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Ci sono le elezioni e la “par condicio”. I comici non possono fare satira ed hanno perso una loro grossa fonte d’ispirazione : la politica. Qualche comico è addirittura entrato in politica e forse finalmente riuscirà a farci…ridere. Non potendo far satira, il comico si dedica ad altri argomenti, uno di questi è il corpo umano: anzi ad una sua particolare porzione che di solito serve per la “riproduzione”“al maschile. Qualche sera fa a “Zelig” uno di questi “patetici guitti”, l’ha fatto entrare da tutte le parti (senza doppi sensi…) riscuotendo immancabilmente l’applauso (…speriamo a comando!). Come diceva un famoso produttore inglese :” Far piangere e facile, è divertire il difficile…”. Ormai c’è la cultura dell’assenso al consenso. Nelle liste elettorali ci sono personaggi che definire “discutibili” è fargli torto! C’è perfino la cantante andata all’estero per non pagare troppe tasse, che rappresenterà “gli italiani nel mondo”…sicuramente non quelli che ogni mese versano il loro obolo al “bene comune”. Abbiamo assistito alla sfida tra i due leaders e ci siamo fatti un’opinione: entrambi sono in grado di governare un paese! Bango-Bango ad ovest del Krakatoa andrebbe benissimo…
Nella boxe, un pugile riceve la qualifica di “promessa” sulla base di alcuni ragionamenti. Può essere stato una realtà tra i dilettanti (la conquista di qualche titolo prestigioso sicuramente aiuta…), può essere un “genio” nel gestirsi o nel pubblicizzarsi (qualcuno dalle nostre parti può indegnare…),oppure ottenendo un rapido risultato di prestigio con pugili molto quotati. Henry “Sugar Poo” Buchanan (13 vittorie), mediomassimo di Washington DC (District), ha certamente messo sul fuoco parecchia carne, battendo per ko al 1° round l’espertissimo giamaicano Lloyd “Jabba” Bryan. Stupenda la combinazione destro-uppercut-destro con la quale Buchanan ha fulminato il rivale. Nei pesi medi, l’ex olimpico di Sydney Dante Craig (16 vittorie e 4 sconfitte), dopo un sorprendente avvio del suo rivale, Purcell Miller, ha scatenato quello che si è dato come soprannome, “Inferno”, ed ha messo ko l’avversario nel 2° round. Nei pei massimi, continua la “striscia” vincente ma priva di “acuti” di Faruq Saleem (35 vittorie), che sfruttando i suoi 30 kg in più di peso, ha messo ko in 8 rounds Eric Starr. Alla riunione erano presenti circa 700 spettatori, tra i quali molti campioni di boxe della zona di Washington DC, mancava l’ex campione del mondo William Joppy, che qualche mese fa venne alle mani con Buchanan per motivi di antipatia personale.
Nella “Plaza de Toros “ di Cadereyta in Messico, il peso leggero Juan “Ringo” Garza (27 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto per ferita al 12° round, Oscar Tinajero. Match molto equilibrato con fasi alterne. Nel 12° round, un destro largo di Garza, ferisce all’occhio sinistro Tinajero, che viene fermato dal medico.
Ad Albuquerque, il peso gallo Gabriel Elizondo (21 vittorie ed una sconfitta), ha battuto per kot al 4° round Felix Flores. Dopo due eccitanti rounds di scambi a centro ring, nel 4° round Elizondo, approfitta di un momento di “calo” del rivale , per infilare un diretto destro nella guardia di Flores, che finisce al tappeto. Appena Flores si rialza, viene sottoposto ad un duro lavoro al corpo da parte di Elizondo, che costringe l’arbitro a fermare il match. Al rientro dopo la pesante sconfitta subita per mano del nigeriano Samuel Peter, il peso massimo americano Taurus Sykes (24 vittorie, 2 sconfitte ed un pari), ha battuto ai punti in 8 rounds, Dominic Jenkins. Nei pesi welters, il più anziano fratello di Elizondo, Gilbert, ha ottenuto il 3° successo battendo ai punti in 4 rounds in un match esaltante per i continui “scambi”, il precedentemente imbattuto Carlos Madrid (6 vittorie).
