Fefe’ & Coco’ |
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Il
mitico Gennarino |
Una volta tanto tempo fa , un
contadino ebbe una disputa territoriale con un imperatore. Si trattava del
“tosto” Federico II di Prussia. Ma anche il “povero” contadino era tosto e
malgrado il “potere” dell’imperatore….il contadino non demordeva. L’imperatore
lo blandiva con minacce e promesse …era una questione di principio. Diamine! Era
lui l’imperatore come si permetteva l’impertinente. Non poteva nemmeno
“ammazzarlo”, perché …gli avrebbe dato ragione e perché anche un imperatore
“certe cose” le può fare solo di nascosto. Ma no! Doveva convincerlo. Comprò
tutti i giudici del posto e quando il contandino andava a chiedere conto del
torto subito questi facevano spallucce o peggio ancora gli dicevano che aveva
ragione, ma…non potevano muoversi. Volete sapere come finì? Vinse il contadino,
perché un bel giorno decise che se quei giudici i quel posto non andavano
bene, sarebbe andato laddove anche il “potere” di un imperatore non può
soffocare qualcosa d’importante come la giustizia. “Ci sarà pure un giudice …a
Berlino!”. Fu la frase che risuonò nella storia. Pare che l’abbia proprio
trovato a Berlino un giudice che credeva nella giustizia … ed anche noi non
disperiamo! C’è una Berlino pure da noi… ne siamo sicuri.
I giornali inglesi
alla vigilia del match tra Clinton Woods (40 vittorie, 3 sconfitte ed un
pari) e Glen Johnson
(44 vittorie, 11 sconfitte e 2
pari),
valido per il titolo IBF dei mediomassimi, erano usciti con vari titoli, ma più
o meno tutti riportavano lo stesso concetto. Si chiedevano infatti se Woods
sarebbe stato per la
terza
volta …”fortunato”. Adesso hanno la risposta che “temevano”….Sì ! Ancora una
volta, Clinton Woods è stato fortunato! Ed ancora una volta il “Gentleman”
giamaicano scende dal ring con la convinzione di non aver perso. Quindi ci
vorrà sicuramente un 4° match, per dirimere la “questione”, che al momento
vede in vantaggio Woods con due vittorie ed un pari, anche se in nessuno dei tre
casi il verdetto è stato “convincente”! Il giamaicano un po’ lento a carburare
ha permesso all’inglese di avvantaggiarsi nei primi rounds (ma si tratta di
“robetta”…), mentre nella seconda parte si è fatto valere e molto di più di
quanto abbia saputo fare inizialmente Woods. Anzi nell’9° round Johnson è andato
molto vicino alla conclusione prima del limite. Infatti il giudice inglese
Micky Vann che ha visto vincente Johnson, ha ben riportato sul suo cartellino
l’andamento del match (115 a 113). Quello che più di tutto invece che ha dato
l’impressione di averci capito poco è stato il giudice portoricano Roberto
Ramirez, che addirittura non gli ha riconosciuto nemmeno i due punti del 9°
round (cosa che invece hanno fatto correttamente gli altri due…)! C’ è stato
anche il giallo di un reclamo presentato dai secondi di Johnson, perché nell’11°
round, uno dei secondi di Woods è salito sul ring (…ma fuori dalle corde) ed è
stato invitato dll’arbitro a “scendere”… pena la squalifica del suo assistito.
Nei superleggeri, per il titolo mondiale della WBA, il francese Souleymane M’baye
(31 anni, 35 vittorie ed una sconfitta), ha battuto l’argentino Raul Balbi (32
anni, 54 vittorie, 8 sconfitte ed un pari) per kot al 4° round. Dopo un primo
round favorevole a Balbi che “aggredisce” l’avversario, nel secondo round il
francese si riscatta, spedendo al tappeto l’argentino con un diretto destro.
Ancora un diretto destro “castiga” Balbi nel 4° round. L’argentino si rialza, ma
è piuttosto “provato” e l’arbitro Paul Thomas sospende il match. La riunione si
è svolta al Reebok Center di Bolton ed ha visto all’opera anche l’idolo locale,
il superleggero Amir Khan (9 vittorie), che si è “sbarazzato” di Ryan Barrett in
un sol round, mandandolo tre volte al tappeto! Il debutto del peso mosca 22enne
Don Broadhurst (oro ai giochi del Commonwealth), che ha battuto nettamente ai
punti in 4 rounds Delroy Spencer, molto più esperto di lui (10 vittorie, 38
sconfitte e due pari). Nei pesi welters, ritorno sul ring per Michael Jennings,
reduce dalla sconfitta per il titolo nazionale. Jennings ha messo ko in 3 rounds
il ceko Ratislav Kovac. Ancora un interessante debutto con Denton “Achille”
Vasell , campione inglese dei dilettanti, che ha battuto per kot al 3° round il
duro Ernie Smith, mostrando nel modo di combattere e nel modo di vestirsi (non
porta i calzini…), di ispirarsi a Mike Tyson. Bella prova anche per il peso
leggero Stephen Burke di Liverpool, che da dilettante vanta una vittoria su Paul
Maklignaggi. Burke, pur non mostrando le qualità che gli consentirono di battere
a suo tempo l’americano, ha disputato una bella prova, battendo ai punti in 4
rounds il fratello di Ernie Smith… Billy. Come nota curiosa, c’è da segnalare
che in qualità di addetto alla Security, prestava servizio Dominic Negus , ex
peso massimo del quale proprio in questi giorni è in uscita il libro
autobiografico “Out of shadows” (Fuori dalle ombre…).
