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Fefe’ & Coco’

Boxemaccheroni

 

Il mutico Gennarino

E’ appena passata la pausa estiva. Il pugilato pero’  non e’ andato in vacanza. Nelle località balneari , ai villeggianti in cerca di relax e di diversiv i, vengono offerti spettacoli e manifestazioni . La boxe è uno di quei sport che puo’ arrivare dappertutto e si ritaglia una sua fetta in queste occasioni . Resta sempre uno sport e come tale andrebbe rispettato ! Passino le lunghe ed estenuanti premiazioni e  “ passerelle ” dei vari assessori e consiglieri locali ; passino certe insistite inquadrature televisive su presunte “ bellezze” , ma almeno si regali , a chi s’incuriosisce e si avvicina per la prima volta a questo sport , uno spettacolo decente costituito da match veri e non da quella sorta di “wrestling con i guantoni” che troppo spesso ci viene propinato . Titoli insulsi e privi di significato tecnico , avviliti per giunta da verdetti che sembrano ( e siamo buoni… ) precostituiti . Sfidanti reperiti nei posti piu’ disparati e nascosti per concedere loro una dignita’ agonistica facilmente confutabile , specialmente oggi che viviamo nel tempo di “internet” . Match dall’esito scontato per la disparità dei valori in campo e per la eccessiva “protezione” accordata a presunti  “campioni” o a presunte “speranze”! Atleti che languiscono nello sconsolante dipanarsi di matches che non aggiungono nulla al loro valore ed alla loro esperienza , ma che servono solo per aritmetico conforto alle loro insostenibili ambizioni. Matches privi di prospettive che si traducono per la boxe in opportunita’ perse e conseguenze letali per il futuro. Ci vorrebbe  più onesta’  di fondo e di amore per questo sport che proprio non riusciamo a percepire in molti di questi signori che si compiacciono di certe cariche e di certi incarichi e che continuano a dimostrarci che in fondo di questo sport … non gliene importa proprio ma proprio nulla! 

 

Si è svolta a San Mango d’Aquino, la tradizionale riunione pugilistica d’agosto. A  reggere il clou, l’interessante superleggero Michele Di  Rocco, che presa la decisione di buttare alle ortiche la maglietta, sta mostrando di poter catalizzare su di se l’interesse e l’attenzione degli  appassionati italiani. Tecnicamente ineccepibile, difetta un po’ nella potenza  e questo sarà sicuramente un problema quando aumenterà la qualità dei suoi avversari. Per il momento però godiamoci la sua determinazione e le sue qualità tecniche, ampiamente messe in mostre nei confronti dell’israeliano Elad Shmanel (7 vittorie), che ha provato con buona volontà ma con scarsissimi risultati a contendergli il titolo IBF dei giovani che, Di Rocco(23 anni e 7 vittorie), ha conquistato dopo 10 buone riprese condotte a senso unico e senza correre “pericoli”! Negli altri matches, vittoria nei pesi piuma di Domenico Urbano (29 anni, 16 vittorie , 2 sconfitte ed un pari) che ha  regolato ai punti in 6 rounds lo stagionatissimo slovacco Vladimir Varhegy.  Urbano ha costantemente “cercato” il rivale , che da parte sua ha cercato di terminare in piedi subendo un conteggio al 4° round e colpi duri fino alla fine del match. Nei superwelters, il “maremmano” Emanuele Grilli, parte subito forte con uno sprovveduto Ferenc Olah, che incassa un terribile destro alla 1^ ripresa  a cui fa seguito un pauroso sbandamento che convince l’arbitro che proprio non è il caso di andare avanti. Nei superpiuma, Luca Maggio (2 vittorie), sprecando tesori d’energia in movimenti non finalizzati, batte ai punti un Peter Batora apparso troppo arrendevole e rinunciatario (come in tutti i 17 matches su 18 che ha perso!). Nei pesi medi, il 31enne Michel Pandolfi (3 vittorie)  ha battuto ai punti in 6 rounds Zoltan Kallai in un match nel quale si è dovuto sottrarre non sempre compostamente ai ripetuti “abbracci” dell’ungherese. Per finire, il “ciociaro” Antonio Mastantuono (35anni,12 vittorie,13 sconfitte ed un pari), ha messo ko al 5° round il coetaneo ungherese Tibor Rafael che probabilmente è arrivato al capolinea.  

