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Boxemaccheroni

 

Il campione del mondo della WBA dei pesi medi Felix Sturm (28 vittorie di cui 12 prima del limite e 2 sconfitte) ha difeso vittoriosamente,  davanti a 4000 spettatori,  il suo titolo battendo con decisione unanime ai punti in 12 rounds l’imbattuto uruguayano Noe Tulio Gonzalez Alcoba  (14 vittorie di cui 7 prima del limite). Il match si è disputato alla Porsche Arena di Stuttgart in Germania e  Sturm ha usato la sua solita tecnica che consiste nel frustrare gli avversari con una difesa ermetica, per  poi inserirsi nelle loro pause per portare i suoi colpi. Una tattica che non c’è lo  rende molto “simpatico” per il nostro modo d’intendere la boxe e perché Sturm (al secolo Adnan Catic …) ne abusa in modo ossessivo privando lo spettatore di ogni emozione. Ma ai tedeschi sta bene così ed alcuni giornali parlano addirittura di match eccitante. Alla fine i giudici hanno sancito un netto successo per lui ( 120-108, 118-110, 116-112). Prossimamente dovrebbe affrontare l’americano  Randy Griffin. Alesia Graf è tornata sul ring dopo sette mesi d’assenza dominando per kot al 3° round  Natascha Guthier di Karlsruhe. La Graf, che è una beniamina del pubblico tedesco ha dominato il confronto portando colpi molto pesanti che hanno costretto l’arbitro (onnipresente)  Daniel Van de Wiele a fermare il match ad  1:03 del 3° round. Con questa vittoria il record della Graf recita 17 vittorie ed una sconfitta. Era in palio il titolo GBU dei supermosca. Julia Sahin (18 vittorie) ha difeso il suo titolo WIBF dei minimosca in un match molto equilibrato e combattuto che si è aggiudicata con verdetto contrastato con l’americana campionessa dei pesi paglia  Hollie Dunaway (19 vittorie e 5 sconfitte). Un match nel quale la  Sahin ha cominciato all’attacco ma che ha visto la  Dunaway portare i colpi più incisivi soprattutto nella prima parte del match. La Sahin invece ha chiuso  bene  rinvenendo forte nel finale ( 96:94, 97:94 per la  Sahin e 96:94 per la Dunaway). Il “ragioniere” Taras Bidenko (23 vittorie e 2 sconfitte)  ha battuto con decisione ai punti e di stretta misura l’olandese che irriverentemente si ostinano a chiamare “Il Sonny Liston Olandese” Richard Hersisia (29 vittorie e 2 sconfitte) per il titolo intercontinentale della WBA dei pesi massimi. Hersisia è stato l’”aggressore” del match e Bidenko (che non fa nulla  più del necessario per vincere…) lo ha contrato e tenuto a distanza con il jab che portava indietreggiando. Dopo 12 rounds i giudici si sono espressi con (115-113 ., 115 a 113 ed un eccessivo 117-111) tutti per Bidenko. Lo sfidante ufficiale al titolo WBO dei pesi supermedi il russo  Denis Inkin (31 vittorie di cui 24 prima del limite), ha difeso vittoriosamente il titolo intercontinentale della WBC dei  supermedi battendo per kot al 5° round l’imbattuto ungherese Jozsef Nagy (17 vittorie). Anche se Nagy non è finito al tappeto comunque ha subito una dura lezione non riuscendo mai a contrastare  l’avanzata del “Robot” russo. Verso la fine del 5° round Inkin ha tirato una serie pesante di colpi che hanno costretto l’arbitro italiano Guido Cavalleri a sospendere il match a 2:08 della ripresa. Il picchiatore argentino  Marcos Rene Maidana (19 vittorie di cui 18 prima del limite)  recente acquisto della Spotlight tedesca,  ha battuto con un devastante kot al 3° round l’ungherse Laszlo Komjathi (25 vittorie, 14 sconfitte ed un pari). Maidana, smanioso di mettersi in vista,  ha dominato il confronto portando serie pesanti al corpo ed alla testa del povero Komjathi (25 vittorie, 14 sconfitte ed un pari)   finchè non è intervenuto l’arbitro a chiudere un match a senso unico. Nel match di apertura, l’amico di Sturm, il peso welter Maurice Weber (9 vittorie ed un pari)  ha battuto ai punti in 8 rounds ( 80:72 per 3) l’esperto austriaco Gotthard Hinteregger  (29 vittorie, 11 sconfitte ed u n pari). "The Beast" Magdalena Dahlen ha battuto per kot al 3° round Albena Atseva. La  Dahlen ha conseguito la 4^ vittoria mentre la Atseva ha collezionato la 3^ sconfitta.

Il campione del mondo della WBA dei supermedi, Anthony “The Man” Mundine ha facilmente difeso il suo titolo così come farebbero  See gallerysupporre i cartellini dei giudici (119 a 107, 119 a 108, 120 a 108)  dall’assalto dell’argentino Pablo Daniel Zamora Nievas (17 vittorie, una sconfitta ed un pari)  che in realtà si è mostrato più tosto di quanto si pensasse. Mundine si è  portato rapidamente in vantaggio, ma l’inesperto argentino non gli ha mai concesso un solo attimo di tregua.  Nievas è finito al tappeto nel corso del 3° round, ma Mundine non ha mai dato l’impressione di poter vincere prima del limite con un uomo che non aveva mai oltrepassato le 6 riprese  e che non ha voluto finire al tappeto anche quando è stato colpito duro. Negli altri matches da segnalare la vittoria del peso massimo Solomon Haumono (12 vittorie)  ex stella del rugby australiano che ha battuto per ko al 1° round Mosse Kavika finito tre volte al tappeto senza nulla poter opporre alla potenza di Haumono. Mantre il promettente peso leggero di origine italiana  Leonardo “Lenny” Zappavigna ha colto l’ottavo successo impegando solo 1:26 ( primo round ) per piegare Steve Storic. Veloce anche la conclusione del match che ha visto i superleggero Lance Gastelow (11 vittorie ed una sconfitta) battere per ko al 1° round il filippino Rolando Gerongco. Vince anche il mediomassimo Daniel Buff (7 vittorie ed una sconfitta) che batte per kot al 2° round il fijano Paul Tuilau.

 Primo titolo per  Vernon Paris (14 vittorie) , il “risuscitato” di Detroit  che ha vinto quello dei superleggeri dello Stato del Michigan  battendo per kot al 7° round nell’ “53 AAA Whitecaps Ballpark” di Comstock Park, un sobborgo di  Grand Rapids, un coriaceo Ramon Guevara che vantava una vittoria sull’imbattuto  Jorge Paez, Jr..   Paris, fino a questo momento non aveva convinto molte sulle sue reali possibilità anche perché aveva sempre affrontato pugili con record con più segni negativi che positivi. Guevara che è molto bravo nello sfruttare le pause dell’avversario era quindi un test molto attendibile per valutare le reali possibilità di Paris. Così è stato e dopo i primi tre rounds nei quali aveva brillato Paris, dal 4° round , approfittando di una pausa del rivale si faceva sotto Guevara.  Ma Paris comunque non stava con le mani in mani e le sue combinazioni di colpi più pesanti trovavano spesso spazio nella guardia di Guevara. Senza contare che gli attacchi di Guevara erano più di forma che di sostanza, per l’approssimazione delle loro traiettorie e per l’imprecisione dell’impatto. Nel settimo round si arriva all’epilogo con Paris che su precise e pesanti combinazioni, mette per ben  tre volte al tappeto il rivale facendone decretare l’automatico kot.  Negli altri match da segnalare la vittoria dei pesi massimi Raphael Butler che ha battuto Travis Fulton per kot al 2° round, mentre Julius Long ha battuto Eli Dixon per kot al 5° round.

