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Siamo diventati tutti più “poveri” dopo la morte di quel bambino di Parma, avvenuta in circostanze così tragiche ed in un contesto di “valori” così squallido! Dio, buono e misericordioso, che per amore degli uomini ha sacrificato il suo unico Figlio, saprà sicuramente perdonare anche stavolta. Noi, e chiediamo “perdono” per questo, ancora non ci riusciamo … Ma non riusciamo nemmeno a “perdonare” noi stessi, per non aver fatto “abbastanza” (anche nel nostro “piccolo”…) per impedire che accadano cose simili! Ci siamo tutti “sentiti” genitori di Tommy ed abbiamo espresso il nostro sdegno ed il nostro dolore. Era giusto farlo! Ma adesso, passata la rabbia iniziale, soffermiamoci un attimo a riflettere e cerchiamo di imparare la “lezione”. Non possiamo continuare ad ignorare la realtà che ci circonda; convinti che non toccherà mai il nostro “orticello”. Dobbiamo diventare “intolleranti” contro tutto il “marciume” che avanza e cerca di sopraffarci! Dobbiamo pretendere giustizia ed onestà da chiunque ci rappresenti. Dobbiamo agire anteponendo il “bene comune” a quello personale. Facciamo tutto quello che il “vivere civile” doverosamente pretende da noi. Incominciamo a rispettare soprattutto gli “altri” (per “amarli” ci vorrà più tempo…)! Solo in questo modo guadagneremo il rispetto per noi stessi ed offriremo un domani migliore ai nostri figli. Cominciamo dando tanti piccoli segnali. Spegniamo i televisori quando cercano di soddisfare la morbosa curiosità dei “video-consumatori”, invadendo la vita privata degli esseri umani al solo scopo di “vendere” il “prodotto”. Impariamo a rispettare la gente ed il loro dolore nei fatti: non con le “chiacchiere” e con i “visi di circostanza”! Il mancino giapponese Hozumi Hasengawa (20 vittorie e 2 sconfitte), ha destato grande impressione nel difendere la sua corona di campione del mondo dei pesi gallo per la WBC, “distruggendo” a Kobe, con un solo colpo (crochet destro) all’inizio del 9° round, il tailandese Veeraphol Nakhornluang (52 vittorie,3 sconfitte e 2 pari). Fino al momento della conclusione del match, la giuria aveva in vantaggio il più aggressivo e più veloce Hasegawa di due punti! Il nome Nakhornluang, dice poco, ma se lo sostituite con Sahaprom , allora vi farete un’idea di chi era il tailandese. Nei pesi leggeri, si è interrotta la serie di ko al 1° round del venezuelano Edwin Valero. Dopo 18 vittorie consecutive, il messicano Genaro Trazancos (21 vittorie, 8 sconfitte ed un pari), ha saputo “resistere” per un round. Nel secondo però investito nuovamente dalla furia di Valero, è stato fermato dall’arbitro (ma il messicano ha protestato per la decisione del referee…).Per finire, segnaliamo anche la vittoria del superpiuma giapponese Takahiro Ao (21 anni, 11 vittorie), che ha battuto per ko al 2° round (crochet sinistro), il messicano Osvaldo Juarez.
Quanto siano popolari i pugili rumeni in Canada, lo dicono le 7621 presenze del Bell Centre di Montreal, dove il supermedio Lucian Bute (26 anni e 16 vittorie di cui 15 prima del limite!), tra l’entusiasmo dei presenti, ha ottenuto una convincente vittoria ai punti in 12 rounds, contro il duro, resistente e combattivo sudafricano Andre Thysse. Le ha provate tutte Bute per scardinare la resistenza (specialmente nel 10° round, dove il rumeno ha fatto uno sforzo sovrumano per chiudere il match…) di Thysse, ma il sudafricano ha dimostrato quanto possano essere duri i “diamanti” di quella terra. E’ assolutamente incalcolabile la quantità di autentiche bombe che Thysse ha “assorbito” durante il match. Altra convincente affermazione quella del peso massimo Jean Francois Bergeron (23 vittorie di cui 16 prima del limite), che ha messo al tappeto Steve Parnell, nei due rounds, che hanno preceduto il terzo e definitivo atterramento nel corso della 3^ ripresa! Bergeron ha così vendicato il connazionale Patrick L’Heureux (messo ko da Pannell). Ancora un rumeno sul ring, con il mediomassimo Adrian Diaconu (21 vittorie), che ha messo ko in 4 rounds l’americano Max Heyman, che ha “assaggiato” la potenza dello “Squalo”, finendo 2 volte al tappeto nel 2° round e ben 3 volte nel 4° e conclusivo round! Nei superleggeri ancora un rumeno Ion Don Ionut (26 anni e 13 vittorie), che ha battuto Ulyses Jimenez ai punti in 6 rounds. Nei pesi superpiuma è il canadese Benoit Gaudet (26 anni ed 8 vittorie), che batte ai punti in 6 rounds Adrian Navarrete. Ancora una vittoria canadese con Sebastien Gauthier (23 anni e 6 vittorie), che supera in 6 rounds Abraham Rodriguez. Sia Gaudet che Gauthier sono stati nazionali e campioni dilettanti canadesi.