Finalmente ha esordito
come pugile professionista Curtis Woodhouse, il più giovane capitano che
abbia mai avuto lo Sheffield United. L’ex
calciatore,
compagno di Joe Cole nell’under21 inglese, ha battuto Rocky Marcantonio ai punti
in 4 rounds, mettendolo anche due volte al tappeto nel corso del quarto ed
ultimo round. Il 26enne
Woodhouse
ha portato molti colpi a vuoto, ma è stato anche molto veloce ed ha mostrato
belle qualità. Continui cambi di guardia e azione pressante hanno
contraddistinto questa sua prima esibizione. Il match si è svolto alla Grosvenor
Hall di Mayfair a Londra ed ha visto tra l’altro, la vittoria del massimo
leggero Mark Hobson, sul recente vincitore di Fabio Tuiach, il ceko Pavol
Polakovic, che ha messo in atto una tattica ostruzionistica che non ha permesso
ad Hobson di ben figurare, ma che non ha comunque impedito all’inglese di
aggiudicarsi il match con ampio margine. Era in palio il titolo dell’Unione
Europea. Nei superpiuma,
Kevin Mitchell (21 anni
e 21 vittorie) ha conservato la corona IBF intercontinentale, battendo per
ferita all’11° round l’imbattuto bielorusso Andrei Isaev (12 vittorie). Match
condotto da Mitchell, ma con il bielorusso pronto alla replica fino al 9° round,
quando una ferita, ha dato più determinazione a Mitchell. Nell’11° round,
l’arbitro Dave Parris ha portato Isaev all’angolo per un’ ispezione della ferita
e malgrado il pugile non fosse in seria difficoltà ed il suo manager avesse
dato l’ok per continuare…ha sospeso il match. Isaev era talmente contrariato
che si è rifiutato di salutare Mitchell.
A Szentes in Ungheria,
il supermedio Jozsef Nagy (16 vittorie) ha battuto ai punti in 12 rounds
, per il titolo IBF internazionale, il coraggioso
Darren
Rhodes (19 vittorie, 10 sconfitte e 3 pari) . Un match poco “eccitante”, con
Nagy che dopo alcuni rounds di studio forza l’azione portando pesanti colpi al
corpo. Rhodes però si rifiuta di cedere ed anche se perde con netto margine,
termina in piedi i 12 rounds previsti. Grossa sorpresa nei pesi piuma con l’ukraino
dal nome inquietante Stanislav …Merdov, che batte per ko l’imbattuto ungherese
Andras Meszaros (15 vittorie). Stanislav (…meglio usare il nome!), ha dominato
il confronto, imponendo i suoi colpi più pesanti all’ungherese. L’ha spedito al
tappeto per la prima volte nel 7° round e definitivamente nell’11°. Stanislav ha
un record di 17 vittorie e 4 sconfitte, mentre Meszaros era il campione
intercontinentale della WBO.
Ci ha “lasciato” Payao Poontarat,
il primo pugile tailandese a vincere una medaglia Olimpica.
Aveva il morbo di Gehrig una
degenerazione del cervello e del sistema nervoso. Vinse la medaglia di bronzo a
Montreal nel 1976 , battendo tra gli altri il mitico ungherese Gyorgy Gedo. In
quella Olimpiade, nella sua categoria c’erano il ghanese Stephen Muchoki (che fu
professionista in Italia con Umberto Branchini), Eloncio Mercedes. Chan Hee
Park, Henrik Srednicki. L’oro lo vinse il cubano Jorge Hernandez. Poontarat
passò professionista con il manager inglese Charles Atkins (che diresse molti
pugili tailandesei…). Carismatico, genuino, il mancino Poontarat era un vero
talento. Nel 1983 vinse la corona WBC dei supermosca con decisione controversa
con il venezuelano Rafael Orono, nella splendida località vacanziera di
Pattaya. Nella prima difesa del titolo battè il messicano Guty Espadas in 10
round. Perse il titolo nel 1984 con il talentuoso giapponese Jiro Watanabe e con
una decisione controversa per kot all’11° round. Nel 2001 si diede alla
politica e fu il primo pugile tailandese a conquistare un seggio parlamentare.
Si ammalò nel 2002 e fu spesso omaggiato con gesti di solidarietà da parte di
tutti i tailandesi. Riposa in pace campione!
Dalla WBC è stata annunciata
anche la morte di Manuel Armenteros, pugile cubano residente in Messico
che prese anche la cittadinanza di quel Paese. Combattè al limite dei gallo e
dei piuma e fece il suo esordio in Messico con solo 18 matches all’attivo,
contro il famoso Raul “Raton” Macias.
Combattè per tutto il mondo ed
affrontò gente come Luis Castillo, Jose “Toluco” Lopez, Fili Nava,Ernesto
Figueroa, Raul Solis, tanto per citare dei nomi. Al termine della carriera
cominciata nel 1947 a Cuba e terminata in Messico nel 1962, assommò 110 matches,
divisi in 71 vittorie (42 per ko), 33 sconfitte e 6 pari. Lascia la moglie
Guillermina e la figlia Manuela Beatriz. La WBC, si è assunta il costo delle
spese funebri.
Allo Staples Center di Los Angeles,
il tempio di Kobe Bryant, circa 10.000 persone hanno risposto al richiamo che
il “personaggio” James Toney (38 anni, 69 vittorie, 5 sconfitte, 3 pari
ed un no decision), ancora riesce ad esercitare sul pubblico. Di fronte c’era
il
giovane
picchiatore Samuel Peter
(come avranno fatto a capire qual è il nome e qual è il cognome?) a proporre
l’eterno dilemma tra giovani e vecchi e tra tecnici e picchiatori. Stavolta ha
vinto ma non convinto il giovane picchiatore, ma il “vecchio” tecnico non ha
demeritato e se si fosse “svegliato” un po’ prima forse avrebbe convinto anche
un altro giudice (due giudici hanno dato vincente Peter e l’altro Toney…).
