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L’ABA ha stilato le classifiche mondiali ed europee aggiornate a giugno 2007. Sono uscite le nuove classifiche mondiali dei dilettanti aggiornate a giugno 2007. Gli italiani sono presenti con Alfonso Pinto al settimo posto nei minimosca con il cinese Zou Shiming al primo. Nei pesi mosca c’’è Vincenzo Picardi al 6° posto con il koreano Lee Ok Sung al primo. Grande considerazione per Picardi che precede l’ex campione del mondo il tailandese Somjit Jongjohoer ed il bulgaro Salim Salimov. Valentino è al terzo posto al mondo preceduto solo dal russo Alexey Tishenko (1° ) e dal cubano Yordenis Ugas Hernandez! Ancora un buon piazzamento italiano nei pesi medi con Ivano Del Monte che è al 9° posto! Qui la piazza d’onore va al kazako Bakhtyar Artayev. Nei pesi massimi al decimo posto Clemente Russo con il bielorusso Viktor Zuyev al primo. Da segnalare l’inserimento dell’iraniano Ali Mazaheri, campione d’Asia, al 5° posto! Nei supermassimi al primo posto e sul tetto del mondo Roberto Cammarelle ! Lo seguono l’uzbeko Saidov ed il russo Timurziev. Per le altre categorie dove non ci sono italiani , abbiamo il cubano Guillermo Rigondeaux nei pesi gallo, con al terzo posto il francese Jerome Thomas. Il koreano del nord Kim Song Guk nei pesi piuma al primo posto, così come il tailandese Manus Boonjumnong nei superleggeri. Nei pesi welters, il leader è il cubano Erislandi Lara, mentre nei mediomassimi sulla cima c’è il kazako campione del mondo Erdos Dzhannabergenov. Per quanto riguarda le classifiche europee da rilevare la presenza al 15° posto di Daniele Limone nei pesi gallo! Nella classifica “pound for pound” abbiamo solo Roberto Cammarelle al 6° posto nella classifica europea. Un bagno di folla (20.658 paganti) al Madison Square Garden per vedere l’imbattuto portoricano Miguel Angel Cotto (26 anni, 30 vittorie di cui 25 prima del limite), battere per kot all’11° round il newyorchese Zab Judah ( 29 anni, 34 vittorie di cui 25 prima del limite, 5 sconfitte e due non contest), conservando la corona WBA dei pesi welters. Il match che si è svolto al Madison Square Garden di New York tutto schierato per il portoricano, è stato veramente “selvaggio”. Già nel primo round Judah tocca e “prova” Cotto con il suo uppercut, ma il portoricano replica sempre con l’uppercut mettendo al tappeto il rivale. Cotto si aggiudica anche il round successivo, ma “sente” un colpo sul finire del round. Nel terzo round Judah è di nuovo al tappeto, ma il colpo è basso e Cotto viene richiamato. Si prosegue con fasi alterne con Judah che lavora di sinistro e con Cotto che “martella” senza pietà. I due pugili riportano delle ferite, Judah nel 4° e Cotto nel 6°, alle arcate sopraccigliari. Man mano che si avvicina la fine dell’incontro i due intensificano le azioni. Nel 9° round l’occhio di Judah è talmente chiuso che deve recuperare poggiando il ginocchio a terra. Cotto approfitta di questo vantaggio e nell’11° round un diretto destro non “visto” da Judah, lo mette al tappeto provocando il definitivo intervento di Arthur Mercante junior, arbitro del match. “Mi aspettavo un match duro e… così è stato! Judah ha portato buoni colpi, ma ripresa dopo ripresa mi rendevo conto di aver in mano il match. Ora sono pronto ad affrontare chiunque!”, è Cotto che parla. Da parte sua Judah che si propone per una rivincita, si lamenta per i colpi bassi che a suo giudizio l’hanno menomato. Negli altri matches, da segnalare la vittoria dell’eccitante superpiuma messicano Humberto Soto (45 vittorie di cui 26 prima del limite, 5 sconfitte e 2 pari) che ha battuto il filippino Bobby Pacquiao (27 vittorie, 13 sconfitte e 3 pari), per ko al 7° round. Un match nel quale Soto ha inviato al tappeto Pacquiao nel primo round e gli ha trasformato la faccia in una maschera di sangue a partire dal 5°. Ora è pronto per incontrare l’altra parte della famiglia Pacquiao : Manny. Si è anche consumata la “vendetta” della famiglia Chavez nei confronti di Grover Wiley, ultimo vincitore di Julio Cesar “Senior”. Il figlio dell’Imperatore, Julio Cesar Chavez Junior (32 vittorie di cui 25 prima del limite ed un pari) lo ha messo ko in 3 rounds. In un match tra giovani emergenti desiderosi di salire di livello, il superwelter Yuri Foreman (23 vittorie), ha battuto Anthony Thompson (23 vittorie di cui 17 prima del limite ed una sconfitta) ai punti in 10 rounds con verdetto controverso. Veramente poca cosa lo “spettacolo” offerto dai due che hanno legato e spinto per tutto il match provocando ogni tanto il dissenso del pubblico. Foreman, il vincitore, è un ebreo Ashkenazi di origine bielorussa che vive a New York, non ha pugno e combatte senza mai prendere un rischio…vederlo in azione per 10 rounds come dicono a Roma : “Fa rade!”. Thompson che è un ebreo- israelita, dopo aver illuso nel 2004 con uno stupendo match con Gady Brewer si sta involvendo e sforna prestazioni abuliche e scialbe. Molto eccitante invece il match che ha visto il peso medio Peter “Kid Chocolate” Quillin (13 vittorie di cui 10 prima del limite) battere Jamal Davis nettamente ai punti in 8 rounds. Da segnalare anche la vittoria del peso medio Wayne Jhonsen (16 vittorie di cui 9 prima del limite ed una sconfitta) che ha battuto nettamente ai punti in 6 rounds l’italo americano Anthony Bartinelli. Nei superleggeri, il promettente dominicano Argenis Mendez (5 vittorie), ha battuto per kot al 1° round Bobby Campbell spedendolo tre volte al tappeto. Per finire vittoria di Jesus Rojas (8 vittorie) nei supergallo che ha battuto Torrance Daniels ai punti in 6 rounds con ampio margine. “Voglio diventare una solida speranza!”, aveva detto Shannon Briggs ( 48 vittorie di cui 42 prima del limite, 5 sconfitte ed un pari) alla vigilia del suo match con il mancino Sultan Ibragimov (32anni, 21 vittorie di cui 17 prima del limite ed un pari). Cosa dovrebbe pensare il “mondo” adesso dopo la sua deludente prestazione? Solo due destri in tutto il match per difendere il suo titolo WBO ecco tutto ciò che ha saputo tirare fuori l’uomo di Brooklyn detto anche il “Brownsville Bomber”. Erano convenuti in 5.132 per assistere all’evento, ma hanno potuto solo ammirare (si fa per dire…) la tattica di Ibragimov che, ha girato intorno al lento avversario piazzato al centro del ring infilando nella sua guardia il suo sinistro e tenendosi lontano dal gancio di Briggs. Il pubblico poco allettato da un match tattico ha cominciato a fischiare, ma il russo di “Rostov sul Don” non ha avuto orecchie ed ha seguito il suo piano tattico! Incassato con disinvoltura qualche sporadico colpo di Briggs, dal 3° round Ibragimov ha cominciato a trovare sempre più spesso il bersaglio sulla strada del suo sinistro. Il match proseguiva con Ibragimov che portava colpi in serie (tenendosi sempre a rispettosa distanza) e Briggs incapace di reagire che si affidava a colpi isolati lenti e prevedibili. I più tenaci si attendavano, negli ultimi rounds, una reazione di Briggs del tipo di quella con Lehakovich , ma l’omone americano è rimasto passivo ed anzi è stato il russo a metterlo in difficoltà soprattutto nel 9° round. Alla fine verdetto unanime ed eloquente per il 32enne russo (119 a 109, 117 a 111 ed un 115 a 113 che andrebbe analizzato da chi …designa i giudici). Ibraimov ha dighiarato : “Voglio ringraziare il mio pubblico e Jeff Mayweather il mio manager. Voglio ringraziare il mio promoter e tutto il mio team. Voglio ringraziare i miei tifosi di cui sono orgoglioso ed a cui prometto che riunificherò il titolo… perché affronterò chiunque!”