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Fefe’ & Coco’

Boxemaccheroni

 

Il mutico Gennarino

Sono in  corso le Olimpiadi invernali e gli italiani stanno dando la solita bella prova, vincendo molte  medaglie. Permetteteci però di parlare della più bella finora guadagnata dal nostro Paese. Ci riferiamo alla bellissima cerimonia d’apertura che contrariamente a quello che ci viene offerto solitamente (con troppi momenti di noia…) ,  è stata bella, ritmata, moderna , con grandi coreografie,  fuochi spettacolari e atleti gioiosi e festanti. Un’ immagine offerta al mondo intero di un Italia viva e piena di passione. Forse non è proprio così, ma per una notte…lasciateci almeno  l’illusione di crederlo!

 

Come si possono definire le 12 riprese che Jose Luis Castillo (54 vittorie, 7 sconfitte ed un pari)  ha disputato e vinto largamente ai  punti con Rolando Reyes al Don Haskins Center di El Paso in Texas? Con un semplice aggettivo : “noiose”! L’avversario di Castillo avrebbe dovuto   essere Diego Corrales, ma questi si è infortunato in allenamento proprio a pochi giorni dal match, a questo punto, per tenere impegnato Castillo (soprattutto per quanto concerne il mantenimento del peso…), si è trovato questo Rolando Reyes, che non si è dimostrato all’altezza della situazione, adottando una condotta di gara molto prudente che, se gli ha consentito di terminare in piedi il match, non gli ha certamente concesso il rispetto ed il consenso dei 2000 spettatori (in un’arena che ne poteva contenere 12.000…), che l’hanno sonoramente fischiato, accomunando nella dedica del “concerto”  anche Castillo che, tanto per non smentirsi, ha dovuto come al solito “tribolare” per rientrare nel peso (ha effettuato 3 tentativi…). Sul match poco da dire, basta segnalare che nell’8° round, il pubblico si è infuriato perché per ben 2 minuti i due si sono solo “guardati” senza combattere!  Per fortuna, nel match successivo, il pubblico ha potuto rifarsi, perché Jose Armando Santacruz (22 vittorie ed una sconfitta) , peso leggero e Edner Cherry, si sono dati battaglia per 12 rounds per il titolo nordamericano, con il messicano di Lincoln finito al tappeto nel 3° round ed in grave difficoltà nell’8° ma che comunque ha avuto la meglio nei momenti piu’ “caldi” del match.  Alla fine verdetto in favore di Santacruz, dove stridono i 7 punti del giudice Jesse Reyes, che deve aver visto un altro match. Nei pesi supermedi, il “Cattivo” Chad  Dawson, che pur essendo un protetto del duo Birmingham-Shaw, ha combattuto in un cartellone TOP Rank , ha mostrato indicazioni positive, battendo ai punti in 8 rounds Jason Naugler, ma siamo ancora lontani (malgrado le  21 vittorie…) dai “big” della categoria. Nei supergallo, il già citato giudice Reyes, stavolta da arbitro, ne ha combinata una delle sue. Ricardo Castillo (29 vittoire e 2 sconfitte), fratello di Jose Luis, stava vincendo il match, quando nel 3° round ha portato un violento colpo sotto la cintura che ha messo al tappeto il suo rivale Sammy Ventura. Reyes ha mandato Castillo all’angolo e senza procedere al conteggio  ha assegnato un minuto  di recupero a Ventura: ma  il pugile, in chiara difficoltà non riusciva a riprendere il match. A questo punto il signor Reyes ha chiamato il medico che ha sospeso il combattimento. Immediatamente l’arbitro si è avvicinato all’angolo di Ventura, che era sdraiato ancora dolorante sullo sgabello e l’ha dichiarato “out”. Nella stessa serata da registrare la prima sconfitta del peso leggero Antonio De Marco (7 vittorie), che malgrado l’italianissimo nome… è messicano purosangue (bisogna aggiungere un Soto al suo cognome). De Marco è stato battuto con decisioner a maggioranza ai punti in 6 rounds da Anthony Vasquez, malgrado un iniziale predominio dovuto al suo superiore allungo. Nei pesi welters, ancora una dimostrazione di grande potenza del texano di Garland  Americo Santos ( 24 vittorie ed una sconfitta con 20 vittoire prima del limite), che ha messo ko in 3 riprese Donnell Logan. Per finire da segnalare la scontata vittoria del supermedio Austin Trout, uno dei migliori dilettanti USA, che ha colto la 3^ vittoria in carriera battendo Anthony Torres per ko in un solo minuto, con potenti colpi al corpo ed al volto che hanno indotto l’arbitro Reyes (finalmente ne ha azzeccata una…)  a sospendere il match.

