L’ABA ha stilato le classifiche
mondiali ed europee aggiornate a giugno 2007.
Sono uscite le nuove
classifiche mondiali dei dilettanti aggiornate a giugno 2007. Gli italiani sono
presenti con Alfonso
Pinto
al settimo posto nei minimosca con il cinese Zou Shiming al primo. Nei pesi
mosca c’’è Vincenzo Picardi al 6° posto con il koreano Lee Ok Sung al primo.
Grande considerazione per Picardi che precede l’ex campione del mondo il
tailandese Somjit Jongjohoer ed il bulgaro Salim Salimov. Valentino è al terzo
posto al mondo preceduto solo dal russo Alexey Tishenko (1° ) e dal cubano
Yordenis Ugas Hernandez! Ancora un buon piazzamento italiano nei pesi medi con
Ivano Del Monte che è al 9° posto! Qui la piazza d’onore va al kazako Bakhtyar
Artayev. Nei pesi massimi al decimo posto Clemente Russo con il bielorusso
Viktor Zuyev al primo. Da segnalare l’inserimento dell’iraniano Ali Mazaheri,
campione d’Asia, al 5° posto! Nei supermassimi al primo posto e sul tetto del
mondo Roberto Cammarelle ! Lo seguono l’uzbeko Saidov ed il russo Timurziev.
Per le altre categorie dove non ci sono italiani , abbiamo il cubano Guillermo
Rigondeaux nei pesi gallo, con al terzo posto il francese Jerome Thomas. Il
koreano del nord Kim Song Guk nei pesi piuma al primo posto, così come il
tailandese Manus Boonjumnong nei superleggeri. Nei pesi welters, il leader è il
cubano Erislandi Lara, mentre nei mediomassimi sulla cima c’è il kazako campione
del mondo Erdos Dzhannabergenov. Per quanto riguarda le classifiche europee da
rilevare la presenza al 15° posto di Daniele Limone nei pesi gallo!
Nella classifica “pound
for pound” abbiamo solo Roberto Cammarelle al 6° posto nella classifica europea.
Un bagno di folla (20.658 paganti)
al Madison Square Garden
per vedere l’imbattuto portoricano Miguel Angel Cotto (26 anni, 30
vittorie di cui 25 prima del limite), battere per kot all’11° round il
newyorchese Zab Judah
( 29 anni, 34 vittorie
di cui
25
prima del limite, 5 sconfitte e due non contest), conservando la corona WBA dei
pesi welters. Il match che si è svolto al Madison Square Garden di New York
tutto schierato per il portoricano, è stato veramente “selvaggio”. Già nel
primo round Judah tocca e “prova” Cotto con il suo uppercut, ma il portoricano
replica sempre con l’uppercut mettendo al tappeto il rivale. Cotto si aggiudica
anche il round successivo, ma “sente” un colpo sul finire del round. Nel
terzo
round Judah è di nuovo al tappeto, ma il colpo è basso e Cotto viene
richiamato. Si prosegue con fasi alterne con Judah che lavora di sinistro e
con Cotto che “martella” senza pietà. I due pugili riportano delle ferite,
Judah nel 4° e Cotto nel 6°, alle arcate sopraccigliari. Man mano che si
avvicina la fine dell’incontro i due intensificano le azioni. Nel 9° round
l’occhio di Judah è talmente chiuso che deve recuperare poggiando il ginocchio a
terra. Cotto approfitta di questo vantaggio e nell’11° round un diretto destro
non “visto” da Judah, lo mette al tappeto provocando il definitivo intervento di
Arthur Mercante junior, arbitro del match. “Mi aspettavo un match duro e… così è
stato! Judah ha portato buoni colpi, ma ripresa dopo ripresa mi rendevo conto di
aver in mano il match. Ora sono pronto ad affrontare chiunque!”, è Cotto che
parla. Da parte sua Judah che si propone per una rivincita, si lamenta per i
colpi bassi che a suo giudizio l’hanno menomato. Negli altri matches, da
segnalare la vittoria dell’eccitante superpiuma messicano Humberto Soto (45
vittorie di cui 26 prima del limite, 5 sconfitte e 2 pari) che ha battuto il
filippino Bobby Pacquiao (27 vittorie, 13 sconfitte e 3 pari), per ko al 7°
round. Un match nel quale Soto ha inviato al tappeto Pacquiao nel primo round e
gli ha trasformato la faccia in una maschera di sangue a partire dal 5°. Ora è
pronto per incontrare l’altra parte della famiglia Pacquiao : Manny. Si è anche
consumata la “vendetta” della famiglia Chavez nei confronti di Grover Wiley,
ultimo vincitore di Julio Cesar “Senior”. Il figlio dell’Imperatore, Julio
Cesar Chavez Junior (32 vittorie di cui 25 prima del limite ed un pari) lo ha
messo ko in 3 rounds. In un match tra giovani emergenti desiderosi di salire di
livello, il superwelter Yuri Foreman (23 vittorie), ha battuto Anthony Thompson
(23 vittorie di cui 17 prima del limite ed una sconfitta) ai punti in 10 rounds
con verdetto controverso. Veramente poca cosa lo “spettacolo” offerto dai due
che hanno legato e spinto per tutto il match provocando ogni tanto il dissenso
del pubblico. Foreman, il vincitore, è un ebreo Ashkenazi di origine bielorussa
che vive a New York, non ha pugno e combatte senza mai prendere un
rischio…vederlo in azione per 10 rounds come dicono a Roma : “Fa rade!”.
Thompson che è un ebreo- israelita, dopo aver illuso nel 2004 con uno stupendo
match con Gady Brewer si sta involvendo e sforna prestazioni abuliche e scialbe.
Molto eccitante invece il match che ha visto il peso medio Peter “Kid Chocolate”
Quillin (13 vittorie di cui 10 prima del limite) battere Jamal Davis nettamente
ai punti in 8 rounds. Da segnalare anche la vittoria del peso medio Wayne
Jhonsen (16 vittorie di cui 9 prima del limite ed una sconfitta) che ha battuto
nettamente ai punti in 6 rounds l’italo americano Anthony Bartinelli. Nei
superleggeri, il promettente dominicano Argenis Mendez (5 vittorie), ha battuto
per kot al 1° round Bobby Campbell spedendolo tre volte al tappeto. Per finire
vittoria di Jesus Rojas (8 vittorie) nei supergallo che ha battuto Torrance
Daniels ai punti in 6 rounds con ampio margine.
“Voglio diventare una solida
speranza!”, aveva detto
Shannon Briggs
( 48 vittorie di cui 42 prima del limite, 5 sconfitte ed un pari) alla
vigilia
del suo match con il mancino Sultan Ibragimov (32anni, 21 vittorie di cui
17 prima del limite ed un
pari).