Quindi dopo 18 anni e tre titoli mondiali, il sig. “Luci Spente” ex re dei medi,
riesce ancora a farsi rispettare da gente che supera i 100 kg.! Particolare
interessante, è stata la prima sconfitta di Toney dal 1997 ed è la prima volta
che perde con un peso…massimo. Una sconfitta meritata per lo stato con cui si è
presentato Toney, apparso molto…troppo pesante! Sono in molti quelli convinti
che se Toney si fosse presentato un po’ più in
forma,
lo scolastico stile di Peter non avrebbe avuto molte possibilità contro
l’americano. Purtroppo il genio (tanto!) e la sregolatezza (altrettanta!) di
Toney , hanno determinato il verdetto a favore del nigeriano. Durante il match
Peter (27 vittorie ed una sconfitta) ha attaccato di più e messo più colpi (nel
9° round qualcuno di troppo dietro la nuca di Toney che gli è costato un punto
di penalizzazione…) mentre Toney, dopo aver un po’ vivacchiato, solo nel finale
si è dato da fare. “Ho cercato di guadagnare punti con il mio jab ed ho cercato
di fargli sentire i miei colpi, ma lui li ha retti bene!”, ha dichiarato dopo il
match Peter. “E’ un verdetto bugiardo Non ha fatto niente per vincere. Non ho
perduto questo match. Non è finita qui, perché non sono vecchio e non sono
finito!”, ha dichiarato a sua volta Toney. Ha ragione… e come lui la pensa
anche la WBC che ha deciso per un’immediata rivincita! Nel resto della serata,
il peso piuma Roberto “The Ghost” Guerrero (19 vittorie, una sconfitta ed un
pari), si è mostrato più abile e più forte di Erik Aiken (16 vittorie e 5
sconfitte), impadronendosi del titolo mondiale dei pesi piuma dell’IBF. Guerrero
ha cominciato forte, aggredendo il rivale e portando serie “feroci” di colpi al
corpo, che hanno costretto Aiken a proteggersi ed a “chiamarsi fuori” del match
all’inizio del 9° round. Nei pesi massimi, il promettente peso massimo bianco di
Lou Duva, Michael Marrone ( 15 vittorie) ha battuto per kot al 3° round Ralph
West. Malgrado la vittoria, Marrone nel 2° round è stato messo in difficoltà da
West che stava quasi per metterlo al tappeto. Nei pesi medi, Anthony Dirrell
(10 vittorie), ha battuto nettamente ai punti in 6 rounds Bill Thompson. Sempre
pesi massimi, con l’ex campione dei Golden Gloves, Travis Walker (21 vittorie ed
un pari), che ha battuto in modo “discusso” per kot al 2° round l’ex giocatore
di football americano John Clark (San Francisco 49 years).Nel secondo round,
Walker, che è lo sparring preferito di Vitaly Klitschko, ha colpito duro Clark
che ha “legato”. Poco dopo ancora alcuni colpi di Walker
costringevano Clark a
legare, ma a questo punto interveniva l’arbitro che fermava il match.
L’organizzatore
sudafricano Branco
Milenkovic dopo aver “incassato” l’impossibilità di far svolgere il mondiale
tra Gabula Vabaza e Steve Molitor, quando mancavano sole 11 ore all’avvenimento
(pare che Vabaza non abbia superato i test medici…si parla di epatite e di HIV
), non si è perso d’animo e coraggiosamente ha messo in piedi, a Johannesburg
nella Nasrec Arena, il titolo sudafricano dei supermosca tra Simon Ramoni e
Zolile Mbityi. Ospite d’onore della serata il canadese Steve Molitor che ha
assistito all’exploit del veterano Mbityi (36 anni) che ha vinto con largo
margine ai punti in 12 rounds, strappando il titolo a Ramoni.
Al
Wyong Leagues club di Wyong in Australia,
il peso welter Robert
Medley (16 vittorie),
ha battuto il filippino Nonoy Gonzalez in un match giudicato
uno
dei migliori visti quest’anno in Australia. Medley è stato messo in difficoltà
dai duri colpi alla testa del filippino nel 3° rounds ed ha dovuto “ascoltare”
i consigli del suo manager (che lo invitava a non “scambiare”…), per non farsi
travolgere e mettere al tappeto. Dal 4° round però l’australiano ha comunque
preso in mano le redini del match, aggiudicandoselo con ampio margine ai punti
in 10 rounds. Nei superpiuma, l’ex doppio sfidante al titolo mondiale Tommy
Browne (23 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), detto “Fisarmonica” per le sue
variazioni di peso, ha battuto ai punti in 8 rounds il filippino Pedro Malco.
Ancora una vittoria per il peso massimo ex giocatore di rugby australiano Bowie
Tupou (7 vittorie). Questa volta il “mormone” si è dovuto accontentare di una
semplice vittoria ai punti in 6 rounds su Brian Fitzgerald, che ha resistito
come ha potuto (ha subito anche un conteggio in piedi nel primo round…) alla
tempesta di colpi che si è abbattuta su di lui. Incredibile e sconcertante
sconfitta per l’ex campione australiano dei superleggeri Matthew Paulley, messo
ko in 5 rounds dal filippino Rolando Gerongco , che veniva da una lunga serie di
sconfitte (…ben 15!).
A Filadelfia,
ormai lontana dai fasti di un tempo, ci si affida sempre più spesso a giovani
speranzosi
piuttosto
che alle “speranze”. Sembra un gioco di parole ma rende l’idea, perché le
“speranze” fanno promesse , mentre i giovani “speranzosi” le deludono.
Proveniente da Camden nel New Jersey ( la città di Jersey Joe Walcott ) , il
mediomassimo Max Alexander (12 vittorie ed un pari) , si è dovuto
“violentare” e contrariamente al suo “costume”, ha preso lui l’iniziativa nel
match con l’astuto veterano Tyrone Glover, battendolo ai punti in 8 rounds.