Alla Seminole Hard Rock Arena di Hollywood in Florida, il peso medio colombiano Edison Miranda (25 anni, 26 vittorie di cui 23 prima del limite), ha battuto l’ex campione europeo Howard Eastman (35 anni, 40 vittorie e 4 sconfitte), per kot al 7° round. Dopo un avvio cauto, già nel 5° round il colombiano mette in difficoltà l’inglese, grazie ad un gancio destro “piazzato” dietro l’orecchio. Nel round successivo, l’inglese si riprende e piazza a sua volta alcuni buoni colpi. Quando il match sembra prendere una piega a lui favorevole , si ha la reazione terribile di Miranda, nel 7° round, che chiude il match con una combinazione di 4 colpi; un diretto destro, un gancio sinistro e due potenti uppercuts. E’ la prima volta che l’inglese perde prima del limite e forse è arrivato il momento di fare qualche scelta per il futuro. La sua preparazione ha lasciato un po’ a desiderare (si è recato in Giamaica presso i parenti della moglie e si è riunito al suo manager solo un paio di settimane prima del match…). Da parte sua Miranda che in alcuni momenti ha “ricordato” il giovane “Mano de Piedra”, si è preparato duramente nelle palestre di Portorico. Il match era valevole quale semifinale al titolo IBF e probabilmente sarà proprio lui a bussare alla porta di Arthur Abraham! Nei massimi leggeri, l’americano Felix Cora (26 anni, 18 vittorie) , dopo aver passato un brutto momento nel 3° round (ha subito un conteggio…), per mano del connazionale Darnell Wilson,ha saputo risalire la china, aggiudicandosi nettamente ai punti il match in 10 rounds! Nei pesi massimi, dopo aver subito moltissimi colpi dall’uzbeko Timur Ibragimov (31 anni, 21 vitorie ed un pari), l’americano Kenny Craven, ha preferito rimanere seduto sullo sgabello, all’inizio della 3^ ripresa. Saltato il match del peso welter Hector “Macho” Camacho con Keith Sims, per un’ infiammazione al tendine d’Achille sofferta dal portoricano.
Il messicano Cosme Rivera (29 anni, 29 vittorie,9 sconfitte e due pari), si è impadronito del titolo della Fedecentro WBA dei pesi welters, battendo per kot al 7° round l’americano Gilberto Reyes. La fine del match (si è combattuto al Miccosukee Indian Gaming di Miami ), è arrivata al 7° round, grazie ad un gran destro del messicano! In un altro match, l’ex campione dei superleggeri della WBO, Randall Bailey (31 anni, 30 vittorie e 5 sconfitte), ha battuto ai punti in 8 rounds, con verdetto unanime, il costaricano Lenin Arroyo. Bailey, che sembra trovarsi a suo agio tra i pesi welters, ha messo anche due volte al tappeto il rivale. Ha combattuto anche il peso massimo Jameel Mc Cline (35 anni, 35 vittorie, 6 sconfitte e 3 pari), che ha battuto il connazionale Marcus Mc Gee ai punti in 10 rounds. Si è anche esibito, il massimo leggero cubano Eliseo Castillo (30 anni, 20 vittorie, una sconfitta ed u pari), ha dominato il confronto valido per il titolo “Latinos” della WBC-WBO, con Willie Herring. Per finire, ancora una vittoria per l’”olimpico” peso mosca Carlos Tamara (10 vittorie), che ha battuto ai punti in 6 rounds (vincendoli tutti), Miguel Del Valle.