Cosa dovrebbe pensare il “mondo” adesso dopo la sua deludente prestazione? Solo
due destri in tutto il match per difendere il suo titolo WBO ecco tutto ciò che
ha saputo tirare fuori l’uomo di Brooklyn detto anche il “Brownsville
Bomber”. Erano convenuti in 5.132 per assistere all’evento, ma hanno potuto solo
ammirare (si fa per dire…) la tattica di Ibragimov che, ha girato intorno al
lento avversario piazzato al centro del ring infilando nella sua guardia il suo
sinistro e tenendosi lontano dal gancio di Briggs. Il pubblico poco allettato da
un match tattico ha cominciato a fischiare, ma il russo di “Rostov sul Don”
non ha avuto orecchie ed ha seguito il suo piano tattico! Incassato con
disinvoltura qualche sporadico colpo di Briggs, dal 3° round Ibragimov ha
cominciato a trovare sempre più spesso il bersaglio sulla strada del suo
sinistro. Il match proseguiva con Ibragimov che portava colpi in serie
(tenendosi sempre a rispettosa distanza) e Briggs incapace di reagire che si
affidava a colpi isolati lenti e prevedibili. I più tenaci si attendavano, negli
ultimi rounds, una reazione di Briggs del tipo di quella con Lehakovich , ma
l’omone americano è rimasto passivo ed anzi è stato il russo a metterlo in
difficoltà soprattutto nel 9° round. Alla fine verdetto unanime ed eloquente
per il 32enne russo (119 a 109, 117 a 111 ed un 115 a 113 che andrebbe
analizzato da chi …designa i giudici). Ibraimov ha dighiarato : “Voglio
ringraziare il mio pubblico e Jeff Mayweather il mio manager. Voglio
ringraziare il mio promoter e tutto il mio team. Voglio ringraziare i miei
tifosi di cui sono orgoglioso ed a cui prometto che riunificherò il
titolo…
perché affronterò chiunque!”. Ritornando al match da sottolineare l’entrata ad
effetto di Ibragimov accompagnato dal calore di un grosso contingente di
connazionali e quello di Briggs sulle note di una canzone di Marvin Gyae e con
l’immancabile presenza istrionica di Don King con tanto di bandierine USA. Anche
quando tutti perdono… lui vince! Con Ibragimov salgono a 4 i russi dell’ex
oltre-cortina che detengono un titolo mondiale dei pesi massimi…ci vorrebbe un
”Rocky”. Sempre nei pesi massimi , Calvin Brock (31 vittorie di cui 23 prima
del limite ed una sconfitta ) al rientro, ha passato un brutto momento nel 3°
round finendo al tappeto nel match che lo vedeva opposto ad Alex Gonzalez, ma
poi si è ripreso ed è riuscito a vincere il match ai punti in 8 rounds. Nei pesi
welters, ancora un successo per il promettente
Shamone Alvarez
(18 vittorie di cui 11
prima del limite ) che ha battuto per la gioia del suo pubblico, il quotato
messicano Jose Luis Cruz Felix (32 vittorie , 3 sconfitte e 2 pari) ai punti in
12 rounds con decisione unanime conquistando il titolo del Nordamerica. Match
intelligente ed accorto di Alvarez con il messicano penalizzato anche da due
richiami di “frustrazione” per colpi bassi! Da seguire questo Alvarez che dopo
Shamba Mitchell e Shane Mosley è il terzo a battere Cruz. Continua a vincere
Raul Martinez il peso gallo di San Antonio in Texas che è arrivato a quota 19
vittorie (12 prima del limite). Stavolta si è dovuto accontentare di un successo
netto ai punti in 6 rounds su Alejandro Moreno. Ancora un emergente in azione.
E’ il peso medio dominicano Giovanni Lorenzo (24 vittorie di cui 16 prima del
limite) che si divide tra la sua isola e New York e che ha battuto il
rinunciatario Bruce Rumbolz per kot al 3° round dopo averlo messo una volta a
terra nel 1° round e due volte nel terzo. In azione anche Tiger Allen di
Philadelphia, fratello del promettente olimpico Rock Allen che batte per kot al
3° round Fitzgerald Johnson e consegue il suo terzo successo da professionista.
Allen anche per i suoi 81 kg, di peso, somiglia davvero poco al fratello. Nei
pesi superleggeri il russo Khabib Alakhardiev batte Roberto Acevedo per
squalifica al 4° round in un match tra mancini infarcito di
scorrettezze
che hanno coinvolto entrambi i pugili. Acevedo nel 4° esagera nel “tenere” e
l’arbitro decide di mandarlo via. Per Alakhardiev (bronzo ai recenti mondiali),
giovane talento ingaggiato dalla “Warrior Boxe”, si è trattato della terza
vittoria. Nei pesi medi il “disciplinato” ma monotono tedesco-russo Robert
Stieglitz ( 30 vittorie ed una sconfitta) , reduce dalla sconfitta con Berrio,
ha battuto ai punti in 8 rounds il veterano Marlon Hayes che con questo
avversario ha fatto la sua bella figura.
Il campione dei pesi paglia della
WBC, il tailandese che
vive in Giappone, Egle Kyowa (28 anni, 18 vittorie ed una sconfitta), ha
conservato la sua cintura, battendo ai punti con largo margine il giapponese
Akira Yaegashi (24 anni, 6 vittorie ed una sconfitta). Il match si è svolto a
Yokohama in Giappone e dopo il match Kyowa ha espresso il desiderio di
riunificate il titolo. Il manager di Yaegashi ha invece informato che il suo
pugile aveva subito la frattura della mascella nel 7° round.
Il polacco Tomasz Adamek
(32 vittorie di cui 22 prima del limite ed una sconfitta), ha battuto il
panamense
Luis
Pineda (21 vittorie di cui 18 prima del limite e 6 sconfitte), per kot al 7°
round ! Il match si è svolto alla Spodek Arena di Katowice ed ha segnato il
debutto dell’ex campione del mondo dei mediomassimi WBC nei massimi leggeri.
Adamek ha sistematicamente distrutto l’avversario durante il corso delle sette
riprese, finchè l’arbitro non ha finalmente deciso di fermare il match. Nella
stessa serata, il peso massimo Andrei Golota (39 vittorie di cui 32 prima del
limite, 6 sconfitte ed un pari), ha effettuato il suo rientro dopo due anni di
assenza, battendo per kot al 2° round l’americano Jeremy Bates (21 vittorie di
cui 18 prima del limite, 14 sconfitte ed un pari). La sorpresa della serata è
venuta dal peso leggero messicano Noel Cortez (17 vittorie di cui 12 prima del
limite e 13 sconfitte) che ha battuto il quotato polacco Matt Zegan (37 vittorie
di cui 21 prima del limite e 2 sconfitte) ai punti in 8 rounds. Nei pesi
superwelters il promettente Mariusz Cendrowski (16 vittorie ed un pari) ha…”
finito il gas” nel finale ed ha solo pareggiato in 8 rounds con Hicham Nafil
(5 vittorie ed un pari). Nei pesi massimi il croato Mario Preskar (13 vittorie
ed un pari) che, ha tentato la fortuna alla corte di Don King, ha battuto Carl
Gathright per ferita (kot) al 3° round. Per finire e per uno dei tanti titoli
mondiali (TWBA dei supermedi) con cui si sbizzarrisce la fantasia di certi
organizzatori, Piotr Wilczewski (15 vittorie) ha battuto Djamel Selini ai punti
in 12 rounds al limite. La “T” di questa sigla si traduce in “TRANS” …
dobbiamo malignare?
A Montreal in Canada
allo Stadio Uniprix del parco Jarry, il camerunese residente Herman Ngoudjo
(16 vittorie di cui 9 prima del
limite
ed una sconfitta), ha battuto l’americano Randall Bailey (35 vittorie di cui 32
prima del limite e 6 sconfitte) ai punti in 12 rounds con decisione
controversa. Il match era valido come eliminatoria IBF ed ha visto i due darsi
immediatamente battaglia e finire al tappeto (Bailey nel 1° round e Ngoudio nel
2°…). I due atterramenti non frenano i due che scambiano ferocemente tra
l’entusiasmo dei 9000 presenti che addirittura calano dalle tribune per
ammassarsi attorno al ring e creare un’atmosfera irreale quando una pioggia
torrenziale accompagnata da lampi e tuoni comincia a flagellare le tribune . La
“guerra” va avanti per tutto il match e mette in evidenza da una parte la
potenza di Bailey e dall’altra la fluidità di Ngoudio. L’undicesimo round è
forse quello decisivo ed è il camerunese che prende in mano il match. Alla fine
un verdetto che non vede tutta d’accordo la terna giudicante (115 a 112 e 114 a
112 per Ngoudjo , 115 a 112 per Bailey). In un altro match tra supermedi il
promettente canadese di origine haitiana, Jean Pascal (17 vittorie di cui 13
prima del limite), ha battuto l’americano Christian Cruz (12 vittorie, 8
sconfitte ed un pari), per getto dell’asciugamano al 10° round. Con questa
vittoria Pascal ha unificato tutti i titoli del Nordamerica. Ancora supermedi
con il mancino canadese Adonis “Superman” Stevenson (29 anni, 8 vittorie di cui
7 prima del limite che mette ko in un sol round Alvaro Enriques. Nei
superleggeri Antonin Decarie (15 vittorie) ha battuto con netto margine ed ai
punti in 6 rounds Aaron Drake. Nei superwelters, Stephane Desormiers (17
vittorie, due sconfitte ed un pari), ha battuto Jesus Ortega per kot al 3°
round. In chiusura il “pezzo d’Italia” che vive in Canad, Philip Lo Greco (11
vittorie), coglie un altro successo dominando ai punti in 6 rounds il confronto
con il messicano dal nome partenopeo Antonio Soriano.
