizione olimpica di Sydney e quella di Herman
Banks Taylor un filippino-americano che non ha fatto molta strada perdendo con
un connazionale del neo presidente dell’AIBA, Hang Chen Hsieh. Ci dobbiamo
preoccupare? Da segnalare anche la bella prova del peso medio inglese James
Degale che, dopo aver battuto il cinese Wang Jianzheng per 31 a 26 , si è arreso
solo alla classe del kazako Bakhtyar Atrayev, campione olimpico uscente dei pesi
welters.
A proposito c’è Gennarino che vuole
dare un consiglio a chi si reca in Cina . Lo sapete come si chiama l’ascensore
in Cina ? …con il pulsante! Ha vinto un’esortazione birmana :”Ma va a
ka-gar-han-nder-vas!”.
Grossa sorpresa
quella fornita dal gallese Gavin Rees (27 vittorie di cui 13 prima del
limite) , nel battere il francese Souleymane MBaye (35
vittorie
di cui 21 prima del limite, 2 sconfitte ed un pari) strappandogli il titolo WBA
dei superleggeri. Rees ha dominato ai punti in 12 rounds un confronto che sulla
carta lo dava sconfitto per 7 a 1! Il match si è svolto all’International
Arena di Cardiff ed ha visto l’avvio veloce di Rees che si è aggiudicato
inizialmente molte riprese, alla fine i giudici hanno sottolineato l’exploit con
il seguente punteggio : (117-112, 117-113, 118-110). Il combattimento principale
della riunione di Cardiff era però la difesa del titolo WBO dei massimi leggeri
che vedeva l’oriundo bresciano Enzo Maccarinelli (27 vittorie di cui 20 prima
del limite ed una sconfitta) difendere la sua corona dall’assalto dell’americano
Wayne Braithwaite (22 vittorie di cui 18 prima del limite e 3 sconfitte).
Maccarinelli ha vinto largamente ai punti in 12 rounds (118-109, 120-107,
119-108), un match nel quale i due si sono scambiati colpi molto duri e che ha
visto Maccarinelli mettere al tappeto l’avversario nel corso del 5° round. Nei
pesi superpiuma il classico scozzese Alex Arthur (25 vittorie di cui 19 prima
del limite ed una sconfitta) ha battuto il georgiano residente negli USA, Koba
Gogoladze (20 vittorie e 2 sconfitte) per kot al 10° round , divenendo il nuovo
campione ad interim della WBO . Arthur ha mandato al tappeto varie volte il suo
avversario nel corso del match ( sesto, ottavo e nono round ), finchè l’arbitro
non ha fermato il match a 2:48 del 10 ° round. Qualcuno ci può spiegare perché
la WBO ha fatto disputare un campionato ad interim se c’è un campione non ad
interim che combatte regolarmente? Ma non sarà perché vengono pagati i diritti
alle associazioni? Ma come siamo cattivi e che andiamo a pensare…
Il
record dei titoli disputati
lo detiene però Roy Jones, uno che ha “arricchito” qualcosa come 9 sigle
mondiali! Roy Jones nel 2004 ha combattuto con Antonio Tarver per la WBC, WBA,
IBO, il vacante WBF, IBA e il vecchio NBA dei mediomassimi. Nello stesso anno
Jones ha incontrato Glen Johnson con il titolo IBF in palio. Nel match di
ritorno con Tarver nel 2005 si sfidarono per IBO e per il vacante NBA, mentre
nel 2006, Jones, incontrò Prince Badi Ajamu per il titolo del Nordamerica della
WBO. Finalmente lo scorso mese ha sfidato Anthony Hanshaw per il titolo IBC.
Pensate che nel 2004, Jones, che suscita sempre un bel richiamo nel pubblico ha
dovuto pagare i diritti a ben sei associazioni…ma gli sarà rimasto qualche soldo
della borsa? Sfido io che non vogliono unificarsi.
Bernard Hopkins e Winky Wright
si sono incontrati
al peso dove entrambi hanno fatto registrare un limite vicino a quello previsto
nel contratto e che era di 77,111 kg. ; a metà strada tra i supermedi ed i
mediomassimi. Ma non appena espletate le incombenze Hopkins si è avvicinato a
Winky e gli ha messo una mano in faccia, l’altro ha reagito e ci sono voluti gli
addetti ai lavori per dividerli. Le
premesse
c’erano quindi tutte per una vera battaglia sul ring ed invece i bollenti
spiriti si erano calmati al peso e Bernard Hopkins (48 vittorie di cui 32
prima del limite, 4 sconfitte ed un pari) ha chiaramente battuto Winky Wright
(51 vittorie di cui 25 prima del limite, 4 sconfitte ed un pari) ai punti in 12
rounds con decisione unanime (116-112, 117-111, 117-111). Il match si è svolto
nel Mandalay Bay di Las Vegas nel Nevada ed ha visto Wright ferito all’arcata
sopraccigliare sinistra per uno scontro accidentale di teste già dal 2° round.
Ci sono stati continui abbracci tra i due e le riprese sono passate via
abbastanza noiosamente. Negli ultimi rounds Hopkins si mostra più determinato e
forte e c’è anche qualche segno di risveglio da parte di Wright , ma il match è
stato davvero poca cosa. Speriamo che non ci sia una rivincita. Per il suo
debutto americano, "El Nino de Oro" , il venezuelano che vive in Giappone Jorge
Linares (21 annni, 23 vittorie di cui 14 prima del limite) ha scelto un
avversario di alto lignaggio e lo ha battuto in modo molto spettacolare
conquistando assensi e consensi. Oscar Larios (59 vittorie di cui 37 prima del
limite, 5 sconfitte ed un pari) il suo avversario, è finito knockout al 10°
round dopo aver subito una dura punizione prima di finire a terra a 2:37 del 10°
round. Dopo il match Larios ha annunciato il suo ritiro. Nei pesi leggeri per il
titolo ad interim della WBO, il greco-australiano Michael Katsidis (23 vittorie
di cui 20 prima del limite) ha conservato la sua corona nel match che lo vedeva
opposto al filippino Czar Amonsot (18 vittorie di cui 10 prima del limite, 3
sconfitte ed un pari) al termine di una vera battaglia dove i due pugili non
si sono …”fatti mancare nulla” in fatto di colpi subiti! La decisione ai punti
in favore di Katsidis è stata unanime : 116-110, 114-112, 115-111. Molte
critiche si sono levate nei confronti dell’arbitro che secondo alcuni avrebbe
dovuto fermare l’australiano e chiamare un medico. Katsidis ha vinto, ma ha
terminato il match orribilmente ferito e porterà per molto tempo i segni di
questo match. Negli altri match da segnalare la vittoria del recente sfidante
al titolo mondiale Librado Andrade (25 vittorie di cui 19 prima del limite ed
una sconfitta) che ha battuto il sostituto dell’ultimora Ted Muller (19
vittorie, 12 sconfitte e 2 pari) per kot al 2° round . Andrade ha messo al
tappeto Muller (alla quinta sconfitta consecutiva…)nel primo round ed ha
ripetuto la cosa nel secondo, costringendo l’arbitro a fermare il match. Il
superleggero Demetrius Hopkins numero 2 IBF e nipote di Bernard (27 vittorie
ed un pari) ha ben impressionato nel battere Jaider Enrique Berrio (11 vittorie
e 3 sconfitte), mettendolo due volte al tappeto e chiudendo così il match nel
primo round! Nei pesi welters, Rock Allen (11 vittorie di cui 7 prima del
limite) che da dilettante è stato nazionale USA, ha battuto ai punti in 6 rounds
Ramiro Rivera ( 60-54 per tutti i tre giudici).Per finire , l’imbattuto
superwelter Jose Rodriguez (12 vittorie) ha battuto con decisione controversa
Keenan Collins (12 vittorie e 2 sconfitte) ai punti in 8 rounds ( 78-74, 77-75
Rodriguez, 78-74 Collins). A proposito, la Commissione Atletica, a seguito della
rissa scoppiata alle operazioni di peso ha congelato il 10% dei 3 milioni di
dollari della borsa di Hopkins.
