Fefe’ &
Coco’ |
|
Il
mutico Gennarino |
Se ce una magia nel
pugilato, e’ combattere una battaglia al di sopra di ogni sopportazione,
al di la’ di costole
incrinate, reni fatti a pezzi e sopracciglia tagliate .
La magia di rischiare
tutto per realizzare un sogno che nessuno vede tranne il pugile. (boxemaccheroni)
|
Il pugno del Tuono non perdona
Thomas Damgaard, King of
Denmark, è arrivato ad Atlantic City per incontrare l'italocanadese Arturo "Thunder"
Gatti , per la conquista dello scettro vacante Iba dei pesi medi leggeri.
All'undicesimo round tutto deciso da una mano che sembrava fuori combattimento.
È arrivato dalla Danimarca,
Copenaghen, solo per battere l’imbattibile. Si è mosso “Lionheart”
Thomas Damgaard, King of Denmark
(37-1-0,
27 ko), ed è venuto a trovare l’italocanadese Arturo “Thunder” Gatti
(40-7-0, 31 ko) ad Atlantic City, New Jersey, per la conquista dello scettro
vacante Iba (International Boxing Association) dei pesi medi leggeri.
L’atmosfera è quella di una metropoli americana dove Donald Trump impera sorridente
anche sulle bottigliette d’acqua e dove si gioca, si gioca, si gioca, fino a
perdere tutto: dollari ai dadi, dollari alle roulette, dollari sul ring,
anche. Che piovono a bizzeffe. Per un incontro così in palio ce ne sono
tanti, e Arturo Gatti ha tutta l’aria di non scherzare. GUARDIA ORTODOSSA -
Non scherza quando imposta la guardia ortodossa, né quando pianta il piede
destro davanti e dà una serie di pillole amare al danese mancino. Non che quest’ultimo
si faccia parlare dietro. Primo round: i due si studiano. Sono felini, un gatto
e un leone, e si guardano, si annusano, passano tre lunghissimi minuti di mosche
e zanzare sulla giungla dei combattenti, dimentichi delle migliaia di persone
intorno, solo liane di gomma blu. Prende il suo ritmo Arturo, subito, ma
Thomas fa pressione, lo circonda, uno, due, tre colpi, quattro, tutti schivati
da Gatti il mago. Sparito. Era lì fino a un momento fa, mentre il danese
lanciava il suo colpo, ora è sparito. Il prestigiatore è pronto. EQUO
SCAMBIO - Terzo e quarto round: equo scambio di bravura, mentre Thomas il
grosso spinge e Arturo la scheggia perde il controllo e il fiato. Aspetterà sino
al sesto round per riprendere il controllo, e intanto nel colpire lo sfidante
con un diretto destro perde la mano. La scuote come per dire “Ahi”. Ahi, ma si
va avanti con una mano sola. Cambia guardia in continuazione, come in uno
specchio, l’imprevedibile Gatti mentre Thomas Cuordileone, coraggioso, non perde
la pazienza e la concentrazione. Al sesto round Arturo riacquista fiducia e il
suo allenatore, Buddy McGirt, funge da mano destra. COMBATTERE CON UNA MANO
SOLA - Non importa combattere con una mano sola, e comincia ad agitare la
dolente come Braccio di Ferro, con un movimento circolatorio quasi avesse appena
mangiato spinaci. Bruto mena e Olivia è in attesa di vedere chi la indosserà
stanotte (scuote ancora: “Ahi”).
Il danese è frustrato dai balletti che solo Arturo sa fare: e infatti un leone
studia e aggredisce quando è il momento, un gatto sfreccia e schiva. Soffia.
Schiva ancora. Fuori le unghie. Colpisce. Decimo round, non è più tempo di
ballare e Thomas si fa più aggressivo, fa pressione sulla preda ma si muove su
un’unica dimensione.
Se Roma ha
avuto un rilancio per la boxe, lo si deve
a Davide Buccioni e al suo entusiasmo. Ora ci sarebbe un'altra opportunità:
il titolo della Comunità Europea dei superleggeri, con il romano di Torre
Angela, Giorgio Marinelli ad affrontare il quotato pugile britannico Jason
Cook. Buccioni punta sull'unica data possibile, il 17 marzo, per la ripresa
televisiva, condizione necessaria per avere uno sponsor. Ma, a Roma, l'unico
impianto adatto alla boxe è il Palazzetto dello Sport che purtroppo per il
pugilato è sempre «chiuso» dal basket e dal volley.
Costi (enormi) a parte, non può
essere impegnato per quella data, visto che il 18 c'è il concerto dei Pooh.
Ora Buccioni spera in un intervento risolutivo di Veltroni verso Claudio
Toti. «Non chiedo la luna - dice - chiedo tre giorni l'anno: il 26 dicembre,
e due giorni uno a marzo e a ottobre». Ma l'ostacolo è il tecnico della
Lottomatica basket Pesic che non transige e usare il Palazzetto fino
all'ultimo allenamento. Più volte il sindaco Veltroni ha detto che il
pugilato gli sta a cuore, ma ora bisogna dimostrarlo.
Altri impianti ci sarebbero,
forse: il PalaMarino, il «sombrero» di Ostia, il Palazzetto di Monterotondo,
ma gli sponsor vogliono Roma, quella Capitale che dice di volersi candidare
alle Olimpiadi del 2016. Mancano le strutture. Il problema non è nuovo, ma è
terribilmente drammatico per lo sport di base.
|
TRILOGIA -
Thunder Gatti è versatile,
multidimensionale, può tutto. E non stupisce, allora, che è rimasta alla storia
la trilogia Gatti-Ward come la seconda delle più grandi battaglie vissute da due
pugili sul ring, preceduta solo da quella Ali-Frazier.
Undicesimo round: è un attimo, e precisamente il minuto 2:54, in cui l’arbitro
Lindsay Paige blocca la riunione dopo che il Tuono lancia contro il grosso
avversario un gancio sinistro, quindi una lunga, esagerata combinazione con la
stessa mano destra che aveva perso. La mano “ahi”. Con quella si guadagna un ko
tecnico e la vittoria, porta a casa Olivia-IBA e i dollari, propone la sfida
all’argentino Carlos “Tata” Baldomir (nuovo campione del Madison Square Garden
che il 27 gennaio scorso ha sconvolto il mondo battendo Zab “Super” Judah); poi
porta a casa anche due occhi che a stento apre, un abbraccio al suo avversario,
sangue e, ancora una volta, il cuore non di un leone ma di un uomo modesto e
sano. Più la mano “Ahi”.
