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Fefe’ & Coco’

Boxemaccheroni

 

Il mitico Gennarino

L’imbattuto peso welter americano Paul “The Punisher” Williams  (31 vittorie di cui 23 prima del limite), ha destato grande impressione nel  battere in 4 rounds l’ex doppio campione mondiale Shamba Mitchell (57 vittorie e 6 sconfitte). Si è trattato di paul williamsun match tra due mancini che ha visto Williams mettere a terra Mitchell già nel 3° round e poi rispedirlo al tappeto per ben 3 volte nella  quarta ripresa.  Il prossimo impegno di Williams dovrebbe essere contro il campione del mondo Antonio Margarito (…ammesso che Margarito abbia voglia d’incontrarlo!). Nei pesi massimi, un elemento da seguire è Chris Arreola (17 vittorie di cui 15 per ko!), che ha battuto per kot al 4° round il cubano Damian Norris (8 vittorie e 2 sconfitte). Nel primo round Arreola più grosso fisicamente ma più lento a carburare, veniva superato dalla superiore velocità di Norris (è stato bronzo mondiale nei medi da dilettante…). Anzi nel secondo round Norris otteneva anche qualche vistoso successo (ha fatto traballare Arreola…) ed assumendo un atteggiamento spavaldo lo ha (all’inizio del 3° round…) invitato sorridendo a “farsi avanti”. Invito raccolto con troppo “calore” da Arreola, se è vero che nel round successivo, nel corso di un severo e serrato scambio testa a testa,  il cubano è finito a faccia in giù al tappeto. Norris si è coraggiosamente messo in piedi, ma ormai Arreola aveva fiutato la “preda” e dopo alcuni colpi pesanti che spedivano Norris nelle corde, l’arbitro sospendeva il match. Arreola ha mostrato di avere ancora qualcosa da imparare, ma calcolando che ha 25 anni ed è dotato di grande potenza, il futuro è tutto suo ! Nei massimi leggeri, Kelvin Davis (22 vittorie, 4 sconfitte e 2 pari),ex campione mondiale,  ha battuto per kot al 5° round Chris Thomas. Ancora pesi massimi con l’imbattuto Eddie “Troppo Veloce” Chambers (27 vittorie), che ha battuto Dominic Jenkins per arresto del combattimento da parte dell’arbitro al 5° round. Un finale sconcertante ed un’altra decisione cervellotica di Joe Nady che da un po’ di tempo non ne azzecca più una! I due pugili si stavano scambiano colpi su colpi in perfetto equilibrio… quando Nady è intervenuto!

 

Ancora pesi massimi di seconda fascia che premono per passare in “prima” a Temecula in California, con Damian “Bolo” Willis (21  vittorie ed un pari con 15 soluzioni prima del limite), che ha ottenuto il successo più prestigioso in carriera, battendo Cisse  Salif in 8 rounds. Abbastanza netto il vantaggio di Willis che viene supportato come co-manager dall’attore Denzell Washington (attore che impersonava “Hurricane” Carter nell’omonimo  film …)che ha fatto un tifo infernale per lui,dispensandogli i “suggerimenti” mentre correva  tutto agitato  intorno al ring! Nei pesi medi Enrique Ornelas (25 vittorie e 2 sconfitte), ha impiegato meno di un round per “sbarazzarsi” di Raul Munoz.  Ornelas, dopo aver messo due volte al tappeto il rivale, è stato fermato dall’arbitro quando ha stretto nuovamente alle corde l’avversario per subissarlo di colpi. Deludente prestazione del peso leggero Hector Alatorre (13 vittorie), che con decisione controversa ha battuto ai punti in 4 rounds Carlos Arnoldo Cisneros. Chi non ha deluso,  sono stati i pesi medi Joaquin Marquez e Roderick Grajeda. Questi due si sono picchiati per 4 rounds in uno dei più bei match dell’anno su questa distanza. Hanno calcolato che si sono tirati l’un l’altro qualcosa come 110 colpi a ripresa e quando diciamo colpi intendiamo veramente i colpi. Hanno fatto “impallidire” uno come Kassim Ouma! Marquez (2 vittorie ed un pari)da dilettante vanta un successo su Andre Ward, il campione olimpico di Atene, poi ha avuto un “incidente di percorso” e si è fatto 7 anni in un penitenziario. Grajeda fino a 6 mesi fa  viveva per strada! Era uno dei milioni di “homeless” (senza casa) americani.

 

Il messicano Julio Cesar Chavez junior (27 vittorie ed un pari), tenendo fede al “comandamento” che lo impone… ha “onorato” il padre,   battendo Jermain White per kot al 4° round ed aggiudicandosi il cinturone dei giovani della WBC (che Boxemaccheroni ha svelato essere quello di “Cobrita Soto”… imprestato per l’occasione!). Il match si è svolto ad El Paso e l’epilogo si è avuto quando Chavez ha portato un gancio sinistro al corpo, facendolo seguire da un gancio destro al mento, che ha spedito White al tappeto. Questi si rialzava, ma faceva cenno all’arbitro di non voler  continuare. Un altro figliol “prodigio” come il superleggero  Jorge Paez Junior (10 vittorie) , si è invece accontentato di una decisione ai punti in  8 rounds, dopo aver messo ben 4 volte al tappeto il suo avversario, Armand Horn, nel corso del combattimento. “Ho solo 18 anni, posso apprendere il mio mestiere tranquillamente …” ha replicato a chi,storcendo la bocca, gli aveva fatto intendere di non essere soddisfatto del risultato. Nei pesi leggeri, il messicano di Culiacan, Ricardo Dominguez (14 vittorie ed una sconfitta), ha battuto per kot al 7° round Jorge Pimentel.si è trattato di un match molto combattuto con fasi alterne drammatiche e con Pimentel che è finito due volte al tappeto. In un’altra guerra, il peso gallo Francisco Arce (23 vittorie e 3 sconfitte),fratello di Jorge,  ha battuto per ko al 7° round Alejandro Moreno. Per finire , il peso massimo Carlos Barnett (6 vittorie), per la prima volta è giunto al limite delle riprese battendo ai punti in 6 rounds Dave Johnson.

 

Quando ci sono i messicani di scena, lo spettacolo non manca mai! All’Arena Coliseum di Monterrey in  Mexico, il campione dei  superpiuma Guadalupe Rosales (21 vittorie ed una sconfitta), ha battuto in un match spettacolare, Zid Zavaleta (10 vittorie , 2 sconfitte e 2 pari). Inizio veloce di Rosales che si aggiudica le prime 7 riprese con colpi veloci al corpo che mettono in difficoltà Zavaleta. Questi però si riprende bene ed anzi nell’ultimo round mette a sua volta in difficoltà Rosales che però aveva già accumulato sufficiente vantaggio.