Il campione WBC
dei minimosca Edgar Sosa (28 vittorie di cui 14 prima del limite e 5
sconfitte) ha conservato il suo titolo nella Plaza de
Toros
di Cancun in Mexico battendo per squalifica il tosto e scorbutico argentino
Luis Alberto Lazarte (37 vittorie di cui 17 prima del limite 8 sconfitte ed un
pari) al 10° round di un match molto combattuto. L’arbitro ha squalificato
Lazarte per ripetuti colpi bassi. In quel momento Sosa era in vantaggio ai punti
su tutti e tre i cartellini, ma l’argentino gli aveva reso la vita molto dura
specialmente nelle riprese iniziali. Il messicano era riuscito a prendere in
mano il match solo verso la metà del match.. Era la quarta volta che Lazarte
provava a diventare campione del mondo e curiosamente questa è la sua terza
sconfitta per squalifica. L’argentino era anche imbattuto da tre anni ed in
questo periodo aveva vinto 17 matches. Sosa, da parte sua ha fatto registare il
16° successo consecutivo. Il messicano ha dedicato la sua vittoria alla squadra
di calcio messicana battuta recentemente dall’Argentina. Nei pesi piuma, l’ex
campione della WBC Guty Espadas Jr. (40 vittorie di cui 25 prima del limite e 7
sconfitte), ha vinto il titolo WBC Mundo Hispano dei pesi piuma con una
controversa decisione sul detentore Moises Perez. Il match molto equilibrato è
stato fermato dall’arbitro,tra le proteste del pubblico, all’inizio dell’11°
round in seguito a delle ferite riportate da Perez .Il match era una rivincita
di un altro incontro finito con una decisione controversa e polemiche a non
finire. In un altro match in programma, l’ex campione del mondo Rudy Lopez (20
vittorie, 4 sconfitte ed un pari) ha facilmente battuto Antonio Espinales.
In una battaglia tra ex campioni
Vernon Forrest (39 vittorie di cui 28 prima del limite e 2 sconfitte) ha
nbattuto in 12 interessanti riprese l’argentino Carlos Baldomir (43 vittorie di
cui 13 prima del limite, 11 sconfitte e 6 pari) conquistando il titolo WBC dei
superwelters. Il match si è disputato Emerald Queen Casino di Tacoma vicino
Washington. Forrest è apparso in gran forma e Baldomir è stato molto bravo a
superare indenne l’impressionante serie di colpi che gli ha portato
l’americano. Forrest ha cercato di trarre vantaggio dal destro tenuto basso di
Baldomir
ed ha portato un gancio circolare con il destro per aprire la strada al suo
devastante gancio sinistro. La faccia di Baldomir alla fine del match,
testimoniava l’efficacia della tattica adottata da Forrest. Il lato sinistro era
“pulito” mentre il lato destro era martoriato ed arrossato dai colpi di Forrest!
Forrest che raramente si è rilassato, ha impegnato Baldomir anche in alcuni
scambi dai quali è sempre uscito vincitore. Nel 9° round il neo campione ha
anche subito un richiamo per colpo basso. Alla fine verdetto netto per lui
(118-109, 118-109 e 116-111). In una eliminatoria per il titolo dei pesi piuma
della WBC , Héctor Velázquez (48 vittorie di cui 33 prima del limite, 11
sconfitte e 2 pari) ha battuto per decisione tecnica al 10° round Mario
Santiago (18 vittorie di cui 13 prima del limite). Santiago è pugile forte, ma
non ha ancora la capacità di affrontare gente dal calibro e dall’esperienza di
Velasquez. Questi gli ha impedito di sfruttare i suoi lunghi colpi,
obbligandolo a combattere a corta distanza, dove tra l’altro ci sono stati
ripetuti scontri con le teste. Il mancino Santiago non è riuscito a fare il suo
match portando pochi colpi isolati anziché le serie che sarebbero state
necessarie. Nell’8° round Velasquez esce da un ennesimo corpo a corpo con
l’arcata spaccata. Santiago si esalta e va all’attaco,ma Velasquez riprende il
controllo del match e nel 10° round su invito del medico l’arbitro interrompe il
combattimento perché Velasquez non vede più da un occhio. In quel momento però
si trovava nettamente in vantaggio e così vinceva la sfida ( 98-93, 98-92,
98-92). Molto interessante l’esibizione di un giovanotto da tener d’occhio,
Yohnny Perez (12 vittorie di cui 9 prima del limite). Perez che è un colombiano
di Cartagena, che ha qualcosa come 300 matches da dilettante e il suo
“pedigree” si è visto sul ring quando ha impartito una vera lezione di boxe a
Jose Laureano (18 vittorie , 12 sconfitte ed un pari) in 3 rounds. Laureano che
ha lasciato qualcosa sulla bilancia per rispettare il peso pattutito è apparso
un pò vuoto. Perez lo ha messo al tappeto nel 1° round con un uppercut allo
sterno. Nel secondo round Laureano è di nuovo giù per un diretto destro al
mento. Il colpo è così violento che gli spettatori cominciano ad invitare
l’arbitro a sospendere il match. I secondi di Laureano non la pensano così ed il
pugile si presenta regolarmente per il terzo round, ma bastano pochi colpi per
convincere l’arbitro che il pubblico ha ragione ed il match viene sospeso a 0:19
del 3° round! Subito dopo il match l’organizzatore Gary Shaw ha messo sotto
contratto Perez. Il peso leggero messicano dal nome italiano Antonio DeMarco
(14 vittorie di cui 11 prima del limite, una sconfitta) ha impressionato la
platea con un solo colpo da knockout sferrato nel 1° round, con il quale ha
fulminato Roberto Valenzuela (39 vittorie , 33 sconfitte e 2 pari). Il mancino
DeMarco dopo qualche ficcante jab, ha sparato un diretto sinistro al corpo
facendolo seguire da un gancio destro al volto che ha distrutto Valenzuela ; il
quale ha provato ad alzarsi, ma ha sbandato paurosamente .