La nascita della palestra
è il frutto della determinazione di un gruppo di giovani atleti ed ex atleti
algheresi che ancora credono nei valori della boxe
Linfa nuova per la Boxe Algherese:
nella sede di via Sassari, è stata inaugurata l´Accademia della Boxe intitolata
al maestro Franco Mulas. La nascita della palestra è il frutto della
determinazione di un gruppo di giovani atleti ed ex atleti algheresi che ancora
credono nei valori della boxe. Grazie a
loro finalmente la città possiede una sede votata esclusivamente al pugilato:
negli anni passati l´attività dei nostri pugili è stata concentrata nella
palestra del Mariotti, così fino a quando il comune non ha concesso alcuni
locali nella struttura della scuola della Mercede: spazi nudi che si sono
trasformati oggi in un vero e proprio tempio dello Sport. I locali sono stati
inaugurati ieri mattina dall´assessore allo sport Giancarlo Spirito e da
Graziella Mulas, figlia del grande Franco. Al taglio del nastro è seguita la
benedizione, anche quella tutta dedicata al pugilato, da parte di Frate Andrea
Mele. Presenti, in rappresentanza del comune, gli assessori Giancarlo Spirito e
Antonello Muroni, che hanno sottolineato come la nuova palestra verrà utilizzata
anche dalla scuola elementare, in modo da avvicinare anche i più piccoli allo
sport della boxe. Significativa, inoltre, la presenza del presidente del
comitato regionale della federazione pugilistica, Vittorio Lai, che insieme agli
altri ha ricordato le grandi capacità di Franco Mulas e ha fatto dono, a nome
della federazione, di due targhe ricordo, una al comune e l´altra a Graziella
Mulas. Un po´ di emozione, infine, nelle parole della figlia del Maestro: «Mio
padre ci manca tanto, manca a tutti - ha detto Graziella - Il suo grande sogno
era nobilitare la grande arte del pugilato». Un sogno, quello di Franco Mulas,
che continua a vivere nei valori che i suoi allievi ancora oggi insegnano tra le
mura della nuova palestra intitolata proprio a lui.
Il miglior pugile dilettante
europeo del 2005 e' l'ungherese Pal Bedak nella categoria kg. 48.
Cosi'
e' stato stabilito dal sito inglese ABA BOXING tramite un sondaggio europeo .
Bedak e' nato il 9 agosto 1985 ed
ha iniziato la boxe nel 1997 per la societa' Kispest , Pal ha un fratello piu'
grande Szolt, anche lui nazionale.
Il primo importante successo di Pal
lo ottiene nel maggio de 2002 quando arriva in finale ai
Campionati Mondiali cadetti , ma perde contro l’indonesiano Balbir per 30 a 19 .
Nello stesso anno diventa Campione Europeo battendo in finale il Russo Denis
Bredihim per 29 a 24 .
Forti pressioni per la
boxe femminile alle prossime Olimpiadi di Pechino.
Molte sono le iniziative in cui si chiede al CIO di ammettere il pugilato
femminile alle prossime Olimpiadi, non sono soltanto i dirigenti AIBA o
Ministri dello Sport a chiedere di rivedere la posizione presa a suo tempo,
ma addirittura
importantissimo sponsor.
Non sapendo che… |
Un 2003 ad altissimo livello , oro
in Turchia , oro ai campionati Europei Junior, argento nel Torneo in Karaci (
Pakistan ) perdendo per preferenza con il Koreano Kwak Hyok Ju dopo un risultato
di 11 pari .
Nel 2004 ai Campionati Europei in
Croazia si accontenta di un bronzo, sufficiente per andare alle Olimpiadi ,
perdendo contro il russo Sergey Kazakovche che poi “ battera’” , per modo di
dire , il nostro Alfonso Pinto in finale. Pal partecipa alla manifestazione
preolimpica di Atene tenutasi nel mese di maggio perdendo di appena un punto
contro il mostro sacro cubano Yan Bartelemy 17 a 16, infine come ciliegina di
un’annata indimenticabile partecipa anche ai Campionati Mondiali Junior in Korea,
anche qui grossa affermazione battendo in finale il Russo Siergiej Wodopianow
per 37 a 27.
Conclude l’anno con le Olimpiadi
di Atene, perde negli incontri preliminari, ma ha solo 19 anni.
Evitando qualsiasi commento sui
mondiali senior tenutosi in Cina a Mianyang arriva “ meritatamente” in finale,
perdendola contro il predestinato Zou Shiming 31 a 13 .
Il Presidente del CIO,
Jacques Rogge,
in un comunicato
ufficiale ha informato l’AIBA che se non verranno date assolute garanzie sui
verdetti e
sulle selezioni arbitrali , la boxe sara’ esclusa dai prossimi Giochi Olimpici
! Cosa fara’ l’AIBA ? Continuera’ a minacciare a destra e manca prendendosela
come al solito solo con i più deboli…gli arbitri ! L’ultima infornata di arbitri
EABA svoltasi in un paese dell’EST europeo ha portato una ventina di nuove leve
. Non entusiasmatevi , sono tutti anche… allenatori . Non abbiamo niente contro
gli allenatori ( ci mancherebbe… ) a patto che facciano solo gli allenatori .
Pensate a quando uno dei vostri pugili si trovera’ ad affrontare un pugile di
uno di questi “ signori ” e ad arbitrare ci sara’ un “ amico ” anche “
allenatore ” del “ maestro ” dell’avversario del vostro pugile , quante speranze
avete che il vostro pugile abbia un giudizio imparziale ? Direi molto
poche…Senza contare le “ vendette ” che l’allenatore-arbitro mettera’ in atto
quando si dovrà rivalere di qualche torto subito sia come arbitro che come
allenatore . Forse se si cominciasse a mettere un po’ d’ordine in tutto questo ?
Magari dando il buon esempio ?.
Intanto l’ AIBA
ha lanciato un programma di 4 anni che prevede un incremento del 30 % delle
manifestazioni più importanti
dell’ente. Vi riassumiamo le più importanti novita’ . La “ World Cup ” si
chiamera’ “ Nations Cup ” , questo per meglio dettagliare che trattasi di
confronti tra team nazionali . Ogni 2 anni divisa in 5 distinte giornate , si
terra’ la “ Champions Cup ” che vedra’ in competizione i vincitori dei 5 tornei
continentali . Questo torneo introdurra’ un nuovo passaggio di verifica dei
valori tra campionati continentali e campionati mondiali . Gli atleti di
altissimo livello , potranno farsi “ conoscere ” dagli appassionati per un
periodo di ben 4 anni , perche’ tutti questi avvenimenti saranno ripresi a
livello mondiale dalle televisioni. In ogni serata si affronteranno gli atleti
di 5 continenti con il criterio dello scontro tra continenti ( esempio : Asia
contro Europa , Oceania contro America , riposa Africa etc. ) per un totale di
22 matches per circa 5 ore di gare . In due altre giornate ci sara’ la
proclamazione del “ Campione dei Campioni ” , che vedra’ impegnati i vincitori
delle Olimpiadi , di 2 Campionati mondiali di 3 Nations Cup e di 4 Champions Cup
. Al vincitore del “ Campione dei Campioni ” , verrà assegnata la medaglia di
platino ! La medaglia verra’ assegnata in una serata dove verranno disputati 11
matches ( uno per ogni categoria di peso… ) , dopo i Campionati mondiali del
2007 e del 2009 . Sempre l’ AIBA , ha informato che i prossimi campionati
mondiali juniores , si terranno a Casablanca in Marocco dal 4 al 17 settembre
2006 .