. Ritornando al match da sottolineare l’entrata ad effetto di Ibragimov accompagnato dal calore di un grosso contingente di connazionali e quello di Briggs sulle note di una canzone di Marvin Gyae e con l’immancabile presenza istrionica di Don King con tanto di bandierine USA. Anche quando tutti perdono… lui vince! Con Ibragimov salgono a 4 i russi dell’ex oltre-cortina che detengono un titolo mondiale dei pesi massimi…ci vorrebbe un ”Rocky”. Sempre nei pesi massimi , Calvin Brock (31 vittorie di cui 23 prima del limite ed una sconfitta ) al rientro, ha passato un brutto momento nel 3° round finendo al tappeto nel match che lo vedeva opposto ad Alex Gonzalez, ma poi si è ripreso ed è riuscito a vincere il match ai punti in 8 rounds. Nei pesi welters, ancora un successo per il promettente Shamone Alvarez (18 vittorie di cui 11 prima del limite ) che ha battuto per la gioia del suo pubblico, il quotato messicano Jose Luis Cruz Felix (32 vittorie , 3 sconfitte e 2 pari) ai punti in 12 rounds con decisione unanime conquistando il titolo del Nordamerica. Match intelligente ed accorto di Alvarez con il messicano penalizzato anche da due richiami di “frustrazione” per colpi bassi! Da seguire questo Alvarez che dopo Shamba Mitchell e Shane Mosley è il terzo a battere Cruz. Continua a vincere Raul Martinez il peso gallo di San Antonio in Texas che è arrivato a quota 19 vittorie (12 prima del limite). Stavolta si è dovuto accontentare di un successo netto ai punti in 6 rounds su Alejandro Moreno. Ancora un emergente in azione. E’ il peso medio dominicano Giovanni Lorenzo (24 vittorie di cui 16 prima del limite) che si divide tra la sua isola e New York e che ha battuto il rinunciatario Bruce Rumbolz per kot al 3° round dopo averlo messo una volta a terra nel 1° round e due volte nel terzo. In azione anche Tiger Allen di Philadelphia, fratello del promettente olimpico Rock Allen che batte per kot al 3° round Fitzgerald Johnson e consegue il suo terzo successo da professionista. Allen anche per i suoi 81 kg, di peso, somiglia davvero poco al fratello. Nei pesi superleggeri il russo Khabib Alakhardiev batte Roberto Acevedo per squalifica al 4° round in un match tra mancini infarcito di scorrettezze che hanno coinvolto entrambi i pugili. Acevedo nel 4° esagera nel “tenere” e l’arbitro decide di mandarlo via. Per Alakhardiev (bronzo ai recenti mondiali), giovane talento ingaggiato dalla “Warrior Boxe”, si è trattato della terza vittoria. Nei pesi medi il “disciplinato” ma monotono tedesco-russo Robert Stieglitz ( 30 vittorie ed una sconfitta) , reduce dalla sconfitta con Berrio, ha battuto ai punti in 8 rounds il veterano Marlon Hayes che con questo avversario ha fatto la sua bella figura. Il campione dei pesi paglia della WBC, il tailandese che vive in Giappone, Egle Kyowa (28 anni, 18 vittorie ed una sconfitta), ha conservato la sua cintura, battendo ai punti con largo margine il giapponese Akira Yaegashi (24 anni, 6 vittorie ed una sconfitta). Il match si è svolto a Yokohama in Giappone e dopo il match Kyowa ha espresso il desiderio di riunificate il titolo. Il manager di Yaegashi ha invece informato che il suo pugile aveva subito la frattura della mascella nel 7° round. Il polacco Tomasz Adamek (32 vittorie di cui 22 prima del limite ed una sconfitta), ha battuto il panamense Luis Pineda (21 vittorie di cui 18 prima del limite e 6 sconfitte), per kot al 7° round ! Il match si è svolto alla Spodek Arena di Katowice ed ha segnato il debutto dell’ex campione del mondo dei mediomassimi WBC nei massimi leggeri. Adamek ha sistematicamente distrutto l’avversario durante il corso delle sette riprese, finchè l’arbitro non ha finalmente deciso di fermare il match. Nella stessa serata, il peso massimo Andrei Golota (39 vittorie di cui 32 prima del limite, 6 sconfitte ed un pari), ha effettuato il suo rientro dopo due anni di assenza, battendo per kot al 2° round l’americano Jeremy Bates (21 vittorie di cui 18 prima del limite, 14 sconfitte ed un pari). La sorpresa della serata è venuta dal peso leggero messicano Noel Cortez (17 vittorie di cui 12 prima del limite e 13 sconfitte) che ha battuto il quotato polacco Matt Zegan (37 vittorie di cui 21 prima del limite e 2 sconfitte) ai punti in 8 rounds. Nei pesi superwelters il promettente Mariusz Cendrowski (16 vittorie ed un pari) ha…” finito il gas” nel finale ed ha solo pareggiato in 8 rounds con Hicham Nafil (5 vittorie ed un pari). Nei pesi massimi il croato Mario Preskar (13 vittorie ed un pari) che, ha tentato la fortuna alla corte di Don King, ha battuto Carl Gathright per ferita (kot) al 3° round. Per finire e per uno dei tanti titoli mondiali (TWBA dei supermedi) con cui si sbizzarrisce la fantasia di certi organizzatori, Piotr Wilczewski (15 vittorie) ha battuto Djamel Selini ai punti in 12 rounds al limite. La “T” di questa sigla si traduce in “TRANS” … dobbiamo malignare? A Montreal in Canada allo Stadio Uniprix del parco Jarry, il camerunese residente Herman Ngoudjo (16 vittorie di cui 9 prima del limite ed una sconfitta), ha battuto l’americano Randall Bailey (35 vittorie di cui 32 prima del limite e 6 sconfitte) ai punti in 12 rounds con decisione controversa. Il match era valido come eliminatoria IBF ed ha visto i due darsi immediatamente battaglia e finire al tappeto (Bailey nel 1° round e Ngoudio nel 2°…). I due atterramenti non frenano i due che scambiano ferocemente tra l’entusiasmo dei 9000 presenti che addirittura calano dalle tribune per ammassarsi attorno al ring e creare un’atmosfera irreale quando una pioggia torrenziale accompagnata da lampi e tuoni comincia a flagellare le tribune . La “guerra” va avanti per tutto il match e mette in evidenza da una parte la potenza di Bailey e dall’altra la fluidità di Ngoudio. L’undicesimo round è forse quello decisivo ed è il camerunese che prende in mano il match. Alla fine un verdetto che non vede tutta d’accordo la terna giudicante (115 a 112 e 114 a 112 per Ngoudjo , 115 a 112 per Bailey). In un altro match tra supermedi il promettente canadese di origine haitiana, Jean Pascal (17 vittorie di cui 13 prima del limite), ha battuto l’americano Christian Cruz (12 vittorie, 8 sconfitte ed un pari), per getto dell’asciugamano al 10° round. Con questa vittoria Pascal ha unificato tutti i titoli del Nordamerica. Ancora supermedi con il mancino canadese Adonis “Superman” Stevenson (29 anni, 8 vittorie di cui 7 prima del limite che mette ko in un sol round Alvaro Enriques. Nei superleggeri Antonin Decarie (15 vittorie) ha battuto con netto margine ed ai punti in 6 rounds Aaron Drake. Nei superwelters, Stephane Desormiers (17 vittorie, due sconfitte ed un pari), ha battuto Jesus Ortega per kot al 3° round. In chiusura il “pezzo d’Italia” che vive in Canad, Philip Lo Greco (11 vittorie), coglie un altro successo dominando ai punti in 6 rounds il confronto con il messicano dal nome partenopeo Antonio Soriano. Dopo un’assenza di circa un anno, Antonio Tarver (38 anni, 25 vittorie di cui 18 prima del limite e 4 sconfitte), ha battuto l’albanese residente a New York, Elvir Muriqi (28 anni, 34 vittorie di cui 21 prima del limite e 4 sconfitte) ai punti con decisione a maggioranza. Il match si è svolto ad Hartford nel Connecticut ed ha visto Muriqi avvantaggiarsi nei primi rounds , ma nella seconda parte del match è stato Tarver ad imporre il ritmo ed ad aggiudicarsi molte riprese. Si è trattato di un match molto combattuto con i due pugili che hanno scambiato in modo pesante, tenendo il pubblico continuamente con il fiato sospeso. Con questa vittoria Tarver si ripropone ai vertici della categoria :” Voglio riprendermi i miei titoli, non importa con chi dovrò confrontarmi, sono io il campione!”