Quello che per adesso rimane solo
una “mancata promessa”,
ha provato ancora una volta a rimettere in corsa la sua carriera. Ci
riferiamo
al talentuoso messicano Francisco "Pachito" Bojado (18 vittorie di cui 12
prima del limite e 2 sconfitte) che ha battuto Rogelio Castaneda (23 vittorie e
13 sconfitte) in 10 rounds nel Desert Diamond Casino di Tucson in Arizona.
Bojado ha controllato il match per l’intera durata, mettendo finalmente al
tappeto per ben due volte il suo coraggioso avversario e provocandone il kot ad
1:30 del 10° round. Ancora una volta ed anche con circa 3 kg in più sul peso
della sua naturale categoria (i pesi leggeri) “Panchito” si conferma elemento
dotato di classe cristallina ma anche di scarso rigore atletico. Un vero
peccato perché si tratta di un elemento di gran classe capace di infilare i suoi
colpi nell’ermetica guardia di qualsiasi avversario e con traiettorie
impossibili. Bojado ha rappresentato il Messico alle Olimpiadi di Sydney,
venendo eliminato prima delle medaglie e subendo uno dei tanti furti che è
solita perpetrare la “mafia degli arbitri dell’Est Europeo”.L’ex campione ad
interim della WBC il peso leggero Jose Armando Santa Cruz (25 vittorie di cui 14
prima del limite e 2 sconfitte) ha avuto bisogno solo di due rounds per chiudere
il match con Dario Esalas (29 vittorie di cui 24 prima del limite e 9
sconfitte). Esalas che aveva fatto tutte le riprese con Panchito Bojado lo
scorso maggio, voleva rendere la vita dura anche a questo avversario, ma Santa
Cruz …aveva altri “progetti” per lui. Esalas comincia in modo aggressivo e
porta numerosi colpi. Lo stesso fa nel secondo round portando molti colpi al
corpo di Santa Cruz. Ma Santa Cruz lo “pesca” d’incontro con un devastante
destro che lo “gela”. Esalas continua a combattere ma ha chiaramente sentito il
colpo e Santa Cruz lo centra ancora con un destro che lo scaraventa alla corde.
Santa Cruz non si ferma e lo investe con altri colpi costringendo Esalas a
mettere un ginocchio a terra. Si ralza all’”8”, ma è malfermo sulle gambe e
SantaCruz cerca di chiudere il match con alcune combinazioni di colpi che
scaraventano di nuovo Esalas alle corde. A questo punto l’arbitro si rende conto
che Esalas non può continuare e ferma il match a 2:58 del secondo round. In un
interessante match in 8 rounds tra pesi supergallo, Antonio Escalante (15
vittorie, di cui 9 prima del limite, 2 sconfitte) ha battuto il molto esperto
Paulino “El Gato” Villalobos (26 vittorie di cui 16 prima del limite, 37
sconfitte e 2 pari). Nei pesi medi, lo scozzese Craig McEwan, uno dei tanti
pesi medi britannici che sta cercando fortuna oltre oceano, ha battuto
Valentino Jalomo in rivincita. Nel match precedente Mc Ewan aveva vinto solo ai
punti, stavolta con Freddy Roach nel suo angolo, ha chiuso il combattimento ad
1:07 del 4° round, allorquando Jalomo non si difendeva più su un suo prolungato
e pesante attacco. In un altro match tra pesi medi il quasi debuttante
Deferson LeGrand di New York ha messo knockout in modo devastante e
spettacolare l’aggressivo Roberto Miramontes. LeGrand (2 vittorie tutte prima
del limite) ha atteso paziente lo “sfogo” del rivale e si è poi incrociato con
lui con un gancio sinistro! Le Grand è arrivato per primo ed il suo colpo si è
stampato sul mento di Miramontes che è crollato al tappeto battendo la testa e
rimanendo a terra inconscio per circa tre minuti! La commissione dell’ Arizona
State Boxing Commission, lo ha sospeso a scopo cautelativo per 2 mesi.
L’ex sfidante
al titolo mondiale
Antonio Davis (24 vittorie di cui 12 prima del limite e 3 sconfitte) ha
battuto per la prima volta in carriera
Leon
Bobo (16 vittorie ) costringendolo all’ abbandono all’inizio del 6° round in un
match al limite dei pesi piuma al Bell Auditorium di Augusta in Georgia.
Davis ha messo due volte al tappeto l’avversario nel 5° round che ha anche
ricevuto un richiamo per “tenute”. All’inizio del sesto Bobo è rimasto sullo
sgabello lasciando il vacante titolo NABO a Davis. Il campione NABO dei pesi
mosca Rayonta Whitfield (18 vittorie di cui 9 prima del limite) che è stato un
dilettante di
punta
anche della nazionle USA, ha battuto per knockout Jair Jimenez (22 vittorie di
sui 16 prima del limite , 8 sconfitte ed un pari) nel 2° round di un match
previsto sulla distanza delle 8 riprese. Nei pesi leggeri Ira Terry (16
vittorie di cui 10 prima del limite ) batte nettamente il mestierante Randy
Dodds ai punti in 4 rounds ( 40-36 ).
Il numero 3 in classifica
dei superleggeri per la WBC,
Timothy "Desert Storm" Bradley
(21 vittorie di cui 12 prima del limite) ha battuto con decisione unanime ai
punti in 10 rounds il messicano Miguel Angel Vazquez (17 vittorie di cui 9 prima
del limite e 2 sconfitte) all’ Omega Products International di Corona in
Clifornia davanti a circa 2000 spettatori. Indicativo lo score ( 100-90, 99-91,
98-92 ) che la dice lunga sul dominio di Bradley ma che non rivela le difficoltà
incontrate per avere la meglio con un avversario molto alto e con uno stile
molto personale e scorbutico. Un vero peccato la scelta di questo avversario che
non ha fatto brillare Bradley che era reduce dall’esaltante successo ottenuto su
Donald Camarena. Era in palio il titolo “Youth” (Giovane) della WBC che Brdley
dovrà comunque lasciare perché compirà 24 anni il mese prossimo ed il titolo
“Youth” si assegna solo ai minori di 24 anni! Importante successo per il massimo
leggero Eric Fields (7 vittorie di cui 6 prima del limite) che ha impiegato solo
un minuto e 39 seconfdi per mettere knockout al 1° round il quotato messicano
Ramiro Reduncido (8 vittorie ed una sconfitta) dall’ottimo passato
dilettantistico (ha partecipato ai Giochi di Atene). Fields è stato campione
dei dilettanti USA. Nei supermedi Ivan Stovall (9 vittorie ed una sconfitta) ha
messo al tappeto due volte Ernesto Castaneda (9 vittorie , 7 sconfitte ed un
pari) prima di vincere ai punti in 8 rounds (80 a 70 per tutti e tre i
giudici).