Questo “ Nations Cup “ gia’ la
conoscevamo, non era proprio in questa maniera ma… l’avevamo gia’ proposta noi!
.
Dopo la sbornia mondiale abbiamo
un po’ trascurato i dilettanti , che riprendiamo in considerazione in questo
numero . Si sono svolti molti tornei tra dicembre 2005 e gennaio 2006 , con
parecchi importanti dual matches ed alcuni prestigiosi campionati nazionali (
quello cubano è meglio di un mondiale… ) . Facciamo una rapida panoramica ,
segnalando i risultati più significativi .
Cominciamo dal 45° Playa Giron
terminato il 2 febbraio
, che assegna i titoli nazionali cubani e che indica i titolari della squadra
che si rechera’
a Medellin per partecipare ai giochi dell’America Centrale e dei Carabi previsti
nel mese di luglio .
Conferme per i campioni olimpici
Yan Barthelemy ( 14 a 5 su Yampier Hernandez in finale nei minimosca ) , per
Guillermo Rigondeaux ( 13 a 4 su Idel Torriente nella finale dei pesi gallo ) ,
per Yuriolkis Gamboa ( 27 a 10 su Luis Franco nella finale dei pesi piuma ) .
Conferma anche per il campione del mondo Erislandy Lara ( 20 a 6 su Yudel
Johnson nella finale dei pesi welters ) .
Incredibilmente , nei supermassimi,
il campione olimpico Oldlanier Solis ha conquistato il suo primo titolo
nazionale , battendo in finale Leonardo Henry per 8 a 2 . Eliminato in
semifinale il bronzo olimpico Michael Lopez . Ancora una volta il campione del
mondo Yordenis Ugas ha confermato di essere il degno erede di Mario Kindelan,
aggiudicandosi il titolo dei pesi leggeri e battendo in finale per 25 a 9 Michel
Sarrias . Nei superleggeri vittoria di Innocente Fiss che ha battuto in finale
Carlos Banteur sul filo di lana per 24 a 23 ! . Nei pesi medi vince Yordanis
Despaigne che batte Emilio Correa per 36 a 11 . Nei mediomassimi , vince Yusiel
Napoles che batte per 16 a 7 Yunier Dorticos . Nei pesi massimi vince Luis Ortiz
che batte in finale Israel Alvarez per 24 a 10 .
Non è mancata la sorpresa
con il peso mosca Yoandri
Salinas che ha battuto il grande Andry Laffita per 25 a 10 .
A
North Miami negli USA ,
una selezione americana composta da 7 elementi, ha affrontato una selezione
Bielorussa . Hanno vinto i bielorussi per 4 a 3 . Nei pesi gallo , l’olimpico
Rau’shee Warren
ha battuto per 24 a 13 l’ex campione europeo Khavazhy Katshigov . Warren con
combinazioni veloci e potenti , ha messo al tappeto nel 1° round il bielorusso ,
subendo un richiamo “ misterioso ” dall’arbitro … bielorusso , che pero’ non ha
potuto salvare il “ connazionale ” da una netta sconfitta . Dominio per il peso
piuma Sergey Kunitsyn , che batte nettasmnete per 41 a 11 l’americano David
Clark . Nei pesi leggeri , l’esperto Mark Davis solo sul filo di lana riesce a
distanziare Evgeny Kosmatov ( 18 a 15 ) . Neri superleggeri vince Andrei Chiruk
su Jeremy Brian 28 a 17 , sopravvivendo ad un conteggio nel 2° round per imporsi
nettamente nei due rounds finali . Nei mediomassimi. Edwin Rodriguez e Andrei
Miruk, danno vita ad un match di scarso contenuto , con tenute e falli vari che
finisce con la squalifica del bielorusso nel 2° round, dopo che si era anche
ferito . Nei pesi massimi , il bielorusso Mikhail Sheibak, costringe
all’abbandono Matt Stehoek nel 1° round . Infine ammiriamo la classe del
vicecampione mondiale Magomed Nurudinov, che dopo un primo round vinto
nettamente per 6 a 2 , “ ingrana la quarta ” nel 2° round , costringendo
l’allenatore USA Barry Hunter a togliere dai guai Jacey Thompson , gettando
l’asciugamano sul ring.
A Krusavac in Serbia
, torneo “ Golden Gloves ”
che ha visto la partecipazione di un paio di atleti italiani che hanno avuto
poca fortuna.
Nei pesi welters , Michele
Cirillo , è stato eliminato al primo incontro dal cipriota Yuri Danbirsky per
28 a 14. In questa categoria ha vinto il russo Alexander Rakisov che ha battuto
in finale il bosniaco Vidi c.
Nei pesi massimi , sfortunato
sorteggio per Daniele Betti , che pur accedendo direttamente alle semifinali ,
si e’ trovato subito di fronte al formidabile russo Evgeny Romanov che l’ha
battuto per 34 a 23 . Romanov , che ha vinto il torneo battendo in finale il
serbo Tomislav Antelj ( 24 a 14 ) , in precedenza si era imposto per abbandono
all’altro serbo Perekovic .
Da segnalare anche la belle prove
dei russi nei pesi medi con Dimitri Bashkatov e nei superleggeri con
Solianikov . Grossa sorpresa invece nei pesi leggeri con il favorito russo Murat
Khracev ( bronzo olimpico ) , battuto in finale dall’ukraino Evgeny Kubaliuk .
Violenta contestazione
durante i giochi del Sud Est Asiatico nell’Università Lasalle di Manila. Il
pubblico che ha preso di mira i pugili tailandesi,
accusati di essere favoriti dai giudici , non ha retto quando ha visto che il
peso medio tailandese Suriya Prasathinphimai, vinceva per 11 a 4 contro il
filippino Reynaldo Galido ed ha iniziato un bombardamento a base di monetine,
lattine e bottiglie, degno dei tempi eroici del palazzetto romano, quando nel
parterre potevi ammirare gente come Delia Scala, Walter Chiari, Vittorio
Caprioli e tanti altri . L’arbitro del match , disturbato dal tiro a
bersaglio, ha sospeso il match , assegnando la vittoria al tailandese . Negli
altri matches , da segnalare la vittoria del tailandese ex campione del mondo
Somijd Jongjohor che ha vinto l’oro battendo il vietnamita Tran Quoc Viet,
dell’argento olimpico Worapoj Petchkhum , che nei pesi piuma ha battuto il
filippino Joegen Ladon per 32 a 22 , subendo però un atterramento , su un gancio
sinistro del filippino nel 3° round . Nei superleggeri , Piccai Sabota , ha
battuto il veterano filippino Romeo Brin per 28 a 23 , in un combattuto match .
