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Fefe’ & Coco’

Boxemaccheroni

 

Il mutico Gennarino

Abbiamo iniziato l’anno con qualche problema, per colpa nostra, molti di voi non hanno ricevutoli il primo numero del 2006 di boxemaccheroni.

Per questo iniziamo questo numero ripetendo l’annuncio fatto a meta’ gennaio.

Bene!  Boxe Ringse non ricevete l’ormai immancabile bollettino dedicato esclusivamente alle notizie piu’ stravaganti ed insolite del mondo del pugilato, potrete sempre trovarlo su www.boxeringweb.it , sito  dedicato esclusivamente al pugilato. Troverete addirittura due versioni di boxemaccheroni. La prima sara’ senza le “meravigliose”  fotografie, che andiamo rubando nel web, ( ve lo sconsigliamo ). La seconda , ciccando nella sottoarea  MASTER CLUB rubrica annunci , troverete i singoli Rubrica annunciarticoli con le relative fotografie ( versione consigliata).  L’accordo e’ stato siglato dopo una lunga ed sfibrante trattativa con i dirigenti di boxeringweb, i quali, oltre ad averci pagato una cena succulenta, ( ma quando mai!) dopo averci fatto un contratto faraonico, ( … beati voi che ci credete ) in presenza del direttore di Boxemaccheroni, di Gennarino,  Fefe’ e Coco’ si sono impegnati, in nome di una liberta’ di espressione e di pensiero di pubblicarlo in maniera integrale, senza salvare nemmeno l’ormai famosissimo “ $ ragioniere che non e’ dottore $ che tanto bene ha voluto e vuole al nostro sport...

Pertanto, non disperate! noi continueremo ad inviarvi nelle vostre caselle di posta la rivista, ma … se non dovesse arrivarvi adesso sapete dove andarle a cercare! www.boxeringweb.it . 

Fatta questa doverosa premessa per l’ospitalita’ che riceviamo , possiamo tuffarci a leggere ... le interessanti notizie di boxemaccheroni!

 

Il freddo polare intenso e terribile che flagella la Russia e gli ex paesi d’oltrecortina, non ha “gelato” i bollenti spiriti del presidente della federazione russa. Stanco di certe primitive “gerarchie”  dell’EABA , Huseinov, che chiede spazio e considerazione (ma pare che sotto sotto a

 spronarlo a …“ chiedere” ci  sia addirittura il vertice dell’AIBA…), ha deciso di passare all’azione. Per il momento si sta limitando all’Europa, che con tutte queste proteste scritte e verbali, sta “infastidendo”  i “notabili” e cosa ancor più grave mette in pericolo i “contratti olimpici”.  L’obiettivo da raggiungere è quello di togliere l’influenza europea dai Balcani e di spostarla verso la valle del… Don.  Fatta terra bruciata intorno al “turco” che era stato abile a dividere le “russe”; il “rampante”  Huseinov , ha riunito di nuovo le “sorelle” sotto la sua guida, portandosi dietro qualche europea non “coinvolta” nella precedente gestione e qualche altra  ancora “offesa” per non aver  ottenuto quello che solitamente spetta a chi…”organizza” grosse manifestazioni!  Si sono quindi riuniti in una grande città dell’EST europeo,dove è stato addirittura varato una sorta di “governo” ombra, con tante  “cariche” (si parla di decine di vicepresidenze assegnate…), che dovrebbe soppiantare l’attuale struttura europea. Anzi, questo “governo ombra”  viene addirittura agitato come alternativa se le cose non dovessero andare come… desiderato. Quindi potremmo trovarci di fronte a quello che già succede in ambito professionistico, con più federazioni europee e perfino mondiali. Ne vedremo delle belle! In tutto questo, sempre più insistenti le indiscrezioni che parlano di “guasti amministrativi” e di “allegra finanza” in seno all’AIBA, durante la gestione…  “otto..mana”. Come dice Gennarino :”non era facile controllarne due “mani”, figuriamoci “otto”….   Ma l’AIBA ha i suoi problemi anche in Asia, dove si fanno sempre più tesi i rapporti con  l’INDIA che doveva organizzare un torneo internazionale ed aveva invitato 35 nazioni. La federazione indiana ha improvvisamente annullato la manifestazione per problemi amministrativi. Il prof. Chowdry  ha protestato vivamente, ritenendo pretestuosa la decisione,  sia come presidente della federazione pakistana che come presidente dell’AIBA e non ha escluso sanzioni per l’INDIA e  richieste di pagamento danni a tutte le nazioni  invitate.

Ed a proposito di freddo, c’è da segnalare la disavventura della squadra scozzese che in vista dei giochi del Commonwealth, aveva fissato  uno stage d’allenamento in Bulgaria. Arrivati a Sofia e  preso il  pullman  per raggiungere il campo d’allenamento,  durante il tragitto sono rimasti bloccati da una tormenta di neve che li ha inchiodati al freddo e senza viveri per molte ore. Ed a proposito di scozzesi, tenete d’occhio quello che potrebbe diventare il “Gattuso” della boxe. Si chiama Santino “Sonny” Caruana, è un peso superleggero del 89,  molto grintoso e dotato di bei colpi. Ai mondiali cadetti di Liverpool è stato battuto dal kazako Nurlam per 25 a 16, ma gli ha dato filo da torcere. Pochi giorni fa  ha battuto Amer Rasilnic per 23 a 7 in un confronto Scozia-Danimarca, suscitando grande impressione.  

 

Il nuovo anno è cominciato subito in maniera scoppiettante.

