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Fefe’ & Coco’ |
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Il
mutico Gennarino |
PUFF!! NUN
C’E’ PIU’ |
Si sono svolte a Belgrado le
elezioni per il nuovo
consiglio dell’EBU . I candidati erano il presidente uscente, il controverso e
potente Martinez
, il
francese
Frugonì
e lo svizzero
Peter
Stucki . Il più vero
candidato alla successione di Martinez era l’austriaco Stucki che poteva vantare
su molte adesioni , ma aveva contro alcune delle più importanti federazioni (
leggere organizzatori… ) . All’ultimo momento Stucki si è ritirato ed ha
indirizzato i voti verso …Martinez .
Un caso ?
Ci sembra più una tattica per far “ fuori” … Frugonì . Il risultato ha
visto Martinez vincere con 142 voti e Frugonì raccogliere 69
voti
. Sono stati confermati : Stucki ( Svizzera ) , Logist ( Belgio ) , Frugonì (
Francia ) , Galan ( Spagna ) , Mazurov ( Russia ) , Agustin ( Finlandia ) ,
Giles ( Gran Bretagna ) e Eckman ( Germania ) . Tra i non eletti troviamo il
rappresentante italiano e l’austriaco Palatin , che sono stati sostituiti
dalla bulgara Borissova ( per l’Ukraina ) e dall’olandese Rinze Vandermer . L’EBU
ha ringraziato per l’opera prestata e confermato nell’incarico di segretario ,
la sig.ra Jacoponi – Melchiorre . Da parte nostra ci diciamo dispiaciuti per il
risultato elettorale che vede paesi pugilisticamente “ inesistenti ” ben
rappresentati , mentre l’Italia è… fuori dai “ giochi ” ! I francesi sono
rimasti in “ piedi ” e gli spagnoli avrebbero potuto rinunciare a Galan se
avessero voluto… Probabilmente abbiamo commesso degli errori . Dove abbiamo
sbagliato ? Nella scelta della linea “ politica ” o nella scelta degli uomini
che ci dovevano rappresentare ? Come diceva il grande “ Quelo ” alias Corrado
Guzzanti : “ La seconda
che hai detto ! ” .
Nel palazzetto dello Sport di
Rezzato, la
campionessa mondiale WBC dei pesi mosca, Stefania Bianchini (15 vittorie,
2 sconfitte ed un
pari),
ha conservato il titolo, battendo con decisione tecnica, l’israeliana Hagar
Shoumlefeld , ex campionessa della WIBA. Scontro tra due mancine, che si sono
affrontate a viso aperto , con la Bianchini più incisiva ed in possesso di una
maggior varietà di colpi. Nel 5° round, uno scontro di teste provoca una ferita
alla Bianchini ed il match viene fermato. Vince la Bianchini che in quel momento
risultava in vantaggio su tutti e tre i cartellini. Nei superleggeri, il
cubano-italiano Brunet Zamora (9 vittorie), batte ai punti in 8 rounds l’estone
Albert Starikov. Match condotto interamente da Zamora che ha confermato la
pesantezza dei suoi colpi, ma anche la lentezza delle esecuzioni. Finalmente un
buon match “tutto italiano” nei pesi welters. Leonard Bundu (7 vittorie), ha
battuto ai punti in 6 rounds Vincenzo Finzi (18 vittorie, 10 sconfitte e 3
pari), in un match molto combattuto. Bundu è riuscito anche ad atterrare Finzi
nel 2° rounds, ma questi ha saputo tirare fuori quelle doti di resistenza e
coraggio che gli hanno consentito di tener testa a Bundu fino alla fine. Dopo
prove come queste, restano per Bundu i mai sopiti rimpianti di aver atteso
troppo a lungo il “passaggio” tra i professionisti. Nei superpiuma, Massimo
Chiofalo (8 vittorie ed una sconfitta) ha battuto ai punti in 6 rounds il
modesto “mestierante” ungherese Bela Sandor . vittoria anche per il
russo-italiano Viktor Skurko, che battendo ai punti in 6 rounds il “perdente
cronico” Virgil Meleg ai punti in 6 rounds, coglie il suo 5° successo. Per
finire, il neo acquisto della colonia Loreni, il medio serbo Dejan Ribac (12
vittorie), batte un altro “perdente cronico”, il rumeno Adrian Sauca per kot al
4° round.
Al Palasport di Abano Terme,
serata OPI2000 e tutto secondo copione. Nei pesi supermedi, Cristian Sanavia,
(31
anni, 37 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto ai punti in 8 rounds il
bielorusso Konstantin Makharov , in un match nel quale l’ospite, pur nei limiti
delle sue capacità tecniche, ha cercato di guadagnarsi la “pagnotta”. Da parte
sua Sanavia, ha offerto la solita prova piena di carattere e determinazione, ma
priva di “lampi”. Nei mediomassimi, Dario Cicchelo (27 anni, 10 vittorie, 4
sconfitte e 2 pari), ha battuto ai punti in 6 rounds, il francese Abdel Benziane,
in un match di “routine”. Sempre a livello mediomassimi, buon “allenamento” di
Pietro Aurino, che batte ai punti in 8 rounds il francese Christopher Robert.
Infine nei pesi gallo , pari in 6 rounds tra il francese Jerome Arnould e l’agerino
Cherif Saki.
“La notte dei giganti”
è stato il titolo con il quale si è in qualche modo commemorato con una
manifestazione pugilistica, l’incontro per il
titolo
mondiale dei pesi massimi che Primo Carnera disputò a Piazza di Siena a Roma con
il pugile basco Paulino Uzucudum. Se “giganti” si riferiva alla stazza dei
protagonisti, nulla da eccepire, ma se da quel termine si vuol pretendere
qualcosa di più sostanzioso, allora il titolo è troppo ambizioso. Come al solito
la “macchina” organizzativa messa in moto dalla graziosa consorte di
Vincenzo Cantatore (35 anni, 31 vittorie, 4 sconfitte ed un pari), è stata
come sempre perfetta. Pubblico numeroso, con molte presenze “eccellenti”, segno
della “simpatia” e della stima con cui viene seguito Vincenzo…anche da noi. Una
“simpatia” che però meriterebbe prove più sostanziose ed autoritarie,
specialmente quando l’avversario, spigoloso finchè si vuole, si chiama solo :
Jean Claude Bikoi. Vittoria ai punti in 10 rounds per Cantatore , ma
perplessità sulle aspirazioni mondiali, specialmente se si chiamano… Nelson.
