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Fefe’ & Coco’

Boxemaccheroni

 Il mitico Gennarino

Siamo arrivati forse al termine del mandato di Chowdry ! Accuse di distrazioni di fondi , “ amici ” che gli negano appoggi , il CIO che non intende piu’ sopportarlo .  Altri guai dal fronte interno arrivano per altri “ signorotti ” della boxe mondiale dilettantistica . Non ci illudiamo che le cose cambino subito . Troppi “ cadaveri eccellenti ” girano per il mondo con lo scopo di riciclarsi .  Siamo stanchi di ripetere l’appello , ma lo facciamo lo stesso , perche’ non vediamo altra soluzione . Rinnovare significa soprattutto cambiare mentalita’ e cambiare persone !  Come disse un grande Papa : “ Coraggio e … damose da fa’ ! ” .

A Copenaghen l’imbattuto danese Mikkel “Il Guerriero Vikingo” Kessler (27 anni, 38 vittorie di cui 29 prima del limite), detentore del titolo  WBA dei supermedi, ha aggiunto quello della WBC al suo “carniere”, battendo per ko al 3° round il tedesco Markus Beyer (35 anni, 34 vittorie,  3 sconfitte ed un pari). Arbitrava l’italiano Cavalleri che ha fermato il tedesco, mentre questi in ginocchio guardava smarrito verso il proprio angolo. Kessler si è subito rivelato troppo più veloce del mancino  Beyer, chiudendo il match con un perfetto destro al mento.  Il match di Kessler è stato venduto alla televisione USA HBO ed è stato un grande successo perché ha fornito agli spettatori USA la possibilità di vedere all’opera 3 dei migliori supermedi non americani in azione (anche il match di Joe Calzaghe che commentiamo a parte è stato trasmesso dalla HBO…) ! “Calzaghe è sicuramente un campione, ma il nostro Mikkel è un uomo da un milione di dollari…”, ha detto gongolante l’organizzatore danese Mogens Palle (padre di Bettina).. Sempre nei supermedi grossa sorpresa causata dal russo Sergey Tatevosyan (33 anni, 26 vittorie e 6 sconfitte) , non nuovo ad imprese del genere, che ha battuto lo sfidante al titolo WBO dei supermedi e numero tre per l’IBF e la WBA, Rudy Markussen (29 anni, 33 vittorie, due sconfitte ed un senza decisione), bravo se attacca meno se deve difendersi, mettendolo due volte al tappeto nel al 7° round. Tatevosyan aveva fatto da sparring a Kessler per sei settimane.  Nei supermedi, l’ex campione europeo, il tedesco  Danilo Haussler (31 anni, 28 vittoriie e 3 sconfitte), ha battuto ai punti in 8 rounds il russo Serguey Kharcenko. Il verdetto è stato controverso con due giudici che hanno dato 78 a 74 al tedesco e con il terzo che ha visto 77 a 75 per il russo! Nei pesi piuma l’albanese Spend Abazi (34 vittorie ed una sconfitta) ha battuto l’ex campione della WBO Edinso Torres ai punti in 6 rounds. La superiore altezza del venezuelano ha creato problemi e  difficoltà ad Abazi che ha mostrato grossi limiti.  Un altro peso piuma albanese residente in Danimarca, Ervis Marsha (23 anni e 3 vittorie), ha messo ko al 1° round Abdelfattah Abassi, apparso troppo debole. Per la corona “Nordic” dei superleggeri, il danese Martin Kristjansen (16 vittorie, una sconfitta e due pari), ha battuto per la prima volta in carriera il norvegese Geir Inge Jorgensen (22 vittorie) ai punti in 8 rounds. Kristjansen è apparso più magro e più in forma dimostrandosi miglior pugile. Il norvegese che ha commesso anche alcuni falli di “tenuta” e “lotta”, ha protestato per il verdetto  ma …aveva perso. Nei massimi leggeri, Steffen Nielsen (25 vittorie e 2 sconfitte),tornato con il suo vecchio allenatore Soren Ahm ,  ha battuto l’italiano Paolo Ferrara  (22 vittorie, 9 sconfitte ed un pari) ai punti in 6 rounds. Match  dove all’iniziale pressione di Nielsen, segue la replica di Ferrara che scambia duri colpi con il danese. Entrambi, dopo i duri colpi assorbiti,  continuavano a scuotere la testa, per far intendere all’altro che …non c’era stato danno!  Ha combattuto un altro italiano , il superwelter Ciro Ciano (2 vittorie,2 sconfitte e 2 pari), che è stato battuto dal 20enne mancino danese Thomas Povlsen (3 vittorie) ai punti in 4 rounds. Nei massimi leggeri, rientro per il norvegese Thomas Hansvall (25 vittorie, 3 sconfitte e due pari), dopo tre anni di assenza. Il norvegese  ha pareggiato in 8 rounds con il danese Johnny Jensen (19 vittorie e due pari). Nei pesi massimi, il 26enne Claus Bertino (alto 1.98, 3 vittorie), ha battuto ai punti in 4 rounds Daniel Peretyatko…ma solo per i giudici. Tra le donne, il peso gallo danese Anita Christiensen (19 vittorie), ha battuto la francese Nadia Hockmi (8 vittorie e 4 sconfitte) ai punti in 10 rounds per il titolo ad interim della WBC .La Hockmi inizialmente ha creato qualche problema alla Christiensen, poi la danese le ha preso le …misure.

L’imbattuto gallese di origine italiana Joe Calzaghe (34 anni, 41 vittorie di cui 31 prima del limite), ha conservato il titolo dei supermedi IBF-   WBO, battendo ai punti in 12 rounds e dominando il confronto, il camerunese che vive in Australia , Sakio Bika (27 anni,20 vittorie, due sconfitte e due pari). “ Si era abituato male e credeva di trovarsi di fronte ad uno come Beyer!”, ha detto Calzaghe di Bika. Poi ha proseguito :”  Ma gli sono bastati solo 30 secondi per capire che di fronte a lui , non c’era…Beyer”. Con questa vittoria, sono già 17 le volte che Calzaghe ha difeso il titolo WBO, conquistato a novembre del 1997 con il connazionale Chris Eubank,, mentre è stato a marzo dello scorso anno che ha battuto l’americano Jeff Lacy, togliendogli la “cintura” IBF. Calzaghe ha ricevuto due importanti riconoscimenti, uno da parte della rivista “The Ring” che lo considera il supercampione della categoria e l’altro da Ray Sugar Leonard (che si trova in Inghilterra per promuovere la “versione” inglese del “The Contender”…) che lo ha invitato in America per farsi conoscere da vicino dai fans statunitensi.  Per  quanto concerne Kessler , Calzaghe ne ha anche per lui :” Kessler non si illuda , finchè ci sarò io… lui è il secondo!”. Entusiasta Frank Warren che lo considera il più grande pugile britannico di tutti i tempi! Nei massimi leggeri un altro oriundo italiano, Enzo Maccarinelli (26 anni, 25 vittoire di cui 19 prima del limite ed una sconfitta),  è diventato campione del mondo della WBO (titolo lasciato vacante da Johnny Nelson…), sbarazzandosi in soli 71 secondi del connazionale Mark Hobson (30 anni, 26 vittorie , 5 sconfitte ed un pari). Viene da chiedersi quali siano stati i criteri di scelta che hanno determinato la qualifica di Hobson a co-challanger per un titolo mondiale! Nei pesi piuma, sfida mondiale targata WBU tra Derry Matthews (15 vittorie di cui 9 prima del limite) e Steve Foster (20 vittorie ed un pari) largamente dominata ai pnti i 12 rounds da Matthews che ha anche inflitto un conteggio a Foster nel 10° round!  Nei superwelters, Thomas Mc Donagh (28 vittorie, 2 sconfitte ed un pari), ha battuto Martin “Imaculate” Concepcion (11 vittorie e 3 sconfitte) di stretta misura ai punti in 6 rounds.Nei pesi medi Paul Smith (18 vittorie), ha battuto per kot al 3° round Dean Walzer (11 vittorie, 10 sconfitte ed un pari9, dopo averlo messo a terra una volta e nel 2° round e due volte nel terzo! Nei pesi welters, Ezechiele Brooks (12 vittorie), detto “Kell” , ha battuto Duncan Cottier dopo che questi feritosi per un taglio nel 3° round, si è ritirato. A completare il trionfo per la palestra di Enzo Calzaghe , c’è stata la vittoria del peso medio 19enne  Nathan Cleverley (6 vittorie), che ha battuto ai punti in 6 rounds il 22enne Tony Quigley  (7 vittorie) , che qualcuno ricorderà vincitore del torneo “Six Nations “ di Roma. Cleverly ha costruito il suo record in 15 mesi di professionismo, mentre Quigley ha impiegato due anni ed otto mesi!  Debutto per lo scozzese vincitore dell’oro ai giochi del  “Commonwealth” di Melbourne , Kenny Anderson.  Lo scozzese ha costretto l’arbitro a sospendere il match che lo vedeva opposto al coloured Nick Okoth, nel 4° ed ultimo round.  Esordio anche per l’ex campione dei pesi leggeri dilettanti Anthony Crolla, che ha battuto in 4 rounds Abdul Rashid, vincendo tutti i rounds.