Tutto era già fissato perché ad aprile Zab Judah (34 vittorie, 3 sconfitte un no contest), incontrasse Floyd Mayweather,con il titolo dei pesi  welter in palio, ma ci si è messo di mezzo l’argentino Carlos Baldomir, dal pugno neanche tanto pesante  Foto(solo 12 vittorie su 42 ottenute prima del limite più 9 sconfitte e 6 pareggi) a rovinare la festa a Zab Judah ed ai circa 5000 spettatori convenuti al Madison Square Garden di New York. Dopo un inizio favorevole a Judah che poco sportivamente anziché toccare i guantoni dell’avversario, l’ha subito colpito (è stato forse uno dei pochi colpi decenti messi a segno dall’americano …) , Baldomir, ha iniziato la sua asfissiante azione che non ha concesso spazi a Judah, che  in qualche occasione è stato colpito anche dopo il gong (chi la fa l’aspetti…). Il destro di Baldomir stampato sulla faccia di Judah per tutta la serata, è stata la chiave con la quale il nuovo “Cindarella Man” (come si è definito lui stesso dopo il match…), ha potuto annullare la superiore velocità ed il vigore atletico di Judah.  La svolta del match nel 7° round, quando Judah, colpito duramente da Baldomir che avanzava come un carro armato, è stato costretto a “tenere” per sopravvivere. Da quel momento fino alla fine, il match è passato nelle mani dell’argentino che si è imposto su tutti e tre i cartellini (115 a 113,115 a 112, 114 a 113). Baldomir diventa però campione solo per la WBC, perché l’IBF e la WBA non riconoscevano questo match valido per le loro corone detenute da Judah (l’IBF addirittura considera Judah ancora campione, per il mancato pagamento della “quota” da parte di Baldomir …e questo “salverà” il match di aprile con Mayweather”!) . Indubbiamente Zab ha preso l’impegno sottogamba (qualche ora  prima è andato addirittura ad assistere all’angolo  il fratello Josiah, peso supermedio, che batteva ai punti in 4 rounds il modesto Franklin Armstrong), ma bisogna comunque rimarcare la bella prova di Baldomir. Nei massimi leggeri, splendido e appassionante match tra il giamaicano O’Neil Bell (23 vittorie, una sconfitta ed un pari) ed il francese Jean Marc Mormeck (31 vittorie e 3 sconfitte). Si è riproposto il tema del “toro” Mormeck  e del “torero”  Bell. Il francese ha attaccato costantemente fino al 7° round, quando un destraccio di Bell (dotato di potenza risolutiva…), l’ha sbattuto alle corde. Nel 10° round  l’epilogo con Mormeck colpito duro da due terribili destri seguiti da un uppercut, che gli ha fatto volare il paradenti e da un definitivo e devastante destro che lo ha mandato al tappeto da dove si è rialzato, ma senza essere in  grado di continuare. Al momento della conclusione, due giudici avevano in vantaggio Bell ed uno, più avveduto, aveva in vantaggio il francese.  Negli altri matches della serata, vittoria dello sfidante al campionato mondiale dei massimi leggeri  Steve Cunningham (19 vittorie), che batte per kot al 5° round Lloyd Brown. Vittoria anche per l’ex campione del mondo dei pesi medi della WBA, William Joppy, che ha battuto per kot al 5° round il modesto Eric Howard, dopo averlo atterrato anche nel 4° round.  Nei pesi piuma, interessante esibizione del peso piuma dominicano Elio “The Kid” Rojas (15 vittorie), attualmente residente nei Queens a New York, che ha battuto per ko al 1° round uno smaliziato Tiger Smalls, che dopo essere andato una prima volta al tappeto su un gancio sinistro alla tempia nel corso del 1° round, ha preferito,  pochi secondi dopo,  rimanere al tappeto dopo essere stato colpito da un potente diretto destro. Nei minimosca, titolo mondiale IBF in palio, il messicano Ulyses Solis (20 vittorie, una sconfitta, un pari), ha strappato il titolo a Will Grigsby,  dopo un duro e combattuto match con fasi alternanti. Match nel quale stona l’eccessivo margine assegnato dai giudici a Solis (dagli 8 ai 4 punti…), che non rispecchia l’andamento del match.   Nei pesi welters, in quella che l’IBF considera una semifinale al titolo, Mark Suarez (25 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto per kot al 1° round l’imbattuto James Webb, che messo in difficoltà da un sinistro alla testa, è finito al tappeto su una nuova combinazione  chiusa con un potente  destro al corpo dopo appena 44 secondi dell’inizio del round. Webb si è rialzato all’ “8”, ma l’arbitro, Steve willis, forse  prematuramente l’ha fermato. Nei pesi massimi il forte colpitore canadese Bermane Stiverne (5 vittorie), attualmente residente a Las Vegas, ha “liquidato” velocemente la “pratica”  John Turlington, più vicino al basket (come lasciavano intuire i calzoncini che indossava…) che alla boxe come ha  ampiamente dimostrato.   Infine vittoria per il peso massimo giamaicano Owen Beck (23 vittorie e 2 sconfitte), che benché ferito, ha dominato il confronto con Dornell Wilson in 8 rounds. 