La Thompson Boxing Promotions è tornata con un’altra riunione della serie  "Path to Glory" (Sentiero per la gloria) al  Doubletree Hotel in   Ontario, California. Nei pesi mosca  Benjamin Garcia (12vittorie , 8 sconfitte e 3 pari) solitamente privo di potenza, ha usufruito di un atterramento inflitto al suo rivale Sergio Espinoza (14vittorie, 3 sconfitte ed un pari) per aggiudicarsi con decisione controversa il match ai punti in 10 rounds (95-94, 95-94 Garcia, 95-94 Espinoza). Garcia, che era reduce da una sconfitta subita per mano del ex campione del mondo Eric Ortiz lo scorso settembre, ha attaccato selvaggiamente con ganci e sventole costringendo Espinoza ad arretrare.  Nei pesi leggeri, l’imbattuto Dominic Salcido (13 vittorie di cui 7 prima del limite) ha impiegato solo  1:44 per spazzare via il più basso Julian Rodriguez (15v-14s-3pari). Nei supermedi  Ivan Stovall (8 vittorie di cui 6 prima del limite ed una sconfitta) ha battuto per kot al 1° round  il più alto Anthony Cannon (4 vittorie -5sconfitte), dopo averlo chiuso all’angolo e tempestato di colpi fino al punto da fargli piegare il ginocchio ed indurre  l’arbitro a fermare il match. 

Il 4 volte campione del mondo, il 44enne   Evander Holyfield (42 vittorie di cui 27 prima del limite, 8 sconfitte e 2 pari)  ha vinto un interessante confronto battendo con decisione unanime ai punti in 10 rounds  Lou Savarese (46 vittorie di cui 38 prima del limite e 7 sconfitte)  Evander Holyfieldin un match che si è svolto al  Don Haskins Center di  El Paso, Texas. Il 44enne  Holyfield ha procurato una ferita a  Savarese sulla fronte in seguito ad un colpo portatogli nel primo round e nel secondo ha messo alcuni pesanti colpi.  Savarese a sua volta ha messo un bel uppercut nel terzo round. Nel 4° round Holyfield ha fatto sentire a  Savarese un pesante destro e lo ha costretto a subire un conteggio. Savarese però si è ripreso ed ha dato battaglia finchè nel 9° round ancora una volta l’immensa classe di Holyfield veniva fuori sotto forma di un “mostruoso” (come l’hanno definito i giornali USA…) gancio sinistro. Holyfield si è poi limitato a controllare  Savarese nel 10° round, ma il grosso  Lou ha comunque mostrato segni di vivacità fino alla fine. Netto il punteggio ( 99-87, 98-90, 96-91) per il vecchio leone Holyfield che in questa occasione ha mostrato sprazzi della vecchia classe. In una battaglia tra “artisti del  ko” l’imbattuto peso massimo  locale David "Nino" Rodriguez (26 vittorie di cui 15 prima del limite) ha demolito un altro imbattuto,  Rick Dyer (13 vittorie tutte per ko). Rodriguez ha messo al tappeto l’altissimo (2.02)  Dyer verso la fine del 1° round e dopo un altro atterramento nel 2° , l’arbitro Sam Garza ha fermato il match. Dopo questa vittoria, il manager di Rodriguez, Bob Spagnola ,  ha detto che il suo pugile affronterà chiunque.  L’imbattuto peso piuma  Miguel Roman (22 vittorie di cui 16 prima del limite) ha impiegato cinque  rounds per avere la meglio di Jose Alonso (29 vittorie di cui 14 prima del limite, 14 sconfitte e due pari)  Roman ha messo al tappeto Alonso con un colpo al corpo verso la fine del terzo round e la “punizione” è finita nel 5° round quando l’arbitro ha deciso di averne visto abbastanza. Ancora pesi massimi con Adam Richards (18 vittorie di cui 13 prima del limite ed una sconfitta) che ha battuto  per ko al 4° round  Billy Willis (8v-11s-1pari). Un corto gancio sinistro alla mascella ha chiuso il match di Willis dopo 45 secondi dell’inizio del 3° round. Richards aveva comunque vinto i primi due rounds. Nel  match di apertura il supermedio Akondaye Fountain (7 vittorie ed un paris) e la veterana  Kathy Rivers (14 vittorie, 5 sconfitte e 2 pari) hanno pareggiato in 4 rounds  ( 40-36 Fountain, 38-38, 38-38. ). Nei supergallo il giovane  Ricky Vasquez (2 vittorie) ha battuto ai punti in 4 rounds  Anthony Mcgee  ( 40-46, 40-36, 40-37).

Il peso massimo russo Alexander Povetkin ha superato il più importante test della sua carriera battendo con decisione unanime e netta l’americano Larry Donald (100-90 per tutti i giudici) . Dopo un primo round di studio,  Alexander detto “Sasha” aumenta il ritmo e l’intensità Povetkin Moskau 10.12.2006 dei  colpi. Larry con la sua esperienza, si fa valere a corta distanza ma si capisce che sta andando sotto nel punteggio. Con questa vittoria  Povetkin si porta a quota 13 vittorie con 11 soluzioni prima del limite, mentre  Donald  colleziona : 42 vittorie,  5 sconfitte e 3 pari. Povetkin : "E’ stato un match duro con un avversario molto esperto, ma sono contento della mia prestazione!”. Il  Co-manager Wilfried Sauerland era molto entusuiasta :  "E’ stata una grande impresa quella di Alexander che ha dominato il suo esperto avversario in ogni round. In tal modo ha dimostrato di essere in grado di fare le 10 riprese! Penso che un match per un titolo sia sempre più vicino! “. Il supermedio Vitaly Tsypko (19 vittorie di cui 10 prima del limite e 2 sconfitte) ha battuto il modesto connazionale  Maxim Goloviznin (13 vittorie ed una sconfitta) per kot al 1° round. Il match è stato sospeso su richiesta dell’angolo di Goloviznin. Il fratello di “Sasha”, Vladimir Povetkin (una vittoria) ha destato grande impressione nel battere il campione egiziano dei dilettanti  El Howly, che ha effettuato il suo debutto scegliendo un pessimo avversario.  Povetkin ha messo praticamente al tappeto l’egiziano per 4 volte (due nel primo round e due nel secondo )  decretandone il  kot. Rispetto alla precedente esibizione, Povetkin ha mostrato ancora più consistenti e sensibili miglioramenti. Ancora pesi massimi con il giramondo inglese Henry Akinwande che ha battuto l’ukraino Andriy Oleinyk che aveva più voglia di “giocare” che di combattere.  Il promettente polacco   Lukasz Janick (4 vittorie) ha dato grande dimostrazione di potenza battendo per kot al 5° round l’uzbeko Makhmud Atadzanov (4 vittorie e 6 sconfitte). Janick ha bombardato il rivale con serie al corpo ed al capo, finchè non è intervenuto l’arbitro a sospendere il match diventato ormai a senso unico. Il Karo Murat (10 vittorie di cui 6 prima del limite) che non è l’inizio di una lettera ma un pugile,  cugino del campione  IBF dei pesi medi  Arthur Abraham,  ha surclassato il mestierante russo  Sergey Botnikov (1v, 6s ,1pari ) battendolo per kot al 4° round.  Murat aveva in precedenza , sempre nello stesso round, atterrato il rivale con un colpo al fegato. Nel match di apertura, il russo Dzhimi Kapanov  ha ottenuto una deludente vittoria ai punti in 4 rounds con il compatriota  Alexander Romashko. Il vacante titolo IBF dei supermosca non si è disputato perchè nessuno dei possibili sfidanti che sono stati  interpellati si sono dichiarati disponibili , per ragioni varie , ad affrontare Dmitry Kirilov. Kirilov qualche mese fa subì una feroce aggressione nelle vie di Mosca nel corso della quale venne raggiunto da alcune coltellate.