Anche violentadosi, Alexander non ha comunque “acceso” il match ed alla fine,
il pubblico, ha vivacemente contestato la mancanza di emozioni che avevano
fornito i due contendenti! Chi ha saputo invece “scaldare” i cuori dei tifosi è
stato il superwelter Harry Joe Yorgey , autore di una bella prestazione contro
il pericoloso sostituto dell’ultima ora David Toribio (uno che recentemente
aveva impegnato Daniel Eduard…). Tanto per non smentirsi, Toribio ha cercato di
creare più di un problema a Yorgey, che finalmente nel 4° round ha trovato la
chiave per imporsi con saettanti colpi alla testa e vincere nettamente ai punti
in 6 rounds il combattimento.
Quella di non riuscire a fare il
peso sta diventando una
costante preoccupante nelle categorie leggere. Anche ad Albuquerque, il
messicano Hector Velasquez (45 vittorie, 11 sconfitte e 2 pari), non è
riuscito a rientrare nei limiti di categoria dei piuma e solo il suo avversario,
l’ukraino
Yuri Voronin
…ha combattuto per il titolo IBC. Un titolo che poi è rimasto vacante perché
Velasquez ha …vinto nettamente il match ai
punti
in 12 rounds. Si è trattato di un match brutto con frequenti fasi di “lotta” e
con l’ukraino che ha imitato Zidane, ma …mirando al volto. Nella stessa serata,
il locale Ray Sanchez (18 vittorie ed una sconfitta), restituisce un po’ di
gioia al pubblico battendo per kot al 2° round Robbie Lee Adamson e destando
ottima impressione. Nei pesi medi si è avuto il gradito ritorno sulle scene
pugilistiche di Austin Trout (5 vittorie), uno dei migliori dilettanti
americani, fermato dai medici e riammesso al combattimento dopo esami molto
rigorosi. Trout ha battuto per ko al 3° round Jerry Perez. Apriamo una
parentesi e…parliamo di arbitri. Nel match tra i supermedi tra Ruben Sanchez e
Calvin Hollins, la vittoria è andata ad Hollins che ha messo per ben tre volte
al tappeto il suo avversario nel 1° round! Nel secondo atterramento in modo
veramente plateale, Hollins ha colpito Sanchez mentre questi era a terra.
L’arbitro, il sig. Burke, ha avvertito i giudici che se Sanchez non avesse
ripreso il match, sarebbe stato dichiarato vincitore. Secondo voi se Sanchez
avesse sentito si sarebbe rialzato? Ma Sanchez pare proprio che non abbia
“percepito” e seppure malmesso sulle gambe si è tirato su. Hollins ricevuto
due punti di penalizzazione, che per un match di 4 rounds non sono certo un
piccolo svantaggio, si scagliava letteralmente contro Sanchez, chiudendolo
all’angolo e “buttandolo” fuori dal ring con colpi e spinte! A questo punto il
sig, Burke, avverte Sanchez (… che si trovava fuori dal ring), che avrebbe
proceduto ad effettuare un conteggio di 20 secondi, terminato il quale l’avrebbe
dichiarato “out”, se non fosse rientrato nel “quadrato”! Sarete curiosi di
sapere come è finita? Bene, Burke non solo non ha proceduto al conteggio, ma
quando Sanchez è rientrato (in tempo!), lo ha dichiarato pure sconfitto, non
ritenendolo in grado di continuare…Ci sono voluti molti minuti prima che Sanchez,
rifiutando di abbandonare il ring , smettesse di urlare al mondo intero il suo
sdegno!
A Las Vegas,
il mancino brasiliano Agnaldo Nunes (17 vittorie, una sconfitta ed un
pari), ha battuto con verdetto unanime ai punti in 12
rounds,
al limite dei superpiuma titolo NABF in palio, il messicano
Fernando Trejo.
Il match è stato più equilibrato di quanto indicato nei cartellini dei giudici
(117 a 111) . L’unica sconfitta , Nunes, l’ha subito ai punti in 6 rounds
contro l’americano Eric Aiken …che il mese scorso ha perso la corona IBF dei
pesi piuma. Sempre nei superpiuma, il 23enne dominicano Angel Recio (9
vittorie), ha battuto ai punti in 10 rounds il 31enne Fernando Licona,
aggiudicandosi la corona dei Giovani della WBC. La decisione dei giudici non è
stata condivisa da molti dei presenti. Vittoria anche per Alexis Camacho (10
vittorie di cui 9 prima del limite), che batte per kot al 2° round il
picchiatore Jeray Cunningham. Camacho all’inizio del 2° round, ha subito spedito
al tappeto l’avversario, per poi chiudere, poco dopo, il match. Vince anche
Brandon Harris (4 vittorie), che mette ko al 1° round Bryan Dailey, che dopo
essere finito una prima volta al tappeto si rialza ma viene rispedito di nuovo a
terra poco dopo.
Nell’Osage Million Dollar di
Tulsa in Oklahoma, il
supermedio Allan Green (22 vittorie di cui 15 prima del limite) ha
vinto un duro
confronto
in 10 rounds contro il duro e “vecchio” mancino Emmett Linton. Match molto più
combattuto di quanto non dicano i punteggi (assurdi i 7 punti dei giudici di
casa …), nel quale il momento “caldo” lo si è avuto quando Green ha messo al
tappeto Linton con una bella
combinazione.
Nei superleggeri, Emanuel Augustus, si è rifatto di una controversa sconfitta
subita tempo fa da Courtney Burton, mettendolo ko all’8° round. Augustus ha
chiuso il match , fino ad allora molto equilibrato e combattuto, quando ha messo
in difficoltà Burton con un forte colpo alla “figura”, seguito da una nutrita
serie di colpi.