A Santa Ynez in California, il “Principe” Diosdado Gabi (26 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), non è riuscito a spodestare il re Vic Darchinyan, dal trono dei pesi mosca IBF. Dopo un avvio molto “tattico”, nell’8° round l’armeno-australiano ha incrociato il filippino con un sinistro che ha spedito al tappeto Gabi, che rialzatosi ma con le gambe tremolanti, è stato fermato dall’arbitro. Nei pesi leggeri, il “tosto” e combattivo russo residente Rustam Nugaev (16 vittorie e 4 sconfitte), ha causato una grossa sorpresa, battendo per abbandono al 5° round, l’imbattuto e favorito Anthony Mora (15 vittorie). Nei pesi welters, il promettente Nick Casal (13 vittorie), risolto i suoi problemi con il “doping”, ha battuto Jaime Orrantia per abbandono al 2° round. Dopo un primo round nel corso del quale Casal, proprio sul finire, è riuscito a mettere Orrantia al tappeto; nel secondo Casal ha aumentato il ritmo, facendo mettere il ginocchio a terra al rivale, che scuotendo la testa, ha fatto segno all’arbitro di non voler continuare!
Al New Alhambra di Filadelfia Sud, il superleggero Demetrius “The Gladiator” Hopkins (23 vittorie) nipote di Bernard, ha battuto ai punti in 12 rounds Mario Jose Ramos (16 vittorie,2 sconfitte ed un pari), per il titolo USBA. Match largamente dominato da Hopkins.Nei pesi welters, il 26enne Larry Mosley (15 vittorie, una sconfitta ed un pari), ha pareggiato in 12 rounds per il titolo NABO, con Miguel Figueroa. Verdetto molto contestato dai secondi di Mosley, che su uno dei 3 cartellini aveva 4 punti di vantaggio. Nei mediomassimi, l’imbattuto oriundo italiano Chuk Cavallo (21 anni, alto 1.91, 8 vittorie) , non ha perso tempo nell’attaccare e mettere al tappeto con una combinazione sinistro-destro nel 2° round Jason Medina. Nei pesi massimi, l’eclettico Chazz Witherspoon (24anni, alto 1.94, 10 vittorie), ha anche lui “velocizzato” la sua presenza sul ring, battendo con una combinazione di 4 colpi il più alto Rodney Ray per kot al 2° round. Dopo un inizio un po’ difficoltoso per l’altezza di Ray, Whiterspoon , che migliora di match in match, ha fatto sentire il “peso” superiore dei suoi colpi. Il match inizialmente previsto per le 6 riprese, è stato invece “ridotto” a 4 riprese poco prima dell’inizio, per una questione di “sghei”(… come dice Gino Freo) ! Nei superleggeri, l’ex campione USA dei dilettanti Rock Allen (24 anni e 5 vittorie), è stato costretto, per la prima volta, a terminare tutte le 6 riprese, con il messicano-milanese Arthur Brambila. Il messicano su uno dei 3 cartellini era in parità, ma ad onor del vero, aveva vinto solo il 3° round ed inoltre il finale di Allen era stato molto forte!
A Maywood in California, in un match tra pesi mosca, molto significativo per i destini della categoria, il picchiatore Giovanni Segura (13 vittorie ed un pari), ha messo ko alla 1^ ripresa con un terribile destro ed in modo drammatico, Francisco Arce, fratello del campione del mondo ad interim della WBC, Jorge. Dopo il colpo, sul quale Arce era finito al tappeto, il pugile si è “rialzato”, ma subito dopo e finito di nuovo a terra,mentre suonava il gong. Nei superpiuma, il promettente ex stella dei dilettanti Brandon Rios (19 anni, 1.76 e 10 vittorie), ha battuto Freddie Castro, per getto della spugna alla 3^ ripresa, dopo averlo malmenato per tutta la breve durata del match.