Il 27enne giapponese Takefumi Sakata (31 vittorie , 4 sconfitte ed un pari)  ha mantenuto la corona dei pesi mosca della WBA (conquistata  per kot con Lorenzo Parra ma che l’aveva già persa sulla bilancia…) battendo il campione ad interim, il panamense Roberto “The Spider” Vasquez (24 vittorie di cui 17 prima del limite e 2 sconfitte) ai punti in 12 rounds. Avvio lento come al solito per il giapponese con Vasquez che appare un po’ nervoso ma si aggiudica i primi tre rounds. Poi il giapponese viene fuori alla distanza ed anche se non agevolmente vince meritatamente (112 a 116,113 a 116, 113 a 115). Il match è stata  una rivincita per  Sakata  che, contro lo stesso avversario, aveva perso con  decisione controversa  a Parigi nel dicembre 2006. 

Un pò di risultati dall’Australia. L’ex campione della  WBA dei pesi medi , il neozelandese  Maselino Masoe (27vittorie e 4 sconfitte) ha  battuto per ko al 4° round il tailandese  Dechapon Suwannalert (9-10-1)  al Convention Centre at Brisbane. L’arbitro  Steve Marshall ha dichiarato vincitore Masoe dopo  41 secondi del 4° round e dopo due atterramenti del tailandese. La stessa notte l’australiano-russo, il superwelter Anton Solopov (16 vittorie, una sconfitta ed un pari) ha conquistato il titolo WBF Intercontinentale mettendo ko il tailandese Sintung Kiatbusaba (7 vittorie e 3 sconfitte) ad  1:54 del 7°  round in un match svoltosi al  Croatian club, Punchbowl, NSW.  Il peso medio Junior Talipeau (7-0) ha battuto l’ex campione indonesiano dei pesi welters Andreas Seran (5vittorie, 3 sconfitte ed un pari) ai punti in 10 rounds( 98-94, 95-95 e 97-94). Talipeau è allenato e guidato da Al Sykes. Il superleggero  Costa Katsouris (5-0) ha messo al tappeto  Saengsakda Charoenkasem (0-1) nel secondo round per il conto totale. L’ex campione dilettanti 2002 e 2006 dei pesi welters , il nigeriano King Davidson (che ha rappresentato il suo paese alle Olimpiadi di Atene con il suo vero nome… Davison Emenogu)  ha battuto per  knockout in 3 rounds  Mike Wanprasert (14vittorie, 13 sconfitte e 2 pari)  debuttando al professionismo. L’ex stella dei dilettanti  Benny "the jet" Warburton (4-0) ha battuto ai punti in 4 rounds  Ernis Gonzales junior (0-1) ( 40-36 x 3). Warburton è allenato da  Billy Harrison che nel 1980 fu sfidante al titolo nazionale dei pesi welters.  All’Italian Club di Northbridge vicino a Perth, il peso leggero aborigeno William Kickett (5 vittorie), ha battuto il tailandese Tongcharoen Suewanasil per intervento dell’arbitro al 1° round, dopo averlo messo, in precedenza,  due volte al tappeto. Nei superpiuma Jackson Asiku (21 vittorie e 3 sconfitte) ha battuto il tailandese Singdaeng Pattanasing per ko al 1° round. Asiku è campione del Commonwealth, mentre il suo avversario non si sa quanti matches avesse disputato in precedenza…magari nessuno! 

In una battaglia tra due dei migliori colpitori della categoria massimi leggeri,  Darnell "The Ding-A-Ling Man" Wilson (21vittorie di cui 18  prima del limite, 5 sconfitte e 3 pari) ha battuto con uno spettacolare knockout all’11° round,  Emmanuel "Chukwu" Nwodo (20 vittorie di cui 16 prima del limite e 3 sconfitte) al Saint Gorge Theatre di Staten Island (New York). Wilson ha messo al tappeto Nwodo con un gancio sinistro nel 3° round . Lo ha rispedito al tappeto nel 10° round con una combinazione destro-sinistro e lo ha definitivamente messo ko con un incredibile destro a 2:00 dell’11° round. Un colpo che  probabilmente verrà  votato come  il più spettacolare ko dell’anno. Nwodo è rimasto a terra per molto tempo dopo lo spaventoso colpo , ma fortunatamente si è rialzato ed è andato negli spogliatoi con le sue gambe. Questa è stata la prima riunione svoltasi ad  Island dal 1998. "Ho avuto un brutto periodo, ma so che posso fare anche meglio di stasera!”, ha detto soddisfatto Wilson.Con un verdetto di ( 79-72, 79-73, 79-73), l’imbattuto massimo leggero Chucky "The Italian Assassin" Cavallo (16 vittorie ) ha conservato la sua imbattibilità superando il veterano  Marlon Hayes (23 vittorie ed 8 sconfiutte). Cavallo che è originario di Trenton nel  New Jersey, ha trovato più di un problema per entrare nella guardia del rivale che a media distanza scaricava pure delle massicce bordate per rallentare l’attacco dell’italo-americano.Solo nel 3° round  Cavallo è riuscito a trovare colpi e distanza che gli  hanno permesso di mettere alla frusta l’esperto e collaudatissimo 36enne Hayes. Malgrado i trucchi e l’esperienza di Hayes , Cavallo non si è mai arreso e non  ha mai dato segni di frustrazione,  continuando a portare molte combinazioni di colpi tra cui un buon uppercut che ha fatto indietreggiare Hayes. "Lo avevo già visto combattere e lo sapevo che era un osso duro!”, ha detto Cavallo dopo il verdetto.

Il peso leggero  Juan Carlos Salgado (18 vittorie di cui 13 prima del limite ed un pari)  ha battuto con decisione unanime ai punti in 10 rounds, in un match molto combattuo Ivan Valle (24 vittorie di cui 20 prima del limite, 9 sconfitte ed un pari) al Cliff Castle Casino di Camp Verde in Arizona. Si è trattato di un match molto combattuto con i due pugili richiamati per colpi bassi nel 5° round. Questo il verdetto : 94-93, 97-90, 96-92. Nei pesi welters, il promettente  Victor Ortiz (18 vittorie di cui 13 prima del limite, una sconfitta ed un pari),   ha brutalmente messo knockout  Maximino Cuevas (9 vittorie, 6 sconfitte ed un pari) in un sol round. Cuevas è rimasto a terra per circa 5 minuti , ma poi si è ripreso.  L’imbattuto peso welter  Michael Medina (13 vittorie di cui 10 prima del limite) ha trovato un osso duro in  Bernardo Guereca (14 vittorie, 7 sconfitte ed un pari) vincendo con decisione controversa ai punti in 6 rounds ( 58-56, 60-54, 56-58).