Alla York Hall di Londra, difesa vittoriosa del titolo europeo dei massimi leggeri dell’inglese David Haye (25 anni, 16 vittorie tutte prima del limite ed una sconfitta) con l’imbattuto danese Lasse Johansen (30 anni, 14 vittorie ed una sconfitta). L’ingese che ha dovuto “penare” per fare il peso, si è trovato di fronte un ex avversario (da dilettante…) che si è trincerato dietro un attenta ed ermetica “guardia”. Haye, ha saputo però procedere cautamente ed ha condotto il match con calma fino al momento dell’interruzione, avvenuta all’8° round, quando l’arbitro italiano Guido Cavalleri, si è interposto per “salvare” il danese colpito duro da Haye che era finalmente riuscito a scardinarne la difesa. Il supergallo danese Jagdar Abdulla, voleva bagnare con un successo il suo debutto inglese, ma l’ugandese Buster Davis, ingaggiato per l’occasione, da un po’ di tempo non ne vuol sapere di fare la “vittima sacrificaleil “ e l’ha impegnato fino al punto da far sembrare “stretto” il verdetto di parità (in 4 rounds) che gli è stato assegnato. Nei supermedi, l’ex stella dei dilettanti Sam Webb (4 vittorie), ha battuto il lettone residente Gatis Skuja ai punti in 4 rounds. Si è trattato di un match nel quale Webb si è ben destreggiato in fase di attacco, ma ha anche ricevuto troppi destri dall’avversario. Nei superwelters, si sono esibiti due giovani ed interessanti “promesse”: Gary Woolcombe (bianco) ed Anthony Small (coloured). Il test più “tosto” l’ha affrontato Woolcombe, che ha dovuto vedersela con l’esperto portoghese residente in Inghilterra, Eugenio Montero. Dopo due rounds il portoghese aveva già capito che non poteva competere tecnicamente con l’inglese ed ha cercato di attuare una tattica ostruzionistica per togliere il ritmo a Woolcombe, che ne ha subite tante, ma ha vinto nettamente il match ai punti in 8 rounds. Small, invece ha incontrato il più alto e (dall’aspetto) più pesante finlandese Kai Kauramaki, sbarazzandosene in 3 rounds. Sarà interessante vedere Small (che ha perso con Webb due volte da dilettante…) contro Monteiro per un confronto indiretto con Woolcombe.
Battendo per ko al 9° round, l’ex campione del mondo dei minimosca della WBC,Eric Ortiz (28 anni, 24 vittorie, 6 sconfitte ed un pari), il messicano Ulises “Archi” Solis (24 anni, 21 vittorie,una sconfitta ed un pari), ha difeso vittoriosamente per la prima il suo titolo mondiale dei minimoca IBF. Dopo un inizio equilibrato, a partire dalla metà del 4° round, Solis, comincia a “macinare” il rivale che non riesce ad arginare la sua “furia”. Nel 9° round, una devastante serie di destri e sinistri al corpo ed alla testa, chiudono il combattimento. Il match si è svolto nel Deportivo di Guadalajara alla presenza di circa 4000 spettatori.
A Phoenix in Arizona, ritorno sul ring per il peso massimo Erik Kirkland (28 anni, 18 vittorie e 2 sconfitte), che rientrava sul ring dopo la cocente sconfitta subita 3 anni orsono da Monte Barrett. Kirkland, palesando qualche logica indecisione dovuta alla lunga assenza, si è comunque sbarazzato con un ko al 2° round di Earl Butler; appositamente ingaggiato per rendere meno faticoso il suo rientro! Ancora pesi massimi, con il messicano George Garcia (23 anni ed 11 vittorie), che ha battuto ai punti in 8 rounds Jerome Tabb.
Il sudafricano Thomas Mashaba (17 vittorie, una sconfitta e 4 pari), ha battuto ai punti in 12 rounds il venezuelano Yober Ortega a Nelspruit in Sudafrica, conservando il titolo piuma . Verdetto giusto nella sostanza, ma troppo ampio nei cartellini dei giudici (dai 6 ai 9 punti…forse ce n’erano 4!).
L’americano O’Neill Bell, adducendo motivi di salute (problemi ai denti…), ha rinviato il match con lo sfidante ufficiale al titolo mondiale dei massimi leggeri della WBC,WBA ed IBF con l’americano Steve Cunningham. Probabilmente l’IBF dichiarerà decaduto Beel e si ripeterà il match tra Cunningham ed il panamense Gorilla Jones, che fu valido come eliminatoria al titolo IBF e che l’americano si aggiudicò l’anno scorso con un verdetto contrastato. Non salterà invece il match tra Tony Mundine e Danny Green, malgrado un infortunio subito da Green in allenamento. “Questo problema non m’impedirà di presentarmi al 100% all’appuntamento con Mundine, che per me è troppo importante!”, ha dichiarato un contrariato Green, che ha anche escluso che il problema sia un riacutizzarsi della lesione alle due vertebre rimediata un anno prima durante una sessione di sparring.