 

 Sicuramente il peso massimo Vincent “Vinnie” Maddalone (27 vittorie con 19 soluzioni prima del limite e 3 sconfitte) è uno dei più eccitanti pesi massimi in circolazione (come afferma anche il suo manager-promoter Joey De Guardia…)ed anche stavolta non si è smentito, perché ha sostenuto e vinto un duro combattimento in 10 rounds con Jermell Barnes (un professore che insegna Scienze a Rochester…) al Conferences Center di Saratoga Springs nei pressi di New York. Si è trattato di un match molto combattuto (uno dei giudici aveva il pari…ed è quello che ha visto meglio!)  nel corso del quale i due pugili hanno mostrato grande determinazione. Sempre nei pesi massimi, nuova vittoria per l’irlandese di Chicago Malachy Farrell (15 vittorie di cui 12 prima del limite), che ha battuto Shannon Miller per kot al 5° round, chiudendo il match con un gancio sinistro,proprio sul finire del round. Ottima la decisione dell’arbitro Ricky Gonzalez, perché Miller non ne aveva più!

 

Sono bastati meno di sei minuti ad Evander Holyfield (43 anni, 39 vittorie, 8 sconfitte e 2 pari), per liberarsi della pratica Jeremy Bates (32 Holyfield anni, 21 vittorie, 12 sconfitte ed un pari). Il match si è svolto a Dallas davanti a più di 10.000 spettatori (Evander è u  n nome ancora di grosso richiamo per il pubblico!) e vedeva l’ex campione del mondo ritornare sul ring dopo circa 21 mesi di assenza!  L’arbitro è intervenuto nel 2° round a salvare l’agente assicurativo (è il lavoro di Bates quando non decide di salire sul ring!) che non replicava alle serie insistite di Holyfield. “Ho fatte cose che non pensavo di riuscire a fare nemmeno 5 anni fa!” ha dichiarato Holyfield attribuendo la cosa  alla sua abilità,  mentre forse il “problema” sta in chi (Bates ) gliele ha permesse… di fare! Evander conta di ritornare sul ring a novembre e di riunificate i titoli dei massimi entro il 2007. Come tutti i “nonnini”, Evander ha sempre voglia di raccontare …favole. Chi invece non sembra credere alle “favole” è il promettente peso welter Julio Cesar Garcia (19 anni! 38 vittorie e 2 sconfitte con 31 ko ), che anche stavolta non ha smentito tutto il bene che si dice di lui, travolgendo in modo “pirotecnico” il veterano Alfonso Sanchez (20 vittorie,  4 sconfitte ed un pari), facendolo finire a gambe all’aria nel 2° round! Da segnalare anche la vittoria del superleggero Chad Aquino (8 vittorie ed un pari), che è stato un buon dilettante. Aquino ha battuto per kot al 2° round Tomondre King.

 

A Secunda in Sudafrica, il superleggero Samuel Malinga (18 vittorie, 4 sconfitte e 2 pari), ha conservato il titolo nazionale battendo il  connazionale Lawrence Ngobeni per kot al 12° round. Malinga ha dominato il confronto, spedendo al tappeto l’avversario nel 2° round con un diretto destro al volto. Ngobeni ha cercato di mischiare le “carte “ al rivale, cambiando guardia, ma dal 7° round, il campione ha ingranato la marcia e nell’11° round lo ha rispedito al tappeto,mentre il gong giungeva opportunamente a proposito per “salvarlo”. Ma Ngobeni non aveva “recuperato” ed al primo scambio l’arbitro gli ha evitato altre “punizioni”.

 

Un’altra bella impressione l’ha fatta il peso mosca Giovanni Segura (15 vuittorie ed un pari) che in quel di Pasadena ha battuto Jair   Jimenez per kot al 4° round, conquistando la cintura dell’IBA (…le “bretelle” erano finite!). Il mancino  Segura (la versione in “miniatura” di George Foreman…) non ha dato tregua all’avversario fin dall’inizio, mettendolo a “terra” nel 3° e 4° round finchè l’arbitro non ha fermato il match quando mancavano un paio di secondi alla fine del round. Gradito “ritorno” nei pesi medi di Jesus “El Martillo” Gonzales (18 vittorie ed una sconfitta), che dopo la prima sconfitta si era ritirato per “riflettere”. Dopo un anno di assenza, ha battuto ai punti in 6 rounds Fernando Vela vincendo tutte le riprese! Gonzales è stato un ottimo dilettante (bronzo ai mondiali juniores). Battaglia selvaggia con continui testa a testa tra l’imbattuto Mike Alvarado (14 vittorie) ed il brasiliano  Edvan Barros,al limite dei superleggeri,  con Alvarado  che si aggiudica con un buon margine gli 8 rounds.

 

A Corona in California, brillante esibizione delle loro qualità per il superleggero Timothy Bradley (15 vittorie) e per il peso leggero Jose  Lopez (17 vittorie e 2 sconfitte). Bradley ha conservato la sua corona “giovani” della WBC, quando i secondi di Martin Ramirez lo hanno trattenuto all’angolo nel 5° round, per una vasta ferita. Lopez ha invece battuto per kot al 7° round Anthony Martinez. Davvero curioso l’infortunio patito da Martinez,  colpito al polso da un colpo di Lopez è costretto ad abbandonare dolorante e dopo aver messo a terra un ginocchio.  Nei supermosca, Manuel Roman (9 vittorie) ha battuto ai punti in 6 rounds Jesus Valadez .

 

A Tampa , il peso medio brasiliano Cleiton Conceicao (10 vittorie, 2 sconfitte e due pari), proprio nel 10°  round ha messo al tappeto Dante Craig (17 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), ex olimpico di Sydney, riuscendo ad impattare un match che lo stava vedendo in svantaggio.  Conceicao ha anche subito un richiamo per un colpo basso. Nei supermedi Laujan Simon (15 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto con decisione controversa Lavan Easley in 8 rounds. Più che un imbattuto, Lajuan sembra uno che non deve essere battuto! Infatti questo pugile,  per una serie di circostanze fortunose riesce sempre a convincere almeno due giudici che non ha perso! Nei pesi massimi, continua a collezionare “vittime”, Travis Walker (20 vittorie ed un parui), ma ancora una volta continua a rimandare gli esami. Anche stavolta questo Andrew Greeley, battuto ai punti in 10 rounds,  non era altro… che un modesto collaudatore.