Ancora gallesi in evidenza! All’Afon Lido di Aberavon , dove non si ospitava la boxe da 15 anni, il peso massimo 29enne Scott Gammer ,   Picture of Michael (Mickey) Steeds (Isle of Dogs, England)Picture of Scott Gammer (Pembroke Dock, Wales)con all’angolo il padre Ralph (sembra l’inizio di “Uccelli di Rovo”…)  ,  ha battuto Mike Steeds nettamente ai punti in 12 rounds, aggiudicandosi quasi tutte le combattute riprese. Nei superwelters, il polacco Grzegorz Proksa (8 vittorie) ha difeso le cinture “Giovani” della WBC e dell’IBF, battendo ai punti nettamente in 10 rounds l’argentino Ignacio Lucero Fraga e spedendolo anche un paio di volte al tappeto. Vince anche il promettente Michael Grant , ex campione inglese dei dilettanti,  che batte ai punti in 6 rounds nettamente, Ceri Hall. Nei superleggeri, il match della serata, tra Dawid Kowalski alias Karl David e  Tyan Booth; con il polacco che lascia troppo l’iniziativa inizialmente nelle mani di Booth e che non riesce a recuperare, con il “forte” ed irresistibile  finale, tutto lo svantaggio. Nei mediomassimi, Wayne Brooks, batte il serbo residente a Liverpool, il massiccio Marko Doknic, che viene fermato dall’arbitro forse prematuramente  al 4° round e non protesta perché probabilmente ancora risente dell’incidente d’auto avuto prima dell’incontro. Era anche l’occasione per vedere in azione per la prima volta sulla distanza delle otto riprese il peso leggero Damian Owen, ma SKY Tv ,  per paura che la visibilità andasse scemando (…non è avvenuto!), ha “tagliato” a sei le riprese. Owen ha vinto ai punti in 6 rounds con il bielorusso Yevgeny Kruglik che non ne ha voluto sapere di fare la vittima sacrificale!

Decisamente è stato il week end dei supermedi quello tra il 14 ed il 15 ottobre! A San Pietroburgo, al termine di un match molto  combattuto, il georgiano David Gogiya (30 anni, 16 vittorie ed una sconfitta), ha “tolto” la corona europea all’armeno residente in Spagna,  Mger Mkrtchian (29 anni, 23 vittoire di cui 187 prima del limite e 3 sconfitte), battendolo con decisione controversa ai punti in 12 rounds. Mkrtichian che era reduce dalla sorprendente e spettacolare vittoria ottenuta con il francese Jackson Chanet, ha inizialmente accusato il lavoro fatto prevalentemente con il jab sinistro che gli ha imposto il georgiano. Nella seconda parte del match l’armeno che ha avuto difficoltà a rientrare nei liiti di peso, ha cambiato tattica e senza più cercare la “bagarre” è  risalito nel punteggio.  Un po’ tardi però perché per due giudici continuava ad essere in vantaggio  Gogiya (117 a 112 e 115 a 113), mentre il terzo dava vincitore Mkrtichian  per  116 a 114.    Nei massimi leggeri, secondo match vittorioso per Valery Brudov(32 vittorie e una sconfitta) , dopo la pesante sconfitta di gennaio con Virgil Hill. Brudov non ha destato grande impressione nel battere prima del limite il modesto lettone Roman Dabolins.

Nella stupenda cornice dell’arcipelago di Trinidad and Tobago, il peso massimo Kerston Manswell, ha battuto ai punti in 10 rounds il  “compagno di Tour “ di Mike Tyson , Corey “T-Rex” Sanders (23 vittorie e 10 sconfitte).  L’avversario non è stato scelto a caso, perché nel suo curriculum che, vede 15 matches vinti prima del limite, spicca il ko inflitto al campione del mondo Oleg Maskaev. L’idea è quella di mettere Manswell contro Maskaev, ma per poco il “T Rex “ non  faceva un altro “colpaccio” !  Infatti nel 7° round l’americano ha messo al tappeto Manswell, che per un paio di rounds è andato in…”bambola”. Alla fine verdetto ai punti in 10 rounds per lui, ma sogno mondiale  momentaneamente accantonato. Ma il mondo è piccolo ed i suoi tifosi lo vogliono vedere contro il campione del Commonwealth, Danny Williams, vincitore del “compagno di Tour” di Sanders, Mike “Iron” Tyson .

Al Plaza Hotel di Houston in Texas, il mediomassimo Chris Henry (16 vittorie di cui 14 prima del limite), ha conquistato  il titolo WBC USNBC  battendo con decisione controversa Rayco Saunders ai punti in 12 rounds . Match difficile per Henry che con la sua aggressività aveva infiammato il pubblico convinto di assistere ad uno dei suoi  “ko al primo round”! Nei pesi medi Chase Shields (21 vittorie ed un pari), ha battuto per kot al 4° round Jerry Perez.

sm_d91.jpg (34,756 bytes)A Nogales, il peso piuma Steve  Luevano (31 vittorie ed una sconfitta), dopo aver messo al tappeto Baudel Cardenas nel 2° round, l’ha surclassato ai punti in 12! Bella ed entusiasmante prestazione di Luevano. Continua il cammino “vittorioso” del peso superleggero Brandon Rios (20 anni e 13 vittorie), olimpico di Atene con gli USA.  Battuto ai punti in 6 rounds Elias Lopez

A Gifu in Giappone, il supergallo Akio Konishi (20 vittorie di cui 17 prima del limite), ha battuto per kot al 4° round, con un uppercut al naso, l’indonesiano Juan Saparipan. Nei superleggeri, il giapponese Toshihiko Adachi (9 vittorie e due sconfitte),ha battuto, destando ottima impressione, l’indonesiano Monthe Carlos ai punti i 8 rounds

Al Doubletree Hotel di Ontario in California, il peso welter Timothy Ray Bradley junior (16 vittorie di cui 10 prima del limite) , ha battuto per kot al 1° round Alfonso “Poncho” Sanchez (20 vittorie e 6 sconfitte), dopo averne sgretolato le “difese”. Sorpresa nei supermedi con Derek Andrews, che dopo averlo messo a terra nel 1° round, si aggiudica il match ai punti in 6 rounds con l’imbattuto Danny Garcia (5 vittorie).  Vittoria nettissima, per il nuovo arrivato nella Thompson Promotion, Yohnny Perez (6 vitttorie), che batte ai punti in 6 rounds Arturo Bracamontes.  