Negli altri match, veramente poveri di contenuti, per la “pochezza” degli
avversari scelti per saggiare le aspirazioni e le forze delle “novelle
speranze”; vittoria di Fabio Tuiach per kot al 5° round sul tedesco Rene Hubner,
dell’italo-tedesco Francesco Pianeta (25 anni, alto 1.96, 4 vittorie) sul
tedesco Dirk Mandelartz per ko al 1° round e del tedesco Rene Dettweiller (alto
1.94, 18 vittorie) per kot all’8° round su David Vicena.
Allo Staples Center di Los
Angeles, il messicano
Marco Antonio Barrera (62 vittorie e 4 sconfitte), ha conservato il
titolo WBC dei
superpiuma
battendo ai punti in 12 rounds lo sfidante
Ricardo “Rocky” Juarez
(25 vittorie e 2
sconfitte). Il macth ha avuto un finale “giallo”, perché inizialmente era stato
dato il pari; poi uno dei giudici ( il giapponese Morita…), ha rifatto i conti
ed ha assegnato la vittoria a Barrera. Molti tra il pubblico e gli addetti ai
lavori avevano però “visto” la vittoria di Juarez, che ha impegnato severamente
il campione messicano, che solo grazie al suo “grande cuore” ha potuto
“conservare” il titolo su un avversario che ha lasciato intuire di essere già
pronto a …sostituirlo!Restano le perplessità per una “macchina” organizzativa
miliardaria, che non riesce a fare nemmeno i conti …della “casalinga”. Mentre
bisognerebbe concedere un po’ di riposo ai due giudici che si sono espressi per
il
pari nell’ultimo round (Morita e Ford) e che ha visto i due contendenti arrivare
all’ultimo round nel quale si sono scambiati “colpi feroci”, con un solo un
punto di differenza. Come diceva un vecchio marpione :” le riprese difficili da
giudicare sono quelle dove non ci sono i colpi… non quelle dove ci sono!”. Ai
giudici chiediamo di rappresentare sui cartellini quello che vedono, non quello
che pensano. Ma come avete da tempo intuito…noi non capiamo niente di boxe!
Ancora superpiuma , con il titolo WBO in palio e grossa delusione per i tifosi
ungheresi che si erano messi davanti ai televisori per seguire il loro
beniamino, l’imbattuto Janos Nagy( 23 vittorie), affrontare il formidabile
campione argentino Jorge “La Hiena” Barrios (46 vittorie , 2 sconfitte ed un
pari). Dopo appena 69 secondi dall’inizio del match, Barrios ha scagliato un
gancio sinistro d’inaudita vilolenza sul mento di Nagy, “abbattendolo” al
tappeto per il conto totale! Per il titolo WBC ad interim dei pesi leggeri, il
messicano Jose Armando Santa Cruz (23 vittorie ed una sconfitta), ha battuto
Chikashi Inada (19 vittorie e 3 sconfitte) per kot al 6° round. Match fermato
dall’arbitro Jack Reiss, dopo una bella combinazione di Santa Cruz. Nei pesi
supergallo, il giovanissimo filippino Rey “BoomBoom” Bautista (19 vittorie di
cui 14 prima del limite), ha dato ancora una volta una dimostrazione della sua
devastante potenza, mettendo ko in 3 rounds Robert Bonilla. Nei pesi medi,
l’ungherese Jozsef Nagy, nessuna parentela con Janos, ha colto il 13° successo
senza macchia, battendo nettamente ai punti in 6 rounds il mestierante Julio
Jean. Per finire, uno dei tanti svedesi che girano il mondo, per il veto del
pugilato professionistico sul loro territorio, il peso leggero Shadi Hamsho (7
vittorie), ha battuto Armando Borantes ai punti in 6 rounds.
Sorpresa a Pompano Beach in
Florida, con il
colombiano Alejandro
Berrio (alto 1.86, 25
vittorie e 4 sconfitte), che in un eliminatoria IBF
dei
supermedi, ha messo ko in 6 rounds l’imbattuto
Yusaf Mack
(22 vittorie e 2 pari). Match dominato da Berrio a partire dalla 3^ ripresa, con
i suoi duri e pesanti colpi e che prima di chiudere la partita, ha inviato due
volte tappeto il rivale nel corso del 6° round. La vittoria di Berrio che nella
precedente visita negli USA nel 2003 era finito ko al 1° round con Eric Mitchell,
non giunge a sorpresa, perché in quella circostanza, Berrio, era probabilmente
debilitato dalle sue battaglie contro il peso (si ostinava a fare il peso
medio…). Adesso per lui l’opportunità di “saldare” un altro conto, con il
tedesco Robert Stieglitz, che lo precede in classifica e lo battè per kot nel
2005. Pari tra Richard Gutierrez (19 vittorie) e Thomas Davis (9 vittorie, 3
sconfitte ed un pari) nei pesi welters, dopo 3 rounds, per uno scontro di teste
che ha aperto una vasta ferita a Davis. Nei pesi medi, scontro tra gli imbattuti
Jose Rodriguez (6 vittorie) e Marucs Brooks (4 vittorie), che termina con la
vittoria di Rodriguez ai punti in 4 rounds. Brutta serata per la famiglia Brooks,
con Johnny, mediomassimo fratello di Marcus, che resiste (si fa per dire…), solo
80 secondi al nigeriano Akinyemi Laleye (5 vittorie).
A Montreal,
il 26enne rumeno Lucian
Bute (17 vittorie di cui
15 prima del limite), ha fatto un altro passo avanti nelle classifiche mondiali,
battendo
il duro e coriaceo congolese Lolenga Mock (25 vittorie, 10 sconfitte ed un
pari), nettamente ai punti in 12 rounds, in un match valevole per il titolo
intercontinentale della WBO. Non lasciatevi ingannare dal record di Mock ,
perché molte sconfitte sono immeritate. Bute ha dichiarato la sua soddisfazione
per la prestazione, dichiarando di aver firmato per altri due anni con
l’Interboxe e che matches come quello sostenuto contro Mock lo aiutano a
crescere. In un altro match, il 27enne mediomassimo rumeno Adrian Diaconu (22
vittorie di cui 14 prima del limite) , ha battuto ai punti in 12 rounds, il
resistente sudafricano Andrè Thysse. Il match era valido per il titolo
intercontinentale della WBC ed ha visto il rumeno mettere al tappeto Thysse nel
primo round, con due pesanti ganci sinistri. Negli altri matches, c’è stata la
vittoria del superpiuma Benoit Gaudet (26 anni e 9 vittorie), per kot al 4°
round su Mathias Tchikaya e del peso welter rumeno Ion Donut Dan (24 anni e 14
vittorie), che ha battuto ai punti in 6 rounds Shawn Garnett.