Circa 1.000 persone
hanno accolto il ritorno del pugilato ad Haiti dopo due anni. A reggere il clou,
il peso medio Daniel “La Sensazione Haitiana” Edouard (18 vittorie, una
sconfitta e due pari), che ha “fulminato” l’aggressivo colombiano Jairo Siris
con uno spettacolare e “delizioso” (ma solo per quelli che non l’hanno subito…)
destro d’incontro al 1° round. Nei pesi minimosca, lo sfidante al titolo WBC ,
il messicano Edgar Sosa (26 vittorie e 5 sconfitte), ha battuto in un match
molto duro, con decisione tecnica al 10° round, l’ex campione dei paglia, il
venezuelano Noel Arambulet. Vibranti proteste da parte del clan Arambulet,
perché a loro giudizio la ferita riportata da Sosa e che ha costretto l’arbitro
a fermare il match non era stata causata da una testata ma da un pugno. In un
altro match il mancino peso gallo panamense Anselmo Moreno (16 vittorie, una
sconfitta ed un pari), ha battuto facilmente ai punti, il più basso venezuelano
Franklin Varela , tempestandolo con veloci combinazioni effettuate con perfetta
scelta di tempo. Nei masimi leggeri il locale Raphael Larose, ha battuto per kot
al 4° round Carlos Pena della Repubblica Dominicana.
BAD BOYS |
GOOD BOYS |
Naseem Hamed,
potrà uscire di prigione
dopo
aver scontato 16 settimane della sentenza di condanna (15 mesi…) per
condotta pericolosa. Il pugile verrà integrato piano piano nella società
“civile” mediante un programma statale che si chiama Home Detention Curfew;
che prevede l’utilizzo di un braccialetto al polso che segnala gli
spostamenti del detenuto. Hamed inoltre dovrà trascorrere non meno di 12 ore
al giorno in casa (la giusta condanna per uno stakanovista del lavoro…non
certo per un campione esuberante come Hamed). |
George Foreman
si dedicherà alle corse
automobilistiche
e precisamente alla formula Indy Race League (la concorrente delle Champ Car
della formula Indy Car e Indy Pro Series…). George ha intenzione di mettere
su un team con la collaborazione dei fratelli Andreetti. “Voglio vincere! A
me piace vincere (…a qualcuno dispiace?)! Forse non mi vedrete più su un
ring, ma ai bordi di una pista!”. Come suol dirsi, dalle “grigliate” (
Foreman reclamizza alcuni “manicaretti”…) …alle “griglie” di partenza! |
Henry Maske
ha confessato che vista la
cifra
che gli hanno offerto (3 milionio di euro…), non ha potuto non accettare
d’incontrare a 42 anni , l’americano Virgil Hill il 31 Marzo del 2007 all’Olymphialle
di Monaco di Baviera. Qualcuno di buona memoria forse ricorderà l’americano
più volte campione del mondo da professionista, giovane dilettante della
squadra USA alla Coppa del Mondo di Roma
! |
Andiamo in Argentina,
dove la sconfitta della squadra di calcio nazionale, ha riversato l’interesse
sul pugilato che ha fatto combattere tutti i
più
promettenti “gauchos” della boxe pampas! Cominciamo da Lucas Martin Matthysse
(23 anni, 15 vittorie di cui 14 prima del limite), fratello del “Terribile”,
che a Buenos Aires ha battuto (tanto per non smentirsi nei confronti del
fratello …) per ko al 2° round Justo Evangelista Martinez. Lucas è al 7° posto
nelle classifiche argentine.
A Santa Cruz
di scena il superwelter Roberto Hernan Reuque (28 anni, 25 vittorie,
numero 3 delle classifiche argentine), che ha battuto ai punti in 8 rounds
Gustavo Fabuan Ibanez.
Nel club Paranà di Puerto San
Martin, nella
provincia di Santa Fè, il figlio della “Frusta”, Martin Coggi, ha ottenuto il
suo 8° successo, battendo per kot al 2° round Juan Marcelo Jimenez detto il
“Toro”.la fine un po’ prematuramente decretata dall’arbitro, ha visto Coggi
tempestare di colpi Jmenez, che però non sembrava in grande difficoltà.
Bellissimo nella stessa serata per intensità agonistica il match tra il
superwelter Nestor Battaglia (3 vittorie) ed il locale Claudio Alberto Solis.
Ancora una volta l’arbitro (Alfredo Narvaez), stava rovinando il match, non
permettendo a Battaglia di “recuperare” gli effetti di una terribile testata al
naso infertagli da Solis, senza neanche rilevare l’evidente fallo. Nel secondo
round, entrambi i pugili subiscono duri colpi e vengono contati (…”ambos
visitaron la lona…” “ entrambi visitarono la luna” come dicono da queste
parti!). Tutto faceva pensare ad una vittoria di Solis, quando un destraccio di
Battaglia faceva un’altra volta “visitare la luna” al pugile locale che veniva
poi
salvato
dai secondi che lanciavano l’asciugamano. Anche il “tucumano” Luis Carlos
Abregù , peso welte (8° nelle classifiche nazionali) , ha combattuto,
battendo per kot al 6° round il più pesante (3,200 kg. in più …) uruguagio
Rodrigo Pias.
Il match si è svolto a Buenos
Aires ed ha visto Abregù in imbarazzo con un avversario molto falloso a cui
il permissivo arbitro Jorge Basile ha concesso un po’ troppo! Finalmente Abregù
ha trovato la distanza per piazzare i suoi colpi nel 5° round e nell’intervallo
i secondi dell’uruguagio hanno “ritirato” il loro “cabrones” dalla gara! A
Laferrere vicino Buenos Aires, l’imbattuto peso mosca Santiago Acosta (10
vittorie ed un pari), ha vinto la corona sudamericana battendo con decisione
unanime ai punti in 12 rounds Raul Medina. Si è trattato di un match molto
equilibrato con i due pugili che hanno avuto i loro “momenti” . Acosta ha fatto
la differenza nel 9° round, quando ha messo a terra per un attimo il rivale.
