|
Abbiamo iniziato l’anno con qualche problema, per colpa
nostra, molti di voi non hanno ricevutoli il primo numero del 2006 di
boxemaccheroni. Per questo iniziamo questo numero ripetendo l’annuncio fatto
a meta’ gennaio.
Il
freddo polare intenso e
terribile che flagella la Russia e gli ex paesi d’oltrecortina, non ha
“gelato” i bollenti spiriti del presidente della federazione russa. Stanco
di certe primitive “gerarchie” dell’EABA
, Huseinov, che chiede spazio e considerazione (ma pare che sotto sotto a
spronarlo
a …“ chiedere” ci sia
addirittura il vertice dell’AIBA…), ha deciso di passare all’azione. Per
il momento si sta limitando all’Europa, che con tutte queste proteste scritte
e verbali, sta “infastidendo” i
“notabili” e cosa ancor più grave mette in pericolo i “contratti
olimpici”. L’obiettivo da
raggiungere è quello di togliere l’influenza europea dai Balcani e di
spostarla verso la valle del… Don. Fatta
terra bruciata intorno al “turco” che era stato abile a dividere le
“russe”; il “rampante” Huseinov
, ha riunito di nuovo le “sorelle” sotto la sua guida, portandosi dietro
qualche europea non “coinvolta” nella precedente gestione e qualche altra
ancora “offesa” per non aver ottenuto
quello che solitamente spetta a chi…”organizza” grosse manifestazioni!
Si sono quindi riuniti in una grande città dell’EST europeo,dove è
stato addirittura varato una sorta di “governo” ombra, con tante
“cariche” (si parla di decine di vicepresidenze assegnate…), che
dovrebbe soppiantare l’attuale struttura europea. Anzi, questo “governo
ombra” viene addirittura agitato
come alternativa se le cose non dovessero andare come… desiderato. Quindi
potremmo trovarci di fronte a quello che già succede in ambito
professionistico, con più federazioni europee e perfino mondiali. Ne vedremo
delle belle! In tutto questo, sempre più insistenti le indiscrezioni che
parlano di “guasti amministrativi” e di “allegra finanza” in seno all’AIBA,
durante la gestione… “otto..mana”.
Come dice Gennarino :”non era facile controllarne due “mani”, figuriamoci
“otto”…. Ma l’AIBA ha
i suoi problemi anche in Asia, dove si fanno sempre più tesi i rapporti con
l’INDIA che doveva organizzare un torneo internazionale ed aveva
invitato 35 nazioni. La federazione indiana ha improvvisamente annullato la
manifestazione per problemi amministrativi. Il prof. Chowdry
ha protestato vivamente, ritenendo pretestuosa la decisione,
sia come presidente della federazione pakistana che come presidente
dell’AIBA e non ha escluso sanzioni per l’INDIA e
richieste di pagamento danni a tutte le nazioni
invitate.
Ed
a proposito di freddo,
c’è da segnalare la disavventura della squadra scozzese che in vista dei
giochi del Commonwealth, aveva fissato uno
stage d’allenamento in Bulgaria. Arrivati a Sofia e
preso il pullman
per raggiungere il campo d’allenamento,
durante il tragitto sono rimasti bloccati da una tormenta di neve che li
ha inchiodati al freddo e senza viveri per molte ore. Ed a proposito di
scozzesi, tenete d’occhio quello che potrebbe diventare il “Gattuso” della
boxe. Si chiama Santino “Sonny” Caruana, è un peso superleggero del 89,
molto grintoso e dotato di bei colpi. Ai mondiali cadetti di Liverpool è
stato battuto dal kazako Nurlam per 25 a 16, ma gli ha dato filo da torcere.