Nei pesi welters , il tailandese Non Boonchamnong , si è mostrato troppo più
forte del filippino Mark Jason Mellingen , battendolo con un rotondo ed
indiscutibile 30 a 15 . Ci sono stati anche matches tra ragazze , che hanno
visto il minimosca Usanakorn Thawilsuwaywang battere l’atleta di Burma, Nam Mu
Chai per arresto del match al 2° round sul 16 a 1. Nei pesi paglia , la
filippina Alice Kate Aparri, ha battuto prima del limite la cinese Kyu Kyu Thi.
Ancora una medaglia d’oro per le Filippine con Annie Albania che si è imposta
per 20 a 8 sulla vietnamita Yu Thi Hai nei pesi mosca e oro
anche per Joulivet Chilem nei gallo sulla vietnamita Ta Thi Min Hnghia (
leggete staccato altrimenti diventa un “organo” sessuale siculo… ) . Infine
La senorita Mitchel Martinez si rivela troppo forte per la tailandese Ratree
Kruake ( che non è un programma RAI… ) .
Il pugile
australiano Anthony Little che aveva vinto le selezioni per i giochi del
Commonwealth che si svolgeranno a Melbourne dal 15 marzo , e’ stato trovato
positivo alla cannabis al controllo antidoping . Little ha dichiarato a sua
discolpa di aver inalato cannabis per colpa di due suoi cugini con i quali aveva
effettuato un viaggio in macchina 5 giorni prima della competizione .
L’allenatore di Little , Geoff Peterson , ha dichiarato che lo sponsor dopo aver
saputo del doping di Little ha abbandonato la sponsorizzazione costringendolo
così a chiudere la palestra.
“Due o tre medaglie d’oro alla
Cina , avrebbero un forte impatto sulla boxe professionista ! ”. Chi dice
queste cose non e’ un… cinese , ma Bob
Arum , l’organizzatore
americano capo della TOP RANK , che tra l’altro ha lasciato intuire che pur
sperando sempre il meglio per gli USA , in caso di scontro diretto con gli
asiatici con medaglia d’oro in palio , farebbe il “ tifo ” per i cinesi . Tutto
questo non per un amore improvviso per la Cina , ma per le prospettive
organizzative che Arum intravede nel paese asiatico . Arum pensa al “ mercato ”
cinese in espansione ed ai grandi e ricchissimi casino’ di Macao e Singapore ( i
cinesi amano come pochi al mondo il gioco… ) . Ma esternare solo le sue
simpatie non appaga Arum, che ha esposto due obiettivi da perseguire . Il primo
consiste nel presentarsi alle autorita cinesi e proporre riunioni da 10.000
dollari ( sia che ci siano pugili di modesto valore , sia che ci sia un… De La
Hoya ) per un certo numero di anni . Il secondo obiettivo e’ quello di
“contattare ” i vertici olimpici per convincerli della necessita’ di dirottare
almeno due medaglie d’oro verso la Cina… Peccato che non possa più “
dialogare ” con il “ signorotto del Bosforo ” ormai in “ disgrazia ” , lui nel
secondo caso avrebbe potuto dargli sicuramente una mano , anzi…otto!
- Passaimo ora ai
professionisti.
Il
peso supermosca Nonito Donaire (14 vittorie ed una sconfitta) , filippino
stabilitosi negli USA, ha battuto con decisione controversa l’armeno Kahren
Harutyuniyan (13 vittorie,3 sconfitte e 3 pari), ai punti in 10 rounds in
una riunione svoltasi a Temecula. C’è comunque da rilevare che mentre due
giudici hanno visto una vittoria abbastanza netta per Donaire 97 a 92, ill terzo
(da dimostrazione di averci visto poco…), ha dato solo un punto ad Harutyunyan.
Nella stessa serata da registrare il ritorno sul ring ed alla vittoria per l’ex
campione dei superleggei della WBA Vivian Harris, che ha fatto “cappotto”
all’esperto collaudatore Marteze Logan, vincendo tutte e 10 le riprese. Grossa
sorpresa nei pesi leggeri, dove l’imbattuto Tyrone Harris (14 vittorie),
aveva ferito e dominato Israel Hernandez (12 vittorie, una sconfitta ed
un pari) nei primi due rounds, ma a partire dal 3°, Israel ha cominciato a
“macinare” l’avversario fino a metterlo ko con uno spettacolare uppercut nel 4°
round. Infine nei superleggeri, il promettente Nick Casal (11 vittorie), dopo
aver scontato la squalifica per doping, è ritornato a correre verso le alte
posizioni della classifica, battendo nettamente ai punti in 6 riprese Jose
Noyola (messo anche al tappeto nel 4° round…)
In Thailandia, dove a
Chiengmay, il numero 3 della WBC Panomroonglek Kratingdaenggym (10
vittorie), ha battuto in 12 eccitanti riprese il filippino campione della
WBE Celso Danggod. Match molto equilibrato fino al 7° round nel quale il
tailandese ha decisamente preso il largo. |
Serata Universum ad Amburgo.
Il francese Kamel Amrane (31 anni, alto 1.88, 29 vittorie, 4 sconfitte
e 2 pari), ha battuto il più quotato Alexander Petkovic (32 vittorie e 4
sconfitte) ex challanger della WBO per ko al 9°
round. Amrane si è dimostrato più veloce e più potente, mettendo già nel 2°
round al tappeto l’avversario. Nel 5° round, accusato un colpo, è stato lo
stesso Petkovic a chiedere all’arbitro il conteggio. Nel 7° round un uppercut al
corpo ha costretto il tedesco a mettere il ginocchio a terra. Infine nel 9°
round, a pochi secondi dal termine, Amrane colpisce ancora duro Petkovic che
finisce al tappeto. L’arbitro, senza nemmeno iniziare il conteggio, chiude il
match. Nei pesi superleggeri, autoritaria prova del francese Willy Blain (11
vittorie), che se solo avesse la potenza giusta, avrebbe già messo una serie
ipoteca su un titolo mondiale. Stavolta ad inchinarsi alla “tecnica” sopraffina
ma priva di “polveri” del coloured dell’Isle de la Reunion, l’ungherese Laszlo
Komjathi ai punti in 8 rounds. Nei pesi massimi, l’autoritaria vittoria sempre
ai punti in 8 rounds di Taras Bidenko (16 vittorie e 2 sconfitte), sul prestante
ed imbattuto ( ma un po’ pavido…) svedese di colore Aldo Colliander (9
vittorie). Tra gli altri matches in programma, da segnalare la vittoria del
mediomassimo polacco Alex Kuzmieski (28 anni e 6 vittorie), ai punti in 6 rounds
su Artem Solomko; la vittoria del superwelter croato Ante Bilic (22 anni e 14
vittorie), che ha battuto Martin Kukulo ai punti in 6 rounds; la vittoria del
forte supermedio venezuelano di base in Germania, Gusmyl Perdomo (10 vittorie
ed una sconfitta) per ko in 2 rounds su Anton Fedjunin; la vittoria del peso
massimo di origine rumena Dieter Roth (22 anni e 5 vittorie) per kot al 3° round
su Alex Subin ed infine l’esordio dell’altissimo ghanese Frank Firimpong ai
punti in 4 rounds su Alex Borhovs.