L’imbattuto
peso massimo nicaraguese
Evans Quinn (14
vittorie di cui 13 prima del limite e 2 sconfitte) ha avuto bisogno solo di 49
secondi per mettere knockout con un sol colpo J.J. McAllister (7 vittorie di
cui 6 prima del limite e 3 sconfitte) davanti a circa 1412 spettatori convenuti
nel Marriott Hotel di Irvine in California. La conclusione del match con un
destro d’incontro al mento che ha messo al tappeto Mc Allister così come hanno
scritto impietosamente i giornali USA : “like sack of potatoes” (Come un sacco
di patate). Quinn che al contrario del suo pugilato esplosivo si esprime a bassa
voce ha detto : "Appena l’ho colpito ho capito subito che non si sarebbe
rialzato.Voglio diventare un campione e spero di realizzare il mio sogno!”. Sono
già cinque gli avversari negli ultimi matches che non sentono il suono della
campana del primo round. Quinn che è nativo di Bluefields nel Nicaragua, spera
di rimanere a lungo negli USA e chiede di combattere almeno una volta al mese.
Nella stessa serata la superpiuma Kina Malpartida ha battuto ai punti in 4
rounds Crystal Morales. La Malpartida (7 vittorie ed una sconfitta) che è una
peruviana di Lima e che prima della boxe era una professionista del “surf”,
ha usato il suo fisico per imporre distanza e calma alla rivale.
Il superleggero
Francisco "El Gato"
Figueroa (17 vittorie
di cui 13 prima del limite e 2 sconfitte) ha battuto per knockout al 12° round
Ubaldo
Hernandez (22 vittorie e 18 sconfitte) conquistando la corona NABF della
categoria nel Palm Beach County Convention Center di West Palm Beach in
Florida. Match molto equilibrato che ha avuto il suo epilogo nell’ultimo round
quando “El Gato” è stao abile a far accusare ad Hernandez che ha girato per il
ring espellendo furbescamente il paradenti. Quando gli è stato rimesso in bocca,
si è ritrovato di fronte Figueroa che lo ha stretto alle corde e con un preciso
uno-due lo ha scaraventato quasi fuori del ring a 2:18 del 12° round. . Nei
superwelters, David Estrada (21 vittorie di cui 11 prima del limite e 3
sconfitte) ha messo al tappeto Luther Smith (22 vittorie di cui 12 prima del
limite e 5 sconfitte) nel 3° round, costringendo l’arbitro a fermare il match a
1:25 del quartoround! Estrada era reduce dalla devastante sconfitta subita per
mano del corrente campione IBF dei pesi welters Kermit Cintron. Nei pesi
massimi, debutto per Kasim Howard di West Palm Beach che ha affrontato Diesely
"The Untamed" Aristilde un haitiano residente negli USA anche lui al debutto. I
due hanno cominciato scambiandosi pesanti colpi con Howard , passato
professionista doopo la sconfitta subita nei quarti del torneo di qualificazione
olimpica, che si mostra migliore dell’avversario. Aristide finisce una prima
volta al tappeto sul finire del 2° round quando manca un minuto al suono del
gong e vi ritorna poco dopo, ma pur se mancano solo 5 secondi alla fine del
round, l’arbitro, decide lo stesso di fermarlo.
Allo Sheraton Miami Mart Hotel di
Miami l’ex campione del
mondo Glen "Road Warrior" Johnson (46 vittorie di cui 31 prima del
limite, 11
sconfitte
e 2 pari) , ha battuto per ko al 5° round "Fabulous" Fred Moore (30 vittorie di
cui 27 prima del limite e 7 sconfitte. Dopo 3 rounds piuttosto prudenti,
Johnson ha rotto gli indugi ed ha attaccato mettendo l’avversario al tappeto con
una combinazione sinistro-destro a 2:45 del 5° round. I due tra l’altro si
conoscevano bene perché fanno spesso i guanti insieme e sono amici, ma questo
non ha impedito a Johnson di metterlo knockout. Due mesi fa Johnson aveva
battuto Montell Griffin in un’ eliminazione targata IBF. Nei pesi welters,
Damian "Devo" Frias (13 vittorie di cui 6 prima del limite ed una sconfitta) un
cubano di Santiago “fuggito” a Miami, ha battuto Derrick Moon per kot a 1:45 del
3° round. Frias ha controllato il match esibendosi per il pubblico poi nel sesto
round, quando ha deciso di chiudere, ha tempestato di colpi Moon costringendo
l’arbitro a chiudere il match. Nei pesi massimi Henry Fuentes un lottatore
nazionale cubano di lotta “greco-romana” che è scappato a Miami e si è dato alla
boxe, ha battuto il debuttante Christopher "The Bishop" Boykins ai punti in 4
rounds, mettendo in mostra un bel jab sinistro. Fuentes ha vinto bene i primi
tre rounds e nel finale ha resistito al ritorno di Boykins che essendo di
Orlando in Florida poteva contare sul tifo locale. Ancora un debuttante peso
massimo con tanto di claque al seguito è Colin "The Inferno" Fern di Hollywood,
Florida che batte ai punti in 4 rounds Leonard Coller. Subito Fern ha messo in
mostra un bel diretto destro carico di potenza che però ha potuto far esplodere
solo nel 4° ed ultimo round, quando è riuscito a mettere a terra Coller che è
stato anche ammonito per tenute. I giudici dicono 39-37, 38-36 and 39-35,questo
significa che senza l’atterramento nel 4° round il match sarebbe stato pari per
almeno due giudici.
All’Avi
Casino di Laughlin nel
Nevada, grossa sorpresa per la vittoria del superwelter
Don Juan Futrell (20 vittorie di cui 10 prima del limite, 2 sconfitte ed
un pari) che ha battuto anche se con decisione controversa il figlio del “Macho”
, Hector Camacho Jr. (42 vittorie di cui 24 prima del limite, 3 sconfitte ed
un pari). Un Camacho irriconoscibile anche fisicamente che si è presentato con
5 kg in più rispetto al suo avversario ( Camacho pesava 73kg e Futrell 68 kg)
subendo la supremazia del rivale per tutto il match ( 76-75, 76-75 Futrell,
76-75 Camacho ) e finendo il match con il volto tumefatto dai colpi . Futrell ha
anche subito un richiamo per colpo basso
nel sesto round.
Il peso piuma
Rogers Mtagwa
(23 vittorie di cui 17 prima del limite, 11 sconfitte e 2 pari) ha vinto con
una sofferta e contrastata vittoria ai punti il vacante titolo NABF battendo
Aldo Valtierra (24 vittorie di cui 13 prima del limite e 9 sconfitte). Il match
si è svolto nel New Alhambra di Filadelfia ed i cartellini hanno dato il
seguente esito : 116-112, 116-112 per Mtagwa, 115-113 per Valtierra. Nei pesi
welters Mike Jones (9 vittorie tutte prima del limite) ha battuto Doel
Carrasquillo (10 vittorie di cui 8 prima del limiyte, 5 sconfitte ed un pari)
infliggendogli una dura punizione per due rounds, finchè dopo essere finito al
tappeto sul finire del secondo round, Carrasquillo ci è rimasto. Il più bel
match della serata è stato quello che ha visto il peso piuma Teon Kennedy (4
vittorie) mettere knockout in 4 rounds Elias Castillo. Kennedy che è nativo di
Mount Airy un sobborgo di Philadelphia, ha surclassato Castillo di Brooklyn ,
stringendolo alle corde per buona parte del match finchè con un colpo al corpo
non l’ha fatto piegare a terra dopo 56 secondi del 4° round.