Joey Gamache che attualmente ha 39 anni , nel 2000, finì in ospedale per due giorni, per le conseguenze dei colpi di un match con Arturo Gatti (il match venne interrotto dopo 20 secondi del 2° round…). Gamache , fu costretto a chiudere la “carriera”, per “gravi danni neurologici riportati a causa dei devastanti colpi” ed ora con la moglie, ha ingaggiato un avvocato che, rifacendosi al contratto del match che prevedeva un peso di circa 141 libbre (64 kg) 8 ore prima dell’incontro, sostiene che non fu rispettato. I coniugi Gamache, ma soprattutto il loro avvocato Keith Sullivan, affermano che il peso di Gatti fu di 160 libbre (72,500 circa) e che i colpi furono così devastanti, per effetto del peso in eccesso del canadese!
L’ex pugile peso massimo,il 45enne Mike “”The Bounty” Hunter, è morto in seguito ai colpi di arma da fuoco esplosi contro di lui da un agente di polizia che ha dichiarato di essere stato aggredito dal pugile. Hunter ha avuto in passato molti guai con la droga ( fu privato del titolo USBA dopo essere risultato positivo nel match con Buster Mathis Junior) e sembra che al momento della presunta aggressione fosse in preda a sostanze stupefacenti. Nella sua carriera ha battuto gente come Oliver Mc Call, Tyrrell Biggs,Pinklon Thomas e Dwight Qawi. Aveva 3 figli ed uno di loro esordirà come supermassimo nel prossimo “Golden Gloves” del Nevada.
Quando il manager Frank Espinoza (Israel Vasquez, supergallo campione IBF/WBC, Martin Castillo e Miguel Huerta), mette gli occhi su un ragazzo, allora seguitelo perché quel ragazzo sicuramente diventerà qualcuno. Questa volta è toccato al supermosca Manuel Tiernito Roman (6 vittorie), dopo il vittorioso match con Oscar Blanquet, suscitare l’interesse del manager, che l’ha subito ingaggiato. Il 18enne Roman, è un vero fenomeno, ha iniziato la carriera da dilettante a 16 anni, accumulando rapidamente 130 vittorie e solo 6 sconfitte!
Sempre “stato di allerta” e “legge marziale” nelle Filippine, dopo il tentativo di golpe che ha fatto “arrabbiare” la sig.ra Gloria Macapagal Arroyo, presidente delle Filippine. Le conseguenze però le paga l’”eroe nazionale” e nuovo mito dei “pinoy” Manny Pacquiao, che potrebbe veder “trasferito” negli USA, dalla rete televisiva americana HBO, il suo match con il messicano Oscar Larios previsto alla fine di giugno o primi di luglio a Manila.
Grande serata di boxe a Oldenburg in Germania. Il peso medio armeno ormai residente in Germania, Arthur Abraham (26 anni e 20 vittorie), ha conservato il titolo IBF, battendo nettamente ai punti l’australiano Shannon Taylor. Match nel quale Abraham, ha messo costantemente sotto pressione l’avversario, mettendolo in grossa difficoltà nel 4° round, ma mancando di chiudere il match. Taylor, non ha subito atterramenti, ma ha ricevuto una penalizzazione al 6° round per “colpi bassi”. Alla fine, i pochi problemi per Abraham, sono sorti solo per la tattica “ostruzionistica” dell’australiano, che ha cercato in tutti i modi di sopravvivere. Nei massimi leggeri, il serbo Muamer Hukic, meglio noto come Marco Huck (21 anni e 14 vittorie), continua a vincere e convincere. Battuto l’inglese Le Swaby , costretto ad abbandonare al 6° round per un problema alla spalla, ma già sotto nel punteggio.Sorpresa nei supermedi con il georgiano David Gogiya (vero nome Gogiyaschvili, 30 anni, 12 vittorie ed una sconfitta), che ha battuto ai punti in 8 rounds, con decisione controversa il quotato croato Stjepan Bozic, che ha subito due conteggi al 2° e 4° round (dovuto però più ad una testata…anche se l’arbitro è stato di parere diverso!). Altra sorpresa nei superwelters, con il favorito australiano Adam Vella, imbattuto in 14 matches, sconfitto ai punti in 6 rounds, dal 22enne Marcen Gierke dal record più negativo che positivo (5 vittorie e 14 sconfitte). Ancora massimi leggeri, con il cubano transfuga Yoan Pablo Hernandez (ma perché non scappò Rolando Garbey che ancora me lo rimpiango…), che ha