Riunione
di famiglia a
Charleston per i fratelli Johnson, che però non hanno esteso l’amore fraterno ai
loro avversari, malmenandoli e mandandoli a casa battuti!
Marcus
(6 vittorie), il più interessante della famiglia, sul quale ha già un piano
mondiale un certo Don King, ha impiegato 3 rounds, per sbarazzarsi con 3 ganci,
ai quali sono seguiti altrettanti atterramenti, Raymond Mc Lemore, al limite dei
massimi leggeri. Nei supermedi, il più giovane James (4 vittorie), è stato anche
più sbrigativo, eliminando in soli 2 round, Darrett Crockett. Nella riunione ha
combattuto un altro campione nazionale dilettanti, il peso medio Skyler Thompson
(8 vittorie), che continuando nella serie di vittorie al 1° round, ha battuto
per ko alla prima ripresa Johnathan Bruce. Da registrare anche il ritorno del
peso massimo Maurice Harris (che venne battuto per decisione controversa da
Larry Holmes…), che ha regolato ai punti Frankie Edmunson, dando dimostrazione
di non aver perso l’antico “smalto”.
Di scena i pesi massimi
a Glen Burnie nel Maryland, con
Toney “La Tigre” Thompson
(26 vittorie ed una sconfitta), ha battuto per kot al 4° round Brandon “La
Bestia” Cabell, dopo averlo tempestato di colpi. Ancora pesi massimi, con
l’atteso esordio del quotato Travis Kauffman (più volte ai primi posti nelle
classifiche USA dei dilettanti…) che dopo aver rischiato la disfatta nel 1°
round, per mano di Jerome Boyers, nel 2° ha usufruito di una prematura decisione
dell’arbitro, che ritenendo in difficoltà Boyers (forse più stanco che
provato…), l’ha fermato.
A
Tucson in Arizona,
l’ex campione dei superwelters della IBF, Kassim Ouma, ha messo al
tappeto l’argentino Francisco Mora nel 2° round ed ha chiuso definitivamente il
match nell’8° round , dopo aver inflitto all’avversario una severa punizione. Il
ring è sicuramente il posto dove
Ouma si sente più “tranquillo”.
Pensate che a 7 anni venne rapito dai “ribelli” in Uganda ed “addestrato” al
combattimento. “Liberato”, emigrò negli USA, ma nel 2002 restò tra la vita e la
morte per alcuni giorni, per le ferite d’arma da fuoco ricevute in un agguato.
Nella stessa riunione, si sono esibiti due reduci olimpici. Nei pei leggeri
Vicente Escobedo (9 vittorie), ha battuto per kot al 6° round Jesus Salvador
Perez (che è stato sfidante al titolo mondiale IBF dei pesi gallo…), mentre nei
pesi welters, Rock Allen (5 vittorie tutte prima del limite), ha distrutto Mike
Walker in un sol round.
Ad
Atlantic City, il
promettente e sempre più convincente Jason Litzau (17 vittorie di cui 15
prima del limite), ha conservato l’imbattibilità, battendo per kot al 6° round
il veterano Carlos Contreras. Nei massimi leggeri, BJ Flores (15 vittorie ed un
pari), ha battuto ai punti in 8 rounds Jermell Barnes. Dopo una brillante
carriera dilettantistica, Flores, anche nella scelta degli avversari, non sembra
nutrire grandi ambizioni come professionista, anche perché manca di una
componente essenziale per farsi largo in questa categoria…la potenza. Infine
Malik Scott (24 vittorie), altro “oggetto misterioso” (anche lui con i piumini
nei guantoni e poco amante del rischio…), ha dominato in 8 rounds Kendrick
Releford. Scott adotta un pugilato eccessivamente prudente che gli aliena i
favori del pubblico e l’interesse degli organizzatori. Da segnalare anche il
match del peso massimo polacco Mariusz Wach (6 vittorie), fisico imponente e
potenza non proporzionata, che ha battuto nettamente ai punti in 4 rounds il
nigeriano Adele Olakanye (…no Gennarì non chiederle un appuntamento, non è una
donna ma un uomo e … potresti avere grosse sorprese!).
Per
la 2^ volta in meno di due mesi,
il campione mondiale ad interim della WBC dei pesi mosca,
Jorge Arce
(43 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), con un nuovo look, ha battuto per
abbandono al 6° round, il rivale Adonis Rivas. Il match si è svolto a Cancun in
Mexico e questa volta non ci sono stati dubbi di decisioni arbitrali premature
(la volta precedente l’arbitro fermò Rivas al 10° round, ma questi sembrò ancora
in grado di continuare…), avendo Arce dominato il confronto grazie alla sua
proverbiale aggressività fin dall’inizio, in virtù di colpi potenti che hanno
sgretolato la difesa di Rivas. Nella stessa riunione, il peso paglia Rodel Mayol
(21 vittorie di vui 17 prima del limite), ha battuto con uno spettacolare
uppercut per ko al 4° round Lorenzo Trejo.
