Al Madison Square Garden di New
York, di fronte a
14.260 spettatori, il detentore del titolo dei pesi massimi IBF, l’ukraino
Wladimir Klitschko (30 anni, 47 vittorie di cui 42 prima del limite e 3
sconfitte), ha conservato la sua corona dall’assalto 8si fa per dire…)
dell’americano Calvin Brock (31 anni, 29 vittorie di cui 22 prima del
limite ed una
sconfitta),
mettendolo ko nel corso del 7° round! Più attrezzato fisicamente e tecnicamente
superiore, Klitschko ha saputo tenere a distanza l’avversario in virtù del suo
maggior allungo. Nel 7° round, Brock si fa cogliere da tre precisi e pesanti
diretti destri e crolla al tappeto in modo plateale, battendo la faccia a
terra. Brock si rialza, ma lascia chiaramente intuire di non aver assorbito i
colpi e l’arbitro (Wayne Kelly) decide saggiamente di chiudere l’ormai impari
confronto. Ormai sembra chiaro che tutte le strade per il titolo supremo dei
pesi massimi passano da Wladimir Klitschko che sta maturando e potrebbe al più
presto prendere il posto su quel trono che fu già del fratello Vitaly! Brock fu
un avversario olimpico di Paolone Vidoz (il friulano lo fece anche contare e
piegare il ginocchio durante il match…). Nei supermedi al femminile, Laila Alì
(28 anni e 23 vittorie), la figlia del “Più Grande” ha conservato la corona WBC,
battendo per kot al 4° round la connazionale Shelley Burton (30 anni, 8 vittorie
, un pari e 3 sconfitte). Con questa vittoria, ottenuta sotto gli occhi del
padre, la figlia di Alì ha conquistato anche la “cintura” dell’IBA, ma ancora
non si riesce a capire se è veramente la figlia di cotanto padre! La risposta la
dovrebbero fornire le sue avversarie , ma se continuano ad essere come la Burton…è
una risposta che non avremo mai. Negli altri matches da segnalare la vittoria
di Manuel Medina (67 vittorie e 15 sconfitte) nei pesi piuma e valevole come
eliminatoria IBF su Kevin Kelley (59 vittorie, 8 sconfitte , 2 pari). Vittoria
ai punti in 12 rounds, ottenuta con verdetto a maggioranza (115 a 113 x 2 , il
terzo ha visto 114 a 114…).Sono in molti a porre dubbi su questo verdetto.
Sicuramente Medina ha portato più colpi, ma erano privi di efficacia, al
contrario dei colpi del 39enne Kelley che erano precisi e pesanti! I una
circostanza, Kelley aveva anche mandato al tappeto il rivale,ma l’arbitro tra le
proteste del pubblico l’aveva ritenuta una “scivolata”. Le proteste si sono
trasformate in applausi quando nel frattempo nel “Garden” è entrato il “Più
Grande” , Mohammed Alì! Vittoria ai punti anche per il peso massimo di New York
, Derric Rossy (14 vittorie di sui 8 prima del limite), un bianco ex giocatore
di football americano che ha largamente superato ai punti in 10 rounds Shannon
Miller (14 vittorie e 3 sconfitte), ma ha finito il match ferito e mostrando una
preoccupante “lentezza”, soprattutto nella seconda parte della gara. In un match
“d’altri tempi”, il superleggero Francisco Figueroa (14 vittorie e due
sconfitte) , si è imposto ai punti in 10 rounds all’imbattuto Joey Rios (14
vittorie). I due , entrambi nativi del Bronx, hanno dato vita ad uno splendido
derby che vedeva in palio il titolo dello stato di New York. Bella esibizione
nei pesi medi per l’irlandese di Limerick, Andy Lee ( 6 vittorie), stabilitosi
negli USA alla corte del Kronk Team (che però adesso ha chiuso i battenti…) di
Emanuele Steward. Lee ha battuto il muscolare Dennis Sharpe, vincendo tutti i
sei round. Nell’ultimo ha anche cercato il ko che però non è arrivato!
Ma era davvero il più grande Ali?
Molti sostengano che sia stato invece Joe Louis il più grande. Voi che ne dite?
Ed Alì che ne pensa? Ai funerali di Louis, un Alì commosso prese la parola e
disse :” Finchè era vivo non volevo dirlo, ma …era lui il più grande!
A Ciudad Real in Spagna,
il bielorusso Yuri Romanov
(24 anni, 18 vittorie e 2 sconfitte), si è impossessato della corona europea dei
pesi leggeri , mettendo ko al 3° round
lo
spagnolo Juan Carlos Diaz Melero (30 anni, 31 vittorie) imbattuto fino a quel
momento. I primi due rounds sono stati ad appannaggio dello spagnolo che è
riuscito anche a mettere al tappeto il rivale all’inizio del 3° round con i suoi
tifosi che gli gridavano entusiasti di “chiudere” il match. Il bielorusso però
si è ripreso molto bene e poco dopo a sua volta ha fatto “esplodere” un diretto
destro sul volto dello spagnolo che è finito ko, rimanendo per terra ben oltre
il conteggio! Gongolante il piccolo manager belga Philippe Fondu che cura gli
interessi di Romanov. Nei supergallo Karim Quibir ha battuto il cileno Julio
Vargas ai punti in 6 rounds. Nei pesi piuma Oscar Sanchez ha battuto Jose
Guevara per kot al 5° round. Il bulgaro Peter Petrov ha invece battuto ai punti
in 4 rounds il nigeriano Sunday Aderoju.
