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Si sono svolte a Belgrado le elezioni per il nuovo consiglio dell’EBU . I candidati erano il presidente uscente, il controverso e potente Martinez , il francese Frugonì e lo svizzero Peter Stucki . Il più vero candidato alla successione di Martinez era l’austriaco Stucki che poteva vantare su molte adesioni , ma aveva contro alcune delle più importanti federazioni ( leggere organizzatori… ) . All’ultimo momento Stucki si è ritirato ed ha indirizzato i voti verso …Martinez . Un caso ? Ci sembra più una tattica per far “ fuori” … Frugonì . Il risultato ha visto Martinez vincere con 142 voti e Frugonì raccogliere 69 voti . Sono stati confermati : Stucki ( Svizzera ) , Logist ( Belgio ) , Frugonì ( Francia ) , Galan ( Spagna ) , Mazurov ( Russia ) , Agustin ( Finlandia ) , Giles ( Gran Bretagna ) e Eckman ( Germania ) . Tra i non eletti troviamo il rappresentante italiano e l’austriaco Palatin , che sono stati sostituiti dalla bulgara Borissova ( per l’Ukraina ) e dall’olandese Rinze Vandermer . L’EBU ha ringraziato per l’opera prestata e confermato nell’incarico di segretario , la sig.ra Jacoponi – Melchiorre . Da parte nostra ci diciamo dispiaciuti per il risultato elettorale che vede paesi pugilisticamente “ inesistenti ” ben rappresentati , mentre l’Italia è… fuori dai “ giochi ” ! I francesi sono rimasti in “ piedi ” e gli spagnoli avrebbero potuto rinunciare a Galan se avessero voluto… Probabilmente abbiamo commesso degli errori . Dove abbiamo sbagliato ? Nella scelta della linea “ politica ” o nella scelta degli uomini che ci dovevano rappresentare ? Come diceva il grande “ Quelo ” alias Corrado Guzzanti : “ La seconda che hai detto ! ” .
Nel palazzetto dello Sport di Rezzato, la campionessa mondiale WBC dei pesi mosca, Stefania Bianchini (15 vittorie, 2 sconfitte ed un pari), ha conservato il titolo, battendo con decisione tecnica, l’israeliana Hagar Shoumlefeld , ex campionessa della WIBA. Scontro tra due mancine, che si sono affrontate a viso aperto , con la Bianchini più incisiva ed in possesso di una maggior varietà di colpi. Nel 5° round, uno scontro di teste provoca una ferita alla Bianchini ed il match viene fermato. Vince la Bianchini che in quel momento risultava in vantaggio su tutti e tre i cartellini. Nei superleggeri, il cubano-italiano Brunet Zamora (9 vittorie), batte ai punti in 8 rounds l’estone Albert Starikov. Match condotto interamente da Zamora che ha confermato la pesantezza dei suoi colpi, ma anche la lentezza delle esecuzioni. Finalmente un buon match “tutto italiano” nei pesi welters. Leonard Bundu (7 vittorie), ha battuto ai punti in 6 rounds Vincenzo Finzi (18 vittorie, 10 sconfitte e 3 pari), in un match molto combattuto. Bundu è riuscito anche ad atterrare Finzi nel 2° rounds, ma questi ha saputo tirare fuori quelle doti di resistenza e coraggio che gli hanno consentito di tener testa a Bundu fino alla fine. Dopo prove come queste, restano per Bundu i mai sopiti rimpianti di aver atteso troppo a lungo il “passaggio” tra i professionisti. Nei superpiuma, Massimo Chiofalo (8 vittorie ed una sconfitta) ha battuto ai punti in 6 rounds il modesto “mestierante” ungherese Bela Sandor . vittoria anche per il russo-italiano Viktor Skurko, che battendo ai punti in 6 rounds il “perdente cronico” Virgil Meleg ai punti in 6 rounds, coglie il suo 5° successo. Per finire, il neo acquisto della colonia Loreni, il medio serbo Dejan Ribac (12 vittorie), batte un altro “perdente cronico”, il rumeno Adrian Sauca per kot al 4° round.
Al Palasport di Abano Terme, serata OPI2000 e tutto secondo copione. Nei pesi supermedi, Cristian Sanavia, (31 anni, 37 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto ai punti in 8 rounds il bielorusso Konstantin Makharov , in un match nel quale l’ospite, pur nei limiti delle sue capacità tecniche, ha cercato di guadagnarsi la “pagnotta”. Da parte sua Sanavia, ha offerto la solita prova piena di carattere e determinazione, ma priva di “lampi”. Nei mediomassimi, Dario Cicchelo (27 anni, 10 vittorie, 4 sconfitte e 2 pari), ha battuto ai punti in 6 rounds, il francese Abdel Benziane, in un match di “routine”. Sempre a livello mediomassimi, buon “allenamento” di Pietro Aurino, che batte ai punti in 8 rounds il francese Christopher Robert. Infine nei pesi gallo , pari in 6 rounds tra il francese Jerome Arnould e l’agerino Cherif Saki.
