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Sono in corso le Olimpiadi invernali e gli italiani stanno dando la solita bella prova, vincendo molte medaglie. Permetteteci però di parlare della più bella finora guadagnata dal nostro Paese. Ci riferiamo alla bellissima cerimonia d’apertura che contrariamente a quello che ci viene offerto solitamente (con troppi momenti di noia…) , è stata bella, ritmata, moderna , con grandi coreografie, fuochi spettacolari e atleti gioiosi e festanti. Un’ immagine offerta al mondo intero di un Italia viva e piena di passione. Forse non è proprio così, ma per una notte…lasciateci almeno l’illusione di crederlo!
Come si possono definire le 12
riprese che Jose Luis Castillo (54 vittorie, 7 sconfitte ed un pari) ha
disputato e vinto largamente ai punti con
L’imbattuto supermedio
Juergen Brahemer
sta di nuovo guadagnando
un posto nel cuore degli appassionati tedeschi, dopo le disavventure
giudiziarie che l’hanno portato in carcere (…per 3 anni). Stavolta a
Duesseldorf, ha battuto ai punti in 12 rounds il piu’ alto sudafricano
Andre Thysse
per la corona internazionale
della WBC. Brahemer, le ha provate tutte per chiudere la “partita”
Ne avrà anche 47 di anni,
le “leggenda” Thomas “Il Cecchino” Hearns (61 vittorie,5 sconfitte ed un
pari), ma non gli pesano certo! Ad Auburn Hills, l’ex “Motor City Cobra” ha
approfittato della guardia incautamente aperta del 40enne Shannon
Ad Airway Heights,
il peso medio imbattuto americano Sechew Powell (19 vittorie), ha colto
una nuova larga vittoria ai punti battendo
Ad Holborn
in Inghilterra, l’olimpionico ugandese peso leggero Sam “Rocky” Rukundo,
ha battuto in 10 rounds, l’aggressivo sudafricano
Il superpiuma georgiano Koba Gogoladze (18 vittorie ed una sconfitta), ha battuto con decisione a maggioranza, l ’americano anthony Davis ai punti in 12 rounds. Il match si è svolto a Detroit e non è stato particolarmente eccitante, con Gogoladze, che si è limitato a controllare il rivale, spedendolo anche al tappeto (4° round…), ma subendo pure un richiamo per “tenute”. Nei pesi welters, l’americana Mary Jo Sanders (20 vittorie), ha battuto per kot al 3° round Iva Weston, dominando il breve confronto. La Sanders ha spedito al tappeto la rivale con un forte colpo al corpo. Nei pesi medi James Mc Girt junior, figlio di Buddy, ha battuto per kot al 3° round Chris Overby, ottenendo l’11° successo da professionista!
Vittoria per il picchiatore
filippino Randy Suico
(24 vittorie e 2 sconfitte), che a Nagoya, ha conservato la corona asiatica
dei superpiuma battendo per kot al 4° round il giapponese Ryuhei Sugita. Suico,
nel 2° round, con un velenoso gancio sinistro ha messo il rivale (lanciato in un
attacco kamikaze…) al tappeto poi nel 4° ha accelerato il ritmo travolgendo il
giapponese, salvato dal lancio dell’asciugamano operato dai suoi secondi. Nella
stessa serata, il peso gallo filippino Malcom Tunacao (19 vittorie, una
sconfitta e 3 pari), pur conservando la sua corona asiatica della categoria in
virtù del pari in 12 rounds assegnatogli, ha comunque subito un grande furto,
perché ha inflitto una dura lezione di boxe all’imbattuto Kohei Ohba (13
vittorie ed un …pari). Incredibile ma vero, uno dei giudici che hanno dato il
pari era il filippino Teddy Alivio, finito sotto inchiesta! A Tokyo invece, il
superleggero uzbeko residente, Farkhad Masa Bakirov (23 vittorie e 2 pari), ha
battuto per decisione tecnica al 9° round, il giapponese Yuba Fucuchi, dopo aver
passato un brutto momento nel 6° round (kd) e dopo aver dato vita insieme
all’avversario ad un match bruttissimo nel quale scorrettezze e conseguenti
atterramenti su spinte e sbilanciamenti sono stati il motivo conduttore. La fine
del match dopo che nell’ennesimo “abbraccio”, le “capocce” hanno fatto il botto
finale aprendo ferite a tutti e due i
Il peso medio haitiano Joachim Alcine (26 vittorie di cui 18 prima del limite),residente in Canadà, ha conservato a Montreal il titolo nordamericano dei superwelters, battendo largamente ai punti in 12 riprese, il brasiliano Clayton Anderson. Malgrado l’ottimo gioco difensivo intervallato da attacchi repentini del brasiliano, Alcine, ha saputo azionare bene il suo jab, aumentando il ritmo negli ultimi rounds e conquistando così una bella e chiara vittoria.