Pochi giorni fa ha battuto Amer
Rasilnic per 23 a 7 in un confronto Scozia-Danimarca, suscitando grande
impressione. Il
nuovo anno è cominciato subito in maniera scoppiettante. Tutto
era già fissato perché ad aprile Zab Judah (34 vittorie, 3 sconfitte un
no contest), incontrasse Floyd Mayweather,con il titolo dei pesi
welter
in palio, ma ci si è messo di mezzo l’argentino Carlos
Baldomir, dal pugno
neanche tanto pesante
(solo
12 vittorie su 42 ottenute prima del limite più 9 sconfitte e 6 pareggi) a
rovinare la festa a Zab Judah ed ai circa 5000 spettatori convenuti al Madison
Square Garden di New York. Dopo un inizio favorevole a Judah che poco
sportivamente anziché toccare i guantoni dell’avversario, l’ha subito
colpito (è stato forse uno dei pochi colpi decenti messi a segno
dall’americano …) , Baldomir, ha iniziato la sua asfissiante azione che non
ha concesso spazi a Judah, che in
qualche occasione è stato colpito anche dopo il gong (chi la fa
l’aspetti…). Il destro di Baldomir stampato sulla faccia di Judah per tutta
la serata, è stata la chiave con la quale il nuovo “Cindarella Man” (come
si è definito lui stesso dopo il match…), ha potuto annullare la superiore
velocità ed il vigore atletico di Judah. La
svolta del match nel 7° round, quando Judah, colpito duramente da Baldomir che
avanzava come un carro armato, è stato costretto a “tenere” per
sopravvivere. Da quel momento fino alla fine, il match è passato nelle mani
dell’argentino che si è imposto su tutti e tre i cartellini (115 a 113,115 a
112, 114 a 113). Baldomir diventa però campione solo per la WBC, perché l’IBF
e la WBA non riconoscevano questo match valido per le loro corone detenute da
Judah (l’IBF addirittura considera Judah ancora campione, per il mancato
pagamento della “quota” da parte di Baldomir …e questo “salverà” il
match di aprile con Mayweather”!) . Indubbiamente Zab ha preso l’impegno
sottogamba (qualche ora prima è
andato addirittura ad assistere all’angolo
il fratello Josiah, peso
supermedio,
che batteva ai punti in 4 rounds il modesto Franklin Armstrong), ma bisogna
comunque rimarcare la bella prova di Baldomir. Nei massimi leggeri, splendido e
appassionante match tra il giamaicano O’Neil
Bell (23 vittorie, una
sconfitta ed un pari) ed il francese Jean
Marc Mormeck (31
vittorie e 3 sconfitte). Si è riproposto il tema del “toro” Mormeck
e del “torero” Bell. Il
francese ha attaccato costantemente fino al 7° round, quando un destraccio di
Bell (dotato di potenza risolutiva…), l’ha sbattuto alle corde. Nel 10°
round l’epilogo con Mormeck
colpito duro da due terribili destri seguiti da un uppercut, che gli ha fatto
volare il paradenti e da un definitivo e devastante destro che lo ha mandato al
tappeto da dove si è rialzato, ma senza essere in
grado di continuare. Al momento della conclusione, due giudici avevano in
vantaggio
Bell ed uno, più avveduto, aveva in vantaggio il francese.
Negli altri matches della serata, vittoria dello sfidante al campionato
mondiale dei massimi leggeri Steve
Cunningham (19 vittorie), che batte per kot al 5° round Lloyd Brown. Vittoria
anche per l’ex campione del mondo dei pesi medi della WBA, William Joppy, che
ha battuto per kot al 5° round il modesto Eric Howard, dopo averlo atterrato
anche nel 4° round. Nei pesi piuma,
interessante esibizione del peso piuma dominicano Elio “The Kid” Rojas (15
vittorie), attualmente residente nei Queens a New York, che ha battuto per ko al
1° round uno smaliziato Tiger Smalls, che dopo essere andato una prima volta al
tappeto su un gancio sinistro alla tempia nel corso del 1° round, ha preferito,
pochi secondi dopo, rimanere
al tappeto dopo essere stato colpito da un potente diretto destro. Nei
minimosca, titolo mondiale IBF in palio, il messicano Ulyses Solis (20 vittorie,
una sconfitta, un pari), ha strappato il titolo a Will Grigsby,
dopo un duro e combattuto match con fasi alternanti. Match nel quale
stona l’eccessivo margine assegnato dai giudici a Solis (dagli 8 ai 4
punti…), che non rispecchia l’andamento del match.
Nei pesi welters, in quella che l’IBF considera una semifinale al
titolo, Mark Suarez (25 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto per kot al 1° round
l’imbattuto James Webb, che messo in difficoltà da un sinistro alla testa, è
finito al tappeto su una nuova combinazione
chiusa con un potente destro
al corpo dopo appena 44 secondi dell’inizio del round. Webb si è rialzato
all’ “8”, ma l’arbitro, Steve willis, forse
prematuramente l’ha fermato. Nei pesi massimi il forte colpitore
canadese Bermane Stiverne (5 vittorie), attualmente residente a Las Vegas, ha
“liquidato” velocemente la “pratica”
John Turlington, più vicino al basket (come lasciavano intuire i
calzoncini che indossava…) che alla boxe come ha
ampiamente dimostrato. Infine
vittoria per il peso massimo giamaicano Owen Beck (23 vittorie e 2 sconfitte),
che benché ferito, ha dominato il confronto con Dornell Wilson in 8 rounds.
Ritorniamo
un attimo sul verdetto che
ha visto Baldomir battere Zab Judah.
Questo verdetto, come tutti i verdetti che rispecchiano solo quanto visto sul
ring senza tenere conto di “interessi” ed “esigenze” esterne,
restituisce credibilità e dignità
a questo sport! Restituisce
soprattutto tanta credibilità e dignità ad una categoria che ha grandissime
responsabilità nella tutela etica dello sport in genere e del pugilato in
particolare : gli arbitri. Siamo perciò lieti e compiaciuti che in questo bel
verdetto ci sia stata anche una “presenza” italiana. Facciamo i complimenti
al signor Arbitro-Giudice Guido
Cavalleri, che come al solito ha saputo svolgere così bene
il suo compito. Sono questi gli esempi da indicare ai giovani arbitri,
perché non traggano false indicazioni da “numeri” e “servizi” che, pur
supportati in alcuni casi da indubbie capacità, non sempre hanno mostrato la
capacità di poter garantire rispetto
per atleti e gare! Servire lo sport,
mettendo da parte ambizione e
tornaconto personale, questa è la strada per
raggiungere quei risultati dei quali potersi fregiare senza mai arrossire, non
solo nei confronti degli altri ma soprattutto della propria coscienza ( ammesso
di averne una…!). Ci auguriamo che a
“prestazioni” come quella di Guido Cavalleri, venga dato il giusto risalto e
che vengano soprattutto “sostenute” dagli
organi preposti, che troppe volte in passato non li hanno “apprezzati” per
oscure “ragioni”, avvilendo in tal modo il senso di responsabilità
e l’operato degli “onesti”. Dissentire
pubblicamente su corrotti e corruttori scrivendo lettere o articoli
“infiammati” ed “infiammanti” è senz’altro giusto e doveroso,
ma “testimoniarlo” con i fatti quando se ne ha l’opportunità
è …essenziale, oltre che dovuto!