Dopo un’assenza
di circa un anno, Antonio Tarver (38 anni, 25 vittorie di cui 18 prima
del limite e 4 sconfitte), ha battuto l’albanese
residente
a New York, Elvir Muriqi (28 anni, 34 vittorie di cui 21 prima del limite e 4
sconfitte) ai punti con decisione a maggioranza. Il match si è svolto ad
Hartford nel Connecticut ed ha visto Muriqi avvantaggiarsi nei primi rounds , ma
nella seconda parte del match è stato Tarver ad imporre il ritmo ed ad
aggiudicarsi molte riprese. Si è trattato di un match molto combattuto con i due
pugili che hanno scambiato in modo pesante, tenendo il pubblico continuamente
con il fiato sospeso. Con questa vittoria Tarver si ripropone ai vertici della
categoria :” Voglio riprendermi i miei titoli, non importa con chi dovrò
confrontarmi, sono io il campione!”.Nel macth clou, l’americano Chad Dawson (24
anni, 24 vittorie di cui 16 prim del limite) ha conservato il titolo WBC dei
mediomassimi, battendo il messicano Jesus Ruiz (33 anni, 19 vittorie di cui 17
prima del limite e 5 sconfitte) per kot al 6° round. Boxando d’incontro e
facendo lavorare il jab, Dwson ha sgretolato lentamente la “resistenza” di Ruiz.
Nel sesto round l’epilogo con Dawson che stringe all’angolo l’avversario e lo
tempesta di colpi finchè l’arbitro non interviene a sospendere il match. Nei
pesi massimi da seguire Kevin “Kingpin” Johnson (15 vittorie ed un pari) uno che
i record non se li gonfia ma li costruisce affrontando avversari veri. Stavolta
ha battuto ai punti con decisione unanime in 6 rounds, il combattivo texano Ron
Guerrero.Solito match molto accorto di Johnson che ha controllato il rivale con
il suo jab sinistro. Un solo neo per questo gigante da 1.96 di altezza…non porta
il destro! Una demolizione “clinica” quella operata dal peso leggero Mickey Bey
(7 vittorie ) nei confronti di Felix Fernandes che si è dovuto arrendere nel 5°
round.Mickey Bey da dilettante ha fatto arte del team USA. L’altra metà della
famiglia Bey, il fratello Cortez (6 vittorie) ha invece trovato molte
difficoltà nel battere ai punti in 6 rounds, con decisione controversa,
l’aggressivo Sebastien Hamel. La ricerca del colpo risolutore ha “distratto”
Cortez che si è fatto raggiungere da troppi colpi di Hamel.
Il
promettente superwelter James “Mandingo” Kirkland
(19 vittorie di cui 16 prima del limite) ha battuto il veterano Ossie Duran (23
vittorie e 6 sconfitte) nettamente ai punti in 10 rounds. Il match si è svolto
a Santa Ynez in California ed ha visto il rude colpitore Kirkland mettere al
tappeto Duran nel primo round, ma l’esperto britannico si è rialzato ed è
riuscito a finire il match. Nei pesi welters, l’altra “speranza” Timothy Bradley
(20 vittorie di cui 11 prima del limite), ha battuto anche lui in modo netto ai
punti in 10 rounds Donald Camarena (18 vittorie e 4 sconfitte). Continuano le
difficoltà per il superleggero Nick Casal (16 vittorie di cui 12 prima del
limite ed una sconfitta) che ha battuto con decisione controversa l’esperto
Priest Tiger Small ai punti in 8 rounds. Nei pesi medi vittoria del messicano
Alfredo Angulo (8 vittorie di cui 6 prima del limite) che ha battuto Israel
Garcia per kot al 4° round. Angulo ha fatto parte del team nazionale messicano.
Nello
stadio di Cicero, un
sobborgo di Chicago, il promettente peso welter Freddy “Riel “ Hernandez
(21 vittorie di cui 17 prima del limite ed una sconfitta), ha battuto ai punti
in 10 rounds l’ostico Ben Tackie (29 vittorie di cui 17 prima del limite , 6
sconfitte ed un pari), in un match duro e scorbutico. In uno scontro di teste,
Hernandez , si è ferito ad ha cominciato a sanguinare. Nel 4° e 6° round
l’arbitro ha ammonito Tackie per colpi bassi, mentre Hernandez ha ricevuto un
richiamo al 7° round perché teneva il capo di Tackie giù. Nei superpiuma match a
senso unico per Daniel Jimenez (16 vittorie, una sconfitta ed un pari) che
battuto ai punti in 10 rounds il due volte sfidante al titolo mondiale Angel
Chacon (30 vittorie , 7 sconfitte e 2 pari). Nei superwelters vittoria ai punti
in 6 rounds per Jose Rodriguez (11 vittorie) che batte nettamente Damon D.
Antoine. Per finire da segnalare la vittori del peso medio russo Viktor Polyakov
( 4 vittorie) che ha impiegato solo 53 secondi per liberarsi di Marteze Bryant.
A
Glenn Burnie, rientro
sul ring dopo nove anni per il peso medio Demetrius Davies che però ha perso con
decisione controversa il match in 6 rounds che lo vedeva opposto a Omar
“Pittbull” Pittman. Nei pesi massimi il palestinese Mike Sheppard, che regalava
peso ed altezza al rivale, ha battuto l’invitto Philip Brown ai punti in 6
rounds.
Il campione dei mediomassimi
NABF Chris Henry (20 vittorie di cui 16 prima del limite), è salito di
ben due categorie per battere il peso massimo Rafael Pedro (20 vittorie di cui
14 prima del limite, 6 sconfitte ed un pari) ai punti in 10 rounds ed
impadronirsi della corona IBA Intercontinentale. Una bella impresa anche dal
punto di vista fisico perché Henry è alto 1.83 mentre il suo rivale misura
1.98 senza parlare delle 60 libbre di peso che dividevano i due. Non si è
trattato di un bel match e l’arbitro ha diviso ben 5 richiami ufficiali. Nella
boxe al femminile di scena la leggenda Christy Martin (47 vittorie e 5
sconfitte) che dimostrando di avere ancora qualcosa da dire, ha battuto
chiaramente Amy Yuratovac ai punti in 6 rounds, infliggendole ,dopo 5 vittorie,
la prima sconfitta
in
carriera.
Nel leggendario Blue Horizon di
Philadelphia, il
superwelter Harry Joe Yorgey (19 vittorie ed un pari), ha battuto dopo 8
eccitanti rounds Edison Aguirre (12 vittorie, 7 sconfitte ed un pari) in un
match molto combattuto. Sul ring del Blue Horizon è salito anche il 36enne
mediomassimo tedesco Juergen Hartenstein che nel 2002 finì ko al 1° round
con Silvio Branco a Civitavecchia. Hartenstein che si è trasferito a
Philadelphia, continua a combattere ma con scarsi risultati ed ha perso tutti e
tre i matches disputati negli USA. Stavolta ha perso per ferita al 4° round con
Jaconb Rodriguez. Ma non è solo Hartstein la “stranezza” del Blue Horizon.
Nella stessa serata ha combattuto anche il 33enne peso massimo americano Faruq
Salem, assente dal ring da più di un anno. Salem che è alto 2.01, ha un record
da paura, avendo vinto tutti i 36 matches disputati con ben 32 soluzioni prima
del limite. Dal 2004 al 2007 ha disputato solo 3 matches ; nell’ultimo ha messo
ko al 1° round Wallace Mc Daniel. Don King lo considerava una speranza ed il
suo soprannome è “The Dream”( il sogno) …che gli è successo?
Don
Diego Poeder è stato
un massimo leggero di buon nome che però non si rassegna ed ogni tanto accetta
di fare il “rientro”, depauperando tutto quello di buono che aveva fatto in
precedenza. Stavolta a Tilburg in Olanda il 35enne Poeder ha affrontato il
40enne Andre Janssens (6 vittorie di cui 5 prima del limite) che l’ha messo ko
in un sol round. Anche la storia di Janssens nasce nel passato. Nel 1993 il
promettente 27enne Janssens disputò due match vincendoli, per poi sparire per
circa 12 anni. Tornato nel 2005, ha combattuto una sola volta in quell’anno e
così ha fatto anche nel 2006. Nel 2007 ha già sostenuto con quello vittorioso su
Poeder il suo secondo match e…sembrerebbe sul punto di battere il suo record di
attività!