 

 

Ruben “Siru” Acosta (12 vittorie, una sconfitta e 4 pari)  è il nuovo campione sudamericano dei supermedi, dopo aver battuto ai punti in 12  rounds al Club Adelante di Reconquista vicino Santa Fè,  Nestor “La Giraffa” Casanova (18 vittorie e 9 sconfitte). Acosta è stato avvantaggiato dalla tattica suicida di Casanova,che pur essendo più alto (non a caso lo chiamano la Giraffa…) non ha mai fatto valere il suo allungo. Nel 4° round Casanova è finito al tappeto su un corto destro ed ha visitato nuovamente il tappeto anche nel 10° round. Nel 4° round  Acosta ha subito un richiamo per colpo dietro la nuca!  Un anno fa i due si erano incontrati ed anche allora Acosta aveva vinto ai punti. Ancora supermedi con l’uruguayano Noè Tullio Gonzalez (190 vittorie), che ha messo ko nel 6° round Josè Emilio Mazurier, che rientrava dopo un’assenza di 4 anni. Sorpresa nei pesi gallo, con il campione argentino Damian Marchiano, battuto per ko in soli 69 secondi da Josè Luis Ferreyra, un “poco quotato” connazionale dotato di pugno…e si è visto!

A Puertorico, nel Juan Pachin Vincens Auditorium di Ponce, il promettente peso piuma Mario Santiago (16 vittorie di cui 11 prima del limite),  ha difeso il suo titolo WBC del Centroamerica e Caraibi, distruggendo in 4 rounds il colombiano Andrei Ledesma. Già nel 1° round, Ledesma è finito al tappeto dopo un colpo incrociato. Nel secondo Santiago attacca e Ledesma traballa più di una volta e sul finire del terzo,  ancora al tappeto il colombiano.  Nel 4° round, dopo l’ennesimo atterramento, l’arbitro chiude il match! Nei pesi mosca Josè Carita Lopez (33 vittorie, 7 sconfitte ed un pari), ha difeso il titolo Latinos della WBC, battendo Kermin Guardia (35 vittorie e 6 sconfitte) con una netta vittoria ai punti in 10 rounds. Nei pesi  “paglia” , devastante ko in 3 rounds di Omar “Pastor” Soto che fulmina Luis Ramos. Per una vasta ferita alla bocca, sospeso il match al 5° round  e vittoria per Francisco Ginorio, sul promettente ed imbattuto William “Chino” Correa  (6 vittorie ed una sconfitta). Un ex componente del team dilettanti portoricano Cesa Seda junior (4 vittorie),ha battuto per kot al 1° round Wesley Lopez, spedito tre volte al tappeto.

 

Nella tradizionale riunione di ferragosto di San Mango d’Aquino, il peso mosca Giuseppe Laganà (17 vittorie, 9 scofitte ed un pari), non ce   l’ha fatta a conquistare il titolo IBF internazionale davanti ai suoi corregionali.  Il motivatissimo argentino Sergio Carlos Santillan (22 vittorie, 7 sconfitte e 3 pari) e un attimo di “distrazione”  dello stesso Laganà,  hanno impedito di cogliere il successo. Nel secondo round, Santillan raccoglie l’invito del suo angolo ( “appena parte di destro mettigli  subito il tuo…”) e mette al al tappeto il calabrese proprio con un “maligno” destro. Laganà si rialza ma ormai la “frittata” è fatta e durante il “pressing” dell’argentino (con Laganà in difficoltà…), c’è l’intervento dell’arbitro Luigi Muratore che sospende il combattimento, poco prima della fine del round.  Ci pensa il peso medio Fabio Leggieri (4 vittorie, un pari ed una sconfitta), a riportare l’Italia in parità nel doppio confronto con l’Argentina, battendo ai punti in 6 rounds Juan Mauricio Marino (11 vittorie, 16 sconfitte e 2 pari). 

 

A  Yokohama in Giappone, il 17enne supermosca  Daiki Kameda (5 vittorie), fratello del campione WBA Koki Kameda,  ha battuto il  campione indonesiano Wildo Paes per kot al 1° round, dopo averlo messo per due volte al tappeto. Kameda ha colpito una prima volta Paes alla tempia mettendolo al tappeto, l’indonesiano si rialzava, ma veniva di nuovo investito da pesanti combinazioni di Daiki e l’arbitro Fukuchi lo dichiarava out. Come consuetudine dopo le sue vittorie per ko, Daiki ha intonato… una canzone (ha una bella voce….o almeno  così pensano  i giapponesi!). Prima del match, un giornale scandalistico il “Daily Gendai” aveva erroneamente pubblicato che Paes non era il campione indonesiano.  

Il peso leggero georgiano residente negli USA Koba Gogoladze (20 vittorie ed una sconfitta), ha battuto per kot all’9° round Fred Neal in un match svoltosi a Dover nel Delaware. Nel 9° round Gogoladze attacca violentemente il rivale e lo mette due volte al tappeto. Quando Neal finisce nuovamente a terra per la terza volta,  l’arbitro non inizia nemmeno il conteggio e decreta lo “stop”. Nei supermedi, Richard Stewart fratello più vecchio e più grosso di Mike “No Joke “Stewart, ha battuto ai punti in 4 rounds con decisione unanime e netta, Cameron Bright di Filadelfia. Se Mike… “No Joke”  neanche questo Stewart  scherza!

 

Oscar Chauke  ha vinto il titolo sudafricano dei pesi supergallo, battendo Mzykayise Mchasi per kot al 10°round all’Orient Theatre in East   London. Mchasi è finito due volte al tappeto nel corso del primo round ed è riuscito a terminare il round tirando fuori un grande coraggio e “legando”. Nei rounds successivi,  Mchasi,  ha impegnato di più il rivale, ma per avvicinarsi al più alto avversario, ha dovuto pagare uno scotto troppo pesante.  Nel 10° round, quando Mchasi era rientrato nel match, la sua guardia sempre troppo aperta, lo ha nuovamente tradito e Chauke (che era un sostituto dell’ultima ora…), ha costretto l’arbitro ad intervenire definitivamente. Sempre in Sudafrica, ma  a Johannesburg, il peso medio Kgotso Motau, che ha rappresentato il suo Paese ad Atene 2004, ha conquistato il vacante titolo nazionale battendo per kot all’11° round il connazionale Simon Mokoena. Il mancino ed alto Motau,molto dotato in  potenza, ha subito iniziato a scagliare le sue bombe su Mokoena e come nelle precedenti occasioni (otto), i sui tifosi , dopo l’atterramento subito dal suo avversario nel 2° round, pensavano di assistere ad uno dei suoi repentini successi; ma Mokoena ha resistito strenuamente prima di finire nuovamente e definitivamente al tappeto nell’11° round. 

