Fefe’ & Coco’ |
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Il
mitico Gennarino |
L’imbattuto peso welter
americano Paul “The Punisher” Williams (31 vittorie di cui 23 prima del
limite), ha destato grande impressione nel battere in 4 rounds l’ex doppio
campione mondiale Shamba Mitchell (57 vittorie e 6 sconfitte). Si è trattato di
un
match tra due mancini che ha visto Williams mettere a terra Mitchell già nel 3°
round e poi rispedirlo al tappeto per ben 3 volte nella quarta ripresa. Il
prossimo impegno di Williams dovrebbe essere contro il campione del mondo
Antonio
Margarito (…ammesso che Margarito abbia voglia d’incontrarlo!). Nei pesi
massimi, un elemento da seguire è
Chris Arreola
(17 vittorie di cui 15 per ko!),
che ha battuto per kot al 4° round il cubano Damian Norris (8 vittorie e 2
sconfitte). Nel primo round Arreola più grosso fisicamente ma più lento a
carburare, veniva superato dalla superiore velocità di Norris (è stato bronzo
mondiale nei medi da dilettante…). Anzi nel secondo round Norris otteneva anche
qualche vistoso successo (ha fatto traballare Arreola…) ed assumendo un
atteggiamento spavaldo lo ha (all’inizio del 3° round…) invitato sorridendo a
“farsi avanti”. Invito raccolto con troppo “calore” da Arreola, se è vero che
nel round successivo, nel corso di un severo e serrato scambio testa a testa,
il cubano è finito a faccia in giù al tappeto. Norris si è coraggiosamente messo
in piedi, ma ormai Arreola aveva fiutato la “preda” e dopo alcuni colpi pesanti
che spedivano Norris nelle corde, l’arbitro sospendeva il match. Arreola ha
mostrato di avere ancora qualcosa da imparare, ma calcolando che ha 25 anni ed è
dotato di grande potenza, il futuro è tutto suo ! Nei massimi leggeri, Kelvin
Davis (22 vittorie, 4 sconfitte e 2 pari),ex campione mondiale, ha battuto per
kot al 5° round Chris Thomas. Ancora pesi massimi con l’imbattuto Eddie “Troppo
Veloce” Chambers (27 vittorie), che ha battuto Dominic Jenkins per arresto del
combattimento da parte dell’arbitro al 5° round. Un finale sconcertante ed
un’altra decisione cervellotica di Joe Nady che da un po’ di tempo non ne
azzecca più una! I due pugili si stavano scambiano colpi su colpi in perfetto
equilibrio… quando Nady è intervenuto!
Ancora
pesi massimi di seconda fascia
che premono per passare in “prima” a Temecula in California, con Damian
“Bolo” Willis (21
vittorie
ed un pari con 15 soluzioni prima del limite), che ha ottenuto il successo più
prestigioso in carriera, battendo
Cisse Salif
in 8 rounds. Abbastanza netto il
vantaggio di Willis che viene supportato come co-manager dall’attore Denzell
Washington (attore che impersonava “Hurricane” Carter nell’omonimo film …)che
ha fatto un tifo infernale per lui,dispensandogli i “suggerimenti” mentre
correva tutto agitato intorno al ring! Nei pesi medi Enrique Ornelas (25
vittorie e 2 sconfitte), ha impiegato meno di un round per “sbarazzarsi” di Raul
Munoz. Ornelas, dopo aver messo due volte al tappeto il rivale, è stato fermato
dall’arbitro quando ha stretto nuovamente alle corde l’avversario per subissarlo
di colpi. Deludente prestazione del peso leggero Hector Alatorre (13 vittorie),
che con decisione controversa ha battuto ai punti in 4 rounds Carlos Arnoldo
Cisneros. Chi non ha deluso, sono stati i pesi medi Joaquin Marquez e Roderick
Grajeda. Questi due si sono picchiati per 4 rounds in uno dei più bei match
dell’anno su questa distanza. Hanno calcolato che si sono tirati l’un l’altro
qualcosa come 110 colpi a ripresa e quando diciamo colpi intendiamo veramente i
colpi. Hanno fatto “impallidire” uno come Kassim Ouma! Marquez (2 vittorie ed un
pari)da dilettante vanta un successo su Andre Ward, il campione olimpico di
Atene, poi ha avuto un “incidente di percorso” e si è fatto 7 anni in un
penitenziario. Grajeda fino a 6 mesi fa viveva per strada! Era uno dei milioni
di “homeless” (senza casa) americani.
Il
messicano Julio Cesar Chavez junior
(27 vittorie ed un pari), tenendo fede al “comandamento” che lo impone… ha
“onorato” il padre, battendo
Jermain White
per kot al 4° round ed
aggiudicandosi il cinturone dei
giovani
della WBC (che Boxemaccheroni ha svelato essere quello di “Cobrita Soto”…
imprestato per l’occasione!). Il match si è svolto ad El Paso e l’epilogo si è
avuto quando Chavez ha portato un gancio sinistro al corpo, facendolo seguire da
un gancio destro al mento, che ha spedito White al tappeto. Questi si rialzava,
ma faceva cenno all’arbitro di non voler continuare. Un altro figliol
“prodigio” come il superleggero Jorge Paez Junior (10 vittorie) , si è invece
accontentato di una decisione ai punti in 8 rounds, dopo aver messo ben 4 volte
al tappeto il suo avversario, Armand Horn, nel corso del combattimento. “Ho solo
18 anni, posso apprendere il mio mestiere tranquillamente …” ha replicato a
chi,storcendo la bocca, gli aveva fatto intendere di non essere soddisfatto del
risultato. Nei pesi leggeri, il messicano di Culiacan, Ricardo Dominguez (14
vittorie ed una sconfitta), ha battuto per kot al 7° round Jorge Pimentel.si è
trattato di un match molto combattuto con fasi alterne drammatiche e con
Pimentel che è finito due volte al tappeto. In un’altra guerra, il peso gallo
Francisco Arce (23 vittorie e 3 sconfitte),fratello di Jorge, ha battuto per ko
al 7° round Alejandro Moreno. Per finire , il peso massimo Carlos Barnett (6
vittorie), per la prima volta è giunto al limite delle riprese battendo ai punti
in 6 rounds Dave Johnson.
Quando ci sono i messicani di
scena, lo spettacolo
non manca mai! All’Arena Coliseum di Monterrey in Mexico, il campione dei
superpiuma
Guadalupe Rosales (21 vittorie ed una sconfitta), ha battuto in un match
spettacolare, Zid Zavaleta (10 vittorie , 2 sconfitte e 2 pari). Inizio veloce
di Rosales che si aggiudica le prime 7 riprese con colpi veloci al corpo che
mettono in difficoltà Zavaleta. Questi però si riprende bene ed anzi nell’ultimo
round mette a sua volta in difficoltà Rosales che però aveva già accumulato
sufficiente vantaggio.