A Bangkok,
lo sfidante numero uno della WBC il mancino Panomroonglek Kratingdaenggym
(18 vittorie di cui 10 prima del limite), ha
trovato
un osso molto duro nel giapponese Hiroyuki Hisataka (15 vittorie, 5 sconfitte ed
un pari) che lo ha messo in difficoltà con il suo stile tutto scatti e finte.
Per lunghi tratti iniziali, il tailandese ha subito l’avversario ed è riuscito a
venir fuori solo quando il giapponese ha cominciato a stancarsi ( dopo la metà
del match…). Alla fine un verdetto ai punti in 10 rounds fin troppo generoso
per il tailandese (due giudici avevano uno spudorato 97 a 93!). Nei pesi mosca
l’ex campione della WBC dei pesi mosca
http://image.blog.livedoor.jp/kaneko_boxing/imgs/7/a/7a532cb3.jpg
Chatchai Sasakul ha battuto ai punti in 6 rounds il giapponese Masanori Murata.
Sasakul è il pugile che lo scorso marzo ha messo knock out il filippino Lito
Sisnorio che è morto per le
conseguenze
di quel tragico ko. Un Sasakul irriconoscibile e molto scosso che ha
confessato di pregare ogni giorno per l’anima del suo defunto avversario.
Il peso gallo
Tabdimdaeng Na Rachawat (18 vittorie di cui 14 prima del limite ed una
sconfitta), ha battuto ai punti in 12 rounds Refly Rengkung per il titolo PABA
dei pesi gallo. Il match si è svolto a Nongtakao. Si è trattato di un match
dominato dal tailandese che ha messo spesso in crisi l’indonesiano. Il
tailandese ha anche subito un richiamo per colpo basso nel 7° round.
Il supergallo Wethya
Sakmuamngklaeng (86
vittorie di cui 52 prima del limite e 4 sconfitte) ha conservato il titolo OPBF
battendo ai punti in
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12 rounds il più alto Kyohei Tamakoshi (18 vittorie, 5 sconfitte e 5 pari). Dopo
aver incontrato qualche difficoltà alll’inizio del match ed essere anche finito
al tappeto nel 5° round, il tailandese a partire deal sesto round ha dominato
il confronto. Il tailandese ha perso l’anno scorso con Manny Pacquiao per kot al
6° round. Era la prima sconfitta che subiva dopo 31 consecutive vittorie!
Evans
Ashira è attualmente
il pugile keniano più famoso ed ha fondato l’ “Ashira Oure Promotions” con lo
scopo di rilanciare la boxe professionistica in Kenia. Aiutato dall’ex peso
massimo Joseph Akhasamba e dal Kenyan Professional Boxing Council , ha messo su
una riunione con 5 matches che hanno avuto un esito quasi scontato ma hanno
comunque offerto spunti emozionanti per il pubblico. Nei pesi welters , Jesse
Janmes Kimori (5 vittorie) ha battuto ai punti in 4 rounds in un match molto
combattuto Andrew Samba salito per l’occasione di due categorie.Nei supermedi
Wandera Ouma (5 vittorie) fratello dell’ex campione IBF , Kassim Ouma ha
impiegato 3 rounds per demolire Bob Harrison. Nei superwelters, Stanley Ashioya
Katibi (è il fratello di Ashira…) ha battuto ai punti in 6 rounds Joseph Odiambo
“stroncandolo” con il suo lavoro al corpo. Nei superpiuma David Kiilu che
recentemente si era ben comportato in match valido per il titolo WBF, ha battuto
per ko al 3° round Kevin Odhiambo.
Sarà il nome che ispira classe,
ma nel Gimnasio Roberto Duran di Panama City si sono esibiti alcuni veri talenti
del Paese dello stretto! Nei
pesi
gallo il 21enne Anselmo Moreno detto “El Martillo de Panama” , ha battuto
Tomas Rojas ai punti in 10 rounds vincendo tutte le riprese. Moreno è un mancino
che ha all’attivo 20 vittorie ed un pari (con Javier Tello nel 2002) . L’unica
sconfitta l’ha subita con decisione controversa ai punti in 4 rounds con Ricardo
Molina, nel lontano 2002 quando aveva 16 anni! Ancora pesi gallo con il 24enne
Ricardo Cordoba che ha battuto Hevinson Herrera ai punti in 8 rounds facendogli
anche subire un atterramento al 1° round. Malgrado la relativa giovane età ,
Cordoba, che ha esordito a 17anni, ha un record di 30 vittorie di cui 19 prima
del limite. Ha anche due pari , entrambi con il campione mondiale della WBA
Vladimir Sidorenko ottenuti, titolo in palio, a casa del rivale (Sidorenko è
ucraino ma è stato “adottato” dai tedeschi…).L’unica sconfitta di Cordoba è
arrivata per decisione controversa con il tailandese Poonsawat Krattingdaenggym
, sempre a casa del rivale e sempre con un titolo in palio (WBA ad interim).
Praticamente questo Ricardo Cordoba è un “re senza corona”. Da segnalare anche
le vittorie del supergallo Jose Arboleda (25anni, 21 vittorie, 2 sconfitte ed
un pari) che ha battuto il messicano Guadalupe Hernandez ai punti in 10 rounds.
Vittorioso anche il supermosca 25enne Juan Mercedes (25 anni, 18 vittorie di
cui 13 prima del limite ed una sconfitta) che ha battuto per kot al 5° round
Eduardo Pacheco. Mentre ha ottenuto un nuovo pieno e chiaro successo “El
Matematico” Ricardo Nunez (19 anni, 7 vittorie di cui 86 prima del limite) un
supermosca che ha battuto Elvis Garcia ai punti in 6 rounds. Per finire da
segnalare il periodo nero del venezuelano peso mosca Juan Jose Landaeta che dopo
le due sconfitte con il sorprendente e giovane giapponese Koki Kameda per il
titolo mondiale, venuto a Panama in cerca di rilancio, si è fatto battere ai
punti in 8 rounds dal modesto Edwin Diaz che, finito al tappeto nel 5° ,
sembrava sull’orlo del ko!
Il
superleggero cileno
Freddy Chura (12 vittorie di cui 6 prima del limite),ha fatto rientro in
patria dopo il tour europeo e ad Arica in Cile, ha battuto ai punti in 8 rounds
Carlos Narvaez.
Passiamo in Argentina
dove nel Club ciclistico di
Junin,
il 24enne superleggero Lucas Martin Matthysse (19 vittorie di cui 18
prima del limite), reduce dalla vittoriosa trasferta USA nella quale ha battuto
Ramon Duran, ha messo ko al 4° round il connazionale Ariel Francisco Burgos,
consolidando la sua posizione nelle classifiche internazionali.Match dominato
fin dall’inizio da Matthysse che l’ha poi chiuso con un colpo al corpo. Negli
altri matches da segnalare la vittoria dell’esperto Carlos Wilfredo Vilches (50
vittorie di cui 29 prima del limite, 7 sconfitte e due pari) ha battuto Juan
Alberto Godoy per getto dell’asciugamano all’11 round , facendogli subire anche
un conteggio in piedi nel 3° round. Nei pesi leggeri il 24enne Bruno Horacio
Godoy (16 vittorie ed una sconfitta), detto “La Pantera”, ha battuto Juan Cesar
Algornoz per kot al 3° round. Per finire una nota di malinconia. Nei pesi medi
un sussulto quando viene annunciato un Monzon sul ring. Ma si tratta solo del
32enne Marcos Alejandro che viene nettamente battuto dal 20enne Jorge
Sebastian Helland ai punti in 4 rounds. Certi nomi bisognerebbe ritirarli per
sempre…
Sempre rimanendo in tema di pesi
medi da segnalare la
vittoria del 28enne peso medio Noe Tulio Gonzalez Alcoba (14 vittorie di cui 7
prima
del limite), di origine uruguayana che a Rosario in Argentina, ha costretto
all’abbandono al 3° round Raul Gutierrez Sanchez dopo avergli inflitto un
conteggio in piedi nel 1° round. Da segnalare anche la vittoria del
promettente 22enne Oscar Jesus Pereyra (9 vittorie di cui 8 prima del limite)
che ha battuto Mario Marcelino Alegre per kot al 3° round non prima di averlo
mandato al tappeto anche nel 2° round.