“La notte dei giganti” è stato il titolo con il quale si è in qualche modo commemorato con una manifestazione pugilistica, l’incontro per il titolo mondiale dei pesi massimi che Primo Carnera disputò a Piazza di Siena a Roma con il pugile basco Paulino Uzucudum. Se “giganti” si riferiva alla stazza dei protagonisti, nulla da eccepire, ma se da quel termine si vuol pretendere qualcosa di più sostanzioso, allora il titolo è troppo ambizioso. Come al solito la “macchina” organizzativa messa in moto dalla graziosa consorte di Vincenzo Cantatore (35 anni, 31 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), è stata come sempre perfetta. Pubblico numeroso, con molte presenze “eccellenti”, segno della “simpatia” e della stima con cui viene seguito Vincenzo…anche da noi. Una “simpatia” che però meriterebbe prove più sostanziose ed autoritarie, specialmente quando l’avversario, spigoloso finchè si vuole, si chiama solo : Jean Claude Bikoi. Vittoria ai punti in 10 rounds per Cantatore , ma perplessità sulle aspirazioni mondiali, specialmente se si chiamano… Nelson. Negli altri match, veramente poveri di contenuti, per la “pochezza” degli avversari scelti per saggiare le aspirazioni e le forze delle “novelle speranze”; vittoria di Fabio Tuiach per kot al 5° round sul tedesco Rene Hubner, dell’italo-tedesco Francesco Pianeta (25 anni, alto 1.96, 4 vittorie) sul tedesco Dirk Mandelartz per ko al 1° round e del tedesco Rene Dettweiller (alto 1.94, 18 vittorie) per kot all’8° round su David Vicena.
Allo Staples Center di Los Angeles, il messicano Marco Antonio Barrera (62 vittorie e 4 sconfitte), ha conservato il titolo WBC dei superpiuma battendo ai punti in 12 rounds lo sfidante Ricardo “Rocky” Juarez (25 vittorie e 2 sconfitte). Il macth ha avuto un finale “giallo”, perché inizialmente era stato dato il pari; poi uno dei giudici ( il giapponese Morita…), ha rifatto i conti ed ha assegnato la vittoria a Barrera. Molti tra il pubblico e gli addetti ai lavori avevano però “visto” la vittoria di Juarez, che ha impegnato severamente il campione messicano, che solo grazie al suo “grande cuore” ha potuto “conservare” il titolo su un avversario che ha lasciato intuire di essere già pronto a …sostituirlo!Restano le perplessità per una “macchina” organizzativa miliardaria, che non riesce a fare nemmeno i conti …della “casalinga”. Mentre bisognerebbe concedere un po’ di riposo ai due giudici che si sono espressi per il pari nell’ultimo round (Morita e Ford) e che ha visto i due contendenti arrivare all’ultimo round nel quale si sono scambiati “colpi feroci”, con un solo un punto di differenza. Come diceva un vecchio marpione :” le riprese difficili da giudicare sono quelle dove non ci sono i colpi… non quelle dove ci sono!”. Ai giudici chiediamo di rappresentare sui cartellini quello che vedono, non quello che pensano. Ma come avete da tempo intuito…noi non capiamo niente di boxe! Ancora superpiuma , con il titolo WBO in palio e grossa delusione per i tifosi ungheresi che si erano messi davanti ai televisori per seguire il loro beniamino, l’imbattuto Janos Nagy( 23 vittorie), affrontare il formidabile campione argentino Jorge “La Hiena” Barrios (46 vittorie , 2 sconfitte ed un pari). Dopo appena 69 secondi dall’inizio del match, Barrios ha scagliato un gancio sinistro d’inaudita vilolenza sul mento di Nagy, “abbattendolo” al tappeto per il conto totale! Per il titolo WBC ad interim dei pesi leggeri, il messicano Jose Armando Santa Cruz (23 vittorie ed una sconfitta), ha battuto Chikashi Inada (19 vittorie e 3 sconfitte) per kot al 6° round. Match fermato dall’arbitro Jack Reiss, dopo una bella combinazione di Santa Cruz. Nei pesi supergallo, il giovanissimo filippino Rey “BoomBoom” Bautista (19 vittorie di cui 14 prima del limite), ha dato ancora una volta una dimostrazione della sua devastante potenza, mettendo ko in 3 rounds Robert Bonilla. Nei pesi medi, l’ungherese Jozsef Nagy, nessuna parentela con Janos, ha colto il 13° successo senza macchia, battendo nettamente ai punti in 6 rounds il mestierante Julio Jean. Per finire, uno dei tanti svedesi che girano il mondo, per il veto del pugilato professionistico sul loro territorio, il peso leggero Shadi Hamsho (7 vittorie), ha battuto Armando Borantes ai punti in 6 rounds.
Sorpresa a Pompano Beach in Florida, con il colombiano Alejandro Berrio (alto 1.86, 25 vittorie e 4 sconfitte), che in un eliminatoria IBF dei supermedi, ha messo ko in 6 rounds l’imbattuto Yusaf Mack (22 vittorie e 2 pari). Match dominato da Berrio a partire dalla 3^ ripresa, con i suoi duri e pesanti colpi e che prima di chiudere la partita, ha inviato due volte tappeto il rivale nel corso del 6° round. La vittoria di Berrio che nella precedente visita negli USA nel 2003 era finito ko al 1° round con Eric Mitchell, non giunge a sorpresa, perché in quella circostanza, Berrio, era probabilmente debilitato dalle sue battaglie contro il peso (si ostinava a fare il peso medio…). Adesso per lui l’opportunità di “saldare” un altro conto, con il tedesco Robert Stieglitz, che lo precede in classifica e lo battè per kot nel 2005. Pari tra Richard Gutierrez (19 vittorie) e Thomas Davis (9 vittorie, 3 sconfitte ed un pari) nei pesi welters, dopo 3 rounds, per uno scontro di teste che ha aperto una vasta ferita a Davis. Nei pesi medi, scontro tra gli imbattuti Jose Rodriguez (6 vittorie) e Marucs Brooks (4 vittorie), che termina con la vittoria di Rodriguez ai punti in 4 rounds. Brutta serata per la famiglia Brooks, con Johnny, mediomassimo fratello di Marcus, che resiste (si fa per dire…), solo 80 secondi al nigeriano Akinyemi Laleye (5 vittorie).