A Puebla in Colorado, ritorno alla vittoria per l’ex campione nazionale dilettanti dei pesi massimi Ralph Butler, che ha battuto per ko al 2° round Ronnie “Orso” Smith.
A Filadelfia, il peso massimo Eddie “Fast” Chambers, ha colto il 25° successo (13 prima del limite), battendo ai punti in 8 rounds l’esperto Andrei Greely. Match dominato da Chambers, che azionando il suo jab sinistro, faceva strada alle potenti combinazioni che si abbattevano sulla “rotonda” e “bassa” figura del rivale. Nel 7° round, il duro lavoro di Chambers sortiva un primo effetto con Greely che si inginocchiava per un forte colpo al corpo. Si rialzava e Chambers, non riusciva però a piazzare (così come gli chiedevano dal suo angolo…) quella definitiva “combinazione” per chiudere il match. Nella stessa serata, continua la “rincorsa” del superwelter Terrance Cauthen (29 vittorie e 3 sconfitte), per acchiappare una nuova chance mondiale. Quasta volta a finire sotto i colpi del pugile di Trenton, Vincent Thompson, frastornato da un colpo all’8° round ed incapace di opporre una reazione ai 20 colpi portatigli da Cauthen. Da segnalare anche la 2^ vittoria da professionista per il superwelter William “The Bobcatt” Boggs, figlio di un peso medio di buon valore degli anni 60. Boggs ha battuto l’esperto veterano Larry Brothers ai punti in 4 rounds, vincento tutte le riprese.
Il peso medio britannico Scott Dann (24 vittorie e 2 sconfitte), tenendo fede al suo soprannome “Dinamite”, ha messo ko alla 9^ ripresa, Larry Sharpe, destando grande impressione. Nella stessa serata, il campione inglese dei pesi mosca, Lee Haskins (14 vittorie), anche lui ottimo colpitore, ha messo ko in meno di 5 minuti il tanzaniano Anthony Mathias.
A Saint Nazaire, il massimo leggero Jean Luis Mandegue (17 vittorie, una sconfitta ed un pari), ha conservato il titolo francese dei massimi leggeri, battendo ai punti con decisione unanime il coloured Martial Bella Oleme. Pressing costante da parte del campione che non ha disdegnato la corta distanza, prendendo anche dei rischi, nei confronti di un pugile più basso di statura.
Il peso leggero 24enne Giuseppe Truono ( 12 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), è il nuovo campione italiano dei pesi leggeri, avendo battuto per squalifica al 4° round, il favorito siciliano Corrado Battaglia (28 anni, 18 vittorie e 3 sconfitte). Nei pesi medi Michel Pandolfi (31 anni e 4 vittorie) ha battuto il modesto collaudatore Robert Andrasik ai punti in 6 rounds. Nei superleggeri Alfredo Di Feto (25 anni e 9 vittorie), ha battuto il manager-pugile Jozsef Kubovsky sempre ai punti in 6 rounds.
A Dublino dal 3 al 4 Febbraio
, si e’ svolto il
tradizionale Four Nations . Dominio degli irlandesi che hanno ribadito la loro
supremazia.
Nei pesi minimosca , il gallese Mo Nasir ha dominato il confronto con Jimmy Moore , concedendosi il lusso di combattere in guardia destra sul finire del match . Nei pesi mosca , l’ irlandese Conor Ahern , salito di categoria , e’ apparso troppo piu’ smaliziato del lungo gallese Chris Jenkins , ed ha vinto per arresto del combattimento nel 3° round . In semifinale Ahern ha battuto l’inglese Langley che l’aveva sconfitto nell’edizione scorsa . Nei pesi gallo , David Oliver Joyce , ha sconfitto nettamente il piu’ alto gallese Matt Edmonds, che nel 3° round ha subito un “ conteggio” ed un “ richiamo” . Nei pesi piuma ha vinto l’inglese Stephen Smith , che in finale ha battuto l’irlandese Ross Hickey (vincitore dello scozzese Hastie… ) , mentre in precedenza aveva superato di stretta misura ( 12 a 11 ) , il gallese Darren Edwards. Nei pesi leggeri , il cugino di David Oliver Joyce , John Joe , porta alla famiglia Joyce il 2° successo, battendo nettamente ai punti l’inglese Anthony Crolla ed in finale lo scozzese Mitch Prince .