Confortante risposta di pubblico
a Catania per il
cartellone misto che prevedeva 10 match tra dilettanti ed uno scontro
professionale tra i mediomassimi Danilo D’Agata di Catania ed il pugliese
Attilio Trane. Scontri duri qualche testata due conteggi al quinto tempo per
Trane, con il match sospeso per una improvvisa mancanza di corrente elettrica
(si è combattuto sul ring allestito su una spiaggia…). Alla fine ha vinto con
verdetto unanime ai punti il pugile locale.
Il “lanciatissimo” peso welter
haitiano Andre Berto (18 vittorie di cui 16 prima del limite) ha corso il
serio pericolo di perdere la sua imbattibilità. Berto, con la sua velocità
d’esecuzione e facendo sfoggio di tutto l’arsenale a disposizione, stava
dominando il confronto con l’ex sfidante al titolo mondiale Cosme Rivera (30
vittorie di cui 21 prima del limite e 10 sconfitte) nel Saratoga
Springs
City Center di Saratoga Springs; allorquando il messicano lo colpiva con un
magnifico uppercut sinistro mandandolo al tappeto. Era la sesta ripresa e fino
a quel momento Berto non aveva avuto problemi e conduceva a piacimento il match.
Il subitaneo suono del gong ed un opportuno cambio di guantone durante
l’intervallo, consentivano a Berto di guadagnare tempo e di recuperare. Nel 7°
round , ormai ripresosi, Berto faceva accusare Rivera con un gancio sinistro (è
il suo colpo migliore…). I due continuavano a darsi battaglia fino alla fine e
Berto ormi scampato il pericolo portava in porto la vittoria con largo margine
ai punti in 10 rounds ( 97-92, 98-91, 98-91). “Cercavo qualcuno che mi rendesse
la vita difficile … e l’ho trovato!”, ha detto simpaticamente Berto del suo
avversario. Quello che Emanuel Steward indica come il “futuro della categoria
dei pesi massimi”, Chazz Witherspoon (19 vittorie di cui 13 prima del limite)
ha battuto per kot al 9° round Talmadge Griffis (24 vittorie di cui 16 prima
del limite e 7 sconfitte). Griffis non si è comportato male ed ha cercato in
varie occasioni di accorciare la distanza, ma Witherspoon non gli ha concesso
molte opportunità e lo ha sempre tenuto a distanza con i colpi lunghi e
mettendolo in “soggezione” ogni qual volta che affondava i colpi. Nel 9° round
un gancio sinistro molto forte di Chazz stordisce Griffis immediatamente il
pupillo di Steward gli è sopra e lo investe con altri 5o 6 pesanti colpi che
Griffis incassa passivamente. L’arbitro a questo punto interviene sospendendo
il match ad 1:08 del 9° round. L’organizzatore Di Bella che pur non ha
combattuto e… non ha preso colpi dichiara :” Tim e un grande pugile ed io penso
che nel giro di una quindicina di mesi lo potrete vedere nella top ten dei pesi
massimi!”. Tim però è lo zio (ex campione del mondo) del pugile di Di Bella …il
nipote si chiama Chazz! C’è stato un tempo in cui eravamo convinti che in
Giappone non c’erano più giapponesi perché erano in giro per il mondo a fare
fotografie! E’ la stessa sensazione che abbiamo adesso per i pugili irlandesi
che , secondo noi, stanno tutti negli …USA! Stavolta c’imbattiamo nel
supergallo Paul Hyland (9 vittorie) di Dublino, che batte ai punti in 4 rounds
l’americano Arthur Parker che, a giudicare dal record deve avere delle origine
slovacche o rumene avendo conseguito in carriera una sola vittoria contro 20
sconfitte!L’ultimo match della serata vede in azione un “paisa’”, il peso
welter Tommy "The Razor" (il Rasoio) Rainone (8 vittorie) di Plainview vicino
New York che batte Jorge Delgado ai punti in 4 rounds.Ma non vi entusiasmate
troppo, perché con un pugile di modesto valore come Delgado, . Rainone ha vinto
solo a maggioranza portando pochissimi colpi ( 39-38, 39-37 e 38-38). Chissà
perché lo chiamano “rasoio” ? Forse perché …fa crescere la barba.
DeAndry
Abron è un
mediomassimo di Youngstown che recentemente a Tunica ha messo knockout Marvin
Hunt in un solo round . Abron ha 13 vittorie su 14 matches e da dilettante ha
fatto incetta di titoli : “Army, Inter Services, United States, Police Athletic
League e National Golden Gloves!”. Attualmente ha 30 anni ed è probabilmente
passato troppo tardi al professionismo. Nella stessa riunione ha combattuto il
peso welter Ramon Arellano che ha battuto Anthony Bowman. Ufficialmente il
record di Arellano dice (16 vittorie ed una sconfitta), mentre in realtà il vero
record di Arellano è (28 vittorie ed una sconfitta). Che fine hanno fatto gli
altri 12 matches? Semplice, i 12 matches li ha disputati con una commissione non
riconosciuta dall’Association of American Commissions e dai redattori ufficiali
da lei riconosciuti, quelli di “Fight Fax”.
Il superleggero Ray Sanchez III
(20 vittorie di cui 15 prima del limite ed una sconfitta ) ha impiegato solo
1:34 per battere Travis Hartman (8 vittorie ed 8 sconfitte).Dopo una breve fase
di “studio”il mancino Sanchez ha cambiato guardia mettendo il
sinistro
avanti e scagliando un gancio con quella mano che ha scaraventato al tappeto
l’avversario. Hartman si è rialzato, ma subito Sanchez l’ha investito con altri
colpi che hano indotto l’arbitro a fermare il match. Un secondo match è però
scoppiato quando i secondi di Hartman hanno negato a Sanchez la possibilità di
“salutare” i suoi tifosi, arrampicandosi sulle corde proprio nell’angolo di
Hartman. Immediatamente i secondi di Sanchez hnno “attaccato” il team di
Hartman. Ma non è finita, perchè alla “festa” si è unito anche l’arbitro che al
grido di “This is my ring!” (Questo è il mio ring!) ha cominciato a distribuire
cazzottoni a tutti. “ Non ero provato e sono stato fermato troppo presto.
Sicuramente l’avrei messo al tappeto andando avanti!”, ha detto Hartman per
giustificare il nervosismo dei suoi secondi. “Ho vinto ancora ed attendo
avversari quotati. Sono pronto ad affrontare Julio Cesar Chavez junior!” , ha
detto euforico Sanchez.