L’imbattuto irlandese, Bernard
Dunne (26 anni, 22
vittorie di cui 13 prima del limite) ha vissuto una “febbre del sabato sera “
davanti a 7000
spettatori
nella sua Dublino! Dunne “vittima” da dilettante di “giudizi arbitrali” poco
consoni ai valori in campo (non riuscì a qualificarsi per le Olimpiadi di
Sydney, malgrado ne avesse tutti diritti…ha vinto 119 matches da dilettante e
sul suolo irlandese non ha mai perso!) è diventato campione europeo dei pesi
supergallo dominando Esham Pickering (29 vittorie e 5 sconfitte) ai punti in 12
rounds. Il successo di Dunne è stato netto ed unanime (il tedesco Stroer ha
visto solo due punti, mentre gli altri due ne avevano 6 …) ed il pugile è
apparso in splendida forma. Ha arbitrato l’italiano Barrovecchio che ha iniziato
il match con una linda camicia che poi ha cambiato colore per “effetto” della
ferita al naso rimediata da Pickering. Barrovecchio ha anche subito una piccola
contestazione da parte di Dunne che nel terzo round su un avvertimento
dell’arbitro gli ha detto un “Oh, let’s get on with it, referee!” (Più o meno
significa …arbitro, lasciami “lavorare” !). Il match ha vissuto fasi combattute
e cruente con il pubblico che sottolineava ogni colpo di Dunne, sollecitato in
qualche occasione dallo stesso pugile! Nel 10° round, ancora un intervento di
Barrovecchio (“the third man came into the picture…”) che ammonisce entrambi i
pugili .Dunne, però è ormai un piccolo carro armato e non si ferma più!
“Natale è arrivato prima per me!” ha urlato felice Dunne dopo la proclamazione
del verdetto. Particolare curioso, all’angolo dell’inglese Pickering c’era un
vero irlandese di Dublino, il famoso “coach” Brendan Ingle. Nei mediomassimi,
Jason McKay ha vinto il titolo irlandese battendo nettamente ai punti in 10
rounds Michael Monaghan. Nei pesi piuma, il londinese Andrew Wallace, ottiene il
suo quarto successo a Dublino, battendo ai punti in 8 rounds Nikita Lukin .
Wallace ha esordito in Florida l’anno scorso. Il gigante di di Frank Maloney,
Scott Belshaw (alto 1.99), ha impiegato solo 60 secondi per sbarazzarsi dell’ukraino
Anatoly Kusenko. Nei pesi welters, chiara vittoria per Stephen Haughian che
vince tutti i sei rounds del match che lo vedeva opposto al nigeriano Silence
Saheed. Nei pesi medi, Rocky Muscas un greco residente nel Surrey , perde netto
ai punti in 4 rounds con Billy Walsh che vive e risiede negli USA a Rhode Island,
ma è nativo di Cork. Walsh è un pugile molto aggressivo e lo ricordiamo
vincitore di un torneo in Austria, alcuni anni fa , con la maglia dell’Irlanda.
Ringraziamo il giornalista irlandese Thomas Myler (Boxing News) per le
notizie.
A 44 anni,
il quattro volte campione dei pesi massimi Evander Holyfield (40 vittoire,
8 sconfitte e 2 pari) ha ancora la forza di impartire lezioni a qualche
impertinente di
turno.
Stavolta è toccato al portoricano Fres Oquendo (33 anni, 26 vittorie e 4
sconfitte). scoprire che il vecchio leone non ha ancora buttato via gli artigli!
Già dal primo round Holyfield ha fatto fremere i circa 10.000 spettatori
inviando l’avversario al tappeto con un destro alla tempia. Oquendo però si
riprendeva ed era lui a sua volta amettere in difficoltà Holyfield alla fine
del round. Holyfield sembra più attivo, ma colpisce poco ed il portoricano detta
il ritmo e si avvantaggia nel punteggio. Nel sesto round, Holyfield si scuote e
comincia a colpire con più frequenza (qualcuno anche al limite della cintura…).
Nel 7° round ancora in difficoltà Oquendo per un altro colpo alla tempia. Gli
ultimi round scorrono senza
altre
emozioni. Solo nell’ultimo round entrambi cercano la soluzione prima del limite
che però non arriva. Alla fine verdetto unanime per Holyfield, anche se Oquendo
non ne è convinto. “Quando ho sentito decisione unanime, ho pensato che era per
me non certo per lui!”, ha detto deluso il portoricano. Di altro parere
Holyfield :”Per fare un match bisogna essere in due . Io avevo voglia di
combattere ed ho anche provato a farlo prima del limite. Lui invece non ci ha
nemmeno provato! Il verdetto è giusto!”. Quando si incontra una “leggenda
vivente” come Holyfield, bisogna togliere ogni dubbio ad un giudice, perché nel
dubbio il giudice rispetta la “leggenda”, questo Oquendo evidentemente … non lo
sapeva! Il match si è svolto al “Alamodome” di San Antonio in Texas ed ha visto
altri matches in programma, tra cui il match dei pesi welters tra Golden Johnson
(32 anni, 25 vittorie , 7 sconfitte e 3 pari), ha battuto Oscar Diaz (24 anni,
25 vittorie 2 sconfitte) per kot al 11° round. Efficace sin dall’inizio Johnson
ha anche ferito Diaz all’arcata sopraccigliare nel 2° round. E’ stato un match
rude e combattuto. Diaz ha attaccato, ma il grave handicap della ferita l’ha
condizionato non poco. Alla fine del decimo round, l’occhio destro di Diaz era
completamente chiuso e lo stesso lamentava anche un dolore alla mano. All’inizio
dell’undicesimo round, si “piega” dopo 58 secondi sotto l’attacco di Johnson e
l’arbitro decide di fermare il match. Nei supermosca, l’ex sfidante mondiale,
Jose Navarro (25 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto con decisione controversa
ai punti in 10 rounds Gabriel Elizondo (25 vittorie e 2 sconfitte). Si è
trattato di un match molto “tattico”.Nei pesi massimi, Adam Richards (15
vittorie di cui 11 prima del limite ed una sconfitta), ha battuto Vernon Woodard
per kot al 1° round.