Rientro
vittorioso a Saint Denis
, dopo la sconfitta subita con Jean Marc Morose, per Kamel Amrane (30
vittorie di cui 20 prima del limite, 5 sconfitte e due pari) sul coraggioso
serbo
Radoslav Milutinovic. Nel 5° round gli uomini d’angolo del serbo decidono di
ritirarlo dalla gara.
Ci piace segnalare i matches
di Noè Alcoba, perché si chiama Noè e ci richiama alla memoria un
indimenticabile ragazzo d’oro che non c’è più : Noè Cruciani.
A Bruay-La Buissier vicino Calais
, il peso welter Guillaume Salingue (12 vittorie) ha battuto Abendi Aalam
ai punti in 8 rounds. La serata era organizzata per onorare la memoria di
Geoffrey Legrand un professionista morto in un incidente d’auto qualche
settimana prima. Salingue ha vinto netto, ma Aalam, pur avendo momenti di crisi
che l’hanno portato sull’orli del collasso, ha resistito fino all’ultimo.
Dall’Inghilterra
arriva la vittoria del
mediomassimo
Dean Francios (33 anni, 28 vittorie di cui 23 prima del limte e 3 sconfitte) che
a Bristol ha battuto per il titolo IBO intercontinentale il ghanese Ayitey
Powers, mettendolo ko in 9 rounds.
Un altro ritorno a casa
è stato quello del peso medio Dmitry Pirog (9 vittorie) che ha combattuto per
la prima volta nella sua Krasnodhar travolto dall’entusiasmo dei suoi tifosi.
Pirog ha battuto prima del limite il bielorusso Alexander Vayavoda. Ha
combattuto anche il massimo leggero Mikhail Nasyrov (17 vittorie di cui 11 prima
del limite) che ha battuto facilmente Sultanbek Kerefov in un match
improponibile. Kerefov era al debutto.
L’imbattuto marsigliese Mehdi
Amar (24 anni, 16
vittorie di cui 10 prima del limite), ha conquistato la corona di Frnacia dei
supermedi battendo a Nantes ai punti con decisione unanime ai punti in 10 rounds
, Laurent Goury (30 anni, 13 vittorie e 13 sconfitte). Contrariamente al loro
precedente incontro nel quale amar si era imposto prima del limite , stavolta il
campione si è dovuto impegnare per battere il coriaceo avversario, complice
anche un vistoso calo fisico accusato da Amar a partire dalla settima ripresa.
Ad Andhizan nell’Uzbelkistan
, il supperwelter Kuvanych Toygonbayev (28 vittorie di cui 18 prima del limite e
4 sconfitte), ha battuto in modo chiaro e netto, il tanzaniano Hassan Matumla
ai punti in 12 rounds, difendendo per la seconda volta il titolo WBO dell’ASIA
Pacifico.
Facile
indicare nel
filippino Pederito Laurente (18 vittorie, 11 sconfitte ed un pari) il
possibile favorito del confronto che lo vedeva opposto ad Ayup Arsaev un russo
che aveva all’attivo solo 5 matches, anche se tutti vinti. Invece nella Krilya
Sovetov Sport Arena di Mosca, è stato proprio l’inesperto Arsaev ha chiudere il
match in quattro brutali rounds, conquistando la corona ad interim WBC Asian
dei pesi piuma. Arsaev è stato campione del mondo di kick boxing.
A Burnsley, dopo circa un anno ,
rientro per il supermedio Ryan Rhodes (30 anni, 36
vittorie
di cui 24 prima del limite e 4 sconfitte) che affrontava l’imbattuto Paul
Buchanan (8 vittorie ed un pari). Che la vittoria di Rhodes fosse
preventivabile, nessuno lo poteva escludere, ma che Rhodes mettesse knock out in
89 secondi il rivale mettendolo ben due volte al tappeto, erano ben pochi a
poterlo immaginare. Così è stato e Rhodes si rimette in corsa per qualche titolo
dopo la sconfitta subita a luglio dello scorso anno per mano di Gary Lockett.
“Non mi aspettavo di vincere così facilmente, lui aveva resistito ad uno tosto
come Jerson Ravelo!”, ha detto Rhodes che ha chiuso il match di Barnsley in
Inghilterra con due destri pesantissimi. Nei superleggeri l’ennesima sconfitta
di Peter Buckley con Andy Thunder Ward in 4 rounds. Da una parte c’erano i 286
matches del 38enne Buckley e dall’altra c’erano i tre match (una vittoria ed una
sconfitta) di Ward. Come è andata a finire? Nel solito modo… ha perso Buckley
chiuso nella sua guardia ed anche stavolta senza mettere il ginocchio a terra.
Per quanto riguarda l’incredibile record di Buckley, rimaniamo fermi a quota 31
nelle vittorie , fermi a quota 11 nei pareggi ; ma s’incrementa in modo
impressionante il cartellino delle sconfitte che arriva a quota 285. Buckley è
però un vero stakanovista del ring ed eccolo una ventina di giorni dopo
affrontare a Wingam il debuttante John Kays in 6 rounds. Anche stavolta
Buckley scende a capo chino dal ring, assommando la 286^ sconfitta ed anche
stavolta senza aver toccato il tappeto e… l’avversario!
Da
segnalare anche lo
spettacolare successo del 33enne peso massimo Pele Reid ( 19 vittorie di
cui 17 prima del limite, 4 sconfitte ed due pari),che nel Holiday Inn di
Birmingham ha messo ko al 1° round l’esperto collaudatore Chris Wollas. Reid
che è alto 1.91, dopo una serie di sconfitte, tra cui quella pesante con Matt
Skelton, si è preso un lungo periodo di “pausa” e adesso sembra seriamente
impegnato per guadagnarsi una nuova chance per un titolo britannico.
Inopinata sconfitta
per il peso massimo parigino Steve Herelius (13 vittorie di cui 9 prima
del limite), che a Motherwell in Scozia è stato
battuto
per kot al 9° round dal polacco Albert Sosnowski (390 vittorie di cui 23 prima
del limite ed una sconfitta). Fin dall’inizio il polacco ha imposto un gran
ritmo al match che ha distrutto il transalpino che nel 9° round scaraventato da
una serie di colpi alle corde ha subito, senza difesa, alcune pesanti mazzate
che hanno costretto l’arbitro a fermare il match. La sfortuna ha voluto che
Herelius sostituisse l’inglese Matthew Ellis, avversario previsto per Sosnowski
, che si era infortunato alla vigilia del match. Il match clou della serata era
imperniato sul titolo britannico dei superleggeri che ha visto Colin Lynes (29
vittorie e 3 sconfitte) dominare il confronto che lo vedeva opposto al pugile di
casa lo scozzese Barry Morrison e strappargli il titolo.
Il parigino Cristophe Dettinger
(26 anni, 7 vittorie ) ha conquistato la Coppa di Francia nei massimi leggeri,
battendo Redouane Fechichi ai punti in 8 riprese. Il match ha visto il più
preciso Dettinger disputare un bel match che ha richiamato la presenza di un
migliaio di spettatori che hanno affollato la Sala de Mouriers di Cannes La
Bocca nelle Alpi Marittime.
A Point Audemar,
la bulgara Koleva Ivanova (8 vittorie, 5 sconfitte e 2 pari) ha conservato la
corona europea dei pesi piuma, battendo ai punti in 10 rounds, con verdetto a
maggioranza, la francese Myriam Chomaz (7 vittorie di cui 5 prima del limite).
Pur attaccando e pressando per tutto il match la Chomaz è stata spesso
precipitosa ed imprecisa facendosi prendere d’infilata dall’esperta bulgara.
Nella stessa serata, importante successo per il serbo residente in Inghilterra
Geard Ajetovic (13 vittorie, una sconfitta ed un pari) che ha battuto Robert
Roselia (26 vittorie, 4 sconfitte ed un pari) ai punti in 10 rounds. Match
troppo attendista da parte di Roselia che ha usufruito anche di un richiamo
inflitto al suo avversario per testa pericolosa. Da dilettante Ajetovic è stato
campione europeo juniores. Vittoria controversa con (96 a 05 e 96 a 94 ed un
inconcepibile 95 a 94 per Roselia). Dominio nei supermedi per Cedric Vitu (12
vittorie ) che batte ai punti in 6 rounds il Lionese Yacine Chouaou nella finale
del torneo di Francia.