Passiamo nelle Filippine dove a Cebu, Randy Suico (25 vittorie di cui 22 prima del limite e 3 sconfitte), ha battuto per kot al 4° round il tailandese Pongpetch Chuwatana, stroncato dalle combinazioni del filippino. .

 

A Huatabampo, centro della regione mexicana di Sonora, terzo vittorioso match per il  superwelter Juan de Dios Navarro (22 anni ), un mancino che ha partecipato alle Olimpiadi di Atene e che ha battuto il connazionale Luis Gonzalez per ko a 1° round.

L’imbattuto peso supermedio francese Jean Paul Mendy (32 anni, 23 vittorie), si è qualificato per la finale del torneo dei supermedi intitolato “Nuova Generazione” nel Chumash Casino di Santa Ynez in California. Mendy ha surclassato ai punti in  10 rounds l’americano Henry  “Sugar Poo” Buchanan  (28 anni e 14 vittorie). Fino a quel momento anche l’americano era imbattuto. Più  forte e più aggressivo, il campione francese ha mostrato tutte le sue qualità sul ring, dando una lezione al suo rivale che nell’ottavo round ha anche subito un richiamo per colpo basso. “Non dovrei mai affrontare dei pugili  mancini!”, è stato il commento di Buchanan. Particolare spiacevole per lui, il fatto che la polizia l’abbia prelevato dopo il match per interrogarlo in merito a vicende poco chiare.  L’altro finalista del torneo che assegnerà il titolo IBO è l’americano Anthony Hanshaw (28 anni e 21 vittorie), che ha battuto per kot al 3° round il connazionale Lafarell Bunteng (26 anni, 16 vittorie  due sconfitte ed un pari). Bunteng  aveva sostituito nel torneo il camerunense Sakio Bika, ufficialmente infortunato  poi diventato  a “sorpresa …sfidante di Joe Calzaghe. Non ci sono stati atterramenti, ma dopo un forte destro di Hanshaw l’arbitro ha sospeso il match. Hanshaw era l’alternativa olimpica di Jermayn Taylor ed ha subito seri infortuni che ne hanno ritardato l’ascesa, ma è uomo da altissima classifica.   Fuori “torneo”, il superwelter James Kirkland (16 vittorie di cui 14 prima del limite), ha battuto Sherwin Davis per kot al 2° round. Davis dopo essere stato contato nel 1° round, ha dovuto rinunciare al match per un infortunio. Nei pei massimi, Donnell “Il Vero Addormentatore” Holmes (24 vittorie e due pari), ha battuto di stretta misura in un bel match Andriy Oleinyk (12 vittorie e 5 sconfitte).Nei superleggeri, Nick Casal (15 vittorie ed un pari), ha dato vita ad un match “esplosivo” con Aaron Drake (10 vittorie e 3 sconfitte). Entrambi i pugili sono finiti al tappeto nel primo round. Casal ha nuovamente messo a terra Drake nel 3° round. Drake ha anche subito un richiamo ufficiale per aver “espulso” il paradenti nell’8° round. Alla fine vittoria netta per Casal che semba “recuperato” dopo la squalifica di un anno per doping. Pareggio nei pesi leggeri in 4 rounds tra il messicano con il nome italiano Antonio De Marco (11 vittorie , una sconfitta ed un pari) e Curtis Meeks.

Tanto per darvi  un’ idea  dell’armonia e della concordia che regna tra gli enti che regolano la boxe mondiale, vi raccontiamo quello che è successo prima del match tra Kessler e Beyer. I problemi sono cominciati per la diversa interpretazione (te pareva…) che i due enti mondiali   (WBC e WBA) davano su alcune regole.  Al centro dell’attenzione la …ferita. Secondo la WBC, in caso di ferita provocata non intenzionalmente, viene dedotto un punto al pugile non ferito. In caso di ferita provocata intenzionalmente, i punti diventano due. Il presidente della WBC, Jose Suleimain “tuona” dicendo  che sarà in palio solo il titolo WBA se le regole non saranno quelle della WBC. Il supervisore della WBA, George Martinez, cerca di arrivare ad un compromesso e consiglia di adottare le regole della federazione danese.  Sembrerebbe accettabile…visto che la federazione danese segue le regole dell’EBU ed il supervisore della WBC è un altro Martinez, “el senor” Ruben che è tra l’altro anche il presidente dell’EBU. Niente da fare , Sulmain vuole le regole…della WBC.  La discussione continua. Mogens Palle, l’organizzatore danese,  sostiene che il problema è soprattutto di Beyer che… è soggetto alle ferite.  In pratica il senso di quanto sostiene Mogens Palle è che non si può accettare (nel caso della ferita non intenzionale…) che un pugile porti  via un titolo, magari con un solo punto e per giunta sottraendolo all’avversario che ha avuto il solo torto di …non ferirsi?   Dopo una lunga ed estenuante discussione, il team Palle accetta  le regole della WBC, ma si riserva di protestare in caso di controversia. Al supervisore WBA sta bene e precisa che la “protesta” di Palle potrà essere inoltrata solo verso la WBC.  Le regole sono state lette da Ruben Martinez, con la segretaria dell’EBU, sig.ra Jacoponi,  a far da traduttrice… Ma non è finita , perché un’altra grande discussione è nata per i guanti da utilizzare. Alla fine è stato deciso che i due sarebbero entrati sul ring con i guanti Grant! Alla fine strette di mano e sorrisi e due ore perse…per la regola WBC delle  “ferite”.

 Neanche per questo fine settimana, le Autorità spagnole hanno liberato il campione della WBO dei pesi Scott Harrisonpiuma Scott Harrison!  Il 29enne scozzese è venuto alle mani con dei poliziotti , ma si era già reso protagonista di un analoga situazione sei mesi prima nella natia Scozia. Appare improbabile che per il 9 PacMor2005ARTICLE (12K)dicembre possa manter fede al suo impegno agonistico  e battersi con il connazionale Niky Cook. 

Nelle Filippine, a Mandaue City, grossa riunione con i pugili del famoso manager Castaner. Nei supermosca, il mancino ZC Oliveros Gorres, meglio noto come Z Gorres (24 anni, 26 vittorie, una sconfitta ed un pari), allenato da Freddy Roach, ha batuto per kot al 4° round Sonny Manakane. Nei superleggeri, l’ex nazionale filippino Jason Mellinger (20 anni e 5 vittorie) ha battuto ai punti in 8 rounds Cris Alag. Ma l’elemento di curiosità della serata è il fenomenale supermosca Aex John Banal,  un 17enne detto “Bazooka” che,  ha già vinto 10 matches (8 prima del limite…) e pareggiato uno. Anche Banal è mancino ed ha battuto ai punti in 10 rounds Angky Angkota. Un'altra occhiata la lanceremmo al peso gallo Joseph Omanz che di anni ne ha solo 16! Omanz, che è alto 1.68, ha vinto il terzo match consecutivo per ko al 1° round.  