L’imbattuto francese Jean Nicolas Weigel (22 anni e 18 vittorie) ha conservato il titolo nazionale dei pesi leggeri, battendo Franck Patte, per kot al 3° round. Il match si è svolto a Fleury-les-Aubrais ed ha visto Weigel partire in modo impressionante nel 3° round ed infliggere 3 atterramenti al rivale; al quale aveva strappato il titolo 11 mesi prima.
Vittoriosa prima uscita per quest’anno del peso massimo Johann Duhaupas (25 anni e 9 vittorie), che ad Arris in Algeria, ha battuto il locale Abdelrazak Merichiche per ko al 2° round davanti ad un migliaio di spettatori. Passato ormai sotto la guida di Daniel Lorcy, si attende adesso che i suoi impegni siano più frequenti e concentrati più in Europa. Le ha provate tutte Clifford Etienne per sfuggire alla pena! Il peso massimo era finito “dentro”, per aver rapinato e sparato , senza colpirlo , al proprietario di un negozio;di essersi impadronito di un auto con due bambini a bordo; di averne “speronata” un’altra; di aver fatto fuoco in direzione della polizia che lo stava arrestando (l’arma però si era inceppata…). Etienne per discolparsi ha dichiarato di aver agito così per l’influenza della droga e per gravi danni al cervello ricevuti per aver praticato la boxe. Il giudice però non ha creduto alle sue tesi e adesso il “Rinoceronte Nero” rischia qualcosa come 64 anni di prigione (… era stato già in prigione prima di darsi al pugilato!).
Il messicano Manuel Medina (34 anni, 66 vittorie e 14 sconfitte), 4 volte campione del mondo dei superpiuma (IBF, WBC e WBO), ha battuto l’argentino Javier Osvaldo Alvarez (28 anni,, 33 vittorie,5 sconfitte ed un pari), all’unanimità ai punti in 12 rounds, al Casinò Orleans di Las Vegas. Medina ha dominato il confronto, valido come semifinale al titolo IBF dei pesi piuma detenuto da Marco Antonio Barrera, azionando ripetutamente il suo jab ed agendo di rimessa sui colpi dell’avversario. Nei pesi massimi, l’altissimo Tye Fields , ha battuto in 4 rounds l’esperto Ed Mahone, mettendolo al tappeto una volta nel 1° round e 3 volte nel 3° round. Nel 4° round, c’è stato l’epilogo, con Fields che colpisce ancora duro Mahone e l’arbitro che ferma il match. Avete mai assistito a partite del rugby australiano? Beh, se non l’avete fatto ed amate gli “spettacoli” forti, ve lo consigliamo. Gli atleti di questo sport (e sono atleti in ogni senso…), curano molto la preparazione fisica e non è infrequente che alcuni di loro si cimentino sul “quadrato” per tenersi in allenamento. Uno di questi è Bowie Tupou (2 vittorie), che sembra averci preso talmente gusto che, abbandonato il rugby, ha combattuto e vinto nei pesi massimi! Stavolta, al Croatian Club di Sydney, ha messo ko al 1° round l’altissimo Corey Wainwright (alto 1.99), bombardandolo dal primo momento e mettendolo definitivamente al tappeto in 53”. Tupou è allenato dal popolare Johnny Lewis, che è stato allenatore di Jeff Fenech, Jeff Harding e Kosta Tszyu ed attualmente allena Paul Briggs. Lewis ha detto di non aver mai allenato un pugile dal pugno così “pesante”.
Continua a scalare gradini nelle classifiche mondiali, il “diavolo” polacco Krzysztof Wlodarczyk (24 anni, alto 1.86, 35 vittorie di cui 26 prima del limite ed una sconfitta!). Questa volta è toccato al massimo leggero americano Imamu Mayfield (26 vittorie, 7 sconfitte e 2 pari), inchinarsi al polacco, che ha avuto in mano l’iniziativa per tutto il match, colpendo duro in molte occasioni l’ex sfidante al titolo IBF; che da parte sua, capita la “mala parata”, ha cercato solo di sopravvivere fino alla fine del match! Nei pesi massimi, Tomasz Bonin (32 anni, alto 1.86, 34 vittorie ed una sconfitta), non ha avuto grosse difficoltà, nel battere per kot al 4° round il bielorusso Igor Shukala. Tra gli altri match da segnalare la vittoria ai punti in 6 rounds dell’imbattuto superleggero Szymon Porebski (21 anni, 10 vittorie), sullo slovacco Marek Tomajer. La riunione si è svolta a Siedlce in Polonia.