All’Hard
Rock Seminale Casino
in Hollywood (Florida), il messicano Julio Diaz (33 vittorie e 3
sconfitte, con 24 soluzioni prima del limite), ha battuto nettamente ai punti
in 12 rounds il portoricano
Ricky Quiles
, diventando il campione IBF ad
interim.
Dopo un inizio dominato da Diaz, c’è stato un timido tentativo di reazione di
Quiles nel 7° ed 8° round, ma il messicano ha subito rintuzzato gli attacchi ed
ha chiuso “forte” gli ultimi rounds. Con questa vittoria Diaz è rientrato in
possesso di una porzione di quel titolo che abbandonò per combattere con
Castillo! In un altro match tra massimi leggeri, il russo Vadim Tokarev (22
vittorie ed un pari), ha battuto l’imbattuto americano Felix Cora per ko al 4°
round. Match molto eccitante nel quale, al 4° round, Tokarev ha messo al tappeto
il rivale con una serie di colpi; Cora però si è rialzato ed ha a sua volta
messo in difficoltà l’avversario. Il match a questo punto diventa incandescente
ed i due si scambiano colpi durissimi, finchè il russo nuovamente fa accusare
Cora, che si abbandona sulle corde, costringendo l’arbitro del match a
sospendere l’incontro. Nei supermedi il colombiano Samuel Miller (14 vittorie
di cui 12 prima del limite), ha battuto ai punti in 8 rounds il canadese Martin
Desjardins , controllando il match per tutta la sua durata e facendo contare
l’avversario per un gancio sinistro al corpo, nel corso del 5° round.
A Dallas in Texas,
l’eccitante superleggero Americo Santos (25 vittorie ed una sconfitta),
ha battuto con uno spettacolare ko al 12° round
William
Morelo. Dopo un inizio penalizzante per il miglior pugilato di Morello, a
partire dall’8° round, la grezza potenza di Santos, si è fatta sentire! Dopo un
atterramento subito nel 9° round, Morelo ha resistito al brutale attacco di
Santos , “sopravvivendo” alla meglio nel 10° round! Nell’undicesimo round uno
“stanchissimo” Santos, ha colpito duramente l’avversario; finchè nel 12° round
un altro atterramento subito da Morelo ha sancito la fine del match !
Ad Oriville in California, il peso
medio Eric Regan (26 vittorie e 2 sconfitte), pur avendo fatto “sentire”
subito ad Elco
Garcia,
il peso dei
suoi
pugni, non è riuscito a chiudere velocemente il match. Solo nel 5° round, dopo
un pesante “lavoro”, culminato con un terribile destro che lasciava Garcia
“abbandonato” sulle corde, l’arbitro interveniva per sospendere il match. In un
match tra pesi massimi, Hector Martinez forte delle sue 3 vittorie per ko e
della sua mole superiore (alto 1.98), pensava di far un sol boccone di
Cornell Davis,
ma questi non accettava il ruolo di “vttima sacrificale” ed assaliva il più
“grosso” avversario fin dal 1° round, costringendolo ad inginocchiarsi in
prossimità delle corde. Nei rounds successivi, Davis però si lascia ad andare a
colpi dietro la nuca ed a “tenute” e si becca un richiamo ufficiale. Nel 4° ed
ultimo round , il pubblico ha l’impressione che il round venga accorciato di un
minuto. Alla fine verdetto con decisione controversa per Davis.
Continua ad entusiasmare i suoi
sostenitori il peso
welter newyorchese, Edgar Santana (18 vittorie e 2 sconfitte). Questa volta è
toccato a Tomas Barrentes, dopo 3 rounds di “letargo”, sottostare al
“bombardamento” di Santana che ha vinto con decisione unanime ai punti in 10
rounds. Nei pesi piuma, l’imbattuto Gary Stark junior (16 vittorie), ha battuto
ai putiin 8 rounds, il due volte challenger al titolo mondiale Luis Bolano (41
vittorie e 6 sconfitte). Nei pezsi welters, vittoria ai punti in 8 rounds del
ghanese Emanuel Clottey (24 vittorie e 6 sconfitte), su Francisco Campos. Nei
supermedi, il dominicano Juan Ubaldo Cabrera (5 vittorie), ha battuto ai punti
in 4 rounds Tomas Padron.
A Belfast,
nell’Irlanda del Nord, il campione del Commonwealth dei pesi massimi, l’inglese
Danny Williams (36 vittorie e 4 sconfitte), in vista
del
match di rivincita con il connazionale Matt Skelton, ha battuto in un
match breve ma intensamente duro, il turco-tedesco Adnan Serin (14 vittorie e 5
sconfitte). Dopo un atterramento subito da Serin nel 1° round, questi si è
rialzato, rendendo la vita dura a Williams, finchè nel 3° round, uno scontro di
teste non ha impedito a Serin di continuare. In quel momento però Wiliams aveva
già preso in mano il controllo del match. Per il titolo WBU dei pesi welters,
l’iraniano-inglese Mehrdud Takalobigashi (25 vittorie ed una sconfitta), ha
battuto ai punti in 12 rounds il detentore Eammon Magee (26 vittorie e 5
sconfitte). Nei superleggerim, l’attesissimo Amir Khan, ha battuto il più
esperto ungherese Laszlo Komiathi, che però l’ha “istruito” sulle molte
difficoltà che s’incontrano tra i professionisti se non si è in possesso della
“castagna”. E’ stata la prima volta che Khan ha superato la 4^ ripresa! Da
segnalare anche il match tra i due imbattuti pesi massimi Martin Rogan (30 anni
e 4 vittorie) e Darren Morgan (29anni e 5 vittorie), che hanno visto il dominio
del pugile nordirlandese che nel 2° round è riuscito anche a mettere al tappeto
il rivale. Per Rogan che è gestito da Frank Warren, e sta facendo bei progressi,
si prospetta un futuro più impegnativo che prevede anche la disputa di qualche
titolo regionale. Per finire diamo due notizie. La prima è che il 37enne
“collaudatore” Peter Buckley è approdato nei pesi welters. La seconda che ha
combattuto in questa riunione ed ha perso con Stephen Haugian (4 vittorie),
collezionando la 225^ sconfitta (ha anche 31 vittorie e 11 pari). Con questo
match, sono ben 267 i combattimenti disputati da questa autentica icona della
boxe
britannica.