A Dinant in Belgio, continua la
“ricostruzione” del supermedio belga Michel Henrotin (22 anni, 9 vittorie ed
una sconfitta), che ha battuto Miasnik Ariushatjan per kot al 4° round. Nei
pesi medi, l’imbattuto Jamel Bahki (26 anni, 7 vittorie e 2 pari), ha
battuto ai punti in 6 rounds Seyedin Syroos. |
Il
tedesco Markus Beyer
(34 vittorie e 2 sconfitte), ha conservato il suo titolo mondiale WBC dei
supermedi, battendo per ko al 12° round, l’italiano Alberto Colajanni
(18 vittorie) in un match svoltosi alla Tempodrom Arena di
Berlino. Di fronte ad un Colajanni sfuggente e sempre in ritirata, Beyer, ha
largamente dominato il confronto, mettendo già nel 4° round al tappeto il
rivale. La conclusione è avvenuta nel 12° round, quando Beyer con un gancio
sinistro ha messo nuovamente e pesantemente al tappeto Colajanni, che da parte
sua si è rialzato, ma è stato opportunamente “tutelato” dal proprio angolo, che
ha lanciato l’asciugamani. “ Era sgusciante e non riuscivo a trovare il momento
giusto per chiuderlo. Per fortuna il pubblico è stato paziente…”, questo il
commento di Beyer. Nella stessa serata,
Paolone Vidoz
(21 vittorie e 2 sconfitte) , ha ribadito una superiorità già sancita da
dilettante, dominando in 12 rounds , validi per il titolo europeo, il tedesco
di origine turca Cengiz Koc, a tempo perso attore di telefilm. Vidoz ha
controllato il confronto in virtù della sua maggior stazza fisica, portando ogni
tanto degli efficaci uppercuts, che hanno tenuto a bada la sterile aggressività
di Koc.Nei pesi superwelters, il promettente russo Zarubek Baysangurov (20 anni
e 12 vittorie), ha colto l’ennesima vittoria in 9 round, “stoppando” lo
zambiano John Chibuta per kot al 9° round. Baysangurov è un ucraino che vive a
Mosca, è allenato dal padre, è molto ambizioso e si compiace un po’ troppo
quando combatte. Continua a vincere il massimo leggero slavo Muamer Hukic,
meglio noto come “Marco Huck”, che ha meso ko in 7 rounds il rumeno residente in
Canadà Claudiu Rasco, mettendolo al tappeto nel 4°,6° e 7° round. Rasco finchè
ha avuto la “birra2, si è ben comportato, poi è crollato in tutti i sensi. Nei
pesi massimi, 16^ vittoria per Rene Dettweiller (22 anni), che mette ko in un
solo round Gene Pukall. Match assolutamente privo di contenuti tecnici, con
Pukall che vanta una sola vittoria e 57 sconfitte! 5° successo per il massimo
libanese Manuel Charr (21 anni), che batte per ko, sempre alla 1^ ripresa,
Stefan Baumann.
A Miami,
il peso massimo Jameel “Big Time” Mc Cline (34 vittorie, 6 sconfitte e 3
pari), ha facilmente messo ko al 1° round con un pesante destraccio, Dan
Ward, che era alla sua 12^ sconfitta in 13 matches. Ward (29 vittorie,18
sconfitte ed un pari), è stato sfidante al titolo mondiale dei massimi
leggeri della WBO
|
L’imbattuto peso piuma
irlandese Bernard Dunne (19 vittorie), ha ben impressionato, battendo
l’ex campione
europeo Noel Wilders (24
vittorie,4 sconfitte ed un pari), per kot al 6° round, in un match svoltosi a
Dublino. Durissimo lavoro al corpo di Dunne, con il malcapitato Wilders che
finisce al tappeto nel 6° round, si rialza, ma viene fermato subito dopo un
altro violento attacco. Nei pesi superpiuma, Peter Mc Donagh, ha
sorprendentemente battuto Michael Gomez , ex campione britannico della
categoria, per kot al 5° round. Mc Donagh ha dichiarato che per la preparazione
del match, si è avvalso dell’aiuto del famoso israeliano Uri Geller (quello che
piega i metalli con lo sguardo…). Come dice Gennarino: “ nun se sprecato troppo
Geller, pecchè Michael era de …Gomez mica de metallo!”. La Federazione
irlandese ha però avuto il sospetto che il match fosse “accomodato” ed ha aperto
un’inchiesta, bloccando la borsa di Mc Donagh.
Se al 5° match di un pugile,
circa 8.000 spettatori dell’esigente e competente pubblico inglese decidono di
andare
a dargli un occhiata, allora è proprio nata una stella! Parliamo
dell’anglo-pakistano Amir
Khan (4 vittorie),
argento ad Atene , battuto in finale dal “mostro cubano” Mario Kindelan, che a
Nottingham ha travolto in un sol round il bielorusso Vitaly Martynov (10
vittorie ed una sconfitta). Più rapido,più potente del rivale, Khan , con una
stupenda combinazione gancio sinistro diretto destro, ha mandato al tappeto
Martynov che si è rialzato traballante ed è stato salvato dall’arbitro che ha
fermato il match dopo 75 secondi! Nella stessa serata, il numero uno della
WBO dei pesi welters, l’imbattuto inglese Michael Jennings (28 vittorie), ha
conosciuto l’onta della prima sconfitta, subendo una controversa decisione ai
punti in 12 rounds con Young Muttley (29 anni, 19 vittorie ed una sconfitta). Si
è trattato del match tra il più tecnico Jennings, che ha portato un maggior
numero di colpi, e l’aggressivo Muttley, apparso più potente e preciso. Molte
discussioni al verdetto, che sarà sicuramente fonte di una rivincita. Per
Jennings una battuta d’arresto inaspettata, che lo porterà a mutare i programmi,
era infatti lo sfidante ufficiale del messicano Antonio Margarito. Nei pesi
medi, il “Toro di Manchester” Matthew Hall (14 vittorie), ha battuto per kot al
3° round, un generoso ma troppo più debole Jon Foster. Primo titolo per il peso
piuma Dave Matthews, che battendo per abbandono al 6° round il connazionale
Steve Chinnock si è impadronita della vacante corona inglese. Buona prova anche
per il peso leggero David Barnes, che opposto al francese Fabrice Colombel, l’ha
battuto in 4 rounds con un pesante lavoro al corpo che ha costretto l’arbitro a
fermare il match con il transalpino in evidente difficoltà. Il peso medio Martin
“Imaculate” Concepcion, non ha smaltito le conseguenze della sua sconfitta
subita a luglio contro Bonavic. Anche stavolta in sole due riprese si è arreso
ai colpi non irresistibili di Manoo Solari.
A Miami,
ma nel Buffalo Run Casino, in una riunione imperniata su vari combattimenti
di arti marziali, il supermedio Allan Green (18 vittorie di cui 13 per ko),
che proprio su questo stesso ring aveva messo ko in soli 18 “ ed in modo
impressionate l’imbattuto Jaidon Codrington, ha nuovamente destato
sensazione, battendo per kot al 1° round e mettendolo per ben 3 volte al
tappeto in 1’ e 18” Mike Jackson
|
A 42 anni e ben 19 anni
dopo il suo primo titolo mondiale, l’americano Virgil
Hill, si è impossessato
del titolo WBA vacante dei massimi leggeri, battendo nettamente ai punti in 12
rounds il russo dei fratelli Acaries, Valery Brudov. Il match si è disputato al
Tropicana Hotel di Atlantic City, ed ha visto il “vecchiaccio” irretire per
tutto il match il rivale, che non è mai riuscito, tranne che negli ultimi
istanti dell’ultima ripresa (quando ha messo Hill quasi sull’orlo del ko…) a
piazzare le sue bordate.” Voglio ancora disputare un altro grande match”, ha
detto un giubilante Hill. Nella stessa serata, vittoria del superleggero Stevie
Johnson (38 vittorie, 3 sconfitte ed un pari), che battendo nettamente ai punti
in 12 rounds Steve Quinonez, si è aggiudicata la corona mondiale IBO della
categoria. Johnson era riuscito ad atterrare il rivale nel corso del 1° round,
ma non è stato capace poi di chiudere il confronto e non sembra in grado
d’inserirsi nella top ten della categoria. Nei pesi leggeri Mike Arnaoutis (15
vittorie e 2 pari) , ha battuto Marc Thompson in una sola ripresa, mettendolo al
tappeto per ben 3 volte. Il match era valevole per il titolo della federazione
Nordamericana ed era previsto sulla distanza delle 12 riprese. Arnaoutis, di
origine greca, qualche anno fu protagonista di una singolare situazione, perché
s’iscrisse ai campionati nazionali dilettanti “dimenticando” di aver disputato
già due matches da professionista. Per finire vince anche il mediomassimo
Prince Badi Ajamu (25 vittorie, 2 sconfitte ed un pari), che batte Galen Brown
per ko al 10° round, dopo averlo inviato per ben 5 volte al tappeto nel corso
delle riprese precedenti.