Il campione dei supermosca della
WBC per l’Asia, il
tailandese Devid Lookmahanak (14 vittorie di cui 8 prima del limite), ha
conservato a Bangkk il suo titolo, battendo
all’unanimità
ai punti in 12 rounds il filippino Marvin Tampus (23 anni, 13 vittorie, 5
sconfitte e 2 pari). Match molto combattuto nel quale però il tailandese si è
mostrato migliore nella scelta di tempo e nell’aggressività. Nei pesi gallo il
due volte campione del mondo Veraphol Sahaprom (37 anni, 54 vittoriedi cui 39
prima del limite, 3 sconfitte e due pari), ha battuto per arresto del match da
parte dell’arbitro alla 4^ ripresa, il tanzaniano Maiko Zakaria Yombayomba . Per
finire da segnalare la vittorie del numero uno per la WBC dei supergallo,
Napapol Kiattisakchokchai ( ma questo non poteva chiamarsi Ugo, Pio, Ivo …) che
ha battuto in 5 rounds il filippino Dondon …Lapuz. Kiatisakchokchai ha 28 anni
ed un record di 39 vittorie di cui ben 34 prima del limite e due sconfitte. Il
cognome Lapuz è piuttosto popolare nelle Filippine ed uno dei più famosi
“intrattenitori” dell’arcipelago si chiama proprio Lapuz! Il suo nome è Terry
Bill …quindi anche se un locale vi attira con un “Venite al Terry Bill Lapuz
show “ …non è detto che i suoni e gli odori … siano poi “sgradevoli”.
L’imbattuto canadese Steve Molitor
(26 anni, 23 vittorie di cui 9 prima del limite), si è impossessato del
titolo
vacante dei supergallo IBF mettendo ko in 5 rounds l’inglese Michael Hunter ed
i suoi “sogni mondiali” . Il match si è svolto nella Borugh Hall di Hartlepool
in Inghilterra ed ha visto il dominio del determinato canadese. Sul finire del
4° round, solo il gong ha salvato Hunter finito al tappeto. Nel round successivo
però è stato ancora il sinistro del canadese a fare “sfracelli” nella guardia
dell’inglese che finisce nuovamente al tappeto. Hunter cerca coraggiosamente di
rialzarsi ma non si regge sulle gambe e l’arbitro lo dichiara out! Un Molitor
dicevamo molto determinato malgrado tutti i guai che gli sono capitati fuori
dal ring. Il suo avversario sudafricano un mese fa non superò i test medici alla
vigilia del match, facendogli saltare borsa, preparazione e match. Suo fratello
Jeremy (medaglia d’oro ai giochi del Commonwealth del 1998 ) è finito in carcere
con l’accusa di aver ucciso la sua ex fidanzata.”Ho aspettato questo momento per
17 anni!”, ha dichiarato felice il canadese che aveva anche affrontato senza
mostrare segni di condizionamenti il rumoroso ed ostile tifo della Borough Hall.
Molitar si avvaleva all’ “angolo” di un ex pugile di livello mondiale, il
medagliato olimpico Chris Johnson. “ E’ davvero un gran bel pugile di livello
mondiale!”, ha detto sportivamente Hunter. Nei pesi welters, lo scozzese Kevin
Anderson (23 anni, 18 vittorie di cui 11 prima del limite), ha battuto
nettamente ai punti in 8 rounds il coriaceo francese Anthony Guillet (23 anni,
22 vittorie e 7 sconfitte). Nel 4° round Anderson ha fatto anche traballare il
francese che ha subito un conteggio. Il match si è un po’ addormentato nel 6°
round ed il “secondo” di Anderson lo ha fatto subito rilevare al suo assistito
:” Hai deciso di schiacciare un pisolino?”. Anderson allora si è subito
“svegliato”, impegnandosi un po’ di più negli ultimi due rounds. Sbrigativo il
superwelters Michael Jones (32 anni, alto 1.83, 24 vittorie e due sconfitte) che
con un ko al 1° round si è liberato dell’ungherese Szabolcs Rimovszky con un
sinistro-destro di rara efficacia. Nei mediomassimi, lo slovacco residente a
Blackpool, Richard Turba , ha imposto il pari in 6 rounds all’imbattuto Stevie
Mc Guire ( 25 anni, 8 vittorie, alto 1.88), sicuramente miglior pugile ma
piuttosto sensibile ai colpi. Nei pesi medi il polacco residente a Budapest ,
Lukasz Wawrzyczek (3 vittorie) , ha battuto ai punti in 4 rounds Thomas Moran.
Il peso massimo
turco Sinan Samil Sam (32 anni, 27 vittorie e 3 sconfitte) , di “stazza”
( in realtà dovremmo dire di stanza, ma vista la corporatura ci sembra più
indicato…”stazza”)
in Germania, ha battuto con decisione unanime ai punti in 12 rounds
l’australiano 40enne Bob
Mirovic (28 vittorie,
17 sconfitte e 2 pari). Il match si è svolto ad Amburgo in Germania …davanti a
3000 turchi (questi il problema di “entrare” in Europa manco se lo sono posti…)
ed ha visto un inizio piuttosto aggressivo di Mirovic che nel 2° round ha fatto
piegare le ginocchia al “Toro del Bosforo” ed ha fatto entusiasmare il suo
“angolo” che ha gridato un troppo ottimistico “Dai che è andato!”. Samil Sam
invece ha
assorbito
con mestiere il colpo e dal 4° round ha messo sotto pressione l’avversario. In
ogni caso la nuova regola della WBC che vuole si renda noto il parziale dei
giudici dopo le prime quattro riprese, dava in vantaggio su due cartellini (il
terzo indicava pari…) il pugile turco! Nell’undicesimo round Samil Sam ha fatto
anche sbarellare Mirovic, ma non è stato capace di “chiudere” il match
(l’arbitro italiano Guido Cavalleri era lì vicino pronto ad intervenire…).
L’avversario è riuscito così a finire in piedi il match. Era in palio il titolo
WBC intercontinentale ed il turco “vede” nuovamente all’orizzonte Maskaev (che
lo battè duramente provocando tra l’altro il “divorzio” tra il manager di Sam ,
Ahmet Oener e l’organizzatore Sauerland…)! Nei pesi welters, il turco-tedesco
Alpaslan Aguzum (33 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto con decisione
controversa il sudafricano Joseph Makaringe (30 vittorie di cui 25 prima del
limite e 3 sconfitte). E’ stato un match molto combattuto e difficile da
giudicare per la differente impostazione dei due pugili. Makaringe ha colpito
molto ma anche in modo molto scomposto, rimediando anche un richiamo per colpi
bassi
nell’11°
round. Nei pesi massimi, lo slavo Goran Gocic (14 vittorie, 2 sconfitte e due
pari) ha battuto per ko all’8° round un altro turco-tedesco Adnan Serin (16
vittorie e 5 sconfitte).Match tra due pugili che avevano a lungo militato nella
Universum. Adesso Gocic come Samil Sam combatte per l “Arena” di Oener che ha
siglato anche un accordo di collaborazione con il manager italiano Salvatore
Cherchi. Si è esibito anche il peso medio
Mahir Oral
(che affronterà
prossimamente Domenico Spada per il titolo UE e WBC Internazionale.…)
, che ha battuto, per la “disperazione” di un nostro collaboratore,
l’americano…Genaro Andujar con un formidabile colpo al corpo nel 4° round. Ci
sono stati anche due esordi al professionismo. Nei pesi massimi il tedesco di
Halle, Steffen Kretschmann (alto 1.93) è stato sbrigativo nel mettere ko al 1°
round Michal Roman, sostituto all’ultimo momento dell’americano Derrick Martin.