 

Si è svolto a Rimini, il campionato mondiale WBC dei pesi mosca tra Stefania Bianchini e l’inglese Cathy “ the bitch” Brown. Il match è stato  agonisticamente valido e dobbiamo dire che una “composta” e più precisa  Bianchini ha battuto una coriacea ma “scomposta” e “sbracciante” Brown. La boxe femminile sta facendo grandi progressi e certe manifestazioni dilettantistiche femminili come livello tecnico e agonistico hanno ormai poco da invidiare ai “maschietti”, ma definire un match di questo tipo “mondiale”, senza nulla togliere alle capacità delle due volenterose e bravissime atlete,  è parso…eccessivo. Affidiamo quindi alle autorità ufficiali il compito di celebrare questa “cintura”, noi  aspettiamo eventi più “sostanziosi”  per scomodare il globo. Il resto del programma ha visto l’italo-cubano Brunet Zamora nei superleggeri battere ai punti il britannico Peter Mc Donagh che come fanno di solito gli inglesi, si è guadagnato onestamente la sua “pagnotta”. Zamora (30 anni e 5 vittorie), ha evidenziato qualche limite di tenuta alla distanza. Nei pesi welters, buono anche il test di Leonard Bundu (30 anni e 4 vittorie) che ha battuto l’inglese Brett James. Si ritorna al solito ungherese d’importazione sprovveduto e patetico e si scade di tono con il rumeno di Rimini, Giulian Ilie, che batte Arpad Buzasi per kot al 2° round. Per il 28enne rumeno siamo a 10 vittorie, ma con questo genere di avversari potrebbe arrivare anche a 100 (a cosa gli serve?). Nei superleggeri, il 29enne Emanuele De Prophetis, conquista il 5° successo battendo per squalifica Francesco D’Arcangelo (in debito d’ossigeno e di preparazione che espelle per 3 volte il paradenti per farsi “squalificare”).

 

A Sarzana, il supermedio Dario Cicchello ha battuto l’ungherese (ma ce ne sarà rimasto qualcuno da quelle parti…) Attila Khati per kot al 5° round. Per il 26enne Cicchello si è trattato dell’8° successo con due sconfitte e due pari.

 

A Palm Spring in Florida, l’ex sfidante al titolo mondiale dei pesi welters Antonio Diaz ( 29anni, 43vittorie,5 sconfitte ed un pari), ha   sistematicamente tormentato con colpi al corpo ed al capo Roberto Carlos Ortega, finchè i secondi di quest’ultimo non hanno deciso d’interrompere l’impari lotta nel 5° round. Nei pesi massimi, il campione dei Golden Gloves americani del 2003, Travis WalKer, ha ottenuto il 12° successo (10 prima del limite), demolendo in un solo round Kerry Biles. Alla manifestazione hanno assistito circa 1500 spettatori.

Grossa impressione destata dal 25enne indonesiano Yohannes Christian John (36  vittorie ed un pari), campione mondiale della WBA che a Penrith in Australia , ha costretto alla resa il coraggioso Tommy Browne. L’australiano, sfruttando la superiore altezza, aveva attaccato inizialmente, aggiudicandosi le prime 3 riprese. Successivamente la mobilità e l’incontrismo di John hanno fatto pendere dalla parte del campione il match. Sensazionale vittoria per ko al 1° round per il peso welter 32enne Chad Bennet (15 vittorie, una sconfitta e 3 pari), su Katchai  Thirteencoins. Nei pesi medi, l’imbattuto Adam Vella (10 vittorie), ha messo al tappeto per il conto totale Bruce Glozier, con un perfetto sinistro scagliato nel 1° round. Nei pesi superwelters, Daniel Dawson (27 anni e 22 vittorie), ha battuto nettamente l’ex campione dei pesi medi Josh Clenshow ai punti in 10 rounds.Infine nei supermedi, l’ex olimpico Paul Miller (7 vittorie ed un  pari), ha battuto ai punti in 8 rounds il tailandese Saiseelek Sakseepueng.  

 