battuto ai punti in 6 rounds Aleksejs Kosobokovs. Nei pesi massimi, il 40enne “giramondo” Henry Akinwande (49 vittorie, 2 sconfitte ed un pari), ormai sparring fisso per i colossi della Universum e di Sauerland, per non perdere dimestichezza con il match, ha battuto Cisse Salif ai punti in 12 rounds, dopo averlo anche atterrato nel 3° round. Akinwande, pur mostrando un discreto record, ha un pugilato monotono e noioso, per questo motivo non riscuote consensi tra gli organizzatori ed il grosso pubblico. Match dal sapore olimpico quello nei massimi, tra il russo Alexander Povetkin (26 anni, 1.88 e 6 vittorie), oro ad Atene 2004 e Richard Bango (37 enne,17 vittorie ed una sconfitta), nigeriano residente in Spagna, argento a Barcellona. Ha vinto Povetkin, che con un pesante gancio sinistro ha messo ko in soli due rounds il rivale, che finora aveva subito una sola sconfitta contro un altro russo, il “pachidermico” Nikolay Valuev. Per la “delizia” dei circa 4000 spettatori della Ewe Arena, la superwelter Heidi Hartmann, alla quale forse “non sorrideranno i monti”, ma “partono” sicuramente le mani, ha conservato il titolo della WIBF, battendo ai punti in 10 rounds la bulgara Borislava Ivanowa.
Pochi giorni prima sempre in Germania, ma a Stuttgart, ripresa dalle telecamere di Eurosport, c’è stata un’altra interessante riunione, che ha visto nei pesi supermedi il russo ed imbattuto Denis Inkin (28 anni e 27 vittorie) battere nettamente ai punti in 10 rounds, il sudafricano Peter Mashmaite. Sempre nei pesi supermedi, il serbo Mevludin Cokovic meglio noto come Konni Konrad(20 anni e 16 vittorie), ha battuto con decisione controversa ai punti in 10 rounds, per il titolo internzazionale della WBC, il panamense Alfonso Mosquera. Nei pesi supermedi, l’inglese Andy Halder, ha creato non pochi problemi al kazako-tedesco Dimitri Sartison (26 anni, 15 vittorie), prima di essere messo ko al 5° round dal suo potente sinistro. Vittoria prima del limite, per il sempre più autoritario Rudolf Kraj (28 anni, 1.86, 5 vittorie), che al limite dei massimi leggeri, ha battuto l’armeno Vaga Kocharyan per kot al 4° round. Rapida soluzione per l’ukraino 31enne Alex Mazykin (7 vittorie) che ha messo ko in un sol round Pawel Vanacek. Ancora massimi, con il tedesco di origine rumena Dieter Roth (23 anni e 6 vittorie), che ha battuto ai punti in 4 rounds Marek Oravsky. Bello ed imponente solo nel fisico questo Roth , che lascia intravvedere lacune sostanziose. Nei sauperpiuma, 3° successo per il bronzo olimpico Vitalj Tajbert (23 anni e 2 vittorie), che ha battuto Alain Rakow ai punti in 4 rounds.Per finire, solita presenza femminile, con la Bielorussa Alesia Graf (25 anni,13 viittorie ed una sconfitta), che batte ai punti in 10 rounds la dominicana Marylin Hernandez per il titolo GBU.
Che bella sorpresa rivedere uno dei più grandi pugili nella categoria dei supergallo, Wilfredo Gomez, al raduno della WBC a Cancun in Messico. Wilfredo è forse finalmente uscito dal tunnel della droga, dopo 8 anni di battaglie e di riabilitazione. Importante il ruolo svolto dalla Chiesa, nei cui valori universali il grande campione ha saputo ritrovare la spinta per risalire la china. “Sono rinato” ha detto Gomez, che è stato campione del mondo dei dilettanti, andando a battere il “cubano” a Cuba! Da professionista Gomez negli anni 70/80 ha difeso 17 volte il titolo WBC vincendo sempre prima del limite.Il primo uomo a batterlo, fu l’immenso Salvador Sanchez, che morì a 23 anni in un incidente stradale. Un pugile inglese dopo averlo visto in azione se ne innamorò a tal punto da prendere il suo nome : Michael Gomez. Wilfredo attualmente cura la preparazione della squadra olimpica portoricana e segue un giovane pugile professionista Omar Soto (8 vittorie). Molto modestamente afferma che il più grande pugile portoricano di tutti i tempi è stato Felix Trinidad ! Noi che non siamo parte in causa, indichiamo invece lui come il più grande dell’Isola.