Una serata movimentata
quella organizzata dai fratelli
Acaries in Corsica ad Ajaccio che ha avuto alcuni strascichi polemici e sembra
anche
qualche match fuori dal ring. Il condizionale è d’obbligo perché alle accuse
lanciate dal vice presidente dell’EBU, lo svizzero Peter Strucki, fanno eco gli
Acaries che negano ogni addebito. Tutto nasce e comincia dal match che ha visto
la vacante corona dell’Unione Europea contesa tra il francese Jean Nicolas
Weigel (23 anni , 20 vittorie) e lo spagnolo Juan Carlos Diaz Melero (31
anni, 33 vittorie, ed una sconfitta) che ha visto la giuria assegnare la
vittoria allo spagnolo con decisione controversa. L’arbitro con diritto di voto
era lo svizzero Beate Hausemann che forse preso dall’arbitraggio non ha curato
troppo il cartellino ed alla fine si è ritrovato con un 117 a 111 che suona
davvero troppo largo per lo spagnolo. Lo svedese Hook ha visto anche lui
vincere lo spagnolo ma solo di due punti, mentre l’italiano Poppi ha indicato in
Weigel il vincitore con un punto. Al verdetto è esploso Acaries :”E’ uno
scandalo! E’ uno scandalo! Non esiste la vittoria di Melero .L’arbitro è stato
scandaloso come pure il giudice svedese!”. Da questo punto parte la denuncia di
Stucki che asserisce che i due ufficiali di gara sono stati presi di mira dal
clan degli Acaries che ha cominciato a molestarli ed insultarli. Salgono sul
ring Cristophe Rodrigues che affronta l’ex campione dei mosca WBO, lo spagnolo
Jose Antonio Lopez Bueno. Rodrigues conduce il match ma si ferisce e l’arbitro
a 46 secondi dalla fine del 4° round interrompe il match che viene dichiarato
Technical Draw (Pari tecnico). Se la ripresa fosse terminata il match sarebbe
stato assegnato a Rodrigues. Pure questo diventa un motivo di dissapore tra gli
Acaries e la giuria. Arriviamo a l match clou quello tra il campione europeo dei
pesi mosca Andrea Sarritzu (31 anni, 26 vittorie, 3 sconfitte e 4 pari) ed il
francese Bernard Inom (33 anni, 17 vittorie, una sconfitta ed un pari).
L’italiano raggranella un discreto vantaggio nella prima parte della gara ma poi
il francese rinviene nel finale e mette in difficoltà Sarritzu nell’undicesimo e
nel dodicesimo round. Viene sancito un pari (con Housemann che ha un 115 a 113
per Sarritzu…) che ci può stare, ma apriti cielo perché esplode la rabbia degli
Acaries . Secondo il racconto-denuncia di Stucki , il clan Acaries ha aggredito
con calci e pugni Houseman ed il collega Hok (ex dilettante di buon livello…)
che era intervenuto in suo soccorso. “Tutti hanno visto la vittoria di Inom,
tranne due giudici!”, l’ira di Acaries non si placa. Quando riferiscono ad
Acaries delle accuse di Stucki , l’organizzatore nega e dice:”Balle! Tutti hanno
visto che il pubblico non si è mosso!”. Infatti Stucki parla di aggressione del
clan Acaries… non del pubblico. L’ultima mazzata per gli Acaries arriva da
Cristian Sanavia (32 anni, 40 vittorie e 3 sconfitte) che battendo ai punti in
12 rounds il georgiano Deviya Gogiya (31 anni, 17 vittorie e 2 sconfitte) gli
toglie il titolo EBU dei supermedi e la possibilità di battersi con l’inglese
Carl Froch. Ma anche stavolta Acaries dissente e proclama che il suo pugile ha
vinto. Forse Sanavia non si è dannato troppo per vincere, ma anche il
rinunciatario georgiano non ha fatto molto per difendere il suo titolo.Nei pesi
piuma ancora una vittoria per il promettente Sofiane Takoucht che ha battuto ai
punti in 6 rounds Guillaime Tajon. Era il 4° successo per il francese che vinse
un bronzo nei minimosca agli euro-juniores!
Vittoriosa difesa del titolo
europeo dei pesi
welters da parte del coloured belga Jackson Osei Bonsu (25 vittorie di
cui 22 prima del limite
ed
una sconfitta). Battuto con un drammatico ko al 12 ed ultimo round il coraggioso
Cristian De Martinis (20 vittorie di cui 10 prima del limite e 2 sconfitte). I
due pugili hanno dato vita ad un match allucinante con De Martinis che ha messo
in crisi il campione nel 2° round e che è finito tre volte al tappeto nel corso
del terzo e quarto round. Con il passare dei rounds, un affaticato Bonsu ha
consentito a De Martinis di rientrare nel match anche se all’appello dell’ultimo
round i cartellini indicano dai 7 ai 4 punti il vantaggio di Bonsu. Ma i due non
si risparmiano neanche nell’ultimo round e scambiano a viso aperto, finchè un
terribile destro coglie in pieno l’italiano che finisce pesantemente al tappeto.
L’arbitro non procede nemmeno al conteggio per consentire l’immediato
intervento medico. Qualche minuto dopo De Martinis si riprende , ma viene
trasportato in barella in ospedale dove viene trattenuto per una notte in
osservazione.
Ancora un “pienone”(3000
spettatori) targato Buccioni a Roma allo stadio del Tennis intitolato
all’indimenticabile Nicola Pietrangeli. Un intero quartiere di Roma ( Torre
Angela) , si è “trasferito” per incitare e sostenere il suo beniamino
Giorgio
Marinelli
(26 anni, 17 vittorie di cui 9 prima del limite ed un pari) e buona parte di
Torpignattara e Fiumicino ha fatto lo stesso con il “passaparola”, per
“accompagnare” Emanuele Della Rosa. Sembra di essere tornati ai tempi di
Pulcrano e Zampieri. Eccezionale il richiamo di questi ragazzi che, trascinano
i loro tifosi sulle gradinate, strappandoli alla televisione ed ai “pubs”
casarecci . Comincia Marinelli che per il titolo IBF ha incontrato il turco
tedesco Muzzafer Tosun (15 vittorie, 6 sconfitte ed due pari). Sembra una
pratica semplice dopo il primo atterramento subito dall’ospite nel primo round,
ma il Tosun ha in serbo ancora tante risorse ed impegna il romano in un intenso
testa a testa che finisce solo al 10° round, quando il “carro armato della
Casilina” costringe il turco a non alzarsi dallo sgabello. Tocca ad un
nervosissimo Emanuele Della Rosa (27 anni e 12 vittorie) salire sul ring e
tentare la conquista della “Cintura del Mediterraneo “ della WBC. Il match che
lo vede opposto al serbo Bogdan Mitic (9 vittorie) assume presto i contorni di
una lotta- rissa per l’esuberanza di Della Rosa che non riesce a disciplinarsi,
malgrado le urla del suo allenatore, e va sotto nel punteggio. Finalmente un po’
di ordine, forse dovuto alla stanchezza, gli fa guadagnare un assetto tattico
che gli fa recuperare lo svantaggio ed anzi lo vede addirittura in vantaggio al
10° round , quando una ferita del serbo rimanda al verdetto tecnico ai punti.
Due giudici si esprimono per la vittoria di Della Rosa mentre il terzo da un
pari che non cambia la sostanza. Della Rosa riesce a portare molti tifosi a
bordo ring, adesso però per tenerceli deve seguire di più le indicazioni del suo
angolo! Negli altri matches da segnalare la vittoria del peso leggero Simone
Califano (24 anni e 4 vittorie) che batte con autorevolezza il bulgaro Nikolai
Vesko Michailov per kot al 2° round dopo avergli inflitto due conteggi. Nei pesi
welters, ritorno alla vittoria per Vittorio Oi (5 vittorie ed una sconfitta) che
reduce da un infortunio alla mano batte ai punti in 6 rounds l’ostico Mario
Katic, dopo aver superato tante difficoltà tra cui anche …la pioggia.
