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Fefe’ & Coco’

Boxemaccheroni

 

Il mitico Gennarino

Una volta tanto tempo fa , un contadino ebbe una disputa territoriale con un imperatore. Si trattava del “tosto” Federico II di Prussia. Ma anche il “povero” contadino era tosto e malgrado il “potere” dell’imperatore….il contadino  non demordeva. L’imperatore lo blandiva con minacce e promesse …era una questione di principio. Diamine! Era lui l’imperatore come si permetteva l’impertinente.  Non poteva nemmeno “ammazzarlo”, perché …gli avrebbe dato ragione e perché anche un imperatore “certe cose” le può fare solo di nascosto. Ma no! Doveva convincerlo. Comprò tutti i giudici del posto e quando il contandino andava a chiedere conto del torto subito questi facevano spallucce o peggio ancora gli dicevano che aveva ragione, ma…non potevano muoversi. Volete sapere come finì? Vinse il contadino, perché un bel giorno decise che se quei giudici i quel posto   non andavano bene, sarebbe andato laddove anche il “potere” di un imperatore non può soffocare qualcosa d’importante come la giustizia. “Ci sarà pure un giudice …a Berlino!”. Fu la frase che risuonò nella storia. Pare che l’abbia proprio trovato a Berlino un  giudice che credeva nella giustizia … ed anche noi non disperiamo!  C’è una Berlino pure da noi… ne siamo sicuri.  

 

I giornali inglesi alla vigilia del match tra Clinton Woods  (40 vittorie, 3 sconfitte ed un pari) e Glen Johnson (44 vittorie, 11 sconfitte e 2 pari), valido per il titolo IBF dei mediomassimi, erano usciti con vari titoli, ma più o meno tutti riportavano lo  stesso concetto. Si chiedevano infatti se  Woods sarebbe stato per la terza volta …”fortunato”. Adesso hanno la risposta che “temevano”….Sì ! Ancora una volta, Clinton Woods  è stato fortunato! Ed ancora una volta il “Gentleman” giamaicano scende dal ring con la convinzione di non  aver perso. Quindi ci vorrà sicuramente un 4° match,  per dirimere la “questione”,  che al momento vede in vantaggio Woods con due vittorie ed un pari, anche se in nessuno dei tre casi il verdetto è stato “convincente”! Il giamaicano un po’ lento a carburare ha permesso all’inglese di avvantaggiarsi nei primi rounds (ma si tratta di “robetta”…), mentre nella seconda parte si è fatto valere e molto di più di quanto abbia saputo fare inizialmente Woods. Anzi nell’9° round Johnson è andato molto vicino alla conclusione prima del limite.  Infatti il giudice inglese Micky Vann che ha visto vincente Johnson,  ha ben riportato sul suo cartellino l’andamento del match (115 a 113). Quello che più di tutto invece che ha dato l’impressione di averci capito poco è stato il giudice portoricano Roberto Ramirez, che addirittura non gli ha riconosciuto nemmeno i due punti del 9° round (cosa che invece hanno fatto correttamente gli altri due…)! C’ è stato anche il giallo di un reclamo presentato dai secondi di Johnson, perché nell’11° round, uno dei secondi di Woods è salito sul ring (…ma fuori dalle corde) ed è stato invitato dll’arbitro a “scendere”…  pena la squalifica del suo assistito. Nei superleggeri, per il titolo mondiale della WBA, il francese Souleymane M’baye (31 anni, 35 vittorie ed una sconfitta), ha battuto l’argentino Raul Balbi (32 anni, 54 vittorie, 8 sconfitte ed un pari) per kot al 4° round. Dopo un primo round favorevole a Balbi che “aggredisce” l’avversario, nel secondo round il francese si riscatta, spedendo al tappeto l’argentino con un  diretto destro. Ancora un diretto destro “castiga” Balbi nel 4° round. L’argentino si rialza, ma è piuttosto “provato” e l’arbitro Paul Thomas  sospende il match. La riunione si è svolta al Reebok Center di Bolton ed ha visto all’opera anche l’idolo locale, il superleggero Amir Khan (9 vittorie), che si è “sbarazzato” di Ryan Barrett in un sol round, mandandolo tre volte al tappeto!  Il debutto del peso mosca 22enne Don Broadhurst (oro ai giochi del Commonwealth), che ha battuto nettamente ai punti in 4 rounds Delroy Spencer, molto più esperto di lui (10 vittorie, 38 sconfitte e due pari). Nei pesi welters, ritorno sul ring per Michael Jennings, reduce dalla sconfitta per il titolo nazionale. Jennings ha messo ko in 3 rounds il ceko Ratislav Kovac. Ancora un interessante debutto con Denton “Achille” Vasell , campione inglese dei dilettanti, che ha battuto per kot al 3° round il duro Ernie Smith, mostrando nel modo di combattere e nel modo di vestirsi (non porta i calzini…), di ispirarsi a Mike Tyson. Bella prova anche per il peso leggero Stephen Burke di Liverpool, che da dilettante vanta una vittoria su Paul Maklignaggi. Burke, pur non mostrando le qualità che gli consentirono di battere a suo tempo l’americano, ha disputato una bella prova, battendo ai punti in 4 rounds il fratello di Ernie Smith… Billy.  Come nota curiosa, c’è da segnalare che in qualità di addetto alla Security, prestava servizio Dominic Negus , ex peso massimo del quale proprio in questi giorni è in uscita il libro autobiografico “Out of shadows” (Fuori dalle ombre…).  