Patrizio Oliva, ha diretto a Donetsk in Ucraina, il titolo IBF intercontinentale dei pesi leggeri, tra l’ukraino Andrei Kudriavtsev (19 vittorie e 3 sconfitte) e l’argentino Sergio Omar Priotti (15 vittorie, 2 sconfitte ed un pari). La vittoria in 12 rounds abbastanza tirati, è andata al pugile locale. Nei pesi welters, Vyacheslaw Senchenko (25 anni e 17 vittorie), ha battuto il kazako Assan Sexenbayev, sempre per la corona IBF internazionale. In giuria l’italiano Francesco Rega.
Il superwelter australiano (in realtà viene dalla Tasmania, ma vive a Sydney…) Daniel Geale (25 anni ed 11 vittorie), ha battuto per kot in 4 rounds, ad Hobart, Timo Masua che qualche tempo fa stava nei primi posti delle classifiche mondiali. Geale ha dominato tutte le riprese, inducendo l’arbitro a sospendere il match per evitare a Masua una punizione più severa. Nella stessa serata, interessante anche la prova del peso welter (sempre proveniente dalla Tasmania…) Grant Brown (8 vittorie), che ha battuto Mohamed Jamal Khan per kot in 4 rounds. Geale è stato medaglia d’oro nei pesi welters ai Giochi del Commonwealth e Brown è stato campione dei dilettanti australiani. Il manager di Geale è Jeff Fenech.
A Custom House in Inghilterra, dopo la vittoria su Matt Skelton e quella precedente contro Audley Harrison, ben pochi potranno dubitare che Danny Williams (32 anni, 35 vittorie e 4 sconfitte), sia il miglior peso massimo inglese in attività. Mentre il match con Harrison era stato abbastanza noioso, quello con Matt Skelton (39 anni), è stato forse uno dei migliori visti ultimamente. Williams ha vinto grazie alla superiore tecnica ed al miglior finale. Vittoria controversa ma giusta ai punti per Williams al termine delle 12 riprese. Ancora una prestazione convincente per la “stella” Amir Khan (19 anni e 6 vittorie), che da superleggero, ha battuto per kot al 3° round Jackson Williams. Si capisce subito dall’inizio che il match non arriverà al termine delle 6 riprese. Nel secondo round, una stupenda combinazione mette al tappeto Williams, salvato dal gong. Nel round successivo Khan non ferma la sua offensiva e Williams finisce ancora al tappeto finchè l’arbitro non decide di chiudere l’impari match. Nei superpiuma, vittoriosa difesa di Kevin Mitchell della corona IBF internazionale, che batte , dominando ai punti in 12 rounds, il francese Yussuf Dijbaba. Nei pesi massimi, vittoria del promettente peso massimo gallese Darren Morgan (4 vittorie), che batte per kot al 3° round Radcliffe Green, più un massimo leggero che un massimo.