A Tampa in Florida, campionato mondiale dei supermedi tra il detentore Jeff Lacy (28anni e 20 vittorie) e l’inglese-italiano Robin Reid. Inizio  lento di Lacy che favorisce Reid. Nel 3° round massiccia azione di Lacy che però colpisce basso, costringendo Reid a “recuperare”.  Molte testate nei vari clinch ai quali frequentemente ricorrevano gli atleti. Nel 5° round Reid terminava una prima volta  al tappeto con  l’arbitro che aveva sospeso il match per richiamare Lacy per testate. Sul finire del round, per la prima volta in carriera, Reid terminava al tappeto su un colpo regolare di Lacy. Nel sesto round Reid terminva nuovamente al tappeto mentre nel 7° subiva un richiamo per “tenute”. Sempre sul finire del round Reid finiva nuovamente al tappeto e si rialzava, ma nell’intervallo il suo angolo decideva di fermarlo.Per Lacy si prospetta un match  a novembre con Joe Calzaghe. Negli altri match, vittoria per il superleggero 19enne Nick Casal (12 vittorie), che batte Jose Roman ai punti in 8 rounds dopo averlo atterrato nel corso del 7° round. Era la prima volta che Casal (campione juniores USA 2003), vinceva ai punti! Nei pesi leggeri, l’inglese John Murray (20anni e 13 vittorie), ha ben impressionato nel sostituire Nicky Cook e nel battere Johnny Walker ai punti in 6 rounds, dopo averlo atterrato nel 5 round e fatto contare nel 2°. Nei pesi massimi, il cugino del “terribile” Tim, Chazz Whiterspoon (23 anni, alto 1.93 e 7 vittorie), ha battuto Vernon Woodward per kot al 3° round dopo averlo messo ben due volte al tappeto. Nei pesi superleggeri, il texano 22enne Americo Santos (22 vittorie di cui 18 prima del limite), ha battuto facilmente per kot in un sol round Ike Ezeij. Nei pesi medi, l’altissimo Chad Dawson  (1.91 ) , dopo avergli inflitto due atterramenti nel 1° round, ha costretto Ronald Boddie allo stop nel 2°. Per Dawson si è trattato della 19^ vittoria. Infine 2^ vittoria per il 24enne nigeriano Akinyemi  “AK-47” Laleye, che ha battuto ai punti in 4 rounds Gerard  Newland.

                                                                                              

Circa 1200 apettatori hanno assistito all’esibizione del 47enne ex campione del mondo dei pesi massimi, Tony Tubbs (46 vittorie e 10  sconfitte). Jason Weller, il suo avversario, ha subito 3 atterramenti nel 7° round, prima che l’arbitro sospendesse il match. Nella stessa serata, ha combattuto anche l’ex olimpico di Sydney Dante Craig, che combattendo da supermedio ha battuto per ko alla 2^ ripresa James Morrow. La riunione si è svolta a Rising Sun nell’Indiana.

 

Continua l’ondata di caldo in America. A  Memphis con una temperatura superiore ai 40 gradi, l’ ex campione  mondiale dei supermosca della WBO, il messicano Ivan “Choko” Hernandez (22 vittorie,un pari ed una sconfitta), salito di ben due categorie, ha affrontato da supergallo il connazionale Cesar Morales (ex olimpico di  Sydney ), battendolo ai punti in 10 rounds.  Morales ha subito 4 punti di penalizzazione per colpi bassi e tenute. Nei pesi leggeri, il promettente Anthony Peterson (10 vittorie), ha battuto per kot al 6° round il 37enne Carlos Valdez, “salvato” dall’arbitro mentre era investito in pieno da una raffica di colpi.  Nei pesi piuma, l’imbattuto Leon Bobo (8 vittorie), ha battuto ai punti in 4 rounds  Donnell Logan. Infine nei supergallo, l’ex nazionale USA, Royonta Whitfield ha conseguito il 9° successo, battendo Antonio smith per kot al 4° round.

 

All’Isleta Casino di Albuquerque, circa 2200 spettatori più altre migliaia davanti ai televisori di Telefutura , hanno sperato invano di aver trovato l’erede di Johnny Tapia! Il peso welter Lee Montoya (8 vittorie)  ed il peso piuma David Martinez (13 vittorie ed un pari), entrambi imbattuti  cercavano di far breccia nel cuore dei fans disperati per  il ritiro del “tatuato”. Purtroppo due “tosti” messicani, Freddy Hernandez e Tomas Villa,  hanno spento le ambizioni dei due. Montoya ( tanto per inquadrare il “tipo”, vi diciamo che ha soggiornato per lungo tempo nelle prigioni statali), è un duro colpitore ed aveva iniziato bene, facendo anche accusare il rivale nel 1° round, poi la velocità e l’anticipo di Hernandez hanno preso il sopravvento e sul finire del 4° round, un colpo di spaventosa potenza aveva costretto l’arbitro a fermare il match, tra il disappunto del pubblico tra cui c’era proprio Tapia. Anche il match di Martinez, durato di più, ha avuto lo stesso svolgimento, con Martinez partito bene, poi lentamente ed inesorabilmente surclassato e ferito da Villa. Martinez, ha cercato inutilmente di piazzare il colpo del ko ma è stato fermato dall’arbitro dopo aver incassato tutto il possibile nell’8° round. Anche qui tante proteste del pubblico che non accettava la sconfitta del suo beniamino.

A Neudorf in Germania, il massimo leggero sloveno Denis Simcic (24 anni e 9 vittorie), ha battuto Ralf Riemer ai punti in 8 rounds. Mentre in Sudafrica, a Johannesburg, il peso medio Kgotso Motau, che ha partecipato alle Olimpiadi di Atene, ha ottenuto il 6° successo, battendo per ko al 5° round Kenneth Masekwaene.