Il
peso paglia
giapponese Eagle Kyowa (15 vittorie ed una sconfitta), ha battuto a
Yokoyama, il connazionale
Ken Nakaijma, dopo averlo
sballottato
per tutti i 4 angoli del ring per 7 riprese, prima di chiudere con una forte
accelerata sul finire del round, che ha costretto l’arbitro a sospendere il
match. A Tokyo invece, nei pesi piuma il formidabile venezuelano Jorge Linares
(20 anni e 19 vittorie ), diretto dal manager giapponese Akihiko Honda che lo
segue da quando aveva 17 anni, ha dato un’ennesima dimostrazione di classe e
potenza, mettendo ko con un solo colpo al 1° round, l’esperto filippino
Jeffrey Onate (31 vittorie, 22 sconfitte e 7 pari). Sempre un altro protetto di
Honda , il 21enne peso piuma giapponese Takahiro Ao (10 vittorie), 6 volte
campione scolastico giapponese, ha destato grande impressione nel battere
nettamente ai punti in 10 rounds il venezuelano Ricardo Carrillo, dopo averlo
messo al tappeto 3 volte. Per finire, il peso medio Koij Sato (4 vittorie), ex
campione dei dilettanti, ha battuto il coreano Kwan Gijn Choi per kot al 3°
round. Il
peso leggero Jose Armando Santa Cruz (21 vittorie ed una sconfitta), è tornato
alla vittoria in Albuquerque, battendo per kot al 5° round Mike Lozada.
L’arbitro del match, Russell Mora, è dovuto intervenire dopo che Santa Cruz,
stretto alle corde il rivale lo stava tempestando di colpi! Sempre
più interessante
l’evoluzione del 21enne peso welter colombiano Joel
Julio (26 vittorie di cui 23 prima del limite), che a Cicero in
Illinois,
ha letteralmente distrutto Robert Kamya, mettendolo due volte al tappeto prima
di chiudere il match nel 3° round con un terribile gancio sinistro che ha
mandato al tappeto Kamya per più di 5 minuti. Kamya è stato portato in
ospedale dove è stato rilasciato solo il giorno dopo, avendo però superato i
test medici. Nel sottoclou, il promettente Raul Martinez (12 vittorie) , ex
membro del team USA, ha battuto per kot all’8° round Andrei Ledesma, al
limite dei pesi supergallo, dopo averlo atterrato per ben tre volte.
Dominio
del croato Stipe Drews (30 vittorie ed una sconfitta), nei confronti di
Antonio Brancalion ( 25 vittorie,6
sconfitte e 2 pari), nel match disputato a Monaco in Germania titolo europeo dei
mediomassimi
in palio. Troppo il divario fisico-tecnico tra i due pugili, con il
croato reduce dalla semifinale mondiale persa con l’australiano Paul
“Huricane” Briggs (match che l’aveva costretto a lasciare la corona
europea…), desideroso di riscattarsi. L’italiano, molto prudente nelle prime
fasi del match, solo sul finale ha tentato qualche attacco, peraltro subito
rintuzzato dallo slavo, che non gli ha lasciato margini.