Il russo residente in
Australia Anton
Solopov (11 vittorie), peso welter, che da dilettante è stato campione
mondiale juniores ( a Buenos Aires battè in finale il portoricano Miguel
Cotto…), ha battuto con decisione controversa, l’alto tailandese Parkphoom
Jangponak (8 vittorie ed una sconfitta) ai punti in 12 rounds. Solopov che
viene guidato dall’ex campione
mondiale Kosta Tszyu, si è fatto sorprendere dall’inizio veemente del rivale ed
ha perso le prime 4 riprese, poi è rientrato nel match chiudendo “forte” nel
finale, ma lasciando molte perplessità sulle sue possibilità ed aspirazioni..
Grossa sorpresa a Fukuoka
in Giappone, dove l’alto mancino giapponese Takashi Koshimoto (35 anni,
39 vittorie,una sconfitta e due pari), ha battuto clamorosamente il detentore
del titolo mondiale WBC, il forte coreano Injin Chi (30 vittorie,3 sconfitte ed
un pari), con decisione controversa ai punti in 12 rounds. La vittoria di
Koshimoto si è materializzata in virtù del miglior gioco di gambe del nipponico
che ha posto in uno stato di frustrazione il koreano che non riusciva a
concretizzare i suoi attacchi.
Restando in Oriente,
registriamo la vittoria del supergallo tailandese Saenghiran Lookbanyai (n. 4
della WBC, 16 vittorie di cui 13 prima del limite), che al Taladthai Market di
Pathumthani in Tailandia, ha battuto per intervento medico al 5° round il
filippino Robert Dalisay. Il filippino si era messo in luce nel 1° round,
aggiudicandosi la ripresa, poi il tailandese, scambiando e colpendo forte alla
“figura” il rivale, lo ha prima messo al tappeto nel 3° round per poi aprirgli
l’arcata sopraccigliare con 3 terribili ganci che hanno determinato l’intervento
medico.
A Mar del Plata, continua la
“striscia” positiva del peso massimo argentino Gonzalo Omar Basile (31 anni,
15 vittorie ed una sconfitta), che batte Tiburio Vag ner De Souza per ko
al 2° round. |
In Inghilterra a Dagenham,
il peso leggero Graham Earl (23 vittorie ed una sconfitta) ha battuto in
12 eccitanti riprese, il forte bielorusso Yuri Romanov
(17 vittorie). Nella stessa serata il supoerwelter Jamie Moore (23 vittorie e 3
sconfitte), ha battuto per kot al 3° round il bielorusso Vladimir Borovsky. Da
segnalare anche la vittoria del peso medio Gary Woolcombe, al suo 19° successo,
che ha battuto in modo drammatico, Lee Murtagh (caduto pesantemente al tappeto,
battendo la testa sull’ultima corda in basso…), in 4 rounds, fulminandolo
letteralmente con un gancio sinistro. “Niente male per un ragazzo che non ha
pugno…”, ha gridato Eugene Maloney all’indirizzo dei giornalisti inglesi che
avevano bollato con questo giudizio Woolcombe!
Continua il sicuro e rapido
cammino del promettente peso leggero Anthony Peterson (14 vittorie, di cui 10
prima del limite) , che a Fitgerald, ha battuto rapidamente in due sole riprese
Manuel Bocanegra.
A Princes town,
nello splendido scenario
dell’arcipelago di Trinidad e Tobago, il peso massimo Kertson Manswell
(29
anni e 9 vittorie), ha battuto Curtis Murray delle Barbados per ko al 3° round.
Come dice Gennarino : “chiste se vatteno (si picchiano) in Paradiso…” .
A
Torino, chiamato a sostituire all’ultimo momento il polacco Stanislaw Ziemlowicz,
che avrebbe dovuto affrontare Christian De Martinis per il titolo internazionale
WBA, Massimo Bertozzi, si è ben comportato nelle 12 riprese che l’hanno visto in
azione per il titolo internazionale…IBF (per la serie “una cintura non si nega a
nessuno”…tranne che al buon senso). Negli altri matches in programma, abbiamo
avuto il mediomassimo rumeno Florin Chidici che ha battuto Massimiliano Pizzo
(29 anni) per kot al 6° round. Sempre nei mediomassimi, il 32 enne Stefano
Votano ha battuto Alexander Manea
ai punti in 6 rounds. Infine nei pesi superwelters, l’aretino Adriano Nicchi (25
anni), ha battuto per kot al 3° round Viorel Otava, dopo avergli inflitto 3
conteggi. Che nostalgia per i lontani tempi di Filippo Grasso, di Pasquale
Camera e di Tony Verdiani.
A Vobarno (Brescia),
il massimo leggero Giacobbe Fragomeni (36 anni e 19 vittorie), ha battuto
ai punti in 8 rounds il tedesco Renè Hubner. Nei superpiuma, l’armeno-spagnolo
Leva Kirakosyan (21 vittorie e 4 sconfitte), ha battuto Mohamed Benbiou per ko
al 2° round. Nei pesi medi, l’armeno –francese Arsen Kachatrian (30 anni, 28
vittorie ed una sconfitta), ha battuto il lettone Jurijs Boreiko ai punti in 6
rounds. Infine il bulgaro residente in Francia Kirkor Kirkorov (37 anni, 26
vittorie e 10 sconfitte), ha battuto Adolph Avadja ai punti in 4 rounds.
«Mi
sento un leone». E’ un
Gianluca Branco molto motivato quello che rubiamo per qualche istante ad un
allenamento nella palestra Body Boxe.
Sul sacco scarica tutta la sua rabbia ed ha da poco finito di fare ‘‘i guanti’’.
«Mi sento in gran forma - spiega il pugile locale - ho appena testato la mia
tenuta sulla distanza dei dieci round e posso ritenermi soddisfatto». La
preparazione è finalizzata alla seconda chance che Branco jr avrà di arrivare
sul tetto del mondo.