 

Finalmente Norman Schuster (26 anni, 10 vittorie ed una sconfitta), ha fornito una brillante prestazione, battendo con decisione unanime ai  punti in 10 rounds il turco-tedesco Turgay Uzun per il titolo nazionale dei pesi welters.  Fin dall’inizio Schuster ha messo sotto pressione l’avversario, costringendolo ad arretrare in virtù del suo jab sinistro e del suo uppercut destro. Nel  9° round però Uzun riusciva a mettere al tappeto Schuster, anche se non era  più in grado  però di rimettere in discussione il verdetto. Permangono i limiti di potenza di Schuster che gli precludono almeno tra i professionisti certi traguardi. Nei supermedi, il 32enne Malik Dziarra (28 vittorie e 3 sconfitte), un bielorusso di “colore”, batteva per kot al 6° round il polacco Maciel Jankowski. Dopo un primo atterramento subito dal polacco nel corso del 5° round per un destro pesante; ancora un destro chiudeva la “partita” nel round successivo. Oliver Guttel (3 vittorie), peso welter di Leipzig (quella che noi italiani chiamiamo Lipsia…), ha dominato il confronto in 6 rounds con Pedro de Alesio. Per finire, vittoria del massimo leggero Serdar Sahin (7 vittorie), uno dei tanti turchi che vivono in Germania, che ha battuto ai punti in 6 rounds l’ungherese Janos Somogy. La riunione si è svolta ad Halle an der Saale.

 

La Spotlight Boxing ha organizzato una riunione con alcuni dei suoi “gioielli”, nella “Universum Gym” di Amburgo.  Il match clou era affidato al francese dell’Isle de la Reunion, Willy Blain (28 anni e 14 vittorie) che tentava la conquista della corona intercontinentale della WBO a spese  del panamense Juan Mosquera (22 vittorie, 5 sconfitte ed un pari). Mosquera si è mostrato più aggressivo

 all’inizio del match portando i colpi più pesanti. Blain era però abile ad evitare molti di essi ed a  contrattaccare con efficacia. Nel 10° round Mosquera riusciva a mettere al tappeto il francese che si rialzava chiaramente “scosso”, ma il panamense non riusciva ad approfittarne ed era Blain che nel 12° round dettava le “regole”. Un buon match con Blain miglior tecnico e più continuo che in definitiva ha maritato il verdetto. Nei pesi massimi, vittoria di Taras Bidenko (19 vittorie e 2 sconfitte)  nel derby tutto ucraino che l’ha visto prevalere per decisione a maggioranza su Alexyei Mazikin (9 vittorie).   Dopo un avvio molto equilibrato con i due troppo prudenti (solo Bidenko tentava qualcosa…), dal 4° round è Bidenko a prendere qualche iniziativa ed a vincere i pochi scambi sul troppo “statico” Mazikin.  Ennesima bella prestazione per il russo massimo leggero Aleksander Alekseev che ha demolito con potenti bordate al corpo la resistenza del muscolare ungherese Adrian Rijkai, finito tre volte a terra nel corso del 3° round. Vittoria anche per il peso massimo nigeriano Ghenga Olukun, ai punti in 6 rounds, che però ha usufruito di una “pausa” che gli ha concesso l’arbitro al 3° round, quando il lettone Mendauga Kulikauskas l’ha colpito al limite della cintura e l’arbitro vedendolo “sofferente” ha giudicato ( male…) il colpo basso. Continua a mietere “vittime” il peso massimo Dieter Roth che dopo aver messo due volte al tappeto Marek Orevsky, ha vinto solo ai punti in 6 rounds. Vedremo che succederà quando cominceranno gli avversari…”veri”. Buona anche la prova dell’ex campione mondiale nonchè medagliato olimpico, il kazako Gennady Golovkin, che dopo aver “massaggiato” il polacco Daniel Urbanski con colpi potenti, l’ha “tagliato” all’arcata sopraccigliare, costringendo il medico a fermarlo nell’intervallo tra il terzo e quarto round. Un'altra “vittima” sacrificale è stata offerta al promettente supermedio Edward Gutknecht, che ha impiegato meno di 4 minuti per “liquidare” il deprimente ceko Gabriel Botos. Quasi una finale da… “tuffi” quella  del connazionale di Botos, Tomas Marzek che è crollato fulminato su un uppercut di Sebastian Kober , ma che è “risuscitato” dopo il conteggio che lo dichiarava out!  Tutto in un  minuto ed otto secondi. Vedrete che finirà la “pacchia” anche in Germania, se continuano a propinare questi matches.

 

L’ex campione dei pesi gallo della WBC, il tailandese Veeraphol Nakornluang (53 vittorie, 3 sconfitte e due pari), ha destato ottima  impressione nel battere per kot al 3° round il tanzaniano Pascal Mhagama. Il match si è svolto a Pathumthani in Tailandia ed ha visto il tailandese inviare al tappeto l’avversario nel corso del 2° round ed anche all’inizio del 3° , cosa che ha costretto l’arbitro a fermare il match. Mhagama è giovane ed inesperto, metterlo di fronte ad un uomo come Veeraphol è una “leggerezza” imperdonabile, anche se il tailandese era reduce dalla sconfitta con il giapponese Hasegawa ! Nella stessa riunione, il n.2 mondiale nelle classifiche della WBC dei supergallo Napapol Kattisakchockchai (…o pozzino ammazzà  quant’è lungo sto nome!),  ha messo ko al 3° round Hussain Pazzi. Napapol ha un  record di 38 vittorie, di cui ben 34 prima del limite,  e 2 sconfitte.

 

A Narkonsawan nella locale base aeronautica, il peso paglia Oleydong Sithsamerchai (22 vittorie), ha conservato la sua corona WBC dei giovani, battendo con decisione unanime ai punti in 10 rounds il filippino Ryan Bito. Nei primi 5 rounds, il tailandese ha controllato il match boxando di rimessa, nell’8° round ha messo al tappeto il rivale e poi si è limitato a controllarlo fino al termine. Adesso il tailandese aspira alla corona del giapponese Eagle Kyowa. Bella vittoria anche per il peso paglia Pornsawan Por Pramook (16 vittorie di cui 12 prima del limite) , che ha nattemante battuto ai punti i 12 rounds il filippino ex sfidante al titolo IBF ed attuale campione WBE , Jun Arlos.