Ad Oranienburg, sorpresa nel match valido per il titolo intercontinentale IBF dei pesi superwelters, con il costaricano Humberto Aranda (33 vittorie e 14 sconfitte), che ha battuto nettamente ai punti in 12 rounds, il tedesco Marco Schulze (28 anni, 18 vittorie e 3 sconfitte). Mostrando una sorprendente vitalità rispetto ai suoi 40 anni, Aranda (chiamato all’ultimo momento…)ha dominato il confronto sotto tutti gli aspetti (“lui era troppo veloce ed io troppo lento”…ha detto Schulze). Nei pesi welters, ottima impressione ha destato lo sloveno Jan Zaveck (30 anni, 20 vittorie, vero nome… Dejan Zavec) che ha conservato il titolo intercontinentale WBO ( aggiungendovi anche quello IBF…), battendo con decisione tecnica al 6° round il cileno residente in Austria, Joel Mayo (35 vittorie e 7 sconfitte). Il match è stato sospeso al 6° round causa ferita di Mayo, che in quel momento era chiaramente “sotto” nel punteggio, dominato dagli uno-due del disciplinato ed accorto sloveno. Dopo 3 anni di assenza, è tornato sul ring (da peso medio), il tedesco Stephan Trabant (35 vittorie,3 sconfitte e 2 pari). Trabant però, in questi 3 anni, ha accumulato molta ruggine nei riflessi e nei muscoli ed ha vinto ai punti in 4 rounds, ma con decisione controversa con lo sconosciuto Sandris Tomson. Ancora un convincente successo invece per il peso massimo ucraino Alexey Mazikin (31 anni ed 8 vittorie), che ha battuto l’esperto francese Antoine Palatis ai punti in 6 rounds. Infine nei pesi welters, Marco Cattikas (28 anni ed 11 vittorie),pur ferito dal 2° round, ha battuto ai punti in 8 rounds Adam Zadworny.
Ad Indio in California, il superpiuma Tyrone Harris (15 vittorie ed una sconfitta), ha battuto per ko al 2° round Armando Cordova. Harris in questo modo ha riscattato la sconfitta subita a gennaio contro Israel Hernandez. Ma per un Cordova (Armando) che perde, c’è invece un Cordova , Marvin, che vince! A Rocky Ford in Colorado, il “seguitissimo” Marvin (9 vittorie), ha impiegato meno di un round per battere Sergio Vela per ko. Tifo da “stadio” a Roma, per il confronto valido come titolo dell’Unione Europea tra il superleggero romano Giorgio Marinelli (25 anni, 14 vittorie), ed il gallese Ceri Hall (8 vittorie, 3 sconfitte ed un pari). Marinelli con una condotta di gara generosa, ha vinto nettamente il confronto. Nei pesi medi, l’interessante italo-senegalese Mouhammed Ali Ndyae (29 anni, 5 vittorie), si è sbarazzato del discreto russo Andry Romanko, con uno spettacolare ko al 5° round. Ancora pesi welters, con Emanuele Della Rosa (26 anni, 7 vittorie), che supera in un match duro e difficile l’ukraino Andrei Rimer. Nei mediomassimi, l’ukraino “de Roma” Sergey Demchenko (26 anni, 6 vittorie ed una sconfitta), batte il croato Josip Jalusic ai punti in 6 confuse e brutte riprese! ( foto di Eugenio Spallazzi . presa da www.mondoboxe.com ) Ancora una manifestazione importante a Roma . Stavolta a “tenere banco” è stato il titolo italiano dei pesi medi tra il “gitano” Domenico Spada (25 anni, 18 vittorie) ed il “lumbard” Luciano Lombardi (30 anni, 14 vittorie, 6 sconfitte e 3 pari). Ha vinto Spada, vigoroso ma scoordinato, apparso un po’ troppo nervoso; probabilmente per la troppa voglia di ben figurare davanti ai suoi tifosi. Match che si è dipanato tra attacchi improvvisi e colpi isolati, finchè Spada, finalmente “disciplinato” (probabilmente dalla “stanchezza”…) ha trovato la soluzione. Un titolo italiano al quale Spada è arrivato battendo due soli pugili italiani (Marco Fioravani) e il citato Lombardi, suo contendente in questo match. Un po’ poco per una sfida che, qualche anno fa, avrebbe richiesto di passare selezioni veramente degne di questo nome. Nei pesi welters, Daniele Petrucci (25 anni e 12 vittorie), ha battuto per kot al 5° round il 19enne lettone Arthur Jashkul , che con il suo palmares (una vittorie e 6 sconfitte), aveva ben poco da far temere. Per finire, vittoria del mediomassimo Attilio Trane, figlio di quel Guido che si battè con onore con un certo George Foreman, che ha battuto ai punti in 4 rounds Ramdane Kaouane.