 

Image: BaldomirRitorniamo un attimo sul verdetto che ha visto Baldomir  battere Zab Judah. Questo verdetto, come tutti i verdetti che rispecchiano solo quanto visto sul ring senza tenere conto di “interessi” ed “esigenze” esterne, restituisce  credibilità e dignità a questo sport!  Restituisce soprattutto tanta credibilità e dignità ad una categoria che ha grandissime responsabilità nella tutela etica dello sport in genere e del pugilato in particolare : gli arbitri. Siamo perciò lieti e compiaciuti che in questo bel verdetto ci sia stata anche una “presenza” italiana. Facciamo i complimenti  al signor Arbitro-Giudice  Guido Cavalleri, che come al solito ha saputo svolgere così bene  il suo compito. Sono questi gli esempi da indicare ai giovani arbitri, perché non traggano false indicazioni da “numeri” e “servizi” che, pur supportati in alcuni casi da indubbie capacità, non sempre hanno mostrato la capacità di poter garantire  rispetto per atleti e gare!  Servire lo sport, mettendo  da parte ambizione e tornaconto personale, questa è la strada  per raggiungere quei risultati dei quali potersi fregiare senza mai arrossire, non solo nei confronti degli altri ma soprattutto della propria coscienza ( ammesso di averne una…!). Ci auguriamo che  a “prestazioni” come quella di Guido Cavalleri, venga dato il giusto risalto e che vengano soprattutto “sostenute”  dagli organi preposti, che troppe volte in passato non li hanno “apprezzati” per oscure “ragioni”, avvilendo in tal modo il senso di responsabilità  e l’operato degli “onesti”.  Dissentire pubblicamente su corrotti e corruttori scrivendo lettere o articoli “infiammati” ed “infiammanti” è senz’altro giusto e doveroso,  ma “testimoniarlo” con i fatti quando se ne ha l’opportunità  è …essenziale, oltre che dovuto!   

 

Il  peso paglia giapponese Eagle Kyowa (15 vittorie ed una sconfitta), ha battuto a Yokoyama,  il connazionale  Ken Nakaijma, dopo averlo  sballottato per tutti i 4 angoli del ring per 7 riprese, prima di chiudere con una forte accelerata sul finire del round, che ha costretto l’arbitro a sospendere il match. A Tokyo invece, nei pesi piuma il formidabile venezuelano Jorge Linares (20 anni e 19 vittorie ), diretto dal manager giapponese Akihiko Honda che lo segue da quando aveva 17 anni, ha dato un’ennesima dimostrazione di classe e potenza, mettendo ko con un solo colpo al 1° round, l’esperto filippino Jeffrey Onate (31 vittorie, 22 sconfitte e 7 pari). Sempre un altro protetto di Honda , il 21enne peso piuma giapponese Takahiro Ao (10 vittorie), 6 volte campione scolastico giapponese, ha destato grande impressione nel battere nettamente ai punti in 10 rounds il venezuelano Ricardo Carrillo, dopo averlo messo al tappeto 3 volte. Per finire, il peso medio Koij Sato (4 vittorie), ex campione dei dilettanti, ha battuto il coreano Kwan Gijn Choi per kot al 3° round.

 

Il peso leggero Jose Armando Santa Cruz (21 vittorie ed una sconfitta), è tornato alla vittoria in Albuquerque, battendo per kot al 5° round Mike Lozada. L’arbitro del match, Russell Mora, è dovuto intervenire dopo che Santa Cruz, stretto alle corde il rivale lo stava tempestando di colpi!

 

Sempre più interessante l’evoluzione del 21enne peso welter colombiano Joel  Julio (26 vittorie di cui 23 prima del limite), che a Cicero in  Illinois, ha letteralmente distrutto Robert Kamya, mettendolo due volte al tappeto prima di chiudere il match nel 3° round con un terribile gancio sinistro che ha mandato al tappeto Kamya per più di 5 minuti. Kamya è stato portato in ospedale dove è stato rilasciato solo il giorno dopo, avendo però superato i test medici. Nel sottoclou, il promettente Raul Martinez (12 vittorie) , ex membro del team USA, ha battuto per kot all’8° round Andrei Ledesma, al limite dei pesi supergallo, dopo averlo atterrato per ben tre volte.  

Dominio del croato Stipe Drews (30 vittorie ed una sconfitta), nei confronti di Antonio Brancalion ( 25  vittorie,6 sconfitte e 2 pari), nel match disputato a Monaco in Germania titolo europeo dei Stipe Drewsmediomassimi  in palio. Troppo il divario fisico-tecnico tra i due pugili, con il croato reduce dalla semifinale mondiale persa con l’australiano Paul “Huricane” Briggs (match che l’aveva costretto a lasciare la corona europea…), desideroso di riscattarsi. L’italiano, molto prudente nelle prime fasi del match, solo sul finale ha tentato qualche attacco, peraltro subito rintuzzato dallo slavo, che non gli ha lasciato margini.  Impressionante soluzione per Ruslan Chagaev (19 vittorie ed un pari), il peso massimo russo-uzbeko che all’ultimo minut ha sostituito l’ukraino Alex “Faccia di Bimbo” Dimitrenko, che con due potenti ganci sinistri, ha mandato al tappeto nel 2° round, facendolo rimanere seduto sullo sgabello  per qualche preoccupante minuto prima che riuscisse a lasciare il ring con le sue gambe, l’americano “bianco” Rob Calloway ( 56 vittorie, 6 sconfitte ed un pari). Esordio per l’oro olimpico russo Alexander Alexeev , ingaggiato dalla Universum, che nei massimi leggeri ha messo ko al 1° round il ceko Tomasz Marek. Ancora un esordio importante per la Universum, con il superpiuma Vitaly Tajbert (miglior dilettante tedesco), che ha battuto per ko al 1° round  Julio Borges.