A Montreal, il 26enne rumeno Lucian Bute (17 vittorie di cui 15 prima del limite), ha fatto un altro passo avanti nelle classifiche mondiali, battendo il duro e coriaceo congolese Lolenga Mock (25 vittorie, 10 sconfitte ed un pari), nettamente ai punti in 12 rounds, in un match valevole per il titolo intercontinentale della WBO. Non lasciatevi ingannare dal record di Mock , perché molte sconfitte sono immeritate. Bute ha dichiarato la sua soddisfazione per la prestazione, dichiarando di aver firmato per altri due anni con l’Interboxe e che matches come quello sostenuto contro Mock lo aiutano a crescere. In un altro match, il 27enne mediomassimo rumeno Adrian Diaconu (22 vittorie di cui 14 prima del limite) , ha battuto ai punti in 12 rounds, il resistente sudafricano Andrè Thysse. Il match era valido per il titolo intercontinentale della WBC ed ha visto il rumeno mettere al tappeto Thysse nel primo round, con due pesanti ganci sinistri. Negli altri matches, c’è stata la vittoria del superpiuma Benoit Gaudet (26 anni e 9 vittorie), per kot al 4° round su Mathias Tchikaya e del peso welter rumeno Ion Donut Dan (24 anni e 14 vittorie), che ha battuto ai punti in 6 rounds Shawn Garnett.
All’Hard Rock Seminale Casino in Hollywood (Florida), il messicano Julio Diaz (33 vittorie e 3 sconfitte, con 24 soluzioni prima del limite), ha battuto nettamente ai punti in 12 rounds il portoricano Ricky Quiles , diventando il campione IBF ad interim. Dopo un inizio dominato da Diaz, c’è stato un timido tentativo di reazione di Quiles nel 7° ed 8° round, ma il messicano ha subito rintuzzato gli attacchi ed ha chiuso “forte” gli ultimi rounds. Con questa vittoria Diaz è rientrato in possesso di una porzione di quel titolo che abbandonò per combattere con Castillo! In un altro match tra massimi leggeri, il russo Vadim Tokarev (22 vittorie ed un pari), ha battuto l’imbattuto americano Felix Cora per ko al 4° round. Match molto eccitante nel quale, al 4° round, Tokarev ha messo al tappeto il rivale con una serie di colpi; Cora però si è rialzato ed ha a sua volta messo in difficoltà l’avversario. Il match a questo punto diventa incandescente ed i due si scambiano colpi durissimi, finchè il russo nuovamente fa accusare Cora, che si abbandona sulle corde, costringendo l’arbitro del match a sospendere l’incontro. Nei supermedi il colombiano Samuel Miller (14 vittorie di cui 12 prima del limite), ha battuto ai punti in 8 rounds il canadese Martin Desjardins , controllando il match per tutta la sua durata e facendo contare l’avversario per un gancio sinistro al corpo, nel corso del 5° round.
A Dallas in Texas, l’eccitante superleggero Americo Santos (25 vittorie ed una sconfitta), ha battuto con uno spettacolare ko al 12° round William Morelo. Dopo un inizio penalizzante per il miglior pugilato di Morello, a partire dall’8° round, la grezza potenza di Santos, si è fatta sentire! Dopo un atterramento subito nel 9° round, Morelo ha resistito al brutale attacco di Santos , “sopravvivendo” alla meglio nel 10° round! Nell’undicesimo round uno “stanchissimo” Santos, ha colpito duramente l’avversario; finchè nel 12° round un altro atterramento subito da Morelo ha sancito la fine del match !
Ad Oriville in California, il peso medio Eric Regan (26 vittorie e 2 sconfitte), pur avendo fatto “sentire” subito ad Elco Garcia, il peso dei suoi pugni, non è riuscito a chiudere velocemente il match. Solo nel 5° round, dopo un pesante “lavoro”, culminato con un terribile destro che lasciava Garcia “abbandonato” sulle corde, l’arbitro interveniva per sospendere il match. In un match tra pesi massimi, Hector Martinez forte delle sue 3 vittorie per ko e della sua mole superiore (alto 1.98), pensava di far un sol boccone di Cornell Davis, ma questi non accettava il ruolo di “vttima sacrificale” ed assaliva il più “grosso” avversario fin dal 1° round, costringendolo ad inginocchiarsi in prossimità delle corde. Nei rounds successivi, Davis però si lascia ad andare a colpi dietro la nuca ed a “tenute” e si becca un richiamo ufficiale. Nel 4° ed ultimo round , il pubblico ha l’impressione che il round venga accorciato di un minuto. Alla fine verdetto con decisione controversa per Davis.
Continua ad entusiasmare i suoi sostenitori il peso welter newyorchese, Edgar Santana (18 vittorie e 2 sconfitte). Questa volta è toccato a Tomas Barrentes, dopo 3 rounds di “letargo”, sottostare al “bombardamento” di Santana che ha vinto con decisione unanime ai punti in 10 rounds. Nei pesi piuma, l’imbattuto Gary Stark junior (16 vittorie), ha battuto ai putiin 8 rounds, il due volte challenger al titolo mondiale Luis Bolano (41 vittorie e 6 sconfitte). Nei pezsi welters, vittoria ai punti in 8 rounds del ghanese Emanuel Clottey (24 vittorie e 6 sconfitte), su Francisco Campos. Nei supermedi, il dominicano Juan Ubaldo Cabrera (5 vittorie), ha battuto ai punti in 4 rounds Tomas Padron.