A Warren nell’Ohio, l’ex sfidante al titolo mondiale IBF, Rubin Williams (27 vittorie e 2 sconfitte), è tornato sul ring ed ha dominato il confronto che lo vedeva opposto ad Anthony Stephens. Williams ha portato feroci combinazioni al corpo ed al capo di Williams che nel corso del 3° round è stato fermato dall’arbitro. Per Williams si prospetta un altro match mondiale. Nei pesi leggeri, ritorno alla vittoria per Marlon Davis (14 vittorie ed una sconfitta), che ha battuto Patrick Byrd ai punti in 6 rounds. Davis si è dimostrato troppo  veloce e troppo giovane per Byrd. Nei massimi leggeri, il campione di “combattimenti estremi K1” Dan White, con un terribile colpo ha rotto il naso di Brian Jackson facendo sospendere il match al 1° round. White ha vinto tutti e 8 i matches disputati.

 

L’ex campione del mondo dei pesi medi William Joppy , è rientrato a Charleston, battendo per kot al 3° round Rashan Abdul Blackburn.  Il  match è stato sospeso dall’arbitro dopo che Blackburn non replicava più agli incessanti attacchi di Joppy. Nella stessa serata ancora un ex campione mondiale, il superleggero De Marcus Corley, ha battuto nettamente ai punti uno stagionato Kevin Carter in 8 rounds. In questa riunione ha esordito al professionismo il canadese peso massimo Bermane Stivarne, che ha battuto Roy Matthews per kot al 1° round.

 

A Bangkok, in uno dei rari casi di vittoria per l’ospite, il tanzaniano Anthony Mathias (14 vittorie, 2 sconfitte ed un pari), ha battuto il tailandese Tabdimdaeng Na Ratchawat per kot all’11° round, conservando la corona Pan Pacific dei supermosca.  Nei primi 8 rounds, il tailandese ha dominato il confronto, mettendo anche al tappeto il campione nel corso del 4° round. Poi è cominciata la rimonta del tanzaniano che approfittando del calo del rivale, risaliva la china fino all’11° round, quando atterrava  con un “maligno” gancio sinistro il rivale che veniva contato fino al 10. Nei pesi piuma, dopo 7 anni di “boxe tailandese”, è tornato al pugilato l’imbattuto Lakhin Vasansith (24 vittorie e 2 pari). Vasansith ha battuto ai punti in 6 rounds il filippino Dody Agrabio (voi che dite,  si chiamerà così?).

 

Non veloci… velocissime !

Il mediomassimo cubano Yoan  Pablo Hernandez , è passato professionista con l’organizzatore tedesco Sauerland. Esordira’ il 3 settembre. Hernandez fu battuto dal russo Evgeny Makarenko alle ultime Olimpiadi di Atene.

Giuseppe Lauri sfidera’ l’inglese Witter per i titolo europeo.

Dichiarazioni spavalde di Ricardo Mayorga su Michele Piccirillo. Mayorga ha detto di aver visto alcune “cassette video” di Piccirillo e di non ritenerlo al suo livello , promettendo di “spazzarlo” via in 2 rounds .  Mayorga ha dichiarato inoltre che intende invitare e pagare i biglietti a Fernando Vargas  per il match con Piccirillo, per poterlo poi sfidare in un futuro match.

Stefano Zoff e lo spagnolo Juan Carlos Meleto Diaz, si affronteranno per il titolo europeo dei pesi leggeri.

Il polacco Matt Zegan  ed il russo Yuri Romanov , hanno rinunciato alla loro chance europea perché hanno altri obiettivi.

E’ stata offerta al peso massimo russo Nikolay Valuev una parte in un film (No ! Gennarì, non fare sempre il maligno…non è una nuova pellicola su Frankstein.).

E’ andata bene a Floyd Mayweather, accusato di aver picchiato a calci e pugni Josie Harris, madre di tre dei suoi  figli. Josie ha dichiarato di aver mentito perché Floyd l’aveva lasciata per un’altra donna. Certo…certo! 

Saltato almeno per il momento l’interessante mondiale dei pesi piuma tra il coreano In Jin Chi e l’americano Rocky Juarez. Il coreano si è fatto male al tendine di Achille (battuta di Gennarino: “ ma ie nun capisco, o’ tendine è di Achille e invece s’è fatto male o’coreano”. Perdonatelo…). 

 

A Melbourne, continua il cammino vittorioso del peso medio di origine indiana Pradeep Singh (5 vittorie), che ha battuto il neozelandese Timo Masua per kot al 6° round. Singh ha controllato l’aggressività dell’avversario con accuratezza. Nel sesto round un pesante destro colpisce Masua al mento e per il neozelandese è notte fonda!