Kretschmann è stato bronzo mondiale. L’altro esordio ci fa un po’ indignare!
Quando un atleta si rende colpevole di azioni particolarmente esecrabili e
vergognose come l’aggressione ad un arbitro (che non può difendersi ed anche se
volesse non sempre è in grado di farlo…), il provvedimento dovrebbe essere
esteso a tutto lo sport senza distinzioni tra dilettanti e professionisti! Il
turco Aydin Selchuk che si rese protagonista della “vergognosa” esibizione agli
europei di Plovdiv ai danni dell’arbitro italiano Cechet, ricevendo 5 anni di
squalifica per il suo gesto : ha aggirato l’ostacolo ed ha esordito al
professionismo battendo lo slovacco Marian Gabris per ko 1° round. Non
vogliamo criminalizzare nessuno e sicuramente Selchuk ha commesso una
sciocchezza dettata da un momento di rabbia, ma che se la cavi così a buon
mercato è una cosa che deprime profondamente. Ci piacerebbe sapere se quel
signore che continua a fare il segretario dell’AIBA e che presiede la
federazione turca si sia mai posto un problema “morale” ,quando ha dato il suo
nulla osta al passaggio al professionismo!
Anticipiamo le news veloci veloci
…
Al
Dover Downs Hotel di Dover
nel Delaware, il peso welter Mike “No Joke” (Non Scherzo) Stewart (40
vittorie, 5 sconfitte e due pari), ha battuto nettamente ai punti in 8 rounds
Roberto Valenzuela. Nei mediomassimi, il fratello di Stewart, Richard (11
vittorie, due sconfitte ed un pari), ha brutalmente battuto ai punti in 8
rounds Ronald Boddie. Decisivi i massicci attacchi alla figura di Stewart per
l’aggiudicazione del verdetto.
Nell’Emerald Queen Casino di Tacoma,
David Torres (17 vittorie) ha battuto in 3 rounds, il sostituto dell’ultima ora
Tyrone Wiggins. Torres era piu basso e meno “corposo” di Wiggins, ma è stato
abile ad
infilarsi
nella guardia di Wiggins per “massaggiarlo” al corpo. Dopo questo duro lavoro,
Torres ha tirato un forte destro che ha messo al tappeto Wiggins che si è
rialzato,ma non rispondeva ai comando dell’arbitro che ha sospeso il match.
Al Pavillion di San Jose in
California, l’ex
campione della WBO dei mediomassimi, il messicano Julio Gonzales ( 41
vittorie e 3 sconfitte), ha messo ben 4 volte al tappeto con colpi al corpo (il
dottor…) Vitali Kopitko (24 vittorie e 9 sconfitte). Il messicano ha atterrato
Kopitko due volte nel secondo round e due volte nel terzo. Sempre nel terzo
round, un nuovo devastante colpo al corpo ha costretto l’arbitro ad intervenire
per “salvare” l’ukraino. Nei pesi medi, l’americano Andre Ward (10 vittorie),
oro olimpico ad Atene nei mediomassimi, ha battuto nettamente ai punti in 6
rounds Derrick Findley. Malgrado Ward si sia mostrato chiaramente migliore,
Findley è stato molto competitivo. Nei superwelters, Antonio Johnson (6
vittorie) ha battuto per kot al 3° round Sean Holley.
Nella provincia tailandese di
Nakorncacchasima , il
campione dei pesi mosca della WBC Pongsaklek
Wonjongkam,
ha battuto il sudafricano Monelisi Mikhiza Myekeni ai punti in 12 rounds.
Vittoria netta per il tailandese che già nel 1° round ha fatto contare
l’avversario e lo ha controllato per tutto il match!
A Pompano Beach,
il peso welter tunisino residente negli USA, Said Ouali (20 vittorie e
due sconfitte), ha
battuto
Mario Ramos per kot al 9° round . Era in palio il titolo USBO. Nei pesi medi, il
nigeriano Albert Eremosele (18 vittorie ed una sconfitta) ha battuto il duro e
competitivo turco residente Nurham Suleymanoglu (16 vittorie e 6 sconfitte). Nei
pesi piuma, il favoritissimo ed emergente John Jackson (7 vittorie) , due volte
campione nazionale dei Golden Gloves, è stato battuto al termine di otto
combattute e veloci riprese, dal più esperto Armando Cordova (22 vittorie, 28
sconfitte e 2 pari).
Nel Quiet Cannon di Montebello
in California, l’ex sfidante al titolo mondiale dei mediomassimi, Rico Hoye
(20 vittorie di cui 14 prima del limite ed una sconfitta), ha battuto per kot
al 10° round Sam Hill. Hoye ha fatto subire un conteggio a Hill nel 6° round con
un gancio sinistro al corpo. Altro conteggio con un destro largo nel 10° round
prima che l’arbitro fermasse l’incontro.
Ad
Orianenburg, il
superwelter tedesco Marco Schulze (21 vittorie, 3 sconfitte ed un pari),
ha vinto il titolo intercontinentale IBF per la terza volta., demolendo il
tanzaniano Ramadhan Miyeyusho (20 vittorie, 9 sconfitte ed un pari) in 3 rounds.