Sicuramente
il peso massimo Vincent “Vinnie” Maddalone
(27 vittorie con 19 soluzioni prima
del limite e 3 sconfitte) è uno dei più eccitanti pesi massimi in circolazione
(come afferma anche il suo manager-promoter Joey De Guardia…)ed anche stavolta
non si è smentito, perché ha sostenuto e vinto un duro combattimento in 10
rounds con Jermell Barnes (un professore che insegna Scienze a Rochester…) al
Conferences Center di Saratoga Springs nei pressi di New York. Si è trattato di
un match molto combattuto (uno dei giudici aveva il pari…ed è quello che ha
visto meglio!) nel corso del quale i due pugili hanno mostrato grande
determinazione. Sempre nei pesi massimi, nuova vittoria per l’irlandese di
Chicago Malachy Farrell (15 vittorie di cui 12 prima del limite), che ha battuto
Shannon Miller per kot al 5° round, chiudendo il match con un gancio
sinistro,proprio sul finire del round. Ottima la decisione dell’arbitro Ricky
Gonzalez, perché Miller non ne aveva più!
Sono bastati meno di sei minuti
ad Evander Holyfield (43 anni, 39 vittorie, 8 sconfitte e 2 pari), per
liberarsi della pratica
Jeremy Bates (32
anni,
21 vittorie, 12 sconfitte ed un pari). Il match si è svolto a Dallas davanti a
più di 10.000 spettatori (Evander è u
n nome ancora di grosso
richiamo per il pubblico!) e vedeva l’ex campione del mondo ritornare sul
ring
dopo circa 21 mesi di assenza! L’arbitro è intervenuto nel 2° round a salvare
l’agente assicurativo (è il lavoro di Bates quando non decide di salire sul
ring!) che non replicava alle serie insistite di Holyfield. “Ho fatte cose che
non pensavo di riuscire a fare nemmeno 5 anni fa!” ha dichiarato Holyfield
attribuendo la cosa alla sua abilità, mentre forse il “problema” sta in chi (Bates
) gliele ha permesse… di fare! Evander conta di ritornare sul ring a novembre e
di riunificate i titoli dei massimi entro il 2007. Come tutti i “nonnini”,
Evander ha sempre voglia di raccontare …favole. Chi invece non sembra credere
alle “favole” è il promettente peso welter Julio Cesar Garcia (19 anni! 38
vittorie e 2 sconfitte con 31 ko ), che anche stavolta non ha smentito tutto il
bene che si dice di lui, travolgendo in modo “pirotecnico” il veterano Alfonso
Sanchez (20 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), facendolo finire a gambe
all’aria nel 2° round! Da segnalare anche la vittoria del superleggero Chad
Aquino (8 vittorie ed un pari), che è stato un buon dilettante. Aquino ha
battuto per kot al 2° round Tomondre King.
A
Secunda in Sudafrica,
il superleggero Samuel Malinga (18 vittorie, 4 sconfitte e 2 pari), ha
conservato il titolo nazionale battendo il connazionale Lawrence Ngobeni per
kot al 12° round. Malinga ha dominato il confronto, spedendo al tappeto
l’avversario nel 2° round con un diretto destro al volto. Ngobeni ha cercato di
mischiare le “carte “ al rivale, cambiando guardia, ma dal 7° round, il campione
ha ingranato la marcia e nell’11° round lo ha rispedito al tappeto,mentre il
gong giungeva opportunamente a proposito per “salvarlo”. Ma Ngobeni non aveva
“recuperato” ed al primo scambio l’arbitro gli ha evitato altre “punizioni”.
Un’altra bella impressione
l’ha fatta il peso mosca Giovanni Segura (15 vuittorie ed un pari) che in
quel di Pasadena ha battuto
Jair
Jimenez
per kot al 4° round,
conquistando la cintura dell’IBA (…le “bretelle” erano finite!). Il mancino
Segura (la versione in “miniatura” di George Foreman…) non ha dato tregua
all’avversario fin dall’inizio, mettendolo a “terra” nel 3° e 4° round finchè
l’arbitro non ha fermato il match quando mancavano un paio di secondi alla fine
del round. Gradito “ritorno” nei pesi medi di Jesus “El Martillo” Gonzales (18
vittorie ed una sconfitta), che dopo la prima sconfitta si era ritirato per
“riflettere”. Dopo un anno di assenza, ha battuto ai punti in 6 rounds Fernando
Vela vincendo tutte le riprese! Gonzales è stato un ottimo dilettante (bronzo ai
mondiali juniores). Battaglia selvaggia con continui testa a testa tra
l’imbattuto Mike Alvarado (14 vittorie) ed il brasiliano Edvan Barros,al limite
dei superleggeri, con Alvarado che si aggiudica con un buon margine gli 8
rounds.
A
Corona in California,
brillante esibizione delle loro qualità per il superleggero
Timothy Bradley
(15 vittorie) e per il peso leggero
Jose Lopez (17 vittorie e 2 sconfitte). Bradley ha conservato la sua corona
“giovani” della WBC, quando i secondi di Martin Ramirez lo hanno trattenuto
all’angolo nel 5° round, per una vasta ferita. Lopez ha invece battuto per kot
al 7° round Anthony Martinez. Davvero curioso l’infortunio patito da Martinez,
colpito al polso da un colpo di Lopez è costretto ad abbandonare dolorante e
dopo aver messo a terra un ginocchio. Nei supermosca, Manuel Roman (9 vittorie)
ha battuto ai punti in 6 rounds Jesus Valadez .
A Tampa ,
il peso medio brasiliano
Cleiton Conceicao
(10 vittorie, 2
sconfitte e due pari), proprio nel 10°
round
ha messo al tappeto Dante Craig (17 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), ex
olimpico di Sydney, riuscendo ad impattare un match che lo stava vedendo in
svantaggio. Conceicao ha anche subito un richiamo per un colpo basso. Nei
supermedi Laujan Simon (15 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto con decisione
controversa Lavan Easley in 8 rounds. Più che un imbattuto, Lajuan sembra uno
che non deve essere battuto! Infatti questo pugile, per una serie di
circostanze fortunose riesce sempre a convincere almeno due giudici che non ha
perso! Nei pesi massimi, continua a collezionare “vittime”, Travis Walker (20
vittorie ed un parui), ma ancora una volta continua a rimandare gli esami. Anche
stavolta questo Andrew Greeley, battuto ai punti in 10 rounds, non era altro…
che un modesto collaudatore.