A Belfast, nell’Irlanda del Nord, il campione del Commonwealth dei pesi massimi, l’inglese Danny Williams (36 vittorie e 4 sconfitte), in vista del match di rivincita con il connazionale Matt Skelton, ha battuto in un match breve ma intensamente duro, il turco-tedesco Adnan Serin (14 vittorie e 5 sconfitte). Dopo un atterramento subito da Serin nel 1° round, questi si è rialzato, rendendo la vita dura a Williams, finchè nel 3° round, uno scontro di teste non ha impedito a Serin di continuare. In quel momento però Wiliams aveva già preso in mano il controllo del match. Per il titolo WBU dei pesi welters, l’iraniano-inglese Mehrdud Takalobigashi (25 vittorie ed una sconfitta), ha battuto ai punti in 12 rounds il detentore Eammon Magee (26 vittorie e 5 sconfitte). Nei superleggerim, l’attesissimo Amir Khan, ha battuto il più esperto ungherese Laszlo Komiathi, che però l’ha “istruito” sulle molte difficoltà che s’incontrano tra i professionisti se non si è in possesso della “castagna”. E’ stata la prima volta che Khan ha superato la 4^ ripresa! Da segnalare anche il match tra i due imbattuti pesi massimi Martin Rogan (30 anni e 4 vittorie) e Darren Morgan (29anni e 5 vittorie), che hanno visto il dominio del pugile nordirlandese che nel 2° round è riuscito anche a mettere al tappeto il rivale. Per Rogan che è gestito da Frank Warren, e sta facendo bei progressi, si prospetta un futuro più impegnativo che prevede anche la disputa di qualche titolo regionale. Per finire diamo due notizie. La prima è che il 37enne “collaudatore” Peter Buckley è approdato nei pesi welters. La seconda che ha combattuto in questa riunione ed ha perso con Stephen Haugian (4 vittorie), collezionando la 225^ sconfitta (ha anche 31 vittorie e 11 pari). Con questo match, sono ben 267 i combattimenti disputati da questa autentica icona della boxe britannica.
Il mancino peso welter russo Anton Solopov, elemento molto promettente (è stato campione del mondo juniores nel 1998 , battendo in finale il portoricano Miguel Cotto), che è diretto da Kostantin Tszyu, voleva ricalcare le orme del suo celebre “manager”; quindi trasferitosi armi e bagagli in Australia, ha cominciato a vincere ed a convincere arrivando a mettere insieme ben 12 successi! Gli è però venuta nostalgia di casa (Surgut in Russia) ed allora i parenti e gli amici insieme al suo manager, gli hanno organizzato una bella riunione, ingaggiando un avversario buono ma non irresistibile (almeno così pensavano…), il filippino Dondon Sultan (12 vittorie , 6 sconfitte e 2 pari). A “nobilitare” il tutto, un bel titolo in palio (…non si nega a nessuno!) il Panpacifico Asia Boxing Association. Purtroppo non avevano messo in conto la potenza di Sultan e la sua determinazione che hanno sconvolto i piani dei russi! Infatti nel 1° round il filippino ha centrato l’avversario con un terribile gancio destro, mettendolo al tappeto per il conto totale!
In Thailandia al New World Shengai Shopping Center di Nonthaburi, l’ex campione dei superpiuma della WBC, Yodsanan 3k Battery (48 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), ha battuto ai punti in 8 rounds il “coraggiosissimo” filippino Arniel Tinampay Anche se è apparso piuttosto lento, Yodsanan ha controllato il match, imponendo la sua aggressività. Nei pesi piuma, il tailandese Chonlatarn Piriyapinyo (15 vittorie), ha battuto ai punti in 12 rounds il filippino Jaime Barcellona conservando il titolo WBC dell’Asia.
Il ghanese Aloryi Moyoyo Mensah, ha causato una grossa sorpresa a Secunda in Sudafrika, mettendo ko in 4 rounds, l’ex campione della WBU e dell’IBO dei massimi leggeri, il sudafricano Sebastian Rothmann. Il match era valido per il titolo Pan Africano della WBA. Dopo soli 25” del 1° round, Rothmann, ha inviato al tappeto il ghanese, che è riuscito a stento a finire la ripresa. Nel 4° round, un destraccio di Mensah, ha “sorpreso” Rothmann, che dopo il conteggio, è finito nuovamente a terra (ma si è inginocchiato da solo per recuperare…) per una combinazione sinistro destro. Poco dopo finisce nuovamente al tappeto ed a questo punto l’arbitro “chiude” l’incontro. Subito dopo il match Rothmann (32 anni), ha annunciato il suo ritiro. Dopo il cambio di manager, nessuno sembra più in grado di fermare il sudafricano Mlungisi Dlamini (12 vittorie ed un pari), che ha messo ko in 6 rounds, il “talentuoso” Moses Mathekga (6 vittorie ed un pari). Restando in Sudafrica, scopriamo un “caso limite”. Al termine del match svoltosi a Durban e che ha visto il sudafricano Irvin Buhlalu difendere il titolo nazionale dei pesi leggeri dall’assalto di Benedict Dlamini, la giuria ha assegnato all’unanimità il verdetto al campione. L’astuto manager dello sfidante ha però sporto reclamo, perché a suo giudizio l’ultimo round era terminato un minuto prima. La commissione sudafricana si è riunita ed ha dovuto constatare che la “prova” televisiva dava ragione al manager. Nella tesi presentata dal manager viene espresso il concetto che potendo un match concludersi con un ko per il quale sono sufficienti solo 10 secondi, il suo amministrato è stato privato di questa possibilità nell’ultimo minuto di gara! La commissione ha quindi deciso di squalificare per un po’ di tempo il “distratto” cronometrista e di indire una rivincita tra i due pugili entro tre mesi.