.Nel macth clou, l’americano Chad Dawson (24 anni, 24 vittorie di cui 16 prim del limite) ha conservato il titolo WBC dei mediomassimi, battendo il messicano Jesus Ruiz (33 anni, 19 vittorie di cui 17 prima del limite e 5 sconfitte) per kot al 6° round. Boxando d’incontro e facendo lavorare il jab, Dwson ha sgretolato lentamente la “resistenza” di Ruiz. Nel sesto round l’epilogo con Dawson che stringe all’angolo l’avversario e lo tempesta di colpi finchè l’arbitro non interviene a sospendere il match. Nei pesi massimi da seguire Kevin “Kingpin” Johnson (15 vittorie ed un pari) uno che i record non se li gonfia ma li costruisce affrontando avversari veri. Stavolta ha battuto ai punti con decisione unanime in 6 rounds, il combattivo texano Ron Guerrero.Solito match molto accorto di Johnson che ha controllato il rivale con il suo jab sinistro. Un solo neo per questo gigante da 1.96 di altezza…non porta il destro! Una demolizione “clinica” quella operata dal peso leggero Mickey Bey (7 vittorie ) nei confronti di Felix Fernandes che si è dovuto arrendere nel 5° round.Mickey Bey da dilettante ha fatto arte del team USA. L’altra metà della famiglia Bey, il fratello Cortez (6 vittorie) ha invece trovato molte difficoltà nel battere ai punti in 6 rounds, con decisione controversa, l’aggressivo Sebastien Hamel. La ricerca del colpo risolutore ha “distratto” Cortez che si è fatto raggiungere da troppi colpi di Hamel. Il promettente superwelter James “Mandingo” Kirkland (19 vittorie di cui 16 prima del limite) ha battuto il veterano Ossie Duran (23 vittorie e 6 sconfitte) nettamente ai punti in 10 rounds. Il match si è svolto a Santa Ynez in California ed ha visto il rude colpitore Kirkland mettere al tappeto Duran nel primo round, ma l’esperto britannico si è rialzato ed è riuscito a finire il match. Nei pesi welters, l’altra “speranza” Timothy Bradley (20 vittorie di cui 11 prima del limite), ha battuto anche lui in modo netto ai punti in 10 rounds Donald Camarena (18 vittorie e 4 sconfitte). Continuano le difficoltà per il superleggero Nick Casal (16 vittorie di cui 12 prima del limite ed una sconfitta) che ha battuto con decisione controversa l’esperto Priest Tiger Small ai punti in 8 rounds. Nei pesi medi vittoria del messicano Alfredo Angulo (8 vittorie di cui 6 prima del limite) che ha battuto Israel Garcia per kot al 4° round. Angulo ha fatto parte del team nazionale messicano. Nello stadio di Cicero, un sobborgo di Chicago, il promettente peso welter Freddy “Riel “ Hernandez (21 vittorie di cui 17 prima del limite ed una sconfitta), ha battuto ai punti in 10 rounds l’ostico Ben Tackie (29 vittorie di cui 17 prima del limite , 6 sconfitte ed un pari), in un match duro e scorbutico. In uno scontro di teste, Hernandez , si è ferito ad ha cominciato a sanguinare. Nel 4° e 6° round l’arbitro ha ammonito Tackie per colpi bassi, mentre Hernandez ha ricevuto un richiamo al 7° round perché teneva il capo di Tackie giù. Nei superpiuma match a senso unico per Daniel Jimenez (16 vittorie, una sconfitta ed un pari) che battuto ai punti in 10 rounds il due volte sfidante al titolo mondiale Angel Chacon (30 vittorie , 7 sconfitte e 2 pari). Nei superwelters vittoria ai punti in 6 rounds per Jose Rodriguez (11 vittorie) che batte nettamente Damon D. Antoine. Per finire da segnalare la vittori del peso medio russo Viktor Polyakov ( 4 vittorie) che ha impiegato solo 53 secondi per liberarsi di Marteze Bryant. A Glenn Burnie, rientro sul ring dopo nove anni per il peso medio Demetrius Davies che però ha perso con decisione controversa il match in 6 rounds che lo vedeva opposto a Omar “Pittbull” Pittman. Nei pesi massimi il palestinese Mike Sheppard, che regalava peso ed altezza al rivale, ha battuto l’invitto Philip Brown ai punti in 6 rounds. Il campione dei mediomassimi NABF Chris Henry (20 vittorie di cui 16 prima del limite), è salito di ben due categorie per battere il peso massimo Rafael Pedro (20 vittorie di cui 14 prima del limite, 6 sconfitte ed un pari) ai punti in 10 rounds ed impadronirsi della corona IBA Intercontinentale. Una bella impresa anche dal punto di vista fisico perché Henry è alto 1.83 mentre il suo rivale misura 1.98 senza parlare delle 60 libbre di peso che dividevano i due. Non si è trattato di un bel match e l’arbitro ha diviso ben 5 richiami ufficiali. Nella boxe al femminile di scena la leggenda Christy Martin (47 vittorie e 5 sconfitte) che dimostrando di avere ancora qualcosa da dire, ha battuto chiaramente Amy Yuratovac ai punti in 6 rounds, infliggendole ,dopo 5 vittorie, la prima sconfitta in carriera. Nel leggendario Blue Horizon di Philadelphia, il superwelter Harry Joe Yorgey (19 vittorie ed un pari), ha battuto dopo 8 eccitanti rounds Edison Aguirre (12 vittorie, 7 sconfitte ed un pari) in un match molto combattuto. Sul ring del Blue Horizon è salito anche il 36enne mediomassimo tedesco Juergen Hartenstein che nel 2002 finì ko al 1° round con Silvio Branco a Civitavecchia. Hartenstein che si è trasferito a Philadelphia, continua a combattere ma con scarsi risultati ed ha perso tutti e tre i matches disputati negli USA. Stavolta ha perso per ferita al 4° round con Jaconb Rodriguez. Ma non è solo Hartstein la “stranezza” del Blue Horizon. Nella stessa serata ha combattuto anche il 33enne peso massimo americano Faruq Salem, assente dal ring da più di un anno. Salem che è alto 2.01, ha un record da paura, avendo vinto tutti i 36 matches disputati con ben 32 soluzioni prima del limite. Dal 2004 al 2007 ha disputato solo 3 matches ; nell’ultimo ha messo ko al 1° round Wallace Mc Daniel. Don King lo considerava una speranza ed il suo soprannome è “The Dream”( il sogno) …che gli è successo? Don Diego Poeder è stato un massimo leggero di buon nome che però non si rassegna ed ogni tanto accetta di fare il “rientro”, depauperando tutto quello di buono che aveva fatto in precedenza. Stavolta a Tilburg in Olanda il 35enne Poeder ha affrontato il 40enne Andre Janssens (6 vittorie di cui 5 prima del limite) che l’ha messo ko in un sol round. Anche la storia di Janssens nasce nel passato. Nel 1993 il promettente 27enne Janssens disputò due match vincendoli, per poi sparire per circa 12 anni. Tornato nel 2005, ha combattuto una sola volta in quell’anno e così ha fatto anche nel 2006. Nel 2007 ha già sostenuto con quello