Ruben “Siru” Acosta
(12 vittorie, una sconfitta e 4 pari) è il nuovo campione sudamericano dei
supermedi, dopo aver battuto ai punti in 12
rounds
al Club Adelante di Reconquista vicino Santa Fè, Nestor “La Giraffa” Casanova
(18 vittorie e 9 sconfitte). Acosta è stato avvantaggiato dalla tattica suicida
di Casanova,che pur essendo più alto (non a caso lo chiamano la Giraffa…) non ha
mai fatto valere il suo allungo. Nel 4° round Casanova è finito al tappeto su un
corto destro ed ha visitato nuovamente il tappeto anche nel 10° round. Nel 4°
round Acosta ha subito un richiamo per colpo dietro la nuca! Un anno fa i due
si erano incontrati ed anche allora Acosta aveva vinto ai punti. Ancora
supermedi con l’uruguayano Noè Tullio Gonzalez (190 vittorie), che ha messo ko
nel 6° round Josè Emilio Mazurier, che rientrava dopo un’assenza di 4 anni.
Sorpresa nei pesi gallo, con il campione argentino Damian Marchiano, battuto per
ko in soli 69 secondi da Josè Luis Ferreyra, un “poco quotato”
connazionale
dotato di pugno…e si è visto!
A Puertorico,
nel Juan Pachin Vincens Auditorium di Ponce, il promettente peso piuma Mario
Santiago (16 vittorie di cui 11 prima del limite), ha difeso il suo titolo
WBC del Centroamerica e Caraibi, distruggendo in 4 rounds il colombiano Andrei
Ledesma. Già nel 1° round, Ledesma è finito al tappeto dopo un colpo incrociato.
Nel secondo Santiago attacca e Ledesma traballa più di una volta e sul finire
del terzo, ancora al tappeto il colombiano. Nel 4° round, dopo l’ennesimo
atterramento, l’arbitro chiude il match! Nei pesi mosca Josè Carita Lopez (33
vittorie, 7 sconfitte ed un pari), ha difeso il titolo Latinos della WBC,
battendo Kermin Guardia (35 vittorie e 6 sconfitte) con una netta vittoria ai
punti in 10 rounds. Nei pesi “paglia” , devastante ko in 3 rounds di Omar
“Pastor” Soto che fulmina Luis Ramos. Per una vasta ferita alla bocca, sospeso
il match al 5° round e vittoria per Francisco Ginorio, sul promettente ed
imbattuto William “Chino” Correa (6 vittorie ed una sconfitta). Un ex
componente del team dilettanti portoricano Cesa Seda junior (4 vittorie),ha
battuto per kot al 1° round Wesley Lopez, spedito tre volte al tappeto.
Nella
tradizionale riunione
di ferragosto di San Mango d’Aquino, il peso mosca Giuseppe Laganà (17
vittorie, 9 scofitte ed un pari), non ce
l’ha
fatta a conquistare il titolo IBF internazionale davanti ai suoi corregionali.
Il motivatissimo argentino
Sergio Carlos Santillan
(22 vittorie, 7 sconfitte e 3 pari) e un attimo di “distrazione” dello stesso
Laganà, hanno impedito di cogliere il successo. Nel secondo round, Santillan
raccoglie l’invito del suo angolo ( “appena parte di destro mettigli subito il
tuo…”) e mette al al tappeto il calabrese proprio con un “maligno” destro.
Laganà si rialza ma ormai la “frittata” è fatta e durante il “pressing”
dell’argentino (con Laganà in difficoltà…), c’è l’intervento dell’arbitro Luigi
Muratore che sospende il combattimento, poco prima della fine del round. Ci
pensa il peso medio Fabio Leggieri (4 vittorie, un pari ed una sconfitta), a
riportare l’Italia in parità nel doppio confronto con l’Argentina, battendo ai
punti in 6 rounds Juan Mauricio Marino (11 vittorie, 16 sconfitte e 2 pari).
A Yokohama in Giappone,
il 17enne supermosca Daiki Kameda (5 vittorie), fratello del campione
WBA Koki Kameda, ha battuto il
campione
indonesiano Wildo Paes per kot al 1° round, dopo averlo messo per due volte al
tappeto. Kameda ha colpito una prima volta Paes alla tempia mettendolo al
tappeto, l’indonesiano si rialzava, ma veniva di nuovo investito da pesanti
combinazioni di Daiki e l’arbitro Fukuchi lo dichiarava out. Come consuetudine
dopo le sue vittorie per ko, Daiki ha intonato… una canzone (ha una bella
voce….o almeno
così
pensano i giapponesi!). Prima del match, un giornale scandalistico il “Daily
Gendai” aveva erroneamente pubblicato che Paes non era il campione
indonesiano.
Il peso leggero georgiano
residente negli USA Koba
Gogoladze (20 vittorie ed una sconfitta), ha battuto per kot all’9° round
Fred Neal in un match svoltosi a Dover nel Delaware. Nel 9° round Gogoladze
attacca violentemente il rivale e lo mette due volte al tappeto. Quando Neal
finisce nuovamente a terra per la terza volta, l’arbitro non inizia nemmeno il
conteggio e decreta lo “stop”. Nei supermedi, Richard Stewart fratello più
vecchio e più grosso di Mike “No Joke “Stewart, ha battuto ai punti in 4 rounds
con decisione unanime e netta, Cameron Bright di Filadelfia. Se Mike… “No Joke”
neanche questo Stewart scherza!
Oscar Chauke
ha vinto il titolo sudafricano dei pesi supergallo, battendo Mzykayise Mchasi
per kot al 10°round all’Orient Theatre in East
London.
Mchasi è finito due volte al tappeto nel corso del primo round ed è riuscito a
terminare il round tirando fuori un grande coraggio e “legando”. Nei rounds
successivi, Mchasi, ha impegnato di più il rivale, ma per avvicinarsi al più
alto avversario, ha dovuto pagare uno scotto troppo pesante. Nel 10° round,
quando Mchasi era rientrato nel match, la sua guardia sempre troppo aperta, lo
ha nuovamente tradito e Chauke (che era un sostituto dell’ultima ora…), ha
costretto l’arbitro ad intervenire definitivamente. Sempre in Sudafrica, ma a
Johannesburg, il peso medio Kgotso Motau, che ha rappresentato il suo Paese ad
Atene 2004, ha conquistato il vacante titolo nazionale battendo per kot all’11°
round il connazionale Simon Mokoena. Il mancino ed alto Motau,molto dotato in
potenza, ha subito iniziato a scagliare le sue bombe su Mokoena e come nelle
precedenti occasioni (otto), i sui tifosi , dopo l’atterramento subito dal suo
avversario nel 2° round, pensavano di assistere ad uno dei suoi repentini
successi; ma Mokoena ha resistito strenuamente prima di finire nuovamente e
definitivamente al tappeto nell’11° round.