 

L’imbattuto supermedio Juergen Brahemer sta di nuovo guadagnando un posto nel cuore degli appassionati tedeschi, dopo le disavventure  giudiziarie che l’hanno portato  in carcere (…per 3 anni). Stavolta a Duesseldorf, ha battuto ai punti in 12 rounds il piu’ alto  sudafricano Andre Thysse per la corona internazionale della WBC.  Brahemer, le ha provate tutte per chiudere la “partita” Michele Orlandoprima del limite, ma il resistente sudafricano (ha tenuto la distanza con il danese Kessler, l’irlandese Magee ed il tedesco Beyer…), è riuscito a resistere, non mancando di lanciare un sorriso di sfida  al rivale (che a sua volta ha finito stanco e ferito…) ogni volta che veniva raggiunto dalle sue terribili bordate. Nei pesi welters, il simpatico siciliano di Setteville di Guidonia, Michele Orlando (30 vittorie,5 sconfitte e 2 pari), è stato battuto per kot al 10° round dall’ex campione europeo Michel Trabant in un match valido per la corona dell’Unione Europea. Trabant che ha iniziato la carriera professionale a 16 anni era al suo 44° successo ed ha sempre avuto in mano l’iniziativa del confronto; nel 10° round, ha forzato il ritmo ed ha affondato  i colpi e per l’italiano c’è stato poco da fare.  Ancora supermedi con la nuova stella  del pugilato ungherese Karoly Balzsay (26 anni, alto 1.83, 11 vittorie) che ha battuto per kot nel 4° round il colombiano James Warner, dopo averlo già atterrato nel 2° round. Balzsay ha  mostrato confortanti progressi. Il tozzo e tosto torello russo Denys Boytsov (12 vittorie), come suo costume, ha travolto il peso massimo sudafricano Hein Van Bosch , costretto al ritiro dopo 5 rounds, distrutto dalla devastante azione di Boytsov .  Ancora pesi massimi con il gigantesco tedesco-rumeno Egon Roth , che ha messo ko in 2 rounds lo stagionato americano 40enne Jeff Yeoman.  Con precisione chirurgica, il peso medio tedesco Sebastian Zbik (23 anni ed 11 vittorie), ha messo ko in 2 rounds l’ungherese Attile Kiss, infilando i suoi colpi “maligni” nella guardia del magiaro che non aveva certamente i mezzi per  evitare la disfatta .

 

 

Ne avrà anche 47 di anni, le “leggenda” Thomas “Il Cecchino” Hearns (61 vittorie,5 sconfitte ed un pari), ma non gli pesano certo!  Ad  Auburn Hills, l’ex “Motor City Cobra” ha approfittato della guardia incautamente aperta del 40enne Shannon Landberg per infilarci quel qualcosa un po’ sbiadito dell’antica potenza che, nel 10° round,  ha avuto comunque effetti devastanti sul “pulitore di finestre” venuto dall’Indiana per “tastare il polso” al vecchio campione. Ben 15.121 spettatori (in realtà erano 15.122, ma Gennarino come al solito ha fatto il …”portoghese” o se preferite il “napoletano” e non ha pagato il biglietto…), hanno assistito alla performance di Hearns, convenuti anche per la concomitante effettuazione del  SUPERBOWL , prevista il giorno dopo. Anche il figlio di Thomas, il 27enne Ronald Hearns (8 vittorie), ha destato buona impressione nel battere Kirk “L’attore del cinema” Douglas in soli due rounds. Ronald ha mostrato poco… “rispetto” per Douglas, pestandolo e spedendolo al tappeto a faccia in giu’! (Evidentemente non gli era piaciuto Spartacus…)  Nei pesi leggeri impressionante vittoria per Lanardo “Il Servitore di Pene” Tyner (10 vittorie ed un pari), che ha messo ko in un solo round Leo Martinez, che non aveva mai perso prima del limite (Gennarino non fare il malizioso su Lanardo Tyner… Pene è plurale” .  Infine ancora una vittoria per il promettente picchiatore peso supermedio di Filadelfia Tyrone Brunson (9 vittorie) che con un terrificante colpo al corpo ha messo ko in soli 64 secondi James Morrow.     