A Tijuana in Messico, l’imbattuto peso medio Gustavo “Cubanito” Magallanes (29 vittorie di cui 24 prima del limite), ha rischiato la prima  sconfitta, dopo che il suo avversario, Renee “il martello” Arostegui, lo aveva messo 3 volte al tappeto nel corso del 1° round.  Solo il gong lo aveva salvato da quella che sembrava una sorte segnata. Nel secondo round Arostegui, messo ancora in difficoltà il coraggiosissimo Magallanes, che appariva malfermo sulle gambe, ha commesso l’irreparabile errore di sottovalutare la “potenza” del rivale. Deciso a chiudere il match, ha attaccato senza “guardia” ed ha scambiato con Magallanes, che l’ha centrato a sua volta in modo pesante. Arostegui si è rialzato anche lui malfermo sulle gambe e stavolta il gong ha salvato lui. Terzo round in un delirio di colpi dell’uno e dell’altro, con il pubblico in piedi ad urlare il proprio sostegno all’uno o all’altro! I colpi più pesanti sono però di Magallanes, che alla fine  ha ragione del rivale che si accascia al tappeto senza più reagire. “Ho dovuto perdere 3 kg alla vigilia del match e sono sopravvissuto a 3 knock down . Adesso andrò in Europa a battermi per un titolo!”. Nel corso della serata, c’è stata la vittoria ddel supermedio Jose Vasquez (18 vittorie ed una sconfitta) su Eduardo Ayala in 8 rounds, il nuovo successo del mediomassimo Marcos Geraldo junior (7 vittorie), che ha battuto Juan Alcantar per kot al 2° round . Il successo del peso leggero Fernando Uribe (5 vittorie), per kot al 2° round su Heriberto Escobar.   

 

Zepeda and Koffi L’ex sfidante al  titolo dei superleggeri Ernesto Zepeda (37vittorie, 8 sconfitte e 4 pari), ha Jorge Arcebattuto a Tucson il beniamino locale Nito Bravo. Il match è stato equilibrato con buone azioni da ambo le parti. Il verdetto è stato contrastato con due giudici che hanno attribuito la vittoria a Zepeda per 115 a 113 e 116 a 112 ed un altro che ha visto vincente Bravo per 115 a 113.

 Allo stadio nazionale del baseball di La Paz in Messico, l’ex campione mondiale dei minimosca, Jorge Arce detto “el travieso” (in italiano il “birbantello”, abbiamo preferito questa traduzione a quella che ci suggeriva Gennarino …”nu figlie e cantero” ), ha battuto per kot in 3 rounds Angel Priolo  per il titolo ad interim della WBC dei pesi mosca. Al match  hanno assistito più di 10.000 persone. La svolta del match nel 3° round con Arce che ha messo  due volte al tappeto il rivale, prima che l’arbitro interrompesse il combattimento.  Nei pesi superleggeri, Julio Cesar Garcia (33 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto in modo rapido Hilario Lopez, mettendolo due volte al tappeto nel 1° round. Era in palio il titolo giovanile della WBC. Infine il milionario Jorge Kahwagi  (11 vittorie), ha battuto per kot al 2° round il brasiliano Robert Coelho al limite dei massimi leggeri.

 

A Cancun in Messico, il peso piuma messicano Rodolfo Lopez  (6 vittorie ed una sconfitta) , ha battuto il colombiano Humberto Martinez  per kot al 6° round per il titolo WBC giovani.

 

 Anche lui non ha resistito e vedendo il figlio Ronald salire sul ring, ha voluto fargli vedere come si fa! Parliamo del 46enne Thomas Hearns, il famoso “Motor City Cobra”, che a Detroit, ha battuto nei massimi leggeri,  il modesto John Long per kot all’8° round. Naturalmente l’età c’è e specialmente nelle prime riprese s’ è visto un Hearns lento e con i riflessi appannati, che ha subito troppi colpi da Long che non è certo un “fenomeno”. Per fortuna di Hearns che la sua potenza è rimasta intatta ed al 5° round, Long, si è reso conto del  perché il suo avversario  veniva chiamato il “cecchino”. Finito al tappeto su un gancio sinistro, Long,nell’intervallo ha deciso di rinunciare. Tanto per non essere da meno di papà, il figlioletto Ronald, nei pesi medi, ha messo ko al 1° round Donald Adams, conquistando il 7° successo da professionista. Anche Adams però non era un “fulmine di guerra”! Nei pesi superleggeri femminili, Mary Jo Sanders (17 vittorie, figlia di un ex giocatore di football dei Detroit’s Pistons), è diventata campionessa mondiale per la WBC, battendo ai punti Eliza Olson (figlia dell’ex campione del mondo Carl “Bobo” Olson).