Finalmente
Norman Schuster (26
anni, 10 vittorie ed una sconfitta), ha fornito una brillante prestazione,
battendo con decisione unanime ai punti in 10 rounds il turco-tedesco Turgay
Uzun per il titolo nazionale dei pesi welters. Fin dall’inizio Schuster ha
messo sotto pressione l’avversario, costringendolo ad arretrare in virtù del suo
jab sinistro e del suo uppercut destro. Nel 9° round però Uzun riusciva a
mettere al tappeto Schuster, anche se non era più in grado
però
di rimettere in discussione il verdetto. Permangono i limiti di potenza di
Schuster che gli precludono almeno tra i professionisti certi traguardi. Nei
supermedi, il 32enne Malik Dziarra (28 vittorie e 3 sconfitte), un bielorusso di
“colore”, batteva per kot al 6° round il polacco Maciel Jankowski. Dopo un primo
atterramento subito dal polacco nel corso del 5° round per un destro pesante;
ancora un destro chiudeva la “partita” nel round successivo. Oliver Guttel (3
vittorie), peso welter di Leipzig (quella che noi italiani chiamiamo Lipsia…),
ha dominato il confronto in 6 rounds con Pedro de Alesio. Per finire, vittoria
del massimo leggero
Serdar Sahin (7
vittorie), uno dei tanti turchi che vivono in Germania, che ha battuto ai punti
in 6 rounds l’ungherese Janos Somogy. La riunione si è svolta ad Halle an der
Saale.
La Spotlight Boxing
ha organizzato una riunione con alcuni dei suoi “gioielli”, nella “Universum Gym”
di Amburgo. Il match clou era affidato al francese dell’Isle de la Reunion,
Willy Blain (28 anni e 14 vittorie) che tentava la conquista della corona
intercontinentale della WBO a spese
del
panamense Juan Mosquera
(22 vittorie, 5
sconfitte ed un pari). Mosquera si è mostrato più aggressivo
all’inizio del match portando i
colpi più pesanti. Blain era però abile ad evitare molti di essi ed a
contrattaccare con efficacia. Nel 10° round Mosquera riusciva a mettere al
tappeto il francese che si rialzava chiaramente “scosso”, ma il panamense non
riusciva ad approfittarne ed era
Blain
che nel 12° round dettava le “regole”. Un buon match con Blain miglior tecnico e
più continuo che in definitiva ha maritato il verdetto. Nei pesi massimi,
vittoria di Taras Bidenko (19 vittorie e 2 sconfitte) nel derby tutto ucraino
che l’ha visto prevalere per decisione a maggioranza su Alexyei Mazikin (9
vittorie). Dopo un avvio molto equilibrato con i due troppo prudenti (solo
Bidenko tentava qualcosa…), dal 4° round è Bidenko a prendere qualche iniziativa
ed a vincere i pochi scambi sul troppo “statico” Mazikin. Ennesima bella
prestazione per il russo massimo leggero Aleksander Alekseev che ha demolito con
potenti bordate al corpo la resistenza del muscolare ungherese Adrian Rijkai,
finito tre volte a terra nel corso del 3° round. Vittoria anche per il peso
massimo nigeriano Ghenga Olukun, ai punti in 6 rounds, che però ha usufruito di
una “pausa” che gli ha concesso l’arbitro al 3° round, quando il lettone
Mendauga Kulikauskas l’ha colpito al limite della cintura e l’arbitro vedendolo
“sofferente” ha giudicato ( male…) il colpo basso. Continua a mietere “vittime”
il peso massimo Dieter Roth che dopo aver messo due volte al tappeto Marek
Orevsky, ha vinto solo ai punti in 6 rounds. Vedremo che succederà quando
cominceranno gli avversari…”veri”. Buona anche la prova dell’ex campione
mondiale nonchè medagliato olimpico, il kazako Gennady Golovkin, che dopo aver
“massaggiato” il polacco Daniel Urbanski con colpi potenti, l’ha “tagliato”
all’arcata sopraccigliare, costringendo il medico a fermarlo nell’intervallo tra
il terzo e quarto round. Un'altra “vittima” sacrificale è stata offerta al
promettente supermedio Edward Gutknecht, che ha impiegato meno di 4 minuti per
“liquidare” il deprimente ceko Gabriel Botos. Quasi una finale da… “tuffi”
quella del connazionale di Botos, Tomas Marzek che è crollato fulminato su un
uppercut di Sebastian Kober , ma che è “risuscitato” dopo il conteggio che lo
dichiarava out! Tutto in un minuto ed otto secondi. Vedrete che finirà la
“pacchia” anche in Germania, se continuano a propinare questi matches.
L’ex campione dei pesi gallo
della WBC, il tailandese Veeraphol Nakornluang (53 vittorie, 3 sconfitte
e due
pari),
ha destato ottima impressione nel battere per kot al 3° round il tanzaniano
Pascal Mhagama. Il match si è svolto a Pathumthani in Tailandia ed ha visto il
tailandese inviare al tappeto l’avversario nel corso del 2° round ed anche
all’inizio del 3° , cosa che ha costretto l’arbitro a fermare il match. Mhagama
è giovane ed
inesperto,
metterlo di fronte ad un uomo come Veeraphol è una “leggerezza” imperdonabile,
anche se il tailandese era reduce dalla sconfitta con il giapponese Hasegawa !
Nella stessa riunione, il n.2 mondiale nelle classifiche della WBC dei
supergallo Napapol Kattisakchockchai (…o pozzino ammazzà quant’è lungo sto
nome!), ha messo ko al 3° round Hussain Pazzi. Napapol ha un record di 38
vittorie, di cui ben 34 prima del limite, e 2 sconfitte.
A Narkonsawan
nella locale base aeronautica, il peso paglia Oleydong Sithsamerchai (22
vittorie), ha conservato la sua corona WBC dei giovani, battendo con decisione
unanime ai punti in 10 rounds il filippino Ryan Bito. Nei primi 5 rounds, il
tailandese ha controllato il match boxando di rimessa, nell’8° round ha messo al
tappeto il rivale e poi si è limitato a controllarlo fino al termine. Adesso il
tailandese aspira alla corona del giapponese Eagle Kyowa. Bella vittoria anche
per il peso paglia Pornsawan Por Pramook (16 vittorie di cui 12 prima del
limite) , che ha nattemante battuto ai punti i 12 rounds il filippino ex
sfidante al titolo IBF ed attuale campione WBE , Jun Arlos.
L’hanno chiamata “La Notte del
Reality”, la riunione
organizzata all’Arco Arena di Sacramento in California e che ha visto in azione
Sergio Mora (vincitore del “Contender One”), di Alfonso Gomez
(semifinalista del “Contender One”) e Otis Griffin (vincitore del “The Next
Great Champ). Sergio Mora (19 vittorie), che aspira ad un incontro con Jermain
Taylor, ha battuto ai punti in 10 rounds, l’alto (1.93!) eroe locale Eric Regan
(26 vittorie e 3 sconfitte, 17 vittorie prima del
limite).