 

Finalmente ha esordito come pugile professionista Curtis Woodhouse, il più giovane capitano che abbia mai avuto lo Sheffield United. L’ex calciatore, compagno di Joe Cole nell’under21 inglese, ha battuto Rocky Marcantonio ai punti in 4 rounds, mettendolo anche due volte al  tappeto nel corso del quarto ed ultimo round. Il 26enne Curtis WoodhouseWoodhouse ha portato molti colpi a vuoto, ma è stato  anche molto veloce ed ha mostrato belle qualità. Continui cambi di guardia e azione pressante hanno contraddistinto questa sua prima esibizione. Il match si è svolto alla Grosvenor Hall di Mayfair a Londra ed ha visto tra l’altro, la vittoria del massimo leggero Mark Hobson, sul recente vincitore di Fabio Tuiach, il ceko Pavol Polakovic, che ha messo in atto una tattica ostruzionistica che non ha permesso ad Hobson di ben figurare, ma che non ha comunque  impedito all’inglese di aggiudicarsi il match con ampio margine. Era in palio il titolo dell’Unione Europea. Nei superpiuma, Kevin Mitchell (21 anni e 21 vittorie) ha conservato la corona IBF intercontinentale, battendo per ferita all’11° round l’imbattuto bielorusso Andrei Isaev (12 vittorie). Match condotto da Mitchell, ma con il bielorusso pronto alla replica fino al 9° round, quando una ferita, ha dato più determinazione a Mitchell. Nell’11° round, l’arbitro Dave Parris ha portato Isaev all’angolo per un’ ispezione della ferita e malgrado il pugile non fosse in seria difficoltà ed il suo manager avesse dato  l’ok per continuare…ha sospeso il match. Isaev era talmente contrariato che si è rifiutato di salutare Mitchell.

 

A Szentes in Ungheria, il supermedio Jozsef Nagy (16 vittorie)  ha battuto ai punti in 12 rounds , per il titolo IBF internazionale, il coraggioso  Darren Rhodes (19 vittorie, 10 sconfitte e 3 pari) . Un match poco “eccitante”, con Nagy che dopo alcuni rounds di studio forza l’azione portando pesanti colpi al corpo.  Rhodes però si rifiuta di cedere ed anche se perde con netto margine, termina in piedi  i 12 rounds previsti. Grossa sorpresa nei pesi piuma con l’ukraino dal nome inquietante Stanislav …Merdov, che batte per ko l’imbattuto ungherese Andras Meszaros (15 vittorie). Stanislav (…meglio usare il nome!), ha dominato il confronto, imponendo i suoi colpi più pesanti all’ungherese. L’ha spedito al tappeto per la prima volte nel 7° round e definitivamente nell’11°. Stanislav ha un record di 17 vittorie e 4 sconfitte, mentre Meszaros era il campione intercontinentale della WBO.   

Ci ha “lasciato” Payao Poontarat, il primo pugile tailandese a vincere una medaglia Olimpica.

 Aveva il morbo di Gehrig una degenerazione del cervello e del sistema nervoso. Vinse la medaglia di bronzo a Montreal nel 1976 , battendo tra gli altri il mitico ungherese Gyorgy Gedo.  In quella Olimpiade, nella sua categoria c’erano il ghanese Stephen Muchoki (che fu professionista in Italia con Umberto Branchini), Eloncio Mercedes. Chan Hee Park, Henrik Srednicki. L’oro lo vinse il cubano  Jorge Hernandez.  Poontarat passò professionista con il manager inglese Charles Atkins (che diresse molti pugili tailandesei…). Carismatico, genuino, il mancino Poontarat era un vero talento. Nel 1983 vinse la corona WBC dei supermosca con decisione controversa con il venezuelano  Rafael Orono, nella  splendida località vacanziera di Pattaya. Nella prima difesa del titolo battè il messicano Guty Espadas in 10 round. Perse il titolo nel 1984 con il talentuoso giapponese Jiro Watanabe e con una decisione  controversa per kot all’11° round. Nel 2001 si diede alla politica e fu il primo pugile tailandese a conquistare un seggio parlamentare. Si ammalò nel 2002 e fu spesso omaggiato con gesti di solidarietà da parte di tutti i tailandesi. Riposa in pace campione!

Dalla WBC è stata annunciata anche la morte di Manuel Armenteros, pugile cubano residente in Messico che prese anche la cittadinanza di quel Paese. Combattè al limite dei gallo e dei piuma e fece il suo esordio in Messico con solo 18 matches all’attivo, contro il famoso Raul “Raton” Macias. 

Combattè per tutto il mondo ed affrontò gente come Luis Castillo, Jose “Toluco” Lopez, Fili Nava,Ernesto Figueroa, Raul Solis, tanto per citare dei nomi. Al termine della carriera cominciata nel 1947 a Cuba e terminata in Messico nel 1962, assommò 110 matches, divisi in 71 vittorie (42 per ko), 33 sconfitte e 6 pari. Lascia la moglie Guillermina e la figlia Manuela Beatriz. La WBC, si è assunta il costo delle spese funebri.

 