Il mancino peso welter
russo Anton Solopov, elemento molto promettente (è stato campione del
mondo juniores nel 1998 , battendo in finale il portoricano Miguel Cotto), che
è diretto da Kostantin Tszyu, voleva ricalcare le orme del suo celebre
“manager”; quindi trasferitosi armi e bagagli in Australia, ha cominciato a
vincere ed a convincere arrivando a mettere insieme ben 12 successi! Gli è però
venuta nostalgia di casa (Surgut in Russia) ed allora i parenti e gli amici
insieme al suo manager, gli hanno organizzato una bella riunione, ingaggiando un
avversario buono ma non irresistibile (almeno così pensavano…), il filippino
Dondon Sultan (12 vittorie , 6 sconfitte e 2 pari). A “nobilitare” il tutto, un
bel titolo in palio (…non si nega a nessuno!) il
Panpacifico
Asia Boxing Association. Purtroppo non avevano messo in conto la potenza di
Sultan e la sua determinazione che hanno sconvolto i piani dei russi! Infatti
nel 1° round il filippino ha centrato l’avversario con un terribile gancio
destro, mettendolo al tappeto per il conto totale!
In Thailandia
al New World Shengai Shopping Center di Nonthaburi, l’ex campione dei superpiuma
della WBC, Yodsanan 3k Battery (48 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), ha
battuto ai punti in 8 rounds il “coraggiosissimo” filippino Arniel Tinampay
Anche se è apparso piuttosto lento, Yodsanan ha controllato il match, imponendo
la sua aggressività. Nei pesi piuma, il tailandese Chonlatarn Piriyapinyo (15
vittorie), ha battuto ai punti in 12 rounds il filippino Jaime Barcellona
conservando il titolo WBC dell’Asia.
Il ghanese Aloryi Moyoyo
Mensah, ha causato una
grossa sorpresa a Secunda in Sudafrika, mettendo ko in 4 rounds, l’ex campione
della WBU e dell’IBO dei massimi leggeri, il sudafricano Sebastian Rothmann.
Il match era valido per il titolo Pan Africano della WBA. Dopo soli
25”
del 1° round, Rothmann, ha inviato al tappeto il ghanese, che è riuscito a
stento a finire la ripresa. Nel 4° round, un destraccio di Mensah, ha
“sorpreso” Rothmann, che dopo il conteggio, è finito nuovamente a terra (ma si è
inginocchiato da solo per recuperare…)
per
una combinazione sinistro destro. Poco dopo finisce nuovamente al tappeto ed a
questo punto l’arbitro “chiude” l’incontro. Subito dopo il match Rothmann (32
anni), ha annunciato il suo ritiro. Dopo il cambio di manager, nessuno sembra
più in grado di fermare il sudafricano Mlungisi Dlamini (12 vittorie ed un
pari), che ha messo ko in 6 rounds, il “talentuoso” Moses Mathekga (6 vittorie
ed un pari).
Restando in Sudafrica, scopriamo
un “caso limite”. Al termine del match svoltosi a Durban e che ha visto il
sudafricano Irvin Buhlalu difendere il titolo nazionale dei pesi leggeri
dall’assalto di Benedict Dlamini, la giuria ha assegnato all’unanimità il
verdetto al campione. L’astuto manager dello sfidante ha però sporto reclamo,
perché a suo giudizio l’ultimo round era terminato un minuto prima. La
commissione sudafricana si è riunita ed ha dovuto constatare che la “prova”
televisiva dava ragione al manager. Nella tesi presentata dal manager viene
espresso il concetto che potendo un match concludersi con un ko per il quale
sono sufficienti solo 10 secondi, il suo amministrato è stato privato di questa
possibilità nell’ultimo minuto di gara! La commissione ha quindi deciso di
squalificare per un po’ di tempo il “distratto” cronometrista e di indire una
rivincita tra i due pugili entro tre mesi.
A Sydney,
si è disputato uno dei più “sentiti” incontri degli ultimi anni. Le origini
aborigene ed anglosassoni dei contendenti, hanno inoltre “accentuato” lo scontro
razziale-sociale ed in alcune città, a match finito, si sono registrati alcuni
incidenti, fortunatamente isolati e limitati, tra
le
due “fazioni”. Ma passiamo alla cronaca del match, che è poi la cosa che più
c’interessa e lasciamo ai soliti imbecilli i “pretesti” per manifestare la loro
stupidità. Davanti a circa 30.000 spettatori, in un match valido come
eliminatoria al titolo dei supermedi della WBA, si sono affrontati Anthony
“The Man” (L’Uomo)
Mundine
e
Danny “The Green Machine” (La
Macchina Verde) Green.
Nei primi 3 rounds Green è stato abile a “chiudere” le “vie” di fuga del rivale,
portando ripetuti attacchi, poi la velocità di esecuzione di Mundine ha preso il
sopravvento ed anche i colpi meno potenti dell’aborigeno, con il passare del
tempo e delle riprese , hanno cominciato a farsi sentire. Errata la tattica di
Green, a nostro giudizio, tutta tesa a sfiancare con il lavoro al corpo la
“resistenza” del rivale , che al contrario aveva effettuato una preparazione
straordinaria e non ha accusato eccessivamente il “massaggio”. Non sono mancate
le “tensioni” anche durante il match, tra i due atleti, ma un paio di richiami
equamente distribuiti dall’ottimo sig. O’Connor, hanno spento sul nascere i
“bollenti spiriti” dei due contendenti. Alla fine la giuria ha premiato Mundine
che con le sue veloci combinazioni predominato per la maggior parte del
confronto (118 a 111, 116 a 113, 118 a 112). Alla fine del match, un entusiasta
Mundine chiedeva al “suo” pubblico :” Who is the man?” (Chi è l’uomo?).Adesso,
per l’ex stella del rugby australiano nonché figlio dell’ex sfidante al titolo
mondiale Tony Mundine, si prospetta un match di rivincita con il danese Mikkel
Kessler. Come sempre la boxe coglie puntuale un suo momento di riscatto, quando
Mundine, che ha preso in giro l’avversario prima dell’inizio del match, gli ha
però reso omaggio dichiarando :” Danny era molto preparato ed ha disputato un
ottimo incontro, ma stasera io ero il migliore!”. Negli altri matches, da
segnalare l’esordio tra i pesi massimi dell’ex stella del rugby australiano John
Hopoate, che ha impiegato solo 60 secondi per mettere ko Frank Faasolo. Nei
superpiuma, Billy Dib (11 vittorie), ha battuto per kot al 1° round in modo
controverso, il filippino Ariel Omongos. Infatti il filippino si è slogato una
caviglia cadendo al tappeto, ma molti spettatori hanno protestato, perché
l’atterramento di Omongos non è arrivato da un colpo, ma da una mossa di judo di
Dibb ( per buona parte del pubblico l’australiano doveva essere squalificato…).