Impressionante soluzione per Ruslan Chagaev (19 vittorie ed un pari), il
peso massimo russo-uzbeko che all’ultimo minut ha sostituito l’ukraino Alex
“Faccia di Bimbo” Dimitrenko, che con due potenti ganci sinistri, ha mandato
al tappeto nel 2° round, facendolo rimanere seduto sullo sgabello
per qualche preoccupante minuto prima che riuscisse a lasciare il ring
con le sue gambe, l’americano “bianco” Rob Calloway ( 56 vittorie, 6
sconfitte ed un pari). Esordio per l’oro olimpico russo Alexander Alexeev ,
ingaggiato dalla Universum, che nei massimi leggeri ha messo ko al 1° round il
ceko Tomasz Marek. Ancora un esordio importante per la Universum, con il
superpiuma Vitaly Tajbert (miglior dilettante tedesco), che ha battuto per ko al
1° round Julio Borges. La
“leggenda” Thomas Hearns, si dovrà presentare in tribunale per
difendersi dalle accuse di aver aggredito e picchiato il figlio 13enne. Guai
giudiziari
anche per l’ex campione del mondo dei pesi massimi Oliver Mc Call, che a
Nashville in Virginia è stato bloccato con una “pistola paralizzante” dalla
polizia locale, dopo aver reagito a dei controlli,malmenando un agente,
minacciando di morte un altro e tentando di scappare violando una proprietà
privata. Un anno di sospensione dalla federazione tedesca per il cubano Juan
Carlos Gomez, trovato positivo ai controlli antidoping. Gomez ha impugnato il
provvedimento e si sottoporrà ad analisi private. Si parla di doping anche per
David Tua, ma la faccenda non è chiara e sa di ritorsione. A lanciare
l’accusa è Kevin Barry ex manager del neozelandese che ha dichiarato al
giornale neozelandese “Sunday News” che il pugile, restio agli esercizi
fisici, ha preso efredina per calare di peso alla vigilia del match disputato e
perso negli USA con Lennox Lewis. Strano che Berry
parli solo ora, dopo che un giudice ha dato ragione al pugile in merito
alla lunga e controversa vicenda legata allo scioglimento del contratto tra lui
e Tua. A
Besancon in Francia, buon rientro del
peso medio Morrade Hakkar (35 vittorie e 5 sconfitte), che davanti al suo
pubblico, ha battuto l’algerino Faical Bahache per kot al 4° round, dopo
averlo messo, in precedenza, due volte al tappeto. L’australiano
di origine greca, il peso
leggero Mike “Rocky” Katsidis, non è stato autorizzato dalle autorità
americane a recarsi negli USA
per
incontrare Jose Soto. La decisione per la quale Katsidis non ha ottenuto il
visto è legata agli 8 mesi di prigione che il pugile si fece nel
2002 per lesioni inflitte ad una persona con la quale era venuta alle
mani. “Mi sono solo difeso da una provocazione e sono finito in prigione. C’è
gente che ammazza e stupra e circola liberamente. E’ assurdo!”, ha
dichiarato il pugile. Parimenti a
Katsidis, la vicenda di Muhammad Rachman il campione del mondo IBF indonesiano
dei pesi paglia o minimi, che pur non avendo problemi con la giustizia, non
riesce ad avere il “visto” per andare a combattere negli USA. Un giornalista
indonesiano ha preso a cuore la vicenda ed ogni giorno informava il mondo della
“boxe” sulle peripezie burocratiche al quale è stato sottoposto il povero
Rachman. Così abbiamo saputo che finalmente,
a pochissimi giorni dalla vigilia ( 3 giorni solo…) del match, l’indonesiano
ha avuto il visto d’ingresso per un anno (negato però al suo allenatore
Mohamma Yonus…); non è comunque partito,
perché gli organizzatori hanno ritenuto che il tempo a disposizione di
Rachman (comprensivo di un giorno di viaggio),
era davvero troppo poco ed il match con Omar Soto
è stato annullato. Comunque l’IBF ha “capito” le ragioni di
Rachman ed ha ordinato di fissare una nuova data per il match. Negozi
chiusi, strade vuote, gente
radunata nei locali pubblici o assiepata dentro le case davanti ai televisori.
No ! Non era un’esercitazione
della
“protezione civile” filippina, ma solo la mobilitazione dei “pinoy”
per il match che il “loro” Manny Pacquiao (l’orgoglio di una
nazione…come ha dichiarato il presidente Arroyo), avrebbe disputato
contro il terribile messicano Erick Morales (48 vittorie e 4 sconfitte).
Ma non solo nelle Filippine c’è stata la mobilitazione, almeno la metà
degli
spettatori della Thomas e Mack Arena di Las Vegas erano asiatici. Poteva
Manny “Pac Man” Pacquiao (41 vittorie,3 sconfitte ed un pari)
deludere il suo “popolo”? Assolutamente no! Ed ecco che , battendo in modo
netto e convincente ed in rivincita il messicano, Manny è entrato nella
“storia”. Dopo un inizio favorevole a Morales, che si avvantaggiava nel
punteggio, a partire dal 6° round, Pacquiao ha cambiato brutalmente il corso
del match, infliggendo una dura lezione ad un pugile che non era mai stato
battuto prima del limite. Nel 10° round, dopo averlo messo due volte al
tappeto, Pacquiao ha costretto l’arbitro a fermare definitivamente il match.
Il combattimento si è svolto al limite dei superpiuma.
Nel
match valido per il campionato del mondo della WBA, il messicano Martin Castillo (30 vittorie ed una sconfitta), è riuscito a conservare il suo
titolo, battendo ancora una volta ma con decisione controversa, il suo grande
rivale Alexander Munoz (28
vittorie e 2 sconfitte) ai punti in 12 rounds. Castillo è finito al tappeto nel
corso
del 1° round, ma si è rialzato ed il match è andato avanti con fasi alterne.
Il 9° round è stato il più bello del match, con i due
che testa a testa si scambiavano colpi su colpi. Castillo ha però
legittimato la sua vittoria con un finale nel quale ha tenuto maggiormente
l’iniziativa. Nei pesi piuma, perentoria ed impressionante vittoria per il
giovane e promettentissimo peso piuma portoricano Juan Manuel Lopez (9 vittorie
tutte prima del limite) che ha messo ko in 3 rounds Jose Luis Caro, dopo averlo
messo due volte al tappeto. Nei pesi medi, il messicano Jose Luis Zertuche (18
vittorie, 2 sconfitte e 2 pari), un osso duro, ha battuto aggiudicandosi tutte
le riprese Carlos Primera in 10 rounds. Nei superwelters, 5° successo per il
polacco Grzegor Proksa, che nel 2003 fu vice campione europeo juniores nei pesi
leggeri e che nei “quarti” superò in
modo scandaloso il nostro Diego De Luisa. Il 21enne polacco che combatte spesso
negli USA, ha battuto per kot al 3° round l’americano Gene Newton.