Il campione dei pesi gallo della WBA l’ukraino Wladimir Sidorenko (20 vittorie e 2 pari) ha difeso vittoriosamente il suo titolo battendo per  kot al 7° round il francese  Jerome Arnould (14vittorie, 3 sconfitte ed un pari) il match si è svolto al  Palais des Sports di Marsiglia in Francia. Fin dall’inizio l’ukraino soprannominato  il "Mini Power Station" ha mostrato la sua netta superiorità che si è concretizzata nel 5° round con l’atterramento inflitto ad Arnauld,  fermato due riprese dopo definitivamente. In un altro match tra superleggeri, il francese dell’Isle de la Reunion,   Willy Blain (17 vittorie ) ha dominato il confronto con Tarik Amrouse (9 vittorie , 16 sconfitte e 2 pari) ai punti in 8 rounds. Solito monologo di Blain, l’uomo dai piumini nei guantoni , su un avversario molto inferiore in ogni aspetto. Nei superleggeri Anne sophie Mathis ha conservato le corone WBA-WIBF battendo la connazionale Myriam Lamare ai punti in 10 rounds con decisione controversa (98 a 92, 98 a 92, 93 a 98).   Si è anche disputato il campionadtio  di Francia dei mediomassimi che ha visto Rachid Kanfouah battere con verdetto unanime ai punti in 10 rounds Kerim Bennata. Nei pesi superwelters, Frederic Klose sempre in attesa di una chance mondiale, ha battuto Franck Harroche Horta ai punti in 8 rounds rischiando molto ( 77 a 76 , 77 a 76, 76 a 76). Nei massimi leggeri, Jean Marc Monrose ha costretto i secondi di Amar Mancer a lanciare l’asciugamano nel corso del 5° round per salvarlo da una punizione. Per finire da seguire il camerunese Hassan N’Dam N’Jikam (9 vittorie) che ha battuto ai punti in 6 rounds il russo–belga Mike Algoet. Hassan ha partecipato alle Olimpiadi di Atene battendo tra gli altri il quotato irlandese Andy Lee. Ancora una vittoria per il peso piuma Sofiane Takoucht che ha battuto per ferita al 5° round Alain Rakow, mentre Arsen Kachatrian e Maijd Ben Driss hanno impattato in 8 rounds.

L’ex campione del mondo Freddie Norwood (42vittorie di cui 23 prima del limite, una sconfitta ed un pari) ha battuto ai punti in 8 rounds con decisione unanime ed al limite dei pesi leggeri , Armando Cordova (23 vittorie, 48 sconfiite 38, 2 pari). Il match si è svolto al  Ameristar Casino  in St. Charles ( Missouri) Per il  37enne  Norwood, era il 4° match dopo un assenza di circa sei anni dal ring. Negli altri matches il superwelter DeAndre Latimore (15 vittorie ed una sconfitta) ha battuto per  kot al 2° round Sean Wilson (4 v, 5 s ) mentre nei mediomassimi Kevin Engle (10 vittorie ) ha battuto per kot al 2° round l’inconsistente  Marquette Jones ( 6 sconfitte).

Il peso massimo Tony Grano (10 vittorie tutte prima  del limite ed un pari)  ha avuto bisogno solo di 85 secondi per demolire  Jed Phipps (17  vittorie e 7 sconfitte) nella  Connecticut Expo Center di Hartford. Phipps era già  stato contato nel primo minuto di combattimento. Nel  2005 Tony Grano diventò campione nazionale USA. Grano ha iniziato tardi  la boxe,  a 20 anni, ma per otto anni aveva fatto il lottatore nei tornei scolastici.  Nei pesi medi, Elvyn Ayala (18 vittorie e 2 sconfitte) ha battuto  Jose Roman (10vittorie, 17 sconfitte e 4 pari) ai punti in 8 rounds ( 80-72, 78-74, 78-74). Il peso massimo Zuri Lawrence (21 vittorie, 13 sconfitte e 4 pari)  che è arrivato con alterna fortuna a 37 matches disputati, ha battuto con decisione unanime in 6 rounds  Harvey Jolly (6vittorie, 4 sconfitte ed un pari) con il seguente punteggio :  59-55, 59-55, 58-56. Lawrence ha quello che potremmo definire un record : nessuno dei suoi matches  è finito prima del limite!

 Il “professore” Charles Musacchio (10 vittorie) , il venerdì pomeriggio  appena suona la campanella del liceo dove insegna, prende la borsa  e con il suo manager va a combattere nelle manifestazioni dove è stato ingaggiato. Si, perché il professor Musacchio ha la passione per il pugilato. Stavolta è andato a Whippeny nel New Jersey dove ha trovato con sorpresa che Joe Frazier era intervenuto per sostenere il suo avversario. Le ragioni sono di ordine sentimentale, perché Frazier fa il tifo per Chandler Durham,  il figlio del suo ex allenatore, il grande Yank Durham. Ma il 27enne professor Musacchio non è tipo da sentimentalismi e non solo non si è commosso, ma lo ha battuto  ai punti in 6 rounds.   

Lo potremmo chiamare “il match in Paradiso”  per la stupenda cornice nel quale si è svolto ( Nassau   nelle  Bahamas) quello tra i supermedi  Jermain Mackey e  Kirt Sinnette.  Ha vinto Mackey in 2 rounds! Tutti e due sono molto alti per la categoria  (1.83)  ed entrambi possiedono il “pugno”.  Sinnette, che viene da un’altra esotica e rinomata località  (l’arcipelago di  Trinidad and Tobago), era dato per favorito,  in virtù di  un  record immacolato con ben  14 vittorie.  Ma aveva di  fronte il mancino  Mackey che senza farsi impressionare, ha ribaltato il risultato. Anche  Jermain aveva 14 vittorie nel record , ma a “macchiarlo” c’era  anche una sconfitta rimediata in Canada, contro il forte haitiano-canadese Jean Pascal.  Jermain, che  è allenato dall’ex campione del Commonwealth dei pesi gallo Ray Minus,  dopo la sconfitta con Pascal ha però incanalato una serie di ottime vittorie,  che vedono  il  “ko” inflitto ad  Anibal Acevedo e la sconfitta imposta all’ imbattuto  Julius Fogle.

Uno scontro di teste nel 3° round ha interrotto il match valevole come eliminatoria dei pesi superpiuma della IBF, tra Cassius Baloyi e  Manuel Medina. Il match che si stava svolgendo a Kempton Park è stato interroto per una ferita procuratasi da Manuel  Medina all’occhio destro, a seguito di scontro accidentale di teste. Medina non ha potuto più continuare ed è stato sancito un pari tecnico al 3° round. Fino a quel momento il sudafricano Baloyi aveva vinto tutte e tre le riprese e sembrava incamminato verso un’agevole successo. Il match doveva decidere chi sarebbe stato lo sfidante al titolo detenuto da un altro sudafricano  Mzonke Fana.