Schulze ha fatto “contare” l’avversario nel 2° round e l’ ha messo al tappeto
nel 3°! Nei massimi leggeri, il turco residente Serdar Sahin (9 vittorie), ha
impiegato meno di due minuti per battere Dennis Rosendhal. In questo breve lasso
di tempo Sahin è riuscito a mettere due volte al tappeto il rivale. Nei pesi
welters, Oliver Guttel (6 vittorie), ha battuto il brasiliano domingo Nascimento
Monteiro in 6 rounds!
Ad Henin Beaumont in Francia,
Frederic Bonifai (37 anni, 31 vittorie, 27 sconfitte e 4pari), ha conquistato il
titolo francese dei pesi piuma battendo Karim Ketoun (25 anni, 14 vittorie, 13
sconfitte e 5 pari) per kot al secondo round. Dopo quella con Cyril Thomas, è la
seconda sconfitta consecutiva subita prima del limite dall’allievo di Mohamed
Nichane. Nei pesi medi, Abdel Mehidi (25 vittorie, 9 sconfuitte e due pari), ha
battuto Joseph Sarkody ai punti in 6 rounds. Nei mediomassimi, Achille Omang
Boya ha battuto David Greter sempre ai punti in 6 rounds. Per finire da
segnalare la vittoria del superpiuma Fred Chebaha sul mediocre slovacco Jozef
Garis per ko al 2° round.
Il
giapponese Katsunari Takayama
(23 anni, 18 vittorie e due sconfitte) , ha conquistato il titolo dei pesi
paglia della WBA ad Interim battendo il panamense Carlos Melo (24 anni, 16
vittorie e 5 sconfitte) per decisione tecnica alla 9^ ripresa. Il match si è
svolto ad Osaka in Giappone e la decisione tecnica è scaturita da una ferita
subita dal panamense. Il titolo “intero” dei paglia della WBA appartiene ad un
altro giapponese, Yutaka Niida che non ha potuto difendere il suo titolo nei
tempi previsti per una frattura ad una costola subita.
In
Sudafrica a Durban, il
peso leggero Irvin Buhalu (22 vittorie, 5 sconfitte ed un pari), ha nuovamente
battuto Benedict Dlamini (20 vittorie e 4 sconfitte)con decisione contrastata
ai punti in 12 rounds. Tutto questo malgrado Dlamini abbia mostrato una netta e
costante superiorità. Buhalu tra l’altro ha anche subito un richiamo per
“tenute” nel 10° round. Si è trattato secondo la stampa locale della più errata
decisione di quest’anno in Sudafrica.
Il picchiatore colombiano Epifanio
Mendoza (25 vittorie, 4
sconfitte ed un pari) , un supermedio dotato di notevole potenza, è rientrato
nella sua nativa Columbia dove tanto per cambiare ha messo kot al 2° round Anaur
Sarabia. Il match si è svolto al Chegwin Coliseum di Barranquilla ed ha visto
all’opera altri giovani promettenti. Il superleggero Breydis Prescott (12
vittorie di cui 10 prima del limite), ha vinto il titolo nazionale, mettendo ko
al 1° round Over Orozco. Nei superwelters, l’olimpico Juan Camino Novoa ha
battuto per kot al 2° round Raul Martinez.
Al Cicero Stadium di Chicago,
in una notte tempestosa, il match dei pesi piuma tra Roger Mtagwa (22
vittorie, 11 sconfitte e 2 pari) ed il messicano Martin Honorio (23
vittorie,
3 sconfitte ed un pari) per il titolo USBA, ha letteralmente strappato dalle
sedie gli spettatori ed infiammato i loro cuori. “Guerra senza quartiere” è il
nome che si può attribuire a questa battaglia a viso aperta dove il termine
“difesa” non si sapeva cosa fosse! Honoris ha anche subito un richiamo per colpi
dietro alla nuca, ma alla fine pur di stretta misura è riuscito a prevalere in
12 rounds. Nei pesi leggeri, Vicente Escobedo, ex olimpico di Atene, ha battuto
per kot asl 5° round Ramon Guevara. Escobedo si è fatto strada dietro il suo
sinistro che ha “frustrato” Guevara. Nel 5° round, Escobedo mette al tappeto
l’avversario con un gancio sinistro seguito da una combinazione di colpi alla
testa. L’arbitro dopo il conteggio chiede a Guevara se vuole continuare e lui
scuote la testa in segno di diniego! Nei pesi mediomassimi, Tavoris Cloud (13
vittorie di cui ben 12 prima del limite), ha incontrato un avversario molto
valido in Douglass LaFontsee (7 vittorie e due sconfitte). Cloud ha bombardato
LaFontsee che ha resistito alle terribili bordate fino a quando nel 4° round non
si è ferito all’occhio ed è stato fermato dal medico. Dopo 8 vittorie per ko, il
leggero Mike Gonzales si è dovuto accontentare di un verdetto ai punti in 6
rounds, con Marcus Brashears.
Seguendo le orme del fratello,
il peso superpiuma Bobby Pacquiao (27 vittorie, 12 sconfitte e 3 pari),
si è
subito
lanciato all’attacco di Hector Velasquez, sul ring dell’Hard Rock Casino di Las
Vegas. La classe però non è acqua ed anche se il sangue è lo stesso , la
determinazione di Manny ce l’hanno in pochi. Nel terzo round Pacquiao mette al
tappeto l’avversario che però si riprende e lo assale con durezza . Bobby nel
tentativo di difendersi spara numerosi colpi su “bassa frequenza”. Uno di
questi centra gli “zebedei” : Velasquez finisce al tappeto e Bobby subisce un
richiamo. Si ricomincia, ma Bobby non ne vuole sapere di alzare il tiro e così
si becca due richiami (nel 5° e 10° round…) dall’arbitro Bayless. Pacquiao,
malgrado i richiami è in vantaggio su due cartellini nell’11° round, quando
colpisce ancora “giù sotto” e l’arbitro lo squalifica …Meglio così , perché
altrimenti avrebbero dovuto comprare una “protesi” al povero Velasquez! Adesso
il conto con la famiglia Pacquiao è in parità (l’anno scorso Manny battè
Velasquez per kot …ma mirava più in alto!). Incredibile faccia tosta di Pacquiao
che anche dopo le chiare immagini televisive, continuava a negare di aver
colpito sotto! Vabbè che l’altezza media dei filippini non l’ha aiutato durante
gli allenamenti …ma diamine, dopo le prima riprese poteva pure correggere il
“tiro”! Nei pesi welters, il messicano Jose Luis Cruz (34 vittorie, 2 sconfitte
e due pari), ha battuto ai punti in 8 rounds con decisione unanime, il
brasiliano-armeno Archak Ter-Meliksetian (16 vittorie e 5 sconfitte), che pur
avvisato con pochi giorni di anticipo del match, ha saputo rendere dura la vita
a Cruz. Un match che non ti aspetti tra due atleti che venivano da alcune
importanti sconfitte. Il problema del brasiliano-armeno è la sua mancanza di
potenza che gli impedisce di capitalizzare l’enorme lavoro che riesce a fare con
la sua velocità d’esecuzione. Cruz ha al contrario potenza e forza ed alla fine
quello che ne ha risentito di più è stato il naso di Ter-Meliksetian, apparso
alla fine più spiaccicato del solito. Nei supergallo, l’imbattuto messicano di
Tijuana, Alejandro Lopez (7 vittorie), ha battuto il californiano Miguel Reza
vincendo nettamente ai punti in 6 rounds, mostrando velocità di esecuzione e
gioco di gambe, ma lasciando anche intuire dei chiari limiti di “potenza”.