Allo Staples Center di Los Angeles, il tempio di Kobe Bryant, circa 10.000 persone hanno risposto al  richiamo che il “personaggio” James Toney (38 anni, 69 vittorie, 5 sconfitte, 3 pari ed un no decision),  ancora riesce ad esercitare sul pubblico. Di fronte c’era il  giovane picchiatore Samuel Peter (come avranno fatto a capire qual è il nome e qual è il cognome?) a proporre l’eterno dilemma tra giovani e vecchi e tra tecnici e picchiatori. Stavolta ha vinto ma non convinto il giovane picchiatore, ma il “vecchio” tecnico non ha demeritato e se si fosse “svegliato” un po’ prima forse avrebbe convinto anche un altro giudice (due giudici hanno dato vincente Peter e l’altro Toney…).  Quindi dopo 18 anni e tre titoli mondiali, il sig. “Luci Spente” ex re dei medi, riesce ancora a  farsi rispettare da gente che supera i 100 kg.! Particolare  interessante,  è stata la prima sconfitta di Toney dal 1997 ed è la prima volta che perde con un peso…massimo. Una sconfitta meritata per lo stato con cui si è presentato Toney, apparso  molto…troppo  pesante! Sono in molti quelli convinti che se Toney si fosse presentato un po’ più in James Toneyforma, lo scolastico stile di Peter non avrebbe avuto molte possibilità contro l’americano. Purtroppo il genio (tanto!) e la sregolatezza (altrettanta!) di Toney , hanno determinato il verdetto a favore del nigeriano. Durante il match Peter (27 vittorie ed una sconfitta) ha attaccato di più e messo più colpi (nel 9° round qualcuno di troppo dietro la nuca di Toney che gli è costato un punto di penalizzazione…)  mentre Toney, dopo aver un po’ vivacchiato, solo nel finale si è dato da fare. “Ho cercato di guadagnare punti con il mio jab ed ho cercato di fargli sentire i miei colpi, ma lui li ha retti bene!”, ha dichiarato dopo il match Peter. “E’ un verdetto bugiardo Non ha fatto niente per vincere. Non ho perduto questo match. Non è finita qui, perché non sono vecchio e non sono finito!”, ha dichiarato a sua volta Toney. Ha  ragione… e come lui la pensa anche la WBC che ha deciso per un’immediata rivincita! Nel resto della serata, il peso piuma Roberto “The Ghost” Guerrero (19 vittorie, una sconfitta ed un pari), si è mostrato più abile e più forte di Erik Aiken (16 vittorie e 5 sconfitte), impadronendosi del titolo mondiale dei pesi piuma dell’IBF. Guerrero ha cominciato forte, aggredendo il rivale e portando serie “feroci” di colpi al corpo, che hanno costretto Aiken a proteggersi ed a “chiamarsi fuori” del match all’inizio del 9° round. Nei pesi massimi, il promettente peso massimo bianco di Lou Duva, Michael Marrone ( 15 vittorie) ha battuto per kot al 3° round Ralph West. Malgrado la vittoria, Marrone nel 2° round è stato messo in difficoltà da West che stava quasi per metterlo al tappeto. Nei pesi medi, Anthony Dirrell  (10 vittorie), ha battuto nettamente ai punti in 6 rounds Bill Thompson. Sempre pesi massimi, con l’ex campione dei Golden Gloves, Travis Walker (21 vittorie ed un pari), che ha battuto in modo “discusso” per kot al 2° round l’ex giocatore di football americano John Clark (San Francisco 49 years).Nel secondo round,  Walker,  che è lo sparring preferito di Vitaly Klitschko, ha colpito duro Clark che ha “legato”. Poco dopo ancora alcuni colpi di Walker costringevano Clark a legare, ma a questo punto interveniva l’arbitro che fermava il match.

 

L’organizzatore sudafricano Branco Milenkovic dopo aver “incassato” l’impossibilità di far svolgere il mondiale tra Gabula Vabaza e  Steve Molitor, quando mancavano sole 11 ore all’avvenimento (pare che Vabaza non abbia superato i test medici…si parla di epatite e di HIV ), non si è perso d’animo e coraggiosamente ha messo in piedi,  a Johannesburg nella Nasrec Arena, il titolo sudafricano dei supermosca tra Simon Ramoni e Zolile Mbityi.  Ospite d’onore della serata il canadese Steve Molitor che ha assistito all’exploit del veterano Mbityi (36 anni) che ha vinto con largo margine ai punti in 12 rounds, strappando il titolo a Ramoni. 

 

Al Wyong Leagues club di Wyong in  Australia, il peso welter Robert Medley (16 vittorie), ha battuto il filippino Nonoy Gonzalez in un match giudicato uno dei migliori visti quest’anno in Australia.  Medley è stato messo in difficoltà dai duri  colpi alla testa del filippino nel 3° rounds ed ha dovuto “ascoltare” i consigli del suo manager (che lo invitava a non “scambiare”…), per  non farsi travolgere e mettere al tappeto. Dal 4° round però l’australiano ha  comunque  preso in mano le redini del  match, aggiudicandoselo con ampio margine ai punti in 10 rounds. Nei superpiuma, l’ex doppio sfidante al titolo mondiale Tommy Browne (23 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), detto “Fisarmonica” per le sue variazioni di peso, ha battuto ai punti in 8 rounds il filippino Pedro Malco. Ancora una vittoria per il peso massimo ex giocatore di rugby australiano Bowie Tupou (7 vittorie). Questa volta il “mormone” si è dovuto accontentare di una semplice vittoria ai punti in 6 rounds su Brian Fitzgerald, che ha resistito come ha potuto (ha subito anche un conteggio in piedi nel primo round…) alla tempesta di colpi che si è abbattuta su di lui. Incredibile e sconcertante sconfitta per l’ex campione australiano dei superleggeri Matthew Paulley,  messo ko in 5 rounds dal filippino Rolando Gerongco , che veniva da una lunga serie di sconfitte (…ben 15!).

 

A Filadelfia,  ormai lontana dai fasti di un tempo, ci si affida sempre più spesso a giovani speranzosi piuttosto che alle “speranze”. Sembra un gioco di parole ma rende l’idea, perché le “speranze” fanno promesse , mentre i giovani “speranzosi” le deludono. Proveniente da Camden nel New Jersey  ( la città di Jersey Joe Walcott ) , il mediomassimo Max Alexander (12 vittorie ed un pari) , si è dovuto “violentare” e contrariamente al suo “costume”,  ha preso lui l’iniziativa nel match con l’astuto veterano Tyrone Glover, battendolo ai punti in 8 rounds. Anche violentadosi, Alexander non ha comunque “acceso” il match ed alla fine,  il pubblico,  ha vivacemente contestato la mancanza di emozioni che avevano fornito i due contendenti! Chi ha saputo invece “scaldare” i cuori dei tifosi è stato il superwelter Harry Joe Yorgey , autore di una bella prestazione contro il pericoloso sostituto dell’ultima ora  David Toribio (uno che recentemente aveva impegnato Daniel Eduard…). Tanto per non smentirsi, Toribio ha cercato di creare più di un problema a Yorgey, che finalmente nel 4° round ha trovato la chiave per imporsi con saettanti colpi alla testa e vincere nettamente ai punti in 6 rounds il combattimento.