Acosta ha cercato di far sentire i suoi colpi al rivale, con il quale aveva
pareggiato a febbraio, ma Medina si è ben difeso ed ha contrattaccato a sua
volta. Medina che è comunque rimsto campione argentino ha reclamato per il
verdetto proponendo un nuovo match.
Il
mediomassimo brasiliano Peter Venancio
(44 vittorie, 9 sconfitte ed un pari), ex sfidante al titolo WBA dei pesi medi e
corrente campione federlatino della WBC, riesce ancora a vincere alla bella età
di 42 anni. Dopo un anno d’inattività (nonostante ciò, la WBC lo piazza al 9°
posto…boh!) Venancio ha messo ko al 6° round il connazionale Eduardo Franca a
Braganca nello stato Paulista. In questa riunione ha combattuto Raphael Zumbano
che è il nipote della leggenda brasiliana Eder Jofre “El Gallo de Oro”. Jofre
era un “vegetariano” e questo gli consentiva di “combattere” con il suo più
grande avversario…il peso. Il nipote sicuramente non segue la stessa “dieta”,
perché è un …peso massimo. Raphel ha però ereditato qualcosa della potenza di
Eder, perché ha messo ko Carlos Petelin in due rounds. Attualmente il nipote
del “cotanto” ha un record di 7 vittorie ed un pari. Seguite pure con
interesse il picchiatore peso medio Josival Teixeira (9 vittorie di cui 7 prima
del limite), che ha messo ko in un solo round Samir Barbosa …solitamente duro e
resistente! Tanto per rimanere in Brasile vi diciamo che il popolare Acelino
“Popo” Freitas è diventato organizzatore. La sua prima uscita (nella veste
organizzativa…) a Lauro de Freitas, con il peso medio Luciano Silva (8 vittorie
ed una sconfitta).
A proposito di Luna e di
visitatori, non so se
sapete che Neil Armstrong quando tornò a terra dopo la sua “passeggiata” lunare,
lanciò uno “strano” augurio nella conferenza stampa dedicata ai giornalisti. Il
nostro Neil finita la conferenza ufficiale…disse : “ Ora tocca a lei sig.
Protinsky , buona fortuna!”. Per anni i “media” si chiesero chi fosse questo
misterioso Protinsky e pensavano ad un collega astronauta russo o ad uno
scienziato dell’Est. Dopo circa 25 anni, interrogato sul misterioso “Protinsky”,
Armstrong finalmente parlò: ” Visto che sono passati tanti anni, finalmente
posso svelarvi il segreto. Quando ero ragazzo, mentre giocavo con la mia palla
di baseball, la feci finire nel giardino dei miei vicini… i signori Protinsky.
Andai a recuperarla e sentii che i vicini discutevano tra loro e udii la signora
Protinsky che diceva ironica al marito : “Ti farò quella “particolare”
prestazione sessuale (quella che a Bologna chiamano…vabbè avete capito!) ….
solo se il figlio dei vicini camminerà sulla luna!”. Che “sporcacciun” quel
Protinsky. Ma ricordate …“mai dire mai!”.
Velocissime … velicissime…velocissime…velocissime…velocissime…velocissime…velocissime…velocissime…velocissime…
In Colombia, a Barranquilla,
il supermedio Dionisio Miranda Asprilla (24anni, 13 vittorie di cui
12 prima del limite, 2 pari e due sconfitte, alto 1.86) ha messo ko al 1°
round Jairo Ortiz. Nella stessa serata seconda vittoria per il figlio di
“Kid Pambele”, antonio Cervantes junior che ha battuto per kot al 2° round
Rafael Esguerra. L’esordio di Antonio Cervantes junior era avvenuto a metà
agosto contro Jancio Jimenez finito ko al 1° round. |
Ancora
una vittoria per il peso medio messicano Alfredo Angulo (24 anni e 5
vittorie), ex componente della nazionale messicana, che a Medicali ha
battuto a Raymundo Valenzuela per ko al 2° round!
Se ne è “andato”
anche l’australiano Vic Patrick, ex campione nazionale dei leggeri e dei
welters, che è stato anche uno dei migliori arbitri australiani di tutti i
tempi! Anche per lui una preghiera.
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Sono
apparsi entrambi in splendida condizione
i due “Peterson
Brothers”
(I Fratelli Peterson), nella riunione svoltasi al Par-a –Dice Casinò di East
Peoria nell’Illinois. Anthony (20 vittorie), il “picchiatore” della
famiglia, ha controllato con i suoi ficcanti jabs Armando Cordoba, vincendo
nettamente ai punti in 6 rounds. Invece Lamont (18 vittorie) , il
“tecnico”, è apparso in forma smagliante chiudendo con un terribile colpo
al corpo nel 7° round, il confronto che lo vedeva opposto al coriaceo e
forte messicano Omar Bernal
|
.Il
peso supergallo norvegese
Reidar Walstad (29 anni, 13
vittorie,
una sconfitta ed un pari), ha battuto ad Oulu in Finlandia l’estone Sergey
Tasimov per kot al 4° round. Walstad è figlio di un ex arbitro
internazionale dei dilettanti che gli fa anche d organizzatore e manager.
Solo il pugilato professionistico in Norvegia (così come in Svezia…) è
vietato dalle autorità governative, ma il padre del ragazzo (un grande e
convinto appassionato!) ha fatto svolgere gran parte dell’attività
dilettantistica del figlio in Inghilterra!
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A
Birmingham,
Wayne Elcock, dopo aver rischiato di perdere il match per una ferita
subita nel corso del 5° round, del combattimento che lo vedeva opposto allo
scozzese Vinnie Baldassarra, ha chiuso il match con un colpo allo stomaco
nel corso del 6° round, conquistando il titolo internazionale della WBF. In
un altro match, vittoria impressionante per il peso medio di origine
italiana Cello Renda, che ha impiegato solo 37 secondi per annientare Hamed
Jamali
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A Sulmona, il pesomedio
Lorenzo Di Giacomo (28 anni, 33
vittorie,
2 sconfitte ed un pari), ha battuto ai punti in 6 rounds il rumeno Pavel
Florin. Nei pesi leggeri Tiberiu Ciubotaru (4 vittorie), ha battuto il
connazionale Eugen Stan ai punti in 6 rounds. Nei superwelters, andrea
Sansoni ha battuto il rumeno Gheorghe Dan ai punti in 6 rounds.