A Mexicali in Messico, il peso medio brasiliano Clayton Conceicao (26 anni, 9 vittorie ed una sconfitta), ormai residente da quelle parti, ha battuto Jesus Flores per squalifica al 4° round. Ad Auckland in Nuova Zelanda, ancora una vittoria per il 19enne peso medio di origine indiana ma residente in Australia, Pradeep Singh (9 vittorie). Stavolta ad uscire a capo chino dal ring, al termine delle 6 previste riprese,è stato Juan Phillips. Suscitò grande interesse quando arrivò in Italia ed impegnò l’allora invitto Sven Paris, il peso welter argentino Juan Manuel Alaggio (24 anni, 16 vittorie, 2 sconfitte ed un pari), che sul suolo natio (Buenos Aires), ha colto un altro successo, battendo Ramon Eduardo Alvarez per kot al 3° round. A Santa Fè, spettacolare conclusione del campionato sudamericano dei supermedi con la “Giraffa” Nestor Fabian Casanova (31anni, 17 vittorie ed 8 sconfitte), che ha messo ko in 3 rounds Fernando Roberto Vera. In un altro match della serata, il peso massimo Ivan Carlos Protti (35 anni e 4 vittorie), è stato anche lui “rapido” nel mettere ko al 1° round Mario Javier Moreno.
Il triplo campione olimpico Teofilo Stevenson , ha parlato delle ragioni che lo convinsero a rinunciare ad una sfida “ miliardaria ” con Mohamed Alì. “ Ho rinunciato per amore di 5 milioni di cubani , che valevano più dei 5 milioni di dollari che mi avevano offerto ! ” , ha detto il cubano . “ Non avevo alcuna necessità di passare professionista . Altri l’avrebbero fatto , non io! Nè allora nè adesso ! Non mi sono mai pentito di questa decisione . Ma se avessi accettato , sicuramente sarebbe stato un match equilibrato ! ” , ha aggiunto Stevenson . “ La boxe è uno sport che insegna tante cose , come la fierezza e l’amore per la gente che sono più importanti di un qualunque rivale . Sono sentimenti essenziali nella vita dei cubani ” ha concluso Teofilo .
Ed a proposito di cubani , c’è da dire che si stanno preparando per mettere in piedi una loro “ olimpiade ” , ed a tale scopo hanno invitato anche gli “ americanos ” . Un passo distensivo ? Speriamolo , anche perché le “ sanzioni ” USA stanno facendo soffrire tanta gente che con la politica ha poco a che fare : i bambini . Naturalmente l’occasione è troppo ghiotta e sono cominciati i soliti giochi delle “ alleanze ” . Malgrado la medaglia d’oro “ consegnata ” dall’ottomano agli USA , per dimostrare che un “ buon amico ” riesce a portare più risultati di un proprio connazionale ( il defunto ed onesto ex segretario Lorraing Baker… ) ; questi invece sono più propensi a riportare la carica nelle Americhe ed a consegnarla in mano ad uno “ spanish ” ( come il dominicano Solano ) , visto che la loro federazione è quasi tutta in mano agli “ spanish”. Quindi a Cuba cominciano le prove generali per il prossimo assetto dell’AIBA : Bisogna esserci e seguire attentamente l’evolversi delle situazioni . Per una volta permetteteci un consiglio , lasciate da parte le romantiche notti al chiaro di luna con una ragazza che vi dona il “ cuore” per riempire “ lo stomaco ” e pensate ai vostri ( nostri ) interessi . L’occasione è troppo importante per perderla . Lasciate fuori i “ mussulmani” e tutti gli ex russi , non prendete in considerazione i paesi che “ investono ” troppo ( Tailandia , Cina , Corea , etc. etc. ) . Se pensate che rimanga ben poco…date un occhiata al mappamondo e tirate fuori gli “ attributi ” ; che se politicamente sono scarsamente considerati ( almeno qui da noi… ) , ancora contraddistinguono gli…Uomini .