 

Quella di non riuscire a fare il peso sta diventando una costante preoccupante nelle categorie leggere. Anche ad Albuquerque, il messicano Hector Velasquez (45 vittorie, 11 sconfitte e 2 pari),  non è riuscito a rientrare nei limiti di categoria dei piuma e solo il suo avversario, l’ukraino Yuri Voronin …ha combattuto per il titolo IBC.  Un titolo che poi è rimasto vacante perché Velasquez ha …vinto nettamente il match ai punti in 12 rounds. Si è trattato di un match brutto con frequenti fasi di “lotta” e con l’ukraino che ha imitato Zidane, ma …mirando al volto. Nella stessa serata, il locale Ray Sanchez (18 vittorie ed una sconfitta), restituisce un po’ di gioia al pubblico battendo per kot al 2° round Robbie Lee Adamson e destando ottima impressione. Nei pesi medi si è avuto il gradito ritorno sulle scene pugilistiche di Austin Trout (5 vittorie), uno dei migliori dilettanti americani, fermato dai medici e riammesso al combattimento dopo esami molto rigorosi. Trout  ha battuto per ko al 3° round Jerry Perez. Apriamo una parentesi e…parliamo di arbitri. Nel match tra i supermedi tra Ruben Sanchez e Calvin Hollins, la vittoria è andata ad Hollins che ha messo per ben tre volte al tappeto il suo avversario nel 1° round! Nel secondo atterramento in modo veramente plateale, Hollins ha colpito Sanchez mentre questi era a terra. L’arbitro, il sig. Burke, ha avvertito i giudici che se Sanchez non avesse ripreso il match, sarebbe stato dichiarato vincitore. Secondo voi se Sanchez avesse sentito si sarebbe rialzato?  Ma Sanchez pare proprio che  non abbia “percepito” e seppure malmesso sulle gambe si è tirato su.  Hollins ricevuto  due punti di penalizzazione,  che per un match di  4 rounds  non sono certo un piccolo svantaggio, si scagliava letteralmente contro Sanchez, chiudendolo all’angolo e “buttandolo” fuori dal ring con  colpi e spinte! A questo punto il sig, Burke,  avverte Sanchez (… che si trovava fuori dal ring),  che avrebbe proceduto ad effettuare un conteggio di 20 secondi, terminato il quale l’avrebbe dichiarato “out”, se non fosse rientrato nel “quadrato”!  Sarete curiosi di sapere come è finita? Bene, Burke non solo non ha proceduto al  conteggio, ma quando Sanchez è rientrato (in tempo!),   lo ha dichiarato pure sconfitto,  non ritenendolo in grado di continuare…Ci sono voluti molti minuti prima che Sanchez, rifiutando di abbandonare il ring , smettesse di urlare al mondo intero il suo sdegno!  

A Las Vegas, il mancino brasiliano Agnaldo Nunes (17 vittorie, una sconfitta ed un pari), ha battuto con verdetto unanime ai punti in 12 rounds, al limite dei superpiuma titolo NABF in palio,  il messicano Fernando Trejo. Il match è stato più equilibrato di quanto indicato nei cartellini dei giudici (117 a 111) . L’unica sconfitta , Nunes, l’ha subito ai punti in  6 rounds contro l’americano Eric Aiken …che il mese scorso ha perso la corona IBF dei pesi piuma. Sempre nei superpiuma, il 23enne dominicano Angel Recio (9 vittorie),  ha battuto ai punti in 10 rounds il 31enne Fernando Licona, aggiudicandosi la corona dei Giovani della WBC. La decisione dei giudici non è stata condivisa da molti dei presenti. Vittoria anche per Alexis Camacho (10 vittorie di cui 9 prima del limite), che batte per kot al 2° round il picchiatore Jeray Cunningham. Camacho all’inizio del 2° round, ha subito spedito al tappeto l’avversario, per poi chiudere,  poco dopo,  il match. Vince anche Brandon Harris (4 vittorie), che mette ko al 1° round Bryan Dailey, che dopo essere finito una prima volta al tappeto si rialza ma viene rispedito di nuovo a terra poco dopo.

 

Nell’Osage Million Dollar di Tulsa in Oklahoma, il supermedio Allan  Green (22 vittorie di cui 15 prima del limite)  ha vinto un duro  confronto in 10 rounds contro il duro e “vecchio” mancino  Emmett Linton. Match molto più combattuto di quanto non dicano i punteggi (assurdi i 7 punti dei giudici di casa …), nel quale il momento “caldo” lo si è avuto quando Green ha messo al tappeto Linton con una bella combinazione. Nei superleggeri, Emanuel Augustus, si è rifatto di una controversa sconfitta subita tempo fa da Courtney Burton, mettendolo ko all’8° round. Augustus ha chiuso il match , fino ad allora molto equilibrato e combattuto, quando ha messo in difficoltà Burton con un forte colpo alla “figura”, seguito da una nutrita serie di colpi.    