Si è trattato di un match molto vivace in cui Mora ha prevalso per la velocità
e per la superiore tecnica sulla rilevante potenza di Regan. Nei superwelters,
Alfonso Gomez (15 vittorie, 3 sconfitte e due pari), ha battuto per kot all’8°
round il competitivo Carson Jones (12 vittorie , 3 sconfitte ed un pari). Gomez
ha mostrato grande aggressività per tutto il match riuscendo a “concretizzare”
il tutto con un gancio nell’8° round, che ha costretto l’arbitro ad intervenire
per fermare Jones. Ordinaria amministrazione per il mediomassimo Otis Griffin
(14 vittorie, un pari e due sconfitte), che dopo aver messo a terra nel 3° round
Nelson Zepeda (9 vittorie , 2 sconfitte ed un pari), ha
controllato
fino alla fine dei 6 rounds previsti il match. Zepeda con le sue lunghe leve è
apparso più fluido nell’azione, ma Griffin ci ha messo più sostanza. Il futuro
però sorride più a Zepeda che ha 20 anni che non a Griffin che ne ha 29!
Esordio professionistico
per il superleggero Leon Green vincitore del “Guanto d’oro di New York”
di quest’anno e con 92 vittorie da dilettante. Green apparso piuttosto teso per
il debutto ha comunque vinto ai punti in 4 rounds con Rigoberto Rangel. Prima
di salire sul ring, il superpiuma Jose Hernandez (6 vittorie), aveva detto del
suo avversario Gabe Garcia : “Lo metto ko!”. Effettivamente ha mantenuto la
parola , perché nel 3° round, dopo aver messo al tappeto il suo avversario con
un colpo al corpo, lo ha nuovamente messo al tappeto con una bella combinazione
di colpi sia al corpo che al volto. I secondi di Garcia, vista la “malaparata”,
hanno lanciato l’asciugamano.
Bad Boys
Un altro “bad boy”
è lo scozzese
Scott
Harrison, che ha
anche chiuso il rapporto con Frank Maloney il suo manager. Era stato
appena rilasciato , che ha dovuto farci subito ritorno per un’altra accusa
di rissa e lesioni. |
Ron Siler
dovrà tornare in prigione e
scontare la pena che prima delle Olimpiadi di Atene, il giudice Nadel
sospese per consentirgli di partecipare alla grande competizione. “Ho fatto
un’eccezione”, disse il giudice
in
un’intervista rilasciata.”Ma se fino al 2008 non righerà dritto tornerà in
prigione e si farà altri sei anni.”. Purtroppo il ragazzo che perse al
secondo turno con l’uzbeko Tulashboy Doniyorov e sul cui futuro era pronto
a giurare Emanuele Steward, ha violato ben altre 8 volte la legge (per guida
senza patente… ed è anche in attesa di un altro processo per violenza
privata e possesso di cocaina). Purtroppo Siler segue la sorte di un altro
ex olimpico originario dell’Ohio, l’argento di Sydney Ricardo Williams
junior, che uscirà di prigione nel febbraio del 2008 dopo aver scontato tre
anni per “spaccio”di stupefacenti. |
Anche il panamense
Vicente “Loco” Mosquera , ex campione del mondo
della
WBA dei superpiuma (ha perso il titolo con il venezuelano Edwin Valero…), si
è messo nei guai. Il pugile è indagato per la morte di Antonio Trejos,
avvenuta il 3 settembre. Il suo manager Rogelio Espilo ha dichiarato di
essere confidente che il pugile ne uscirà pulito. |
Ci hanno lasciato.
Tommy Gray, un peso medio
scozzese che risiedeva a Londra che collezionò 33 matches da professionista, tra
il 69’ ed il 72’. E’ morto per cirrosi epatica (purtroppo
“beveva”
…) all’età di 56 anni.
Morto anche l’ex campione dei pesi
gallo del Sudafrica, Mike Buttle di 57 anni. Buttle era inglese e si
era stabilito nel Sudafrica. E’ morto in un incidente d’auto a Randburg vicino
Johannesburg.
Se n’ è andato anche Al Hostak
“Lo Slavo Selvaggio”, aveva 90 anni ed era il più vecchio campione del mondo
vivente! Era nato a Minneapolis da genitori di origine ceka. Conquistò il titolo
mondiale dei pesi medi battendo nel 1938 a Seattle davanti a circa 35.000
spettatori Fred Steele per ko al 1° round. Arbitrava un certo Jack Dempsey che
disse che Hostak era il più veloce picchiatore che avesse mai visto (la rivista
TheRing, proprio di recente lo classificava al 100° posto tra “quelli” più
dotati di potenza…)! Difese il titolo nello stesso anno perdendo ai punti in 15
rounds con Solly Krieger di Brooklyn (venne “consolato” da Fred Steele, subito
dopo il verdetto…), ma lo riprese l’anno dopo mettendo ko in 4 rounds ed in
rivincita, lo stesso Krieger ; per poi perderlo nel 1940 con la sua nemesi…Tony
Zale! Perse tre volte con l’ “Uomo di Ferro”, come chiamavano Zale. Capitò in un
periodo un po’ confuso con Mickey Walker che (non trovando avversari tra i
medi…) aveva preferito i pesi massimi e Fred Apostoli (campione di New York) e
Gorilla Jones (autoproclamatosi) che si fregiavano del suo stesso titolo (Hostak
era il campione per la NBA…). Dopo la seconda guerra mondiale, finì la
confusione ed il titolo fu assegnato ad un unico pugile : Tony Zale.
Chiacchiere.
Si è arreso Chuck Wepner,
che ha rinunciato ai diritti sul personaggio Rocky per i quali aveva perseguito
legalmente Sylvester Stallone,
accusato
dall’ex avversario di Mohamed Alì di essersi ispirato a lui per il
personaggio…senza corrispondergli un corrispettivo in moneta. Malgrado la
pretestuosa e inconsistente richiesta (come hanno sancito i giudici di ben due
distretti federali…), Chuck Wepner rimane sempre un gran simpaticone. Noi
ricordiamo una sua memorabile battuta ad un arbitro che ritenendolo in
difficoltà, gli si piazzò di fronte e mostrandogli la mano gli chiese :”Quante
dita sono queste?”. Il simpatico e presunto “intontito” Wepner lo guardò con
aria di sfida e gli rispose :”Perché, secondo te, quante dovrebbero essere?”.
Favolosooooo!