Il 4 marzo sfiderà a San Juan il portoricano Miguel Angel Cotto, campione del
mondo Wbo dei superleggeri, che in carriera vanta 25 vittorie (21 prima del
limite) e che non a caso è stato soprannominato ‘‘Il terribile’’ dagli addetti
ai lavori. Non è certo però questo che spaventa il civitavecchiese, che anzi
appare piuttosto spavaldo e neanche preoccupato di alti due aspetti rilevanti:
«Si combatterà nella sua tana - spiega Gianluca - e mi aspetto un tifo molto ‘‘caldo’’
da parte dei suoi sostenitori. Però credo che questo alla fine possa essere un
altro stimola per fare ancora meglio e beffarlo proprio davanti alla sua gente.
In più Cotto è più giovane di me di esattamente dieci anni, ma sinceramente in
questo momento mi sento molto meglio e più in forma di quando avevo la sua età».
Insomma tagliato il traguardo dei trentacinque anni il boxeur locale sente di
poter vivere una sorta di seconda giovinezza, ma questo dovrà dimostrarlo sul
ring. Dovrà anche sperare di aver maggiore fortuna. Fu proprio quest’ultima la
‘‘grande assente’’ ad Atlantic City, dove Gianluca uscì a testa alta, ma
sconfitto ai punti, dal confronto con il fortissimo Arturo ‘‘Thunder’’ Gatti.
«Con il mio allenatore Franco Cherchi - aggiunge Branco jr - abbiamo impostato
un lavoro specifico per questa sfida e sono certo che mi presenterò sul ring in
condizioni smaglianti, anche se non nego che ogni tanto la mano (la stessa che
lo ha costretto anche ad un intervento, ndr) mi dà qualche fastidio. Però mi
sento particolarmente forte a livello psicologico: affronto ogni seduta di
allenamento con grande concentrazione, sono riuscito a liberare la mente da
tutto il resto e per il momento in pratica sto ‘’vivendo’’ esclusivamente in
funzione di questa nuova importante (ed imperdibile, ndr) chance mondiale.
Quante brutte notizie nel mondo.
Per delle vignette giudicate blasfeme dagli “islamici”,ci sono stati morti e
feriti, assalti alle ambasciate, manifestazioni d’odio e di rancore. C’è finito
in mezzo anche un povero prete che in una sperduta cittadina turca provvedeva a
tenere in piedi tra mille difficoltà quello che rimane (2 o 3 fedeli, più la
saltuaria presenza di alcune prostitute russe di religione ortodossa…come ci
raccontò personalmente proprio lui) delle prime chiese cristiane fondate dagli
Apostoli. “Allah è grande” …non altrettanto alcuni suoi fedeli se non trovano di
meglio che sfogare il proprio odio e rancore su una persona mite ed indifesa.
Molti “moderati” islamici continuano a “spiegarci” ed a rassicurarci che questo
non è il vero Islam, ciononostante questa solidarietà e questa aggregazione che
nasce così spontanea soprattutto in queste manifestazioni d’intolleranza è
davvero preoccupante ed inquietante. Ancor più preoccupante la connivenza
espressa o sommersa di alcuni governi che utilizzano queste occasioni per
depistare l’attenzione dai veri problemi da cui sono afflitti. Ma non ergiamoci
a sapientoni, perché abbiamo problemi pure noi qui a casa nostra, dove i
politici invece di esporre programmi sul come intendono risolvere i “nostri”
problemi (loro non mi pare che ne abbiano vivono in …oasi felici…e percorrono
corsie preferenziali…), ci dicono invece quant’è corrotto l’avversario. Sembra
quasi di assistere alla visione di un film intitolato : “Lui è peggio di Me!”.
Come se la cosa ci rassicurasse anziché preoccuparci. Ma torniamo a parlare di
boxe, altrimenti qualcuno penserà che vogliamo allargare il “giro”, mentre in
realtà vogliamo solo far capire che il fatto di occuparci solo di boxe non ci
“limita” nel… resto. In TV in Italia è quasi scomparsa la boxe ed anche sul
“satellite” ha orari …scoraggianti pure per gli “appassionati” più incalliti.
E’ un vero peccato non poter dire “ Abbasso la RAI” Abbiamo apprezzato il
tentativo di riportarla ad orari più decenti MA hanno improvvisato “ospiti” di
un talk show, in un orario centrale e domenicale. Perché la tecnica era molto
approssimativa e la mancanza di “paradenti” insopportabile. Senza contare lo
sconforto che ci ha preso quando abbiamo intuito di essere passati dalle “Tigri
di Testaccio”, “Pantere Meneghine” e “Lupi della Sila” a contendenti che si
fanno chiamare …”Er Mutanda”. Probabilmente un segno dei tempi. La signora
Ventura che difende “il filone”, ha affermato che la televisione non deve fare
cultura ma intrattenimento…Ci permettiamo di dissentire, anche se non abbiamo…i
suoi “argomenti” a disposizione per sostenere le nostre tesi (forse Gennarino,
grazie ai miracoli della pastasciutta e solo a livello “bocce” potrebbe
competere…). Quando una TV trasmette 24 ore su 24 non “intrattiene”, ma
…”assoggetta” ed “indirizza”. Un potere enorme e straordinario che dovrebbe
essere affidato a mani veramente… sapienti e responsabili. Purtroppo come dice
un nostro amico autore di una trasmissione che fu giudicata “blasfema” e per
questo reso vittima di una “vendetta” di tipo “occidentale”… “stiamo vivendo
l’ora del dilettante!”. Già e … si è pure guastato l’orologio!
APPROPOSITO DI INTRATTENIMENTO
Sylvester Stallone e' il
conduttore di " The Contender", il nuovo reality show che va in onda su Axn (
canale 134 di Sky ) e che si propone di scoprire il prossimo campione del
pugilato americano.
Affiancato dalla leggenda del
pugilato Sugar Ray Leonard , Stallone ha acquistatao due anni fa' i diritti per
la Nbc dopo essersi innamorato del progetto. La serie segue 16 tra i piu'
promettenti giovani pugili americani che lotteranno per diventare " The
Contender" e vincere un milione di dollari. I giovani pesi medi professionisti
americani si trasferiranno in una palestra appositamente realizzata a Los
Angeles, dove vivranno e si alleneranno nei quattro mesi successivi. Per
poter il loro sogno di diventare campioni, dovranno superare le prove
predisposte dai loro allenatori. Chi perde la scia la palestra ed un bel
gruzzolo di dollari.
Per questa
volta tralasciamo i saluti al
$
Ragioniere che non e’ dottore $
per rivelarvi
un
CLAMOROSO
SGOOP
Abbiamo
scoperto chi sara’ il prossimo avversario di
Evander
Holifild e di Michael Spinks
organizzazione Don King
guardate
le
foto
FABIO
PARAGNANI,
TECNICO DELLA BSA DI PAVIA, PRESENTE ALLA FESTA DELLA WBC, A CANCUN IN MESSICO!
CIAO ATUTTI
DA
QUELLI
DELLE…NEWS
|