Nei pesi supergallo “tonfo” del promettente portoricano Carlos
Valcarcel, bronzo ai Panamericani, che è stato battuto ai punti in 6 rounds da
Salvador Garcia, perdendo l’imbattibilità dopo 7 vittorie. Per finire, avendo
“accompagnato” Manny Pacquiao
nella sua trasferta, è stata data anche al superpiuma filippino Jimrex Jaca (25
vittorie,una sconfitta ed un pari), un 22enne mancino dotato di solido pugno,
che ha battuto Geronimo Hernandez per kot al 1° round. Jaca che viene chiamato
“ l’Esecutore”, combatte con
un “ nome di battaglia “, perché
il suo vero nome è tutt’altro che “temibile” :
Jamuel Divin!
Ancora
una bella vittoria a Kinder in Louisiana per il peso piuma texano Ricardo
“Rocky”
Juarez (25 vittorie ed
una sconfitta)! Stavolta a
“finire” sotto i colpi dell’argento olimpico è stato Bachlin
Medrano, battuto per kot al 4° round. Medrano, che è allenato da Christy
Martin, aveva iniziato bene, ma dal 2° round, Juarez si scatenava e metteva due
volte al tappeto il rivale finchè
l’arbitro decideva di chiudere il match nel 4°. Sempre più convincente le
prestazioni di Juarez, dopo il passo falso contro Humberto Soto! Secondo
un’indiscrezione di Jay Leno, uno psichiatra ha citato in giudizio Mike Tyson,
per un rimborso di 40.000 dollari. Secondo noi, se c’è qualcuno che deve
essere rimborsato da uno psichiatra è …Mike Tyson! A
Tokyo, l’imbattuto peso piuma giapponese Hiroyuki Enoki (24 vittorie ed
un pari), ha battuto per il vacante titolo dell’Asia il tailandese
Denthaksin Soonkilanoyanai, per kot al 2° round. Forte picchiatore,
Enoki ha inviato al tappeto il rivale all’inizio del
2° round con un forte colpo al corpo. Poco dopo ha ripetuto l’azione e
l’arbitro ha fermato il match. Sulla
scia della “fortuna” trovata in Australia dal connazionale Konstantin
“Kosta” Tszyu, anche il supermedio russo 29enne Victor Oganov, si esibisce
con sempre maggior frequenza in quel di Sydney, dove conseguendo il 24°
successo su altrettanti matches, ha battuto per kot al 5° round Sunday King
Hammer, dopo averlo messo al tappeto già nel 3° round.
Guidato
all’angolo dal
“mitico” Acelino Freitas, l’imbattuto
peso piuma brasiliano Valdemir Pereira (23 vittorie), ha
conquistato il titolo mondiale IBF, battendo nettamente ai punti il tailandese
Phafrakorb Rakkyetgym (51 vittorie e 4 sconfitte). Inizio molto forte di Pereira
che mette in grave difficoltà il
coraggioso tailandese, che riesce a superare il brutto momento specialmente nel
2° round, nel quale Pereira tenta insistentemente, senza riuscirvi, di chiudere
il match. Nel 10 round Pereira viene
anche ammonito ufficialmente, ma questo non gli pregiudica il verdetto,
saldamente nelle sue mani. Nei pesi medi, due “duri” mestieranti, il
colombiano JC Candelo e l’americano Teddy Reid, hanno pareggiato in 10 rounds,
al termine di un match che ha visto fasi alterne, con leggera prevalenza di Reid
che ha probabilmente mancato il verdetto per un richiamo ricevuto nel 7° round.
A
Maywood in California, il peso leggero portoricano
Jose Miguel Cotto (27 vittorie), fratello del campione
mondiale
della WBO Miguel, ha battuto per ko al 7° round il veterano Ubaldo Hernandez.
Cotto metodicamente ha disintegrato la resistenza di Hernandez con degli
efficaci colpi al corpo. Nel 7° round, Cotto, raccoglie i frutti del suo
“lavoro” ed Hernandez finisce al tappeto. Si rialza, ma proprio mentre il
gong sta per suonare, viene di nuovo inviato al tappeto definitivamente. Nei
pesi mosca, l’imbattuto Giovanni Segura (12 vittorie ed un pari), ha
annichilito con un terribile gancio sinistro Juan Carlos Perez, mettendolo
definitivamente al tappeto sul finire del 1° round. Infine nei superpiuma,
nuovo successo per l’ex stella dei dilettanti Brandon Rios (9 vittorie), che
ha battuto per ko al 5° round Joel
Ortega. Match molto spettacolare con il poco considerato Ortega che ha messo due
volte al tappeto nel 1° round Rios, che rialzatosi poi si è rifatto con gli
interessi.