 

La “leggenda” Thomas Hearns, si dovrà presentare in tribunale per difendersi dalle accuse di aver aggredito e picchiato il figlio 13enne. Guai  giudiziari anche per l’ex campione del mondo dei pesi massimi Oliver Mc Call, che a Nashville in Virginia è stato bloccato con una “pistola paralizzante” dalla polizia locale, dopo aver reagito a dei controlli,malmenando un agente, minacciando di morte un altro e tentando di scappare violando una proprietà privata. Un anno di sospensione dalla federazione tedesca per il cubano Juan Carlos Gomez, trovato positivo ai controlli antidoping. Gomez ha impugnato il provvedimento e si sottoporrà ad analisi private. Si parla di doping anche per David Tua, ma la faccenda non è chiara e sa di ritorsione. A lanciare l’accusa è Kevin Barry ex manager del neozelandese che ha dichiarato al giornale neozelandese “Sunday News” che il pugile, restio agli esercizi fisici, ha preso efredina per calare di peso alla vigilia del match disputato e perso negli USA con Lennox Lewis. Strano che Berry  parli solo ora, dopo che un giudice ha dato ragione al pugile in merito alla lunga e controversa vicenda legata allo scioglimento del contratto tra lui e Tua.

A Besancon in Francia, buon rientro del peso medio Morrade Hakkar (35 vittorie e 5 sconfitte), che davanti al suo pubblico, ha battuto l’algerino Faical Bahache per kot al 4° round, dopo averlo messo, in precedenza, due volte al tappeto.

 

L’australiano di origine greca, il peso leggero Mike “Rocky” Katsidis, non è stato autorizzato dalle autorità americane a recarsi negli USA per incontrare Jose Soto. La decisione per la quale Katsidis non ha ottenuto il visto è legata agli 8 mesi di prigione che il pugile si fece nel   2002 per lesioni inflitte ad una persona con la quale era venuta alle mani. “Mi sono solo difeso da una provocazione e sono finito in prigione. C’è gente che ammazza e stupra e circola liberamente. E’ assurdo!”, ha dichiarato il pugile.  Parimenti a Katsidis, la vicenda di Muhammad Rachman il campione del mondo IBF indonesiano dei pesi paglia o minimi, che pur non avendo problemi con la giustizia, non riesce ad avere il “visto” per andare a combattere negli USA. Un giornalista indonesiano ha preso a cuore la vicenda ed ogni giorno informava il mondo della “boxe” sulle peripezie burocratiche al quale è stato sottoposto il povero Rachman. Così abbiamo saputo che  finalmente, a pochissimi giorni dalla vigilia ( 3 giorni solo…) del match, l’indonesiano ha avuto il visto d’ingresso per un anno (negato però al suo allenatore Mohamma Yonus…); non è comunque   partito,  perché gli organizzatori hanno ritenuto che il tempo a disposizione di Rachman (comprensivo di un giorno di  viaggio), era davvero troppo poco ed il match con Omar Soto  è stato annullato. Comunque l’IBF ha “capito” le ragioni di Rachman ed ha ordinato di fissare una nuova data per il match.

 

Negozi chiusi, strade vuote, gente radunata nei locali pubblici o assiepata dentro le case davanti ai televisori. No ! Non era un’esercitazione della “protezione civile” filippina, ma solo la mobilitazione dei “pinoy”  per il match che il “loro” Manny Pacquiao (l’orgoglio di una  nazione…come ha dichiarato il presidente Arroyo), avrebbe disputato contro il terribile messicano Erick Morales (48 vittorie e 4 sconfitte).  Ma non solo nelle Filippine c’è stata la mobilitazione, almeno la metà MUNOZ,POSED.030730.JPG degli spettatori della Thomas e Mack Arena di Las Vegas erano asiatici. Poteva  Manny “Pac Man” Pacquiao (41 vittorie,3 sconfitte ed un pari) deludere il suo “popolo”? Assolutamente no! Ed ecco che , battendo in modo netto e convincente ed in rivincita il messicano, Manny è entrato nella “storia”. Dopo un inizio favorevole a Morales, che si avvantaggiava nel punteggio, a partire dal 6° round, Pacquiao ha cambiato brutalmente il corso del match, infliggendo una dura lezione ad un pugile che non era mai stato battuto prima del limite. Nel 10° round, dopo averlo messo due volte al tappeto, Pacquiao ha costretto l’arbitro a fermare definitivamente il match. Il combattimento si è svolto al limite dei superpiuma. 

Nel match valido per il campionato del mondo della WBA, il messicano Martin Castillo (30 vittorie ed una sconfitta), è riuscito a conservare il suo titolo, battendo ancora una volta ma con decisione controversa, il suo grande rivale Alexander Munoz (28 vittorie e 2 sconfitte) ai punti in 12 rounds. Castillo è finito al tappeto nel corso del 1° round, ma si è rialzato ed il match è andato avanti con fasi alterne. Il 9° round è stato il più bello del match, con i due  che testa a testa si scambiavano colpi su colpi. Castillo ha però legittimato la sua vittoria con un finale nel quale ha tenuto maggiormente l’iniziativa. Nei pesi piuma, perentoria ed impressionante vittoria per il giovane e promettentissimo peso piuma portoricano Juan Manuel Lopez (9 vittorie tutte prima del limite) che ha messo ko in 3 rounds Jose Luis Caro, dopo averlo messo due volte al tappeto. Nei pesi medi, il messicano Jose Luis Zertuche (18 vittorie, 2 sconfitte e 2 pari), un osso duro, ha battuto aggiudicandosi tutte le riprese Carlos Primera in 10 rounds. Nei superwelters, 5° successo per il polacco Grzegor Proksa, che nel 2003 fu vice campione europeo juniores nei pesi leggeri e che nei “quarti” superò  in modo scandaloso il nostro Diego De Luisa. Il 21enne polacco che combatte spesso negli USA, ha battuto per kot al 3° round l’americano Gene Newton.  Nei pesi supergallo “tonfo” del promettente portoricano Carlos Valcarcel, bronzo ai Panamericani, che è stato battuto ai punti in 6 rounds da Salvador Garcia, perdendo l’imbattibilità dopo 7 vittorie. Per finire, avendo “accompagnato”  Manny Pacquiao nella sua trasferta, è stata data anche al superpiuma filippino Jimrex Jaca (25 vittorie,una sconfitta ed un pari), un 22enne mancino dotato di solido pugno, che ha battuto Geronimo Hernandez per kot al 1° round. Jaca che viene chiamato “ l’Esecutore”,  combatte con un  “ nome di battaglia “, perché il suo vero nome è tutt’altro che “temibile” :  Jamuel Divin! 