Appuntamento
settimanale con la boxe
al Grand Ballroom del Manhattan Center di New York. A reggere il clou, il
superleggero Edgar Santana (20 vittorie di cui 13 prima del limite e due
sconfitte), che ha battuto Meacher Major per kot al 3° round. Santana aveva già
inflitto un conteggio a Major nel 3° round prima che l’arbitro, visto ormai
l’andazzo del match, decidesse di sospendere il combattimento. Vendicando la
sola sconfitta in carriera, il supermedio Curtis stevens (14 vittorie ed una
sconfitta), ha battuto ai punti in 8 rounds Marcos Primiera che però non si è
mai fatto mettere “sotto”, rispondendo a tutti gli attacchi fino all’ultimo! Nei
mediomassimi , Jaidon Codrington (13 vittorie ed una sconfitta), ha piazzato il
suo “jab” a ripetizione in faccia a Johnny Brooks costringendo i secondi di
questi ad intervenire nel 2° round per porre fine alla “punizione”.
A
Birchwood Manor in Whippany
nel New Jersey, il supermedio Wayne “Lights Out” (Luci Spente) Johnson
(14 vittorie di cui 9 prima del limite ed una sconfitta), tenendo fede al suo
soprannome, ha battuto, con uno spettacolare destro d’incontro, per ko al 1°
round e dopo soli 33 secondi , Josh Hammock (7 vittorie). Nei pesi welters,
Henry Crawford (13 vittorie) ha battuto nettamente ai punti in 6 rounds. Nei
pesi massimi, elemento da seguire è questo Kevin Johnson ( 12 vittorie ed un
pari) che vanta tra l’altro un pari con Timur Ibragimov! Johnson ha battuto un
avversario che lo sovrastava di circa 50 kg, battendolo nettamente ai punti in
6 rounds. Ottima velocità di braccia, gran gioco di gambe e colpi in serie ,
sono le qualità che rendono interessante l’ascesa di questo pugile. Difetta
forse in potenza. Stavolta ha tolto l’imbattibilità a Michael Rhodes.
A
Tijuana, l’ex campione
dei pesi gallo della WBO, Cruz Carvajal (28 vittorie, 13 sconfitte ed un
pari) ha battuto per kot al 5° round Alberto Chuc, che si è rivelato il suo più
duro avversario da quando è rientrato dopo la squalifica per doping. Dopo 4
riprese di scambi, Carvajal intensifica l’azione nel 5° round con colpi in serie
al volto ed al corpo. Chuc mette il ginocchio a terra e l’arbitro decide che il
match è diventato impari!Nei pesi piuma, l’ex componente della nazionale
messicana Emilio Bojorquez (2 vittorie) , batte Yoel Yocupicio. Ancora pesi
piuma con l’imbattuto Jesus Gonzales (11 vittorie di cui 9 prima del limite) che
con i suoi poderosi colpi al corpo mette due volte a terra nel 3° round Hector
Rodriguez che viene fermato dall’arbitro sul secondo atterramento.Nei
superpiuma, Antonio Lozada (2 vittorie), impiega meno di due minuti per
liberarsi di Juan Gudino.
A
Newcastle in Australia,
il supermedio Anthony Mundine (27 vittorie e 3 sconfitte),numero uno
della WBA, ha battuto per ko al 4° round l’argentino Ruben Acosta (12
vittorie, due sconfitte e due pari). Acosta è subito partito ll’attacco, ma
Mundine è stato abile a controllarlo. Nel 4°
round
Mundine riesce a piazzare il suo sinistro sotto la cassa toracica
dell’argentino che finisce al tappeto e vi rimane. Nei massimi leggeri, il
promettente Jamie Whiter (7 vittorie) ha battuto ai punti in 6 rounds Justin
Clements vincendo tutte le riprese, ma ferendosi all’occhio sinistro nel 2°
round. Vince di nuovo il pugile con il nome che turba! Parliamo del supermedio
Peter …Kazzi (6 vittorie ed una sconfitta) che ha battuto per kot al 2° round il
tailandese Anton Donpradith. Una volta i genitori di Peter vennero in Italia ed
il pugile che conosce il significato italiano del suo cognome racconta divertito
che una sera il portiere dell’albergo di Roma , dove i due erano alloggiati,
non riuscendo a trovarli in camera , fece sbellicare dal ridere tutti i clienti
rivolgendosi al fattorino e dicendogli : “Ma sti …Kazzi?”. Solo più tardi
qualcuno spiegò agli ignari turisti australiani, genitori di Peter , perché la
gente aveva riso tanto! Torniamo seri. Nei mediomassimi, l’ex campione
nazionale dei dilettanti Daniel Baff (3 vittorie ed una sconfitta), ha battuto
Rakeesh Kumarsing delle Isole Fiji per kot al 2° round. I rugbisti australiani
ci hanno preso gusto ed ecco un altro salire sul ring e vincere prima del
limite. Si tratta del peso massimo Lance Thompson che ha battuto Vai Toeivai per
kot al 2° round!