Nei superwelters l’ex alternativa olimpica Austin “No Doubt” Trout (11
vittorie di cui 9 prima del limite) ha incontrato il pericoloso Nelson
Estupinan (12 vittorie di cui 9 prima del limite e 6 sconfitte).”Pericoloso” per
il pugilato scomposto e per l’imprevedibilità che lo contraddistingue. Anche
stavolta ha fatto tutto da solo. Ci sono stati due atterramenti nel match ma
nessuno dovuto a colpi. La prima volta Trout è finito a terra per uno sgambetto,
la seconda volta Estupinan nel tentativo di portare un colpo caricando come un
toro l’avversario, l’ha mancato finendo a faccia in giù e facendosi male ad un
ginocchio. L’infortunio gli ha impedito di continuare quando mancavano solo 48
secondi alla fine del secondo round. Nei pesi supergallo Alejandro Perez (10
vittorie di cui 5 prima del limited un pari) ha battuto Martin Armenta
(11-14-3, 9 KOs), di Los Mochis, in Mexico, che ha ricevuto un “regalo”
dall’arbitro Lorenzo Saiz, quando questi ha fermato il match salvandolo da una
dura punizione a 2:44 del 4° round.
Il numero 1 della WBO
dei supermosca Pramuansak Phosuwan (38 vittorie di cui 22 prima del
limite, una sconfitta ed un pari) ha battuto per kot al 2° round il cinese Wei
Zhi Feng nel Technical College di Mahasarakam Province in Tailandia. Il pugile
tailandese che ha perso con
Fernando
Montiel nel 2005, ha subito mostrato il suo livello superiore ed ha chiuso
l’esibizione con terribili colpi al corpo. E’ stata una serataccia per i cinesi
perchè in un altro match il supergallo Kosol Sor Vorapin ha messo knockout il
cinese Su Zhen Yang con un gancio destro alla 2^ ripresa. Non è finita, perché
poco dopo l’ex campione IBF dei pesi paglia Ratanapol Sor Vorapin (50 vittorie
di cui 39 prima del limite, 6 sconfitte ed un pari) ha messo knockout un altro
cinese, Gui Yao Bo in tre rounds. Conoscendo la “leggerezza” di certi
organizzatori tailandesi, è facile sospettare che contro un uomo due volte
campione del mondo e con più di 50 matches all’attivo sia stato mandato un
povero sprovveduto senza esperienza e con pochi matches! Nei pesi piuma
Panlert Tor Saengtiennoi (12 vittorie di cui 11 prima del limite) ha battuto il
connazionale Chawal Sor Vorapin per kot al 5° round. Rimaniamo ancora in
Tailandia dove il campione PABA dei pesi paglia Pornsawan Porpramook (20
vittorie di cui 15 prima del limite) che ha conservato la sua corona con
verdetto unanime in 12 rounds, battendo il filippino Benjie Sorolla (21
vittorie, 12 sconfitte e 3 pari) nel Porkungpao Rachada Restaurant di Bangkok
dove potete mangiare scomodamente (non usano le sedie… si mangia sdraiati…)
deliziandovi le orecchie con le musiche tailandesi ed assistendo alle piroette
meccaniche delle bellissime danzatrici locali. Scusate la divagazione ma era
per giustificare il congruo rimborso spese che ho chiesto al Direttore. Torniamo
al match con Sorolla che aveva cominciato bene mettendo al tappeto il campione
ma…non per l’arbitro che non ha effettuato il conteggio (l’ha considerato una
scivolata!). Pornsawan si riprende e tiene a bada il rivale con colpi pesanti al
corpo. Il filippino dal sesto round sembra accusare la fatica e viene messo in
difficoltà molte volte, specialmente nel 7° e 9° round. Nell’11° round il
filippino ha un’impennata d’orgoglio e cerca di sovvertire il risultato, ma il
campione gestisce bene il finale e vince con un margine un po’ eccessivo (
118-111, 119-111, 117-112). Secondo noi non c’erano più di 3 punti, ma forse non
siamo obiettivi, perchè eravamo arrabbiati per il conto pagato al ristorante!
Il nigeriano residente in Australia, Fatai “Kid Dynamite” Onikeke
(22 vittorie e 2 sconfitte) ha conservato il titolo IBF Pan Pacific dei
superleggeri battendo per knockout al 3° round il tailandese Jakkirt
Suwannalirt (5 vittorie e 6 sconfitte) in un match svoltosi al Knox Netball
Centre
di Ferntree Gully vicino Melbourne in Australia. L’aggressivo e più basso
Onikeke colpisce con ganci sinistri e destri al capo, il più alto (1.76)
tailandese fecendolo sbarellare nel primo e secondo round. Nel terzo round un
destro d’incontro mette il atilandese al tappeto per il conto totale. Il
tailandese però non è uno sprovveduto, nel 2006 ha fatto tutte e 12 le riprese
con l’ex campione del mondo IBF, Lovemore Ndou. Ha però perso con il campione ad
interim della WBO con Michael Katsidis per knockout in 2 rounds sempre nel
2006. Onikeke invece ha vinto la corona del Commonwealth dei pesi welters,
battendo nel 2004 Hassan Matumla in Nigeria ai punti in 12 rounds. Una delle
sue due sconfitte l’ha subita con il picchiatore filippino Ranee Ganoy in 7
rounds, in quello che fu ritenuto il più bel match effettuato in Australia nel
2006! Il match principale era per il titolo WBF dell’Asia Pacifico che si sono
contesi Clinton Johnson (5 vittorie e 2 sconfitte) ed il neozelandese Paz
Viejo (4 vittorie e 18 sconfitte). Ha vinto Johnson con decisione controversa in
10 rounds. Recentemente la Francia ha messo al bando alcune di queste
organizzazioni per ridare credibilità a questo sport sul suo territorio ; è
auspicabile che il suo esempio venga seguito da molti altri. Nei pesi welters la
nuova “promessa” della boxe australiana, Heath “The Heat “ Ellis (6 vittorie)
ha destato impressione nel battere in 4 rounds Brian Fogarty (9 vittorie e 7
sconfitte). Ellis ha messo al tappeto Fogarty con un potente gancio sinistro.
Ellis è il nipote dell’ex campione del mondo IBF Lester Ellis ed aveva al suo
angolo un altro ex campione del mondo IBF, Phillip Holiday. Nei pesi piuma
l’italo-australiano Daniel Iannazzo (3 vittorie ) ha battuto ai punti in 4
rounds Tom Clarke.
In piazza Giotto, a
Vicchio, centro ai piedi dell’Appennino tosco-emiliano nei pressi di Firenze, il
mediomassimo Vigan Mustafa ha conseguito la terza vittoria della sua fresca
carriera professionistica superando per ko al 3° round il 38enne ungherese
Szabolcs Gergely che, in 18 match sostenuti, non ne ha mai vinto uno, subendo
ben 13 sconfitte prima del limite. Per il kossovaro(nazionale Jugoslavo da
dilettante) con nazionalità italiana, fratello di Mustafa Ilir, un facile test
in vista di prove più significative.
Ludumo
Galada (12 vittorie)
ha conservato il titolo sudafricano dei pesi piuma battendo Luthando Vukuza per
kot a 2:38 dell’8° round nel Mdantsane Indoor Centre vicino East London.