A Dagenham in Inghilterra, Nicky Cook, ha vittoriosamente difeso il titolo europeo dei pesi piuma, battendo il fisicamente attrezzato ucraino Yuri Voronin ai punti in 12 riunds in un match irto di difficoltà. Il jab di Cook , che per i postumi di un incidente è rimasto a lungo inattivo, è stata la chiave del match arbitrato dal lussemburghese Silvi di Parma. Nei pesi medi, buon ritorno alla vittoria per Richard Williams, che ha battuto nettamente ai punti, destando una buona impressione, il polacco Marcin Piatkowsky. Nei pesi welters, Ted Bami, ha messo ko in 4 rounds il polacco Maurycy Gojko, che rientrava dopo 3 anni di assenza. Nei superwelters, ancora una netta vittoria ai punti in 12 rounds per il francese Brice Faradij sull’ungherese Jozsef Matolcsi, per la corona WBF. Nei pesi leggeri, verdetto casalingo per lo “stilista” irlandese Paul Hyland, dato vincente sull’esperto polacco Dariusz Snarski ai punti in 6 rounds. Deludente prestazione e pari in 8 rounds, per il massimo leggero ungherese Georgy Hidvegi. Paul Bonson, interrompe una lunga serie di sconfitte (ben 17…), rimediando un pari tutto sommato meritato. Vince invece il turco Jad Syger, che pur ferito e atterrato nel 2° round, è riuscito a battere ai punti in 6 rounds, l’ucraino Rakhim Mingalev.
Se la vittoria con il francese Jebahi, poteva far pensare ad un exploit isolato, la conferma contro il quotato Pedro Miranda (36 vittorie e 4 sconfitte), è la conferma di un nuova dimensione raggiunta dal campione dell’Unione europea , il peso leggero Francisco “El Nino” Nohales (30 anni, 13 vittorie, 10 sconfitte e 4 pari), che adesso si candida come il più autorevole sfidante di Juan Carlos Diaz Melero, per il titolo EBU della categoria. Dopo un inizio favorevole a Miranda, Nohales, ha dato più consistenza ai suoi colpi, replicando duramente alle iniziative del rivale. Nel 9° round un diretto destro metteva Miranda ko e poneva fine al match.
L’australiano 24enne Jamie Pittman (alto 1.86 , 7 vittorie), ex stella dei dilettanti, ha battuto per ko al 4° round Les Sherrington, diventando campione nazionale dei supermedi. Pittman, che ha riportato una ferita nel 2° round, nel 3° è riuscito a mettere a terra l’avversario. Nei pesi leggeri, Michael Katsidis (25 anni e 20 vittorie), uno dei più promettenti pugili australiani in circolazione, ha battuto per kot in 5 rounds, il filippino Nonoy Gonzales. Infine nei pesi massimi, il 32enne John Szigeti (32 anni e 2 vittorie, alto 1.99), ha battuto nettamente ai punti in 4 rounds, Ben Crow.
A Temecula in California, il peso medio australiano Sam Soliman (31 vittorie ed 8 sconfitte), ha battuto Raul Munoz per kot al 6° round. Soliman, chiamato a sostituire all’ultimo momento Vernon Forrest che si era infortunato in allenamento, ha fatto il rullo compressore sull’avversario, salvato da un inutile punizione dall’intervento dell’arbitro.Grossa sorpresa nei pesi massimi, dove il canadese Kirk Johnson (36 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), ha subito un cocente ko per mano di Javier Mora (20 vittorie e 2 sconfitte), che gli è salito sul piede, sbilanciandolo e facendolo finire a terra, da dove si rialzava dolorante per la torsione del ginocchio rimediata nella caduta senza la possibilità di continuare. Interessante esibizione del peso massimo Chris “Nightmare” (Incubo) Arreola (26 anni, alto 1.93, 14 vittorie di cui 12 prima del limite), che si è sbarazzato con autorità in un sol round di Curtis Taylor. Da tener d’occhio! Ancora un interessante pugile in azione nei superleggeri. Lorenzo Reynolds (13 vittorie), ha battuto facilmente ai punti in 6 rounds il messicano Roberto Valenzuela.
Il giapponese-coreano Masamori Tokuyama (32 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), ha conservato il titolo WBC dei supermosca, battendo nettamente ai punti l’americano Jose Navarro ad Osaka. Match molto tattico, con il giapponese che boxando di rimessa, con il suo veloce jab, riusciva ad anticipare le azioni del mancino Navarro e sottraendosi alle sue repliche. Negli ultimi due rounds, Navarro ha dato il tutto per tutto, ma non è stato sufficiente a fargli colmare lo svantaggio. Sempre in Giappone, ma a Tokyo, il minimosca Yutaka Niida (20 vittorie, una sconfitta e 3 pari), campioe della WBA ha conservato la sua cintura, battento con largo margine ai punti in 12 rounds, il colombiano Ronald Barrera. Il pubblico presente (circa 2000 persone…) ha fischiato esternando tutta la sua disapprovazione per il noiso spettacolo offerto dai due contendenti, applaudendo invece l’arbitro del confronto, l’australiano Derek Milham, costretto a farsi tutte le 12 riprese senza neanche la possibilità di andarsene come hanno fatto molti spettatori!