 

Ancora una bella vittoria a Kinder in Louisiana per il peso piuma texano Ricardo “Rocky” Juarez (25 vittorie ed una sconfitta)!  Stavolta a  “finire” sotto i colpi dell’argento olimpico è stato Bachlin Medrano, battuto per kot al 4° round. Medrano, che è allenato da Christy Martin, aveva iniziato bene, ma dal 2° round, Juarez si scatenava e metteva due volte al tappeto il rivale  finchè l’arbitro decideva di chiudere il match nel 4°. Sempre più convincente le prestazioni di Juarez, dopo il passo falso contro Humberto Soto!

Secondo un’indiscrezione di Jay Leno, uno psichiatra ha citato in giudizio Mike Tyson, per un rimborso di 40.000 dollari. Secondo noi, se c’è qualcuno che deve essere rimborsato da uno psichiatra è …Mike Tyson!

A Tokyo, l’imbattuto peso piuma giapponese Hiroyuki Enoki (24 vittorie ed un pari), ha battuto per il vacante titolo dell’Asia il tailandese  Denthaksin Soonkilanoyanai, per kot al 2° round. Forte picchiatore, Enoki ha inviato al tappeto il rivale all’inizio del  2° round con un forte colpo al corpo. Poco dopo ha ripetuto l’azione e l’arbitro ha fermato il match.

Sulla scia della “fortuna” trovata in Australia dal connazionale Konstantin “Kosta” Tszyu, anche il supermedio russo 29enne Victor Oganov, si esibisce con sempre maggior frequenza in quel di Sydney, dove conseguendo il 24° successo su altrettanti matches, ha battuto per kot al 5° round Sunday King Hammer, dopo averlo messo al tappeto già nel 3° round. 

 

 

Guidato all’angolo dal “mitico” Acelino Freitas, l’imbattuto  peso piuma brasiliano Valdemir Pereira (23 vittorie), ha conquistato il titolo mondiale IBF, battendo nettamente ai punti il tailandese Phafrakorb Rakkyetgym (51 vittorie e 4 sconfitte). Inizio molto forte di Pereira che  mette in grave difficoltà il coraggioso tailandese, che riesce a superare il brutto momento specialmente nel 2° round, nel quale Pereira tenta insistentemente, senza riuscirvi, di chiudere il match.  Nel 10 round Pereira viene anche ammonito ufficialmente, ma questo non gli pregiudica il verdetto, saldamente nelle sue mani. Nei pesi medi, due “duri” mestieranti, il colombiano JC Candelo e l’americano Teddy Reid, hanno pareggiato in 10 rounds, al termine di un match che ha visto fasi alterne, con leggera prevalenza di Reid che ha probabilmente mancato il verdetto per un richiamo ricevuto nel 7° round.  

A Maywood in California, il peso leggero portoricano  Jose Miguel Cotto (27 vittorie), fratello del campione  mondiale della WBO Miguel, ha battuto per ko al 7° round il veterano Ubaldo Hernandez. Cotto metodicamente ha disintegrato la resistenza di Hernandez con degli efficaci colpi al corpo. Nel 7° round, Cotto, raccoglie i frutti del suo “lavoro” ed Hernandez finisce al tappeto. Si rialza, ma proprio mentre il gong sta per suonare, viene di nuovo inviato al tappeto definitivamente. Nei pesi mosca, l’imbattuto Giovanni Segura (12 vittorie ed un pari), ha annichilito con un terribile gancio sinistro Juan Carlos Perez, mettendolo definitivamente al tappeto sul finire del 1° round. Infine nei superpiuma, nuovo successo per l’ex stella dei dilettanti Brandon Rios (9 vittorie), che ha battuto per ko al 5° round  Joel Ortega. Match molto spettacolare con il poco considerato Ortega che ha messo due volte al tappeto nel 1° round Rios, che rialzatosi poi si è rifatto con gli interessi.

 

Mikkel Kessler (37 vittorie di cui 28 prima del limite), danese, campione del mondo della WBa per i supermedi, viene considerato dagli  addetti ai lavori come uno dei migliori pugili europei. A Brondby (Copenaghen) in una bella riunione organizzata dalle neo “mammina” Bettina Palle (ha partorito proprio il giorno della riunione…) il danese ha conservato la sua corona, battendo il canadese Eric Lucas (38 vittorie,7 sconfitte e 3 pari) per arresto del combattimento al 10 round. Azionando il suo jab secco e preciso, Kessler ha ridotto Lucas ad una maschera di sangue e l’angolo del candese viste ormai perse tutte le speranze di ribaltare in qualche modo il match, ha gettato la “spugna” nel 10 round. Kessler al momento dello stop era in nettissimo vantaggio su tutti e tre i cartellini. Nella stessa riunione, il supermedio danese Rudy Markussen (32 vittorie ed una sconfitta), ha battuto con decisione unanime ai punti in 8 rounds Alexander Zaitsev. Nei pesi leggeri, Martin Kristjansen ha battuto ai punti in 6 rounds Adolph Avadja. Come dice Gennarino :” tutti i migliori pugili danesi sono con i …Palle!”. Nei pesi supergallo il 23enne canadese Sebastian Gauthier, arrivato al seguito di Lucas, ha battuto per kot al 4° round Sergey Tasimov, ottenendo il 4° successo. Infine ha esordito al professionismo, battendo ai punti in 4 rounds l’ungherese Csaba Ladanyi, il 22enne peso piuma albanese Ervis Masha.