Passiamo all’Argentina
e precisamente a Pergamino, dove il superleggero Daniel Alberto Dorremo (25anni,
14 vittorie ed una sconfitta) ha
battuto
ai punti in 6 rounds Alejandro Daniel Gomez.. Nei superwelters ritorno alla
vittoria dopo tre sconfitte consecutive per Jorge Daniel Miranda (20 vittorie e
3 sconfitte) che batte Eloy Diego Paez ai punti in 6 rounds. Spostiamoci a Mar
de Ajo dove il 21enne peso leggero Julio Cesar Ruiz (9 vittorie), ha
battuto ai punti 4 rounds Hector Alberto Gonzalez. A San Miguel riprende la
serie di vittorie prima del limite il “Bombardiere del Mercato Ortofrutticolo”
Manuel Alberto Pucheta (35 anni , 18 vittorie di cui 12 pria del limite ed una
sconfitta). Stavolta a finire sotto i colpi di Pucheta è stato il paraguayano
Nicasio moray Martinez, battuto per kot al 2° round. Finiamo andando a Misiones
dove il 21enne peso leggero Martin Vicente Rodriguez (14 vittorie di cui 7 prima
del limite), ha batuto per kot al 4° round Carlos Alfredo Osorio. Da registrare
il ritorno sul ring di Luis Acosta, un paraguayano che da superleggero
collezionò una serie di 5 vittorie di cui 4 per ko entro il primo round. Poi
incappò nella prima sconfitta, anche questa prima del limite e si ritirò!
Eravamo nel 1997 ed a distanza di nove anni Acosta ci ha riprovato ed è
risalito sul ring da peso medio. La “castagna” è rimasta la stessa però perché
il suo avversario Modesto Rodriguez è finito ko al 1° round!
A
Camisano Vicentino, Paolo Vidoz
(22 vittorie e 3 sconfitte), ha battuto il “panciuto” russo Alexiei Osokin (11
vittorie, 25 sconfitte ed un pari) ai punti in 8 rounds. Vidoz ha dimostrato di
aver “recuperato” dalla sconfitta subita per mano di Vladimir Virchis, anche se
è mancato nel colpo d’occhio e nel ritmo che gli hanno impedito di chiudere il
match prime del limite. Se guardiamo ai risultati di questa settimana, con Brock
che disputa il mondiale con Klitschko e con Samil San che batte Mirovic e si
ripropone a Maskaev, sentiamo un po’ di amarezza nel considerare che era gente
che Paolone malmenava regolarmente. Nei superleggeri, il 39enne Massimo
Bertozzi, ha battuto per kot al 6° round il magiaro csaba Ladany, che si è
accasciato al tappeto dopo un colpo alla milza. Buona anche la prova di Alfredo
Di Feto che batteva il rumeno Mircea Lurci per kot al 5° round. Lurci aveva
iniziato con buone intenzioni che sono rimaste tali quando Di Feto ha
intensificato gli attacchi.
Domenico Spada
(20 vittorie), dopo un promo round abbastanza
tranquilla,
si scontra involontariamente con la “capoccia” del francese Francois Bastient
(29 vittorie, 4 sconfitte) che esce piuttosto malconcio con una ferita
all’arcata sopraccigliare sinistra. Bastient, preoccupato per la ferita, ha
forzato i tempi facendo piegare le gambe al gitano nel 3° round. Spada però
recuperava e dopo due round nei quali riesce a tener testa al rivale, nel 6°
attacca a sua volta mettendolo in difficoltà. Quando manca un minuto al termine
della ripresa, l’arbitro chiama il medico per far controllare la ferita ed il
match finisce. Bastient protesta , ma il match lo vince Spada. Pari tra Tobia
Loriga (19 vittorie) ed il mestierante francese Karagoz , che ogni tanto rende
la vita dura a qualche avversario. Più aggressivo ed efficace Karagoz, più
pulito e preciso Loriga che sembra non in condizioni ottimali. Il pari toglie
qualcosa al francese e…insegna qualcosa a Loriga. Pari sorprendente tra i pesi
gallo Massimiliano Morra (15 vittorie,3 sconfitte e 3 pari) e Rafael. Morra
stava vincendo il match quando incappava in due colpacci e finiva per due volte
al tappeto. Si rialzava, ma ormai il match era compromesso a metà. Vittoria
senza patemi per Antonio Brancalion nei mediomassimi, ai punti in 6 rounds, sul
volenteroso e limitato Roman Vanicky. Nei suerpiuma il francese-armeno Leva
Kirakosyan (23 vittorie e 4 sconfitte) che batte per ko al 1° round l’ungherese
bela Sanndor con u n paio di montanti al fegato.
Dilettanti… Dilettanti…
Dilettanti… Dilettanti… Dilettanti… Dilettanti… Dilettanti…
Si sono svolti a Nuova Delhi in
India i Campionati mondiali femminili dilettanti
: una manifestazione che acquista sempre più importanza e valore . Circa 181
atlete si sono date battaglia in 13 categorie . Per la vincitrice di ogni
categoria c’era anche un premio di 2.500 dollari . L’Italia torna a mani vuote ,
ma era quasi scontato dopo il passaggio al professionismo di Simona Galassi ,
che non era solo una medaglia sicura ma anche
un
importante elemento di traino per tutta la squadra . Speriamo di trovarne
un’altra tra le nostre volenterose ed entusiaste ragazze , ma non sara’ facile e
ci vorra’ tempo . Che il torneo stia assumendo importanza lo capiamo anche
dall’aumento dei … ” verdetti scandalosi ” .
Purtroppo il “ vertice ” della
boxe femminile e’ anche quello dei… maschietti , quindi dopo un iniziale
periodo fatto piu’ di curiosita’ che d’interesse , con la constatazione che
il
pugilato femminile e’ una disciplina a tutti gli effetti meritevole di
considerazione , ecco che i nostri “ personaggi ” hanno cominciato il …” gioco ”
ed il “ controllo ” .
In particolare preoccupano i cinesi che avendo le Olimpiadi alle porte , hanno
imparato in fretta la lezione e adesso sanno come “ muoversi ” .