 

L’hanno chiamata “La Notte del Reality”,  la riunione organizzata all’Arco Arena di Sacramento in California e che ha visto in azione Sergio Mora (vincitore del “Contender One”), di Alfonso Gomez (semifinalista del “Contender One”) e Otis Griffin  (vincitore del “The Next Great  Champ).  Sergio Mora (19 vittorie), che aspira ad un incontro con Jermain Taylor, ha battuto ai punti in 10 rounds, l’alto (1.93!) eroe locale Eric Regan (26 vittorie e 3 sconfitte, 17 vittorie prima del limite). Si è trattato di un match molto vivace in cui Mora ha prevalso per la  velocità e per la superiore tecnica sulla rilevante potenza di Regan. Nei superwelters, Alfonso Gomez (15 vittorie, 3 sconfitte e due pari), ha battuto per kot all’8° round il competitivo Carson Jones (12 vittorie , 3 sconfitte ed un pari). Gomez ha mostrato grande aggressività per tutto il match riuscendo a “concretizzare” il tutto con un gancio nell’8° round, che ha costretto l’arbitro ad intervenire per fermare Jones. Ordinaria amministrazione per il mediomassimo Otis Griffin (14 vittorie, un pari e due sconfitte), che dopo aver messo a terra nel 3° round Nelson Zepeda (9 vittorie , 2 sconfitte ed un pari), ha controllato fino alla fine dei 6 rounds previsti il match. Zepeda con le sue lunghe leve è apparso più fluido nell’azione, ma Griffin ci ha messo più sostanza. Il futuro però sorride più a Zepeda che ha 20 anni che non a Griffin che ne ha 29!

 Esordio professionistico per il superleggero Leon Green vincitore del “Guanto d’oro di New York” di quest’anno e con 92 vittorie da dilettante. Green apparso piuttosto teso per il debutto ha comunque vinto ai punti in 4 rounds con Rigoberto Rangel.  Prima di salire sul ring, il superpiuma Jose Hernandez (6 vittorie), aveva detto del suo avversario Gabe Garcia : “Lo metto ko!”.  Effettivamente ha mantenuto la parola , perché nel 3° round, dopo aver messo al tappeto il suo avversario con un colpo al corpo, lo ha nuovamente messo al tappeto con una bella combinazione di colpi sia al corpo che al volto. I secondi di Garcia, vista  la “malaparata”, hanno lanciato l’asciugamano.

Bad Boys

Un altro “bad boy” è lo scozzese Scott Harrison, che ha anche chiuso il rapporto  con Frank Maloney il suo manager.  Era stato appena  rilasciato , che ha dovuto farci subito ritorno per un’altra accusa di rissa e lesioni.

Ron Siler dovrà tornare in prigione e scontare la pena che prima delle Olimpiadi di Atene, il giudice Nadel sospese per consentirgli di  partecipare alla grande competizione. “Ho fatto un’eccezione”,  disse il giudice in un’intervista rilasciata.”Ma se fino al 2008 non righerà dritto tornerà in prigione e si farà altri sei anni.”. Purtroppo il ragazzo che perse al secondo turno con l’uzbeko Tulashboy Doniyorov  e sul cui futuro era pronto a giurare Emanuele Steward, ha violato ben altre 8 volte la legge (per guida senza patente… ed è anche in attesa di un altro processo per violenza privata e possesso di cocaina). Purtroppo Siler segue la sorte di un altro ex olimpico originario dell’Ohio, l’argento di Sydney Ricardo Williams junior, che  uscirà di prigione nel febbraio del 2008 dopo aver scontato tre anni per “spaccio”di stupefacenti.

Anche il panamense Vicente “Loco” Mosquera , ex campione del mondo Vicente Mosqueradella WBA dei superpiuma (ha perso il titolo con il venezuelano Edwin Valero…), si è messo nei guai. Il pugile è indagato per la morte di Antonio Trejos, avvenuta il 3 settembre. Il suo manager Rogelio Espilo ha dichiarato di essere confidente che il pugile ne uscirà pulito.

Ci hanno lasciato. 

 Tommy Gray, un peso medio scozzese che risiedeva a Londra che collezionò 33 matches da professionista, tra il 69’ ed il 72’. E’ morto per cirrosi epatica (purtroppo “beveva” …) all’età di 56 anni. 

Morto anche l’ex campione dei pesi gallo del Sudafrica,  Mike Buttle di 57 anni. Buttle era inglese e si era  stabilito nel Sudafrica. E’ morto in un incidente d’auto a Randburg vicino Johannesburg.

Se n’ è andato anche Al Hostak “Lo Slavo Selvaggio”, aveva 90 anni  ed era il più vecchio campione del mondo vivente! Era nato a Minneapolis da genitori di origine ceka. Conquistò il titolo mondiale dei pesi medi battendo nel 1938 a Seattle davanti a circa 35.000 spettatori Fred Steele per ko al 1° round. Arbitrava un certo Jack Dempsey che disse che Hostak era il più veloce picchiatore  che avesse mai visto (la rivista TheRing, proprio di recente  lo classificava al 100° posto tra “quelli” più dotati di potenza…)! Difese il titolo nello stesso anno perdendo ai punti in 15 rounds con Solly Krieger di Brooklyn (venne “consolato” da Fred  Steele, subito dopo il verdetto…), ma lo riprese l’anno dopo mettendo ko in 4 rounds ed in rivincita, lo stesso Krieger ; per poi perderlo nel 1940 con la sua nemesi…Tony Zale! Perse tre volte con l’ “Uomo di Ferro”, come chiamavano Zale. Capitò in un periodo un po’ confuso con Mickey Walker che (non trovando avversari tra i medi…) aveva preferito i pesi massimi e Fred Apostoli  (campione di New York) e Gorilla Jones (autoproclamatosi)  che si fregiavano del suo stesso titolo (Hostak era il campione per la NBA…). Dopo la seconda guerra mondiale, finì la confusione ed il titolo fu assegnato ad un unico pugile : Tony Zale.

 

Chiacchiere.

Si è arreso Chuck Wepner, che ha rinunciato ai diritti sul personaggio Rocky per i quali aveva perseguito legalmente Sylvester Stallone,  accusato dall’ex avversario di Mohamed Alì  di essersi ispirato a lui per il personaggio…senza corrispondergli un corrispettivo in moneta. Malgrado la pretestuosa  e inconsistente richiesta (come hanno sancito i giudici di ben due distretti federali…), Chuck Wepner rimane sempre un gran simpaticone. Noi ricordiamo una sua memorabile battuta ad un arbitro che ritenendolo in difficoltà, gli si piazzò di fronte e mostrandogli la mano gli chiese :”Quante dita sono queste?”.    Il simpatico e presunto “intontito”  Wepner lo guardò con aria di sfida e gli rispose :”Perché, secondo te, quante dovrebbero essere?”.  Favolosooooo!