vittorioso su Poeder il suo secondo match e…sembrerebbe sul punto di battere il suo record di attività! A Bangkok, lo sfidante numero uno della WBC il mancino Panomroonglek Kratingdaenggym (18 vittorie di cui 10 prima del limite), ha trovato un osso molto duro nel giapponese Hiroyuki Hisataka (15 vittorie, 5 sconfitte ed un pari) che lo ha messo in difficoltà con il suo stile tutto scatti e finte. Per lunghi tratti iniziali, il tailandese ha subito l’avversario ed è riuscito a venir fuori solo quando il giapponese ha cominciato a stancarsi ( dopo la metà del match…). Alla fine un verdetto ai punti in 10 rounds fin troppo generoso per il tailandese (due giudici avevano uno spudorato 97 a 93!). Nei pesi mosca l’ex campione della WBC dei pesi mosca http://image.blog.livedoor.jp/kaneko_boxing/imgs/7/a/7a532cb3.jpg Chatchai Sasakul ha battuto ai punti in 6 rounds il giapponese Masanori Murata. Sasakul è il pugile che lo scorso marzo ha messo knock out il filippino Lito Sisnorio che è morto per le conseguenze di quel tragico ko. Un Sasakul irriconoscibile e molto scosso che ha confessato di pregare ogni giorno per l’anima del suo defunto avversario. Il peso gallo Tabdimdaeng Na Rachawat (18 vittorie di cui 14 prima del limite ed una sconfitta), ha battuto ai punti in 12 rounds Refly Rengkung per il titolo PABA dei pesi gallo. Il match si è svolto a Nongtakao. Si è trattato di un match dominato dal tailandese che ha messo spesso in crisi l’indonesiano. Il tailandese ha anche subito un richiamo per colpo basso nel 7° round. Il supergallo Wethya Sakmuamngklaeng (86 vittorie di cui 52 prima del limite e 4 sconfitte) ha conservato il titolo OPBF battendo ai punti in http://image.blog.livedoor.jp/kaneko_boxing/imgs/7/0/70ee5df0.jpghttp://image.blog.livedoor.jp/kaneko_boxing/imgs/7/0/70ee5df0.jpg 12 rounds il più alto Kyohei Tamakoshi (18 vittorie, 5 sconfitte e 5 pari). Dopo aver incontrato qualche difficoltà alll’inizio del match ed essere anche finito al tappeto nel 5° round, il tailandese a partire deal sesto round ha dominato il confronto. Il tailandese ha perso l’anno scorso con Manny Pacquiao per kot al 6° round. Era la prima sconfitta che subiva dopo 31 consecutive vittorie! Evans Ashira è attualmente il pugile keniano più famoso ed ha fondato l’ “Ashira Oure Promotions” con lo scopo di rilanciare la boxe professionistica in Kenia. Aiutato dall’ex peso massimo Joseph Akhasamba e dal Kenyan Professional Boxing Council , ha messo su una riunione con 5 matches che hanno avuto un esito quasi scontato ma hanno comunque offerto spunti emozionanti per il pubblico. Nei pesi welters , Jesse Janmes Kimori (5 vittorie) ha battuto ai punti in 4 rounds in un match molto combattuto Andrew Samba salito per l’occasione di due categorie.Nei supermedi Wandera Ouma (5 vittorie) fratello dell’ex campione IBF , Kassim Ouma ha impiegato 3 rounds per demolire Bob Harrison. Nei superwelters, Stanley Ashioya Katibi (è il fratello di Ashira…) ha battuto ai punti in 6 rounds Joseph Odiambo “stroncandolo” con il suo lavoro al corpo. Nei superpiuma David Kiilu che recentemente si era ben comportato in match valido per il titolo WBF, ha battuto per ko al 3° round Kevin Odhiambo. Sarà il nome che ispira classe, ma nel Gimnasio Roberto Duran di Panama City si sono esibiti alcuni veri talenti del Paese dello stretto! Nei pesi gallo il 21enne Anselmo Moreno detto “El Martillo de Panama” , ha battuto Tomas Rojas ai punti in 10 rounds vincendo tutte le riprese. Moreno è un mancino che ha all’attivo 20 vittorie ed un pari (con Javier Tello nel 2002) . L’unica sconfitta l’ha subita con decisione controversa ai punti in 4 rounds con Ricardo Molina, nel lontano 2002 quando aveva 16 anni! Ancora pesi gallo con il 24enne Ricardo Cordoba che ha battuto Hevinson Herrera ai punti in 8 rounds facendogli anche subire un atterramento al 1° round. Malgrado la relativa giovane età , Cordoba, che ha esordito a 17anni, ha un record di 30 vittorie di cui 19 prima del limite. Ha anche due pari , entrambi con il campione mondiale della WBA Vladimir Sidorenko ottenuti, titolo in palio, a casa del rivale (Sidorenko è ucraino ma è stato “adottato” dai tedeschi…).L’unica sconfitta di Cordoba è arrivata per decisione controversa con il tailandese Poonsawat Krattingdaenggym , sempre a casa del rivale e sempre con un titolo in palio (WBA ad interim). Praticamente questo Ricardo Cordoba è un “re senza corona”. Da segnalare anche le vittorie del supergallo Jose Arboleda (25anni, 21 vittorie, 2 sconfitte ed un pari) che ha battuto il messicano Guadalupe Hernandez ai punti in 10 rounds. Vittorioso anche il supermosca 25enne Juan Mercedes (25 anni, 18 vittorie di cui 13 prima del limite ed una sconfitta) che ha battuto per kot al 5° round Eduardo Pacheco. Mentre ha ottenuto un nuovo pieno e chiaro successo “El Matematico” Ricardo Nunez (19 anni, 7 vittorie di cui 86 prima del limite) un supermosca che ha battuto Elvis Garcia ai punti in 6 rounds. Per finire da segnalare il periodo nero del venezuelano peso mosca Juan Jose Landaeta che dopo le due sconfitte con il sorprendente e giovane giapponese Koki Kameda per il titolo mondiale, venuto a Panama in cerca di rilancio, si è fatto battere ai punti in 8 rounds dal modesto Edwin Diaz che, finito al tappeto nel 5° , sembrava sull’orlo del ko! Il superleggero cileno Freddy Chura (12 vittorie di cui 6 prima del limite),ha fatto rientro in patria dopo il tour europeo e ad Arica in Cile, ha battuto ai punti in 8 rounds Carlos Narvaez. Passiamo in Argentina dove nel Club ciclistico di Junin, il 24enne superleggero Lucas Martin Matthysse (19 vittorie di cui 18 prima del limite), reduce dalla vittoriosa trasferta USA nella quale ha battuto Ramon Duran, ha messo ko al 4° round il connazionale Ariel Francisco Burgos, consolidando la sua posizione nelle classifiche internazionali.Match dominato fin dall’inizio da Matthysse che l’ha poi chiuso con un colpo al corpo. Negli altri matches da segnalare la vittoria dell’esperto Carlos Wilfredo Vilches (50 vittorie di cui 29 prima del limite, 7 sconfitte e due pari) ha battuto Juan Alberto Godoy per getto dell’asciugamano all’11 round , facendogli subire anche un conteggio in piedi nel 3° round. Nei pesi leggeri il 24enne Bruno Horacio Godoy (16 vittorie ed una sconfitta), detto “La Pantera”, ha battuto Juan Cesar Algornoz per kot al 3° round. Per finire una nota di malinconia. Nei pesi medi un sussulto quando viene annunciato un Monzon sul ring. Ma si tratta solo del 32enne Marcos Alejandro che viene nettamente battuto dal 20enne Jorge Sebastian Helland ai punti in 4 rounds. Certi nomi bisognerebbe ritirarli per sempre… Sempre rimanendo in tema di pesi medi da segnalare la vittoria del 28enne peso medio Noe Tulio Gonzalez Alcoba (14 vittorie di cui 7 prima del limite), di origine uruguayana che a Rosario in Argentina, ha costretto all’abbandono al 3° round Raul Gutierrez Sanchez dopo avergli inflitto un conteggio in piedi nel 1° round. Da segnalare anche la vittoria del promettente 22enne Oscar Jesus Pereyra (9 vittorie di cui 8 prima del limite) che ha battuto Mario Marcelino Alegre per kot al 3° round non prima di averlo mandato al tappeto anche nel 2° round. Rientro