Galada si è trovato in difficoltà per la guardia mancina di Vukuza anche se
questo era il terzo confronto tra i due. Vukuza per i primi cinque rounds è
riuscito a tenere a distanza Galada poi è calato per la stanchezza. Nell’ottavo
round Galada coglie Vukuza con un sinistro al volto ed un destro al corpo
mettendolo al tappeto. Vukuza si rialza ma viene di nuovo
atterrato
per una scarica di colpi al corpo e l’arbitro sospende il match. Nella stessa
serata l’ex campione IBO dei pesi piuma Simon Ramoni (27 vittorie di cui 17
prima del limite e 10 sconfitte) è stato battuto da Lubabalo Msuthu (8
vittorie ed una sconfitta) ai punti in 6 rounds in un match al limite dei pesi
gallo!
Lo spagnolo Jesus Garcia Escalona
ha conquistato il titolo dell’Unione Europea dei pesi superpiuma battendo ai
punti e destando buona impressione, il portoghese Antonio Joao Bento, recente
sfidante al titolo europeo. Il match si è svolto a Vilamoure in Portogallo.
Escalona ha un record di 14 vittorie e …poco pugno.
Alla vigilia tutti si
attendevano un
confronto esaltante e dai ritmi estremamente sostenuti ed i due protagonisti
non hanno certamente deluso le aspettative. Sul ring del Centro Polivalente di
San Genesio ed Uniti (Pavia), Giacobbe Fragomeni (23vittorie ed una
sconfitta) ha battuto ai punti con decisione unanime Vincenzo Rossitto (34
vittorie , 5 sconfitte e 4 pari) con in palio la vacante cintura dell’Unione
Europea
dei
massimi leggeri. Il verdetto, contestato in maniera decisa dal clan del
siciliano, è giunto al termine di dodici rounds equilibrati e di difficile
individuazione che hanno visto la leggera prevalenza del vincitore. Il ritmo
impresso dal lombardo è stato incredibile ed ha ricevuto come risposta
l’altrettanto eccezionale prestazione di Rossetto, apparso in forma smagliante.
Fragomeni ha attaccato costantemente, cercando di chiudere il rivale alle corde
per bersagliarlo con i suoi colpi stretti, mentre Rossitto si è sottratto al
gioco con il movimento e piazzando i suoi colpi lunghi e veloci. Un duello
molto bello che ha infiammato la platea, tutta per l’idolo locale. Giudizio
unanime con Quartarone 115-113, Zannoni 116-113 e Massimo Barrovecchio
116-112 tutti per Fragomeni. Michele “Gentleman” Piccirillo (48-3) ha deliziato
la platea con il pugilato d’alta scuola. Di fronte aveva l’agguerrito francese
Sylvain Touzet (9 vittorie e 15 sconfitte), venuto in Italia per vincere il
match e sceso dal ring con la consapevolezza di essersi meritato in pieno la
borsa. Un Piccirillo tonico che ha superato l’impegno a pieni voti sotto ogni
profilo di fronte ad un rivale che presentava nell’aggressività la sua
principale caratteristica Durante il 2° round, un colpo preciso di Piccirillo
faceva piegare per un attimo le ginocchia di Touzet. La rapidità d’esecuzione
ed il colpo d’occhio sono il biglietto da visita del pugliese che fa aumentare
la somma di colpi incassata dal vincitore della “Coupe de Ligue”. Sul verdetto
non ci sono dubbi con la vittoria ai punti di Piccirillo.Nella stessa serata lo
sfidante al titolo europeo dei superleggeri Gianluca “Silver Horse” Branco (38
vittorie, 2 sconfitte ed un pari ) ha colto un successo ai punti sulle sei
tornate con lo scorbutico polacco Arek Malek (4 vittorie , 10 sconfitte e 2
pari) , che vale senz’altro più del suo record. Il trentaseienne di
Civitavecchia ha fatto vedere a tratti una grande boxe, spettacolare, efficace e
tecnicamente impeccabile. Vittoria anche per Domenico “Vulcano” Spada (23
vittorie ed una sconfitta) ai danni di Attila Kiss (7-42-3).Il ventiseienne peso
medio romano era reduce dalla contestata e discutibile sconfitta valida per il
titolo dell’Unione Europea in Germania lo scorso marzo. La prima battuta
d’arresto nella sua carriera non sembra aver lasciato strascichi nel romano, che
è apparso determinato e cresciuto, sotto diversi profili. Spada ha confezionato
un’ottima prova e di fronte a sé aveva un esperto mestierante e sornione. Il
match è stato un monologo di Spada che se lo è aggiudicato in 6 rounds.
Finisce male ed al secondo round il match tra Simona Galassi e Svetla Taskova,
dopo uno scontro accidentale di teste. Dopo l’impatto le due atlete non sono
più in grado di continuare e viene sancito il no contest.
Anche a Paratico
bella serata di boxe nello splendido Parco Giochi dal quale si può ammirare
l’incantevole scenario del Lago d’Iseo. La
http://www.2out.it/wordpress/wp-content/uploads/2007/06/blandamura.JPG
manifestazione allestita dalla Loreni Olab e dalla Mariani Boxe Ring Brescia ha
visto il neoprofessionista Emanuele “Sioux” Blandamura vincere il terzo
confronto a torso nudo superando per squalifica al 5° round il romeno Florin
Oanea. L’aggressività del romano ha indotto l’avversario a cercare di limitare i
danni legando e sfruttando tutti i trucchi del mestiere. Purtroppo ha
esagerato in quelli illeciti e l’arbitro lo ha rispedito a casa.
Troppa differenza a San Paolo
Civitate tra
l’imbattuto serbo Dejan
Ribac (16 vittorie ) ed Antonio Di Feto (12 vittorie, 11 sconfitte e 5 pari).
Il
serbo che è stato ottimo dilettante, dal 3° round ha preso in mano il match
colpendo a piacimento il coraggioso ma limitato Di Feto, incapace di opporsi
allo strapotere dell’avversario. L’arbitro ha fermato il match ad 1:57 del 10°
round ma poteva anche chiuderlo prima. Nei pesi medi Lorenzo Di Giacomo (35
vittorie di cui 16 prima del limite , 3 sconfitte ed un pari) è tornato sul ring
dopo la coraggiosa prova con il finnico Asikainen per il titolo europeo,
battendo il croato Zoran Plavsic (2 vittorie e 5 sconfitte ) ai punti in 6
rounds. Nei pesi leggeri il campione italiano Giovanni Niro (14 vittorie di cui
8 prima del limite ed un pari) vince per squalifica al 3° round il match con il
mestierante Vesselin Vesko Vassilev (6-24-1, 2 KOs) che aveva finalizzato il suo
impegno nel prendere a testate l’avversario. Il campione dell’Unione Europea,
Domenico Urbano (21 vittorie, 2 sconfitte ed un pari) ha avuto un compito
piuttosto facile nel battere il “perdente cronico” Nikolai Vesko Michailov (3
vittorie, 22 sconfitte ed un pari) per kot al 3° round.