Al Seminole Hard Rock Arena d’Hollywood (Florida), l’ex due volte campione del mondo Randall Bailey (34 vittorie e 5 sconfitte), ha  inflitto una dura punizione a Shawn Gallegos (16 vittorie e 3 sconfitte)  battendolo per kot al 8° round. Gallegos ha cercato di mettere il confronto sul piano della pura forza, ma ha commesso un errore, perché l’ex campione ha fatto valere la sua maggior  potenza, annientandolo progressivamente. Con la vittoria Bailey si è anche impadronito della corona IBA.Nei pesi medi la “promessa” Samuel Miller (16 vittorie di cui 12 prima del limite), ha battuto Steve Walker  per kot al 1° round. Nei pesi massimi, il costaricano Carl Davis Drummond (16 vittorie di cui 14 prima del limite), ha dominato ai punti il confronto che lo vedeva opposto all’esperto Ramon Earl Hayes. Nei pesi piuma Adailton De Jesus (17 vittorie di cui 16 prima del limite), ha battuto per kot al 3° round Reynaldo Hurtado.  L’elemento più interessante della serata è stato però il peso leggero portoricano Jesus Pabon (8 vittorie) , un mancino allenato da Jose Bonilla (è anche l’allenatore della selezione nazionale portoricana e di Joel Casamayor …), che ha colpito l’interesse dell’organizzazione USA “Warriors Boxing”, che l’ha subito ingaggiato. Pabon ha messo ko al 1° round Aaron Sannipoli e si preannuncia come uno dei futuri protagonisti della categoria.

A Filadelfia, nel leggendario Blue Horizon, si sta mettendo in luce un peso massimo dal pugno pesante , si chiama Joey “Minnesota Ice” Abell (25 anni  e 9 vittorie tutte per ko!) , che ha letteralmente “devastato” il mestierante Louis Monaco (15 vittorie, 34 sconfitte e 4 pari), costringendo l’arbitro a fermare il match nel 4° round per “salvarlo”.   Nei pesi medi, un altro pugile proveniente dal Minnesota, Dave Peterson (6 vittorie di cui 5 prima del limite), ha battuto con un massiccio lavoro al corpo Kenneth Meeks in due rounds. Nei pesi massimi, l’israelianoRan Nakash (3 vittorie), ha fatto l’esordio negli USA, battendo con verdetto unanime ai unti in 4 rounds Gary Lavender. 

A Nord di Filadelfia nel National Guard Armory, bella serata che vede il promettente e giovane peso Showtime Boxing: Chazz Witherspoonmassimo Chazz Witherspoon (15  vittorie, 10 prima del limite), mettere ko in 3 rounds Earl Ladson. La conclusione si è avuta con un uppercut nel 3° round , dopo veementi scambi nei quali anche Ladson ha detto la sua! Ha detto Don Elbaum, il famoso matchmaker :” La gente ricordava Filadelfia per Tim Witherspoon, ma tra un po’ la ricorderà per …Chazz!”. Non so qual’è la dieta dei pugili del Minnesota, ma devono dargli qualcosa di veramente “forte” perché hanno l’abitudine di vincere prima del limite. Il mediomassimo Max Alexander era imbattuto dopo 12 vittorie consecutive, poi è arrivato Marty Lindquist …del Minnesota, che dopo appena 10 secondi l’ ha “fulminato” mentre  era ancora “rilassato”. Ci sono voluti alcuni minuti per far riprendere Alexander.  Lindquist porta a 12 le sue vittorie (10 prima del limite) con 4 sconfitte. Debutto sul suolo americano per il peso medio inglese Patrick J. Maxwell (11 vittorie ed una sconfitta). L’inglese non ha perso tempo e dopo aver messo al tappeto due volte nel 1° round , il solitamente resistente Anthony Little, ha definitivamente chiuso il match nel 5° ! Dominio nei mediomassimi per l’italo americano di Trenton, Chucky Cavallo (11 vittorie) che batte ai punti in 6 rounds Raynard Darden. Proveniente da Worcester (la patria di Marvin Marvellous Hagler …ma le affinità finiscono lì!), il massimo leggero Adam Harris (8 vittorie), ha vinto con decisione controversa ai punti in 4 rounds con l’ostico e per niente arrendevole Luis Doel Santiago (zero vittorie e 3 sconfitte!).

Nel Municipal Auditorium di Tijuana in Mexico, il 18enne peso welter  Pavel Miranda (12 vittorie)  ha incontrato l’ “osso più duro” della sua carriera, quando si è trovato di fronte Miguel Angel Lopez. Solito avvio formidabile per Miranda che mette sotto pressione l’avversario e crede di farne un sol boccone. Lopez però reagisce con ganci ed uppercuts e sorprende più di una volta Miranda. Nel 6° round Lopez finisce al tappeto per un colpo al corpo ma coraggiosamente si rialza. Il pubblico incoraggia il suo beniamino al grido di “Pavel!” e lui mette nuovamente al tappeto Lopez ma con un colpo ”sotto” di qualche… “metro”! Punto di penalizzazione e proteste dei tifosi.  Miranda finalmente si “calma” e vince tranquillo gli altri rounds! Era in palio il titolo ad interim della WBC Giovani e calcolando che Miranda ha 18 anni, potrà difenderlo, secondo le regole WBC, fino a quando ne compirà 24! Nei pesi piuma troviamo un altro 18enne terribile, Juan Carlos Burgos (13 vittorie), che vince con largo margine ai punti in 10 rounds il titolo Intercontinentale ad interim della WBC, a spese di Rodolfo Garay. Per finire da segnalare la vittoria di Robert Leyva (24 vittorie di cui 23 prima del limite e 6 sconfitte) , ex campione IBF dei pesi “paglia” o “minimi”, che combattendo da peso gallo ha battuto il connazionale Felipe Acosta per kot al 6° round. 

Nell’ambito del tributo all’arbitro Arthur Marcante senior, che presentava anche la sua biografia “On the ropes”, il peso medio Pawel Wolak (11 vittorie di cui 7 prima del limite), ha messo ko in due rounds Jose Felix.  Il match si è svolto nel Plattdeutsche Restaurant in Franklin Square nel Quuens (New York). Mercante è un grande arbitro e sono convinto che anche dalle nostre parti…gli avrebbero fatto la ”festa”. Parole di Gennarino.

 Al Nuovo Luna Park di Buenos Aires, l’argentino Omar Andres Narvaez (31 anni, 23 vittorie di cui 15 prima del limite e due pari) ha difeso con successo, ai punti in 12 rounds (115 a 111, 117 a 109, 115 a 112),  il titolo WBO dei pesi mosca, dall’assalto del colombiano Walberto Ramos (25 anni, 11 vittorie, 5 sconfitte e due pari). Era la nona volta che l’argentino difendeva il titolo. Nel corso della serata, la “tigresca” Marcela Eliana Acuna (21 vittorie e 5 sconfitte), ha conservato il titolo WBA dei supergallo, battendo per la prima volta l’imbattuta Paola Hester Herrera (12 vittorie e due pari), per ko al 1° round.

Sempre  a Buenos Aires, registriamo il ritorno sul ring dopo due anni di assenza del mediomassimo 34enne Jaun Manuel Garay (7 vittorie e 4 sconfitte), che ha battuto Alejandro Oscar Correa per kot al 2° round. Nei massimi leggeri, esordio per Rodolfo De Dominicis che batte Cristian Zamudio per ko al 1° round.  A Trelew, il più grande dei fratelli Matthysse, “El Teribile”  Walter Dario, è tornato alla vittoria dopo la “punizione” subita negli USA con Paul Williams. Il 28enne argentino (26 vittorie di cui 25 prima del limite ed  una sola sconfitta), ha battuto il paraguayano Jorge D. Gomez Perez per kot al 2° round. Nei supermosca,il 31enne Nelson Javier Galdamez (10 vittorie ed una sconfitta), ha battuto Adrian Dimas Garzon ai punti i 8 rounds. A junin dii scena l’altro Matthysse, il non meno terribile Lucas Martin  (24 anni e 16 vittorie) che, per il titolo Latinos della WBO,  batte per kot al 2° round Diego Jesus Ponce. Nei pesi welters, uno da seguire con attenzione. Si tratta del 22enne Hector David Saldivia, (20 vittorie di cui 15 prima del limite), figlio d’arte che, per il titolo argentino,  ha messo ko al 5° round l’esperto Omar Weis.  Da segnalare anche la vittoria del peso leggero Nestor Gaston Ruiz (26 anni, 24 vittorie e 9 sconfitte), che ha battuto Victor Hugo Paz ai punti in  10 rounds per il titolo argentino.Ancora Buenos Aires, con il mediomassimo Julio Cesar Dominguez (29 anni, 16 vittorie ed una sconfitta),  detto l”Incredibile Hulk”  ha battuto con decisione controversa ai punti in 10 rounds Jose Alberto Clavero, facendogli subire anche un atterramento. Nei pesi leggeri, Martin Vicente Rodriguez (21 anni e 13 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds, Diego Alejandro Madale , mettendolo al tappeto nel 1° round ed imponendogli un conteggio nel terzo round.  