vittorioso a Saint Denis , dopo la sconfitta subita con Jean Marc Morose, per Kamel Amrane (30 vittorie di cui 20 prima del limite, 5 sconfitte e due pari) sul coraggioso serbo Radoslav Milutinovic. Nel 5° round gli uomini d’angolo del serbo decidono di ritirarlo dalla gara. Ci piace segnalare i matches di Noè Alcoba, perché si chiama Noè e ci richiama alla memoria un indimenticabile ragazzo d’oro che non c’è più : Noè Cruciani. A Bruay-La Buissier vicino Calais , il peso welter Guillaume Salingue (12 vittorie) ha battuto Abendi Aalam ai punti in 8 rounds. La serata era organizzata per onorare la memoria di Geoffrey Legrand un professionista morto in un incidente d’auto qualche settimana prima. Salingue ha vinto netto, ma Aalam, pur avendo momenti di crisi che l’hanno portato sull’orli del collasso, ha resistito fino all’ultimo. Dall’Inghilterra arriva la vittoria del mediomassimo Dean Francios (33 anni, 28 vittorie di cui 23 prima del limte e 3 sconfitte) che a Bristol ha battuto per il titolo IBO intercontinentale il ghanese Ayitey Powers, mettendolo ko in 9 rounds. Un altro ritorno a casa è stato quello del peso medio Dmitry Pirog (9 vittorie) che ha combattuto per la prima volta nella sua Krasnodhar travolto dall’entusiasmo dei suoi tifosi. Pirog ha battuto prima del limite il bielorusso Alexander Vayavoda. Ha combattuto anche il massimo leggero Mikhail Nasyrov (17 vittorie di cui 11 prima del limite) che ha battuto facilmente Sultanbek Kerefov in un match improponibile. Kerefov era al debutto. L’imbattuto marsigliese Mehdi Amar (24 anni, 16 vittorie di cui 10 prima del limite), ha conquistato la corona di Frnacia dei supermedi battendo a Nantes ai punti con decisione unanime ai punti in 10 rounds , Laurent Goury (30 anni, 13 vittorie e 13 sconfitte). Contrariamente al loro precedente incontro nel quale amar si era imposto prima del limite , stavolta il campione si è dovuto impegnare per battere il coriaceo avversario, complice anche un vistoso calo fisico accusato da Amar a partire dalla settima ripresa. Ad Andhizan nell’Uzbelkistan , il supperwelter Kuvanych Toygonbayev (28 vittorie di cui 18 prima del limite e 4 sconfitte), ha battuto in modo chiaro e netto, il tanzaniano Hassan Matumla ai punti in 12 rounds, difendendo per la seconda volta il titolo WBO dell’ASIA Pacifico. Facile indicare nel filippino Pederito Laurente (18 vittorie, 11 sconfitte ed un pari) il possibile favorito del confronto che lo vedeva opposto ad Ayup Arsaev un russo che aveva all’attivo solo 5 matches, anche se tutti vinti. Invece nella Krilya Sovetov Sport Arena di Mosca, è stato proprio l’inesperto Arsaev ha chiudere il match in quattro brutali rounds, conquistando la corona ad interim WBC Asian dei pesi piuma. Arsaev è stato campione del mondo di kick boxing. A Burnsley, dopo circa un anno , rientro per il supermedio Ryan Rhodes (30 anni, 36 vittorie di cui 24 prima del limite e 4 sconfitte) che affrontava l’imbattuto Paul Buchanan (8 vittorie ed un pari). Che la vittoria di Rhodes fosse preventivabile, nessuno lo poteva escludere, ma che Rhodes mettesse knock out in 89 secondi il rivale mettendolo ben due volte al tappeto, erano ben pochi a poterlo immaginare. Così è stato e Rhodes si rimette in corsa per qualche titolo dopo la sconfitta subita a luglio dello scorso anno per mano di Gary Lockett. “Non mi aspettavo di vincere così facilmente, lui aveva resistito ad uno tosto come Jerson Ravelo!”, ha detto Rhodes che ha chiuso il match di Barnsley in Inghilterra con due destri pesantissimi. Nei superleggeri l’ennesima sconfitta di Peter Buckley con Andy Thunder Ward in 4 rounds. Da una parte c’erano i 286 matches del 38enne Buckley e dall’altra c’erano i tre match (una vittoria ed una sconfitta) di Ward. Come è andata a finire? Nel solito modo… ha perso Buckley chiuso nella sua guardia ed anche stavolta senza mettere il ginocchio a terra. Per quanto riguarda l’incredibile record di Buckley, rimaniamo fermi a quota 31 nelle vittorie , fermi a quota 11 nei pareggi ; ma s’incrementa in modo impressionante il cartellino delle sconfitte che arriva a quota 285. Buckley è però un vero stakanovista del ring ed eccolo una ventina di giorni dopo affrontare a Wingam il debuttante John Kays in 6 rounds. Anche stavolta Buckley scende a capo chino dal ring, assommando la 286^ sconfitta ed anche stavolta senza aver toccato il tappeto e… l’avversario! Da segnalare anche lo spettacolare successo del 33enne peso massimo Pele Reid ( 19 vittorie di cui 17 prima del limite, 4 sconfitte ed due pari),che nel Holiday Inn di Birmingham ha messo ko al 1° round l’esperto collaudatore Chris Wollas. Reid che è alto 1.91, dopo una serie di sconfitte, tra cui quella pesante con Matt Skelton, si è preso un lungo periodo di “pausa” e adesso sembra seriamente impegnato per guadagnarsi una nuova chance per un titolo britannico. Inopinata sconfitta per il peso massimo parigino Steve Herelius (13 vittorie di cui 9 prima del limite), che a Motherwell in Scozia è stato battuto per kot al 9° round dal polacco Albert Sosnowski (390 vittorie di cui 23 prima del limite ed una sconfitta). Fin dall’inizio il polacco ha imposto un gran ritmo al match che ha distrutto il transalpino che nel 9° round scaraventato da una serie di colpi alle corde ha subito, senza difesa, alcune pesanti mazzate che hanno costretto l’arbitro a fermare il match. La sfortuna ha voluto che Herelius sostituisse l’inglese Matthew Ellis, avversario previsto per Sosnowski , che si era infortunato alla vigilia del match. Il match clou della serata era imperniato sul titolo britannico dei superleggeri che ha visto Colin Lynes (29 vittorie e 3 sconfitte) dominare il confronto che lo vedeva opposto al pugile di casa lo scozzese Barry Morrison e strappargli il titolo. Il parigino Cristophe Dettinger (26 anni, 7 vittorie ) ha conquistato la Coppa di Francia nei massimi leggeri, battendo Redouane Fechichi ai punti in 8 riprese. Il match ha visto il più preciso Dettinger disputare un bel match che ha richiamato la presenza di un migliaio di spettatori che hanno affollato la Sala de Mouriers di Cannes La Bocca nelle Alpi Marittime. A Point Audemar, la bulgara Koleva Ivanova (8 vittorie, 5 sconfitte e 2 pari) ha conservato la corona europea dei pesi piuma, battendo ai punti in 10 rounds, con verdetto a maggioranza, la francese Myriam Chomaz (7 vittorie di cui 5 prima del limite). Pur attaccando e pressando per tutto il match la Chomaz è stata spesso precipitosa ed imprecisa facendosi prendere d’infilata dall’esperta bulgara. Nella stessa serata, importante successo per il serbo residente in Inghilterra Geard Ajetovic (13 vittorie, una sconfitta ed un pari) che ha battuto Robert Roselia (26 vittorie, 4 sconfitte ed un pari) ai punti in 10 rounds. Match troppo attendista da parte di Roselia che ha usufruito anche di un richiamo inflitto al suo avversario per testa pericolosa. Da dilettante Ajetovic è stato campione europeo juniores. Vittoria controversa con (96 a 05 e 96 a 94 ed un inconcepibile 95 a 94 per Roselia). Dominio nei supermedi per Cedric Vitu (12 vittorie ) che batte ai punti in 6 rounds il Lionese Yacine Chouaou nella finale del torneo di Francia. Una serata