 

Ad Airway Heights, il peso medio imbattuto americano Sechew Powell (19 vittorie), ha colto una nuova larga vittoria ai punti battendo  nettamente ai punti in 10 rounds Robert Frazier. Powell, azionando bene ed instancabilmente il suo jab, non ha corso grandi pericoli, ma è stato anche agevolato dalla scarsa “voglia” di Frazier di procurarglieli. Sempre nei pesi medi , si pone sempre piu’ in evidenza Andre Berto, l’haitiano residente a New York che è stato bronzo ai mondiali di Bangkok (con gli USA…) ed ha rappresentato  l’isola caraibica alle  Olimpiadi di Atene. C’era un vecchio conto da regolare tra lui e Jonathan Tubbs che da dilettante l’aveva battuto, ma stavolta , malgrado Tubbs sia considerato un pugile di talento, il confronto tra i due ha evidenziato i grandi progressi di Berto che ha messo in difficoltà Tubbs gia’ nel 1° round e l’ha spedito al tappeto con due “destri” e per ben due volte nel 2°. L’ha quindi nuovamente messo al tappeto nel 3° e si apprestava  farlo di nuovo sul finire della stessa ripresa  (sotto gli occhi del “dormiente” arbitro Jeff Macaluso …) se non fossero intervenuti i secondi di Tubbs a salvare il loro pugile.

 

A Panama City, il formidabile supergallo panamense Celestino Caballero ( 24 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto per ko al 7° round il nicaraguese Ricardo Bonilla per il titolo WBC ad interim. Bonilla, apparso non all’altezza di competere con Caballero, è terminato per ben due volte al tappeto sotto i colpi del panamense che è l’unico pugile ad aver battuto il messicano Ponce De Leon, attuale campione mondiale della WBO. Caballero come supergallo è un fenomeno fisico, essendo alto ben m. 1,81! Nei superpiuma, il campione della WBA Vicente Mosquera, ha battuto per koit al 6° round il colombiano Carlos Saenz. Mosquera ha anche messo al tappeto Saenz anche nel 1° round e si candida per affrontare il filippino Manny Pacquiao. Nella stessa serata, l’ex campione WBA dei pesi paglia e dei minimosca , il nicaraguese Rodendo Alvarez, ha battuto il colombiano Eduardo Pacheco per kot proprio sul finire del 6° round di un match previsto sulle 10 riprese.

 

Ad Holborn in Inghilterra, l’olimpionico ugandese peso leggero Sam “Rocky” Rukundo, ha battuto in 10 rounds, l’aggressivo sudafricano  Picture of Sam (Rocky) Rukundo (Tottenham, England) Silence Saheed. Bella prova di Rukundo, ma onore  a Saheed, che le ha provate davvero tutte per imporsi. Convincente vittoria per il pèeso leggero di rigine irlandese Andrew Murray, che ha battuto per kot in 4 rounds Ian Reid, anche se il londinese non era apparso così in difficoltà. Netta vittoria per il campine dei dilettanti Michael Grant, che al limite dei superleggeri, ha battuto il veterano Peter Buckley in 4 rounds, surclassandolo addirittura nell’ultima ripresa. Forse il segnale che a 37 anni e dopo 258 matches da professionista, è arrivata l’ora per Buckley di “chiudere” !  

Il superpiuma georgiano Koba Gogoladze (18 vittorie ed una sconfitta), ha battuto con decisione a maggioranza, l ’americano anthony Davis ai punti in 12 rounds. Il match si è svolto a Detroit  e non è stato particolarmente eccitante, con Gogoladze, che si è limitato a controllare il rivale, spedendolo anche al tappeto (4° round…), ma subendo pure un richiamo per “tenute”. Nei pesi welters, l’americana Mary Jo Sanders (20 vittorie), ha battuto per kot al 3° round Iva Weston, dominando il breve confronto. La Sanders ha spedito al tappeto la rivale con un forte colpo al corpo. Nei pesi medi James Mc Girt junior, figlio di Buddy, ha battuto per kot al 3° round Chris Overby, ottenendo l’11° successo da professionista!

A Gualeguaychù  in Argentina, l’ex campione mondiale dei pesi massimi leggeri, Marcelo Dominguez  (36 anni, 40 vittorie, 6 sconfitte ed un pari), ha battuto ai punti in 10 rounds, il connazionale Mariano Ramon Ocampo, per il titolo argentino. Nel sottoclou, ritorno del peso medio Marcos Silvano Diaz (20 vittorie e 3 sconfitte), che ha messo ko in soli due rounds il connazionale Gustavo Gabriel Heck.