 

Ad Helsinki, ancora in azione pugili scandinavi. Nei superleggeri, il 24enne Juha Tolppola (16 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto l’argentino Ariel Francisco Burgos ai punti in 10 rounds. Nei pesi medi, l’imbattuto 29enne Amin Asakainen (16 vittorie), ha battuto l’argentino Walter Fabian Saporiti per kot al 6° round, dopo averlo messo al tappeto per ben due volte nel 5° round. Nei pesi supergallo, il 28enne Radar Walstad (11 vittorie, una sconfitta ed un pari), figlio di Robert (manager ed ex arbitro ed anche ex membro EABA), ha battuto Ravil Mukhamadiarov per kot al 5° round. Infine nei mediomassimi, il 29enne Kim Jenssen (6 vittorie) ha battuto per kot al 1° round Eude Costa Lopes.

 

Passiamo in Argentina, dove a Buenos Aires, esordendo da mediomassimo, Natalio Mariano Carrera (25anni, 28 vittorie e 4 sconfitte, alto  1.83), ha battuto con decisione controversa ai punti in 10 rounds il connazionale Gustavo Kapusi. Mentre a Bahia Blanca, è tornato sul ring ed alla vittoria il 30enne peso massimo Mauro Ordiales (16 vittorie ed una sconfitta), che ha battuto per ko al 4° round Luis Oscar Ricail.  Nei pesi superleggeri, Cesar Rene Cuenca (24 vittorie), chiamato “el distinto” per l’eleganza del suo pugilato, has battuto ai punti in 8 rounds Christian Sebastian Paz. Infine nei supergallo il 22enne Diego Oscar Silva (10 vittorie ed un pari), ha messo ko in un sol round Diego Miguel Ramirez. 

 

Ad Henin Beuaumont in Francia, Alain Bonnel (11 vittorie e 9 sconfitte), ha conquistato il titolo dei pesi mosca dell’Unione Europea , battendo ai punti in 10 rounds lo spagnolo di origine nordafricana Lahcene Zemmouri (12 vittorie,8 sconfitte ed un pari). Ritorno alla vittoria per il peso piuma Karim Ketoun, recentemente battuto da Domenico Urbano, che ha regolato ai punti in 6 rounds Alain Rakow. 

 

A Stabenfurt in Germania, la russa Natascha Ragosina (che in realtà è nata in Kazhakistan…), 29anni, peso supermedio, ha ottenuto la 10° vittoria, battendo ai punti in 10 rounds,la 36enne Dakota Stone titolo WBF in palio. Nei pesi welter, ancora un confortante successo ai punti  in 8 rounds, con l’esperto Victor Baranov, per il tedesco Marco Cattikas (28 anni e 10 vittorie), peso welter. Nei superwelters, vittoria per l’ex stella dei dilettanti Norman Schuster (26 anni, 7 vittorie ed una sconfitta), che ha battuto Daniel Koefer ai punti in 6 rounds con decisione controversa. Dopo la sconfitta subita con Marco Schulze, sembra che  la carriera professionistica di  Schuster sia avviata alla conclusione.  Nel primo dei 3 matches che si è impegnato a disputare per Sauerland, il peso massimo olandese Richel Hersisia (31 anni, 27 vittorie ed una sconfitta), ha battuto ai punti in 6 rounds il brasiliano Rogerio Lobo. Nel 5° round Hersisia è stato anche richiamato ufficialmente per colpi bassi! E’ tornato alla vittoria invece la “bestia nera” di Clemente Russo, il bielorusso Mahamed Aryphaiyiev , che per agevolare gli speakers si fa chiamare semplicemente  “Alì” .  Alì ha battuto Roman Dobolins ai punti in 6 rounds, ottenendo il 4° successo contro una sola sconfitta. Alì ha 28 anni ed è alto 1.86.

 

A Torrevieja, località spagnola dove i pugili scandinavi ed inglesi sono soliti “svernare”,  il peso massimo norvegese Leif Larsen ( 9 vittorie,  alto 1.96), ha battuto per ko al 1° round, il mediocre Karoly Kovacs.  Larsen che è un giocatore della lega basket americana NFL, è allenato dal connazionale ex campione europeo dei mediomassimi Harald Skog.

 

A proposito di pesi massimi, a Marabella nello splendido arcipelago di  Trinidad and Tobago, il peso massimo Kertson Manswell (29 anni, 8 vittorie, alto 1.94), ha battuto per kot al 1° round Solimen Zimmerman.  Manswell è stato un buon dilettante di livello internazionale.

 

Arrestato e poi immediatamente scarcerato l’ex azzurro Leonard Bundu

In liberta' anche gli altri 3 fiorentini coinvolti

L'ex azzurro di pugilato Leonard Bundu, 32 anni, arrestato sabato scorso a Firenze con per rissa, e' tornato in liberta'. Secondo il magistrato non sussisteva flagranza di reato. Tornati in liberta' anche gli altri 3 fiorentini arrestati sempre con l'accusa di aver preso parte alla rissa scatenatasi dopo che 2 nordafricani avrebbero rivolto apprezzamenti a delle loro amiche.

 

L’AZZURRA EMANUELA PANTANI PASSA PRO

Qui sotto il comunicato stampa, presidente della Fight Gym Grosseto.