A Pisa il pugile
locale Dario Cicchello (28 anni, 13 vittorie, 5 ssconfitte e 2 pari) , ha
conquistato il titolo italiano dei mediomassimi battendo ai punti in modo netto
Massimiliano Saiani. Buona la prova del pisano che ha trovato nel gancio
sinistro l’arma per imporsi ad un Saiani apparso troppo lento e fermo sui
colpi.
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Lucca il 29enne peso
leggero Paolo Gassani, allenato dall’ex professionista Guido Monselesan,
ha battuto il 19enne rumeno Andre Ciubotaru per kot al 3° round. Per Gassani si
è trattato dell’7° successo mentre il rumeno ha subito la terza sconfitta su tre
matches.
Il “cattivo ragazzo”
di Pittsburgh, Paul Spadafora , è finito di nuovo “dentro” per aver
violato la libertà sulla parola. Spadafora era ritornato in libertà dopo 13
mesi per aver sparato a Nadine Russo, la sua ragazza . La coppia si era
riconciliata dopo il rilascio di Paul, ma poi la ragazza ha chiesto ed ottenuto
di essere inserita in un programma di protezione dalla polizia della durata di
tre anni per difendersi dagli “ abusi fisici” di Spadafora.
Curiosità.
L’ex
campione brasiliano
Rubens Soares abbandonò la boxe nel 1945 con un record di 100 vittorie , 3
sconfitte ed un pari. Il cessare l’attività non gli portò squilibri economici,
perché i maggiori introiti gli venivano da un’altra attività. Sores era infatti
un autore di canzoni. Pezzi famosi come “E bom parar” e “Nela do Cabelo Duro”
gli consentirono di vivere per anni e decentemente con i diritti d’autore.
Si avvicinano i campionati
mondiali a Chicago e
la memoria va al 1959 quando vi si disputarono i Giochi Panamericani. Nella
categoria dei mediomassimi vinse la medaglia d’oro il brasiliano Abrao de Souza
che battè tra gli altri un formidabile Bob Foster! Successivamente da
professionista Foster, il famoso “Sceriffo” di Albuquerque nel New Mexico,
diventò campione del mondo della categoria. Ma non trovò sulla sua strada da
professionista Abrao perché il campione brasiliano morì assassinato
eroicamente mentre cercava d’impedire una rapina.
Una notizia curiosa.
Lo scorso 19 maggio , nel Hilton Metropole Hotel di Brighton in Inghilterra, un
evento storico per i dilettanti. Padre e figlio hanno combattuto nella stessa
riunione. Si tratta di Charlie Robinson e di suo padre Jaime che sono stati
accomunati nello stesso destino. Infatti il piccolo Charlie è stato fermato
dall’arbitro nel 2° round del match che lo vedeva opposto a Billy Anderson,
mentre il padre ha perso ai punti con Luke Huggett.
Il “ mal d’Africa ” non nasce…
dal ring . Prima di
partire per l’Algeria insieme a tutta la spedizione ugandese che parteciperà
agli “ All Africa
Games
” , il capo dello sport olimpico ugandese Maj. Gen. Francis Nyangweso ha
chiesto di visionare le ricevute dei pagamenti delle affiliazioni delle varie
federazioni ugandesi a quelle internazionali . Lo scopo, come ha spiegato lo
stesso Generale Nyangweso , e’ quello di evitare che gli atleti arrivino ad
Algeri e poi non possano gareggiare perche’ le loro federazioni non sono in
regola con le affiliazioni . Questa richiesta ha gettato nel panico la
federazione ugandese di boxe che non ha alcuna ricevuta della sua affiliazione
all’AIBA . Un portavoce della federazione ugandese ( UABF ) Sande Musoke ha
detto di non essere sicuro di aver pagato l’affiliazione all’AIBA ma di essere
certo di averla pagata all’ABC ( la federazione continentale africana ) .
L’affiliazione all’AIBA costa annualmente 250 dollari USA . Gia’ nel 2003 ad
Abuja , Sande Musoke intervene personalmente per consentire agli atleti di
partecipare coprendo gli “ arretrati ” con un suo assegno . Nyangweso ha anche
dato alcuni avvisi riguardo il doping , invitando i dirigenti a consultarsi
con il dottor Ntege Spengendo , qualora i loro atleti dovessero assumere
medicinali , per evitare che vengano assunti medicinali contenenti sostanze
proibite e facenti parte dell’elenco di quelle bandite
Si sono svolti a Porto Torres
in Sardegna i “ Campionati dell’Unione Europea Cadetti ” , una manifestazione
che ha goduto dell’apporto organizzativo di Alberto Mura , un vero vulcano di
iniziative che hanno calamitato l’interesse del pubblico intorno alla
manifestazione . Presenti
oltre
alle autorita’ locali e federali anche personaggi rappresentativi della boxe
sarda come Tonino Puddu . Ben 11 sono state le nazioni che si sono sfidate sul
ring allestito all’interno del porto della cittadina sarda . L’Italia ha
schierato ben otto elementi a dimostrazione di un movimento di base sempre in
fermento . Un appuntamento importante quello di Porto Torres che prelude ai
futuri importanti impegni che si concluderanno con i mondiali . L’Italia ha
piazzato due ragazzi sul podio piu’ alto con
Davide Cenciarelli
nei 54 kg e Francesco Nespro nei 63 kg, mentre Giulio Schiavon si e’
dovuto accontentare del 2° posto nei 75 kg per un problema al braccio ; dopo un
match finito sul filo di lana ( 12 a 11 )
con
l’inglese Jorgen Cetaj e condotto per buna parte dal nostro portacolori .
L’elemento di spicco del team azzurro e’ sicuramente Francesco Nespro di Torre
Annunziata che ha anche ricevuto il riconoscimento come miglior pugile del
torneo . Nespro elemento tatticamente disciplinato e pieno d’inventiva si e’
imposto battendo il piu’ alto rumeno Serif Ciobotaru per 26 a 10 , poi ha
superato l’estone Ilkevitis per 32 a 14 ed in finale imponendosi in un match
molto tattico al forte irlandese David Joe Joyce per 25 a 20 . Ottimo anche il
comportamento dell’altro oro italico , Davide Cenciarelli di Ostia, che ha
battuto l’inglese Mc Donagh per 27 a 17 e poi dopo un inizio un po’ cauto , ha
preso il tempo all’avversario , il combattivo rumeno Marin Dragos ,
imponendogli il suo ritmo e vincendo per 25 a 15 . Degli altri azzurri i gara
oltre al gia’ citato Schiavon che nel primo match aveva battuto il tedesco
Bosse per 8 a 5 , merita una nota di stima Gaetano Patrone , nei 57 kg, che si
e’ battuto bene con il tedesco Busse ( 28 a 24 ) , mentre si puo’ recriminare
sulla sconfitta di Antonio Ajello nei 66kg, complice un arbitraggio lacunoso ed
una giuria troppo “ generosa ” nel segnare i colpi al tedesco Tim Moritz che ,
poi sara’ battuto in finale ed in un sol round dal forte rumeno Bogdan Juratoni
. Per quanto riguarda Alessandro Cubeddu e Gennaro di Fiore usciti al primo
round delle semifinali , bisogna dire che sono incappati in due inglesi molto
forti e … incredibile a dirsi trattandosi di cadetti … molto piu’ esperti . Non
a caso i due britannici hanno vinto il torneo . Nei 60 kg, Vincenzo Cosenza e’
uscito al primo turno , battuto dallo “ scafato ” bulgaro Sergey Georgiev che
gli ha inflitto anche due conteggi . In questa categoria si e’ affermato un
elemento molto interessante come l’inglese Ronnie Heffron che ha battuto per
RSCO al 1° round quel rumeno , Georgian Feraru , che tanta impressione aveva
suscitato al suo esordio . Gli inglesi hanno presentato una squadra molto
forte che ha fatto incetta di medaglie . James Dickens nei 48 kg e Paul O’Sullivan
nei 52 kg, hanno completato il quadro dei vincitori d’oltremanica , sancendo la
conquista di ben 6 medaglie d’oro . Anche i rumeni hanno presentato una team
molto agguerrito e combattivo ed alla fine hanno messo in carniere le medaglie
dei 57 kg con Daniel Badulescu e quella dei 75 kg con Bogdan Jurantoni.