La valanga “ rosa ” si è recata in Polonia , dove a ha disputato due dual match . Come al solito , la punta di diamante della nostra rappresentativa è stata la campionessa mondiale Simona Galassi , che anche stavolta non si è smentita , dando una nuova dimostrazione di grande serietà e di classe ! Subito dietro di lei , ma già con una loro identità sportiva , seguono Loredana Piazza e Laura Tosti . Al di fuori di questo terzetto , parafrasando un grande scrittore , possiamo dire : “ piccole donne crescono ” . Ma passiamo al dettaglio . Simona Galassi nei 52 kg , infligge un doppio 3 a 0 alla polacca Katarzyna Czuba . Due match senza storia , grazie alla nostra campionessa. Nei 48 kg, “furto” subito dalla Tosti con Patrycia Kotlarz , che pareggia il match e sparisce nel match di rivincita ! Al suo posto monta sul ring Alicja Dabrowska che ne paga le conseguenze perdendo nettamente . Nei 50 kg , Loredana Piazza , supera prima del limite Kinga Ruszczymnska ( RSC al 3° round ) e nella “ rivincita ” concede alla polacca di terminare il match . Nei 46 kg , immeritata sconfitta per Valentina Gioia , che perde per 2 a 1 con la polacca Gasiorowska , sostituita dalla Bednarek che pareggia ( anche qui c’ è da recriminare ) . Buona prova comunque della Gioia . Nei 60 kg , Gelsomina Moreno , nel primo match subisce un altro “ furtarello ” con la Drozd , pareggiando il match . Nella rivincita invece costringe all’abbandono la rivale . La Annunziata e la Apolloni , si scambiano le avversarie ma vengono battute in entrambe le occasioni , anche se la Apolloni con la Majchrowska il pari forse l’aveva guadagnato . Nei 46 kg , Carmela Chiacchio ha perso tutte e due le volte con Ewelina Pekalska , impegnandola molto di più nel 2° match . Infine doppia sconfitta abbastanza netta per Rosanna Cottone nei 63 kg per mano della forte polacca Kinga Siwa .
Una rappresentativa italiana si è recata a Santiago Caballeros nella Repubblica Dominicana , per disputare il locale torneo chiamato Coppa “Indipendencia ” . Si è trattato di un torneo che ha tratto prestigio dalla presenza di una buona rappresentativa cubana che come al solito ha impressionato . Nei pesi minimosca , vince il cubano Yampier Hernandez, che batte il dominicano Encarnacion per 30 a 14 , ma prima aveva liquidato altri due dominicani . Nei pesi mosca ha vinto il locale Juan Carlos Payano, elemento molto interessante . Payano ha battuto in finale il cubano Yoandri Salinas ( 14 a 7) . Nei pesi gallo , vittoria del portoricano Juan Velasquez ( anche questo elemento molto interessante ) , che in finale ha battuto il cubano Rosniel Iglesias . Nei pesi piuma , un altro nome conosciuto , il dominicano Argenis Mendez , supera il connazionale Dario de la Cruz . In questa categoria l’Italia schierava Valerio Giannini che dopo aver battuto l’haitiano Pierre Evans , si è inchinato ( ma non troppo… ) a Dario De La Cruz . Nei pesi leggeri vince un cubano da tener d’occhio , si chiama Michel Sartia . In finale ha costretto il dominicano Ricardo Garcia ad abbandonare , ma ha impressionato soprattutto con Pasquale Bennardino ( a sua volta vincitore del dominicano Alcantara ) ! Nei superleggeri ha vinto il dominicano Contreras , che ha battuto il connazionale Diaz . Qui il match più bello è stato quello tra i brasiliani Myke Carvalho ed il cubano Carlos Banteur , finito per 41 a 40 in favore del brasiliano , che poi ha “ pagato ” con Diaz la pesantezza dell’impegno sostenuto . Nei pesi welters , vince il brasiliano Pedro Lima che batte tra gli altri l’italiano Michele Cirillo , autore di una buona prova ( aveva battuto in precedenza il portoricano Alex Ares ) ed in finale il dominicano Rafael Fernandez . Nei pesi medi “ passeggia ” il cubano Yordanis Despaigne che batte in finale il brasiliano Robson Fonseca , ma in precedenza aveva battuto l’ecuadoriano Gongora e distrutto il dominicano Nunez e l’haitiano Chery . Nei mediomassimi vince il portoricano Carlos Negron che supera in finale il brasiliano Washington Luiz ( che aveva superato per 3 a 2 il cubano Dorticos ) . Pesi massimi vinti dal brasiliano Rafael Lima , che in finale batte per walk over l’italiano Salvatore Erittu . In precedenza Erittu aveva battuto il dominicano Castillo ai punti e l’ecuadoreno Echevarria per squalifica al 4° round ; mentre Lima aveva chiuso il match al 1° round con il dominicano Juan Brito . Nei supermassimi , vince un fratello d’arte , il portoricano Gerardo Bisbal batte per abbandono in finale Cristian Joel Cabrera ( R.Dominicana) ed in precedenza sempre prima del limite ( RSCO3 ) , un altro dominicano , Roberto Guzman .