 

 Emanuela Pantani, pugile azzurra, Campionessa d’Italia 2003/2004/2005, vincitrice del Torneo Internazionale di Cascia nel 2005, gia’ militante nella societa’ pugilistica Fight Gym Grosseto, allenata dal maestro Raffaele d’Amico, e’ stato assegnato il prestigioso premio Pegaso dalla Regione Toscana per l’attività sportiva svolta e i risultati conseguiti in campo internazionale nell’anno 2005. Emanuela di recente è passata professionista nelle file della promoter Rosanna Conti Cavini  e ritirera’ il premio nel corso della cerimonia programmata a Firenze il giorno 16 Gennaio alle ore 18.00 nell’Auditorium del Museo del Calcio in Viale Aldo Palazzeschi. L'importante premio sara’ consegnato dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini ed arriva a coronamento di una carriera dilettantistica conclusasi in modo splendido e vale come un augurio affinche’ identici risultati provengano dalla carriera professionistica che l’atleta si accinge ad intraprendere.

 

IL RITORNO DI CHANTAL

Alcuni visitatori del sito mi hanno informato che dopo anni di inattività Chantal Menard è tornata sul ring.

E' successo lunedì 19 Dicembre a Belfast (Irlanda) in occasione di Kickmas Box III. L'incontro è pure stato trasmesso da Eurosport. Chantal ha vinto ai punti controBarbara Delaney e l'immagine qui accanto si riferisce proprio a questo match che il sito Yamabushi ha così commentato: <<In uno degli incontri più ardentemente attesi della manifestazione Kickmas Box III all'Ulster Hall, la dublinese Barbara Delaney e la "modella" franco-italiana Chantal Menard non hanno deluse le aspettative. Ciò nonostante il pubblico di Belfast ha mostrato disapprovazione per il verdetto finale che ha visto trionfare la Menard per un singolo mezzo punto sui cartellini.

La Menard, ex campionessa mondiale, che si è presentata con un palmares di 33 incontri, è stata costantemente sotto pressione dagli attacchi dell'avversaria, ma la sua classe è affiorata quando ha atterrato la Delaney con un high kick alla testa. L'accompagnatore di Chantal, al termine del match, ha detto che non ci sarà un rematch. Un portavoce ha dichiarato: "Chantal non ha bisogno di combattere nuovamente contro Brabara Delaney. Sta pianificando di continuare e ritornare ad alti livelli

 

Piccirillo: “ nel 2006 smetto”.

Il pugile barese ha un sogno nel cassetto fare il commentatore dei match in tv. A marzo la sfida per la corona europea, lontano dalla Puglia che ha negato i permessi BARI - «Questo è il mio ultimo anno di pugilato. Quando smetto cosa farò? Non ho nessuna intenzione di aprire una scuola pugilistica. Vorrei fare il commentatore dei match in tv». Il pugile barese Michele Piccirillo, tra un mese (il 24 febbraio) sfiderà il ceco Lukas Konekny per la corona europea dei superwelter (lasciata vacante dall’ucraino Sergej Dzindziruk), ma a 36 anni inizia ad immaginare il suo futuro oltre la boxe.

«Ho già collaborato con Mediaset e Rai per il commento di due incontri - prosegue il ’gentleman del ring’ - ma sono consapevole che il nostro sport non ha grande spazio televisivo. tuttavia resta il mio sogno». «Nel 2006 smetto di combattere - aggiunge - ma prima voglio ritornare a casa con un titolo».

La riunione pugilistica si svolgerà a Bergamo: ancora una volta la Puglia non ha offerto a Piccirillo la possibilità di combattere nella sua terra, per la sordità delle amministrazioni locali, più volte sollecitate anche dal manager del barese, Salvatore Cherchi.

«Mi sto allenando al massimo - conclude Piccirillo - mi attendono ancora due settimane di preparazione sul fondo, per acquisire una buona tenuta. Poi ad inizio febbraio arriveranno a Bari due pugili sparring-partner, con i quali perfezionerò il lavoro sui guanti. Mi attende un pugile che ha ben nove anni meno di me, ha collezionato finora 29 vittorie su 30 incontri. Non è un mancino, e questo potrebbe agevolarmi

La programmazione degli impegni pugilistici della BERGAMO BOXE parte a tavoletta già nei primi giorni del nuovo anno:

Bergamo torna protagonista a livello Europeo da marzo a luglio!