A Providence nel Rhode Island, la rivelazione del “The Contender”,il peso medio  Pete Manfredo junior (27 vittorie e 3 sconfitte) ha mostrato di avere le carte in regola  per aspirare a qualcosa di sostanzioso, nel battere per ko al 3° round l’italo-americano Joey Spina (19  vittorie ed un pari). Spina più attrezzato fisicamente, ha cercato di prendere in mano il match dall’inizio e di fare “pressing”, ma il destro di rimessa di Manfredo entrava troppo “allegramente” nella guardia aperta di Spina! Dopo aver “centrato” e “provato”l’avversario varie volte nel secondo round, nel terzo Manfredo l’ha definitivamente “schiantato”! Nei supermedi l’imbattuto Allan Green  (23 vittorie di cui 16 prima del limite) ha battuto il dominicano residente a New York Jerson Ravelo (17 vittorie e 2 sconfitte)  che rappresentò il suo Paese a Sydney per kot all’8° round. Ravelo sembrava intenzionato a far passare una “brutta serata” a Green, che però ha fatto valere la maggior potenza. Nell’ottavo round tre atterramenti pesanti hanno convinto l’arbitro che non era il caso di continuare! 

A Dombasle in Francia, il peso gallo 33enne David Guerault (33 vittoriee 3 sconfitte), si è impadronito del titolo dell’Unione Europea dominandoi il marsigliese John Bikai ai punti in 12 rounds con decisione unanime. “Quello di stasera è stato forse il mio ultimo combattimento a meno di  poter disputare un europeo o un mondiale!”, ha dichiarato Guerault dopo il vittorioso match. Nei pesi welters, Nordine Mouchi (29 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto il modesto rumeno Eugene Stan ai punti in 6 rounds. C’è stato anche il rientro di Jackson Chanet (28 vittorie ed una sconfitta), che ha battuto il russo Vasily Andrianov ai punti in 8 rounds. Anche questo un match in salita per un dolore intercostale che l’ha costretto ad utilizzare solo il sinistro. Per finire, la campionessa europea dei pesi superleggeri, Anne Sophie Mathis (12 vittorie, ed una sconfitta), ha battuto per kot al 5° round la bulgara Borislava Goranova. “Mademoiselle” Mathis ha vinto per l’ 11^ volta prima del limite!

Se pensiamo alle guerre che hanno dilaniato la ex Yugoslavia, vengono davvero i brividi. Ricordo il primo torneo post- bellico con gli  atleti e gli arbitri che si abbracciavano e si salutavano, versando calde lacrime perché avevano temuto di non rivedere più gli “amici”. Fu chiaro che li aveva divisi una guerra … non voluta da loro! Non fecero distinzioni etniche o religiose e si abbracciarono e piansero tutti!  Quindi non ci sorprende se una riunione a Banja  Luka in Bosnia, ha visto sul quadrato pugili delle diverse nazioni balcaniche. Nei supermedi, il montenegrino Nikola Sjekloca, al 2° match ha battuto per kot al 2° round,  Tanju Guenes. Nei pesi massimi, il bosniaco Dzenan Hodzic (40 anni), ha battuto ai punti in 6 rounds Adrian Buharalija. Nei massimi leggeri Alexander Petkovic (26 anni, alto 1.91, 33 vittorie, 4 sconfitte e 3 pari), ha battuto il turco-tedesco Bruce Ozbek per ko al 2° round. Nei pesi medi, il montenegrino di Podgorica, Pedrag Radosevic (10 vittorie)  ha battuto ai punti in 10 rounds il georgino Levan Shonia.  Nei massimi leggeri, il 27enne serbo Nahanad Borovcanin (11 vittorie) ha battuto Janis Graschinkis per kot al 1° round. Borovcanin …con un nome così non avrei fatto il pugile ma… la vitamina! Parola di Gennarino.

Scusate se per una volta non  parliamo di pugilato. Vogliamo salutare un “amico” che ci ha lasciato per sempre. Non era un pugile,  ne sappiamo se apprezzasse la boxe. L’abbiamo conosciuto troppo poco per saperlo… lo spazio di una sera. Era però una persona sensibile ed intelligente, dotata di un grande senso dell’ironia. Era un musicista e scriveva canzoni ed un giorno lo incontrai in una  trattoria di via Catselfidardo a Roma; dove il proprietario “Vincenzo”,  preparava la sua mitica “carcerata”. Un   “primo piatto”  fatto con pasta, panna, funghi, piselli e qualche “tocchetto” di guanciale. Era abbondante nelle porzioni “Vincenzo” e forse era anche questo il segreto della “folla”  con cui dovevi poi litigarti il …tavolo. Un giorno mi ritrovai un omino con il viso giovane ed i capelli tutti  bianchi seduto al mio… tavolo. Lo riconobbi. Mi fissò ed io gli dissi tra il timido e lo sfrontato : “La mia ragazza era innamorata di Te, sentiva continuamente la tua canzone e ti immaginava alto e con gli occhi azzurri…”.  Sorridendo mi rispose: “…poi mi ha visto e ti ha sposato!”. Lo disse in un modo unico e simpatico, continuando a sorridere. Ci mettemmo a parlare …anzi parlò quasi sempre lui. Raccontava cose interessanti e molto divertenti, con affabilità e simpatia. Disse che quando avevano passato quel  suo famoso  “pezzo”alla radio, in poco tempo  era balzato in cima alla classifica delle vendite. Poi, dopo tre mesi,  non aveva resistito e…. si era fatto vedere in televisione ! “Beh, che successe?” gli dissi. Mi fissò  divertito e sempre ridendo mi rispose : “Ma mi vedi come sono?.... Crollarono le vendite! “. Gli risposi incredulo e divertito un “ma non è possibile…” che lo fece sorridere un po’ amaro e capii… che forse era stato sincero. Allora gli confessai: “Non l’ho sposata quella ragazza, perché non riusciva a volermi bene con l’amore che si respira nelle tue canzoni… !”. Mi sorrise , mi “strizzò” l’occhietto e poi si mise ad urlare : “Vincenzo ma è pronta sta “carcerata”?”. Non l’ho incontrato più , ma l’ho sempre considerato un “amico” e continuerò ad amare tutte le sue canzoni, specialmente quella che faceva così : “Ritornerai…lo so ritornerai….”.  Il mio “amico”  era il “piccolo” ma  grande… Bruno Lauzi.