 

Circa 1.000 persone hanno accolto il ritorno del pugilato ad Haiti dopo due anni. A reggere il clou, il  peso medio Daniel “La Sensazione Haitiana” Edouard (18 vittorie, una sconfitta e due pari),  che ha “fulminato” l’aggressivo colombiano Jairo Siris con uno spettacolare e “delizioso” (ma solo per quelli che non l’hanno subito…) destro d’incontro al 1° round.   Nei pesi minimosca, lo sfidante al titolo WBC , il messicano Edgar Sosa (26 vittorie e 5 sconfitte), ha battuto in un match molto duro, con decisione tecnica al 10° round, l’ex campione dei paglia, il venezuelano  Noel Arambulet. Vibranti proteste da parte del clan Arambulet, perché a loro giudizio la ferita riportata da Sosa e che ha costretto l’arbitro a fermare il match non era stata causata da una testata ma da un pugno. In un altro match il mancino peso gallo panamense Anselmo Moreno (16 vittorie, una sconfitta ed un pari), ha battuto facilmente ai punti, il più basso venezuelano Franklin Varela , tempestandolo con veloci combinazioni effettuate con perfetta scelta di tempo. Nei masimi leggeri il locale Raphael Larose, ha battuto per kot al 4° round Carlos Pena della Repubblica Dominicana.

 

BAD BOYS

GOOD BOYS

Naseem Hamed, potrà uscire di prigione  dopo aver scontato 16 settimane della sentenza di condanna (15 mesi…) per condotta pericolosa. Il pugile verrà integrato piano piano nella società “civile” mediante un programma statale che si chiama Home Detention Curfew; che prevede l’utilizzo di un braccialetto al polso che segnala gli spostamenti del detenuto. Hamed inoltre dovrà trascorrere non meno di 12 ore al giorno in  casa (la giusta condanna per uno stakanovista del lavoro…non certo per un campione esuberante come Hamed).

George Foreman si dedicherà alle corse  automobilistiche e precisamente alla formula Indy Race League (la concorrente delle Champ Car della formula Indy Car e Indy Pro Series…). George ha intenzione di mettere su un team con la collaborazione dei fratelli Andreetti. “Voglio vincere! A me piace vincere (…a qualcuno dispiace?)!  Forse non mi vedrete più su un ring, ma ai bordi di una pista!”. Come suol dirsi, dalle “grigliate” ( Foreman reclamizza alcuni  “manicaretti”…) …alle “griglie” di partenza!

Henry Maske ha confessato che vista la  cifra che gli hanno offerto (3 milionio di euro…), non ha potuto non accettare d’incontrare a 42 anni , l’americano Virgil Hill il 31 Marzo del 2007 all’Olymphialle di Monaco di Baviera. Qualcuno di buona memoria forse ricorderà l’americano più volte campione del mondo da professionista, giovane dilettante della squadra USA alla Coppa del Mondo di Roma

 

Andiamo in Argentina, dove la sconfitta della squadra di calcio nazionale, ha riversato l’interesse sul pugilato che ha fatto combattere tutti i più promettenti “gauchos” della boxe pampas! Cominciamo da Lucas Martin Matthysse (23 anni, 15 vittorie di cui 14 prima del limite),  fratello del “Terribile”, che a Buenos Aires ha battuto (tanto per non smentirsi nei confronti del fratello …) per ko al 2°  round Justo Evangelista Martinez. Lucas è al 7° posto nelle classifiche argentine.

A Santa Cruz di scena il superwelter Roberto Hernan Reuque (28 anni, 25 vittorie, numero 3 delle classifiche argentine), che ha battuto ai punti in 8 rounds Gustavo Fabuan Ibanez.

Nel club Paranà di Puerto San Martin, nella provincia di Santa Fè, il figlio della “Frusta”, Martin Coggi, ha ottenuto il suo 8° successo, battendo per kot al 2° round Juan Marcelo Jimenez detto il “Toro”.la fine un po’ prematuramente decretata dall’arbitro, ha visto Coggi tempestare di colpi Jmenez, che però  non sembrava in grande difficoltà. Bellissimo nella stessa serata per intensità agonistica il match tra il superwelter Nestor Battaglia (3 vittorie) ed il locale Claudio Alberto Solis. Ancora una volta l’arbitro (Alfredo Narvaez), stava rovinando il match, non permettendo a Battaglia di “recuperare” gli effetti di una terribile testata al naso infertagli da Solis, senza neanche rilevare l’evidente fallo. Nel secondo round, entrambi i pugili subiscono duri colpi e vengono contati (…”ambos visitaron la lona…” “ entrambi visitarono la luna” come dicono da queste parti!). Tutto faceva pensare ad una vittoria di Solis, quando un destraccio di Battaglia faceva un’altra volta “visitare la luna” al pugile locale che veniva poi salvato dai secondi che lanciavano l’asciugamano. Anche il “tucumano” Luis Carlos Abregù , peso welte (8° nelle classifiche nazionali) , ha combattuto, battendo per kot al 6° round il più pesante (3,200 kg. in più …) uruguagio Rodrigo Pias Il match si è svolto a Buenos Aires ed ha visto Abregù in imbarazzo con un avversario molto falloso a cui il permissivo arbitro Jorge Basile ha concesso un po’ troppo! Finalmente Abregù ha trovato la distanza per piazzare i suoi colpi nel 5° round e nell’intervallo i secondi dell’uruguagio hanno “ritirato” il loro “cabrones”  dalla gara! A Laferrere vicino Buenos Aires, l’imbattuto peso mosca Santiago Acosta (10 vittorie ed un pari), ha vinto la corona sudamericana battendo con  decisione unanime ai punti in 12 rounds Raul Medina. Si è trattato di un match molto equilibrato con i due pugili che hanno avuto i loro “momenti” . Acosta ha fatto la differenza nel 9° round, quando ha messo a terra per un attimo il rivale. Acosta ha cercato di far sentire i suoi colpi al rivale, con il quale aveva pareggiato a febbraio, ma Medina si è ben difeso ed ha contrattaccato a sua volta. Medina che è comunque rimsto campione argentino ha reclamato per il verdetto proponendo un nuovo match.