Vittoria per il picchiatore filippino Randy Suico (24 vittorie e 2 sconfitte), che a Nagoya,  ha  conservato la corona asiatica dei superpiuma battendo per kot al 4° round il giapponese Ryuhei Sugita. Suico, nel 2° round, con un velenoso gancio sinistro ha messo il rivale (lanciato in un attacco kamikaze…) al tappeto poi nel 4° ha accelerato il ritmo travolgendo il giapponese, salvato dal lancio dell’asciugamano operato dai suoi secondi. Nella stessa serata, il peso gallo filippino Malcom Tunacao (19 vittorie, una sconfitta e 3 pari), pur conservando la sua corona asiatica della categoria in virtù del pari in 12 rounds assegnatogli, ha comunque subito un grande furto, perché ha inflitto una dura lezione di boxe all’imbattuto Kohei Ohba (13 vittorie ed un …pari). Incredibile ma vero, uno dei giudici che hanno dato il pari era il filippino Teddy Alivio, finito sotto inchiesta!  A Tokyo invece, il superleggero uzbeko residente, Farkhad Masa Bakirov (23 vittorie e 2 pari), ha battuto per decisione tecnica al 9° round, il giapponese Yuba Fucuchi, dopo aver passato un brutto momento nel 6° round (kd) e dopo aver dato vita insieme all’avversario ad un match bruttissimo nel quale scorrettezze e conseguenti atterramenti su spinte e sbilanciamenti sono stati il motivo conduttore. La fine del match dopo che nell’ennesimo “abbraccio”, le “capocce”  hanno fatto il botto finale aprendo ferite a tutti e due i contendenti.

 

A Sonora in Mexico, il peso gallo Alex Valdez (14 vittorie e 2 sconfitte), ha conquistato il titolo nordamericano , dominando il confronto ai punti in  12 rounds, con il colombiano Mauricio Pastrana , battuto, dopo un buon inizio , dalla freschezza e dal superiore ritmo che il 22enne messicano ha saputo imprimere al match.Sempre nei pesi gallo, Cesar Morales (20 vittorie e 3 sconfitte), che fu olimpionico a Sydney ed è uno studente universitario, ha battuto Marcelino Bojorquez per kot al 5° round.Si è anche esibito  nei pesi superleggeri Gerardo “Pipino” Cuevas (7 vittorie), figlio del “grande” Pipino Cuevas, ex campione del mondo dei pesi welters della WBA, che ha battuto Antonio Valencia per ko al 3° round (buon sangue…), dopo averlo messo al tappeto anche nel 2°. Infine impressionante vittoria del peso leggero Humberto Gutierrez che in soli 31 secondi ha fulminato Pedro Espinoza!

 

Il peso medio haitiano Joachim Alcine (26 vittorie di cui 18 prima del limite),residente in Canadà, ha  conservato a Montreal il titolo nordamericano dei superwelters, battendo largamente ai punti in 12 riprese, il brasiliano Clayton Anderson. Malgrado l’ottimo gioco difensivo intervallato da attacchi repentini  del brasiliano, Alcine, ha saputo azionare bene il suo jab, aumentando il ritmo negli ultimi rounds e conquistando così una bella e chiara vittoria.

 

A Puebla in Colorado, ritorno alla vittoria per l’ex campione nazionale dilettanti dei pesi massimi Ralph Butler, che ha battuto per ko al 2° round Ronnie “Orso” Smith. 

 

L’italo americano Paul Malignaggi (21 vittorie), peso superleggero, ha largamente dominato il confronto   che lo vedeva opposto a Donald Camarena ai punti in 10 rounds. L’ottimo gioco di gambe e la velocità di esecuzione dei colpi di Malignaggi, non hanno permesso al picchiatore venuto da Denver di esprimersi come voleva.Nel corso della serata, il superleggero Emanuel Augustus, stanco di vedersi maltrattare dalle giurie, ha deciso di farne a meno, battendo Jaime Rangel per ko al 10° round, mettendo per ben due volte al tappeto l’avversario nell’ultimo round.