L’allarme , l’ avevamo lanciato
alla vigilia delle Olimpiadi di Atene , quando il nostro Gennarino li vide in “
azione ” ai campionati asiatici di Puerto Princesa .
Vi possiamo assicurare che da
allora hanno fatto molti … ” progressi ” . Ma passiamo alla manifestazione che
ha visto il paese ospitante cogliere ben 4 successi . Gli indiani hanno sempre
creduto nella boxe femminile e possono contare su un enorme bacino di
reclutamento . Inoltre si
sono da tempo affidato ad un super coach brasiliano che sta facendo crescere
oltre ai pugili anche i trainers locali .
Su tutte le indiane l’impressione migliore l’ha data la vincitrice dei
46 kg,
la piccola ma terribile Chungneijang Marykom che batte in finale la forte
rumena Steluta Dan , ma prima aveva regolato la Guruge dello Sri Lanka per RSCO
2 e la coreana Jong Ok . Qui abbiamo la prima sostanziale differenza con i
maschietti, perche’ la Marykom dopo la vittoria sulla Guruge se n’e’ uscita con
uno straordinario : ” Se vado in finale voglio mio marito a fianco a me ! ” .
Tyson… non l’avrebbe mai detto ! La Marykom che e’ diventata la prima indiana
campionessa del mondo di boxe , ha tra l’altro combattuto con qualche linea di
febbre . In questa categoria avevamo in gara la Calabrese che ha combattuto
contro tutta la … giuria . Ha vinto ufficialmente la cinese Na Rina poi
eliminata dalla kazaka Boranbayeva .
Nei 48 kg.
Vince la nordcoreana Ri Jong Yang che in finale batte l’argentina Jessica Bopp
. In questa categoria avevamo Laura Tosti anche lei eliminata al primo match
dall’ungherese Monica Csik , la sorellina di Bettina .
Nei 51kg
vince …la turca Hasibe Hercoc che batte in finale la cinese Li Siyuan ( non si
puo’ fregare il “ maestro ” … ) . Ancora un’indiana nei
52kg e’ la Sarita Devi
Laishram che batte l’ukraina Rudenko per 24 a 16
( … tornato Gaidamark e si
rivedono gli ucraini in finale )
. La russa Sofia Ochigava domina
nella finale dei 54 kg,
la polacca Parolina Michalczuk ! Un'altra coreana nei 57 kg si pone sul podio
più alto. La Yum Kum Ju batte in finale un’atleta di casa, Nagisettey Usha che
aveva causato la sorpresa del torneo battendo la canadese Sandra Bizier.
L’irlandese Katie Taylor è la campionessa dei
60 kg.
Battuta in finale la forte argentina Annabella Farias detta la “Pantera”.. Anche
i 63 kg
vanno all’India, con la Jenny Lalremliani che batte prima del limite (RSCO 2) la
svedese Klara Svensson
(che ha vinto il mondiale della bellezza…e dei fotografi ! ) .
Assente in questa categoria la norvegese Cecilia Braekhus che infortunatasi alla
vigilia , ha deciso di passare professionista . Nei
66kg
vince la “ forza della natura ” francese , Aya Cissoko che passa come un rullo
sull’ukraina Lesja Kozlan . Con questa Cissoko neanche Gaidamark puo’ far nulla…
La canadese Ariane Fortiun si conferma nei
70 kg
battendo in finale l’americana Akima Stocks . Solitamente siamo abituati a
vedere delle indiane magre e flessuose , invece nei
75kg
si presenta questa Lekha Kozhummel Chettadi che demolisce il nostro “ luogo
comune ” e la cinese Li Jnzi. L’indiana nel 2002 si fratturo’ il braccio
sinistro in piu’ punti facendo judo…. Gia’ si parlava di “ debacle ” russa per
quella sola medaglia vinta nei pesi gallo , ma la “ superpotenza ” aveva in
serbo la sorpresa . Irina Sinetskaya negli
80 kg
e Elena Surkova negli
86 kg
superavano rispettivamente l’americana Chatiqua Hemingway e l’ungherese Maria
Kovacs . La Surkova ha battuto tra le altre la turca Semsi Yarali per 11 a 10 .
La Yarali fu argento ai mondiali di Mosca . Ci siamo lamentati un po’ di
tutti gli arbitri, tranne che di uno …si chiama Ramona Chirhoc ed e’ rumena .
Prima vedetela e poi
diteci se non avevamo ragione .
Abbiamo
l’ultima dichiarazione di Chowdry in riferimento alle accuse di aver
sottratto fondi dell’AIBA :
“ Non mi
hanno votato per una cosa che non ho fatto ! ” .
Ha ragione … non ha cancellato le prove !
Che ce
volete fa , come dice un famoso politico italiano : ” Sono sempre i
milioni…che se ne vanno ! ” . |
Stazione radio offre un'ora
di sesso ai suoi ascoltatori
Un'ora di sesso gratis agli radioascoltatori che telefonano: un premio
davvero originale. La notizia ha fatto scandalo, com'era prevedibile, oltre
che il giro del mondo. La trasmissione incriminata si intitola "The Frack" e
viene mandata in onda dalla stazione cilena Radio Paulina. Gli ascoltatori
devono telefonare, lasciare i propri dati e incrociare le dita. Un notaio
estrae a sorte un vincitore per sera, il cui nome viene comunicato in
diretta durante la puntata. ( Santiago ) |
|
Due parroci si contendono i
funerali di un'anziana
Due parroci sono finiti a litigare per la celebrazione di un funerale. È
accaduto a Padula, nel salernitano. Secondo le ultime volontà di una donna
di 73 anni, a celebrare il rito funebre sarebbe dovuto essere il giovane
parroco di un'altra chiesa, don Vincenzo Federico, e non quello della sua
parrocchia. Una decisione che ha creato un violento attrito tra i due
parroci, entrambi intenzionati a celebrare la funzione. Alla fine l'ha
spuntata il sacerdote dove la donna era residente. Ma la famiglia della
defunta ha scritto al vescovo una lettera di lamentele. (Salerno) |
Ciao a
tutti e ricordate il nostro proverbio… meglio una donna a letto che un uomo
al …chilo ! |
|