Ancora un successo per il 19enne Jorge Paez  junior (15 vittorie di cui 10 prima del limite ed una sconfitta) che a Mexicali ha battuto  Carlos Urrea per ko al 2° round. Paez ha dominato il breve confronto, mettendo già una prima volta al tappeto l’avversario con un colpo alla testa nel corso del primo round.

Il promettente peso massimo neozelandese  Shane Cameron (19 vittorie), avrebbe dovuto affrontare l’ex campione del mondo IBF dei massimi leggeri Kelvin “The Koncret” Davis, ma questi mentre faceva footing ad Auckland, nella capitale della Nuova Zelanda, per evitare di  essere investito da un  autotreno, si è buttato giù da un ponte precipitando per una decina di metri e riportando serie fratture alla colonna vertebrale che hanno fatto temere addirittura una paralisi. Il pugile ha subito un operazione che è durata circa 12 ore, ma ci sono forti dubbi che possa ritornare un giorno su un  ring. Al suo posto gli organizzatori hanno ingaggiato un poliziotto brasiliano con il bernoccolo (ma dovremmo dire l’ecchimosi…) della boxe, Jucimar Franciso Hipolito (12 vittorie ed 9 sconfitte) che è rimasto solo 1:59 sul ring, prima di essere spazzato via da Cameron al  Waitakere Trust Stadium di Auckland. Il classificato IBF numero 15,  Cameron, ha atterrato due volte Hipolito con alcune solide combinazioni che hanno indotto l’arbitro  Lance Reville a chiudere il match. Il promoter australiano ed ex campione del mondo IBF  Barry Michael ha fatto un’offerta sostanziosa ad Evander Holyfield per incontrare  Cameron in Australia quest’anno. Incontrare Holifyeld non è difficile , perché è una persona molto socievole e disponibile, ma sfidarlo su un ring è consigliato solo a quelli in gamba.  Cameron  affrontando elementi Hawk Makepula © Getty Imagescome Hipolito …deve ancora dimostrare di esserlo.  Il peso massimo americano  Chauncey Welliver (32 vittorie, 3 sconfitte e 5 pari) ha pareggiato in 6 applauditi rounds con il neozelandese Seiauti Mailata (8 vittorie, 5 sconfitte ed un pari). Welliver è molto popolare in  New Zealand e gli vengono offerti regolarmente dei matches in questo paese. Ha 24 anni è di Spokane ( Washington) ed è anche conosciuto come  “The Hillyard Hammer” (IL Martello di Hillyard).

Jeffrey Mathebula ha conservato il titolo WBC Internazionale dei pesi piuma battendo  Themba Tshicila in 10 rounds all’ Orient Theatre di   East London. Il 28enne campione ha controllato il match fin dall’inizio aggiudicandosi ogni round finchè nel 10° round il suo avversario è rimasto seduto sullo sgabello avvertendo l’arbitro che ne aveva abbastanza. Mathebula ( 20 vittorie, una sconfitta e 2 pari) pur avendo avuto in sua balia l’avversario (abusando anche di colpi al limite del regolamento…) non è riuscito a chiudere prima il match mostrando chiari limiti di potenza. Il peso mosca Prhumzile Matyhila (31 anni, 15 vittorie )  ha vinto il vacante titolo internazionale  WBC dei minimosca battendo nettamente  Sizwe Sinyabi ex campion sudafricano ai punti in 12 rounds ( 119-110,  119-109 e118-110) . Godfrey Ndzimande Ha vinto il vacante titolo Sudafricano dei superepiuma battendo per kot al 10° round Mpumelelo Mbedle. Il nuovo campione ha mostrato l’efficacia del suo sinistro con il quale ha accumulato punti su punti mentre Mbedle ha mostrato coraggio e resistenza che però non gli hanno impedito di finire al tappeto per un pesante destro nel 9° round e ritornarci nel 10° round provocando lo stop da parte dell’arbitro. Il titolo era vacante perché la Federazione Sudafricana l’aveva tolto ad Alì Funeka che non lo aveva difeso proprio con Ndzimane.

Passiamo in Inghilterra dove abbiamo assistito ad una convincente esibizione del peso medio Darren McDermott (13 vittorie di cui 9 prima del limite ed un pari) che ha battuto in due rounds il 33enne Conroy McIntosh nella Dudley Town Hall. McDermott, che difendeva per la prima  volta il suo titolo della “Midland Area” che detiene dall’ottobre del 2005 spera ora di ottenere la qualifica di sfidante del vincitore del match tra  Howard Eastman-Wayne Elcock. McIntosh ha contestato l’intervento arbitrale che ha cambiato di poco la sostanza di un match che probabilmente sarebbe finito forse anche drammaticamente qualche round più in là. Il 27enne “Macca”  dopo aver spinto McIntosh alle corde, con serie pesanti a due mani ha fatto continuamente piegare le gambe al rivale, fermato dall’arbitro a 2:58 del 2° round.Il 23enne superleggero Dean Harrison ha aggiunto un’altra vittoria al suo “palmares” di imbattuto quando ha sconfitto ai punti in 6 rounds (60 a 55)  il mancino Johnny Greaves fornendo un’altra bella prestazione. Ancora una vittoria (e sono due!)  per il 28enne Lindsay Scragg che ha battuto ai punti in 4 rounds il tosto ghanese Yarkor Chavez Annan . Il peso piuma di  Wolverhampton che è stato campione inglese dei dilettanti e nazionale inglese, ha attaccato il ghanese per tutta la durata del match vincendo ogni round. Un altro ambizioso pugile proveniente da Wolverhampton, il peso medio  Rob Kenney (3 vittorie)  , ha colto la più importante vittoria della sua breve carriera, battendo il più esperto Davey Jones in 4 rounds molto combattuti ed equilibrati.L’imbattuto peso medio  Mark Lloyd (8 vittorie) è tornato in azione dopo nove mesi d’assenza per infortunio battendo ai punti in 4 rounds  il duro e coraggioso gallese Neil Bonner.  Il 21enne Sam ‘The Man' Horton (5 vittorie)  è un altro peso medio che rimane imbattuto dopo aver sconfitto l’espertissimo Ernie ‘Gypsy Boy' Smith in 4 rounds.

 A Belfast , il 22enne peso massimo nordirlandese Scott Belshaw (5 vittorie di cui 4 prima del limite) ha battuto in meno di due minuti il mestierante Chris Woollas ,apparso fisicamente ancora più largo e debordante del solito, con un terribile colpo al corpo. Belshaw  fisico imponente è alto 2.01!  