L’arbitro di questo match era il sig. Charlie Lucas. Un'altra “vittima”
filippina è stato il superpiuma Arnel Porras, che pur avendo vinto le ultime 4
riprese di un match previsto sulle 6 è riuscito solo a …pareggiare con Ahmed
Elomar! Sul valore di Elomar a questo punto è lecito dubitare visto che tra
l’altro il filippino è un modesto mestierante. Ospite d’onore della serata, l’ex
campione dei pesi massimi Joe “Smokin” Frazier.
Esordio professionistico
a Nuvolera, per il peso welter Maurizio Cossu ed il mediomassimo Cristian
Dolzanelli. Inizialmente previsto nella
piazza
centrale del paesino adagiato sulle rive del lago di Garda, l’avvenimento è
stato poi spostato per le inclementi condizioni del tempo nel locale palazzetto
dello sport. Il 30enne Dolzanelli ha affrontato lo slovacco Peter Furman, che ha
cercato subito di metterla in “bagarre”, ma il bresciano con colpi incisivi e
potenti ha inflitto quattro conteggi al rivale (uno al primo round e tre nel
3°), costringendo l’arbitro a fermare il match nel terzo dei previsti 4 rounds!
Il peso welter Maurizio Cossu , ha entusiasmato la platea con il suo pugilato
ispirato a quello del “Prince” Naseem Ahmed , di cui ha adottato anche il
soprannome. Cossu, dopo un bel montante che ha costretto al tappeto Marian
Tomcany già nel 1° round, non è riuscito a “chiudere” il match e nel proseguo
del combattimento, previsto sulle 4 riprese, ha forse concesso troppo allo
spettacolo correndo qualche rischio “inutile”. Vittoria sbrigativa per il
rientrante superwelter Elio Cotena junior , che nel 2° round faceva
inginocchiare con un montante al fegato il giovane rivale slovacco Vladimir
Tazik, sostituto dell’ultima ora dell’ungherese Karoly Domokos. Attorno al ring
di Nuvolera, un po’ di storia del pugilato bresciano con le presenze di Ivo
Masiero, Rinaldo Pellizzari, Ferruccio Mazzardi e tanti altri.
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A Celano,
il peso leggero Giuseppe Truono ha conquistato il titolo internazionale IBF del
Mediterraneo, battendo il limitato (fisicamente e tecnicamente ) turco-tedesco
Muzaffer Tosun. Vittoria netta di Truono ai punti in 12 rounds. La scelta
di Tosun come sfidante a questo titolo
deve
aver seguito i ragionamenti che fanno di solito i capi di governo quando
assegnano i ministeri: “sei un professore di Diritto? Vai alla …Sanità!”. Negli
altri matches, il superwelter
Tobia Loriga
ha confermato il suo eccellente
momento, battendo ai punti in 6 rounds lo slovacco Patrick Hruska, avversario
non eccelso, ma in grado di far ben figurare il calabro-emiliano. A volte non
bisogna essere dei campioni per disputare un bel match e non bisogna per forza
appartenere a “scuderie” diverse per impegnarsi in un confronto. Fedele Belusci
ed Alfredo Di Feto, l’hanno dimostrato, scambiandosi colpi su colpi per 6 rounds,
per dirimere una questione di superiorità alla quale si sono sottratti anche i
giudici del match, accomunandoli in un verdetto di parità che impone sicuramente
una gradita rivincita! Si è avuto anche il rientro del mediomassimo Massimo
Saiani, che riprende dimestichezza con i “ferri del mestiere”, battendo ai punti
in 6 rounds lo slovacco Radek Seman. Nei pesi piuma David Chianella s’impone per
ferita nel 4° round a Sandor Paska, dopo alcune buone fasi di gara.
( FOTO MONDOBOXE )
E’ morto
Kid Pascualito, una delle glorie dello sport paraguayano. Il suo vero nome
era Valentin Galeano e si è “spento” a 64 anni dopo lunga e grave
malattia. Conquistò la sua “gloria” sui rings tra gli anni 60’ e 70’,
sostenendo 133 combattimenti (ne vinse 85 di cui 59 prima del limite). Era
un gallo-piuma che affrontò i migliori della sua epoca. Memorabili i suoi
matches con i brasiliani Waldemir Pinto ed Eder Jofre, l’argentino Josè
Smecca ed i messicani Jesus “Chucho” Hernandez e Ruban Olivares (questa
sconfitta gli costò la possibilità di battersi per il titolo…).
Continua a vincere
“Riccardino” . Ci
riferiamo a Ricardo Arredando junior, peso gallo figlio dell’ex campione
mondiale , che a Tijuana, ha battuto per kot al 2° round Juventino
Delgado. Come dice Gennarino : “perfino in Messico gli Juventini piglieno
mazzate!”. Sul record di Arredondo , bisogna fare un po’ di chiarezza,
perché mentre “Boxrec” gli attribuisce 6 vittorie senza macchie, i
messicani lo riportano con un 1 nella casella dei segni negativi. Vi
faremo sapere.
A
Deinze in Belgio, il
supermedio Biagio Patera (24 anni e 4 vittorie), ha battuto Arash Warasy
ai punti in 6 rounds.
A Tucuman in Argentina,
è “schioppato” il Bombardiere del mercato ortofrutticolo. Parliamo del
peso massimo 34 enne Manuel Alberto Pucheta (16 vittorie), che è
finito ko in 2 rounds, con il vetusto brasiliano Edgar Da Silva (40
anni, 24 vittorie e 8 sconfitte).
Le recenti brutte notizie
provenienti dall’Inghilterra, che parlano di un ragazzo ucciso a
coltellate davanti a scuola per difendere un amico da un’aggressione, ci
hanno fatto scoprire che il ragazzo era una giovane promessa del calcio e
che era figlio di un pugile inglese : Mark Prince!
Ad Huntington,
il promettente peso supermedio, il 20enne Joe Green (10 vittorie), ha
colto un altro successo battendo ai punti in 8 rounds Derrick Graham.