movimentata quella organizzata dai fratelli Acaries in Corsica ad Ajaccio che ha avuto alcuni strascichi polemici e sembra anche qualche match fuori dal ring. Il condizionale è d’obbligo perché alle accuse lanciate dal vice presidente dell’EBU, lo svizzero Peter Strucki, fanno eco gli Acaries che negano ogni addebito. Tutto nasce e comincia dal match che ha visto la vacante corona dell’Unione Europea contesa tra il francese Jean Nicolas Weigel (23 anni , 20 vittorie) e lo spagnolo Juan Carlos Diaz Melero (31 anni, 33 vittorie, ed una sconfitta) che ha visto la giuria assegnare la vittoria allo spagnolo con decisione controversa. L’arbitro con diritto di voto era lo svizzero Beate Hausemann che forse preso dall’arbitraggio non ha curato troppo il cartellino ed alla fine si è ritrovato con un 117 a 111 che suona davvero troppo largo per lo spagnolo. Lo svedese Hook ha visto anche lui vincere lo spagnolo ma solo di due punti, mentre l’italiano Poppi ha indicato in Weigel il vincitore con un punto. Al verdetto è esploso Acaries :”E’ uno scandalo! E’ uno scandalo! Non esiste la vittoria di Melero .L’arbitro è stato scandaloso come pure il giudice svedese!”. Da questo punto parte la denuncia di Stucki che asserisce che i due ufficiali di gara sono stati presi di mira dal clan degli Acaries che ha cominciato a molestarli ed insultarli. Salgono sul ring Cristophe Rodrigues che affronta l’ex campione dei mosca WBO, lo spagnolo Jose Antonio Lopez Bueno. Rodrigues conduce il match ma si ferisce e l’arbitro a 46 secondi dalla fine del 4° round interrompe il match che viene dichiarato Technical Draw (Pari tecnico). Se la ripresa fosse terminata il match sarebbe stato assegnato a Rodrigues. Pure questo diventa un motivo di dissapore tra gli Acaries e la giuria. Arriviamo a l match clou quello tra il campione europeo dei pesi mosca Andrea Sarritzu (31 anni, 26 vittorie, 3 sconfitte e 4 pari) ed il francese Bernard Inom (33 anni, 17 vittorie, una sconfitta ed un pari). L’italiano raggranella un discreto vantaggio nella prima parte della gara ma poi il francese rinviene nel finale e mette in difficoltà Sarritzu nell’undicesimo e nel dodicesimo round. Viene sancito un pari (con Housemann che ha un 115 a 113 per Sarritzu…) che ci può stare, ma apriti cielo perché esplode la rabbia degli Acaries . Secondo il racconto-denuncia di Stucki , il clan Acaries ha aggredito con calci e pugni Houseman ed il collega Hok (ex dilettante di buon livello…) che era intervenuto in suo soccorso. “Tutti hanno visto la vittoria di Inom, tranne due giudici!”, l’ira di Acaries non si placa. Quando riferiscono ad Acaries delle accuse di Stucki , l’organizzatore nega e dice:”Balle! Tutti hanno visto che il pubblico non si è mosso!”. Infatti Stucki parla di aggressione del clan Acaries… non del pubblico. L’ultima mazzata per gli Acaries arriva da Cristian Sanavia (32 anni, 40 vittorie e 3 sconfitte) che battendo ai punti in 12 rounds il georgiano Deviya Gogiya (31 anni, 17 vittorie e 2 sconfitte) gli toglie il titolo EBU dei supermedi e la possibilità di battersi con l’inglese Carl Froch. Ma anche stavolta Acaries dissente e proclama che il suo pugile ha vinto. Forse Sanavia non si è dannato troppo per vincere, ma anche il rinunciatario georgiano non ha fatto molto per difendere il suo titolo.Nei pesi piuma ancora una vittoria per il promettente Sofiane Takoucht che ha battuto ai punti in 6 rounds Guillaime Tajon. Era il 4° successo per il francese che vinse un bronzo nei minimosca agli euro-juniores! Vittoriosa difesa del titolo europeo dei pesi welters da parte del coloured belga Jackson Osei Bonsu (25 vittorie di cui 22 prima del limite ed una sconfitta). Battuto con un drammatico ko al 12 ed ultimo round il coraggioso Cristian De Martinis (20 vittorie di cui 10 prima del limite e 2 sconfitte). I due pugili hanno dato vita ad un match allucinante con De Martinis che ha messo in crisi il campione nel 2° round e che è finito tre volte al tappeto nel corso del terzo e quarto round. Con il passare dei rounds, un affaticato Bonsu ha consentito a De Martinis di rientrare nel match anche se all’appello dell’ultimo round i cartellini indicano dai 7 ai 4 punti il vantaggio di Bonsu. Ma i due non si risparmiano neanche nell’ultimo round e scambiano a viso aperto, finchè un terribile destro coglie in pieno l’italiano che finisce pesantemente al tappeto. L’arbitro non procede nemmeno al conteggio per consentire l’immediato intervento medico. Qualche minuto dopo De Martinis si riprende , ma viene trasportato in barella in ospedale dove viene trattenuto per una notte in osservazione. Ancora un “pienone”(3000 spettatori) targato Buccioni a Roma allo stadio del Tennis intitolato all’indimenticabile Nicola Pietrangeli. Un intero quartiere di Roma ( Torre Angela) , si è “trasferito” per incitare e sostenere il suo beniamino Giorgio Marinelli (26 anni, 17 vittorie di cui 9 prima del limite ed un pari) e buona parte di Torpignattara e Fiumicino ha fatto lo stesso con il “passaparola”, per “accompagnare” Emanuele Della Rosa. Sembra di essere tornati ai tempi di Pulcrano e Zampieri. Eccezionale il richiamo di questi ragazzi che, trascinano i loro tifosi sulle gradinate, strappandoli alla televisione ed ai “pubs” casarecci . Comincia Marinelli che per il titolo IBF ha incontrato il turco tedesco Muzzafer Tosun (15 vittorie, 6 sconfitte ed due pari). Sembra una pratica semplice dopo il primo atterramento subito dall’ospite nel primo round, ma il Tosun ha in serbo ancora tante risorse ed impegna il romano in un intenso testa a testa che finisce solo al 10° round, quando il “carro armato della Casilina” costringe il turco a non alzarsi dallo sgabello. Tocca ad un nervosissimo Emanuele Della Rosa (27 anni e 12 vittorie) salire sul ring e tentare la conquista della “Cintura del Mediterraneo “ della WBC. Il match che lo vede opposto al serbo Bogdan Mitic (9 vittorie) assume presto i contorni di una lotta- rissa per l’esuberanza di Della Rosa che non riesce a disciplinarsi, malgrado le urla del suo allenatore, e va sotto nel punteggio. Finalmente un po’ di ordine, forse dovuto alla stanchezza, gli fa guadagnare un assetto tattico che gli fa recuperare lo svantaggio ed anzi lo vede addirittura in vantaggio al 10° round , quando una ferita del serbo rimanda al verdetto tecnico ai punti. Due giudici si esprimono per la vittoria di Della Rosa mentre il terzo da un pari che non cambia la sostanza. Della Rosa riesce a portare molti tifosi a bordo ring, adesso però per tenerceli deve seguire di più le indicazioni del suo angolo! Negli altri matches da segnalare la vittoria del peso leggero Simone Califano (24 anni e 4 vittorie) che batte con autorevolezza il bulgaro Nikolai Vesko Michailov per kot al 2° round dopo avergli inflitto due conteggi. Nei pesi welters, ritorno alla vittoria per Vittorio Oi (5 vittorie ed una sconfitta) che reduce da un infortunio alla mano batte ai punti in 6 rounds l’ostico Mario Katic, dopo aver superato tante difficoltà tra cui anche …la pioggia. A Pisa il pugile locale Dario Cicchello (28 anni, 13 vittorie, 5 ssconfitte e 2 pari) , ha conquistato il titolo italiano dei mediomassimi battendo ai punti in modo netto