In una Piazza Virgiliana di Mantova
gremita, Cristian Dolzanelli (9 vittorie di cui 8 prima del limite) si è
imposto per KOT al 5° round sull’ostico ventiduenne francese Nabil Haciani, che
in marzo l’aveva costretto per la prima volta alla distanza. Il match doveva
essere un collaudo in vista di un impegno titolato e si è quindi scelto un
rivale all’altezza, che possedesse le caratteristiche per testare a fondo le
velleità del mancino bresciano. Dolzanelli ha superato l’esame a pieni voti,
sconfiggendo un avversario determinato e difficile da inquadrare. Il
transalpino, resosi conto dell’impossibilità di competere ad armi pari con il
bresciano, ha fatto anche ricorso alla propria esperienza ed ha provocato il
picchiatore nostrano con atteggiamenti istrionici. Ma Dolzanelli non è stato al
gioco e in avvio della quinta tornata ha dato un’ accelerata al ritmo, chiudendo
il rivale alle corde portando due pesanti colpi al corpo che hanno fatto
abbassare la guardia ad Haciani, raggiunto al volto da una lunga serie colpi.
Contato dall’arbitro, l’ospite, che non è mai andato al tappeto, non si rialzava
più richiedendo anche l’intervento del medico.
Nella bellissima Piazza del
Municipio di Paitone
(Brescia)c’è stato un successo di pubblico per i mediomassimi Gianluca
Tamburrini (5- 3)
e Maurizio "The Angel" Lovaglio (2-3). Il romano si è fatto subito avanti
con i suoi pesanti colpi, cercando di centrare il rivale. Il torinese ha
risposto subito con un efficace fuoco di sbarramento per vie interne,
incappando però in un primo terribile destro che l’ha spedito al tappeto.
Tornato in piedi, il venticinquenne Lovaglio sembrava essersi ripreso, ma ha
commesso l’errore di accettare nuovamente lo scambio ed ha rimediato un altro
destro stavolta risolutore che l’ha messo nuovamente al tappeto. Altrettanto
convincente la prestazione del peso gallo Rodrigo Bracco (3 vittorie). Che ha
sconfitto per KOT al 2° round il magiaro Istvan Ajtai (5 sconfitte ed un pari),
fornendo indicazioni estremamente positive per il futuro.Il fiorentino di
origine cilena ha messo al tappeto l’avversario già nel primo round. La seconda
ripresa è stata un dominio di Bracco che ha iniziato a martellare con costanza
al bersaglio grosso e le mani di chi gli stava di fronte si sono abbassate,
permettendogli di mettere a segno due colpi decisivi che hanno portato ad
altrettanti atterramenti.Sul secondo Ajtai è sembrato visibilmente scosso ed è
stato giustamente fermato.
Nella sua Piove di Sacco,
il 26enne piovese super.piuma Davis Boschiero ha conseguito il 18°
successo della sua carriera , battendo alla sesta ripresa per kot il dignitoso
39enne collaudatore bulgaro Kirkor Kirkorov (28 vittorie e 13 sconfitte). A
questo punto si apre per il giovane atleta veneto la sfida al titolo tricolore,
detenuto dal piemontese De Vitis, un match che avrà dei risvolti agonistici
sicuramente molto interessanti.
A
Prato il peso medio di
origine napoletana Francesco Di Fiore (29 anni ed una vittoria) è
tornato sul ring dopo circa 5 anni di assenza, battendo per squalifica al 4°
round il rumeno Ioan Florin. Adesso speriamo che non sparisca di nuovo…
La riunione di Sequals
nella quale Chianella ha battuto Maggio per il titolo italiano dei pesi piuma,
ha visto altri match che hanno registrato i successi dai pugili della scuderia
di Grosseto, opposti ad atleti serbi del team
Popovic.
Il campione dell’Unione Europea dei pesi piuma, Domenico Urbano ha
sconfitto per ko dopo 1’.27’’ della terza ripresa Wladimir Borov. Il medio di
Pescara, Lorenzo Di Giacomo,tornato sul ring dopo la sconfitta subita a gennaio
nella sfida per il titolo europeo contro Asikainen , ha dominato ai punti in 6
rounds l’ostico Zoran Plavsic. Nei pesi leggeri rientro vittorioso
dell’imbattuto campione italiano della categoria Giovanni Niro che ha superato
per squalifica alla terza ripresa, dopo ben tre richiami, Vesko Vassilev. Il
peso superpiuma di Cecina, ‘Flash’ Floriano Pagliara , prossimo anche lui ad una
sfida tricolore, dopo il rinvio del match di Sequals per l’infortunio occorso
alla vigilia al suo avversario, è tornato al successo per ko dopo 2’.40’’ della
terza ripresa, contro Kaloyan Chuchukov. Una certa curiosità ha atteso il
ritorno sul ring, ancora vittorioso, dell’imbattuta Emanuela Pantani, matura per
una sfida continentale che, nei supergallo, ha sconfitto ai punti, guidando il
match dall’inizio alla fine, Suzana Radovanovic.
Sorridiamo.
I nostri slogan : Piu' pausa
per le giovani, meno... pausa per le vecchie!
La nostra pubblicità : “Salsicce
genuine insaccate con le mie stesse mani …di puro maiale».
Regalasi cane. Mangia di
tutto…ha un debole per i bambini.
Perche' andare altrove per farsi
imbrogliare?
Prima venite qui".
Sabato, cena sul sagrato della
chiesa con zuppa di fagioli… Seguira' concerto!.
Da quando gli hanno detto che Katia
Ricciarelli canta bene perché sa fare buon uso del diaframma, Gennarino ha
deciso di cantare col preservativo!
Ci
sono un brasiliano, un nigeriano, un serbo, un portoghese e un argentino…
Potrebbe essere l'inizio di una barzelletta, invece è ancora meglio... E' la
barriera del Napoli che ha beccato gol... da un ceco!
I
nostri premi
Per la dinamica dei fluidi
premiati due professori tedeschi (Victor Meyer-Rochow e Jozsef Gall)
dell'università finlandese di Oulu che hanno studiato le pressioni prodotte
durante la defecazione dei pinguini. Questo premio …mi “puzza”.
Notevole anche il premio per la
chimica. Due studiosi dell'università del Minnesota hanno risolto un dubbio
secolare che ci angustiava : si nuota più velocemente in acqua o nello sciroppo?
Gennarino sono anni che prova con la nutella e dice :” Tanto anche se arrivo
ultimo… chissenefrega!
Da quando abbiamo passato la
cinquantina qualche giovanotto screanzato ce lo ricorda con una espressione
tipica romana :
"A nonno, c'hai l'anni der
cucco!". Non vi perdete d’animo e rispondete : "A pisè… aricordete che mojono
piu abbacchi che pecore vecchie". Meditate gente…meditate.
Ragioniere , lei no ! E’ tempo
perso , se la faccia spiegare.
CIAO A
TUTTI …
E COME
AL SOLITO …
ALLA
PROSSIMA
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