Non veloci… velocissime
Periferie sul
Ring, un’associazione per rilanciare la Nobile Arte
La Roma che “conta” sta riscoprendo lentamente
il fascino della Nobile Arte. Grazie alla fatica di addetti ai lavori e abili
mestieranti capitolini, “la grande boxe” sta cercando i suoi spazi con
timidezza, ma in maniera costante. L’Associazione Periferie sul Ring, nata all’inizio di quest’anno fra i quartieri della periferia Sud Est della capitale, si pone come obiettivo il rilancio di quest’attività in maniera sana ed equilibrata. Molteplici sono le attività che si legano perfettamente alla Nobile Arte e che possono aiutare un pubblico di neofiti a conoscere meglio questo straordinario ambiente ed un pubblico di appassionati a ritrovare le bellezze del passato anche nel presente e ad amare sempre di più questo sport fatto di persone. L’Associazione Periferie sul Ring, non ha perso tempo. E’ già nel suo curriculum l’organizzazione di una rassegna cinematogafica sul pugilato d’autore proposta il mese scorso ai tesserati e agli interessati e che si è conclusa il 9 marzo con il mitico capolavoro di Robert Wise “Lassù qualcuno mi ama”. Da pochi giorni si è aperta la Mostra Fotografica online “Flash e Guantoni” che da la possibilità a tutti i tesserati di mandare attraverso una fotografia, la propria visione della boxe di periferia. La foto sarà esposta per sette giorni sulla Home Page del sito internet: http://www.periferiesulring.net/.
E le più belle saranno scelte per una mostra
fotografica reale organizzata durante i prossimi mesi. Non mancano i vantaggi per i tesserati che potranno usufruire di sconti sui libri sportivi e non di una storica libreria del centro romano, convenzionata con Periferie sul Ring e su corsi di pugilato presso palestre convenzionate, che molto presto appariranno anche sul sito internet. Tra le ultimissime novità la possibilità di acquistare lo storico “Annuario della Boxe Italiana” versione 2006 a prezzo scontato e aiutare l’associazione grazie ad una percentuale del ricavato che gli autori del testo autoprodotto, provenienti da importanti testate giornalistiche nazionali, regalano a Periferie sul Ring a sostegno delle sue attività. E ancora non mancheranno le novità giornalistiche, avendo aderito all’associazione grandi nomi del giornalismo pugilistico locale. Già il sito, quotidianamente aggiornato, presenta un panorama della situazione della boxe locale, che con l’aiuto delle palestre che mandano i loro aggiornamenti diventa una piazza informativa particolarmente interessante. L’Associazione senza scopo di lucro Periferie sul Ring ha l’ambizioso obiettivo di diventare un punto di riferimento per palestre e appassionati della capitale.
Fra le esigenze degli associati la ricerca di
sponsor ed esercizi commerciali interessati ad avere spazi pubblicitari visibili
ed economici sulla propria testata giornalistica e in occasione di iniziative
culturali e soprattutto sportive che l’Associazione ambisce ad organizzare per
far riavvicinare il pubblico delle periferie a questo meraviglioso sport Associazione Periferie sul Ring Via Benedetto Bordoni 50 , 00176 Roma 392/1390419 www.periferiesulring.ne
Pugilato, grande successo al
Memorial Todisco . La denuncia di De Novellis: "Senza sponsor e fondi la boxe
morirà"
Il giorno SABATO 08/04/2006
si terra', presso la Palestra della Società Roma Team XI (via Pico della
Mirandola 14 di fronte il Mercato della Montagnola) una manifestazione di Soft
Boxe.
I grandi dubbi del € ragioniere che non e’ dottore €Perché per le emorroidi si prendono le pasticchee per il mal di testa le supposte?Ciao a tutti daquelli delle…news
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