A Tucson nel Desert Diamond Casino, l’ex campione dei supergallo della WBC, il messicano Oscar “Chololo” Larios (29anni, 57 vittorie,   5 sconfitte ed un pari), ha battuto per kot al 4° round il nicaraguese Roberto “Chuky” Bonilla (31 anni, 22 vittorie 9  sconfitte ed un no decision). Dopo un primo round un po’ deludente , a partire dal secondo Larios si scatena portando ganci a due mani. Messo sotto pressione, Bonilla,  subisce un duro knock down nel 4° round e viene fermato dall’arbitro. E’ stato il primo match di Larios dopo la sconfitta con Pacquiao. L’ex olimpico Rock Allen (10 vittorie), ha battuto nei pesi welters,  Omar Ballard per kot al 4° round. Il pugile di Filadelfia ha dominato il confronto, ma il suo avversario ha saputo riprendersi bene in alcui momenti difficili. Nel 4° round l’attacco di Allen diventa una “punizione” e l’arbitro opportunamente interviene. Le ambizioni del supermosca  filippino Diosdado Gabi (28 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), ex sfidante al titolo mondiale,  sono tutte da scoprire dopo la vittoria per abbandono conseguita al primo round con Felipe Rivas che ha accusato vistosamente un colpo al corpo. Nei pesi medi, il picchiatore David “Il Distruttore” Lopez (27 vittorie e 17 sconfitte) ha messo ko in due ronds Joe Medina. Lopez ha messo tre volte al tappeto l’avversario prima che il match fosse fermato. Nei pesi welters, Gabriel Martinez (9 vittorie), ha messo ko al 1° round Jame Villastrigo.

Nella Golden Hall di San Diego, di fronte a 1000 spettatori si sono “incontrati” … due amici! Si tratta dei pesi gallo Cruz “Chuco” Carvajal (27 vittorie di cui 23 prima del limite, 13 sconfitte ed un pari) e Paulino Villalobos (25 vittorie , 34 sconfitte e 2 pari). Il match è stato nominato : “ La battaglia di Vera Cruz”.  “Dopo il match ritorneremo ad essere amici, ma adesso lasciamo il passo al …business!”, hanno dichiarato  entrambi alla vigilia del combattimento. I due infatti si conoscono bene e sono soliti aiutarsi a vicenda nella preparazione. Ciò nonostante, hanno dato vita ad una dura battaglia vinta da Carvajal , che senza concedere alcuna tregua al più basso avversario, l’ha attaccato fin  dall’inizio con pesanti combinazioni al corpo. Da parte sua il molto mobile Villalobos ha replicato,  ma nulla ha potuto quando nel 3° round una combinazione di uppercut gli ha praticamente “rotto” il naso, obbligando l’arbitro ed i medici a sospendere il match. Nei pesi massimi, il beniamino locale Mika Gergen “Il Distruttore Samoano” (10 vittorie, 4 sconfitte e un pari),è stato sconfitto con decisione a maggioranza ai punti in 8 rounds da Ken Releford (14 vittorie  8 sconfitte ed un  pari)   chiamato all’ultimo momento e che recentemente aveva battuto il cubano Eliceo Castillo.

I pugili dell’Est invadono l’Europa e l’America e rendono, quando si tratta di elementi validi,  interessanti i programmi delle riunioni. A livello organizzativo,  sono ancora un po’ indietro e pur potendo contare su ottimi atleti (anche se i migliori sono emigrati…)  non hanno un’attività programmatica definita. Qualcosa però si sta muovendo. A Kazan, il peso massimo 33enne Alexey Solovyev  ha battuto con un’azione spettacolare per kot al 2° round i veterano ucraino Konstantin Ochrej. Solovyev ha u record di 10 vittorie con sei soluzioni prima del limite.  Anche in Uzbekistan cominciano le organizzazioni a livello professionistico. A Taskent nella capitale, il peso welter solitamente residente in Giappone, il 34enne Farkhad “Masa” Bakirov  (24 vittorie e 2 pari), numero.9 della WBA , ha battuto Sergey Starkov ai punti in 8 rounds.  Nei pesi piuma il 28enne Alisher Rakhimov (12 vittorie), ha fatto un altro passo avanti per un match titolato, battendo ai punti in 8 rounds l’ukraino Oleg Yefimovich (4 vittorie tutte prima del limite). Nei superwelters, ritorno alla vittoria per il 30enne Kuvanych Toygonbayev ( 25 vittorie di cui 16 prima del limite e 4 sconfitte), che dopo la devastante sconfitta subita con  alisultan Nadirbegov del maggio scorso, ha battuto ai punti in 8 rounds il bielorusso Aliaxander Vayavoda.  Un talento che ancora non è emigrato,  è il 23enne peso welter kazako Vitaly Demyanenko (9 vittorie di cui 7 prima del limite), che già la WBO piazza al 9° posto. Demyanenko tanto per non smentirsi ha messo ko Ilhom Kurbonv al 3° round. La riunione si è svolta  nella città di Shymkent in Kazakhstan.

Ad Helsinky alla Hartwall Arena , il finlandese Amin  Asikainen (30 anni, 19 vittorie ) ha conservato la corona europea dei pesi medi  Amin Asikainenrespingendo l’assalto del tedesco Alexander  Sipos (31 anni, 17 vittorie, 2 pari e due sconfitte). Più di 7000 spettatori hanno salutato il più grande evento di pugilato disputato in Finlandia dai tempi del match di Del Papa con Pekka Kokkonen (1967).  “Idi” Amin come viene chiamato il finlandese ha vinto nettamente ai punti. Solo sul finire del match, Sipos ha tentato di sovvertire le sorti del match, ma il finlandese tra l’entusiasmo dei tifosi ha chiuso bene. Arbitrava l’italiano Quartarone.Nei superleggeri, il finlandese Juho Tolppola (25 anni, 19 vittorie e due sconfitte), ha battuto il 37enne francese Gabriel Mapouka  ai punti in 10 rounds. Grossi problemi per il supergallo norvegese Raider Walstadt con il bielorusso residente in Spagna,  Valery Vanchy. Walstadt si è dedicato al “corpo”, perché l’alto avversario non gli consentiva di avvicinarsi. Quando il match era ancora in forse,  il bielorusso (eravamo all’inizio dell’8° round…) non si presentava al centro del quadrato, lamentando la rottura del naso.

Il venezuelano che combatte in Giappone,El Nino de Oro” Jorge Linares (21 anni, 22 vittorie di cui 13 prima del limite) , ha dimostrato  sul ring di Tokyo, perché viene collocato nei primi tre posti delle classifiche WVC e WBA dei pesi piuma. Linares si è mostrato troppo più forte e veloce del colombiano Humberto Martinez e nel 6° round ha definitivamente sancito la sua superiorità mettendolo  ko con un “cross” destro!  “E’ troppo veloce ed intelligente, sarà il futuro campione del mondo!”, queste parole sono il tributo del suo avversario. Sempre nei pesi piuma, il mancino giapponese Yoshimitsu Yashiro (15 vittorie ed un pari) ha messo subito al tappeto Takashi Miura, con un diretto sinistro seguito da un gancio destro. L’arbitro ha immediatamente fermato il match.

Il supermedio Carlos De Leon junior (16 vittorie, una sconfitta e due pari), figlio di Crlos De Leon, avversario di Massimiliano Duran, ha  “superato” un atterramento al 2° round subito per mano di Jose Spearman, per vincere con verdetto controverso ai punti in 6 rounds. Il match si è svolto a Junction City. Nei pesi massimi, il nigeriano Duncan Dokiwari (24 vittorie di cui 21 prima del limite e 3 sconfitte), bronzo ad Atlanta 1996, ha battuto per kot al 2° round il tosto Kerry Biles, mostrando una potenza nettamente superiore al rivale. Dokiwari sotto la guida di Mike Mc Callum, sta facendo enormi progressi e non è escluso che tra un po’ possa dire la sua a livello mondiale.Nei pesi medi, il popolare pugile locale David Medina (13 vitorie ed una sconfitta), ha battuto il mestierante Josh Smith in un match a senso unico. Nei pesi medi, il promettente 21enne Marvin Cordova (12 vittorie), ha battuto Lee Cargle per getto della spugna al 4° round.  Lee Cargle è un collaudatore di giovani speranze, ha 44 anni ed attualmente ha un record di 34 vittorie, 111 sconfitte ed un pari. L’unico pari lo conseguì nel 1984 e deve essere stato qualcosa di veramente “traumatico” per lui, perché fino ad allora era imbattuto, avendo vinto tutti i 12 matches disputati, ma da quel momento cominciò una lunga ed interminabile serie di sconfitte, fino ad arrivare alle centoundici attuali! 