 

Nella cittadina di Caseros , vicino Buenos Aires, l’imbattuto superleggero Cesar Renè “Fred Astaire” Cuenca (21 vittorie), ha battuto  nettamente ai punti in 10 rounds, l’espertissimo  Carlos Vilfredo Vilches detto “El verdugo” (vi piacerebbe sapere che significa…non ve lo dico!). Era in palio il titolo argentino. Dopo due rounds iniziali di leggero predominio da parte di Vilches, Cuenca ha innestato la marcia superiore. La potenza di Vilches è stata elusa dal movimento di Cuenca che si è dimostrato ancora una volta eccellente stilista con una velocità di esecuzione rimarchevole. Nei pesi gallo, l’imbattuto Diego Oscar Silva (6 vittorie), ha battuto Daniel Dario Ojeda per ko al 3° round. Vabbè sennò schiattate di curiosità , il “verdugo” è il …boia.

Trasferiamoci in Oriente , e precisamente ad Osaka in Giappone, dove il peso  piuma messicano Gamaliel Diaz (23 vittorie, 5 sconfitte e 2 pari), ha battuto ai punti in 8 rounds il giapponese Makoto Uehara. Nella stessa serata il peso leggero giapponese Takehiuro Shimada (17 vittorie,3 sconfitte e 2 pari), ha messo ko l’indonesiano Dick Rollies al 5° round. Ancora una volta Rollies ha mostrato di avere una mascella di vetro. Il match si è svolto a Tokyo. Si sono affrontati anche i pesi massimi Ryosuke Takahashi , giapponese , e Apa Nanai ,australiano. Ha vinto il giapponese per abbandono dell’australiano nell’intervallo della 6^ ripresa, tra i fischi di delusione del pubblico. Nanai ha dichiarato di essere ormai a corto di fiato. Sempre a Tokyo, ma in altra data, il tailandese residente in Giappone, Eagle Kyowa (14 vittorie ed una sconfitta), è rientrato in possesso della corona WBC dei pesi “paglia”, strappandola con decisione unanime al detentore Katsunari Takayama (15 vittorie e 2 sconfitte). Si è trattato di un bel match nel quale Kyowa ha fatto prevalere la sua maggior potenza. In giuria come giudice tailandese, l’ex svizzero Franz Marti, che ha sposato una ragazza tailandese e si è stabilito da quelle parti.

 

A Ciudad Juarez , città messicana, il campione dei “giovani” della WBC, Miguel “Topolino” Roman (12 vittorie), ha battuto con decisione   controversa Francisco Mateos. Dopo aver subito inizialmente l’aggressività di Mateos, Roman dal 4° round ha cominciato a “macinare” l’avversario. Consentiteci però di dimostrarvi che tutto il mondo è paese. Infatti nei pesi massimi, per l’esordio dell’ex campione dei dilettanti locali Miguel  “El Juarito” Zamarripa, è stato ingaggiato il grasso e pachidermico Raul “il mostro” Perez  (la risposta messicana riveduta e scorretta di Butterbean…). Zamarripa ha lottato più con la pazienza dell’arbitro che con Zamarripa ed alla fine dopo 4 orribili riprese, si è visto finalmente squalificare. Era la 23^ sconfitta su 24 matches. Dopo il match, ignoti riferiscono che il “Mostro” Perez, si sia recato con impazienza in un locale di fronte al Poliforo di Juarez  (che probabilmente aveva adocchiato prima del match…) e si sia avventato senza alcun ritegno su un piatto di “tacos” (sorta di frittelle di mais ripiene di verdura e carne), per sfogare la sua delusione. A giudicare dal suo aspetto, ne deve aver subite … parecchie! 

 

L’America guarda sempre con interesse ai pesi massimi bianchi e quindi segue con curiosità  le imprese di Derrick Rossy (che ha   “inglesizzato” il cognome italiano…) , che al suo sesto combattimento dell’anno, ha battuto ai punti in 6 rounds , controllando il match malgrado una ferita al 4° round, Anthony Chuma Ottah. Rossy ha 25 anni ed un record di 8 vittorie. Il match si è svolto a Yonkers, vicino New York.  Altro peso massimo bianco, l’altissimo Tye Fields (2.06 d’altezza), che all’Orleans Casinò ha battuto per kot al 3° round il veterano Saul Montana, aggredito dal 1° round e costretto al tappeto una volta nel 2° round e due nel 3°. Per il 30enne Fields, si è trattato del 34° successo (31 prima del limite), contro una sconfitta. Nella stessa serata, un altro peso massimo bianco, Preston Hartzog (15 vittorie ed un pari), ha perso l’imbattibilità per mano di Willie Chapman, un peso massimo di “colore”, specialista nella bocciatura d’imbattibili! Chapman ha battuto per la prima volta gente come Davarryl Williamson, T.J.Wilson e Malcom Tann. Questa volta, regolandolo ai punti in 6 rounds , ha aggiunto Hartzog alla sua collezione! 