 Il campione italiano dei superpiuma  Antonio De Vitis (9 vittorie, una sconfitta ed un pari)  ha vinto il suo primo titolo internazionale battendo  a  Savigliano il coriaceo e combattivo francese  Karim Chakim (11vittorie, 7 sconfitte ) in 4 rounds. Con questa vittoria  De Vitis ha inagurato il nuovo titolo  WBC del Mediterraneo. Se ne sentiva un bisogno… Subito al suono del gong, il franco-maghrebino prende l’iniziativa con il suo lungo destro che arriva spesso a segno, anche se De Vitis  si batte gagliardamente e tenta di incrociarlo con i suoi colpi. Nel secondo round il “copione” non cambia è  Chakim,  superiore in rapidità,  fa  valere il suo maggiore allungo ed un pericoloso montante a cui De Vitis non sembra  trovare rimedio. Il match è vivace e corretto con  il piemontese che dalla terza ripresa finalmente riesce a trovare  la distanza. All’inizio del quarto tempo, l’arbitro Zannoni ferma  il match e confabula con la giuria, per una ferita sotto al sopracciglio destro di De Vitis. Il match riprende e in uno scambio De Vitis  centra con un gancio destro  Karim Chakim che finisce al tappeto; l’arbitro lo conta e il francese si alza prontamente ed  al "5" già solleva i guantoni per mostrare all’arbitro la sua ritrovata efficienza, ma Zannoni, tra la sorpresa generale,  interrompe l’incontro! Inutile segnalare la vivace protesta dell’angolo francese e quella del pugile  che  abbandona indignato il quadrato, senza salutare nessuno. Un vero peccato perché il match era aperto e prometteva scintille. Nel sottoclou ,  l’albanese residente Alexander Dredhaj (2vittorie e due sconfitte) che superava il rumeno Alexander Manea per  ferita alla 4^ ripresa, in un match che stava comunque vincendo. Marino Bucciarelli (2 vittorie), si mostra  disorientato dalle molte scorrettezze di Marius Petre Sorin che viene  squalificato all’inizio della seconda ripresa.  Wesley Valbonesi (4 vittorie) nei leggeri,  aveva ragione in 6 rounds dell’ostico rumeno- francese Marian Hodorogea, un avversario coriaceo che rispondeva colpo su colpo.  Valbonesi s’imponeva in virtù di un miglior finale.  Nei superwelters,  Luca Michael Pasqua (10 vittorie di cui 7 prima del limite)  ha dominato il perdente “cronico” Eugene Stan (3 vittorie, 26 sconfitte ed un pari)  in 6 rounds.

Riunione a Brescia in  Piazza della Loggia con  l’ex campione italiano dei massimi leggeri il triestino Fabio Tuiach (17 vittorie di cui 10  prima del limite ed una sconfitta ) che ha mostrato al numeroso pubblico la potenza del suo pugno mettendo knock out in due rounds il coraggioso slovacco Slavomir Selicky (5 vittorei , 3 sconfitte ed un pari) con una serie di maligni destri. Tuiach si è mostrato più forte dello slovacco riuscendo a spedirlo una prima volta al tappeto prima di chiudere definitivamente il match. Nei supergallo Emiliano Salvini (10 vittorie, 5 sconfitte ed un pari) ha battuto  lo slovacco Roman Rafael (10 sconfitte e 2 pari) in 6 brutti e caotici rounds. 

Nella  Sportovni Hala Chomutov di Ustecký Kraj nelle Repubblica Ceka, davanti ad un pubblico accorso numeroso per applaudire il beniamino locale Tomas Adamek (27 anni, 9 vittorie ed un pari), l’ italiano  Antonio Brancalion (27 vittorie, 6 sconfitte  e 2 pari)  ha dato prova d  elle sua abilità ed esperienza,  portando a casa un prezioso successo.  Dopo un inizio veloce ed  efficace nel quale  Antonio  Brancalion  colpisce  a due mani lo statuario ed imbattuto  Adamek , apparso subito  in difficoltà davanti alla determinazione del pugile di  Freo. Nel  terzo round, un gancio sinistro doppiato da un destro faceva vacillare il ceko. Nel  5° round Adamek accusava ancora  i colpi di Brancalion e dava segni di cedimento.  Brancalion  infatti  lo colpiva con un diretto destro doppiato da un montante, che costringevano  Adamek ad una difesa disperata. Nelle riprese successive Brancalion calava un po’ il ritmo e Adamek ne approfittava per portarsi all’attacco ma sempre con molta prudenza, visto lo scarso “gradimento” che gli procuravano  i colpi al corpo di Brancalion. Vittoria senza ombre di dubbio? Neanche per sogno , perché mentre due giudici assegnavano per 115 a 113 il verdetto a Brancalion ,  il terzo sfacciatamente si segnalava per un verdetto  assurdo in favore di Adamek  ( 111 a 117 ) . Probabilmente ha invertito l’angolo…sicuramente ha sbagliato mestiere! Soddisfatto il maestro Gino Freo :” Abbiamo avuto alcuni momenti durante la  preparazione che ci hanno fatto dubitare della buona riuscita della trasferta, con  Antonio che per qualche giorno è stato febbricitante. Poi per fortuna si è ripreso ed abbiamo deciso di affrontare lo stesso Adamek. Vittoria splendida che ripaga Antonio dell’impegno, che non era facile, visto il  contesto dove tutti  aspettavano solo la conferma dell’imbattuto pugile locale.

Sul ring di Ariano Polesine, nell’affollata piazza principale del paese,  due incontri professionistici che hanno dato diversi responsi di giudizio.  Morgan Milan, (5 vittorie ed un pari)  si è visto imporre un verdetto di parità da un agguerrito Salah Merrouchi (2 sconfitte ed un pari), un marocchino che risiede  in Piemonte. Match brutto , caratterizzato da continue scorrettezze, dove si è distinto per l’impegno  l’arbitro che ha inflitto  due richiami equamente distribuiti ai due contendenti. Non ci poteva essere un vincitore ed il  risultato in bianco è il verdetto più giusto per non premiare nessuno dei due.  Nei mediomassimi, esordio positivo per Nicola Bertuccio  allievo di Fontolan, che si presenta con una “forma” a lui più  confacente  ed  un KOT inflitto alla sesta ripresa al debuttante croato Jankov Dekovic.

Per onorare la memoria del padre, gli ex-pugili Alberto e Alessandro Zuliani hanno organizzato una manifestazione nella piazza centrale di  Codroipo che ha raccolto ampi consensi del pubblico. Il clou era affidato al codroipese d’adozione Italo Brussolo, della sigla Boxe Forte Venice, il quale ha raggiunto la sua quinta vittoria a torso nudo contro il romeno Florin Oanea. Nonostante una brutta ferita patita alla quinta ripresa, il superleggero  di casa ha fatto valere la propria grinta e la propria voglia di ben figurare, imponendo la sua tecnica superiore al mestierante dell’Est.

A Porto Torres, il peso massimo Salvatore Erittu (26 anni)  che ha fatto parte anche della nazionale italiana, ha battuto l’ungherese Sandor Forgacs ai punti in 6 rounds conquistando il secondo successo da professionista. Nella stessa serata il peso welter Ivan Andrea Derudas (26 anni, e 2 vittorie) ha battuto per ko al 2° round l’ungherese  Zsolt Gyalog

Dilettanti.