 

Il mediomassimo brasiliano Peter Venancio (44 vittorie, 9 sconfitte ed un pari), ex sfidante al titolo WBA dei pesi medi e corrente  campione federlatino della WBC, riesce ancora a vincere alla bella età di 42 anni. Dopo un anno d’inattività (nonostante ciò,  la WBC lo piazza al 9° posto…boh!) Venancio ha messo ko al 6° round  il connazionale Eduardo Franca a Braganca nello stato Paulista. In questa riunione ha combattuto Raphael Zumbano che è il nipote della leggenda brasiliana Eder Jofre “El Gallo de Oro”. Jofre era un “vegetariano” e questo gli consentiva di “combattere” con il suo più grande avversario…il peso. Il nipote sicuramente non segue la stessa “dieta”, perché è un …peso massimo.   Raphel ha però ereditato qualcosa della potenza di Eder, perché ha messo ko Carlos Petelin in due rounds.  Attualmente il nipote del  “cotanto” ha un record di 7 vittorie ed un pari. Seguite pure con interesse  il picchiatore peso medio Josival Teixeira (9 vittorie di cui 7 prima del limite), che ha messo  ko in un solo round Samir Barbosa …solitamente duro e resistente! Tanto per rimanere in Brasile vi diciamo che il popolare Acelino “Popo” Freitas  è diventato organizzatore. La sua prima uscita (nella veste organizzativa…) a Lauro de Freitas, con il peso medio Luciano Silva (8 vittorie ed una sconfitta).  

 

A proposito di Luna e di visitatori, non so se sapete che Neil Armstrong quando tornò a terra dopo la sua “passeggiata” lunare, lanciò uno “strano” augurio nella conferenza stampa dedicata ai giornalisti. Il nostro Neil  finita la conferenza ufficiale…disse : “ Ora tocca a lei sig. Protinsky , buona fortuna!”. Per anni i “media” si chiesero chi fosse questo misterioso Protinsky e pensavano ad un collega astronauta russo o ad uno scienziato dell’Est. Dopo circa 25 anni,  interrogato sul misterioso “Protinsky”, Armstrong  finalmente parlò: ” Visto che sono passati tanti anni, finalmente posso svelarvi il segreto. Quando ero ragazzo, mentre giocavo con  la mia palla di baseball, la feci finire nel giardino dei miei vicini… i signori Protinsky. Andai a recuperarla e sentii che i vicini discutevano tra loro e udii la signora Protinsky che diceva  ironica al marito : “Ti farò quella “particolare” prestazione sessuale (quella che a Bologna chiamano…vabbè avete capito!)  …. solo se il figlio dei vicini camminerà  sulla luna!”.  Che “sporcacciun” quel  Protinsky. Ma ricordate …“mai dire mai!”. 

Velocissime … velicissime…velocissime…velocissime…velocissime…velocissime…velocissime…velocissime…velocissime…

 

 

 In Colombia, a Barranquilla, il supermedio Dionisio Miranda Asprilla (24anni, 13 vittorie di cui 12 prima del limite, 2 pari e due sconfitte, alto 1.86) ha messo ko al 1° round Jairo Ortiz. Nella stessa serata seconda vittoria per il figlio di “Kid Pambele”, antonio Cervantes junior che ha battuto per kot al 2° round Rafael Esguerra. L’esordio di Antonio Cervantes junior era avvenuto a metà agosto contro Jancio Jimenez finito ko al 1° round.

Ancora una vittoria per il peso medio messicano Alfredo Angulo (24 anni e 5 vittorie), ex componente della nazionale messicana, che a Medicali ha battuto a Raymundo Valenzuela per ko al 2° round!

 

Se ne è “andato” anche l’australiano Vic Patrick, ex campione nazionale  dei leggeri e dei welters, che è stato  anche uno dei migliori arbitri australiani di tutti i tempi! Anche per lui una preghiera.

 

Sono apparsi entrambi in splendida condizione i due “Peterson Brothers” (I Fratelli Peterson), nella riunione svoltasi al Par-a –Dice Casinò di East Peoria nell’Illinois.  Anthony (20 vittorie), il “picchiatore” della famiglia,  ha controllato con i suoi ficcanti jabs Armando Cordoba, vincendo nettamente ai punti in 6 rounds. Invece  Lamont (18 vittorie) , il “tecnico”, è apparso  in forma smagliante  chiudendo con un terribile colpo al corpo nel 7° round,  il confronto che lo vedeva opposto al coriaceo e forte messicano Omar Bernal

 

 

.Il peso supergallo norvegese Reidar Walstad (29 anni, 13  vittorie, una sconfitta ed un pari), ha battuto ad Oulu in Finlandia l’estone Sergey Tasimov per kot al 4° round. Walstad è figlio di un ex arbitro internazionale dei dilettanti che gli  fa anche d organizzatore e manager. Solo il  pugilato professionistico  in Norvegia (così come in Svezia…)  è vietato dalle autorità governative,  ma il padre del ragazzo (un grande e convinto appassionato!)  ha fatto svolgere gran parte dell’attività dilettantistica del figlio in Inghilterra!

 

A Birmingham, Wayne Elcock, dopo aver rischiato di perdere il match per una ferita subita nel corso del 5° round,  del combattimento che lo vedeva opposto allo scozzese Vinnie Baldassarra, ha chiuso il match con un colpo allo stomaco nel corso del 6° round, conquistando il titolo internazionale della WBF. In un altro match, vittoria impressionante per il peso medio di origine italiana Cello Renda, che ha impiegato solo 37 secondi per annientare Hamed Jamali

 

A Sulmona, il pesomedio Lorenzo Di Giacomo (28 anni, 33 vittorie, 2 sconfitte ed un pari), ha battuto ai punti in 6 rounds il rumeno Pavel Florin. Nei pesi leggeri Tiberiu Ciubotaru (4 vittorie), ha battuto il connazionale Eugen Stan ai punti in 6 rounds. Nei superwelters, andrea Sansoni ha battuto il rumeno Gheorghe Dan ai punti in 6 rounds.