Mikkel
Kessler (37 vittorie di cui
28 prima del limite), danese, campione del mondo della WBa per i supermedi,
viene considerato dagli addetti ai
lavori come uno dei migliori pugili europei. A Brondby (Copenaghen) in una bella
riunione organizzata dalle neo “mammina” Bettina Palle (ha partorito proprio
il giorno della riunione…) il danese ha conservato la sua corona, battendo il
canadese Eric Lucas (38 vittorie,7 sconfitte e 3 pari) per arresto del
combattimento al 10 round. Azionando il suo jab secco e preciso, Kessler ha
ridotto Lucas ad una maschera di sangue e l’angolo del candese viste ormai
perse tutte le speranze di ribaltare in qualche modo il match, ha gettato la
“spugna” nel 10 round. Kessler al momento dello stop era in nettissimo
vantaggio su tutti e tre i cartellini. Nella stessa riunione, il supermedio
danese Rudy Markussen (32 vittorie ed una sconfitta), ha battuto con decisione
unanime ai punti in 8 rounds Alexander Zaitsev. Nei pesi leggeri, Martin
Kristjansen ha battuto ai punti in 6 rounds Adolph Avadja. Come dice Gennarino
:” tutti i migliori pugili danesi sono con i …Palle!”. Nei pesi supergallo
il 23enne canadese Sebastian Gauthier, arrivato al seguito di Lucas, ha battuto
per kot al 4° round Sergey Tasimov, ottenendo il 4° successo. Infine ha
esordito al professionismo, battendo ai punti in 4 rounds l’ungherese Csaba
Ladanyi, il 22enne peso piuma albanese Ervis Masha. Ad
Helsinki, ancora in azione
pugili scandinavi. Nei superleggeri, il 24enne Juha Tolppola (16 vittorie e 2
sconfitte), ha battuto l’argentino Ariel Francisco Burgos ai punti in 10
rounds. Nei pesi medi, l’imbattuto 29enne Amin Asakainen (16 vittorie), ha
battuto l’argentino Walter Fabian
Saporiti
per kot al 6° round, dopo averlo messo al tappeto per ben due volte nel 5°
round. Nei pesi supergallo, il 28enne Radar Walstad (11 vittorie, una sconfitta
ed un pari), figlio di Robert (manager ed ex arbitro ed anche ex membro EABA),
ha battuto Ravil Mukhamadiarov per kot al 5° round. Infine nei mediomassimi, il
29enne Kim Jenssen (6 vittorie) ha battuto per kot al 1° round Eude Costa Lopes. Passiamo
in Argentina, dove a
Buenos Aires, esordendo da mediomassimo, Natalio
Mariano Carrera (25anni, 28 vittorie e 4 sconfitte, alto
1.83), ha battuto con decisione controversa ai punti in 10 rounds il
connazionale Gustavo Kapusi. Mentre a
Bahia Blanca, è tornato sul ring ed alla vittoria il 30enne peso massimo Mauro
Ordiales (16 vittorie ed una sconfitta), che ha battuto per ko al 4° round Luis
Oscar Ricail. Nei pesi superleggeri,
Cesar Rene Cuenca (24 vittorie), chiamato “el distinto” per l’eleganza del
suo pugilato,
has
battuto ai punti in 8 rounds Christian Sebastian Paz. Infine nei supergallo il
22enne Diego Oscar Silva (10 vittorie ed un pari), ha messo ko in un sol round
Diego Miguel Ramirez. Ad
Henin Beuaumont in Francia, Alain
Bonnel (11 vittorie e 9 sconfitte), ha conquistato il titolo dei pesi mosca
dell’Unione Europea , battendo ai punti in 10 rounds lo spagnolo di origine
nordafricana Lahcene Zemmouri (12 vittorie,8 sconfitte ed un pari). Ritorno alla
vittoria per il peso piuma Karim Ketoun, recentemente battuto da Domenico
Urbano, che ha regolato ai punti in 6 rounds Alain Rakow.
A
Stabenfurt in Germania, la
russa Natascha Ragosina (che in realtà
è nata in Kazhakistan…), 29anni, peso supermedio, ha ottenuto la 10°
vittoria, battendo ai punti in 10 rounds,la 36enne Dakota Stone titolo WBF in
palio. Nei pesi welter, ancora un confortante successo ai punti
in 8 rounds, con l’esperto Victor Baranov, per il tedesco Marco
Cattikas (28 anni e 10 vittorie), peso welter. Nei superwelters, vittoria per
l’ex stella dei dilettanti Norman Schuster (26 anni, 7 vittorie ed una
sconfitta), che ha battuto Daniel Koefer ai punti in 6
rounds
con decisione controversa. Dopo la sconfitta subita con Marco Schulze, sembra
che la carriera professionistica di
Schuster sia avviata alla conclusione.
Nel primo dei 3 matches che si è impegnato a disputare per Sauerland, il
peso massimo olandese Richel Hersisia (31 anni, 27 vittorie ed una sconfitta),
ha battuto ai punti in 6 rounds il brasiliano Rogerio Lobo. Nel 5° round
Hersisia è stato anche richiamato ufficialmente per colpi bassi! E’ tornato
alla vittoria invece la “bestia nera” di Clemente Russo, il bielorusso
Mahamed Aryphaiyiev , che per agevolare gli speakers si fa chiamare
semplicemente “Alì” .