A Filadelfia, il peso massimo Eddie “Fast” Chambers, ha colto il 25° successo (13 prima del limite),  battendo ai punti in 8 rounds l’esperto Andrei Greely. Match dominato da Chambers, che azionando il suo jab sinistro, faceva strada alle potenti combinazioni che si abbattevano sulla “rotonda” e “bassa” figura del rivale. Nel 7° round, il duro lavoro di Chambers sortiva un primo effetto con Greely che si inginocchiava per un forte colpo al corpo. Si rialzava e Chambers, non riusciva però a piazzare (così come gli chiedevano dal suo angolo…) quella definitiva “combinazione” per chiudere il match. Nella stessa serata, continua la “rincorsa” del superwelter Terrance Cauthen (29 vittorie e 3 sconfitte), per acchiappare una nuova chance mondiale. Quasta volta a finire sotto i colpi del pugile di Trenton, Vincent Thompson, frastornato da un colpo all’8° round ed incapace di opporre una reazione ai 20 colpi portatigli da Cauthen. Da segnalare anche la 2^ vittoria da professionista per il superwelter William “The Bobcatt” Boggs, figlio di un peso medio di buon valore degli anni 60. Boggs ha battuto l’esperto veterano Larry Brothers ai punti in 4 rounds, vincento tutte le riprese.

 

 

 

 

 

 

Sempre a proposito di pesi massimi, da segnalare il nuovo successo di Derric Rossy (10 vittorie), che ha messo ko in 2 rounds Gary Bell  all’Huntington Hilton di  Long Island. Dopo un primo round interlocutorio, Rossy è passato Derric Rossydecisamente all’attacco, atterrando per ben 3 volte il rivale , l’ultima con un uppercut.

Lo seguiamo con attenzione, ma se tornasse a farsi chiamare Rossi e non Rossy, ci sarebbe più simpatico!

 

 

A San Antonio in Texas, l’ex campione del mondo dei pesi leggeri della WBC, Cesar Bazan (45 vittorie, 7 sconfitte ed un pari), ha trovato un duro ostacolo, nel veterano Marteze Logan.  Bazan ha vinto ai punti in 10 rounds ma con decisione controversa. Logan ha iniziato forte sorprendendo Bazan, che è poi riuscito a rientrare nel match, ma Logan gli ha reso lo stesso la vita dura, opponendo una strenua resistenza. Nei superleggeri, il mancino Victor Ortiz(12 vittorie ed una sconfitta) , con un potente diretto sinistro, ha macchiato il record di Nestor Rojas (9 vittorie), spedendolo ko sul finire del  5° round.Una vera macchina da pugni, il peso gallo Eduardo Escobedo (14 vittorie ed una sconfitta), che dopo aver atterrato Mike Pare nel 1° round, ha dominato le restanti 3 riprese.

 

Il peso medio britannico Scott Dann (24 vittorie e 2 sconfitte), tenendo fede al suo soprannome “Dinamite”, ha messo ko alla 9^ ripresa, Larry Sharpe, destando grande impressione. Nella stessa serata, il campione inglese dei pesi mosca, Lee Haskins (14 vittorie), anche lui ottimo colpitore, ha messo ko in meno di 5 minuti il tanzaniano Anthony Mathias. 

 

A Saint Nazaire, il massimo leggero Jean Luis Mandegue (17 vittorie, una sconfitta ed un pari), ha conservato il titolo francese dei massimi leggeri, battendo ai punti con decisione unanime il coloured Martial Bella Oleme. Pressing costante da parte del campione che non ha disdegnato la corta distanza, prendendo anche dei rischi, nei confronti di un pugile più basso di statura.

 

Vicente MosqueraL’australiano di origine greca Mike Katsisdis (19 vittorie), al quale recentemente era stato negato il visto d’ingresso negli USA, ha scaricato  la sua rabbia sul colombiano Vincente Mosquera (che tanti anni fa cominciò la sua carriera in Italia…), mettendolo ko in un solo  round. Mosquera attualmente vive in Nuova Zelanda ed ha 42 anni. Il match si è svolto a Toowoomba nel Queensland. Sempre nel Queensland, ma a Gympie, da registrare la vittoria del supermedio Michael Angelo (da non confondere con l’autore della Cappella Sistina…), che ha battuto con decisione controversa Israel Kani ai punti in 8 rounds. Michael Angelo è di nazionalità congolese, ma risiede in Australia.