 

Continua a ben impressionare nella suo arcipelago dorato, il  supermedio Kirt Sinnette che a Trinidad and Tobago ha messo ko al 1° round Winston Pompey.  Sinnette è uno dei pochi pugili dell’isola ed è molto seguito da un  “colorito” e musicale tifo di sostenitori e sostenitrici.

 

 Sul ring di Pianezza , Cristian De Martinis (18 vittorie), ha conquistato il titolo intercontinentale dei pesi welters, battendo con verdetto unanime il brasiliano Luis Do Santos ai punti in 12 rounds. L’italiano più alto e mobile, si è limitato a controllare il match nella prima parte del combattimento. Il brasiliano è però apparso elemento coriaceo e dotato di una certa efficacia nei colpi.  Il cambio di ritmo dell’italiano ha fatto chiaramente pendere la bilancia dalla sua parte nella seconda metà della gara. Un po’ di  preoccupazione si è avuta quando l’italiano ha rimediato una ferita  nel 10° round che l’ha innervosito. Nei pesi superwelters, il 30enne argentino Juan Mauricio Marino  ha battuto il rumeno Mihai Caciula ai punti in 6 rounds. Nei superwelters, il 25enne Giuseppe Langella (5 vittorie ed una sconfitta) ha battuto il piemontese Stefano Votano sempre ai punti in 6 rounds e nei pesi medi, l’aretino Adriano Nicchi (26 anni e 3 vittorie) ha battuto per kot al 2° round il rumeno Petre Sorin.

 

Si sono svolti a Varsavia , i Campionati Europei Femminili di pugilato .  Vasta la partecipazione con 126 atlete in ragione di 22 nazioni . La rappresentativa italiana che affrontava il primo importante impegno senza la “ colonna ” Foto A.R.rappresentata da Simona Galassi ( e’ passata  professionista con  la OPI 2000 di Cerchi , presentandosi con un biglietto da visita fatto di  86 vittorie ed una sconfitta… peraltro controversa !). Permetteteci da sportivi di rivolgere un grande ringraziamento ed apprezzamento  a questa atleta che e’ stata e sempre sara’ un esempio dentro e fuori dal ring ! L’Italia raccoglie con 4 atlete due bronzi che non sono assolutamente da disprezzare . Il primo arriva nei 46kg con Valeria Calabrese che dopo aver battuto nei quarti l’ukraina Stakun , incappa in semifinale nella rumena Steluta Duta . Il match vale una finale e solo le scorrettezze della Duta ( ha subito due richiami… ) riescono a contenere il ritorno dell’italiana . Una bella prova che lascia ben sperare per il futuro .  Altra medaglia arriva per merito di Valeria Imbrogno nei 50 kg.  La nostra “ portacolori ” , quasi una debuttante a livello internazionale , supera  l’ukraina Rozkhova per 23 a 13 e   l’ungherese Erika Marton . In finale affronta l’avversaria “ storica ” della Galassi, la russa Viktoria Usachenko ( a cui non sembra vero dall’essere uscita dall’incubo “ Simona ” … ) , che sfoga finalmente tutta  la sua “ repressione ” ,  vincendo per Foto Andrzej Raniszewskioutscore al 2° round .  Buona comunque la prova della Imbrogna forse condizionata un po’ troppo dal “ nome ” della russa .  Sfortunata Laura Tosti ( 48 kg ) che si ritrova al primo match  con la campionessa russa Gladkova che la batte per outscore al 2° round . La russa ha poi vinto la finale con l’ungherese Monika Csik . Ed a proposito di outscore bisogna rilevare che con la “ prudenza ” si sta esagerando !  Foto A.R.Sono stati troppi i matches finiti per outscore circa il 47% del totale ! Una percentuale assurda per l’equilibrio che si e’ visto sul ring . Addirittura in alcuni casi , alcuni colpi sono entrati a … match finito .  Ci sembra davvero un po’ troppo .  Per finire con l’Italia c’e’ da segnalare la sconfitta ai punti ( 13 a 15 di Loredana Piazza nei 52 kg , per mano della francese Saliha Ouchen ( che vincerà l’argento… ) .   L’occidente femminile ha  consegnato nelle mani della norvegese Kari Jensen 54 kg. ( vincitrice in finale sulla polacca Michalczuck ) , dell’irlandese Katie Taylor 60 kg. ( sulla russa Chalaya per outscore al 2° round ! ) , della danese Vinni Skovgaard 63 kg ( vincitrice della russa Nemtsova ) ed alla francese Aya Cissoko 66kg ( che ha battuto in finale l’ukraina Kozlan per 27 a 9 ) tre medaglie d’oro , mentre alle turche Erkoc e Kaya ( vincitrice della francese Saliha Ouchen )  sono andati gli ori nei 50 e 52 kg..  I polacchi hanno preso l’oro negli 80 kg con Beata Malek che ha battuto in finale la russa Ibvanova er 30 a 7 . Anche all’Ungheria e’ andata un oro con Maria Kovacs vincitrice della turca Yerali  negli 86kg . Quattro medaglie hanno raccattato le russe con la gia’ citata Gladkova nei 48 kg , la Karpacheva nei 57 kg. ( vincitrice per outscore della svizzera Dina Burger ) , la Slavinskaya nei 70 kg ( vincitrice dell’israeliana-russa Oustramova ) , e la Yavorskaya nei 75 kg.. Mentre della rumena Duta nei 46 kg vincitrice della polacca Pekalska , vi avevamo gia’ parlato . 

Un  torneo che ad ogni edizione diventa sempre piu’ interessante e tecnicamente piu’ evoluto .  