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Continua a ben impressionare
nella suo arcipelago dorato, il
supermedio
Kirt Sinnette che a Trinidad and Tobago ha messo ko al 1° round
Winston Pompey. Sinnette è uno dei pochi pugili dell’isola ed è molto
seguito da un “colorito” e musicale tifo di sostenitori e sostenitrici.
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Sul
ring di Pianezza , Cristian De Martinis (18 vittorie), ha
conquistato il titolo intercontinentale dei pesi welters, battendo con
verdetto unanime il brasiliano Luis Do Santos ai punti in 12 rounds.
L’italiano più alto e mobile, si è limitato a controllare il match nella
prima parte del combattimento. Il brasiliano è però apparso elemento
coriaceo e dotato di una certa efficacia nei colpi. Il cambio di ritmo
dell’italiano ha fatto chiaramente pendere la bilancia dalla sua parte nella
seconda metà della gara. Un po’ di preoccupazione si è avuta quando
l’italiano ha rimediato una ferita nel 10° round che l’ha innervosito. Nei
pesi superwelters, il 30enne argentino Juan Mauricio Marino ha battuto il
rumeno Mihai Caciula ai punti in 6 rounds. Nei superwelters, il 25enne
Giuseppe Langella (5 vittorie ed una sconfitta) ha battuto il piemontese
Stefano Votano sempre ai punti in 6 rounds e nei pesi medi, l’aretino
Adriano Nicchi (26 anni e 3 vittorie) ha battuto per kot al 2° round il
rumeno Petre Sorin. |
Si sono svolti a Varsavia ,
i Campionati Europei Femminili di pugilato . Vasta la partecipazione con 126
atlete in ragione di 22 nazioni . La rappresentativa italiana che affrontava il
primo importante impegno senza la “ colonna ”
rappresentata
da Simona Galassi ( e’ passata
professionista
con la OPI 2000 di Cerchi , presentandosi con un biglietto da visita fatto di
86 vittorie ed una sconfitta… peraltro controversa !). Permetteteci da sportivi
di rivolgere un grande ringraziamento ed apprezzamento a questa atleta che e’
stata e sempre sara’ un esempio dentro e fuori dal ring ! L’Italia raccoglie con
4 atlete due bronzi che non sono assolutamente da disprezzare . Il primo arriva
nei 46kg con Valeria Calabrese che dopo aver battuto nei quarti l’ukraina Stakun
, incappa in semifinale nella rumena Steluta Duta . Il match vale una finale e
solo le scorrettezze della Duta ( ha subito due richiami… ) riescono a contenere
il ritorno dell’italiana . Una bella prova che lascia ben sperare per il futuro
. Altra medaglia arriva per merito di Valeria Imbrogno nei 50 kg. La nostra “
portacolori ” , quasi una debuttante a livello internazionale , supera l’ukraina
Rozkhova per 23 a 13 e l’ungherese Erika Marton . In finale affronta
l’avversaria “ storica ” della Galassi, la russa Viktoria Usachenko ( a cui non
sembra vero dall’essere uscita dall’incubo “ Simona ” … ) , che sfoga finalmente
tutta la sua “ repressione ” , vincendo per
outscore
al 2° round . Buona comunque la prova della Imbrogna forse condizionata un po’
troppo dal “ nome ” della russa . Sfortunata Laura Tosti ( 48 kg ) che si
ritrova al primo match con la campionessa russa Gladkova che la batte per
outscore al 2° round . La russa ha poi vinto la finale con l’ungherese Monika
Csik . Ed a proposito di outscore bisogna rilevare che con la “ prudenza ” si
sta esagerando !
Sono
stati troppi i matches finiti per outscore circa il 47% del totale ! Una
percentuale assurda per l’equilibrio che si e’ visto sul ring . Addirittura in
alcuni casi , alcuni colpi sono entrati a … match finito . Ci sembra davvero un
po’ troppo . Per finire con l’Italia c’e’ da segnalare la sconfitta ai punti (
13 a 15 di Loredana Piazza nei 52 kg , per mano della francese Saliha Ouchen (
che vincerà l’argento… ) . L’occidente femminile ha
consegnato nelle mani della
norvegese Kari Jensen 54 kg. ( vincitrice in finale sulla polacca Michalczuck )
, dell’irlandese Katie Taylor 60 kg. ( sulla russa Chalaya per outscore al 2°
round ! ) , della danese Vinni Skovgaard 63 kg ( vincitrice della russa Nemtsova
) ed alla francese Aya Cissoko 66kg ( che ha battuto in finale l’ukraina Kozlan
per 27 a 9 ) tre medaglie d’oro , mentre alle turche Erkoc e Kaya ( vincitrice
della francese Saliha Ouchen ) sono andati gli ori nei 50 e 52 kg.. I polacchi
hanno preso l’oro negli 80 kg con Beata Malek che ha battuto in finale la russa
Ibvanova er 30 a 7 . Anche all’Ungheria e’ andata un oro con Maria Kovacs
vincitrice della turca Yerali negli 86kg . Quattro medaglie hanno raccattato le
russe con la gia’ citata Gladkova nei 48 kg , la Karpacheva nei 57 kg. (
vincitrice per outscore della svizzera Dina Burger ) , la Slavinskaya nei 70 kg
( vincitrice dell’israeliana-russa Oustramova ) , e la Yavorskaya nei 75 kg..
Mentre della rumena Duta nei 46 kg vincitrice della polacca Pekalska , vi
avevamo gia’ parlato .