 

 

Il triestino Fabio Tuiach (12 vittorie), ha conquistato il titolo italiano dei massimi leggeri, battendo nella sua Trieste, il palermitano Paolo Ferrara. Match molto intenso con i due pugili che hanno battagliato testa contro testa finchè la superiore potenza e la maggior freschezza del più giovane Tuiach (25 anni), ha prevalso. Nel 7° round, due atterramenti subiti da Ferrara, hanno costretto  l’arbitro del match a fermare il combattimento.Tuiach, da juniores, sembrava destinato a raccogliere buoni risultati, poi qualche sconfitta l’aveva relegato nel dimenticatoio, adesso da professionista, sembra aver trovato una nuova e più gratificante dimensione.  Negli altri matches,  vittoria del peso welter Leonard Bundu (5 vittorie) che ha largamente dominato il confronto che lo vedeva opposto al lituano Martins Kukuls. Convincente vittoria anche per il peso leggero Emanuele De Prophetis (7 vittorie ed una sconfitta), che ha battuto prima del limite in 4 rounds l’ungherese Csaba Ladanyi. Sudata e contesa, la vittoria nei superleggeri dell’italo-cubano Brunet Zamora (8 vittorie) che ha battuto ai punti in 6 rounds l’ucraino Andrei Rimer. Vittoria anche per Alessio Furlan (14 vittorie, 5 sconfitte e 5 pari) nei superwelters a spese del perdente-collaudatore Virgil Meleg  in 6 rounds. Infine ancora una vittoria per ko del russo peso welter Viktor Skurko (3 vittorie), che ha messo ko in modo spettacolare nel corso del 2° round il bulgaro Roumen Kostov.

 

Il peso leggero 24enne Giuseppe Truono ( 12 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), è il nuovo campione italiano dei pesi leggeri, avendo battuto per squalifica al 4° round, il favorito siciliano Corrado Battaglia (28 anni, 18 vittorie e 3 sconfitte). Nei pesi medi Michel Pandolfi (31 anni e 4 vittorie)  ha battuto il modesto collaudatore Robert Andrasik ai punti in 6 rounds. Nei superleggeri Alfredo Di Feto (25 anni e 9 vittorie), ha battuto il manager-pugile Jozsef  Kubovsky  sempre ai punti in 6 rounds.

 

 

A Dublino dal 3 al 4 Febbraio , si e’ svolto il tradizionale Four Nations . Dominio degli irlandesi che hanno ribadito la loro supremazia. Eventual Bronze medal winner John Joe Joyce goes on the attack against Dimitri Popov in their first round bout. Passiamo alla cronaca .

Nei pesi minimosca , il gallese Mo Nasir ha dominato il confronto con Jimmy Moore , concedendosi il lusso di combattere in guardia destra sul finire del match .

Nei pesi mosca , l’ irlandese Conor Ahern , salito di categoria , e’ apparso troppo piu’ smaliziato del lungo gallese Chris Jenkins , ed ha vinto per arresto del combattimento nel 3° round .   In semifinale Ahern ha battuto l’inglese Langley che l’aveva sconfitto nell’edizione scorsa . 

Nei pesi gallo , David Oliver Joyce , ha sconfitto nettamente il piu’ alto gallese Matt Edmonds, che nel 3° round ha subito un “ conteggio” ed un  “ richiamo” .

Nei pesi piuma ha vinto l’inglese Stephen Smith , che in finale ha battuto l’irlandese Ross Hickey (vincitore dello scozzese Hastie… ) , mentre in precedenza aveva superato di stretta misura ( 12 a 11 ) , il gallese Darren Edwards. 

 Nei pesi leggeri , il cugino di David Oliver Joyce , John Joe , porta alla famiglia Joyce il 2° successo, battendo nettamente ai punti l’inglese Anthony Crolla ed in finale lo scozzese Mitch Prince .

Darren SutherlandNei superleggeri , ancora un irlandese con David Nevin che supera lo scozzese Mark Hastie e poi l’inglese David Nevin  ( 17 a 16 ) . Questo e’ forse l’unico verdetto che si presta a discussioni .

Nei pesi welters , il nuovo campione irlandese della categoria , Roy Sheahan , supera autorevolezza e relativa facilita’ il gallese Aaron Thomas , mostrando indubbie  doti di potenza in entrambe le mani . 

Kenneth Egan Nei pesi medi ancora una vittoria made in Irlanda con il forte Darren Sutherland , speranza olimpica irlandese per Beijing, che batte di misura l’inglese James Degale e mette ko al 1° round in finale lo scozzese Andrew McKelvie .

Vittoria dell’ esperto irlandese Kennet Egan che nei mediomassimi supera prima l’ inglese Joe Ainscough e poi il quotato scozzese Kevin Anderson . 

Nei massimi , vince il gallese Kevin Evans che batte l’inglese Derek Chisora .