Tutti gli interrogativi sulle qualità di Green sono rimasti in piedi,
perché il giovane atleta (vice campione mondiale juniores nel 2005) pur
dominando il confronto, per lunghi tratti del match ha scaricato la sua
energia solo sui guantoni dell’avversario.
Ad Ajaccio in Corsica,
il peso mosca Bernard Inom, mettendo ko in 4 rounds lo slovacco Peter
Balazs, ha ottenuto il 2° successo dopo la dura sconfitta subita contro
l’argentino Narvaez. Nei pesi gallo, John Bikai, ha battuto Robert
Szemberi ai punti in 6 rounds.
A Montevideo
in Uruguay, il peso massimo Gonzalo Omar Basile (32 anni, alto 1.99, 22
vittorie ed una sconfitta), ha battuto per kot al 3° round il brasiliano
Edson Silvio Nascimento. Nei superleggeri, Rodolfo Ezequiel Martinez (24
anni, 17 vittorie, una sconfitta ed un pari), ha battuto Oscar Ruben Rivas
Samudio ai punti in 8 rounds.
A Panama City,
Roberto “Il Ragno” Vasquez, ha conservato la corona dei minimosca della
WBA, battendo ai punti in 12 rounds il venezuelano
Noel
Arambulet. Vasquez ha vinto largamente ai punti e nel 3° round è riuscito
anche mettere al tappeto il rivale. Nei pesi gallo, l’ex campione dei
pesi gallo della WBO, Mauricio “Cry Baby” Martinez ha battuto ai punti in
10 rounds il venezuelano Franklin Varala.
L’ex campione del mondo
della WBC, Oliver Mc Call, ha dichiarato “bancarotta”. In 17 anni
di carriera, Mc Call ha accumulato ,molti debiti e la decisione di
dichiarare “bancarotta” è stata decisa dai suoi avvocati per mettere
ordine nei conti e nella vita dell’ex campione, che conta di ritornare al
più presto sul ring.
Ancora una vittoria
per il peso massimo Bowie Toupou (3 vittorie), che mette ko John Justice
(6 vittorie, 6 sconfitte ed un pari) in soli 54” del 1° round. Toupou è
allenato da una “leggenda” della boxe australiana, Johnny Lewis, che è
stato manager di Jeff Fenech. Per Toupou, Lewis prevede un futuro alla …Fenech.
A Santa Fè in Argentina,
il superleggero Martin Vicente Rodriguez (21 anni e 10 vittorie), ha
battuto Norberto Adrian Acosta per kot al 3° round. Nei supermedi Pablo
David Zamora Nievas (25 anni , 13 vittorie ed una sconfitta) ha battuto ai
punti in 6 rounds Ricardo Genero.
Desideroso di riscattarsi
dopo la prima “cocente” sconfitta subita , il peso piuma Roberto “The
Ghost” (Il Fantasma) Guerrero (17
vittorie,
una sconfitta ed un pari) ha distrutto in 3 rounds il collaudatore Sandro
Marcos al HP Pavillion di San Jose in California. Nei supermedi, il
beniamino locale Ricardo Cortes (17 vittorie, una sconfitta ed un pari),
A Guaymao
in Messico, il superpiuma Jorge Pimentel Lopez (26 anni e 10 vittorie) ha
battuto Zaid Zavaleta per abbandono al 7° round.
A Chivasso,
il mediomassimo Stefano Abatangelo, ha battuto ai punti in 6 rounds il
serbo Mile Nikolic . Dopo un inizio prudente, Abatangelo, ha ingranato la
marcia nella seconda metà del match, fornendo una buona prestazione.
Al Poliforo di Juarez
in Messio,davanti a 4000 spettatori, l’imbattuto peso superpiuma Miguel
“Mickey Mouse” Roman (18 vittorie di cui 14 prima del limite), ha avuto
bisogno solo di 38 secondi, mettere ko con un gancio sinistro Raul
“Babi”Juarez. Delusione tra i fans per la prematura disfatta di Juarez,
solitamente pugile solido.
A Santa Fe,
per la prima volta davanti al suo pubblico, Marcos “El Chino” Maidana (15
vittorie di cui 14 prima del limite), ha battuto per ko al 1° round Luis
Gustavo Sosa, con una combinazione culminata con un gancio al capo.
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In Argentina,
al club Atletico y Progresso de Coronel Brandsen in Buenos Aires, il
superleggero Martin “Il Principino” Coggi, 27enne figlio
del
“Re” Juan Martin
detto
“El Latigo” (La Frusta), ha conquistato il 7° successo, battendo Carlos Alfredo
Osorio nettamente ai punti in 6 rounds. I primi due rounds, sono stati molto
duri per Osorio, per il “pesante” lavoro al corpo di Coggi. Osorio è comunque
rientrato nel match e nelle due ultime riprese ha anche impegnato il suo
rivale. Nei pesi medi, debutto impressionante per l’uruguayano Cesar Adrian
Sastre Silva, che dopo aver “cercato”, nel primo round, con il suo sinistro
l’avversario, nel secondo l’ha fulminato sempre con il sinistro. C’è voluto
qualche minuto prima che Hector Eduardo Palavecino si rialzasse.
A San Miguel del Monte in
Argentina, il supergallo Sergio Victor Caruso (24anni, 9 vittorie, due
sconfitte ed un pari), ha battuto ai punti in 6 rounds Ernesto Maldonado. Nei
pesi massimi, il 22enne Victor Emilio Ramirez (2 vittorie), detto il “Tyson del
Albasto”, dopo aver incassato nel 1° rounds i pericolosi colpi volanti del
paraguayano Roberto Fermin Martinez, nel 2° lo ha aggredito , tempestandolo di
colpi e costringendo l’arbitro a fermare il match.
A Ketrzyn in Polonia,il
peso massimo il peso welter Rafael Jackiewicz, ha battuto Yuri
Tsybenko per kot al 4° round, mettendolo al
tappeto
nel 3° e 4° round. Nei
pesi
massimi, l’ukraino Sergei Babich (20 anni, alto 1.96, 5 vittorie) ha messo ko al
4° round il bielorusso Igor Shukala, mentre il superleggero Krzystof Bienias (26
anni, 26 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto ai punti in 6 rounds Valere
Kharyanov. Nei pesi massimi, il match clou ha visto Tomasz Bonin (32 anni,
1.86, 35 vittorie ed una sconfitta), battere il brasiliano Adenilson Rodrigues
per ko al 3° round.