Un torneo che ad ogni edizione
diventa sempre piu’ interessante e tecnicamente piu’ evoluto .
E
’ iniziata la “ bagarre ”
e come i corridori di una corsa ciclistica… i concorrenti cominciano a “
piazzarsi ”
per
il rush finale .
La corsa e’ iniziata alle
ambite poltrone AIBA
! In realta’ a
prescindere da quello che dice o quello che vorrebbero farci credere gli “
esperti ” nostrani… i posti che veramente contano sono solo quelli del
Presidente e del Segretario ( nello stesso ordine… ) ! Gli altri posti
infatti , faranno sicuramente molto “ prestigio ” e molto “ fumo ” … ma
sostanzialmente di fronte a queste due soggetti , contano poco ! Tanto per
darvi un’idea , recentemente ai campionati mondiali cadetti svoltisi a
Istanbul , un importante personaggio
con tanto di “ importante
carica ” , si e’
accorto che qualcosa non funzionava in una giuria e che i c’erano stati i
famosi “ segni ” tra i giudici . Quella dei “ segni ” e’ una delle
passioni di un nostro “ Eroe ” che e’ convinto di scoprire i complotti… a
bordo ring ( anche se lui sa benissimo che si organizzano nelle camere
d’albergo ! ) . Scusate la parentesi ma ogni tanto bisogna “ ricordare ” a
qualcuno…. i livelli d’ipocrisia raggiunti . Ma continuiamo il racconto .
Dicevamo che l’importante personaggio si e’ accorto che qualcosa non andava
ed ha chiesto la sospensione dei giudici ed il cambio del verdetto ! A dire
il vero , leggendo i nomi dei colpevoli , sembravano piu’ dei “ ladri di
galline ” , ma questo non li giustifica e… la sospensione ci sta tutta . Il
cambio di verdetto purtroppo non si puo’ ottenere , perché se non viene
provata con prove tangibile la malafede (
una cosa che qualcuno proprio
non vuol capire…
) o se non viene
acclarata l’incompetenza tecnica… c’e’ poco da fare . Il verdetto non si
cambia ! Lo dicono il regolamento ( di cui si parla tanta e con cui si “
bazzica ” poco… ) e lo dice anche il buon senso ( che addirittura … latita !
) . Ecco quindi che il Padre – Padrone dell’AIBA ( quello con la “ carica
” buona… ) ha deciso nel senso che
dicevamo
noi ed il nostro importante personaggio con la “ carica ” e l’ “
incarico ” si e’ offeso e “ risentito ” si e’ dimesso … dall’incarico .
Ma torniamo alla
bagarre con il “ Cinese ” che si lamenta perche’ prima tutti lo “
vogliono ” e poi … vanno da Papa’ Chowdry , con tanto di lettera e firme
, a gridargli il proprio …” amore ” . “
Qualcuno ” ha negato
l’evidenza , ma il “ Cinese ” ha tirato fuori nomi et cognomi ed ha passato
l’elenco al suo potente “ Sponsor ” che ha chiamato gli altri “ sponsorini
” ! Tirata
d’orecchi ed ultimo avviso: …. L’uscita e’ da quella parte ! Curiosando tra
i nomi di quelli che avevano detto “ Je te vojo bene assaje ” al pakistano
, troviamo i piu’ maltrattati… quelli che strillavano piu’ degli altri (
22 nazioni europee tra cui molte occidentali … ci siamo ! ) . Ohibò ! (
Diciamo noi , sperando che “ OIBO’ “non diventi … una sigla mondiale
pugilistica professionistica… )
Ma allora ha ragione il “
Cinese ” siamo proprio inaffidabili ? “ Non ho firmato io ” ! Possibile ?
Ma quando uno firma al posto di un altro… non dovrebbe chiedergli il
permesso? Poverini … ancora una volta hanno “ ca - r – pito ” la fiducia di
qualcuno . Ma
noi abbiamo “ intuito ” ed abbiamo capito , voi ve la prendete sempre
con i “ poveracci ” e… non toccate mai gli “ addetti ai favori ” !
Si avete proprio ragione ,
bisogna essere “ retti …li “ in questo “mondo ” e dare il “ buon esempio
”… grazie , ma non fumo !
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Ridiamo sopra
…forse.
Rivolgiamo
uno dei nostri appelli inascoltati! Gennarino ha fondato l’associazione di
volontariato “Belle Donne Ninfomani” . Qualora alcune rappresentanti del gentil
sesso si trovassero in quelle “penose” condizioni, possono contare sulla
struttura di Gennarino a …supporto. A patto però (aggiungiamo noi…) che abbiano
pazienza e… miti pretese.
Non siamo dei
gran cattolici, ma una piccola “preghierina” ogni sera la facciamo : Signore,
rendi ridicoli i nostri nemici ! Non ci crederete, ma ci ha fatto sempre la
grazia…
Si fanno molte
polemiche per i recenti “frizzi” con i mussulmani, ma nessuno riesce a vedere
gli sforzi che questi “poveretti” fanno per integrarsi nella cultura
occidentale. Al loro Paese infatti non si azzarderebbero mai a violentare una
donna o ad ubriacarsi…
Ci ha
telefonato l’esimio professore Abbiijeeev che ci ha redarguito perché lo
trattiamo sempre male. Ci ha anche detto che s’interessa alla nostra cultura ,
specialmente alla narrativa. Ci ha confessato di aver letto un romanzo
avvincente che vede l’interprete iniziale, un “Abate” diventare dopo diverse
peripezie …uno “Zuzzurellone”. Il titolo? …Ah si! Ha detto che si chiama
…”Dizionario”. Bella trama…come le sue.
Pronto sto
organizzando una riunione , mi mandate un arbitro ?
Guardi al
momento c’e’ penuria !
Perfetto….”
penuria” va benissimo .
Ciao a tutti
alla prossima da
quelli delle…
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