Prima scappano i buoi
…poi si chiude la stalla e si brucia la casa! La federazione argentina
“avvisata” dei casi di sostituzione di persona, avvenuti in una recente
riunione, ha deciso di sospendere in via cautelare la campionessa Carolina
“Chapita” Gutierrez. Il problema di Chapita secondo la federazione argentina?
Non aver riconosciuto che l’avversaria non era quella in programma. Quindi
consigliamo vivamente i pugili argentini di chiedere i documenti ai rivali prima
dei matches… e magari farsi portare l’album di famiglia con le foto di qunto
erano bambini o le pagelle scolastiche degli ultimi 5 anni. Ma se poi volte
stare tranquilli, allora fatevi invitare a casa loro per almeno un mese…Insomma
la federazione scarica sull’atleta responsabilità di sua competenza. Andando
avanti così la colpa magari sarà degli spettatori …
Ma per qualche
“Bad Boys” che esce di “scena”, ecco che ce ne uno che vi rientra. Parliamo
dell’ex campione della WBO dei pesi gallo Cruz Carvajal (26 vittorie, 13
sconfitte
ed un pari) che anche se non viene fuori dalla prigione è reduce comunque da
una sospensione di 16 mesi per positività ai test dell’antidoping. Carvajal ha
dispetto delle molte sconfitte ha un pugilato estremamente spettacolare e lo
confermano le 22 vittorie per ko su 26 successi. Stavolta a Tijuana, e davanti
al suo pubblico (circa 1500 spettatori…), ha battuto l’idolo locale Mike
Martinez , offrendo il solito contributo emotivo. Inizialmente Carvajal doveva
affrontare Ricardo “Chapo” Vargas, ma questi si è ferito durante una seduta di
sparring e colui che l’ha ferito …Mike Martinez, ha preso il suo posto. Appena
iniziato il match Martinez avrà pensato di aver fatto bene a sostituire Vargas,
perché i suoi colpi entravano con facilità nell’ “allegra” guardia di Carvajal,
ma l’ex campione dopo lo sfogo iniziale del suo rivale mettendo a frutto
l’esperienza, l’ ha messo a terra con un “devastante” gancio sinistro. Martinez
si è rialzato, ma Carvajal ormai aveva il match in mano e nel secondo round su
un altro poderoso destro, ha costretto l’arbitro a fermare Martinez. Sempre nel
secondo round si è concluso il match di Juan Rivera, battuto con un conclusivo
gancio sinistro da Juan Carlos Burgos (11 vittorie), nipote dell’ex campione dei
mosca Victor. Ancora più sbrigativo il superleggero Pavel Miranda (11 vittorie
ed un pari) , che alternando serie di colpi al corpo con altre alla testa, ha
demolito in un sol round Benito Abel Ruiz.
Ha
ritrovato la via del ring dopo due anni,
il peso massimo nigeriano Duncan Dokiwari (23 vittorie e 3 sconfitte),
che a Junction City nel
Kansas
ha battuto per kot al 2° round Pat Smith, dopo averlo messo due volte a terra
nel primo round ed altrettante volte nel secondo. Nei pesi superwelters, David
Medina
(12 vittorie ed una sconfitta), ha battuto Chris Overbay per kot al 2° round,
dopo averlo messo a terra nel primo round con un corto gancio destro ed avercelo
rispedito per ben due volte nel secondo. Nei supermedi Carlos De Leon junior (15
vittorie, una sconfitta e due pari), fresco reduce dalla “firma” con De La Hoya,
ha battuto ai punti in 6 rounds Corey Budd.
A Tunica,
il massimo leggero Adam Richards (14 vittorie ed una sconfitta), ha
battuto nettamente ai punti in 6 rounds Tipton Walker trascinando all’entusiasmo
i mille spettatori tra cui spiccava Evander Holyfield di cui Adams è il
principale sparring. Nei supermedi, Rowland Bryant (13 vittorie), ha impiegato
solo un round per sbarazzarsi di Rico Cason. Nei mediomassimi, DeAndrey Abron
(10 vittorie ed una sconfitta), ha messo definitivamente al tappeto con un
colpo al corpo Howard. Per finire da segnalare la vittoria “scientifica” del
peso leggero Anthony Davis (22 vittorie e 2 sconfitte), che ha battuto Martin
Robbins ai punti in 6 rounds.
Passiamo in Argentina,
dove a Malargue vicino Mendoza, l’imbattuto campione dei minimosca della WBA
Federlatina Juan Carlos
“Coton”
Reveco (13 vittorie), ha
battuto per ko al 6° round il nicaraguese Juan Francisco “The Rock” Centeno.
Reveco ha chiuso il match con uno spettacolare colpo al fegato! Il match è stato
molto combattuto ed equilibrato, con Reveco al tappeto nel 3° round per un
gancio sinistro di Centeno e l’incredibile “sonno” o incompetenza dell’arbitro
Jorge Basile che non l’ha rilevato come un knock down! Nella stessa serata,
Daniel “Tatu” Brizuela olimpico di Atene, ha colto il 4° successo,
battendo Carlos Arce per ko al 1° round.
Nel Desert Diamond Casino di
Tucson in Arizona,
l’interessante peso welter Isha Smith (18 vittorie ed una sconfitta) , con tanto
di barba ispida ad ornargli il mento, ha facilmente disposto di Oscar Gonzales.
Smith ha messo ben tre volte a terra nel 2° round l’avversario, obbligando
l’arbitro, Bobby Ferrara ad intervenire e sospendere il match. Anche Isha Martin
è stato protagonista del “Contender” (vinse un match molto combattuto con il
danese Ahmed Kadder…).Nei superpiuma, sembrava tutto facile per Martin Honorio
(22 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), che aveva messo due volte a terra nel 1°
round ed una volta nel 3° il suo avversario, Baudel Cardenas, ma questi
coraggiosamente “rientrava” nel
match
ed a sua volta nel 4° round atterrava Honorio; che comunque si rialzava e
riusciva a vincere il match ai punti in 10 rounds.
Fermi i big
, dall’Australia arrivano solo la vittoria del superleggero Chris Mc Cullen
(9 vittorie), che batte Brad Hemming ai punti in 10 rounds e cattura il
vacante titolo nazionale. Il match si è svolto a Brisbane ed ha visto anche il
peso leggero filippino Roberto Oyan battere a sorpresa il favorito australiano
Mick Shaw (22 vittorie, 8 sconfitte ed un pari) per kot al 7°round e conquistare
il titolo WBF. Decisamente positiva la settimana per i pugili filippini in
Australia, perché anche a Bonnyrigg vicino Sydney, il picchiatore peso welter
Ranee Ganoy (19 vittorie, 10 sconfitte e 2 pari), ha battuto per kot al 2° round
l’australiano Ty Allen.