 

Ricardo Torres, sfidante al titolo mondiale della WBO dei superleggeri detenuto dal portoricano Miguel Cotto, ha mostrato a questi ed ai suoi  tifosi cosa li aspetta quando si troveranno di fronte! Infatti Torres (28 vittorie di cui 26 prima del limite), a Bayamon in Portorico, ha battuto per kot al 3° round, dopo averlo asfissiato con una serie impressionante di colpi, il quotato portoricano Edwin Vazquez. Nei pesi gallo, il promettente Carlos Valcarcel (23 anni e 5 vittorie) ha battuto Jovanny Soto, mentre nei superleggeri,  Alex De Jesus , altro promettente elemento, ha conseguito il 4° successo battendo ai punti in 6 rounds Edwin Sanchez. Valcarcel è un ex olimpico!

 

Pari e patta in 10 rounds a Mashantucket tra i due pesi massimi di discreto valore Lawrence Clay Bey e Derrick Bryant. Entrambi sono ex promesse “mancate”, ma hanno dato vita ad un match che ha entusiasmato i 1200 spettatori presenti. Colpi a ripetizione scambiati tra i due atleti per tutto il match che entrambi intuivano definitivo per le loro ambizioni. Bey 39enne ha rappresentato gli USA ad Atlanta96.

 

 

 

 

In Bangkok , il campione mondiale dei pesi mosca della WBC, Pongsaklek Wanjongkam (57 vittorie e 2 sconfitte), ha battuto facilmente ai  punti in 6 rounds il filippino Mark Sales. Nella stessa serata il supermosca Medgeon Singsurat (n.2 WBC), ha battuto per kot al 3° round il filippino Rodel Orais. Il filippino ha sorpreso inizialmente l’ex campione mondiale dei pesi mosca, mettendolo al tappeto nel 1° round. Nel 2° round l’ex campione respinge a fatica l’attacco portato con colpi al corpo del filippino.  Nel 3° round , il tailandese, dopo aver finalmente “recuperato”, fa esplodere tutta la sua potenza mettendo 2 volte al tappeto Orais ed inducendo l’arbitro a fermare il match. Nei pesi mosca, il campione WBC giovani, il tailandese Fahpetchnoi Sor Chitpattana  ha condotto con aggressività tutte le 6 riprese contro il filippino Eric Rapada, aggiudicandosi ai punti il match. Sempre a Bangkok ma in altra data, il supergello Saenghiran Lookbanayai (13 vittorie), ha battuto il filippino Jack Asis per kot al 4° round. Dopo aver fiaccato la resistenza del filippino con maligni colpi al corpo, nel 4° round Lookbanayai ha chiuso il match con un gancio sinistro al mento. A Pukhet, località devastata dallo “Tsunami”, il 28enne Ratanachai Sor  Vorapin (…non è  romano!), ha conservato la corona WBO dei pesi gallo, resistendo all’assalto deciso che gli ha portato il panamense Mauricio Martinez.  Vorapin già in difficoltà nel 1° round, si è riscattato rispondendo con decisione agli attacchi del rivale. Match che subiva le accelerazioni di Martinez e le repliche di Vorapin, alla fine verdetto a maggioranza (il filippino arbitro-giornalista Lagumbay aveva il pari…) per il tailandese, ma forse un pari sarebbe stato più giusto. In un altro match, l’imbattuto supergallo tailandese Sood Looknongyangtoy (25 vittorie), ha battuto l’indonesiano Yosup Bodini ( ma non siamo disposti a giurare che si chiami proprio così…in Oriente l’abitudine dei pugili di cambiarsi nome è frequente!), per ko al 3° round, dopo averlo messo al tappeto una volta nel 1° round e due volte nel 3°.  Sood (non lo chiamiamo per nome per amicizia, ma perché è meno lungo…), si batterà per la vacante corona WBO dei supergallo con il picchiatore messicano Ponce De Leon!

 

 L’ex campione mondiale dei superwelters della WBO , l’imbattuto namibiano Harry Simon, è stato riconosciuto colpevole di aver provocato la morte di 3 turisti belgi, guidando in modo spericolato. Simon è stato condannato a 4 anni di cui 2 condonati! L’incidente avvenne nel 2002 e Simon subì gravi ferite nell’incidente rimanendo inattivo da allora.