Circa 4000 spettatori sono convenuti al  George Mason University Patriot Center in Fairfax (Virginia), per assistere alla vittoria del peso  medio Jimmy Lange (27 vittorie, 3 sconfitte ed un pari) , che ha messo ko in 10 rounds il competitivo Thomas Wilt (20 vittorie e 6 sconfitte). Lange ha costruito la sua vittoria con il jab sinistro e con alcune solide combinazioni al corpo. Nei supermedi, l’ex sfidante al titolo mondiale Larry “The Laser” Marks (29 vittorie ed 8 sconfitte), ha battuto ai punti in 8 rounds Purcell “Hrrd  Rock” Miller. Vittoria facile  per Marks, troppo più forte del rivale. Nei superleggeri, “L’Orgoglio di Portsmouth” , Dorin Spivey (34 vittorie di cui 28 prima del limite e 4 sconfitte), ha battuto nettamente ai punti in 8 rounds il messicano Roberto Valenzuela. Nei pesi medi Anthony Bonsante (27 vittorie, 8 sconfitte e 3 pari), ha battuto per kot al 4° round Larry Brothers. Bonsante è stato uno dei partecipanti al reality “The Contender”.

A Tokyo, il tailandese Wandee Singwangchai  (26 anni, 50 vittorie, 7 sconfitte ed un pari), campione ad interim dei minimosca della WBC, ha perso il titolo sulla bascula,  non essendo riuscito a scendere a 47, 627 kg (limite della categoria…).Wandee si era presentato 1,7 kg sopra  il peso e due ore dopo era riuscito a scendere solo di 500 grammi. Verrebbe da dire … meno male! Stavolta è stato un tailandese a non fare il peso, altrimenti qualcuno che ama le statistiche avrebbe già puntato il dito accusatore contro i pugili di origine ispaniche. Quindi non sono solo le tortillas e la tequila a congiurare contro i titoli mondiali , ma anche… l’umidità e la papaya. Wandee ha comunque combattuto  e senza apparentemente  risentire degli sforzi fatti per rientrare nel peso,  è apparso fresco e pimpante ed oltre a mettere a terra nel 7° round il suo avversario,  l’ ha battuto ai punti in 12 rounds con verdetto unanime. L’avversario era  il giapponese Munetsugu Kayo (23 anni, 14 vittorie, 2 sconfitte), allenato dall’ex campione della WBA Yoko Gushiken (uno che difese la corona per ben 13 volte…).

Visto che abbiamo parlato di Tailandia, ci rechiamo nella provincia di Samutprakarn dove il peso mosca numero 2 della WBC,  Panomrooglek  Kratingdenggym (15 vittorie) ha battuto ai punti in 10 rounds con verdetto unanime il filippino Lito Sisnorio. Le cronache riportano che il tailandese ha dominato i primi 7 rounds, controllando poi il ritorno del filippino. Match molto combattuto, valevole per il titolo giovanile della WBC.

Di fronte al suo pubblico di Atlanta , l’ex sfidante al titolo mondiale dei pesi medi Robert  Allen (37 vittorie e 5 sconfitte) , ha battuto in un match a senso unico su 6 rounds Robert Marsh. Allen che  tornava dopo 28 mesi d’assenza e dopo il mondiale disputato con Bernard Hopkins, ha dichiarato che combatterà nei supermedi ed è pronto a sfidare Peter Manfredo, Allan Green etc.etc.

A Nogales in Arizona, continua il cammino “vittorioso” del peso superleggero Brandon Rios (20 anni e 13 vittorie), olimpico di Atene con gli USA.  Battuto ai punti in 6 rounds Elias Lopez.

Nella piccola cittadina di Santa Teresita de Lorica in Columbia, il figlio dell’ex campione del mondo della WBA, Antonio “Pambelito” Cervantes , ha battuto per ko al 3° round, al limite dei supermedi, Wilson Torres. Nei pesi welters da seguire il giovanissimo Paco Fuentes che ha “fulminato” (com’è ormai  sua abitudine…)  per ko al 2° round Luis Ortega.

Se in Colombia combatte un figlio… in Brasile risponde un …nipote! A Corderoipolis nello stato brasiliano di Sao Pauolo,il 25enne  Raphael Zumbano (8 vittorie ed un pari), peso massimo e nipote del “Gallo de Oro” Eder Jofre, ha battuto per kot al 4° round Delminio Falcao!

 

Quando sentiamo parlare di “guerrieri” di Tonga, le immagini della mente vanno al passato e ci incuriosiscono. A Rochester, Virgil “The Tongan Warrior” Bloomfield ha battuto il più grosso ed apparentemente più forte Bridger Bercier  ai punti in 4 rounds, conquistando il 5° successo da professionista. Combattimento selvaggio, con i due impegnati in un testa a testa con “scambi” terribili di colpi. Il tongano finisce a terra, ma si rialza e manda il pubblico in visibilio con il suo attacco prolungato ed insistente. 

Al Casino Coeur d’Alena in Worley (Idaho), grossa sorpresa nei pei welters al femminile con Angelica Martinez (6 vittorie, 2 sconfitte ed un pari), che ha battuto ai punti in 10 rounds la “leggendaria” Christy Martin (46 vittorie , 5 sconfitte e due pari). Match difficile da giudicare con la Martinez colpitrice più efficace e con la Martin più continua.

Davanti a circa 10.000 spettatori, convenuti nella T-Mobile Arena di Praga, il ceko Lukas Konecny (28 anni, 32 vittorie e 2 sconfitte), ha  conservato la cintura intercontinentale della WBO dei pesi superwelter dominando il confonto che lo vedeva opposto al francese Mehdi Azri (26 anni, 12 vittorie e 5 sconfitte). Decisione unanime per i tre giudici. Il clou della serata era però retto dal massimo leggero (argento a Sydney), Rudolf Kraj (9 vittorie) che ha dato grande dimostrazione di classe e maturità, battendo il forte Pawel Melkomian (20  vittorie e due sconfitte) per kot al 12° round. Da segnalare anche la vittoria del supermedio Robert Stieglitz  per ko al 5° round su Eric Howard  e quella del peso massimo Dieter Roth per kot al 5° round sull’ungherese Janos Somogy. Nei pesi welters, vittorie per i tedeschi Maurice Weber e Oliver Guttel rispettivamente su Albert Starikov (ai punti in 6 rounds) e Anton Goflak (kot al 3°). Da registrare l’esordio dell’ungherese Zsolt Bedak che da supergallo ha battuto per ko al 1° round Peter Balazs.

La “star” della prima stagione del reality “The Contender” Joey Gilbert (13 vittorie di cui 10 prima del limite ed una sconfitta), ha combattuto a White Plains dominando i confronto e mettendo ko al 6° round Keith Sims. Nei mediomassimi, il “Ragzzo del Kosovo” Elvin Muriqi (33 vittorie di cui 20 prima del limite e 3 sconfitte), ha battuto nettamente ai punti in 8 rounds Ted Muller. Nei superwelters, vittoria per kot al 10° round per il bronzo olimpico Terrance Cauthen (32 vittorie e 3 sconfitte) su un altro ex componente della squadra olimpica USA,  Dante Craig. Nei pesi supergallo, rientro con vittoria dopo un lungo periodo di assenza per infortunioper un altro ex stella dei dilettanti USA, Roberto Benitez (5 vittorie), che ha battuto ai punti in 4 rounds il duro e resistente Vineash Rungea. Per finire chiudiamo con l’affermazione di un peso massimo che in America seguono con curiosità. Si chiama Kevin Johnson ed ha un record di 10 vittorie ed un pari. Il pari l’ha conseguito con Timurziev Ibragimov. Stavolta ha battuto con decisione unanime Demtrice King (9 vittorie ed una sconfitta) ai punti in 6 rounds.