A Sydney, si è disputato uno dei più “sentiti” incontri degli ultimi anni. Le origini aborigene ed anglosassoni dei contendenti, hanno inoltre “accentuato” lo scontro razziale-sociale ed in alcune città, a match finito, si sono registrati alcuni incidenti, fortunatamente isolati e limitati, tra le due “fazioni”. Ma passiamo alla cronaca del match, che è poi la cosa che più c’interessa e lasciamo ai soliti imbecilli i “pretesti” per manifestare la loro stupidità. Davanti a circa 30.000 spettatori, in un match valido come eliminatoria al titolo dei supermedi della WBA, si sono affrontati Anthony “The Man” (L’Uomo) Mundine e Danny “The Green Machine” (La Macchina Verde) Green. Nei primi 3 rounds Green è stato abile a “chiudere” le “vie” di fuga del rivale, portando ripetuti attacchi, poi la velocità di esecuzione di Mundine ha preso il sopravvento ed anche i colpi meno potenti dell’aborigeno, con il passare del tempo e delle riprese , hanno cominciato a farsi sentire. Errata la tattica di Green, a nostro giudizio, tutta tesa a sfiancare con il lavoro al corpo la “resistenza” del rivale , che al contrario aveva effettuato una preparazione straordinaria e non ha accusato eccessivamente il “massaggio”. Non sono mancate le “tensioni” anche durante il match, tra i due atleti, ma un paio di richiami equamente distribuiti dall’ottimo sig. O’Connor, hanno spento sul nascere i “bollenti spiriti” dei due contendenti. Alla fine la giuria ha premiato Mundine che con le sue veloci combinazioni predominato per la maggior parte del confronto (118 a 111, 116 a 113, 118 a 112). Alla fine del match, un entusiasta Mundine chiedeva al “suo” pubblico :” Who is the man?” (Chi è l’uomo?).Adesso, per l’ex stella del rugby australiano nonché figlio dell’ex sfidante al titolo mondiale Tony Mundine, si prospetta un match di rivincita con il danese Mikkel Kessler. Come sempre la boxe coglie puntuale un suo momento di riscatto, quando Mundine, che ha preso in giro l’avversario prima dell’inizio del match, gli ha però reso omaggio dichiarando :” Danny era molto preparato ed ha disputato un ottimo incontro, ma stasera io ero il migliore!”. Negli altri matches, da segnalare l’esordio tra i pesi massimi dell’ex stella del rugby australiano John Hopoate, che ha impiegato solo 60 secondi per mettere ko Frank Faasolo. Nei superpiuma, Billy Dib (11 vittorie), ha battuto per kot al 1° round in modo controverso, il filippino Ariel Omongos. Infatti il filippino si è slogato una caviglia cadendo al tappeto, ma molti spettatori hanno protestato, perché l’atterramento di Omongos non è arrivato da un colpo, ma da una mossa di judo di Dibb ( per buona parte del pubblico l’australiano doveva essere squalificato…). L’arbitro di questo match era il sig. Charlie Lucas. Un'altra “vittima” filippina è stato il superpiuma Arnel Porras, che pur avendo vinto le ultime 4 riprese di un match previsto sulle 6 è riuscito solo a …pareggiare con Ahmed Elomar! Sul valore di Elomar a questo punto è lecito dubitare visto che tra l’altro il filippino è un modesto mestierante. Ospite d’onore della serata, l’ex campione dei pesi massimi Joe “Smokin” Frazier.
Esordio professionistico a Nuvolera, per il peso welter Maurizio Cossu ed il mediomassimo Cristian Dolzanelli. Inizialmente previsto nella piazza centrale del paesino adagiato sulle rive del lago di Garda, l’avvenimento è stato poi spostato per le inclementi condizioni del tempo nel locale palazzetto dello sport. Il 30enne Dolzanelli ha affrontato lo slovacco Peter Furman, che ha cercato subito di metterla in “bagarre”, ma il bresciano con colpi incisivi e potenti ha inflitto quattro conteggi al rivale (uno al primo round e tre nel 3°), costringendo l’arbitro a fermare il match nel terzo dei previsti 4 rounds! Il peso welter Maurizio Cossu , ha entusiasmato la platea con il suo pugilato ispirato a quello del “Prince” Naseem Ahmed , di cui ha adottato anche il soprannome. Cossu, dopo un bel montante che ha costretto al tappeto Marian Tomcany già nel 1° round, non è riuscito a “chiudere” il match e nel proseguo del combattimento, previsto sulle 4 riprese, ha forse concesso troppo allo spettacolo correndo qualche rischio “inutile”. Vittoria sbrigativa per il rientrante superwelter Elio Cotena junior , che nel 2° round faceva inginocchiare con un montante al fegato il giovane rivale slovacco Vladimir Tazik, sostituto dell’ultima ora dell’ungherese Karoly Domokos. Attorno al ring di Nuvolera, un po’ di storia del pugilato bresciano con le presenze di Ivo Masiero, Rinaldo Pellizzari, Ferruccio Mazzardi e tanti altri.