L’ex dilettante USA , Rocky Allen, olimpionico ad Atene,  ha esordito ad Atlantic City, mettendo ko al 1° round Damon Antoine. La riunione era supervisionato da Bernard Hopkins che si occupa delle organizzazioni della Golden Boy di De La Hoya per il nord est degli USA. Nella stessa riunione ha combattuto il nipote di Bernard, il mediomassimo Demetrius Hopkins (20 vittorie ed un pari), che ha battuto Paul Delgado per kot all’8° round. Ha combattuto anche il peso medio irlandese Matthew Macklin, che ha ben impressionato battendo per kot al 3° round Leo Laudat. Macklin ha intenzione di stabilirsi negli USA sulla scia di John Duddy che sta facendo strage di consensi tra gli irlandesi d’America. Infatti dopo la sua vittoria, i numerosi tifosi di origine “irish”, hanno intonato il canto “Here comes the Irish”. 

Un supermedio che vi consigliamo di seguire è Jaidon “The Don” Codrington.

Guidato da Lou di Bella, Codrington,  ha ottenuto il suo 9° successo, a New York , battendo Levan Easley per kot al 5° round. In questo match, contro un marpione come Easley, Codrington ha sfoggiato tutto il suo enorme  talento.

 

 

 

Si e svolta in due fasi, a Bari ed a Sequals,  una sfida italo-inglese che ha visto opposti pugili seniores, juniores e cadetti. 

Nei 50 kg cadetti , l’inglese Michael Maguire ( argento agli europei di categoria ) , ha battuto ai punti in 3 rounds un coraggioso Nicola Cipolletta , sia a Bari che a Sequals ( dove Cipolletta ha ricevuto anche un richiamo ed un conteggio nell’ultimo round ).

Nei pesi piuma e sempre tra i cadetti , inglesi contrariati sia per la sconfitta di Bari ( venuta ai punti ) , sia per quella di Sequals ( per ferita , ma giudicata troppo frettolosa come decisione… ), da parte del mancino inglese Paddy Jones nei confronti di Ottavio Spada.

Nei pesi welters , Joe Selkirk, che da junior è arrivato alle finali dei campionati inglesi senior , ha costretto i “secondi” di Manuele Ernesti a lanciare l’asciugamano . Una vittoria che però non gli ha portato fortuna perché si è infortunato e ha dovuto dare forfait ai campionati europei juniores.

Nei leggeri Luca Melis batte il mancino inglese Gary Barker a Bari. L’inglese a Sequals , ci ha messo ancora più impegno e questa volta si è portato a casa la giusta vittoria. 

Nei 64 kg , un altro junior finalista ai campionati inglesi seniores , Jamie Cox , ha battuto Antonio Amato , dopo avergli imposto un conteggio nel 2° e nel 4° round ,  e provocando l’intervento dell’angolo italiano. Cox ha  partecipato agli europei juniores , venendo battuto al secondo match.

Nei pesi massimi , generoso pari tra Salvatore Erittu e l’inglese Danny Price .

Nei pesi welters senior , a Sequals , c’è stato un bellissimo match tra il campione inglese dei dilettanti Brett Flournoy ( vincitore di Selkirk nei campionati inglesi ) , e Michele Cirillo. Un pari sacrosanto ha premiato la generosità di entrambi.

Gli inglesi sono ben messi in questa categoria. Il loro miglior esponente è però quel Neil Perkins laureatosi in Sardegna campione dell’Unione Europea , che sceso dai pesi medi nei welters , ha vinto i 3 ultimi tornei internazionali a cui ha partecipato! 

 

Chiudiamo con una notizia. L’episodio riguarda il peso mosca campione del mondo e vice-campione olimpico Jerome Thomas, che si rese  protagonista di un episodio di intolleranza nei confronti dell’arbitro del match che vedeva impegnato un suo parente (Philippe Fresnois) ai campionati francesi cadetti. La commissione di disciplina ha parzialmente accolto le scuse ed i pentimenti di Thomas, riducendo la pena a sei mesi di sospensione (inizialmente era un anno e questo consentirà a Thomas di partecipare ai campionati mondiali a novembre!) , ma condannandolo ad effettuare 5 lavori di interesse  generale in alcune palestre francesi. Un modo singolare di punire, che consente al pugile di riguadagnare, con un piccolo bagno d’umiltà, quella perdita d’immagine che aveva sciupato nel deprecabile episodio.  Nella motivazione della sentenza oltre a far rilevare la considerazione avuta per il valore dell’atleta e soprattutto per il “pentimento”, viene detto :” Nella misura in cui lo sport vuole ergersi ad esempio nel rispetto delle regole e dell’etica sportiva, i nostri campioni devono tenere un comportamento estremamente corretto”. Aggiungiamo noi : “ …e se lo devono avere i campioni, il comportamento corretto,  figuriamoci gli altri!”.  Sappiamo benissimo che  con queste osservazioni, ci esponiamo al sarcasmo altrui, ma è  un rischio che corriamo volentieri, perché ci appaga. Quelli che ci compatiscono, difficilmente si sentiranno mai  appagati. E’ la loro sublime… condanna!  Buone vacanze a tutti…(compresi i “sarcastici”!).

         

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