Il Sudamerica non è solo Argentina. A Turmero in Venezuela, il 24enne peso superwelters Nelson Linares (13 vittorie ed un pari),   “seguito” dai fratelli Acaries, ha battuto per kot al 1° round Miguel Angel Suarez . Si soo esibiti anche altri giovani interessanti, come i pesi welters Charlie Jose Navarro (13 vittorie di cui 11 prima del limite ed una sconfitta) che ha battuto Ever Perez per kot al 1° round  ed il 22enne Pablo Vasquez , altissimo con il suo 1.86 per la categoria dei welter, che ha messo ko al 1° round Franklin Arroyo. Vasquez viene chiamato “El Talentuoso” ed ha vinto tutti gli otto matches disputati finora, prima del limite!

Scott Belshaw Spettacolare esordio a Belfast  per il peso massimo Scott Belshaw, che all’Holliday Inn ha messo ko Lee Webb in…10 secondi. Belshaw pesa 110 kg ed è alto 2.01! Il record di soluzione più veloce spetta però a Russell Reeds che nel novembre del 2000 fulminò Des Sowden in …6 secondi!  Nella stessa serata, ancora pesi massimi in azione con l’irlandese Matt Rogan che batte nettamente ai punti in  6 rounds Paul King. A Sunderland, il mancino locale Paul Holborn ha battuto ai punti in 6 rounds Youssef Al Hamidi che è uno dei pochissimi pugili professionisti siriani! A Weston-super-mare ritorno sul ring, dopo otto mesi di assenza per un operazione alla spalla,  per il supermedio  Dean Francis, che ha battuto per kot al 2° round Hadstings Rasani.  Successo anche per Steve Bendall ai punti in 6 rounds su Conroy Mc Intosh.

Il peso supergallo sudafricano Tshufhiwa Muniay (21 anni, 12 vittorie ed un pari) sta diventando il terrore dei rings inglesi. Dopo aver battuto lo scorso giugno l’imbattuto  Martin Power, stavolta è toccato a Lee Haskins (22 anni, 15 vittorie ed una sconfitta) perdere l’imbattibilità al cospetto del sudafricano. Haskins era addirittura salito di due categorie per affrontarlo, ma non c’è stato nulla da fare, Muniay che è alto1.80,  non ha impiegato molto a portare l’inglese sul piano degli “scambi” nei quali è più incisivo e distruttivo. Dopo qualche round di “sofferenza”, Haskins è stato fermato nel 6° round,quando era ormai in balia del sudafricano. Muniay ha conservato la corona del Commonwealth.

DILETTANTI

Molti degli juniores inglesi che hanno partecipato ai recenti mondiali ad Agadir in Marocco, si sono iscritti ai campionati dilettanti inglesi. Il 17enne Obed Mbwakongo (bronzo ad Agadir), ha esordito nei mediomassimi, battendo prima del limite (RSC4) Billy Aird. Nei pesi massimi,  battuto invece l’ukraino Serhiy Karpenko (ingaggiato dal club inglese Lynn…), da Martin Mc Donagh con verdetto unanime. Ha combattuto anche Anthony Agogo (campione mondiale cadetti) e Khalid Saeed (17 anni, mondiale cadetti). Chi non ha voluto combattere è stato il peso supermassimo Tyson Fury (bronzo ad Agadir). Partito da Manchester per incontrare Neil Baker, ha assistito alla sconfitta del 15enne cugino Philip Fury che, a giudizio di alcuni non aveva perso. Tyson Fury, anche lui convinto assertore della vittoria del cugino,  ha  deciso di non combattere in segno di protesta. Assente anche il bronzo mondiale Neil Perkins, vincitore dei campionati dell’Unione Europea e bronzo ai mondiali. Purtroppo i problemi che stanno condizionando Perkins (deludente esibizione agli europei di Plovdiv…), sono legati alle condizioni di salute della figlioletta Olivia-Jane nata all’inizio di quest’anno con un grave malformazione al cuore.

Ai ferri corti la federazione filippina ed il minimosca Harry Tanamor. Il p29enne pugile non si è presentato agli allenamenti collegiali e non si è fatto vivo. La federazione ha dichiarato che l’”orgoglio” di Zamboanga (il pugile filippino ha vinto due bronzi ai campionati mondiali…) non  farà più parte del team nazionale. Tanamor aveva vinto ultimamente l’oro ai Giochi del sud Est Asiatico in Bacolod ed era uno dei più seri candidati per l’oro ai prossimi Asian Games di Doha. Molto contrariato il presidente Manny Lopez , che era intenzionato anche a rinunciare al torneo di Tampere ( è partito perché avevano già i biglietti aerei…).  Qualche giorno dopo il pugile in lacrime ha dichiarato alla “stampa” di essersi ammalato e di non aver potuto avvisare  la federazione filippina. Per il momento Lopez è irremovibile…

Ridiamoci sopra… se vi va’

A Santo Domingo si sta’ svolgendo  il XVI congresso A.I.B.A. .

Qualche delegazione non e’ stata accolta con il consueto tappeto rosso…

Gennarino si confessa.  Non sono mai stato il preferito dei miei genitori, e sono figlio unico…! Una volta  ho chiesto a mia madre se ero stato adottato e mi ha risposto : “Non ancora, ma … abbiamo messo un annuncio!” ….cattivi.

Ma se chi va con lo zoppo impara a zoppicare … chi va con il trombettiere che impara?

Seguiamo gli insegnamenti evangelici, ma facciamo sempre confusione, così quando avevano sete  li abbiamo dissetati e quando avevano fame li abbiamo…diffamati!

Il quesito di Gennarino : “Ma il …sole 24 ore…è il giornale delle zitelle?”.

Una volta chiesero a Jake LaMotta se avesse visto le “Nozze di Figaro”… rispose : “No! Ho mandato un telegramma!”.

La definizione di pugilato amatoriale…”botte da hobby!”.

IL BECCAMORTO

Nel Medioevo, la vita media degli uomini era di 40- 45 anni e l'assistenza socio-sanitaria inesistente. Quando un uomo moriva, per certificarne la morte,veniva chiamato il "medico condotto", il quale per verificare l'effettivo decesso, usava infliggere dolore al deceduto; il modo più comune utilizzato in quel tempo era un potente morso inflitto alle dita dei piedi (quasi sempre l'alluce). Nel dialetto del popolino, il "medico" assunse così il soprannome di beccamorto".
Questa pratica diede origine a un vero e proprio mestiere. La tradizione prevedeva che tale mestiere fosse tramandato dal padre al primo figlio maschio ma, verso la fine del medioevo, accadde qualcosa che cambiò il futuro dei beccamorti.
Uno dei beccamorti più famosi non riuscì a concepire un figlio maschio, la moglie partorì quattro figlie femmine. Il beccamorto, per evitare l'estinzione del mestiere, chiese alla chiesa una dispensa per poter tramandare la professione alla sua figlia femmina, la quale dopo, aver ricevuto la benedizione, iniziò il suo lavoro di beccamorto.
Il caso volle che il suo primo morto fu un uomo al quale un carro aveva tranciato entrambe le gambe; la ragazza era indecisa su dove infliggere il morso, alla fine prese una decisione... ...e nacquero le moderne "pompe funebri".

CIAO A TUTTI  ALLA PROSSIMA

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