A Celano, il peso leggero Giuseppe Truono ha conquistato il titolo internazionale IBF del Mediterraneo, battendo il limitato (fisicamente e tecnicamente ) turco-tedesco Muzaffer Tosun. Vittoria netta di Truono ai punti in 12 rounds. La scelta di Tosun come sfidante a questo titolo deve aver seguito i ragionamenti che fanno di solito i capi di governo quando assegnano i ministeri: “sei un professore di Diritto? Vai alla …Sanità!”. Negli altri matches, il superwelter Tobia Loriga ha confermato il suo eccellente momento, battendo ai punti in 6 rounds lo slovacco Patrick Hruska, avversario non eccelso, ma in grado di far ben figurare il calabro-emiliano. A volte non bisogna essere dei campioni per disputare un bel match e non bisogna per forza appartenere a “scuderie” diverse per impegnarsi in un confronto. Fedele Belusci ed Alfredo Di Feto, l’hanno dimostrato, scambiandosi colpi su colpi per 6 rounds, per dirimere una questione di superiorità alla quale si sono sottratti anche i giudici del match, accomunandoli in un verdetto di parità che impone sicuramente una gradita rivincita! Si è avuto anche il rientro del mediomassimo Massimo Saiani, che riprende dimestichezza con i “ferri del mestiere”, battendo ai punti in 6 rounds lo slovacco Radek Seman. Nei pesi piuma David Chianella s’impone per ferita nel 4° round a Sandor Paska, dopo alcune buone fasi di gara. ( FOTO MONDOBOXE )
In Argentina, al club Atletico y Progresso de Coronel Brandsen in Buenos Aires, il superleggero Martin “Il Principino” Coggi, 27enne figlio del “Re” Juan Martin detto “El Latigo” (La Frusta), ha conquistato il 7° successo, battendo Carlos Alfredo Osorio nettamente ai punti in 6 rounds. I primi due rounds, sono stati molto duri per Osorio, per il “pesante” lavoro al corpo di Coggi. Osorio è comunque rientrato nel match e nelle due ultime riprese ha anche impegnato il suo rivale. Nei pesi medi, debutto impressionante per l’uruguayano Cesar Adrian Sastre Silva, che dopo aver “cercato”, nel primo round, con il suo sinistro l’avversario, nel secondo l’ha fulminato sempre con il sinistro. C’è voluto qualche minuto prima che Hector Eduardo Palavecino si rialzasse. A San Miguel del Monte in Argentina, il supergallo Sergio Victor Caruso (24anni, 9 vittorie, due sconfitte ed un pari), ha battuto ai punti in 6 rounds Ernesto Maldonado. Nei pesi massimi, il 22enne Victor Emilio Ramirez (2 vittorie), detto il “Tyson del Albasto”, dopo aver incassato nel 1° rounds i pericolosi colpi volanti del paraguayano Roberto Fermin Martinez, nel 2° lo ha aggredito , tempestandolo di colpi e costringendo l’arbitro a fermare il match.
A Ketrzyn in Polonia,il peso massimo il peso welter Rafael Jackiewicz, ha battuto Yuri Tsybenko per kot al 4° round, mettendolo al tappeto nel 3° e 4° round. Nei pesi massimi, l’ukraino Sergei Babich (20 anni, alto 1.96, 5 vittorie) ha messo ko al 4° round il bielorusso Igor Shukala, mentre il superleggero Krzystof Bienias (26 anni, 26 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto ai punti in 6 rounds Valere Kharyanov. Nei pesi massimi, il match clou ha visto Tomasz Bonin (32 anni, 1.86, 35 vittorie ed una sconfitta), battere il brasiliano Adenilson Rodrigues per ko al 3° round.
A Prostejov nella Repubblica Ceka, il massimo leggero Lubos Suda (30 anni, 13 vittorie ed una sconfitta), ha battuto Imrich Borka per kot al 2° round. Ancora massimi leggeri con Pavol Polakovic (32 anni, 10 vittorie ed una sconfitta), che ha battuto il brasiliano Roberto Martins ai punti in 10 rounds. Nei mediomassimi, Jiri Svacina (30 anni, alto 1.91, 9 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto Serguey Karanevich ai punti in 10 rounds.
A Berna, il superwelter Riad Menasria (30 anni, 25 vittorie ed un pari), ha battuto il polacco Slawomir Ziemlewicz per decisione a maggioranza, ai punti in 8 rounds. Entrambi i pugili sono stati ammoniti ufficialmente. Nei pesi medi, Yves Studer (23 anni e 9 vittorie), ha battuto Adnan Ozcoban ai punti in 6 rounds. Infine nei mediomassimi, Mohamed Belcacem (27 anni, 6 vittorie ed una sconfitta), ha vendicato il segno negativo nel record, battendo ai punti in 6 rounds Daniil Prakasou.