 

Prima scappano i buoi …poi si chiude la stalla e si brucia la casa! La federazione argentina “avvisata” dei casi di sostituzione di persona, avvenuti  in una recente riunione, ha deciso di sospendere in via cautelare la campionessa Carolina “Chapita” Gutierrez. Il problema di Chapita secondo la federazione argentina? Non aver riconosciuto che l’avversaria non era quella in programma. Quindi consigliamo vivamente i pugili argentini di chiedere i documenti ai rivali prima dei matches… e magari farsi portare l’album di famiglia con le foto di qunto erano bambini  o  le pagelle scolastiche degli ultimi 5 anni. Ma se poi volte stare tranquilli, allora fatevi invitare a casa loro per almeno un mese…Insomma la federazione scarica sull’atleta responsabilità di sua competenza.  Andando avanti così la colpa magari sarà degli spettatori …

 

Ma per qualche  “Bad Boys” che esce di “scena”, ecco che ce ne uno che vi rientra. Parliamo dell’ex campione della WBO dei pesi gallo Cruz Carvajal (26 vittorie, 13 sconfitte ed un pari)  che anche se non viene fuori dalla prigione è reduce comunque da una sospensione di 16  mesi per positività ai test dell’antidoping. Carvajal ha dispetto delle molte sconfitte ha un pugilato estremamente spettacolare e lo confermano le 22 vittorie per ko su 26 successi. Stavolta a Tijuana, e davanti al suo pubblico (circa 1500 spettatori…), ha battuto l’idolo locale Mike Martinez , offrendo il solito contributo emotivo. Inizialmente Carvajal doveva affrontare Ricardo “Chapo” Vargas, ma questi si è ferito durante una seduta di sparring e colui che l’ha ferito …Mike Martinez, ha preso il suo posto.  Appena iniziato il match Martinez avrà pensato di aver fatto bene a sostituire Vargas, perché i suoi colpi entravano con facilità nell’ “allegra” guardia di Carvajal, ma l’ex campione dopo lo sfogo iniziale del suo rivale mettendo a frutto l’esperienza, l’ ha messo a terra con un “devastante” gancio sinistro. Martinez si è rialzato, ma Carvajal ormai aveva il match in mano e nel secondo round su un altro poderoso destro, ha costretto l’arbitro a fermare Martinez. Sempre nel secondo round si è concluso il match di Juan Rivera, battuto con un conclusivo gancio sinistro da Juan Carlos Burgos (11 vittorie), nipote dell’ex campione dei mosca Victor. Ancora più sbrigativo il superleggero Pavel Miranda (11 vittorie ed un pari) , che alternando serie di colpi al corpo con altre alla testa, ha demolito in un sol round Benito Abel Ruiz.

 

Ha ritrovato la via del ring dopo due anni,  il peso massimo nigeriano Duncan Dokiwari (23 vittorie e 3 sconfitte), che a Junction City nel  Kansas ha battuto per kot al 2° round  Pat Smith, dopo averlo messo due volte a terra nel primo round ed altrettante volte nel secondo. Nei pesi superwelters, David Medina (12 vittorie ed una sconfitta), ha battuto Chris Overbay per kot al 2° round, dopo averlo messo a terra nel primo round con un corto gancio destro ed avercelo rispedito per ben due volte nel secondo. Nei supermedi Carlos De Leon junior (15 vittorie, una sconfitta e due pari), fresco reduce dalla “firma” con De La Hoya, ha battuto ai punti in 6 rounds Corey Budd.

 A Tunica, il massimo leggero Adam Richards (14 vittorie ed una sconfitta), ha battuto nettamente ai punti in 6 rounds Tipton Walker trascinando all’entusiasmo i mille spettatori tra cui spiccava Evander Holyfield di cui Adams è il principale sparring. Nei supermedi, Rowland Bryant (13 vittorie), ha impiegato solo un round per sbarazzarsi di Rico Cason. Nei mediomassimi, DeAndrey Abron (10 vittorie ed una sconfitta), ha messo definitivamente al tappeto con un  colpo al corpo Howard. Per finire da segnalare la vittoria “scientifica” del peso leggero Anthony Davis (22 vittorie e 2 sconfitte), che ha battuto Martin Robbins ai punti in 6 rounds.

 

Passiamo in Argentina, dove a Malargue vicino Mendoza, l’imbattuto campione dei minimosca della WBA Federlatina Juan Carlos  “Coton” Reveco (13 vittorie), ha battuto per ko al 6° round il nicaraguese Juan Francisco “The Rock” Centeno. Reveco ha chiuso il match con uno spettacolare colpo al fegato! Il match è stato molto combattuto ed equilibrato, con Reveco al tappeto nel 3° round per un gancio sinistro di Centeno e l’incredibile “sonno” o incompetenza dell’arbitro Jorge Basile che non l’ha rilevato come un knock down! Nella stessa serata, Daniel “Tatu” Brizuela        olimpico di Atene, ha colto il 4° successo, battendo Carlos Arce per ko al 1° round.

 

Nel Desert Diamond Casino di Tucson in Arizona, l’interessante peso welter Isha Smith (18 vittorie ed una sconfitta) , con tanto di barba  ispida ad ornargli il mento, ha facilmente disposto di Oscar Gonzales. Smith ha messo ben tre volte a terra nel 2° round l’avversario, obbligando l’arbitro, Bobby Ferrara ad intervenire e sospendere il match. Anche Isha Martin è stato protagonista del “Contender” (vinse un match molto combattuto con il danese Ahmed Kadder…).Nei superpiuma, sembrava tutto facile per Martin Honorio (22 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), che aveva messo due volte a terra nel 1° round ed una volta nel 3° il suo avversario,  Baudel Cardenas, ma questi coraggiosamente “rientrava” nel match ed a sua volta nel 4° round atterrava Honorio; che comunque si rialzava e riusciva a vincere il match ai punti in 10 rounds.

 

Fermi i big , dall’Australia arrivano solo la vittoria del superleggero Chris Mc Cullen (9 vittorie), che batte Brad Hemming ai punti in 10 rounds e cattura il vacante titolo nazionale. Il match si è svolto a Brisbane ed ha visto anche il peso leggero filippino Roberto Oyan battere a sorpresa il favorito australiano Mick Shaw (22 vittorie, 8 sconfitte ed un pari) per kot al 7°round e conquistare il titolo WBF. Decisamente positiva la settimana per i pugili filippini in Australia, perché anche a Bonnyrigg vicino Sydney, il picchiatore peso welter Ranee Ganoy (19 vittorie, 10 sconfitte e 2 pari), ha battuto per kot al 2° round l’australiano Ty Allen.