Il primo appuntamento è fissato per il 10 marzo, data in cui Michele PICCIRILLO affronterà il ceco naturalizzato tedesco Lukas KONECNY per
 la Cintura Europea dei SuperWelter, lasciata vacante dallucraino Dzinziruk. Michele PICCIRILLO già Campione del Mondo IBF e WBU pesi Welter, Campione Europeo pesi Welter, Campione Intercontinentale WBU pesi Welter e già Campione Italiano ed Intercontinentale dei Super Leggeri nonostante sia forte del personale score di 44 vittorie e tre sole sconfitte, non avrà certo vita facile contro Lukas KONECNY già Campione Intercontinentale WBO e NBA dei SuperWelter, Campione Tedesco e, prima della sua naturalizzazione, della Repubblica Ceca, Campione Europeo EBU-EU di otto anni più giovane e con altrettanto deciso score di 29 vittorie ed una sola sconfitta.
Quindi, sul
6 per 6 allestito al Palasport di Bergamo, importante sfilata di Titoli grazie ai due contendenti alla Corona Europea. E non solo: prima di PICCIRILLO salirà sul ring il beniamino locale Luca MESSI, impegnato in 6 riprese con avversario ancora da definire. La presenza di MESSI prima dellEuropeo ha un doppio significato: infatti, oltre che per testare le condizioni psico-fisiche del dopo Mimoune, MESSI, entro luglio, sfiderà il vincente fra PICCIRILLO e KONECNY. Infatti, dopo gli accordi intercosi fra le parti, sono già stati stilati e firmati i contratti che determinano limportante obbiettivo di MESSI, soprattutto dopo aver raggiunto la sesta posizione nella classifica Europea. Curioso il cammino che, negli ultimi mesi, unisce MESSI e PICCIRILLO: dopo la doppia opportunità Mondiale a Chicago lo scorso 13 agosto, ecco la doppia sfida per lEuropeo! E lipotesi di un match tutto Italiano per il Titolo Europeo entro luglio è affascinante e prestigiosa, soprattutto se a disputarlo sono due seri Campioni come il Bomber bergamasco ed il Gentleman barese. Non è ancora finita: i due Europei di PICCIRILLO e MESSI avranno altri protagonisti, noti ed attuali Campioni del panorama pugilistico Italiano e conosciuti già a livello Mondiale come SANAVIA, i fratelli BRANCO e PARISI definire sotto clou dei match disputati da questi fighters è forse un po riduttivo! La loro gradita presenza contribuisce, ancora una volta, a fare di Bergamo la Capitale Europea del pugilato per ben due volte in cinque mesi. Tra laltro, queste due manifestazioni rientrano nelle celebrazioni del centenario della nascita di Primo Carnera, grandissimo ed indimenticabile Campione del passato, e nei festeggiamenti per i 110 anni di fondazione della Gazzetta dello Sport, la rosa italiana.

 

Cent’anni di attività: la Cristoforo Colombo spegne le candeline

La Cristoforo Colombo nota e gloriosa società romana di pugilato in via Tacito 39A, compie cent'anni di vita, essendo stata fondata il 14 marzo 1906 dal cavaliere Mario Saraceni. La Colombo nel passato ha anche avuto le visite di «vecchie glorie» come i prestigiosi Robinson, Moore, Hagler e Galindez. Per questo l'attuale presidente Alvaro Mencacci ha programmato interessanti iniziative culturali e sportive. Si comincia con una mostra fotografica a cura di Duilio Ruggeri, ex pugile della Colombo, intitolata «Passi nella città» e aperta al pubblico sabato 21 gennaio dalle ore 18 e domenica 22 gennaio dalle ore 10 alle 13. Dopo alcune foto storiche riguardanti la boxe, si entrerà nel vivo con una galleria di circa 150 immagini che ci accompagnano per Roma dove oltre i monumenti storici incontriamo colore e curiosità. Duilio Ruggeri, romano di 49 anni, oggi è considerato uno dei fotografi più interessanti come lo attestano i vari riconoscimenti ottenuti, non ultimo quello ottenuto nel 2005 con il primo posto al Concorso internazionale artistico letterario Antonio de Curtis (Totò) in collaborazione con Radio vaticana. Sulla mostra «Passi nella città» dice l'architetto Ferdinando Di Carlo «la fotografia di Duilio Ruggeri trova la sua ispirazione costante nella luce, sia attraverso l'uso del colore, sia attraverso l'uso di un bianco e nero quasi cremoso, attutito da una interpretazione tenue, delicata, addirittura romantica. Egli con il suo obbiettivo ha scelto di raccontare la sua città, Roma: una metropoli fatta di vicoli, una città moderna, ma legata inscindibilmente alla sua storia millenaria e alle sue tradizioni

È questa la prima delle iniziative che la Cristoforo Colombo proporrà e a cui farà seguito nel prossimo mese una mostra di pittura e a marzo la presentazione del libro che racconterà la storia accompagnata da foto storiche di una delle più importanti società sportive d'Italia. Il presidente Mencacci, è orgoglioso della sua società che annovera una settantina di ragazzi con due stimati maestri, Luciano Grillone ed Enrico Miccini, ma è molto critico con i tanti ostacoli che si trova avanti per utilizzare impianti per riunioni e far fare esperienze ai suoi giovani. «Ci hanno tolto anche il Palazzetto dello Sport - dice - dove entrarvi è difficile e se ci riesci devi pagare tantissimo e lo puoi fare solo con l'aiuto di sponsor, sempre difficili da trovare.


“I campioni non si fanno nelle palestre. I campioni si fanno con qualcosa che hanno nel loro profondo: un sogno,un desiderio,una visione”.     Mohamed  Alì  “il più grande “!

 

Jake LaMotta diceva :” Mia moglie Vicky si lamentava sempre perché non aveva nulla da mettersi addosso. Non ci ho creduto finchè non l’ho vista nuda su …Playboy”.

 

“Per me combattere con Floyd Patterson, fu davvero una grande opportunità, ma la boxe doveva essere maledettamente a terra per permettere questo”.   Pete Rademacher  medaglia d’oro olimpica nel 1956 e sfidante al titolo mondiale dei pesi massimi all’esordio profesionistico.

 

“I campioni non devono fumare, non devono bere e non devono andare a donne! Scusate, ma allora che vincono a fare?”.  Il principe Antonio De Curtis in arte Totò.

 

“Siamo tutti nelle mani di Dio…speriamo che non si metta ad applaudire!”.

 

Mi raccomando se vi buttate in politica ricordatevi che a qualunque domanda vi facciano, dovete rispondere :” Nella misura in cui gli opposti schieramenti lo permetteranno!”.  Baciamolemaniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

 

Con queste due ultime news vi salutiamo, con il nostro solito,necessario, immancabile irrinunciabile… saluto.

 

Al $ ragioniere che non e’ dottore $

ed a tutti voi un saluto da…

quelli delle news

 

 


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