Ad Osaka in Giappone, il
peso gallo Masayuki Mitani (18 vittorie ed una sconfitta), ha battuto con
decisione a maggioranza Kenbun Torres
ai
punti in 10 rounds, facendo valere il maggior “peso” dei suoi colpi. Kenbun
Torres è il figlio del messicano ex campione del mondo della WBC dei minimosca
German Torres, che s’innamorò di una giapponese e rimase là per sempre. Altra
curiosità è il fatto che entrambi i pugili si allenano spesso sotto la guida di
German Torres, ma a quanto pare è stato Mitani a far miglior uso dei consigli di
Torres, ennesima conferma del difficile e conflittuale rapporto esistente tra
padri e figli…
L’ungherese Jozsef Matolcsi ha
battuto il tanzaniano Said Yazidu per ko al 3° round, conquistando la corona WBF
dei superwelters. Matolcsi ha messo 7 volte al tappeto l’avversario prima di
chiudere il match con un pesante destro!
Il 29enne rumeno Mihai Mutu (18
vittorie, 6 sconfitte e 2 pari),allievo di Laurent Sangand e residente a Saint
Nazaire in Francia, ha ottenuto la nazionalità francese. Mentre l’armeno Arthur
Abraham ha ottenuto quella tedesca.
Alla
Turakit…bandit University
(…ma che insegneranno in questo
ateneo?) di Bangkok, il peso mosca Denkaosan Kaovichit (35 vittorie ed
una sconfitta), ha battuto ai punti in 12 rounds con decisione unanime Nino
Suelo (non è un cantante napoletano stonato…). Match equilibrato solo all’inizio
poi il più esperto tailandese ha preso in mano il match colpendo con accuratezza
e precisione il rivale. Nei supermosca Sairung Singwangcha (42 vittorie ed 8
sconfitte) ha messo ko in due rounds il filippino Rex Paciones, Sairung è stato
campione dei minimosca per la WBF.
Al Ginnasio
Anesp di Sao Paulo in Brasile, il peso supergallo Giovanni Andrade
(52 vittorie e 9 sconfitte), che un paio di settimane fa
saltò
il match con l’ex campione mondiale Derreck Gainer, per problemi di visto
d’ingresso negli USA, ha battuto per kot al 4° round il connazionale Sixto Vera
Espinola. Andrade ha atterrato due volte nel 2° round Espinola ed altre due
volte nel 3° round. All’inizio del 4° round i secondi hanno “bloccato” Espinola.
Nei supermedi Jose Hiklton dos Santos ha messo ko in due rounds Joel Pereyra da
Silva, mentre nei pesi welters vittoria a maggioranza in 4 rounds di Daniel De
Souza su Josè Claudio da Silva. Due giudici hanno visto rispettivamente 4 e 3
punti per De Souza, mentre il terzo ha dato pari (10-10) in tutti i rounds.
Volete sapere come si chiamava ? Edmilton…da Silva .
Al Miccosukee Resort e Gaming di
Miami, grossissima
sorpresa con il messicano Manuel “Marro” Garnica (23
vittorie
e 5 sconfitte) che ha battuto inaspettatamente l’ex campione mondiale dei
superleggeri della WBA Carlos Maussa (20 vittorie e 4 sconfitte). Dopo la
sconfitta subita con Ricky Hatton, questo era il primo match per Carlos Maussa
che non ha scusanti da opporre. Anche se al termine del match Maussa ha alzato
le braccia in segno di vittoria, la sconfitta è stata piuttosto netta e
sorprende… la “sorpresa”, al verdetto, del colombiano! Certamente il pugile
lento e prevedibile che si è fatto regolarmente anticipare da Garnivca, non era
quello che aveva messo ko Vivian Harris ed era andato a Manchester a riscuotere
la migliore “borsa” della sua vita. Quando poi l’ “Apostolo” (è il soprannome
di Maussa …), riusciva a chiudere alle corde l’avversario, questi ne usciva alla
grande contrandolo regolarmente. Nella stessa serata, James de la Rosa (9
vittorie), ha messo ko in 3 rounds il nicaraguese David Obregon, con un tremendo
gancio sinistro. In un altro match, il 19enne colombiano Haider Berrio ( 11
vittorie ed una sconfitta), ha battuto on decisione controversa il veterano
portoricano Jose Badillo, che nel 1997 contese (perdendo per kot al 7° round…)
alla Sheffield Arena, il titolo WBO dei pesi piuma a Naseem Hamed. Ora il nostro
Berrio è un superleggero!
Dilettanti.
Per prepararsi ai mondiali
juniores in Marocco ,
la squadra cubana ha affrontato i tedeschi… seniores ed ha pareggiato il
confronto! In azione il peso
piuma campione del mondo
cadetti 2005 , Yordan Frometa , che ha perso con un verdetto dal sapore
casalingo con il tedesco Arthur Schmidt per 33 a 30 .
Nei pesi welters
, Julio Cesar Iglesias ha battuto in modo netto Rinat Karimov per 22 a 7 .
Nei pesi leggeri
Rosniel Iglesias , che e’ il campione nazionale seniores cubano dei pesi mosca
( ora che mangia e non ha problemi di peso … ) , ha battuto Sandro Schaer per 34
a 14 . Questi i tre nomi piu’ accreditati tra i cubani per un podio ad Agadir .
Comunque anche gli altri “ ninos ” visti a Peissenberg , farebbero la felicita’
di tanti allenatori . Nei
pesi mosca Alexei Collado
Acosta ha battuto Ronny Beblik per 24 a 22 .
Il peso medio
Luis Garcia , ha superato Konstantin Buga per 11 a 5 . Buono anche Adrian
Gonzalez , che ha impegnato Martin Dressen perdendo 22 a 12 , ma vale molto
piu’ di quello che il risultato gli ha attribuito . Un altro che non andra’ ad
Agadir e’ Max Roberto Munoz ,che ha pareggiato (22 a 22 ) e solo per i tre
giudici tedeschi , con Michael Bandura .
Negli altri matches
, vittoria di Gottlieb Wiess ( argento agli europei juniores) sul cubano Noel
Hernandez per 15 a 7 ( ma il cubano ha messo dentro qualcosa in piu’ dei 7 colpi
segnati… ) e dell’esperto
peso gallo Rustam Rahimov
su Albert Portuondo per 30 a 17 .
Sempre in preparazione per Agadir,
si e’volto in luglio a Frankfurt Oder , il tradizionale torneo Brandeburg Cup
, che ha visto una qualificata
partecipazione
. I russi hanno un po’ giocato a nascondino , portando gli “ eliminati ” delle
loro selezioni nazionali , Evgeni Andropov e Anton Fiodorov , ( ai russi i
tornei internazionali servono poco … bastano le loro dure selezioni interne ! )
. In evidenza i padroni di casa e i kazaki .