La nazionale femminile azzurra ha affrontato un difficile impegno con la rappresentativa tedesca. L’esplosione della boxe femminile professionistica in Germania con la Halmich che catalizza gli interessi degli sponsors e della stampa sta facendo nascere una serie di  “vocazioni” che si traducono in abbondanza di materiale per i selezionatori. Contro questo “benessere” l’Italia schiera l’impegno delle sue risorse e l’intelligenza dei suoi tecnici. Uno di questi è senz’ altro Raffaele Bergamasco che con i “potenti” mezzi a disposizione riesce a far competere anche contro realtà così importanti come quella tedesca  il nostro “manipolo” di guastatori (anzi di guastatrici…). Si comincia da Bari e  dai 48kg che vedono un’ottima prova di Silvia La Notte che vince con autorità sull’ostica  Fener Ay, vecchia conoscenza dell’Italia, essendo stata avversaria della Tosti ai Campionati dell’Unione Europea del 2006. Una realtà sulla quale si può contare, quella della La Notte  in cui si sta affermando prova dopo prova. E’ tempo di rivincite per Loredana Piazza e la tedesca Elena Walendzik, anche se ben attrezzata fisicamente, deve farsi da parte di fronte alla determinazione dell’italiana. Nei 54kg le note positive vengono solo dal verdetto che ha visto Giacoma Cordio battere la tedesca Pinar Ylmaz, il resto è tutto da dimenticare. Nei 57kg la “mammina” Marzia Davide sembra aver ritrovato la condizione. Una notizia che non può che fare piacere visti i futuri impegni (Campionati Europei in Danimarca) ed il valore di quella che è attualmente : il punto di forza di questa nazionale. Praticamente “stracciata” la tedesca Tasheen Bugar. Un pari dal sapore della vittoria quello conseguito dalla 17enne debuttante Roberta Rubini nei 63kg sulla “veterana” tedesca Janina Bonordon che vantava un  record di 35 matches disputati. La Rubini svolge un lavoro intelligente ed in molte occasioni sorprende la rivale mostrando potenzialità che lasciano intravedere un futuro roseo!  Nei 70 kg avvio lento ed incerto di Patrizia Pilo che però riceve l’input giusto nell’intervallo  per aggredire l’avversaria ed aggiudicarsi i due rounds successivi ed il verdetto. Si ricomincia da Bisceglie e da Silvia La Notte che, complice anche le sue origini locali, richiama un personalissimo e nutrito gruppo di supporters (circa un centinaio…) che sottolineano ogni sua azione. L’emozione è tanta ed incide sulla sua prova, per fortuna non sul verdetto che le è nuovamente favorevole. Pareggia Loredana Piazza ed è un risultato che tutto sommato ci può stare, anche se in terra straniera certe giurie tanti “scrupoli” non se li pongono. Marzia Davide ripete la prestazione precedente anche se la tedesca assume un atteggiamento tattico più guardingo e chiuso.  Grande prova di carattere per Gelsomina “Mina” Morano , che dopo aver  incassato un pesante gancio destro con annesso conteggio  nel 1° round, reagisce e replica colpo su colpo all’avversaria impegnandola in uno strenue tenzone fino al termine del match. Il verdetto va alla tedesca, ma la Morano vince il rispetto e l’ammirazione anche dell’avversaria. Nei 70 kg, il beneaugurate nome di Azzurra Rosati tinge dello stesso colore la sua vittoria che però non deve far dimenticare che ci sono problematiche da risolvere che riguardano soprattutto la rapidità esecutiva. La manifestazione di Bisceglie si conclude con un match tra due azzurre, una selezione interna. La mattina della gara il tecnico tedesco comunicava che la sua atleta si era lasciata un po’ andare a tavola e  le due  atlete italiane hanno fatto richiesta di gareggiare tra di loro. L’incontro, intensissimo per tutti i tre round, lo ha vinto la Giacoma  Cordio per due giudizi ad uno, ma bisogna accomunare la Massagrande nella riuscita della competizione. Per quanto riguarda la logistica organizzativa c’è da dire che a Bari, un pubblico scarso ha mortificato un’ottima organizzazione, mentre a Bisceglie un ottimo pubblico ha fatto dimenticare  un’organizzazione …. alle prime armi .

 

A  Sombor in Serbia si sono svolti i campionati Europei Juniores che sono arrivati alla XX^ edizione .  Ben quattro gli atleti italiani  impegnati  nel difficile torneo . Il superleggero Ottavio Spada , il peso medio Valentino Manfredonia , il mediomassimo Gianluca Galli ed il supermassimo Francesco Rossano reduce dal bronzo conquistato ai II Campionati dell’Unione Europea Junior che si sono svolti a Varsavia dal 21 al 26 maggio . Si inizia purtroppo con una sconfitta quella di Ottavio Spada non apparso a suo agio nei superleggeri ed al  cospetto del russo Alexander   Kuzmin ( che vincera’ l’argento battuto dal formidabile ukraino Denis Lazarev ).  I punteggi parziali 7 a 1 - 13 a 2 – 20 a 3 ed il finale 25 a 4 la dicono lunga sul dominio del pugile russo . Prestazione molto positiva del 18enne  Francesco Rossano che ha affrontato il bielorusso Pavel Chekanov con la massima serenita’ e determinazione, imponendosi in tutte e quattro le riprese con un eloquente 27 a 10 . Rossano ha smorzato continuamente le iniziative dell’avversario con degli ottimi colpi d’incontro ed al quarto round era totalmente padrone della scena . Nel match successivo Rossano supera un elemento di casa , Milutin Stankovic ed anche qui il punteggio non ammette discussioni ( 20 a 6 ) . Nel match successivo , la fortuna sotto forma di un infortunio costringe il suo avversario , il forte e protetto ucraino Olexandr Trifonov a dare forfait . Rosano e’ medaglia d’argento , un risultato importante . Nulla da fare in finale con un mostro come il russo Vitaly Kudukov che lo batte per 20 a 10 , ma l’azzurro si batte con orgoglio .  Gianluca Galli negli 81 kg vince  prima del limite al terzo round contro l’albanese Nederland Bardali che non e’ riuscito a prendere il tempo ad  un fine incontrista come il pugile di Napoli ed e’ finito costantemente sui colpi precisi del suo avversario . Contro l’ungherese Peter  Lakatos nell’incontro valido per le medaglie , Gian Luca Galli ha mancato una grande occasione per accedere alle semifinali . Il pugile azzurro ha  incontrato un attendista che non ha fatto il match e non ha esaltato le qualita’ di attendista di Galli . Lakatos e’ riuscito ad infilare qualche colpo in piu’  e grazie alla  “ benevolenza ” della giuria ha chiuso con un bugiardo 17 a 4. in questa categoria sara’ il russo Eduard Yakushev a vincere il torneo battendo l’ukraino Oleg Uitin ( vincitore dell’ungherese Lakatos ) per 10 a 1 . Una sconfitta quella di Galli che  ha lasciato l’amaro in bocca al trainer Stecca . Finisce subito per Valentino Manfredonia nei 75 kg l’avventura contro il miglior elemento della squadra serba Nikola Jovanovic che lo batte per ko al 2° round . Anche in questo caso un punteggio troppo ampio nel 1° round ha condizionato l’atteggiamento tattico del nostro rappresentante che ha concluso il match dopo un conteggio su un colpo d’incontro . A dimostrazione della “ bontà ”  ( si fa per dire … ) del pugile incontrato da Manfredonia c’e’ da rimarcare che lo stesso  ha vinto il torneo battendo in finale l’ukraino Ihor Hryb che a sua volta con un verdetto piuttosto discutibile , visto l’andamento del match , aveva superato il francese Mathieu Bauderlique . Per quanto riguarda il torneo c’e’ da rimarcare la “ rinascita ” ucraina legata molto probabilmente ai “ successi ” diplomatici della vecchia volpe Gaidamark che ha gia’ un  “ alleato ” nell’esimio professor Abijev che ha così  trovato un altro “ poster ” da leccare ! Ben tre le medaglie d’oro conquistate ( con il gia’ citato Lazarev, con il peso welter Yevhen Khytrov vincitore in finale del russo Artem Chebotarev e con il peso piuma Bogdan Shelestyuk  anche lui vincitore di un russo Dmitriy Polyanskiy ! ) , 4  argenti  e due bronzi contribuiscono a rendere pingue il bottino ( e’ proprio il caso di dire … ) dell’UIkraina in versione Gaidamark . Al primo posto i russi che come al solito piazzano la doppietta nei minimosca e mosca ( con Maxim Dvinskiy e Misha Aloyan ) e la tripletta nelle categorie pesanti ( con il  mediomassimo Eduard Yakushev , il peso massimo Vitaliy Kudukopv ed il supermassimo Maxim Babanin ) . Al centro invece piazzano il leggero Vyacheslav Shipunov che in finale supera l’ukraino Serhiy Kravets in uno dei tanti derby del Mar Nero . Alle 6 medaglie d’oro ci sono da aggiungere tre argenti e nessun bronzo . Gli unici russi a non andare in medaglia sono stati il peso gallo Viktor Batalov ( eliminato dal rumeno Niculescu ) ed il peso medio Pavel Bykov  “ scippato ” dall’ukraino Hryb nei  “ quarti ” . Considerevole in vista delle Olimpiadi londinesi il successo dei britannici che possono vantare l’affermazione del peso gallo Michael Maguire ( che deve essere d’importazione irlandese … ) vincitore della medaglia d’oro sull’ukraino Volodomir Yuschenko ( 35 a 16 ) e gli argenti del supermassimo Tyson Fury  battuto dal russo Babanin ( uno gia’ pronto per competizioni piu’ prestigiose a livello seniores … ) , ma che si e’ distinto nel costringere ad  abbandonare ( in realtà e’ un getto dell’asciugamano… )  l’ukraino Ivan Berzverkhiy al 4° round ; e quello del  peso mosca  Khalid Saeed ,  battuto solo dal russo Misha Aloyan in finale . Per l’oriundo italiano peso leggero Anthony Cacace ( il padre e’ di Sorrento … ) che combatte con i colori dell’Irlanda ,  nulla da fare nel primo match con il tedesco Bukurim Tari che lo batte per 22 a 14 . Per finire c’e’ da segnalare l’argento del francese Nordine  Ait-Ihya , battuto in finale dal russo Maxim Dvinskyi per 30 a 8 . La Francia che era arrivata in Serbia con molte ambizioni , ha dovuto subire alcuni torti arbitrali soprattutto nei confronti in cui i pugili transalpini erano impegnati con gli atleti ucraini ed azeri . Stranamente i punteggi degli avversari lievitavano mentre quelli dei francesi si “ muovevano ” lentamente .