 

Ad Osaka in Giappone, il peso gallo Masayuki Mitani (18 vittorie ed una sconfitta), ha battuto con decisione a maggioranza Kenbun Torres  ai punti in 10 rounds, facendo valere il maggior “peso” dei suoi colpi. Kenbun Torres è il figlio del messicano ex campione del mondo della WBC dei minimosca German Torres, che s’innamorò di una giapponese e rimase là per sempre. Altra curiosità è il fatto che entrambi i pugili si allenano spesso sotto la guida di German Torres, ma a quanto pare è stato Mitani a far miglior uso dei consigli di Torres, ennesima conferma del difficile e conflittuale rapporto esistente tra padri e figli…

 

L’ungherese Jozsef Matolcsi  ha battuto il tanzaniano Said Yazidu per ko al 3° round, conquistando la corona WBF dei superwelters. Matolcsi ha messo 7 volte al tappeto l’avversario prima di chiudere il match con un pesante destro!

 

Il 29enne rumeno Mihai Mutu (18 vittorie, 6 sconfitte e 2 pari),allievo di Laurent Sangand e  residente a Saint Nazaire in Francia,  ha ottenuto la nazionalità francese. Mentre l’armeno Arthur Abraham ha ottenuto quella tedesca.

 

Alla Turakit…bandit University (…ma che insegneranno  in questo ateneo?) di Bangkok, il peso mosca Denkaosan Kaovichit (35 vittorie  ed una sconfitta), ha battuto ai punti in 12 rounds con decisione unanime Nino Suelo (non è un cantante napoletano stonato…). Match equilibrato solo all’inizio poi il più esperto tailandese ha preso in mano il match colpendo con accuratezza e precisione il rivale. Nei supermosca Sairung Singwangcha (42 vittorie ed 8 sconfitte) ha messo ko in due rounds il filippino Rex Paciones, Sairung è stato campione dei minimosca per la WBF.

 

Al Ginnasio Anesp di Sao Paulo in  Brasile, il peso supergallo Giovanni Andrade (52 vittorie e 9 sconfitte), che un paio di settimane fa  saltò il match con l’ex campione mondiale Derreck Gainer, per problemi di visto d’ingresso negli USA,  ha battuto per kot al 4° round il connazionale Sixto Vera Espinola. Andrade ha atterrato due volte nel 2° round Espinola ed altre due volte nel 3° round. All’inizio del 4° round i secondi hanno “bloccato” Espinola. Nei supermedi Jose Hiklton dos Santos ha messo ko in due rounds Joel Pereyra da Silva, mentre nei pesi welters vittoria a maggioranza in 4 rounds di Daniel De Souza su Josè Claudio da Silva. Due giudici hanno visto rispettivamente 4 e 3 punti per De Souza, mentre il terzo ha dato pari (10-10)  in tutti i rounds. Volete sapere come si chiamava ? Edmilton…da Silva . 

 

Al Miccosukee Resort e Gaming di Miami, grossissima sorpresa con il messicano Manuel “Marro” Garnica (23 Carlos Maussa is knocked down by Ricky Hattonvittorie e 5 sconfitte)   che  ha battuto inaspettatamente l’ex campione mondiale dei superleggeri della WBA Carlos Maussa (20 vittorie e 4 sconfitte). Dopo la sconfitta   subita con Ricky Hatton, questo era il primo match per Carlos Maussa che non ha scusanti da opporre. Anche se al termine del match Maussa ha alzato le braccia in segno di vittoria, la sconfitta è stata piuttosto netta e sorprende… la “sorpresa”, al verdetto,  del colombiano! Certamente il pugile lento e prevedibile che si è fatto regolarmente anticipare da Garnivca,  non era quello che aveva messo ko Vivian Harris ed era andato a Manchester a riscuotere la migliore “borsa” della sua vita.  Quando poi  l’ “Apostolo” (è il soprannome di Maussa …), riusciva a chiudere alle corde l’avversario, questi ne usciva alla grande contrandolo regolarmente. Nella stessa serata, James de la Rosa (9 vittorie), ha messo ko in 3 rounds il nicaraguese David Obregon, con un tremendo gancio sinistro. In un altro match, il 19enne colombiano Haider Berrio ( 11 vittorie ed una sconfitta), ha battuto on decisione controversa il veterano portoricano Jose Badillo,  che nel 1997 contese (perdendo per kot al 7° round…) alla Sheffield Arena, il titolo WBO dei pesi piuma a Naseem Hamed. Ora il nostro Berrio  è un superleggero! 

 

Dilettanti.

Per prepararsi ai mondiali juniores in Marocco , la squadra cubana  ha affrontato i tedeschi… seniores ed ha pareggiato il confronto! In azione il peso piuma campione del mondo cadetti 2005 , Yordan Frometa , che ha perso con un verdetto dal sapore casalingo con il tedesco Arthur Schmidt per 33 a 30 . Nei pesi welters , Julio Cesar Iglesias ha battuto in modo netto Rinat Karimov per 22 a 7 . Nei pesi leggeri Rosniel Iglesias ,  che e’ il campione nazionale seniores cubano dei pesi mosca ( ora che mangia e non ha problemi di peso … ) , ha battuto Sandro Schaer per 34 a 14 . Questi i tre nomi piu’ accreditati tra i cubani per un podio ad Agadir . Comunque anche gli altri  “ ninos ” visti a Peissenberg , farebbero la felicita’ di tanti allenatori . Nei pesi mosca Alexei Collado Acosta ha battuto Ronny Beblik per 24 a 22 . Il peso medio Luis Garcia , ha superato Konstantin Buga per 11 a 5 . Buono anche Adrian Gonzalez ,  che ha impegnato Martin Dressen  perdendo 22 a 12 , ma vale molto piu’ di quello che il risultato gli ha attribuito . Un altro che non andra’ ad Agadir e’ Max Roberto Munoz ,che  ha pareggiato (22 a 22 ) e solo per i tre  giudici tedeschi , con Michael Bandura . Negli altri matches , vittoria di Gottlieb Wiess ( argento agli europei juniores) sul cubano Noel Hernandez per 15 a 7 ( ma il cubano ha messo dentro qualcosa in piu’ dei 7 colpi segnati… )  e dell’esperto  peso gallo Rustam Rahimov su Albert Portuondo per 30 a 17 .

 

Sempre in preparazione per Agadir,  si e’volto in luglio a Frankfurt Oder , il tradizionale torneo Brandeburg Cup , che ha visto una qualificata  partecipazione . I russi hanno un po’ giocato a nascondino , portando gli “ eliminati ” delle loro selezioni nazionali , Evgeni Andropov e  Anton Fiodorov ,  ( ai russi  i tornei internazionali servono poco … bastano le loro dure selezioni interne ! ) . In evidenza i padroni di casa e i kazaki .