Nei minimosca
ha vinto l’ungherese Georgy Szalai , preferito in finale ( 24 a 24 ) al piu’
forte uzbeko Bakhrom Khidirov .
Nei mosca
vince un kazako di grande talento , Daniyar Tulegenov che batte in finale
l’ungherese Szabo . Tuleganov ha un bel pugno e ne sa qualcosa il lituano
Solovjovas finito ko dopo qualche secondo !
Nei pesi gallo
come tradizione, gli uzbeki portano un buon elemento , Orzubek Shaymov che batte
il forte francese Boumerdaci ( che e’ “ argento ” europeo ed ha costretto
all’abbandono il russo Cherkasin ) .
I pesi piuma
vedono in azione uno dei pupilli locali , David Mueller che batte , con
recriminazioni da parte francese , Imad Mansi . In finale Mueller supera il
russo Aslanbek Tlatov ed anche questo verdetto non e’ molto convincente .
Nei leggeri
un francese da tener d’occhio , un figlio d’arte ; Romain Jacob , della famosa
dinastia dei Jacob . Romain batte il tedesco Kurnatz , il tedesco Bochert per
RSCO ed in finale il russo Evgeni Andropov ( il campione europeo e’ russo e si
chiama Imil Iksanov ! ) .
Nei superleggeri
i tedeschi agguantano il podio con Dimitri Sorokin , che batte il connazionale
Robert Ziebe . Il francese Tavares che pure ha messo ko in due rounds il russo
Dzagoyev ( ma il russo “ vero ” e’ il campione europeo Andrey Zamkovoy ) si e’
fermato davanti a Sorokin in semifinale .
Nei pesi welter
uno di quelli su cui puntano i tedeschi per Agadir , Alexander Miller ( bronzo
agli europei 2005 ) . In finale il connazionale Matern preferisce evitare il
confronto.Miller che ha battuto anche l’irlandese Lynch , e’ stato molto
fortunato con il kazako Maksat Alymbayev ( se avessero combattuto da un’altra
parte , il verdetto di 23 a 21 andava al kazako… ) . Buono anche il
peso medio
Stefan Haertel con un futuro da professionista , che batte in finale il russo
Albert Soblirov ( campione mondiale cadetti 2005 ) ed in precedenza ne aveva
fatto fuori un altro ( Biryukin ) . Pensate che il francese Zabre che dalle
nostre parti fa il “ fenomeno ” , ha perso per 50 a 24 e che i russi hanno “
nascosto ” Serguey Skiarov ( campione europeo , che vince sempre prima del
limite ! ) ! Nei
mediomassimi i russi come
traduzione portano e s’impongono con un campione , Anton Fiodorov . Battuti
senza discussione il tedesco Korby per outscore , l’uzbeko Xaliqulov per 26 a 6
ed in finale Shinaliev del Kazakistan sempre per outscore !
I massimi e supermassimi
vedono vincere i kazaki Vasily Levit e Vasily Chernikov . Levit ha battuto
ottimi elementi come il russo Ponomarenko e l’uzbeko Musalimov in modo netto e
per abbandono al 1° round il tedesco Griwenka. Chernikov diventera’ uno dei big
della categoria anche a livello seniores … e’ un carro armato ! Battuti anzi “
distrutti ” , il lituano Pavel Kulda ( RSC 1 ) , il canadese Frankie Rill (
RSCO 3 ) ed il russo Churakov che non e’ l’ultimo arrivato per 20 a 4 .
Come cantava il
grande Nino Taranto in una sua canzone…: ” E’ arrivato l’ accordatore…”!
Un anticipo sui prossimi mondiali
juniores di cui vi parleremo.
I russi a Frankfurt Oder , nei pesi supermassimi, hanno “ nascosto ” il
campione europeo 2005 , Andrei Volkov, per portarlo ad Agadir fresco e riposato
; ma gli americani hanno tirato fuori dal “ cappello a cilindro ” il debuttante
( a livello internazionale… ) e sorprendente Michael Hunter di Las Vegas , che
nel primo turno , dopo un inizio favorevole al russo , l’ha recuperato e
battuto per ( 30 a 26 ) . Formidabili per Hunter , gli ultimi quattro minuti
di combattimento !
Il “ Grande “ e sembra unico…”
Colpevole ” e’
apparso in televisione . La “ bonazza ” dalla lingua sciolta e le debordanti “
colline ” targate Silicon Valley , sdoganate le “ corna ” come “ storie ” o
meglio come… “ amori ” , ha fatto sgoop ! Bella schifezza ! Direbbe Gennarino .
Siamo un popolo di consumatori e la morale come suole dirsi va a “ pornostars ”
come adesso chiamano … ” quelle signore ! ” . Quindi tutti la’ davanti a “
goderci ” lo spettacolo . “ Sono innocente? ” , ma nemmeno per sogno . “ Gli
altri sono piu’ colpevoli di me… ” , ecco la scusa a “referenza ” . Qualcuno
dice che non e’ lecito pagare il canone per il possesso di un elettrodomestico .
D’accordo ! E se proprio lo dobbiamo pagare … paghiamolo per la lavatrice…
almeno lì i programmi sono ” puliti ” ! Come faro’ a dire a mio figlio di
comportarsi onestamente per guadagnarsi il rispetto degli altri… quando basta
fregarsene di tutto e sparare parolacce e sciocchezze per finire su una
qualunque isola di … “ fangosi ” . La morale cade sempre piu’ a pezzi e perfino
un “ pittbull… senza palle ” invoca i regolamenti . Ma non erano un… optional
? Certo ! Ma solo quando tutelano gli altri… Come disse Trappatoni a Muller
:“ Non fare piu’ lo Strunz e ” passala ” a qualcuno , questa ridicola … “
palla ” ! ” . Uno a uno e… palla al centro.
Che cosa è l’autorevolezza e
che cosa è l’autorità? L’autorevolezza la fornisce la competenza , l’autorità…
il ruolo. Quindi chi rivolge appelli o inviti, se lo fa con autorevolezza può
sicuramente essere ascoltato, ma se lo fa con autorità può non essere ascoltato.
Troppi autoritari non autorevoli rivolgono appelli ed inviti (che poi in realtà
sono minacce…). Pochi autorevoli…hanno autorità. Se l’autorità deve “ricordare”
i regolamenti a chi li infrange vuol dire che non ha avuto …autorevolezza. Se
un autorità manca di autorevolezza è... incompetente! Come dice Gennarino : “Io
ho capito, ma tu …che hai detto?”. Non vi preoccupate perché chi deve capire …ha
capito.
Essere ricchi
non è sempre un vantaggio: per esempio un ricco non saprà mai la soddisfazione
che si prova pagando l'ultima rata.
Ciao a tutti
alla prossima da
Quelli delle
…news
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