Nei pesi welters , il nuovo campione irlandese della categoria , Roy Sheahan , supera autorevolezza e relativa facilita’ il gallese Aaron Thomas , mostrando indubbie doti di potenza in entrambe le mani .
Vittoria dell’ esperto irlandese Kennet Egan che nei mediomassimi supera prima l’ inglese Joe Ainscough e poi il quotato scozzese Kevin Anderson . Nei massimi , vince il gallese Kevin Evans che batte l’inglese Derek Chisora . Infine nei supermassimi , bella ed intelligente prova dello scozzese Stephen Simmons , che ha aspettato che l’alto irlandese Ian Tims , si sfogasse , per poi contrarlo con i suoi poderosi ganci sinistri che hanno fatto contare per ben due volte Tims ( vincitore in semifinale dell’inglese Tony Bellew… ) .
Lo scorso numero abbiamo fatto un po’ di confusione , attribuendo il match tra Bielorussia ed USA di Auburn Hills a North Miami . Rimediamo , dandovi la cronaca del primo match , nel quale non sono mancate le sorprese.
Nei pesi mosca , Rau’shee Warren , ha battuto per squalifica il russo o bielorusso ( come decide di volta in volta… ) Bato Munko Vankeyev , che non e’ riuscito ad arginare la superiorità di Warren , se non ricorrendo a falli vistosi . Nei pesi gallo , l’ex campione europeo Khavatzy Khasigov , ha battuto ai punti David Clark , mostrando molto “ mestiere” e commettendo molte scorrettezze . Nei pesi piuma , Mark Davis , ha battuto Sergey Kunitsin, controllando il match . Nei pesi leggeri un nome che richiama antichi splendori : Ray Robinson. L’americano , senza mostrare le grandi qualità del suo celebre omonimo , ha comunque superato Evgeny Kosmatov , mostrando una tecnica superiore . Nei superleggeri , il bielorusso Andrei Chyruk , e’ riuscito a rovesciare l’andamento del match che lo vedeva soccombente , con una bella ultima ripresa , che gli ha fatto guadagnare il verdetto sull’americano Jeremy Bryan . Nei mediomassimi , Andrei Miruk , ha approfittato di una ferita dell’americano Marcus Henry , sceso di categoria per affrontarlo , per portarsi in vantaggio e per resistere al ritorno di Henry nell’ultimo round . Nei pesi massimi , il plurimedagliato Viktor Zuyev , non ha avuto problemi nel battere l’americano Adam Willet , che per contrastarlo , è ricorso ad una serie di falli che gli hanno procurato una squalifica nel 4° round .
Davanti a
circa 3000 persone si
sono svolte a St Quentin in Francia le finali dei campionati assoluti 2006
Nei 48 Kg , rivincita di Nordine OUBAALI che supera Redouane ASLOUM per 35-20 , nel 2005 il risultato fu inverso. Jerome THOMAS nei kg. 51 supera agevolmente Amine BOUMERDACI per 38-22 . Nei kg. 54 conferma e facile affermazione di Ali HALLAB sul solito Hicham ZIOUTI (RSC-OS 3), stessa cosa per Khédafi DJELKHIR che supera Guillaume FRESNOIS per 45-35 . Nei leggeri si ripete la finale del 2005, Boubacar DANGNOKO si riafferma campione di Francia superando per un punto il parigino Jean GOMIS (26-25). Conferma per il normanno Adrian VASTINE , che batte Saber BOUZAIANE per 33-17. Nei superleggeri, anche l’altro VASTINE , Alexis , supera agevolmente Jaoid CHIGUER per 32-18 . Nei 75 Kg – Samy ANOUCHE supera con un secco 33 a 17 Christopher REBRASSE , l’altro incontro degno di attenzione e’ nei mediomax , solo nel finale Mamadou DIAMBANG riesce ad avere la meglio di Kévin PIQUET e vince con tre punti di distacco (24-21). Nei Kg 91
troppo facile per Newfel OUATAH che supera “ il belga “ John Mickaël M'BUMBA
con un KO al 1° roung , seconda finale consecutiva nei
supermax,
con seconda vittoria consecutiva di Mohamed SAMOUDI che supera facilmente
Mohamed AMANISSI per 32 a 20. Curiosita’
Campionati assoluti senior
In Argentina , Spagna gli
assoluti si disputano nel mese di luglio . In Azerbajan , Cuba ed Inghilterra
nel mese di febbraio , Belgio , Norvegia , Estonia , Scozia , Galles ,
Australia ed U.S.A. disputano gli assoluti nel mese di marzo . Bulgaria e
Pachistan in giugno, a maggio
Inoltre , a Cuba gli 11 incontri di finale vengono disputati in 2 giorni.