All’Arena Kid Chocolate dell’Havana a Cuba , i “ cinesi” che stanno svolgendo un “ lavoro” molto duro per arrivare “ preparati” alle loro Olimpiadi , hanno affrontato lo “ squadrone” cubano . Il risultato e’ stato…cappotto ! Ad onor del vero , bisogna dire che tra le file cinesi mancava Zou Shiming , ma a nostro giudizio anche lui tra Laffita e Salinas sarebbe finito… male . Passiamo al dettaglio. Nei minimosca Yampier Hernandez ha battuto Liang Gao per 14 a7 . Nei pesi mosca, Andry Laffita ha battuto Ling Zhi Gao per 13 a 5 . Sempre in questa categoria , Yoandry Salinas , ha battuto Bo Yang per 23 a 5 . Nei pesi gallo , Guillermo Rigondeaux ha battuto Gu Yu per 13 a 0 . Sempre nei pesi gallo , Yankiel Leon batte il cinese Tan Jun per 9 a 1 . Nei pesi piuma , Yuriolkis Gamboa ha battuto il cinese Li Yang per 32 a 6 . Nei pesi leggeri Yordanis Ugas ha battutot Qing Hu per 11 a 1 . Innocente Fiss , ha battuto il cinese Qing Luo per 18 a 4 nei superleggeri . Nei pesi welters, Erislandy Lara ha superato il cinese Silami Hanatu per 16 a 6 . Pesi medi con Emilio Correa , che batte per outscore al 3° round Ping Qi . Nei mediomassimi , Yusiel Napoles , batte per 13 a 3 Xiaoping Zhang . Nei pesi massimi Osmay Acosta ha battuto il cinese Wei Yao per 9 a 2 , mentre nei supermassimi , Michel Lopez ha battuto per 32 a 22 Bin Li .
Ma da dove traggono le energie gli atleti cinesi ? Probabilmente dalla loro alimentazione , che vi sconsigliamo vivamente di seguire ! A Canton , tanto per fare un esempio , ci sono alcuni ristoranti che nel menù hanno almeno una decina di pietanze fatte con carne di topo ( molto apprezzata dal nostro Direttore Tecnico Nazzareno Mela ) alla brace ( coda inclusa… ) ! Buon…appetito .
Voi penserete che la cucina giapponese sia migliore ? Lasciate perdere . In Giappone è possibile mangiare fette di pesce palla che ha un buon sapore ma in alcuni casi e’ dotato di ghiandole velenose mortali . In Giappone si registrano almeno 20 decessi all’anno , tra i “ gustatori” di questa prelibatezza .
Tre le altre “ prelibatezze” che vi consigliamo , ci sono i “ vermi peruviani” ( piu’ ricchi di proteine dei polli… ) ed i grilli al miele texani . Ma anche un bel piatto di formiche fritte cambogiane può dare il suo valore nutritivo . In quanto ai cani , in tutta l’Asia e’ davvero il miglior…” pranzo dell’uomo ” . Occhio alla carne che vi danno nei ristoranti , se andate poi a fare pipì e sentirete un irresistibile impulso ad “ alzare la gamba ” , allora saprete cosa avete mangiato….
Date retta a noi : mangiate pasta . Abbiamo il record mondiale di consumo ( 28 kg a testa all’anno ! ) e dobbiamo ringraziare tra gli altri anche il nostro Gennarino che con la sua abnegazione ed a costo di enormi “ sacrifici ” , si “ allena” continuamente… per mantenere alto il Nostro prestigio . Con “ atleti” come lui , difficilmente ci porteranno via questo record . Pensate che battiamo di 3 volte l’Europa e di 35 volte i cinesi. Grazie Gennarino .
L’ottomano, nel tentativo di recuperare “ terreno” e fare “ alleanze ” , ha dato vita ad una delle più colossali edizioni del Ahmet Comert Tournament! Pugili da tutto il mondo e considerazioni politiche interessanti . Pensate che c’era perfino un pugile della Guinea…ed ai messicani ha pagato anche il viaggio ! Cominciamo dai minimosca , con l’ukraino Georgiy Chigayev che batte l’azero Mammad Ahmadov ( per outscore al 3° round… ) , poi il macedone Veli Mumin , il filippino Alberto Pabila ( vincitore del rumeno Poczo ) ed in finale il kazako Kapzog . Nei pesi mosca vince il moldavo Igor Samolienco , che batte nell’ordine il turco Guven Aydemir ( per RSCO al 3° round ) , l’iraniano Omar Etkbani ( RSCO 2 ) , l’algerino Mechnomai ( 41 a 22 ) ed in finale il tagiko Anvar Yunusov . Nei pesi gallo vince il forte mongolo Enkhbat Badar Uugan , quello “ scippato ” ad Halle, che batte nell’ordine il filippino Joan Tipon ( 26 a 16 ) , l’ukraino Olexander Cherep ( 44 a 21 ) , il messicano Arturo Santos ( RSCO 3 ) , l’egiziano Abdelhalim Mohamed ( RSCO 3 ) ed in finale il giordano Ibrahim Alghaghir ( 27 a 13 ) . Il giordano e’ stato una delle sorprese del torneo , ha battuto tra gli altri l’algerino Mobarek Soltani . Finale tutta kazaka nei pesi piuma , con Kanat Makhatov che batte in finale il connazionale Mukhtar Ismagulov . Da segnalare in questa categoria , l’algerino Hamza Kramou ( ha battuto per abbandono al 2° round il turco Dogan , vincitore poco convincente del messicano Lopez). Nei pesi leggeri ha vinto il turco Aydin Selchuk , che dopo un lungo torneo avrebbe dovuto incontrare in finale l’azero Imranov , ma sarebbe stato un match “ inutile ” , perché la festa per il turco era gia’ pronta e l’azero ha dato forfait . Nei superleggeri , dopo il sacrificio di Imranov , il prof Abijev pensava di poter “ disputare ” il match tra il turco Onder Sipal