A Prostejov
nella Repubblica Ceka, il massimo leggero Lubos Suda (30 anni, 13
vittorie ed una sconfitta), ha battuto Imrich Borka per kot al 2° round. Ancora
massimi leggeri con Pavol Polakovic (32 anni, 10 vittorie ed una sconfitta), che
ha battuto il brasiliano Roberto Martins ai punti in 10 rounds. Nei
mediomassimi, Jiri Svacina (30 anni, alto 1.91, 9 vittorie e 2 sconfitte), ha
battuto Serguey Karanevich ai punti in 10 rounds.
A
Berna, il superwelter
Riad Menasria (30 anni, 25 vittorie ed un pari), ha battuto il polacco
Slawomir Ziemlewicz per decisione a maggioranza, ai punti in 8 rounds. Entrambi
i pugili sono stati ammoniti ufficialmente. Nei pesi medi, Yves Studer (23 anni
e 9 vittorie), ha battuto Adnan Ozcoban ai punti in 6 rounds. Infine nei
mediomassimi, Mohamed Belcacem (27 anni, 6 vittorie ed una sconfitta), ha
vendicato il segno negativo nel record, battendo ai punti in 6 rounds Daniil
Prakasou.
All’Arena Kid Chocolate dell’Havana
a Cuba , i “ cinesi”
che stanno svolgendo un “ lavoro” molto duro per arrivare “ preparati” alle loro
Olimpiadi , hanno affrontato lo “ squadrone” cubano . Il risultato e’
stato…cappotto ! Ad onor del vero , bisogna dire che tra le file cinesi mancava
Zou Shiming , ma a nostro giudizio anche lui
tra
Laffita e Salinas sarebbe finito… male . Passiamo al dettaglio.
Nei minimosca
Yampier Hernandez ha battuto Liang Gao per 14 a7 . Nei pesi mosca, Andry
Laffita ha battuto Ling Zhi Gao per 13 a 5
.
Sempre in questa categoria , Yoandry Salinas , ha battuto Bo Yang per 23 a 5 .
Nei pesi gallo
, Guillermo Rigondeaux ha battuto
Gu Yu per 13 a 0 . Sempre nei pesi gallo , Yankiel Leon batte il cinese Tan Jun
per 9 a 1 . Nei pesi piuma , Yuriolkis Gamboa ha battuto il cinese Li
Yang per 32 a 6 .
Nei pesi leggeri
Yordanis Ugas ha battutot Qing Hu per 11 a 1 . Innocente Fiss , ha battuto il
cinese Qing Luo per 18 a 4 nei superleggeri . Nei pesi welters,
Erislandy Lara
ha superato il cinese
Silami Hanatu per 16 a 6 . Pesi medi con
Emilio Correa
, che batte per outscore al 3°
round Ping Qi . Nei mediomassimi , Yusiel Napoles , batte per 13 a 3
Xiaoping Zhang . Nei pesi massimi Osmay Acosta ha battuto il cinese Wei
Yao per 9 a 2 , mentre nei supermassimi , Michel Lopez ha battuto per 32
a 22 Bin Li .
Ma da dove traggono le energie gli
atleti cinesi ?
Probabilmente dalla loro alimentazione , che vi sconsigliamo vivamente di
seguire ! A Canton , tanto per fare un esempio , ci sono alcuni ristoranti che
nel menù hanno almeno una decina di pietanze fatte con carne di topo ( molto
apprezzata dal nostro Direttore Tecnico Nazzareno Mela ) alla brace ( coda
inclusa… ) ! Buon…appetito .
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Voi penserete che la cucina
giapponese sia migliore ?
Lasciate perdere . In Giappone è possibile mangiare fette di pesce palla che ha
un buon sapore ma in alcuni casi e’ dotato di ghiandole velenose mortali . In
Giappone si registrano almeno 20 decessi all’anno , tra i “ gustatori” di questa
prelibatezza .
Tre le altre “ prelibatezze” che
vi consigliamo , ci sono i “ vermi peruviani” ( piu’ ricchi di proteine dei
polli… ) ed i grilli al miele texani . Ma anche un bel piatto di formiche fritte
cambogiane può dare il suo valore nutritivo . In quanto ai cani , in tutta
l’Asia e’ davvero il miglior…” pranzo dell’uomo ” . Occhio alla carne che vi
danno nei ristoranti , se andate poi a fare pipì e sentirete un irresistibile
impulso ad “ alzare la gamba ” , allora saprete cosa avete mangiato….
Date retta a noi
: mangiate pasta . Abbiamo il record mondiale di consumo ( 28 kg a testa
all’anno ! ) e dobbiamo ringraziare tra gli altri anche il nostro Gennarino che
con la sua abnegazione ed a costo di enormi “ sacrifici ” , si “ allena”
continuamente… per mantenere alto il Nostro prestigio . Con “ atleti” come lui ,
difficilmente ci porteranno via questo record . Pensate che battiamo di 3 volte
l’Europa e di 35 volte i cinesi. Grazie Gennarino .
L’ottomano, nel tentativo di
recuperare “ terreno” e fare “ alleanze ” ,
ha dato vita ad una delle più colossali edizioni del Ahmet Comert Tournament!
Pugili da tutto il mondo e considerazioni politiche interessanti . Pensate
che c’era perfino un pugile della Guinea…ed ai messicani ha pagato anche il
viaggio !
Cominciamo dai minimosca
, con l’ukraino Georgiy Chigayev
che batte l’azero Mammad Ahmadov ( per outscore al 3° round… ) , poi il macedone
Veli Mumin , il filippino Alberto Pabila ( vincitore del rumeno Poczo ) ed in
finale il kazako Kapzog .
Nei pesi mosca
vince il moldavo Igor Samolienco , che batte nell’ordine il turco Guven Aydemir
( per RSCO al 3° round ) , l’iraniano Omar Etkbani ( RSCO 2 ) , l’algerino
Mechnomai ( 41 a 22 ) ed in finale il tagiko Anvar Yunusov .
Nei
pesi gallo vince il forte
mongolo Enkhbat Badar
Uugan , quello “
scippato ” ad Halle, che batte nell’ordine il filippino Joan Tipon ( 26 a 16 )
, l’ukraino Olexander Cherep ( 44 a 21 ) , il messicano Arturo Santos ( RSCO 3
) , l’egiziano Abdelhalim Mohamed ( RSCO 3 ) ed in finale il giordano Ibrahim
Alghaghir ( 27 a 13 ) . Il giordano e’ stato una delle sorprese del torneo , ha
battuto tra gli altri l’algerino Mobarek Soltani .