In Inghilterra gli assoluti vengono disputate nell’arco di tempo di un mese ed usano le teste di serie.
In Francia, le settimane si riducono a tre, anche qui usano le teste di serie.
In Irlanda e Scozia non usano le teste di serie ma disputano i campionati nazioni in 15 giorni.
Nel prossimo numero vi spieghiamo come svolgono gli assoluti Inghilterra e Francia
Nel 1719 nasce a Londra una scuola moderna di pugilato. Nello stesso anno un certo James Figg si autodichiarò campione di boxe avendo vinto 15 combattimenti e non trovando nessun avversario che avesse il coraggio di sfidarlo. Figg aveva un corpo di atleta, era alto 1.84 cm e pesava 84 kg.
Al tempo non si parlava di boxe ma di "nobile arte della difesa".
Il successore sul trono
di Figg, un certo Jack Broughton,
propose nel 1743 un codice di regole che includevano: l'identificazione di un
ring delimitato da corde, la presenza di due secondi che potessero assistere il
pugilatore, l'identificazione di un arbitro per il giudizio e di un altro
arbitro che controllasse il tempo. Inoltre
venivano indicati i colpi vietati e cioè: colpi portati con la testa, coi piedi
Era inoltre prevista la sospensione dell'incontro per 30 secondi quando uno o entrambi i pugilatori erano a terra; trascorsi i 30 secondi si contavano 8 secondi: chi non era in grado di riprendere era sconfitto. Non vi era però limite alla durata dei combattimenti. Era inoltre regola che si facessero scommesse e gli stessi pugilatori scommettevano su se stessi.
Famoso il caso di Johnson Jackling che, forte della sua superiorità, nella seconda metà del 1700 si arricchì grandemente puntando sempre su se stesso. Morì però in povertà, dopo aver suscitato entusiasmi enormi e sperperato la sua fortuna.
L'ambiente delle scommesse avvelenava progressivamente il pugilato e i verdetti risentivano della mancanza di regole certe cui gli arbitri potessero rifarsi. Furono quindi scritte regole, per merito soprattutto del marchese di Queensberry, che aprirono la porta al pugilato moderno. Venivano introdotte tre categorie di pesi (massimi, medi e leggeri); veniva stabilito il conteggio dei 10 secondi per il KO e l'obbligo per l'atro pugile di allontanarsi senza colpire il pugile caduto, anche se questo aveva solo un ginocchio a terra. Erano obbligatori guanti nuovi.
La durata delle riprese era fissata in 3 minuti, con un intervallo di 1 minuto; rimaneva fluttuante il numero delle riprese che veniva lasciato alla contrattazione tra i pugili.
Tuttavia,
era facoltà dell'arbitro prolungare l'incontro sino a che non fosse manifesta
l'inferiorità di uno dei due contendenti. Rimaneva quindi il concetto che il
perdente era colui che soccombeva, soluzione quindi molto prossima a quella del
KO. Bisogna arrivare ai primi del 1900 per la creazione di altre categorie (medio-leggeri, piuma, gallo, mosca e medio-massimi) e per limitare la durata degli incontri: 20 riprese, 15 per gli incontri validi per titoli europei e mondiali, 12 per titoli nazionali.
Limitando la durata dell'incontro, si imponeva la necessità di individuare criteri per la vittoria ai punti.
Prima dei soliti saluti invitiamo tutti a partecipare all’8a ASSEMBLEA A.N.A.P. che si terra’ domenica, 26 febbraio 2006 - Coverciano (FI) Museo del Calcio, PARTECIPATE, PARTECIPATE, PARTECIPATE
Al € ragioniere che non e’ dottore $ ed a tutti voi un saluto da… quelli delle news
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