L’ultima medaglia rimasta , l’ha presa l’estone Rodion Ippolitov battendo
l’inglese Nugent per 31 a 20 .
Un triangolare al femminile
ed un “ dual match ” al maschile , hanno impegnato due rappresentative italiane
su tre piazze : Salerno ,Roseto d
egli Abruzzi e Ripa Teatina .
Ospiti delle ragazze la Francia e la Romania , mentre per i ragazzi c’erano i “
canguri ”
australiani
. Emozione ed attesa tra il gentil sesso per l’arrivo di Brad Pitt , ma poi
hanno scoperto con delusione che non si trattava dell’attore hollywoodiano ma
dell’omonimo pugile
australiano
. Si comincia da Salerno e da
Daniele Limone
che nei pei gallo batte l’australiano Luke Boyl , regalando una bella
prestazione e tante prospettive future . Nei pesi piuma vince Alessio Di
Savino che deve concedere qualcosa alla determinazione ed alla convinzione
dei propri mezzi . Battuto l’australiano Luke Jackson ai punti . Nei
superleggeri , l’esperto Todd Kidd supera un coraggioso Dario Vangeli che
si deve inchinare al mestiere dell’australiano . Chi non s’inchina e’
Savatore Grieco che nei pesi medi si batte alla pari con Jarrod Fletcher e
forse puo’ anche recriminare sul verdetto ( parita’ ) . Arriviamo al “ falso ”
Brad Pitt che pero’ si dimostra pugile vero e batte un generoso e volenteroso
Emanuele Leo per intervento medico al 3° round . Salgono ancora i pesi
massimi per la guerra dei “ Daniel” ed e’ il nostro rappresentante che la
vince . Un ritrovato Daniel Betti supera Daniel Behan disputando
finalmente un match ai suoi livelli . Salgono anche le ragazze ed abbiamo nei 46
kg la delusione rappresentata da Carmela Chiacchio che incappa in una
giornata storta e non ne azzecca una . Vince la francese Sarah Hamaroui ma la
nostra portacolori le agevola il “ lavoro ” . Le delusioni non si attenuano
perche’ nei 63kg l’esperta Lucie Bertaud “ passeggia ” con una troppo
rinunciataria Mina Morano . Ci rifacciamo nei 57 kg con Marzia Davide
, neo mamma che batte la rumena Alexandra Berechet mostrando di essere
incamminata sulla strada del pieno recupero . Il giorno dopo il “ circo
azzurro ” si sposta a Roseto dove pero’ sono solo le ragazze ad esibirsi . Prova
coraggiosa di Alice Caligiuri nei 46 kg che pero’ si deve inchinare alla
campionessa europea , la rumena Steluta Duta . Nei 48 kg, la caparbieta’ di
Silvia La Notte frutta un pari con la francese Sarah Ourahmoune , su cui si
puo’ anche recriminare ed apre ottime prospettive in chiave futura . Nei 52 kg
Loredana Piazza , dopo un inizio in sordina recupera nel finale e vince
sulla rumena Andrea
Gheju
. Nei 54 kg pareggiano Giacoma Cordio e la francese Lorna Weaver con
l’italiana piu’ brava a distanza e la francese piu’ abile nel lavoro al corpo .
Nei 63 kg la forte rumena Andrea Rotaru impone i diritti della sua abilita’ e
della sua prestanza alla generosa e coraggiosa Monica Benazzi . Nei 66
kg grosso divario d’esperienza tra Azzurra Rosati e Larisa Rosu , con la
rumena che vince e l’italiana che mostra di avere potenzialita’ interessanti che
devono essere incoraggiate da una maggiore determinazione . Un pari salomonico
tra la francese Samantha Alvares e Patrizia Pilo al limite dei 70 kg. .
La francese risponde con aggressivita’ all’allungo dell’italiana che cerca di
tenerla a distanza . Si viaggia di nuovo e si arriva a Ripa Teatina il paese di
Rocky . Si comincia male con il peso gallo Daniele Limone che riesce ad
arginare il furioso e veemente attacco di Luke Jackson che con il suo “agitarsi
” , confonde i due giudici … italiani . Un pari che grida vendetta per
l’italiano che invece riceve dal giudice francese l’intera posta… ma non basta .
Nei pesi piuma , a scanso di “ regali ” , Alessio Di Savino decide di dare
tutto e vince alla grande fornendo una bella prestazione. Battuto sul tempo
l’australiano Luke Boyl colpito d’incontro e sempre in affanno . Nei
superleggeri Vangeli, capita la lezione del match precedente , incrocia Kidd
Todd e prende spesso l’iniziativa del match disputando una prova onorevole .
Salvatore Grieco dorme sugli allori del primo match e l’australiano Jarrod
Fletcher capisce che puo’ approfittarne e prende l’iniziativa e vince . Nei
pesi massimi ancora affetto da epistassi Emanuele Leo che generoso come sempre
riesce a terminare il match anche se deve subire in molte occasioni la velocita’
dell’australiano Daniel Behan . Un conteggio subito dall’australiano viene
forse trattato con troppa valenza dai giudici che regalano il pari all’italiano
così come avevano penalizzato Limone . La famosa legge della compensazione che
poi alla fine non compensa nessuno. Ancora pesi massimi con Brad Pitt che ,
come dicono a Roma , la butta in “ caciara ” . Daniel Betti abbocca al
giochetto e perde il match. Completano la serata i matches nei 54 kg di
Paola Massagrande che tiene a bada la rumena Loredana Dragulin
incrociandola spesso con il destro , mentre nei 60 kg l’emozione tradisce
Elga Comastri che regala il match alla rumena Alexandra Betechet . Un
esperienza positiva dal punto di vista tecnico che ha pero’ bisogno di
migliorare molto dal punto di vista organizzativo per eliminare disagi e
confusione.
Più di duemila persone
hanno affollato sabato 23 giugno Piazza della Repubblica di Garlasco che , in
occasione dell'evento " Garlasco Sport Day ", voluto dall'Assessore allo Sport ,
Mauro Izzacani , con l'organizzazione della palestra Bsa di Pavia e, l'aiuto di
tutto lo staff dell'ufficio tecnico , i numerosi presenti hanno potuto assistere
a delle esibizioni di karate , baseball , pallacanestro , beach volley ,
calcietto e ad otto incontri di pugilato . Per la prima volta il ring al centro
della piazza , ha fatto da cornice ad uno scenario che tutti hanno apprezzato,
per uno sport , fatto di pugni si , ma dove il rispetto e la lealta’ sono in
primo luogo l'essenza della prestazione , dove i pugili , vincitori o sconfitti
, concludono l'incontro in un'abbraccio . E' anche stata la prima volta , che in
una manifestazione pugilistica , il tecnico della Bsa , Fabio Paragnani , e’
riuscito a radunare tutte le palestre della provincia , segno di una forte
ripresa di questo sport tra i giovani . Per la Kbk di Vigevano ci sono state le
vittorie di Claudio Ferro e Federico De Luca , opposti rispettivamente a
Cunsolo Massimo e Pileggi Antonio della Boxe Voghera e di Vittorio Esposto
contro Massimo Avosani di Cremona . Mattia Terenghi dell'Ap Pavia ha avuto la
meglio su Nicolò Agosti di Bergamo invece Giacomo Businello della Pugni e Pupe
di Pavia ha perso ai punti contro Filippo Rota di Bergamo . Sugli scudi i due
pugili della Bsa, il peso gallo Giorgio Reveruzzi , dove la sua velocità ed il
suo tempismo gli hanno permesso di vincere unanime ai punti contro Manuel
Corbellini della Pugni e Pupe di Pavia , e la vittoria , nel match clou , del
peso massimo Fabrizio Bevilacqua che , opposto a Maurizio Marchesi di Bergamo ,
a disposto a suo piacimento l'incontro, facendo contare Marchesi nella seconda
ripresa e dando una lezione di pugilato ad un'avversario che molto preparato sul
piano fisico , non riusciva a replicare agli attacchi dell'ex Campione Italiano
, che la giuria alla fine , ha premiato Bevilacqua come miglior pugile della
serata.
Stavolta
non vi facciamo ridere,
fatelo da soli…
andate a
guadarvi allo specchio!
Ciao a tutti…
alla prossima
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