ed il suo “ pupillo ” Romal Amanov , ma i turchi lo “ aspettavano ” e la “ vittoria ” e’ andata a Sipal , mentre il prof Abijev diventava una sorta di “ semaforo del Bosforo ” , assumendo vari colori ! Per arrivare a questa finale , era stato “ fatto fuori ” l’ungherese Gyula Kate , per mano di Morteza Speahvandi …un iraniano ! I turchi non volevano correre rischi , volevano Amanov in finale …abbiamo capito perche ! Nei pesi welters ha vinto l’ukraino Olexandr Stretskiy , che in finale ha battuto il turco Bulent Ulusoy . Nei pesi medi ha vinto l’egiziano Mohamed Hikal , ma nel match con l’algerino Nabil Kassel , ha contato molto il ruolo del presidente egiziano Osman ( 15 a 13 ) . Hikal ha battuto in finale l’ukraino Oleksandr Usyk . Nei mediomassimi , vince il vicecampione mondiale dei pesi medi , l’ukraino Ismail Syllakh ! L’ukraino batte in finale per outscore il turco Muzzafer , ma prima aveva superato per abbandono l’iraniano Ghorbani ( vincitore dell’azero Teymurov ) e per outscore il turco Taharan Ylderim . Buono anche il comportamento del rumeno Bejenaru , vincitore dell’azero Taghiev . Nei pesi massimi , vince a sorpresa l’israeliano Yousef Abdelghani , che batte il turco Bykoz per abbandono ; il kazako Geliskhanov per 28 a 18 ed in finale l’iraniano Ali Mazaheri che rifiuta d’incontrarlo per ragioni politiche ! Quest’ultimo verdetto e’ stato dato come Walk Over , ma per noi e’ …squalifica ! Nei supermassimi ha vinto lo svedese Modo Sallah , che ha battuto il kazako Alexander Makarov per RSC al 2° round , e gli iraniani Hosseini ( vincitore del rumeno Bogdan Dinu ) e Jansem Delavary . Si e’ anche disputato un nutrito torneo femminile che ha visto risultati che hanno fatto arrabbiare i delegati di alcune squadre . Ne citiamo alcuni . L’assurdo verdetto che ha visto la turca Sumerya Kaya battere la russa Irina Bondarenko per outscore al 2° round nei 52 kg. Praticamente bloccato il pulsante dei colpi della russa . Poco prima nei 50 kg la turca Hasibe Erkoc aveva ricevuto un altro “ regalo ” con la russa Viktoria Usatchenko . Dominio russo nelle altre categorie , con l’eccezione della rumena Stelia Duta nei 46 kg , dell’ungherese Monika Csik nei 48 kg. e della turca Semsi Yarali nei massimi ( forse l’unica turca che ha vinto una finale… ) .
Mi raccomando non picchiate mai qualcuno senza un buon motivo… Mike Tyson di solito mette su un… bellissimo “ pezzo” dei Beatles !
A proposito di arbitri , e’ mitica quella di un grande arbitro romano che stufo dei continui e ripetuti falli di un pugile , fermo’ il match e gli disse : “ Lo so , che il tuo avversario e’ più forte di te . Hai ragione quando dici che non riesci a vedere i suoi colpi . Mi rendo conto che stai facendo arrabbiare il tuo “ maestro ” che ci sta stordendo con i suoi urli . Capisco che per non finire a terra devi legare , spingere e dare testate . Mi pare anche giusto che i tuoi parenti ed i tuoi amici se la prendono con me e mi ricoprono di insulti . Quindi come ho detto a mia suocera che abitava a casa mia e che cominciava a rompere : siccome questi sono solo 36 metri quadri , adesso te ne vai fuori dai cog….ni , perche’ non possiamo piu’ stare in tre ! ” . Gennarino è distrutto ! Ha chiesto al figlioletto che cosa vuole fare da grande e quello gli ha risposto il cog…ne . “ Come mai ? ” ha replicato Gennarino . Ed il figlio ha risposto : “ Perché caro papa’ , quando sto insieme a te ti sento sempre dire : ma guarda che bella macchina che ha quel cog…ne , ma guarda che bella casa che ha quel cog…ne , ma guarda che bella moglie che ha quel cog…ne ! ” .
Gennarino ha cercato di convincerci che anche nelle persone obese , lo stomaco quando si svuota , ritorna nelle dimensioni normali . Purtroppo lui …non lo svuota mai !
Illustrando a modo suo il celebre dipinto di Leonardo “ L’ultima cena ” , uno scrittore inglese ha fatto un sacco di soldi scrivendo un romanzo “ Il codice da Vinci ” . Speriamo che non si accorga che il San Giuseppe del celebre dipinto “ Lo sposalizio della Vergine ” di Raffaello , ha un piede con sei dita ( polidattilia ) , perché altrimenti esce fuori qualche “ Codice Raffaello ” nel quale si dira’ che Raffaello era uno dei discendenti del “ Priorato di GEA ” una mitica società segreta fondata dai re Mogi ( quelli che dispensavano oro , oro e birra ) e che venne dispersa quando intercettarono dei piccioni viaggiatori ! Come dice un nostro amico che ormai non c’è più…al prossimo sgoop ! Denchiù e grazie tante !
A proposito dell’ ” Ultima cena ” di Leonardo , avete visto come stanno tutti in posa come in fotografia e dall’altra parte del tavolo ?
Ciao alla prossima da … quelli delle news Proprio mentre stanno partendo le news apprendiamo la scomparsa del padre del nostro amico Claudio. Boxemaccheroni si unisce al suo dolore
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