Infine nei supermassimi , bella ed intelligente prova dello scozzese Stephen Simmons , che ha aspettato che l’alto irlandese Ian Tims , si sfogasse , per poi contrarlo con i suoi poderosi ganci sinistri  che hanno fatto contare per ben due volte Tims ( vincitore in semifinale dell’inglese Tony Bellew… ) .

 

Lo scorso numero abbiamo fatto un po’ di confusione , attribuendo il match tra Bielorussia ed USA di Auburn Hills a North Miami . Rimediamo ,  dandovi la cronaca del primo match , nel quale non sono mancate le sorprese.

 Cominciamo con i pesi welters , dove l ’americano Charles Hatley , ha battuto il vice campione mondiale Magomed   Nurudinov , al termine di un match molto combattuto nel quale Hatley ha saputo tener testa al piu’  titolato avversario , riuscendo perfino a batterlo , anche se di stretta misura .

Nei pesi mosca , Rau’shee Warren , ha battuto per squalifica il russo o bielorusso ( come decide di volta in volta… ) Bato Munko Vankeyev , che non e’ riuscito ad arginare la superiorità di Warren , se non ricorrendo a falli vistosi .

Nei pesi gallo , l’ex campione europeo Khavatzy Khasigov , ha battuto ai punti David Clark , mostrando molto “ mestiere” e commettendo molte scorrettezze .

Nei pesi piuma , Mark Davis , ha battuto Sergey Kunitsin, controllando il match .

Nei pesi leggeri un nome che richiama antichi splendori : Ray Robinson.  L’americano , senza mostrare le grandi qualità del suo celebre omonimo , ha comunque superato Evgeny Kosmatov ,  mostrando una tecnica superiore .

Nei superleggeri , il bielorusso Andrei Chyruk , e’ riuscito a rovesciare l’andamento del match che lo vedeva soccombente , con una bella ultima ripresa , che gli ha fatto guadagnare il verdetto sull’americano Jeremy Bryan .

Nei mediomassimi , Andrei Miruk , ha approfittato di una ferita dell’americano Marcus Henry , sceso di categoria per affrontarlo , per portarsi in vantaggio e per resistere al ritorno di Henry nell’ultimo round .

Nei pesi massimi , il plurimedagliato Viktor Zuyev , non ha avuto problemi nel battere l’americano Adam Willet , che per contrastarlo , è ricorso ad una serie di falli che gli hanno procurato una squalifica nel 4° round .  

 

 Davanti a circa 3000 persone si sono svolte a St Quentin  in Francia le finali dei campionati assoluti 2006 Senior. Senza grosse sorprese e con i soliti nomi in evidenza.

Nei 48 Kg , rivincita di Nordine OUBAALI che supera  Redouane ASLOUM  per 35-20 , nel 2005 il risultato fu inverso.

Jerome THOMAS nei kg. 51 supera  agevolmente Amine BOUMERDACI  per 38-22 .

Nei kg. 54 conferma e facile affermazione di Ali HALLAB  sul solito  Hicham ZIOUTI (RSC-OS 3), stessa cosa per Khédafi DJELKHIR che supera  Guillaume FRESNOIS per 45-35 .

Nei leggeri si ripete la finale del 2005, Boubacar DANGNOKO si riafferma campione di Francia  superando   per un punto  il parigino Jean GOMIS (26-25).

Conferma per il normanno Adrian VASTINE , che batte Saber BOUZAIANE per 33-17.

Nei superleggeri,  anche l’altro VASTINE , Alexis , supera agevolmente Jaoid CHIGUER per 32-18 .

Nei 75 Kg – Samy ANOUCHE supera con un secco 33 a 17  Christopher REBRASSE , l’altro incontro degno di attenzione e’ nei  mediomax , solo nel finale Mamadou DIAMBANG riesce ad avere la meglio di Kévin PIQUET  e vince con tre punti di distacco (24-21).

Nei Kg 91 troppo facile per Newfel OUATAH che supera  “ il belga “ John Mickaël M'BUMBA con un KO al 1° roung , seconda finale consecutiva nei  supermax, con seconda vittoria consecutiva di  Mohamed SAMOUDI che supera facilmente Mohamed AMANISSI per 32 a 20.


 

Curiosita’

 

Campionati assoluti senior

 In Argentina , Spagna gli assoluti si disputano nel mese di luglio . In Azerbajan , Cuba  ed  Inghilterra nel mese di febbraio , Belgio , Norvegia ,  Estonia , Scozia ,  Galles , Australia ed U.S.A. disputano gli assoluti nel mese di  marzo . Bulgaria e Pachistan  in giugno, a maggio nella Repubblica Ceca e Messico , agosto in Russia , ottobre in Slovacchia e Germania ed in Gennaio in Canada .