 

E ’ iniziata la “ bagarre ” e come i corridori di una corsa ciclistica… i concorrenti  cominciano a  “ piazzarsi ” International Amateur Boxing Associationper il rush finale . La corsa e’ iniziata  alle ambite poltrone AIBA ! In realta’ a prescindere da quello che dice o quello che vorrebbero  farci credere gli  “ esperti ” nostrani… i posti che veramente contano sono solo quelli del  Presidente e del  Segretario ( nello stesso ordine… ) ! Gli altri posti  infatti ,  faranno sicuramente molto “ prestigio ” e molto “ fumo ” … ma sostanzialmente di fronte a queste due soggetti , contano poco ! Tanto per darvi un’idea , recentemente ai campionati mondiali cadetti svoltisi a Istanbul , un importante personaggio con tanto di “ importante carica ” , si e’ accorto che qualcosa non funzionava in una giuria e che i c’erano stati i famosi “ segni ” tra i giudici . Quella dei  “ segni ”  e’  una delle  passioni di un nostro “ Eroe ” che e’ convinto di scoprire i complotti… a bordo ring  ( anche se lui sa benissimo che si organizzano  nelle camere d’albergo ! ) . Scusate la parentesi ma ogni tanto bisogna “ ricordare ” a qualcuno….  i livelli d’ipocrisia raggiunti .  Ma continuiamo il racconto . Dicevamo che l’importante personaggio si e’ accorto che qualcosa non andava ed ha chiesto la sospensione dei giudici ed il cambio del verdetto ! A dire il vero , leggendo i nomi dei colpevoli , sembravano piu’ dei  “ ladri di galline ” , ma questo non li giustifica e… la sospensione ci sta tutta . Il cambio di verdetto purtroppo non si puo’ ottenere , perché se non viene provata con  prove tangibile la malafede ( una cosa che qualcuno proprio non vuol capire… ) o se non viene acclarata l’incompetenza tecnica… c’e’ poco da fare . Il verdetto non si cambia ! Lo dicono il regolamento ( di cui si parla tanta e con cui si “ bazzica ” poco… ) e lo dice anche il buon senso ( che addirittura … latita ! ) . Ecco quindi che il Padre – Padrone dell’AIBA ( quello con la  “ carica ”  buona… ) ha deciso nel senso che dicevamo noi  ed il nostro  importante personaggio con la   “ carica ” e l’ “ incarico ” si e’ offeso e  “ risentito ” si e’ dimesso … dall’incarico . Ma torniamo alla bagarre con  il  “ Cinese ” che  si lamenta perche’ prima tutti lo “ vogliono ” e poi … vanno da  Papa’ Chowdry  , con tanto di lettera e firme ,  a gridargli il proprio …” amore ” .  “ Qualcuno ”  ha negato l’evidenza , ma il “ Cinese ” ha tirato fuori nomi et cognomi ed ha passato l’elenco al suo potente  “ Sponsor ” che ha chiamato gli altri “ sponsorini ”  ! Tirata d’orecchi ed ultimo avviso: …. L’uscita e’ da quella parte ! Curiosando tra i nomi di quelli che avevano detto “ Je te vojo bene assaje ”  al pakistano , troviamo i piu’  maltrattati… quelli che strillavano  piu’  degli altri ( 22 nazioni europee tra cui molte occidentali …  ci siamo ! ) . Ohibò ! ( Diciamo noi , sperando che “ OIBO’  “non diventi … una sigla mondiale pugilistica professionistica… )

Ma allora ha ragione il  “ Cinese ” siamo proprio inaffidabili ?  “ Non ho firmato io ” ! Possibile ? Ma quando uno firma al posto di un altro… non dovrebbe chiedergli il permesso?  Poverini … ancora una volta hanno “ ca - r – pito ” la fiducia di qualcunoMa noi abbiamo “ intuito ”  ed abbiamo capito , voi  ve  la prendete  sempre con i  “ poveracci ” e… non toccate mai gli  “ addetti ai favori ” ! 

Si avete  proprio ragione , bisogna essere “ retti …li  “  in questo “mondo ” e dare il  “ buon esempio ”… grazie , ma non fumo !    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ridiamo sopra …forse.

 

Rivolgiamo uno dei nostri appelli inascoltati! Gennarino ha fondato l’associazione di volontariato  “Belle Donne Ninfomani” . Qualora alcune rappresentanti del gentil sesso si trovassero in quelle “penose”  condizioni,   possono contare sulla struttura di Gennarino a …supporto. A patto però (aggiungiamo noi…) che abbiano  pazienza e… miti pretese.

 

Non siamo dei gran cattolici, ma una piccola “preghierina” ogni sera la facciamo :  Signore, rendi ridicoli i nostri nemici ! Non ci crederete, ma  ci ha  fatto sempre la grazia…

 

Si fanno molte polemiche per i recenti “frizzi” con i mussulmani, ma nessuno riesce a vedere gli sforzi che  questi “poveretti” fanno per integrarsi nella cultura occidentale. Al loro Paese infatti non si azzarderebbero mai a violentare una donna o ad ubriacarsi…

 

Ci ha telefonato l’esimio professore Abbiijeeev che ci ha redarguito perché lo trattiamo sempre male. Ci ha anche detto che s’interessa alla nostra cultura , specialmente alla narrativa. Ci ha confessato di aver letto un romanzo avvincente che vede l’interprete iniziale, un  “Abate” diventare dopo diverse peripezie …uno “Zuzzurellone”. Il titolo? …Ah si! Ha detto che si chiama …”Dizionario”.  Bella trama…come le sue.  

 

Pronto sto organizzando una riunione , mi mandate un arbitro ?

Guardi al momento c’e’ penuria !

Perfetto….” penuria” va benissimo .

 

Ciao a tutti alla prossima da

quelli delle…  news


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