Solo per farvi capire la dirompente forza dell’armata Russa. Ai recenti Campionati Russi sono usciti di scena i vari Aleleksiej Tiszczenko , oro nei gallo ad Atene, Murat Chraczew bronzo ad Atene , Oleg Saitov , l’oro olimpico nei kg. 75 Gajdarbek Gajdarrbekow , Segiej Kazakow oro nei pesi mini mosca e considerato il numero uno in Europa, il bronzo mondiale pei pesi leggeri , Khabib Allakhverdiev, i campioni del mondo Tischenko e Alexeev , insomma 8/9 atleti lasciano il passo, solo Korobov e Romanchuk , che sconfisse Cammarelle nei recenti mondiali in Cina riesce ad imporsi tra le nuove leve, ma andiamo per ordine: Nei pesi minimosca si impone David Ayrapetyan sul bronzo olimpico Kazakov con un risultato netto che desta contestazioni ( 26 a 14 ). Nei pesi mosca senza storie per Balakshin che infligge un 42 a 23 al vice campione mondiale junior e campione europeo junior 2005 Vodopianov il quale nei precedenti 5 incontri a sempre vinto per RSCO. Nei pesi gallo si riconferma campione Ali Aliyev su un “timido “ Fakhretdinov Cresce visibilmente il piuma Albert Selimov che conquista per la prima volta il titolo di campione Nei kg 64 il campione europeo junior Maxim Ignatiev dopo un combattuto incontro con il mongolo Eduard Ambartsumayan , grazie ad un vistoso calo di quest’ultimo nell’ultima riprese riesce ad imporsi per 43 a 35. Nei kg. 69 grossa impresa per Andrei Balanov ( sconfisse il cubano Erislandy Lara alla coppa del mondo ) Nei medi il campione del mondo Korobov si impone con “facilita2 su Baskayev per RSCO 2. Romanchuk che sceso di categoria , passando dai super max ai pesi massimi, si impone per RSCO 4 su uno spento Romanov. Anche in questo caso Romanov ha vinto i suoi precedenti incontri per RSCO. Non deve essere poi cosi’ scarso. Nei supermax il poco considerato in patria Magomed Abdusalamov si impone per la seconda volta su un inconsistente Fayzulin.
Ritorniamo ai cubani . E’ finito lo stage in Italia dei pugili cubani, 6 atleti di grande valore accompagnati da due tecnici di grandissimo spessore che applicano alla perfezione il nuovo pugilato Olimpico. Velocita’ e gambe e’ il nuovo credo pugilistico dilettantistico, applicazione negli allenamenti, spostamenti laterali, continua mobilita’ sulle gambe e mai attacchi frontali . Questo e’ il nuovo principio fondamentale della boxe caraibica, non parliamo dell’effetto mediatico che c’e’ stato, si e’ spostata SKY, Mediaset, RAI 1, RAI 2, RAI 3, televisioni locali e regionali , quotidiani nazionali regionali , articoli sui siti web. Riprese ed interviste a non finire. E’ stata per tutti una esperienza indimenticabile, “ AZZECCATA ” . costruttiva , positiva e produttiva, sicuramente ripetibile, ma questa volta a… casa loro. Un solo neo , in una delle tante conferenze stampa e’ stato presente , in maniera del tutto casuale, il leggendario $ ragioniere che non e’ dottore $ , l’intervistatore ignaro della situazione l’ha apostrofato con “ dottore ”! ma che dottore ! esso non e’ nemmeno infermiere. E’ solo l’unico ed inimitabile , impareggiabile, incomparabile, staordinario eccezionale …
$ ragioniere che non e’ dottore $
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