 

Inoltre ,  a Cuba gli  11 incontri di finale vengono disputati in 2 giorni.

 

In Inghilterra gli assoluti vengono disputate nell’arco di tempo di un mese ed usano le teste di serie.

 

In Francia, le settimane si riducono a tre, anche qui usano le teste di serie.

 

In Irlanda e Scozia non usano le teste di serie ma disputano i campionati nazioni in 15 giorni.

 

Nel prossimo numero vi spieghiamo come svolgono gli assoluti Inghilterra e  Francia

 

Nel  1719 nasce a Londra una scuola moderna di pugilato.

Nello stesso anno un certo James Figg si autodichiarò campione di boxe avendo vinto 15 combattimenti e non trovando nessun avversario  che avesse il coraggio di sfidarlo. Figg aveva un corpo di atleta, era alto 1.84 cm e pesava 84 kg.

Al tempo non si parlava di boxe ma di "nobile arte della difesa".

 

Il successore sul trono di Figg, un certo Jack Broughton, propose nel 1743 un codice di regole che includevano: l'identificazione di un ring delimitato da corde, la presenza di due secondi che potessero assistere il pugilatore, l'identificazione di un arbitro per il giudizio e di un altro   arbitro che controllasse il tempo. Inoltre venivano indicati i colpi vietati e cioè: colpi portati con la testa, coi piedi e le ginocchia e i colpi sotto la cintura.

 

Era inoltre prevista la sospensione dell'incontro per 30 secondi quando uno o entrambi i pugilatori erano a terra; trascorsi i 30 secondi si contavano 8 secondi: chi non era in grado di riprendere era sconfitto. Non vi era però limite alla durata dei combattimenti. Era inoltre regola che si facessero scommesse e gli stessi pugilatori scommettevano su se stessi.


 

 Famoso il caso di Johnson Jackling che, forte della sua superiorità, nella seconda metà del 1700 si arricchì grandemente puntando sempre su  se stesso. Morì però in povertà, dopo aver suscitato entusiasmi enormi e sperperato la sua fortuna.


Nel 1825 si svolse il primo incontro tra un campione britannico, Sayer, e un campione americano, Heenan. Finì dopo 42 riprese con un'invasione di campo da parte della folla, la fuga dell'arbitro e un verdetto di parità che calmò parzialmente gli animi degli spettatori.

 

L'ambiente delle scommesse avvelenava progressivamente il pugilato e i verdetti risentivano della mancanza di regole certe cui gli arbitri potessero rifarsi. Furono quindi scritte regole, per merito soprattutto del marchese di Queensberry, che aprirono la porta al pugilato moderno.

Venivano introdotte tre categorie di pesi (massimi, medi e leggeri); veniva stabilito il conteggio dei 10 secondi per il KO e l'obbligo per l'atro pugile di allontanarsi senza colpire il pugile caduto, anche se questo aveva solo un ginocchio a terra.

Erano obbligatori guanti nuovi.

 

La durata delle riprese era fissata in 3 minuti, con un intervallo di 1 minuto; rimaneva fluttuante il numero delle riprese che veniva lasciato alla contrattazione tra i pugili.

 

Tuttavia, era facoltà dell'arbitro prolungare l'incontro sino a che non fosse manifesta l'inferiorità di uno dei due contendenti. Rimaneva quindi il concetto che il perdente era colui che soccombeva, soluzione quindi molto prossima a quella del KO.


 

Bisogna arrivare ai primi del 1900 per la creazione di altre categorie (medio-leggeri, piuma, gallo, mosca e medio-massimi) e per limitare la durata degli incontri: 20 riprese, 15 per gli incontri validi per titoli europei e mondiali, 12 per titoli nazionali.

 

Limitando la durata dell'incontro, si imponeva la necessità di individuare criteri per la vittoria ai punti.

 

Prima dei soliti saluti invitiamo tutti a partecipare all’8a  ASSEMBLEA  A.N.A.P. che si terra’ domenica, 26 febbraio 2006 - Coverciano (FI) Museo del Calcio, PARTECIPATE, PARTECIPATE,

PARTECIPATE

 

 

 

Al € ragioniere che non e’ dottore $

ed a tutti voi un saluto da…

quelli delle news

 


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