Alì ha battuto Roman Dobolins ai punti in 6 rounds, ottenendo il 4°
successo contro una sola sconfitta. Alì ha 28 anni ed è alto 1.86. A
Torrevieja, località
spagnola dove i pugili scandinavi ed inglesi sono soliti “svernare”,
il peso massimo norvegese Leif
Larsen ( 9 vittorie,
alto
1.96), ha battuto per ko al 1° round, il mediocre Karoly Kovacs.
Larsen che è un giocatore della lega basket americana NFL, è allenato
dal connazionale ex campione europeo dei mediomassimi Harald Skog. A
proposito di pesi massimi, a
Marabella nello splendido arcipelago di Trinidad
and Tobago, il peso massimo Kertson Manswell (29 anni, 8 vittorie, alto 1.94),
ha battuto per kot al 1° round Solimen Zimmerman.
Manswell è stato un buon dilettante di livello internazionale.
Arrestato
e poi immediatamente scarcerato l’ex azzurro Leonard Bundu In liberta' anche gli altri 3 fiorentini coinvolti
L'ex azzurro di pugilato Leonard Bundu, 32 anni, arrestato sabato
scorso a Firenze con per rissa, e' tornato in liberta'. Secondo il magistrato
non sussisteva flagranza di reato. Tornati in liberta' anche gli altri 3
fiorentini arrestati sempre con l'accusa di aver preso parte alla rissa
scatenatasi dopo che 2 nordafricani avrebbero rivolto apprezzamenti a delle loro
amiche. L’AZZURRA
EMANUELA PANTANI PASSA PRO
Qui
sotto il comunicato stampa, presidente della Fight Gym Grosseto. Emanuela
Pantani, pugile azzurra, Campionessa d’Italia
2003/2004/2005,
vincitrice del Torneo Internazionale di Cascia nel
2005, gia’ militante nella societa’
pugilistica Fight Gym Grosseto, allenata dal maestro Raffaele d’Amico, e’ stato assegnato il
prestigioso premio Pegaso dalla Regione
Toscana per l’attività sportiva
svolta e i risultati conseguiti in campo internazionale nell’anno 2005. Emanuela di recente è passata professionista
nelle file
della promoter Rosanna Conti Cavini e ritirera’ il premio nel corso della cerimonia programmata a Firenze il giorno 16 Gennaio
alle ore 18.00 nell’Auditorium del Museo
del Calcio in Viale Aldo Palazzeschi. L'importante premio sara’ consegnato dal
presidente della
Regione Toscana Claudio
Martini ed arriva a coronamento di
una
carriera dilettantistica conclusasi in modo splendido e vale come un augurio affinche’ identici risultati
provengano dalla carriera professionistica che l’atleta si accinge ad
intraprendere. IL
RITORNO DI CHANTAL Alcuni
visitatori del sito mi hanno informato che dopo
anni di
inattività Chantal Menard è tornata sul
ring. E'
successo lunedì 19 Dicembre a Belfast (Irlanda)
in occasione di
Kickmas Box III. L'incontro è pure stato
trasmesso
da Eurosport. Chantal ha vinto ai punti controBarbara
Delaney e l'immagine qui accanto si riferisce proprio a questo match
che il sito Yamabushi
ha così commentato: <<In
uno degli incontri più ardentemente attesi della manifestazione Kickmas
Box III
all'Ulster Hall, la dublinese Barbara Delaney e la
"modella" franco-italiana Chantal Menard
non hanno deluse le aspettative. Ciò nonostante il pubblico
di Belfast ha mostrato disapprovazione per
il verdetto finale che ha visto trionfare la Menard per un singolo mezzo punto
sui cartellini. La
Menard, ex campionessa mondiale, che si è presentata con un palmares di 33
incontri, è stata costantemente sotto pressione dagli attacchi dell'avversaria,
ma la sua classe è affiorata quando ha atterrato la Delaney con un high kick alla testa.
L'accompagnatore di Chantal, al termine del match,
ha detto che non ci sarà un rematch. Un portavoce ha
dichiarato: "Chantal non ha bisogno di combattere nuovamente contro Brabara
Delaney. Sta pianificando di continuare e ritornare ad alti livelli Piccirillo:
“ nel 2006 smetto”. Il
pugile barese ha un sogno nel cassetto fare il commentatore dei match in tv. A
marzo la sfida per la corona europea, lontano dalla Puglia che
ha
negato i permessi BARI - «Questo è il mio ultimo anno di pugilato. Quando
smetto cosa farò? Non ho nessuna intenzione di aprire una scuola pugilistica.