Finale tutta kazaka
nei pesi piuma
, con Kanat Makhatov che batte in
finale il connazionale Mukhtar Ismagulov . Da segnalare in questa categoria ,
l’algerino Hamza Kramou ( ha battuto per abbandono al 2° round il turco Dogan ,
vincitore poco convincente del messicano Lopez).
Nei pesi leggeri
ha vinto il turco Aydin Selchuk , che dopo un lungo torneo avrebbe dovuto
incontrare in finale l’azero Imranov , ma sarebbe stato un match “ inutile ” ,
perché la festa per il turco era gia’ pronta e l’azero ha dato forfait .
Nei superleggeri
, dopo il sacrificio di Imranov ,
il prof Abijev pensava di poter “ disputare ” il match tra il turco Onder Sipal
ed il suo “ pupillo ” Romal Amanov , ma i turchi lo “ aspettavano ” e la “
vittoria ” e’ andata a Sipal , mentre il prof Abijev diventava una sorta di “
semaforo del Bosforo ” , assumendo vari colori ! Per arrivare a questa finale ,
era stato “ fatto fuori ” l’ungherese Gyula Kate , per mano di Morteza
Speahvandi …un iraniano ! I turchi non volevano correre rischi , volevano Amanov
in finale …abbiamo capito perche !
Nei pesi welters
ha vinto l’ukraino Olexandr Stretskiy , che in finale ha battuto il turco Bulent
Ulusoy .
Nei
pesi medi ha vinto
l’egiziano Mohamed Hikal , ma nel match con l’algerino Nabil Kassel , ha
contato molto il ruolo del presidente egiziano Osman ( 15 a 13 ) . Hikal ha
battuto in finale l’ukraino Oleksandr Usyk .
Nei mediomassimi
, vince il vicecampione mondiale
dei pesi medi , l’ukraino Ismail Syllakh ! L’ukraino batte in finale per
outscore il turco Muzzafer , ma prima aveva superato per abbandono l’iraniano
Ghorbani ( vincitore dell’azero Teymurov ) e per outscore il turco Taharan
Ylderim . Buono anche il comportamento del rumeno Bejenaru , vincitore
dell’azero Taghiev .
Nei pesi massimi
, vince a sorpresa l’israeliano
Yousef Abdelghani , che batte il turco Bykoz per abbandono ; il kazako
Geliskhanov per 28 a 18 ed in finale l’iraniano Ali Mazaheri che rifiuta
d’incontrarlo per ragioni politiche ! Quest’ultimo verdetto e’ stato dato come
Walk Over , ma per noi e’ …squalifica !
Nei supermassimi
ha vinto lo svedese Modo Sallah , che ha battuto il kazako Alexander Makarov per
RSC al 2° round , e gli iraniani Hosseini ( vincitore del rumeno Bogdan Dinu ) e
Jansem Delavary .
Si e’ anche disputato un nutrito
torneo femminile che ha visto risultati che hanno fatto arrabbiare i delegati di
alcune squadre . Ne
citiamo alcuni . L’assurdo verdetto che ha visto la turca Sumerya Kaya battere
la russa Irina Bondarenko per outscore al 2° round nei 52 kg. Praticamente
bloccato il pulsante dei colpi della russa .
Poco prima nei 50 kg la turca
Hasibe Erkoc aveva ricevuto un altro “ regalo ” con la russa Viktoria Usatchenko
. Dominio russo nelle altre categorie , con l’eccezione della rumena Stelia
Duta nei 46 kg , dell’ungherese Monika Csik nei 48 kg. e della turca Semsi
Yarali nei massimi ( forse l’unica turca che ha vinto una finale… ) .
Mi raccomando non picchiate mai
qualcuno senza un buon motivo… Mike Tyson di solito mette su un… bellissimo “
pezzo” dei Beatles !
A
proposito di arbitri ,
e’ mitica quella di un grande arbitro romano che stufo dei
continui e ripetuti falli di un pugile , fermo’ il match e gli disse : “ Lo so
, che il tuo avversario e’ più forte di te . Hai ragione quando dici che non
riesci a vedere i suoi colpi . Mi rendo conto che stai facendo arrabbiare il tuo
“ maestro ” che ci sta stordendo con i suoi urli . Capisco che per non finire a
terra devi legare , spingere e dare testate . Mi pare anche giusto che i tuoi
parenti ed i tuoi amici se la prendono con me e mi ricoprono di insulti . Quindi
come ho detto a mia suocera che abitava a casa mia e che cominciava a rompere :
siccome questi sono solo 36 metri quadri , adesso te ne vai fuori dai cog….ni ,
perche’ non possiamo piu’ stare in tre ! ” .
Gennarino
è distrutto ! Ha
chiesto al figlioletto che cosa vuole fare da grande e quello gli ha risposto il
cog…ne . “ Come mai ? ” ha replicato Gennarino . Ed il figlio ha risposto : “
Perché caro papa’ , quando sto insieme a te ti sento sempre dire : ma guarda
che bella macchina che ha quel cog…ne , ma guarda che bella casa che ha quel
cog…ne , ma guarda che bella moglie che ha quel cog…ne ! ” .
Gennarino ha cercato di
convincerci che anche nelle persone obese , lo stomaco quando si svuota ,
ritorna nelle dimensioni normali . Purtroppo lui …non lo svuota mai !
Illustrando a modo suo
il celebre dipinto di Leonardo “ L’ultima cena ” , uno scrittore inglese ha
fatto un sacco di soldi scrivendo
un
romanzo “ Il codice da Vinci ” . Speriamo che non si accorga che il San Giuseppe
del celebre dipinto “ Lo sposalizio della Vergine ” di Raffaello , ha un piede
con sei dita ( polidattilia ) , perché altrimenti esce fuori qualche “ Codice
Raffaello ” nel quale si dira’ che Raffaello era uno dei discendenti del “
Priorato di GEA ” una mitica società segreta fondata dai re Mogi ( quelli che
dispensavano oro , oro e birra ) e che venne dispersa quando intercettarono dei
piccioni viaggiatori ! Come dice un nostro amico che ormai non c’è più…al
prossimo sgoop ! Denchiù e grazie tante !
A proposito dell’ ” Ultima cena ”
di Leonardo , avete visto come stanno tutti in posa come in fotografia e
dall’altra parte del tavolo ?
Ciao
alla prossima da … quelli delle news
Proprio
mentre stanno partendo le news apprendiamo la scomparsa del padre del nostro
amico Claudio.
Boxemaccheroni si unisce al suo dolore
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