Nei minimosca ha vinto l’ungherese Georgy Szalai , preferito in finale ( 24 a 24 )  al piu’ forte uzbeko Bakhrom Khidirov . 

Nei mosca vince un kazako di grande talento , Daniyar Tulegenov che batte in finale l’ungherese Szabo . Tuleganov ha un bel pugno e ne sa qualcosa il lituano Solovjovas finito ko dopo qualche secondo !

Nei pesi gallo come tradizione, gli uzbeki portano un buon elemento , Orzubek Shaymov che batte il forte francese Boumerdaci ( che e’ “ argento ” europeo ed ha costretto all’abbandono il russo Cherkasin ) .

I pesi piuma vedono in azione uno dei pupilli locali , David Mueller che batte , con  recriminazioni da parte francese , Imad Mansi . In finale Mueller supera il russo Aslanbek Tlatov ed anche questo verdetto non e’ molto convincente .

Nei leggeri un francese da tener d’occhio , un figlio d’arte ; Romain  Jacob , della famosa dinastia dei Jacob . Romain batte il tedesco Kurnatz , il tedesco Bochert per RSCO ed in finale il russo Evgeni Andropov ( il campione europeo e’ russo e si chiama Imil Iksanov ! ) .

Nei superleggeri i tedeschi agguantano il podio con Dimitri Sorokin , che batte il connazionale Robert Ziebe . Il francese Tavares che pure ha messo ko in due rounds il russo Dzagoyev ( ma il russo “ vero ” e’ il campione europeo  Andrey Zamkovoy )  si e’ fermato davanti a Sorokin in semifinale .

Nei  pesi welter uno di quelli su cui puntano i tedeschi per Agadir , Alexander Miller ( bronzo agli europei 2005 ) .  In finale il connazionale Matern preferisce evitare il confronto.Miller che ha battuto anche l’irlandese Lynch , e’ stato molto fortunato con il kazako Maksat Alymbayev  ( se avessero combattuto da un’altra parte ,  il verdetto di 23  a 21 andava al kazako… ) .   Buono anche il peso medio Stefan Haertel con un futuro da professionista ,  che batte in finale il russo Albert Soblirov ( campione mondiale cadetti 2005 ) ed in precedenza ne aveva fatto fuori un altro ( Biryukin ) .  Pensate che il francese Zabre che dalle nostre parti fa il  “ fenomeno ” , ha perso per 50 a 24 e che i russi hanno  “ nascosto ” Serguey Skiarov ( campione europeo , che vince sempre prima del limite ! ) ! Nei mediomassimi i russi come traduzione portano e s’impongono con un campione , Anton Fiodorov . Battuti senza discussione il tedesco Korby per outscore , l’uzbeko Xaliqulov per 26 a 6 ed in finale Shinaliev del Kazakistan sempre per outscore ! 

I massimi e supermassimi vedono vincere i kazaki Vasily Levit e Vasily Chernikov . Levit ha battuto ottimi elementi come il russo Ponomarenko e l’uzbeko Musalimov in modo netto e per abbandono al 1° round il tedesco Griwenka. Chernikov diventera’ uno dei big della categoria anche a livello seniores … e’ un carro armato ! Battuti anzi “ distrutti ” , il lituano Pavel Kulda  ( RSC 1 ) , il canadese Frankie Rill ( RSCO 3 ) ed il russo Churakov che non e’ l’ultimo arrivato per 20 a 4 .

Come cantava il grande Nino Taranto in una sua canzone…: ” E’ arrivato l’ accordatore…”! 

 

Un anticipo sui prossimi mondiali juniores di cui vi parleremo. I russi a Frankfurt Oder , nei pesi supermassimi,  hanno “ nascosto ” il campione europeo 2005 , Andrei Volkov, per portarlo ad Agadir fresco e riposato ; ma gli americani hanno tirato fuori dal “ cappello a cilindro ” il debuttante ( a livello internazionale… )  e sorprendente Michael Hunter di Las Vegas , che nel primo turno , dopo un inizio favorevole al russo ,  l’ha recuperato e battuto per  ( 30 a 26 ) .  Formidabili per Hunter ,  gli ultimi  quattro minuti di combattimento !   

 

Il “ Grande “ e sembra unico…” Colpevole ”  e’ apparso in televisione . La “ bonazza ” dalla lingua sciolta e le debordanti “ colline ” targate  Silicon Valley ,  sdoganate le  “ corna ” come “ storie ” o meglio come… “ amori ” , ha fatto sgoop ! Bella schifezza ! Direbbe Gennarino . Siamo un popolo di consumatori e la morale come suole dirsi va a “ pornostars ” come adesso  chiamano … ” quelle signore ! ” . Quindi tutti la’ davanti a “ goderci ” lo spettacolo . “ Sono innocente? ”  , ma nemmeno per sogno .  “ Gli altri sono piu’ colpevoli di me… ” ,  ecco la scusa a  “referenza ” . Qualcuno dice che non e’ lecito pagare il canone per il possesso di un elettrodomestico . D’accordo ! E  se proprio lo dobbiamo pagare … paghiamolo per la lavatrice… almeno lì i programmi sono ” puliti ” !  Come faro’  a dire a mio figlio di comportarsi onestamente per guadagnarsi il rispetto degli altri… quando basta fregarsene di tutto  e sparare parolacce e sciocchezze per finire su una qualunque isola di … “ fangosi ” .  La morale cade sempre piu’ a pezzi e perfino un  “ pittbull…  senza palle ” invoca i regolamenti . Ma non erano un… optional ? Certo !  Ma solo quando tutelano gli altri…  Come disse Trappatoni a Muller   :“  Non fare piu’ lo Strunz e  ” passala ” a qualcuno , questa  ridicola … “ palla ” ! ” .  Uno  a uno e…  palla al centro.

Che cosa è l’autorevolezza e che cosa è l’autorità? L’autorevolezza la fornisce la competenza , l’autorità… il ruolo. Quindi chi rivolge appelli o inviti, se lo fa con autorevolezza può sicuramente essere ascoltato, ma se lo fa con autorità può non essere ascoltato. Troppi autoritari non autorevoli rivolgono appelli ed inviti (che poi in realtà sono minacce…). Pochi autorevoli…hanno autorità. Se l’autorità deve “ricordare” i regolamenti a chi li infrange vuol dire che non ha avuto …autorevolezza.  Se un autorità manca di autorevolezza è... incompetente! Come dice Gennarino : “Io ho capito, ma tu …che hai detto?”. Non vi preoccupate perché chi deve capire …ha capito.

 

Essere ricchi non è sempre un vantaggio: per esempio un ricco non saprà mai la soddisfazione che si prova pagando l'ultima rata.

Ciao a tutti alla prossima da

Quelli delle …news


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