Massimiliano Saiani. Buona la prova del pisano che ha trovato nel gancio sinistro l’arma per imporsi ad un Saiani apparso troppo lento e fermo sui colpi. A Lucca il 29enne peso leggero Paolo Gassani, allenato dall’ex professionista Guido Monselesan, ha battuto il 19enne rumeno Andre Ciubotaru per kot al 3° round. Per Gassani si è trattato dell’7° successo mentre il rumeno ha subito la terza sconfitta su tre matches. Il “cattivo ragazzo” di Pittsburgh, Paul Spadafora , è finito di nuovo “dentro” per aver violato la libertà sulla parola. Spadafora era ritornato in libertà dopo 13 mesi per aver sparato a Nadine Russo, la sua ragazza . La coppia si era riconciliata dopo il rilascio di Paul, ma poi la ragazza ha chiesto ed ottenuto di essere inserita in un programma di protezione dalla polizia della durata di tre anni per difendersi dagli “ abusi fisici” di Spadafora. Curiosità. L’ex campione brasiliano Rubens Soares abbandonò la boxe nel 1945 con un record di 100 vittorie , 3 sconfitte ed un pari. Il cessare l’attività non gli portò squilibri economici, perché i maggiori introiti gli venivano da un’altra attività. Sores era infatti un autore di canzoni. Pezzi famosi come “E bom parar” e “Nela do Cabelo Duro” gli consentirono di vivere per anni e decentemente con i diritti d’autore. Si avvicinano i campionati mondiali a Chicago e la memoria va al 1959 quando vi si disputarono i Giochi Panamericani. Nella categoria dei mediomassimi vinse la medaglia d’oro il brasiliano Abrao de Souza che battè tra gli altri un formidabile Bob Foster! Successivamente da professionista Foster, il famoso “Sceriffo” di Albuquerque nel New Mexico, diventò campione del mondo della categoria. Ma non trovò sulla sua strada da professionista Abrao perché il campione brasiliano morì assassinato eroicamente mentre cercava d’impedire una rapina. Una notizia curiosa. Lo scorso 19 maggio , nel Hilton Metropole Hotel di Brighton in Inghilterra, un evento storico per i dilettanti. Padre e figlio hanno combattuto nella stessa riunione. Si tratta di Charlie Robinson e di suo padre Jaime che sono stati accomunati nello stesso destino. Infatti il piccolo Charlie è stato fermato dall’arbitro nel 2° round del match che lo vedeva opposto a Billy Anderson, mentre il padre ha perso ai punti con Luke Huggett. Il “ mal d’Africa ” non nasce… dal ring . Prima di partire per l’Algeria insieme a tutta la spedizione ugandese che parteciperà agli “ All Africa Games ” , il capo dello sport olimpico ugandese Maj. Gen. Francis Nyangweso ha chiesto di visionare le ricevute dei pagamenti delle affiliazioni delle varie federazioni ugandesi a quelle internazionali . Lo scopo, come ha spiegato lo stesso Generale Nyangweso , e’ quello di evitare che gli atleti arrivino ad Algeri e poi non possano gareggiare perche’ le loro federazioni non sono in regola con le affiliazioni . Questa richiesta ha gettato nel panico la federazione ugandese di boxe che non ha alcuna ricevuta della sua affiliazione all’AIBA . Un portavoce della federazione ugandese ( UABF ) Sande Musoke ha detto di non essere sicuro di aver pagato l’affiliazione all’AIBA ma di essere certo di averla pagata all’ABC ( la federazione continentale africana ) . L’affiliazione all’AIBA costa annualmente 250 dollari USA . Gia’ nel 2003 ad Abuja , Sande Musoke intervene personalmente per consentire agli atleti di partecipare coprendo gli “ arretrati ” con un suo assegno . Nyangweso ha anche dato alcuni avvisi riguardo il doping , invitando i dirigenti a consultarsi con il dottor Ntege Spengendo , qualora i loro atleti dovessero assumere medicinali , per evitare che vengano assunti medicinali contenenti sostanze proibite e facenti parte dell’elenco di quelle bandite Si sono svolti a Porto Torres in Sardegna i “ Campionati dell’Unione Europea Cadetti ” , una manifestazione che ha goduto dell’apporto organizzativo di Alberto Mura , un vero vulcano di iniziative che hanno calamitato l’interesse del pubblico intorno alla manifestazione . Presenti oltre alle autorita’ locali e federali anche personaggi rappresentativi della boxe sarda come Tonino Puddu . Ben 11 sono state le nazioni che si sono sfidate sul ring allestito all’interno del porto della cittadina sarda . L’Italia ha schierato ben otto elementi a dimostrazione di un movimento di base sempre in fermento . Un appuntamento importante quello di Porto Torres che prelude ai futuri importanti impegni che si concluderanno con i mondiali . L’Italia ha piazzato due ragazzi sul podio piu’ alto con Davide Cenciarelli nei 54 kg e Francesco Nespro nei 63 kg, mentre Giulio Schiavon si e’ dovuto accontentare del 2° posto nei 75 kg per un problema al braccio ; dopo un match finito sul filo di lana ( 12 a 11 ) con l’inglese Jorgen Cetaj e condotto per buna parte dal nostro portacolori . L’elemento di spicco del team azzurro e’ sicuramente Francesco Nespro di Torre Annunziata che ha anche ricevuto il riconoscimento come miglior pugile del torneo . Nespro elemento tatticamente disciplinato e pieno d’inventiva si e’ imposto battendo il piu’ alto rumeno Serif Ciobotaru per 26 a 10 , poi ha superato l’estone Ilkevitis per 32 a 14 ed in finale imponendosi in un match molto tattico al forte irlandese David Joe Joyce per 25 a 20 . Ottimo anche il comportamento dell’altro oro italico , Davide Cenciarelli di Ostia, che ha battuto l’inglese Mc Donagh per 27 a 17 e poi dopo un inizio un po’ cauto , ha preso il tempo all’avversario , il combattivo rumeno Marin Dragos , imponendogli il suo ritmo e vincendo per 25 a 15 . Degli altri azzurri i gara oltre al gia’ citato Schiavon che nel primo match aveva battuto il tedesco Bosse per 8 a 5 , merita una nota di stima Gaetano Patrone , nei 57 kg, che si e’ battuto bene con il tedesco Busse ( 28 a 24 ) , mentre si puo’ recriminare sulla sconfitta di Antonio Ajello nei 66kg, complice un arbitraggio lacunoso ed una giuria troppo “ generosa ” nel segnare i colpi al tedesco Tim Moritz che , poi sara’ battuto in finale ed in un sol round dal forte rumeno Bogdan Juratoni . Per quanto riguarda Alessandro Cubeddu e Gennaro di Fiore usciti al primo round delle semifinali , bisogna dire che sono incappati in due inglesi molto forti e … incredibile a dirsi trattandosi di cadetti … molto piu’ esperti . Non a caso i due britannici hanno vinto il torneo . Nei 60 kg, Vincenzo Cosenza e’ uscito al primo turno , battuto dallo “ scafato ” bulgaro Sergey Georgiev che gli ha inflitto anche due conteggi . In questa categoria si e’ affermato un elemento molto interessante come l’inglese Ronnie Heffron che ha battuto per RSCO al 1° round quel rumeno , Georgian Feraru , che tanta impressione aveva suscitato al suo esordio . Gli inglesi hanno presentato una squadra molto forte che ha fatto incetta di medaglie . James Dickens nei 48 kg e Paul O’Sullivan nei 52 kg, hanno completato il quadro dei vincitori d’oltremanica , sancendo la conquista di ben 6 medaglie d’oro . Anche i rumeni hanno presentato una team molto agguerrito e combattivo ed alla fine hanno messo in carniere le medaglie dei 57 kg con Daniel Badulescu e quella dei 75 kg con Bogdan Jurantoni. L’ultima medaglia rimasta , l’ha presa l’estone Rodion Ippolitov battendo l’inglese Nugent