Visti i grandi personaggi presenti… come diceva un vecchio adagio napoletano : ” E’ cambiata la musica non… i suonatori ! ”

La medaglia di bronzo del francese  Burdelique …  meritava sicuramente un metallo piu’ prezioso .

 

P.S. Dimenticavamo ! le foto sono in esclusiva per  Boxemaccheroni !

 

Sorridiamo…  Sorridiamo  Sorridiamo  Sorridiamo  Sorridiamo  Sorridiamo  Sorridiamo

Marito e moglie stanno divorziando. Si trovano davanti al giudice per l'affidamento del loro unico figlio. La moglie si alza in piedi e si rivolge al giudice: "Sono stata io che per nove mesi ho portato in grembo nostro figlio, sono stata io che per prima lo ho custodito, quindi e' naturale che l'affidamento venga fatto a me". Al che il marito che voleva anche lui fortemente l'affidamento, si alza per parlare: "Signor Giudice, quando metto una monetina nel distributore di caramelle e scende la caramella, questa appartiene a me o alla macchina?".

Una coppia sposata sta mangiando al ristorante, quando la moglie nota il suo ex marito seduto al bancone del bar. "Beve così da quando ci siamo lasciati, 7 anni fa", dice lei al suo attuale marito. "Impossibile, cara….nessuno festeggia tanto  a lungo."

Le nostre domande. Ma con uno stipendio da fame si possono nutrire dei dubbi ?

DALLA e' un cantante o un consiglio per Monica Bellocci?

Ma se quelli che si comportano male sono "male-detti", come sono quelli che tifano Inter?

Mi raccomando, siate bravi cittadini anche se…la tassa sulla spazzatura sono soldi buttati via e pagare le tasse diventa solo una …”rinuncia dei redditi”.

Ma i  CD ROM sono un gruppo di musicisti nomadi?

Se la tomba di Mausolo si chiama mausoleo, quella di Vespa come si chiamerà… vespasiano?

Dialoghi moderni: Sorellina, la mamma ha deciso di lasciare il babbo". "Non a me …spero!”

Un carburante alternativo e' l'etanolo prodotto dall'olio di arachidi o da altri vegetali. In Gran Bretagna McDonalds' progetta di far viaggiare i suoi 155 camion con l'olio da friggere, usato nelle sue cucine. Verra' raccolto, filtrato ed elaborato, in modo da coprire l'85% del consumo di carburante necessario al suo parco Tir. Il restante 15% dovra' provenire dalla colza. Benche' l'ecodiesel costi qualche penny in piu' al litro, il vantaggio deriva dal riciclaggio di 6 milioni di litri di olio usato e, soprattutto, nel 78% in meno di emissioni di Co2. Abbiamo solo un dubbio,  lo useranno prima o dopo aver fritto le …patatine?

Nel mondo ci sono 900 milioni di automobili, di cui 231 milioni nella sola Ue. In quanto a densita', il primo posto spetta agli Usa, con 775 auto ogni mille abitanti; ce ne sono il 66% in piu' rispetto all'intera Comunita' europea. In Austria, per ogni mille persone ce ne sono 551, che corrispondono a 23 volte la densita' della Cina. Ma nell'Ue il primato spetta al Lussemburgo (655 ogni mille persone) mentre all'ultimo posto c'e' la Romania (170). Su scala mondiale il fanalino di coda spetta all'Etiopia: un'auto per mille abitanti. Beati loro. Questi dati vengono divulgati in occasione dell'"Earth Day" del 7 luglio, per indurre a riflettere sul fatto che i trasporti provocano il 20% dei gas serra.

Il concetto "halal" ha trovato ampia cittadinanza nelle metropoli europee. In molte citta' fioriscono ristoranti, chioschi, macellerie che vendono generi alimentari prodotti secondo le regole musulmane. Ma non tutto e' autentico, si lamenta il Centro di documentazione islamica (Iidz) di Vienna. Di qui la volonta' di creare standard vincolanti e un unico marchio che certifichi la  correttezza sia del sistema di macellazione sia degli ingredienti. Per esempio, nel cibo halal non ci possono essere gelatine di carne di maiale o a base di alcool.  Proseguono invece  da parte nostre le iscrizioni all ‘associazione “Difendiamo il San Daniele”! Se non ci pensiamo noi chi ci pensa…il Vaticano?

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