Vorrei fare il commentatore dei match in tv». Il pugile barese Michele
Piccirillo, tra un mese (il 24 febbraio) sfiderà il ceco Lukas Konekny per la
corona europea dei superwelter (lasciata vacante dall’ucraino Sergej
Dzindziruk), ma a 36 anni inizia ad immaginare il suo futuro oltre la boxe. «Ho
già collaborato con Mediaset e Rai per il commento di due incontri - prosegue
il ’gentleman del ring’ - ma sono consapevole che il nostro sport non ha
grande spazio televisivo. tuttavia resta il mio sogno». «Nel 2006 smetto di
combattere - aggiunge - ma prima voglio ritornare a casa con un titolo». La
riunione pugilistica si svolgerà a Bergamo: ancora una volta la Puglia non ha
offerto a Piccirillo la possibilità di combattere nella sua terra, per la
sordità delle amministrazioni locali, più volte sollecitate anche dal manager
del barese, Salvatore Cherchi. «Mi
sto allenando al massimo - conclude Piccirillo - mi attendono ancora due
settimane di preparazione sul fondo, per acquisire una buona tenuta. Poi ad
inizio febbraio arriveranno a Bari due pugili sparring-partner, con i quali
perfezionerò il lavoro sui guanti. Mi attende un pugile che ha ben nove anni
meno di me, ha collezionato finora 29 vittorie su 30 incontri. Non è un
mancino, e questo potrebbe agevolarmi La programmazione degli
impegni pugilistici della BERGAMO BOXE parte a tavoletta già nei primi giorni del nuovo anno: Bergamo
torna protagonista a livello Europeo da marzo a luglio! Il
primo appuntamento è fissato per il 10 marzo, data in cui Michele PICCIRILLO
affronterà il ceco naturalizzato tedesco Lukas KONECNY per Cent’anni
di attività: la Cristoforo Colombo spegne le candeline La
Cristoforo Colombo nota e gloriosa società romana di pugilato in via Tacito
39A, compie cent'anni di vita, essendo stata fondata il 14 marzo 1906 dal
cavaliere Mario Saraceni. La Colombo nel passato ha anche avuto le visite di «vecchie
glorie» come i prestigiosi Robinson, Moore, Hagler e Galindez. Per questo
l'attuale presidente Alvaro Mencacci ha programmato interessanti iniziative
culturali e sportive. Si comincia con una mostra fotografica a cura di Duilio
Ruggeri, ex pugile della Colombo, intitolata «Passi nella città» e aperta al
pubblico sabato 21 gennaio dalle ore 18 e domenica 22 gennaio dalle ore 10 alle
13. Dopo alcune foto storiche riguardanti la boxe, si entrerà nel vivo con una
galleria di circa 150 immagini che ci accompagnano per Roma dove oltre i
monumenti storici incontriamo colore e curiosità. Duilio Ruggeri, romano di 49
anni, oggi è considerato uno dei fotografi più interessanti come lo attestano
i vari riconoscimenti ottenuti, non ultimo quello ottenuto nel 2005 con il primo
posto al Concorso internazionale artistico letterario Antonio de Curtis (Totò)
in collaborazione con Radio vaticana. Sulla mostra «Passi nella città» dice
l'architetto Ferdinando Di Carlo «la fotografia di Duilio Ruggeri trova la sua
ispirazione costante nella luce, sia attraverso l'uso del colore, sia attraverso
l'uso di un bianco e nero quasi cremoso, attutito da una interpretazione tenue,
delicata, addirittura romantica. Egli con il suo obbiettivo ha scelto di
raccontare la sua città, Roma: una metropoli fatta di vicoli, una città
moderna, ma legata inscindibilmente alla sua storia millenaria e alle sue
tradizioni È
questa la prima delle iniziative che la Cristoforo Colombo proporrà e a cui farà
seguito nel prossimo mese una mostra di pittura e a marzo la presentazione del
libro che racconterà la storia accompagnata da foto storiche di una delle più
importanti società sportive d'Italia. Il presidente Mencacci, è orgoglioso
della sua società che annovera una settantina di ragazzi con due stimati
maestri, Luciano Grillone ed Enrico Miccini, ma è molto critico con i tanti
ostacoli che si trova avanti per utilizzare impianti per riunioni e far fare
esperienze ai suoi giovani. «Ci hanno tolto anche il Palazzetto dello Sport -
dice - dove entrarvi è difficile e se ci riesci devi pagare tantissimo e lo
puoi fare solo con l'aiuto di sponsor, sempre difficili da trovare.
Jake
LaMotta diceva :” Mia moglie Vicky si lamentava sempre perché non aveva nulla
da mettersi addosso. Non ci ho creduto finchè non l’ho vista nuda su
…Playboy”. “Per
me combattere con Floyd Patterson, fu davvero una grande opportunità, ma la
boxe doveva essere maledettamente a terra per permettere questo”.
Pete Rademacher medaglia
d’oro olimpica nel 1956 e sfidante al titolo mondiale dei pesi massimi
all’esordio profesionistico. “I
campioni non devono fumare, non devono bere e non devono andare a donne!
Scusate, ma allora che vincono a fare?”. Il
principe Antonio De Curtis in arte Totò. “Siamo
tutti nelle mani di Dio…speriamo che non si metta ad applaudire!”. Mi
raccomando se vi buttate in politica ricordatevi che a qualunque domanda vi
facciano, dovete rispondere :” Nella misura in cui gli opposti schieramenti lo
permetteranno!”. Baciamolemaniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Con queste due ultime news vi salutiamo, con il nostro
solito,necessario, immancabile irrinunciabile… saluto.
Al
$ ragioniere che non e’ dottore $ ed
a tutti voi un saluto da… quelli
delle news
|