per 31 a 20 . Un triangolare al femminile ed un “ dual match ” al maschile , hanno impegnato due rappresentative italiane su tre piazze : Salerno ,Roseto d egli Abruzzi e Ripa Teatina . Ospiti delle ragazze la Francia e la Romania , mentre per i ragazzi c’erano i “ canguri ” australiani . Emozione ed attesa tra il gentil sesso per l’arrivo di Brad Pitt , ma poi hanno scoperto con delusione che non si trattava dell’attore hollywoodiano ma dell’omonimo pugile australiano . Si comincia da Salerno e da Daniele Limone che nei pei gallo batte l’australiano Luke Boyl , regalando una bella prestazione e tante prospettive future . Nei pesi piuma vince Alessio Di Savino che deve concedere qualcosa alla determinazione ed alla convinzione dei propri mezzi . Battuto l’australiano Luke Jackson ai punti . Nei superleggeri , l’esperto Todd Kidd supera un coraggioso Dario Vangeli che si deve inchinare al mestiere dell’australiano . Chi non s’inchina e’ Savatore Grieco che nei pesi medi si batte alla pari con Jarrod Fletcher e forse puo’ anche recriminare sul verdetto ( parita’ ) . Arriviamo al “ falso ” Brad Pitt che pero’ si dimostra pugile vero e batte un generoso e volenteroso Emanuele Leo per intervento medico al 3° round . Salgono ancora i pesi massimi per la guerra dei “ Daniel” ed e’ il nostro rappresentante che la vince . Un ritrovato Daniel Betti supera Daniel Behan disputando finalmente un match ai suoi livelli . Salgono anche le ragazze ed abbiamo nei 46 kg la delusione rappresentata da Carmela Chiacchio che incappa in una giornata storta e non ne azzecca una . Vince la francese Sarah Hamaroui ma la nostra portacolori le agevola il “ lavoro ” . Le delusioni non si attenuano perche’ nei 63kg l’esperta Lucie Bertaud “ passeggia ” con una troppo rinunciataria Mina Morano . Ci rifacciamo nei 57 kg con Marzia Davide , neo mamma che batte la rumena Alexandra Berechet mostrando di essere incamminata sulla strada del pieno recupero . Il giorno dopo il “ circo azzurro ” si sposta a Roseto dove pero’ sono solo le ragazze ad esibirsi . Prova coraggiosa di Alice Caligiuri nei 46 kg che pero’ si deve inchinare alla campionessa europea , la rumena Steluta Duta . Nei 48 kg, la caparbieta’ di Silvia La Notte frutta un pari con la francese Sarah Ourahmoune , su cui si puo’ anche recriminare ed apre ottime prospettive in chiave futura . Nei 52 kg Loredana Piazza , dopo un inizio in sordina recupera nel finale e vince sulla rumena Andrea Gheju . Nei 54 kg pareggiano Giacoma Cordio e la francese Lorna Weaver con l’italiana piu’ brava a distanza e la francese piu’ abile nel lavoro al corpo . Nei 63 kg la forte rumena Andrea Rotaru impone i diritti della sua abilita’ e della sua prestanza alla generosa e coraggiosa Monica Benazzi . Nei 66 kg grosso divario d’esperienza tra Azzurra Rosati e Larisa Rosu , con la rumena che vince e l’italiana che mostra di avere potenzialita’ interessanti che devono essere incoraggiate da una maggiore determinazione . Un pari salomonico tra la francese Samantha Alvares e Patrizia Pilo al limite dei 70 kg. . La francese risponde con aggressivita’ all’allungo dell’italiana che cerca di tenerla a distanza . Si viaggia di nuovo e si arriva a Ripa Teatina il paese di Rocky . Si comincia male con il peso gallo Daniele Limone che riesce ad arginare il furioso e veemente attacco di Luke Jackson che con il suo “agitarsi ” , confonde i due giudici … italiani . Un pari che grida vendetta per l’italiano che invece riceve dal giudice francese l’intera posta… ma non basta . Nei pesi piuma , a scanso di “ regali ” , Alessio Di Savino decide di dare tutto e vince alla grande fornendo una bella prestazione. Battuto sul tempo l’australiano Luke Boyl colpito d’incontro e sempre in affanno . Nei superleggeri Vangeli, capita la lezione del match precedente , incrocia Kidd Todd e prende spesso l’iniziativa del match disputando una prova onorevole . Salvatore Grieco dorme sugli allori del primo match e l’australiano Jarrod Fletcher capisce che puo’ approfittarne e prende l’iniziativa e vince . Nei pesi massimi ancora affetto da epistassi Emanuele Leo che generoso come sempre riesce a terminare il match anche se deve subire in molte occasioni la velocita’ dell’australiano Daniel Behan . Un conteggio subito dall’australiano viene forse trattato con troppa valenza dai giudici che regalano il pari all’italiano così come avevano penalizzato Limone . La famosa legge della compensazione che poi alla fine non compensa nessuno. Ancora pesi massimi con Brad Pitt che , come dicono a Roma , la butta in “ caciara ” . Daniel Betti abbocca al giochetto e perde il match. Completano la serata i matches nei 54 kg di Paola Massagrande che tiene a bada la rumena Loredana Dragulin incrociandola spesso con il destro , mentre nei 60 kg l’emozione tradisce Elga Comastri che regala il match alla rumena Alexandra Betechet . Un esperienza positiva dal punto di vista tecnico che ha pero’ bisogno di migliorare molto dal punto di vista organizzativo per eliminare disagi e confusione. Più di duemila persone hanno affollato sabato 23 giugno Piazza della Repubblica di Garlasco che , in occasione dell'evento " Garlasco Sport Day ", voluto dall'Assessore allo Sport , Mauro Izzacani , con l'organizzazione della palestra Bsa di Pavia e, l'aiuto di tutto lo staff dell'ufficio tecnico , i numerosi presenti hanno potuto assistere a delle esibizioni di karate , baseball , pallacanestro , beach volley , calcietto e ad otto incontri di pugilato . Per la prima volta il ring al centro della piazza , ha fatto da cornice ad uno scenario che tutti hanno apprezzato, per uno sport , fatto di pugni si , ma dove il rispetto e la lealta’ sono in primo luogo l'essenza della prestazione , dove i pugili , vincitori o sconfitti , concludono l'incontro in un'abbraccio . E' anche stata la prima volta , che in una manifestazione pugilistica , il tecnico della Bsa , Fabio Paragnani , e’ riuscito a radunare tutte le palestre della provincia , segno di una forte ripresa di questo sport tra i giovani . Per la Kbk di Vigevano ci sono state le vittorie di Claudio Ferro e Federico De Luca , opposti rispettivamente a Cunsolo Massimo e Pileggi Antonio della Boxe Voghera e di Vittorio Esposto contro Massimo Avosani di Cremona . Mattia Terenghi dell'Ap Pavia ha avuto la meglio su Nicolò Agosti di Bergamo invece Giacomo Businello della Pugni e Pupe di Pavia ha perso ai punti contro Filippo Rota di Bergamo . Sugli scudi i due pugili della Bsa, il peso gallo Giorgio Reveruzzi , dove la sua velocità ed il suo tempismo gli hanno permesso di vincere unanime ai punti contro Manuel Corbellini della Pugni e Pupe di Pavia , e la vittoria , nel match clou , del peso massimo Fabrizio Bevilacqua che , opposto a Maurizio Marchesi di Bergamo , a disposto a suo piacimento l'incontro, facendo contare Marchesi nella seconda ripresa e dando una lezione di pugilato ad un'avversario che molto preparato sul piano fisico , non riusciva a replicare agli attacchi dell'ex Campione Italiano , che la giuria alla fine , ha premiato Bevilacqua come miglior pugile della serata. Stavolta non vi facciamo ridere, fatelo da soli… andate a guadarvi allo specchio! Ciao a tutti… alla prossima |